Nelson Mandela è nato a Mvezo in Sudafrica il 18

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Nelson Mandela è nato a Mvezo in Sudafrica il 18
Nelson Mandela (“Madiba”)
Nelson Mandela è nato a Mvezo in
Sudafrica il 18 luglio del 1918.
Faceva parte di una tribù che credeva
nell'importanza delle leggi,
dell'istruzione e nella cortesia.
Nel 1944 fondò la Lega Giovanile
dell'African National Congress
(per dare un lavoro anche ai neri),
organizzando scioperi e manifestazioni
di protesta.
Nelson Mandela fu uno dei leader
del movimento anti-apartheid (significato: segregazione
razziale, cioè la separazione dei bianchi dai neri nelle zone
abitate da entrambi). Ha trascorso 27 anni in carcere, in
una cella di pochi metri quadrati, scrivendo, studiando e
leggendo. Nel 1990 il mondo condannò l'apartheid
giudicandola un crimine contro l'umanità e Mandela venne
scarcerato. All'uscita trovò una gran folla che era venuto a
salutarlo.
Divenuto cittadino libero, venne eletto presidente del
Sudafrica dal 1994 al 1999, guadagnandosi il rispetto
mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale.
Mandela voleva una società libera e democratica dove le
persone potessero vivere insieme in armonia. Nel 1993
ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace (era già stato in
precedenza premiato con il Premio Sakharov per la libertà di
pensiero nel 1988 e con il Premio Lenin per la pace nel
1990). È morto a Johannesburg il 5 dicembre 2013.
“Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in
miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.”
“l'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per
cambiare il mondo.”
Ricerca: Matilde, Evirginia, Mattia, Yannis, Serena, Ilaria
Gandhi (“Mahatma”)
Gandhi è il fondatore della nonviolenza
e il padre dell'indipendenza indiana.
Egli nacque a Portbandar in India il
2 ottobre 1869. Studiò nell'università di
Ahmrdabad ottenendo la laurea in
giurisprudenza. Nel 1893 si recò in
Sud Africa con l'incarico di consulente
legale per una ditta Indiana.
Qui si scontrò con una realtà terribile, in cui gli indiani erano
vittime della segregazione razziale. L'indignazione per le
discriminazioni razziali subite dai suoi connazionali (e da lui
stesso) lo spinsero alla lotta politica. Il suo metodo di lotta
era basato sulla resistenza non violenta . Nel 1915 tornò in
India e diventò il leader del Partito del Congresso , che si
batteva per la liberazione dal colonialismo britannico (il controllo
sull'India da parte dell'Inghilterra). Il Mahatma fu arrestato
molte volte. In carcere fece a più riprese lo sciopero della fame.
Gandhi giunse all'uguaglianza sociale e politica tramite
le ribellioni pacifiche e le marce. Il 15 agosto 1947 l'India
conquistò l'indipendenza. Un fanatico indù, deluso per alcune
scelte politiche di Gandhi, lo uccise il 30 gennaio 1948.
Curiosità: il suo soprannome “Mahatma” significa “Grande
Anima”.
“È meglio confessare i propri errori: ci si ritrova più forti.”
“Il perdono è la qualità del coraggioso.”
Ricerca: Daniele M. e Gabriel
Malala Yousafzai
È nata in Pakistan nella città
di Mingora il 12 luglio del 1997.
Malala si batte per il diritto
all'istruzione, perché in
alcune zone del suo paese
le bambine non possono
andare a scuola.
Il 9 ottobre 2012 è stata
gravemente ferita alla testa e al collo da alcuni uomini armati
saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da
scuola. Ricoverata all'ospedale, è sopravvissuta all'attentato dopo
la rimozione chirurgica dei proiettili. Il rappresentante dei
Talebani pakistani ha rivendicato la responsabilità dell'attentato.
La sua vita è ancora minacciata.
Nel giorno del suo sedicesimo compleanno ha tenuto un
toccante discorso alle Nazioni Unite. In questa occasione
indossava il velo di Benazir Bhutto, regalatole dalla famiglia della
donna dopo il suo assassinio, ritenendola la persona più adatta ad
indossarlo.
Il 10 ottobre 2013 ha vinto il Premio Sakharov per la libertà
di pensiero ed è stata definita “una ragazza eroica”.
“Ho imparato la pietà da Maometto, Gesù Cristo, Buddha, da
Martin Luther King, Nelson Mandela, Gandhi e Madre Teresa.
È la pietà che ho imparato da mia madre e mio padre”.
“Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola.
Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno.”
Ricerca: Nadia, Camilla, Raffaele, Hind, Angela, Bellal,
Arianna e Riccardo
Don Luigi Ciotti
Luigi Ciotti è un sacerdote
“impegnato” nel sociale.
È nato a Pieve di Cadore
(provincia di Belluno)
il 10 settembre 1945.
La sua famiglia è poi
emigrata a Torino.
Nel 1965 fonda il Gruppo Abele
per aiutare i giovani tossicodipendenti a smettere
di drogarsi. I suoi primi aiuti sono realizzati nelle carceri
minorili. Dopo gli studi è ordinato sacerdote e gli viene
affidata come parrocchia la strada “luogo non di
insegnamento ma di apprendimento e incontro con le
domande e i bisogni più profondi della gente”. Nel 1973
fonda il Centro Droga, la prima comunità in Italia. Don
Ciotti continua a dedicarsi all'accoglienza di chi
soffre. Da alcuni anni è impegnato anche nella
lotta alla mafia e per questo ha fondato
l'associazione “Libera”. Negli anni '90 Don Ciotti fonda
la rivista mensile “Narcomafia” della quale è direttore. Nel
2012 ha ricevuto il Premio Nazionale Nonviolenza
conferito dall'Associazione Cultura della Pace “per la sua
opera nei confronti dei più emarginati, degli ultimi della
società, per il recupero degli esclusi e per il lavoro di
coscientizzazione della società nei confronti del fenomeno
mafioso.”
“La pace ha bisogno di verità.”
“La bussola della pace è la giustizia.”
Ricerca: Andrea, Francesco M. e Francesco G.
Benazir Bhutto
Benazir Bhutto nacque in Pakistan
a Karachi il 21 giugno del 1953.
Conseguì la laurea in scienze
politiche presso l'università
statunitense di Harvard.
Si trasferì in seguito ad Oxford
in Inghilterra per studiare
politica, filosofia ed economia.
A trentacinque anni, Benazir
diventò Primo Ministro pakistano: era la prima
donna nel mondo musulmano a dirigere un
Governo.
A lei è stato intitolato l'Aeroporto Internazionale
“Benazir Bhutto” a Islamabad.
Una associazione irlandese le ha assegnato il Premio
per la Pace con questa motivazione: “Benazir Bhutto
ha combattuto moltissime battaglie attraverso il
dialogo ed è stata un esempio di come tutto questo non
sia stata mai una resa al terrorismo. La sua scelta per il
Premio della Pace dovrà essere d'ispirazione per tutti
coloro che come lei, nel Pakistan, cercano di assicurare
pace e riconciliazione per il paese. É stata incredibilmente
ferma e coraggiosa”.
Benazir Bhutto è stata uccisa in un attentato a
Rawalpindi il 27 dicembre del 2007.
“Una nave in porto è al sicuro, ma non è per questo che
le navi sono state costruite.”
Ricerca: Josè e Daniele F.