C`è anche quello dei prezzi
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C`è anche quello dei prezzi
Inchiesta Spread C’è anche quello dei prezzi LA NOSTRA INCHIESTA Le grandi catene internazionali, da Zara a McDonald’s, praticano prezzi diversi in Europa. I consumatori italiani tra i più penalizzati. Le grandi catene internazionali praticano prezzi diversi nei diversi Paesi in cui operano oppure no? Se sì, tengono conto che nei diversi Paesi non c’è lo stesso potere d’acquisto? Per sciogliere questi dubbi abbiamo confrontato i prezzi nei siti nazionali delle principali grandi catene: Ikea, Zara, H&M, Fnac, Burger King, McDonald’s, Media World, Disney Store, Decathlon, Levi’s, The Body Shop, Mango e Yves Rocher. SITI AL SETACCIO In otto Paesi (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna) abbiamo selezionato 635 prodotti e rilevato 4.126 prezzi nei siti web delle catene. Quando i siti non riportavano i prezzi siamo andati nei punti vendita. 26 Altroconsumo 261 • Luglio-Agosto 2012 www.altroconsumo.it Paese che vai, prezzo che trovi Abbiamo rilevato i prezzi di venti prodotti. Quelli più convenienti sono in Portogallo. Segue l’Italia, con prezzi più alti del 15%. Se però li rapportiamo al costo della vita nei singoli Paesi, il Portogallo cede il trofeo della convenienza al Lussemburgo e finisce in penultima posizione (con un livello di prezzi superiore del 12%). McDonald’s Big Mac Lussemburgo Italia Francia Germania Belgio Olanda Portogallo Spagna www.altroconsumo.it 3,90 € 3,50 € 3.90 € 3,79 € 3,80 € 3,45 € 2,85 € 3,55 € Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto L’indice dei prezzi è stato ricalcolato considerando il diverso potere d’acquisto negli otto Paesi considerati (dati Eurostat 2011). Poiché il potere d’acquisto è dato dal livello dei redditi, che è diverso in ogni Paese, questo indice serve per capire la reale incidenza dei prezzi sulla capacità di acquisto delle famiglie. Quindi spesso accade che il Paese con i prezzi più bassi non sia poi quello in cui i prezzi hanno un’incidenza reale minore. Per carità, a nessuno di noi interessa il prezzo fisso (anche perché vedremo che è comunque dannoso), e poi ci teniamo troppo a che i meccanismi della concorrenza siano sempre perfettamente funzionanti. Né vogliamo limitare la libertà delle imprese di decidere quale politica dei prezzi attuare, operazione molto complessa, che deve tener conto di tanti fattori (economici, fiscali e sociali), Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto La catena di fast food più famosa al mondo punta su prezzi differenziati Indice dei prezzi Abbiamo attribuito l’indice 100 al Paese in cui la catena considerata pratica prezzi più convenienti. Gli altri indici sono assegnati proporzionalmente. Ciò significa per esempio che in un Paese con un indice 110 i prezzi applicati dalla catena sono mediamente più cari del 10%. Non vogliamo prezzi fissi Indice dei prezzi A tutti è accaduto di trovarsi tra le mani cartellini su cui erano riportati prezzi diversi, con una bandierina di fianco corrispondente al Paese di vendita: una pratica che consente alle catene di risparmiare sui costi di stampa, ma che con l’introduzione dell’euro è diventata sempre più rara. Le catene hanno capito COME LEGGERE LE SCHEDE LUSSEMBURGO 129 100 ITALIA 115 102 FRANCIA 129 105 GERMANIA 122 107 BELGIO 133 110 OLANDA 131 112 PORTOGALLO 100 112 SPAGNA 126 126 PAESI Più di ottanta prodotti nel nostro carrello. Prezzi nel complesso omogenei Tra gli otto Paesi considerati, solo il Lussemburgo non ha punti vendita della catena di design low cost svedese. La sua politica di prezzi egualitaria (nel complesso, non in tutti i casi, come ci dice l’esempio qui sotto) finisce però per penalizzare i Paesi dove il costo della vita erode maggiormente i redditi, in primis Portogallo e Spagna. Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto S che i clienti si indispettiscono se scoprono che altrove lo stesso prodotto costa meno. Inutile negare che sia un segreto di pulcinella. Internet ha reso molto più facile fare questi confronti, ma anche chi non ha voglia di farli avrà almeno una volta notato, durante un viaggio all’estero, che negli store delle grandi catene i prezzi non erano allineati a quelli italiani. E l’improperio scatta spontaneo se si scopre, per esempio, che la borsa appena acquistata in Italia lì costa 50 euro in meno. Indice dei prezzi tamattina sono arrivate le ballerine che avevo ordinato sul sito di Zara. Sul cartellino c’era il prezzo spagnolo, 35 euro, contro i 50 euro che ho pagato io. Noi italiani siamo forse più ricchi degli spagnoli?». Commenti piccati come quello di Sabrina, che si sfoga sul seguitissimo forum alfemminile.com, se ne trovano a bizzeffe. Del resto, per scoprire che le grandi catene differenziano i prezzi a seconda dei Paesi in cui operano, non c’è bisogno di incappare nell’incidente del cartellino straniero dimenticato. BELGIO 101 100 FRANCIA 104 102 OLANDA 100 102 GERMANIA 101 107 ITALIA 101 107 SPAGNA 101 121 PORTOGALLO 102 137 PAESI Ikea Expedit (cod. 201.353.00) Belgio Francia Olanda Germania Italia Spagna Portogallo 19,95 € 19,95 € 19,95 € 21,90 € 30,24 € 19,95 € 19,95 € Luglio-Agosto 2012 • 261 Altroconsumo 27 Inchiesta Olanda 8% Sfavoriti i Paesi già deboli Germania Portoghesi, spagnoli e italiani pagano di più i prodotti delle grandi catene rispetto ai consumatori del Nord Europa Francia 8% 15% 23% 36% 100 100 ITALIA 102 106 BELGIO 110 107 SPAGNA 110 129 PORTOGALLO 111 146 Il gruppo pratica una politica di prezzi sciovinista: meno cari i prodotti in Francia Fnac non è presente in tutti i Paesi della nostra rilevazione. Nella sua madrepatria tiene i prezzi più bassi, una politica che anche Zara adotta nei confronti del suo Paese d’origine, la Spagna (vedi a pag. 30). Nei punti vendita italiani Fnac, i prodotti sono più cari del 12%, che diventa 32% se si introduce la variabile del potere d’acquisto. Philips 569 € 569 € 749 € 679 € 649 € 28 Altroconsumo 261 • Luglio-Agosto 2012 FRANCIA 100 100 BELGIO 110 111 ITALIA 112 132 SPAGNA 109 133 PORTOGALLO 107 147 Adele TV 32’’ 3D - 32PFL7606M Olanda Italia Belgio Spagna Portogallo PAESI Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto Più grande è il bollo, più cari sono i prodotti in rapporto al potere d’acquisto OLANDA PAESI Italia Spagna Portogallo Indice dei prezzi Tantissime le tipologie di prodotti di cui abbiamo rilevato i prezzi: tablet, aspirapolveri, macchine per il caffè, spazzolini elettrici, microonde, televisori... Spagna e Portogallo risultano i più penalizzati, visto che qui i prezzi sono già più alti rispetto a quelli degli altri Paesi e il loro potere d’acquisto è inferiore. Lussemburgo 5% Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto In media le diffenze di prezzo tra un mercato e l’altro sono limitate al 10% massimo 8% indice dei prezzi Abbiamo provato a rapportare l’indice dei prezzi di ciascuna delle 13 catene analizzate alla capacità di spesa delle famiglie in ogni Paese. Il risultato, come si vede sulla mappa, è che il livello dei prezzi pesa di più sul bilancio delle famiglie dei Paesi dell’Europa meridionale, che già hanno una capacità di spesa inferiore. Rispetto al paese meno caro per ciascuna catena, in Italia mediamente si paga il 15% in più. Non c’è il “paese di Bengodi”, dove il livello dei prezzi di ogni catena (rapportato al potere d’acquisto) è sempre il più basso: il Lussemburgo, però, gli si avvicina molto. 7% Belgio cd - 21 Francia Belgio Italia Spagna Portogallo 10,99 € 14,90 € 11,99 € 13,99 € 13,99 € www.altroconsumo.it Il cartellino senza frontiere Diverse capacità di spesa Anche Decathlon è francese, ma a differenza della connazionale Fnac e dalla spagnola Zara, preferisce praticare prezzi in genere simili in tutti i mercati in cui opera: non sembra voler avvantaggiare il suo Paese. Senonché, per via dei diversi livelli di costo della vita, questa strategia finisce per premiare proprio la Francia. Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto La catena di articoli sportivi, che conta più di 400 negozi, ha optato per i prezzi standard Se ipotizziamo che la distribuzione dei singoli prodotti abbia lo stesso costo indipendentemente dal mercato in cui verranno commercializzati — considerazione non sempre valida — la strategia dei prezzi omogenei ha il Indice dei prezzi Anzi, ben cinque, pur non arrivando a imporre un cartellino senza frontiere, preferiscono in genere limitarsi a piccole variazioni di prezzo. In questo gruppo troviamo Ikea, Disney Store, Decathlon, H&M, Levi’s. Il brand americano dei jeans FRANCIA 100 100 BELGIO 101 102 OLANDA 100 104 GERMANIA 100 108 PAESI ITALIA 101 110 SPAGNA 100 122 PORTOGALLO 106 145 Differenze di prezzo quasi impercettibili caratterizzano il brand famoso per i jeans La Levi Strauss & Co. è uno dei maggiori marchi al mondo di abbigliamento, con negozi in più di 110 paesi. Applica lo stesso livello di prezzi indipendentemente dal luogo in cui opera. Infatti il nostro indice varia al massimo di 2 punti percentuali. Tenendo conto del differente costo della vita, i prezzi più bassi sono quelli francesi. Nike www.altroconsumo.it 80 € 80 € 59,95 € 79 € 80 € 64,95 € 79,95 € FRANCIA 101 100 BELGIO 102 102 PAESI OLANDA 102 106 ITALIA 100 108 GERMANIA 101 108 SPAGNA 101 122 PORTOGALLO 100 136 Levi’s Scarpe Air Max Resmash Francia Belgio Olanda Germania Italia Spagna Portogallo vantaggio per i consumatori di non sentirsi discriminati rispetto a quelli che altrimenti potrebbero beneficiare di prezzi inferiori. Inoltre si è portati a pensare che la catena si stia comportando correttamente, perché non cerca di aumentare il proprio margine di guadagno in certi mercati a danno di altri. Ma è davvero così? Nient’affatto. Prezzi uguali su mercati diversi non significano egualitarismo, perché, sebbene in Europa ci sia la moneta unica, il livello di sviluppo dei Paesi membri non è omogeneo e il potere d’acquisto varia notevolmente. Negli otto mercati che abbiamo considerato in questa inchiesta il Lussemburgo è quello in cui la capacità di spesa delle famiglie è più alta, mentre il Portogallo è quello più povero. Ciò significa che l’acquisto di un prodotto allo stesso prezzo pesa di più nelle tasche di un portoghese che non in quelle di un lussemburghese. È questo il motivo per cui nelle schede accanto all’indice dei prezzi, ne trovate un altro che tiene conto anche Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto è quello che più di tutti interpreta la filosofia del prezzo unico, dato che comprare un paio di pantaloni in un Paese invece che in un altro consente un risparmio che mediamente non supera il 2%. Ci sono poi le catene che adottano un approccio combinato, cioè praticano prezzi standardizzati nei mercati con maggior affinità, mentre negli altri adattano di volta in volta il prezzo. L’esempio classico è quello della spagnola Zara, che nel confinante Portogallo non effettua praticamente alcuna variazione di prezzo sul cartellino, mentre in Italia e in Francia i suoi capi d’abbigliamento costano in media il 26% in più. Indice dei prezzi oltre che della differente struttura competitiva dei mercati. Il nostro compito è tutelare i diritti dei consumatori e dare loro gli strumenti perché scelgano il meglio al minor prezzo possibile. In questo senso va letta la nostra analisi sullo “spread” dei prezzi in Europa. L’obiettivo è capire se ci sono Paesi più svantaggiati di altri. Abbiamo quindi selezionato 13 tra le principali catene internazionali — otto della quali sono presentate in dettaglio nelle schede — e attraverso i loro siti web locali abbiamo raccolto e analizzato i prezzi relativi a una selezione di 635 prodotti. Scoprendo che non tutte optano per una politica di prezzi differenziati. 501 Jeans Francia Belgio Olanda Italia Germania Spagna Portogallo 89 € 89,95 € 89,95 € 89 € 89,95 € 89 € 91 € Luglio-Agosto 2012 • 261 Altroconsumo 29 Inchiesta del potere d’acquisto nei diversi Paesi, e che finisce per cambiare completamente l’ordine della classifica precedente. LUSSEMBURGO 125 100 SPAGNA 100 103 FRANCIA 126 107 BELGIO 125 107 OLANDA 125 110 GERMANIA 125 114 ITALIA 126 116 PORTOGALLO 101 117 PAESI Delusione per chi tenta di portare a termine l’acquisto sui siti stranieri delle catene: “Nessun invio fuori dai confini nazionali” E se acquistassimo i prodotti nei Paesi in cui le catene hanno prezzi più bassi? Il pensierino lo abbiamo fatto tutti, purtroppo si va incontro a un buco nell’acqua. Sui siti non si contempla l’estero come possibile destinazione dell’invio. E quando specifichiamo che l’indirizzo di consegna è l’Italia è tutto un fiorire di divieti. Inutile quindi andare per esempio sul sito spagnolo di Zara o su quello olandese di Decathlon. Invece sul sito francese di Fnac sono più clementi (si fa per dire): non inviano prodotti hi-tech, ma libri, cd, dvd e biglietti per spettacoli sì. La catena di abbigliamento low cost preferisce variare i prezzi in maniera soft Il principale mercato di questa catena, che vanta 2.500 negozi in 44 mercati, è la Germania, seguito da quello statunitense, francese e inglese. Per la nostra analisi abbiamo rilevato i prezzi di 20 capi d’abbigliamento maschili, femminili e per bambini. Rispetto agli otto mercati europei considerati, l’Italia si posiziona al 5° posto. Zara 219 € 149 € 219 € 219 € 219 € 219 € 219 € 149 € 30 Altroconsumo 261 • Luglio-Agosto 2012 LUSSEMBURGO 103 100 FRANCIA 103 105 BELGIO 103 107 OLANDA 105 112 ITALIA 103 114 GERMANIA 105 116 SPAGNA 103 129 PORTOGALLO 100 140 H&M Giubbotto in pelle con zip Lussemburgo Spagna Francia Belgio Olanda Germania Italia Portogallo PAESI Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto I prezzi che Zara pratica sul suo sito online in Spagna e in Portogallo sono molto più bassi di quelli che si possono trovare nel resto d’Europa, dove si utilizza una politica di prezzi omogenei. Il cliente italiano potrebbe essere tentato di acquistare dal sito spagnolo, tuttavia una clausola specifica ne fa espressamente divieto. Indice dei prezzi rapportato al potere d’acquisto In Portogallo i prezzi allineati a quelli della Spagna non si traducono in un reale favore Indice dei prezzi Le catene, nel caso della più ricorrente politica di prezzi differenziati, tengono conto del potere d’acquisto dei diversi Paesi? È quello che ci saremmo aspettati, ma anche questa volta la risposta è negativa. I dati raccolti dimostrano che si tratta di un aspetto che non sembra interessarle. Ogni multinazionale fa il proprio gioco. Per tirare le somme della nostra indagine, abbiamo calcolato lo “spread” complessivo di tutte le catene rapportato al potere d’acquisto di ogni Paese (vedi mappa a pag. 28), scoprendo che le differenze si accentuano. Risulta che i più tartassati dal livello dei prezzi delle catene sono i già fiacchi Paesi del Sud Europa, Italia compresa, mentre i due che se ne avvantaggiano maggiormente sono Lussemburgo e Germania. ¬ Non si può acquistare sui siti stranieri delle catene Indice dei prezzi Avvantaggiati i ricchi NON FANNO CONSEGNE ALL’ESTERO &Sqin Jeans Lussemburgo Francia Belgio Olanda Italia Germania Spagna Portogallo 29,95 € 29,95 € 29,95 € 39,95 € 29,95 € 39,95 € 29,95 € 29,95 € www.altroconsumo.it