SCACCHI A SCUOLA
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SCACCHI A SCUOLA
Istituto Scolastico Comunale 6965 Cadro SCACCHI A SCUOLA (riflessioni di Giovanni Barella a seguito di esperienze effettuate con gli allievi di SE, nel corso di diversi anni d’insegnamento. Rielaborazione di un testo del 2001 presente sul fascicolo “Chessquito” a cura di R. Udriot per l’Associazione Ticinese Scuola Attiva) PREMESSA È risaputo che gli scacchi sono un gioco inventato tra i 2000 e 2500 anni fa circa, in India (ma forse anche in Cina). Da allora uomini e donne di ogni parte del mondo vi si appassionano: dalla valle dell'Indo alle coste mediterranee sono, da sempre considerati un gioco molto piacevole di "creazione" intellettiva. Negli ultimi decenni la metodologia dell'insegnamento si é vieppiù indirizzata verso un sistema propositivo il più ludico ed interattivo possibile, in modo di riuscire a mantenere alto il grado di attenzione e partecipazione degli allievi. In questo ambito gli scacchi sono una delle attività-gioco maggiormente adatti al sostegno ed aiuto delle capacità di ragionamento per uno sviluppo logico e progressivo del pensiero. In particolare le qualità stimolate e potenziate dal gioco sono: -la concentrazione -l'attenzione -la capacità di giudicare una situazione -la pazienza -la logica matematica -la capacità di fare una scelta (il coraggio anche di sacrificare) -la capacità di pianificare -la creatività -la memoria -la perseveranza (resistenza nel tempo) -la padronanza di sé Oltre ad essere un sicuro supporto alla globale riuscita scolastica, tali qualità si riveleranno poi molto utili per non trovare insolubili problemi nell'affrontare situazioni di vita come il piacere di rafforzare i rapporti fra le persone, affrontare qualcosa di nuovo, il sapersi organizzare negli studi, la volontà di vincere, ... 1 ITINERARIO Devo dire che nel progetto didattico per un approccio verso i giochi ludicocompetitivi (intesi come giochi strutturati per dimostrare l’effettiva capacità intellettuale personale) affronto, subito dopo gli scacchi, il "discorso" backgammon (il gioco più antico, ma, a differenza del primo con una componente di fortuna non controllabile). Ad ogni modo per riuscire a far avvicinare il bambino anche alla scoperta di questi giochi all'interno della realtà classe é di basilare importanza gli stimoli e l'esempio che il maestro trasmette loro. Non é necessario essere un campione, ma é un bene conoscere le regole del gioco, soprattutto per saper gestire in modo armonioso la logica dell'allievo. Non bisogna dimenticare che ad ogni essere umano, non adulti compresi, piace mettersi in competizione e/o a confronto con un suo simile, perciò lo stimolo iniziale del racconto di una delle leggende legate alla nascita degli scacchi sarà sicuramente accolto con interesse (idea della battaglia, per es.). Subito dopo é bene dare spazio al vissuto dei bambini: fra di loro, con certezza, ci sarà qualcuno che ha già giocato o visto farlo. Il maestro avrà già avuto l'accortezza di portare una scacchiera completa di pezzi, ma nell'immediato si inviteranno gli allievi a portare "quella" di casa. A dipendenza del sufficiente numero di scacchiere portate o meno si potrà procedere come nei seguenti modi: a) si impara con il materiale portato da loro; b) ci si procura o si costruisce il necessario (il più funzionale ed economico possibile) A partire dalla terza classe ho sempre optato per la variante b, e più precisamente la costruzione di tutto ciò che serve da parte degli allievi (materiale di gioco personale). A questo stadio vi é, necessariamente, un collegamento interdisciplinare (attività creative, matematiche e geometriche, grafico pittoriche, ...). Mentre per la tavola di gioco già a partire dalla prima esperienza é stato usato del legno compensato, per i pezzi sono arrivato alla scelta dei tasselli di legno dopo aver provato esperienza con altri materiali solo in apparenza "più facili" (plastilina, pasta di legno, plastico das, ...). Richiamo a questo proposito la maggiore capacità di capire ed accettare un simbolo da parte di bambini di 8/9 anni: è dunque maggiormente accettata la stilizzazione delle varie forme. La fortuna di avere una sede scolastica con un pavimento piastrellato a quadrati mi ha permesso (con alcune classi prima di quella personale e con altre parallelamente o dopo) di far costruire con del sagex (sempre con il principio del tondino) e del nastro isolante del materiale di gioco "gigante". 2 Nell'apprendimento delle regole di gioco il bambino deve avere il tempo di assimilare in modo progressivo la tecnica di movimento di ogni singolo pezzo. L'introduzione graduale dei diversi elementi permette all'allievo di esercitarsi di più con il conosciuto, ricercando strategie differenti. La progressione didattica da me attuata à la seguente: 1) 2) 3) 4) 5) 6) pedoni (forme di gioco per dare importanza a pezzi poco considerati) re + pedoni torre (+2 +1) alfiere (+3 +2 +1) cavallo (+4 +3 +2 +1 *) regina (+ tutti gli altri) Inizialmente il movimento di ogni pezzo viene capito da solo, poi nell'insieme dei pezzi introdotti in precedenza (* per capire il movimento del Cavallo, un salto fatto da una casella di Torre e una di Alfiere o viceversa, si introdurranno delle varianti di gioco apposito). Gli allievi che già conoscono le regole avranno modo di affinare ulteriormente le loro capacità con applicazioni più complesse. Con l'introduzione del re si introduce la terminologia di scacco (all'inizio é possibile la logica del catturare il re avversario) e, successivamente, scacco matto. Le due mosse "strane" (arrocco e la presa en passant) vengono introdotte solo alla fine (tranne nel caso che un qualche allievo non le conosca già). INFORMAZIONI FINALI La condizione di titolare e, quindi, la mia presenza praticamente continua, mi permette tranquillamente di diluire in modo regolare nel corso di tutto l'anno scolastico questa attività, integrandola con le altre materie di apprendimento. In questo modo é possibile non “violentare” il ritmo individuale d'apprendimento con accelerazioni non sopportabili per tutti. Non insisto molto nella trasmissione di strategie, ma cerco di lasciare abbondante spazio al gioco del bambino in modo che possa affinare le sue. Con una certa frequenza, comunque, dò loro diverse situazioni problematiche da risolvere (con una o più soluzioni possibili). 3 SUSSIDI DIDATTICI - "Scaccomatto" ed. ESG no 1449 - "Manuale di scacchi per scuole ticinesi"(3 fascicoli) di S.Branca, F.De Maria, K.Eggmann, F.Sonzogni - Schede fornite dal Circolo Bianco Nero (o altra associazione scacchistica) - situazioni problematiche tratte da riviste, quotidiani o altro. Luglio 2011 gb 4 ABBREVIAZIONI USATE NELLA SCRITTURA DELLE MOSSE EFFETTUATE DURANTE UNA PARTITA. Leggendo una cronaca in italiano di un incontro scacchistico possiamo, per esempio leggere : Cg1 - e2 (oppure Ce2 in forma ulteriormente abbreviata) Cosa significa ? M olto semplicemente che il cavallo (C) che si trovava sulla casella g1 é stato spostato (-) sulla casella e2. Oppure: Cg1 x e2 +(oppure Cxe2+ in forma ulteriormente abbreviata), quando il cavallo (C), che si trovava sulla casella g1 ha catturato (x) un pezzo avversario sulla casella e2 e ha dato scacco (+)al Re. ATTENZIONE: nella forma ulteriormente abbreviata si omette di mettere la casella di partenza in quanto è la medesima di quella d’arrivo della mossa precedente. SPIEGAZIONE DEL SIGNIFICATO DELLE ABBREVIAZIONI R = re D = dama A = alfiere C = cavallo T = torre g1, h7, f3, a8, ... = le caselle (ATTENZIONE: per le mosse dei pedoni si indicano solo la casella di partenza e quella d'arrivo) x (ev. :) = cattura, prende + = scacco - = va in, si sposta in + + = doppio scacco 0 - 0 = arrocco corto (T dalla parte di R) 0 - 0 - 0 = arrocco lungo (T dalla parte di D) 5 = scacco matto ESERCIZI e2 - e4 ........................................................................................................................... Af8 -c5 (Ac5)...................................................................................................................... Ce4 x f2 + (Cxf2+).............................................................................................................. b2 x c3 ........................................................................................................................ Th1 - h8 (Th8 )............................................................................................................... Ac4 x f7 (Axf7 )............................................................................................................. Dh5 - f7 ++ (Df7++)............................................................................................................. MINIPARTITE (svolgile da solo/a o con chi vuoi tu ) IL S UICIDIO no mossa bianchi neri 1 f2 - f3 e7 -e5 2 g2 - g4 Dd8 - h4 IL MATTO S OFFOCATO bianchi neri no mossa 6 TROPPO IMPETO no mossa bianchi neri 1 e2 - e3 f7 -f5 2 d2 - d4 g7 - g5 3 Dd1 - h5 MATTO DEL PAS TORE bianchi neri no mossa 1 e2 - e3 Cb8 - c6 1 e2 - e4 e7 - e5 2 g2 - g3 Ce5 2 Af1 - c4 Af8 - c5 3 Cg1 - e2 Cf3 3 Dd1 - f3 d7 - d6 4 Dxf7 no mossa 1 2 3 4 5 6 7 MATTO DI LEGAL bianchi neri e2 - e4 e7 - e5 Af1 - c4 d7 - d6 Cg1 - f3 Ac8 - g4 Cb1 - c3 g7 - g6 Cxe5 Axd1 Axf7 + Re7 Cd5 LA DAMA S ACRIFICATA (1929) no mossa bianchi neri 1 e2 - e4 e7 - e5 2 Cg1 - f3 Cb8 - c6 3 Af1 - c4 d7 - d6 4 Cb1 - c3 Ac8 - g4 5 h2 –h3 Ah5 6 Cxe5 Axd1 7 Axf7 + Re7 8 Cd5 7 COLPO DI FRUS TA (Vienna 1899) no mossa bianchi neri 1 e2 - e4 d7 - d6 2 d2 - d4 Cb8 - d7 3 Af1 - c4 g7 - g6 4 Cg1 - f3 Af8 - g7 5 Axf7 + Re8 x f7 6 Cg5 + Rf6 7 Dd1 - f3 UN CONTRACCOLPO(per corrispondenza) no mossa bianchi neri 1 e2 - e4 e7 - e5 2 Cg1 - e2 Af8 - c5 3 f2 - f4 Dd8 - f6 4 c2 - c3 Cb8 - c6 5 g2 - g3 Cg8 - h6 6 Af1 - g2 Cg4 7 Th1 - f1 Cxh2 8 F4 x e5 Dxf1 + 9 Ax f1 Cf3 DECIS IONE FRONTALE (1931) no mossa bianchi neri 1 e2 - e4 c7 - c6 2 d2 - d4 d7 - d5 3 Cb1 - c3 d5 x e4 4 Cxe4 Cg8 - f6 5 Af1 - d3 Dd8 x d4 6 Cg1 - f3 Dd8 7 Dd1 - e2 Ac8 - f5 8 Cxf6 + g7 x f6 9 Axf5 Da5 + 10 Ac1 - d2 Dxf5 11 0-0-0 De6 12 Dd3 Dxa2 13 Dd8 + Rxd8 14 Aa5 ++ Re8 15 Td1 - d8 UNO S CACCO IMPREVIS TO (1925) no mossa bianchi neri 1 d2 - d4 e7 - e6 2 Cg1 - f3 f7 - f5 3 g2 - g3 Cg8 - f6 4 Af1 - g2 d7 - d5 5 0-0 Af8 - d6 6 c2 - c4 c7 - c6 7 Dd1 - c2 0-0 8 b2 - b3 Ce4 9 Ac1 - b2 Cb8 - d7 10 Ce5 Dd8 - f6 11 f2 - f3 Cxe5 12 d4 x e5 Ac5 + 13 Rg1 - h1 Cxg3 + 14 h2 x g3 Dh6 + 15 Ah3 Dx h3 NOMI ED ABBREVIAZIONI DEI PEZZI IN 4 LINGUE ITALIANO Re (R) Regina (D) Torre (T) Alfiere (A) Cavallo (C) Pedone (P) 8 INGLESE King (K) Queen (Q) Rook (R) Bishop (B) Knight (N) Pawn (P) TEDESCO König (K) Dame (D) Turm (T) Läufer (L) Springer (S) Bauer (B) FRANCESE Roi (R) Dame (D) Tour (T) Fou (F) Chevalier (C) Pion (P) NON SOLO TECNICA E STRATEGIA filastrocca: GLI SCACCHI SONO UN SOGNO RONFO Re, sii prudente, pensa, guarda e ascolta Va dove vuoi, ma un passo alla volta Sta’ in mezzo ai tuoi, così sei più sicuro E attento a non finire con le spalle al muro. LINFA Regina, corri per tutta la scacchiera Senza risparmio, come una donna vera Avanti, indietro, ai lati, obliqua e dritta Colpisci sempre e non sarai colpita. TUTTI Gli Scacchi sono un sogno, un sogno di battaglia 9 Si vince e si sbaglia, si gioca con i pensieri I pezzi bianchi e neri li muovi con le dita Ma solo con la testa si vince la partita. LAMPO Avanza Alfiere su lunghe diagonali Fai il tuo dovere, guerriero con le ali Salva il tuo Re sfrecciando sui due lati E da lontano tendi i tuoi agguati. ORCO BRUNO Torre di guardia, sorveglia le tue strade Ogni nemico, che di qui passa, cade Poi come un toro, in difesa del tuo Re Tu carica dritta avanti a te. TUTTI Gli Scacchi sono un sogno, un sogno di battaglia Si vince e si sbaglia, si gioca con i pensieri I pezzi bianchi e neri li muovi con le dita Ma solo con la testa si vince la partita. TONIO Salta Cavallo con la tua mossa strana Salta e scavalca quando incontri una pedina Con un passo obliquo ed uno dritto, avanti Che fai perdere la testa a tutti quanti. LINFA Tu Pedone, che fai un passo per volta E senza scampo cadi in bocca al nemico Non preoccuparti, l’attesa non è molta C’è sempre un altro gioco e io ti dico … TUTTI Gli Scacchi sono un sogno, un sogno di battaglia 10 Si vince e si sbaglia, si gioca con i pensieri I pezzi bianchi e neri li muovi con le dita Ma solo con la testa si vince la partita Anonimo poesia: LA VITA DEL PEDONE Il Pedone, piccolino, fa un passetto per benino sempre avanti, quando vuole. Se però è alla partenza può balzare, e in conseguenza far due passi avanti a sé sempre se lo spazio c’è. Anche lui cattura tutti i nemici: sia belli, sia brutti. Sol lo fa in diagonale sulla casa sempre uguale del color di dove sta e al lor posto se ne va. È un soldato (sembra niente!) ma le orecchie aprite o gente! Un passetto dopo l’altro avanzando svelto e scaltro può arrivare in fondo al viale; ed allora il generale lo promuove là sul campo, trasformandolo, in un lampo, in un pezzo più importante che nel gioco entra all’istante. Lo fa Torre o Cavaliere, persin Donna, oppure Alfiere; e al suo entrar nella battaglia il nemico ormai si squaglia. 11 Dura poco la partita, poco dopo è inver finita. Col suo aiuto e col suo tratto si combina scacco matto! Guido Contuso poesia: I PEZZI Degli Scacchi il nobil gioco imparar non è poco! Or vediam come fare per i Pezzi sistemare. Prima cosa: la scacchiera va disposta in tal maniera che alla destra (e non a manca) vi si trova casa bianca. Angolari, ai lati, opposte le due Torri van disposte; lor vicino ecco i Destrieri con accanto i prodi Alfieri. Vien la Donna sul quadretto del color del suo corpetto; ed il Re, incoronato, ci si mette a lei di lato. Ad ognun dei Pezzi, avanti, in difesa stanno i Fanti. All’attacco! Ardito e franco prima muove sempre il Bianco. Adattamento di un testo di Gino Bertoli 12 13 14 15 16 17 18 PROBLEMI SCACCHISTICI IL BIANCO MATTA IN DUE (ev. disegna tu la tabella delle mosse) 19 Problema A Problema B Problema C Problema D IL BIANCO MATTA IN TRE (ev. disegna tu la tabella delle mosse) 20 Problema E Problema F Problema G problema H SOLUZIONI PARZIALI DEI PROBLEMI PROBLEMA A B C D E F G H 21 MOSSA BIANCO Dd1 – e1 + Te1 – e8 + Tf7 – f6 + Db1 – b5 + Df8 – b4 + Da3 – f8 + De6 x f7 + Ah6 x g7 + RISPOSTA NERO T xe1 Ref8 x e8 … … … … … … CONTINUAZIONE ... … … … … … … … MOSSE 22 PARTICOLARI 23 24 INCONTRI – SCONTRI SCACCHISTICI CON LA SQUADRA DELL’ A.T.T.E. (Associazione Ticinese Terza Età) A CADRO 25 26 27 28 LA MENTE HA BISOGNO D’ENERGIA 29 NELLA SEDE A.T.T.E. A LUGANO 30 31 SIAMO FAMOSI ! RIVISTA DI LUGANO –ANNO LXXII – N. 11 – 19 MARZO 2010 32