Encefalopatie anossica, ipoglicemica, diselettrolitica Encefalopatie
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Encefalopatie anossica, ipoglicemica, diselettrolitica Encefalopatie
Encefalopatie anossica, ipoglicemica, diselettrolitica Dott. L. Pellegrino UOC Neurologia AORN Caserta Perchè il Neurologo (oltre il Rianimatore, l’ Intensivista, il Nefrologo, l’ Internista) ? Prognosi funzionale Contributo al management Comunicazione con i familiari Consumi della « macchina » cervello FEC X 50 ml/min/100g CaO2 20ml/100 ml Cervello = TO2 10ml/min/100g VO2= 3-5 ml/min/100g 55% funzionamento neuronale 45% mantenimento integrità cellulare Se caduta FEC: - 10-15 ml/min/100g : scomparsa funzionamento neuronale - < 10 ml/min/100g : lesione cellulare Perdita apporto di ossigeno Perdita apporto ematico Spesso coesistono, anche se causano pattern di danno encefalico diversi Ischemia: oltre la carenza di substrati, comporta anche la ridotta eliminazione di metaboliti cellulari dannosi ( idrogenioni, lattati, glutamato) Ipossia: comporta un aumento di flusso al cervello che assicura il trasporto di glucosio e la clearence di metaboliti tossici. L’ipossia isolata è talora molto ben sopportata dal cervello Insufficiente apporto di sangue all’organo in toto : reperti TAC CASCATA DI EVENTI CHE PRODUCONO MORTE CELLULARE Encefalopatia anossica: etiologia Stagnante / ischemica Arresto cardiaco / insufficienza di flusso Anossica Carenza di O2 atmosferico Ostruttiva (corpo estraneo, strangolamento) Patologia polmonare Patologia del tronco encefalico Anemica Intossicazione da monossido di carbonio (CO) Perdita ematica/grave anemia Istotossica Intossicazione da Cianuri (blocco della citocromo - c ossidasi) 7 Danno cerebrale: quali meccanismi in causa? Encefalopatia anossica: patogenesi Fattori condizionanti Durata Comorbidità Circostanze arresto respiratorio Presenza di altre persone al momento dell’arresto Efficacia manovre rianimatorie Febbre Pressione di perfusione cerebrale Differente suscettibilità delle strutture • • Sostanza grigia, corteccia frontale, n. grigi, cervelletto, ippocampo, regioni giunzionali parietooccipitali Maggiore resistenza del tronco cerebrale Encefalopatia anossica: clinica • • • • • Disturbo della vigilanza e della coscienza fino al coma Disturbi percettivi Asterixis (intossicazione da CO), mioclonie Decorticazione Decerebrazione Disfunzione del tronco perdita dei riflessi del tronco, insuff. respiratoria • Decorso o Decesso o Recupero senza o con postumi (demenza, s.amnesica, epilessia, movimenti involontari) o Mioclono post anossico (S. di Lance Adams, 1963) o Encefalopatia post anossica tardiva Per la prognosi ci si fa…in quattro Encefalopatia post anossica tardiva • Esordio dopo intervallo di recupero di giorni o settimane • Alterazione diffusa della sostanza bianca • Metabolismo anaerobico, accumulo di acido lattico • Demielinizzazione diffusa • Disturbo dell’umore, del comportamento, stato confusionale, segni piramidali ed extrapiramidali, con progressivo decorso fino all’exitus in 1-2 settimane (possibile recupero in rari casi) Encefalopatia anossica: work up • ECG: ricerca cause di anossia da deficit di pompa • Saturazione O2, ossimetrica e su sangue arterioso (EGA) • Rx Torace • Emocromo, Carbossiemoglobina • EEG in diagnosi e monitoraggio • Theta delta diffuso • Burst suppression • Alfa coma (raro) • RM encefalo • Iperintensità in T2 DIAGNOSTICA NEUROFISIOLOGICA PER LA PROGNOSI DEL DANNO ANOSSICO … ma la presenza di risposta corticale ai SSEP L’ assenza bilaterale di risposta corticale ai non correla positivamente con la prognosi di SSEP ad un mese da danno anossico costituisce risveglio indice predittivo affidabile di SV non reversibile Imaging RMN di encefalopatia anossica Imaging RMN di encefalopatia anossica Imaging RMN di encefalopatia anossica Imaging RMN di encefalopatia anossica Esistono marcatori biochimici di danno anossico? Management intensivo dopo arresto Dopo le manovre rianimatorie vi è una transitoria iperemia cerebrale seguita da riduzione del CBF, come risultato di occlusione trombotica microvascolare, che porta a perdita dell’autoregolazione. Cristalloidi e agenti vasopressivi Trattamento edema cerebrale (infrequente) Mantenimento di stabilità emodinamica e adeguata ossigenaz. tissutale Sedazione (midazolam ,fentanyl) per ridurre lo stress dovuto alle procedure Controllo di febbre e convulsioni, compenso glicemico Aspirina (attivazione di coagulopatia sistemica per incremento di citochine, senza adeguata attivazione di fibrinolisi endogena). Agenti neuroprotettivi inutili Hypothermia for neuroprotection after cardiac arrest: systematic review and individual patient data meta-analysis. …more patients in the hypothermia group were discharged with favorable neurologic recovery (risk ratio, 1.68; NNT = 6) Holzer M, et al. Critical Care Med. 2005 Feb; 33 (2) : 414-8 Encefalopatia ipoglicemica • • Il cervello non ha riserve di glicogeno o gluconeogenesi, necessita di apporto continuo di glucosio dal sangue, e il metabolismo ossidativo è sostanzialmente l'unica fonte di energia. Con livelli di glucosio al di sotto di 18 mg/dL, per la insufficienza energetica, il glutammato eccitatorio viene rilasciato nello spazio extracellulare. o La eccessiva stimolazione del complesso recettori del glutammato/ canali ionici innesca il massiccio afflusso di calcio all'interno della cellula e una cascata di eventi biochimici esitanti nella morte neuronale RK GARG, 2009 • La corteccia cerebrale presenta la più elevata suscettibilità alla ipoglicemia, seguita da ippocampo, cervelletto, nuclei della base e tronco encefalo Encefalopatia ipoglicemica • La causa più frequente è una dose eccessiva di ipoglicemizzanti orali o di insulina, più raramente un insulinoma o una inappropriata secrezione • Fattori condizionanti o precipitanti: • entità della ipoglicemia (< 50-40 mg/dl), rapidità, durata • insufficienza renale (per accumulo di ipoglicemizzanti orali), sepsi, scarsa alimentazione, esercizio fisico • farmaci o sostanze: etanolo, salicilati, chinino, haloperidolo, pentamidine, trimethoprim-sulfamethoxazole, propoxyphene, bloccanti B-adrenergici Encefalopatia ipoglicemica • • • • • Confusione mentale, sopore, coma Convulsioni Segni neurologici focali (nell’anziano con aree cerebrali di ridotta perfusione), con D.D. con ictus ischemico Segni e sintomi extraneurologici: sensazione di fame, cefalea, ansietà, sudorazione, pallore, astenia, tremori (da ipertono simpatico) Diagnostica • glicemia, insulinemia, • Risposta alla somministrazione di glucosio (triade di Whipple) • EEG • Neuroimaging se segni neurologici focali* • Decorso: restitutio ad integrum se diagnosticata e trattata *Acute symptomatic hypoglycaemia mimicking ischaemic stroke on imaging: a systemic review AW Yong et al. BMC Neurology 2012 Encefalopatia iperglicemica • Coma diabetico chetoacidotico • Acidosi, disidratazione (diuresi osmotica), perdita di elettroliti • Nausea, vomito, poliuria, alito acetonemico, respiro di Kussmaul, alterazione dello stato di coscienza fino al coma • Coma iperglicemico iperosmolare (iperglicemia e ipernatriemia) • Pazienti diabetici anziani, con copatologie, abuso di alcol • Precipitato da infezioni, ictus, pancreatiti, colpo di calore, ridotta assunzione di acqua • Glicemia > 600 mg/dl e/o ipernatriemia • Flapping, allucinazioni, convulsioni • Terapia: reidratazione, correzione della ipovolemia, della iperglicemia e dell’ipersodiemia • Le alterazioni dei livelli di elettroliti sierici possono determinare alterazioni funzionali globali delle cellule nervose, causate da alterazione del contenuto di acqua e/o da alterazioni nella stabilità della membrana neuronale. • In particolare la iposodiemia e la ipersodiemia, l’ipokaliemia, più raramente la iperkaliemia, l’ipercalcemia e l’ipocalcemia, la ipomagnesemia, possono determinare quadri clinici di encefalopatia Encefalopatia iposodiemica • La Iposodiemia è definita come un livello sierico inferiore a 135 mEq/L ed è considerata grave quando il livello sierico è inferiore a 125-110 mEq/L • L’iposodiemia è provocata da una intossicazione da acqua o da un difetto di eliminazione dell’acqua legata ad una inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (ADH), che può complicare parecchie patologie neurologiche (trauma cranico, meningoencefaliti, ictus, ESA, neoplasie …..) o essere provocata da farmaci (carbamazepina, oxicarbazepina, sulfamidici, ipoglicemizzanti ……) • Provoca riduzione della pressione osmotica extracellulare e iperidratazione intracellulare 33 Classificazione iponatriemie Clinica dell’ dell’iponatriemia • I sintomi della iposodiemia comprendono • nausea e vomito, perdita di appetito, mal di testa • irrequietezza e irritabilità, affaticamento, debolezza muscolare spasmi o crampi, asterixis, mioclonie, convulsioni • confusione, letargia, riduzione della coscienza fino al coma. • La presenza e la gravità dei sintomi sono associati con il livello di sodio, con i livelli più bassi associati con i sintomi più gravi. • E’ rilevante anche la rapidità della riduzione del sodio: • edema cerebrale conseguente alla ridotta pressione osmotica del comparto extracellulare Risposta adattativa del cervello all’iponatriemia Terapia dell’ dell’ iponatriemia • La correzione rapida della iposodiemia specie ipovolemica, quando la patologia è cronica, può essere pericolosa, causando demielinizzazione osmotica, nota come mielinolisi centrale pontina • il sodio sierico non dovrebbe salire oltre le 8 mmol/l nelle 24 ore (vale a dire 0,33 mmol /l/h) perché la diuresi spontanea secondaria alla soppressione di ADH può causare ipercorrezione involontaria • La demeclocyclina, derivato delle tetracicline, ha un effetto antagonista ADH Da pochi anni sono disponibili farmaci antagonisti recettoriali dell’ADH, i Vaptani, utili particolarmente nella SIADH. • Conivaptan, Tolvaptan (controindicati nella iposodiemia ipovolemica) Warning per danno epatico per Tolvaptan • 37 Mielinolisi centrale pontina • Una volta che lo stato ipovolemico è stato corretto, il rilascio di ADH termina. A quel punto, ci sarà una brusca diuresi (poiché non vi è più ADH che agisce per trattenere l'acqua) con un aumento rapido e marcato di sodio nel siero • Il ponte è particolarmente suscettibile, il processo tuttavia può interessare tutta la sostanza bianca cerebrale • Il quadro clinico varia da lieve spasticità al coma, a seconda della estensione delle lesioni demielinizzanti. o Mielinolisi rapida dei tratti corticobulbare e corticospinale nel tronco encefalico. o para-o tetraparesi, disfagia, disartria, diplopia, perdita di coscienza, e altri sintomi neurologici associati a danno del tronco encefalico. Extrapontine myelinolysis Correzione della iposodiemia • Viene utilizzata soluzione salina al 3% (contenente 513 mEq/L di sodio pari a ~ 0,5 mEq Na/mL): l’infusione a 1-2 ml/kg aumenta il Na di 1-2 mEq/L • Con pazienti acutamente sintomatici, l'obiettivo è quello di aumentare i livelli sierici di sodio di circa 1-2 mEq/L/h per 3-4 ore, (60-120 ml/h per 3-4 ore) fino a quando il regrediscono sintomi neurologici o fino a che il Na sia superiore a 120 mEq/L • Nella grave iponatriemia cronica sintomatica, il tasso di correzione non deve superare 0,5-1 mEq/L/h, con un incremento complessivo non superiore a 8-12 mEq/L/die e non più di 18 mEq/L nelle prime 48 h. • È opportuno portare il Na ad un range di sicurezza (solitamente non superiore a 120 mEq/L) piuttosto che a un valore normale. IPERSODIEMIA In condizioni cliniche, più spesso è un problema di deficit di acqua, più che di eccesso di sodio Due meccanismi fondamentali nella patogenesi dell’ipersodiemia Ipersodiemia da perdita di acqua Ipersodiemia da aggiunta di sodio Encefalopatia ipersodiemica • L’ipersodiemia con valori > 145 mEq/l e con osmolarità > 325 mOsm/Kg può causare encefalopatia • Rara nei soggetti vigili per la fisiologica risposta degli osmorecettori (sete), si verifica più spesso per disidratazione: o in pazienti in coma non sufficientemente idratati, con diabete insipido, con tumori ipotalamici, ictus o In caso di vomito, diarrea, colpo di calore o Ipertermia nel bambino con anoressia o Raramente per eccessiva assunzione • Rischio: o perdita di volume cerebrale con stiramento delle vene cerebrali e possibilità di emorragie intracerebrali o emorragie petecchiali corticali, trombosi dei capillari, vene e seni venosi Encefalopatia ipersodiemica: clinica • Sintomatologia: o Ipertermia, calo di peso, secchezza delle mucose o Alterazione della vigilanza, discinesie, mioclonie, convulsioni, rigidità muscolare, stupor, coma • Trattamento: reidratazione lenta per via orale o parenterale con glucosio 5% associato a soluzione salina 0.9% (rischio di edema cerebrale con glucosio ed acqua per e.v.) • Per evitare edema cerebrale e complicazioni associate, il livello di sodio sierico dovrebbe essere ridotto di non più di 1 mEq / L ogni ora. Prognosi infausta in relazione alla patologia di base: • 1/3 morte, 1/3 sequele neurologiche, 1/3 recupero 44 • Generalmente post chirurgica o idiopatica autoimmune (Raramente associato a Tiroidite di Hashimoto) • Ipereccitabilità neuromuscolare, tetania, convulsioni focali o generalizzate •Chvostek, Trousseau, Spasmo carpo pedale, Spasmo del laringe o del diaframma (anche mortale) • • • • ECG: allungamento del Q –T EEG: anomalie aguzze TC Cranio: possibili calcificazioni n. della base Laboratorio: calcemia e fosforemia, calciuria e fosfaturia •Talora si associa ipomagnesemia (se < 0.8 mmol/l: stato confusionale, agitazione, mioclonie) • Trattamento: Calcio gluconato 10% f 20-30 mg e.v. • Generalmente causata da iperparatiroidismo. • Sintomatica solo per valori di calcemia > 16-17 mg/dl • Sintomatologia: • Astenia muscolare profonda, ipotonia, areflessia • Rigidità, tremori, agitazione, disturbi psicotici con allucinazioni, disturbi comportamentali. • Sintomi extraneurologici: anoressia, nausea, vomito, febbre con conseguente disidratazione. • ECG: accorciamento dell’intervallo Q – T • Trattamento: reidratazione – furosemide o ac. etacrinico* – cortisonici – bifosfonati e.v. – calcitonina s.c. o i.m. *Reomax c 50 mg; f 50 mg/20 ml 46 Save the brain… Thank you for your attention !