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SOMMARIO I clienti 88 Il servizio di controllo ambientale 89 Responso analisi on-line 90 L’attività di smaltimento reflui e percolati 91 Analisi di soddisfazione dei clienti 92 I fornitori 96 Guida alla lettura 6 La distribuzione dei fornitori nel territorio 96 Nota metodologica 8 L’analisi degli approvvigionamenti 97 10 I professionisti: fornitori privilegiati 101 La mission, la vision e i valori 12 Analisi del livello di soddisfazione dei fornitori 102 Il contesto di riferimento 16 Analisi del livello di soddisfazione dei professionisti 106 1. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” La Storia 20 Le risorse umane 110 Delta Reti SpA e CADF SpA: 22 Personale e politiche del lavoro 110 un legame inscindibile dal 2004 a oggi 22 Le competenze del personale 114 Il sistema di governance 26 Il processo di assunzione del personale 117 Le strategie e le politiche 30 Il sistema di incentivazione del personale 121 Le attività e i servizi di CADF SpA 34 La comunicazione interna 122 Gli stakeholder 40 Lo sviluppo del personale 123 43 Analisi del livello di soddisfazione del personale 125 L’attività di coinvolgimento degli stakeholder 2. La relazione sociale 44 Il territorio 128 46 Tutela dell’ambiente naturale e delle risorse 128 La presenza sul territorio di influenza 48 Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua 130 Gli investimenti effettuati nel territorio di influenza 50 Il livello di soddisfazione dei dirigenti scolastici 136 I servizi erogati nel territorio di influenza 66 Ricerca e innovazione 138 Le opinioni dei rappresentati dei cittadini 68 L’impegno nel sociale e la cooperazione internazionale 141 I comuni del territorio Gli utenti 70 3. Relazione economica 144 Gestione del rapporto contrattuale 74 I principali indicatori della situazione economica 148 Accessibilità al servizio 78 Gli investimenti dal 2008 ad oggi 153 Continuità del servizio 80 Informazioni all’utente Il livello di soddisfazione dell’utente 4. Obiettivi di miglioramento 160 81 Glossario 162 82 Questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale 164 Cristiano Bertelli Presidente CADF Siamo fortemente legati al territorio nel quale operiamo, rappresenta le nostre radici, la nostra storia, ma soprattutto il nostro domani. In questi anni siamo consapevoli di aver percorso, insieme, un cammino lungo e proficuo che ora va implementato attraverso la prospettiva concreta delle attività e delle azioni che possiamo e vogliamo continuare a sviluppare. Oggi CADF è una moderna azienda pubblica che gestisce il ciclo idrico integrato dell’acqua, dalla depurazione alla potabilizzazione fino alla distribuzione, nei 15 comuni soci dell’area del basso ferrarese. Una realtà estremamente dinamica e innovativa, il cui radicamento sul territorio è confermato dalla presenza di collaboratori che per l’85,3% proviene dai comuni soci di CADF, nonché da un beneficio economico, in termini di lavori, servizi e forniture, riversato nella provincia di Ferrara che in cinque anni ammonta ad oltre 20 milioni di euro; infatti un terzo del valore degli approvvigionamenti, anche grazie alla contenuta dimensione aziendale, avviene nel territorio locale. Unendo esperienza, competenza, capacità e innovazione tecnologica continuiamo a garantire un servizio di elevata qualità e di grande efficienza stimolando e, al contempo, assicurando un uso razionale e responsabile della risorsa idrica, uno degli elementi essenziali del pianeta. Con orgoglio e con tenacia vogliamo portare avanti il nostro progetto di crescita e di consolidamento e se è vero che dal territorio traiamo linfa vitale è anche vero che ci preoccupiamo di restituire alla comunità in cui operiamo risorse positive per il futuro in termini di investimenti, occupazione, coinvolgimento dei cittadini, sensibilizzazione ambientale e valorizzazione del territorio. L’acqua, per noi, costituisce un bene prezioso da promuovere e tutelare e il nostro lavoro vuole contribuire a preservarla. Non a caso attribuiamo grande importanza al processo di potabilizzazione che, pur essendo molto elaborato, seguiamo con cura, attenzione e professionalità. Tecnologie sofisticate, laboratori all’avanguardia, personale tecnico specializzato e preparato. Sono tanti gli aspetti che caratterizzano il nostro impegno quotidiano e anche per questo abbiamo scelto di proseguire l’avventura del Bilancio Sociale, avviata ormai tre anni fa, per raccontare in modo diretto e trasparente le innumerevoli iniziative intraprese, le sfide che ci attendono e i progetti che ci vedono impegnati. Abbiamo scelto dunque, con questo strumento, di puntare sul dialogo e sul gioco di squadra, elementi che da sempre caratterizzano il nostro approccio al lavoro. Condivisione, integrazione e confronto sono, del resto, i pilastri su cui abbiamo fondato questa piccola grande azienda che, pur in un contesto economico di estrema criticità, ha saputo scegliere la via da seguire. Silvio Stricchi Direttore Generale CADF Continua il nostro impegno, intrapreso tre anni fa, di rendere trasparenti le informazioni sull’impatto sociale ed ambientale, oltre che economico, di CADF nei confronti dei suoi principali portatori di interesse (utenti, clienti, fornitori, risorse umane e territorio), in relazione ai risultati raggiunti e alle modalità con cui questi sono stati perseguiti. Con il bilancio sociale 2012 si è scelto di fornire una chiave unitaria di presentazione delle dinamiche che interessano l’azienda con l’introduzione del piano degli investimenti e di un confronto quinquennale per tutti gli indicatori individuati. L’obiettivo prioritario della nostra azienda è conciliare la gestione del servizio idrico integrato con l’ambiente. Una gestione che è impostata in modo virtuoso affinché la tariffa, legata ai costi e agli investimenti, sia il più possibile equilibrata e congrua. Il contenimento dei costi di gestione diventa senza dubbio una priorità per CADF che vuole sempre guardare avanti, attraverso investimenti destinati a progetti infrastrutturali sulle reti e sugli impianti di depurazione, oltre che ad attività di ricerca e sviluppo. Si tratta, dunque, di un programma di irrobustimento degli interventi nell’ottica di garantire un servizio sempre più efficiente e, soprattutto, di qualità. L’acqua, come è ormai noto, è una risorsa limitata e la sua gestione per CADF avviene riducendo al massimo gli sprechi, attraverso prelievi contenuti, nel rispetto della natura e dell’ecososistema e la sua rimmissione nell’ambiente, grazie ad un complesso processo di depurazione, consente di ottenerne una migliore qualità. Per la nostra azienda quando si parla di rispetto ambientale si fa riferimento anche alla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’aria e il consumo di energia elettrica. Nei progetti futuri c’è la volontà di spingere sempre più verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di sistemi di mobilità sostenibile. Con la volontà di trasmettere in eredità alle generazioni future valori, tradizioni, culture volte ad enfatizzare prassi orientate a garantire lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane, avendo cura del patrimonio e delle riserve naturali esauribili. CADF in questo senso si pone come soggetto attivo per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. 2 GUIDA ALLA LETTURA Prendendo spunto dalle linee guida nazionali e internazionali di social accountability - dopo aver esplicitato la metodologia adottata e i principi ispiratori del processo di rendicontazione - il documento presenta i seguenti contenuti: IDENTITÁ CADF indicazione dellle tappe storiche, del contesto di riferimento, della mission, della vision e dei valori che guidano l’organizzazione, del sistema di governance, delle strategie e la mappa degli stakeholders Il rispetto dei principi etici e l’assunzione di proprie responsabilità verso l’ambiente socio-economico sono fatti pressoché naturali per l’azienda CADF, fortemente radicata nella realtà in cui opera. Dalla consapevolezza di dover sempre agire cercando di compiere scelte che contemperino tutte le istanze della comunità trae ispirazione il documento di Bilancio Sociale. La decisione di adottare strumenti di rendicontazione socio-ambientale in aggiunta alla reportistica di accountability economico-finanziaria, infatti, si rivela come un atto di responsabilità - intrapreso da CADF tre anni fa - con il fine di raccogliere e comunicare informazioni multidimensionali in grado di dare evidenza alle relazioni che un’azienda pone in essere come istituto sociale. Attraverso questo strumento di comunicazione, CADF vuole dimostrare trasparenza sull’impatto sociale ed ambientale, oltre che economico, delle iniziative svolte ad una pluralità di soggetti che a diverso titolo sono interessati ai risultati raggiunti dall’azienda e alle modalità con cui questi sono perseguiti. Il bilancio sociale 2012 è, quindi, un semplice mezzo per comprendere quali sono gli stakeholder dell’azienda, i loro interessi, le opportunità e le sfide dagli stessi presentati e infine identificare le responsabilità sociali che l’azienda ha nei loro confronti. Il Bilancio Sociale consente agli stakeholder di conoscere in profondità le politiche di CADF improntate ad un comportamento socialmente responsabile nella gestione delle attività dirette al perseguimento 2 Guida alla lettura dello sviluppo sostenibile. Con questa terza edizione CADF mantiene la promessa - ai propri utenti, clienti, fornitori, risorse umane e a tutto il territorio - di trasparenza e comunicazione delle performance sociali, ambientali e economiche delle proprie attività in relazione agli obiettivi prefissati e agli impegni presi. E lo fa cercando di fornire una chiave unitaria delle dinamiche che interessano l’azienda, arricchendo - per la prima volta - il documento con esposizione del piano di investimenti realizzato (e in via di prossima realizzazione) e con confronti quinquennali per tutti gli indicatori. In ottica di miglioramento continuo nel processo di divulgazione delle informazioni a tutti i portatori di interesse, altra novità di questa edizione è la considerazione di un nuovo stakeholder: i comuni. Benché nei documenti degli anni scorsi le iniziative e gli impatti socio-ambientali sui diversi territori comunali non sono stati esclusi nella narrazione, agli stessi erano stati assegnati spazi dislocati nel documento. La presente edizione ne riconosce l’importanza dedicando a tale portatore di interesse una specifica sezione. Inoltre, il bilancio sociale 2012 dimostra l’impegno dell’azienda al dialogo e all’interazione con i propri stakeholder: la presente edizione, infatti, è arricchita dei risultati del processo di stakeholder engagement promosso dall’azienda. RELAZIONE SOCIALE descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati che l’azienda ha ottenuto in relazione agli impegni assunti e ai programmi realizzati e degli effetti prodotti sui singoli stakeholders (comuni, utenti, clienti, fornitori, risorse umane, territorio) mediante informazioni descrittive e indicatori sociali e ambientali RELAZIONE ECONOMICA indicazione del valore aggiunto creato con l’attività aziendale GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO descrizione degli obiettivi di miglioramento che l’azienda si propone di raggiungere nel medio-breve periodo Al termine è riportato un glossario dei principali termini utilizzati e un questionario di valutazione del documento di Bilancio Sociale. Guida alla lettura NOTA Fonte AA1000 (1999) METODOLOGICA Come per le precedenti edizioni, il documento è stato predisposto in conformità allo standard AA1000 (AccountAbility 1000), il quale oltre a definire i seguenti principi cardine del processo di rendicontazione, guida il processo di definizione del report e di coinvolgimento degli stakeholder. Il modello - elaborato nel 1999 dall’International Council of the Institute of Social and Ethical AccountAbility - fornisce gli elementi utili per migliorare la performance e il bilancio di un’organizzazione attraverso un processo sistematico di coinvolgimento degli stakeholder e di integrazione di tali processi nelle normali attività quotidiane. Il processo si articola in cinque fasi - come esposto nella figura che segue - che si sviluppano prevalentemente in maniera lineare, anche con possibilità di ripetizione: In particolare, le fasi richiamate comprendono le seguenti attività: • Embedding. Istituzione di sistemi (gestione e raccolta delle informazioni, implementazione dei valori, audit interna), sviluppati per rafforzare il processo e per integrarlo nel migliore dei modi. • Planning. Definizione dei valori e degli obiettivi sociali ed etici dell’organizzazione e identificazione degli stakeholder; • Accounting. Definizione dello scopo del processo, raccolta e analisi delle informazioni, identificazione degli indicatori e degli obiettivi, sviluppo di un piano di miglioramento; Nota Metodologica Il principio di rendicontazione alla base del “Framework AA1000” è l’«inclusività». Da tale principio derivano altri due principi di base, esplicitati nelle linee operative AA1000ASP AccountAbility Principles (2008). MATERIALITÀ RISPONDENZA favorire la partecipazione degli stakeholder allo sviluppo e al raggiungimento di una risposta responsabile e strategica alla sostenibilità determinare la rilevanza e la significatività di un tema per un’organizzazione ed i suoi stakeholder rispondere ai temi sollevati dagli stakeholder e che hanno a che fare con la performance aziendale • l’identificazione e la comprensione delle aspettative e dei bisogni 2 scritta o verbale (report) da sottoporre agli stakeholder per ottenerne una condivisione; • Stakeholder engagement. Continuo collegamento tra l’organizzazione e i suoi Gruppi di interesse. INCLUSIVITÀ La AA100 sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei vari portatori di interesse nella preparazione del documento allo scopo di consentire: AccountAbility (www.accountability21.net) è un network globale senza scopo di lucro con sedi a Londra, Washington, Beijing, Ginevra, San Paolo e San Francisco, nato nel 1995 per promuovere l’innovazione nell’accountability per la crescita dello sviluppo sostenibile. In particolare, esso è diretto ha fornire gli elementi chiave per assicurare qualità al processo di accounting, auditing e reporting etico e sociale. • Auditing e reporting. Realizzazione di una comunicazione degli stakeholder; • l’allineamento delle strategie e delle attività con le finalità di sviluppo sostenibile; • la misurazione e la rendicontazione delle performance attraverso lo sviluppo; • l’implementazione di indicatori che consentano agli stakeholder di valutare le attività dell’azienda. Le attività di dialogo è stata svolta secondo quanto predisposto nelle linee operative AccountAbility 1000 Stakeholder Engagement Standard (2005). Lo strumento di coinvolgimento è rappresentato dai questionari somministrati alle varie categorie di stakeholder. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi sopra descritti, è stato compiuto un percorso che ha richiesto: • ascolto delle opinioni degli stakeholder in merito all’operato dell’azienda; • rendicontazione dei risultati del dialogo e del piano di miglioramento; • misurazione del livello di chiarezza e completezza del Bilancio Sociale (realizzata mediante la predisposizione di un questionario di valutazione del documento in calce allo stesso). Nota Metodologica 1. IDENTITÀ DI CADF “L’acquedotto del Delta” CADF opera nel settore del servizio idrico integrato in un territorio costituito da 15 comuni appartenenti alla provincia di Ferrara. CADF si occupa della fornitura di servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Inoltre, CADF cura, nel proprio territorio di competenza, la realizzazione di reti e impianti connessi all’utilizzo di risorse idriche, focalizzando gli interventi nell’ambito di ristrutturazione e miglioramento dell’infrastruttura esistente. l’impianto e la gestione dell’intero ciclo di produzione, distribuzione, raccolta e depurazione dell’acqua per usi multipli, per il controllo, trattamento e difesa delle risorse idriche dall’emungimento al rilascio, nel territorio dei Comuni soci Oggetto Sociale la realizzazione e/o gestione di impianti e di attività ricreative o sportive connesse con l’utilizzo di risorse idriche 10 2 la gestione di servizi e/o interventi attinenti il patrimonio idrico finalizzati alla tutela dell’ambiente, dell’agricoltura, della fauna e della flora acquatica, dei processi geomorfologici e degli equilibri idrologici la gestione di servizi che saranno demandati dai Comuni soci Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 11 1. MISSION, LA LA VISIONE EI Mission Partecipazione VALORI Cortesia Efficacia ed efficienza Valorizzazione delle risorse umane Chiarezza, comprensibilità trasparenza e completezza Continuità ACQUA PER TUTTI Eguaglianza e imparzialità di trattamento Assicurare la disponibilità di acqua potabile ai cittadini preservando e tutelando l’ambiente naturale e le sue risorse, mediante una gestione del ciclo idrico integrato improntata all’efficacia e all’efficienza. I NOSTRI VALORI Sostenibilità Vision 12 2 ACQUA BEVUTA DATUTTI I Valori Sensibilizzare i cittadini a bere sempre di più l’acqua potabile. Accrescere la qualità dell’acqua potabile e le performance della gestione mediante utilizzo di nuove tecnologie e incentivazione della ricerca e sviluppo; operando, in aggiunta, verso la diminuzione di sprechi nell’intero ciclo integrato nell’ottica della tutela del bene comune. L’intera attività dell’azienda CADF è orientata al rispetto dei valori etici di seguito descritti. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 13 1. Eguaglianza e imparzialità di trattamento Valorizzazione delle risorse umane CADF garantisce l’eguaglianza di trattamento agli Utenti e a tutti coloro che usufruiscono dei Suoi servizi a parità di servizio prestato nell’ambito di tutto il territorio di competenza. Particolare attenzione è dedicata ai soggetti portatori di handicap, agli anziani, a coloro che per lingua possono avere difficoltà comunicative ed ad utenti appartenenti alle fasce sociali più deboli. Garantire un ambiente di lavoro sicuro, tale da agevolare l’assolvimento del lavoro e da valorizzare le attitudini professionali di ciascuno. Chiarezza, comprensibilità trasparenza e completezza dell’informazione Continuità Cortesia Curare in modo particolare il rispetto e la cortesia nei confronti degli Utenti, fornendo al proprio personale le opportune istruzioni. Partecipazione CADF pone la massima attenzione alla chiarezza, comprensione e semplificazione del linguaggio, anche simbolico, nei rapporti con l’Utente al fine di non indurre errate interpretazioni. A tale fine la società si impegna a fornire informazioni complete, trasparenti, comprensibili ed accurate. Promuovere la partecipazione dell’Utente alla fruizione del servizio sia per tutelare il diritto alla sua corretta erogazione sia per migliorare la collaborazione tra l’Utente e CADF. Sostenibilità Garantire un servizio continuo e regolare, evitando eventuali disservizi o riducendone la durata e garantendo adeguata comunicazione preventiva e servizi sostitutivi in caso di emergenza. CADF ormai saldamente ancorata alla logica dello sviluppo sostenibile, s’impegna a utilizzare, proteggere, curare e mantenere le risorse idriche del territorio di competenza. Efficacia ed efficienza CADF persegue l’obiettivo del progressivo e continuo miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del servizio adottando soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali atte al soddisfacimento di bisogni, aspettative e all’ottenimento dei risultati pianificati. 12 4 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” La gestione è comunque condotta nel rispetto di leggi e regolamenti, secondo principi di equa e libera concorrenza e trasparenza, evitando comportamenti non etici e ogni discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche ed alle credenze religiose dei suoi interlocutori. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 15 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ll territorio di riferimento si inserisce nel contesto socioeconomico della provincia di Ferrara. Come verificabile dai dati presentati nell’ Atlante della competitività delle province e delle regioni a cura dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne (aggiornamento al 31/12/2011), i settori predominanti dell’economia locale sono l’agricoltura e il commercio, che insieme costituiscono quasi il 44,3% delle imprese del Ferrarese. Il tasso di disoccupazione della provincia di Ferrara si attesta al 5,9% (decisamente inferiore a quello nazionale, pari a 8,4%). La situazione infrastrutturale della provincia presenta alcune carenze. Il territorio d’interesse di CADF si estende per 1.312,70 kmq, interamente caratterizzato da pianure, ed abbraccia 15 comuni di diversa estensione. Nel territorio d’influenza dell’azienda (15 comuni) la popolazione complessiva al 01.01.2012 (dato comunicato dagli uffici anagrafe dei diversi comuni) è di 103.203 individui, composta per il 48,2% da donne e il restante da uomini ed ha una struttura per età particolarmente anziana (l’incidenza di over 65 si mostra di circa il 26% sul totale). Essa rappresenta circa il 30% del totale popolazione della provincia ferrarese, caratterizzata da una densità di popolazione (dato DemoIstat) pari a 134,3 abitanti per kmq (nettamente al di sotto della media nazionale, che si attesta su 197,2 abitanti per kmq). m f Berra 2.424 2.820 5.244 169,79 Codigoro 5.901 6.501 12.402 Comacchio 283,77 Comacchio 11.280 11.716 22.996 Copparo 157,00 Copparo 8.053 8.886 16.939 Formignana 1.356 1.446 2.802 Goro 1.877 2.011 3.888 Kmq Comune di Berra 68,62 Codigoro Formignana Jolanda di Savoia Fonte: www.comuni-italiani.it 12 6 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Residenti al 31-12-2012 Totale per Comune Comune di 22,33 108,09 Lagosanto 34,23 Jolanda di Savoia 1.449 1.567 3.016 Massa Fiscaglia 57,83 Lagosanto 2.388 2.590 4.978 Mesola 84,25 Massa Fiscaglia 1.704 1.822 3.526 Migliarino 35,36 Mesola 3.478 3.624 7.102 Ostellato 173,70 Migliarino 1.808 1.862 3.670 Ro 43,03 Migliaro 1.081 1.140 2.221 Tresigallo 20,79 Ostellato 3.153 3.329 6.482 Goro 31,38 Ro Ferrarese 1.636 1.742 3.378 Migliaro 22,53 Tresigallo 2.145 2.414 4.559 Totale 1.312,70 49.733 53.470 103.203 Totale 17 1. L’indice generale di dotazione infrastrutturale economica è - fatta 100 la media nazionale - pari a 76,2 un valore (in diminuzione rispetto al 2011, ove si è registrato un valore pari a 80,6); mentre quello di dotazione di infrastrutture sociali si mostra pari a 94,51 (considerando anche in questo caso il valore Italia=100). Nonostante la non florida situazione delle infrastrutture - esposta nel dettaglio nei grafici - la provincia di Ferrara mostra una buona vivibilità: nella classifica de Il Sole 24 Ore è 49-esima in Italia (44esima l’anno precedente) e per Legambiente 14-esima (stesso piazzamento rispetto alla precedente rilevazione). Principali indici di infrastruttura (sociale) della provincia di Ferrara Ferrara Emilia Romagna Nord-Est strutture culturali e ricreative 80,71 Principali indici di infrastruttura (economica) della provincia di Ferrara Ferrara Emilia Romagna Nord-Est rete stradale 92,56 strutture sanitarie 66,47 reti bancarie e servizi vari strutture e reti per la telefonia e la telematica strutture 110,26 per l’istruzione rete ferroviaria 82,36 66,19 14,35 75,19 porti (e bacini di utenza) 53,83 120,3 impianti e reti energetico-ambientali 18 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” aeroporti (e bacini di utenza) 19 1. LA STORIA CADF si è costituita nel 2001 a seguito della trasformazione del Consorzio Acque Delta Ferrarese in Società per Azioni. Tale consorzio nacque dalla fusione di due consorzi: il Consorzio Acquedotto Basso Ferrarese (CABF), formato da 8 Comuni (Berra, Codigoro, Comacchio, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Massa Fiscaglia e Mesola), costituito il 27 maggio 1935 ed il Consorzio Intercomunale Acquedotto di Copparo (CIA), formato da 7 Comuni (Copparo, Formignana, Migliarino, Migliaro, Ostellato, Ro, Tresigallo), costituito il 21 settembre 1924. Nel 2004 alcuni eventi importanti hanno segnato l’evoluzione storica dell’azienda: l’entrata nella compagine sociale del Comune di Comacchio e la creazione, per scissione proporzionale, della società DELTA RETI S.p.A. Nello stesso anno l’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici di Ferrara (ATO 6) ha affidato “in house” per 20 anni (mediante convenzione) all’azienda CADF la gestione del Servizio Idrico integrato nei 15 comuni che ne costituiscono altresì la compagine sociale. Infine, sempre nel 2004, dalla volontà di CADF, in collaborazione con la Provincia di Ferrara è nato il C.E.A La Fabbrica dell’Acqua, con lo scopo di promuovere la conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali, quale bene comune dell’umanità. Pillole di storia - dal 1995 al 2004 In data 15 giugno 1995 viene depositata, con atto pubblico la scrittura privata datata 3 gennaio 1994, con la quale i comuni di Berra, Codigoro, Goro, Iolanda di Savoia, Lagosanto, Massafiscaglia e Mesola, associati nel Consorzio Acquedotto Basso Ferrarese ed i comuni di Copparo, Formignana, Migliarino, Migliaro, Ostellato, Ro e Tresigallo, associati nel Consorzio Intercomunale Acquedotto di Copparo convengono e stipulano di fondere i suddetti due Consorzi in un nuovo Consorzio, che assume la denominazione di Consorzio Acque Delta Ferrarese- CADF, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di un proprio statuto. Nel medesimo atto pubblico vengono individuati i beni immobili e mobili registrati pervenuti al Consorzio dai preesistenti Consorzi ai fini degli annotamenti catastali e delle trascrizioni nei Pubblici Registri. In data 3 giugno 1999, con delibera dell’Assemblea n. 11, viene modificato l’oggetto sociale e vengono attuate altre modifiche statutarie, con deposito dello Statuto aggiornato al Registro Imprese effettuato in data 22 luglio 1999. 20 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” In data 27 luglio 2001, con atto pubblico, i consorziati deliberano la trasformazione del Consorzio medesimo in società per azioni ai sensi dell’art. 115 D.Lgs. n. 267/2000 (già art. 17 L. 127/97) con la nuova denominazione di “CADF S.p.A.”. La nuova forma giuridica di Società per azioni appare una soluzione gestionale idonea a garantire quella flessibilità d’azione necessaria all’attuazione delle finalità istitutive dell’originario consorzio, di cui mantiene, oltre al patrimonio, l’oggetto, le finalità e lo spirito di servizio nei confronti del territorio dei comuni interessati. In data 3 febbraio 2004, viene aumentato il capitale sociale di euro 2.556.000,00, aumento totalmente sottoscritto dal comune di Comacchio, mediante conferimento in natura del credito vantato dal comune di Comacchio stesso nei confronti di CADF – S.p.A., per cui il capitale sociale passa da euro 36.773.000,00 ad euro 39.329.000,00. In data 25 giugno 2004 viene depositato il progetto di scissione, a seguito del quale viene costituita la società “Delta Reti S.p.A.”, con sede in Codigoro. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 21 1. Delta Reti SpA e CADF SpA: un legame inscindibile dal 2004 a oggi Il 2004 segna un anno cruciale per l’azienda CADF SpA. Come richiamato, infatti, oltre alle innovazioni nei servizi e all’ampliamento della base patrimoniale, in questo anno si è assistito alla costituzione della società Delta Reti SpA, ove confluiscono la proprietà delle reti degli impianti e dotazioni patrimoniali, nonché dei diritti di utilizzo per il servizio idrico integrato. Seppur tale modifica potrebbe apparire un punto di rottura nella compagine dell’azienda, ciò è vero solo dal punto di vista formale: le due aziende infatti sono state sempre unite ed intrecciate molto profondamente sia a livello di governance che di unitarietà di fini nel perseguimento degli obiettivi istituzionali a favore della comunità di riferimento. Ripercorrendo le tappe storiche, infatti, si fa presente che la scissione in oggetto, nel 2004, si mostrò obbligatoria, in ottemperanza all’articolo 35 (Norme in materia di servizi pubblici) della legge finanziaria 2002, che ha introdotto l’obbligo di separare societariamente, attraverso un’operazione di finanza straordinaria, il ramo aziendale coincidente con la gestione del servizio pubblico locale di rilevanza economica, dalle reti, impianti ed altre dotazioni patrimoniali. La scissione, pertanto, è stata: PARZIALE ha avuto ad oggetto un ramo di attività, coincidente con la gestione del servizio idrico integrato, ricompresa nell’oggetto sociale di CADF SpA (società scindenda) PROPORZIONALE gli azionisti della scissa avrebbero partecipato nelle stesse proporzioni al capitale sociale della nuova società beneficiaria, coincidente con la società delle reti, denominata “Delta Reti SpA” 22 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Sulla base di quanto precisato, è stato prodotto il contratto di concessione amministrativa tra la scissa e la beneficiaria, relativamente alle infrastrutture (e connessi oneri) che la beneficiaria (quale società delle reti) avrebbe trasferito alla società scissa (quale società del servizio) a titolo di possesso. In particolare, DELTA RETI ha assegnato a CADF - con contratto di concessione amministrativa - le reti, gli impianti ed altre dotazioni relative al servizio idrico integrato (ai sensi della legge 36/94 e L.R. 25/99) e successive modificazioni, stabilendo, quale canone di concessione dovuto, il rimborso degli ammortamenti dei beni materiali ed immateriali concessi in uso e delle quote degli interessi dei mutui relativi ai beni concessi in uso. Gli obblighi di cessione - che erano stati previsti dai disposti normativi al fine di mantenere indenne la proprietà pubblica delle reti e degli impianti nel caso di cessione parziale o totale della società gestrice del servizio - , oggi non sussistono più. Il referendum popolare della primavera del 2011 e la successiva sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 17.07.2012, ha riabilitato l’affidamento “in house” quale modalità ordinaria di gestione del servizio, determinando la cancellazione di tali obblighi. Pertanto, essendo venuti meno gli imperativi di legge, allo stato attuale, la compagine societaria ritiene opportuno ritornare alla situazione precedente la scissione e, di A seguito della scissione, che si è perfezionata con atto di scissione il 29 ottobre 2004, il capitale sociale di CADF SpA è stato ridotto ad euro 4.007.434,00, il capitale della società beneficiaria è stato fissato ad euro 35.321.566,00, posseduto dei medesimi soci nelle stesse proporzioni del possesso in CADF SpA., in assenza di rapporto di concambio azionario. Con il medesimo atto di scissione CADF SpA attua le modifiche statutarie conseguenti, nonché, in particolare, la modifica degli articoli 1, 6 e 25, al fine di precisare, tra l’altro, che il capitale sociale deve essere a totale partecipazione pubblica. conseguenza, effettuare la fusione tra le due società mediante incorporazione della società costituita dalla scissione Delta Reti SpA nella società scissa CADF SpA. Il processo della fusione tra le due aziende è attualmente in corso e terminerà nel corso del 2013. Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 23 1. Le tappe storiche 2012 2004 2001 Nascita dell’Azienda CADF Spa (dalla trasformazione del Consorzio Acque Delta Ferrarese in Spa) 1994 Entrata nella compagine aziendale del Comune di Comacchio. Scissione della patrimoniale Delta Reti Spa, affidamento “in house” da ATO6 della gestione del servizio idrico integrato nei 15 Comuni, costituzione del CEA “La Fabbrica dell’Acqua” Riabilitazione dell’affidamento in “house” di gestione del servizio e decisione di nuova fusione tra Delta Reti Spa e CADF Spa Nascita del Consorzio Acque Delta Ferrarese (dalla fusione dei due consorzi Consorzio Acquedotto Basso Ferrarese e Consorzio Intercomunale Acquedotto di Copparo 2 24 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 25 1. IL SISTEMA DI GOVERNANCE Come richiamato nel percorso storico, in data 21-8-2001, dalla trasformazione del Consorzio CADF si è costituita l’Azienda CADF nella forma giuridica di Società per Azioni, i cui soci sono i Comuni di Berra, Codigoro, Comacchio, Copparo, Formignana, Goro, Iolanda di Savoia, Lagosanto, Massafiscaglia, Mesola, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Ro Ferrarese, Tresigallo. Gli stessi soci partecipano proporzionalmente al capitale sociale di Delta Reti SpA, attualmente soggetta al processo di fusione con la società CADF SpA. Richiamando brevemente il sistema di governance aziendale occorre precisare che l’organo deliberativo dell’azienda è l’Assemblea. Essa rappresenta l’universalità dei Soci e le sue deliberazioni, assunte in conformità della legge e dello Statuto. La stessa, in sede ordinaria, si occupa dell’approvazione dei documenti programmatori e consuntivi (compreso il bilancio di esercizio) oltre che dell’approvazione degli indirizzi strategici relativi alla gestione aziendale (restano di competenza dell’assemblea i compiti di nomina degli altri organi come da Statuto); in sede straordinaria, delibera su modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto e sulle operazioni straordinarie della società (trasformazioni, scioglimento, ecc.) . Al Consiglio di Amministrazione, invece, attengono i poteri di gestione ordinaria e straordinaria della società. Tale organo è composto da 4 consiglieri e dal Presidente (come riportato di seguito). Consigliere Antonio Cardi Consigliere Morena Feggi Consigliere Daniele Mantovani Consigliere Elena Rossi Presidente CADF Cristiano Bertelli Di seguito alcuni dati di attività degli organi dell’Azienda CADF 2008 2009 2010 Numero riunioni assemblea soci Numero riunioni CdA 26 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 2011 2012 4 4 5 5 3 13 9 8 10 10 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 27 1. Il direttore generale (Ing. Silvio Stricchi) ha la responsabilità gestionale della società, la quale presenta il seguente organigramma: Affari Generali Gare e contratti CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Direzione Generale Qualità Sicurezza Laboratorio Chimico Bio Settore Tecnico Settore Amministrativo Ufficio Tecnico Utenza Finanza e Contabilità Controllo di Gestione ICT Logistica Centro Servizi Risorse umane Magazzino 28 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Reti Lavori Investimenti Acquedotto Conduzione Impianti Lavori Investimenti Depurazione Conduzione Amministrativa Ambientale Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 29 1. STRATEGIE E LE LE POLITICHE L’intera attività di CADF è guidata da due principi ispiratori che identificano la risorsa idrica come bene comune e diritto umano fondamentale. Pertanto, la gestione del ciclo idrico integrato e l’erogazione di servizi ai clienti privati (analisi chimiche, smaltimento reflui e percolati da discarica) è interamente diretta a preservare e tutelare l’acqua quale risorsa indispensabile alla vita e patrimonio da condividere nell’interesse pubblico. L’impegno dell’azienda in questa direzione non si estende solo ai confini del territorio di riferimento, ma la consapevolezza che la risorsa idrica costituisce un diritto umano fondamentale è stato il motore che ha attivato gli sforzi aziendali verso iniziative di cooperazione internazionale. I principi enunciati si traducono nei seguenti obiettivi, che guidano la gestione dell’azienda: Superare le condizioni di diseguaglianza nella fruizione dei servizi da parte degli Utenti 30 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Attuare la gestione unitaria e coordinata delle risorse idriche con il massimo riguardo verso i risultati qualitativi ed economici Acqua pubblica, BENE COMUNE Acqua, DIRITTO UMANO fondamentale Il raggiungimento di tali scopi è agevolato dall’ambito sovraccomunale di azione non troppo esteso (come descritto nel contesto) e dalla gestione associata dei servizi idrici atti a operare secondo criteri di economicità, flessibilità e qualità. Allo scopo di guidare la gestione verso gli obiettivi strategici descritti l’azienda attua un processo di pianificazione e programmazione che si traduce in documenti in cui sono quantificati gli obiettivi da raggiungere e si esplicitano le azioni. Rientrano in tale ambito i documenti programmatici quali il Piano pluriennale degli investimenti che definisce le diverse attività dell’azienda tese a incrementare e valorizzare il patrimonio riguardo impianti di potabilizzazione, reti acquedotto, fognatura, depurazione e struttura; il Bilancio Preventivo con obiettivi strategici di mediolungo periodo e di breve periodo. Inoltre, per garantire qualità al servizio erogato, CADF ha attivato un Sistema di Gestione per la Qualità secondo le norme internazionali ISO 9001:2008. In particolare, il sistema è stato applicato alle attività svolte dal Servizio Utenza e dal Servizio di Controllo Ambientale (Laboratorio Analisi). Il fine dell’azienda è di assicurare e garantire idonei livelli di sicurezza e rispetto ambientale ai propri stakeholder siano essi utenti, clienti, risorse umane che intera collettività. In aggiunta, per eseguire le lavorazioni riferibili alla propria attività ed anche per conto dei Comuni soci, CADF si è dotata dell’attestazione SOA con la quale è abilitata ad eseguire lavori fino all’importo unitario di euro 516.457 nelle seguenti categorie ex D.P.R. 34/2000: • OG6 - Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere d’irrigazione e di evacuazione; • OS22 - Impianti di potabilizzazione e depurazione Agevolare, mediante gli standard di gestione del servizio. gli interventi di riequilibrio e di tutela ambientale, in un quadro di pianificazione economica e territoriale integrata Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 31 1. Codice Etico Ha altresì conseguito l’abilitazione alla progettazione fino alla classifica VIII (importo illimitato), disponendo al proprio interno di uno staff tecnico di adeguato livello. Tutta l’attività esercitata a favore della comunità nella gestione della risorsa idrica quale bene comune e di pubblico interesse è altresì improntata a un comportamento trasparente e responsabile della stessa azienda. La dimostrazione di impegni etici verso le attuali e le nuove generazioni è rivelata nel Codice etico e modello di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs 231/2001, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 novembre 2008. La peculiarità dell’attività esercitata e la chiarezza informativa che guida l’operato dell’azienda ha promosso l’adozione di strumenti di comunicazione: il Regolamento e la Carta dei Servizi. Si tratta di un documento in cui sono contenuti diritti, doveri e responsabilità dell’azienda nei confronti degli stakeholder. Se le norme, infatti, definiscono la struttura e i limiti dell’impresa, i codici etici consentono di risolvere i problemi riguardanti situazioni di corruzione diffusa o crisi generale di immagine, discrezionalità o abuso di autorità e slealtà nelle relazioni di delega, corporate governance, reputazione, norme. Il documento è volontario e ufficiale, viene approvato dal Consiglio di amministrazione e impegna l’azienda, i suoi collaboratori e tutti coloro che contribuiscono a creare valore. Il REGOLAMENTO il documento regola il rapporto tra il Gestore e gli utenti e descrive dettagliatamente tutte le modalità e condizioni tecniche, contrattuali ed economiche alle quali il Gestore è impegnato a fornire i servizi agli utenti, nonché la modalità di composizione degli evemtuali contenziosi LA CARTA DEI SERVIZI il documento rappresenta un’appendice ai contratti di somministrazione e illustra le modalità, i criteri e i livelli di qualità dei servizi erogati che il Gestore si impegna a garantire, i rimborsi dovuti all’utente per le inosservanze di tali previsioni, i tempi di risposta scritta ai reclami nonché orari e modalità di relazione con il pubblico 32 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 33 1. ATTIVITÀ E I SERVIZI DI LE Analisi chimiche • Captazione Acquedotto • Produzione • Distribuzione e depurazione • Fognatura • Depurazione Smaltimento reflui e percolati da discarica Costruzione reti e impianti Comuni del territorio di riferimento Risorse Umane Servizio di controllo ambientale Fognatura Fornitori di beni e servizi Territorio Clienti In secondo luogo, l’attività CADF si esplica anche in una serie di servizi a favore di clienti privati che domandano analisi chimiche specifiche, smaltimento reflui e percolati da discarica. Le azioni appena descritte palesano il valore creato nei comuni ove i singoli utenti risiedono. Infatti, sebbene il servizio è di diretta fruizione dei singoli, gli investimenti infrastrutturali, nonché la qualità nell’erogazione del servizio, determinano vantaggi - anche indiretti - a tutti i residenti dei comuni stessi. Inoltre, la focalizzazione della gestione su aspetti ad alto impatto ambientale comportano, in capo all’azienda, una responsabilità di tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale e delle risorse del territorio. La consapevolezza e la sensibilità dell’azienda in merito a tale aspetto non si sostanzia solo in una gestione attenta del servizio, nel rispetto di norme nazionali o comunitarie ma anche in un’attività di educazione ambientale alla comunità. Nello svolgimento delle proprie funzioni l’azienda CADF crea valore sul territorio, attuando un processo di erogazione e produzione a favore di utenti, clienti e ambiente (includendo iniziative a favore della comunità che vedono l’istaurarsi di relazioni con enti di ricerca, enti territoriali, enti locali, imprese, organizzazioni appartenenti al terzo settore, etc.). Centro Educazione Ambientale Utenti Guidati dalla mission, ispirati dalla vision e dai valori, gli organi di CADF espletano una serie di attività interconnesse dirette al rispetto di quanto descritto nell’oggetto sociale e al soddisfacimento degli obiettivi istituzionali, tenuto conto delle politiche implementate. In primo luogo, la gestione del servizio idrico integrato a beneficio dei cittadini sul territorio di riferimento (utenti) comporta: • la fornitura di acqua per uso pubblico e/o privato (uso domestico, non domestico, zootecnico e antincendio); • la gestione delle reti di fognatura e depurazione nei comuni di influenza allo scopo di assicurare la raccolta e convogliamento delle acque reflue nella pubblica fognatura e il loro trattamento mediante impianti di depurazione; • il servizio di controllo ambientale realizzato mediante analisi di laboratorio finalizzate ai controlli fisico-chimico-batteriologici sull’intero processo e, di conseguenza, su ognuna delle fasi di produzione, distribuzione e depurazione delle acque. Comuni Soci CADF Spa La creazione di valore sul territorio di CADF “L’acquedotto del Delta” 34 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 35 1. Focalizzando l’attenzione sulle attività primarie (acquedotto, fognatura e depurazione) si espongono di seguito i principali servizi. IL SERVIZIO FOGNATURA IL SERVIZIO ACQUEDOTTO Il servizio fognatura attiene agli scarichi immessi in pubblica fognatura, cioè accoglie la gestione di tutte le opere che raccolgono, allontanano e scaricano le acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili, produttivi privati e pubblici, congiunti o meno alle acque meteoriche. La rete fognaria è distinta in: Erogare il servizio relativo all’acquedotto comporta la gestione della fase della captazione e produzione e della fase di distribuzione, entrambe direttamente gestite da CADF: dalla fonte primaria della risorsa idrica fino alla disponibilità per il singolo utente dell’acqua potabile. La fase di captazione e produzione utilizza due impianti di potabilizzazione: uno dislocato a Ro e l’altro a Serravalle (a 25 km di distanza l’un l’altro), collegati da una condotta per consentire interscambio di acqua potabilizzata e assicurare così continuità del servizio in caso di indisponibilità temporanea di una delle due fonti. La fase di distribuzione è indirizzata al conferimento dell’acqua potabile (a sufficienza e con la giusta pressione) a tutti gli Utenti. Tale fase comporta la gestione delle tubazioni e degli impianti di sollevamento e accumulo in grado di consentire l’attuazione dei processi che vanno dall’adduzione all’allacciamento della singola utenza. Il servizio Acquedotto consente di dotare l’utenza di acqua per: Usi Potabili uso per settore produttivo uso civile domestico uso civile non domestico, inteso come consumi pubblici (scuole, ospedali, edifici pubblici, centri sportivi, ecc…) altri usi, relativi ai settori commerciali, artigianali e terziario in genere 36 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Condotte fognatura bianca, convogliante acque fognatura nera, convogliante acque di rifiuto fognatura mista, convogliante sia le prime che le seconde In particolare, le acque di rifiuto possono provenire da tre diverse fonti: “produttori di acque reflue domestiche” insediamenti civili oassimilabili quali abitazioni private, scuole, centri sportivi, ristoranti, centri turistici e tutte quelle attività che producono reflui derivanti da metabolismo umano Parametro/sostanza Portata PH Temperatura Colore “produttori di acque reflue industriali” attività produttive le cui acque reflue sono caratterizzate da parametri non rientranti nei limiti indicati nella tabella a lato Valore limite di immissione 15 mc/giorno 5,5-9,5 30 C° Non percettibile con diluizione 1:40 Materiali grossolani Assenti Solidi sospesi totali mg/l 700 BOD5 (come ossigeno) mg/l 300 COD mg/l 700 Rapporto COD/BOD5 2,2 “produttori di acque reflue industriali assimilabili alle domestiche” Fosforo totale (P) mg/l 30 Azoto ammoniacale (NH4) mg/l 50 attività produttive le cui acque reflue sono caratterizzate da parametri rientranti nei limiti indicati nella tabella a lato Azoto nitroso (N) mg/l 0,6 Azoto nitrico (N) mg/l 30 Grassi e oli animali/vegetali mg/l 40 Tensioattivi mg/l 20 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 1. IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE A seguito della fase di raccolta, allontanamento e scarico delle acque di rifiuto, viene svolto il processo di depurazione. La depurazione è effettuata con la tecnologia utilizzata “a fanghi attivi” con produzione finale di acqua depurata e fango. Le acque depurate sono immesse in corsi d’acqua superficiali ad una concentrazione di inquinanti nei limiti previsti dalla normativa vigente in materia. I fanghi prodotti nei 4 impianti a maggior potenziale vengono smaltiti, previa indagine chimico-biologica effettuata dall’ARPA di Ferrara, in agricoltura, mentre quelli prodotti nei rimanenti impianti vengono trasportati e stoccati in discarica controllata. I diversi depuratori sono allocati a: Depuratori Codigoro (44.000 a.eq.) Copparo (18.000 a.eq.) Tresigallo (16.000 a.eq.) Comacchio (180.000 a. eq.) IL SERVIZIO DI CONTROLLO AMBIENTALE Tutta l’attività descritta dal CADF prevede in aggiunta analisi chimiche giornaliere per la verifica dei limiti imposti dalla normativa vigente in materia di acque destinate al consumo umano, eseguiti da personale interno qualificato. I controlli, programmati su scala annuale, vengono eseguiti su: • fonti di approvvigionamento • impianti di produzione • punti significativi della rete idrica • acque in ingresso e uscita ai depuratori • scarichi produttivi potenzialmente inquinanti. 38 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 39 1. GLI STAKEHOLDER Le risorse umane Sono gli individui che prestano la loro attività lavorativa nell’azienda e con la loro professionalità e competenza supportano gli organi nel perseguimento della mission e rappresentano fonte di vantaggio competitivo Gli utenti La mappa delle diverse attività ha posto in evidenza come CADF SpA contribuisce a creare valore nel proprio territorio di riferimento e, in aggiunta, per tutti gli stakeholder. In particolare, provando a categorizzare i portatori di interesse, si riscontrano i seguenti gruppi di soggetti/organizzazioni: Sono i cittadini, appartenenti al contesto di riferimento del CADF che usufruiscono dei servizi del ciclo idrico integrato e delle attività inerenti la gestione della risorsa idrica e la tutela dell’ambiente naturale. Essi si configurano come beneficiari diretti dell’attività aziendale Le risorse umane I comuni del territorio Il territorio I fornitori di beni e servizi I sindaci dei comuni soci Azianda CADF Spa I sindaci dei comuni soci Rappresentano il Comune in qualità di socio del CADF (e di Delta Reti SpA) e pertanto partecipano alla governance della stessa Gli utenti I clienti I comuni del territorio 40 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” I clienti Sebbene possano apparire coincidenti con lo stakeholder precedente, la differenza è sostanziale. Come esposto nell’esplicazione delle diverse attività, il territorio di residenza degli utenti e dei clienti (per quelli che risiedono nei 15 comuni dell’area di influenza CADF) gode dei vantaggi e risente degli impatti delle azioni dell’azienda. I comuni, visti in questa ottica, quindi, non sono stakeholder interni (come nel caso della categorie precedente) ma esterni, garanti del patrimonio creato grazie alle decisioni prese dagli organi di governance (di cui fanno parte in qualità di stakeholder interni) Si tratta di beneficiari di servizi specifici quali analisi chimiche, smaltimento reflui, smaltimento pergolati da discarica, costruzione reti idriche. Possono essere aziende private, enti pubblici territoriali, organizzazioni del terzo settore che, in regime di libero mercato, domandano i servizi sopra citati al CADF Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” 41 1. I fornitori di beni e servizi Sono aziende industriali e di servizi che forniscono i prodotti ed erogano prestazioni idonee a consentire l’esercizio dell’attività aziendale. Nell’ambito della corretta, efficiente ed efficace gestione del servizio del ciclo idrico integrato, il loro ruolo è cruciale anche per attività di ricerca e sviluppo. Tra i fornitori di servizi un’importanza rilevante assumono i “tecnici” cioè biologi, chimici, ingegneri, geometri che come liberi professionisti o dipendenti di altre società, prestano le loro competenze per particolare esigenze sia di progettazione che di manutenzione al CADF mediante rapporti routinari che assicurano tempestività e qualità a tutti i processi a favore di utenti e clienti L’attività di coinvolgimento degli stakeholder I Come richiamato nell’introduzione al presente documento, l’attenzione di CADF nella stesura del bilancio sociale è quella di dare “voce” ai diversi stakeholder. Per tale ragione, la sezione della relazione sociale è strutturata con informazioni narrative e quantitativo-fisiche che descrivano gli impatti socio-ambientali dell’attività aziendale a favore di ciascun gruppo di portatori di Stakeholder Attività di dialogo realizzata Le risorse umane • Incontri di informazione, formazione e confronto • Riunioni di lavoro • Questionario di soddisfazione I sindaci dei comuni soci • Convocazione periodica degli Organi su aspetti di natura economico-finanziari e gestionali • Approvazione dei documenti programmatici e di modifiche allo Statuto • Confronto sugli aspetti normativi e regolamentari I clienti • Comunicazione relative a standard di prodotto/ servizio offerto (Manuale della qualità) • Questionario di soddisfazione I fornitori di beni e servizi • Comunicazioni per la gestione dell’approvvigionamento di beni e servizi • Questionario di soddisfazione Il territorio • Comunicazione attraverso sito internet • Comunicati stampa, affissioni e pubblicazioni su mass media • Questionario di soddisfazione ai fruitori delle iniziative della “Fabbrica dell’Acqua” L’assemblea dei soci e il Consiglio di amministrazione • Convocazione periodica degli Organi su aspetti di natura economico-finanziari e gestionale • Approvazione dei documenti programmatici e di modifiche allo Statuto • Confronto sugli aspetti normativi e regolamentari Gli organi di controllo • Comunicazioni nel rispetto della normativa vigente Il territorio Rientrano in questa categoria tutti gli stakeholder del territorio di riferimento, compresa la comunità in genere e le generazioni future, titolari del diritto umano fondamentale di fruizione della risorsa idrica e della salvaguardia dell’ambiente naturale. È in questo senso che s’inquadrano le azioni verso gli istituiti scolastici promossi dal Centro di Educazione Ambientale, braccio di sensibilizzazione del CADF, verso gli enti di ricerca pubblici o privati nella direzione di miglioramento continuo e incentivazione di azioni di ricerca e sviluppo. Alle categorie indicate occorre aggiungere gli organi di governance del CADF (già descritti nella sezione del “Sistema di Governance”) e gli organi di controllo del rispetto dell’impatto ambientale delle diverse attività e del rispetto dei regolamenti e normative di settori. Rientrano in quest’ultimo aggregato ad esempio i funzionari dell’azienda sanitaria locale, i referenti del Parco Delta del Po e dei Consorzi di Bonifica, l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente 42 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” interesse. Inoltre, CADF ha ritenuto essenziale la promozione e lo sviluppo di un’attività di dialogo e coinvolgimento degli stessi stakeholder, mirata a comprendere i loro bisogni, le loro attese e il loro grado di soddisfazione. La tabella seguente evidenzia le singole iniziative di stakeholder engagement adottate. 2. LA RELAZIONE SOCIALE 44 2 Identità di CADF “L’acquedotto del Delta” La Relazione Sociale 45 2. I COMUNI DEL TERRITORIO CADF fornisce ai cittadini del territorio di riferimento il servizio acquedotto, depurazione e fognatura assicurando qualità della risorsa idrica integrata e tempestività alle richieste. Il valore creato dall’azienda CADF nell’area di influenza è misurabile rispetto a diversi aspetti: la presenza sul territorio, gli investimenti effettuati e i servizi erogati. Gli impatti dell’azienda (in termini sociali, economici e ambientali) si ripercuotono sulla vita degli abitanti dei diversi comuni. Come esposto nella tabella che segue, ciascun comune ha una densità abitativa diversa dagli altri. Fonte: dati raccolti presso gli Uffici Anagrafe dei diversi comuni, al 31.12.2012 46 2 La Relazione Sociale Comune di Berra Seppur le politiche e le strategie poste in essere dall’azienda CADF sono egualitarie nell’area di influenza, i dati presentati nella presente sezione devono essere letti alla luce della diversa estensione e densità abitativa dei diversi comuni afferenti al territorio. La natura del servizio erogato nonché le finalità istituzionali - che vedono al centro il cittadino come beneficiario del servizio - determinano, infatti, la considerazione di aspetti tipici di ciascun circondario comunale. Totale abitanti per Comune 5.244 Codigoro 12.402 Comacchio 22.996 Copparo 16.939 Formignana 2.802 Goro 3.888 Jolanda di Savoia 3.016 Lagosanto 4.978 Massa Fiscaglia 3.526 Mesola 7.102 Migliarino 3.670 Migliaro 2.221 Ostellato 6.482 Ro Ferrarese 3.378 Tresigallo 4.559 Totale 103.203 La Relazione Sociale 47 2. La presenza sul territorio di influenza Come mostrato dalla grafica che segue, l’azienda ha la propria sede legale in Codigoro (FE) e altri due uffici (servizio Utenze) allocati nei comuni di Copparo e di Comacchio. Ciò determina non solo vicinanza al fruitore del servizio erogato ma anche la creazione di posti di lavoro nel territorio di influenza. Come, infatti, esposto nelle prossime sezioni, le risorse umane dell’azienda CADF sono prevalentemente residenti nell’area dei 15 comuni, così come la maggior parte dei fornitori e clienti hanno la propria sede nella provincia ferrarese e in zone limitrofe. UFFICI (Utenze) Via Togliatti n° 19 Copparo FE SEDE Via Alfieri n° 3 Codigoro FE UFFICI (Utenze) Via E. Fogli n° 10 Comacchio FE Le sedi di CADF “L’acquedotto del Delta” 48 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 49 2. Gli investimenti effettuati nel territorio di influenza Gli impianti di potabilizzazione per il servizio acquedotto La gestione del servizio idrico è sempre stata svolta dai Comuni del Basso e Medio ferrarese in un ottica di coesione. Sin dalla costituzione, avvenuta nel 1994, CADF ha gestito le risorse e risolto i problemi avendo un obiettivo di lungo termine per il superamento dei fabbisogni dei singoli Comuni, anticipando le richieste degli utenti finali soddisfacendo i loro bisogni. La costruzione dei primi acquedotti, ancora prima del Consorzio Acquedotto Basso Ferrarese e Consorzio Intercomunale Acquedotto, sono stati interamente realizzati attingendo a finanziamenti pubblici con onere a carico dello Stato (direttamente o indirettamente). La volontà di costruire queste infrastrutture è la conseguenza della maturazione nelle coscienze di garantire l’accesso universale al servizio idrico, per motivi igienici e umanitari, con l’obiettivo di portare l’acqua in tutte le case, cosa che il mercato da solo non è in grado di realizzare, in quanto il costo iniziale dell’infrastruttura è molto alto e il prezzo che l’investitore dovrebbe imporre per rientrare dall’investimento fatto non incontrerebbe la disponibilità a pagare dei potenziali utenti. Ormai da un paio di decenni gli investimenti sono quasi completamente autofinanziati. Gli investimenti realizzati con contributi pubblici sono ormai una minima parte. Gli investimenti realizzati però sono l’ossatura portante di tutta l’infrastruttura della gestione del servizio idrico integrato. Gli investimenti di CADF sono quindi di proprietà della società, Come già presentato nel primo capitolo del documento, nei comuni di Ro e Serravalle sono presenti due centrali, nelle quali avviene il processo di potabilizzazione e l’immissione nella rete di distribuzione dell’acqua potabile destinata ai cittadini e alle aziende del territorio. Le centrali (definite anche come impianti di potabilizzazione) consentono di eseguire la fase di captazione e di produzione, prima fase del servizio riguardante l’acquedotto. Esse sono collegate da una condotta di grosso diametro che, consentendone interscambi, ne ottimizza l’utilizzo in funzione delle caratteristiche delle acque da potabilizzare, delle richieste dell’utenza e della necessità di preservare e tutelare le fonti di approvvigionamento. Posti a 25 km di distanza l’uno dall’altro, assicurano la continuità del servizio in caso di indisponibilità temporanea di una delle due fonti. I prelievi avvengono per il 50% da falde profonde e per il 50% da acque superficiali (fiume Po); la marcata diversificazione delle fonti di approvvigionamento consente di garantire con efficacia la continuità del servizio. 50 2 La Relazione Sociale pagati con le tariffe addebitate agli utenti, ma indirettamente di proprietà dei Comuni, soci al 100% di CADF. I soci, che abbiamo visto sono stakeholder interni (membri dell’organo di governo), in questa attività di creazione del valore sul territorio di influenza, si sono dimostrati il tramite per convogliare sul territorio enormi finanziamenti per costruire ed innovare le infrastrutture idriche di questa area. Da qui deriva la doppia “funzione” di questi enti pubblici: essi, infatti, oltre alle attività istituzionali che competono loro, devono essere i custodi di questo enorme patrimonio, pagato dalla fiscalità generale e dagli utenti che abitano queste terre. E proprio per questo, i Comuni avevano scelto di trasformare la loro Azienda, da Azienda speciale (soggetti di diritto pubblico) in società di diritto privato (società per azioni). Questa tipologia societaria permetteva una maggiore flessibilità e maggior efficienza. Negli ultimi anni il legislatore nazionale ha introdotto numerose norme di assimilazione di queste società private ai soggetti pubblici, vanificando i tentativi di raggiungere obiettivi di economie di scala e garanzia di flessibilità. Ponendo l’attenzione sugli investimenti effettuati da CADF nel territorio di influenza, nella presente sezione, si descrivono, in primo luogo, le infrastrutture di cui è dotata l’area e che consentono l’erogazione dei servizi richiamati nell’identità; in secondo luogo, si richiama l’intera attività di manutenzione svolta a tali impianti (e reti) atta a garantire continuità e qualità ai servizi stessi. La Relazione Sociale 51 2. LA CENTRALE DI SERRAVALLE Trattamento filtrazione biologica centrale di Ro Si approvvigiona direttamente dal fiume Po. Prima di essere immessa in rete l’acqua viene raccolta e trattata in bacini di decantazione e filtrazione per abbattimento delle sostanze in sospensione; gli eventuali composti organici presenti nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni attivi. Il prelievo massimo è di 550 litri al secondo. Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico nei punti: L’acqua greggia potabilizzata nella centrale di Ro Ferrarese, proviene da pozzi profondi 50 m, ed è caratterizzata dalla presenza di ammoniaca, ferro e, in quantità minore, manganese. Si tratta di sostanze indesiderate di origine naturale, perché derivano dalla tipologia idrogeologica dei terreni, piuttosto comune per numerose zone della pianura Padana. Fino al dicembre 2010 le sostanze indesiderate venivano eliminate mediante dosaggio di ipoclorito di sodio all’ingresso della filiera di potabilizzazione. La centrale di Ro, costituita da due linee di trattamento simili, prevedevano la clorazione al breakpoint, una fase di ossidazione-strippaggio con aria, una filtrazione su sabbia ed una di filtrazione su carboni attivi granulari Dal mese di luglio del 2012 il trattamento di potabilizzazione della centrale di Ro è interamente effettuato tramite il processo a filtrazione biologica in sostituzione del trattamento al break-point. Questa moderna tecnologia permette di raggiungere elevati standards di qualità dell’acqua potabile, riducendo l’utilizzo del prodotto a base di cloro, prima usato per l’eliminazione dell’azoto ammoniacale; sono ora notevolmente diminuiti i composti cloroderivati, in particolare alometani, presenti nell’acqua potabile prodotta. Si consideri che l’applicazione di questa tecnologia ha consentito il risparmio di circa 1.100 tonnellate/ anno di ipoclorito di sodio. Nell’autunno 2009 sono iniziati i lavori per la riconversione completa di una delle due linee e nell’autunno 2011 sono iniziati i lavori per riconvertire a filtrazione biologica anche l’altra limitatamente però a cinque filtri sabbia e cinque filtri a carbone. Dall’estate 2012 la potenzialità della Centrale di Ro, mediante filtrazione biologica, è complessivamente di 450 l/s, 300 l/s per la linea 1 e 150 l/s per la linea 2. La tecnica d’ossidazione biologica consiste nella trasformazione delle sostanze riducenti contenute nell’acqua da trattare, per opera di una massa di batteri aerobi fissati sul letto filtrante attraversato dall’acqua in presenza d’ossigeno. In presenza di elevate concentrazioni di azoto ammoniacale, è necessario dosare ossigeno puro in aggiunta a quello trasferito naturalmente nella fase ossidativa che prevede insufflazione di aria. L’ammoniaca è ossidata a nitrato, ferro e manganese rispettivamente a idrossido e biossido insolubili eliminati come fanghi intercettati dalla filtrazione a sabbia. Le colonie di batteri nitrificanti rimangono aderite al letto filtrante (sabbia), dove trovano il supporto per vivere e moltiplicarsi; saltuariamente la parte in eccesso viene eliminata con gli idrossidi di ferro e biossido di manganese durante le fasi di lavaggio dei filtri. • greggia Po • entrata filtri a sabbia • entrata filtri a carbone • rete per le sostanze da tenere sotto controllo (ammoniaca, ph, conducibilità, cloro libero, torbidità) LA CENTRALE DI RO Si approvvigiona nel sottosuolo da falda. L’impianto di captazione, sollevamento ed invio in Centrale di potabilizzazione di Ro è costituito da n° 29 pozzi, di cui 11 dislocati all’esterno dall’area di pertinenza della Centrale, in fregio all’argine destro del fiume Po, verso ovest, n° 8 pozzi ubicati all’interno dell’area della Centrale stessa e n° 10 nell’area golenale del fiume Po in località Guarda Ferrarese. L’acqua, emunta da una falda sotterranea protetta, viene sollevata da elettropompe sommerse, installate all’interno dei pozzi, e condotta direttamente mediante tubazioni al collettore principale della Centrale. In funzione della richiesta di acqua si procede all’avviamento e/o spegnimento dei pozzi eseguendo tutte le operazioni dalla sala di controllo della Centrale. L’acqua estratta da 29 pozzi profondi viene raccolta e trattata per l’abbattimento delle sostanze indesiderate prima di essere Investimenti: Rifacimento Pozzi immessa in rete; gli eventuali composti organici presenti nell’acqua greggia vengono abbattuti da filtri a carboni attivi; Nello specifico l’intervento in oggetto ha riguardato il il prelievo massimo è di 500 litri al secondo. rifacimento di tre pozzi degli undici esistenti dislocati Strumentazioni on line con rilevazioni e allarmi in automatico all’esterno dell’area della centrale, per esigenze legate nei punti: alla ormai scarsa funzionalità. I nuovi pozzi, realizzati a circa 5 metri da quelli esistenti, sono stati eseguiti con • greggia pozzi il metodo della rotazione a circolazione inversa fino al • pre-accumulo raggiungimento di una profondità di circa 50 metri ed • rete per le sostanze da tenere sotto controllo hanno singolarmente una potenzialità di 30 l/sec. (ammoniaca, ph, conducibilità, cloro libero) 52 2 t/y ipo costo ipo euro/anno 1.500 200.000 150.000 1.000 100.000 500 50.000 prima dopo prima dopo La Relazione Sociale 53 La Relazione Sociale 2. Ne deriva il seguente andamento della dotazione pro-capite, sul territorio di riferimento: La rete idrica e gli impianti di sollevamento e accumulo per il servizio “acquedotto” Dotazione (pro-capite) reti - servizio acquedotto Assicurare la distribuzione dell’acqua potabile a tutti gli utenti comporta la gestione delle tubazioni e degli impianti di sollevamento e accumulo in grado di consentire l’attuazione dei processi che vanno dall’adduzione all’allacciamento della singola utenza. Una prima visione generale dei dati delle strutture a supporto dell’intera attività operativa di erogazione del servizio concernente l’acquedotto, svolta dall’azienda, nell’area dei 15 comuni, pone in evidenza alcune strategie e azioni che hanno trovato compimento nel quinquennio scorso. Gli impianti di sollevamento e accumulo sono 19 nell’area di riferimento per un volume di 35.800 mc. Il dettaglio in merito all’estensione delle reti idriche mostra un trend crescente in tutte e due le principali tipologie di investimento: 2008 Tubazioni (rete idrica) Al fine della riduzione delle perdite idriche ed il consumo di energia elettrica, CADF SpA ha avviato un’analisi della rete acquedottistica rivolta all’individuazione ed alla realizzazione di distretti idraulici, all’interno dei quali attuare una riduzione della pressione di esercizio. Nella maggioranza dei casi individuati si è proceduto installando valvole automatiche in prossimità degli impianti, comandabili in remoto mediante il sistema di telecontrollo aziendale implementato ad hoc, riuscendo in questo modo a variare in maniera totalmente indipendente dall’operatore i regimi di pressione nelle diverse ore della giornata. 2008 2009 Condotte adduttrici Condotte distributrici 54 2 La Relazione Sociale 2010 2011 2012 Distrettualizzazione della rete e TLC 216 212 213 215 327,07 km 327,07 km 1.953,71 1.963,11 km km 2010 2011 2012 327,4 km 328,66 Km 328,90 km 208 155 Dotazione pro-capite lorda l/ab Rete Idrica 2009 152 161 160 153 Dotazione pro-capite domestica l/ab 1.974 1.987,27 2.055,00 km Km km La Relazione Sociale 55 2. Investimenti nella rete idrica Impianto acque reflue a cicli alternati TORRI ACQUEDOTTO Nel quinquennio vi è stato il massimo impegno per l’adeguamento manutentivo delle torri piezometriche per un importo di circa 800.000 euro. Il cemento armato che compone le strutture delle torri è soggetto ad un degrado naturale che diventa più rapido in vicinanza della costa per la presenza della salinità nell’aria portata dal mare. Le infiltrazioni d’acqua nelle microporosità del calcestruzzo nel tempo vanno a corrodere i ferri d’armatura che si rigonfiano e distaccano lo spessore di ricoprimento rimanendo scoperti e più soggetti a deterioramento. E’ stato necessario intervenire in prima istanza sulle superfici esterne di tre torri piezometriche, quelle di Codigoro, Massafiscaglia e Lido delle Nazioni. In particolare in quella di Lido Nazioni il degrado era elevato e l’intervento urgente. Questo tipo di interventi si configura come particolarmente oneroso per via della importanza dei ponteggi necessari, che devono avvolgere completamente la struttura ed arrivare ad altezze notevoli. Il massimo è stato raggiunto nella torre di Lido Nazioni, con un’altezza di 45 metri e un sistema di piattaforma elevatrice montacarichi/montapersone su traliccio di 50 metri. Questi presidi e molti altri accorgimenti sono stati adottati per preservare la massima sicurezza per il personale delle imprese esecutrici, nel pieno rispetto delle norme di settore, che sono sempre più tutelanti. Si stima che per opere del genere l’incidenza dei costi per la sicurezza dei lavoratori sia del 40-45% del costo totale delle opere vere e proprie. E’ chiaro che in un tale contesto e di in presenza di ponteggi così impegnativi si coglie l’occasione di eseguire tutti i lavori di manutenzione in quota con lungimiranza, per cui i consolidamenti esterni delle strutture sono sempre stati seguiti dai rifacimenti delle impermeabilizzazioni dei coperti e dei rivestimenti interni delle vasche di contenimento dell’acqua potabile, facendo sempre particolare attenzione ad utilizzare prodotti compatibili con il contatto con sostanze destinate al consumo umano. 56 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 57 2. La rete e gli impianti di sollevamento e accumulo per il servizio “fognatura” Investimenti nella rete idrica ACQUEDOTTI RURALI La Comunità europea eroga fondi a sostegno dell’economia delle zone rurali da riqualificare dei Paesi Membri. Il criterio della riqualificazione coinvolge molti aspetti, sia quelli produttivi in senso stretto, prevalentemente dedicati alle aziende agricole e all’imprenditoria di settore, sia quelli infrastrutturali, dedicati alle amministrazioni che gestiscono servizi di pubblica utilità, come l’acqua potabile. La logica è quella che per riqualificare l’economia di un territorio occorre riqualificare anche i servizi pubblici essenziali. E’ da anni che questa Società coglie l’opportunità di sfruttare queste disponibilità finanziarie per eseguire interventi di riqualificazione degli acquedotti all’interno delle perimetrazioni delle aree in cui è stata riconosciuta la condizione di degrado che giustifica l’erogazione dei contributi della Comunità Europea, che possono arrivare a coprire fino al 70% del costo complessivo delle opere. La rete acquedotto in cui si è deciso di eseguire gli interventi prevalentemente ricade nei territori dell’ex Ente Delta Padano (poi conferita ad un ente regionale denominato “ERSA”), che nel dopoguerra aveva svolto un ruolo di sviluppo fondamentale. Ma gli acquedotti, che sono ancora quelli di quel periodo, sono diventati, ovviamente, tecnicamente molto obsoleti, di piccolo diametro, prevalentemente realizzati in cemento amianto, e molto soggetti a rotture sia per l’età che per il continuo aumento del peso dei moderni mezzi agricoli che lavorano i terreni agricoli. Nel 2012 sono stati chiusi gli interventi avviati nel 2010 e 2011 e sono stati avviati e quasi completati otto nuovi interventi, con sostituzione di ben 47 km di vecchie tubazioni in cemento-amianto con tubi in PVC. E’ un tipo di intervento che si inquadra perfettamente nella logica di investimento abituale della Società, già da tempo impegnata e non solo in area rurale nella sostituzione sistematica delle tubazioni in cemento-amianto, in accordo con gli indirizzi normativi e sanitari nazionali in materia e pur tenendo presente che per l’utilizzatore dell’acqua potabile non c’è assolutamente pericolo perché le fibre di amianto non si disperdono nell’acqua e comunque sono dannose solo per l’apparato respiratorio. I Comuni questa volta coinvolti sono stati Comacchio, Copparo, Codigoro e Jolanda di Savoia. Ben tre interventi hanno riguardato la zona della necropoli di Spina, valle Pega, per cui è stata attuata una attenta sorveglianza archeologica per evitare di disperdere materiale interessante. 58 2 La Relazione Sociale Si è assistito a una progressiva incentivazione sia degli impianti di sollevamento delle acque reflue (che sono passati da 158 nel 2008 a 180 nel 2012). La copertura del servizio fognatura sul territorio è progressivamente aumentata con una maggior incidenza di reti nere rispetto alle miste e una maggior estensione della rete (a fronte di investimenti nelle reti fognarie). 2008 2009 2010 2011 2012 87,04 Copertura del servizio di fognatura (%) 86,85 87,12 87,33 Incidenza delle reti miste sul totale (%) 74,08 73,28 73,13 87,6 7 2,97 Incidenza delle reti nere sul totale (%) 11,43 12,27 12,45 12,62 13,25 Incidenza delle reti nere sul totale (%) 928 935 936 938 944 72,17 Gli impianti per il servizio “depurazione” L’Azienda CADF gestisce 45 impianti di depurazione con una potenzialità complessiva di 316.898 abitanti equivalenti. L’analisi dei dati mostra un andamento positivo anche per il servizio depurazione: la copertura del servizio resta superiore all’87% del totale mentre l’utilizzo della capacità depurativa è aumentata nel quinquennio 2008-2012. Tali risultati sono stati ottenuti considerando, allo stesso tempo, una progressiva - seppur lieve razionalizzazione degli impianti di depurazione (dai 47 nel 2008 si è ridotto a 45 il numero degli impianti di depurazioni attualmente in uso). La Relazione Sociale 59 2. Utilizzo della capacità depurativa % 100,00% 81,20% 81,20% 81,70% 81,80% 81,80% Ben consci delle problematiche legate alla gestione degli impianti di depurazione C.A.D.F. S.p.A., analizzando le innumerevoli proposte presenti sul mercato, ha individuato la tecnologia che per: 2010 realizzazione anno 2010 • riduzione dei costi gestionali (energia, produzione fanghi, oneri di gestione e garanzie depurative) 40,00% • Comacchio capoluogo 180.000 ab.eq completamento delle quattro linee realizzazione anno 2011 • Copparo capoluogo 18.000 ab.eq. realizzazione anno meglio soddisfa alla proprie esigenze. 2012 • Codigoro capoluogo 44.000 ab.eq. realizzazione anno 20,00% 0,00% 2008 2009 2010 2011 2012 utilizzo della capacità depurativa % Nel campo della depurazione delle acque reflue, negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecniche e/o importanti affinamenti delle tecnologie esistenti mirate principalmente ad ottenere un refluo rispettoso dei limiti imposti dalla normativa e mirati in particolare al contenimento del parametro azoto (nelle sue varie forme: ammoniacale, nitroso e nitrico), al contenimento dei consumi elettrici ed ad una contemporanea riduzione nella produzione di fanghi di supero. Non sono mancati affinamenti nelle apparecchiature elettromeccaniche destinate all’utilizzo sulle linee acqua e/o sulle linee fanghi, ed un notevole miglioramento di affidabilità nelle apparecchiature di misura quali: pH, ossigeno, solidi sospesi, ed altre; notevole sviluppo inoltre hanno avuto le tecnologie mirate al controllo in loco e/o a distanza delle fasi di trattamento e delle apparecchiature installate mediante sistemi di telecontrollo. 60 2 La Relazione Sociale 2009 • Comacchio capoluogo 180.000 ab.eq prime due linee applicata 60,00% • Tresigallo capoluogo 16.000 ab.eq. anno di realizzazione • Bosco Mensola capoluogo 6.000 ab.eq. anno di realizzazione • facilità di applicazione sugli impianti esistenti • garanzia dei risultati ottenuti sugli impianti dove è stata 80,00% C.A.D.F. S.p.A. ha applicato questa tecnologia negli impianti di: La tecnologia individuata, coperta da brevetto, è il “processo a cicli alternati” che può essere applicato, anche contemporaneamente, sia alla linea acqua che alla linea fanghi. Il sistema studiato ed ottimizzato dal Proff. Battistoni dell’Università di Ancona prevede l’alternanza di fasi di ossidazione e fasi anossiche all’interno di un unico reattore; le fasi alternate sono gestite da un sistema automatico che si basa sulle misure di ossigeno e potenziale redox in vasca. produzione fanghi tSS/mese 12.000 Con l’adozione di tali interventi oggi C.A.D.F. S.p.A. può vantare, prima in Emilia Romagna e in contemporanea con la Provincia di Trento a livello nazionale , l’utilizzo di tecnologie fra le più sofisticate ed innovative presenti sul mercato. A riprova si riportano alcuni dei risultati ottenuti presso il depuratore di Tresigallo dopo l’upgrading dell’impianto. consumi energia elettrica Kwh/mese azoto totale allo scarico mg/l 10 45.000 40.000 10.000 8 35.000 8.000 30.000 6 25.000 6.000 20.000 4.000 4 15.000 10.000 2.000 0 2012 2 5.000 prima dopo 0 prima dopo 0 prima dopo La Relazione Sociale 61 2. Nuovo depuratore di Migliarino La manutenzione alle reti e agli impianti per l’erogazione del servizio La tecnologia dei cicli alternati è stata utilizzata anche per la realizzazione del nuovo depuratore centralizzato di Migliarino. Trattandosi di una realizzazione ex novo il sistema a cicli alternati viene applicato sfruttando al massimo le proprie caratteristiche; in particolare l’impianto è dotato di una stazione specifica per la riduzione, ancora maggiore rispetto ai casi precedentemente citati, dei fanghi di supero. All’impianto confluiranno e reflui di: • Migliarino capoluogo; • Migliaro capoluogo; • Valcesura (frazione di Migliarino); • Ostellato capoluogo; le condotte per il convogliamento dei primi tre centri al nuovo depuratore sono state realizzate nel 2012, mentre le apparecchiature per la realizzazione degli impianti di sollevamento e la condotta da Ostellato verranno realizzati nel 2013 contestualmente al completamento dell’impianto Il progetto, sviluppato nella fase esecutiva direttamente dal Servizio Progettazione di CADF SpA, è stato redatto alla fine del 2011 e durante il 2012 sono state realizzate le opere edili, strutturali, rimandando all’inizio del 2013 l’istallazione delle apparecchiature elettromeccaniche a cura delle maestranze CADF. L’impianto, con potenzialità di 8.000 ab.eq., estremamente versatile, è realizzato su due linee funzionanti in parallelo per consentire le normali operazioni di manutenzione senza dover interrompere il ciclo depurativo. Ai costi dell’infrastruttura si aggiungono poi i costi di esercizio dovuti alla manutenzione, all’energia spesa per il sollevamento e allontanamento dei reflui e alla necessaria depurazione, costi che in molti contesti ancora oggi non sono addebitati in quanto il servizio di depurazione non è svolto. Pertanto, particolare attenzione in questa sezione merita l’attività di manutenzione effettuata da CADF per garantire continuità e qualità del servizio sia delle reti idriche che fognarie. Come mostrano i dati che seguono il numero degli interventi è stato variabile negli anni a seconda delle diverse tipologie. 62 2 La Relazione Sociale Linea liquami Voce U. m. Valore Grigliatura ** n. 1 Sollevamento n. 1 Desabbiatura n. 1 Classificazione sabbie n. 1 Selettore anossico/Ripartitore n. 1 Processo biologico a cicli alternati n. 2 Stazione dosaggio PAC/FeCl3 n. 1 Sedimentazione secondaria n. 2 Pozzo schiume n. 1 Pozzo ricircolo/supero n. 2 Disinfezione n. 1 Numero interventi reti idriche 2008 2009 2010 2011 1.995 1.873 1.752 1.629 1.612 753 Linea fanghi 542 Voce Vasca di riduzione fanghi U. m. n. 2012 Valore 340 676 530 625 636 397 385 390 1 Pre-ispessimento statico n. 1 Stabilizzazione aerobica n. 1 Addensatore dinamico n. 1 Vasca di accumulo/post ispessimento n. 1 198 68 27 26 Riparazione allacciamento 273 324 216 214 98 73 Spostamento contatore Sostituzione valvola Riparazione condotta Manutenzioni su parti condotte La Relazione Sociale 63 2. Seppur non è stato sempre possibile contenere il numero degli interventi molto è stato fatto per assicurare celerità nell’erogazione del servizio di manutenzione. Come mostrano i grafici che seguono, infatti, dal 2008 al 2012 si è assistito ad una progressiva diminuzione della durata media per intervento. Numero interventi su rete fognaria 2008 2009 2010 2011 2012 Durata media interventi manutenzione su reti idriche (giorni) 728 2008 2009 2010 2011 556 Manutenzioni su parti condotte 417 414 387 271 186 163 176 208 195 214 202 Riparazione allacciamento 97 10 6 10 64 2 La Relazione Sociale 23 12 25 11 27 19 Costruzione condotta/ sfioro/rifac. all.to Sostituzione riquotatura botola 3 4 8 Costruzione pozzetto e/o caditoia Lavaggio e puliza condotta 6 1 1 Durata media interventi su reti fognarie (giorni) 9 11 3 3 4 2 2 5 5 15 8 5 8 Spostamento contatore 150 Riparazione tubazione e/o sfondamento Riparazione condotta Sostituzione valvola 10 4 4 4 12 2012 6 22 2008 2009 2 3 Lavaggio e pulizia 2 condotta 1 2 Costruzione pozzetto e/o 4 5 caditoia 9 3 Sostituzione riquotatura botola 23 2 Costruzione condotta/sfioro/ rifac. all.to 6 Riparazione tubazione e/o sfondamento 7 3 9 10 14 2010 2011 2012 216 19 31 29 90 88 5 La Relazione Sociale 65 2. Consumi totali per settore in mc I servizi erogati nel territorio di influenza 2008 2009 2010 2011 2012 L’analisi (dal 2008 al 2012) dei consumi mostra contrariamente un progressivo contenimento degli stessi. 2012 12000.000 Ostellato 2009 Migliaro 2010 Formignana 2011 Ro Ferrarese 2012 Copparo Jolanda di Savoia Berra Goro Mesola Lagosanto Comacchio Massafiscaglia Codigoro 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 7.473.733 7.794.981 7.837.106 7.802.357 10.175.139 10.684.689 10.624.163 L’andamento descritto non è uniforme in tutta l’area d’interesse. Analizzando i consumi distinti per comune nel periodo 2008-2012 emerge, infatti, una situazione eterogenea. 2.000.000 Acquedotto Acquedotto 2008 Migliarino 4.000.000 8.076.475 Utenze attive 167.725 68.229 68.464 68.731 68.783 10.563.434 6.000.000 10.683.484 Utenze allacciate 8.000.000 Tresigallo 66 2 La Relazione Sociale 2011 10.000.000 58.816 59.439 59.689 60.101 59.872 Utenze allacciate (distinte per comune) La situazione si mostra enormemente diversa da comune a comune. A titolo esemplificativo, infatti, l’analisi delle utenze allacciate mostra la seguente penetrazione sui diversi territori che compongono l’area di influenza di CADF: 2010 Utenze allacciate/attive nel quinquennio 2008 Il valore creato nel territorio è misurato in aggiunta dai servizi effettivamente erogati, che pongono in evidenza il contributo dato da CADF alla garanzia dell’erogazione di acqua pura e sicura nei 15 comuni. L’analisi dei dati complessivi - riferiti all’intera area di influenza - mostrano un progressivo aumento, nell’ultimo quinquennio sia delle utenze attive che di quelle allacciate (seppur con una lieve flessione di queste ultime nel 2012). 2009 Codigoro Massafiscaglia Comacchio Lagosanto Mesola Goro Berra Jolanda di Savoia Copparo Ro Ferrarese Formignana Tresigallo Migliaro Migliarino Ostellato Totale Consumi 2008-2012 distinzione per comune Fognatura e depurazione variazione (%) 2008 2009 2010 2011 2012 2008/2012 1.580.489 1.641.544 1.653.908 1.669.859 1.613.502 2,1% 260.321 258.651 258.788 261.805 254.818 -2,1% 3.675.709 3.490.432 3.626.120 3.625.349 3.480.617 -5,3% 426.684 432.818 437.415 439.584 422.140 -1,1% 592.388 575.855 588.280 591.594 575.940 -2,8% 386.565 405.279 392.346 401.375 368.269 -4,7% 416.285 414.435 398.898 403.129 258.640 -37,9% 245.359 256.778 256.229 260.680 238.836 -2,7% 1.332.797 1.318.163 1.250.171 1.266.883 1.235.668 -7,3% 221.478 220.792 219.759 219.691 197.238 -10,9% 202.483 215.615 207.407 207.869 201.818 -0,3% 334.729 351.477 341.412 340.032 339.747 1,5% 170.767 168.506 158.733 156.751 157.850 -7,6% 275.307 259.757 267.958 276.461 273.819 -0,5% 562.123 553.332 566.739 563.627 556.237 -1,0% 10.683.484 10.563.434 10.624.163 10.684.689 10.275.139 -4,8% 2. Fognatura e depurazione Codigoro Massafiscaglia Comacchio Lagosanto Mesola Goro Berra Jolanda di Savoia Copparo Ro Ferrarese Formignana Tresigallo Migliaro Migliarino Ostellato Totale variazione (%) 2008 2009 2010 2011 2012 2008/2012 800.465 820.201 788.121 793.861 815.614 1,9% 206.591 203.149 201.620 203.698 202.549 -2,0% 3.304.669 3.161.637 3.221.380 3.186.561 3.039.168 -8,0% 342.560 340.495 342.638 340.285 336.053 -1,9% 399.064 350.477 417.400 402.326 336.652 -15,6% 346.308 330.864 329.374 326.103 298.079 -13,9% 319.369 292.200 293.897 290.660 251.133 -21,4% 125.046 129.263 128.837 125.260 119.584 -4,4% 948.837 935.868 863.120 883.166 874.208 -7,9% 156.496 152.685 150.805 147.782 138.060 -11,8% 160.826 160.758 153.290 152.533 150.138 -6,6% 287.392 296.532 289.787 284.982 282.774 -1,6% 112.547 111.171 105.425 107.875 112.472 -0,1% 203.437 179.570 192.342 189.579 190.098 -6,6% 362.868 337.487 359.070 360.310 327.191 -9,8% 8.076.475 7.802.357 7.837.106 7.794.981 7.473.773 -7,5% in merito alle loro percezioni sull’operato di CADF nell’area di loro competenza. In particolare, è stato chiesto ai sindaci di indicare gli ambiti dei quali vorrebbe che l’azienda CADF si occupasse maggiormente (in riferimento al territorio del proprio comune). In una scala da 1 (importanza minima) a 4 (importanza massima), le indicazioni fornite hanno mostrato un bisogno prevalente nel settore delle costruzioni di reti idriche e forniture per uso pubblico, a dimostrazione della notevole importanza che assumono gli investimenti. Importanza media 3,6 3,4 Costruzioni reti idriche Forniture per uso pubblico 3,2 3,0 2,9 Forniture Forniture per per uso Smaltimenti privato - uso uso privato reflui - uso non domestico domestico ( nei locali destinati ad attività industriale, agricola, artigianale, commerciale o del servizio terziario) 2,9 2,8 Forniture Analisi per uso privato - uso chimiche antincendio 2,3 Forniture per uso privato - uso zootecnico Stessa tendenza è emersa circa gli aspetti da migliorare: Aspetti da migliorare Le opinioni dei rappresentati dei cittadini Come esplicitato nell’introduzione al presente documento, la considerazione dei “comuni” come stakeholder esterni, e quindi, come portatori di interesse dei cittadini sul territorio di influenza di CADF, è una innovazione del presente anno, così come la presentazione dei risultati su un orizzonte quinquennale. Per tale ragione appare opportuno in questa sezione, riproporre sinteticamente i risultati delle interviste condotte ai sindaci nel 2011 (esposte nel bilancio sociale 2010) 68 2 La Relazione Sociale • Rapporti con l’utenza (2) • Comunicazione agli utenti delle attività realizzate (4 • Reti idriche e fognarie (6) • Continuare la campagna operazione trasparenza (3) • Sicurezza idraulica del territorio (2) Sinergia nel piano di controllo della rete fognaria e di pulizia (2) • Tempi di risposta agli interventi • Rapporto più diretto con i soci • Reperimento fondi per investimenti • Gestione delle morosità La Relazione Sociale 69 2. GLI UTENTI CADF fornisce ai cittadini del territorio di riferimento il servizio acquedotto, depurazione e fognatura assicurando qualità della risorsa idrica integrata e tempestività alle richieste dell’utente. Allo scopo di esser trasparente verso coloro che beneficiano dei servizi, la società ha redatto la carta dei Servizi con indicazione sulle modalità operative di erogazione del servizio idrico integrato. Inoltre, come richiamato nell’identità, per garantire un servizio tempestivo, efficiente ed efficace agli utenti, CADF si è dotata di un sistema di qualità atto a monitorare le proprie performance e gli standard di servizio erogato dall’avvio del rapporto contrattuale alla sua gestione e cessione. In particolare, CADF è attenta al rispetto dei tempi di risposta alle diverse richieste degli utenti e alle loro esigenze per la garanzia del servizio. Il processo dall’avvio del rapporto contrattuale alla sua gestione e eventuale disattivazione del servizio è attentamente monitorato dall’azienda mediante indicatori che consentano una valutazione dei risultati in ottemperanza agli obiettivi stabiliti. Avvio del rapporto contrattuale In relazione al periodo temporale intercorrente tra la data di ricevimento - da parte del Gestore - della richiesta documentata dell’Utente e la data di spedizione - da parte del gestore - del preventivo (compreso il tempo necessario per effettuare, ove necessario, uno o più sopraluoghi), la società mostra una buona tempestività nell’evasione della preventivazione (con tempi più ridotti nel settore acquedotto rispetto al settore fognatura). Rispetto a un valore di riferimento massimo di venti giorni, le regole di gestione della preventivazione hanno assicurato negli ultimi tre anni un’ottimizzazione dei tempi. Tale risultato esula dalla considerazione del tempo necessario al rilascio di autorizzazioni o permessi da parte di terzi ed alla predisposizione di opere edili e di altri adempimenti a carico dell’Utente. Tempi medi di preventivazione (in giorni) Preventivazione allaccio acquedotto 10,0 Preventivazione allaccio fognatura 10,0 10 8 6 7.0 6,0 5,0 7.0 5,5 4,8 4,6 4,6 4 2 0 2008 70 2 La Relazione Sociale 2009 2010 2011 2012 La Relazione Sociale 71 2. Il numero dei preventivi è passato da 720 nel 2008 ad un valore di 505 nel corrente anno. Se però si pone l’attenzione al dato 2011 (394 preventivi), la tendenza sembra dare segnali positivi. Nonostante questa crescita del numero dei preventivi, relativamente al 2012, i dati relativi ai nuovi allacci (come già dimostrato nella sezione dedicata ai “Comuni”) mostrano una flessione rispetto agli anni precedenti: si è progressivamente passati a un numero di 1.513 allacci di nuove utenze nel 2008 a 839 allacci nel presente anno. In aggiunta, l’analisi della tempistica relativa all’attività di allacciamento (cioè il tempo che intercorre dall’accettazione del preventivo da parte dell’Utente e la completa esecuzione dei lavori) mostra che nel presente anno CADF ha avuto una performance non molto soddisfacente in tale servizio: se infatti, nello scorso anno, si è assistito ad una drastica riduzione dei tempi - rispetto al 2008 riuscendo ad assicurare la realizzazione dell’intervento in meno di 3 giorni - nel presente anno i giorni necessari per attivare la fornitura sono saliti a più di 4. Il risultato ottenuto si rivela, comunque, conforme all’obiettivo stabilito dalle norme sulla qualità. Per ciò che attiene l’allacciamento a pubblica fognatura la società si attesta sempre su un periodo di tempo inferiore ai 20 giorni lavorativi. Nel caso di nuovi scarichi o allacciamenti, ristrutturazioni dell’impianto di fognatura o altre variazioni, l’Utente deve richiedere l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura o il parere tecnico di conformità al regolamento di fognatura. Come mostra il grafico che segue tale periodo ha subito una diminuzione rispetto a quanto registrato negli anni precedenti. Autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura Nulla osta allo scarico in pubblica fognatura Autorizzazioni allo scarico in fognatura pubblica (in giorni) 2008 56 19 2009 63 13 2010 64 23 2011 49 21,7 2012 44 27,2 Attivazione fornitura Altrettanto tempestiva si mostra la disattivazione della fornitura idrica. Uno sguardo al tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta scritta dell’Utente e la chiusura del contatore mostra infatti un tempo medio di due giorni (notevolmente inferiore rispetto allo standard definito di cinque giorni). Attivazione fornitura 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0 Tempo per la cessazione della fornitura (in giorni) 2,5 5,0 5,0 4,6 2,8 4,3 2,0 1,5 La Relazione Sociale 2,19 2,20 2,00 2,00 2,50 2008 2009 2010 2011 2012 1,0 2008 2009 2010 2011 2012 0,5 0 72 2 Valore massimo di riferimento: 5 giorni La Relazione Sociale 73 2. La tariffa del servizio idrico integrato: la normativa dopo il referendum Gestione del rapporto contrattuale Il Decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 2011 n. 116 ha abrogato parzialmente l’art. 154 comma 1 el decreto legislativo 152/2006 in materia di tariffa del servizio idrico integrato. (1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché’ di una quota parte dei costi di funzionamento dell’Autorità d’ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio “chi inquina paga”. Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo). Le procedure di fatturazione sono rese trasparenti da CADF nella carta dei servizi disponibile sul sito web. La stessa varia secondo la tipologia di consumo (domestico residente, domestico non residente, non domestico) e delle relative tariffe (stabilite dall’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici – ATO 6 – di Ferrara). Il DPR 116/11, proclamativo dell’esito del referendum popolare svoltosi in data 12 e 13 giugno 2011 (secondo quesito), è stato parzialmente abrogato l’art. 154 comma1 del D.lgs 152/06 nella parte in cui includeva, tra i criteri per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato “l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. La Corte Costituzionale, nel motivare circa l’ammissibilità del menzionato referendum si è espressa affermando che “la normativa residua, immediatamente applicabile, data proprio dall’art. 154/2006, non presenta elementi di contraddittorietà, persistendo la nozione di tariffa come corrispettivo, determinata in modo tale da assicurare la “copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio di chi inquina paga.” Considerato che la direttiva 2000/60/CE prevede all’art. 9 che “Gli Stati membri tengono cono del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse secondo il principio “chi inquina paga.” Considerato che la comunicazione COM (2000) 477 sancisce, esplicitando il significato dell’art. 9 della Direttiva sopracitata che tra i costi della tariffa per il servizio idrico deve integralmente coprire, secondo il principio del full cost recovery, vi sono a) i costi finanziari dei servizi idrici, che comprendono gli oneri legati alla fornitura ed alla gestione dei servizi in questione. Essi comprendono tutti i costi operativi e di manutenzione e i costi di capitale (quota capitale e quota interessi, nonché l’eventuale rendimento del capitale netto); b) i costi ambientali, ovvero i costi legati ai danni che l’utilizzo stesso delle risorse idriche causa all’ambiente, agli ecosistemi ed a coloro che usano l’ambiente; c) i costi delle risorse, ovvero i costi delle mancate opportunità imposte ad altri utenti in conseguenza dello sfruttamento intensivo delle risorse al di là del loro livello di ripristino e ricambio naturale. Tra le componenti di costo per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato vengono riconosciuti i costi finanziari e gli oneri fiscali connessi agli investimenti ed alla gestione del servizio, secondo il principio sancito dalla normativa europea e nazionale del full cost recovery. Con l’emanazione del D.P.C.M. 20 luglio 2012 articolo 3 viene specificato che l’Autorità per l’Energia Elettrica e del Gas: “c) definisce le componenti di costo – inclusi i costi finanziari degli investimenti e della gestione – per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato…. d) predispone e rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato…sulla base del riconoscimento dei costi efficienti di investimento e di esercizio sostenuti dai gestori, prevedendo forme di tutela per le categorie di utenza in condizioni economico sociali disagiate, individuate dalla legge e fissa altresì, le relative modalità di revisione periodica, vigilando sull’applicazione delle tariffe; f) approva le tariffe del servizio idrico integrato… proposte dal soggetto competente sulla base del piano di ambito di cui all’art. 159 del D. Lgs 6/4/2006 n. 152, impartendo, a pena d’inefficacia prescrizioni.” L’Autorità nella fase di applicazione della tariffa transitoria (anno 2012 e 2013) deve mantenere un’articolazione tariffaria per gestore/ambito tariffario analoga alla preesistente; e che, pertanto, le tariffe per gli anni 2012 e 2013 siano definite attraverso un moltiplicatore da applicare alle strutture tariffarie esistenti, consentendo tuttavia , ove siano già in corso processi si convergenza verso una tariffa unica di ambito, che il medesimo moltiplicatore possa essere applicato in modo differenziato purché sia rispettata l’invarianza dell’effetto finale. 74 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 75 2. + rimborsi = La nuova bolletta: contenuto e normativa di riferimento L’articolo 21 comma 19 della legge 214/11 (Decreto legge “Salva Italia”) ha previsto il trasferimento all’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (AEEG) le funzioni attinenti alla regolazione ed al controllo dei servizi idrici, da esercitare con i medesimi poteri attribuiti all’Autorità stessa dalla legge 481/95. Alla fine del 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha approvato la prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del servizio idrico integrato. Tale direttiva si applica a tutti i gestori del Sistema Idrico Integrato. Nella bolletta saranno riportati: • nome e cognome e codice fiscale e partita iva dell’intestatario del contratto di fornitura • indirizzo di fornitura e se diverso l’indirizzo di recapito • dati identificativi della fornitura (numero contratto e/o codice identificativo dell’utente finale) • tipologia dell’utenza • tipologia della tariffa applicata • eventuale minimo contrattuale impegnato per le utenze non domestiche • matricola e tipologia del misuratore installato Nella bolletta devono anche essere evidenziati: • il periodo cui si riferisce la fatturazione le date di emissione e di scadenza del pagamento • l’eventuale indicazione che la bolletta è rateizzabile • se la bolletta è di conguaglio, basata su consumi stimati o mista • le letture rilevate • i consumi rilevati o stimati • i consumi fatturati per periodi di riferimento • le modalità per comunicare l’autolettura Le bollette di conguaglio devono evidenziare il periodo cui si riferisce il conguaglio e i consumi stimati già contabilizzati nelle precedenti bollette. In ogni bolletta deve essere posto in evidenza il consumo annuo dell’utente finale calcolato sulla base delle letture effettive e/o autoletture o delle migliori stime disponibili. In ogni bolletta deve essere indicato l’unità di misura con cui vengono contabilizzati i consumi di acqua e cioè il metro cubo (MC). Nella bolletta devono essere ben chiare le informazioni relative alle modalità di pagamento e alla sospensione della fornitura. Una novità resa obbligatoria dall’Autorità sarà l’obbligo per il gestore di riportare in bolletta l’indicazione, in forma grafica, il consumo e le variazioni del consumo medi giornalieri di acqua, con riferimento almeno agli ultimi quattro periodi per cui sono disponibili i consumi effettivi. Questo al fine di promuovere l’uso efficiente delle risorse e la tutela dell’ambiente. Nel quadro di sintesi deve essere anche indicato se l’utente finale è servito da un impianto di depurazione attivo oppure le diverse opzioni accettate e garantite dalla legge. Il gestore deve anche indicare in bolletta le modalità con cui l’utente finale può ottenere informazioni relative a: • ai livelli di qualità garantiti dal gestor Enel rispetto della normativa vigente, ai livelli di qualità raggiunti l’anno precedente e alla Carta dei servizi in vigore • alla composizione analitica dell’acqua distribuita • alle condizioni contrattuali di fornitura in vigore • alle procedure di reclamo 76 2 La Relazione Sociale Tempi medi di gestione del servizio (in giorni) 2008 2009 2010 2011 2012 22 13 7 5 6 6,7 9 9 8,1 4,2 6 3 Tempo medio di verifica lettura Tempo medio di verifica contatore 6 7 2,2 Tempo medio di verifica inversione contatore Utenze allacciate/attive nel quinquennio 2008 2009 Chiusura contatore moroso Chiusura contatore disdettato 2010 Riapertura contatore moroso 2011 2012 Disdetta con rimozione contatore 361 249 341 319 335 fisse corrispettivo (riscosso ogni 4 mesi) periodo di lettura immediatamente precedente a quello in cui ha avuto luogo l’accertamento. Al fine di garantire celerità del servizio, CADF si è posta come obiettivo di non superare il limite dei 15 giorni per il servizio di lettura e verifica del contatore e eventuale sostituzione. I dati degli ultimi tre anni evidenziano il rispetto di tale parametro (con rilevanti miglioramenti nel tempo di verifica negli ultimi tre anni). 551 +depurazione+ eventuali 308 316 318 334 fogne quote 474 299 302 377 280 + imposta 478 526 487 543 consumo imposta 192 importi di Se l’Utente opta per fornire direttamente la quantità di acqua da fatturare all’azienda (su modulistica indicata) mediate lettura del proprio contatore, la società si riserva il diritto di verificare quanto certificato. In alternativa l’utente può richiedere all’azienda la verifica del contatore e se le indicazioni rilevate non rientrano nei limiti previsti dal Servizio Metrico Nazionale (tolleranza + o – 5%), l’azienda s’impegna, senza oneri aggiuntivi, al cambio del contatore e al ricalcolo delle eventuali fatturazioni errate limitatamente al 693 564 581 776 643 I corrispettivi dovuti dagli Utenti vengono riscossi tre volte l’anno sulla base dei consumi effettivi o presunti, con emissione di bollette il cui termine di pagamento è indicato nelle stesse. Anche il tempo di emissione della nuova bolletta per consumi errati resta nel periodo stabilito (seppur con un allungamento dei tempi di 4 giorni negli ultimi due anni). Altro aspetto da porre in evidenza è l’aumento dei numero dei contatori chiusi per disdetta nell’ultimo anno. In miglioramento, invece, le chiusure per morosità (figura a sinistra). Avviso morosità La Relazione Sociale 77 2. lunedì - martedì - mercoledì giovedì - venerdì dalle 9:00 alle 12:00 per servizio idrico martedì - giovedì dalle 9:00 alle 12:00 per autorizzazione allo scarico in fognatura dalle 9:00 alle 12:30 per servizio idrico per autorizzazione allo scarico in fognatura Al fine di facilitare l’accesso ai servizi di alcune categorie particolari, l’Azienda C.A.D.F S.p.A., oltre a garantire un UFFICIO DI COPPARO mercoledì dalle 10:00 alle 13:00 Il Fondo Sociale per gli utenti in condizioni di disagio economico e sociale Possono usufruire del contributo le utenze domestiche con reddito ISEE compreso tra 0 e 10.000 euro e gli utenti non che superano il consumo giornaliero di 200 litri/abitante giorno. I contributi attengono ad un fondo sociale emanato dall’ all’Autorità d’Ambito. L’art. 10, comma 6, del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 49 del 13 marzo 2006 prevede che ciascun Comune può richiedere all’Autorità d’Ambito l’applicazione di una quota aggiuntiva, non superiore alla percentuale massima dell’1% delle tariffe, al netto delle imposte, da destinarsi a contributi alle spese connesse alla fornitura del Servizio Idrico Integrato a clienti in condizioni economiche disagiate, con attestazione ISEE compresa tra 0 e 10.000 Euro. Tale fondo verrà versato dai Gestori ai Comuni in un’unica rata alla chiusura del periodo annuale di bollettazione, in relazione ai volumi fatturati a consuntivo e proporzionalmente al numero di utenti serviti. Ogni Comune provvederà autonomamente a destinare il Fondo di propria competenza agli utenti bisognosi e a rendicontare annualmente le somme percepite ed erogate.” UFFICIO DI COMACCHIO lunedì - mercoledì dalle 9:00 alle 12:30 venerdì Attesa agli sportelli Attesa al telefono dalle 10:00 alle 13:00 per servizio idrico per autorizzazione allo scarico in fognatura 2008 2009 2010 2011 2012 9 minuti 7’min 45” 6’min 44” 5’min 04” 4’min 57” 23” 34” 31” 20” 32” 250 78 2 La Relazione Sociale • contratto di fornitura per acqua potabile • variazioni contrattuali • disdetta fornitura di acqua potabile 150 2008 2009 2010 2011 2012 100 50 2,19 Tresig allo ro 0 Miglia Tutta la modulistica necessaria allo svolgimento delle pratiche per via postale, può essere reperita presso gli uffici dell’Azienda o al sito internet www.cadf.it. Inoltre la società ha predisposto un numero verde 800 017 807, attivo tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 è utilizzato per segnalazioni di perdite acqua, irregolarità o interruzioni delle forniture. Risponde il centralino (Tiempo Nord). Mediante questo servizio l’utente può espletare le seguenti pratiche: Berr Codig a Coma oro cc h i o Copp a ro Form ignan a G o ro Jola di Savnda oia L a go s a nt o Ma s s a Fi s c a g lia Meso la Miglia rino L’azienda CADF si impegna a rispettare gli appuntamenti concordati con gli Utenti, garantendo in un tempo massimo di attesa non superiore a 7 giorni feriali a partire dal giorno della richiesta (in caso di impossibilità momentanea del personale o dell’utente il preavviso è concordato in un tempo non superiore alle 24 h). Inoltre, la fascia oraria massima entro la quale l’Azienda richiede la disponibilità dell’Utente è di 2 ore, nell’ambito dell’orario di ufficio. Oltre alla disponibilità del personale negli orari suddetti, per via postale e all’indirizzo di Via Alfieri, 3 Codigoro, possono essere espletate le seguenti pratiche: 200 Ro Il tempo di attesa agli sportelli e il tempo di attesa al telefono è progressivamente diminuito nei tre anni, generando un incremento del livello di servizio per l’utente. martedì – venerdì l at o CADF è a disposizione dell’utente tutti i giorni nelle diverse sedi sia per quanto riguarda il servizio idrico (per un totale di 28 h/settimana) che per la richiesta allo scarico in fognatura (per un totale di 12 h/settimana). Os t e l Accessibilità al servizio idoneo accesso alle proprie infrastrutture ai portatori di handicap tramite l’eliminazione di barriere architettoniche di qualsiasi natura, pone in essere i propri interventi cercando di ridurre di 1/3 i tempi di allacciamento ed attivazione della fornitura ai portatori di handicap e malati gravi. Inoltre, incentivi sono riconosciuti agli utenti in condizioni di disagio economico e sociale. • variazione dell’indirizzo di recapito bolletta • informazioni tecniche e amministrative • chiarimenti in materia di bollettazione, pagamenti, ecc. • informazioni sulla richiesta di preventivi SEDE DELL’AZIENDA Codigoro (FE) Tale disposizione (con quota aggiuntiva pari allo 0,5 % per la costituzione del Fondo sociale) è stata applicata negli ultimi tre esercizi con ottimi risultati in termini di contributi erogati dai Comuni agli utenti in condizioni di disagio economico e sociale. Si è passati, infatti, da 386 utenze nel 2008 a 868 nel 2012. Inoltre, sono previsti pagamenti rateizzati per gli utenti che appartengono alla categoria di “utenti particolari”. La Relazione Sociale 79 2. Livello Uno GUASTI E FUGHE D’ACQUA Continuità del servizio • All’interno del fabbricato con discreta fuoriuscita • In prossimità delle pareti esterne e quando vi è la presenza di interrati e/o seminterrati • In strada con rilevante fuoriuscita in qualsiasi stagione • In strada con possibilità di gelate anche con poca fuoriuscita • In prossimità di edifici pubblici • Dove esistono apparecchiature elettriche • Allagamento di acque di fogna DISSERVIZI L’Azienda CADF garantisce un servizio continuo, regolare e senza interruzioni. Se a causa di eventi di forza maggiore, guasti improvvisi o manutenzioni necessarie, il servizio non è erogato idoneamente all’utente, l’impegno dell’azienda è assicurare tempi minimi di intervento. In particolare, in caso di situazioni di emergenza la società garantisce entro 24 ore il servizio con autobotti sostitutivo alla distribuzione. È garantito inoltre, il servizio di pronto intervento 24 ore su 24 mediante numero verde (come descritto in precedenza). A seconda della gravità dei guasti l’azienda garantisce all’utente (si vedano i livelli espressi nella figura sottoesposta), il personale aziendale interviene a chiamata sui guasti segnalati con i seguenti tempi: Livello 1 - Entro 2 ore dalla richiesta Livello 2 - Entro 2 giorni dalla richiesta Livello 3 - Entro 5 giorni dalla richiesta Livello 4 - Entro 10 giorni dalla richiesta • Manca l’erogazione del servizio acqua a qualsiasi cliente; Servizio discontinuo ad attività produttiva e pubbliche; Chiusura e riapertura presa a servizio di allacciamento di utenza; Misuratore acqua bloccato; Impianti danneggiati da incidenti, frane o calamità aturali; Contatore rotto per gelo; Acqua con potabilità sospetta; Avvallamenti del terreno improvvisi in corrispondenza di opere gestite dal Gestore; Occlusione scarico di allacciamento fogna; Acque reflue in ambienti a destinazione d’uso umano; Riscontrata grave difformità dell’impianto interno Livello Due I dati raccolti evidenziano una durata costante delle interruzioni di circa 6 ore, (quindi perfettamente in linea a quanto stabilito) pur considerando che la lunghezza della rete è progressivamente aumentata. In caso di scarsità, prevedibile o in atto, dovuta a fenomeni naturali o a fattori antropici comunque non dipendenti dall’attività di gestione aziendale, la società di impegna ad adottare (avvisando preventivamente l’utente) misure come ad esempio: • invito al risparmio idrico ed alla limitazione degli usi non essenziali • utilizzo di risorse destinate ad altri usi • limitazione dei consumi mediante riduzione della pressione in rete • turnazione delle utenze Informazioni all’utente GUASTI E FUGHE D’ACQUA • Fuga da allacciamento in piccola quantità • Fuga discreta da reti in campagna o cortili interni • Fuga in strada con incanalamento dell’acqua in fogna o canaletta DISSERVIZI • Controllo tempi di esecuzione e qualità dei ripristini stradali • Verifica avvallamento stradale • Rubinetti contatori rotti o bloccati • Controllo o verifica di danni agli impianti gestiti • Riscontrata lieve difformità dell’impianto interno • Piccoli cedimenti del manto stradale CADF garantisce all’Utente, attraverso idonee modalità di comunicazione, l’informazione sui principali aspetti normativi, contrattuali, tariffari e loro modificazioni, che caratterizzano la fornitura del servizio; inoltre rende noto procedure e iniziative aziendali che possono interessarlo. Gli strumenti di comunicazione di cui l’Azienda si avvale sono i seguenti: Livello Tre GUASTI E FUGHE D’ACQUA • Piccola fuga al misuratore posto all’esterno in pozzetto • Fuga acqua in campagna o in luogo tale da non destare pericolo con piccole fughe che non pregiudicano il servizio sia alle reti che agli allacciamenti • Piccole fughe su pezzi speciali tipo sfiati o valvolame linee di comunicazione telefonica DISSERVIZI • Sistemazione chiusino o pozzetto • Ubicazione condotte e/o presa • Contatore sporco • Demolizione o sezionamento impianto Livello Quattro GUASTI E FUGHE D’ACQUA DISSERVIZI • Spurgo tubazione • Verifica potenzialità impianto • Controllo funzionalità del misuratore • Difformità non sostanziali dell’impianto interno • Richiesta modifiche di reti ed allacciamenti fatti da terzi 80 2 La Relazione Sociale avvisi e affissioni rapporti con mass-media bolletta regolamenti distribuiti a tutti gli utenti visite guidate presso gli impianti materiale informativo sulle proprie attività campagne promozionali e rapporti con le scuole portale internet partecipazione a iniziative pubbliche Inoltre il Gestore, si impegna attraverso i suddetti strumenti, a fornire all’Utente, su richiesta di quest’ultimo, i valori caratteristici indicativi dei seguenti parametri chimico-fisici dell’acqua distribuita: durezza totale, pH, residuo fisso, nitrati, nitriti, ammoniaca, fluoruri e cloruri. La Relazione Sociale 81 2. Alcuni dati di sintesi Il livello di soddisfazione dell’utente Nel presente anno è stata svolta un’indagine sul grado di soddisfazione degli utenti realizzata nel periodo Agosto – Settembre 2012. Oltre a rilevare le percezioni degli utenti i risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare le variazioni intervenute sul grado di soddisfazione dei singoli fattori dell’offerta del servizio rispetto alla precedente rilevazione (2010) ed a collocare i dati di soddisfazione nel contesto nazionale e regionale grazie al confronto con l’indagine Bicsi Servizio Idrico Integrato – ed. 2012. Il campione di riferimento si compone di 600 soggetti residenti nei comuni serviti dall’azienda. Una profilazione del campione per sesso pone in evidenza che la maggior parte degli intervistati sono donne (66,4%) e oltre il 50% dei rispondenti ha un’età superiore ai 55 anni. Importante evidenziare inoltre, che gli aderenti sono – per lo più - pensionati (39,3%), impiegati (16,4%), operai (15,8%) e casalinghe (12,2%). Allo scopo di evidenziare il frutto dell’attività di dialogo con gli utenti si presentano di seguito i risultati sui principali fattori emersi (la presentazione è proposta a valori percentuali), considerando il territorio complessivamente (15 comuni). Si precisa che è disponibile on line al sito www.cadf.it – al quale si rinvia per approfondimenti – l’analisi dettagliata di tutte le variabili distinte per dimensioni di analisi. 82 2 La Relazione Sociale In particolare, sono riportati i risultati dell’indagine in merito a tre aspetti principali: • relazioni con CADF • utilizzo dell’acqua potabile • fatturazione e servizi informativi • servizi rivolti agli utenti • livello di fedeltà all’operatore L’indice di soddisfazione complessiva è pari a 88,9: soddisfazione più elevata è riconosciuta agli aspetti tecnici del servizio (l’indice è pari a 93,4) mentre criticità sono state palesate circa gli elementi legati al costo (l’indice in questo caso è pari a 77,3). Punti di forza dell’azienda CADF sono legati alle caratteristiche organolettiche dell’acqua: la qualità dell’acqua erogata relativamente al suo sapore (83% di clienti soddisfatti), la limpidezza (94% i soddisfatti), la regolarità della pressione dell’acqua (94% i soddisfatti). Punti di debolezza sono invece rappresentati dagli aspetti legati alla fatturazione: la chiarezza e la comprensibilità della bolletta (78% i clienti soddisfatti) si mostrano come aree critiche, sebbene il confronto con i dati rilevati nel 2010 (ove i clienti soddisfatti erano il 70%) evidenzia miglioramenti. Inoltre, peggiora, rispetto alla scorsa edizione, la soddisfazione del tempo di attesa presso gli uffici/allo sportello (80% di soddisfatti vs 94% del 2010 che ritenevano il tempo di attesa “adeguato”). Una sintesi di tali fattori è presentata nella tabella che segue: TOTALE CLIENTI % su totale clienti QUALITÀ DELL’ACQUA Qualità dell’acqua erogata relativamente al suo odore Qualità dell’acqua erogata relativamente al suo sapore Qualità dell’acqua erogata relativamente alla sua limpidezza ASPETTI TECNICI DEL SERVIZIO Quantità di acqua disponibile Regolarità della fornitura dell’acqua, cioè l’assenza di interruzioni Regolarità della pressione dell’acqua CONTATTO CON L’AZIENDA Tempo di attesa presso gli uffici/allo sportello Servizio ricevuto in merito a richieste/reclami Risposte ricevute dal servizio di Pronto Intervento SOLUZIONI TARIFFARIE E FATTURAZIONE Soluzione tariffaria prevista ds CADF in caso di rotture Chiarezza e comprensibilità della bolletta Insoddisfatti Insoddisfatti Soddisfatti Soddisfatti Deliziati Deliziati 11,9 16,9 5,9 72,1 65,9 77,2 16,1 17,2 16,9 2,6 2,7 13,9 78,5 73,0 72,8 18,9 24,3 13,3 19,6 24,3 7,8 51,0 63,6 70,8 29,4 12,1 21,4 27,5 21,5 58,6 71,7 14,0 6,8 Inoltre, risulta quanto segue: • circa sei clienti su dieci bevono acqua del rubinetto (il 33% la beve regolarmente), un dato in crescita rispetto al recente passato. I restanti dichiarano che preferiscono acqua imbottigliata per abitudine • si riscontra consapevolezza verso la riduzione degli sprechi di acqua potabile • in aumento la percentuale di coloro che conoscono CADF quale erogatore del servizio • la maggior parte degli intervistati è a conoscenza dell’esistenza della Carta dei Servizi, anche se pochi ne conoscono i contenuti La Relazione Sociale 83 2. Relazione con CADF Utilizzo dell’acqua potabile Regolarmente Rispetto agli standard di servizio fornito agli utenti, l’indagine rileva che i tempi di attesa sono vicini a quelli rilevati due anni fa (si tenga presente la contenuta numerosità dei clienti che hanno contattato CADF): in particolare, i dati appaiono conformi a quanto esposto nella parte dedicata agli indicatori di qualità rilevati dall’azienda e esposti nei paragrafi precedenti. Quando si è recato di persona presso gli uffici di CADF, quanti mituti ha dovuto attebdere allo sportello prima di essere servito? più di 10 minuti 15,9% fino a 1 minuto 15,9% non indica 8,5% pochi secondi 29,7 più di 5minuti 10,2% da 6 a10 minuti 24,5% % clienti che si sono recati allo sportello 84 2 La Relazione Sociale Di persona, agli uffici allo sportello 31 alcuni minuti 24,6% circa mezzo minuto 23,3% % clienti che hanno telefonato 38 2012 26 2010 26 39 28 47 39 47 68 47 20,0% 40,0% 61 60,0% 80,0% % su clienti che hanno contattato CADF Quando ha telefonato, prima di parlare con l’operatore giusto, quanto ha dovuto aspettare al telefono? ha rinunciato per attesa eccessiva 3,4% da 2 a 5 minuti 37,7% 0,0% 2007 I risultati evidenziano che aumenta la percentuale di coloro che bevono regolarmente l’acqua dell’acquedotto. Telefono (numero verde) I risultati esposti denotano una scarsa conoscenza dell’azienda sul territorio. Solo il 47,6% degli intervistati infatti dichiara di conoscere il nome di questa azienda (i restanti o non forniscono indicazioni o forniscono nomi di altre società del settore). La notorietà spontanea di CADF è comunque cresciuta rispetto al 2010, quando veniva citata dal 38% dei clienti. Ponendo attenzione alle modalità di contatto, l’analisi storica delle rilevazioni sul campo (la prima svolta nel 2007, la seconda nel 2010 e la terza nel presente anno) mostrano come lo strumento del numero verde è pian piano cresciuto rispetto al contatto diretto (con visita allo sportello clienti). 2010 Mai CADF totale Principali modalità di contatto 2012 Qualche volta Gli intervistati che, contrariamente, dichiarano di preferire l’acqua del rubinetto, riconoscono quali fattori alla base della scelta, in primo luogo, l’abitudine nell’utilizzo di acqua minerale imbottigliata, in secondo luogo, la preferenza del sapore di quest’ultima e, infine, una mancanza di fiducia nei controlli analitici sull’acqua potabile di rubinetto. Comunque, la non rilevanza del consumo di acqua minerale è sottolineata anche dal fatto che i tre quarti degli intervistati che spendono meno di 50 euro al mese per il suo acquisto (di cui il 47,2% meno di 20 euro). A supporto del livello di sfiducia manifestato le analisi - sulle diverse variabili indagate - rilevano che i rispondenti manifestano interesse per le seguenti attività: • ricevere nella bolletta i risultati dei controlli periodici sulla qualità dell’acqua (nel 55% dei casi); • avere evidenza del confronto dei valori sulla qualità dell’acqua del rubinetto con quelli medi delle acque naturali (35,4% dei casi) e di altre acque potabilizzate (30,6% dei casi). L’attenzione verso gli sprechi d’acqua appare aumentata dal 2010 ad oggi. Come mostra il grafico che segue, infatti, gli accorgimenti per ridurre lo spreco sono maggiori per tutti gli aspetti presi in considerazione: Quali di questi accorgimenti adotta per ridurre lo spreco d’acqua? (sollecitata - possibile multipla) Nel presente anno è aumentato il numero di coloro che hanno fatto reclami o chiesto informazioni sul servizio idrico a CADF: tale informazioni se da un lato nasconde la necessità di miglioramenti operativi, dall’altro fa emergere che l’interazione con l’azienda è aumentata e ciò può esser letto positivamente alla luce della necessaria integrazione delle attese e dei bisogni dell’utenze nelle politiche di gestione aziendali improntate al perseguimento di trasparenza e sostenibilità. Riparare subito guasti e perdite dell’impianto idraulico 95,3 Usare la lavatrice e/o la lavastoviglie solo a pieno carico 93,4 Preferire la doccia al bagno in vasca 93,3 84,8 Limitare lo scorrimento dell’acqua mentre ci si lava i denti/ci si fa la barba 69,3 Utilizzare il miscelatore/riduttore di flusso per i rubinetti Utilizzare lo sciacquone modulare a 2 intensità di scarico Utilizzare acqua piavan/di pozzo per innaffiare, lavare l’auto e per altri usi non domestici 0% 66,8 43,4 % totale clienti 100% La Relazione Sociale 85 2. Fatturazione e servizi informativi Servizi rivolti agli utenti Conosce i contenuti della Carta dei Servizi del Servizio Integrato? Come riportato nelle note di sintesi, gli aspetti relativi la fatturazione si dimostrano essere quelli più critici, soprattutto per ciò che attiene la comprensibilità dei consumi e dei costi contenuti nella documentazione ricevuta dagli utenti. In merito a tali fattori si rileva anche un aumento della percentuale degli intervistati che legge sempre o quasi il materiale informativo. Due terzi dei rispondenti dichiarano di conoscere l’articolazione per fasce di consumo della tariffa: dal confronto con i dati rilevati nei due precedenti bienni si assiste però ad una tendenza decrescente della consapevolezza su questo argomento. La tariffa applicata al consumo dell’acqua potabile che lei paga è legata alle diverse fasce di consumo. Ne è a conoscenza? 31 2008 74 25 0% 20% 40% 60% 80% 100% 2012 2010 86 2 La Relazione Sociale 2012 del tutto adeguato abbastanza adeguato poco adeguato 0,0% per nulla adeguato non indica Ultima sezione è dedicata alla fedeltà al proprio operatore: il 72,8% non abbandonerebbe mai CADF come proprio gestore (il dato è in linea rispetto alla rilevazione condotta nel 2010 e presenta un aumento del 10% rispetto, invece, a quanto emerso nell’indagine svolta nel 2007). Tra gli aderenti che propendono all’abbandono il motivo più rilevante è risultato l’eccessivo costo di fatturazione (informazione in linea con quanto rilevato precedentemente). Inoltre, la maggioranza (78%) degli intervistati sostiene il carattere pubblico dell’ente gestore del servizio idrico integrato (+ 4% rispetto al 2010). 20 2010 11 20 2008 0% 10% 20% 30% % totale clienti Se potesse abbandonare l’azienda che attualmente le fornisce l’acqua potabile e passare ad un’altra lo farebbe? 60,0% 20,0% 5 Nella presente edizione solo il 67% degli utenti (che hanno aderito all’indagine) dichiara adeguato il costo del servizio (il dato è in diminuzione rispetto alla precedente edizione, ove il valore si presentava pari al 73%). Livello di fedeltà all’operatore 80,0% 40,0% 62 % totale clienti 28 69 17 2010 73% 37 66 63 100,0% 7 2012 19 4 10 non ne è a conoscenza 67% ne è a conoscenza Quanto ritiene adeguato il costo del servizio che le viene fornito? Ampia soddisfazione si rileva per il servizio di pronto intervento (nove su dieci si mostrano soddisfatti) mentre aumenta la percentuale di utenti che non sanno a chi rivolgersi in caso di emergenze. Ponendo attenzione agli aspetti inerenti i guasti agli impianti, non emergono cambiamenti – rispetto alla precedente edizione – della quota di clienti che hanno avuto problemi ai propri sistemi. Nello stesso tempo, la soddisfazione per la soluzione tariffaria proposta per i guasti è in linea con quella del 2010, ma in peggioramento rispetto alla prima edizione. La conoscenza dei contenuti della Carta dei Servizi è aumentata rispetto alla precedente edizione conosciuta dalla maggior parte degli aderenti all’indagine e, allo stesso tempo, larga consapevolezza esiste sui canali di reperimento della stessa. Non saprei 20,7% No 72,8% Sì 6,5% La Relazione Sociale 87 2. I CLIENTI Il servizio di controllo ambientale CADF eroga in regime di libero mercato due servizi principali: analisi chimiche e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi, in particolare reflui e percolati. Il servizio di analisi chimiche viene erogato grazie al laboratorio analisi realizzato nel 2004. La clientela è sia il singolo privato che l’azienda di ogni dimensione. Il fatturato generato da tale attività è raddoppiato nel corso del quinquennio, passando da 64.112 € a 128.820,50 €. L’attività di smaltimento reflui e percolati, invece, ha avuto una contrazione del fatturato, dovuto al minore quantitativo di rifiuti trattati per conto terzi. Fatturato clienti Attività di smaltimento rifiuti e percolai 1.200.000,00 1.000.000,00 Attività di laboratorio 982.395,05 902.009,63 777.881,42 755.529,00 631.150,97 800.000,00 Il servizio di controllo ambientale, originariamente diviso in due sedi, viene erogato attraverso il laboratorio situato presso la Centrale di potabilizzazione di Ro Ferrarese, attivo dal 1991 con un organico composto di 7 unità. Il laboratorio analisi compie continui controlli fisico-chimico-batteriologici su ognuna delle fasi di produzione, distribuzione e depurazione delle acque; mediamente sono effettuati ogni anno 18.000 campioni che consentono di verificare circa 163.000 parametri. In parallelo si effettuano, secondo la normativa vigente (Dl n. 31 02/02/2001), controlli sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano nell’intera zona del Medio e Basso Ferrarese. Le verifiche del laboratorio interno, associate a quelle dell’autorità sanitaria locale, garantiscono permanentemente la potabilità dell’acqua e alle utenze un prodotto finale salubre che rispetta i limiti della normativa vigente. Il laboratorio analisi dal 28/12/2004 ha acquisito la certificazione di qualità ISO 9001:2000 e alla fine del 2009 l’aggiornamento alla nuova normativa UNI EN ISO 9001:2008 per la gestione della propria attività. Matrici su cui possono essere effettuate analisi Acque superficiali Scarichi civili Acque sotterranee Scarichi industriali Acque potabili Acque di depurazione Acque minerali Pozzi piezometrici Piscine Percolati discarica 6 00.000,00 4 00.000,00 200.000,00 64.112,00 134.556,50 134.780,50 145.369,00 128.820,50 0 2008 88 2 La Relazione Sociale 2009 2010 2011 2012 La Relazione Sociale 89 2. Responso analisi on-line L’attività di smaltimento reflui e percolati É un accesso riservato ai clienti del Laboratorio analisi CADF che, regolarmente registrati, possono visionare i parametri analitici in tempo reale. Ciò permette al cliente di avere risultati parziali in tempi ridotti, senza dover aspettare obbligatoriamente il completamento delle analisi richieste. Il servizio diventa importante soprattutto nei casi in cui certi parametri, la cui indagine è di breve durata, possono essere contemplati ed utilizzati per la gestione di attività da parte del cliente stesso. CADF ha sviluppato sempre più il servizio che ha avuto un’esplosione nel 2011. Nel 2008, infatti, sono stati effettuati controlli per 2.471 parametri mentre nel 2012 il dato è salito a 79.825, di cui 78.903 controllati on-line (98,84%). Tale incremento è giustificabile con la creazione, già dal 2010, di un apposito link per accedere al servizio. Oltre alla depurazione dei reflui urbani collettati dalla rete fognaria, CADF opera il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi liquidi, provenienti sia da privati cittadini che da attività di servizio e produttive. I rifiuti sono trasportati agli impianti di depurazione con automezzi autorizzati e sono sottoposti ad una serie di trattamenti preliminari prima della loro immissione nella linea di trattamento reflui urbani. Nei depuratori di Copparo e Tresigallo sono depurati principalmente fanghi delle fosse settiche (pozzi neri) ed acque di lavaggio cassonetti R.S.U., ai sensi dell’Art. 110 comma 3 del D.Lgs. n. 152/06; mentre negli impianti di Codigoro e Comacchio, dotati di tecnologie più avanzate, sono trattati anche i rifiuti di origine alimentare ed i percolati prodotti dalle discariche per rifiuti solidi Analisi on -line 100.000 79.825 90.000 77.712 90.000 Percolati e reflui smaltiti in tonnellate 70.000 60.000 50.000 Rifiuti prodotti da CADF ed autosmaltiti 40.000 20.000 2.471 10.915 Rifiuti trattati conto terzi 10.811 70.000 60.000 50.000 57.289,77 54.320,76 46.269,78 39.234,58 4 0.000 30.000 20.000 10.000 2008 2009 2010 Numero parametri controllati 90 2 La Relazione Sociale 48.833,58 80.000 80.000 30.000 urbani.Gli oneri di trattamento di questi rifiuti non rientrano nella normale tariffazione e sono regolati con convenzioni tra CADF ed i produttori o detentori dei rifiuti. Come si può osservare dal grafico, l’attività di smaltimento reflui e percolati viene effettuata sia per i rifiuti generati dal CADF che per conto terzi. Mentre l’ammontare complessivo di rifiuti autosmaltiti nel corso del quinquennio è aumentata passando da 5.892 tonnellate del 2008 a 9.637 del 2012, l’attività di smaltimento conto terzi ha avuto una contrazione del 15,2%, passando da 46.269 tonnellate del 2008 a 39.234 tonnellate del 2012. Anno anomalo per gli ingenti quantitativi smaltiti è stato il 2011, dove complessivamente sono stati trattati 82.242 tonnellate. 2011 2012 33.408,50 10.000 0 5.891,98 6.004,70 5.239,60 2008 2009 2010 9,367,25 2011 2012 2. Analisi di soddisfazione dei clienti Primo contatto con il CADF Oltre a monitorare costantemente indicatori quantitativi è stata effettuata un’indagine di customer satisfaction al fine di comprendere il livello di soddisfazione complessivo dei propri clienti. L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo on-line con un tasso di redemption complessivo dell’indagine del 69,56%. Il profilo tipo dell’intervistato è maschio (93,75%) di età compresa tra i 45 anni e i 60 anni (50,00%), operante in un’azienda (75,00%) con sede legale nella provincia di Ferrara (100,00%) che ha usufruito principalmente del servizio di smaltimento reflui e percolati negli ultimi 3 anni (81,25%). Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite conoscenza diretta dell’azienda (81,25%) a conferma della forte presenza sul territorio. La gestione del rapporto avviene con una frequenza di contatto per lo più giornaliera (56,25%). Gli intervistati hanno espresso di avere una buona conoscenza delle attività e delle struttura organizzativa dell’azienda CADF (93,75%) 0% 0% Sito web Elenco telefonico Conoscenza diretta 19% Altro Il 75% degli intervistati dichiara di aver consultato il sito internet aziendale, trovato nel 50% dei casi di facile consultazione e nel 31% aggiornato. In merito all’importanza del ruolo dell’azienda nella comunità locale, i clienti riconoscono un punteggio medio di 3,38 su una scala di valutazione ricompresa tra 1 (importanza minima) e 4 (importanza massima). Per quanto attiene alla loro soddisfazione circa le fasi della gestione commerciale dell’attività di laboratorio e smaltimento reflui e percolati, i risultati hanno evidenziato un livello di alta soddisfazione con la maggior parte delle risposte concentrate sui giudizi “molto d’accordo” e “abbastanza d’accordo”. Grado di conoscenza dell’organizzazione Importanza di CADF nel territorio 81% Sì, ne ho una buona conoscenza Sì, ne ho una discreta conoscenza Frequenza di contatto Settimanale 6% No, non lo conosco Mensile Poco importante 6% 19% 44% 0% Abbastanza importante 5% Non importante Ne ho sentito parlare ma non lo conosco bene Giornaliera Altro Molto importante 0% 50% 33% 62% 56% 19% 92 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 93 2. Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Il personale è preparato e competente Poco d’accordo Per niente d’accordo Molto d’accordo 37,50% 37,50% 31,25% 62,50% Fornisce informazioni sufficienti circa le modalità di accesso al servizio 37,50% 62,50% Fornisce informazioni sufficienti circa il servizio erogato 25,00% 68,75% La modulistica per le richieste è di facile compilazione 18,75% 62,50% Utilizza strumentazione e procedure innovative e tecnologiche 18,75% 62,50% Fornisce assistenza per la soluzione di problematiche emergenti 25,00% 62,50% 6,25% Si mostra flessibile in caso di evasione di ordini urgenti 56,25% 31,25% 12,50% I tempi di risposta alle richieste sono adeguati 43,75% 50,00% 6,25% La capacità di ascolto di reclami è soddisfacente 25,00% 68,75% 6,25% 18,75% 56,25% 6,25% 12,50% Facilità nel raggiungere le sedi 25,00% 68,75% 6,25% Rapporto qualità prezzo del servizio adeguato 25,00% 75,00% Chiarezza della domanda contrattuale 31,25% 62,50% Flessibilità e disponibilità nella definizione degli accordi contrattuali 31,25% 50,00% Il personale è disponibile a fornire informazioni I servizi offerti soddisfano le sue esigenze 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 6,25% Per niente d’accordo Non so 62,50% 31,25% 6,25% Comunicazione è adeguata al perseguimento degli obiettivi 62,50% 31,25% 6,25% 31,25% 50,00% Comunicazione efficace delle attività sul territorio 0% 10% 20% Nel 56,25% dei casi i clienti sono molto d’accordo nel riconoscere a CADF flessibilità nella gestione dell’ordine mentre nel 43,75% in un’adeguata risposta nell’evasione delle richieste effettuate. Rispetto ai diversi ambiti di intervento è stato chiesto agli intervistati di indicare le attività dove CADF dovrebbe focalizzare forniture del servizio idrico integrato 4 3,25 3 6,25% 80% Poco d’accordo Svolge l’attività in modo trasparente 90% 100% 2 2,94 Risultati particolarmente positivi si sono riscontrati nello svolgimento dell’attività in maniera trasparente e sulla modalità di comunicazione del proprio operato in maniera adeguata (62,5% delle risposte sul giudizio “molto d’accordo”). Abbastanza d’accordo costruzione reti idriche 1 2,75 analisi chimiche 0 30% 40% 50% 60% 70% 18,75% 80% 90% 100% maggiormente la propria attenzione (1 importanza minima - 4 importanza massima). L’attività prioritaria su cui dedicare risorse è lo smaltimento reflui (3,44) e percolati di discarica, seguita dalla fornitura del servizio idrico integrato (3,25). Complessivamente il grado di soddisfazione dei clienti sull’operato CADF è molto elevato riscontrando una valutazione di 3,3 su una scala di valutazione compresa tra 1 (min) e 4 (max). Infine da evidenziare come rispetto all’indagine somministrata al 2010 ci sia stato un miglioramento da parte dei clienti della conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione Ambientale: il 50% degli intervistati dichiara di conoscerle abbastanza bene. 3,44 smaltimento Reflui e Percolati da discarica 94 2 La Relazione Sociale Relazione La Relazione Economica Sociale 95 2. I FORNITORI Fornitori per territorio* L’analisi degli approvvigionamenti 100% 12,77% 19,57% 12,38% 12,25% 90% 3,15% 3,27% La distribuzione dei fornitori nel territorio 80% 70% 4,69% 3,47% 6,39% 3,48% 2,12% 3,73% 3,96% 9,86% La presenza di CADF sul territorio è confermata anche dall’instaurazione di rapporti di fornitura principalmente con aziende locali. In tutti gli anni oggetto dell’analisi, infatti, gli approvvigionamenti CADF derivano principalmente da imprese con sede legale nella provincia di Ferrara, provincia di appartenenza di tutti i comuni soci. La situazione più positiva si è registrata nel 2010 con una concentrazione del 42,86% delle aziende fornitrici. Se si considerano anche le province geograficamente più vicine (Bologna, Rovigo, Ravenna, Padova, Modena, Vicenza, Forlì-Cesena, Parma, Reggio-Emilia) la presenza di fornitori considerabili come locali sale nel 2012 al 68,56%. Quota rilevante nel 2012 con trend crescente è rappresentata dagli approvvigionamenti nella provincia di Rovigo (16,76%). Si precisa che i dati esposti derivano dalla contabilizzazione degli ordini ai fornitori – distinti per territorio provinciale. Altre province Altre province Emilia Romagna 60% Venezia 50% 11,48% 3,13% 3,13% 6,07% 3,90% 4,35% 5,06% 9,41% 13,50% 7,10% 3,66% 2,68% 5,87% 16,76% Rovigo 8,73% 13,90% Spese generali amministrative Spese per il personale Prestazioni di servizio Spese per automezzi Materiale per esecizio attività 0,21% 25,00% 2012 3,46% 9,73% 3,23% 58,37% 0,44% 30% 2011 30,39% 2,89% 10,62% 4,73% 50,93% 0,75% 20% 27,03% 42,86% 39,03% Potenza Milano Noli e prestazione di terzi 9,89% Ravenna Padova Effettuando un’analisi degli approvvigionamenti per categoria merceologica è possibile trarre utili considerazioni sulle spese che maggiormente incidono sull’attività CADF. Si ribadisce che la base dati è costituita dal valore degli ordini inviati ai fornitori nei diversi anni, presi a riferimento. Come si può osservare, nel corso del periodo analizzato cresce sempre più il peso delle spese sostenute per noli e prestazioni di servizi passate dal 44,66% del 2009 al 58,37% del 2012 a discapito delle spese inerenti l’acquisto di materiale per l’esercizio dell’attività, passate dal 32,65% del 2009 al 25,00% del 2012. Approvvigionamenti per categoria merceologica* 40% Bologna Roma 6,85% 3,40% Ancona Treviso 3,24% 4,89% 1,84% 1,74% 2,83% 2,24% 34,30% 31,57% 2010 32,65% 2009 0% 2009 2010 2011 2012 7,79% 4,01% 48,47% 1,18% 10% Ferrara 7,41% 0% 10% 7,01% 20% 30% 40% 9,96% 4,82% 50% 44,66% 60% 70% 80% 90% 100% * Dati non disponibili per l’anno 2008 96 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 97 2. La politica aziendale, infatti, ha mirato a mantenere una struttura organizzativa il più possibile snella e flessibile, esternalizzando gran parte delle attività a società specializzate nel settore. In questo modo CADF ha potuto realizzare una crescita dimensionale in grado di contrastare eventuali cali di lavoro, garantendo comunque un servizio di qualità ai propri stakeholder. Le rappresentazioni grafiche che seguono – unitamente con il dettaglio contenuto nella tabella – evidenziano i costi effettivamente sostenuti per le diverse tipologie materiali e servizi approvvigionati (di cui agli aggregati B6 e B7 del Bilancio CEE). Andamento costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi 2008 2009 2010 2011 2012 3.500.000,00 3.000.000,00 2.500.000,00 2.000.000,00 1.500.000,00 Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e costi per servizi - totale (2008-2012) 11.914.812,23 11.932.020,58 10.388.813,28 9.186.513,23 2008 98 2 La Relazione Sociale 2009 2010 2011 500.000,00 0,00 Prodotti trattamento acque Ricambi ed apparecchi hardware Combustibili, carburanti, lubrificanti Materiali di consumo Materiali di laboratorio Trasporti Altri acquisti di beni (inferiori a 516,46 €) Cancelleria, stampanti Manut. rip. fabbricati Manut. impianti depurazione e letti di essiccamento Manut. rip. impianti filtrazione (potabilizzazione) Manut. rip. condutture Manut. rip. imp. sollevamento Manut. rip. automezzi Manut. rip. mobili, macc. elettr. e varie Manutenzioni prestazioni per laboratorio Studi e progettazioni Consulenze e CO.CO.CO. Analisi prove e collaudi Prestazioni legali e notarili Approntamento software Pubblicità promozione e sviluppo Pulizia uffici e ambienti industriali Borse di studio agli stagisti Spese telefoniche e trasmiss. dati Assicurazioni Energia elettrica Gas, calore e acqua Prestazioni varie e sfalcio erba Sfalcio aree verdi Spese bancarie Spese postali Consiglio di Amministrazione Collegio dei Revisori Spese funzionamento ATO Costi per vestiario Costi per servizio mensa Spese medico sanitarie Missioni e trasferte Spese di formazione Servizio smaltimento rifiuti + trasporto fanghi Lettura contatori Vigilanza e sorveglianza Sicurezza 17.454.696,46 1.000.000,00 2012 L’analisi di tali dati mostra un progressivo aumento nel corso degli anni (dal 2008 al 2012) dei costi per servizi, soprattutto per ciò che attiene alle manutenzioni e riparazioni dei vari impianti (si veda il dettaglio esposto di seguito). La Relazione Sociale 99 2. Categoria Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Costi per servizi Voci Prodotti trattamento acque Ricambi ed apparecchi hardware Combustibili, carburanti, lubrificanti Materiali di consumo Materiali di laboratorio Trasporti Altri acquisti di beni (inferiori a 516,46 €) Cancelleria, stampati Manut. rip. fabbricati Manut. Impianti depurazione e letti di essicamento Manut. rip. imp. Filtrazione (potabilizzazione) Manut. rip. condutture Manut. rip. imp. sollevamento Manut. rip. automezzi Manut. rip. mobili, macc. elettr e varie Manutenzioni prestazioni per laboratorio Studi e progettazioni Consulenze e CO.CO.CO Analisi prove e collaudi Prestazioni legali e notarili Approntamento software Pubblicità, promozione e sviluppo Pulizia uffici e ambienti industriali borse di studio agli stagisti Spese telefoniche e trasm. Dati Assicurazioni Energia elettrica Gas, calore e acqua Prestazioni varie e sfalcio erba Sfalcio aree verdi Spese bancarie Spese postali Consiglio di Amministrazione Collegio dei Revisori Spese funzionamento ATO Costi per vestiario Costi per servizio mensa Spese medico sanitarie Missioni e trasferte Spese di formazione Servizio smaltimento rifiuti + trasporto fanghi Lettura contatori Vigilanza e sorveglianza Sicurezza Totale 100 2 La Relazione Sociale 2008 2009 2010 2011 2012 476.899,20 6.326,58 304.096,61 1.302.015,28 69.457,98 1.342,29 590.578,47 15.004,51 226.492,59 1.405.786,34 77.760,43 829,16 64.298,49 115.251,34 1.638.364,05 168.313,61 449.754,50 208.603,28 150.193,29 192.578,99 15.528,15 55.856,64 292.651,12 1.087,00 110.386,78 0 99.603,90 70.620,61 1.400,00 75.664,12 151.433,13 2.358.271,45 89.160,91 70.701,07 0 283.186,31 35.795,34 58.506,10 30.696,18 105.867,00 47.822,04 162.645,41 15.919,17 13.484,31 33.173,59 743.368,78 113.984,90 35.763,20 12.427,02 621.540,92 3.676,22 249.726,21 2.048.754,50 78.893,47 898,92 69.424,55 145.971,65 888.773,59 506.194,60 1.213.580,91 509.245,10 147.903,28 152.374,74 17.709,47 98.750,39 327.993,84 43.611,86 87.246,51 0 71.758,43 76.661,36 20.262,66 116.482,53 217.530,03 2.450.341,84 97.666,99 5.951,83 90.302,13 133.908,01 196.864,75 56.377,67 41.228,52 98.417,00 11.610,09 161.417,63 20.608,46 11.555,01 35.091,96 619.842,39 114.940,80 37.829,91 33.099,85 591.358,61 18.140,69 294.576,12 1.624.389,78 80.952,92 573,38 65.066,06 101.739,98 880.811,97 239.504,00 1.521.229,76 277.428,89 156.284,64 166.118,11 22.566,28 272.786,02 264.012,74 59.142,01 128.755,88 0 124.451,01 74.204,00 413 123.220,22 239.223,15 2.727.994,30 104.206,79 75.806,03 119.404,84 105.593,68 189.347,17 54.554,28 53.119,53 98.417,00 34.325,18 167.859,79 24.149,36 19.401,53 57.082,42 584.279,30 111.875,00 37.959,12 22.487,69 568.065,28 108.037,63 354.735,25 2.522.473,33 118.198,18 1.676,87 6.800,43 75.853,85 217.918,99 1.629.034,79 989.399,56 3.050.336,74 953.383,94 174.530,61 169.003,82 27.436,96 485.297,08 382.334,46 44.222,71 110.050,84 0 197.689,87 70.570,41 8.257,00 138.195,18 254.914,27 2.943.048,57 134.623,24 135.246,79 141.357,63 109.570,07 196.521,51 52.636,38 52.321,41 79.512,60 30.591,81 169.875,96 22.692,33 12.020,73 37.085,36 498.792,32 102.667,20 38.375,12 39.339,38 62.886,01 199.110,75 538.030,07 54.493,27 467.533,12 81.565,02 144.145,58 143.660,16 0 59.811,81 203.293,26 16.420,61 73.332,34 12.362,60 82.913,70 56.823,20 0 132.463,59 180.466,93 2.635.279,84 73.933,63 70.091,63 0 288.458,37 39.206,64 62.793,47 33.663,69 112.729,00 33.922,88 166.999,08 10.702,70 19.716,54 41.833,89 785.120,15 110.384,56 32.227,20 0 9.186.513,23 10.388.813,28 11.932.020,58 11.914.812,23 17.454.696,46 I professionisti: fornitori privilegiati Il rapporto di stretta collaborazione nella realizzazione delle opere strutturali realizzate da CADF fa considerare la categoria dei tecnici come fornitori privilegiati. Questi, infatti, una volta ricevuto l’incarico, collaborano quotidianamente con CADF. Rientrano in questa categoria professionisti singoli, associati o società di professionisti per l’affidamento di incarichi professionali principalmente di ingegneria ed architettura. L’attività dei tecnici è fondamentale per l’ampliamento e la manutenzione delle condotte di acquedotto e fognatura, in particolare il loro intervento è richiesto nelle seguenti fasi: tra almeno cinque professionisti iscritti nell’elenco. Nel corso del 2012 CADF ha collaborato con 87 professionisti, per la maggior parte ingegneri (48,33%), i quali hanno sempre avuto il peso percentuale maggiore tra gli incarichi professionali seguiti dai geometri. Incarichi tecnici 100% 3 1 3 90% • Progettazione di opere • Direzione lavori • Direzione operativa • Collaudo tecnico-amministrativo • Collaudo statico • Collaudo impiantistico-funzionale • Sicurezza in fase di progettazione • Sicurezza in fase di esecuzione 80% L’individuazione dei professionisti con cui collaborare avviene mediante la formazione di un elenco continuamente aggiornato attraverso apposito avviso pubblicato sul sito internet aziendale e pubblicizzato negli ordini di Ingegneri e Architetti della Provincia di Ferrara. L’affidamento degli incarichi di progettazione può avvenire direttamente da CADF per importi inferiori a 20.000 €, altrimenti mediante gara ufficiosa 30% 3 12 3 5 3 6 24 Ambiente Notaio Avvocato Geologo Geometra 70% Ingegnere 60% Architetto Archeologo 50% 40% 9 14 25 42 1 4 2011 2012 20% 10% 2 0% 2009 2010 La Relazione Sociale 101 2. Analisi del livello di soddisfazione dei fornitori Primo contatto con il CADF Gli intervistati hanno espresso di avere una buona conoscenza delle attività e della struttura organizzativa CADF (81%). Grado di conoscenza dell’organizzazione Sito web Allo scopo di comprendere le istanze delle aziende fornitrici, in fase di redazione del presente documento è stato somministrato loro un questionario mirato a comprendere le peculiarità della loro relazione con l’azienda CADF e a delineare azioni di miglioramento sia dal punto di vista gestionale sia relazionale. L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo on-line con un tasso di redemption complessivo dell’indagine è stato del 25,2% (59 questionari ricevuti). Il profilo tipo dell’intervistato è maschio (69,49%) di età compresa tra i 30 e i 45 anni (50,85%), operante in un’azienda con sede legale nella provincia di Ferrara (57,63%) che non ha ricevuto l’incarico di fornitura tramite procedura di evidenza pubblica Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite conoscenza diretta dell’azienda (48,00%). La gestione del rapporto avviene con una frequenza di contatto per lo più mensile (44%) a differenza dei clienti dove prevale il contatto giornaliero. Frequenza di contatto 25% Conoscenza diretta Risposta ad avvisso di procedura ad evidenza pubblica 12% 5% 48% L’importanza di CADF nel territorio viene riconosciuta dalla quasi totalità dei fornitori. Il 95% infatti reputa il ruolo dell’azienda molto importante o abbastanza importante. La valutazione media riscontrata è di 3,56 su una scala compresa tra 1 (min) e 4 (max). Mensile 5% 15% 102 2 La Relazione Sociale 27% 15% 54% No, non lo conosco Facilità di comprensione delle 38,89% 33,33% Idoneità dei tempi di risposta 38,89% 61,11% Soddisfazioni alle richieste effettuate 38,89% 61,11% 11,11% 16,67% Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo 20% 40% 60% Non so 80% 100% Non importante 33% 44% Ne ho sentito parlare ma non lo conosco bene 4% Procedure ad evidenza pubblica 0% Poco importante 32% Sì, ne ho una discreta conoscenza 0% Abbastanza importante 9% La maggior parte dei contratti di approvvigionamento sono assegnati con procedura ad evidenza pubblica. Pertanto, è stato chiesto agli intervistati di esprimere un parere su alcuni aspetti operativi. Piena soddisfazione (100% delle risposte su “molto d’accordo” e “abbastanza d’accordo”) per l’idoneità dei tempi di risposta e la qualità delle risposte ricevute. Soddisfazione elevata (72,12% delle risposte affermative) per la facilità di comprensione delle procedure. Altro Molto importante Settimanale 10% Importanza di CADF nel territorio Giornaliera Altro Elenco telefonico Sì, ne ho una buona conoscenza 62% In generale, il livello di soddisfazione per tutte le attività ricomprese nel processo di approvvigionamento è comunque elevato. Particolarmente positiva la valutazione della disponibilità del personale dove il 60.38% degli intervistati ha espresso un giudizio “molto d’accordo”. La Relazione Sociale 103 2. Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo 46,30% 51,85% Correttezza delle procedure 48,15% 42,59% Disponibilità del personale 60,38% 39,62% Chiarezza e tempestività delle informazioni fornite 46,15% 50,00% La modulistica per le richieste è di facile compilazione 31,37% 50,98% Idoneità dell’assistenza per le problematiche Facilità di comunicazione con l’azienda Non so 1,85% 9,26% 49,02% 3,92% 26,00% 52,00% 2,00% 20,00% Adeguatezza tempi di risposta alle richieste 30,00% 58,00% 12,00% 30,19% 49,06% 3,77% 16,98% Appropriatezza richiesta di assistenza 40,38% 34,62% Rispetto dei tempi e modalità di pagamento 45,28% 49,06% Idoneità delle scadenze 28,57% 55,36% 16,07% Ragionevolezza tempi di scarico merci 19,64% 46,53% 5,36% 28,57% Adeguatezza degli spazi di scarico merci 27,78% 38,89% 3,70% 29,63% 38,60% 50,88% Adeguatezza dei tempi di evasione degli ordini 38,60% 49,12% 47,37% 47,37% 45,45% 52,73% 10% 20% 30% 40% 50% 1,92% 5,66% 7,02% 12,28% Flessibilità e disponibilità nella definizione degli accordi contrattuali 60% Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo Svolge l’attività in modo trasparente 51,85% 37,04% 11,11% Comunicazione adeguata al perseguimento degli obiettivi 30,19% 42,28% 24,53% Comunicazione efficace delle attività sul territorio 21,15% 53,85% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 3,85% 70% 80% 104 2 La Relazione Sociale Processo di certificazioni di qualità, ambientali, sostenibili di settore 2,34 Tempi di consegna 2,05 delle materie prime/merci/ semilavoratori forniti 21,15% 90% 100% 3,51% 1,75% 1,82% 70% 80% Conoscenza del CEA 90% 100% 0% Molto Cercando di comprendere se l’attività CADF (servizio idrico integrato, analisi chimiche e smaltimento reflui e percolati da discarica) influisce in modo rilevante sulle caratteristiche del prodotto/servizio erogato dalle aziende fornitrici, il 59% degli intervistati ha dichiarato che l’influenza è notevole. Interessante notare l’elevato peso riconosciuto al possesso di certificazioni ambientali e sociali. Non so 5,88% 23,08% 3,51% Chiarezza della domanda contrattuale 0% Molto d’accordo 3,92% 13,73% 41,18% Facilità nel raggiungere le sedi Comunicazione 1,92% 1,92% Peridiocità di pianificazione delle forniture Condivisione innovazioni di prodotto e processo Altri aspetti indagati hanno riguardato l’efficacia della comunicazione nel perseguimento di obiettivi comuni e la trasparenza dell’attività espletata. Per tali ambiti le percentuali di soddisfazioni sono elevate anche se un 20% circa del campione analizzato non ha espresso giudizi. Materie prime/merci/ semilavoratori forniti 2,20 0% 2,24 Manutenzione ordinaria degli impianti/ attrezzature 2,22 Abbastanza Infine, è stato chiesto alle aziende fornitrici il loro grado di conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione Ambientale. Solo il 44% degli intervistati dichiara di conoscere abbastanza bene le attività del CEA. Negli altri casi la valutazione non è positiva. Poco 12% Per niente 44% 44% Innovazione di prodotto La Relazione Sociale 105 2. Analisi del livello di soddisfazione dei professionisti Primo contatto con il CADF Sito web L’indagine è stata somministrata attraverso un questionario anonimo on-line con un tasso di redemption complessivo dell’indagine è stato del 36,67%. Il profilo tipo dell’intervistato è un ingegnere (57,89%) maschio (78.95%) di età compresa tra i 30 e i 45 anni (52,63%), operante in un’azienda con sede legale nella provincia di Ferrara (89,47%). Frequenza di contatto Sì, ne ho una buona conoscenza 11% Conoscenza diretta 37% 42% 37% Giornaliera Mensile Analizzando il livello di soddisfazione per le diverse attività realizzate in collaborazione con il professionista risulta una soddisfazione mediamente elevata (considerando 1: importanza minima - 4: importanza massima). Nelle quasi totalità delle domande infatti il giudizio riscontrato è “molto d’accordo” o “abbastanza d’accordo”. Particolarmente positiva la valutazione della disponibilità del personale (78,95% degli intervistati ha espresso un giudizio “molto d’accordo”) così come riscontrato nell’indagine somministrata a fornitori e clienti. Ne ho sentito parlare ma non lo conosco bene 32% 68% No, non lo conosco 11% 21% Altro 21% Il primo contatto con CADF è avvenuto tramite conoscenza diretta dell’azienda (42%). La gestione del rapporto avviene con una frequenza di contatto per lo più mensile (47%) a differenza dei clienti dove prevale il contatto giornaliero. 47% Soddisfazione dell’attività CADF Molto Abbastanza L’importanza di CADF nel territorio viene riconosciuta dalla quasi totalità dei fornitori. Il 90% infatti si reputa soddisfatto dell’attività realizzata, con un indicatore medio di soddisfazione di 3,32 su una scala compresa tra 1 (min) e 4 (max). 5% 5% Poco Per niente 48% 42% Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo Non so Rispetto degli standard fisico/tecnici nell’erogazione dei servizi richiesti 41,18% 52,94% 5,88% La modulistica per le richieste è semplice e chiara 41,18% 52,94% 5,88% Flessibilità rispetto alle richieste del cliente 41,18% 47,06% 5,88%5,88% Procedure chiare che permettono corretta pianificazione 47,06% 41,18% 11,76% Servizi erogati in linea con le esigenze del cliente 38,89% 55,56% Tempestività nello svolgimento delle richieste 52,63% 31,58% Entrare in comunicazione con gli operatori CADF è agevole 57,89% 36,84% Il personale è preparato e competente 63,16% 36,84% Il personale è disponibile a fornire informazioni 78,95% Il personale fornisce informazioni sufficienti, chiare e tempestive 52,63% 47,37% Idonea assistenza per la soluzione delle problematiche 52,63% 47,37% I tempi di risposta delle richieste sono adeguati 31,58% 57,89% 0% 106 2 La Relazione Sociale 0% 0% Sì, ne ho una discreta conoscenza 10% Altro Settimanale Grado di conoscenza dell’organizzazione 0% Elenco telefonico Contatto mediante utente finale del servizio Tutti intervistati hanno espresso di avere una buona o discreta conoscenza delle attività e della struttura organizzativa CADF. 10% 20% 5,55% 5,26% 10,53% 5,26% 21,05% 30% 40% 50% 60% 70% 5,26% 5,26% 80% 90% 100% La Relazione Sociale 107 2. Nell’indagine inoltre è stato chiesto su quali attività CADF dovrebbe concentrare la propria attenzione, chiedendo di esplicitare un ordine di priorità. Le attività ad aver conseguito una valutazione più alta sono la costruzione di reti idriche e le forniture per uso pubblico, entrambe con una punteggio pari a 3,37 su una scala compresa tra 1 (min) e 4 (max). Ottengono una valutazione sopra a 3 anche l’attività di analisi chimiche (3,21) e le forniture per uso domestico (3,05). In linea con i risultati riscontrati nell’indagine somministrata ai fornitori il livello di valutazione dell’efficacia della comunicazione nel perseguimento di obiettivi comuni e la trasparenza dell’attività espletata. Per tali ambiti le percentuali di soddisfazioni sono elevate. Comunicazione Molto d’accordo Svolge l’attività in modo trasparente 3,5 Analisi chimiche 2,95 3,05 Smaltimento Reflui Forniture per uso privato - uso domestico 2,68 Forniture per uso privato - uso non domestico 2,26 Smaltimento Pergolati da discarica 3,37 Forniture per uso pubblico 2,16 Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo Non so 50,00% 44,44% 5,56% Comunicazione adeguata al perseguimento degli obiettivi 29,41% 64,71% 5,88% Comunicazione efficace delle attività sul territorio 44,44% 38,89% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 11,11% 70% 80% 90% 5,56% 100% Forniture per uso privato - uso zootecnico 2,37 Conoscenza del CEA Forniture per uso privato - uso anticendio Molto Abbastanza Il grado di conoscenza delle iniziative del Centro di Educazione Ambientale è invece inferiore rispetto ai fornitori. Solo il 31% degli intervistati dichiara di conoscere molto o abbastanza bene le attività del CEA e nel 32% dei casi addirittura per niente. 10% Poco Per niente 32% 21% 37% 108 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 109 2. RISORSE LE Organico per contratto A tempo indeterminato UMANE La quasi totalità del personale è assunto con un contratto a tempo indeterminato (98,6% nel 2012), valore cresciuto di 3.5 punti percentuali rispetto al 2008 (95,1%). Ciò testimonia una politica di gestione del personale incentrata sulla fidelizzazione del dipendente per la creazione di un clima lavorativo positivo e quindi un rapporto duraturo nel tempo. Personale e politiche del lavoro Analizzando infatti il tasso di turnover negativo del personale, le uscite di personale sono state causate principalmente per scadenza naturale del contratto e per pensionamenti. Dimissioni e licenziamenti costituiscono cause rare di fuoriuscita del personale. L’unico licenziamento si è riscontrato nel 2008 mentre le ultime dimissioni sono state consegnate nel 2010. Queste informazioni, oltre a rafforzare la presenza di un’elevata capacità di retention da parte di CADF, sottolineano una buona politica di selezione L’organico di CADF, tenuto conto del turnover, è rimasto pressoché invariato nel quinquennio. Il picco positivo si è raggiunto nel 2009 con 145 dipendenti mentre quello negativo nel 2010 con 139. Rispetto al 2011, nel 2012 vi è stata la diminuzione dell’organico di un’unità. L’attenzione verso le categorie protette è testimoniata da una politica aziendale finalizzata alla loro assunzione: i dipendenti sono passati da 8 del 2008 a 10 del 2012, rispettando i requisiti richiesti. Organico CADF 143 145 139 144 Turnover 143 7,75% 7,04% 9,09% Turnover negativo Turnover 9 9 2008 2009 141 1 4 2 2010 2011 2012 6 0% 4 0% 20% 0 del personale. Il tasso di turnover infatti è su valori molto contenuti testimoniando quindi il raggiungimento di una stabilità di CADF dal punto di vista organizzativo. 5,52% Decesso 5,76% 4,93% 7,59% 5,52% 6,47% 3,70% 1,50% 2,80% 2,16% 2,08% 10 9 10 140 Per scadenza contratto Pensionamenti Licenziamenti Dimissioni -0,71% 8 7 138 80% 10,07% 2,78% 0,70% 135 Turnover negativo Turnover positivo di cui L. 68 136 100% A tempo determinato 2,08% 2,10% 0,69% 0,70% 0,70% 0,70% 0,70% 1,38% 0,69% 1,44% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2008 2009 2010 2011 2012 0,72% -4,55% 2008 110 2 La Relazione Sociale 2009 2010 2011 2012 2008 2009 2010 2011 2012 La Relazione Sociale 111 2. Organico per sesso Maschi 17 4 18 5 16 5 80,0% Comuni soci CADF Provincia di Ferrara Altre province 57 53 40,0% 53 20,0% 123 100 0,0% 80 120 121 114 114 2008 2009 2010 2011 2012 115 2008 40 Operaio 0 2008 2009 2010 2011 2012 La composizione dell’organico è prettamente maschile, per via della maggiore necessità di organico in ruoli per loro natura a minor domanda femminile (settore tecnico). Il dato ha subito comunque una variazione positiva nei confronti del donne, passando dal 16,1% del 2008 al 19,6% del 2012. L’inquadramento prevalente è quello nella figura di operaio (oltre il 60% dell’organico). 150 3 53 Impiegato 3 55 3 53 Dirigente 3 53 3 2010 7,43% 6,59% Infortuni Malattia Altre cause Totale 7,42% 6,69% 100 3,60% 3,59% 50 87 87 83 88 2008 2009 2010 2011 4,24% 3,95% 87 2012 3,50% 2,60% <30 anni 2,94% 3,58% 3,06% 2,86% 0,24% 0,36% 0,49% 0,42% 0,25% 2008 2009 2010 2011 2012 20 5 4 2011 8,55% 53 0 112 2 La Relazione Sociale 7 2009 Tasso di assenteismo 30-39 anni 27 5 Organico inquadramento 20 40-49 anni 35 31 7 51 50 48 35 122 28 121 25 124 25 124 24 >49 anni 52 48 23 Organico per età 67 63 Femmine 120 60 16 5 100,0% un progressivo invecchiamento dell’organico CADF con il rischio di perdere con il pensionamento dei dipendenti competenze chiave per il business aziendale. Tale rischio viene però mitigato da CADF attraverso piani di sviluppo del personale più giovane finalizzati al trasferimento graduale delle competenze ritenute fondamentali al fine di preservare il patrimonio di competenze aziendali. 60,0% 160 140 L’età media è di 47,52 anni (circa il 47% del personale ha più di 50 anni) con una media di anzianità di servizio di 14,27 anni. La percentuale del personale con età inferiore ai 40 anni è passata dal 29,4% del 2008 al 17,5% del 2012. Tali dati confermano ancora una volta la politica di fidelizzazione del personale che, una volta assunto, tende a concludere la propria carriera lavorativa all’interno di CADF Il rovescio della medaglia di tale situazione è sicuramente Organico per provenienza territoriale 15 5 Il forte radicamento di CADF sul territorio viene testimoniato dalla provenienza dei propri collaboratori, per l’85,3% residente nei comuni soci del CADF. Il dato è rimasto pressochè invariato nel corso del quinquennio nonostante siano state realizzate complessivamente 44 nuove assunzioni. Il bacino di riferimento per la forza lavoro è rappresentato quindi prevalentemente da personale proveniente dal territorio dove CADF eroga il proprio servizio. 2012 A confermare l’ottima capacità di retention dell’azienda verso il proprio personale è il basso tasso di assenteismo, il quale presenta un trend decrescente nel quinquennio, mantenendosi su livelli del tutto fisiologici . Il tasso di assenza per malattia si mantiene sempre al di sotto del 4%, con un picco positivo del 2,6% nel 2010. Il tasso di assenteismo per infortunio è sempre inferiore allo 0,5%, ritornando allo 0,25% nel 2012. Il basso tasso di infortunio è strettamente legato alla politica di investimento sulla sicurezza realizzata da CADF attraverso l’erogazione di corsi di formazione a tutti i dipendenti e la creazione di un sistema di salute e sicurezza sul lavoro efficace. La Relazione Sociale 113 2. Le competenze del personale Le competenze del personale vengono monitorate attraverso l’analisi congiunta di tre indicatori proxy: organico per titolo di studio, per anzianità aziendale e per livello contrattuale. Non è presente infatti in CADF un sistema di mappatura delle competenze atto a verificare il grado di possesso da parte di ciascun dipendente delle competenze chiave per la propria mansione. Il livello di competenze in ingresso viene monitorato attraverso l’analisi dell’organico per titolo di studio. Cresce la percentuale di laureati e diplomati nel corso del quinquennio, passando dal 45,4% del 2008 al 48,3% del 2012. Le nuove assunzioni, pertanto, sono state effettuate privilegiando profili professionali con un background teorico di competenze più elevato. Attraverso l’analisi dell’organico per anzianità possiamo analizzare il miglioramento delle competenze aziendali per via della maturazione del dipendente nello svolgimento del proprio ruolo professionale. Come si può osservare dal grafico, la composizione dell’organico si è dilatato verso le classi a maggiore anzianità aziendale. La percentuale di dipendenti con anzianità inferiore ai 5 anni è passata dal 35,0% del 2008 al 13,3% del 2012 mentre quella con anzianità compresa tra i 5 e 9 anni dal 7,7% del 2008 al 27,3% del 2012. C’è stato quindi il naturale travasamento dei dipendenti appartenenti alla prima classe di anzianità verso la seconda. Inoltre, la percentuale di dipendenti con anzianità superiore ai 15 anni è passata da 28,0% del 2008 al 50,3% del 2012. Questi dati sottolineano la forte specializzazione del personale CADF. Organico per titolo di studio Laurea 75 Diploma Licenza media Organico per anzianità Licenza elementare 75 < 5 anni 100% 90% 49 48 80% 50 49 17 3 3 19 18 19 3 27 13 70% 3 19 60% 42 2009 2010 3 2011 31 15-19 anni > 19 anni 40% 11 2012 20% 50 31 30 36 32 30 36 26 25 13 27 40 39 23 19 19 2010 2011 2012 28 24 50% 30% 2008 10-14 anni 71 73 69 48 5-9 anni 20 42 10% 0% 2008 114 2 La Relazione Sociale 2009 La Relazione Sociale 115 2. Il processo di assunzione del personale La specializzazione del personale può essere misurata anche attraverso l’analisi dei livelli contrattuali. L’aumento di livello contrattuale per un collaboratore va a sottolineare il maggior possesso di competenze professionali nel proprio ruolo aziendale. Nel corso del triennio il numero di dipendenti in possesso di almeno il 5° livello contrattuale è passato dal 35,7% del 2008 al 44,7% del 2012. Il miglioramento delle competenze professionali è stato riconosciuto dalla stessa CADF. Dal 2010, una volta individuato un fabbisogno di personale, viene attivato il processo di assunzione in attuazione di quanto previsto dall’art. 18 comma 1 del D.L. 112/2008. Tale procedura fa riferimento alle ipotesi di costituzione di nuovi rapporti di lavoro e non a progressioni di carriera o riqualificazioni, le quali possono essere gestite autonomamente da parte di CADF SPA. Nelle assunzioni a tempo determinato, ove le esigenze siano incompatibili con i tempi di realizzazione delle procedure per le assunzioni a tempo indeterminato, possono essere attivate procedure operative Organico per livelli Dirigente Quadro Livello 8 Livello 7 Livello 6 Livello 5 Livello 4 Livello 3 Livello 2 Livello 1 160 140 120 100 80 3 4 13 4 7 3 4 14 3 12 20 16 31 32 60 40 20 27 3 4 14 3 14 15 32 33 31 34 28 23 3 4 13 4 14 14 32 116 2 La Relazione Sociale 2009 2010 Iter di selezione 3 4 13 3 15 Curricula/domande ricevute Numero di procedure pubbliche di selezione Assunti 227 26 24 146 120 97 33 76 44 27 11 0 2008 abbreviate e criteri di selezione semplificati purché espressamente indicati nello specifico avviso di selezione. In tale situazione, i tempi di pubblicazione dell’avviso di selezione possono essere ridotti rispetto a quelli ordinari. Inoltre, il reclutamento per il lavoro a tempo determinato può avvenire anche con il ricorso al lavoro somministrato. Tutte le procedure di selezione avvengono attraverso apposito bando pubblicato con determina del Direttore Generale sul sito web della società www.CADF.it 2011 2012 0 2008 11 0 2009 13 10 2010 8 3 2011 9 1 3 2012 La Relazione Sociale 117 2. L’introduzione della procedura di selezione prevista dalla normativa ha generato un drastico calo delle candidature spontanee ricevute. Le candidature pertanto sono strettamente collegate alle procedure pubbliche realizzate. Mentre nel 2010 sono pervenute 120 candidature per le 10 procedure pubbliche di selezione realizzate (rapporto 12 a 1), nel 2012 sono arrivate 97 candidature per un’unica procedura di selezione. (rapporto 97 a 1). Dirigente Valutazione Colloquio titoli/curriculum attitudinale 6°-7°-8° e Quadri Preselezione 3°-4°-5° I dipendenti in servizio a tempo indeterminato possono partecipare ai concorsi pubblici purché in possesso dei requisiti richiesti o in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto dal bando ed in possesso di un’anzianità di servizio minima di tre anni nella qualifica immediatamente inferiore o di 5 anni nella qualifica ulteriormente inferiore. All’anzianità sopra indicata dovrà essere aggiunta anche l’anzianità richiesta dal bando come esperienza per l’ammissione dall’esterno. Al personale interno è riservato il 50% dei posti da mettere a concorso. Prova Prova di selezione di idoneità Preselezione Figura 1 Il processo di selezione CADF Spa Prova di selezione Le selezioni si effettuano distintamente per ognuno dei livelli previsti dal CCNL per il settore gas-acqua e per qualifiche omogenee. Il processo di selezione avviene secondo i principi di imparzialità e di buon andamento. In relazione al livello contrattuale di inquadramento, è previsto un diverso processo di selezione (vedi figura 1). Per l’ammissione alle selezioni viene inoltre richiesto il possesso di competenze minime di ingresso (tabella 1) e di requisiti di carattere generale. 1°-2° Prova selettiva Livello Titolo di studio Esperienza Dirigente Quadro Laurea magistrale o specialistica ad indirizzo pertinente al posto da ricoprire Laurea magistrale o specialistica Esperienze professionale nel settore specifico Abilitazione professionale (tecnico) Esperienza specifica (amministrativo) Abilitazione professionale (tecnico) Esperienza specifica (amministrativo) Abilitazione professionale (tecnico) Nessuna esperienza (amministrativo) Esperienza specifica (amministrativo) Esperienza specifica (amministrativo) Nessuna esperienza Esperienza specifica Nessuna esperienza 1 anno di esperienza specifica (amministrativo) 1 anno di esperienza specifica (operaio) Nessuna esperienza 1 anno di esperienza specifica Nessuna esperienza 1 anno di esperienza specifica Nessuna esperienza 1 anno di esperienza specifica Nessuna esperienza 8° Laurea magistrale o specialistica 7° Laurea magistrale o specialistica (tecnico) Laurea magistrale o specialistica (amministrativo) Laurea triennale (amministrativo) Diploma di scuola media superiore Laurea triennale Diploma di scuola media superiore Laurea triennale Diploma di scuola media superiore (amministrativo) Diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico o professionale (operaio) Laurea triennale Scuola dell’obbligo Diploma di qualifica di istituto professionale Scuola dell’obbligo Diploma di qualifica di istituto professionale Scuola dell’obbligo Diploma di qualifica di istituto professionale 5° 4° 3° 2° 1° 118 2 La Relazione Sociale Prevista solo nel caso in cui sia pervenuto un numero di domande di partecipazione alla selezione dieci volte superiore al numero delle persone da assumere. La prova di preselezione consiste in un test di cultura generale. La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30. Prova selettiva Prova teorico-pratica volta ad accertare esclusivamente l’idoneità del lavoratore a svolgere le relative mansioni, con esclusione di qualunque valutazione comparativa. La prova si intenderà superata qualora il candidato superi almeno il 70% delle situazioni proposte. Prova di selezione Tabella 1 - Requisiti di ammissione alle selezioni 6° Preselezione Consiste nella soluzione, in un tempo predeterminato, di temi anche di natura tecnica ovvero di appositi quiz a risposta multipla e/o quesiti a risposta sintetica o aperta in materie ed argomenti attinenti l’attività della Società o ritenuti necessari per l’assolvimento delle mansioni da svolgere oppure prove tecniche e/o pratiche relativa all’attività da svolgere. La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30. Prova di idoneità Colloquio volto a verificare la conoscenza delle funzioni della Società, al preparazione richiesta per l’espletamento delle attività specifiche demandate al posto da ricoprire e la capacità di espressione e di relazione. La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30. Colloquio attitudinale Colloquio volto ad accertare: la professionalità del concorrente attraverso l’analisi dei titoli e del curriculum, dei risultati professionali conseguiti e dimostrati, delle capacità di organizzazione tecnico-amministrativa; l’idoneità del concorrente all’incarico attraverso l’esame di esperienze maturate in incarichi presso strutture pubbliche o private; la conoscenza e la capacità di affrontare e risolvere le problematiche particolari e specifiche legate alla gestione dei servizi svolti dalla società. La prova verrà valutata con un punteggio massimo di 60/60. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 42/60. La Relazione Sociale 119 2. Valutazione delle prove per ruoli non dirigenziali Il sistema di incentivazione del personale Per ciascuna prova prevista dal processo di assunzione verrà attribuito un punteggio massimo di 30/30. Il punteggio minimo per il conseguimento dell’idoneità è di 21/30 per ciascuna prova. I titoli di studio e di esperienza lavorativa verranno valutati dalla commissione prima di attribuire il punteggio ai candidati presentatisi alla prova di selezione o prima dell’espletamento della prova di idoneità. Per titoli di studio verranno valutati solo i titoli di studio superiori a quelli richiesti dal bando purchè attinenti con il posto da ricoprire attribuendo un punto per ogni grado di istruzione superiore a quella richiesta dal bando risultante dall’ordinamento scolastico. Il sistema di retribuzione in CADF prevede l’erogazione per ogni dipendente, oltre alle 14 mensilità annuali, di una retribuzione aggiuntiva chiamata “premio di produzione” differenziato per ogni dipendente in relazione al raggiungimento di determinati obiettivi stabiliti ad inizio anno. In questo modo i singoli collaboratori sono incentivati al perseguimento degli obiettivi strategici aziendali. Il sistema di incentivazione aziendale non vuole Per esperienza lavorativa verrà valutata solo l’attività lavorativa svolta presso enti pubblici o privati in attività attinenti a quelle relative al posto da ricoprire. Verranno valutati solo i periodi di servizio superiori a tre mesi con arrotondamento a mese per le attività lavorative superiori a 20 giorni. Verrà assegnato un punteggio pari a 0,20 punti per ogni anno di attività lavorativa. Il punteggio massimo conseguibile per i titoli di studio è di punti 3 mentre per l’attività lavorativa il punteggio massimo è di punti 2. La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approvata dal Consigli di Amministrazione con propria determina che verrà affissa presso la sede della Società. Analisi della retribuzione Valutazione delle prove per ruoli dirigenziali Fissa La commissione esaminatrice ha a disposizione 100 punti, di cui: • 60 per il colloquio attitudinale • fino ad un massimo di 20 punti per il titolo di studio richiesto • fino ad un massimo di 10 punti per gli altri titoli culturali e di specializzazione professionale (corsi di perfezionamento e specializzazione, master, dottorati di ricerca, pubblicazioni, ecc.) • fino ad un massimo di 10 punti per i titoli di servizio, formalmente documentati, idonei ad evidenziare il livello di esperienza posseduto inerente alla qualifica da ricoprire. La graduatoria finale degli aspiranti idonei sarà approvata dal Direttore Generale con propria determina che verrà affissa presso la sede della Società. Tutti coloro che sono assunti a servizio dovranno sottoscrivere il contratto individuale di lavoro, che prevede trattamento economico, normativo e un periodo di prova obbligatorio secondo quanto previsto CCNL. 3.969.287 3.890.724 479.031 99.067 2008 120 2 La Relazione Sociale però minare la sicurezza retributiva dei dipendenti. Nel 2012, infatti, l’88,11% della retribuzione è rappresentato da retribuzione fissa mentre il 2,58% dal premio di produzione. La parte residuale è costituita dalla retribuzione variabile. Stesso andamento si è riscontrato in tutto il quinquennio analizzato. Il sistema, infatti, è strutturato da diversi anni ed ha trovato riscontro positivo nella gestione del personale. Variabile Premio di produzione 4.503.859 4.242.929 3.912.206 542.636 422.380 122.947 2009 475.596 453.664 125.809 2010 132.175 122.148 2011 2012 La Relazione Sociale 121 2. La comunicazione interna Lo sviluppo del personale CADF crede che attraverso una buona comunicazione interna si possa non solo per condividere informazioni e scelte aziendali, ma anche sviluppare cultura e identità d’impresa e creare condizioni di motivazione, coinvolgimento e clima favorevoli alla realizzazione degli obiettivi e delle strategie aziendali. Gli strumenti di comunicazione interna maggiormente utilizzati sono i seguenti. La politica CADF di sviluppo del personale nel quinquennio è stata improntata nel miglioramento di competenze tecniche. L’investimento in ore di formazione è più che quadruplicato, passando da 610 ore del 2008 a 2680 del 2012. La tematica formativa Ore di formazione per natura Portale Intranet aziendale Il portale intranet è il sistema informativo atto a consolidare il bilancio e ad uniformare i processi. Grazie a tale sistema si è raggiunta una maggiore integrazione delle funzioni amministrative al sistema logistico aziendale, permettendo uno snellimento dei flussi aziendali e delle attività IT. prevalente è stata la sicurezza, per via del recepimento del nuovo testo unico sulla sicurezza (D.Lgs 81/08) che ha spinto CADF a sviluppare nei propri collaboratori la cultura del lavoro in sicurezza, garantendo al contempo un ambiente di lavoro sano e sicuro. Sicurezza Qualità Rifiuti 3000 2500 168 308 2000 Riunioni 1500 CADF crede che il contatto diretto con i vari collaboratori sia il mezzo più idoneo per poter affrontare l’attività lavorativa e risolvere le eventuali problematiche. Periodicamente, pertanto, vengono organizzate riunioni di lavoro di ufficio/reparto. Bacheche 2.334 2.372 2011 2012 1000 1.212 500 610 75 0 2008 252 2009 24 2010 Ogni sede CADF è dotato di bacheche informative distribuite nei punti di passaggio e di incontro dei dipendenti. Attraverso tale strumento di comunicazione è possibile comunicare giornalmente con tutti, diffondendo informazioni sul contesto organizzativo aziendale. 122 2 La Relazione Sociale La Relazione Sociale 123 2. Analisi del livello di soddisfazione del personale Ore di formazione pro-capite Per dipendente Complessivamente, infatti, sono state dedicate 6603 ore alla sicurezza aziendale, coinvolgendo tutti i lavoratori CADF Il piano formativo ha previsto inoltre interventi anche sulle tematiche qualità e rifiuti. Mediamente, gli interventi formativi hanno avuto una durata inferiore alla giornata. Il numero di ore di formazione pro-capite per allievo si è stabilizzato negli ultimi 3 anni a circa 5,7 ore. Cresce, invece, il numero di ore di formazione pro-capite per dipendente, passato da 4,27 ore del 2008 a 18,74 ore del 2012, equivalente a circa 2 giornate e mezzo di formazione all’anno per dipendente. Per allievo 20 17,38 18,74 15 10 9,10 5 4,27 3,66 2,42 2008 2009 8,72 5,66 5,67 5,73 2010 2011 2012 0 La presenza di CADF sul territorio viene formalizzata attraverso la disponibilità ad ospitare in stage e tirocinio ragazzi frequentanti gli istituti secondari e le università limitrofi. Nel corso del quinquennio sono stati ospitati complessivamente in stage o tirocinio 47 ragazzi. Il picco positivo si è registrato nel 2010 con 14 studenti ospitati. Rapporti con le scuole 124 2 La Relazione Sociale 2008 2009 2010 2011 Nel corso del 2012 è stata realizzata per la prima volta un’indagine volta a monitorare il livello di soddisfazione del personale aziendale. CADF infatti crede che il proprio personale sia il motore per lo sviluppo della propria organizzazione e solo attraverso una piena soddisfazione di chi vi lavora è possibile realizzare una crescita condivisa nel lungo periodo. L’indagine di soddisfazione del personale è stata somministrata a tutti i dipendenti. Il tasso di redemption è stato dell’83,9%, con un tasso di risposta delll’81,8%. L’indagine ha previsto la somministrazione in forma anonima di un questionario costituito da 35 domande, cui rispondere con la seguente scala di valutazione: 1 = totalmente in disaccordo 2 = parzialmente in disaccordo 3 = parzialmente d’accordo 4 = totalmente d’accordo Dalla media aritmetica delle risposte si è desunto l’Indice di Clima Organizzativo (ICO), indicatore sintetico volto a rappresentare il livello di soddisfazione generale del personale aziendale. L’ICO della CADF è 2,56 su una scala di valutazione compresa tra 1 e 4. Il suo valore è posizionato a metà tra il giudizio parzialmente in disaccordo (2) e parzialmente d’accordo (3). Valutazione positiva è stata riscontrata in 10 domande su 35 somministrate (28,6%). Le domande sono state raggruppate in 5 fattori di analisi come rappresentato nella tabella seguente: • coinvolgimento e partecipazione • comunicazione interna • rapporti con la gerarchia • soddisfazione sul lavoro • stile di gestione dell’organizzazione 2012 Stage 8 6 10 5 6 Tirocini 0 2 4 3 3 Totale 8 8 14 8 9 La Relazione Sociale 125 2. Coinvolgimento e partecipazione In questa Azienda punti di vista diversi vengono incoraggiati Offrire un aiuto al collega in difficoltà con il lavoro è un atteggiamento comune a tutti Ognuno si assume le proprie responsabilità in quello che fa Si può sempre contare sulla collaborazione tra colleghi Sono molto contento del mio lavoro Sono orgoglioso di far parte di questa Organizzazione Sono soddisfatto per le opportunità di crescita offerte Comunicazione interna Gli obiettivi che mi vengono assegnati sono molto chiari I Responsabili mi tengono informato sulle questioni e sui cambiamenti di rilievo La mia Azienda è considerata un’Azienda importante sul territorio di riferimento Mi sento a mio agio nel comunicare con la Direzione Ritengo che quest’Azienda abbia una comunicazione trasparente ed aperta Viene attuata un’adeguata comunicazione quando un cambiamento viene effettuato Rapporti con la gerarchia Indagine di soddisfazione del personale Fattori di analisi 2,71 Stile 2,66 di gestione dell’organizzazione 2,55 Soddisfazione sul lavoro Coinvolgimento e partecipazione 2,39 Comunicazione interna 2,32 Rapporti con la gerarchia I rapporti con la gerarchia sono in generale molto buoni Il mio immediato superiore mostra sempre il suo apprezzamento quando ho fatto un buon lavoro Il mio superiore mi offre adeguato supporto nello svolgimento del mio lavoro Il mio superiore si assicura che io sia adeguatamente informato in relazione agli aspetti di lavoro che mi riguardano Soddisfazione sul lavoro I collaboratori sono motivati a cercare nuove soluzioni I collaboratori sono spronati a dire la loro Le novità vengono sempre viste come uno stimolo alla crescita professionale Mi vengono offerte molte opportunità di apprendere e crescere dal punto di vista professionale Nel lungo periodo continuo a vedermi lavorare in questa Azienda. Ritengo che l’ammontare del lavoro assegnato sia adeguato alla mia capacità lavorativa Ritengo ci sia un buon bilanciamento tra Qualità e Quantità del lavoro Ritengo di ricevere un compenso adeguato per il lavoro che faccio Stile di gestione dell’Organizzazione Ho fiducia nel modo in cui la Direzione gestisce l’Azienda I ruoli e le responsabilità sono chiare all’interno dell’organizzazione In questa Azienda ascoltiamo le necessità della Clientela La Direzione agisce coerentemente con i valori professati La Direzione non fa favoritismi tra collaboratori Lavoro in un ambiente sicuro e adeguato per la mansione L’Azienda è organizzata al meglio per poter garantire il miglior servizio ai nostri clienti Le strutture della nostra sede contribuiscono a creare un buon ambiente di lavoro Sento di condividere lo stile di gestione di questa Organizzazione Sono interessato a far si che tutta l’Azienda raggiunga i suoi obiettivi 126 2 La Relazione Sociale Il fattore di analisi dove si è riscontrata la migliore valutazione è “coinvolgimento e partecipazione” con una valutazione di 2,71. I dipendenti CADF sono orgogliosi di far parte della propria azienda e si sentono parte integrante dell’organizzazione. Lo “stile di gestione dell’organizzazione” (2,66) ha una valutazione superiore all’ICO. I luoghi di lavoro sono sicuri e adeguati così come il carico di lavoro per via di obiettivi assegnati in maniera chiara ed un’ottima organizzazione aziendale. Il personale inoltre sostiene che CADF mostra particolare attenzione alle esigenze del cliente, cercando di offrire sempre il miglior servizio possibile. Fattore che ha riscontrato una valutazione in linea con l’ICO è la “soddisfazione sul lavoro” (2,55). I collaboratori infatti sono contenti del proprio lavoro e delle prospettive di crescita che si presentano, tanto da dichiarare nella maggior parte dei casi di vedersi lavorare nel lungo periodo in CADF. Valutazione al di sotto dell’ICO per i fattori “comunicazione interna” (2,39) e “rapporti con la gerarchia” (2,32). Da migliorare il rapporto tra i responsabili aziendali e il resto del personale, il quale dovrebbe essere basato più sul confronto e sulla trasparenza informativa. La Relazione Sociale 127 2. IL TERRITORIO Consumo di energia termica mc/anno Metano 0,485 kWh/mc 2011 0,482 kWh/mc 2012 0,506 kWh/mc Fognatura Prelievo di acqua in mc Acquedotto Centrali di potabilizzazione Impianti di depurazione 2008 2009 2010 2011 2012 2012 2.000 1.000 1.816,15 2.541,55 3.125,70 5.000 0 3.000 2.000 1.000 0 2008 2009 2010 2011 2012 Impianti di depurazione 3.009,10 6.000 4.000 4.504,52 3.000 7.000 4.102,10 1.837.518 4.000 4.803,71 2012 3.275,33 2011 5.000 5.234,71 2010 6.000 2.135,31 4.979.063 10.495.924 1.448.927 0 7.000 5.595,80 5.060.844 10.438.182 1.554.809 2. 000.000 10.512.499 2.048.411 2009 6. 000.000 4. 000.000 10.263.120 5.429.866 10.204.960 5.594.367 0 128 2 La Relazione Sociale 2008 1.665.341 9.363.756 7.469.777 2. 000.000 8.166.623 4. 000.000 8.502.790 6. 000.000 10. 000.000 8. 000.000 8.907.682 8. 000.000 12. 000.000 5.712.671 7.322.406 9.709.159 10. 000.000 9.589.438 9.000 8.000 9.434.970 9.000 8.000 8.489.602 18.000.000 16. 000.000 12. 000.000 2011 Centrali di potabilizzazione 18.000.000 14. 000.000 2010 Rifiuti riciclati/smaltiti in Ton 16. 000.000 14. 000.000 2009 2.896,89 1.779,55 2.149,14 3.314,0 Depurazione 2008 0 Consumo di energia elettrica in Kwh Acqua di superficie 20.000 73.112 2010 40.000 66.060 0,460 kWh/mc 60.800 2009 57.900 0,461 kWh/mc 4.618,53 Acqua di falda 2008 60.000 4.116,27 Prelievo di acqua in mc Consumo 3.764,02 La tutela dell’ambiente e delle risorse naturali è per CADF un aspetto fondamentale nella propria politica gestionale. La particolare attenzione verso i consumi energetici ha generato un trend decrescente nel quinquennio. Il consumo specifico in kWh/mc per l’acqua potabilizzata è il seguente: Anno 80.000 58.500 L’attenzione verso l’ambiente è poi testimoniata dalla politica nei confronti dei rifiuti. Diminuisce considerevolmente la quantità di fanghi prodotti (-18,24%) mentre la percentuale di rifiuti smaltiti si mantiene su livelli superiori al 70% in tutti gli anni ad eccezione del 2012, con picco estremamente positivo nel 2010 (96,20%). Tutela dell’ambiente naturale e delle risorse 1.318,96 2008 2009 2010 2011 2012 650,90 La Relazione Sociale 129 2. Il C.E.A. La fabbrica dell’acqua Totale Il C.E.A (Centro di Educazione Ambientale) La Fabbrica dell’Acqua è nato nel 2004 dalla volontà di CADF, in collaborazione con la Provincia di Ferrara. Il C.E.A. è situato in un edificio appositamente ristrutturato e allestito all’interno della centrale di potabilizzazione di Serravalle. Obiettivo principale del C.E.A. è promuovere la conoscenza, il rispetto e l’uso responsabile delle risorse idriche locali e globali, quale bene comune dell’umanità. Il C.E.A. si rivolge principalmente alle scuole con progetti didattici e laboratori sperimentali ma anche a tutti i cittadini che sono interessati a scoprire il valore di questa risorsa. Negli ultimi anni diverse sono stati gli eventi a tale scopo. Nel quinquennio 2008-2012 sono stati organizzati 15 eventi, di cui 2 nel corso del 2012. È suddiviso in alcuni ambienti accoglienti e spaziosi, dove è possibile, per le scolaresche, svolgere attività didattiche diverse: • laboratorio scientifico, provvisto di microscopi per gli studenti, dove si svolgono le attività sperimentali legate in particolare all’analisi microbiologica dell’acqua, ma anche all’osservazione di macronivertebrati, insetti e piante; • laboratorio didattico, con diverse postazioni dove gli studenti possono sperimentare e osservare alcune caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua con kit di analisi e giochi didattici; Oggetto • aula multimediale e sala convegni; • spazio piccoli, allestito appositamente per i bambini della scuola dell’infanzia, con una ambientazione colorata e accogliente e il teatrino dei burattini; • spazio biblioteca, con numerosi testi riguardanti l’acqua; • giardino, con ampio gazebo per attività didattiche all’aperto e momenti di svago e gioco; • sala giochi Il numero dei visitatori del centro ha avuto un trend crescente nel corso del quinquennio, passando da 6.829 del 2008 a 7.080 del 2012. Visitatori Visitatori Fabbrica dell’Acqua Alunni 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 4.025 4.096 4.467 4.000 4980 2.804 1.570 2.210 1.230 2.100 2008 2009 2010 2011 2012 3.000 2.000 1.000 0 130 2 La Relazione Sociale 131 2. L’attività didattica del C.E.A. comprende anche la visita guidata alla centrale di potabilizzazione, in assoluta sicurezza anche per i bambini più piccoli. Inoltre è possibile proseguire l’attività anche sul campo, nel giardino del C.E.A., nella vicina golena e nel Boscone della Mesola, grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. I bambini e i ragazzi possono così cimentarsi nel riconoscimento di alcune specie arboree L’attività didattica L’attività didattica del C.E.A. è strutturata in 12 differenti ambiti di progetto, i quali prevedono un programma personalizzato in relazione alla fascia d’età degli studenti coinvolti. Nel 2012 sono stati inoltre ideati e realizzati 3 nuovi progetti didattici per le scuole (Nell’arte scorre acqua, Artisti in acqua e Primi passi nell’acqua), 3 diversi nuovi laboratori (laboratorio sul ciclo dell’acqua, laboratorio di chimica e fisica e laboratorio sulle analisi dell’acqua) e 3 nuove attività ludico didattiche (il grande gioco dell’acqua, il girotondo dell’acqua e il teatro dei burattini). La crescente mole di attività si è tradotta in un numero sempre crescente di scuole ed alunni coinvolti. Nel 2008 infatti sono stati 4.025 gli alunni coinvolti di 60 scuole diverse mentre nel 2012 sono stati ben 4.980 gli alunni coinvolti di 75 scuole diverse. La valenza dell’attività didattica del C.E.A. viene confermata dal coinvolgimento non solo degli alunni frequentanti scuole dei comuni soci CADF ma anche dei comuni limitrofi, in particolare scuole della provincia di Ferrara e Rovigo. Tabella 1 – Progetti didattici C.E.A. La Fabbrica dell’Acqua Progetto Obiettivi ACQUA E MUSICA • Presentare i concetti di silenzio, rumore e suono • Avvicinare i bambini alla musica con giochi di movimento e di gruppo • Coinvolgere i bambini nell’ascolto guidato di brani di musica classica • Presentare l’acqua come elemento sonoro • Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua • Coinvolgere attivamente i bambini in semplici attività sperimentali • Introdurre in modo semplice e immediato alcuni concetti di chimica e fisica • Permettere ai bambini di riprodurre facilmente in autonomia le attività presentate • Scoprire e affrontare diverse e gravi problematiche correlate alle risorse idriche a livello globale • Stimolare la riflessione sulle differenze nella distribuzione delle risorse e nella accessibilità all’acqua a livello globale • Fornire strumenti critici e momenti di confronto su temi quali guerra, economia, globalizzazione, povertà, sostenibilità • Coinvolgere attivamente gli studenti mediante metodologie dinamiche quali brainstorming, giochi di ruolo, discussioni • Creare curiosità e stupore per le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua • Scoprire la caratteristiche e le potenzialità della risorsa acqua attraverso un approccio multidisciplinare (chimica, fisica, zoologia, botanica, ecologia) • Fornire un approccio naturalistico alla tematica dell’acqua con attività sul campo e in laboratorio • Coinvolgere in prima persona gli studenti in attività sperimentali e di ricerca scientifica • Conoscere le risorse idriche della provincia di Ferrara • Scoprire l’evoluzione, la geologia e l’ecologia del fiume Po • Studiare l’evoluzione del territorio • Analizzare la situazione e la gestione delle risorse idriche nella provincia di Ferrara • Conoscere le differenze nell’uso dell’acqua in diversi Paesi del mondo • Suscitare la curiosità verso altre culture • Stimolare l’interesse verso uno scambio culturale con coetanei stranieri, sul tema dell’uso delle risorse idriche • Favorire l’orientamento verso scelte concrete più solidali per garantire a tutti il diritto all’acqua • Introdurre il concetto di microscopico • Suscitare interesse e curiosità verso animali e microrganismi spesso sconosciuti • Preparare i bambini alla attività sperimentale di laboratorio di microscopia del C.E.A. • Introdurre il concetto di classificazione sistematica • Favorire la memorizzazione di termini scientifici tramite il gioco • Far comprendere l’importanza di macroinvertebrati e microrganismi per la qualità delle acque e l’equilibrio degli ecosistemi • Avvicinare i bambini allo studio dell’archeologia legata al tema dell’uso delle risorse idriche • Introdurre concetti legati alla tecnologia applicata allo sfruttamento dell’acqua • Presentare il rapporto costante tra la storia dell’uomo e l’evoluzione delle tecniche usate per la gestione delle risorse idriche ACQUA DA SCOPRIRE ACQUA UN BENE COMUNE Numero alunni coinvolti Numero scuole coinvolte Comuni territorio CADF Provincia di Rovigo 50 ACQUA UNA RISORSA NATURALE 739 50 4.000 2.064 1.355 1.635 ACQUA IN PROVINCIA DI FERRARA 100 1.500 1 80 3.000 609 2.000 1.022 700 1.946 551 1.410 60 26 40 2.082 1.760 1.800 2.195 20 0 1 1 27 9 28 19 18 11 30 41 26 33 30 11 0 2008 2009 2010 2011 2012 ACQUA AMICA 14 23 132 2 La Relazione Sociale Altre province 103 5.000 1.000 Provincia di Ferrarra ACQUA UNIVERSO IN UNA GOCCIA ACQUA E STORIA 2008 2009 2010 2011 ed arbustive ma anche scoprire l’affascinante biodiversità delle erbe aromatiche, così come osservare piante, anfibi e macroinvertebrati ospiti del nostro piccolo laghetto. Il percorso didattico continua in laboratorio dove si osserveranno foglie, fusti, radici ma anche pollini e insetti, alghe e funghi. Il giardino del C.E.A. diventa così un ponte verde che unisce l’attività didattica più sperimentale nei laboratori scientifici all’attività più ludica e naturalistica nella golena sul fiume. 2012 Destinatari Bambini della scuola dell’infanzia e primo ciclo della scuola primaria Bambini della scuola dell’infanzia e scuole primarie (primo ciclo) Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado Scuole primarie e scuole secondarie di primo grado. Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado La Relazione Sociale 133 2. Progetto Obiettivi ACQUA E PIANTE • Presentare le differenze tra cellula animale e cellula vegetale • Conoscere i legami tra piante e acqua • Riconoscere le parti principali che costituiscono una pianta • Osservare e riconoscere alcune essenze del nostro territorio legate ad ambienti acquatici • Preparare i bambini alle attività di laboratorio di microscopia vegetale e alle attività di riconoscimento sul campo che si svolgeranno al C.E.A. • Comprendere l’importanza dell’acqua per la realizzazione delle diverse tecniche pittoriche • Sperimentare diverse tecniche pittoriche che utilizzano l’acqua • Scoprire l’influenza del tema dell’acqua in tutte le diverse forme d’arte nel corso della storia • Avvicinarsi al tema del valore delle risorse idriche, osservando il tema dell’acqua espresso nell’opera di un artista • Comprendere l’importanza e la versatilità dell’acqua per la realizzazione delle diverse tecniche pittoriche • Utilizzare l’espressione creativa dei bambini per introdurre il tema dell’importanza delle risorse idriche • Sperimentare diverse tecniche pittoriche • Apprendere i concetti di liquido, solido e gassoso e comprendere il ciclo dell’acqua • Scoprire l’importanza e l’utilità delle risorse idriche • Apprendere il procedimento di potabilizzazione • Imparare semplici regole e comportamenti per rispettare e risparmiare l’acqua • Metodologia NELL’ACQUA SCORRE L’ARTE ARTISTI IN ACQUA PRIMI PASSI NELL’ACQUA Destinatari Scuole primarie (secondo ciclo) e scuole secondarie di primo grado Giornata Mondiale dell’Acqua Scuole secondarie di primo grado Scuole primarie Scuole d’infanzia Campagne di informazione IL C.E.A. organizza anche campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’acqua come bene comune, così come eventi e convegni, aperti a tutta la cittadinanza, sia presso il Centro che in altre sedi particolarmente significative. Operazione Trasparenza Operazione Trasparenza è l’attività di sensibilizzazione promossa dal C.E.A. per diffondere tramite il contatto diretto con il cittadino/utente una cultura dell’uso consapevole e corretto delle risorse idriche. Un “patto di trasparenza” con i ferraresi e non solo. Unica condizione da sottoscrivere: l’impegno a bere acqua di rubinetto. L’iniziativa, avviata nella primavera 2011 e proseguita anche nel 2012, ha visto lo staff del C.E.A. in numerose piazze, sagre, feste e manifestazioni del ferrarese e dintorni, per un totale di 43 date organizzate (18 nel 2011 e 25 nel 2012) ed oltre 8.000 persone contattate. Attraverso “Operazione Trasparenza” CADF vuole spiegare ai cittadini perchè l’acqua che arriva nelle loro case è sicura e garantita, come meglio gustarla e quanto, consumandola, si risparmia in termini di inquinamento ambientale, oltre che di portafoglio. Nel 2012 Operazione Trasparenza ha realizzato un’importante sinergia con la campagna di COOP Estense “Acqua di casa mia” promuovendo l’iniziativa di informazione nelle COOP di Comacchio, Codigoro e Copparo. 134 2 La Relazione Sociale Eventi organizzati L’evento intitolato “La Forza dell’Acqua” si è svolto presso il Teatro De Micheli di Copparo il 17 marzo e si è articolato come una sorta di talk-show durante il quale il conduttore Patrizio Roversi ha intervistato gli ospiti: Alessandra Sensini, Martina Grimaldi, Alice Franco, Rachele Bruni, Luciana Bonaiuti. Attraverso le interviste e i video delle discipline sportive delle atlete si è voluto mettere in evidenza il valore delle discipline acquatiche come elemento di crescita, maturazione e realizzazione per le giovani generazioni e come il rapporto con l’acqua abbia influenzato positivamente la vita delle illustri ospiti. Hanno partecipato anche autorità locali e provinciali e sono stati presentati due progetti finanziati in parte da CADF in collaborazione con le due Associazioni ONG, CIPSI e Bambini nel Deserto. La finalità dell’evento è stata quella di celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, per ricordare il tema dell’utilizzo responsabile delle risorse idriche a livello locale e mondiale e per suscitare e stimolare l’interesse, in particolare dei giovani, riguardo al valore e alla tutela di tali risorse. Si è voluto inoltre sensibilizzare la cittadinanza riguardo all’importanza di tale elemento come strumento di crescita e aggregazione per i giovani, attraverso le discipline sportive acquatiche. A conclusione sono stati presentati i progetti di solidarietà internazionale sostenuti da CADF. L’evento è stato rivolto a tutta la cittadinanza e in particolare agli studenti delle scuole secondarie di I grado di Copparo e II grado di Ferrara, agli studenti universitari e alle Associazioni e agli Enti che si occupano di ambiente, risorse idriche, solidarietà ed educazione. Impianti pubblici aperti Anche nel 2012 l’iniziativa ha proposto il progetto “Piccole guide del C.E.A.”, considerato il successo ottenuto negli ultimi due anni come utile ed efficace strumento divulgativo e comunicativo da riproporre di anno in anno in questa occasione. Nello specifico gli alunni impegnati in prima persona come “Piccole Guide” sono stati i bambini della 1^A della scuola secondaria di Castelmassa, vincitori del Concorso “Acqua un bene comune 2012” nella sezione Scuole secondarie. Con l’aiuto e supporto delle educatrici C.E.A. hanno accompagnato gli ospiti alla scoperta delle attività del C.E.A. in un percorso a tappe che ha illustrato il processo di potabilizzazione, la visita agli impianti, le attività didattiche sperimentali di chimica e fisica e il laboratorio di microbiologia. Gli ospiti coinvolti sono stati un gruppo di anziani dei centri sociali del territorio, altre tre classi (1^B della Scuola Secondaria di Castelmassa, 4^ tempo pieno e 4^ tempo modulo della Scuola Primaria di Lagosanto). Sono stati inoltre presenti diversi dipendenti CADF interessati a partecipare all’iniziativa, giornalisti e alcuni rappresentanti di Associazioni ed Enti che collaborano con CADF e il C.E.A. e le autorità locali. Dopo l’attività si è festeggiato insieme e premiato i bambini con il pranzo e uno spettacolo di animazione scientifica. È stata inoltre offerta ai partecipanti una escursione guidata in battello sul fiume Po. La finalità dell’evento è stata quella di celebrare la Festa delle Centrali Aperte, unendo bambini, adulti e anziani in un’occasione di festa ma anche educativa, dando risalto alle attività didattiche svolte durante tutto l’anno e premiando le classi che si sono messe in evidenza con il Concorso del C.E.A. 2012. Si è voluto inoltre sensibilizzare la cittadinanza riguardo all’uso consapevole delle risorse idriche e dell’acqua potabile, con la visita guidata e le attività del C.E.A., l’escursione in battello, e la presenza dello stand di Operazione Trasparenza. La Relazione Sociale 135 2. Ottima valutazione anche nella parte organizzativa dell’attività formativa. I progetti e gli eventi infatti sono ben organizzati ed il personale è preparato, competente e disponibile a fornire informazioni. Il livello di soddisfazione dei dirigenti scolastici Importanza del CEA Operatività degli uffici Molto d’accordo Essendo gli alunni i principali fruitori del C.E.A. è stata condotta un’analisi di soddisfazione nei confronti dei dirigenti scolastici che hanno partecipato ad almeno un progetto promosso dal C.E.A. Gli intervistati concordano nel giudicare come molto importante l’attività del C.E.A. sul territorio (86% delle preferenze). Il giudizio positivo viene rafforzato dalla valutazione sulle modalità di impiego delle risorse. Tutti gli aspetti monitorati hanno un giudizio “molto d’accordo” per almeno il 70% delle risposte. Secondo i dirigenti scolastici, pertanto, il C.E.A. è attento alle esigenze della collettività, contribuendo allo sviluppo locale del territorio grazie allo svolgimento dell’attività in maniera trasparente ed impiegando le risorse economiche in maniera efficace ed efficiente. Per niente d’accordo I progetti e gli eventi sono ben organizzati 100% Il personale è preparato e competente 100% 85,71% Il personale è disponibile a fornire informazioni Per niente d’accordo Non so 14,29% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Comunicazione Contribuisce allo sviluppo locale del territorio 71,43% 28,57% Impiega le risorse economiche in modo efficace ed efficiente 85,71% 14,29% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 28,57% 71,43% Comunica in modo efficace le sue attività ed iniziative sul territorio 28,57% 71,43% Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo Giudizio positivo ma sicuramente da migliorare per quanto concerne l’attività di comunicazione, soprattutto delle attività realizzate sul territorio. Gran parte delle risposte (71,43%) sono concentrate sul giudizio “abbastanza d’accordo”. 100% 20,00% 80% 80,00% 70% È molto attento alle esigenze della collettività La comunicazione è adatta a consentire il perseguimento degli obiettivi 60% 20,00% 50% 80,00% 40% Svolge l’attività in modo trasparente 90% Non so 30% Per niente d’accordo 100% Valutazione estremamente positiva sulla bontà della Campagna Operazione Trasparenza (100% delle risposte su “molto d’accordo”). 20% Poco d’accordo Impiego delle risorse Inoltre, l’attività formativa erogata è di qualità. Il 71% degli intervistati è “molto d’accordo” nel sostenere che l’attività del C.E.A. soddisfa le necessità formative sulla conoscenza e il rispetto delle risorse idriche. 136 2 La Relazione Sociale Poco d’accordo Non so 0% 71% 86% 10% 29% Abbastanza d’accordo Abbastanza d’accordo 14% Poco d’accordo CEA soddisfa le esigenze formative sulle risorse idriche Molto d’accordo Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Giudizio Campagna Operazione Trasparenza Le strutture utilizzate per l’espletamento dell’attività vengono ritenute adeguate ma si consiglia di potenziare il laboratorio scientifico e di ampliare il giardino. Non so La Relazione Sociale 137 2. Ricerca e innovazione Palmari – Gestione ordini di intervento CADF S.p.A. gestisce un territorio molto esteso e tratta un volume annuo di Ordini di Intervento (in seguito OI) relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria molto elevato (circa 30.000). Per un miglior controllo degli stessi, da circa 5 anni si è scelto di informatizzare l’iter completo degli OI, utilizzando hardware e software dedicati. Il personale operativo, dotato di computer palmare, prende in carico gli OI di competenza mediante un collegamento al server e successivamente, col procedere delle lavorazioni, “scarica” i materiali utilizzati, le prestazioni di terzi e le ore impiegate per portare a termine l’ordine. Telelettura contatori CADF S.p.A. ha avviato la sperimentazione di un sistema di telelettura dei contatori acqua applicata a un distretto di 200 utenti sul litorale. Si precisa inoltre che mediante questa metodologia si è ovviato anche al problema della difficoltà di lettura diretta del contatore dovuta all’assenza dei proprietari (spesso utenti non residenti) e alla presenza di recinzioni invalicabili. Lo step successivo sarà quello di aumentare il numero di utenti “monitorati” e di dotare i distretti creati di misuratori di portata, in modo da poter effettuare il bilancio idrico e riuscire a controllare le perdite occulte anche sulle condotte distributrici. Ricerca perdite Modello idrauilico Al fine della riduzione delle perdite idriche ed il consumo La riduzione delle perdite idriche costituisce uno dei problemi di maggiore interesse nel campo della gestione dei sistemi idrici, per gli aspetti economici ed ambientali coinvolti, in particolare in situazioni di scarsità idrica. E’ indispensabile quindi verificare se vi siano o no delle perdite, prima di pianificare qualsiasi potenziamento degli acquedotti, spesso ingiustificato e i cui costi in termini finanziari e ambientali sono elevati. In caso affermativo, e spesso lo è, la soluzione più semplice ed economica, è di provvedere alle riparazioni del caso. Lo è anche per ragioni sanitarie, oltre che economiche ed ecologiche. In effetti, fessure, buchi, giunti permeabili sono vettori potenziali di agenti patogeni, in modo particolare se la pressione all’interno delle canalizzazioni dovesse diminuire a seguito di interruzioni per lavori. Altro elemento non trascurabile è quello dei danni che le perdite d’acqua di una certa importanza, possono provocare a strade e/o edifici, in modo variabile secondo il tipo di terreno. Gli strumenti che CADF SpA utilizza da alcuni anni per eseguire la pre-localizzazione delle perdite sono di vario tipo, in relazione ai luoghi e allo step di ricerca: sensori acustici, correlatore e geofono. I sensori acustici ed il correlatore eseguono una prima e più grossolana individuazione della perdita, affinata in un secondo tempo con il geofono.Dopo aver individuato esattamente la posizione della perdita interviene la squadra operativa per riparare il guasto. Al fine di ottenere una gestione efficiente del proprio sistema acquedottistico, CADF S.p.A si è dotato di un avanzato software idraulico che consente la modellazione matematica dell’intero sistema. Questo, supportato da un capillare apparato di telecontrollo, ha consentito di conoscere nel dettaglio il comportamento idraulico delle reti e degli impianti in ogni condizione di funzionamento, di progettarne ogni intervento e opera di adeguamento e completamento, e di disporre di strumenti di decisione per ottimizzarne il funzionamento e la gestione economica. Sfruttano il modello idraulico si è potuto iniziare a pianificare la distrettualizzazione della rete ai fini della ricerca di perdite e l’ottimizzazione energetica degli impianti di sollevamento. Come si può evincere dal grafico, le perdite di rete hanno avuto Perdite lineari di rete acquedottistica in mc/km 4.500 Perdite lineari CADF 3.833 3.600 Studio AGFAM Spa anno 2021 3.477 3.000 3.366 3.033 3.500 3.211 2.941 2.847 2.696 2.570 2.515 PTA Regione Emilia Romagna anno 2016 1.500 0 138 2 La Relazione Sociale un trend negativo dal 2003 ad oggi, passando da 3822 m3/ Km a 2515 m3/km del 2012. Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna indica il limite di 3500 m3/km per anno sulle perdite di rete per zone non urbane come obiettivo da conseguire entro il 2016. CADF S.p.A ha raggiunto tale obiettivo già nel 2005, continuando in una politica volta all’efficientamento della propria rete. Secondo il recente studio “Perdite e riabilitazione delle reti” effettuato da CADF S.p.A in collaborazione con AGAM S.p.A., ASM Pavia S.p.A., Padania Acque S.p.A., AMGA S.p.A., SMAT S.p.A., tra il 2016 e il 2021 CADF S.p.A raggiungerà un obiettivo di perdite di 2.570 m3/Km. L’obiettivo, come si può osservare anche dal grafico, è stato raggiunto e migliorato già nel 2012, con 2515 m3/km. 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 La Relazione Sociale 139 2. Codigestione anaerobica fanghi FORSU nell’impianto di depurazione di Comacchio L’impianto di depurazione di Comacchio è il più grande a disposizione di CADF SPA. Al fine di sfruttarne al massimo le sue potenzialità, è stata realizzata un’analisi interna volta a monitorare la capacità di trattamento residua dell’impianto, che può essere adeguatamente sfruttata per produrre energia utilizzando le infrastrutture esistenti. Dallo studio effettuato è emerso che trattando nei digestori del depuratore tutti i fanghi prodotti dagli impianti dislocati sul territorio di CADF rimane ancora una capacità residua di trattamento che può essere utilizzata per trattare una quantità di FORSU stimata in 22.000 tonnellate all’anno. Con FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) si identifica la digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. E’ una fonte altamente concentrata di carbonio che permette di soddisfare l’esigenza della linea acqua per il miglioramento del rendimento depurativo in generale e dell’azoto in particolare. E’ la fonte fondamentale per la produzione di biogas da cui, con opportuni gruppi di cogenerazione, si ottengono elevate quantità di energia elettrica 140 2 La Relazione Sociale ed energia termica. CADF SPA ha realizzato una serie di investimenti volti ad integrare nell’impianto di depurazione di Comacchio, adibito da sempre ad attività di smaltimento reflui e percolati, l’attività di codigestione anaerobica della FORSU. La soluzione impiantistica attualmente in uso prevede una prima fase di pretrattamento del rifiuto seguita da digestione anaerobica (finalizzata alla produzione di biogas utilizzato per la generazione di energia elettrica e termica), e una successiva fase di compostaggio aerobico del fango proveniente dalla disidratazione del digestato, finalizzata alla produzione di fertilizzante organico di qualità. Contestualmente alla fase di affinamento della miscela fanghi-FORSU, una frazione di FORSU viene sottratta alla linea principale di trattamento ed inviata ad un fermentatore in grado di produrre in loco carbonio solubile immediatamente utilizzabile dalla linea acqua per ottimizzare il processo di abbattimento dell’azoto. L’impianto è in fase autorizzativa. L’impegno nel sociale e la cooperazione internazionale “Progetto Diga” – St. Albert’s Mission - Zimbabwe In una delle nazioni più povere dell’Africa, lo Zimbabwe, alcuni dipendenti CADF svolgono un’attività umanitaria di supporto tecnico ad una ONG di Roma – l’Associazione Sanitaria Internazionale – che gestisce un ospedale nel nord del paese presso il confine con il Mozambico per risolvere i problemi di approvvigionamento idrico. E’ stato predisposto nel 2004 un articolato progetto denominato “Progetto Diga” a seguito di un lungo periodo di siccità che aveva messo a repentaglio la sopravvivenza dell’Ospedale. Si componeva di una serie di interventi volti a risolvere il problema della carenza idrica sia per quanto riguarda le necessità per la potabilizzazione che per l’irrigazione, da cui dipende il sostentamento alimentare dell’Ospedale. Tra le prime opere realizzate ci furono una diga per raccogliere le brevi ma abbondanti precipitazioni nei periodi stagionali di pioggia, le opere di presa e i serbatoi di accumulo e un impianto di potabilizzazione. La partnership di CADF in questo progetto parte nel 2008, epoca in cui l’attività era focalizzata sulla realizzazione dell’impianto di depurazione. Nel 2011 il potabilizzatore è stato completato e messo in linea, con una produzione di 20 mc/h di acqua potabilizzata, che, in base ai consumi standard dei Paesi Africani equivale al soddisfacimento del fabbisogno per 3.000 abitanti. CADF ha contribuito nell’anno 2012 con un fondo di rimborso spese di € 2.000 e con la cessione di materiale di recupero in buone condizioni. Nell’ottobre del 2012 è stata effettuata una nuova missione per l’avvio di una fase di completamento del progetto riguardante il potenziamento del campo pozzi esistente ed il miglioramento del sistema di attingimento nel bacino della diga. Con progetti gestiti da altre ONG nel 2012 è stato potenziato l’impianto di irrigazione e sono aumentate le superfici agricole per la produzione di mais ed ortaggi necessari all’ospedale per il sostentamento degli ospiti. Questo ha imposto una nuova strategia di sfruttamento della risorsa idrica che per i fini idropotabili destinerà prevalentemente l’acqua dei pozzi, che non richiede trattamenti, salvaguardando l’acqua del lago per l’irrigazione. Il potabilizzatore, che ha costi di funzionamento rilevanti, fornirà quindi una produzione integrativa di acqua, in funzione dell’andamento stagionale dei livelli di falda. Il progetto DIGA quindi si svilupperà nel 2013 con la ristrutturazione e rinnovamento di tutto il campo pozzi (7 unità) e con la realizzazione di un pontone galleggiante nel lago, che consentirà di spostate il punto di attingimento dell’acqua nella zona in cui il lago è più profondo, aumentando così la capacità di sfruttamento dell’invaso. La Relazione Sociale 141 2. Progetto di riabilitazione della grande Khettara di Hassi Labiad Il progetto nasce per l’iniziativa della ONG Bambini nel Deserto con l’obiettivo di riabilitare un antico sistema di raccolta delle acque di falda nel deserto per alimentare un sistema di irrigazione dei palmeti nella zona di Merzouga, al confine con l’Algeria. Il progetto che CADF sta sostenendo con un contributo di € 15.000,00 consiste nella riabilitazione della Grande Khettara di Hassi Labiad. La khettara è un antico ed efficiente sistema di canalizzazioni sotterranee fra le dune del deserto che è in grado di raccogliere l’umidità notturna che si deposita per condensazione nel suolo convogliandola nei sistemi di irrigazione dei palmeti da dattero che rappresentano la ricchezza di quella zona del Paese. Esso trae origine addirittura nel 1° millennio a.c. ad opera dei Persiani, che idearono un sistema analogo chiamato quanta, che si diffuse anche nei deserti dell’Africa del Nord. Nel tempo questi sistemi idraulici si sono deteriorati, di recente anche a causa del turismo per l’impiego non regolamentato dei fuoristrada e la loro efficienza è andata sempre calando, per cui se ne impone una riabilitazione non solo per preservare un patrimonio archeologico, ma anche perché tuttora rappresentano una struttura basilare per l’approvvigionamento idrico agricolo. L’inefficienza delle Khettare sta oggi mettendo a rischio l’economia agricola di quelle zone del Marocco. La rete di Khettare nella zona di intervento è stata realizzata nel 14° secolo e si estende nelle sue varie ramificazioni per circa 300 km. Quella di Hassi Labiad, ove precisamente si situa l’intervento, è un ramo di circa 2 km che si diparte da una dorsale principale denominata Grand Khettara fino all’oasi di Hassi Labiad. Su questo ramo l’intervento va a ripristinare un ramo laterale di alimentazione dell’oasi, una riabilitazione di circa 200 metri di khettara esistente ed il prolungamento della stessa di altri 150 metri, al fine di aumentare la quantità d’acqua drenata dalle dune e recapitarla nell’oasi. Oltre alla riparazione delle khettara il progetto si propone anche il ripristino del tessuto economico e sociale caratteristico della khettara, in grado di garantire la sostenibilità dell’opera e la continuità dell’utilizzo della struttura, mediante corsi di formazione in campo agronomico e commerciale, al fine di creare l’indotto alla produzione dell’economia agricola oasiana inserita in un sistema turistico che possa essere in equilibrio con l’ambiente (turismo sostenibile). Un altro corso è diretto invece alla formazione dell’associazione locale in particolare in ambito gestionale ai fini dell’indipendenza dall’intervento esterno nella direzione e contabilizzazione dei lavori e nella ricerca dei fondi necessari alla costruzione delle opere. Alla fine del 2012 l’obiettivo è stato raggiunto con un risparmio di circa € 20.000 sull’intero costo del progetto di € 73.184,29, destinati alla prosecuzione del progetto. Anno Iniziativa Destinatario Importo 2008 • Contributo per la realizzazione di un nuovo impianto per lo smaltimento delle acque reflue del St.Orsola Hospital di Matiri - TaraKa (Kenya)• Contributo Comunità Alloggio “Don Bosco” fornitura di un tubo in polietilene • Contributo per il ripristino fognario Canale Valle Oriola a Rero • Sponsorizzazione manifestazione “Sceriffi Ecologici”progetto educazione ambientale nelle scuole primarie comune di Tresigallo • Contributo al progetto di educazione alimentare “Il Filoverde” realizzato dalla Scuola Secondaria di I grado di Codigoro • Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days 2008” fondi destinati all’ambulatorio pediatrico di Goderich in Sierra Leone • Contributo alla manifestazione “50’ Anniversario Alluvione di Goro” Comune di Goro • Contributo Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ferrara: indagine del grado di soddisfazione degli utenti per il Servizio Idrico Integrato e Servizio di gestione dei rifiuti urbani • Sponsorizzazione progetto “SALVA LA GOCCIA” indetto dal Comune di Codigoro: progetto ambientale nelle scuole primarie • Contributo per la realizzazione del progetto “Emergency Days 2009” fondi destinati al progetto “Lasciateci in pace” • “SCERIFFI ECOLOGICI”: progetto di salvaguardia e tutela ambientale nelle suole primarie di Tresigallo. • Contributo alla realizzazione “Progetto diga e acqua da bere” per l’Ospedale St.Albert in Zimbabwe • FRESA SCALARE • PETRIFILM-BATTERIA+ COLI • MULTIMETRO DIGITALE E MATERIALE VARIO • PRESSOSTATO • Contributo “Progetto Diga” - St. Albert’s Mission - Zimbawe • Contributo Circolo Acque Delta Club • Contributo “Progetto Diga” - St. Albert’s Mission - Zimbawe • Progetto Khettara di Hassi Labiad • Progetto “Acqua per la vita” • Master Interuniversitario • Progetto “Accesso all’acqua per i mapuche Nord Patagonia” • Contributo per intervento di solidarietà ai terremotati Emilia Romagna • Contributo per fornitura acqua al progetto sportivo “Scuole aperte per ferie” • Contributo Circolo Acque Delta Club • Contributo per pranzo dipendenti “Impianti pubblici Aperti” Onlus Emiliano De Marco € 5.000,00 Comun.Alloggio Don Bosco € 324,00 Comune di Tresigallo Comune di Tresigallo € € 2.000,00 2.000,00 Scuola Sec.di 1^grado di Codigoro € 1.000,00 Ass.ne Emergency onlus € 1.000,00 Comune di Goro € 1.000,00 ATO6 Ferrara € 3.200,00 Comune di Codigoro € 500,00 Emergency Ferrara € 1.000,00 Comune di Tresigallo € 2.000,00 IBO € 2.000,00 Africa Africa Africa Africa Africa Italia Africa Africa Italia Italia Argentina Italia € € € € € € € € € € € € 93,24 286,20 1.339,53 484,80 2.000,00 7.321,05 2.000,00 15.000,00 2.500,00 10.000,00 3.000,00 3.000,00 Italia € 800,00 Italia Italia € € 15.618,24 1.869,00 2009 2010 2011 Palmiere Acqua di falda e di condensazione Aria umida 142 2 La Relazione Sociale Aria secca Falda d’acqua 2012 La Relazione Sociale 143 3. RELAZIONE ECONOMICA Il bilancio sociale si conclude con la riclassificazione dei dati contabili a valore aggiunto: un approccio di rendicontazione che sottintende la volontà di dare conto di performance e risultati sociali agli stakeholder. 2008 2009 2010 2011 2012 22.537.555 24.303.782 26.397.808 27.056.272 34.031.306 Valore della produzione del periodo 2.135.654 2.175.883 2.961.024 2.701.504 3.801.583 Costi materie prime, consumo e merci 6.963.489 8.008.063 8.859.106 9.239.755 13.698.856 Costo per servizi 5.129.023 5.050.284 4.915.027 4.921.217 5.044.409 Costo per godimento beni di terzi 505.605 813.751 321.493 317.260 357.326 Altri costi diversi di gestione 7.803.784 8.255.801 9.341.158 9.876.536 11.129.132 = VALORE AGGIUNTO 6.466.441 6.557.075 6.424.876 7.173.804 7.413.794 Costi per il personale 1.337.343 1.698.726 2.916.282 2.702.732 3.715.338 = MARGINE OPERATIVO LORDO 425.049 921.868 1.435.171 1.804.018 2.619.443 Ammortamenti, altre svalutazioni e accantonamenti 912.294 776.858 1.481.111 898.714 1.095.895 = RISULTATO OPERATIVO -242.877 -149.914 -29.969 -212.547 -174.770 +/- Proventi e oneri finanziari 669.417 626.944 1.451.142 686.167 921.125 = REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE -296.011 -201.582 -372.828 148.285 483.864 +/- Proventi e oneri straordinari 373.406 425.362 1.078.314 834.452 1.404.989 = REDDITO AL LORDO DELLE IMPOSTE 362.000 408.500 886.000 670.000 997.000 imposte esercizio 11.406 16.862 192.314 164.452 407.989 = REDDITO NETTO DELL’ESERCIZIO 144 2 145 3. Valore aggiunto Dall’analisi dei dati a valore percentuale si evidenzia una lieve diminuzione del valore aggiunto nell’ultimo quinquennio (soprattutto dal 2011 al 2012), principalmente dovuta ad un aumento dei costi per servizi. Contrariamente il reddito netto nel 2012 è aumentato grazie all’aumento del valore della produzione. Valore della produzione del periodo Costi materie prime, consumo e merci Costo per servizi Costo per godimento beni di terzi Altri costi diversi di gestione = VALORE AGGIUNTO Costi per il personale = MARGINE OPERATIVO LORDO Ammortamenti, altre svalutazioni e accantonamenti = RISULTATO OPERATIVO +/- Proventi e oneri finanziari = REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE +/- Proventi e oneri straordinari = REDDITO AL LORDO DELLE IMPOSTE imposte esercizio = REDDITO NETTO DELL’ESERCIZIO 146 2 Relazione Economica 2008 % 2009 % 2010 % 2011 % 2012 % 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 9,50% 9,00% 11,20% 9,98% 11,17% 30,90% 32,90% 33,60% 34,15% 40,25% 22,80% 20,80% 18,60% 18,19% 14,82% 2,20% 3,30% 1,20% 1,17% 1,05% 34,60% 34,00% 35,40% 36,50% 32,70% 28,70% 27,00% 24,30% 26,51% 21,79% 5,90% 7,00% 11,00% 9,99% 10,92% 1,90% 3,80% 5,40% 6,67% 7,70% 4,00% 3,20% 5,60% 3,32% 3,22% -1,10% -0,60% -0,10% -0,79% -0,51% 3,00% 2,60% 5,50% 2,54% 2,71% -1,30% -0,80% -1,40% 0,55% 1,42% 1,70% 1,80% 4,10% 3,08% 4,13% 1,60% 1,70% 3,40% 2,48% 2,93% 0,10% 0,10% 0,70% 0,61% 1,20% Risultato operativo Reddito netto dell’esercizio 0,10% 0,10% 0,70% 0,61% 1,20% 4,00% 3,20% 5,60% 3,32% 3,22% 34,60% 34,00% 35,40% 36,50% 32,70% 2008 2009 2010 2011 2012 Relazione Economica 147 3. Quozienti direzionali - Return On Assets Media di settore I principali indicatori della situazione economica 3,65 Nel 2012 CADF ha partecipato ad uno studio, curato dalla società Databank, avente ad oggetto l’analisi delle performance economico-finanziarie di aziende concorrenti operanti nel settore del servizio idrico integrato. Lo studio è stato svolto riguardo gli anni 2009-2010-2011. Lo stesso ambito è stato indagato nel 2011 con riferimento al triennio precedente. Combinando le risultanze dei due studi si riportano di seguito le informazioni di natura economica su CADF e del settore di riferimento. Analizzando il ROA (return on assets) emerge che – dal 2008 al 2010 - il capitale investito dall’azienda CADF nelle diverse attività ha dato un rendimento superiore rispetto alla media di settore; una lieve flessione si è avuta invece nel 2011, ultimo dato di rilevazione dello studio. In linea generale, la gestione del capitale investito è improntata a criteri di efficienza, indipendentemente dalle modalità di finanziamento. 4,46 2008 3,52 Azienda CADF Spa 4,89 4,17 2009 5,6 3,51 2010 2,84 2011 ROA* * ROA = rapporto tra Utile corrente (ante oneri finanziari) e Attivo. Esprime la redditività dell’intero complesso dei capitali investiti, sia nella gestione operativa che nelle attività finanziarie. Stessa tendenza è confermata ponendo l’attenzione al ROI (return on investment). Quozienti direzionali - Return On Investment Media di settore 6,72 2008 11,06 6,7 Azienda CADF Spa 14,17 7,99 2009 13,95 2010 6,46 6,1 2011 ROI* * ROI = rapporto tra Utile corrente (ante oneri finanziari) e Capitale Investito. Esprime la redditività corrente del capitale investito. 148 2 Relazione Economica Relazione Economica 149 3. L’analisi del ROE (return on common equity), contrariamente, rivela una redditività del capitale proprio inferiore alla percentuale media di settore: l’analisi temporale però evidenzia una crescita di tale indicatore nel corso dei quattro anni (oggetto di rilevazione). Quozienti direzionali - Return on common equity Media di settore 3,92 0,3 4,58 Azienda CADF Spa 0,4 7,03 4,4 4,93 3,64 La politica di gestione delle scorte si dimostra prudenziale per tutto il periodo, con una crescita dei giorni medi di scorta (da 13,81 gg del 2008 si passa a 14,74 nel 2009, a 18,06 nel 2010 e a 18 nel 2011), attestandosi sopra la media di settore (pari a 9-10 giorni). Nel 2011, inoltre, il costo medio di indebitamento finanziario si mostra inferiore (-1,46%) rispetto alla media di settore. Stessa tendenza è stata registrata nel 2010. Per gli anni 2008 e 2009, contrariamente, l’azienda CADF ha sopportato tale costo per valori superiore rispetto a quello degli altri concorrenti del servizio idrico integrato. L’analisi dei principali risultati economici in termini pro-capite (in relazione ai dipendenti) evidenzia due diverse situazioni: da un lato si è assistito ad un andamento crescente dal 2008 al 2010 e una flessione nel 2011 di tali indici, dall’altro, le variabili analizzate presentano valori al di sotto della media di settore. Media di settore 2008 2009 2010 225,80 2011 229,90 213,30 207,30 ROE* Azienda CADF Spa * ROE = rapporto tra Risultato Netto (rettificato) e Patrimonio Netto. Esprime la redditività netta per gli azionisti. 151,31 151,62 150,20 137,17 L’analisi del turnover (rapporto tra i ricavi d’esercizio e il totale attivo) mostra livelli superiori alla media di settore, a dimostrazione dell’efficienza nella gestione dell’attività aziendale. 110,00 114,10 114,80 81,20 Turnover (media di settore) Turnover (azienda CADF Spa) 48,20 49,40 50,30 46,22 45,22 45,22 0,90 1,02 0,77 0,64 0,30 0,29 0,29 0,27 2008 2009 2010 Ricavi pro capite 2008 150 2 Relazione Economica 2009 2010 2011 2008 2009 2010 Costo lavoro Pro capite 50,70 49,80 2011 61,48 64,86 64,00 45,67 2008 2009 2010 2011 Valore aggiunto operativo pro capite 2011 Relazione Economica 151 3. Per tutto il periodo analizzato, le dilazioni mediamente concesse alla clientela sono inferiori alla media di settore, cosi come la durata media dei debiti commerciali (a prova di un contenuto sostegno finanziario mediamente richiesto e ottenuto dai fornitori). Gli investimenti dal 2008 ad oggi Durata media debiti commerciali (in giorni) 500 417 412 400 301 300 200 446 199 237 164 146 Azienda CADF Spa Media di settore Specifica sezione del presente documento è dedicata ad illustrare gli investimenti effettuati sul territorio nell’ultimo quinquennio. Come esplicitato nella sezione “I comuni del territorio”, il valore creato da CADF nel territorio di influenza non è misurabile esclusivamente dal lavoro creato o dai servizi erogati. Notevole importanza assume la valorizzazione del patrimonio (impianti, rete, infrastrutture), di cui l’azienda ha dotato l’area, per la soddisfazione del cittadino. Come mostra il grafico che segue, i maggiori investimenti sono stati effettuati nel 2010 e soprattutto nell’ultimo anno: 100 Valore investimenti 11.007.112,00 5.512.522,89 1.974.613,14 4.561.668,90 2.589.408,23 0 2008 2009 2010 2011 2008 2009 2010 2011 2012 Durata media crediti commerciali (in giorni) 369 400 338 317 Si fa presente che il piano d’ambito prevedeva: 326 300 200 197 174 184 199 100 0 2008 152 2 Relazione Economica 2009 2010 2011 Azienda CADF Spa Media di settore Anno Valore 2008 euro 3.500.000 2009 euro 4.836.000 2010 euro 4.990.000 2011 euro 4.910.000 2012 euro 4.864.000 Relazione Economica 153 3. Pertanto, appare interessante sottolineare che CADF ha effettuato nel quinquennio investimenti per complessivi euro 25.600.000,00 mentre gli investimenti previsti dal piano d’ ambito ammontavano a euro 23.100.000,00. Inoltre un’analisi degli investimenti sul totale utenze (attive) pone in evidenza un incremento del valore pro-capite nel corso degli ultimo quinquennio (seppur con una lieve flessione nello scorso anno). In dettaglio, le opere in corso sono così composte: Valore investimenti per singolo utente 80,52 37,95 2008 2009 Ro rifacimento di un pozzo nel vecchio campo pozzi Adeguamento funzionale nuovi pozzi ed impianto di sollevamento finale (inverter + telec.) Valore investimenti per singolo utente 29,16 Descrizione Manutenzione straordinaria nastropressa 160,03 66,37 2011 2012 13.790,94 2.008,00 Manutenzione strutturale - edile edifici (fabbricati vari nella Centrale di Serravalle) 258.464,60 Adeguamento quadro elettrico sollevamento finale II° stralcio e sistema di ventilazione 6.272,47 Installazione valvola modulante ingresso impianto lido Spina Lido delle Nazioni - Resinatura interna pensile Oltre agli investimenti sopra riportati, non va dimenticato che l’azienda CADF continua a promuovere la realizzazione di nuove opere sul territorio e ad assicurare il buon funzionamento di quelle esistenti. In particolare, uno sguardo alle opere in corso al 31/12/2012 mostra quanto segue: Berra - Resinatura interna pensile Opere in corso al 31/12/2012 2.061.810,02 1.409.259,37 1.162.268,7 381.315,76 286.628,81 127.885,46 49.667,94 147.369,16 154 2 Relazione Economica Centrale Serravalle Impianti acquedotto Impianti depurazione Interventi su rete fognaria Manutenzione Manutenzione Manutenzione Manutenzione straordinaria straordinaria straordinaria sedi aziandali impianti rete acqua rete fognaria depurazione Ricerca rete acqua Impianti 38.062,36 Acquedotto 3.676,40 742,16 Interventi di distrettualizzazione della rete 78.947,71 Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 15.695,38 Interventi di distrettualizzazione della rete 2012 23.423,35 Implementazione telecontrollo acquedotto 28.560,56 Sostituzione di un tratto di condotta DN 600 Portogaribaldi - Estensi (ponte canale navigabile) 5.507,25 Zocca via Castello, 86 - Sost.ne Ø 50 pe con Ø 63 pvc - ml 109 8.087,27 Brazzolo via Brazzolo - Sost.ne dn 80 c.am con Ø 90 pvc - ml 2101 52.315,04 Coccanile via Matteotti - Sost.ne Ø 50 pe con Ø 63 pvc - ml 301 41.415,05 Volania via Cappuccini - Sost.ne dn 40 c.am con Ø 63 pvc - ml 621 48.578,95 Ricerca perdite acqua 13.618,16 189.474,06 Alberone via Fazzina condotta lunghezza m 1.201 33.761,63 Manutenzione Tresigallo via Garibaldi condotta lunghezza m 131 7.261,53 straordinaria Pomposa via per volano condotta lunghezza m 551 7.938,21 rete acqua Varie zone colonnine prelievo campioni Gherardi via del mare condotta lunghezza m 1.531 Rilievo delle reti fognarie di Tresigallo capoluogo Centrale Ro 5.618,37 Risanamento torre acquedotto di Comacchio e pertinenze Implementazione sistema di teleletture Centrale Serravalle 387.535,47 25.748,21 Volania via Provinciale 1^ Trav. - Sost.ne dn 40 c.am con Ø 63 pvc - ml 791 589.753,11 21.891,74 Centrale Ro 49.962,80 Adeguamento impianto di sollevamento scacchi VOLANIA-V.PROV.LE SOST.COND.IDRICA 510.603,61 934,08 76.732,88 Adeguamento misuratori di portata Manutenzione elettrica ed installazione valvola modulante in ingresso impianto Lido Scacchi Oggetto 287.849,86 Adeguamento protezioni cabina di trasformazione MT/BT Resinatura e ripristino vasche reagenti chimici 2010 Totale Comacchio - Progettazione interventi previsti nel DUP 6.858,41 30.755,49 15.414,99 25.968,33 Italba Codigoro - Costruzione impianto di sollevamento e dismissione depuratore 14.840,92 Lido della Nazioni - Via Nazioni Unite- Sfioro impianto di sollevamento S/2 33.083,39 Jolanda-Via Luppi/Salici-Collettamento scarichi acque nere fabb.residenziali all’impianto di soll. 22.299,89 155 3. Descrizione Codigoro Ricalibratura collettore Galvano - Co-finanziamento Comune-Consorzio Bon-CADF Totale Oggetto 478,93 Manutenzione 135.504,22 straordinaria Telecontrollo canali di Comacchio 58.929,26 rete acqua Fognatura Berra - Via Vittorio Veneto 76.120,82 Collettamento scarichi -Via Stazione a Saletta nella rete urbana di Tamara 1.680,00 Serravalle: allacciamento fognario Porta del Delta e rifacimento fognatura Adeguamento fognatura di Mesola via Migliorini 332.376,90 Copparo sostituzione tratto di 1.500 m collegamento con Ambrogio 127.885,46 Copparo - Depuratore capoluogo -realizzazione stazione di ispessimento dinamico dei fanghi Manutenzione straordinaria rete fognaria 35.821,37 Ro- Frazione di Ruina- Primo stralcio adeguamento fognature e trattamento reflui 42.900,82 Copparo - Vie Pioppette, Canal Bianco, Beneficio, Chiesoline, Murarolo 169.282,47 Copparo - Vie Madonnina, Foschiera, Don Cinti, Cimitero Fossalta 143.224,44 Comacchio Valle Pega - Vie Istria e Arsa Pega 177.413,05 Interventi 182.697,10 su rete Comacchio Valle Pega via Capodistria e Volania via Valle Trebba 179.464,60 fognaria 110.714,36 Codigoro-Italba-Caprile sostituzione tubi Øvari + nuovo Ø110PVC su SP7 155.658,16 Codigoro - Via Prove: sostituzione tubo Ø75PE con Ø90PVC 171.284,89 Condotta Ro - Serravalle relining di circa 3.000 m 40.798,11 Adeguamento stazione di trattamento fanghi depuratore Comacchio per produzione energia da biogas 8.532,80 Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale Impianti 299.475,95 depurazione Collegamento fognario Migliaro - Valcesura 331.844,14 Monticelli (via Liberazione) Consolidamento strutturale vasca di sollevamento Ristrutturazione sistema depurativo Comune di Ro (adeguamento Ihmoff) Interventi alla centrale di Ro (trattamenti e rifacimento pozzi) 10% Interventi di distrettualizzazione della rete 3% Telecontrollo acquedotto 2% Collegamento fognario migliarino al nuovo depuratore Jolanda via Castellani rifacimento impianto di sollevamento Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite 3% Interventi strutturali vari 9% 1.218.048,35 Collegamento fognario da Valcesura al nuovo impianto di depurazione di Migliarino Un’analisi delle principali opere realizzate mostra la seguente situazione: Investimenti dal 2008 al 2012 (% sul totale) Comacchio Valle Pega - Vie Fiume e Canale Pega Jolanda via Reale 6° Traversa e via Bonaglia 1° traversa Focus: le principali opere realizzate dal 2008 al 2012 Interventi alla rete idrica 28% Interventi al processo depurativo 22% 203.908,78 32.706,46 2.000,00 274.989,54 Codigoro - Completamento impiantistico di una linea con sistema a Cicli alternati 127.272,39 Comacchio - Ristrutturazione spogliatoi , asfaltatura strada 26.820,47 Comacchio - Ripristino sezione drenaggi,collegamenti idraulici installazione di seconda pompa 44.651,77 Comacchio sollevamenti - Telecontrollo - sostituzione sonde di misura e impositori di soglia 35.209,43 Comacchio S7 - Messa in sicurezza quadro elettrico, e installazione parapetti 10.544,38 Migliaro, Ostellato, Dogato - Installazione mixer, e modifica circuito di comando aeratore. 14.001,97 Copertura anti-odore torrino fognario Portogaribaldi 20.156,70 Adeguamento chimico fisico ed interventi per sistema di abbattimento odori 1.400,00 Manutenzione Straordinarie sedi aziendali 2013 49.667,94 Manutenzione straordinaria impianti Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale 14% Interventi alla rete fognaria 9% depurazione Manutenzione straordinaria Il grafico riportato dimostra che l’azienda ha effettuato interventi per ciascun dei settori di propria pertinenza e su tutto il territorio. sedi aziendali Totale opere in corso al 31/12/2012 156 2 156 Relazione Ec 6.726.561,94 Relazione Economica 157 3. Dettagli delle principali opere dal 2008 al 2012 Descrizione Ro rifacimento campo pozzi Totale 4308.892,63 Ro - Trattamento biologico 405.542,12 Ro - Trattamento biologico linea 2 205.733,96 Massafiscaglia - trattamento e ripristino cls 180.070,01 Manutenzione e ripristino torre piezometrica di Codigoro 239.935,04 Lido delle Nazioni - Resinatura interna pensile 387.535,47 Oggetto Interventi alla Centrale di Ro Interventi strutturali vari Descrizione Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale Collegamento fognario migliarino al nuovo depuratore 1°stralcio condotta vecchio/nuovo Collegamento fognario migliaro-Valcesura 1.269.179,75 299.475,95 alla rete 64.381,89 Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2011 108.182,59 Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2012 26.895,38 Interventi di distrettualizzazione della rete 75.065,73 Interventi Interventi di distrettualizzazione della rete 104.980,41 di distrettua- Jolanda, Via Reale I lotto -tratto A-D - ottimizzazione acq rurale 117.476,22 155.839,22 Condotta adduttrice Codigoro-Massafiscaglia 316.842,08 Rifacimento tratto di condotta Adduttrice P. Quagliotto - Bosco Mesola 494.983,87 Mezzogoro - ottimizzazione acq rurale 62.265,15 Ambrogio, Saletta, Brazzolo - ottimizzazione acq rurale 95.964,92 Interventi di distrettualizzazione della rete 2011 78.947,71 lizzazione Jolanda, Via Reale II lotto -tratto D -L ottimizzazione acq rurale Interventi di distrettualizzazione della rete 2012 23.423,35 della rete Copparo - Vie Pioppette, Canal Bianco, Beneficio, Chiesoline, Murarolo - acq rurale 172.427,09 Copparo - Vie Madonnina, Foschiera, Don Cinti, Cimitero Fossalta - acq rurale 146.299,44 Comacchio Valle Pega - Vie Istria e Arsa Pega - acq rurale 180.440,91 Comacchio Valle Pega - Vie Fiume e Canale Pega - acq rurale 185.697,34 Comacchio Valle Pega via Capodistria e Volania via Valle Trebba - acq rurale 179.702,66 Jolanda via Reale 6° Traversa e via Bonaglia 1° traversa - acq rurale 110.790,98 Telecontrollo 2009 23.802,09 Implementazione telecontrollo acquedotto 2010 63.879,92 Implementazione telecontrollo acquedotto 64.630,33 Tresigallo - ottimizzazione processo depurativo Telecontrollo acquedotto 243.891,05 Comacchio - adeguamento processo cicli alternati - opere integrative dep.V° lotto, adeguamento pozzetti fanghi primari, nuova linea fanghi 238.189,78 Comacchio - VI° lotto- linee 3 e 4 193.513,92 Comacchio dep VII° lotto implementazione sistema a cicli alternati linee 3 - 4 171.263,93 Comacchio Lavori di ottimizzazione processo depurativo: adeguamento del processo a cicli alternati 430.765,61 Bosco Mesola adeguamento depuratore 2° stralcio 249.609,61 Interventi al processo Interventi fognaria Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2010 manutenzione Migliarino realizzazione nuovo depuratore intercomunale 331.844,14 51.108,65 Ricerca ed Oggetto 203.908,78 Ricerca ed interventi di manutenzione per eliminazione perdite di rete 2009 interventi di Collegamento fognario Valcesura-Migliarino nuovo impianto Totale Codigoro-Italba-Caprile sostituzione tubi Øvari + nuovo Ø110PVC su SP6 acq rurale 159.139,16 Codigoro - Via Prove: sostituzione tubo Ø75PE con Ø90PVC acq rurale 174.779,13 Interventi alla rete idrica depurativo Totale 6.726.561,94 Copparo -Adeguamento impiantistico depuratore del capoluogo con adozione del sistema a Cicli alternati Codigoro - Completamento impiantistico di una linea con sistema a Cicli alternati 158 2 Relazione Economica 394.927,50 143.771,63 Relazione Economica 159 4. OBIETTIVI MIGLIORAMENTO DI CADF si propone per la prossima edizione del Bilancio Sociale di apportare delle azioni di miglioramento nei confronti di tutti i propri stakeholder. Solo attraverso un costante miglioramento è possibile raggiungere piena soddisfazione dei propri interlocutori e continua creazione di valore nei confronti dell’intero sistema economico. Stakeholder Azioni di miglioramento Identità Comuni • Fusione CADF SpA e Delta Reti SpA per aumentare efficienza gestionale • Investimenti nella rete idrica • Miglioramento del sistema di depurazione Utenti • Revisione delle procedure del Servizio Utenza • Riduzione dei tempi per le verifiche letture, verifiche funzionamento contatore e verifica inversione contatore • Investimenti nella rete idrica Clienti Fornitori • Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A. • Procedura per standardizzare tempi e modalità di pagamento • Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A. Risorse umane • Mantenere l’investimento in corsi di formazione sulla sicurezza aziendale • Aumentare le ore di formazione nelle altre tematiche aziendali • Migliorare i processi di comunicazione tra direzione e personale aziendale Territorio • Aumentare la comunicazione delle iniziative del C.E.A. • Potenziare il laboratorio scientifico del C.E.A. • Aumentare la comunicazione sul territorio dell’attività C.A.D.F • Diminuzione delle perdite lineari Le illustrazioni di questo capitolo sono a cura di Thomas Giovagnoli • Riduzione dei consumi energetici • Miglioramento del sistema di depurazione 160 2 161 GLOSSARIO A AA 1000 Accountability Adduzione B C Budget Campione (AccountAbility 1000) - standard (non certificabile) sviluppato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountability), frutto dell’evoluzione, nei processi di bilancio, auditing e reporting etico dovuti alla pratica, alla loro applicazione concreta, all’elaborazione di studiosi ed a standard già esistenti. AA 1000 è nato per migliorare le performance complessive delle organizzazioni mediante l’aumento della qualità nell’accounting, auditing e nel reporting sociale ed etico. È un modello dinamico per il miglioramento continuo con un approccio progressivo che consente la sua costruzione nel tempo. Rendere conto. Accountability significa che aziende e organizzazioni devono essere in grado di giustificare pubblicamente i propri comportamenti. Un’organizzazione è “accountable” se rende conto periodicamente e comunica in modo trasparente alle parti interessate quanto è stato fatto nel corso delle proprie attività. Nei sistemi di distribuzione idrica è il passaggio dai punti di prelievo dell’acqua potabile ai serbatoi, prima dell’immissione nella rete di distribuzione. D Digestione dei fanghi Processo biologico che sfrutta l’azione di adatti microrganismi per la mineralizzazione dei fanghi, cioè per la trasformazione, in prodotti più semplici e stabili (non putrescibili), del materiale organico contenuto nei fanghi; materiale costituito, generalmente, da sostanze che si degradano con difficoltà (cellulosa, grassi, ecc.). La digestione può essere digestione anaerobica o digestione aerobica. Distrettualizzazione Nell’ambito delle reti di distribuzione di acqua, il termine rappresenta la tecnica di suddividere una intera rete in distretti omogenei, territorialmente raccolti e con caratteristiche idrauliche simili al fine di migliorare la gestione e la manutenzione della rete. G E P Governance Emungimento Programma di gestione espresso in termini quantitativo-monetari, riferito al periodo di un anno che supporta la direzione nella guida aziendale verso gli obiettivi di efficienza e di efficacia gestionale. Frazione rappresentativa di una entità o di una popolazione. Captazione Ricerca di pozzi e riserve d’acqua dove poter effettuare l’emungimento. Customer satisfaction Letteralmente “la soddisfazione del cliente”: è un parametro utilizzato per conoscere la bontà di un determinato servizio offerto al pubblico. Pozzo piezometrico S Stakeholder Insieme dei criteri e dei processi di governo in un’organizzazione. Attività che consiste nell’estrarre acqua o idrocarburi allo stato liquido dal sottosuolo. Pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di volano idraulico cioè di rendere immediatamente disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all’apertura delle valvole in centrale. Portatore di interesse. con questo termine sono indicate tutte le categorie di soggetti che possono influenzare, essere influenzati o avere un interesse per le attività dell’impresa/banca come le risorse umane, gli azionisti, i clienti, la comunità nazionale e lo stato, i fornitori, le generazioni future. Le illustrazioni del Glossario sono a cura di Thomas Giovagnoli 162 2 Obiettivi di miglioramento Obiettivi di miglioramento 163 Questionario di valutazione del documento di BILANCIO SOCIALE Dati generali del compilatore (compilare solo la sezione che interessa) Provincia di residenza Sesso Maschio Femmina Anno di nascita Categoria di apparteneneza Professione Fornitore Personale interno Cliente Utente Enti/Istituzioni Collettività Dipendente Libero professionista Studente Pensionato Disoccupato Altro L’azienda CADF Spa e il Bilancio Sociale Come è venuto in possesso/conoscenza del Bilancio Sociale? Convegno di presentazione Ricevuto dall’azienza tramite una dipendenza Per motivi di studio Ricevuto per posta Internet Tramite conoscenti Altro (specificare) Quale capitolo del Bilancio Sociale ha trovato più interessante? Identità aziendale Relazione economica Relazione sociale: Utenti Clienti Fornitori Risorse umane Territorio Comuni del territorio Quali argomenti/tematiche vorrebbe approfondire o aggiungere? Che giudizio assegna al Bilancio Sociale dell’azienda CADF Spa? (1= minimo - 4= massimo) Completezza Chiarezza Trasparenza Verificabilità Grafica IDENTITÀ AZIENDALE RELAZIONE ECONOMICA RELAZIONE SOCIALE Commenti e suggerimenti Le illustrazioni del Questionario di valutazione sono a cura di Thomas Giovagnoli 164 2 Obiettivi di miglioramento 165 Riferimenti per il Pubblico Attività oggetto del Bilancio Sociale Servizio idrico integrato Presidente Cristiano Bertelli Direttore Generale Silvio Stricchi Responsabile Qualità Gianni Marani Responsabile Laboratorio Franco Gnudi Dirigente Settore Amministrativo Annibale Cavallari Responsabile Settore Giuridico Legale Pietro Zoli Dirigente Settore Tecnico Carlo Bariani Progetto editoriale Segni e Suoni srl L..I.V.E. srl - Spin off dell’Università Politecnica delle Marche Progetto grafico Segni e Suoni srl Coordinamento grafico Cristina Capretta per Segni e Suoni srl Crediti fotografici Fotolia IStockphoto Galleria fotografica CADF Stampa La Pieve Poligrafica Editore Villa Verrucchio srl Il Bilancio Sociale è stato stampato su carta FSC (Forest Stewardship Council) Questo documento è scaricabile da www.cadf.it Ringraziamenti Ai sindaci dei Comuni soci di CADF, ai clienti e fornitori che ci hanno permesso, grazie al loro contributo, di redigere questo documento. Un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti CADF che lavorano ogni giorno in azienda con entusiasmo e al puntuale, paziente ed efficiente lavoro di coordinamento di Cinzia Boscolo che ci ha consentito di portare a termine il Bilancio Sociale. 166 2 167