Scarica il pdf del bilancio sociale

Transcript

Scarica il pdf del bilancio sociale
SOMMARIO
I clienti
88
Il servizio di controllo ambientale
89
Responso analisi on-line
90
L’attività di smaltimento reflui e percolati
91
Analisi di soddisfazione dei clienti
92
I fornitori
96
Guida alla lettura
6
La distribuzione dei fornitori nel territorio
96
Nota metodologica
8
L’analisi degli approvvigionamenti
97
10
I professionisti: fornitori privilegiati
101
La mission, la vision e i valori
12
Analisi del livello di soddisfazione dei fornitori
102
Il contesto di riferimento
16
Analisi del livello di soddisfazione dei professionisti
106
1. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
La Storia
20
Le risorse umane
110
Delta Reti SpA e CADF SpA:
22
Personale e politiche del lavoro
110
un legame inscindibile dal 2004 a oggi
22
Le competenze del personale
114
Il sistema di governance
26
Il processo di assunzione del personale
117
Le strategie e le politiche
30
Il sistema di incentivazione del personale
121
Le attività e i servizi di CADF SpA
34
La comunicazione interna
122
Gli stakeholder
40
Lo sviluppo del personale
123
43
Analisi del livello di soddisfazione del personale
125
L’attività di coinvolgimento degli stakeholder
2. La relazione sociale
44
Il territorio
128
46
Tutela dell’ambiente naturale e delle risorse
128
La presenza sul territorio di influenza
48
Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua
130
Gli investimenti effettuati nel territorio di influenza
50
Il livello di soddisfazione dei dirigenti scolastici
136
I servizi erogati nel territorio di influenza
66
Ricerca e innovazione
138
Le opinioni dei rappresentati dei cittadini
68
L’impegno nel sociale e la cooperazione internazionale
141
I comuni del territorio
Gli utenti
70
3. Relazione economica
144
Gestione del rapporto contrattuale
74
I principali indicatori della situazione economica
148
Accessibilità al servizio
78
Gli investimenti dal 2008 ad oggi
153
Continuità del servizio
80
Informazioni all’utente
Il livello di soddisfazione dell’utente
4. Obiettivi di miglioramento
160
81
Glossario
162
82
Questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale
164
Cristiano
Bertelli
Presidente CADF
Siamo fortemente legati al territorio nel quale operiamo, rappresenta le nostre radici,
la nostra storia, ma soprattutto il nostro domani. In questi anni siamo consapevoli
di aver percorso, insieme, un cammino lungo e proficuo che ora va implementato
attraverso la prospettiva concreta delle attività e delle azioni che possiamo e vogliamo
continuare a sviluppare.
Oggi CADF è una moderna azienda pubblica che gestisce il ciclo idrico integrato
dell’acqua, dalla depurazione alla potabilizzazione fino alla distribuzione, nei 15 comuni
soci dell’area del basso ferrarese. Una realtà estremamente dinamica e innovativa, il cui
radicamento sul territorio è confermato dalla presenza di collaboratori che per l’85,3%
proviene dai comuni soci di CADF, nonché da un beneficio economico, in termini di
lavori, servizi e forniture, riversato nella provincia di Ferrara che in cinque anni ammonta
ad oltre 20 milioni di euro; infatti un terzo del valore degli approvvigionamenti, anche
grazie alla contenuta dimensione aziendale, avviene nel territorio locale.
Unendo esperienza, competenza, capacità e innovazione tecnologica continuiamo a
garantire un servizio di elevata qualità e di grande efficienza stimolando e, al contempo,
assicurando un uso razionale e responsabile della risorsa idrica, uno degli elementi
essenziali del pianeta.
Con orgoglio e con tenacia vogliamo portare avanti il nostro progetto di crescita e di
consolidamento e se è vero che dal territorio traiamo linfa vitale è anche vero che ci
preoccupiamo di restituire alla comunità in cui operiamo risorse positive per il futuro
in termini di investimenti, occupazione, coinvolgimento dei cittadini, sensibilizzazione
ambientale e valorizzazione del territorio. L’acqua, per noi, costituisce un bene
prezioso da promuovere e tutelare e il nostro lavoro vuole contribuire a preservarla.
Non a caso attribuiamo grande importanza al processo di potabilizzazione che, pur
essendo molto elaborato, seguiamo con cura, attenzione e professionalità. Tecnologie
sofisticate, laboratori all’avanguardia, personale tecnico specializzato e preparato. Sono
tanti gli aspetti che caratterizzano il nostro impegno quotidiano e anche per questo
abbiamo scelto di proseguire l’avventura del Bilancio Sociale, avviata ormai tre anni fa,
per raccontare in modo diretto e trasparente le innumerevoli iniziative intraprese, le
sfide che ci attendono e i progetti che ci vedono impegnati.
Abbiamo scelto dunque, con questo strumento, di puntare sul dialogo e sul gioco
di squadra, elementi che da sempre caratterizzano il nostro approccio al lavoro.
Condivisione, integrazione e confronto sono, del resto, i pilastri su cui abbiamo fondato
questa piccola grande azienda che, pur in un contesto economico di estrema criticità,
ha saputo scegliere la via da seguire.
Silvio
Stricchi
Direttore Generale CADF
Continua il nostro impegno, intrapreso tre anni fa, di rendere trasparenti le informazioni
sull’impatto sociale ed ambientale, oltre che economico, di CADF nei confronti dei
suoi principali portatori di interesse (utenti, clienti, fornitori, risorse umane e territorio),
in relazione ai risultati raggiunti e alle modalità con cui questi sono stati perseguiti.
Con il bilancio sociale 2012 si è scelto di fornire una chiave unitaria di presentazione delle
dinamiche che interessano l’azienda con l’introduzione del piano degli investimenti e
di un confronto quinquennale per tutti gli indicatori individuati.
L’obiettivo prioritario della nostra azienda è conciliare la gestione del servizio idrico
integrato con l’ambiente. Una gestione che è impostata in modo virtuoso affinché
la tariffa, legata ai costi e agli investimenti, sia il più possibile equilibrata e congrua.
Il contenimento dei costi di gestione diventa senza dubbio una priorità per CADF
che vuole sempre guardare avanti, attraverso investimenti destinati a progetti
infrastrutturali sulle reti e sugli impianti di depurazione, oltre che ad attività di ricerca
e sviluppo. Si tratta, dunque, di un programma di irrobustimento degli interventi
nell’ottica di garantire un servizio sempre più efficiente e, soprattutto, di qualità.
L’acqua, come è ormai noto, è una risorsa limitata e la sua gestione per CADF avviene
riducendo al massimo gli sprechi, attraverso prelievi contenuti, nel rispetto della
natura e dell’ecososistema e la sua rimmissione nell’ambiente, grazie ad un complesso
processo di depurazione, consente di ottenerne una migliore qualità.
Per la nostra azienda quando si parla di rispetto ambientale si fa riferimento anche alla
necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’aria e il consumo di energia
elettrica.
Nei progetti futuri c’è la volontà di spingere sempre più verso l’utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili e di sistemi di mobilità sostenibile. Con la volontà di trasmettere
in eredità alle generazioni future valori, tradizioni, culture volte ad enfatizzare prassi
orientate a garantire lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane, avendo cura
del patrimonio e delle riserve naturali esauribili.
CADF in questo senso si pone come soggetto attivo per una crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva.
2
GUIDA
ALLA
LETTURA
Prendendo spunto dalle linee guida nazionali e internazionali di social accountability
- dopo aver esplicitato la metodologia adottata e i principi ispiratori del processo di
rendicontazione - il documento presenta i seguenti contenuti:
IDENTITÁ CADF
indicazione dellle tappe storiche, del contesto di riferimento, della mission, della vision
e dei valori che guidano l’organizzazione, del sistema di governance, delle strategie e la
mappa degli stakeholders
Il rispetto dei principi etici e l’assunzione di proprie responsabilità
verso l’ambiente socio-economico sono fatti pressoché naturali
per l’azienda CADF, fortemente radicata nella realtà in cui
opera. Dalla consapevolezza di dover sempre agire cercando di
compiere scelte che contemperino tutte le istanze della comunità
trae ispirazione il documento di Bilancio Sociale. La decisione
di adottare strumenti di rendicontazione socio-ambientale in
aggiunta alla reportistica di accountability economico-finanziaria,
infatti, si rivela come un atto di responsabilità - intrapreso da CADF
tre anni fa - con il fine di raccogliere e comunicare informazioni
multidimensionali in grado di dare evidenza alle relazioni che
un’azienda pone in essere come istituto sociale.
Attraverso questo strumento di comunicazione, CADF vuole
dimostrare trasparenza sull’impatto sociale ed ambientale, oltre
che economico, delle iniziative svolte ad una pluralità di soggetti
che a diverso titolo sono interessati ai risultati raggiunti dall’azienda
e alle modalità con cui questi sono perseguiti.
Il bilancio sociale 2012 è, quindi, un semplice mezzo per
comprendere quali sono gli stakeholder dell’azienda, i loro interessi,
le opportunità e le sfide dagli stessi presentati e infine identificare le
responsabilità sociali che l’azienda ha nei loro confronti. Il Bilancio
Sociale consente agli stakeholder di conoscere in profondità le
politiche di CADF improntate ad un comportamento socialmente
responsabile nella gestione delle attività dirette al perseguimento
2
Guida alla lettura
dello sviluppo sostenibile.
Con questa terza edizione CADF mantiene la promessa - ai
propri utenti, clienti, fornitori, risorse umane e a tutto il territorio
- di trasparenza e comunicazione delle performance sociali,
ambientali e economiche delle proprie attività in relazione agli
obiettivi prefissati e agli impegni presi. E lo fa cercando di fornire
una chiave unitaria delle dinamiche che interessano l’azienda,
arricchendo - per la prima volta - il documento con esposizione del
piano di investimenti realizzato (e in via di prossima realizzazione)
e con confronti quinquennali per tutti gli indicatori.
In ottica di miglioramento continuo nel processo di divulgazione
delle informazioni a tutti i portatori di interesse, altra novità di
questa edizione è la considerazione di un nuovo stakeholder: i
comuni. Benché nei documenti degli anni scorsi le iniziative e gli
impatti socio-ambientali sui diversi territori comunali non sono
stati esclusi nella narrazione, agli stessi erano stati assegnati
spazi dislocati nel documento. La presente edizione ne riconosce
l’importanza dedicando a tale portatore di interesse una specifica
sezione.
Inoltre, il bilancio sociale 2012 dimostra l’impegno dell’azienda
al dialogo e all’interazione con i propri stakeholder: la presente
edizione, infatti, è arricchita dei risultati del processo di stakeholder
engagement promosso dall’azienda.
RELAZIONE SOCIALE
descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati che l’azienda ha ottenuto in relazione
agli impegni assunti e ai programmi realizzati e degli effetti prodotti sui singoli
stakeholders (comuni, utenti, clienti, fornitori, risorse umane, territorio) mediante
informazioni descrittive e indicatori sociali e ambientali
RELAZIONE ECONOMICA
indicazione del valore aggiunto creato con l’attività aziendale
GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
descrizione degli obiettivi di miglioramento che l’azienda si propone di raggiungere nel
medio-breve periodo
Al termine è riportato un glossario dei principali termini utilizzati
e un questionario di valutazione del documento di Bilancio
Sociale.
Guida alla lettura
NOTA
Fonte AA1000 (1999)
METODOLOGICA
Come per le precedenti edizioni, il documento è stato predisposto
in conformità allo standard AA1000 (AccountAbility 1000), il
quale oltre a definire i seguenti principi cardine del processo di
rendicontazione, guida il processo di definizione del report e di
coinvolgimento degli stakeholder. Il modello - elaborato nel
1999 dall’International Council of the Institute of Social and
Ethical AccountAbility - fornisce gli elementi utili per migliorare
la performance e il bilancio di un’organizzazione attraverso un
processo sistematico di coinvolgimento degli stakeholder e di
integrazione di tali processi nelle normali attività quotidiane.
Il processo si articola in cinque fasi - come esposto nella figura che
segue - che si sviluppano prevalentemente in maniera lineare,
anche con possibilità di ripetizione:
In particolare, le fasi richiamate comprendono le seguenti
attività:
• Embedding. Istituzione di sistemi (gestione e raccolta delle
informazioni, implementazione dei valori, audit interna), sviluppati
per rafforzare il processo e per integrarlo nel migliore dei modi.
• Planning. Definizione dei valori e degli obiettivi sociali ed etici
dell’organizzazione e identificazione degli stakeholder;
• Accounting. Definizione dello scopo del processo, raccolta e
analisi delle informazioni, identificazione degli indicatori e degli
obiettivi, sviluppo di un piano di miglioramento;
Nota Metodologica
Il principio di rendicontazione alla base del “Framework AA1000”
è l’«inclusività». Da tale principio derivano altri due principi di
base, esplicitati nelle linee operative AA1000ASP AccountAbility
Principles (2008).
MATERIALITÀ
RISPONDENZA
favorire la partecipazione degli
stakeholder allo sviluppo e al
raggiungimento di una risposta
responsabile e strategica alla
sostenibilità
determinare la rilevanza e la
significatività di un tema per
un’organizzazione ed i suoi
stakeholder
rispondere ai temi sollevati
dagli stakeholder e che hanno
a che fare con la performance
aziendale
• l’identificazione e la comprensione delle aspettative e dei bisogni
2
scritta o verbale (report) da sottoporre agli stakeholder per
ottenerne una condivisione;
• Stakeholder engagement. Continuo collegamento tra
l’organizzazione e i suoi Gruppi di interesse.
INCLUSIVITÀ
La AA100 sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei vari
portatori di interesse nella preparazione del documento allo
scopo di consentire:
AccountAbility (www.accountability21.net) è un network globale
senza scopo di lucro con sedi a Londra, Washington, Beijing,
Ginevra, San Paolo e San Francisco, nato nel 1995 per promuovere
l’innovazione nell’accountability per la crescita dello sviluppo
sostenibile. In particolare, esso è diretto ha fornire gli elementi
chiave per assicurare qualità al processo di accounting, auditing e
reporting etico e sociale.
• Auditing e reporting. Realizzazione di una comunicazione
degli stakeholder;
• l’allineamento delle strategie e delle attività con le finalità di
sviluppo sostenibile;
• la misurazione e la rendicontazione delle performance attraverso
lo sviluppo;
• l’implementazione di indicatori che consentano agli stakeholder
di valutare le attività dell’azienda.
Le attività di dialogo è stata svolta secondo quanto predisposto
nelle linee operative AccountAbility 1000 Stakeholder
Engagement Standard (2005). Lo strumento di coinvolgimento è
rappresentato dai questionari somministrati alle varie categorie di
stakeholder. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi sopra descritti,
è stato compiuto un percorso che ha richiesto:
• ascolto delle opinioni degli stakeholder in merito all’operato
dell’azienda;
• rendicontazione dei risultati del dialogo e del piano di
miglioramento;
• misurazione del livello di chiarezza e completezza del Bilancio
Sociale (realizzata mediante la predisposizione di un questionario
di valutazione del documento in calce allo stesso).
Nota Metodologica
1.
IDENTITÀ
DI
CADF
“L’acquedotto del Delta”
CADF opera nel settore del servizio idrico integrato
in un territorio costituito da 15 comuni appartenenti
alla provincia di Ferrara.
CADF si occupa della fornitura di servizi pubblici di
captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad
usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque
reflue. Inoltre, CADF cura, nel proprio territorio
di competenza, la realizzazione di reti e impianti
connessi all’utilizzo di risorse idriche, focalizzando
gli interventi nell’ambito di ristrutturazione e
miglioramento dell’infrastruttura esistente.
l’impianto e la gestione dell’intero
ciclo di produzione, distribuzione,
raccolta e depurazione dell’acqua
per usi multipli, per il controllo,
trattamento e difesa delle risorse
idriche dall’emungimento al rilascio,
nel territorio dei Comuni soci
Oggetto Sociale
la realizzazione e/o gestione di
impianti e di attività ricreative o
sportive connesse con l’utilizzo
di risorse idriche
10
2
la gestione di servizi e/o
interventi attinenti il patrimonio
idrico finalizzati alla tutela
dell’ambiente, dell’agricoltura,
della fauna e della flora acquatica,
dei processi geomorfologici e
degli equilibri idrologici
la gestione di servizi che saranno
demandati dai Comuni soci
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
11
1.
MISSION,
LA
LA
VISIONE
EI
Mission
Partecipazione
VALORI
Cortesia
Efficacia
ed efficienza
Valorizzazione
delle risorse
umane
Chiarezza,
comprensibilità
trasparenza e
completezza
Continuità
ACQUA PER TUTTI
Eguaglianza e
imparzialità di
trattamento
Assicurare la disponibilità di acqua potabile ai cittadini preservando
e tutelando l’ambiente naturale e le sue risorse, mediante una
gestione del ciclo idrico integrato improntata all’efficacia e
all’efficienza.
I NOSTRI
VALORI
Sostenibilità
Vision
12
2
ACQUA BEVUTA DATUTTI
I Valori
Sensibilizzare i cittadini a bere sempre di più l’acqua potabile.
Accrescere la qualità dell’acqua potabile e le performance della
gestione mediante utilizzo di nuove tecnologie e incentivazione
della ricerca e sviluppo; operando, in aggiunta, verso la diminuzione
di sprechi nell’intero ciclo integrato nell’ottica della tutela del bene
comune.
L’intera attività dell’azienda CADF è orientata
al rispetto dei valori etici di seguito descritti.
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 13
1.
Eguaglianza e imparzialità di trattamento
Valorizzazione delle risorse umane
CADF garantisce l’eguaglianza di trattamento agli Utenti e a
tutti coloro che usufruiscono dei Suoi servizi a parità di servizio
prestato nell’ambito di tutto il territorio di competenza. Particolare
attenzione è dedicata ai soggetti portatori di handicap, agli anziani,
a coloro che per lingua possono avere difficoltà comunicative ed
ad utenti appartenenti alle fasce sociali più deboli.
Garantire un ambiente di lavoro sicuro, tale da agevolare
l’assolvimento del lavoro e da valorizzare le attitudini professionali
di ciascuno.
Chiarezza, comprensibilità trasparenza
e completezza dell’informazione
Continuità
Cortesia
Curare in modo particolare il rispetto e la cortesia nei confronti degli
Utenti, fornendo al proprio personale le opportune istruzioni.
Partecipazione
CADF pone la massima attenzione alla chiarezza, comprensione e
semplificazione del linguaggio, anche simbolico, nei rapporti con
l’Utente al fine di non indurre errate interpretazioni. A tale fine la
società si impegna a fornire informazioni complete, trasparenti,
comprensibili ed accurate.
Promuovere la partecipazione dell’Utente alla fruizione del
servizio sia per tutelare il diritto alla sua corretta erogazione sia
per migliorare la collaborazione tra l’Utente e CADF.
Sostenibilità
Garantire un servizio continuo e regolare, evitando eventuali
disservizi o riducendone la durata e garantendo adeguata
comunicazione preventiva e servizi sostitutivi in caso di
emergenza.
CADF ormai saldamente ancorata alla logica dello sviluppo
sostenibile, s’impegna a utilizzare, proteggere, curare e mantenere
le risorse idriche del territorio di competenza.
Efficacia ed efficienza
CADF persegue l’obiettivo del progressivo e continuo miglioramento
dell’efficacia e dell’efficienza del servizio adottando soluzioni
tecnologiche, organizzative e procedurali atte al soddisfacimento
di bisogni, aspettative e all’ottenimento dei risultati pianificati.
12
4
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
La gestione è comunque condotta nel rispetto di leggi e regolamenti,
secondo principi di equa e libera concorrenza e trasparenza,
evitando comportamenti non etici e ogni discriminazione in base
all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla
nazionalità, alle opinioni politiche ed alle credenze religiose dei
suoi interlocutori.
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 15
1.
IL
CONTESTO
DI
RIFERIMENTO
ll territorio di riferimento si inserisce nel contesto socioeconomico della provincia di Ferrara. Come verificabile dai dati
presentati nell’ Atlante della competitività delle province e delle
regioni a cura dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne (aggiornamento
al 31/12/2011), i settori predominanti dell’economia locale sono
l’agricoltura e il commercio, che insieme costituiscono quasi il
44,3% delle imprese del Ferrarese. Il tasso di disoccupazione della
provincia di Ferrara si attesta al 5,9% (decisamente inferiore a
quello nazionale, pari a 8,4%). La situazione infrastrutturale della
provincia presenta alcune carenze.
Il territorio d’interesse di CADF si estende per 1.312,70 kmq,
interamente caratterizzato da pianure, ed abbraccia 15 comuni di
diversa estensione.
Nel territorio d’influenza dell’azienda (15 comuni) la popolazione
complessiva al 01.01.2012 (dato comunicato dagli uffici anagrafe
dei diversi comuni) è di 103.203 individui, composta per il
48,2% da donne e il restante da uomini ed ha una struttura per
età particolarmente anziana (l’incidenza di over 65 si mostra di
circa il 26% sul totale). Essa rappresenta circa il 30% del totale
popolazione della provincia ferrarese, caratterizzata da una
densità di popolazione (dato DemoIstat) pari a 134,3 abitanti per
kmq (nettamente al di sotto della media nazionale, che si attesta
su 197,2 abitanti per kmq).
m
f
Berra
2.424
2.820
5.244
169,79
Codigoro
5.901
6.501
12.402
Comacchio
283,77
Comacchio
11.280
11.716
22.996
Copparo
157,00
Copparo
8.053
8.886
16.939
Formignana
1.356
1.446
2.802
Goro
1.877
2.011
3.888
Kmq
Comune di
Berra
68,62
Codigoro
Formignana
Jolanda di Savoia
Fonte: www.comuni-italiani.it
12
6
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Residenti al 31-12-2012
Totale per
Comune
Comune di
22,33
108,09
Lagosanto
34,23
Jolanda di Savoia
1.449
1.567
3.016
Massa Fiscaglia
57,83
Lagosanto
2.388
2.590
4.978
Mesola
84,25
Massa Fiscaglia
1.704
1.822
3.526
Migliarino
35,36
Mesola
3.478
3.624
7.102
Ostellato
173,70
Migliarino
1.808
1.862
3.670
Ro
43,03
Migliaro
1.081
1.140
2.221
Tresigallo
20,79
Ostellato
3.153
3.329
6.482
Goro
31,38
Ro Ferrarese
1.636
1.742
3.378
Migliaro
22,53
Tresigallo
2.145
2.414
4.559
Totale
1.312,70
49.733
53.470
103.203
Totale
17
1.
L’indice generale di dotazione infrastrutturale economica è - fatta
100 la media nazionale - pari a 76,2 un valore (in diminuzione
rispetto al 2011, ove si è registrato un valore pari a 80,6); mentre
quello di dotazione di infrastrutture sociali si mostra pari a 94,51
(considerando anche in questo caso il valore Italia=100).
Nonostante la non florida situazione delle infrastrutture - esposta
nel dettaglio nei grafici - la provincia di Ferrara mostra una buona
vivibilità: nella classifica de Il Sole 24 Ore è 49-esima in Italia (44esima l’anno precedente) e per Legambiente 14-esima (stesso
piazzamento rispetto alla precedente rilevazione).
Principali indici di infrastruttura (sociale) della provincia di Ferrara
Ferrara
Emilia Romagna
Nord-Est
strutture culturali
e ricreative
80,71
Principali indici di infrastruttura (economica) della provincia di Ferrara
Ferrara
Emilia Romagna
Nord-Est
rete stradale
92,56 strutture
sanitarie
66,47
reti bancarie
e servizi vari
strutture e reti
per la telefonia
e la telematica
strutture 110,26
per l’istruzione
rete ferroviaria
82,36
66,19
14,35
75,19
porti
(e bacini di utenza)
53,83
120,3
impianti e reti
energetico-ambientali
18
2
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
aeroporti
(e bacini di utenza)
19
1.
LA
STORIA
CADF si è costituita nel 2001 a seguito della trasformazione
del Consorzio Acque Delta Ferrarese in Società per Azioni. Tale
consorzio nacque dalla fusione di due consorzi: il Consorzio
Acquedotto Basso Ferrarese (CABF), formato da 8 Comuni (Berra,
Codigoro, Comacchio, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Massa
Fiscaglia e Mesola), costituito il 27 maggio 1935 ed il Consorzio
Intercomunale Acquedotto di Copparo (CIA), formato da 7
Comuni (Copparo, Formignana, Migliarino, Migliaro, Ostellato, Ro,
Tresigallo), costituito il 21 settembre 1924.
Nel 2004 alcuni eventi importanti hanno segnato l’evoluzione
storica dell’azienda: l’entrata nella compagine sociale del Comune
di Comacchio e la creazione, per scissione proporzionale, della
società DELTA RETI S.p.A. Nello stesso anno l’Agenzia di Ambito
per i Servizi Pubblici di Ferrara (ATO 6) ha affidato “in house” per
20 anni (mediante convenzione) all’azienda CADF la gestione del
Servizio Idrico integrato nei 15 comuni che ne costituiscono altresì
la compagine sociale. Infine, sempre nel 2004, dalla volontà di
CADF, in collaborazione con la Provincia di Ferrara è nato il C.E.A
La Fabbrica dell’Acqua, con lo scopo di promuovere la conoscenza,
il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali,
quale bene comune dell’umanità.
Pillole di storia - dal 1995 al 2004
In data 15 giugno 1995 viene depositata, con atto pubblico la scrittura privata datata
3 gennaio 1994, con la quale i comuni di Berra, Codigoro, Goro, Iolanda di Savoia,
Lagosanto, Massafiscaglia e Mesola, associati nel Consorzio Acquedotto Basso
Ferrarese ed i comuni di Copparo, Formignana, Migliarino, Migliaro, Ostellato,
Ro e Tresigallo, associati nel Consorzio Intercomunale Acquedotto di Copparo
convengono e stipulano di fondere i suddetti due Consorzi in un nuovo Consorzio,
che assume la denominazione di Consorzio Acque Delta Ferrarese- CADF, dotato
di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di un proprio statuto.
Nel medesimo atto pubblico vengono individuati i beni immobili e mobili registrati
pervenuti al Consorzio dai preesistenti Consorzi ai fini degli annotamenti catastali
e delle trascrizioni nei Pubblici Registri.
In data 3 giugno 1999, con delibera dell’Assemblea n. 11, viene modificato l’oggetto
sociale e vengono attuate altre modifiche statutarie, con deposito dello Statuto
aggiornato al Registro Imprese effettuato in data 22 luglio 1999.
20
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
In data 27 luglio 2001, con atto pubblico, i consorziati deliberano la trasformazione
del Consorzio medesimo in società per azioni ai sensi dell’art. 115 D.Lgs. n.
267/2000 (già art. 17 L. 127/97) con la nuova denominazione di “CADF S.p.A.”.
La nuova forma giuridica di Società per azioni appare una soluzione gestionale
idonea a garantire quella flessibilità d’azione necessaria all’attuazione delle finalità
istitutive dell’originario consorzio, di cui mantiene, oltre al patrimonio, l’oggetto, le
finalità e lo spirito di servizio nei confronti del territorio dei comuni interessati.
In data 3 febbraio 2004, viene aumentato il capitale sociale di euro 2.556.000,00,
aumento totalmente sottoscritto dal comune di Comacchio, mediante
conferimento in natura del credito vantato dal comune di Comacchio stesso nei
confronti di CADF – S.p.A., per cui il capitale sociale passa da euro 36.773.000,00
ad euro 39.329.000,00.
In data 25 giugno 2004 viene depositato il progetto di scissione, a seguito del
quale viene costituita la società “Delta Reti S.p.A.”, con sede in Codigoro.
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 21
1.
Delta Reti SpA e CADF SpA: un legame inscindibile dal 2004 a oggi
Il 2004 segna un anno cruciale per l’azienda CADF SpA.
Come richiamato, infatti, oltre alle innovazioni nei servizi e
all’ampliamento della base patrimoniale, in questo anno si
è assistito alla costituzione della società Delta Reti SpA, ove
confluiscono la proprietà delle reti degli impianti e dotazioni
patrimoniali, nonché dei diritti di utilizzo per il servizio idrico
integrato.
Seppur tale modifica potrebbe apparire un punto di rottura nella
compagine dell’azienda, ciò è vero solo dal punto di vista formale:
le due aziende infatti sono state sempre unite ed intrecciate
molto profondamente sia a livello di governance che di unitarietà
di fini nel perseguimento degli obiettivi istituzionali a favore della
comunità di riferimento.
Ripercorrendo le tappe storiche, infatti, si fa presente che
la scissione in oggetto, nel 2004, si mostrò obbligatoria, in
ottemperanza all’articolo 35 (Norme in materia di servizi pubblici)
della legge finanziaria 2002, che ha introdotto l’obbligo di
separare societariamente, attraverso un’operazione di finanza
straordinaria, il ramo aziendale coincidente con la gestione del
servizio pubblico locale di rilevanza economica, dalle reti, impianti
ed altre dotazioni patrimoniali.
La scissione, pertanto, è stata:
PARZIALE
ha avuto ad oggetto un ramo di attività, coincidente con la gestione del servizio idrico integrato,
ricompresa nell’oggetto sociale di CADF SpA (società scindenda)
PROPORZIONALE
gli azionisti della scissa avrebbero partecipato nelle stesse proporzioni al capitale sociale della nuova
società beneficiaria, coincidente con la società delle reti, denominata “Delta Reti SpA”
22
2
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Sulla base di quanto precisato, è stato prodotto il contratto
di concessione amministrativa tra la scissa e la beneficiaria,
relativamente alle infrastrutture (e connessi oneri) che la
beneficiaria (quale società delle reti) avrebbe trasferito alla
società scissa (quale società del servizio) a titolo di possesso.
In particolare, DELTA RETI ha assegnato a CADF - con
contratto di concessione amministrativa - le reti, gli impianti
ed altre dotazioni relative al servizio idrico integrato (ai sensi
della legge 36/94 e L.R. 25/99) e successive modificazioni,
stabilendo, quale canone di concessione dovuto, il rimborso
degli ammortamenti dei beni materiali ed immateriali
concessi in uso e delle quote degli interessi dei mutui relativi
ai beni concessi in uso.
Gli obblighi di cessione - che erano stati previsti dai disposti
normativi al fine di mantenere indenne la proprietà pubblica
delle reti e degli impianti nel caso di cessione parziale o totale
della società gestrice del servizio - , oggi non sussistono più. Il
referendum popolare della primavera del 2011 e la successiva
sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 17.07.2012, ha
riabilitato l’affidamento “in house” quale modalità ordinaria
di gestione del servizio, determinando la cancellazione di tali
obblighi.
Pertanto, essendo venuti meno gli imperativi di legge, allo
stato attuale, la compagine societaria ritiene opportuno
ritornare alla situazione precedente la scissione e, di
A seguito della scissione, che si è perfezionata
con atto di scissione il 29 ottobre 2004, il
capitale sociale di CADF SpA è stato ridotto
ad euro 4.007.434,00, il capitale della
società beneficiaria è stato fissato ad euro
35.321.566,00, posseduto dei medesimi soci
nelle stesse proporzioni del possesso in CADF
SpA., in assenza di rapporto di concambio
azionario.
Con il medesimo atto di scissione CADF SpA
attua le modifiche statutarie conseguenti,
nonché, in particolare, la modifica degli
articoli 1, 6 e 25, al fine di precisare, tra l’altro,
che il capitale sociale deve essere a totale
partecipazione pubblica.
conseguenza, effettuare la fusione tra le due società mediante
incorporazione della società costituita dalla scissione Delta
Reti SpA nella società scissa CADF SpA. Il processo della
fusione tra le due aziende è attualmente in corso e terminerà
nel corso del 2013.
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 23
1.
Le tappe storiche
2012
2004
2001
Nascita dell’Azienda CADF
Spa (dalla trasformazione
del Consorzio Acque Delta
Ferrarese in Spa)
1994
Entrata
nella
compagine
aziendale del Comune di
Comacchio. Scissione della
patrimoniale Delta Reti Spa,
affidamento “in house” da
ATO6 della gestione del
servizio idrico integrato nei 15
Comuni, costituzione del CEA
“La Fabbrica dell’Acqua”
Riabilitazione
dell’affidamento in “house”
di gestione del servizio e
decisione di nuova fusione tra
Delta Reti Spa e CADF Spa
Nascita del Consorzio Acque
Delta Ferrarese (dalla fusione
dei due consorzi Consorzio
Acquedotto Basso Ferrarese
e Consorzio Intercomunale
Acquedotto di Copparo
2
24
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
25
1.
IL
SISTEMA
DI
GOVERNANCE
Come richiamato nel percorso storico, in data 21-8-2001, dalla
trasformazione del Consorzio CADF si è costituita l’Azienda CADF
nella forma giuridica di Società per Azioni, i cui soci sono i Comuni
di Berra, Codigoro, Comacchio, Copparo, Formignana, Goro,
Iolanda di Savoia, Lagosanto, Massafiscaglia, Mesola, Migliaro,
Migliarino, Ostellato, Ro Ferrarese, Tresigallo. Gli stessi soci
partecipano proporzionalmente al capitale sociale di Delta Reti
SpA, attualmente soggetta al processo di fusione con la società
CADF SpA.
Richiamando brevemente il sistema di governance aziendale
occorre precisare che l’organo deliberativo dell’azienda è
l’Assemblea. Essa rappresenta l’universalità dei Soci e le sue
deliberazioni, assunte in conformità della legge e dello Statuto. La
stessa, in sede ordinaria, si occupa dell’approvazione dei documenti
programmatori e consuntivi (compreso il bilancio di esercizio) oltre
che dell’approvazione degli indirizzi strategici relativi alla gestione
aziendale (restano di competenza dell’assemblea i compiti di
nomina degli altri organi come da Statuto); in sede straordinaria,
delibera su modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto e
sulle operazioni straordinarie della società (trasformazioni,
scioglimento, ecc.) .
Al Consiglio di Amministrazione, invece, attengono i poteri di
gestione ordinaria e straordinaria della società. Tale organo è
composto da 4 consiglieri e dal Presidente (come riportato di
seguito).
Consigliere
Antonio Cardi
Consigliere
Morena Feggi
Consigliere
Daniele Mantovani
Consigliere
Elena Rossi
Presidente CADF
Cristiano Bertelli
Di seguito alcuni dati di attività degli organi dell’Azienda CADF
2008 2009 2010
Numero riunioni assemblea soci
Numero riunioni CdA
26
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
2011 2012
4
4
5
5
3
13
9
8
10
10
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 27
1.
Il direttore generale (Ing. Silvio Stricchi) ha la responsabilità
gestionale della società, la quale presenta il seguente
organigramma:
Affari Generali
Gare e contratti
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Direzione
Generale
Qualità
Sicurezza
Laboratorio
Chimico Bio
Settore
Tecnico
Settore
Amministrativo
Ufficio
Tecnico
Utenza
Finanza e
Contabilità
Controllo di
Gestione
ICT Logistica
Centro
Servizi
Risorse
umane
Magazzino
28
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Reti Lavori
Investimenti
Acquedotto
Conduzione
Impianti Lavori
Investimenti
Depurazione
Conduzione
Amministrativa
Ambientale
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 29
1.
STRATEGIE
E LE
LE
POLITICHE
L’intera attività di CADF è guidata da due principi ispiratori che
identificano la risorsa idrica come bene comune e diritto umano
fondamentale. Pertanto, la gestione del ciclo idrico integrato e
l’erogazione di servizi ai clienti privati (analisi chimiche, smaltimento
reflui e percolati da discarica) è interamente diretta a preservare e
tutelare l’acqua quale risorsa indispensabile alla vita e patrimonio
da condividere nell’interesse pubblico.
L’impegno dell’azienda in questa direzione non si estende solo ai
confini del territorio di riferimento, ma la consapevolezza che la
risorsa idrica costituisce un diritto umano fondamentale è stato
il motore che ha attivato gli sforzi aziendali verso iniziative di
cooperazione internazionale.
I principi enunciati si traducono nei seguenti obiettivi, che guidano
la gestione dell’azienda:
Superare le condizioni
di diseguaglianza nella fruizione
dei servizi da parte
degli Utenti
30
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Attuare la gestione
unitaria e coordinata
delle risorse idriche
con il massimo riguardo
verso i risultati qualitativi
ed economici
Acqua
pubblica,
BENE
COMUNE
Acqua,
DIRITTO
UMANO
fondamentale
Il raggiungimento di tali scopi è agevolato dall’ambito
sovraccomunale di azione non troppo esteso (come descritto nel
contesto) e dalla gestione associata dei servizi idrici atti a operare
secondo criteri di economicità, flessibilità e qualità.
Allo scopo di guidare la gestione verso gli obiettivi strategici descritti
l’azienda attua un processo di pianificazione e programmazione
che si traduce in documenti in cui sono quantificati gli obiettivi
da raggiungere e si esplicitano le azioni. Rientrano in tale ambito
i documenti programmatici quali il Piano pluriennale degli
investimenti che definisce le diverse attività dell’azienda tese
a incrementare e valorizzare il patrimonio riguardo impianti
di potabilizzazione, reti acquedotto, fognatura, depurazione e
struttura; il Bilancio Preventivo con obiettivi strategici di mediolungo periodo e di breve periodo.
Inoltre, per garantire qualità al servizio erogato, CADF ha
attivato un Sistema di Gestione per la Qualità secondo le norme
internazionali ISO 9001:2008. In particolare, il sistema è stato
applicato alle attività svolte dal Servizio Utenza e dal Servizio
di Controllo Ambientale (Laboratorio Analisi). Il fine dell’azienda
è di assicurare e garantire idonei livelli di sicurezza e rispetto
ambientale ai propri stakeholder siano essi utenti, clienti, risorse
umane che intera collettività.
In aggiunta, per eseguire le lavorazioni riferibili alla propria
attività ed anche per conto dei Comuni soci, CADF si è dotata
dell’attestazione SOA con la quale è abilitata ad eseguire lavori
fino all’importo unitario di euro 516.457 nelle seguenti categorie
ex D.P.R. 34/2000:
• OG6 - Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere d’irrigazione
e di evacuazione;
• OS22 - Impianti di potabilizzazione e depurazione
Agevolare, mediante gli standard
di gestione del servizio. gli
interventi di riequilibrio e di tutela
ambientale, in un quadro di
pianificazione economica e
territoriale integrata
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 31
1.
Codice Etico
Ha altresì conseguito l’abilitazione alla progettazione fino alla
classifica VIII (importo illimitato), disponendo al proprio interno di
uno staff tecnico di adeguato livello.
Tutta l’attività esercitata a favore della comunità nella gestione della
risorsa idrica quale bene comune e di pubblico interesse è altresì
improntata a un comportamento trasparente e responsabile della
stessa azienda. La dimostrazione di impegni etici verso le attuali
e le nuove generazioni è rivelata nel Codice etico e modello di
organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs 231/2001, approvato
dal Consiglio di Amministrazione in data 12 novembre 2008.
La peculiarità dell’attività esercitata e la chiarezza informativa che
guida l’operato dell’azienda ha promosso l’adozione di strumenti
di comunicazione: il Regolamento e la Carta dei Servizi.
Si tratta di un documento in cui sono
contenuti diritti, doveri e responsabilità
dell’azienda nei confronti degli stakeholder.
Se le norme, infatti, definiscono la struttura e
i limiti dell’impresa, i codici etici consentono
di risolvere i problemi riguardanti situazioni
di corruzione diffusa o crisi generale di
immagine, discrezionalità o abuso di
autorità e slealtà nelle relazioni di delega,
corporate governance, reputazione, norme.
Il documento è volontario e ufficiale, viene
approvato dal Consiglio di amministrazione e
impegna l’azienda, i suoi collaboratori e tutti
coloro che contribuiscono a creare valore.
Il REGOLAMENTO
il documento regola il rapporto tra il Gestore e gli utenti e descrive dettagliatamente tutte le modalità e
condizioni tecniche, contrattuali ed economiche alle quali il Gestore è impegnato a fornire i servizi agli
utenti, nonché la modalità di composizione degli evemtuali contenziosi
LA CARTA DEI SERVIZI
il documento rappresenta un’appendice ai contratti di somministrazione e illustra le modalità, i criteri
e i livelli di qualità dei servizi erogati che il Gestore si impegna a garantire, i rimborsi dovuti all’utente
per le inosservanze di tali previsioni, i tempi di risposta scritta ai reclami nonché orari e modalità di
relazione con il pubblico
32
2
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 33
1.
ATTIVITÀ
E I SERVIZI
DI
LE
Analisi chimiche
• Captazione
Acquedotto
• Produzione
• Distribuzione
e depurazione
• Fognatura
• Depurazione
Smaltimento
reflui e percolati
da discarica
Costruzione reti e impianti
Comuni del territorio di riferimento
Risorse Umane
Servizio di controllo ambientale
Fognatura
Fornitori di beni
e servizi
Territorio
Clienti
In secondo luogo, l’attività CADF si esplica anche in una serie di
servizi a favore di clienti privati che domandano analisi chimiche
specifiche, smaltimento reflui e percolati da discarica.
Le azioni appena descritte palesano il valore creato nei comuni
ove i singoli utenti risiedono. Infatti, sebbene il servizio è di diretta
fruizione dei singoli, gli investimenti infrastrutturali, nonché la
qualità nell’erogazione del servizio, determinano vantaggi - anche
indiretti - a tutti i residenti dei comuni stessi.
Inoltre, la focalizzazione della gestione su aspetti ad alto impatto
ambientale comportano, in capo all’azienda, una responsabilità
di tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale e delle risorse del
territorio. La consapevolezza e la sensibilità dell’azienda in merito
a tale aspetto non si sostanzia solo in una gestione attenta del
servizio, nel rispetto di norme nazionali o comunitarie ma anche
in un’attività di educazione ambientale alla comunità.
Nello svolgimento delle proprie funzioni l’azienda CADF crea valore
sul territorio, attuando un processo di erogazione e produzione
a favore di utenti, clienti e ambiente (includendo iniziative a
favore della comunità che vedono l’istaurarsi di relazioni con
enti di ricerca, enti territoriali, enti locali, imprese, organizzazioni
appartenenti al terzo settore, etc.).
Centro Educazione
Ambientale
Utenti
Guidati dalla mission, ispirati dalla vision e dai valori, gli organi di
CADF espletano una serie di attività interconnesse dirette al rispetto
di quanto descritto nell’oggetto sociale e al soddisfacimento degli
obiettivi istituzionali, tenuto conto delle politiche implementate.
In primo luogo, la gestione del servizio idrico integrato a beneficio
dei cittadini sul territorio di riferimento (utenti) comporta:
• la fornitura di acqua per uso pubblico e/o privato (uso domestico,
non domestico, zootecnico e antincendio);
• la gestione delle reti di fognatura e depurazione nei comuni di
influenza allo scopo di assicurare la raccolta e convogliamento
delle acque reflue nella pubblica fognatura e il loro trattamento
mediante impianti di depurazione;
• il servizio di controllo ambientale realizzato mediante analisi
di laboratorio finalizzate ai controlli fisico-chimico-batteriologici
sull’intero processo e, di conseguenza, su ognuna delle fasi di
produzione, distribuzione e depurazione delle acque.
Comuni Soci
CADF Spa
La creazione di valore sul territorio di CADF “L’acquedotto del Delta”
34
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 35
1.
Focalizzando l’attenzione sulle attività primarie (acquedotto,
fognatura e depurazione) si espongono di seguito i principali
servizi.
IL SERVIZIO FOGNATURA
IL SERVIZIO ACQUEDOTTO
Il servizio fognatura attiene agli scarichi immessi in pubblica fognatura, cioè accoglie la gestione di tutte
le opere che raccolgono, allontanano e scaricano le acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili,
produttivi privati e pubblici, congiunti o meno alle acque meteoriche.
La rete fognaria è distinta in:
Erogare il servizio relativo all’acquedotto comporta la gestione della fase della captazione e produzione
e della fase di distribuzione, entrambe direttamente gestite da CADF: dalla fonte primaria della risorsa
idrica fino alla disponibilità per il singolo utente dell’acqua potabile.
La fase di captazione e produzione utilizza due impianti di potabilizzazione: uno dislocato a Ro e l’altro
a Serravalle (a 25 km di distanza l’un l’altro), collegati da una condotta per consentire interscambio di
acqua potabilizzata e assicurare così continuità del servizio in caso di indisponibilità temporanea di una
delle due fonti.
La fase di distribuzione è indirizzata al conferimento dell’acqua potabile (a sufficienza e con la
giusta pressione) a tutti gli Utenti. Tale fase comporta la gestione delle tubazioni e degli impianti di
sollevamento e accumulo in grado di consentire l’attuazione dei processi che vanno dall’adduzione
all’allacciamento della singola utenza.
Il servizio Acquedotto consente di dotare l’utenza di acqua per:
Usi Potabili
uso per settore produttivo
uso civile domestico
uso civile non domestico, inteso come consumi
pubblici (scuole, ospedali, edifici pubblici, centri
sportivi, ecc…)
altri usi, relativi ai settori commerciali, artigianali e
terziario in genere
36
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Condotte
fognatura bianca, convogliante acque
fognatura nera, convogliante acque di rifiuto
fognatura mista, convogliante sia le prime che le
seconde
In particolare, le acque di rifiuto possono provenire da
tre diverse fonti:
“produttori di acque reflue domestiche”
insediamenti civili oassimilabili quali abitazioni
private, scuole, centri sportivi, ristoranti, centri
turistici e tutte quelle attività che producono
reflui derivanti da metabolismo umano
Parametro/sostanza
Portata
PH
Temperatura
Colore
“produttori di acque reflue industriali”
attività produttive le cui acque reflue sono
caratterizzate da parametri non rientranti
nei limiti indicati nella tabella a lato
Valore limite di immissione
15 mc/giorno
5,5-9,5
30 C°
Non percettibile
con diluizione 1:40
Materiali grossolani
Assenti
Solidi sospesi totali
mg/l 700
BOD5 (come ossigeno)
mg/l 300
COD
mg/l 700
Rapporto COD/BOD5
2,2
“produttori di acque reflue industriali
assimilabili alle domestiche”
Fosforo totale (P)
mg/l 30
Azoto ammoniacale (NH4)
mg/l 50
attività produttive le cui acque reflue sono
caratterizzate da parametri rientranti nei
limiti indicati nella tabella a lato
Azoto nitroso (N)
mg/l 0,6
Azoto nitrico (N)
mg/l 30
Grassi e oli animali/vegetali
mg/l 40
Tensioattivi
mg/l 20
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
1.
IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE
A seguito della fase di raccolta, allontanamento e scarico delle acque di rifiuto, viene svolto il processo
di depurazione. La depurazione è effettuata con la tecnologia utilizzata “a fanghi attivi” con produzione
finale di acqua depurata e fango. Le acque depurate sono immesse in corsi d’acqua superficiali ad una
concentrazione di inquinanti nei limiti previsti dalla normativa vigente in materia. I fanghi prodotti
nei 4 impianti a maggior potenziale vengono smaltiti, previa indagine chimico-biologica effettuata
dall’ARPA di Ferrara, in agricoltura, mentre quelli prodotti nei rimanenti impianti vengono trasportati e
stoccati in discarica controllata. I diversi depuratori sono allocati a:
Depuratori
Codigoro (44.000 a.eq.)
Copparo (18.000 a.eq.)
Tresigallo (16.000 a.eq.)
Comacchio (180.000 a. eq.)
IL SERVIZIO DI CONTROLLO AMBIENTALE
Tutta l’attività descritta dal CADF prevede in aggiunta analisi chimiche giornaliere per la verifica dei
limiti imposti dalla normativa vigente in materia di acque destinate al consumo umano, eseguiti da
personale interno qualificato. I controlli, programmati su scala annuale, vengono eseguiti su:
• fonti di approvvigionamento
• impianti di produzione
• punti significativi della rete idrica
• acque in ingresso e uscita ai depuratori
• scarichi produttivi potenzialmente inquinanti.
38
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 39
1.
GLI
STAKEHOLDER
Le risorse umane
Sono gli individui che prestano la loro attività lavorativa nell’azienda
e con la loro professionalità e competenza supportano gli organi
nel perseguimento della mission e rappresentano fonte di
vantaggio competitivo
Gli utenti
La mappa delle diverse attività ha posto in evidenza come
CADF SpA contribuisce a creare valore nel proprio territorio di
riferimento e, in aggiunta, per tutti gli stakeholder. In particolare,
provando a categorizzare i portatori di interesse, si riscontrano i
seguenti gruppi di soggetti/organizzazioni:
Sono i cittadini, appartenenti al contesto di riferimento del CADF che
usufruiscono dei servizi del ciclo idrico integrato e delle attività inerenti
la gestione della risorsa idrica e la tutela dell’ambiente naturale. Essi si
configurano come beneficiari diretti dell’attività aziendale
Le risorse umane
I comuni del territorio
Il territorio
I fornitori di beni
e servizi
I sindaci
dei comuni soci
Azianda CADF Spa
I sindaci dei comuni soci
Rappresentano il Comune in qualità di socio del CADF (e di Delta
Reti SpA) e pertanto partecipano alla governance della stessa
Gli utenti
I clienti
I comuni
del territorio
40
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
I clienti
Sebbene possano apparire coincidenti con lo stakeholder
precedente, la differenza è sostanziale. Come esposto
nell’esplicazione delle diverse attività, il territorio di residenza
degli utenti e dei clienti (per quelli che risiedono nei 15 comuni
dell’area di influenza CADF) gode dei vantaggi e risente degli
impatti delle azioni dell’azienda. I comuni, visti in questa ottica,
quindi, non sono stakeholder interni (come nel caso della categorie
precedente) ma esterni, garanti del patrimonio creato grazie alle
decisioni prese dagli organi di governance (di cui fanno parte in
qualità di stakeholder interni)
Si tratta di beneficiari di servizi specifici quali analisi chimiche,
smaltimento reflui, smaltimento pergolati da discarica, costruzione
reti idriche. Possono essere aziende private, enti pubblici territoriali,
organizzazioni del terzo settore che, in regime di libero mercato,
domandano i servizi sopra citati al CADF
Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 41
1.
I fornitori di beni e servizi
Sono aziende industriali e di servizi che forniscono i prodotti ed
erogano prestazioni idonee a consentire l’esercizio dell’attività
aziendale. Nell’ambito della corretta, efficiente ed efficace
gestione del servizio del ciclo idrico integrato, il loro ruolo è
cruciale anche per attività di ricerca e sviluppo. Tra i fornitori di
servizi un’importanza rilevante assumono i “tecnici” cioè biologi,
chimici, ingegneri, geometri che come liberi professionisti o
dipendenti di altre società, prestano le loro competenze per
particolare esigenze sia di progettazione che di manutenzione al
CADF mediante rapporti routinari che assicurano tempestività e
qualità a tutti i processi a favore di utenti e clienti
L’attività di coinvolgimento degli stakeholder
I Come richiamato nell’introduzione al presente documento,
l’attenzione di CADF nella stesura del bilancio sociale è quella
di dare “voce” ai diversi stakeholder. Per tale ragione, la sezione
della relazione sociale è strutturata con informazioni narrative e
quantitativo-fisiche che descrivano gli impatti socio-ambientali
dell’attività aziendale a favore di ciascun gruppo di portatori di
Stakeholder
Attività di dialogo realizzata
Le risorse umane
• Incontri di informazione, formazione e confronto
• Riunioni di lavoro
• Questionario di soddisfazione
I sindaci
dei comuni soci
• Convocazione periodica degli Organi su aspetti
di natura economico-finanziari e gestionali
• Approvazione dei documenti programmatici
e di modifiche allo Statuto
• Confronto sugli aspetti normativi e regolamentari
I clienti
• Comunicazione relative a standard di prodotto/
servizio offerto (Manuale della qualità)
• Questionario di soddisfazione
I fornitori
di beni e servizi
• Comunicazioni per la gestione
dell’approvvigionamento di beni e servizi
• Questionario di soddisfazione
Il territorio
• Comunicazione attraverso sito internet
• Comunicati stampa, affissioni e pubblicazioni
su mass media
• Questionario di soddisfazione ai fruitori
delle iniziative della “Fabbrica dell’Acqua”
L’assemblea
dei soci
e il Consiglio
di amministrazione
• Convocazione periodica degli Organi su aspetti
di natura economico-finanziari e gestionale
• Approvazione dei documenti programmatici
e di modifiche allo Statuto
• Confronto sugli aspetti normativi e regolamentari
Gli organi
di controllo
• Comunicazioni nel rispetto della normativa
vigente
Il territorio
Rientrano in questa categoria tutti gli stakeholder del territorio
di riferimento, compresa la comunità in genere e le generazioni
future, titolari del diritto umano fondamentale di fruizione
della risorsa idrica e della salvaguardia dell’ambiente naturale.
È in questo senso che s’inquadrano le azioni verso gli istituiti
scolastici promossi dal Centro di Educazione Ambientale, braccio
di sensibilizzazione del CADF, verso gli enti di ricerca pubblici o
privati nella direzione di miglioramento continuo e incentivazione
di azioni di ricerca e sviluppo.
Alle categorie indicate occorre aggiungere gli organi di governance
del CADF (già descritti nella sezione del “Sistema di Governance”)
e gli organi di controllo del rispetto dell’impatto ambientale
delle diverse attività e del rispetto dei regolamenti e normative
di settori. Rientrano in quest’ultimo aggregato ad esempio i
funzionari dell’azienda sanitaria locale, i referenti del Parco Delta
del Po e dei Consorzi di Bonifica, l’Agenzia Regionale Prevenzione
e Ambiente
42
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
interesse. Inoltre, CADF ha ritenuto essenziale la promozione e
lo sviluppo di un’attività di dialogo e coinvolgimento degli stessi
stakeholder, mirata a comprendere i loro bisogni, le loro attese
e il loro grado di soddisfazione. La tabella seguente evidenzia le
singole iniziative di stakeholder engagement adottate.
2.
LA
RELAZIONE
SOCIALE
44
2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta”
La Relazione Sociale 45
2.
I
COMUNI
DEL
TERRITORIO
CADF
fornisce ai cittadini del territorio di
riferimento il servizio acquedotto, depurazione e
fognatura assicurando qualità della risorsa idrica
integrata e tempestività alle richieste.
Il valore creato dall’azienda CADF nell’area di
influenza è misurabile rispetto a diversi aspetti: la
presenza sul territorio, gli investimenti effettuati e
i servizi erogati.
Gli impatti dell’azienda (in termini sociali, economici
e ambientali) si ripercuotono sulla vita degli abitanti
dei diversi comuni. Come esposto nella tabella che
segue, ciascun comune ha una densità abitativa
diversa dagli altri.
Fonte: dati raccolti presso gli Uffici Anagrafe dei diversi comuni,
al 31.12.2012
46
2 La Relazione Sociale
Comune di
Berra
Seppur le politiche e le strategie poste in essere dall’azienda
CADF sono egualitarie nell’area di influenza, i dati presentati
nella presente sezione devono essere letti alla luce della diversa
estensione e densità abitativa dei diversi comuni afferenti
al territorio. La natura del servizio erogato nonché le finalità
istituzionali - che vedono al centro il cittadino come beneficiario
del servizio - determinano, infatti, la considerazione di aspetti
tipici di ciascun circondario comunale.
Totale abitanti per Comune
5.244
Codigoro
12.402
Comacchio
22.996
Copparo
16.939
Formignana
2.802
Goro
3.888
Jolanda di Savoia
3.016
Lagosanto
4.978
Massa Fiscaglia
3.526
Mesola
7.102
Migliarino
3.670
Migliaro
2.221
Ostellato
6.482
Ro Ferrarese
3.378
Tresigallo
4.559
Totale
103.203
La Relazione Sociale 47
2.
La presenza sul territorio di influenza
Come mostrato dalla grafica che segue, l’azienda ha la propria sede
legale in Codigoro (FE) e altri due uffici (servizio Utenze) allocati
nei comuni di Copparo e di Comacchio. Ciò determina non solo
vicinanza al fruitore del servizio erogato ma anche la creazione
di posti di lavoro nel territorio di influenza. Come, infatti, esposto
nelle prossime sezioni, le risorse umane dell’azienda CADF sono
prevalentemente residenti nell’area dei 15 comuni, così come la
maggior parte dei fornitori e clienti hanno la propria sede nella
provincia ferrarese e in zone limitrofe.
UFFICI (Utenze)
Via Togliatti n° 19
Copparo FE
SEDE
Via Alfieri n° 3
Codigoro FE
UFFICI (Utenze)
Via E. Fogli n° 10
Comacchio FE
Le sedi di CADF “L’acquedotto del Delta”
48
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 49
2.
Gli investimenti effettuati nel territorio di influenza
Gli impianti di potabilizzazione
per il servizio acquedotto
La gestione del servizio idrico è sempre stata svolta dai Comuni
del Basso e Medio ferrarese in un ottica di coesione. Sin dalla
costituzione, avvenuta nel 1994, CADF ha gestito le risorse e risolto
i problemi avendo un obiettivo di lungo termine per il superamento
dei fabbisogni dei singoli Comuni, anticipando le richieste degli
utenti finali soddisfacendo i loro bisogni. La costruzione dei
primi acquedotti, ancora prima del Consorzio Acquedotto Basso
Ferrarese e Consorzio Intercomunale Acquedotto, sono stati
interamente realizzati attingendo a finanziamenti pubblici con
onere a carico dello Stato (direttamente o indirettamente).
La volontà di costruire queste infrastrutture è la conseguenza
della maturazione nelle coscienze di garantire l’accesso universale
al servizio idrico, per motivi igienici e umanitari, con l’obiettivo di
portare l’acqua in tutte le case, cosa che il mercato da solo non è
in grado di realizzare, in quanto il costo iniziale dell’infrastruttura
è molto alto e il prezzo che l’investitore dovrebbe imporre per
rientrare dall’investimento fatto non incontrerebbe la disponibilità
a pagare dei potenziali utenti.
Ormai da un paio di decenni gli investimenti sono quasi
completamente autofinanziati. Gli investimenti realizzati con
contributi pubblici sono ormai una minima parte. Gli investimenti
realizzati però sono l’ossatura portante di tutta l’infrastruttura
della gestione del servizio idrico integrato.
Gli investimenti di CADF sono quindi di proprietà della società,
Come già presentato nel primo capitolo del
documento, nei comuni di Ro e Serravalle sono
presenti due centrali, nelle quali avviene il processo
di potabilizzazione e l’immissione nella rete di
distribuzione dell’acqua potabile destinata ai
cittadini e alle aziende del territorio.
Le centrali (definite anche come impianti di
potabilizzazione) consentono di eseguire la
fase di captazione e di produzione, prima fase
del servizio riguardante l’acquedotto. Esse sono
collegate da una condotta di grosso diametro
che, consentendone interscambi, ne ottimizza
l’utilizzo in funzione delle caratteristiche delle
acque da potabilizzare, delle richieste dell’utenza
e della necessità di preservare e tutelare le fonti
di approvvigionamento. Posti a 25 km di distanza
l’uno dall’altro, assicurano la continuità del servizio
in caso di indisponibilità temporanea di una delle
due fonti. I prelievi avvengono per il 50% da
falde profonde e per il 50% da acque superficiali
(fiume Po); la marcata diversificazione delle fonti
di approvvigionamento consente di garantire con
efficacia la continuità del servizio.
50
2 La Relazione Sociale
pagati con le tariffe addebitate agli utenti, ma indirettamente di
proprietà dei Comuni, soci al 100% di CADF. I soci, che abbiamo
visto sono stakeholder interni (membri dell’organo di governo), in
questa attività di creazione del valore sul territorio di influenza,
si sono dimostrati il tramite per convogliare sul territorio enormi
finanziamenti per costruire ed innovare le infrastrutture idriche
di questa area. Da qui deriva la doppia “funzione” di questi enti
pubblici: essi, infatti, oltre alle attività istituzionali che competono
loro, devono essere i custodi di questo enorme patrimonio, pagato
dalla fiscalità generale e dagli utenti che abitano queste terre.
E proprio per questo, i Comuni avevano scelto di trasformare la
loro Azienda, da Azienda speciale (soggetti di diritto pubblico)
in società di diritto privato (società per azioni). Questa tipologia
societaria permetteva una maggiore flessibilità e maggior
efficienza. Negli ultimi anni il legislatore nazionale ha introdotto
numerose norme di assimilazione di queste società private ai
soggetti pubblici, vanificando i tentativi di raggiungere obiettivi di
economie di scala e garanzia di flessibilità.
Ponendo l’attenzione sugli investimenti effettuati da CADF nel
territorio di influenza, nella presente sezione, si descrivono, in
primo luogo, le infrastrutture di cui è dotata l’area e che consentono
l’erogazione dei servizi richiamati nell’identità; in secondo luogo, si
richiama l’intera attività di manutenzione svolta a tali impianti (e
reti) atta a garantire continuità e qualità ai servizi stessi.
La Relazione Sociale 51
2.
LA CENTRALE DI SERRAVALLE
Trattamento filtrazione biologica centrale di Ro
Si approvvigiona direttamente dal fiume Po. Prima di essere immessa in rete l’acqua viene raccolta
e trattata in bacini di decantazione e filtrazione per abbattimento delle sostanze in sospensione; gli
eventuali composti organici presenti nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni attivi.
Il prelievo massimo è di 550 litri al secondo.
Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico nei punti:
L’acqua greggia potabilizzata nella centrale di Ro Ferrarese, proviene da pozzi profondi 50 m, ed è caratterizzata dalla presenza
di ammoniaca, ferro e, in quantità minore, manganese. Si tratta di sostanze indesiderate di origine naturale, perché derivano
dalla tipologia idrogeologica dei terreni, piuttosto comune per numerose zone della pianura Padana.
Fino al dicembre 2010 le sostanze indesiderate venivano eliminate mediante dosaggio di ipoclorito di sodio all’ingresso della
filiera di potabilizzazione. La centrale di Ro, costituita da due linee di trattamento simili, prevedevano la clorazione al breakpoint, una fase di ossidazione-strippaggio con aria, una filtrazione su sabbia ed una di filtrazione su carboni attivi granulari
Dal mese di luglio del 2012 il trattamento di potabilizzazione della centrale di Ro è interamente effettuato tramite il processo
a filtrazione biologica in sostituzione del trattamento al break-point. Questa moderna tecnologia permette di raggiungere
elevati standards di qualità dell’acqua potabile, riducendo l’utilizzo del prodotto a base di cloro, prima usato per l’eliminazione
dell’azoto ammoniacale; sono ora notevolmente diminuiti i composti cloroderivati, in particolare alometani, presenti nell’acqua
potabile prodotta. Si consideri che l’applicazione di questa tecnologia ha consentito il risparmio di circa 1.100 tonnellate/
anno di ipoclorito di sodio.
Nell’autunno 2009 sono iniziati i lavori per la riconversione completa di una delle due linee e nell’autunno 2011 sono iniziati i
lavori per riconvertire a filtrazione biologica anche l’altra limitatamente però a cinque filtri sabbia e cinque filtri a carbone.
Dall’estate 2012 la potenzialità della Centrale di Ro, mediante filtrazione biologica, è complessivamente di 450 l/s, 300 l/s
per la linea 1 e 150 l/s per la linea 2.
La tecnica d’ossidazione biologica consiste nella trasformazione delle sostanze riducenti contenute nell’acqua da trattare,
per opera di una massa di batteri aerobi fissati sul letto filtrante attraversato dall’acqua in presenza d’ossigeno. In presenza di
elevate concentrazioni di azoto ammoniacale, è necessario dosare ossigeno puro in aggiunta a quello trasferito naturalmente
nella fase ossidativa che prevede insufflazione di aria. L’ammoniaca è ossidata a nitrato, ferro e manganese rispettivamente
a idrossido e biossido insolubili eliminati come fanghi intercettati dalla filtrazione a sabbia. Le colonie di batteri nitrificanti
rimangono aderite al letto filtrante (sabbia), dove trovano il supporto per vivere e moltiplicarsi; saltuariamente la parte in
eccesso viene eliminata con gli idrossidi di ferro e biossido di manganese durante le fasi di lavaggio dei filtri.
• greggia Po
• entrata filtri a sabbia
• entrata filtri a carbone
• rete per le sostanze da tenere sotto controllo (ammoniaca, ph, conducibilità, cloro libero, torbidità)
LA CENTRALE DI RO
Si approvvigiona nel sottosuolo da falda. L’impianto di captazione, sollevamento ed invio in Centrale
di potabilizzazione di Ro è costituito da n° 29 pozzi, di cui 11 dislocati all’esterno dall’area di pertinenza
della Centrale, in fregio all’argine destro del fiume Po, verso ovest, n° 8 pozzi ubicati all’interno dell’area
della Centrale stessa e n° 10 nell’area golenale del fiume Po in località Guarda Ferrarese. L’acqua, emunta
da una falda sotterranea protetta, viene sollevata da elettropompe sommerse, installate all’interno dei
pozzi, e condotta direttamente mediante tubazioni al collettore principale della Centrale. In funzione
della richiesta di acqua si procede all’avviamento e/o spegnimento dei pozzi eseguendo tutte le
operazioni dalla sala di controllo della Centrale.
L’acqua estratta da 29 pozzi profondi viene raccolta e trattata
per l’abbattimento delle sostanze indesiderate prima di essere
Investimenti: Rifacimento Pozzi
immessa in rete; gli eventuali composti organici presenti
nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni attivi;
Nello specifico l’intervento in oggetto ha riguardato il
il prelievo massimo è di 500 litri al secondo.
rifacimento di tre pozzi degli undici esistenti dislocati
Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico
all’esterno dell’area della centrale, per esigenze legate
nei punti:
alla ormai scarsa funzionalità. I nuovi pozzi, realizzati a
circa 5 metri da quelli esistenti, sono stati eseguiti con
• greggia pozzi
il metodo della rotazione a circolazione inversa fino al
• pre-accumulo
raggiungimento di una profondità di circa 50 metri ed
• rete per le sostanze da tenere sotto controllo
hanno singolarmente una potenzialità di 30 l/sec.
(ammoniaca, ph, conducibilità, cloro libero)
52
2
t/y ipo
costo ipo euro/anno
1.500
200.000
150.000
1.000
100.000
500
50.000
prima
dopo
prima
dopo
La Relazione Sociale 53
La Relazione Sociale
2.
Ne deriva il seguente andamento della dotazione
pro-capite, sul territorio di riferimento:
La rete idrica e gli impianti di sollevamento
e accumulo per il servizio “acquedotto”
Dotazione (pro-capite) reti - servizio acquedotto
Assicurare la distribuzione dell’acqua potabile a
tutti gli utenti comporta la gestione delle tubazioni
e degli impianti di sollevamento e accumulo in
grado di consentire l’attuazione dei processi che
vanno dall’adduzione all’allacciamento della singola
utenza.
Una prima visione generale dei dati delle strutture
a supporto dell’intera attività operativa di
erogazione del servizio concernente l’acquedotto,
svolta dall’azienda, nell’area dei 15 comuni, pone
in evidenza alcune strategie e azioni che hanno
trovato compimento nel quinquennio scorso.
Gli impianti di sollevamento e accumulo sono 19
nell’area di riferimento per un volume di 35.800
mc. Il dettaglio in merito all’estensione delle reti
idriche mostra un trend crescente in tutte e due le
principali tipologie di investimento:
2008
Tubazioni
(rete idrica)
Al fine della riduzione delle perdite idriche ed il consumo
di energia elettrica, CADF SpA ha avviato un’analisi
della rete acquedottistica rivolta all’individuazione ed
alla realizzazione di distretti idraulici, all’interno dei
quali attuare una riduzione della pressione di esercizio.
Nella maggioranza dei casi individuati si è proceduto
installando valvole automatiche in prossimità degli
impianti, comandabili in remoto mediante il sistema di
telecontrollo aziendale implementato ad hoc, riuscendo
in questo modo a variare in maniera totalmente
indipendente dall’operatore i regimi di pressione nelle
diverse ore della giornata.
2008 2009
Condotte
adduttrici
Condotte
distributrici
54
2 La Relazione Sociale
2010
2011
2012
Distrettualizzazione della rete e TLC
216
212
213
215
327,07
km
327,07
km
1.953,71 1.963,11
km
km
2010
2011
2012
327,4
km
328,66
Km
328,90
km
208
155
Dotazione pro-capite lorda l/ab
Rete Idrica
2009
152
161
160
153
Dotazione pro-capite domestica l/ab
1.974 1.987,27 2.055,00
km
Km
km
La Relazione Sociale 55
2.
Investimenti nella rete idrica
Impianto acque reflue a cicli alternati
TORRI ACQUEDOTTO
Nel quinquennio vi è stato il massimo impegno per l’adeguamento manutentivo delle torri piezometriche per un importo di
circa 800.000 euro.
Il cemento armato che compone le strutture delle torri è soggetto ad un degrado naturale che diventa più rapido in vicinanza
della costa per la presenza della salinità nell’aria portata dal mare.
Le infiltrazioni d’acqua nelle microporosità del calcestruzzo nel tempo vanno a corrodere i ferri d’armatura che si rigonfiano e
distaccano lo spessore di ricoprimento rimanendo scoperti e più soggetti a deterioramento.
E’ stato necessario intervenire in prima istanza sulle superfici esterne di tre torri piezometriche, quelle di Codigoro,
Massafiscaglia e Lido delle Nazioni. In particolare in quella di Lido Nazioni il degrado era elevato e l’intervento urgente. Questo
tipo di interventi si configura come particolarmente oneroso per via della importanza dei ponteggi necessari, che devono
avvolgere completamente la struttura ed arrivare ad altezze notevoli. Il massimo è stato raggiunto nella torre di Lido Nazioni,
con un’altezza di 45 metri e un sistema di piattaforma elevatrice montacarichi/montapersone su traliccio di 50 metri.
Questi presidi e molti altri accorgimenti sono stati adottati per preservare la massima sicurezza per il personale delle imprese
esecutrici, nel pieno rispetto delle norme di settore, che sono sempre più tutelanti.
Si stima che per opere del genere l’incidenza dei costi per la sicurezza dei lavoratori sia del 40-45% del costo totale delle
opere vere e proprie.
E’ chiaro che in un tale contesto e di in presenza di ponteggi così impegnativi si coglie l’occasione di eseguire tutti i lavori
di manutenzione in quota con lungimiranza, per cui i consolidamenti esterni delle strutture sono sempre stati seguiti dai
rifacimenti delle impermeabilizzazioni dei coperti e dei rivestimenti interni delle vasche di contenimento dell’acqua potabile,
facendo sempre particolare attenzione ad utilizzare prodotti compatibili con il contatto con sostanze destinate al consumo
umano.
56
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 57
2.
La rete e gli impianti di sollevamento
e accumulo per il servizio “fognatura”
Investimenti nella rete idrica
ACQUEDOTTI RURALI
La Comunità europea eroga fondi a sostegno dell’economia delle zone rurali da riqualificare dei Paesi Membri.
Il criterio della riqualificazione coinvolge molti aspetti, sia quelli produttivi in senso stretto, prevalentemente dedicati alle
aziende agricole e all’imprenditoria di settore, sia quelli infrastrutturali, dedicati alle amministrazioni che gestiscono servizi di
pubblica utilità, come l’acqua potabile. La logica è quella che per riqualificare l’economia di un territorio occorre riqualificare
anche i servizi pubblici essenziali. E’ da anni che questa Società coglie l’opportunità di sfruttare queste disponibilità finanziarie
per eseguire interventi di riqualificazione degli acquedotti all’interno delle perimetrazioni delle aree in cui è stata riconosciuta
la condizione di degrado che giustifica l’erogazione dei contributi della Comunità Europea, che possono arrivare a coprire fino
al 70% del costo complessivo delle opere.
La rete acquedotto in cui si è deciso di eseguire gli interventi prevalentemente ricade nei territori dell’ex Ente Delta Padano
(poi conferita ad un ente regionale denominato “ERSA”), che nel dopoguerra aveva svolto un ruolo di sviluppo fondamentale.
Ma gli acquedotti, che sono ancora quelli di quel periodo, sono diventati, ovviamente, tecnicamente molto obsoleti, di piccolo
diametro, prevalentemente realizzati in cemento amianto, e molto soggetti a rotture sia per l’età che per il continuo aumento
del peso dei moderni mezzi agricoli che lavorano i terreni agricoli.
Nel 2012 sono stati chiusi gli interventi avviati nel 2010 e 2011 e sono stati avviati e quasi completati otto nuovi interventi,
con sostituzione di ben 47 km di vecchie tubazioni in cemento-amianto con tubi in PVC. E’ un tipo di intervento che si
inquadra perfettamente nella logica di investimento abituale della Società, già da tempo impegnata e non solo in area rurale
nella sostituzione sistematica delle tubazioni in cemento-amianto, in accordo con gli indirizzi normativi e sanitari nazionali
in materia e pur tenendo presente che per l’utilizzatore dell’acqua potabile non c’è assolutamente pericolo perché le fibre di
amianto non si disperdono nell’acqua e comunque sono dannose solo per l’apparato respiratorio.
I Comuni questa volta coinvolti sono stati Comacchio, Copparo, Codigoro e Jolanda di Savoia. Ben tre interventi hanno
riguardato la zona della necropoli di Spina, valle Pega, per cui è stata attuata una attenta sorveglianza archeologica per evitare
di disperdere materiale interessante.
58
2 La Relazione Sociale
Si è assistito a una progressiva incentivazione sia degli impianti
di sollevamento delle acque reflue (che sono passati da 158
nel 2008 a 180 nel 2012). La copertura del servizio fognatura
sul territorio è progressivamente aumentata con una maggior
incidenza di reti nere rispetto alle miste e una maggior estensione
della rete (a fronte di investimenti nelle reti fognarie).
2008 2009
2010
2011
2012
87,04
Copertura del servizio di fognatura (%)
86,85
87,12
87,33
Incidenza delle reti miste sul totale (%)
74,08
73,28
73,13
87,6
7
2,97
Incidenza delle reti nere sul totale (%)
11,43
12,27
12,45
12,62
13,25
Incidenza delle reti nere sul totale (%)
928
935
936
938
944
72,17
Gli impianti per il servizio “depurazione”
L’Azienda CADF gestisce 45 impianti di depurazione con una
potenzialità complessiva di 316.898 abitanti equivalenti. L’analisi
dei dati mostra un andamento positivo anche per il servizio
depurazione: la copertura del servizio resta superiore all’87% del
totale mentre l’utilizzo della capacità depurativa è aumentata
nel quinquennio 2008-2012. Tali risultati sono stati ottenuti
considerando, allo stesso tempo, una progressiva - seppur lieve razionalizzazione degli impianti di depurazione (dai 47 nel 2008 si
è ridotto a 45 il numero degli impianti di depurazioni attualmente
in uso).
La Relazione Sociale 59
2.
Utilizzo della capacità depurativa %
100,00%
81,20%
81,20%
81,70%
81,80%
81,80%
Ben consci delle problematiche legate alla gestione degli impianti
di depurazione C.A.D.F. S.p.A., analizzando le innumerevoli
proposte presenti sul mercato, ha individuato la tecnologia che
per:
2010
realizzazione anno 2010
• riduzione dei costi gestionali (energia, produzione fanghi,
oneri di gestione e garanzie depurative)
40,00%
• Comacchio capoluogo 180.000 ab.eq completamento
delle quattro linee realizzazione anno 2011
• Copparo capoluogo 18.000 ab.eq. realizzazione anno
meglio soddisfa alla proprie esigenze.
2012
• Codigoro capoluogo 44.000 ab.eq. realizzazione anno
20,00%
0,00%
2008
2009
2010
2011
2012
utilizzo della capacità depurativa %
Nel campo della depurazione delle acque reflue, negli ultimi anni
sono state sviluppate nuove tecniche e/o importanti affinamenti
delle tecnologie esistenti mirate principalmente ad ottenere
un refluo rispettoso dei limiti imposti dalla normativa e mirati
in particolare al contenimento del parametro azoto (nelle sue
varie forme: ammoniacale, nitroso e nitrico), al contenimento
dei consumi elettrici ed ad una contemporanea riduzione nella
produzione di fanghi di supero. Non sono mancati affinamenti
nelle apparecchiature elettromeccaniche destinate all’utilizzo sulle
linee acqua e/o sulle linee fanghi, ed un notevole miglioramento di
affidabilità nelle apparecchiature di misura quali: pH, ossigeno, solidi
sospesi, ed altre; notevole sviluppo inoltre hanno avuto le tecnologie
mirate al controllo in loco e/o a distanza delle fasi di trattamento e
delle apparecchiature installate mediante sistemi di telecontrollo.
60
2 La Relazione Sociale
2009
• Comacchio capoluogo 180.000 ab.eq prime due linee
applicata
60,00%
• Tresigallo capoluogo 16.000 ab.eq. anno di realizzazione
• Bosco Mensola capoluogo 6.000 ab.eq. anno di realizzazione
• facilità di applicazione sugli impianti esistenti
• garanzia dei risultati ottenuti sugli impianti dove è stata
80,00%
C.A.D.F. S.p.A. ha applicato questa tecnologia negli impianti di:
La tecnologia individuata, coperta da brevetto, è il “processo a cicli
alternati” che può essere applicato, anche contemporaneamente,
sia alla linea acqua che alla linea fanghi. Il sistema studiato ed
ottimizzato dal Proff. Battistoni dell’Università di Ancona prevede
l’alternanza di fasi di ossidazione e fasi anossiche all’interno di
un unico reattore; le fasi alternate sono gestite da un sistema
automatico che si basa sulle misure di ossigeno e potenziale
redox in vasca.
produzione fanghi tSS/mese
12.000
Con l’adozione di tali interventi oggi C.A.D.F. S.p.A. può vantare,
prima in Emilia Romagna e in contemporanea con la Provincia di
Trento a livello nazionale , l’utilizzo di tecnologie fra le più sofisticate
ed innovative presenti sul mercato. A riprova si riportano alcuni dei
risultati ottenuti presso il depuratore di Tresigallo dopo l’upgrading
dell’impianto.
consumi energia elettrica Kwh/mese
azoto totale allo scarico mg/l
10
45.000
40.000
10.000
8
35.000
8.000
30.000
6
25.000
6.000
20.000
4.000
4
15.000
10.000
2.000
0
2012
2
5.000
prima
dopo
0
prima
dopo
0
prima
dopo
La Relazione Sociale 61
2.
Nuovo depuratore di Migliarino
La manutenzione alle reti e agli impianti
per l’erogazione del servizio
La tecnologia dei cicli alternati è stata utilizzata
anche per la realizzazione del nuovo depuratore
centralizzato di Migliarino. Trattandosi di una
realizzazione ex novo il sistema a cicli alternati
viene applicato sfruttando al massimo le proprie
caratteristiche; in particolare l’impianto è dotato
di una stazione specifica per la riduzione, ancora
maggiore rispetto ai casi precedentemente citati,
dei fanghi di supero.
All’impianto confluiranno e reflui di:
• Migliarino capoluogo;
• Migliaro capoluogo;
• Valcesura (frazione di Migliarino);
• Ostellato capoluogo;
le condotte per il convogliamento dei primi tre centri
al nuovo depuratore sono state realizzate nel 2012,
mentre le apparecchiature per la realizzazione degli
impianti di sollevamento e la condotta da Ostellato
verranno realizzati nel 2013 contestualmente al
completamento dell’impianto
Il progetto, sviluppato nella fase esecutiva
direttamente dal Servizio Progettazione di CADF
SpA, è stato redatto alla fine del 2011 e durante il
2012 sono state realizzate le opere edili, strutturali,
rimandando all’inizio del 2013 l’istallazione delle
apparecchiature elettromeccaniche a cura delle
maestranze CADF.
L’impianto, con potenzialità di 8.000 ab.eq.,
estremamente versatile, è realizzato su due
linee funzionanti in parallelo per consentire le
normali operazioni di manutenzione senza dover
interrompere il ciclo depurativo.
Ai costi dell’infrastruttura si aggiungono poi i costi di esercizio dovuti alla manutenzione,
all’energia spesa per il sollevamento e allontanamento dei reflui e alla necessaria
depurazione, costi che in molti contesti ancora oggi non sono addebitati in quanto
il servizio di depurazione non è svolto. Pertanto, particolare attenzione in questa
sezione merita l’attività di manutenzione effettuata da CADF per garantire continuità
e qualità del servizio sia delle reti idriche che fognarie.
Come mostrano i dati che seguono il numero degli interventi è stato variabile negli
anni a seconda delle diverse tipologie.
62
2 La Relazione Sociale
Linea liquami
Voce
U. m.
Valore
Grigliatura **
n.
1
Sollevamento
n.
1
Desabbiatura
n.
1
Classificazione sabbie
n.
1
Selettore anossico/Ripartitore
n.
1
Processo biologico a cicli alternati
n.
2
Stazione dosaggio PAC/FeCl3
n.
1
Sedimentazione secondaria
n.
2
Pozzo schiume
n.
1
Pozzo ricircolo/supero
n.
2
Disinfezione
n.
1
Numero interventi reti idriche
2008
2009
2010
2011
1.995
1.873
1.752
1.629
1.612
753
Linea fanghi
542
Voce
Vasca di riduzione fanghi
U. m.
n.
2012
Valore
340
676
530
625 636
397 385 390
1
Pre-ispessimento statico
n.
1
Stabilizzazione aerobica
n.
1
Addensatore dinamico
n.
1
Vasca di accumulo/post ispessimento
n.
1
198
68 27
26
Riparazione
allacciamento
273
324
216 214
98 73
Spostamento
contatore
Sostituzione
valvola
Riparazione
condotta
Manutenzioni
su parti condotte
La Relazione Sociale 63
2.
Seppur non è stato sempre possibile contenere il numero degli interventi molto
è stato fatto per assicurare celerità nell’erogazione del servizio di manutenzione.
Come mostrano i grafici che seguono, infatti, dal 2008 al 2012 si è assistito ad una
progressiva diminuzione della durata media per intervento.
Numero interventi su rete fognaria
2008
2009
2010
2011
2012
Durata media interventi
manutenzione su reti idriche (giorni)
728
2008
2009
2010
2011
556
Manutenzioni
su parti condotte
417 414
387
271
186
163 176
208 195 214 202
Riparazione
allacciamento
97
10 6 10
64
2 La Relazione Sociale
23 12 25 11
27 19
Costruzione condotta/
sfioro/rifac. all.to
Sostituzione
riquotatura botola
3
4
8
Costruzione pozzetto
e/o caditoia
Lavaggio e puliza
condotta
6
1
1
Durata media interventi
su reti fognarie (giorni)
9
11
3
3
4
2
2
5
5
15
8
5
8
Spostamento
contatore
150
Riparazione tubazione
e/o sfondamento
Riparazione
condotta
Sostituzione
valvola
10
4
4
4
12
2012
6
22
2008
2009
2
3
Lavaggio e pulizia
2
condotta
1
2
Costruzione
pozzetto e/o
4
5
caditoia
9
3
Sostituzione
riquotatura botola 23
2
Costruzione
condotta/sfioro/
rifac. all.to
6
Riparazione
tubazione e/o
sfondamento
7
3
9
10
14
2010
2011
2012
216
19
31
29
90
88
5
La Relazione Sociale 65
2.
Consumi totali per settore in mc
I servizi erogati nel territorio di influenza
2008
2009
2010
2011
2012
L’analisi (dal 2008 al 2012) dei consumi mostra
contrariamente un progressivo contenimento degli
stessi.
2012
12000.000
Ostellato
2009
Migliaro
2010
Formignana
2011
Ro Ferrarese
2012
Copparo
Jolanda di Savoia
Berra
Goro
Mesola
Lagosanto
Comacchio
Massafiscaglia
Codigoro
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
7.473.733
7.794.981
7.837.106
7.802.357
10.175.139
10.684.689
10.624.163
L’andamento descritto non è uniforme in tutta
l’area d’interesse. Analizzando i consumi distinti per
comune nel periodo 2008-2012 emerge, infatti,
una situazione eterogenea.
2.000.000
Acquedotto
Acquedotto
2008
Migliarino
4.000.000
8.076.475
Utenze attive
167.725
68.229
68.464
68.731
68.783
10.563.434
6.000.000
10.683.484
Utenze allacciate
8.000.000
Tresigallo
66
2 La Relazione Sociale
2011
10.000.000
58.816
59.439
59.689
60.101
59.872
Utenze allacciate (distinte per comune)
La situazione si mostra enormemente diversa da
comune a comune. A titolo esemplificativo, infatti,
l’analisi delle utenze allacciate mostra la seguente
penetrazione sui diversi territori che compongono
l’area di influenza di CADF:
2010
Utenze allacciate/attive nel quinquennio
2008
Il valore creato nel territorio è misurato in aggiunta
dai servizi effettivamente erogati, che pongono in
evidenza il contributo dato da CADF alla garanzia
dell’erogazione di acqua pura e sicura nei 15 comuni.
L’analisi dei dati complessivi - riferiti all’intera area
di influenza - mostrano un progressivo aumento,
nell’ultimo quinquennio sia delle utenze attive che
di quelle allacciate (seppur con una lieve flessione
di queste ultime nel 2012).
2009
Codigoro
Massafiscaglia
Comacchio
Lagosanto
Mesola
Goro
Berra
Jolanda di Savoia
Copparo
Ro Ferrarese
Formignana
Tresigallo
Migliaro
Migliarino
Ostellato
Totale
Consumi 2008-2012
distinzione per comune
Fognatura e depurazione
variazione (%)
2008
2009
2010
2011
2012
2008/2012
1.580.489
1.641.544
1.653.908
1.669.859
1.613.502
2,1%
260.321
258.651
258.788
261.805
254.818
-2,1%
3.675.709
3.490.432
3.626.120
3.625.349
3.480.617
-5,3%
426.684
432.818
437.415
439.584
422.140
-1,1%
592.388
575.855
588.280
591.594
575.940
-2,8%
386.565
405.279
392.346
401.375
368.269
-4,7%
416.285
414.435
398.898
403.129
258.640
-37,9%
245.359
256.778
256.229
260.680
238.836
-2,7%
1.332.797
1.318.163
1.250.171
1.266.883
1.235.668
-7,3%
221.478
220.792
219.759
219.691
197.238
-10,9%
202.483
215.615
207.407
207.869
201.818
-0,3%
334.729
351.477
341.412
340.032
339.747
1,5%
170.767
168.506
158.733
156.751
157.850
-7,6%
275.307
259.757
267.958
276.461
273.819
-0,5%
562.123
553.332
566.739
563.627
556.237
-1,0%
10.683.484 10.563.434 10.624.163 10.684.689 10.275.139
-4,8%
2.
Fognatura
e depurazione
Codigoro
Massafiscaglia
Comacchio
Lagosanto
Mesola
Goro
Berra
Jolanda di Savoia
Copparo
Ro Ferrarese
Formignana
Tresigallo
Migliaro
Migliarino
Ostellato
Totale
variazione (%)
2008
2009
2010
2011
2012
2008/2012
800.465
820.201
788.121
793.861
815.614
1,9%
206.591
203.149
201.620
203.698
202.549
-2,0%
3.304.669
3.161.637
3.221.380
3.186.561
3.039.168
-8,0%
342.560
340.495
342.638
340.285
336.053
-1,9%
399.064
350.477
417.400
402.326
336.652
-15,6%
346.308
330.864
329.374
326.103
298.079
-13,9%
319.369
292.200
293.897
290.660
251.133
-21,4%
125.046
129.263
128.837
125.260
119.584
-4,4%
948.837
935.868
863.120
883.166
874.208
-7,9%
156.496
152.685
150.805
147.782
138.060
-11,8%
160.826
160.758
153.290
152.533
150.138
-6,6%
287.392
296.532
289.787
284.982
282.774
-1,6%
112.547
111.171
105.425
107.875
112.472
-0,1%
203.437
179.570
192.342
189.579
190.098
-6,6%
362.868
337.487
359.070
360.310
327.191
-9,8%
8.076.475
7.802.357
7.837.106
7.794.981
7.473.773
-7,5%
in merito alle loro percezioni sull’operato di CADF nell’area di loro
competenza.
In particolare, è stato chiesto ai sindaci di indicare gli ambiti dei
quali vorrebbe che l’azienda CADF si occupasse maggiormente
(in riferimento al territorio del proprio comune). In una scala da
1 (importanza minima) a 4 (importanza massima), le indicazioni
fornite hanno mostrato un bisogno prevalente nel settore
delle costruzioni di reti idriche e forniture per uso pubblico, a
dimostrazione della notevole importanza che assumono gli
investimenti.
Importanza media
3,6
3,4
Costruzioni
reti idriche
Forniture per
uso pubblico
3,2
3,0
2,9
Forniture
Forniture per
per uso
Smaltimenti
privato - uso uso privato
reflui
- uso non
domestico
domestico
( nei locali
destinati
ad attività
industriale,
agricola,
artigianale,
commerciale
o del servizio
terziario)
2,9
2,8
Forniture
Analisi
per uso
privato - uso chimiche
antincendio
2,3
Forniture
per uso
privato - uso
zootecnico
Stessa tendenza è emersa circa gli aspetti da migliorare:
Aspetti da migliorare
Le opinioni dei rappresentati dei cittadini
Come esplicitato nell’introduzione al presente documento, la considerazione dei
“comuni” come stakeholder esterni, e quindi, come portatori di interesse dei cittadini
sul territorio di influenza di CADF, è una innovazione del presente anno, così come la
presentazione dei risultati su un orizzonte quinquennale.
Per tale ragione appare opportuno in questa sezione, riproporre sinteticamente i
risultati delle interviste condotte ai sindaci nel 2011 (esposte nel bilancio sociale 2010)
68
2 La Relazione Sociale
• Rapporti con l’utenza (2)
• Comunicazione agli utenti delle attività realizzate (4
• Reti idriche e fognarie (6)
• Continuare la campagna operazione trasparenza (3)
• Sicurezza idraulica del territorio (2)
 Sinergia nel piano di controllo della rete fognaria e di pulizia (2)
• Tempi di risposta agli interventi
• Rapporto più diretto con i soci
• Reperimento fondi per investimenti
• Gestione delle morosità
La Relazione Sociale 69
2.
GLI
UTENTI
CADF fornisce ai cittadini del territorio di riferimento
il servizio acquedotto, depurazione e fognatura
assicurando qualità della risorsa idrica integrata e
tempestività alle richieste dell’utente.
Allo scopo di esser trasparente verso coloro che
beneficiano dei servizi, la società ha redatto la carta
dei Servizi con indicazione sulle modalità operative
di erogazione del servizio idrico integrato.
Inoltre, come richiamato nell’identità, per garantire
un servizio tempestivo, efficiente ed efficace agli
utenti, CADF si è dotata di un sistema di qualità
atto a monitorare le proprie performance e gli
standard di servizio erogato dall’avvio del rapporto
contrattuale alla sua gestione e cessione.
In particolare, CADF è attenta al rispetto dei
tempi di risposta alle diverse richieste degli utenti
e alle loro esigenze per la garanzia del servizio. Il
processo dall’avvio del rapporto contrattuale alla
sua gestione e eventuale disattivazione del servizio
è attentamente monitorato dall’azienda mediante
indicatori che consentano una valutazione dei
risultati in ottemperanza agli obiettivi stabiliti.
Avvio del rapporto contrattuale
In relazione al periodo temporale intercorrente tra la data di ricevimento - da parte del
Gestore - della richiesta documentata dell’Utente e la data di spedizione - da parte del
gestore - del preventivo (compreso il tempo necessario per effettuare, ove necessario,
uno o più sopraluoghi), la società mostra una buona tempestività nell’evasione della
preventivazione (con tempi più ridotti nel settore acquedotto rispetto al settore
fognatura). Rispetto a un valore di riferimento massimo di venti giorni, le regole di
gestione della preventivazione hanno assicurato negli ultimi tre anni un’ottimizzazione
dei tempi. Tale risultato esula dalla considerazione del tempo necessario al rilascio di
autorizzazioni o permessi da parte di terzi ed alla predisposizione di opere edili e di
altri adempimenti a carico dell’Utente.
Tempi medi di preventivazione (in giorni)
Preventivazione allaccio acquedotto
10,0
Preventivazione allaccio fognatura
10,0
10
8
6
7.0
6,0
5,0
7.0
5,5
4,8
4,6
4,6
4
2
0
2008
70
2 La Relazione Sociale
2009
2010
2011
2012
La Relazione Sociale
71
2.
Il numero dei preventivi è passato da 720 nel 2008 ad un valore di 505 nel corrente
anno. Se però si pone l’attenzione al dato 2011 (394 preventivi), la tendenza sembra
dare segnali positivi.
Nonostante questa crescita del numero dei preventivi, relativamente al 2012, i dati
relativi ai nuovi allacci (come già dimostrato nella sezione dedicata ai “Comuni”)
mostrano una flessione rispetto agli anni precedenti: si è progressivamente passati a
un numero di 1.513 allacci di nuove utenze nel 2008 a 839 allacci nel presente anno.
In aggiunta, l’analisi della tempistica relativa all’attività di allacciamento (cioè il tempo
che intercorre dall’accettazione del preventivo da parte dell’Utente e la completa
esecuzione dei lavori) mostra che nel presente anno CADF ha avuto una performance
non molto soddisfacente in tale servizio: se infatti, nello scorso anno, si è assistito
ad una drastica riduzione dei tempi - rispetto al 2008 riuscendo ad assicurare la
realizzazione dell’intervento in meno di 3 giorni - nel presente anno i giorni necessari
per attivare la fornitura sono saliti a più di 4. Il risultato ottenuto si rivela, comunque,
conforme all’obiettivo stabilito dalle norme sulla qualità.
Per ciò che attiene l’allacciamento a pubblica fognatura la società si attesta sempre su
un periodo di tempo inferiore ai 20 giorni lavorativi.
Nel caso di nuovi scarichi o allacciamenti, ristrutturazioni dell’impianto di fognatura
o altre variazioni, l’Utente deve richiedere l’autorizzazione allo scarico in pubblica
fognatura o il parere tecnico di conformità al regolamento di fognatura. Come mostra
il grafico che segue tale periodo ha subito una diminuzione rispetto a quanto registrato
negli anni precedenti.
Autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura
Nulla osta allo scarico in pubblica fognatura
Autorizzazioni
allo scarico in
fognatura pubblica
(in giorni)
2008
56
19
2009
63
13
2010
64
23
2011
49
21,7
2012
44
27,2
Attivazione fornitura
Altrettanto tempestiva si mostra la disattivazione della fornitura idrica. Uno sguardo
al tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta scritta dell’Utente e
la chiusura del contatore mostra infatti un tempo medio di due giorni (notevolmente
inferiore rispetto allo standard definito di cinque giorni).
Attivazione fornitura
6,0
5,5
5,0
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0
Tempo per la cessazione della fornitura (in giorni)
2,5
5,0
5,0
4,6
2,8
4,3
2,0
1,5
La Relazione Sociale
2,19
2,20
2,00
2,00
2,50
2008
2009
2010
2011
2012
1,0
2008
2009
2010
2011
2012
0,5
0
72
2
Valore massimo
di riferimento: 5 giorni
La Relazione Sociale 73
2.
La tariffa del servizio idrico integrato: la normativa dopo il referendum
Gestione del rapporto contrattuale
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 2011 n. 116 ha abrogato parzialmente l’art. 154 comma 1 el decreto legislativo
152/2006 in materia di tariffa del servizio idrico integrato.
(1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere
e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché’ di una quota parte dei costi di
funzionamento dell’Autorità d’ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei
costi e secondo il principio “chi inquina paga”. Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo).
Le procedure di fatturazione sono rese trasparenti da CADF nella
carta dei servizi disponibile sul sito web. La stessa varia secondo
la tipologia di consumo (domestico residente, domestico non
residente, non domestico) e delle relative tariffe (stabilite
dall’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici – ATO 6 – di Ferrara).
Il DPR 116/11, proclamativo dell’esito del referendum popolare svoltosi in data 12 e 13 giugno 2011 (secondo quesito), è stato parzialmente
abrogato l’art. 154 comma1 del D.lgs 152/06 nella parte in cui includeva, tra i criteri per la determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato “l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
La Corte Costituzionale, nel motivare circa l’ammissibilità del menzionato referendum si è espressa affermando che “la normativa residua,
immediatamente applicabile, data proprio dall’art. 154/2006, non presenta elementi di contraddittorietà, persistendo la nozione di tariffa
come corrispettivo, determinata in modo tale da assicurare la “copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio
del recupero dei costi e secondo il principio di chi inquina paga.” Considerato che la direttiva 2000/60/CE prevede all’art. 9 che “Gli Stati
membri tengono cono del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse secondo il
principio “chi inquina paga.” Considerato che la comunicazione COM (2000) 477 sancisce, esplicitando il significato dell’art. 9 della Direttiva
sopracitata che tra i costi della tariffa per il servizio idrico deve integralmente coprire, secondo il principio del full cost recovery, vi sono a) i
costi finanziari dei servizi idrici, che comprendono gli oneri legati alla fornitura ed alla gestione dei servizi in questione. Essi comprendono
tutti i costi operativi e di manutenzione e i costi di capitale (quota capitale e quota interessi, nonché l’eventuale rendimento del capitale
netto); b) i costi ambientali, ovvero i costi legati ai danni che l’utilizzo stesso delle risorse idriche causa all’ambiente, agli ecosistemi ed a
coloro che usano l’ambiente; c) i costi delle risorse, ovvero i costi delle mancate opportunità imposte ad altri utenti in conseguenza dello
sfruttamento intensivo delle risorse al di là del loro livello di ripristino e ricambio naturale. Tra le componenti di costo per la determinazione
della tariffa del servizio idrico integrato vengono riconosciuti i costi finanziari e gli oneri fiscali connessi agli investimenti ed alla gestione del
servizio, secondo il principio sancito dalla normativa europea e nazionale del full cost recovery.
Con l’emanazione del D.P.C.M. 20 luglio 2012 articolo 3 viene specificato che l’Autorità per l’Energia Elettrica e del Gas:
“c) definisce le componenti di costo – inclusi i costi finanziari degli investimenti e della gestione – per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato….
d) predispone e rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato…sulla base del riconoscimento dei costi
efficienti di investimento e di esercizio sostenuti dai gestori, prevedendo forme di tutela per le categorie di utenza in condizioni economico sociali disagiate, individuate
dalla legge e fissa altresì, le relative modalità di revisione periodica, vigilando sull’applicazione delle tariffe;
f) approva le tariffe del servizio idrico integrato… proposte dal soggetto competente sulla base del piano di ambito di cui all’art. 159 del D. Lgs 6/4/2006 n. 152,
impartendo, a pena d’inefficacia prescrizioni.”
L’Autorità nella fase di applicazione della tariffa transitoria (anno 2012 e 2013) deve mantenere un’articolazione tariffaria
per gestore/ambito tariffario analoga alla preesistente; e che, pertanto, le tariffe per gli anni 2012 e 2013 siano definite
attraverso un moltiplicatore da applicare alle strutture tariffarie esistenti, consentendo tuttavia , ove siano già in corso processi
si convergenza verso una tariffa unica di ambito, che il medesimo moltiplicatore possa essere applicato in modo differenziato
purché sia rispettata l’invarianza dell’effetto finale.
74
2
La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 75
2.
+ rimborsi =
La nuova bolletta: contenuto e normativa di riferimento
L’articolo 21 comma 19 della legge 214/11 (Decreto legge “Salva Italia”) ha previsto il trasferimento all’Autorità per l’energia elettrica ed il
gas (AEEG) le funzioni attinenti alla regolazione ed al controllo dei servizi idrici, da esercitare con i medesimi poteri attribuiti all’Autorità
stessa dalla legge 481/95. Alla fine del 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha approvato la prima direttiva per la trasparenza dei
documenti di fatturazione del servizio idrico integrato. Tale direttiva si applica a tutti i gestori del Sistema Idrico Integrato.
Nella bolletta saranno riportati:
• nome e cognome e codice fiscale e partita iva dell’intestatario del contratto di fornitura
• indirizzo di fornitura e se diverso l’indirizzo di recapito
• dati identificativi della fornitura (numero contratto e/o codice identificativo dell’utente finale)
• tipologia dell’utenza
• tipologia della tariffa applicata
• eventuale minimo contrattuale impegnato per le utenze non domestiche
• matricola e tipologia del misuratore installato
Nella bolletta devono anche essere evidenziati:
• il periodo cui si riferisce la fatturazione le date di emissione e di scadenza del pagamento
• l’eventuale indicazione che la bolletta è rateizzabile
• se la bolletta è di conguaglio, basata su consumi stimati o mista
• le letture rilevate
• i consumi rilevati o stimati
• i consumi fatturati per periodi di riferimento
• le modalità per comunicare l’autolettura
Le bollette di conguaglio devono evidenziare il periodo cui si riferisce il conguaglio e i consumi stimati già contabilizzati nelle precedenti bollette. In
ogni bolletta deve essere posto in evidenza il consumo annuo dell’utente finale calcolato sulla base delle letture effettive e/o autoletture o delle
migliori stime disponibili. In ogni bolletta deve essere indicato l’unità di misura con cui vengono contabilizzati i consumi di acqua e cioè il metro
cubo (MC). Nella bolletta devono essere ben chiare le informazioni relative alle modalità di pagamento e alla sospensione della fornitura. Una
novità resa obbligatoria dall’Autorità sarà l’obbligo per il gestore di riportare in bolletta l’indicazione, in forma grafica, il consumo e le variazioni del
consumo medi giornalieri di acqua, con riferimento almeno agli ultimi quattro periodi per cui sono disponibili i consumi effettivi. Questo al fine di
promuovere l’uso efficiente delle risorse e la tutela dell’ambiente. Nel quadro di sintesi deve essere anche indicato se l’utente finale è servito da un
impianto di depurazione attivo oppure le diverse opzioni accettate e garantite dalla legge.
Il gestore deve anche indicare in bolletta le modalità con cui l’utente finale può ottenere informazioni relative a:
• ai livelli di qualità garantiti dal gestor Enel rispetto della normativa vigente, ai livelli di qualità raggiunti l’anno precedente e alla Carta dei
servizi in vigore
• alla composizione analitica dell’acqua distribuita
• alle condizioni contrattuali di fornitura in vigore
• alle procedure di reclamo
76
2
La Relazione Sociale
Tempi medi di gestione del servizio (in giorni)
2008
2009
2010
2011
2012
22
13
7
5
6 6,7
9
9 8,1
4,2
6
3
Tempo medio
di verifica lettura
Tempo medio
di verifica contatore
6
7
2,2
Tempo medio
di verifica inversione contatore
Utenze allacciate/attive nel quinquennio
2008
2009
Chiusura
contatore
moroso
Chiusura
contatore
disdettato
2010
Riapertura
contatore
moroso
2011
2012
Disdetta
con rimozione
contatore
361
249
341
319
335
fisse
corrispettivo
(riscosso
ogni 4 mesi)
periodo di lettura immediatamente precedente a quello in cui ha
avuto luogo l’accertamento. Al fine di garantire celerità del servizio,
CADF si è posta come obiettivo di non superare il limite dei 15
giorni per il servizio di lettura e verifica del contatore e eventuale
sostituzione. I dati degli ultimi tre anni evidenziano il rispetto di
tale parametro (con rilevanti miglioramenti nel tempo di verifica
negli ultimi tre anni).
551
+depurazione+
eventuali
308
316
318
334
fogne
quote
474
299
302
377
280
+
imposta
478
526
487
543
consumo
imposta
192
importi di
Se l’Utente opta per fornire direttamente la quantità di acqua da
fatturare all’azienda (su modulistica indicata) mediate lettura del
proprio contatore, la società si riserva il diritto di verificare quanto
certificato. In alternativa l’utente può richiedere all’azienda la
verifica del contatore e se le indicazioni rilevate non rientrano nei
limiti previsti dal Servizio Metrico Nazionale (tolleranza + o – 5%),
l’azienda s’impegna, senza oneri aggiuntivi, al cambio del contatore
e al ricalcolo delle eventuali fatturazioni errate limitatamente al
693
564
581
776
643
I corrispettivi dovuti dagli Utenti vengono riscossi tre
volte l’anno sulla base dei consumi effettivi o presunti,
con emissione di bollette il cui termine di pagamento
è indicato nelle stesse.
Anche il tempo di emissione della nuova bolletta
per consumi errati resta nel periodo stabilito
(seppur con un allungamento dei tempi di 4
giorni negli ultimi due anni). Altro aspetto da
porre in evidenza è l’aumento dei numero dei
contatori chiusi per disdetta nell’ultimo anno. In
miglioramento, invece, le chiusure per morosità
(figura a sinistra).
Avviso
morosità
La Relazione Sociale 77
2.
lunedì - martedì - mercoledì
giovedì - venerdì
dalle 9:00 alle 12:00
per servizio idrico
martedì - giovedì
dalle 9:00 alle 12:00
per autorizzazione
allo scarico in fognatura
dalle 9:00 alle 12:30
per servizio idrico
per autorizzazione
allo scarico in fognatura
Al fine di facilitare l’accesso ai servizi di alcune categorie
particolari, l’Azienda C.A.D.F S.p.A., oltre a garantire un
UFFICIO DI COPPARO
mercoledì
dalle 10:00 alle 13:00
Il Fondo Sociale per gli utenti in condizioni di disagio economico e sociale
Possono usufruire del contributo le utenze domestiche con reddito ISEE compreso tra 0 e 10.000 euro e gli utenti
non che superano il consumo giornaliero di 200 litri/abitante giorno. I contributi attengono ad un fondo sociale
emanato dall’ all’Autorità d’Ambito.
L’art. 10, comma 6, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 49 del 13 marzo 2006 prevede che ciascun
Comune può richiedere all’Autorità d’Ambito l’applicazione di una quota aggiuntiva, non superiore alla percentuale
massima dell’1% delle tariffe, al netto delle imposte, da destinarsi a contributi alle spese connesse alla fornitura
del Servizio Idrico Integrato a clienti in condizioni economiche disagiate, con attestazione ISEE compresa tra 0 e
10.000 Euro. Tale fondo verrà versato dai Gestori ai Comuni in un’unica rata alla chiusura del periodo annuale di
bollettazione, in relazione ai volumi fatturati a consuntivo e proporzionalmente al numero di utenti serviti.
Ogni Comune provvederà autonomamente a destinare il Fondo di propria competenza agli utenti bisognosi e a
rendicontare annualmente le somme percepite ed erogate.”
UFFICIO DI COMACCHIO
lunedì - mercoledì
dalle 9:00 alle 12:30
venerdì
Attesa agli sportelli
Attesa al telefono
dalle 10:00 alle 13:00
per servizio idrico
per autorizzazione
allo scarico in fognatura
2008
2009
2010
2011
2012
9 minuti
7’min 45”
6’min 44”
5’min 04”
4’min 57”
23”
34”
31”
20”
32”
250
78
2 La Relazione Sociale
• contratto di fornitura per acqua potabile
• variazioni contrattuali
• disdetta fornitura di acqua potabile
150
2008
2009
2010
2011
2012
100
50 2,19
Tresig
allo
ro
0
Miglia
Tutta la modulistica necessaria allo svolgimento delle
pratiche per via postale, può essere reperita presso gli uffici
dell’Azienda o al sito internet www.cadf.it.
Inoltre la società ha predisposto un numero verde 800 017
807, attivo tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 è utilizzato per
segnalazioni di perdite acqua, irregolarità o interruzioni delle
forniture. Risponde il centralino (Tiempo Nord). Mediante
questo servizio l’utente può espletare le seguenti pratiche:
Berr
Codig a
Coma oro
cc h i o
Copp
a ro
Form
ignan
a
G o ro
Jola
di Savnda
oia
L a go s
a nt o
Ma s s a
Fi s c a g
lia
Meso
la
Miglia
rino
L’azienda CADF si impegna a rispettare gli
appuntamenti concordati con gli Utenti, garantendo in
un tempo massimo di attesa non superiore a 7 giorni
feriali a partire dal giorno della richiesta (in caso di
impossibilità momentanea del personale o dell’utente
il preavviso è concordato in un tempo non superiore
alle 24 h). Inoltre, la fascia oraria massima entro la quale
l’Azienda richiede la disponibilità dell’Utente è di 2 ore,
nell’ambito dell’orario di ufficio. Oltre alla disponibilità
del personale negli orari suddetti, per via postale e
all’indirizzo di Via Alfieri, 3 Codigoro, possono essere
espletate le seguenti pratiche:
200
Ro
Il tempo di attesa agli sportelli e il tempo di attesa al
telefono è progressivamente diminuito nei tre anni,
generando un incremento del livello di servizio per
l’utente.
martedì – venerdì
l at o
CADF è a disposizione dell’utente tutti i giorni nelle
diverse sedi sia per quanto riguarda il servizio idrico (per
un totale di 28 h/settimana) che per la richiesta allo
scarico in fognatura (per un totale di 12 h/settimana).
Os t e l
Accessibilità al servizio
idoneo accesso alle proprie infrastrutture ai portatori di
handicap tramite l’eliminazione di barriere architettoniche
di qualsiasi natura, pone in essere i propri interventi
cercando di ridurre di 1/3 i tempi di allacciamento ed
attivazione della fornitura ai portatori di handicap e malati
gravi. Inoltre, incentivi sono riconosciuti agli utenti in
condizioni di disagio economico e sociale.
• variazione dell’indirizzo di recapito bolletta
• informazioni tecniche e amministrative
• chiarimenti in materia di bollettazione, pagamenti, ecc.
• informazioni sulla richiesta di preventivi
SEDE DELL’AZIENDA
Codigoro (FE)
Tale disposizione (con quota aggiuntiva pari allo 0,5 %
per la costituzione del Fondo sociale) è stata applicata
negli ultimi tre esercizi con ottimi risultati in termini di
contributi erogati dai Comuni agli utenti in condizioni
di disagio economico e sociale. Si è passati, infatti, da
386 utenze nel 2008 a 868 nel 2012.
Inoltre, sono previsti pagamenti rateizzati per gli utenti
che appartengono alla categoria di “utenti particolari”.
La Relazione Sociale 79
2.
Livello Uno
GUASTI E FUGHE D’ACQUA
Continuità del servizio
• All’interno del fabbricato con discreta fuoriuscita
• In prossimità delle pareti esterne e quando vi è la presenza
di interrati e/o seminterrati
• In strada con rilevante fuoriuscita in qualsiasi stagione
• In strada con possibilità di gelate anche con poca fuoriuscita
• In prossimità di edifici pubblici
• Dove esistono apparecchiature elettriche
• Allagamento di acque di fogna
DISSERVIZI
L’Azienda CADF garantisce un servizio continuo,
regolare e senza interruzioni. Se a causa di eventi di
forza maggiore, guasti improvvisi o manutenzioni
necessarie, il servizio non è erogato idoneamente
all’utente, l’impegno dell’azienda è assicurare tempi
minimi di intervento.
In particolare, in caso di situazioni di emergenza la
società garantisce entro 24 ore il servizio con autobotti
sostitutivo alla distribuzione. È garantito inoltre, il
servizio di pronto intervento 24 ore su 24 mediante
numero verde (come descritto in precedenza). A
seconda della gravità dei guasti l’azienda garantisce
all’utente (si vedano i livelli espressi nella figura
sottoesposta), il personale aziendale interviene a
chiamata sui guasti segnalati con i seguenti tempi:
Livello 1 - Entro 2 ore dalla richiesta
Livello 2 - Entro 2 giorni dalla richiesta
Livello 3 - Entro 5 giorni dalla richiesta
Livello 4 - Entro 10 giorni dalla richiesta
• Manca l’erogazione del servizio acqua a qualsiasi cliente; Servizio discontinuo
ad attività produttiva e pubbliche; Chiusura e riapertura presa a servizio di
allacciamento di utenza; Misuratore acqua bloccato; Impianti danneggiati da
incidenti, frane o calamità aturali; Contatore rotto per gelo; Acqua con potabilità
sospetta; Avvallamenti del terreno improvvisi in corrispondenza di opere gestite
dal Gestore; Occlusione scarico di allacciamento fogna; Acque reflue in ambienti a
destinazione d’uso umano; Riscontrata grave difformità dell’impianto interno
Livello Due
I dati raccolti evidenziano una durata costante delle interruzioni di circa 6 ore, (quindi
perfettamente in linea a quanto stabilito) pur considerando che la lunghezza della
rete è progressivamente aumentata.
In caso di scarsità, prevedibile o in atto, dovuta a fenomeni naturali o a fattori antropici
comunque non dipendenti dall’attività di gestione aziendale, la società di impegna ad
adottare (avvisando preventivamente l’utente) misure come ad esempio:
• invito al risparmio idrico ed alla limitazione degli usi non essenziali
• utilizzo di risorse destinate ad altri usi
• limitazione dei consumi mediante riduzione della pressione in rete
• turnazione delle utenze
Informazioni all’utente
GUASTI E FUGHE D’ACQUA
• Fuga da allacciamento in piccola quantità
• Fuga discreta da reti in campagna o cortili interni
• Fuga in strada con incanalamento dell’acqua in fogna o canaletta
DISSERVIZI
• Controllo tempi di esecuzione e qualità dei ripristini stradali
• Verifica avvallamento stradale
• Rubinetti contatori rotti o bloccati
• Controllo o verifica di danni agli impianti gestiti
• Riscontrata lieve difformità dell’impianto interno
• Piccoli cedimenti del manto stradale
CADF garantisce all’Utente, attraverso idonee modalità di comunicazione,
l’informazione sui principali aspetti normativi, contrattuali, tariffari e loro modificazioni,
che caratterizzano la fornitura del servizio; inoltre rende noto procedure e iniziative
aziendali che possono interessarlo.
Gli strumenti di comunicazione di cui l’Azienda si avvale sono i seguenti:
Livello Tre
GUASTI E FUGHE D’ACQUA
• Piccola fuga al misuratore posto all’esterno in pozzetto
• Fuga acqua in campagna o in luogo tale da non destare pericolo con piccole
fughe che non pregiudicano il servizio sia alle reti che agli allacciamenti
• Piccole fughe su pezzi speciali tipo sfiati o valvolame
linee di
comunicazione
telefonica
DISSERVIZI
• Sistemazione chiusino o pozzetto
• Ubicazione condotte e/o presa
• Contatore sporco
• Demolizione o sezionamento impianto
Livello Quattro
GUASTI E FUGHE D’ACQUA
DISSERVIZI
• Spurgo tubazione
• Verifica potenzialità impianto
• Controllo funzionalità del misuratore
• Difformità non sostanziali dell’impianto interno
• Richiesta modifiche di reti ed allacciamenti fatti da terzi
80
2 La Relazione Sociale
avvisi
e affissioni
rapporti con
mass-media
bolletta
regolamenti
distribuiti
a tutti gli utenti
visite guidate
presso gli
impianti
materiale
informativo
sulle proprie
attività
campagne
promozionali
e rapporti
con le scuole
portale
internet
partecipazione
a iniziative
pubbliche
Inoltre il Gestore, si impegna attraverso i suddetti
strumenti, a fornire all’Utente, su richiesta di
quest’ultimo, i valori caratteristici indicativi dei seguenti
parametri chimico-fisici dell’acqua distribuita: durezza
totale, pH, residuo fisso, nitrati, nitriti, ammoniaca,
fluoruri e cloruri.
La Relazione Sociale 81
2.
Alcuni dati di sintesi
Il livello di soddisfazione dell’utente
Nel presente anno è stata svolta un’indagine sul grado
di soddisfazione degli utenti realizzata nel periodo
Agosto – Settembre 2012. Oltre a rilevare le percezioni
degli utenti i risultati ottenuti hanno permesso di
evidenziare le variazioni intervenute sul grado di
soddisfazione dei singoli fattori dell’offerta del servizio
rispetto alla precedente rilevazione (2010) ed a
collocare i dati di soddisfazione nel contesto nazionale
e regionale grazie al confronto con l’indagine Bicsi Servizio Idrico Integrato – ed. 2012.
Il campione di riferimento si compone di 600
soggetti residenti nei comuni serviti dall’azienda.
Una profilazione del campione per sesso pone in
evidenza che la maggior parte degli intervistati sono
donne (66,4%) e oltre il 50% dei rispondenti ha un’età
superiore ai 55 anni. Importante evidenziare inoltre,
che gli aderenti sono – per lo più - pensionati (39,3%),
impiegati (16,4%), operai (15,8%) e casalinghe (12,2%).
Allo scopo di evidenziare il frutto dell’attività di dialogo
con gli utenti si presentano di seguito i risultati sui
principali fattori emersi (la presentazione è proposta
a valori percentuali), considerando il territorio
complessivamente (15 comuni). Si precisa che è
disponibile on line al sito www.cadf.it – al quale si rinvia
per approfondimenti – l’analisi dettagliata di tutte le
variabili distinte per dimensioni di analisi.
82
2 La Relazione Sociale
In particolare, sono riportati i risultati
dell’indagine in merito a tre aspetti
principali:
• relazioni con CADF
• utilizzo dell’acqua potabile
• fatturazione e servizi informativi
• servizi rivolti agli utenti
• livello di fedeltà all’operatore
L’indice di soddisfazione complessiva è pari a 88,9: soddisfazione più elevata è riconosciuta agli aspetti tecnici del
servizio (l’indice è pari a 93,4) mentre criticità sono state palesate circa gli elementi legati al costo (l’indice in questo
caso è pari a 77,3).
Punti di forza dell’azienda CADF sono legati alle caratteristiche organolettiche dell’acqua: la qualità dell’acqua erogata
relativamente al suo sapore (83% di clienti soddisfatti), la limpidezza (94% i soddisfatti), la regolarità della pressione
dell’acqua (94% i soddisfatti).
Punti di debolezza sono invece rappresentati dagli aspetti legati alla fatturazione: la chiarezza e la comprensibilità
della bolletta (78% i clienti soddisfatti) si mostrano come aree critiche, sebbene il confronto con i dati rilevati nel
2010 (ove i clienti soddisfatti erano il 70%) evidenzia miglioramenti. Inoltre, peggiora, rispetto alla scorsa edizione, la
soddisfazione del tempo di attesa presso gli uffici/allo sportello (80% di soddisfatti vs 94% del 2010 che ritenevano
il tempo di attesa “adeguato”).
Una sintesi di tali fattori è presentata nella tabella che segue:
TOTALE CLIENTI
% su totale clienti
QUALITÀ DELL’ACQUA
Qualità dell’acqua erogata relativamente al suo odore
Qualità dell’acqua erogata relativamente al suo sapore
Qualità dell’acqua erogata relativamente alla sua limpidezza
ASPETTI TECNICI DEL SERVIZIO
Quantità di acqua disponibile
Regolarità della fornitura dell’acqua, cioè l’assenza di interruzioni
Regolarità della pressione dell’acqua
CONTATTO CON L’AZIENDA
Tempo di attesa presso gli uffici/allo sportello
Servizio ricevuto in merito a richieste/reclami
Risposte ricevute dal servizio di Pronto Intervento
SOLUZIONI TARIFFARIE E FATTURAZIONE
Soluzione tariffaria prevista ds CADF in caso di rotture
Chiarezza e comprensibilità della bolletta
Insoddisfatti
Insoddisfatti
Soddisfatti
Soddisfatti
Deliziati
Deliziati
11,9
16,9
5,9
72,1
65,9
77,2
16,1
17,2
16,9
2,6
2,7
13,9
78,5
73,0
72,8
18,9
24,3
13,3
19,6
24,3
7,8
51,0
63,6
70,8
29,4
12,1
21,4
27,5
21,5
58,6
71,7
14,0
6,8
Inoltre, risulta quanto segue:
• circa sei clienti su dieci bevono acqua del rubinetto (il 33% la beve regolarmente), un dato in crescita rispetto
al recente passato. I restanti dichiarano che preferiscono acqua imbottigliata per abitudine
• si riscontra consapevolezza verso la riduzione degli sprechi di acqua potabile
• in aumento la percentuale di coloro che conoscono CADF quale erogatore del servizio
• la maggior parte degli intervistati è a conoscenza dell’esistenza della Carta dei Servizi, anche se pochi
ne conoscono i contenuti
La Relazione Sociale 83
2.
Relazione con CADF
Utilizzo dell’acqua potabile
Regolarmente
Rispetto agli standard di servizio fornito agli utenti, l’indagine rileva che i tempi di attesa
sono vicini a quelli rilevati due anni fa (si tenga presente la contenuta numerosità dei
clienti che hanno contattato CADF): in particolare, i dati appaiono conformi a quanto
esposto nella parte dedicata agli indicatori di qualità rilevati dall’azienda e esposti nei
paragrafi precedenti.
Quando si è recato di persona presso gli uffici
di CADF, quanti mituti ha dovuto attebdere
allo sportello prima di essere servito?
più di 10 minuti
15,9%
fino a 1 minuto
15,9%
non indica
8,5%
pochi secondi
29,7
più di 5minuti
10,2%
da 6 a10 minuti
24,5%
% clienti che si sono recati allo sportello
84
2 La Relazione Sociale
Di persona,
agli uffici
allo sportello
31
alcuni minuti
24,6%
circa mezzo minuto
23,3%
% clienti che hanno telefonato
38
2012
26
2010
26
39
28
47
39
47
68
47
20,0%
40,0%
61
60,0%
80,0%
% su clienti che hanno contattato CADF
Quando ha telefonato, prima di parlare
con l’operatore giusto, quanto ha dovuto
aspettare al telefono?
ha rinunciato per
attesa eccessiva
3,4%
da 2 a 5 minuti
37,7%
0,0%
2007
I risultati evidenziano che aumenta
la percentuale di coloro che bevono
regolarmente l’acqua dell’acquedotto.
Telefono
(numero
verde)
I risultati esposti denotano una scarsa conoscenza dell’azienda sul territorio. Solo
il 47,6% degli intervistati infatti dichiara di conoscere il nome di questa azienda (i
restanti o non forniscono indicazioni o forniscono nomi di altre società del settore). La
notorietà spontanea di CADF è comunque cresciuta rispetto al 2010, quando veniva
citata dal 38% dei clienti. Ponendo attenzione alle modalità di contatto, l’analisi
storica delle rilevazioni sul campo (la prima svolta nel 2007, la seconda nel 2010 e la
terza nel presente anno) mostrano come lo strumento del numero verde è pian piano
cresciuto rispetto al contatto diretto (con visita allo sportello clienti).
2010
Mai
CADF totale
Principali modalità di contatto
2012
Qualche volta
Gli intervistati che, contrariamente, dichiarano di preferire l’acqua
del rubinetto, riconoscono quali fattori alla base della scelta, in
primo luogo, l’abitudine nell’utilizzo di acqua minerale imbottigliata,
in secondo luogo, la preferenza del sapore di quest’ultima e,
infine, una mancanza di fiducia nei controlli analitici sull’acqua
potabile di rubinetto. Comunque, la non rilevanza del consumo
di acqua minerale è sottolineata anche dal fatto che i tre quarti
degli intervistati che spendono meno di 50 euro al mese per il suo
acquisto (di cui il 47,2% meno di 20 euro).
A supporto del livello di sfiducia manifestato le analisi - sulle
diverse variabili indagate - rilevano che i rispondenti manifestano
interesse per le seguenti attività:
• ricevere nella bolletta i risultati dei controlli periodici sulla qualità
dell’acqua (nel 55% dei casi);
• avere evidenza del confronto dei valori sulla qualità dell’acqua
del rubinetto con quelli medi delle acque naturali (35,4% dei casi)
e di altre acque potabilizzate (30,6% dei casi).
L’attenzione verso gli sprechi d’acqua appare aumentata dal 2010
ad oggi. Come mostra il grafico che segue, infatti, gli accorgimenti
per ridurre lo spreco sono maggiori per tutti gli aspetti presi in
considerazione:
Quali di questi accorgimenti adotta per ridurre lo spreco d’acqua? (sollecitata - possibile multipla)
Nel presente anno è aumentato il numero di coloro
che hanno fatto reclami o chiesto informazioni sul
servizio idrico a CADF: tale informazioni se da un
lato nasconde la necessità di miglioramenti operativi,
dall’altro fa emergere che l’interazione con l’azienda
è aumentata e ciò può esser letto positivamente
alla luce della necessaria integrazione delle attese
e dei bisogni dell’utenze nelle politiche di gestione
aziendali improntate al perseguimento di trasparenza
e sostenibilità.
Riparare subito guasti e perdite dell’impianto idraulico
95,3
Usare la lavatrice e/o la lavastoviglie solo a pieno carico
93,4
Preferire la doccia al bagno in vasca
93,3
84,8
Limitare lo scorrimento dell’acqua mentre ci si lava i denti/ci si fa la barba
69,3
Utilizzare il miscelatore/riduttore di flusso per i rubinetti
Utilizzare lo sciacquone modulare a 2 intensità di scarico
Utilizzare acqua piavan/di pozzo per innaffiare, lavare l’auto
e per altri usi non domestici
0%
66,8
43,4
% totale clienti
100%
La Relazione Sociale 85
2.
Fatturazione e servizi informativi
Servizi rivolti agli utenti
Conosce i contenuti della Carta dei Servizi
del Servizio Integrato?
Come riportato nelle note di sintesi, gli aspetti relativi la fatturazione si dimostrano
essere quelli più critici, soprattutto per ciò che attiene la comprensibilità dei consumi
e dei costi contenuti nella documentazione ricevuta dagli utenti. In merito a tali fattori
si rileva anche un aumento della percentuale degli intervistati che legge sempre o
quasi il materiale informativo. Due terzi dei rispondenti dichiarano di conoscere
l’articolazione per fasce di consumo della tariffa: dal confronto con i dati rilevati nei due
precedenti bienni si assiste però ad una tendenza decrescente della consapevolezza
su questo argomento.
La tariffa applicata al consumo dell’acqua potabile
che lei paga è legata alle diverse fasce di consumo.
Ne è a conoscenza?
31
2008
74
25
0%
20%
40%
60%
80%
100%
2012 2010
86
2 La Relazione Sociale
2012
del tutto adeguato
abbastanza adeguato
poco adeguato
0,0%
per nulla adeguato
non indica
Ultima sezione è dedicata alla fedeltà al proprio operatore: il 72,8%
non abbandonerebbe mai CADF come proprio gestore (il dato è
in linea rispetto alla rilevazione condotta nel 2010 e presenta un
aumento del 10% rispetto, invece, a quanto emerso nell’indagine
svolta nel 2007). Tra gli aderenti che propendono all’abbandono
il motivo più rilevante è risultato l’eccessivo costo di fatturazione
(informazione in linea con quanto rilevato precedentemente).
Inoltre, la maggioranza (78%) degli intervistati sostiene il carattere
pubblico dell’ente gestore del servizio idrico integrato (+ 4%
rispetto al 2010).
20
2010
11
20
2008
0%
10%
20%
30%
% totale clienti
Se potesse abbandonare l’azienda che
attualmente le fornisce l’acqua potabile
e passare ad un’altra lo farebbe?
60,0%
20,0%
5
Nella presente edizione solo il 67% degli utenti (che hanno aderito all’indagine)
dichiara adeguato il costo del servizio (il dato è in diminuzione rispetto alla precedente
edizione, ove il valore si presentava pari al 73%).
Livello di fedeltà all’operatore
80,0%
40,0%
62
% totale clienti
28
69
17
2010
73%
37
66
63
100,0%
7
2012
19 4 10
non ne è a conoscenza
67%
ne è a conoscenza
Quanto ritiene adeguato il costo
del servizio che le viene fornito?
Ampia soddisfazione si rileva per il servizio di pronto intervento
(nove su dieci si mostrano soddisfatti) mentre aumenta la
percentuale di utenti che non sanno a chi rivolgersi in caso di
emergenze.
Ponendo attenzione agli aspetti inerenti i guasti agli impianti, non
emergono cambiamenti – rispetto alla precedente edizione – della
quota di clienti che hanno avuto problemi ai propri sistemi. Nello
stesso tempo, la soddisfazione per la soluzione tariffaria proposta
per i guasti è in linea con quella del 2010, ma in peggioramento
rispetto alla prima edizione. La conoscenza dei contenuti della
Carta dei Servizi è aumentata rispetto alla precedente edizione
conosciuta dalla maggior parte degli aderenti all’indagine e, allo
stesso tempo, larga consapevolezza esiste sui canali di reperimento
della stessa.
Non saprei
20,7%
No
72,8%
Sì
6,5%
La Relazione Sociale 87
2.
I
CLIENTI
Il servizio di controllo ambientale
CADF eroga in regime di libero mercato due servizi principali: analisi chimiche e lo
smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi, in particolare reflui e percolati.
Il servizio di analisi chimiche viene erogato grazie al laboratorio analisi realizzato nel
2004. La clientela è sia il singolo privato che l’azienda di ogni dimensione. Il fatturato
generato da tale attività è raddoppiato nel corso del quinquennio, passando da 64.112
€ a 128.820,50 €. L’attività di smaltimento reflui e percolati, invece, ha avuto una
contrazione del fatturato, dovuto al minore quantitativo di rifiuti trattati per conto terzi.
Fatturato clienti
Attività di smaltimento rifiuti e percolai
1.200.000,00
1.000.000,00
Attività di laboratorio
982.395,05
902.009,63
777.881,42
755.529,00
631.150,97
800.000,00
Il servizio di controllo ambientale, originariamente diviso in due sedi, viene erogato
attraverso il laboratorio situato presso la Centrale di potabilizzazione di Ro Ferrarese,
attivo dal 1991 con un organico composto di 7 unità.
Il laboratorio analisi compie continui controlli fisico-chimico-batteriologici su ognuna
delle fasi di produzione, distribuzione e depurazione delle acque; mediamente sono
effettuati ogni anno 18.000 campioni che consentono di verificare circa 163.000
parametri.
In parallelo si effettuano, secondo la normativa vigente (Dl n. 31 02/02/2001),
controlli sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano nell’intera zona del Medio
e Basso Ferrarese. Le verifiche del laboratorio interno, associate a quelle dell’autorità
sanitaria locale, garantiscono permanentemente la potabilità dell’acqua e alle utenze
un prodotto finale salubre che rispetta i limiti della normativa vigente.
Il laboratorio analisi dal 28/12/2004 ha acquisito la certificazione di qualità ISO
9001:2000 e alla fine del 2009 l’aggiornamento alla nuova normativa UNI EN ISO
9001:2008 per la gestione della propria attività.
Matrici su cui possono essere effettuate analisi
Acque superficiali
Scarichi civili
Acque sotterranee
Scarichi industriali
Acque potabili
Acque di depurazione
Acque minerali
Pozzi piezometrici
Piscine
Percolati discarica
6 00.000,00
4 00.000,00
200.000,00
64.112,00
134.556,50
134.780,50
145.369,00
128.820,50
0
2008
88
2 La Relazione Sociale
2009
2010
2011
2012
La Relazione Sociale 89
2.
Responso analisi on-line
L’attività di smaltimento reflui e percolati
É un accesso riservato ai clienti del Laboratorio analisi CADF che, regolarmente
registrati, possono visionare i parametri analitici in tempo reale. Ciò permette al cliente
di avere risultati parziali in tempi ridotti, senza dover aspettare obbligatoriamente il
completamento delle analisi richieste. Il servizio diventa importante soprattutto nei
casi in cui certi parametri, la cui indagine è di breve durata, possono essere contemplati
ed utilizzati per la gestione di attività da parte del cliente stesso.
CADF ha sviluppato sempre più il servizio che ha avuto un’esplosione nel 2011. Nel
2008, infatti, sono stati effettuati controlli per 2.471 parametri mentre nel 2012 il
dato è salito a 79.825, di cui 78.903 controllati on-line (98,84%). Tale incremento
è giustificabile con la creazione, già dal 2010, di un apposito link per accedere al
servizio.
Oltre alla depurazione dei reflui urbani collettati dalla rete fognaria,
CADF opera il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi,
provenienti sia da privati cittadini che da attività di servizio e
produttive. I rifiuti sono trasportati agli impianti di depurazione con
automezzi autorizzati e sono sottoposti ad una serie di trattamenti
preliminari prima della loro immissione nella linea di trattamento
reflui urbani. Nei depuratori di Copparo e Tresigallo sono depurati
principalmente fanghi delle fosse settiche (pozzi neri) ed acque di
lavaggio cassonetti R.S.U., ai sensi dell’Art. 110 comma 3 del D.Lgs.
n. 152/06; mentre negli impianti di Codigoro e Comacchio, dotati
di tecnologie più avanzate, sono trattati anche i rifiuti di origine
alimentare ed i percolati prodotti dalle discariche per rifiuti solidi
Analisi on -line
100.000
79.825
90.000
77.712
90.000
Percolati e reflui
smaltiti in tonnellate
70.000
60.000
50.000
Rifiuti prodotti da CADF
ed autosmaltiti
40.000
20.000
2.471
10.915
Rifiuti trattati conto terzi
10.811
70.000
60.000
50.000
57.289,77
54.320,76
46.269,78
39.234,58
4 0.000
30.000
20.000
10.000
2008
2009
2010
Numero parametri controllati
90
2 La Relazione Sociale
48.833,58
80.000
80.000
30.000
urbani.Gli oneri di trattamento di questi rifiuti non rientrano
nella normale tariffazione e sono regolati con convenzioni
tra CADF ed i produttori o detentori dei rifiuti. Come si può
osservare dal grafico, l’attività di smaltimento reflui e percolati
viene effettuata sia per i rifiuti generati dal CADF che per conto
terzi. Mentre l’ammontare complessivo di rifiuti autosmaltiti
nel corso del quinquennio è aumentata passando da 5.892
tonnellate del 2008 a 9.637 del 2012, l’attività di smaltimento
conto terzi ha avuto una contrazione del 15,2%, passando da
46.269 tonnellate del 2008 a 39.234 tonnellate del 2012. Anno
anomalo per gli ingenti quantitativi smaltiti è stato il 2011, dove
complessivamente sono stati trattati 82.242 tonnellate.
2011
2012
33.408,50
10.000
0
5.891,98
6.004,70
5.239,60
2008
2009
2010
9,367,25
2011
2012
2.
Analisi di soddisfazione dei clienti
Primo contatto con il CADF
Oltre a monitorare costantemente indicatori
quantitativi è stata effettuata un’indagine di customer
satisfaction al fine di comprendere il livello di
soddisfazione complessivo dei propri clienti.
L’indagine è stata somministrata attraverso un
questionario anonimo on-line con un tasso di
redemption complessivo dell’indagine del 69,56%.
Il profilo tipo dell’intervistato è maschio (93,75%) di età
compresa tra i 45 anni e i 60 anni (50,00%), operante
in un’azienda (75,00%) con sede legale nella provincia
di Ferrara (100,00%) che ha usufruito principalmente
del servizio di smaltimento reflui e percolati negli
ultimi 3 anni (81,25%).
Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite
conoscenza diretta dell’azienda (81,25%) a conferma
della forte presenza sul territorio.
La gestione del rapporto avviene con una frequenza di
contatto per lo più giornaliera (56,25%).
Gli intervistati hanno espresso di avere una buona
conoscenza delle attività e delle struttura organizzativa
dell’azienda CADF (93,75%)
0% 0%
Sito web
Elenco telefonico
Conoscenza diretta
19%
Altro
Il 75% degli intervistati dichiara di aver consultato il sito internet
aziendale, trovato nel 50% dei casi di facile consultazione e nel
31% aggiornato.
In merito all’importanza del ruolo dell’azienda nella comunità
locale, i clienti riconoscono un punteggio medio di 3,38 su una
scala di valutazione ricompresa tra 1 (importanza minima) e 4
(importanza massima).
Per quanto attiene alla loro soddisfazione circa le fasi della
gestione commerciale dell’attività di laboratorio e smaltimento
reflui e percolati, i risultati hanno evidenziato un livello di alta
soddisfazione con la maggior parte delle risposte concentrate
sui giudizi “molto d’accordo” e “abbastanza d’accordo”.
Grado di conoscenza dell’organizzazione
Importanza di CADF nel territorio
81%
Sì, ne ho una buona
conoscenza
Sì, ne ho una discreta
conoscenza
Frequenza di contatto
Settimanale
6%
No, non lo
conosco
Mensile
Poco importante
6%
19%
44%
0%
Abbastanza importante
5%
Non importante
Ne ho sentito
parlare ma non lo
conosco bene
Giornaliera
Altro
Molto importante
0%
50%
33%
62%
56%
19%
92
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 93
2.
Molto d’accordo
Abbastanza d’accordo
Il personale è preparato e competente
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
Molto d’accordo
37,50%
37,50%
31,25%
62,50%
Fornisce informazioni sufficienti circa le modalità di accesso al servizio
37,50%
62,50%
Fornisce informazioni sufficienti circa il servizio erogato
25,00%
68,75%
La modulistica per le richieste è di facile compilazione
18,75%
62,50%
Utilizza strumentazione e procedure innovative e tecnologiche
18,75%
62,50%
Fornisce assistenza per la soluzione di problematiche emergenti
25,00%
62,50%
6,25%
Si mostra flessibile in caso di evasione di ordini urgenti
56,25%
31,25%
12,50%
I tempi di risposta alle richieste sono adeguati
43,75%
50,00%
6,25%
La capacità di ascolto di reclami è soddisfacente
25,00%
68,75%
6,25%
18,75%
56,25%
6,25% 12,50%
Facilità nel raggiungere le sedi
25,00%
68,75%
6,25%
Rapporto qualità prezzo del servizio adeguato
25,00%
75,00%
Chiarezza della domanda contrattuale
31,25%
62,50%
Flessibilità e disponibilità nella definizione degli accordi contrattuali
31,25%
50,00%
Il personale è disponibile a fornire informazioni
I servizi offerti soddisfano le sue esigenze
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
6,25%
Per niente d’accordo
Non so
62,50%
31,25%
6,25%
Comunicazione è adeguata al perseguimento degli obiettivi
62,50%
31,25%
6,25%
31,25%
50,00%
Comunicazione efficace delle attività sul territorio
0%
10%
20%
Nel 56,25% dei casi i clienti sono molto d’accordo nel riconoscere
a CADF flessibilità nella gestione dell’ordine mentre nel 43,75%
in un’adeguata risposta nell’evasione delle richieste effettuate.
Rispetto ai diversi ambiti di intervento è stato chiesto agli
intervistati di indicare le attività dove CADF dovrebbe focalizzare
forniture del servizio idrico integrato
4
3,25
3
6,25%
80%
Poco d’accordo
Svolge l’attività in modo trasparente
90% 100%
2
2,94
Risultati particolarmente positivi si sono riscontrati nello svolgimento dell’attività in
maniera trasparente e sulla modalità di comunicazione del proprio operato in maniera
adeguata (62,5% delle risposte sul giudizio “molto d’accordo”).
Abbastanza d’accordo
costruzione
reti idriche
1
2,75
analisi
chimiche
0
30%
40%
50%
60%
70%
18,75%
80%
90% 100%
maggiormente la propria attenzione (1 importanza minima - 4
importanza massima). L’attività prioritaria su cui dedicare risorse
è lo smaltimento reflui (3,44) e percolati di discarica, seguita
dalla fornitura del servizio idrico integrato (3,25).
Complessivamente il grado di soddisfazione dei clienti
sull’operato CADF è molto elevato riscontrando una valutazione
di 3,3 su una scala di valutazione compresa tra 1 (min) e 4 (max).
Infine da evidenziare come rispetto all’indagine somministrata
al 2010 ci sia stato un miglioramento da parte dei clienti
della conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione
Ambientale: il 50% degli intervistati dichiara di conoscerle
abbastanza bene.
3,44
smaltimento Reflui e Percolati da discarica
94
2 La Relazione Sociale
Relazione
La Relazione
Economica
Sociale 95
2.
I
FORNITORI
Fornitori per territorio*
L’analisi degli approvvigionamenti
100%
12,77%
19,57%
12,38%
12,25%
90%
3,15%
3,27%
La distribuzione dei fornitori nel territorio
80%
70%
4,69%
3,47%
6,39%
3,48%
2,12%
3,73%
3,96%
9,86%
La presenza di CADF sul territorio è confermata
anche dall’instaurazione di rapporti di fornitura
principalmente con aziende locali.
In tutti gli anni oggetto dell’analisi, infatti, gli
approvvigionamenti CADF derivano principalmente
da imprese con sede legale nella provincia di Ferrara,
provincia di appartenenza di tutti i comuni soci. La
situazione più positiva si è registrata nel 2010 con una
concentrazione del 42,86% delle aziende fornitrici. Se
si considerano anche le province geograficamente più
vicine (Bologna, Rovigo, Ravenna, Padova, Modena,
Vicenza, Forlì-Cesena, Parma, Reggio-Emilia) la
presenza di fornitori considerabili come locali sale nel
2012 al 68,56%. Quota rilevante nel 2012 con trend
crescente è rappresentata dagli approvvigionamenti
nella provincia di Rovigo (16,76%).
Si precisa che i dati esposti derivano dalla
contabilizzazione degli ordini ai fornitori – distinti per
territorio provinciale.
Altre province
Altre province
Emilia
Romagna
60%
Venezia
50%
11,48%
3,13%
3,13%
6,07%
3,90%
4,35%
5,06%
9,41%
13,50%
7,10%
3,66%
2,68%
5,87%
16,76%
Rovigo
8,73%
13,90%
Spese generali amministrative
Spese per il personale
Prestazioni di servizio
Spese per automezzi
Materiale per esecizio attività
0,21%
25,00%
2012
3,46%
9,73% 3,23%
58,37%
0,44%
30%
2011
30,39%
2,89% 10,62% 4,73%
50,93%
0,75%
20%
27,03% 42,86% 39,03%
Potenza
Milano
Noli e prestazione di terzi
9,89%
Ravenna
Padova
Effettuando un’analisi degli approvvigionamenti per categoria merceologica è possibile
trarre utili considerazioni sulle spese che maggiormente incidono sull’attività CADF. Si
ribadisce che la base dati è costituita dal valore degli ordini inviati ai fornitori nei diversi
anni, presi a riferimento.
Come si può osservare, nel corso del periodo analizzato cresce sempre più il peso
delle spese sostenute per noli e prestazioni di servizi passate dal 44,66% del 2009 al
58,37% del 2012 a discapito delle spese inerenti l’acquisto di materiale per l’esercizio
dell’attività, passate dal 32,65% del 2009 al 25,00% del 2012.
Approvvigionamenti per categoria merceologica*
40%
Bologna
Roma
6,85%
3,40%
Ancona
Treviso
3,24%
4,89%
1,84%
1,74%
2,83%
2,24%
34,30%
31,57%
2010
32,65%
2009
0%
2009
2010
2011
2012
7,79% 4,01%
48,47%
1,18%
10%
Ferrara
7,41%
0%
10%
7,01%
20%
30%
40%
9,96% 4,82%
50%
44,66%
60%
70%
80%
90%
100%
* Dati non disponibili per l’anno 2008
96
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 97
2.
La politica aziendale, infatti, ha mirato a mantenere una struttura organizzativa
il più possibile snella e flessibile, esternalizzando gran parte delle attività a società
specializzate nel settore. In questo modo CADF ha potuto realizzare una crescita
dimensionale in grado di contrastare eventuali cali di lavoro, garantendo comunque
un servizio di qualità ai propri stakeholder.
Le rappresentazioni grafiche che seguono – unitamente con il dettaglio contenuto
nella tabella – evidenziano i costi effettivamente sostenuti per le diverse tipologie
materiali e servizi approvvigionati (di cui agli aggregati B6 e B7 del Bilancio CEE).
Andamento costi per materie prime, sussidiarie, di consumo
e di merci e costi per servizi
2008
2009
2010
2011
2012
3.500.000,00
3.000.000,00
2.500.000,00
2.000.000,00
1.500.000,00
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
e costi per servizi - totale (2008-2012)
11.914.812,23
11.932.020,58
10.388.813,28
9.186.513,23
2008
98
2 La Relazione Sociale
2009
2010
2011
500.000,00
0,00
Prodotti trattamento acque
Ricambi ed apparecchi hardware
Combustibili, carburanti, lubrificanti
Materiali di consumo
Materiali di laboratorio
Trasporti
Altri acquisti di beni (inferiori a 516,46 €)
Cancelleria, stampanti
Manut. rip. fabbricati
Manut. impianti depurazione e letti di essiccamento
Manut. rip. impianti filtrazione (potabilizzazione)
Manut. rip. condutture
Manut. rip. imp. sollevamento
Manut. rip. automezzi
Manut. rip. mobili, macc. elettr. e varie
Manutenzioni prestazioni per laboratorio
Studi e progettazioni
Consulenze e CO.CO.CO.
Analisi prove e collaudi
Prestazioni legali e notarili
Approntamento software
Pubblicità promozione e sviluppo
Pulizia uffici e ambienti industriali
Borse di studio agli stagisti
Spese telefoniche e trasmiss. dati
Assicurazioni
Energia elettrica
Gas, calore e acqua
Prestazioni varie e sfalcio erba
Sfalcio aree verdi
Spese bancarie
Spese postali
Consiglio di Amministrazione
Collegio dei Revisori
Spese funzionamento ATO
Costi per vestiario
Costi per servizio mensa
Spese medico sanitarie
Missioni e trasferte
Spese di formazione
Servizio smaltimento rifiuti + trasporto fanghi
Lettura contatori
Vigilanza e sorveglianza
Sicurezza
17.454.696,46
1.000.000,00
2012
L’analisi di tali dati mostra un progressivo aumento nel corso degli anni (dal 2008
al 2012) dei costi per servizi, soprattutto per ciò che attiene alle manutenzioni e
riparazioni dei vari impianti (si veda il dettaglio esposto di seguito).
La Relazione Sociale 99
2.
Categoria
Costi
per materie
prime,
sussidiarie,
di consumo
e di merci
Costi
per servizi
Voci
Prodotti trattamento acque
Ricambi ed apparecchi hardware
Combustibili, carburanti, lubrificanti
Materiali di consumo
Materiali di laboratorio
Trasporti
Altri acquisti di beni (inferiori a 516,46 €)
Cancelleria, stampati
Manut. rip. fabbricati
Manut. Impianti depurazione e letti di essicamento
Manut. rip. imp. Filtrazione (potabilizzazione)
Manut. rip. condutture
Manut. rip. imp. sollevamento
Manut. rip. automezzi
Manut. rip. mobili, macc. elettr e varie
Manutenzioni prestazioni per laboratorio
Studi e progettazioni
Consulenze e CO.CO.CO
Analisi prove e collaudi
Prestazioni legali e notarili
Approntamento software
Pubblicità, promozione e sviluppo
Pulizia uffici e ambienti industriali
borse di studio agli stagisti
Spese telefoniche e trasm. Dati
Assicurazioni
Energia elettrica
Gas, calore e acqua
Prestazioni varie e sfalcio erba
Sfalcio aree verdi
Spese bancarie
Spese postali
Consiglio di Amministrazione
Collegio dei Revisori
Spese funzionamento ATO
Costi per vestiario
Costi per servizio mensa
Spese medico sanitarie
Missioni e trasferte
Spese di formazione
Servizio smaltimento rifiuti + trasporto fanghi
Lettura contatori
Vigilanza e sorveglianza
Sicurezza
Totale
100
2 La Relazione Sociale
2008
2009
2010
2011
2012
476.899,20
6.326,58
304.096,61
1.302.015,28
69.457,98
1.342,29
590.578,47
15.004,51
226.492,59
1.405.786,34
77.760,43
829,16
64.298,49
115.251,34
1.638.364,05
168.313,61
449.754,50
208.603,28
150.193,29
192.578,99
15.528,15
55.856,64
292.651,12
1.087,00
110.386,78
0
99.603,90
70.620,61
1.400,00
75.664,12
151.433,13
2.358.271,45
89.160,91
70.701,07
0
283.186,31
35.795,34
58.506,10
30.696,18
105.867,00
47.822,04
162.645,41
15.919,17
13.484,31
33.173,59
743.368,78
113.984,90
35.763,20
12.427,02
621.540,92
3.676,22
249.726,21
2.048.754,50
78.893,47
898,92
69.424,55
145.971,65
888.773,59
506.194,60
1.213.580,91
509.245,10
147.903,28
152.374,74
17.709,47
98.750,39
327.993,84
43.611,86
87.246,51
0
71.758,43
76.661,36
20.262,66
116.482,53
217.530,03
2.450.341,84
97.666,99
5.951,83
90.302,13
133.908,01
196.864,75
56.377,67
41.228,52
98.417,00
11.610,09
161.417,63
20.608,46
11.555,01
35.091,96
619.842,39
114.940,80
37.829,91
33.099,85
591.358,61
18.140,69
294.576,12
1.624.389,78
80.952,92
573,38
65.066,06
101.739,98
880.811,97
239.504,00
1.521.229,76
277.428,89
156.284,64
166.118,11
22.566,28
272.786,02
264.012,74
59.142,01
128.755,88
0
124.451,01
74.204,00
413
123.220,22
239.223,15
2.727.994,30
104.206,79
75.806,03
119.404,84
105.593,68
189.347,17
54.554,28
53.119,53
98.417,00
34.325,18
167.859,79
24.149,36
19.401,53
57.082,42
584.279,30
111.875,00
37.959,12
22.487,69
568.065,28
108.037,63
354.735,25
2.522.473,33
118.198,18
1.676,87
6.800,43
75.853,85
217.918,99
1.629.034,79
989.399,56
3.050.336,74
953.383,94
174.530,61
169.003,82
27.436,96
485.297,08
382.334,46
44.222,71
110.050,84
0
197.689,87
70.570,41
8.257,00
138.195,18
254.914,27
2.943.048,57
134.623,24
135.246,79
141.357,63
109.570,07
196.521,51
52.636,38
52.321,41
79.512,60
30.591,81
169.875,96
22.692,33
12.020,73
37.085,36
498.792,32
102.667,20
38.375,12
39.339,38
62.886,01
199.110,75
538.030,07
54.493,27
467.533,12
81.565,02
144.145,58
143.660,16
0
59.811,81
203.293,26
16.420,61
73.332,34
12.362,60
82.913,70
56.823,20
0
132.463,59
180.466,93
2.635.279,84
73.933,63
70.091,63
0
288.458,37
39.206,64
62.793,47
33.663,69
112.729,00
33.922,88
166.999,08
10.702,70
19.716,54
41.833,89
785.120,15
110.384,56
32.227,20
0
9.186.513,23 10.388.813,28 11.932.020,58 11.914.812,23 17.454.696,46
I professionisti: fornitori privilegiati
Il rapporto di stretta collaborazione nella realizzazione
delle opere strutturali realizzate da CADF fa considerare
la categoria dei tecnici come fornitori privilegiati.
Questi, infatti, una volta ricevuto l’incarico, collaborano
quotidianamente con CADF. Rientrano in questa
categoria professionisti singoli, associati o società di
professionisti per l’affidamento di incarichi professionali
principalmente di ingegneria ed architettura.
L’attività dei tecnici è fondamentale per l’ampliamento
e la manutenzione delle condotte di acquedotto e
fognatura, in particolare il loro intervento è richiesto
nelle seguenti fasi:
tra almeno cinque professionisti iscritti nell’elenco.
Nel corso del 2012 CADF ha collaborato con 87 professionisti,
per la maggior parte ingegneri (48,33%), i quali hanno
sempre avuto il peso percentuale maggiore tra gli incarichi
professionali seguiti dai geometri.
Incarichi tecnici
100%
3
1
3
90%
• Progettazione di opere
• Direzione lavori
• Direzione operativa
• Collaudo tecnico-amministrativo
• Collaudo statico
• Collaudo impiantistico-funzionale
• Sicurezza in fase di progettazione
• Sicurezza in fase di esecuzione
80%
L’individuazione dei professionisti con cui collaborare
avviene mediante la formazione di un elenco
continuamente aggiornato attraverso apposito avviso
pubblicato sul sito internet aziendale e pubblicizzato
negli ordini di Ingegneri e Architetti della Provincia di
Ferrara. L’affidamento degli incarichi di progettazione
può avvenire direttamente da CADF per importi
inferiori a 20.000 €, altrimenti mediante gara ufficiosa
30%
3
12
3
5
3
6
24
Ambiente
Notaio
Avvocato
Geologo
Geometra
70%
Ingegnere
60%
Architetto
Archeologo
50%
40%
9
14
25
42
1
4
2011
2012
20%
10%
2
0%
2009 2010
La Relazione Sociale 101
2.
Analisi del livello di soddisfazione dei fornitori
Primo contatto con il CADF
Gli intervistati hanno espresso di avere una buona
conoscenza delle attività e della struttura organizzativa
CADF (81%).
Grado di conoscenza dell’organizzazione
Sito web
Allo scopo di comprendere le istanze delle aziende fornitrici, in fase
di redazione del presente documento è stato somministrato loro un
questionario mirato a comprendere le peculiarità della loro relazione con
l’azienda CADF e a delineare azioni di miglioramento sia dal punto di vista
gestionale sia relazionale.
L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo
on-line con un tasso di redemption complessivo dell’indagine è stato del
25,2% (59 questionari ricevuti). Il profilo tipo dell’intervistato è maschio
(69,49%) di età compresa tra i 30 e i 45 anni (50,85%), operante in
un’azienda con sede legale nella provincia di Ferrara (57,63%) che non
ha ricevuto l’incarico di fornitura tramite procedura di evidenza pubblica
Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite conoscenza diretta
dell’azienda (48,00%). La gestione del rapporto avviene con una frequenza
di contatto per lo più mensile (44%) a differenza dei clienti dove prevale il
contatto giornaliero.
Frequenza di contatto
25%
Conoscenza
diretta
Risposta
ad avvisso
di procedura
ad evidenza
pubblica
12%
5%
48%
L’importanza di CADF nel territorio viene riconosciuta dalla quasi
totalità dei fornitori. Il 95% infatti reputa il ruolo dell’azienda molto
importante o abbastanza importante. La valutazione media
riscontrata è di 3,56 su una scala compresa tra 1 (min) e 4 (max).
Mensile
5%
15%
102
2 La Relazione Sociale
27%
15%
54%
No, non lo
conosco
Facilità di comprensione delle
38,89%
33,33%
Idoneità dei tempi di risposta
38,89%
61,11%
Soddisfazioni alle richieste effettuate
38,89%
61,11%
11,11% 16,67%
Molto d’accordo
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
20%
40%
60%
Non so
80%
100%
Non importante
33%
44%
Ne ho sentito
parlare ma non lo
conosco bene
4%
Procedure ad evidenza pubblica
0%
Poco importante
32%
Sì, ne ho una discreta
conoscenza
0%
Abbastanza importante
9%
La maggior parte dei contratti di approvvigionamento
sono assegnati con procedura ad evidenza pubblica.
Pertanto, è stato chiesto agli intervistati di esprimere un
parere su alcuni aspetti operativi. Piena soddisfazione
(100% delle risposte su “molto d’accordo” e “abbastanza
d’accordo”) per l’idoneità dei tempi di risposta e la
qualità delle risposte ricevute. Soddisfazione elevata
(72,12% delle risposte affermative) per la facilità di
comprensione delle procedure.
Altro
Molto importante
Settimanale
10%
Importanza di CADF nel territorio
Giornaliera
Altro
Elenco
telefonico
Sì, ne ho una buona
conoscenza
62%
In generale, il livello di soddisfazione per tutte le attività ricomprese nel processo di
approvvigionamento è comunque elevato. Particolarmente positiva la valutazione
della disponibilità del personale dove il 60.38% degli intervistati ha espresso un
giudizio “molto d’accordo”.
La Relazione Sociale 103
2.
Molto d’accordo
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
46,30%
51,85%
Correttezza delle procedure
48,15%
42,59%
Disponibilità del personale
60,38%
39,62%
Chiarezza e tempestività delle informazioni fornite
46,15%
50,00%
La modulistica per le richieste è di facile compilazione
31,37%
50,98%
Idoneità dell’assistenza per le problematiche
Facilità di comunicazione con l’azienda
Non so
1,85%
9,26%
49,02%
3,92%
26,00%
52,00% 2,00%
20,00%
Adeguatezza tempi di risposta alle richieste
30,00%
58,00%
12,00%
30,19%
49,06% 3,77%
16,98%
Appropriatezza richiesta di assistenza
40,38%
34,62%
Rispetto dei tempi e modalità di pagamento
45,28%
49,06%
Idoneità delle scadenze
28,57%
55,36%
16,07%
Ragionevolezza tempi di scarico merci
19,64%
46,53%
5,36%
28,57%
Adeguatezza degli spazi di scarico merci
27,78%
38,89%
3,70%
29,63%
38,60%
50,88%
Adeguatezza dei tempi di evasione degli ordini
38,60%
49,12%
47,37%
47,37%
45,45%
52,73%
10%
20%
30%
40%
50%
1,92%
5,66%
7,02%
12,28%
Flessibilità e disponibilità nella definizione
degli accordi contrattuali
60%
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
Svolge l’attività in modo
trasparente
51,85%
37,04%
11,11%
Comunicazione adeguata
al perseguimento degli
obiettivi
30,19%
42,28%
24,53%
Comunicazione efficace
delle attività sul territorio
21,15%
53,85%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
3,85%
70%
80%
104
2 La Relazione Sociale
Processo di
certificazioni di qualità,
ambientali, sostenibili
di settore
2,34
Tempi di
consegna
2,05
delle materie
prime/merci/
semilavoratori
forniti
21,15%
90%
100%
3,51% 1,75%
1,82%
70%
80%
Conoscenza del CEA
90% 100%
0%
Molto
Cercando di comprendere se l’attività CADF (servizio
idrico integrato, analisi chimiche e smaltimento reflui e
percolati da discarica) influisce in modo rilevante sulle
caratteristiche del prodotto/servizio erogato dalle
aziende fornitrici, il 59% degli intervistati ha dichiarato
che l’influenza è notevole. Interessante notare
l’elevato peso riconosciuto al possesso di certificazioni
ambientali e sociali.
Non so
5,88%
23,08%
3,51%
Chiarezza della domanda contrattuale
0%
Molto d’accordo
3,92% 13,73%
41,18%
Facilità nel raggiungere le sedi
Comunicazione
1,92% 1,92%
Peridiocità di pianificazione delle forniture
Condivisione innovazioni di prodotto e processo
Altri aspetti indagati hanno riguardato l’efficacia della
comunicazione nel perseguimento di obiettivi comuni
e la trasparenza dell’attività espletata. Per tali ambiti le
percentuali di soddisfazioni sono elevate anche se un
20% circa del campione analizzato non ha espresso
giudizi.
Materie prime/merci/
semilavoratori forniti
2,20
0%
2,24
Manutenzione
ordinaria
degli impianti/
attrezzature
2,22
Abbastanza
Infine, è stato chiesto alle aziende fornitrici il loro grado
di conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione
Ambientale. Solo il 44% degli intervistati dichiara di
conoscere abbastanza bene le attività del CEA. Negli
altri casi la valutazione non è positiva.
Poco
12%
Per niente
44%
44%
Innovazione di prodotto
La Relazione Sociale 105
2.
Analisi del livello di soddisfazione dei professionisti
Primo contatto con il CADF
Sito web
L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo
on-line con un tasso di redemption complessivo dell’indagine è stato del
36,67%. Il profilo tipo dell’intervistato è un ingegnere (57,89%) maschio
(78.95%) di età compresa tra i 30 e i 45 anni (52,63%), operante in
un’azienda con sede legale nella provincia di Ferrara (89,47%).
Frequenza di contatto
Sì, ne ho una buona
conoscenza
11%
Conoscenza
diretta
37%
42%
37%
Giornaliera
Mensile
Analizzando il livello di soddisfazione per le diverse
attività realizzate in collaborazione con il professionista
risulta una soddisfazione mediamente elevata
(considerando 1: importanza minima - 4: importanza
massima). Nelle quasi totalità delle domande infatti il
giudizio riscontrato è “molto d’accordo” o “abbastanza
d’accordo”. Particolarmente positiva la valutazione della
disponibilità del personale (78,95% degli intervistati
ha espresso un giudizio “molto d’accordo”) così come
riscontrato nell’indagine somministrata a fornitori e
clienti.
Ne ho sentito
parlare ma non lo
conosco bene
32%
68%
No, non lo
conosco
11%
21%
Altro
21%
Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite conoscenza
diretta dell’azienda (42%). La gestione del rapporto avviene
con una frequenza di contatto per lo più mensile (47%) a
differenza dei clienti dove prevale il contatto giornaliero.
47%
Soddisfazione dell’attività CADF
Molto
Abbastanza
L’importanza di CADF nel territorio viene riconosciuta
dalla quasi totalità dei fornitori. Il 90% infatti si reputa
soddisfatto dell’attività realizzata, con un indicatore medio
di soddisfazione di 3,32 su una scala compresa tra 1 (min) e
4 (max).
5%
5%
Poco
Per niente
48%
42%
Molto d’accordo
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
Non so
Rispetto degli standard fisico/tecnici nell’erogazione dei servizi richiesti
41,18%
52,94%
5,88%
La modulistica per le richieste è semplice e chiara
41,18%
52,94%
5,88%
Flessibilità rispetto alle richieste del cliente
41,18%
47,06%
5,88%5,88%
Procedure chiare che permettono corretta pianificazione
47,06%
41,18%
11,76%
Servizi erogati in linea con le esigenze del cliente
38,89%
55,56%
Tempestività nello svolgimento delle richieste
52,63%
31,58%
Entrare in comunicazione con gli operatori CADF è agevole
57,89%
36,84%
Il personale è preparato e competente
63,16%
36,84%
Il personale è disponibile a fornire informazioni
78,95%
Il personale fornisce informazioni sufficienti, chiare e tempestive
52,63%
47,37%
Idonea assistenza per la soluzione delle problematiche
52,63%
47,37%
I tempi di risposta delle richieste sono adeguati
31,58%
57,89%
0%
106
2 La Relazione Sociale
0% 0%
Sì, ne ho una discreta
conoscenza
10%
Altro
Settimanale
Grado di conoscenza dell’organizzazione
0%
Elenco
telefonico
Contatto
mediante
utente finale
del servizio
Tutti intervistati hanno espresso di avere una buona
o discreta conoscenza delle attività e della struttura
organizzativa CADF.
10%
20%
5,55%
5,26% 10,53%
5,26%
21,05%
30%
40%
50%
60%
70%
5,26% 5,26%
80%
90% 100%
La Relazione Sociale 107
2.
Nell’indagine inoltre è stato chiesto su quali attività CADF dovrebbe concentrare la
propria attenzione, chiedendo di esplicitare un ordine di priorità. Le attività ad aver
conseguito una valutazione più alta sono la costruzione di reti idriche e le forniture
per uso pubblico, entrambe con una punteggio pari a 3,37 su una scala compresa tra
1 (min) e 4 (max).
Ottengono una valutazione sopra a 3 anche l’attività di analisi chimiche (3,21) e le
forniture per uso domestico (3,05).
In linea con i risultati riscontrati nell’indagine somministrata ai fornitori il livello di
valutazione dell’efficacia della comunicazione nel perseguimento di obiettivi comuni
e la trasparenza dell’attività espletata. Per tali ambiti le percentuali di soddisfazioni
sono elevate.
Comunicazione
Molto d’accordo
Svolge l’attività in modo
trasparente
3,5
Analisi chimiche
2,95
3,05
Smaltimento Reflui
Forniture per uso privato
- uso domestico
2,68 Forniture per uso privato
- uso non domestico
2,26
Smaltimento Pergolati
da discarica
3,37
Forniture
per uso pubblico
2,16
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
Non so
50,00%
44,44%
5,56%
Comunicazione adeguata
al perseguimento degli
obiettivi
29,41%
64,71%
5,88%
Comunicazione efficace
delle attività sul territorio
44,44%
38,89%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
11,11%
70%
80%
90%
5,56%
100%
Forniture per uso privato
- uso zootecnico
2,37
Conoscenza del CEA
Forniture per uso privato
- uso anticendio
Molto
Abbastanza
Il grado di conoscenza delle iniziative del Centro di
Educazione Ambientale è invece inferiore rispetto
ai fornitori. Solo il 31% degli intervistati dichiara di
conoscere molto o abbastanza bene le attività del CEA
e nel 32% dei casi addirittura per niente.
10%
Poco
Per niente
32%
21%
37%
108
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 109
2.
RISORSE
LE
Organico per contratto
A tempo indeterminato
UMANE
La quasi totalità del personale è assunto con un
contratto a tempo indeterminato (98,6% nel 2012),
valore cresciuto di 3.5 punti percentuali rispetto al
2008 (95,1%). Ciò testimonia una politica di gestione
del personale incentrata sulla fidelizzazione del
dipendente per la creazione di un clima lavorativo
positivo e quindi un rapporto duraturo nel tempo.
Personale e politiche del lavoro
Analizzando infatti il tasso di turnover negativo del
personale, le uscite di personale sono state causate
principalmente per scadenza naturale del contratto
e per pensionamenti. Dimissioni e licenziamenti
costituiscono cause rare di fuoriuscita del personale.
L’unico licenziamento si è riscontrato nel 2008
mentre le ultime dimissioni sono state consegnate
nel 2010. Queste informazioni, oltre a rafforzare la
presenza di un’elevata capacità di retention da parte
di CADF, sottolineano una buona politica di selezione
L’organico di CADF, tenuto conto del turnover, è rimasto pressoché invariato nel
quinquennio. Il picco positivo si è raggiunto nel 2009 con 145 dipendenti mentre
quello negativo nel 2010 con 139. Rispetto al 2011, nel 2012 vi è stata la diminuzione
dell’organico di un’unità.
L’attenzione verso le categorie protette è testimoniata da una politica aziendale
finalizzata alla loro assunzione: i dipendenti sono passati da 8 del 2008 a 10 del
2012, rispettando i requisiti richiesti.
Organico
CADF
143
145
139
144
Turnover
143
7,75%
7,04%
9,09%
Turnover negativo
Turnover
9
9
2008
2009
141
1
4
2
2010
2011
2012
6 0%
4 0%
20%
0
del personale. Il tasso di turnover infatti è su valori molto
contenuti testimoniando quindi il raggiungimento di una
stabilità di CADF dal punto di vista organizzativo.
5,52%
Decesso
5,76%
4,93%
7,59%
5,52%
6,47%
3,70%
1,50%
2,80%
2,16%
2,08%
10
9
10
140
Per scadenza contratto
Pensionamenti
Licenziamenti
Dimissioni
-0,71%
8
7
138
80%
10,07%
2,78%
0,70%
135
Turnover negativo
Turnover positivo
di cui L. 68
136
100%
A tempo determinato
2,08%
2,10%
0,69%
0,70%
0,70%
0,70%
0,70%
1,38%
0,69%
1,44%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2008
2009
2010
2011
2012
0,72%
-4,55%
2008
110
2 La Relazione Sociale
2009
2010
2011
2012
2008
2009
2010
2011
2012
La Relazione Sociale
111
2.
Organico per sesso
Maschi
17 4
18 5
16 5
80,0%
Comuni soci CADF
Provincia di Ferrara
Altre province
57
53
40,0%
53
20,0%
123
100
0,0%
80
120
121
114
114
2008 2009 2010 2011 2012
115
2008
40
Operaio
0
2008
2009
2010
2011
2012
La composizione dell’organico è prettamente maschile, per via
della maggiore necessità di organico in ruoli per loro natura a
minor domanda femminile (settore tecnico). Il dato ha subito
comunque una variazione positiva nei confronti del donne,
passando dal 16,1% del 2008 al 19,6% del 2012.
L’inquadramento prevalente è quello nella figura di operaio
(oltre il 60% dell’organico).
150
3
53
Impiegato
3
55
3
53
Dirigente
3
53
3
2010
7,43%
6,59%
Infortuni
Malattia
Altre cause
Totale
7,42%
6,69%
100
3,60%
3,59%
50
87
87
83
88
2008
2009
2010
2011
4,24%
3,95%
87
2012
3,50%
2,60%
<30 anni
2,94%
3,58%
3,06%
2,86%
0,24%
0,36%
0,49%
0,42%
0,25%
2008
2009
2010
2011
2012
20
5
4
2011
8,55%
53
0
112
2 La Relazione Sociale
7
2009
Tasso di assenteismo
30-39 anni
27
5
Organico inquadramento
20
40-49 anni
35
31
7
51
50
48
35
122
28
121
25
124
25
124
24
>49 anni
52
48
23
Organico per età
67
63
Femmine
120
60
16 5
100,0%
un progressivo invecchiamento dell’organico CADF con il rischio di
perdere con il pensionamento dei dipendenti competenze chiave
per il business aziendale. Tale rischio viene però mitigato da CADF
attraverso piani di sviluppo del personale più giovane finalizzati al
trasferimento graduale delle competenze ritenute fondamentali al
fine di preservare il patrimonio di competenze aziendali.
60,0%
160
140
L’età media è di 47,52 anni (circa il 47% del personale ha più di
50 anni) con una media di anzianità di servizio di 14,27 anni. La
percentuale del personale con età inferiore ai 40 anni è passata dal
29,4% del 2008 al 17,5% del 2012. Tali dati confermano ancora
una volta la politica di fidelizzazione del personale che, una volta
assunto, tende a concludere la propria carriera lavorativa all’interno
di CADF Il rovescio della medaglia di tale situazione è sicuramente
Organico per provenienza territoriale
15 5
Il forte radicamento di CADF sul territorio viene testimoniato
dalla provenienza dei propri collaboratori, per l’85,3% residente
nei comuni soci del CADF. Il dato è rimasto pressochè invariato
nel corso del quinquennio nonostante siano state realizzate
complessivamente 44 nuove assunzioni. Il bacino di riferimento
per la forza lavoro è rappresentato quindi prevalentemente da
personale proveniente dal territorio dove CADF eroga il proprio
servizio.
2012
A confermare l’ottima capacità di retention
dell’azienda verso il proprio personale è il basso
tasso di assenteismo, il quale presenta un trend
decrescente nel quinquennio, mantenendosi su
livelli del tutto fisiologici . Il tasso di assenza per
malattia si mantiene sempre al di sotto del 4%,
con un picco positivo del 2,6% nel 2010. Il tasso
di assenteismo per infortunio è sempre inferiore
allo 0,5%, ritornando allo 0,25% nel 2012. Il basso
tasso di infortunio è strettamente legato alla politica
di investimento sulla sicurezza realizzata da CADF
attraverso l’erogazione di corsi di formazione a tutti
i dipendenti e la creazione di un sistema di salute e
sicurezza sul lavoro efficace.
La Relazione Sociale 113
2.
Le competenze del personale
Le competenze del personale vengono monitorate
attraverso l’analisi congiunta di tre indicatori proxy:
organico per titolo di studio, per anzianità aziendale
e per livello contrattuale. Non è presente infatti in
CADF un sistema di mappatura delle competenze
atto a verificare il grado di possesso da parte di ciascun
dipendente delle competenze chiave per la propria
mansione.
Il livello di competenze in ingresso viene monitorato
attraverso l’analisi dell’organico per titolo di studio.
Cresce la percentuale di laureati e diplomati nel corso del
quinquennio, passando dal 45,4% del 2008 al 48,3% del
2012. Le nuove assunzioni, pertanto, sono state effettuate
privilegiando profili professionali con un background teorico
di competenze più elevato.
Attraverso l’analisi dell’organico per anzianità possiamo analizzare il miglioramento delle
competenze aziendali per via della maturazione del dipendente nello svolgimento
del proprio ruolo professionale. Come si può osservare dal grafico, la composizione
dell’organico si è dilatato verso le classi a maggiore anzianità aziendale. La percentuale
di dipendenti con anzianità inferiore ai 5 anni è passata dal 35,0% del 2008 al 13,3%
del 2012 mentre quella con anzianità compresa tra i 5 e 9 anni dal 7,7% del 2008 al
27,3% del 2012. C’è stato quindi il naturale travasamento dei dipendenti appartenenti
alla prima classe di anzianità verso la seconda. Inoltre, la percentuale di dipendenti
con anzianità superiore ai 15 anni è passata da 28,0% del 2008 al 50,3% del 2012.
Questi dati sottolineano la forte specializzazione del personale CADF.
Organico per titolo di studio
Laurea
75
Diploma
Licenza media
Organico per anzianità
Licenza elementare
75
< 5 anni
100%
90%
49
48
80%
50
49
17
3
3
19
18
19
3
27
13
70%
3
19
60%
42
2009
2010
3
2011
31
15-19 anni
> 19 anni
40%
11
2012
20%
50
31
30
36
32
30
36
26
25
13
27
40
39
23
19
19
2010
2011
2012
28
24
50%
30%
2008
10-14 anni
71
73
69
48
5-9 anni
20
42
10%
0%
2008
114
2 La Relazione Sociale
2009
La Relazione Sociale 115
2.
Il processo di assunzione del personale
La specializzazione del personale può essere misurata anche attraverso l’analisi dei livelli
contrattuali. L’aumento di livello contrattuale per un collaboratore va a sottolineare il
maggior possesso di competenze professionali nel proprio ruolo aziendale.
Nel corso del triennio il numero di dipendenti in possesso di almeno il 5° livello
contrattuale è passato dal 35,7% del 2008 al 44,7% del 2012. Il miglioramento delle
competenze professionali è stato riconosciuto dalla stessa CADF.
Dal 2010, una volta individuato un fabbisogno di
personale, viene attivato il processo di assunzione
in attuazione di quanto previsto dall’art. 18 comma 1
del D.L. 112/2008. Tale procedura fa riferimento alle
ipotesi di costituzione di nuovi rapporti di lavoro e
non a progressioni di carriera o riqualificazioni, le quali
possono essere gestite autonomamente da parte di
CADF SPA.
Nelle assunzioni a tempo determinato, ove le esigenze
siano incompatibili con i tempi di realizzazione delle
procedure per le assunzioni a tempo indeterminato,
possono essere attivate procedure operative
Organico per livelli
Dirigente
Quadro
Livello 8
Livello 7
Livello 6
Livello 5
Livello 4
Livello 3
Livello 2
Livello 1
160
140
120
100
80
3
4
13
4
7
3
4
14
3
12
20
16
31
32
60
40
20
27
3
4
14
3
14
15
32
33
31
34
28
23
3
4
13
4
14
14
32
116
2 La Relazione Sociale
2009
2010
Iter di selezione
3
4
13
3
15
Curricula/domande ricevute
Numero di procedure pubbliche di selezione
Assunti
227
26
24
146
120
97
33
76
44
27
11
0
2008
abbreviate e criteri di selezione semplificati purché
espressamente indicati nello specifico avviso di
selezione. In tale situazione, i tempi di pubblicazione
dell’avviso di selezione possono essere ridotti rispetto
a quelli ordinari.
Inoltre, il reclutamento per il lavoro a tempo
determinato può avvenire anche con il ricorso al lavoro
somministrato.
Tutte le procedure di selezione avvengono attraverso
apposito bando pubblicato con determina del Direttore
Generale sul sito web della società www.CADF.it
2011
2012
0
2008
11
0
2009
13
10
2010
8
3
2011
9
1
3
2012
La Relazione Sociale 117
2.
L’introduzione della procedura di selezione prevista dalla normativa ha generato un
drastico calo delle candidature spontanee ricevute. Le candidature pertanto sono
strettamente collegate alle procedure pubbliche realizzate. Mentre nel 2010 sono
pervenute 120 candidature per le 10 procedure pubbliche di selezione realizzate
(rapporto 12 a 1), nel 2012 sono arrivate 97 candidature per un’unica procedura di
selezione. (rapporto 97 a 1).
Dirigente
Valutazione
Colloquio
titoli/curriculum attitudinale
6°-7°-8°
e Quadri
Preselezione
3°-4°-5°
I dipendenti in servizio a tempo indeterminato possono partecipare ai concorsi
pubblici purché in possesso dei requisiti richiesti o in possesso del titolo di studio
immediatamente inferiore a quello richiesto dal bando ed in possesso di un’anzianità
di servizio minima di tre anni nella qualifica immediatamente inferiore o di 5 anni nella
qualifica ulteriormente inferiore. All’anzianità sopra indicata dovrà essere aggiunta
anche l’anzianità richiesta dal bando come esperienza per l’ammissione dall’esterno.
Al personale interno è riservato il 50% dei posti da mettere a concorso.
Prova
Prova
di selezione
di idoneità
Preselezione
Figura 1
Il processo di selezione CADF Spa
Prova
di selezione
Le selezioni si effettuano distintamente per ognuno dei
livelli previsti dal CCNL per il settore gas-acqua e per
qualifiche omogenee. Il processo di selezione avviene
secondo i principi di imparzialità e di buon andamento.
In relazione al livello contrattuale di inquadramento, è
previsto un diverso processo di selezione (vedi figura 1).
Per l’ammissione alle selezioni viene inoltre richiesto il
possesso di competenze minime di ingresso (tabella 1)
e di requisiti di carattere generale.
1°-2°
Prova selettiva
Livello
Titolo di studio
Esperienza
Dirigente
Quadro
Laurea magistrale o specialistica ad indirizzo pertinente al posto da ricoprire
Laurea magistrale o specialistica
Esperienze professionale nel settore specifico
Abilitazione professionale (tecnico)
Esperienza specifica (amministrativo)
Abilitazione professionale (tecnico)
Esperienza specifica (amministrativo)
Abilitazione professionale (tecnico)
Nessuna esperienza (amministrativo)
Esperienza specifica (amministrativo)
Esperienza specifica (amministrativo)
Nessuna esperienza
Esperienza specifica
Nessuna esperienza
1 anno di esperienza specifica (amministrativo)
1 anno di esperienza specifica (operaio)
Nessuna esperienza
1 anno di esperienza specifica
Nessuna esperienza
1 anno di esperienza specifica
Nessuna esperienza
1 anno di esperienza specifica
Nessuna esperienza
8°
Laurea magistrale o specialistica
7°
Laurea magistrale o specialistica (tecnico)
Laurea magistrale o specialistica (amministrativo)
Laurea triennale (amministrativo)
Diploma di scuola media superiore
Laurea triennale
Diploma di scuola media superiore
Laurea triennale
Diploma di scuola media superiore (amministrativo)
Diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico o professionale (operaio)
Laurea triennale
Scuola dell’obbligo
Diploma di qualifica di istituto professionale
Scuola dell’obbligo
Diploma di qualifica di istituto professionale
Scuola dell’obbligo
Diploma di qualifica di istituto professionale
5°
4°
3°
2°
1°
118
2 La Relazione Sociale
Prevista solo nel caso in cui sia pervenuto un numero di domande di partecipazione alla selezione dieci volte
superiore al numero delle persone da assumere. La prova di preselezione consiste in un test di cultura generale. La
prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità
è di 21/30.
Prova selettiva
Prova teorico-pratica volta ad accertare esclusivamente l’idoneità del lavoratore a svolgere le relative mansioni, con
esclusione di qualunque valutazione comparativa. La prova si intenderà superata qualora il candidato superi almeno
il 70% delle situazioni proposte.
Prova di selezione
Tabella 1 - Requisiti di ammissione alle selezioni
6°
Preselezione
Consiste nella soluzione, in un tempo predeterminato, di temi anche di natura tecnica ovvero di appositi quiz a
risposta multipla e/o quesiti a risposta sintetica o aperta in materie ed argomenti attinenti l’attività della Società o
ritenuti necessari per l’assolvimento delle mansioni da svolgere oppure prove tecniche e/o pratiche relativa all’attività
da svolgere. La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento
dell’idoneità è di 21/30.
Prova di idoneità
Colloquio volto a verificare la conoscenza delle funzioni della Società, al preparazione richiesta per l’espletamento
delle attività specifiche demandate al posto da ricoprire e la capacità di espressione e di relazione.
La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità
è di 21/30.
Colloquio attitudinale
Colloquio volto ad accertare: la professionalità del concorrente attraverso l’analisi dei titoli e del curriculum, dei
risultati professionali conseguiti e dimostrati, delle capacità di organizzazione tecnico-amministrativa; l’idoneità del
concorrente all’incarico attraverso l’esame di esperienze maturate in incarichi presso strutture pubbliche o private;
la conoscenza e la capacità di affrontare e risolvere le problematiche particolari e specifiche legate alla gestione dei
servizi svolti dalla società.
La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 60/60. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità
è di 42/60.
La Relazione Sociale 119
2.
Valutazione delle prove per ruoli non dirigenziali
Il sistema di incentivazione del personale
Per ciascuna prova prevista dal processo di assunzione verrà
attribuito un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo
per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30 per ciascuna
prova.
I titoli di studio e di esperienza lavorativa verranno valutati
dalla commissione prima di attribuire il punteggio ai candidati
presentatisi alla prova di selezione o prima dell’espletamento
della prova di idoneità.
Per titoli di studio verranno valutati solo i titoli di studio superiori
a quelli richiesti dal bando purchè attinenti con il posto da
ricoprire attribuendo un punto per ogni grado di istruzione
superiore a quella richiesta dal bando risultante dall’ordinamento
scolastico.
Il sistema di retribuzione in CADF prevede l’erogazione
per ogni dipendente, oltre alle 14 mensilità annuali,
di una retribuzione aggiuntiva chiamata “premio di
produzione” differenziato per ogni dipendente in
relazione al raggiungimento di determinati obiettivi
stabiliti ad inizio anno.
In questo modo i singoli collaboratori sono incentivati
al perseguimento degli obiettivi strategici aziendali.
Il sistema di incentivazione aziendale non vuole
Per esperienza lavorativa verrà valutata solo l’attività lavorativa
svolta presso enti pubblici o privati in attività attinenti a quelle
relative al posto da ricoprire. Verranno valutati solo i periodi di
servizio superiori a tre mesi con arrotondamento a mese per
le attività lavorative superiori a 20 giorni. Verrà assegnato un
punteggio pari a 0,20 punti per ogni anno di attività lavorativa.
Il punteggio massimo conseguibile per i titoli di studio è di punti
3 mentre per l’attività lavorativa il punteggio massimo è di punti
2.
La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approvata dal
Consigli di Amministrazione con propria determina che verrà
affissa presso la sede della Società.
Analisi della retribuzione
Valutazione delle prove per ruoli dirigenziali
Fissa
La commissione esaminatrice ha a disposizione 100 punti, di
cui:
• 60 per il colloquio attitudinale
• fino ad un massimo di 20 punti per il titolo di studio richiesto
• fino ad un massimo di 10 punti per gli altri titoli culturali
e di specializzazione professionale (corsi di perfezionamento
e specializzazione, master, dottorati di ricerca, pubblicazioni,
ecc.)
• fino ad un massimo di 10 punti per i titoli di servizio,
formalmente documentati, idonei ad evidenziare il livello
di esperienza posseduto inerente alla qualifica da ricoprire.
La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approvata dal
Direttore Generale con propria determina che verrà affissa
presso la sede della Società.
Tutti coloro che sono assunti a servizio dovranno sottoscrivere
il contratto individuale di lavoro, che prevede trattamento
economico, normativo e un periodo di prova obbligatorio
secondo quanto previsto CCNL.
3.969.287
3.890.724
479.031
99.067
2008
120
2 La Relazione Sociale
però minare la sicurezza retributiva dei dipendenti.
Nel 2012, infatti, l’88,11% della retribuzione è
rappresentato da retribuzione fissa mentre il 2,58% dal
premio di produzione. La parte residuale è costituita
dalla retribuzione variabile. Stesso andamento si è
riscontrato in tutto il quinquennio analizzato. Il sistema,
infatti, è strutturato da diversi anni ed ha trovato
riscontro positivo nella gestione del personale.
Variabile
Premio di produzione
4.503.859
4.242.929
3.912.206
542.636
422.380
122.947
2009
475.596
453.664
125.809
2010
132.175
122.148
2011
2012
La Relazione Sociale 121
2.
La comunicazione interna
Lo sviluppo del personale
CADF crede che attraverso una buona comunicazione interna si possa non solo per
condividere informazioni e scelte aziendali, ma anche sviluppare cultura e identità
d’impresa e creare condizioni di motivazione, coinvolgimento e clima favorevoli alla
realizzazione degli obiettivi e delle strategie aziendali. Gli strumenti di comunicazione
interna maggiormente utilizzati sono i seguenti.
La politica CADF di sviluppo del personale nel
quinquennio è stata improntata nel miglioramento
di competenze tecniche. L’investimento in ore di
formazione è più che quadruplicato, passando da 610
ore del 2008 a 2680 del 2012. La tematica formativa
Ore di formazione per natura
Portale Intranet aziendale
Il portale intranet è il sistema informativo atto a consolidare
il bilancio e ad uniformare i processi. Grazie a tale sistema si è
raggiunta una maggiore integrazione delle funzioni amministrative
al sistema logistico aziendale, permettendo uno snellimento dei
flussi aziendali e delle attività IT.
prevalente è stata la sicurezza, per via del recepimento
del nuovo testo unico sulla sicurezza (D.Lgs 81/08) che
ha spinto CADF a sviluppare nei propri collaboratori la
cultura del lavoro in sicurezza, garantendo al contempo
un ambiente di lavoro sano e sicuro.
Sicurezza
Qualità
Rifiuti
3000
2500
168
308
2000
Riunioni
1500
CADF crede che il contatto diretto con i vari collaboratori sia il
mezzo più idoneo per poter affrontare l’attività lavorativa e
risolvere le eventuali problematiche. Periodicamente, pertanto,
vengono organizzate riunioni di lavoro di ufficio/reparto.
Bacheche
2.334
2.372
2011
2012
1000
1.212
500
610
75
0
2008
252
2009
24
2010
Ogni sede CADF è dotato di bacheche informative distribuite nei
punti di passaggio e di incontro dei dipendenti. Attraverso tale
strumento di comunicazione è possibile comunicare giornalmente
con tutti, diffondendo informazioni sul contesto organizzativo
aziendale.
122
2 La Relazione Sociale
La Relazione Sociale 123
2.
Analisi del livello di soddisfazione del personale
Ore di formazione pro-capite
Per dipendente
Complessivamente, infatti, sono state dedicate 6603
ore alla sicurezza aziendale, coinvolgendo tutti i
lavoratori CADF Il piano formativo ha previsto inoltre
interventi anche sulle tematiche qualità e rifiuti.
Mediamente, gli interventi formativi hanno avuto
una durata inferiore alla giornata. Il numero di ore di
formazione pro-capite per allievo si è stabilizzato negli
ultimi 3 anni a circa 5,7 ore. Cresce, invece, il numero di
ore di formazione pro-capite per dipendente, passato
da 4,27 ore del 2008 a 18,74 ore del 2012, equivalente
a circa 2 giornate e mezzo di formazione all’anno per
dipendente.
Per allievo
20
17,38
18,74
15
10
9,10
5
4,27
3,66
2,42
2008
2009
8,72
5,66
5,67
5,73
2010
2011
2012
0
La presenza di CADF sul territorio viene formalizzata attraverso la disponibilità ad
ospitare in stage e tirocinio ragazzi frequentanti gli istituti secondari e le università
limitrofi. Nel corso del quinquennio sono stati ospitati complessivamente in stage o
tirocinio 47 ragazzi. Il picco positivo si è registrato nel 2010 con 14 studenti ospitati.
Rapporti con le scuole
124
2 La Relazione Sociale
2008
2009
2010
2011
Nel corso del 2012 è stata realizzata per la prima volta
un’indagine volta a monitorare il livello di soddisfazione
del personale aziendale. CADF infatti crede che il
proprio personale sia il motore per lo sviluppo della
propria organizzazione e solo attraverso una piena
soddisfazione di chi vi lavora è possibile realizzare una
crescita condivisa nel lungo periodo.
L’indagine di soddisfazione del personale è stata
somministrata a tutti i dipendenti. Il tasso di
redemption è stato dell’83,9%, con un tasso di risposta
delll’81,8%.
L’indagine ha previsto la somministrazione in forma
anonima di un questionario costituito da 35 domande,
cui rispondere con la seguente scala di valutazione:
1 = totalmente in disaccordo
2 = parzialmente in disaccordo
3 = parzialmente d’accordo
4 = totalmente d’accordo
Dalla media aritmetica delle risposte si è desunto
l’Indice di Clima Organizzativo (ICO), indicatore
sintetico volto a rappresentare il livello di soddisfazione
generale del personale aziendale.
L’ICO della CADF è 2,56 su una scala di valutazione
compresa tra 1 e 4. Il suo valore è posizionato a metà tra
il giudizio parzialmente in disaccordo (2) e parzialmente
d’accordo (3). Valutazione positiva è stata riscontrata in
10 domande su 35 somministrate (28,6%).
Le domande sono state raggruppate in 5 fattori di
analisi come rappresentato nella tabella seguente:
• coinvolgimento e partecipazione
• comunicazione interna
• rapporti con la gerarchia
• soddisfazione sul lavoro
• stile di gestione dell’organizzazione
2012
Stage
8
6
10
5
6
Tirocini
0
2
4
3
3
Totale
8
8
14
8
9
La Relazione Sociale 125
2.
Coinvolgimento e partecipazione
In questa Azienda punti di vista diversi vengono incoraggiati
Offrire un aiuto al collega in difficoltà con il lavoro è un atteggiamento comune a tutti
Ognuno si assume le proprie responsabilità in quello che fa
Si può sempre contare sulla collaborazione tra colleghi
Sono molto contento del mio lavoro
Sono orgoglioso di far parte di questa Organizzazione
Sono soddisfatto per le opportunità di crescita offerte
Comunicazione interna
Gli obiettivi che mi vengono assegnati sono molto chiari
I Responsabili mi tengono informato sulle questioni e sui cambiamenti di rilievo
La mia Azienda è considerata un’Azienda importante sul territorio di riferimento
Mi sento a mio agio nel comunicare con la Direzione
Ritengo che quest’Azienda abbia una comunicazione trasparente ed aperta
Viene attuata un’adeguata comunicazione quando un cambiamento viene effettuato
Rapporti con la gerarchia
Indagine di soddisfazione del personale
Fattori di analisi
2,71
Stile
2,66
di gestione
dell’organizzazione
2,55
Soddisfazione
sul lavoro
Coinvolgimento
e partecipazione
2,39
Comunicazione
interna
2,32
Rapporti
con la gerarchia
I rapporti con la gerarchia sono in generale molto buoni
Il mio immediato superiore mostra sempre il suo apprezzamento quando ho fatto un buon lavoro
Il mio superiore mi offre adeguato supporto nello svolgimento del mio lavoro
Il mio superiore si assicura che io sia adeguatamente informato in relazione agli aspetti di lavoro che mi riguardano
Soddisfazione sul lavoro
I collaboratori sono motivati a cercare nuove soluzioni
I collaboratori sono spronati a dire la loro
Le novità vengono sempre viste come uno stimolo alla crescita professionale
Mi vengono offerte molte opportunità di apprendere e crescere dal punto di vista professionale
Nel lungo periodo continuo a vedermi lavorare in questa Azienda.
Ritengo che l’ammontare del lavoro assegnato sia adeguato alla mia capacità lavorativa
Ritengo ci sia un buon bilanciamento tra Qualità e Quantità del lavoro
Ritengo di ricevere un compenso adeguato per il lavoro che faccio
Stile di gestione dell’Organizzazione
Ho fiducia nel modo in cui la Direzione gestisce l’Azienda
I ruoli e le responsabilità sono chiare all’interno dell’organizzazione
In questa Azienda ascoltiamo le necessità della Clientela
La Direzione agisce coerentemente con i valori professati
La Direzione non fa favoritismi tra collaboratori
Lavoro in un ambiente sicuro e adeguato per la mansione
L’Azienda è organizzata al meglio per poter garantire il miglior servizio ai nostri clienti
Le strutture della nostra sede contribuiscono a creare un buon ambiente di lavoro
Sento di condividere lo stile di gestione di questa Organizzazione
Sono interessato a far si che tutta l’Azienda raggiunga i suoi obiettivi
126
2 La Relazione Sociale
Il fattore di analisi dove si è riscontrata la migliore valutazione è “coinvolgimento e
partecipazione” con una valutazione di 2,71. I dipendenti CADF sono orgogliosi di far
parte della propria azienda e si sentono parte integrante dell’organizzazione.
Lo “stile di gestione dell’organizzazione” (2,66) ha una valutazione superiore all’ICO. I
luoghi di lavoro sono sicuri e adeguati così come il carico di lavoro per via di obiettivi
assegnati in maniera chiara ed un’ottima organizzazione aziendale. Il personale inoltre
sostiene che CADF mostra particolare attenzione alle esigenze del cliente, cercando
di offrire sempre il miglior servizio possibile.
Fattore che ha riscontrato una valutazione in linea con l’ICO è la “soddisfazione sul
lavoro” (2,55). I collaboratori infatti sono contenti del proprio lavoro e delle prospettive
di crescita che si presentano, tanto da dichiarare nella maggior parte dei casi di vedersi
lavorare nel lungo periodo in CADF.
Valutazione al di sotto dell’ICO per i fattori “comunicazione interna” (2,39) e “rapporti
con la gerarchia” (2,32). Da migliorare il rapporto tra i responsabili aziendali e il resto
del personale, il quale dovrebbe essere basato più sul confronto e sulla trasparenza
informativa.
La Relazione Sociale 127
2.
IL
TERRITORIO
Consumo di energia termica mc/anno
Metano
0,485 kWh/mc
2011
0,482 kWh/mc
2012
0,506 kWh/mc
Fognatura
Prelievo di acqua in mc
Acquedotto
Centrali di potabilizzazione
Impianti di depurazione
2008
2009
2010
2011
2012
2012
2.000
1.000
1.816,15
2.541,55
3.125,70
5.000
0
3.000
2.000
1.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
Impianti di depurazione
3.009,10
6.000
4.000
4.504,52
3.000
7.000
4.102,10
1.837.518
4.000
4.803,71
2012
3.275,33
2011
5.000
5.234,71
2010
6.000
2.135,31
4.979.063
10.495.924
1.448.927
0
7.000
5.595,80
5.060.844
10.438.182
1.554.809
2. 000.000
10.512.499
2.048.411
2009
6. 000.000
4. 000.000
10.263.120
5.429.866
10.204.960
5.594.367
0
128
2 La Relazione Sociale
2008
1.665.341
9.363.756
7.469.777
2. 000.000
8.166.623
4. 000.000
8.502.790
6. 000.000
10. 000.000
8. 000.000
8.907.682
8. 000.000
12. 000.000
5.712.671
7.322.406
9.709.159
10. 000.000
9.589.438
9.000
8.000
9.434.970
9.000
8.000
8.489.602
18.000.000
16. 000.000
12. 000.000
2011
Centrali di potabilizzazione
18.000.000
14. 000.000
2010
Rifiuti riciclati/smaltiti in Ton
16. 000.000
14. 000.000
2009
2.896,89
1.779,55
2.149,14
3.314,0
Depurazione
2008
0
Consumo di energia elettrica in Kwh
Acqua di superficie
20.000
73.112
2010
40.000
66.060
0,460 kWh/mc
60.800
2009
57.900
0,461 kWh/mc
4.618,53
Acqua di falda
2008
60.000
4.116,27
Prelievo di acqua in mc
Consumo
3.764,02
La tutela dell’ambiente e delle risorse naturali è per CADF un aspetto fondamentale
nella propria politica gestionale. La particolare attenzione verso i consumi energetici
ha generato un trend decrescente nel quinquennio. Il consumo specifico in kWh/mc
per l’acqua potabilizzata è il seguente:
Anno
80.000
58.500
L’attenzione verso l’ambiente è poi testimoniata dalla
politica nei confronti dei rifiuti.
Diminuisce considerevolmente la quantità di fanghi
prodotti (-18,24%) mentre la percentuale di rifiuti
smaltiti si mantiene su livelli superiori al 70% in tutti gli
anni ad eccezione del 2012, con picco estremamente
positivo nel 2010 (96,20%).
Tutela dell’ambiente naturale e delle risorse
1.318,96
2008
2009
2010
2011
2012
650,90
La Relazione Sociale 129
2.
Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua
Totale
Il C.E.A (Centro di Educazione Ambientale) La Fabbrica
dell’Acqua è nato nel 2004 dalla volontà di CADF, in
collaborazione con la Provincia di Ferrara.
Il C.E.A. è situato in un edificio appositamente
ristrutturato e allestito all’interno della centrale di
potabilizzazione di Serravalle.
Obiettivo principale del C.E.A. è promuovere la
conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse
idriche locali e globali, quale bene comune dell’umanità.
Il C.E.A. si rivolge principalmente alle scuole con progetti
didattici e laboratori sperimentali ma anche a tutti i cittadini
che sono interessati a scoprire il valore di questa risorsa. Negli
ultimi anni diverse sono stati gli eventi a tale scopo.
Nel quinquennio 2008-2012 sono stati organizzati 15 eventi,
di cui 2 nel corso del 2012.
È suddiviso in alcuni ambienti accoglienti e spaziosi,
dove è possibile, per le scolaresche, svolgere attività
didattiche diverse:
• laboratorio scientifico, provvisto di microscopi per
gli studenti, dove si svolgono le attività sperimentali
legate in particolare all’analisi microbiologica dell’acqua,
ma anche all’osservazione di macronivertebrati, insetti
e piante;
• laboratorio didattico, con diverse postazioni dove
gli studenti possono sperimentare e osservare alcune
caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua con kit di
analisi e giochi didattici;
Oggetto
• aula multimediale e sala convegni;
• spazio piccoli, allestito appositamente per i bambini della scuola
dell’infanzia, con una ambientazione colorata e accogliente e il
teatrino dei burattini;
• spazio biblioteca, con numerosi testi riguardanti l’acqua;
• giardino, con ampio gazebo per attività didattiche all’aperto e
momenti di svago e gioco;
• sala giochi
Il numero dei visitatori del centro ha avuto un trend crescente nel
corso del quinquennio, passando da 6.829 del 2008 a 7.080
del 2012.
Visitatori
Visitatori Fabbrica dell’Acqua
Alunni
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
4.025
4.096
4.467
4.000
4980
2.804
1.570
2.210
1.230
2.100
2008
2009
2010
2011
2012
3.000
2.000
1.000
0
130
2
La Relazione Sociale 131
2.
L’attività didattica del C.E.A. comprende anche la visita
guidata alla centrale di potabilizzazione, in assoluta
sicurezza anche per i bambini più piccoli.
Inoltre è possibile proseguire l’attività anche sul campo,
nel giardino del C.E.A., nella vicina golena e nel Boscone
della Mesola, grazie alla collaborazione con il Corpo
Forestale dello Stato. I bambini e i ragazzi possono così
cimentarsi nel riconoscimento di alcune specie arboree
L’attività didattica
L’attività didattica del C.E.A. è strutturata in 12 differenti
ambiti di progetto, i quali prevedono un programma
personalizzato in relazione alla fascia d’età degli
studenti coinvolti.
Nel 2012 sono stati inoltre ideati e realizzati 3 nuovi
progetti didattici per le scuole (Nell’arte scorre acqua,
Artisti in acqua e Primi passi nell’acqua), 3 diversi nuovi
laboratori (laboratorio sul ciclo dell’acqua, laboratorio
di chimica e fisica e laboratorio sulle analisi dell’acqua)
e 3 nuove attività ludico didattiche (il grande gioco
dell’acqua, il girotondo dell’acqua e il teatro dei burattini).
La crescente mole di attività si è tradotta in un numero
sempre crescente di scuole ed alunni coinvolti. Nel 2008
infatti sono stati 4.025 gli alunni coinvolti di 60 scuole
diverse mentre nel 2012 sono stati ben 4.980 gli alunni
coinvolti di 75 scuole diverse.
La valenza dell’attività didattica del C.E.A. viene confermata
dal coinvolgimento non solo degli alunni frequentanti scuole
dei comuni soci CADF ma anche dei comuni limitrofi, in
particolare scuole della provincia di Ferrara e Rovigo.
Tabella 1 – Progetti didattici C.E.A. La Fabbrica dell’Acqua
Progetto
Obiettivi
ACQUA E MUSICA
• Presentare i concetti di silenzio, rumore e suono
• Avvicinare i bambini alla musica con giochi di movimento e di gruppo
• Coinvolgere i bambini nell’ascolto guidato di brani di musica classica
• Presentare l’acqua come elemento sonoro
• Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua
• Coinvolgere attivamente i bambini in semplici attività sperimentali
• Introdurre in modo semplice e immediato alcuni concetti di chimica e fisica
• Permettere ai bambini di riprodurre facilmente in autonomia le attività presentate
• Scoprire e affrontare diverse e gravi problematiche correlate alle risorse idriche a livello globale
• Stimolare la riflessione sulle differenze nella distribuzione delle risorse e nella accessibilità
all’acqua a livello globale
• Fornire strumenti critici e momenti di confronto su temi quali guerra, economia, globalizzazione,
povertà, sostenibilità
• Coinvolgere attivamente gli studenti mediante metodologie dinamiche quali brainstorming,
giochi di ruolo, discussioni
• Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua
• Scoprire la caratteristiche e le potenzialità della risorsa acqua attraverso un approccio
multidisciplinare (chimica, fisica, zoologia, botanica, ecologia)
• Fornire un approccio naturalistico alla tematica dell’acqua con attività sul campo e in laboratorio
• Coinvolgere in prima persona gli studenti in attività sperimentali e di ricerca scientifica
• Conoscere le risorse idriche della provincia di Ferrara
• Scoprire l’evoluzione, la geologia e l’ecologia del fiume Po
• Studiare l’evoluzione del territorio
• Analizzare la situazione e la gestione delle risorse idriche nella provincia di Ferrara
• Conoscere le differenze nell’uso dell’acqua in diversi Paesi del mondo
• Suscitare la curiosità verso altre culture
• Stimolare l’interesse verso uno scambio culturale con coetanei stranieri, sul tema dell’uso
delle risorse idriche
• Favorire l’orientamento verso scelte concrete più solidali per garantire a tutti il diritto all’acqua
• Introdurre il concetto di microscopico
• Suscitare interesse e curiosità verso animali e microrganismi spesso sconosciuti
• Preparare i bambini alla attività sperimentale di laboratorio di microscopia del C.E.A.
• Introdurre il concetto di classificazione sistematica
• Favorire la memorizzazione di termini scientifici tramite il gioco
• Far comprendere l’importanza di macroinvertebrati e microrganismi per la qualità delle acque
e l’equilibrio degli ecosistemi
• Avvicinare i bambini allo studio dell’archeologia legata al tema dell’uso delle risorse idriche
• Introdurre concetti legati alla tecnologia applicata allo sfruttamento dell’acqua
• Presentare il rapporto costante tra la storia dell’uomo e l’evoluzione delle tecniche usate
per la gestione delle risorse idriche
ACQUA DA SCOPRIRE
ACQUA
UN BENE COMUNE
Numero alunni coinvolti
Numero scuole coinvolte
Comuni territorio CADF
Provincia di Rovigo
50
ACQUA
UNA RISORSA
NATURALE
739
50
4.000
2.064
1.355
1.635
ACQUA IN PROVINCIA
DI FERRARA
100
1.500
1
80
3.000
609
2.000
1.022
700
1.946
551
1.410
60
26
40
2.082
1.760
1.800
2.195
20
0
1
1
27
9
28
19
18
11
30
41
26
33
30
11
0
2008
2009
2010
2011
2012
ACQUA AMICA
14
23
132
2 La Relazione Sociale
Altre province
103
5.000
1.000
Provincia di Ferrarra
ACQUA
UNIVERSO
IN UNA GOCCIA
ACQUA E STORIA
2008
2009
2010
2011
ed arbustive ma anche scoprire l’affascinante biodiversità delle erbe
aromatiche, così come osservare piante, anfibi e macroinvertebrati ospiti
del nostro piccolo laghetto. Il percorso didattico continua in laboratorio
dove si osserveranno foglie, fusti, radici ma anche pollini e insetti, alghe
e funghi. Il giardino del C.E.A. diventa così un ponte verde che unisce
l’attività didattica più sperimentale nei laboratori scientifici all’attività più
ludica e naturalistica nella golena sul fiume.
2012
Destinatari
Bambini della scuola dell’infanzia
e primo ciclo della scuola primaria
Bambini della scuola dell’infanzia
e scuole primarie (primo ciclo)
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
Scuole primarie e scuole
secondarie di primo grado.
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
La Relazione Sociale 133
2.
Progetto
Obiettivi
ACQUA E PIANTE
• Presentare le differenze tra cellula animale e cellula vegetale
• Conoscere i legami tra piante e acqua
• Riconoscere le parti principali che costituiscono una pianta
• Osservare e riconoscere alcune essenze del nostro territorio legate ad ambienti acquatici
• Preparare i bambini alle attività di laboratorio di microscopia vegetale e alle attività di riconoscimento
sul campo che si svolgeranno al C.E.A.
• Comprendere l’importanza dell’acqua per la realizzazione delle diverse tecniche pittoriche
• Sperimentare diverse tecniche pittoriche che utilizzano l’acqua
• Scoprire l’influenza del tema dell’acqua in tutte le diverse forme d’arte nel corso della storia
• Avvicinarsi al tema del valore delle risorse idriche, osservando il tema dell’acqua espresso nell’opera di un artista
• Comprendere l’importanza e la versatilità dell’acqua per la realizzazione delle diverse tecniche pittoriche
• Utilizzare l’espressione creativa dei bambini per introdurre il tema dell’importanza delle risorse idriche
• Sperimentare diverse tecniche pittoriche
• Apprendere i concetti di liquido, solido e gassoso e comprendere il ciclo dell’acqua
• Scoprire l’importanza e l’utilità delle risorse idriche
• Apprendere il procedimento di potabilizzazione
• Imparare semplici regole e comportamenti per rispettare e risparmiare l’acqua
• Metodologia
NELL’ACQUA SCORRE
L’ARTE
ARTISTI IN ACQUA
PRIMI PASSI
NELL’ACQUA
Destinatari
Scuole primarie (secondo ciclo) e
scuole secondarie di primo grado
Giornata Mondiale dell’Acqua
Scuole secondarie di primo grado
Scuole primarie
Scuole d’infanzia
Campagne di informazione
IL C.E.A. organizza anche campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’acqua come bene comune, così
come eventi e convegni, aperti a tutta la cittadinanza, sia presso il Centro che in altre sedi particolarmente significative.
Operazione Trasparenza
Operazione Trasparenza è l’attività di sensibilizzazione promossa dal C.E.A. per
diffondere tramite il contatto diretto con il cittadino/utente una cultura dell’uso
consapevole e corretto delle risorse idriche. Un “patto di trasparenza” con i ferraresi e
non solo. Unica condizione da sottoscrivere: l’impegno a bere acqua di rubinetto.
L’iniziativa, avviata nella primavera 2011 e proseguita anche nel 2012, ha visto lo staff
del C.E.A. in numerose piazze, sagre, feste e manifestazioni del ferrarese e dintorni, per
un totale di 43 date organizzate (18 nel 2011 e 25 nel 2012) ed oltre 8.000 persone
contattate. Attraverso “Operazione Trasparenza” CADF vuole spiegare ai cittadini
perchè l’acqua che arriva nelle loro case è sicura e garantita, come meglio gustarla e
quanto, consumandola, si risparmia in termini di inquinamento ambientale, oltre che
di portafoglio. Nel 2012 Operazione Trasparenza ha realizzato un’importante sinergia
con la campagna di COOP Estense “Acqua di casa mia” promuovendo l’iniziativa di
informazione nelle COOP di Comacchio, Codigoro e Copparo.
134
2 La Relazione Sociale
Eventi organizzati
L’evento intitolato “La Forza dell’Acqua” si è svolto presso il Teatro
De Micheli di Copparo il 17 marzo e si è articolato come una sorta
di talk-show durante il quale il conduttore Patrizio Roversi ha
intervistato gli ospiti: Alessandra Sensini, Martina Grimaldi, Alice
Franco, Rachele Bruni, Luciana Bonaiuti. Attraverso le interviste e
i video delle discipline sportive delle atlete si è voluto mettere in
evidenza il valore delle discipline acquatiche come elemento di
crescita, maturazione e realizzazione per le giovani generazioni
e come il rapporto con l’acqua abbia influenzato positivamente
la vita delle illustri ospiti. Hanno partecipato anche autorità
locali e provinciali e sono stati presentati due progetti finanziati
in parte da CADF in collaborazione con le due Associazioni
ONG, CIPSI e Bambini nel Deserto. La finalità dell’evento è
stata quella di celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, per
ricordare il tema dell’utilizzo responsabile delle risorse idriche a
livello locale e mondiale e per suscitare e stimolare l’interesse,
in particolare dei giovani, riguardo al valore e alla tutela di tali
risorse. Si è voluto inoltre sensibilizzare la cittadinanza riguardo
all’importanza di tale elemento come strumento di crescita
e aggregazione per i giovani, attraverso le discipline sportive
acquatiche. A conclusione sono stati presentati i progetti di
solidarietà internazionale sostenuti da CADF. L’evento è stato
rivolto a tutta la cittadinanza e in particolare agli studenti delle
scuole secondarie di I grado di Copparo e II grado di Ferrara, agli
studenti universitari e alle Associazioni e agli Enti che si occupano
di ambiente, risorse idriche, solidarietà ed educazione.
Impianti pubblici aperti
Anche nel 2012 l’iniziativa ha proposto il progetto “Piccole guide
del C.E.A.”, considerato il successo ottenuto negli ultimi due anni
come utile ed efficace strumento divulgativo e comunicativo
da riproporre di anno in anno in questa occasione. Nello
specifico gli alunni impegnati in prima persona come “Piccole
Guide” sono stati i bambini della 1^A della scuola secondaria di
Castelmassa, vincitori del Concorso “Acqua un bene comune
2012” nella sezione Scuole secondarie. Con l’aiuto e supporto
delle educatrici C.E.A. hanno accompagnato gli ospiti alla
scoperta delle attività del C.E.A. in un percorso a tappe che ha
illustrato il processo di potabilizzazione, la visita agli impianti, le
attività didattiche sperimentali di chimica e fisica e il laboratorio
di microbiologia. Gli ospiti coinvolti sono stati un gruppo di
anziani dei centri sociali del territorio, altre tre classi (1^B della
Scuola Secondaria di Castelmassa, 4^ tempo pieno e 4^ tempo
modulo della Scuola Primaria di Lagosanto). Sono stati inoltre
presenti diversi dipendenti CADF interessati a partecipare
all’iniziativa, giornalisti e alcuni rappresentanti di Associazioni
ed Enti che collaborano con CADF e il C.E.A. e le autorità locali.
Dopo l’attività si è festeggiato insieme e premiato i bambini con il
pranzo e uno spettacolo di animazione scientifica. È stata inoltre
offerta ai partecipanti una escursione guidata in battello sul fiume
Po. La finalità dell’evento è stata quella di celebrare la Festa delle
Centrali Aperte, unendo bambini, adulti e anziani in un’occasione
di festa ma anche educativa, dando risalto alle attività didattiche
svolte durante tutto l’anno e premiando le classi che si sono
messe in evidenza con il Concorso del C.E.A. 2012.
Si è voluto inoltre sensibilizzare la cittadinanza riguardo all’uso
consapevole delle risorse idriche e dell’acqua potabile, con la
visita guidata e le attività del C.E.A., l’escursione in battello, e la
presenza dello stand di Operazione Trasparenza.
La Relazione Sociale 135
2.
Ottima valutazione anche nella parte organizzativa
dell’attività formativa. I progetti e gli eventi infatti
sono ben organizzati ed il personale è preparato,
competente e disponibile a fornire informazioni.
Il livello di soddisfazione dei dirigenti scolastici
Importanza del CEA
Operatività degli uffici
Molto d’accordo
Essendo gli alunni i principali fruitori del C.E.A. è stata condotta un’analisi di
soddisfazione nei confronti dei dirigenti scolastici che hanno partecipato
ad almeno un progetto promosso dal C.E.A.
Gli intervistati concordano nel giudicare come molto importante l’attività
del C.E.A. sul territorio (86% delle preferenze).
Il giudizio positivo viene rafforzato dalla valutazione sulle modalità di
impiego delle risorse. Tutti gli aspetti monitorati hanno un giudizio “molto
d’accordo” per almeno il 70% delle risposte. Secondo i dirigenti scolastici,
pertanto, il C.E.A. è attento alle esigenze della collettività, contribuendo
allo sviluppo locale del territorio grazie allo svolgimento dell’attività in
maniera trasparente ed impiegando le risorse economiche in maniera
efficace ed efficiente.
Per niente
d’accordo
I progetti e gli eventi sono ben organizzati
100%
Il personale è preparato e competente
100%
85,71%
Il personale è disponibile a fornire informazioni
Per niente d’accordo
Non so
14,29%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Comunicazione
Contribuisce allo sviluppo locale del territorio
71,43%
28,57%
Impiega le risorse economiche in modo
efficace ed efficiente
85,71%
14,29%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
28,57%
71,43%
Comunica in modo
efficace le sue
attività ed iniziative
sul territorio
28,57%
71,43%
Molto d’accordo
Abbastanza d’accordo
Poco d’accordo
Per niente d’accordo
Giudizio positivo ma sicuramente da migliorare
per quanto concerne l’attività di comunicazione,
soprattutto delle attività realizzate sul territorio. Gran
parte delle risposte (71,43%) sono concentrate sul
giudizio “abbastanza d’accordo”.
100%
20,00%
80%
80,00%
70%
È molto attento alle esigenze della collettività
La comunicazione è
adatta a consentire il
perseguimento degli
obiettivi
60%
20,00%
50%
80,00%
40%
Svolge l’attività in modo trasparente
90%
Non so
30%
Per niente d’accordo
100%
Valutazione estremamente positiva sulla bontà della
Campagna Operazione Trasparenza (100% delle
risposte su “molto d’accordo”).
20%
Poco d’accordo
Impiego delle risorse
Inoltre, l’attività formativa erogata è di qualità. Il 71%
degli intervistati è “molto d’accordo” nel sostenere che
l’attività del C.E.A. soddisfa le necessità formative sulla
conoscenza e il rispetto delle risorse idriche.
136
2 La Relazione Sociale
Poco d’accordo
Non so
0%
71%
86%
10%
29%
Abbastanza d’accordo
Abbastanza d’accordo
14%
Poco
d’accordo
CEA soddisfa le esigenze formative sulle risorse idriche
Molto d’accordo
Molto d’accordo
Abbastanza
d’accordo
Giudizio Campagna Operazione Trasparenza
Le strutture utilizzate per l’espletamento dell’attività
vengono ritenute adeguate ma si consiglia di potenziare
il laboratorio scientifico e di ampliare il giardino.
Non so
La Relazione Sociale 137
2.
Ricerca e innovazione
Palmari – Gestione ordini di intervento
CADF S.p.A. gestisce un territorio molto esteso e tratta un
volume annuo di Ordini di Intervento (in seguito OI) relativi alla
manutenzione ordinaria e straordinaria molto elevato (circa
30.000). Per un miglior controllo degli stessi, da circa 5 anni si
è scelto di informatizzare l’iter completo degli OI, utilizzando
hardware e software dedicati. Il personale operativo, dotato di
computer palmare, prende in carico gli OI di competenza mediante
un collegamento al server e successivamente, col procedere delle
lavorazioni, “scarica” i materiali utilizzati, le prestazioni di terzi e le
ore impiegate per portare a termine l’ordine.
Telelettura contatori
CADF S.p.A. ha avviato la sperimentazione di un sistema di
telelettura dei contatori acqua applicata a un distretto di 200 utenti
sul litorale. Si precisa inoltre che mediante questa metodologia si
è ovviato anche al problema della difficoltà di lettura diretta del
contatore dovuta all’assenza dei proprietari (spesso utenti non
residenti) e alla presenza di recinzioni invalicabili.
Lo step successivo sarà quello di aumentare il numero di utenti
“monitorati” e di dotare i distretti creati di misuratori di portata, in
modo da poter effettuare il bilancio idrico e riuscire a controllare le
perdite occulte anche sulle condotte distributrici.
Ricerca perdite
Modello idrauilico
Al fine della riduzione delle perdite idriche ed il consumo
La riduzione delle perdite idriche costituisce uno dei
problemi di maggiore interesse nel campo della gestione
dei sistemi idrici, per gli aspetti economici ed ambientali
coinvolti, in particolare in situazioni di scarsità idrica.
E’ indispensabile quindi verificare se vi siano o no delle
perdite, prima di pianificare qualsiasi potenziamento degli
acquedotti, spesso ingiustificato e i cui costi in termini
finanziari e ambientali sono elevati. In caso affermativo,
e spesso lo è, la soluzione più semplice ed economica,
è di provvedere alle riparazioni del caso. Lo è anche per
ragioni sanitarie, oltre che economiche ed ecologiche.
In effetti, fessure, buchi, giunti permeabili sono vettori
potenziali di agenti patogeni, in modo particolare se
la pressione all’interno delle canalizzazioni dovesse
diminuire a seguito di interruzioni per lavori.
Altro elemento non trascurabile è quello dei danni che
le perdite d’acqua di una certa importanza, possono
provocare a strade e/o edifici, in modo variabile secondo
il tipo di terreno.
Gli strumenti che CADF SpA utilizza da alcuni anni per
eseguire la pre-localizzazione delle perdite sono di vario
tipo, in relazione ai luoghi e allo step di ricerca: sensori
acustici, correlatore e geofono.
I sensori acustici ed il correlatore eseguono una prima e
più grossolana individuazione della perdita, affinata in un
secondo tempo con il geofono.Dopo aver individuato
esattamente la posizione della perdita interviene la
squadra operativa per riparare il guasto.
Al fine di ottenere una gestione efficiente del proprio sistema
acquedottistico, CADF S.p.A si è dotato di un avanzato
software idraulico che consente la modellazione matematica
dell’intero sistema. Questo, supportato da un capillare apparato
di telecontrollo, ha consentito di conoscere nel dettaglio il
comportamento idraulico delle reti e degli impianti in ogni
condizione di funzionamento, di progettarne ogni intervento
e opera di adeguamento e completamento, e di disporre di
strumenti di decisione per ottimizzarne il funzionamento e la
gestione economica. Sfruttano il modello idraulico si è potuto
iniziare a pianificare la distrettualizzazione della rete ai fini della
ricerca di perdite e l’ottimizzazione energetica degli impianti di
sollevamento.
Come si può evincere dal grafico, le perdite di rete hanno avuto
Perdite lineari di rete acquedottistica in mc/km
4.500
Perdite lineari CADF
3.833
3.600
Studio AGFAM Spa anno 2021
3.477
3.000
3.366
3.033
3.500
3.211
2.941
2.847
2.696
2.570
2.515
PTA Regione
Emilia Romagna
anno 2016
1.500
0
138
2 La Relazione Sociale
un trend negativo dal 2003 ad oggi, passando da 3822 m3/
Km a 2515 m3/km del 2012. Il Piano di Tutela delle Acque della
Regione Emilia-Romagna indica il limite di 3500 m3/km per
anno sulle perdite di rete per zone non urbane come obiettivo
da conseguire entro il 2016.
CADF S.p.A ha raggiunto tale obiettivo già nel 2005, continuando
in una politica volta all’efficientamento della propria rete.
Secondo il recente studio “Perdite e riabilitazione delle reti”
effettuato da CADF S.p.A in collaborazione con AGAM S.p.A.,
ASM Pavia S.p.A., Padania Acque S.p.A., AMGA S.p.A., SMAT
S.p.A., tra il 2016 e il 2021 CADF S.p.A raggiungerà un obiettivo
di perdite di 2.570 m3/Km. L’obiettivo, come si può osservare
anche dal grafico, è stato raggiunto e migliorato già nel 2012, con
2515 m3/km.
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
La Relazione Sociale 139
2.
Codigestione anaerobica fanghi FORSU nell’impianto di depurazione di Comacchio
L’impianto di depurazione di Comacchio è il più grande a
disposizione di CADF SPA. Al fine di sfruttarne al massimo
le sue potenzialità, è stata realizzata un’analisi interna volta a
monitorare la capacità di trattamento residua dell’impianto,
che può essere adeguatamente sfruttata per produrre energia
utilizzando le infrastrutture esistenti.
Dallo studio effettuato è emerso che trattando nei digestori
del depuratore tutti i fanghi prodotti dagli impianti dislocati
sul territorio di CADF rimane ancora una capacità residua di
trattamento che può essere utilizzata per trattare una quantità
di FORSU stimata in 22.000 tonnellate all’anno.
Con FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) si
identifica la digestione anaerobica della frazione organica
dei rifiuti solidi urbani. E’ una fonte altamente concentrata
di carbonio che permette di soddisfare l’esigenza della linea
acqua per il miglioramento del rendimento depurativo in
generale e dell’azoto in particolare. E’ la fonte fondamentale
per la produzione di biogas da cui, con opportuni gruppi di
cogenerazione, si ottengono elevate quantità di energia elettrica
140
2 La Relazione Sociale
ed energia termica.
CADF SPA ha realizzato una serie di investimenti volti ad
integrare nell’impianto di depurazione di Comacchio, adibito da
sempre ad attività di smaltimento reflui e percolati, l’attività di
codigestione anaerobica della FORSU.
La soluzione impiantistica attualmente in uso prevede una
prima fase di pretrattamento del rifiuto seguita da digestione
anaerobica (finalizzata alla produzione di biogas utilizzato per
la generazione di energia elettrica e termica), e una successiva
fase di compostaggio aerobico del fango proveniente dalla
disidratazione del digestato, finalizzata alla produzione di
fertilizzante organico di qualità. Contestualmente alla fase di
affinamento della miscela fanghi-FORSU, una frazione di FORSU
viene sottratta alla linea principale di trattamento ed inviata ad
un fermentatore in grado di produrre in loco carbonio solubile
immediatamente utilizzabile dalla linea acqua per ottimizzare il
processo di abbattimento dell’azoto.
L’impianto è in fase autorizzativa.
L’impegno nel sociale e la cooperazione internazionale
“Progetto Diga” – St. Albert’s Mission - Zimbabwe
In una delle nazioni più povere dell’Africa, lo Zimbabwe, alcuni
dipendenti CADF svolgono un’attività umanitaria di supporto
tecnico ad una ONG di Roma – l’Associazione Sanitaria
Internazionale – che gestisce un ospedale nel nord del paese
presso il confine con il Mozambico per risolvere i problemi di
approvvigionamento idrico.
E’ stato predisposto nel 2004 un articolato progetto
denominato “Progetto Diga” a seguito di un lungo periodo
di siccità che aveva messo a repentaglio la sopravvivenza
dell’Ospedale. Si componeva di una serie di interventi volti a
risolvere il problema della carenza idrica sia per quanto riguarda
le necessità per la potabilizzazione che per l’irrigazione, da cui
dipende il sostentamento alimentare dell’Ospedale.
Tra le prime opere realizzate ci furono una diga per raccogliere
le brevi ma abbondanti precipitazioni nei periodi stagionali di
pioggia, le opere di presa e i serbatoi di accumulo e un impianto
di potabilizzazione.
La partnership di CADF in questo progetto parte nel 2008, epoca
in cui l’attività era focalizzata sulla realizzazione dell’impianto di
depurazione.
Nel 2011 il potabilizzatore è stato completato e messo in
linea, con una produzione di 20 mc/h di acqua potabilizzata,
che, in base ai consumi standard dei Paesi Africani equivale al
soddisfacimento del fabbisogno per 3.000 abitanti.
CADF ha contribuito nell’anno 2012 con un fondo di rimborso
spese di € 2.000 e con la cessione di materiale di recupero in
buone condizioni.
Nell’ottobre del 2012 è stata effettuata una nuova missione per
l’avvio di una fase di completamento del progetto riguardante il
potenziamento del campo pozzi esistente ed il miglioramento
del sistema di attingimento nel bacino della diga.
Con progetti gestiti da altre ONG nel 2012 è stato potenziato
l’impianto di irrigazione e sono aumentate le superfici agricole
per la produzione di mais ed ortaggi necessari all’ospedale per il
sostentamento degli ospiti.
Questo ha imposto una nuova strategia di sfruttamento della
risorsa idrica che per i fini idropotabili destinerà prevalentemente
l’acqua dei pozzi, che non richiede trattamenti, salvaguardando
l’acqua del lago per l’irrigazione. Il potabilizzatore, che ha costi
di funzionamento rilevanti, fornirà quindi una produzione
integrativa di acqua, in funzione dell’andamento stagionale dei
livelli di falda.
Il progetto DIGA quindi si svilupperà nel 2013 con la
ristrutturazione e rinnovamento di tutto il campo pozzi (7 unità)
e con la realizzazione di un pontone galleggiante nel lago, che
consentirà di spostate il punto di attingimento dell’acqua nella
zona in cui il lago è più profondo, aumentando così la capacità di
sfruttamento dell’invaso.
La Relazione Sociale 141
2.
Progetto di riabilitazione della grande Khettara di Hassi Labiad
Il progetto nasce per l’iniziativa della ONG Bambini nel Deserto
con l’obiettivo di riabilitare un antico sistema di raccolta delle
acque di falda nel deserto per alimentare un sistema di irrigazione
dei palmeti nella zona di Merzouga, al confine con l’Algeria.
Il progetto che CADF sta sostenendo con un contributo di €
15.000,00 consiste nella riabilitazione della Grande Khettara
di Hassi Labiad. La khettara è un antico ed efficiente sistema di
canalizzazioni sotterranee fra le dune del deserto che è in grado di
raccogliere l’umidità notturna che si deposita per condensazione
nel suolo convogliandola nei sistemi di irrigazione dei palmeti
da dattero che rappresentano la ricchezza di quella zona del
Paese. Esso trae origine addirittura nel 1° millennio a.c. ad
opera dei Persiani, che idearono un sistema analogo chiamato
quanta, che si diffuse anche nei deserti dell’Africa del Nord. Nel
tempo questi sistemi idraulici si sono deteriorati, di recente
anche a causa del turismo per l’impiego non regolamentato
dei fuoristrada e la loro efficienza è andata sempre calando,
per cui se ne impone una riabilitazione non solo per preservare
un patrimonio archeologico, ma anche perché tuttora
rappresentano una struttura basilare per l’approvvigionamento
idrico agricolo. L’inefficienza delle Khettare sta oggi mettendo a
rischio l’economia agricola di quelle zone del Marocco.
La rete di Khettare nella zona di intervento è stata realizzata nel
14° secolo e si estende nelle sue varie ramificazioni per circa 300
km. Quella di Hassi Labiad, ove precisamente si situa l’intervento,
è un ramo di circa 2 km che si diparte da una dorsale principale
denominata Grand Khettara fino all’oasi di Hassi Labiad.
Su questo ramo l’intervento va a ripristinare un ramo laterale di
alimentazione dell’oasi, una riabilitazione di circa 200 metri di
khettara esistente ed il prolungamento della stessa di altri 150
metri, al fine di aumentare la quantità d’acqua drenata dalle dune e
recapitarla nell’oasi. Oltre alla riparazione delle khettara il progetto
si propone anche il ripristino del tessuto economico e sociale
caratteristico della khettara, in grado di garantire la sostenibilità
dell’opera e la continuità dell’utilizzo della struttura, mediante
corsi di formazione in campo agronomico e commerciale, al fine
di creare l’indotto alla produzione dell’economia agricola oasiana
inserita in un sistema turistico che possa essere in equilibrio con
l’ambiente (turismo sostenibile). Un altro corso è diretto invece
alla formazione dell’associazione locale in particolare in ambito
gestionale ai fini dell’indipendenza dall’intervento esterno nella
direzione e contabilizzazione dei lavori e nella ricerca dei fondi
necessari alla costruzione delle opere.
Alla fine del 2012 l’obiettivo è stato raggiunto con un risparmio
di circa € 20.000 sull’intero costo del progetto di € 73.184,29,
destinati alla prosecuzione del progetto.
Anno
Iniziativa
Destinatario
Importo
2008
• Contributo per la realizzazione di un nuovo impianto
per lo smaltimento delle acque reflue del St.Orsola Hospital
di Matiri - TaraKa (Kenya)• Contributo Comunità Alloggio “Don Bosco” fornitura di un tubo
in polietilene
• Contributo per il ripristino fognario Canale Valle Oriola a Rero
• Sponsorizzazione manifestazione “Sceriffi Ecologici”progetto
educazione ambientale nelle scuole primarie comune di Tresigallo
• Contributo al progetto di educazione alimentare “Il Filoverde”
realizzato dalla Scuola Secondaria di I grado di Codigoro
• Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days
2008” fondi destinati all’ambulatorio pediatrico di Goderich
in Sierra Leone
• Contributo alla manifestazione “50’ Anniversario Alluvione
di Goro” Comune di Goro
• Contributo Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ferrara:
indagine del grado di soddisfazione degli utenti per il Servizio
Idrico Integrato e Servizio di gestione dei rifiuti urbani
• Sponsorizzazione progetto “SALVA LA GOCCIA” indetto dal
Comune di Codigoro: progetto ambientale nelle scuole primarie
• Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days
2009” fondi destinati al progetto “Lasciateci in pace”
• “SCERIFFI ECOLOGICI”: progetto di salvaguardia e tutela
ambientale nelle suole primarie di Tresigallo.
• Contributo alla realizzazione “Progetto diga e acqua da bere”
per l’Ospedale St.Albert in Zimbabwe
• FRESA SCALARE
• PETRIFILM-BATTERIA+ COLI
• MULTIMETRO DIGITALE E MATERIALE VARIO
• PRESSOSTATO
• Contributo “Progetto Diga” - St. Albert’s Mission - Zimbawe
• Contributo Circolo Acque Delta Club
• Contributo “Progetto Diga” - St. Albert’s Mission - Zimbawe
• Progetto Khettara di Hassi Labiad
• Progetto “Acqua per la vita”
• Master Interuniversitario
• Progetto “Accesso all’acqua per i mapuche Nord Patagonia”
• Contributo per intervento di solidarietà ai terremotati
Emilia Romagna
• Contributo per fornitura acqua al progetto sportivo
“Scuole aperte per ferie”
• Contributo Circolo Acque Delta Club
• Contributo per pranzo dipendenti “Impianti pubblici Aperti”
Onlus Emiliano De Marco
€
5.000,00
Comun.Alloggio Don Bosco
€
324,00
Comune di Tresigallo
Comune di Tresigallo
€
€
2.000,00
2.000,00
Scuola Sec.di 1^grado di Codigoro
€
1.000,00
Ass.ne Emergency onlus
€
1.000,00
Comune di Goro
€
1.000,00
ATO6 Ferrara
€
3.200,00
Comune di Codigoro
€
500,00
Emergency Ferrara
€
1.000,00
Comune di Tresigallo
€
2.000,00
IBO
€
2.000,00
Africa
Africa
Africa
Africa
Africa
Italia
Africa
Africa
Italia
Italia
Argentina
Italia
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
93,24
286,20
1.339,53
484,80
2.000,00
7.321,05
2.000,00
15.000,00
2.500,00
10.000,00
3.000,00
3.000,00
Italia
€
800,00
Italia
Italia
€
€
15.618,24
1.869,00
2009
2010
2011
Palmiere
Acqua di falda
e di condensazione
Aria umida
142
2 La Relazione Sociale
Aria secca
Falda d’acqua
2012
La Relazione Sociale 143
3.
RELAZIONE
ECONOMICA
Il bilancio sociale si conclude con la riclassificazione dei dati
contabili a valore aggiunto: un approccio di rendicontazione che
sottintende la volontà di dare conto di performance e risultati
sociali agli stakeholder.
2008
2009
2010
2011
2012
22.537.555 24.303.782 26.397.808 27.056.272 34.031.306
Valore della produzione del periodo
2.135.654
2.175.883 2.961.024 2.701.504
3.801.583
Costi materie prime, consumo e merci
6.963.489 8.008.063 8.859.106 9.239.755 13.698.856
Costo per servizi
5.129.023 5.050.284 4.915.027
4.921.217 5.044.409
Costo per godimento beni di terzi
505.605
813.751
321.493
317.260
357.326
Altri costi diversi di gestione
7.803.784 8.255.801
9.341.158 9.876.536
11.129.132
=
VALORE AGGIUNTO
6.466.441 6.557.075 6.424.876 7.173.804
7.413.794
Costi per il personale
1.337.343 1.698.726 2.916.282 2.702.732
3.715.338
=
MARGINE OPERATIVO LORDO
425.049
921.868
1.435.171 1.804.018
2.619.443
Ammortamenti, altre svalutazioni
e accantonamenti
912.294
776.858
1.481.111
898.714
1.095.895
=
RISULTATO OPERATIVO
-242.877
-149.914
-29.969
-212.547
-174.770
+/- Proventi e oneri finanziari
669.417
626.944
1.451.142
686.167
921.125
=
REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE
-296.011 -201.582
-372.828
148.285
483.864
+/- Proventi e oneri straordinari
373.406
425.362 1.078.314
834.452
1.404.989
=
REDDITO AL LORDO DELLE IMPOSTE
362.000 408.500 886.000 670.000
997.000
imposte esercizio
11.406
16.862
192.314
164.452
407.989
=
REDDITO NETTO DELL’ESERCIZIO
144
2
145
3.
Valore aggiunto
Dall’analisi dei dati a valore percentuale si evidenzia una lieve
diminuzione del valore aggiunto nell’ultimo quinquennio
(soprattutto dal 2011 al 2012), principalmente dovuta ad un
aumento dei costi per servizi. Contrariamente il reddito netto
nel 2012 è aumentato grazie all’aumento del valore della
produzione.
Valore della produzione del periodo
Costi materie prime, consumo e merci
Costo per servizi
Costo per godimento beni di terzi
Altri costi diversi di gestione
=
VALORE AGGIUNTO
Costi per il personale
=
MARGINE OPERATIVO LORDO
Ammortamenti, altre svalutazioni
e accantonamenti
=
RISULTATO OPERATIVO
+/- Proventi e oneri finanziari
=
REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE
+/- Proventi e oneri straordinari
=
REDDITO AL LORDO DELLE IMPOSTE
imposte esercizio
=
REDDITO NETTO DELL’ESERCIZIO
146
2 Relazione Economica
2008
%
2009
%
2010
%
2011
%
2012
%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
9,50%
9,00%
11,20%
9,98%
11,17%
30,90%
32,90%
33,60%
34,15%
40,25%
22,80%
20,80%
18,60%
18,19%
14,82%
2,20%
3,30%
1,20%
1,17%
1,05%
34,60%
34,00%
35,40%
36,50%
32,70%
28,70%
27,00%
24,30%
26,51%
21,79%
5,90%
7,00%
11,00%
9,99%
10,92%
1,90%
3,80%
5,40%
6,67%
7,70%
4,00%
3,20%
5,60%
3,32%
3,22%
-1,10%
-0,60%
-0,10%
-0,79%
-0,51%
3,00%
2,60%
5,50%
2,54%
2,71%
-1,30%
-0,80%
-1,40%
0,55%
1,42%
1,70%
1,80%
4,10%
3,08%
4,13%
1,60%
1,70%
3,40%
2,48%
2,93%
0,10%
0,10%
0,70%
0,61%
1,20%
Risultato operativo
Reddito netto dell’esercizio
0,10%
0,10%
0,70%
0,61%
1,20%
4,00%
3,20%
5,60%
3,32%
3,22%
34,60%
34,00%
35,40%
36,50%
32,70%
2008
2009
2010
2011
2012
Relazione Economica 147
3.
Quozienti direzionali - Return On Assets
Media di settore
I principali indicatori della situazione economica
3,65
Nel 2012 CADF ha partecipato ad uno studio, curato dalla
società Databank, avente ad oggetto l’analisi delle performance
economico-finanziarie di aziende concorrenti operanti nel settore
del servizio idrico integrato. Lo studio è stato svolto riguardo gli
anni 2009-2010-2011. Lo stesso ambito è stato indagato nel
2011 con riferimento al triennio precedente. Combinando le
risultanze dei due studi si riportano di seguito le informazioni di
natura economica su CADF e del settore di riferimento.
Analizzando il ROA (return on assets) emerge che – dal 2008 al
2010 - il capitale investito dall’azienda CADF nelle diverse attività
ha dato un rendimento superiore rispetto alla media di settore;
una lieve flessione si è avuta invece nel 2011, ultimo dato di
rilevazione dello studio. In linea generale, la gestione del capitale
investito è improntata a criteri di efficienza, indipendentemente
dalle modalità di finanziamento.
4,46
2008
3,52
Azienda CADF Spa
4,89
4,17
2009
5,6
3,51
2010
2,84
2011
ROA*
* ROA = rapporto tra Utile corrente (ante oneri finanziari) e Attivo. Esprime la redditività dell’intero complesso dei
capitali investiti, sia nella gestione operativa che nelle attività finanziarie.
Stessa tendenza è confermata ponendo l’attenzione al ROI
(return on investment).
Quozienti direzionali - Return On Investment
Media di settore
6,72
2008
11,06
6,7
Azienda CADF Spa
14,17
7,99
2009
13,95
2010
6,46
6,1
2011
ROI*
* ROI = rapporto tra Utile corrente (ante oneri finanziari) e Capitale Investito. Esprime la redditività corrente del
capitale investito.
148
2 Relazione Economica
Relazione Economica 149
3.
L’analisi del ROE (return on common equity), contrariamente, rivela una redditività
del capitale proprio inferiore alla percentuale media di settore: l’analisi temporale
però evidenzia una crescita di tale indicatore nel corso dei quattro anni (oggetto
di rilevazione).
Quozienti direzionali - Return on common equity
Media di settore
3,92
0,3
4,58
Azienda CADF Spa
0,4
7,03
4,4
4,93
3,64
La politica di gestione delle scorte si dimostra prudenziale per tutto il periodo, con una crescita
dei giorni medi di scorta (da 13,81 gg del 2008 si passa a 14,74 nel 2009, a 18,06 nel 2010 e a
18 nel 2011), attestandosi sopra la media di settore (pari a 9-10 giorni).
Nel 2011, inoltre, il costo medio di indebitamento finanziario si mostra inferiore (-1,46%)
rispetto alla media di settore. Stessa tendenza è stata registrata nel 2010. Per gli anni 2008 e
2009, contrariamente, l’azienda CADF ha sopportato tale costo per valori superiore rispetto a
quello degli altri concorrenti del servizio idrico integrato.
L’analisi dei principali risultati economici in termini pro-capite (in relazione ai dipendenti)
evidenzia due diverse situazioni: da un lato si è assistito ad un andamento crescente dal 2008
al 2010 e una flessione nel 2011 di tali indici, dall’altro, le variabili analizzate presentano valori
al di sotto della media di settore.
Media di settore
2008
2009
2010
225,80
2011
229,90
213,30
207,30
ROE*
Azienda CADF Spa
* ROE = rapporto tra Risultato Netto (rettificato) e Patrimonio Netto. Esprime la redditività netta per gli azionisti.
151,31
151,62
150,20
137,17
L’analisi del turnover (rapporto tra i ricavi d’esercizio e il totale attivo) mostra livelli
superiori alla media di settore, a dimostrazione dell’efficienza nella gestione
dell’attività aziendale.
110,00
114,10
114,80
81,20
Turnover (media di settore)
Turnover (azienda CADF Spa)
48,20
49,40
50,30
46,22
45,22
45,22
0,90
1,02
0,77
0,64
0,30
0,29
0,29
0,27
2008
2009
2010
Ricavi pro capite
2008
150
2 Relazione Economica
2009
2010
2011
2008
2009
2010
Costo lavoro Pro capite
50,70
49,80
2011
61,48
64,86
64,00
45,67
2008
2009
2010
2011
Valore aggiunto operativo pro capite
2011
Relazione Economica 151
3.
Per tutto il periodo analizzato, le dilazioni mediamente concesse alla clientela sono
inferiori alla media di settore, cosi come la durata media dei debiti commerciali (a prova
di un contenuto sostegno finanziario mediamente richiesto e ottenuto dai fornitori).
Gli investimenti dal 2008 ad oggi
Durata media debiti commerciali (in giorni)
500
417
412
400
301
300
200
446
199
237
164
146
Azienda CADF Spa
Media di settore
Specifica sezione del presente documento è
dedicata ad illustrare gli investimenti effettuati
sul territorio nell’ultimo quinquennio. Come
esplicitato nella sezione “I comuni del territorio”,
il valore creato da CADF nel territorio di influenza
non è misurabile esclusivamente dal lavoro creato
o dai servizi erogati. Notevole importanza assume
la valorizzazione del patrimonio (impianti, rete,
infrastrutture), di cui l’azienda ha dotato l’area, per
la soddisfazione del cittadino.
Come mostra il grafico che segue, i maggiori
investimenti sono stati effettuati nel 2010 e
soprattutto nell’ultimo anno:
100
Valore investimenti
11.007.112,00
5.512.522,89
1.974.613,14
4.561.668,90
2.589.408,23
0
2008
2009
2010
2011
2008
2009
2010
2011
2012
Durata media crediti commerciali (in giorni)
369
400
338
317
Si fa presente che il piano d’ambito prevedeva:
326
300
200
197
174
184
199
100
0
2008
152
2 Relazione Economica
2009
2010
2011
Azienda CADF Spa
Media di settore
Anno
Valore
2008
euro 3.500.000
2009
euro 4.836.000
2010
euro 4.990.000
2011
euro 4.910.000
2012
euro 4.864.000
Relazione Economica 153
3.
Pertanto, appare interessante sottolineare che CADF ha effettuato nel quinquennio
investimenti per complessivi euro 25.600.000,00 mentre gli investimenti
previsti dal piano d’ ambito ammontavano a euro 23.100.000,00.
Inoltre un’analisi degli investimenti sul totale utenze (attive) pone in evidenza un
incremento del valore pro-capite nel corso degli ultimo quinquennio (seppur con
una lieve flessione nello scorso anno).
In dettaglio, le opere in corso sono così composte:
Valore investimenti
per singolo utente
80,52
37,95
2008
2009
Ro rifacimento di un pozzo nel vecchio campo pozzi
Adeguamento funzionale nuovi pozzi ed impianto di sollevamento finale (inverter + telec.)
Valore investimenti per singolo utente
29,16
Descrizione
Manutenzione straordinaria nastropressa
160,03
66,37
2011
2012
13.790,94
2.008,00
Manutenzione strutturale - edile edifici (fabbricati vari nella Centrale di Serravalle)
258.464,60
Adeguamento quadro elettrico sollevamento finale II° stralcio e sistema di ventilazione
6.272,47
Installazione valvola modulante ingresso impianto lido Spina
Lido delle Nazioni - Resinatura interna pensile
Oltre agli investimenti sopra riportati, non va dimenticato che l’azienda CADF
continua a promuovere la realizzazione di nuove opere sul territorio e ad assicurare
il buon funzionamento di quelle esistenti. In particolare, uno sguardo alle opere in
corso al 31/12/2012 mostra quanto segue:
Berra - Resinatura interna pensile
Opere in corso al 31/12/2012
2.061.810,02
1.409.259,37
1.162.268,7
381.315,76
286.628,81
127.885,46
49.667,94
147.369,16
154
2 Relazione Economica
Centrale
Serravalle
Impianti
acquedotto
Impianti
depurazione
Interventi
su rete
fognaria
Manutenzione Manutenzione Manutenzione Manutenzione
straordinaria straordinaria straordinaria sedi aziandali
impianti
rete acqua
rete fognaria
depurazione
Ricerca
rete acqua
Impianti
38.062,36
Acquedotto
3.676,40
742,16
Interventi di distrettualizzazione della rete
78.947,71
Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete
15.695,38
Interventi di distrettualizzazione della rete 2012
23.423,35
Implementazione telecontrollo acquedotto
28.560,56
Sostituzione di un tratto di condotta DN 600 Portogaribaldi - Estensi (ponte canale navigabile)
5.507,25
Zocca via Castello, 86 - Sost.ne Ø 50 pe con Ø 63 pvc - ml 109
8.087,27
Brazzolo via Brazzolo - Sost.ne dn 80 c.am con Ø 90 pvc - ml 2101
52.315,04
Coccanile via Matteotti - Sost.ne Ø 50 pe con Ø 63 pvc - ml 301
41.415,05
Volania via Cappuccini - Sost.ne dn 40 c.am con Ø 63 pvc - ml 621
48.578,95
Ricerca
perdite acqua
13.618,16
189.474,06
Alberone via Fazzina condotta lunghezza m 1.201
33.761,63
Manutenzione
Tresigallo via Garibaldi condotta lunghezza m 131
7.261,53
straordinaria
Pomposa via per volano condotta lunghezza m 551
7.938,21
rete acqua
Varie zone colonnine prelievo campioni
Gherardi via del mare condotta lunghezza m 1.531
Rilievo delle reti fognarie di Tresigallo capoluogo
Centrale
Ro
5.618,37
Risanamento torre acquedotto di Comacchio e pertinenze
Implementazione sistema di teleletture
Centrale
Serravalle
387.535,47
25.748,21
Volania via Provinciale 1^ Trav. - Sost.ne dn 40 c.am con Ø 63 pvc - ml 791
589.753,11
21.891,74
Centrale Ro
49.962,80
Adeguamento impianto di sollevamento scacchi
VOLANIA-V.PROV.LE SOST.COND.IDRICA
510.603,61
934,08
76.732,88
Adeguamento misuratori di portata
Manutenzione elettrica ed installazione valvola modulante in ingresso impianto Lido Scacchi
Oggetto
287.849,86
Adeguamento protezioni cabina di trasformazione MT/BT
Resinatura e ripristino vasche reagenti chimici
2010
Totale
Comacchio - Progettazione interventi previsti nel DUP
6.858,41
30.755,49
15.414,99
25.968,33
Italba Codigoro - Costruzione impianto di sollevamento e dismissione depuratore
14.840,92
Lido della Nazioni - Via Nazioni Unite- Sfioro impianto di sollevamento S/2
33.083,39
Jolanda-Via Luppi/Salici-Collettamento scarichi acque nere fabb.residenziali all’impianto di soll.
22.299,89
155
3.
Descrizione
Codigoro Ricalibratura collettore Galvano - Co-finanziamento Comune-Consorzio Bon-CADF
Totale
Oggetto
478,93
Manutenzione
135.504,22
straordinaria
Telecontrollo canali di Comacchio
58.929,26
rete acqua
Fognatura Berra - Via Vittorio Veneto
76.120,82
Collettamento scarichi -Via Stazione a Saletta nella rete urbana di Tamara
1.680,00
Serravalle: allacciamento fognario Porta del Delta e rifacimento fognatura
Adeguamento fognatura di Mesola via Migliorini
332.376,90
Copparo sostituzione tratto di 1.500 m collegamento con Ambrogio
127.885,46
Copparo - Depuratore capoluogo -realizzazione stazione di ispessimento dinamico dei fanghi
Manutenzione
straordinaria
rete fognaria
35.821,37
Ro- Frazione di Ruina- Primo stralcio adeguamento fognature e trattamento reflui
42.900,82
Copparo - Vie Pioppette, Canal Bianco, Beneficio, Chiesoline, Murarolo
169.282,47
Copparo - Vie Madonnina, Foschiera, Don Cinti, Cimitero Fossalta
143.224,44
Comacchio Valle Pega - Vie Istria e Arsa Pega
177.413,05
Interventi
182.697,10
su rete
Comacchio Valle Pega via Capodistria e Volania via Valle Trebba
179.464,60
fognaria
110.714,36
Codigoro-Italba-Caprile sostituzione tubi Øvari + nuovo Ø110PVC su SP7
155.658,16
Codigoro - Via Prove: sostituzione tubo Ø75PE con Ø90PVC
171.284,89
Condotta Ro - Serravalle relining di circa 3.000 m
40.798,11
Adeguamento stazione di trattamento fanghi depuratore Comacchio per produzione energia da biogas
8.532,80
Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale
Impianti
299.475,95
depurazione
Collegamento fognario Migliaro - Valcesura
331.844,14
Monticelli (via Liberazione) Consolidamento strutturale vasca di sollevamento
Ristrutturazione sistema depurativo Comune di Ro (adeguamento Ihmoff)
Interventi alla centrale di Ro (trattamenti
e rifacimento pozzi)
10%
Interventi di distrettualizzazione della
rete
3%
Telecontrollo acquedotto
2%
Collegamento fognario migliarino al nuovo depuratore
Jolanda via Castellani rifacimento impianto di sollevamento
Ricerca ed interventi di manutenzione per
eliminazione perdite
3%
Interventi strutturali vari
9%
1.218.048,35
Collegamento fognario da Valcesura al nuovo impianto di depurazione di Migliarino
Un’analisi delle principali opere realizzate mostra
la seguente situazione:
Investimenti dal 2008 al 2012 (% sul totale)
Comacchio Valle Pega - Vie Fiume e Canale Pega
Jolanda via Reale 6° Traversa e via Bonaglia 1° traversa
Focus: le principali opere realizzate dal
2008 al 2012
Interventi alla rete idrica
28%
Interventi al processo depurativo
22%
203.908,78
32.706,46
2.000,00
274.989,54
Codigoro - Completamento impiantistico di una linea con sistema a Cicli alternati
127.272,39
Comacchio - Ristrutturazione spogliatoi , asfaltatura strada
26.820,47
Comacchio - Ripristino sezione drenaggi,collegamenti idraulici installazione di seconda pompa
44.651,77
Comacchio sollevamenti - Telecontrollo - sostituzione sonde di misura e impositori di soglia
35.209,43
Comacchio S7 - Messa in sicurezza quadro elettrico, e installazione parapetti
10.544,38
Migliaro, Ostellato, Dogato - Installazione mixer, e modifica circuito di comando aeratore.
14.001,97
Copertura anti-odore torrino fognario Portogaribaldi
20.156,70
Adeguamento chimico fisico ed interventi per sistema di abbattimento odori
1.400,00
Manutenzione Straordinarie sedi aziendali 2013
49.667,94
Manutenzione
straordinaria
impianti
Migliarino realizzazione nuovo depuratore
intercomunale
14%
Interventi alla rete fognaria
9%
depurazione
Manutenzione
straordinaria
Il grafico riportato dimostra che l’azienda ha
effettuato interventi per ciascun dei settori di
propria pertinenza e su tutto il territorio.
sedi aziendali
Totale opere in corso al 31/12/2012
156
2
156
Relazione Ec
6.726.561,94
Relazione Economica 157
3.
Dettagli delle principali opere dal 2008 al 2012
Descrizione
Ro rifacimento campo pozzi
Totale
4308.892,63
Ro - Trattamento biologico
405.542,12
Ro - Trattamento biologico linea 2
205.733,96
Massafiscaglia - trattamento e ripristino cls
180.070,01
Manutenzione e ripristino torre piezometrica di Codigoro
239.935,04
Lido delle Nazioni - Resinatura interna pensile
387.535,47
Oggetto
Interventi alla
Centrale di Ro
Interventi
strutturali vari
Descrizione
Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale
Collegamento fognario migliarino al nuovo depuratore 1°stralcio condotta vecchio/nuovo
Collegamento fognario migliaro-Valcesura
1.269.179,75
299.475,95
alla rete
64.381,89
Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2011
108.182,59
Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2012
26.895,38
Interventi di distrettualizzazione della rete
75.065,73
Interventi
Interventi di distrettualizzazione della rete
104.980,41
di distrettua-
Jolanda, Via Reale I lotto -tratto A-D - ottimizzazione acq rurale
117.476,22
155.839,22
Condotta adduttrice Codigoro-Massafiscaglia
316.842,08
Rifacimento tratto di condotta Adduttrice P. Quagliotto - Bosco Mesola
494.983,87
Mezzogoro - ottimizzazione acq rurale
62.265,15
Ambrogio, Saletta, Brazzolo - ottimizzazione acq rurale
95.964,92
Interventi di distrettualizzazione della rete 2011
78.947,71
lizzazione
Jolanda, Via Reale II lotto -tratto D -L ottimizzazione acq rurale
Interventi di distrettualizzazione della rete 2012
23.423,35
della rete
Copparo - Vie Pioppette, Canal Bianco, Beneficio, Chiesoline, Murarolo - acq rurale
172.427,09
Copparo - Vie Madonnina, Foschiera, Don Cinti, Cimitero Fossalta - acq rurale
146.299,44
Comacchio Valle Pega - Vie Istria e Arsa Pega - acq rurale
180.440,91
Comacchio Valle Pega - Vie Fiume e Canale Pega - acq rurale
185.697,34
Comacchio Valle Pega via Capodistria e Volania via Valle Trebba - acq rurale
179.702,66
Jolanda via Reale 6° Traversa e via Bonaglia 1° traversa - acq rurale
110.790,98
Telecontrollo 2009
23.802,09
Implementazione telecontrollo acquedotto 2010
63.879,92
Implementazione telecontrollo acquedotto
64.630,33
Tresigallo - ottimizzazione processo depurativo
Telecontrollo
acquedotto
243.891,05
Comacchio - adeguamento processo cicli alternati - opere integrative dep.V° lotto,
adeguamento pozzetti fanghi primari, nuova linea fanghi
238.189,78
Comacchio - VI° lotto- linee 3 e 4
193.513,92
Comacchio dep VII° lotto implementazione sistema a cicli alternati linee 3 - 4
171.263,93
Comacchio Lavori di ottimizzazione processo depurativo: adeguamento
del processo a cicli alternati
430.765,61
Bosco Mesola adeguamento depuratore 2° stralcio
249.609,61
Interventi
al processo
Interventi
fognaria
Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2010
manutenzione
Migliarino
realizzazione
nuovo
depuratore
intercomunale
331.844,14
51.108,65
Ricerca ed
Oggetto
203.908,78
Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2009
interventi di
Collegamento fognario Valcesura-Migliarino nuovo impianto
Totale
Codigoro-Italba-Caprile sostituzione tubi Øvari + nuovo Ø110PVC su SP6 acq rurale
159.139,16
Codigoro - Via Prove: sostituzione tubo Ø75PE con Ø90PVC acq rurale
174.779,13
Interventi alla
rete idrica
depurativo
Totale
6.726.561,94
Copparo -Adeguamento impiantistico depuratore del capoluogo
con adozione del sistema a Cicli alternati
Codigoro - Completamento impiantistico di una linea con sistema a Cicli alternati
158
2 Relazione Economica
394.927,50
143.771,63
Relazione Economica 159
4.
OBIETTIVI
MIGLIORAMENTO
DI
CADF si propone per la prossima edizione del Bilancio Sociale di apportare delle azioni
di miglioramento nei confronti di tutti i propri stakeholder. Solo attraverso un costante
miglioramento è possibile raggiungere piena soddisfazione dei propri interlocutori e continua
creazione di valore nei confronti dell’intero sistema economico.
Stakeholder
Azioni di miglioramento
Identità
Comuni
• Fusione CADF SpA e Delta Reti SpA per aumentare efficienza gestionale
• Investimenti nella rete idrica
• Miglioramento del sistema di depurazione
Utenti
• Revisione delle procedure del Servizio Utenza
• Riduzione dei tempi per le verifiche letture, verifiche funzionamento contatore
e verifica inversione contatore
• Investimenti nella rete idrica
Clienti
Fornitori
• Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A.
• Procedura per standardizzare tempi e modalità di pagamento
• Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A.
Risorse umane
• Mantenere l’investimento in corsi di formazione sulla sicurezza aziendale
• Aumentare le ore di formazione nelle altre tematiche aziendali
• Migliorare i processi di comunicazione tra direzione e personale aziendale
Territorio
• Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A.
• Potenziare il laboratorio scientifico del C.E.A.
• Aumentare la comunicazione sul territorio dell’attività C.A.D.F
• Diminuzione delle perdite lineari
Le illustrazioni di questo capitolo sono a cura di Thomas Giovagnoli
• Riduzione dei consumi energetici
• Miglioramento del sistema di depurazione
160
2
161
GLOSSARIO
A
AA 1000
Accountability
Adduzione
B
C
Budget
Campione
(AccountAbility 1000) - standard (non certificabile) sviluppato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical
Accountability), frutto dell’evoluzione, nei processi di bilancio, auditing e reporting etico dovuti alla pratica,
alla loro applicazione concreta, all’elaborazione di studiosi ed a standard già esistenti. AA 1000 è nato per
migliorare le performance complessive delle organizzazioni mediante l’aumento della qualità nell’accounting,
auditing e nel reporting sociale ed etico. È un modello dinamico per il miglioramento continuo con un
approccio progressivo che consente la sua costruzione nel tempo.
Rendere conto. Accountability significa che aziende e organizzazioni devono essere in grado di giustificare
pubblicamente i propri comportamenti. Un’organizzazione è “accountable” se rende conto periodicamente
e comunica in modo trasparente alle parti interessate quanto è stato fatto nel corso delle proprie attività.
Nei sistemi di distribuzione idrica è il passaggio dai punti di prelievo dell’acqua potabile ai serbatoi, prima
dell’immissione nella rete di distribuzione.
D
Digestione
dei fanghi
Processo biologico che sfrutta l’azione di adatti microrganismi per la mineralizzazione dei fanghi, cioè per
la trasformazione, in prodotti più semplici e stabili (non putrescibili), del materiale organico contenuto nei
fanghi; materiale costituito, generalmente, da sostanze che si degradano con difficoltà (cellulosa, grassi,
ecc.). La digestione può essere digestione anaerobica o digestione aerobica.
Distrettualizzazione
Nell’ambito delle reti di distribuzione di acqua, il termine rappresenta la tecnica di suddividere una intera
rete in distretti omogenei, territorialmente raccolti e con caratteristiche idrauliche simili al fine di migliorare
la gestione e la manutenzione della rete.
G
E
P
Governance
Emungimento
Programma di gestione espresso in termini quantitativo-monetari, riferito al periodo di un anno che supporta
la direzione nella guida aziendale verso gli obiettivi di efficienza e di efficacia gestionale.
Frazione rappresentativa di una entità o di una popolazione.
Captazione
Ricerca di pozzi e riserve d’acqua dove poter effettuare l’emungimento.
Customer
satisfaction
Letteralmente “la soddisfazione del cliente”: è un parametro utilizzato per conoscere la bontà di un
determinato servizio offerto al pubblico.
Pozzo
piezometrico
S
Stakeholder
Insieme dei criteri e dei processi di governo in un’organizzazione.
Attività che consiste nell’estrarre acqua o idrocarburi allo stato liquido dal sottosuolo.
Pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di volano idraulico cioè di rendere
immediatamente disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all’apertura delle valvole in
centrale.
Portatore di interesse. con questo termine sono indicate tutte le categorie di soggetti che possono influenzare,
essere influenzati o avere un interesse per le attività dell’impresa/banca come le risorse umane, gli azionisti,
i clienti, la comunità nazionale e lo stato, i fornitori, le generazioni future.
Le illustrazioni del Glossario sono a cura di Thomas Giovagnoli
162
2 Obiettivi di miglioramento
Obiettivi di miglioramento 163
Questionario di valutazione del documento di
BILANCIO
SOCIALE
Dati generali del compilatore (compilare solo la sezione che interessa)
Provincia di residenza
Sesso
Maschio
Femmina
Anno di nascita
Categoria di apparteneneza
Professione
Fornitore
Personale interno
Cliente
Utente
Enti/Istituzioni
Collettività
Dipendente
Libero professionista
Studente
Pensionato
Disoccupato
Altro
L’azienda CADF Spa e il Bilancio Sociale
Come è venuto in possesso/conoscenza del Bilancio Sociale?
Convegno di presentazione
Ricevuto dall’azienza tramite una dipendenza
Per motivi di studio
Ricevuto per posta
Internet
Tramite conoscenti
Altro (specificare)
Quale capitolo del Bilancio Sociale ha trovato più interessante?
Identità aziendale
Relazione economica
Relazione sociale:
Utenti
Clienti
Fornitori
Risorse umane
Territorio
Comuni del territorio
Quali argomenti/tematiche vorrebbe approfondire o aggiungere?
Che giudizio assegna al Bilancio Sociale dell’azienda CADF Spa? (1= minimo - 4= massimo)
Completezza
Chiarezza
Trasparenza
Verificabilità
Grafica
IDENTITÀ AZIENDALE
RELAZIONE ECONOMICA
RELAZIONE SOCIALE
Commenti e suggerimenti
Le illustrazioni del Questionario di valutazione sono a cura di Thomas Giovagnoli
164
2
Obiettivi di miglioramento 165
Riferimenti
per il Pubblico
Attività oggetto del Bilancio Sociale
Servizio idrico integrato
Presidente
Cristiano Bertelli
Direttore Generale
Silvio Stricchi
Responsabile Qualità
Gianni Marani
Responsabile Laboratorio
Franco Gnudi
Dirigente Settore Amministrativo
Annibale Cavallari
Responsabile Settore Giuridico Legale
Pietro Zoli
Dirigente Settore Tecnico
Carlo Bariani
Progetto editoriale
Segni e Suoni srl
L..I.V.E. srl - Spin off dell’Università Politecnica delle Marche
Progetto grafico
Segni e Suoni srl
Coordinamento grafico
Cristina Capretta per Segni e Suoni srl
Crediti fotografici
Fotolia
IStockphoto
Galleria fotografica CADF
Stampa
La Pieve Poligrafica Editore Villa Verrucchio srl
Il Bilancio Sociale è stato stampato su carta FSC
(Forest Stewardship Council)
Questo documento è scaricabile da www.cadf.it
Ringraziamenti
Ai sindaci dei Comuni soci di CADF, ai clienti e fornitori che ci
hanno permesso, grazie al loro contributo, di redigere questo
documento.
Un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti CADF che lavorano
ogni giorno in azienda con entusiasmo e al puntuale, paziente
ed efficiente lavoro di coordinamento di Cinzia Boscolo che ci ha
consentito di portare a termine il Bilancio Sociale.
166
2
167