Coopservice senza pace Adesso ha pure i Rambo

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Coopservice senza pace Adesso ha pure i Rambo
il Resto del Carlino
VENERDÌ 8 GIUGNO 2007
BRUTALITA’
I vigilantes di
Coopservice
mimano l’atto
di sgozzare un
loro compagno
nelle immagini
sul web. Nella
foto piccola, le
armi messe in
mostra. Sotto, il
presidente della
cooperativa,
Augusto
Torreggiani
쩨 IL CASO
Coopservice è già passata
attraverso il terremoto
della fiduciaria aperta
in Lussemburgo da un
gruppo di soci e che
ha fruttato milioni
La faccenda è costata
il posto al presidente
REGGIO EMILIA
di ANGELA COLOSIMO
— REGGIO EMILIA —
U
N BLOG AD ACCESSO
pubblico, senza password
o chiavi telematiche per
accedervi: una connessione internet, un clic, e sullo schermo del
pc appare un’aquila trafitta da
una spada. In primo piano il motto di quella che si è ribattezzata
‘Unità tattica mobile’: Silentis vigilo, fulmineus depello, ovvero «Vigilo in modo silenzioso, abbatto in
modo micidiale».
Parole forti, violente, che si accompagnano ad immagini ancora
più sconcertanti: all’interGAFFE
no del blog appaiono fotoNuovi guai
dopo la bufera grafie di agensul tesoretto ti della Coopservice (la cooall’estero
perativa
di
Reggio che si
occupa di servizi legati alla sicurezza) che, in divisa e con le armi
in pugno, vengono ritratti in pose
da veri e propri Rambo. C’è chi
mima un sequestro, con tanto di
coltello alla gola della vittima (e
in questo caso si scimmiottano,
con cattivo gusto, i talebani), chi
si gongola con le armi battezzate
«confetti» o «fedelissime»; chi
non nasconde l’ammirazione profonda per «Giuditta», il fuoristrada d’ordinanza.
Nelle varie pagine che compongono il blog le «faccine» si inseguo-
Coopservice senza pace
Adesso ha pure i Rambo
Armi e spot violenti, i vigilantes si esibiscono nel web
no: ci sono quelle che ti sparano
attraverso lo schermo, quelle che
fanno ok con il pollice rivolto verso l’alto, quelle che mimano amore nei confronti di fucili e pistole.
Tutte le foto, corredate dai commenti dei vari «logati», non sono
frutto di fotomontaggi: sono state
scattate all’interno degli uffici di
Coopservice, la coop già finita nella bufera con la vicenda del teso-
retto in Lussemburgo.
Ieri, quando faccenda è venuta
fuori, la cooperativa — sbalordita
— è subito intervenuta, nonostante il blog fosse già stato in fretta e
furia cancellato da Internet.
«E’ un comportamento intollerabile — dice un portavoce della coop — quello dei dipendenti
dell’istituto di vigilanza che, dopo essersi fatti fotografare in divi-
sa aziendale in riprovevoli atteggiamenti da commando, con le armi in pugno e il passamontagna
calato sugli occhi, hanno pubblicato le immagini su Internet».
Il fatto non passerà sotto silenzio,
garantiscono i vertici Coopservice.
Appena venuto a conoscenza
dell’accaduto, il direttore della divisione sicurezza, Roberto Olivi,
RIMINI, BIMBA ACCUSA DI MOLESTIE IL PATRIGNO
A 11 anni festini con coca e film porno
— RIMINI —
COSTRETTA ad assumere cocaina, a 11 anni, e a subire le molestie sessuali del patrigno.
Un’accusa allucinante che ha portato sotto inchiesta un imprenditore riminese di 36 anni,
al quale la polizia avrebbe sequestrato materiale porno, in parte riguardante minorenni. La
bimba è la figlia della sua ex convivente. L’uomo la conosce da quando aveva quattro anni.
Con la madre, due anni fa, si era separato ami-
chevolemente, tanto che spesso ospitava la
bambina in casa sua, quando la donna aveva
impegni di lavoro.
La bambina però soffre di un lieve disturbo
della personalità. E l’insegnante di sostegno,
in settembre, ne avrebbe raccolto le confidenze. Il patrigno le avrebbe fatto guardare film
porno, mentre, nudi sul letto, la toccava. E a
sentire la bimba, l’avrebbe convinta più volte
a assumere coca. L’uomo nega ogni cosa.
ha messo in moto le procedure
«per i necessari provvedimenti disciplinari del caso». E’ stato lui in
persona a chiedere un incontro al
questore Gennaro Gallo, cui compete il controllo degli istituti di vigilanza privata. «Ho voluto informarlo dell’accaduto e metterlo a
conoscenza delle contromisure
che si intendono adottare», spiega
Olivi.
PROVVEDIMENTI in arrivo,
quindi, per gli agenti coinvolti.
Anche se ieri si sono scusati con
la cooperativa con una email (ah,
la passione
per
Internet...). I sinda- SINDACATI
cati però chie«Licenziate
dono non so- i responsabili
lo la sospendi questa
sione, ma la
sceneggiata»
totale rimozione dall’incarico. «Gli atteggiamenti di aggressività ritratti nel blog denotano la
presenza di un nucleo di persone
che tende a produrre un clima
inaccettabile, e per questo devono
pagare», commenta con sdegno
Fulvio Camellini della Filcams
Cgil. E a lui fa seguito Bruno Sassi della Cisl: «Da una parte si lavora per normalizzare il settore, renderlo sempre più solido e sicuro, e
dall’altra parte emergono questi
atteggiamenti di violenza inaudita. Servirebbe davvero — aggiunge — un servizio supplementare
di vigilanza all’interno della vigilanza stessa».