Quadro di riferimento

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Quadro di riferimento
PREMESSA
Nel mondo e nell’Unione Europea, il turismo rappresenta uno dei settori più importanti e in crescita
dell’economia.
D’altra parte l'espansione dell'industria turistica è contrassegnata da molteplici contraddizioni.
L'ambiente, i paesaggi, così come le identità e le tradizioni culturali, pagano spesso un prezzo molto alto
a causa dello sviluppo turistico senza limiti.
E’ solo con gli anni ’90 (Carta di Lanzarote del 1995) che si introduce il concetto di uno sviluppo
sostenibile del turismo che deve “basarsi su criteri di sostenibilità, rispettare nel lungo periodo
l'ambiente, essere economicamente praticabile ed eticamente e socialmente equo per le comunità
locali”.
Oggi lo sviluppo sostenibile del turismo è diventato una priorità per le istituzioni comunitarie che
invitano le Pubbliche Amministrazioni ad adottare strategie specifiche in grado di garantirne il successo
commerciale nel rispetto dei limiti delle risorse su cui si basa. Il turismo dipende largamente dalla
qualità ambientale, culturale e sociale di un territorio. Una gestione non basata sui principi della
sostenibilità comporta, per i sistemi locali, il rischio di deteriorare o perfino esaurire le risorse che
generano il suo reddito rendendolo economicamente e socialmente insostenibile. Da qui la necessità di
delineare nuove azioni per modificare i modelli di consumo e produzione dell’attività turistica.
Il progetto Inter.eco.tur. nasce proprio da questa presa di coscienza sempre più radicata e dalla
consapevolezza che le misure connesse al turismo devono necessariamente essere concepite e attuate a
livello soprattutto locale, per misurarsi coi bisogni e le limitazioni specifiche esistenti in un territorio.
L’Assessore
Patrizio Petrucci
PROGETTO, OBIETTIVI E FINALITÀ
QUADRO DI RIFERIMENTO
Inter.eco.tur (Interreg Eco Turismo) nasce come sottoprogetto di una più ampia Operazione Quadro
Regionale - TREND - cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Interreg III
C Sud, iniziativa comunitaria mirante a rafforzare la coesione economica e sociale dell’Unione Europea
attraverso la cooperazione interregionale tra collettività territoriali regionali e locali.
L’OPERAZIONE QUADRO REGIONALE TREND
TREND (Territoires et Régions Ensemble pour le Développent local) ha come obiettivo quello di favorire la
cooperazione regionale tra le Amministrazioni partner dei seguenti territori: Regione Sicilia, Regione
Toscana, Baleari, Galizia e Creta, al fine di migliorare e ottimizzare l’efficacia delle politiche, degli
strumenti di programmazione e dei modelli di governance regionale.
Per il raggiungimento di tale obiettivo sono state previste tre linee di intervento:
1. La costituzione di una Rete interregionale, per lo studio a livello europeo e la diffusione
all’interno delle regioni coinvolte, degli strumenti di governance regionale e delle iniziative di sviluppo
locale promosse dai partenariati locali;
2. I Gemellaggi, scambio di funzionari pubblici per favorire il trasferimento di modelli e strumenti
di programmazione e creare una maggiore integrazione metodologica e culturale;
3.
La sperimentazione di sottoprogetti pilota, nei quali si inserisce il progetto INTER. ECO.
TUR, che si propone di aumentare la sostenibilità del settore turistico nei territori coinvolti
attraverso la promozione di strumenti innovativi di sviluppo locale specifici per l’attività turistica, in
linea con gli orientamenti emersi nel Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000.
IL PROGETTO INTER. ECO. TUR.
Il progetto Inter. Eco. Tur. è stato promosso dalla Coalizione Sviluppo Nebrodi della Regione Sicilia,
in partnership con l’Istituto Universitario per l’Ambiente dell’Università della Coruña, la Fondazione
per lo sviluppo sostenibile delle Isole Baleari ( Spagna ), l’Organizzazione per lo sviluppo di Creta
Ovest (Grecia), la Provincia di Lucca, il Laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Biologia
Animale e genetica «Leo-Pardi» dell’Università degli Studi di Firenze ed il Laboratorio di Innovazione
dei sistemi aziendali e territoriali della Scuola Superiore di Studi Universitari ed alta Formazione
Sant’Anna (Pisa).
Mentre questi ultimi due hanno svolto il ruolo di partner scientifici, i primi cinque, in qualità di referenti
territoriali, hanno partecipato mettendo a disposizione i dati e gli indicatori relativi al proprio territorio,
con particolare riferimento al settore turistico, e soprattutto condividendo le proprie esperienze
politiche in materia di turismo sostenibile.
La durata del progetto ha coperto un periodo che va da gennaio a novembre 2006.
OBIETTIVI E FINALITÀ
Il fine ultimo che i partner di Inter. Eco. Tur. si sono proposti di raggiungere è la redazione di un piano
strategico per la programmazione e l’auspicabile implementazione sui territori coinvolti di un modello
di sviluppo di turismo sostenibile, che soddisfi cioè le aspettative economiche, le esigenze ambientali e
nello stesso tempo rispetti la struttura fisica e sociale e le istanze delle popolazioni locali.
I partner scientifici hanno quindi a tal fine svolto indagini, studi e comparazioni delle diverse realtà
emerse e delle buone prassi in tema di governance del turismo sostenibile, che hanno consentito
l’elaborazione, da parte delle autorità territoriali, ed in cooperazione con gli stakeholder locali, di 5 piani
strategici.
Con la redazione del piano strategico, il progetto si propone di raggiungere una serie di sotto obiettivi
che, tra l’altro, in molti casi, coincidono con le finalità delle politiche di programmazione delle regioni
partner del progetto in materia di turismo ed in particolare:
1.
2.
3.
4.
5.
Migliorare il livello di soddisfazione della domanda e la qualità dell’informazione turistica
Consolidare il ruolo di leadership delle zone costiere in campo turistico;
Sviluppare il turismo rurale nelle aree interne;
Favorire la destagionalizzazione attraverso la promozione di periodi alternativi a quelli più affollati;
Rafforzare l’attrattività delle aree coinvolte promuovendole come mete di turismo ambientale,
culturale, gastronomico e sportivo; .
6. Fornire alle Amministrazioni pubbliche partner strumenti di programmazione innovativi per lo
sviluppo locale del turismo sostenibile con l’ausilio di strumenti multimediali.
ATTIVITÀ E FASI DEL PROGETTO
Il progetto è stato articolato in sei fasi, fra le quali quella per il coordinamento e il monitoraggio di tipo
trasversale.
La prima fase ha previsto l’analisi territoriale, lo studio di prefattibilità e la ricerca sulle possibilità
di sviluppo sostenibile del turismo nei territori individuati, mediante la somministrazione di tre
questionari elaborati dalle Università di Firenze e di Pisa. L’indagine è stata condotta sul campo in
collaborazione con le Amministrazioni pubbliche e ha consentito di rilevare gli indicatori del settore e
di effettuare una comparazione dei diversi contesti dal punto di vista dell’impatto ambientale, sociale e
culturale del settore turistico.
Durante la seconda fase è stata organizzata una Conferenza Internazionale in Sicilia sul turismo
sostenibile per sensibilizzare la comunità locale al tema, presentare il progetto e i primi risultati delle
indagini.
La terza fase, si è concentrata sull’analisi comparativa fra i modelli di sviluppo del turismo
sostenibile, sullo scambio di buone prassi e la valutazione strategica delle politiche ambientali e
turistiche delle regioni partner, che si è conclusa con la definizione dei Piani Strategici territoriali.
La quarta fase ha visto la stesura di un Accordo di Programma fra i partner con il quale si sono
definiti i principi fondamentali sui quali deve basarsi un modello di turismo sostenibile.
Nella quinta fase si è quindi proceduto, nel corso della Conferenza di chiusura, alla firma di un
Accordo Volontario per la diffusione delle iniziative inerenti il turismo sostenibile tra territori
partner.
LA METODOLOGIA
La metodologia prescelta per il progetto Inter.eco.tur si basa sull'analisi delle variabili demografiche,
economiche, sociali e delle peculiarità territoriali dei partner al fine di individuare le maggiori criticità
ambientali delle aree interessate e stabilire i legami tra le criticità emerse ed il settore turistico.
Sono stati a tal fine distribuiti alle Amministrazioni territoriali tre Questionari concernenti
rispettivamente: il primo, il livello di percezione locale sul tema del turismo sostenibile, il secondo, i dati
demografici e i flussi turistici; il terzo, i dati ambientali ed economici e le politiche locali di sostenibilità.
Sulla base dei risultati è stato quindi elaborato un database contenente informazioni sul patrimonio
ambientale politico-sociale e culturale delle destinazioni turistiche partner che ha permesso la
comparazione fra le diverse realtà ed un sistema di valutazione del rispettivo livello di sostenibilità
VALORE AGGIUNTO PER IL TERRITORIO E RISULTATI
Inter. Eco. tur mira ad aumentare la competitività e la qualità dell’offerta turistica del territorio
attraverso la cooperazione interregionale, lo scambio di buone prassi, la diffusione di informazioni sul
turismo locale e la definizione del Piano Strategico per lo sviluppo del turismo sostenibile sul territorio.
In tal senso il Piano può rappresentare un utile strumento di lavoro per le Pubbliche Amministrazioni
per avviare la programmazione di interventi in materia di turismo sostenibile.
Per ogni criticità emersa dalle indagini svolte durante la prima fase del progetto, il Piano suggerisce
infatti una serie di azioni la cui implementazione può consentire il raggiungimento di una maggiore
sostenibilità del settore turistico locale.
In primo luogo il Piano sottolinea, come condizione necessaria, l’esistenza di una buona governance a tutti
i livelli che incoraggi le varie parti interessate della catena dell’offerta ed i rispettivi organismi di
rappresentanza, a trovare approcci comuni a favore della sostenibilità nei diversi sottosettori del
turismo.
Il Piano suggerisce poi una serie di azioni volte a risolvere i fattori di criticità ambientale ed in
particolare:
• stimolare le strutture turistico ricettive ad attivare le procedure per la certificazione ambientale
(Emas, Ecolabel, ISO 14001);
• migliorare il sistema dei trasporti pubblici rendendoli più ecologici, efficienti ed accessibili;
• migliorare il sistema di gestione dei rifiuti;
• incrementare la tutela della risorsa acqua.