Renzi, il sindaco che tolse le auto da Firenze

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Renzi, il sindaco che tolse le auto da Firenze
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/ Tuesday, July 19, 2011
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Il Presidente Napolitano in visita a Firenze
Matteo Renzi
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Articolo tratto da il Venerdì di Repubblica del
15 luglio 2011 di Elena Stancanelli
FIRENZE. Bisognava partire. Renzi ripete il suo mantra come se il segreto fosse tutto lì, in quel colpo di
reni. Non ha torto. Firenze è una macchina rimasta ferma troppo tempo: serviva una spintona. Altro che
concertazione. La concertazione trasforma la politica in un Bar Sport Se si aspetta che tutti siano
d’accordo, non si comincia mai. Il suo staff, a Palazzo Vecchio, è formato da uomini e donne di aspetto
omogeneo: generazione tq (trenta quaranta) informali, ex boy scout, equidistanti da frivolezza e grigiore
burocratico. «Combattere il tristismo» è un altro degli imperativi di Renzi. Mi offrono orgogliosi acqua
del rubinetto, la stessa che i fiorentini possono bere dagli otto fontanelli sparsi per la città. Sgorga acqua
gassata e naturale, e la gente ci va a riempire le bottiglie come si faceva un tempo. Peccato che i
fontanelli, come oggetti, siano un po` bruttini. Almeno quello che sta in Piazza della Signoria lo è. Il
sindaco se ne dispiace, è la prima cosa che mi dice quando ci incontriamo. Ma bisognava partire, al
solito.
Partiamo allora per la nostra passeggiata nella nuova zona pedonalizzata: sei ettari e mezzo. Il sindaco è
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subito intercettato da un fiorentino felice, uno di quelli che spingono il passeggino invece di guidare un
Suv. Renzi si ferma, parla, spiega, ascolta. Ci sa fare con la gente. Non è solo un personaggio televisivo,
un benignetto scanzonato e brillante. Da del tu a tutti quanti, persino i vigili quando lo incrociano lo
chiamano Oh Matteo! Uno dei suoi segreti è proprio questo: si pone come il tramite tra le esigenze delle
persone e l’astruso meccanismo dello Stato. Sembra voler dire: sono uno di voi, che però siede al tavolo
dei potenti. Fidatevi, e io li costringerò a fare quello che vi serve, che ci serve. E poi è un entusiasta e
questo, giustamente, piace. Firenze, ripete Renzi, è la città più bella del mondo. Mi indica il posto dove
aprirà il museo Gucci e il camminamento di ronda nella parte superiore di Palazzo Vecchio, aperto fino
alle 24. Anche il bar della biblioteca delle Oblate, a poche centinaia di metri (ha un affaccio da togliere il
fiato), resta aperto la sera. Piccoli stratagemmi per evitare che Firenze, senza auto, si trasformi in un ring
dove i turisti vagano come zombi. Immagino luoghi belli, significativi. Immagino una nuova libreria in
via Tornabuoni. Bello, ma come, considerando i prezzi degli affitti? Il Comune non può mettersi contro il
mercato, ma può fare moral suasion. Attualmente ci sono un paio di questi fondi sfitti, spiega, e stiamo
cercando di convincere i proprietari ad abbassare il prezzo. E poi immagino jazz, tavolini, e fiori, molti
fiori. Firenze è la città dei fiori, no? Boh, non credo, ma non importa. Senza macchina sembra tutto bello,
persino i fiori, persino il jazz. Ma il fatto è che io non ci abito a Firenze, non ho niente da perdere. Anche
i fiorentini sono contenti, dai retta a me, replica Renzi. Si lamentano, ma presto si convinceranno che è
meglio. Siamo uomini e donne, non sirene: abbiamo le gambe, possono camminare. Persino gli anziani
possono camminare, anzi, gli fa anche bene. E poi ci sono le biciclette…
Mentre parliamo, siamo arrivati inpiazza Duomo e io gli
faccio notare che i turisti sono un muro compatto, non è facile girare in bicicletta. Perché non vuoi piste
ciclabili nella zona pedonalizzata? Perché non servono, le biciclette ci passano benissimo. Mentre
parliamo, non smette di raccogliere cartacce e buttarle nei bidoni. In via de Pecori se la prende con alcuni
taxi targati Livorno. Arrivano qui carichi di turisti scesi dalle navi da crociera. Intasano la città e non
portano soldi, perché ripartono la sera. Ci saranno taxi nella zona pedonale, chiedo. Non qui, ma in
piazza Pitti: forse sì. Ci sto pensando.
Mi mostra il nuovo Hard Rock Cafè, che ha aperto da poco sotto i portici di piazza della Repubblica al
posto dello storico caffè Gambrinus. Li ho aiutati, spiega. Mi chiedevano quando potevano avere i vari
documenti e io ogni volta dicevo now now now, all`ultimo documento la mia dirigente all’Urbanistica si
è alzata e ha detto no, now not! Da allora la chiamo Now not. In otto mesi hanno aperto: 140 posti di
lavoro, sei milioni e mezzo di investimento e una valanga di critiche dai fiorentini.
Arriviamo in via Tornabuoni e c’è un silenzio sorprendente, un vero choc acustico. Siamo placcati dal
direttore di un albergo importante, arrabbiato. Non mi arrivano più i pullman, dice a Renzi. Ma la catena
è a 50 metri dall’entrata! Ma quelli più grandi si bloccano in via Vecchietti (a 200 metri da lì). Se vai a
visitare il Taj Mahal, spiega Renzi, a Mumbai, ti devi fare 700 metri a piedi… Beato tè che tu vai a
Mumbai in vacanza, io vado a Monte Scudaio! L’assicurazione non mi copre il facchino se va a prendere
i bagagli più in là, io perdo 200 mila euro, stamani ho avuto cinque cancellazioni e ci hai messo tassa di
scopo più alta d’Italia! Ma voi, replica Renzi, non avete messo una lira sul Maggio, sulla notte bianca. A
Roma, la Camera di commercio metteva tre milioni e mezzo su quattro milioni e mezzo di budget,
quando c’era Veltroni. Poi l’albergatore dice la parola sbagliata: la pedonalizzazione andava concertata.
Se concertavo con voi, dice Renzi, non la facevo nemmeno nel 2045! E va via.
Ci salutiamo di fronte al Ponte Santa Trinità. Come immagini la città futura, gli chiedo: pulita come
Chicago, attenta ai dettagli come Shangai, e libera come Berlino. Ma perché Firenze diventi come
Berlino servono i giovani, obietto. Stanno tornando, credimi, stanno tornando.
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Petra Crociati
oh, Renzi sarà ambiguo, poco simpatico, tutto quel che vuoi. Però ste
mosse... le facciamo anche a Bologna?
4 · Like · Reply · Subscribe · Saturday at 9:48am
Antonella Benni
Ciao Petra, un abbraccio
Like · Reply · Saturday at 9:53am
Kikka Gioma · Friends with Toscana Notizie
grande Renzi!!!!
4 · Like · Reply · Subscribe · Saturday at 9:43am
Ezio Alessio Gensini · Friends with Giulio Gori
"grande una sega"
Like · Reply · Sunday at 9:36am
Martii Ma
Renzi è un Grande. Gli italiani da troppo tempo sono abbonati
alla pigrizia del pensiero e delle azioni. AGIRE.
Like · Reply · Sunday at 11:10am
Martina Mealli · Florence, Italy
Caro Sindaco, Firenze città del bello sì ma anche città che puzza di urina
in quasi tutte le sue belle stradine! Vorrei sapere cosa né pensa l'Unesco
dell'odore che c'è in questa meravigliosa città! Nella "nuova" Piazza Pitti ci
passa il camioncino che pulisce ogni poco, ma nelle stradine accanto no
(e sì che dopo la notte bianca di puzzo ce n'era parecchio!) E poi I
fontanelli, buonissima idea ma qualche BAGNO PUBBLICO nella città più
bella del mondo lo vogliamo fare? I fiorentini non saranno sirene ma la
pipì la fanno tutti!
9 · Like · Reply · Subscribe · Sunday at 12:15am
Martina Mealli · Florence, Italy
(continuo) BAGNO PUBBLICO quando lo vogliamo fare? Perché i
fiorentini non saranno sirene ma la pipì la fanno tutti!
3 · Like · Reply · Sunday at 12:47am
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Posted by Matteo Renzi on Jul 16 2011. Filed under articoli interessanti, articoli su Matteo,
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1.
Livio Bianchi
16 July 2011 - 13:52
peccato solo di avere reso un inferno il lavoro di molti corrieri!
2.
fabrizio
17 July 2011 - 11:00
Sei ettari pedonalizzati non son pochi…poco più di sei campi di calcio. L’equivalente della
plastica distesa, lo scorso anno in vari campi della periferia. E’ stata un operazione verde alla
chetichella, ma un’ sarà un pò troppo?….
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