Notiziario N° 233 Ottobre 2013

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Notiziario N° 233 Ottobre 2013
Bollettino d’informazione dell’Associazione dei
Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
www.cifo.eu - [email protected]
Notiziario N° 233 Ottobre 2013
Carissimi Amici,
il mese di settembre è trascorso con ben tre
semifinali del Campionato Italiano Cadetti di
Filatelia, rispettivamente ad Alghero dal 6 all’8
settembre, il 14 e 15 ad Empoli, ed infine dal 27 al
29 a Martinengo. La quarta ed ultima occasione per
qualificarsi alla finale di Milano della prossima
primavera si terrà a Finale Ligure dall’11 al 13 di
Ottobre, mentre la settimana successiva si svolgerà
la tradizionale Mostra Filatelica Nazionale a
concorso Romafil; quest’anno dedicata alle
collezioni del periodo Moderno e Contemporaneo.
Abbiamo partecipato direttamente alla semifinale di
Martinengo, come sempre, organizzata con grande
capacità dagli amici del circolo filatelico di Bergamo e dalla Pro-loco. Alla finale di Martinengo, sede lo
scorso anno, del primo convegno nazionale filatelia organizzato dal Club della Filatelia d’Oro, abbiamo
partecipato direttamente nella qualità di Giurato ed Aniello Veneri nel nuovo ruolo di Commissario della
Federazione; presenti inoltre come giurati, gli amici Giovanni Bertolini e Marco Occhipinti per la Tematica e
Lorenzo Carra per la Storia Postale e Filatelia Tradizionale Classica. Bella l’organizzazione da parte del
Circolo Filatelico Bergamasco, sotto la regia del Presidente Vinicio Sesso e l’instancabile lavoro di Mario
Bonacina e Giovanni Nembrini, tutti e tre fedeli soci del nostro sodalizio sin da lunga data. Quattro le
medaglie d’oro su un totale di 45 collezioni esposte, sono state ottenute da Eugenio Ginoulhiac del Circolo
Filatelico di Bergamo e da Aldo Bonfanti del Circolo Filatelico di Marsala, con due medaglie d’Oro a testa
rispettivamente.
Il primo week-end d’ottobre inizia con la 6^ Mostra Filatelica Giovanni Riggi di Numana, quest’anno
incentrata su cinque belle collezioni sulla serie ordinaria detta “la Michelangiolesca”; ci sarà anche la
consegna del premio GRdN 2013 a Giorgio Khouzam, cerimonia programmata per sabato 5 ottobre alle ore
11.00 presso la sala consiliare del Comune di Pecetto Torinese. In allegato a questo notiziario troverete il
pieghevole della manifestazione. Per chi è intenzionato a partecipare lo invitiamo a prenotarsi per il pranzo
presso il Ristorante “la Ciliegia d’Oro” (prezzo 20 €), è sufficiente inviare un e-mail a [email protected] .
Con Ottobre, inizia anche il semestre bianco per il consiglio direttivo del CIFO in quanto le elezioni per il
rinnovo per il triennio 2014-2016 si terranno entro la fine del prossimo mese di Marzo. Ricordo che
Presidenza e Consiglio hanno gestito il mandato negli ultimi due trienni praticamente senza sostanziali
modifiche e quindi è questa l’occasione per iniziare a pensare a qualche nuovo innesto che porti nuove idee,
nuove energie e voglia di continuare nella promozione e sviluppo del collezionismo dei francobolli ordinari.
Questo vale anche per la Presidenza con l’auspicio, da parte mia, che chi reggerà l’associazione per il
prossimo triennio continui a guidare il sodalizio secondo la filosofia e l’etica che per lunghi anni Giovanni
Riggi di Numana ci ha trasmesso. Quindi se qualcuno ha voglia, non ha che da farsi avanti contattandomi
1
personalmente per e-mail [email protected] o telefonicamente al 3398408189; tutte le candidature
spontanee saranno prese in considerazione. Incoraggio anche i nostri amici del centro-sud ed isole comunque
a farsi avanti, nell’era di internet la distanza non è un vincolo e tutti possono contribuire a mantenere la
nostra associazione sempre viva e vitale, anche se la sede si trova sulle colline torinesi.
Ringrazio fin d’ora tutti quanti si faranno avanti.
Claudio Ernesto Manzati
ROMAFIL 2013
Abbiamo il piacere di segnalarvi che dopo la positiva
esperienza di Milanofil di quest’anno, grazie alla
sponsorizzazione ricevuta dalla Federazione ed al supporto di
Poste Italiane, ma soprattutto alla disponibilità dei soci di
Roma: Giovanni Leone e Sergio Castaldo avremo un nostro
stand, che rappresenterà un punto d’incontro, per i nostri
associati del centro-sud, con i membri del comitato direttivo
presenti in forza alla manifestazione. In particolare sarà
disponibile, per chi non l’ha
ancora acquistato il Catalogo
di Storia Postale delle
Missioni Militari in tempo di pace, che sarà oggetto di una presentazione
ufficiale nella giornata di Venerdì 18 Ottobre alle ore 15.00. La
presentazione di Francesco Gagliardi e Claudio Ernesto Manzati - coautori
con Roberto Cruciani, Ruben Berta, Nadir Castagneri e Domenico Matera sarà introdotta da Danilo Bogoni, Presidente dell’Unione della Stampa
Filatelica Italiana alla presenza di Ufficiali dello Stato Maggiore
dell’Esercito Italiano. In precedenza, più precisamente sabato 28 Settembre,
Francesco Gagliardi ha presentato il volume nell’ambito del simposio
FilateliCa 2013 unitamente ad una collezione collettiva che gli autori del
testo hanno preparato per l’occasione inserendo alcune delle più importanti
rarità Storico Postali di questo settore collezionistico. Romafil sarà anche
l’occasione per raccogliere adesioni al nostro concorso filatelico virtuale
CIFO@Net che si svolgerà il prossimo anno e di cui vi abbiamo dato ampia
informazione nel numero di settembre.
RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA – Iniziamo da questo mese la campagna rinnovi della quota
associativa, che per decisione del Consiglio Direttivo rimane invariata anche per il prossimo anno a 30 €,
ricordiamo che la quota associativa è inalterata dal 2009. Dobbiamo invece segnalare a chi non ha
dimestichezza con il computer e quindi ha optato di ricevere il notiziario in forma cartacea per posta, che
quest’anno l’inaspettato aumento di Poste Italiane sulla corrispondenza, ha portato il secondo porto lettere,
(quello normalmente impiegato per l’invio del notiziario) da 1,40 € a 1,90 € con quindi un potenziale
aumento per 11 numeri/anno di oltre cinque euro. Dopo aver seguito all’inizio d’anno, disciplinatamente
l’aumento delle tariffe postali, abbiamo optato per un inoltro in Tariffa Ridotta come piego di libro a 1,28 €,
non sappiamo sino a quando questa nostra interpretazione del regolamento postale, ovvero notiziario = piego
di libro! Possa continuare a permetterci un costo postale contenuto. Per questa ragione, la quota associativa
per il 2014 per l’inoltro del “Francobollo Incatenato” in forma cartacea viene portata a 40 €.
Anche quest’anno, per ragioni organizzative, chiuderemo la raccolta delle iscrizioni entro fine anno, la quota
comprende anche l'iscrizione alla Federazione per il 2014. Per i soci in regola l'iscrizione, permette di
scaricare i notiziari dell'anno in corso e dell'anno precedente dal nostro sito www.cifo.eu. Alla quota
associativa scelta, sarà necessario aggiungere quest’anno 8,00 € per chi desidera ricevere i quattro numeri di
"Qui Filatelia" il trimestrale della Federazione. Il pagamento può essere effettuato con bonifico sul conto
corrente bancario intestato al CIFO presso UNICREDIT BANCA Agenzia di Milano, Via De Roberto
angolo Via Maria Melato. Coordinate Bancarie EBAN - IT 05 B 02008 01650 000100693378 o presso
lo stand di Romafil dal 18 al 20 Ottobre p.v.
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CENNI DI STORIA POSTALE DEL 5 £ CASTELLI D’ITALIA di Stefano Proserpio
Il francobollo del quale ci occuperemo appartiene alla prima tranche
della serie ordinaria dedicata ai Castelli d’Italia, composta da 27
francobolli dei quali 24 in formato normale e 3 in quello per macchinette
distributrici, che vide la luce il 22 settembre 1980. Tale data cadde alla
vigilia della conclusione del quindicesimo periodo tariffario
repubblicano, iniziato nel 1976 per l’interno e nel 1978 per l’estero:
come noto, infatti, il successivo 1 gennaio1981 scattarono gli aumenti
Figura 1 – busta primo giorno
tariffari.
Normalmente le Poste concepivano le serie ordinarie definitive in modo
tale che ogni francobollo potesse coprire in uso singolo una specifica tariffa: avvenne così che molte tariffe
furono assolvibili con Castelli in uso secco o multiplo per soli 101 giorni, il primo dei quali festivo. Non
mancarono anche successivamente periodi
tariffari ancor più brevi, della durata di pochi
mesi, il cui avvio ebbe luogo subito dopo
l’emissione di alcuni tagli dei Castelli, fatto che ne
rende le affrancature secche “genuine” non
comuni, se non rare (emblematico e noto il caso
del 200 e 300 £ in bobina, emessi nell’ultimo
giorno di un periodo tariffario: il loro utilizzo in
Figura 2 – lettere primo porto per l’interno con affranaffrancatura secca rispettivamente su lettera e
cature gemelle del 5 £
lettera fermo posta per l’interno fu possibile per
un solo giorno, il 30/09/1981).
Il caso del francobollo da 5 £, il più basso valore facciale della serie Castelli d’Italia, è particolare in quanto
tale valore facciale era inferiore a qualsiasi tariffa vigente: il suo ruolo naturale, pertanto, è quello di fungere
da valore complementare per le affrancature.
Questo fatto, probabilmente, unito al basso
valore facciale, ha portato a sottovalutarne
l’interesse storico postale, relegandolo al ruolo
di “fratello povero” della serie a favore di altri
esemplari più gettonati, come il 180 £ ed i già
citati esemplari da 200 e 300 £ in formato
bobina.
Scopo di questo articolo è ridare la dignità che si
merita a questo bel francobollo, presentando
documenti, alcuni dei quali rari e pregevoli, che Figura 3 – estratto conto editoriale affrancati con gemelli e con coppia del 5 £ castelli
ne illustrino l’utilizzo postale.
Buste 1° giorno di emissione a parte (fig. 1), si è
visto che non è possibile trovare oggetti postali affrancati in tariffa con un solo esemplare del 5 £ Castelli.
Le affrancature realizzabili con questo francobollo sono pertanto di due tipi: quelle multiple “pure”, con più
esemplari del solo 5 £ Castelli, e quelle miste con altri Castelli e/o con altri francobolli, ordinari e non, o di
servizio. Tra le affrancature miste rientrano quelle “gemelle”, nelle quali sono presenti francobolli dello
stesso valore facciale appartenenti a serie diverse: limitandosi alle ordinarie si incontrano comunemente,
soprattutto nei primi anni di distribuzione dei Castelli, affrancature gemelle con la serie Siracusana (o Italia
Turrita), uscita di validità il 5/01/1988. Ciò vale per altri pezzi dei Castelli, come il 10 £, mentre è meno
comune per il 5 £, si presentano come esempio 2 pezzi con valori gemelli da 5 £ di tali serie ordinarie (fig.
2).
Sebbene teoricamente possibile non mi è ad oggi noto l’utilizzo del 5 £ Castelli accanto al pari valore della
Michelangiolesca, serie all’epoca (come oggi) ancora in corso di validità ma le cui scorte erano praticamente
esaurite ed i francobolli usciti di produzione da circa 10 anni.
L’oggetto postale che al momento dell’emissione dei Castelli scontava la tariffa più bassa, pari a 10 £, era
l’estratto conto editoriale: in genere venne utilizzato l’apposito taglio della serie, più raramente vennero
applicati 2 francobolli da 5 £; ancor più rara è l’affrancatura gemella con il 5 £ Siracusana (fig. 3).
3
Ricordiamo che tali affrancature furono possibili per soli 101 giorni: ciò la dice lunga sulla difficoltà di
reperimento e la rarità di tali corrispondenze.
Dal 1 gennaio 1981 l’estratto conto editoriale passò a 15
£, così il 5 £ poté assolvere il compito di affiancarsi
come complementare al suo “fratello maggiore” da 10 £
(fig. 4). Tornando al tariffario vigente al momento
dell’emissione dei Castelli si evince che il nostro 5 £
poteva già svolgere la sua funzione di “spalla” ad altri
francobolli: la lettera inviata ai militari di truppa (fig. 5),
ad esempio, scontava una riduzione del 50% rispetto alle
lettere normali, pari a 170 £, ed era pertanto affrancabile
Figura 4 – estratto conto editoriale in tariffa 15 £
con sole 85 £. Ecco allora per lui la possibilità di
affrancato con 5 £ e 10 £ castelli
affiancarsi ad un 80 £ della Siracusana, in mancanza di
un taglio analogo della serie Castelli, che uscirà solo il
20/08/1981. Lo stesso oggetto postale venne affrancato
anche utilizzando più pezzi del 5 £ Castelli, come nel caso
illustrato qui accanto, in cui ben 5 pezzi affiancarono un
Castello da 60 £. Tale funzione persisteva anche nel caso in
cui la missiva venisse inviata ad un militare sfruttando
servizi quali l’espresso, la raccomandazione o entrambi: è il
caso della raccomandata espresso illustrata in figura 6 che Figura 5 – lettere inviate a militari di truppa
scontava una tariffa pari a 785 £ (85 £ lettera ridotta, 350 £ sia per la
raccomandazione che per l’espresso), assolta applicando Castelli di
formato normale, Castelli in bobina ed un esemplare Siracusana
fluorescente (fig. 6).
Anche le cartoline illustrate
destinate a militari di truppa
(fig. 7) godevano della
Figura 6 – raccomandata espresso
medesima riduzione: 60 £
inviata a militare di truppa
anziché 120 £; anche in questo
caso, pur esistendo un Castello di tale valore facciale, venne
Figura 7 – cartoline inviate a militari
utilizzato il 5 £, come nei due casi riportati. Lo stesso vale per le
cartoline postali. Nel caso di seguito presentato l’intero postale
realizzato nel 1974 per celebrare il centenario della cartolina postale
venne integrato con un 5 £ Castelli (fig. 8).
Il 5 £ Castelli fa la sua comparsa, in affrancature gemelle e non, anche
sulle lettere per l’interno e per l’estero, la cui tariffa per il 1° porto
ammontava rispettivamente a 170
£ e 220 £. Naturalmente
l’apposizione di francobolli da 5
£ affiancati ad altri fu possibile
anche sulle cartoline illustrate per
Figura 8 – intero inviato a militare
l’interno e per l’estero, anche se
poco pratica a causa del formato ridotto dell’oggetto postale: la tariffa
ammontava rispettivamente a 120 Figura 9 – stampe per l’interno
£ e 150 £.
Sempre nei primi 101 giorni di vita il 5 £ Castelli venne utilizzato in
combinata con altri francobolli sulle stampe per l’interno, che
scontavano una tariffa pari a 70 £: eccone un esempio, affrancato con
coppia del 5 £ Castelli e 2 pezzi del 30 £ nell’emissione per
macchinette (uno dei quali recante numerino al verso). (fig. 9).
Meritevole di essere citato nel medesimo periodo è l’utilizzo sulle
fascette per giornali indirizzati all’estero, affrancabili per un importo
di 40 £, pari a quello previsto per pieghi di libro e giornali (“stampe”)
per l’estero in tariffa agevolata (ridotta del 50% rispetto a quella
Figura 10 – stampe per l’estero
ordinaria di 80 £). (fig. 10)
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PRIMO MESE DELLA DEMOCRATICA - di Gianni Vitale
Domenica 21 ottobre
Venezia-Inter 0-1
Venezia: Eberle; Veneri, Paolini; Lamberti, Pes, Arienti; Alberti, Novello, Pernigo, Trentin, Zambelli.
Inter: Franzosi; Marchi, Passalacqua; Guaita Milani, Campatelli; Bellini, Cominelli, Muci, Achilli, Candiani
Arbitro: Sig. Zelocchi di Modena
Reti: p.t. Achilli 5'
Milan-Juventus 1-1
Milan: Rossetti; Zorzi, Clocchiatti; Tognon, Cerri, Bonomi; Gimona,
Antonini, Puricelli, Bandirali, Rosellini.
Juventus: Sentimenti IV; Foni, Varglien; Tortarolo, Parola, Locatelli;
Sentimenti III, Borel, Piola, Coscia, Magni.
Arbitro: Sig. Scotto di Savona
Reti: p.t. Gimona 27' s.t. Piola (rig.) 41'
Andrea Doria-Sampierdarenese 0-1
Andrea Doria: Lusetti; Battaia, Sacchetti; Bovoli, Gramaglia, Poggi; Di Piazza, Braga, Badiali, Baldini,
Rebuzzi.
Sampierdarenese: Carzino; Parena, Borrini; Castignani, Castelli, Sandroni; D'Alconzo, Bertani, Parvis,
Fiorini, Ventimiglia.
Arbitro: Sig. Silvano di Torino
Reti: p.t. Parvis 17'
5
Lunedì 22 ottobre
Edvard Beneš
Politico cecoslovacco, particolarmente
importante durante il periodo di
transizione del suo paese fra l'Impero
Asburgico ed il Blocco sovietico
6
Martedì 23 ottobre
Il giovane afro-americano
interbase Jackie Robinson, fresco
di una stagione all-star con il
Negro American League di
Kansas City Monarchs, si recò
nello Stadio di Delorimier negli
uffici del presidente del team
Royals Montreal ', Hector
Racine, per firmare il contratto di
gioco per la società International
League nel 1946. Mai prima d'ora
nel XX secolo era successo che
un afro-americano era stato così
apertamente invitato sui campi da
gioco di Baseball organizzato.
Fino a quel momento, tutto il
Baseball U.S.A. aveva aderito
senza batter ciglio a una rigorosa,
seppur non ufficiale, barriera di
colore.
7
DISTRIBUZIONE DELLA POSTA & SISTEMI DI CONTROLLO di Sergio Mendikovic
Anche il servizio dei portalettere,
come tutto il personale postale, era
soggetto ai controlli interni sia dai
propri superiori che da specifico
personale
come
i
Brigadieri
d’ispezione ed Ispettori. Il Brigadiere
d’Ispezione a cui il testo Unico della
Legge
di
Pubblica
Sicurezza
riconosceva la qualifica di Agente di
P.S.
poteva
essere
incaricato
dall’Ispettore, che era suo diretto
superiore, di espletare indagini nei
casi di reclami per ritardi nella
distribuzione della corrispondenza,
dei telegrammi e dei pacchi; quando
le stesse indagini non siano eseguite
personalmente dallo stesso Ispettore
od in altro modo. Gli articoli 261 e
quelli compresi dal 263 al 273 delle
Norme ed Istruzioni sul Servizio
d’Ispezione (N.I.S.I.) disciplinavano
la casistica in cui poteva o doveva
intervenire il Brigadiere d’Ispezione.
Con tale direttiva i servizi postali,
quelli telegrafici e di bancoposta,
rientravano, quindi, nella sua sfera di
competenza. Inoltre poteva essere
incaricato dall’Ispettore provinciale di
effettuare indagini, sopralluoghi ed
appostamenti. Inoltre il Brigadiere
d’ispezione
estendeva
la
sua
sorveglianza sulle imprese di trasporti
postali in gestione diretta o in
concessione, in termini di esclusività
postale, per l’esatta riscossione
dell’affrancatura nonché, in termini di
disciplina, “alla decenza nel vestire ed
alla correttezza del contegno”. Di ogni reato o semplice infrazione era tenuto ad informare, per iscritto,
l’Ispettore al quale in ogni caso spettava l’eventuale prosecuzione della pratica. In qualità di Agente di
Polizia Giudiziaria era concesso di svolgere la propria funzione di controllo pure fuori dagli Uffici Postali e,
precisamente, in tutti quei luoghi in cui gli eventuali abusi venivano perpetrati e dove era possibile
effettuarne l’accertamento.
Ma allorquando l’Amministrazione postale per validi motivi non poteva accedere a questi istituti interni
richiedeva ad organi di Polizia Giudiziaria gli accertamenti sul proprio personale. Si propone un modulo
n.2915 del catal. in franchigia di posta militare dell’Arma dei Carabinieri della tenenza di Catanzaro in
Calabria avente per oggetto il ‘’servizio portalettere a Zagarise’’.
In data 14 Dicembre 1954 ed indirizzato alla Direzione Provinciale delle Poste e delle Telecomunicazioni di
Catanzaro, come da richiesta espressa dalla stessa Direzione Postale, si evidenzia come da accertamenti
esperiti “la portalettere di istanza in Zagarise non distribuisce tutte le sere la corrispondenza ricevuta dalla
autocorriera.” Il tutto accade allorquando l’autocorriera porta ritardo facendo si che la nostra postina
distribuisse la posta inevasa il mattino seguente. Dal verbale si evidenzia come la nostra postina con la
popolazione si dimostra educata e rispettosa e l’unica lagnanza della popolazione di Zagarise è la mancata
distribuzione serale, come di suo dovere. Gli accertamenti della Benemerita, come da verbale, non vertevano
solo sulle mansioni espletate ma anche sulla condotta morale tenuta.
8
Nel caso preso in esame la Direzione Provinciale delle Posta di Catanzaro per ragioni di riservatezza o di
momentanea assenza di proprio personale ispettivo con il modulo 51772/128/4 del 09/12/1954 richiese
l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri di Catanzaro così come previsto dalle norme NISI. La collaborazione dei
Carabinieri poteva essere richiesta direttamente dagli Ispettori Postali senza specifica autorizzazione
gerarchica.
Un sincero ringraziamento va al Cav. Uff. Luigi Ruggero Cataldi per la gentile e signorile disponibilità
prestata alle domande poste per l’oggetto postale in questione.
Ed infine ma come andò a finire questa piccola storia di un mondo che oramai è scomparso?
CIFO Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
Prioritario emissione 1999 con disco interferenziale avente diametro di 12 mm
anziché 9 - Busta inviata il 18-4-2000 da Milano a Firenze
Una delle quattro buste ad oggi note
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QUANDO NON C’ERA LA COLLA… di Massimiliano Florio
Quando l’8 settembre 1943 fu annunciato l’armistizio,
l’Italia risultò di fatto divisa in due: al nord si costituì la
Repubblica Sociale Italiana, sotto l’egida dei tedeschi
mentre al sud nacque il Governo Badoglio sotto lo stretto
controllo del Governo Militare Alleato.
Il Governo Badoglio, una volta ristabilito il servizio
postale, si trovò ad affrontare un problema non meno
importante, ovvero la mancanza di francobolli.
Nacque così la “Lupa Capitolina“, a molti nota anche come
“Lupa di Bari“, nonostante, fu stampata a Napoli con
decreto emesso dal Governo di Brindisi.
La stampa della Lupa fu eseguita in fotolitografia dalla
stamperia Richter & C. di Napoli, rinomato stabilimento
tipografico attivo almeno dal 1870 e che nel corso degli
anni si era affermato per la sua versatilità ed efficienza
stampando: cartoline, cartoline postali in franchigia per i
militari al tempo della Grande Guerra, libri, etichette e Fig. 1- 13.12.45 – Lettera, tariffa ridotta tra
carte intestate, banconote per il Banco di Napoli e il Banco sindaci (tariffa 1,00 lire), rispedita da S. Teresa
di Sicilia, certificati azionari e obbligazionari. Come di Riva (ME) a Giardini (ME) affrancata al
previsto nel retro con una coppia della Lupa senza
decreto
di filigrana, dent. 11 x 11 ½, applicata con
emissione fu un’abbondante spennellata di colla.
stampata su
“carta bianca con e senza filigrana” e quindi fin dall’inizio si
identificò la necessità, in base alla carta disponibile ed al
quantitativo di francobolli da realizzare, di effettuare due
tirature distinte. La prima tiratura fu di 12.116.550 esemplari
stampati in fogli da 150 (80.777 fogli) e realizzata su carta con
filigrana ad esagoni (una serie di esagoni concatenati a
formare come un nido d’ape), probabilmente di origine
tedesca. La seconda tiratura fu invece di 14.694.960 esemplari
stampati in fogli da 168 (87.470 fogli) e realizzata su carta
Fig. 2 - 20.5.44 – Lettera, porto fuori
priva di filigrana, proveniente dalle Cartiere Miliani di
distretto (tariffa 0,50 lire), dalla Posta
Fabriano. Entrambe le emissioni furono stampate su carta
Militare N. 219 (dislocata in Sardegna) a
priva di gomma e pertanto la Lupa fu applicata su lettere e
Catania, affrancata con un esemplare della
documenti con collanti di varia natura e nei modi più disparati
Lupa con filigrana esagoni, dent. 11 ½ x 11
come illustrato attraverso i seguenti documenti:
½, applicata con colla a base di pece.
Fig. 3 - 29.6.45 – Lettera, porto fuori
distretto (tariffa 2,00 lire), da Cerchiara
(CS) a Genova, affrancata con una
striscia di quattro esemplari della Lupa
senza filigrana, dent. 11 ½ x 11 ½, cucita
sulla busta con ago e filo.
fig. 4 - 18.4.44 – Modulo Anagrafico, doppio porto fuori
distretto (tariffa 0,50 lire), da Brindisi a S. Pietro Vernotico
(BR), affrancata con un esemplare della Lupa con filigrana
esagoni, dent. 11 ½ x 11, applicata con listelli di cerotto.
10
Fig. 5 - 24.7.44 – Lettera, porto fuori distretto
(tariffa 0,50 lire), da Napoli per Roma,
affrancata con un esemplare della Lupa senza
filigrana, dent. 11 x 11 ½, ed applicata con
listelli di cerotto.
Fig. 7 - 30.3.44 – Raccomandata, doppio porto
fuori distretto (tariffa 2,25 lire), da Brindisi per
Taranto, affrancata con un esemplare da 1,25 lire
dell’Imperiale ed una coppia della Lupa con
filigrana esagoni, dent. 11 ½ x 11 ½, applicata con
parte del bordo di foglio del valore da 1,25 lire.
fig. 6 - 18.4.44 – Espresso, porto fuori distretto
(tariffa 3,50 lire), da Lecce per Roma, affrancata
con due Espressi da 1,25 lire sovrastampati PM
ed una coppia della Lupa con filigrana esagoni,
dent. 11 ½ x 11 ½, applicata con frammenti di
“suggello gommato” delle Poste.
Fig. 8 - 26.7.45 – Raccomandata aperta, porto
fuori distretto (tariffa 4,40 lire), da Padova per
Selvazzano (PD), affrancata in eccesso di 10
cent. con una Lupa senza filigrana, dent. 11 x
11, e due esemplari da 2 lire dell’Imperiale
utilizzati anche per incollare la Lupa.
CIFO Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
Siracusana ruota: una bella ed armonica ordinaria italiana
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USO POSTALE DEL PRIORITARIO DA 2,20 EURO di Nicola Luciano Cipriani perito filatelico
Servizio per l’interno
Con il nuovo tariffario entrato in vigore l’1 gennaio 2004, sono state
variate quasi tutte le tariffe, in modo particolare quelle delle lettere
(ordinarie, prioritarie, registrate) che più interessano gli appassionati di
storia postale attuale. In questo articolo tratterò solo del francobollo
prioritario da 2,20 euro. Questo francobollo non è stato molto comune,
specialmente subito dopo l’emissione. Comporre, infatti, la tariffa di
2,20 euro non era affatto difficile con i tagli disponibili (ricordo che era
molto diffuso e disponibile ancora il 10 cent delle Donne nell’Arte),
tanto che il primo francobollo prioritario con questo valore fu emesso il
26 giugno 2004, ben sei mesi dopo l’adozione delle nuove tariffe.
grammi
20
50
100
250
350
1000
2000
20 kg
ordinaria
0,45
0,85
0,90
1,70
1,80
4,00
6,00
-----
Figura 1 – emissione 2004
SPEDIZIONI PER L’INTERNO AL 1 LUGLIO 2004
raccomandata
prioritaria
ordinaria
+AR ord
+AR prior
0,60
2,80
3,25
3,40
1,40
3,20
3,65
3,80
1,50
3,25
3,70
3,85
2,00
4,05
4,50
4,65
2,20
4,15
4,60
4,75
5,20
6,35
6,80
6,95
8,00
8,35
8,80
8,95
----12,50
12,95
13,10
assicurata
€ 50
5,30
5,70
5,75
6,55
6,65
8,85
10,85
15,00
Figura 2 – tariffario all’1 luglio 2004
Orbene, questo francobollo da € 2,20 assolveva la tassa per il quinto porto della posta prioritaria (250-350 gr)
e nessun altro se non in combinazione con altri francobolli. Nemmeno le tariffe per l’estero prevedevano la
possibilità di un uso singolo o multiplo di questo francobollo. Quindi, come uso singolo, dal 2004 è stato
possibile per un unico intervallo di peso. Il suo uso limitato, ci fa ben capire anche la sua distribuzione
limitata, specialmente durante il primo periodo della sua “vita”. A partire dall’1 gennaio 2006 ci fu un’altra
variazione tariffaria, ma le missive di
nostro interesse non ne subirono alcuna.
Queste tariffe, quindi, restarono in vigore
fino all’1 settembre 2006. Questa nuova
variazione introdusse distinzioni anche
sulla dimensione delle buste (formato)
che furono suddivise in piccole, medie ed
extra; la distinzione teneva conto che,
oltre un certo peso aumentasse anche la
dimensione della busta.
Con questa motivazione, restarono
invariati i primi due scaglioni di peso per
le buste di piccolo formato, mentre, oltre
i 50 gr, con la supposizione che fossero
anche di dimensioni maggiori, le tariffe
scalavano di uno scaglione se le buste
avevano dimensioni di mezzo foglio
Figura 3 - Busta di quinto scaglione di peso inviata il 25-9-04 da
(formato medio) o quella del foglio intero
Grosseto a Massa Marittima affrancata con l’emissione 2004
(formato extra).
12
extra
medio
P
FORMA
TO
extra
medio
Pic
c.
FORMA
TO
In particolare, la
dimensione
extra
grammi
partiva da 1,40 fin
dal primo scaglione
20
(fino a 20 gr) e a
50
seguire gli altri.
50
Anche
per
le
100
registrate
fu
250
introdotta
la
350
distinzione
in
base
1000
alle dimensioni delle
2000
buste.
Con
20 kg
l’introduzione
del
Figura 4 – tariffario all’1 luglio 2006
formato nelle tariffe,
le possibilità di
utilizzo del nostro francobollo raddoppiarono potendo così essere utilizzato per un invio di formato medio
compreso nello scaglione di peso di 250-350 gr oppure per un invio extra compreso nello scaglione di peso
100-250 gr.
Ricordo che con il decreto 12 maggio 2006, venne annullata la
posta ordinaria (limite accettato: 30 maggio anche se Poste Italiane
chiuse tutti e due gli occhi per molti mesi) e tutto venne
considerato prioritario (ovvero ordinario) e a far data dal settembre
dello stesso anno viene eliminata la bandella “posta prioritaria” da
tutte le emissioni in quanto ormai inutile. Così che, a partire da
questo mese i prioritari non solo non hanno più questa appendice,
ma nemmeno il millesimo che li contraddistingueva annualmente.
Viene però mantenuta
da Poste Italiane la Figura 5 – emissione 2008
numerazione
alfanumerica che contraddistingue le produzioni annuali. Il
francobollo da 2,20 senza millesimo e senza bandella fu emesso
nel giugno del 2008.
Con l’1 luglio 2009 arriva una nuova variazione tariffaria, ma,
limitata alle sole registrate (per le missive oggetto di questo
articolo) che passarono da 2,80 a 3,30 euro per il primo
scaglione. Il secondo scaglione di peso passò 3,20 a 4,40:
alleluia! È la prima possibilità di un uso multiplo per il nostro
francobollo. Con questo nuovo tariffario le possibilità di
Figura 6 – busta formato medio spedita il
utilizzo singolo restarono due, ma si aggiunse l’opportunità di
27-?-09 affrancata con l’emissione 2008
uso multiplo con la nuova tariffa per le raccomandate.
Inoltre
il
piccolo
SPEDIZIONI PER L’INTERNO AL 1 LUGLIO 2009
formato è riservato
grammi
raccomandata
assicurata
solo
al
primo
prioritaria
ordinaria
+AR
prior
€ 50
scaglione di peso pur
20
0,60
1,40
3,30
3,90
5,80
restando invariate le
50
1,40
1,50
4,40
5,00
6,90
tariffe degli scaglioni
100
1,50
2,00
4,75
5,35
7,25
superiori del servizio
250
2,00
2,20
4,95
5,55
7,45
prioritario.
Restano
350
2,20
5,20
5,35
5,95
7,85
anche invariati i prezzi
1000
5,20
8,00
7,35
7,95
9,85
dei pacchi registrati di
2000
8,00
8,00
9,85
10,45
12,35
peso oltre i 20 kg.
20 kg
--------12,50
13,10
15,00
Questo
tariffario,
Figura 6 – tariffario all’1 luglio 2009
limitatamente
alle
corrispondenze prese
in considerazione in
questo lavoro, è rimasto invariato fino all’1 gennaio 2013 che ha visto un generale aumento delle tariffe ed
SPEDIZIONI PER L’INTERNO AL 1 LUGLIO 2006
raccomandata
assicurata
prioritaria
ordinaria
+AR prior
€ 50
0,60
1,40
2,80
3,40
5,30
1,40
1,50
3,20
3,80
5,70
1,40
1,50
3,20
3,80
5,70
1,50
2,00
3,25
3,85
5,75
2,00
2,20
4,05
4,65
6,55
2,20
5,20
4,15
4,75
6,65
5,20
8,00
6,35
6,95
8,85
8,00
8,00
8,35
8,95
10,85
--------12,50
13,10
15,00
13
ha eliminato ogni possibilità di uso di questo francobollo sia singolo che multiplo. Concludendo il servizio
per l’interno, il francobollo da € 2,20 in uso singolo o multiplo (x 2) ha avuto un uso limitato, non tanto per
le tariffe che si sono protratte per un tempo
decisamente non breve, ma soprattutto per le
contenute (solo due) possibilità di impiego
connesso al non comune scaglione di peso
specifico. Non saprei dire, tra i due usi
(singolo e doppio), quale potrebbe essere il
più interessante o il più comune; questo per
svariati motivi: per l’uso singolo lo scaglione
di peso non frequente, per le raccomandate
secondo porto, già di per sé poco comuni, la
possibilità di affrancare con questo
Figura 7 – raccomandata doppio porto spedita il 5-10-12 da
francobollo e non con altre soluzioni. Non
Follonica per città con l’emissione 2008
dimentichiamo, tra l’altro, che per le
raccomandate sono aumentate, nel tempo, in
modo molto evidente l’uso delle Tp-label.
Servizio per l’estero
Per l’estero il prioritario da 2,20 non ha avuto alcuna possibilità di uso singolo, qualcuna, invece, in uso
multiplo, vediamole.
SPEDIZIONI PER L’ESTERO
tariffario
destinazione
Tipologia invio
porto
tassa
Numero
francobolli
1 luglio 2004
Oceania
posta ordinaria
1-2 kg
13,20
6
1 settembre 2006
Europa
Asia-Africa-Americhe
assicurata 50 €
assicurata 50 €
350gr-1 kg
1-2 kg
11,00
22,00
5
10
1 luglio 2009
Europa
Asia-Africa-Americhe
Asia-Africa-Americhe
Oceania
assicurata 50 €
assicurata 50 €
raccomandata
assicurata 50 €
1-2 kg
50-100 gr
100-250 gr
20-50 gr
22,00
11,00
11,00
11,00
10
5
5
5
Figura 8 – riepilogo delle variazioni tariffarie per l’estero dall’1 luglio 2004 all’1 luglio 2013
Come si può notare dalla tabella, le spedizioni nel periodo in cui il prioritario da 2.20 era facile reperirlo
presso gli uffici postali, non ha avuto grandi possibilità di uso reale per la dimensione e peso degli invii. Lo
si potrebbe trovare, invece, con qualche probabilità in più, a partire dall’1 luglio 2009 su registrate per le
zone 2 e 3, relative a due scaglioni di peso (inferiori ai 350 gr) che hanno tutti la possibilità di 5 francobolli
da 2,20. Non si può escludere che possano esistere spedizioni di questo tipo, ma ritengo, in caso positivo, che
debbano essere alquanto rari sia perché sono poche le nazioni delle zone 2 e 3 verso le quali si possono
inviare assicurate e sia perché alle registrate, presso gli uffici postali, veniva applicata preferenzialmente una
Tp-label.
14
EMISSIONE DI UN FRANCOBOLLO ORDINARIO SERIE “POSTAITALIANA” di Nicola
Luciano Cipriani
Riportiamo il comunicato diffuso da Poste Italiane, la
notizia non è una novità in quanto il francobollo è
appena stato emesso. Riteniamo comunque utile per chi
volesse annotarsi le caratteristiche dell’emissione.
Aggiungiamo anche alcune considerazioni che sono
venute più che spontanee
Data di emissione: 21settembre 2013.
Valore: € 3,60.
Vignetta: Raffigura una busta che idealmente spicca il volo, lasciando dietro di sé una scia con i colori
della bandiera italiana. In alto è riprodotto il logo di Poste Italiane nelle cui bande laterali è ripetuta, in
microscrittura, la dicitura POSTEITALIANE. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e il valore
“€3,60”.
Bozzettista e incisore: Antonio Ciaburro.
Stampa: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in calcografia.
Colori: tre più inchiostro di sicurezza e precisamente: verde bandiera, rosso bandiera, terra di Siena e
inchiostro di sicurezza rosso porpora metallizzato.
Formato carta: mm 40x24.
Formato stampa: mm 36x20.
Formato tracciatura: mm 48x30.
Dentellatura: 11 effettuata con fustellatura.
Carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva non fluorescente.
Grammatura: 90 g/mq.
Supporto: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
Adesivo: Tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
Foglio: Formato cm 30x33, contiene cinquanta esemplari di francobolli fustellati a dentellatura 11, recanti
tracciature orizzontali e verticali del supporto siliconato per il distacco facilitato di ciascun esemplare di
francobollo dal proprio supporto. Sul lato superiore del foglio è riportata la scritta “ILFOGLIO DI
CINQUANTA ESEMPLARI VALE € 180,00”.
Lo “Spazio Filatelia” Piazza San Silvestro, 20 – Roma utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo speciale
realizzato a cura della Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati saranno posti
in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio Filatelia” di
Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito internet www.poste.it. Roma, 9
settembre 2013.
Fin qui tutto bene. Qualche parola però viene spontanea dirla. Le
ultime due emissioni di questa ordinaria sono caratterizzate da una
certa mancanza di fantasia in merito ai colori utilizzati, eppure
quelli conosciuti hanno un ampio spettro nel visibile. Senza con
questo voler utilizzare i 16,8 milioni di colori che un computer è in
grado di distinguere, dobbiamo riconoscere che l’occhio umano è
uno spettrografo eccezionale e siamo in grado di distinguere molto
bene tanti colori (a parte chi è affetto da daltonismo); ringraziamo
per questo grande regalo che la natura ci ha concesso. Tornando
alle nostre due emissioni, notiamo che lo 0,85 ha una sua personalità distintiva apprezzabile, molto meno
possiamo dire per il valore da 1,90; per la stampa di questo francobollo sono stati usati gli stessi identici
15
colori dell’1,50. Certamente si potrebbe avanzare l’ipotesi che sia
stato progettato con le stesse caratteristiche del precedente, in
quanto entrambi utilizzati per il terzo/secondo porto lettere, spesso
queste scelte hanno del razionale, ma dipende ovviamente dai
contesti. Dopo l’emissione del 3,60, invece, questa giustificazione
cade rovinosamente. Quest’ultimo valore è stato descritto (v.
sopra), oltre ai colori in comune per via del disegno, con la busta
che vola di colore rosso porpora metallizzato. Bene, nella mia idea
di fare la solita previsione sul “come sarà”, ho cercato, nel
computer, un po’ di colori rosso porpora per cercare di avvicinarmi alla descrizione di Poste Italiane, pur
rendendomi conto che il metallizzato non sarebbe stato facile indovinarlo. La mia ipotesi, più faceta che
seria, aveva però un fondo di serio nella ricerca del colore per immaginarmi al meglio quello che molti di
voi hanno già visto nel nostro sito (immagine a seguire). Questo tentativo era immaginato nella mia mente
come un francobollo che avrebbe dovuto avere caratteri distintivi da quelli che lo avevano preceduto e poi, il
rosso porpora, anche se metallizzato, è una tonalità di rosso, non è un marrone! Dalla descrizione arrivata
prima dell’emissione, avevo notato il colore bruno ed avevo
notato la somiglianza con il 2,00 euro, però avevo anche notato il
rosso porpora ed ho utilizzato un 2,00 euro per “costruirci” sopra
la mia previsione. Ho anche pensato: “guarda un po’ è stato
adottato lo stesso colore, ma si differenzierà per il colore della
busta, può essere carino!”. Quando poi ho visto l’immagine del
nuovo nato, sono rimasto a bocca aperta nel constatare che è
identico al 2,00 euro ed il colore della busta non è porpora, bensì
marrone. Uno stesso colore per uno stesso porto arrivo a capirlo,
ma qui siamo su un piano totalmente differente, si passa ad una
registrata e, come tale, meritava proprio un tocco …. di fantasia. Sopra il prodotto della mia fantasia in base
alla descrizione data dal comunicato ufficiale, mentre, l’immagine della nuova emissione è sopra con il
comunicato di poste italiane. Viene spontanea anche un’altra considerazione, tutte le ordinarie che hanno
preceduto questa, hanno sempre avuto colori tipici per ciascun valore; ci sono stati casi di similitudine
cromatica, ma pochi e comunque che non hanno prodotto confusione. In passato abbiamo avuto ordinarie sia
con soggetto unico (alcune serie di Regno prima del 1900, Leoni, Michetti, Siracusana nelle sue tre versioni,
Prioritari), sia con soggetto differenziato per gruppi (Imperiale e Democratica), sia con soggetti tutti
differenti tra loro (Italia al Lavoro, Michelangiolesca, Castelli d’Italia e Donne nell’Arte). È chiaro che in
caso di soggetti differenti non può sorgere assolutamente il problema, ma nel caso di soggetto unico, allora
si. La confusione diventa facile realtà se si usano colori molto simili. Cito due esempi: il 20 ed il 25 cent
verde della serie Michetti ed il 15 ed il 55 lire Siracusana. Nel primo caso il 20 cent verde Michetti andò
fuori corso il 31-12-26, mentre il 25 cent fu emesso il 21-8-27. Nel secondo caso il colore grigio del 15 lire
Siracusana, pur nella sua variabilità cromatica dovuta alle numerose ristampe e tirature, non è mai stato
stampato con il violetto bluastro del 55 lire. Questi sono due casi di francobolli monocromatici in cui la
similitudine cromatica può essere più pericolosa ed in entrambi i casi sono stati adottati due sistemi
differenti per evitare la confusione. Nel caso invece di francobolli policromatici, la confusione non dovrebbe
mai verificarsi perché è semplice la sostituzione anche di un solo colore. Concludo, senza ulteriori
commenti perché non mi sento affatto un Maramaldo.
CIFO Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
Sede Sociale: Piazza Rimembranza 1, 10020 Pecetto Torinese –TO
Sede Legale: Dr. Claudio Manzati, Presidente, Via C. Pascarella 5, 20157 Milano – MI [email protected]
Segreteria: Dr. Stefano Proserpio, Consigliere, Via S. Balestra 6, 22100 Como – CO [email protected]
Redazione: Prof. Nicola Luciano Cipriani, Consigliere, P.za F. Ferrucci 4, 50126 Firenze – FI [email protected]
16
6^ Mostra & 5° Premio Filatelico
“Giovanni Riggi di Numana”
Pecetto Torinese 5-6 Ottobre 2013
COMITATO ORGANIZZATORE
Ruben Berta Silvano
Annalisa Falchero
Giovanni Martina
Stefano Proserpio
Luciano N. Cipriani
Eugenio Laguzzi
Walter E. Massa
Giorgio Riggi
Francesco De Carlo
Piergiorgio Lunati
Giovanni Peruffo
Pier Giorgio Romerio
Silvano Di Vita
Claudio E. Manzati
Adriano Pizzo
Aniello Veneri
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Sabato 5 Ottobre ore 9.00
• Apertura della Mostra Filatelica Giovanni Riggi di Numana, presso la Chiesa dei Batù.
Via Umberto I a Pecetto Torinese – TO ( per informazioni [email protected] )
Sabato 5 Ottobre ore 9.30
• Apertura dell'Ufficio Postale distaccato presso la sede della mostra che impiegherà lo speciale annullo
commemorativo realizzato per l'occasione e che sarà operante sino alle ore 13.00.
Sabato 5 Ottobre ore 11.00
• Consegna del premio Giovanni Riggi di Numana al vincitore Giorgio Khouzam presso la sala
consiliare del Comune di Pecetto.
• Consegna di premi agli alunni delle classi ex 1^ A e 1^B, della scuola elementare Nino Costa autori
dei disegni che hanno dato spunto alla realizzazione dell’annullo commemorativo.
Sabato 5 Ottobre ore 13.30
• Pranzo sociale presso il Ristorante “ Il Ciliegio d’Oro”, Via Umberto I, Pecetto To.se
ORARI DELLA MOSTRA
•
Sabato 5 Ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00
•
Domenica 6 Ottobre dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00.
17
IL PREMIO FILATELICO
Istituito per la prima volta nel 2009 è quest'anno giunto alla sua 5^ edizione, creato sulla spinta del desiderio
dei soci del CIFO di mantenere alto il nome dell’amico, maestro e compagno di molte avventure filateliche,
vuole anche rappresentare uno stimolo allo studio dei francobolli ordinari che rappresentano il motivo
dell’esistenza del CIFO. Il premio è conferito con cadenza annuale a: collezionisti, giornalisti, scrittori,
personalità, studiosi, artisti o persone che si siano contraddistinte nella promozione, nello studio e nel
collezionismo dei francobolli ordinari dell’area Italiana e quindi abbiano dato lustro a questa branca della
filatelia. Sono esclusi dalla possibilità di ricevere il premio i soci del CIFO ed il premio non può essere
conferito per due volte allo stesso soggetto.
E' stato assegnato quest'anno a Giorgio Khouzam per oltre
45 anni dedicati alla filatelia come, collezionista, studioso
sia di Filatelia Tradizionale Classica che di Storia Postale
Classica e Moderna, specialità di cui è anche Delegato
Nazionale della Federazione Italiana e Giurato sia Nazionale
che Internazionale.
Giorgio Khouzam sposato con Paola, due figli, Fernanda ed
Alessandro, avvocato civilista, vive e svolge la professione
tra Milano, Roma e Palermo. Collezionista di filatelia
tradizionale classica e di Storia postale classica e moderna
ha coltivato da quarantacinque anni questa passione,
ereditata dal padre, sviluppando le seguenti collezioni: I
Francobolli del Governo Provvisorio delle Romagne, la
Posta Europea in Egitto ed i suoi rapporti con gli Uffici
postali stranieri di Alessandria d’Egitto, la Storia postale
della Libia dall’occupazione Turca alla Seconda Guerra
Mondiale, Gli Annullamenti della Somalia Italiana, Gli
Annullamenti del Governatorato dell’Harar, La Guerra Italo-Turca. Presidente dell’Unione Filatelica
Lombarda di Milano, la più antica associazione filatelica italiana, che fu fondata nel 1892. Vice Presidente
del Club della Filatelia d’Oro italiana. Delegato nazionale della Federazione fra le società filateliche italiane
per la Filatelia tradizionale. Giurato internazionale FEPA (Federation of European Philatelic Association) per
la Storia postale; Giurato nazionale della Federazione fra le società filateliche italiane per la Filatelia
tradizionale classica e per la Storia postale classica, moderna e contemporanea.
LA COLLEZIONE
“LA MICHELANGIOLESCA: USI E TARIFFE POSTALI
di Stefano Proserpio
LA COLLEZIONE
di Stefano Proserpio
18
La collezione Medaglia d’oro al campionato cadetti 2012, illustra gli usi della Michelangiolesca nella
corrispondenza per l’interno, nei servizi a denaro, nella modulistica postale ed infine negli usi per l’estero.
Sono presenti, tuttavia, alcuni esempi di accoppiamento della serie con i commemorativi di più alto valore
facciale dell’epoca, facile preda allo stato di nuovo dei “fogliaroli” e pertanto molto rari a trovarsi su
corrispondenza regolarmente viaggiata e alcuni usi misti con la serie Siracusana o Donatello ove
l’importanza del documento proposto ne legittima la proposizione. Il primo capitolo analizza la
corrispondenza per l’interno e si suddivide in due parti: la prima considera ogni singola voce tariffaria quali
ad esempio le lettere, le cartoline, le stampe, i manoscritti, le fatture commerciali ed altro ancora; la seconda,
invece, i servizi accessori di cui le voci tariffarie potevano godere: raccomandazione, espresso, posta aerea,
assicurazione, assegno, fermo posta. In entrambi i settori i documenti sono disposti in ordine cronologico e
crescente di affrancatura; completa diversi della serie, ovvero gli usi non propri, i servizi a denaro e gli usi
sulla modulistica postale. Infine, il terzo capito analizza gli usi postali per l’estero (in particolare le all’inizio
della voce tariffaria considerata uno schema temporale con l’evidenza dell’evolversi dell’importo della
tariffa considerata ed la relativa durata. Il secondo capitolo analizza invece gli usi lettere), i relativi servizi
accessori e le diverse soprattasse aeree per le più disparate destinazioni dall’Europa, alle Americhe non
dimenticando l’Asia e l’Africa.
L'ESPOSITORE
Stefano Proserpio, 43 enne di Como, laureato in Scienze Biologiche, iscritto
all’Ordine Nazionale di categoria; dal 2000 funzionario del Comune di Como, dal
2004 addetto al Settore Ambiente. Iscritto al CIFO dal 1994. Collezionista
dall’età di 8 anni, durante gli anni del Liceo, quando dalla “raccolta base” di
Repubblica usata comincia ad affiancare specializzazioni, varietà e servizi.
Successivamente si accosta alla storia postale, a partire dalla serie Castelli.
Collezionista di filatelia tradizionale di Repubblica Italiana e di R.S.I e di storia
postale delle serie ordinarie Michelangiolesca, Castelli, Donne e Prioritario.
LA COLLEZIONE
di Giovanni Martina
LA SERIE ORDINARIA DETTA “MICHELANGIOLESCA”
La serie ordinaria detta Michelangiolesca è, forse, la serie ordinaria più longeva della Repubblica Italiana, fu
emessa infatti il 6 marzo 1961 ed è tuttora in corso di validità; vide la luce in un periodo in cui esisteva già
un’altra ordinaria ben sperimentata ed ancora considerata sicura: ”Italia Turrita” o, meglio conosciuta come
”Siracusana”.
L’emissione si sviluppa in diciannove valori di diverso taglio, da 1 Lira a 1000 Lire, diciassette esemplari
sono di piccolo formato mentre due, dal più alto valore facciale, possiedono dimensioni maggiori. I soggetti
delle vignette di diciotto francobolli sono tratti da minuscole parti della “Creazione”, grande affresco della
Cappella Sistina in Vaticano eseguito da Michelangelo Buonarroti, raffiguranti solo i volti dei personaggi; il
diciannovesimo esemplare, il 200 Lire, non proviene dallo stesso soggetto ma pare sia autoritratto
dell’artista. La carta per la stampa della serie è filigranata a tappeto di stelle del 1° tipo ad andamento
orizzontale per tutti i valori tranne uno: il 150 Lire che presenta la filigrana disposta in verticale, oltre a
questi diciannove valori occorre segnalare tre francobolli prodotti per distributori automatici: il 10 Lire, il 15
Lire ed il 30 Lire che possiedono filigrana a tappeto di stelle del 1° tipo ad andamento verticale; nell’agosto
del 1961 si verificò una nuova emissione della serie, infatti tutti i diciannove valori nacquero con carta
filigranata a tappeto di stelle del 4° tipo ad andamento orizzontale tranne che per il 150 Lire che continuava
ad avere andamento verticale. Nel corso del 1966 vennero prodotti tre tagli con caratteristiche differenti:
sono il 200 Lire con filigrana a tappeto di stelle in posizione 1 ma con andamento verticale, il 500 ed il 1000
19
Lire prodotti su carta con tappeto di stelle del 4° tipo ad andamento orizzontale ma dentellati a pettine. La
dentellatura dei primi quindici valori, da Lire 1 a Lire 115, era a blocco con passo 14, il valore da Lire 150 fu
dentellato con passo 14 ma con dentellatore a pettine; il 200 Lire fu prodotto con un’altra macchina: la Hoe
che consentiva solo il dentellatore a pettine con passo 13 ¼ x 13 ¼, dal 1966 lo stesso valore fu prodotto con
la macchina Goebel, come tutti gli altri valori, che portò la dentellatura a passo 14. Diversa la situazione per i
due alti valori, il 500 Lire ed il 1000 Lire, questi francobolli nacquero con dentellatura a pettine con passo 13
½ x 13 ½ ma, a partire dal 1966, subirono una trasformazione che portò il passo a 14 x 13 ¼ sempre a
pettine. I procedimenti di stampa impiegati per produrre la Michelangiolesca furono due: la Rotocalcografia
e la Calcografia, utilizzando tre macchine diverse, la Goebel a due colori per i valori da Lire 1 a Lire 115, la
Goebel 300 per i valori da Lire 150, 200, 500 e 1000 e la Hoe per il valore da Lire 200. L’elaborato presenta
i francobolli della serie ordinaria Michelangiolesca, alcune varietà naturali ed alcuni utilizzi postali della
stessa; partendo dal principio che ogni francobollo nasce per soddisfare una tariffa, vengono presentati gli usi
singoli, gli usi multipli e gli usi combinati, della stessa serie e delle serie ordinarie in corso nel periodo.
L'ESPOSITORE
Giovanni Martina, 65enne Torinese, dentista in pensione, già Vice Presidente
della Subalpina e socio del CIFO dal 1992, è membro del Consiglio Direttivo
del CIFO sin dal 1995. Giurato Nazionale di Astrofilatelia, collezionista di
Filatelia Tradizionale delle serie ordinarie: Italia al Lavoro, Michelangiolesca,
Castelli con particolare attenzione alle bobine, Donna nell’Arte e Prioritario
ma anche delle basi derivanti di Russia e Stati Uniti d’America al Polo Nord. I
suoi interessi filatelici spaziano anche nella filatelia tematica dove colleziona
da sempre cartoline e documenti sulla storia delle principali case
automobilistiche italiane quali: la Fiat, l’Alfa Romeo, la Lancia e la Ferrari.
Quale interofilo colleziona Interi Postali d'Italia, del Vaticano e di San Marino,
ed infine in Astrofilatelia, le missioni spaziali degli Stati Uniti d’America.
LA COLLEZIONE
di Francesco Cellerino
"LA MICHELANGIOLESCA: SUE SPECIALIZZAZIONI”
La serie sulla Michelangiolesca è forse una delle migliori dal punto di vista estetico emesse nel periodo
repubblicano, anche se la piccola dimensione dei francobolli non consente sempre di apprezzarne appieno il
gusto estetico. La serie presenta un’ampia gamma di valori dal francobollo da Lire 1 a quello da Lire 1.000,
probabilmente un unicum nelle serie dei francobolli italiani con un vero e proprio alto valore ante-litteram!
La serie, pur avendo una validità di fatto illimitata, ha subito la concorrenza delle diverse emissioni della
siracusana nonché dell’ampio numero dei commemorativi emessi proprio nell’anno del boom della filatelia
italiana. La collezione esposta presenta l’analisi delle caratteristiche tecniche dell’emissione e con l’analisi
delle diverse tipologie di varietà (stampa, dentellatura, colore etc.). Nei fogli successivi sono presentati per
ciascun valore i più significativi usi postali sia dei singoli valori sia insieme ad altri valori della stessa serie.
Un capitolo a parte è dedicato agli utilizzi con le altre serie ordinarie contemporanee, ed in particolare la
serie Siracusana, con alcuni valori “gemelli” caratteristici del periodo.
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L'ESPOSITORE
Francesco Cellerino, 37 anni, Alessandrino, laureato in Scienze Politiche e
MBA S.A.A. Università di Torino, vice-dirigente responsabile
dell’amministrazione dei Dipartimenti di Area Medica presso l’Università del
Piemonte Orientale, docente in alcuni Master di Organizzazione Sanitaria, VicePresidente del C.u.s. Piemonte Orientale. Collezionista dall’età di 10 anni, dei
francobolli della Repubblica Italiana, si specializza sugli usi postali della
Michelangiolesca, diventando Campione Italiano di Filatelia Giovanile con la
stessa collezione a metà anni 90. Ha partecipato inoltre a diverse manifestazioni
internazionali di filatelia giovanile. Oltre alla filatelia tradizionale colleziona
documenti filatelici sulla Storia dei Soldi di cui ha una collezione tematica,
nonché delle Affrancature Meccaniche Italiane sul tema delle Banche. Iscritto al
CIFO negli anni d’avvio dell’associazione, nonché del Circolo Filatelico e Numismatico di Alessandria dal
1992 ed all’AICAM oltre ad altre associazioni filateliche.
LA COLLEZIONE
di Vincenzo Scicutella
LA MICHELANGIOLO BUONARROTI
La collezione ha ricevuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale, si
sviluppa in 72 fogli suddivisi in cinque capitoli che riassumono l’opera del
maestro ovvero: le Effigi, le Sculture, la Pittura, l’Architettura e le Divise,
ancora oggi impiegate dalle Guardie Svizzere.
L'ESPOSITORE
Vincenzo Scicutella, 85 anni abita a Palo del Colle in provincia di Bari,
Maresciallo dei Vigili Urbani dello stesso comune che le ha dato i natali, sin
da bambino si è interessato di francobolli poi alla Filatelia Tematica in
particolare sugli scultori nei secoli. Ha ottenuto importanti riconoscimenti,
3 Ori in campo nazionale e 2 Vermeil grandi ad esposizioni Internazionali.
Co-fondatore nel 1976 dell’Associazione Italiana di Maximafilia è stato per
molti anni Vicepresidente della medesima.
LA COLLEZIONE
di Walter Emanuele Massa
"PARTICOLARI DELLA CAPPELLA SISTINA”
Presenta una piccola serie di schede intese ad illustrare brevemente le
figure della "Michelangiolesca" nel contesto della volta della Cappella
Sistina e di questa tenta di raccontare la storia attraverso i francobolli.
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L'ESPOSITORE
Walter Emanuele Massa: torinese 63 anni, medico chirurgo, pecettese di adozione. Da liceale ha
collezionato tutti i francobolli della Repubblica usati fino al 1964. Attualmente colleziona storia postale delle
isole del Pacifico nel periodo classico: E' sodale del Pacific Island Study Circle, della Hawaiian Philatelic
Society e naturalmente del CIFO.
LA CARTOLINA E L’ANNULLO COMMEMORATIVO
DELLA MANIFESTAZIONE
La cartolina commemorativa prodotta dal CIFO per questa 5^ Mostra Filatelica, è stata realizzate impiegando le
immagini di disegni creati dagli alunni della ex 1^A, 1^B, e collage di alunni della scuola elementare Nino Costa.
La cartolina stampata con tecnica digitale, è stata tirata in soli 250 esemplari, che saranno disponibili per tutta la
durata della mostra; mentre l'annullo commemorativo riproduce un’immagine di fantasia che richiama le
immagini dei francobolli da 500 e 1.000 lire della serie ordinaria denominata Michelangiolesca perché riproduce
alcuni particolari delle immagini della Cappella Sistina realizzate da Michelangiolo Buonarroti. Questo annullo
che richiama quindi il tema della mostra filatelica 2013, sarà in uso nell'Ufficio Postale temporaneo presso la
mostra solo nella mattinata di Sabato 5 Ottobre dopo di che sarà disponibile a richiesta presso l'ufficio Filatelico di
Chivasso per 30 giorni, al termine verrà conservato da Poste Italiane presso il Museo della Posta di Roma.
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