“No alle adozioni delle coppie gay”
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“No alle adozioni delle coppie gay”
INCONTRI 7 27 agosto Quelli che investono: incontro con Colaninno, Pistella (Cnr), Chirichigno e Calearo (Federmeccanica) L’innovazione parte dagli occhi Il presidente della Piaggio: “il punto non è la tecnologia, ma un modo di guardare la realtà e di gestire l’impresa” E il leader degli industriali di Vicenza elogia il Meeting e la Cdo. Sintonia con Vignali su cultura e capitale umano “L’innovazione comincia dagli occhi di chi guarda la realtà”, recita la campagna pubblicitaria di una multinazionale americana. Parte da lì e arriva fino alla Vespa GTS che sfida il mercato cinese, o alle antenne per auto “market leader” in Europa. Arriva anche fin sotto casa nostra, dove passano le fibre ottiche per la banda larga di Internet. Ma parte dagli occhi, cioè da come guardiamo la realtà, l’azienda, il presente e il futuro. L’innovazione è questione di sguardo, prima che di tecnologia. Per questo c’entrano parole come: educazione, cultura, responsabilità, capitale umano. Ed è interessante trovarle sulla bocca di imprenditori di primo piano e specialisti della ricerca scientifica, come è accaduto ieri all’incontro con Roberto Colaninno, Fabio Pistella, Francesco Chirichigno e Massimo Calearo. “Eppure qualcuno ci prova”, era il titolo dell’incontro, che chiudeva il ciclo “Innovazione per un nuovo sviluppo” promosso dalla Compagnia delle Opere. I quattro relatori hanno risposto alle domande del presidente Cdo Raffaello Vignali: Cosa significa innovare? E cosa serve per incentivare l’innovazione? “Quando si parla di innovazione si pensa sempre a laboratori e a inventori. Io penso ad altro” ha esordito Colaninno, presidente del gruppo Piaggio e protagonista anni fa della scalata a Telecom Italia (poi ceduta a Tronchetti Provera). “L’innovazione a cui penso è soprattutto gestionale. L’impresa è stata rivoluzionata da un modello di gestione che mette al centro due elementi: il cliente e il grado di ef- Atlantide riemerge Allo stand della Fondazione per la sussidierietà (Pad. C1) è in vendita il 3° numero di Atlantide, il trimestrale della fondazione diretto da Giorgio Vittadini con interventi di Barroso, Feliciani, Glenn, Zamagni. Tema: “Sulle ali della libertà”. ficienza, cioè la possibilità di ridurre gli sprechi”. È stato questo nuovo modello di gestione, ha spiegato Colaninno, che ha aperto la strada al controllo di qualità, all’informatica ecc. Ed è questo che manca nel nostro sistema imprenditoriale. “Di prodotti innovativi ne abbiamo fin troppi: pensate ai software per i telefonini: quanti ne usiamo, realmente?” D’accordo con Colaninno il presidente del Cnr (Centro nazionale delle ricerche) Fabio Pistella: “L’azienda non coincide con la tecno- “No alle adozioni delle coppie gay” Nella foto a sinistra Roberto Colaninno, presidente del gruppo Piaggio e di Immsi spa. A destra Vannino Chiti coordinatore della segreteria Ds. L’apertura alle posizioni cattoliche da parte di Vannino Chiti, coordinatore nazionale della Segreteria dei Ds Che il dibattito interno alla sinistra venga enucleato proprio al Meeting è già una notizia di per sé. Quale direzione deve prendere il welfare? Quale posizione deve occupare il mercato nella decisione degli equilibri mondiali? Quale l'orientamento giusto per le politiche della famiglia? Partito unico o multipartitismo della sinistra? Sono solo alcune delle questioni emerse nel dibattito-dialogo fra Nerio Nesi, noto ex presidente della Bnl e parlamentare dello Sdi, Vannino Chiti, parlamentare e coordinatore della segreteria dei Democratici di Sinistra, e Piero Sansonetti, direttore del quotidiano Liberazione. Un socialista cattolico (che ha navigato in acque comuniste) Nesi, un comunista radicale Sansonetti, un riformista Chiti. Partendo dal titolo dell'incontro, “La sinistra tra Blair e Zapatero”, Ferlini, vicepresidente Cdo, ha chiesto ai relatori come la sinistra affronta la questione del declino italiano. Il primo punto di analisi è il welfare. Per Chiti è necessaria una riforma dello Stato sociale: “Bisogna riportare al primo posto l'infanzia e l'istruzione”. Il deputato Ds sostiene che “il welfare deve abbandonare la logica del risarcimento, ma determinare comportamenti propositivi”. Di qui, il passo verso la sussidiarietà è breve. “Credo – ha conti- nuato Chiti – che la sussidiarietà vada sostenuta, nel senso che “pubblico” non deve per forza significare “statale”. Decisamente più radicale Sansonetti, per il quale è fondamentale logia che utilizza. È un entità complessa che combina fattori produttivi per creare valore. Ma il fattore produttivo chiave, in questo momento, è la conoscenza: il problema non è la ricerca in sé, ma come creare valore attraverso di essa”. Francesco Chirichigno, memoria storica delle telecomunicazioni italiane, presentato da Vignali come “l’uomo che nel ‘94 fuse cinque società e creò Telecom Italia”, ha testimoniato la volontà di investire ancora nelle reti. Oggi è incaricato dal Governo di portare, tramite Infotel, la banda larga in tutte le regioni italiane. “È un esempio di pubblico che innova”, commenta Vignali. “Lo Stato deve creare buone infrastrutture per il Paese”. Infine Massimo Calearo, presidente degli Industriali di Vicenza e di Federmeccanica (“Sono una tuta blu” si è schernito), nonché creatore di un distretto industriale meccanico italiano in Slovacchia, ha giocato con le iniziali, costruendo un sistema di parole chiave con la C: “Cultura, capitale umano e cuore”. “State facendo un lavoro fondamentale per l’economia e la società” ha detto Calearo alla Cdo, confermando che al Meeting si è aperta una nuova stagione di rapporti tra Confindustria e l’associazione guidata da Vignali. Un buon auspicio per il futuro. (M.S.) “pensare a quale progetto di società miriamo”. Una società, quella di Sansonetti, nella quale c'è ben poco spazio per il mercato, dato che per il giornalista “la sinistra deve togliere lo scettro al mercato e definire il rap- porto fra welfare e mercato”. Il Blair di Sansonetti è l'ultimo esponente del clintonismo, mentre Zapatero è importante in quanto ha “rotto gli schemi”. Ma tutt'e due peccano di non avere ridimensionato il ruolo del mer- Le avventure di un uomo libero Capitale umano a marzo in fiera Questa mattina si terrà in Sala D2 l’incontro dal titolo “Le avventure di un uomo libero. Il rischio, la verità, il potere”. Letture di filosofia con: Costantino Esposito, docente di storia della filosofia presso l’università degli studi di Bari; Giovanni Maddalena, ricercatore di filosofia teoretica presso l’università degli studi del Molise; Paolo Ponzio, docente associato di storia della filosofia presso l’università degli studi di Bari; Massimiliano Savini, ricercatore di storia della filosofia presso l’università degli studi di Lecce. Il professore Esposito ha preso parte di recente al Congresso eucaristico nazionale, svoltosi a Bari dal 21 al 28 maggio 2005, nell’ambito del quale la comunità pugliese di Comunione e liberazione ha promosso un incontro pubblico sul tema: “Una vita che incontra la vita. Dialogo con Julián Carrón”. L’incontro è stato promosso come contributo di approfondimento sul tema “Senza la domenica non possiamo vivere”. Scuola; lavoro e formazione al centro del dibattito e anche... della fiera. Si svolgerà infatti nei padiglioni della Fiera di Milano City dal 15 al 18 marzo 2006 la terza edizione dell’Expo del Capitale Umano e dell’innovazione, organizzata da GeFi spa. a sostegno delle imprese e del loro fabbisogno formativo. La manifestazione è un’opportunità per le aziende di conoscere soluzioni innovative e conquistare nuovi mercati, luogo di confronto per avviare una collaborazione concreta tra il mondo dell’impresa e la ricerca pubblica e privata. Gli operatori che s’incontreranno in fiera possono trovare proposte formative, indicazioni su come trasformare la ricerca in sviluppo economico, conoscere le fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e territoriali e come favorire l’interazione tra centri di ricerca, università e sistemi delle imprese. cato. Tutto si gioca, secondo Sansonetti, sull'etica della concezione del mondo, non su quella personale. Ma proprio sul piano dell'etica personale, un uomo di sinistra come Chiti ha rotto veramente gli schemi: “Per quanto riguarda le coppie di fatto – ha dichiarato il deputato – credo che non si debba andare oltre al riconoscimento, senza equipararlo al matrimonio”. E per questo non è d'accordo con le posizioni del governo spagnolo. “Per quanto riguarda le adozioni – ha aggiunto Chiti – credo che un bambino o una bambina debbano avere un padre e una madre”. Quindi, no alle adozioni da parte delle coppie gay. Nesi, da tempo presidente dell'associazione culturale Italia-Spagna, ha addirittura chiesto ad Alfonso Guerra, suo amico e storico leader socialista spagnolo, il valore etico della scelta di Zapatero: “Io non avrei scelto così – ha dichiarato l'ex banchiere rosso – ma ho chiesto a Guerra se un leader deve ubbidire sempre e comunque all'orientamento di maggioranza del suo elettorato”. Sta di fatto che dal punto di vista dei numeri elettorali le cose, a Zapatero, non vanno male. Ma il confronto sulle scelte sociali rimane aperto a 360° all'interno della sinistra italiana. Alessandro Pavanati