Maggio - Giugno 2009

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Maggio - Giugno 2009
Maggio / Giugno
2009 - Anno XXXV
N. 3
“Continua la scoperta del tesoro”
Madre Scolastica (n. 49)
L’anno paolino
si conclude
ma l’impegno
continua
Si apre l’Anno Sacerdotale
e noi “inserite per il battesimo
nell’unico sacerdozio di Cristo
partecipiamo alla missione dei ministri ordinati …
con la preghiera e il servizio …”
Sommario
BOLLETTINO
INFORMATIVO
Scrivo a voi
Dal Governo Generale
Visita Fraterna alla Delegazione Stati Uniti d’America
Visita Fraterna alla Delegazione Canada
Visita Fraterna alla Delegazione Spagna
Comunicazioni
Studi
Esame d’organo
Corso di formazione sul carisma della
Famiglia Paolina 2008-2009
Professione Perpetua
Madre Scolastica (49)
L’Anno Sacerdotale nelle Circoscrizioni
Casa Generalizia
Facebook – Year of the Priest 2009
India
Apertura dell’Anno Sacerdotale a Mumbai
Dalle Circoscrizioni
Repubblica del Congo
Sr. M. Christine Nsenga racconta le sue
esperienze apostoliche
Anno Paolino in Giappone
Giappone
Italia
CONGREGAZIONE
DELLE PIE
DISCEPOLE
DEL DIVIN MAESTRO
Argentina
46° Giornata Mondiale di Preghiera per le
Vocazioni – Festival Biblico – Arte,
Formazione e Animazione Liturgica
Corso di arte floreale
Portogallo
25 e 50 anni di Professione religiosa
Colombia-Ecuador
50 anni di Professione religiosa
Polonia
Irlanda
“Il pensiero di San Paolo oggi” Mostra di
grafica e pittura
Solennità del Corpus Domini
Messico
Celebrazione dei sacramenti
Dalla Famiglia Paolina
Famiglia Paolina
Seminario Internazionale su San Paolo –
Messaggio finale
Anno Paolino: un impegno che continua!
Famiglia Paolina
Casa Generalizia
Via Gabriele Rossetti, 17
00152 – Roma
Società San Paolo – Italia
Coordinamento
e Redazione:
Sr M. Sara Galati
e-mail:
[email protected]
Suore di Gesù Buon Pastore
1° Convegno – “San Paolo, architetto di
Chiese tra teologia e tecnologia”
Incontro dei Collaboratori per il Vangelo a
Pasay City
Insieme nella preghiera: 6° Intercapitolo
Figlie di San Paolo – Filippine
Istituto San Gabriele Arcangelo - Messico
Notizie Chiesa-Mondo
Nella casa del Padre
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XVIII Incontro Nazionale dell’Istituto “San
Gabriele Arcangelo”
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Carissime sorelle,
Prima della conclusione dell’Anno Paolino abbiamo iniziato l’Anno Sacerdotale. Dal fianco aperto
di Cristo sulla Croce riceviamo grazia su grazia!
La nostra vita di Pie Discepole del Divin Maestro viene confortata da questo cammino ecclesiale
aperto sul mondo bisognoso di salvezza.
Fin dall’inizio è importante collocare correttamente la realtà del sacerdozio cristiano e dunque il
fondamento biblico e teologico del nostro essere “donne associate allo zelo sacerdotale”, come ci ha pensate
il Primo Maestro e come ha vissuto Madre Scolastica.
Gli Evangelisti e San Paolo non parlano mai di Gesù come di un “sacerdote”, forse perché avevano
l’idea e l’esperienza del sacerdozio esercitato dai leviti nel Tempio di Gerusalemme.
Invece l’autore della Lettera agli Ebrei, (che propriamente non è una Lettera ma una magnifica
omelia), ha ripensato al concetto di sacerdozio meditando il mistero pasquale di Cristo. Per questa nuova
elaborazione ha potuto affermare che Cristo è Sacerdote, anzi l’unico sacerdote. Infatti il Nuovo Testamento
non dà mai il titolo di “sacerdote” ai responsabili delle comunità cristiane ma li chiama diaconi, presbiteri,
episcopoi (vescovi).
In Cristo Gesù, nato – morto – risorto, siamo ormai entrati nell’Alleanza definitiva. Parliamo quindi
di un sacerdozio della Nuova Alleanza, realtà di somma importanza per la vita cristiana. Infatti il sacerdozio
battesimale e il sacerdozio ministeriale sono delle partecipazioni all’unico sacerdozio di Cristo senza il quale
non esisterebbero.
La Lettera agli Ebrei, che ogni Pia Discepola è chiamata a conoscere molto bene, ci insegna in che
senso Cristo è Sommo sacerdote della nostra fede. A Cristo Sacerdote vengono dati due attributi
fondamentali dicendo che Egli è “misericordioso e degno di fede” (Eb 2,17). Successivamente l’Autore
dimostra come Cristo possieda questi due qualità (misericordioso e degno di fede) in modo eminente in
quanto esercita la mediazione sacerdotale tra Dio e il popolo.
L’essenza del sacerdozio consiste nell’esercitare questa mediazione, ma per fare questo è necessario
avere ottime relazioni con le due parti. Solo in Cristo questo si è realizzato perfettamente.
Il Mediatore deve dunque essere degno di fede per le sue buone relazioni con Dio ma deve anche
essere misericordioso per venire in aiuto ai fratelli feriti dal male e dal peccato, incapaci di andare a Dio con
le proprie forze. Ciò è vero per Cristo ma si può dire anche per tutti quelli che partecipano al suo Sacerdozio
o per il Battesimo o per il sacramento dell’Ordine.
L’Anno Sacerdotale è veramente un kairòs, un tempo di grazia per ravvivare in noi la
consapevolezza della nostra dignità battesimale che ci ha inserite come “membra vive e operanti” in un
Popolo tutto “regale, profetico e sacerdotale”.
Questa grazia di partecipazione all’unico Sacerdozio di Cristo è consolidata nella nostra missione
specifica di Pie Discepole che ci abilita a pregare, servire e amare con particolare attenzione coloro che, nella
comunità cristiana e per la comunità cristiana, ricevono i ministeri ordinati. La Regola di Vita e il Direttorio
orientano concretamente le nostre energie apostoliche in tale direzione. Di tutto rendiamo grazie a Dio senza
smarrirci per le prove che attraversano i presbiteri e i vescovi ma anzi sentendo l’urgenza dell’apostolato.
Teniamo presente il proverbio che dice: “fa’ più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce”.
Con questa bellezza nel cuore e nella vita, continueremo a partecipare al grande servizio sacerdotale
della mediazione, proprio alla nostra missione di preghiera e di carità apostolica.
Il Cristo Maestro e Signore presente nell’Eucaristia, nel Sacerdozio, nella Liturgia ci chiama a
divenire sue Discepole e Apostole in quest’ora splendida della storia.
Vi auguro che la contemplazione del Sommo Sacerdote della nostra fede, Cristo Gesù, porti il frutto
dello Spirito, a gloria del Padre e per l’Avvento del suo Regno nel mondo.
Sr. M. Regina Cesarato
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VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE STATI UNITI D’AMERICA
La prima parte della visita fraterna alle sorelle della
Delegazione è stata compiuta dal 13 marzo al 6 aprile 2009
da Sr. M. Gemma Victorino, vicaria generale e Sr. M.
Annunziata Pak, consigliera generale e, verso la fine della
visita, da Sr. M. Agar Coreno, consigliera ed economa
generale. Nella lettera che Sr. M. Regina Cesarato,
Superiora generale, ha inviato per annunciare la visita, è
stata comunicata anche la decisione di trasformare la Regione U.S.A. in una
Delegazione.
Dopo la regolare consultazione e il discernimento, è stato costituito il nuovo
governo di Delegazione per il mandato di 3 anni che è così composto: Sr. M. Nieves
Salinas, Superiora di Delegazione e Sr. M. Josephine Fallon, Consigliera e Vicaria, Sr.
M. Lucille Van Hoogmoed, Consigliera e Sr. M. Emmanuel Kwak, Consigliera ed
Economa e Sr. Anne M. Breen Segretaria.
In seguito, dal 5 al 14 maggio, si è svolta la visita canonica di Sr. M. Regina
Cesarato, Superiora generale, alle comunità di Boston e di Staten Island, con l’obiettivo
di incontrare le sorelle e per la formazione del nuovo Governo di Delegazione.
Contesto socio-ecclesiale
Gli Stati Uniti d’America dove sono inserite le nostre comunità hanno un
governo federale con una divisione di poteri, a livello centrale, unica tra gli stati
moderni. La Nazione conta circa 305 milioni di abitanti su una superficie di 9,8 milioni
km². Gli Stati Uniti sono il terzo paese al mondo per popolazione, dopo la Cina e
l’India. È divisa in 50 stati con capitale Washington D.C. La lingua nazionale è
l’inglese, ma nella parte ovest, a forte emigrazione latino-americana, la maggioranza
della popolazione parla lo spagnolo. La diversità etnica è un elemento costante nella
società americana, creata dai flussi migratori avvenuti lungo i secoli. L’immigrazione
continua ad essere legata al problema di sicurezza interna, che interpella il paese
fortemente in questo tempo.
L'economia statunitense che ha sofferto e continua a soffrire la più grande crisi
dal 2008 fino ad oggi, rimane comunque la più grande del mondo. Il divario tra i ricchi
e i poveri, permane come una delle sfide maggiori del nuovo Presidente americano,
Barack Obama, il primo afro-americano eletto alla più alta carica del paese.
Gli Stati Uniti d’America sono contraddistinti da un forte e variegato spirito
religioso che si spiega facendo riferimento alla storia e alla costituzione del Paese. Il
Cristianesimo è presente in tutte le sue grandi derivazioni: in maggioranza protestanti,
seguiti dai cattolici, mormoni e cristiani ortodossi. Vi sono anche presenze ebraiche,
islamiche, testimoni di Geova, buddisti, induisti, sikh, ecc. Per l'enorme varietà di etnie
presenti nel paese quasi ogni religione vi è rappresentata. L’ultima statistica della
Chiesa cattolica negli Stati Uniti riferisce che tra i cattolici 64,1 milioni sono praticanti,
circa il 22% della popolazione americana; i sacerdoti sono circa 40.580 e le religiose
sono circa 59.208. A partire da quest’anno, una Superiora generale inviata dalla Santa
Sede (CIVCSVA), farà visita agli Istituti di vita consacrata femminile degli U.S.A.
Condividiamo con le altre consacrate la complessità del momento storico e la prova
della diminuzione dei membri insieme all’impegno di rendere visibile la bellezza della
vocazione ricevuta.
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Le Pie Discepole del Divin Maestro negli Stati Uniti
Le prime Pie Discepole sono giunte negli Stati Uniti nel 1947, quindi la
fondazione ha raggiunto i 59 anni di presenza. La Delegazione è ricca per
l’internazionalità e l’interculturalità dei suoi membri provenienti da diverse nazioni:
America, Samoa, Colombia, Corea, Filippine, Giappone, India, Irlanda, Italia, Messico,
Nicaragua, Vietnam. Attualmente la Delegazione è composta da 42 professe, di cui tre
di voti temporanei, originarie di tre nazioni diverse. Attualmente, ci sono due aspiranti
di origine messicana. L’età media della Delegazione è di circa 67 anni e mostra la
maturità cristiana delle sorelle che hanno dedicato la vita a Dio in questa terra,
sacrificandosi per la crescita di altre Circoscrizioni della Congregazione.
Le comunità sono 5 presenti in 3 Stati: 1 in New York, 1 in Boston,
Massachusetts, alla quale appartengono anche le 2 sorelle che lavorano a Regina Cleri,
nel servizio pastorale alla Casa del Clero dell’arcidiocesi. Tre comunità sono in
California (Fresno, San José e Los Angeles).
Ringraziamo il Signore per il forte senso di appartenenza alla Congregazione e
per le relazioni interpersonali tra le sorelle della Delegazione che generalmente sono
vissute con serenità. La diminuzione dei membri in questi ultimi anni a causa di
trasferimenti o di decessi è stata affrontata abbastanza bene, anche con l’aiuto del
governo generale, nella prontezza di inviare sorelle che sanno già la lingua e motivate a
dare il loro contributo nella missione.
Le sorelle della Delegazione sono fedeli alla vita di preghiera, specialmente al
ministero dell’adorazione che è ben organizzato in ogni comunità e anche aperta ai laici.
I Centri di Apostolato Liturgico sono interni alle nostre case e fanno un bel servizio alle
chiese locali. Da settembre 2008, c’è stata però l’apertura di un piccolo Centro di
Apostolato Liturgico presso il Centro Pastorale di Braintree (nella periferia di Boston),
di proprietà della Diocesi ma affidato alla nostra gestione insieme alla Cappella dove si
assicura l’adorazione eucaristica dopo la Messa quotidiana. Questa nuova presenza
apostolica al centro pastorale di Braintree ha alimentato lo zelo apostolico delle sorelle.
Anche la presenza a Regina Cleri di Boston stimola l’aiuto ai sacerdoti anziani e
ammalati. Ovunque le comunità sono apprezzate per l’attenzione e per il servizio ad
altri sacerdoti in necessità. Invece, nel corso di questi ultimi 3 anni, è venuta meno la
presenza presso la Società San Paolo di Staten Island. Continua però il servizio
sacerdotale presso la comunità paolina di Los Angeles.
Alcune sfide permangono come per esempio un programma sistematico per la
pastorale giovanile-vocazionale a livello nazionale; l’impegno di qualificare i Centri di
Apostolato Liturgico, tenendo presente il contesto multiculturale della società e dei
fedeli; la necessità di costituire un team per la missione e per coordinare la creatività e
la produzione a livello nazionale. Sono da incoraggiare le sorelle impegnate nelle altre
espressioni apostoliche come la direzione spirituale, la pubblicazione della Lectio
Divina on-line, il contributo alla formazione dei diaconi permanenti e l’animazione
eucaristico-liturgica nelle parrocchie.
Accompagniamo con la preghiera le sorelle della Delegazione nel loro impegno
di moltiplicare i frutti del lavoro spirituale, dello studio, dell’apostolato e della povertà,
nella situazione complessa della società americana e ringraziamo il Signore per la
disponibilità e la generosità di ogni sorella nel far crescere il Regno di Dio nella società
Americana tramite il nostro carisma e missione di Pie Discepole del Divin Maestro.
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VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE CANADA
Nella Delegazione Canada, si è svolta la visita
fraterna durante il Tempo pasquale. Nella prima parte, dal 13
al 25 aprile, è stata presente Sr. M. Maksymiliana Jakuć,
Consigliera generale. La seconda fase, dedicata alla
formazione del nuovo governo di Delegazione, è stata
realizzata dalla Superiora Generale Sr. M. Regina Cesarato.
Il nuovo governo di Delegazione è composto dalle seguenti
sorelle: Sr. M. Christiane Gervais, Superiora di Delegazione, Sr. M. Angèle Langlois,
Consigliera ed Economa, Sr. M. Emmanuel Escobedo, Consigliera e Sr. M. Cristine
Boudreau, Segretaria di Delegazione. Le sorelle chiamate a questo ministero, con lo
spirito di dedizione e di fede si sono rese disponibili, per accompagnare la Delegazione
per i prossimi tre anni. Ringraziamo Sr. M. Carla Silva che con amore e dedizione piena
ha compiuto fino adesso il ministero di Delegata, e Le auguriamo buona salute e tanta
forza dal Signore.
Contesto socio-ecclesiale
In Canada, come in altri paesi, è evidente la diversità etnica creata dai flussi
migratori avvenuti lungo i secoli e interpella ancora il paese in questo tempo, scosso
dalla globale crisi economico-finanziaria. Data la diversità di etnie della popolazione
sono presenti nella società canadese anche varie forme di religiosità.
La situazione socio-politica si riflette anche nella vita ecclesiale e nei nostri
ambienti. Siamo chiamate a diventare sempre più consapevoli del contesto in cui
viviamo come discepole e apostole di Gesù Maestro.
Le nostre sorelle condividono con le altre religiose la complessità del momento
che vive la vita consacrata femminile in Canada e in altre parti del mondo e la prova
della diminuzione dei membri insieme all’impegno di rendere visibile la bellezza della
vocazione ricevuta.
Le Pie Discepole del Divin Maestro in Canada
Attualmente la Delegazione è composta da 22 professe di voti perpetui,
originarie di diverse nazioni. L’età media delle sorelle è di 65,5 anni e mostra
l’orientamento verso la piena maturità cristiana di chi ha dedicato la vita a Dio, per il
servizio al prossimo, vivendo il carisma ereditato dal Fondatore.
Attualmente, non ci sono giovani nelle tappe iniziali della formazione ma
confidiamo nella Provvidenza di Dio che non lascerà mancare le persone che Egli ha
pensato per noi. La Delegazione è ricca per l’internazionalità delle sorelle e con la
richiesta di nuovi membri si percepisce il desiderio di nuova freschezza e vitalità.
Nella Delegazione: sono presenti tre comunità, una a Toronto, di lingua inglese,
con il Centro interno di Apostolato Liturgico e due a Montréal, di lingua francese, con
un Centro interno di Apostolato Liturgico, nel cuore della città.
Nonostante la fatica e il limite delle forze, le sorelle, con amore alla missione e
l’accoglienza per le persone, condividono la vita di preghiera della comunità nelle
nostre Cappelle. I due Centri interni di Apostolato liturgico favoriscono la
partecipazione alla vita di comunità e ai turni di adorazione eucaristica. Sono luogo di
comunicazione di Gesù Maestro Via, Verità e Vita e volto della comunità, per tutte le
persone che li frequentano.
Alcune sorelle sono inserite nella pastorale delle Chiese locali e nel servizio
delle traduzioni in lingua francese.
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Ringraziamo Dio che continuamente con la sua grazia accompagna il cammino
della nostra realtà in terra Canadese. Le sorelle sperimentano la delicatezza
dell’amorosa presenza del Maestro Divino che viene in aiuto nei momenti di particolare
bisogno della sua provvidenza e grazia. Un grande dono fatto alla Delegazione durante
la visita fraterna è stata la Professione perpetua di Sr. M: Edith Layson.
Affidiamo al Signore la Delegazione Canada, perché sappia rispondere alle sfide
del tempo presente.
VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE SPAGNA
La visita alle sorelle della Delegazione Spagna è stata
effettuata, nel primo momento da Sr. M. Maksimiliana Jakuc,
Consigliera generale, dal 14 al 29 maggio 2009 e nella
seconda parte da Sr. M. Gemma Victorino, Vicaria generale e
Sr. Maksimiliana dal 17 al 22 giugno 2009.
La regolare consultazione ha orientato la costituzione del
nuovo governo composto da: Sr. M. Virginia Muñiz, Superiora di Delegazione, Sr. M. Laura Martínez, Consigliera e Vicaria, Sr. M. Concepción
López, Consigliera e Segretaria, Sr. M. Ascensión Llamazares, Economa.
Contesto socio-ecclesiale
Il Regno di Spagna è uno Stato democratico sotto forma di monarchia
parlamentare dell'Europa sud-occidentale. La Spagna ha una superficie di 504.645 km²
e conta circa 45.116.894 abitanti (2007). All'interno della penisola iberica la Spagna
occupa oltre l'80% del territorio. Fin dal 1561 la capitale è Madrid, che con circa 3
milioni di abitanti è anche la città più popolosa. La lingua ufficiale dello Stato è lo
spagnolo. Sono parlate inoltre il catalano, il valenzano, il basco, il galiziano che sono
lingue ufficiali nelle rispettive regioni autonome e protette dalla Costituzione spagnola.
A queste va aggiunta una varietà di altre lingue all'interno dello Stato. Dal 1982 la
Spagna fa parte della NATO e dall’1 gennaio 1986 è membro dell'Unione europea.
C’è una Spagna cristiana (12 milioni di praticanti) che resiste con energia alla
secolarizzazione, per avvertire che i cattolici ci sono e vigilano ma c’è anche un
fenomeno preoccupante che insidia i valori cristiani. Infatti, la situazione socio-politica
si riflette anche nella vita ecclesiale e nei nostri ambienti. Pertanto siamo chiamate a
diventare sempre più consapevoli del contesto in cui viviamo come discepole e apostole
di Gesù Maestro, testimoniando la nostra missione specifica.
Le Pie Discepole del Divin Maestro in Spagna
La Delegazione Spagna è formata da 31 Sorelle con una età media 64,2 (tra le
quali una sorella italiana e una coreana). Attualmente una sorella spagnola sta dando il
suo contributo missionario in Irlanda. La presenza della pre-postulante Lidia Troya
Càceres, che vive nella comunità di Toledo, è un bel regalo del Signore e una sua parola
vivente che ci sfida come persone e come comunità.
La Delegazione è formata da 5 comunità dove si prega e si lavora. L’apostolato
si esprime con l’adorazione eucaristica e in varie forme di animazione, formazione
biblico-liturgica e di diffusione nei tre centri di Apostolato Liturgico. Alcune sorelle
sono anche impegnate nella pastorale liturgica incluso il catechismo per preparare i
bambini alla prima comunione, l’animazione liturgica presso le parrocchie e il ministero
straordinario della Comunione per le persone ammalate. Inoltre, prestano il loro servizio
in campo liturgico e biblico, dando contributo alla formazione del popolo di Dio a
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livello nazionale e intercongregazionale. Sono impegnate nella trasmissione del
programma biblico radiofonico di Radio Maria.
La Delegazione continua a crescere nell’amore a Cristo e alla Chiesa, attenta ai
segni dei tempi e alle domande nuove dell’umanità di oggi e del popolo di Dio in
Spagna. Nonostante la malattia e l’anzianità, le sorelle rimangono aperte, secondo le
proprie possibilità, nel dare il meglio di sé e nel far fruttificare abbondantemente i doni
ricevuti per l’avvento del Regno di Dio.
Rendiamo grazie a Dio per la ricchezza di ogni sorella chiamata a costruire
comunità che vivono secondo l’Evangelo, in santità e apostolato, fino alla piena
conformazione a Cristo. Lo spirito del Fondatore, incarnato nell’esistenza di Madre
Scolastica e di molte sorelle, anche in Spagna, continua a essere una proposta viva, da
presentare alle nuove generazioni, in continuità di vita con chi ci ha precedute.
Esame d’organo
Il 19 maggio u.s., Sr. Maria Bujalska, studente del V
anno di Musicologia presso l’Università Cattolica di Lublino
(KUL), ha sostenuto l’esame di organo. Di solito esso assume
la forma di un concerto ma Sr. Maria ha scelto di svolgere
questa prova accademica in un contesto liturgico nella Chiesa
Wniebowzięcia NMP Zwycięskiej a Lublino, durante la
Messa votiva di S. Paolo celebrata per la circostanza. La Santa Messa è stata presieduta
da Don Piotr Paćkowski, uno dei professori di Musicologia. Hanno concelebrato
sacerdoti provenienti dalla Casa Sacerdotale Bernardyńska dove opera una nostra
comunità di cui fa parte anche Sr. Maria. Erano presenti alla celebrazione eucaristica
membri della Famiglia Paolina, familiari, amici e compagni di scuola di Sr. Maria. Il
coro, preparato da lei e diretto da Sr. M. Dolores Nowak pddm, era composto dalle Pie
Discepole radunate dalle varie comunità della Polonia insieme a 4 studenti, suoi
compagni di Musicologia al KUL.
L’assemblea liturgica ha potuto pregare accompagnata dalle musiche della
‘Messa breve’ di Leo Delibes, composta per il coro e l’organo. Riportiamo qui i titoli
dei brani suonati per l’occasione:
Apparition de l’Eglise Eternelle- O. Messiaen
Schmücke dich o liebe Seele- G. Merkel
Wenn Wir in höchsten Nöten sein- J. S. Bach
Fantazja c-moll BWV 537- J. S Bach
Jesu meine Freude- H. Finzenhagen.
Fantazja g-moll-G.Ph Telemann
Alla celebrazione eucaristica è seguita un’agape fraterna in clima di famiglia alla
Casa Bernardyńska.
A Sr. Maria vanno le nostre felicitazioni e il nostro augurio per la ormai
prossima conclusione dei suoi studi.
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Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina 2008-2009
I partecipanti al Corso di formazione sul carisma
della Famiglia Paolina 2008-2009 si sono trovati per
ringraziare il Maestro Divino presso la tomba del Fondatore,
il Beato Giacomo Alberione, giovedì 28 maggio, con la
Celebrazione eucaristica presieduta da Don Silvio Sassi,
Superiore della Società San Paolo. Le nostre sorelle
esprimono la loro gratitudine e la loro gioia per la grazia di
aver vissuto l’Anno Paolino a Roma, impegnate ad
approfondire il carisma della Famiglia Paolina.
Come gruppo internazionale hanno sperimentato l’universalità e la gioia di
scoprire ogni giorno la bellezza del “patrimonio” racchiuso nelle “fonti”, che ha
rivitalizzato la loro vocazione di “discepole” che certamente darà frutti per una vita più
autentica e per l’apostolato.
Esse sono grate ai superiori che hanno concesso loro questa grazia e a quanti
hanno collaborato per organizzarlo. Ritornano nelle circoscrizioni pronte a dare
testimonianza di quanto hanno conosciuto, approfondito, sperimentato. I giorni 25-2627 maggio hanno presentato i lavori finali condividendo con la Direzione generale ed
esecutiva la ricchezza delle loro ricerche.
Diamo l’elenco degli Elaborati delle Pie Discepole del Divin Maestro:
CEBALLOS Sr. M. Elena (Colombia) - Relatrice, Sr M. Ioseph Oberto pd
Titolo: Lettere di Madre M. Scolastica Rivata a Sr M. Lucia Gironelli pd (1958-1977)
DARNAYLA Sr. M. Pauline (Filippine/Vaticano) Relatore: Don A.G. Rendon ssp
Titolo: Rilevanza dell’apostolato delle Pie Discepole del Divin Maestro ai Telefoni Vaticani.
KANG Sr. M. Pace (Corea) – Relatrice, Sr M. Annunziata Pak pd
Titolo: Madre M. Scolastica, modello di formatrice.
KWAK Sr. M. Emmanuel(Corea/USA) - Relatrice: Sr M. Ioseph Mulassano pd
Titolo: San Paolo modello di preghiera.
NAKONIECZNA Sr. M. Victoria (Polonia) - Relatrice: Sr M. Iwona Kopacz pd
Titolo: Perché crescendo nel Signore portiate frutti abbondanti. Il modello della formazione
continua nella missione delle Pie Discepole del Divin Maestro.
REYES Sr. M. Aurora (Messico) - Relatrice: Don A.G. Rendon ssp
Titolo: Sean mis imitadores (1Cor 11,1): El renovamiento de la comunidad
ROCCHI Sr. M. Gemma (Italia) - Relatrice: Sr M. Paola Mancini pd
Titolo: Discepole associate allo zelo sacerdote.
TINAMPAY Sr M. Anna (Filippine/Taiwan) - Relatrice: Sr M. Peter Evardone pd
Titolo: Il Processo di cristificazione nel Donec formetur e nella Regola di vita delle Pie
Discepole del Divin Maestro.
Professione Perpetua
In Canada:
Sr. M. Edith Layson
Domenica, 17 maggio 2009, nella parrocchia San Bernardo (York), Sr
Edith Layson ha emesso la professione perpetua durante la celebrazione
eucaristica, particolarmente festiva ed evocativa, presieduta da P. Andrea J.
Morasse, csc, circondato da concelebranti. Alla celebrazione era presente Sr.
M. Regina Cesarato, Superiora generale, insieme alle sorelle delle 3
comunità della Delegazione Canada. Membri della famiglia naturale, della
Famiglia paolina, diaconi, genitori con bambini, membri di altre
congregazioni, gruppo di preghiera, amici e benefattori hanno partecipato, commossi, al rito
della professione perpetua.
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a cura di Sr. M. Joseph Oberto
Chiediamo di notificare con sollecitudine
le grazie ricevute per intercessione della Serva di Dio
Madre M. Scolastica Rivata e di comunicare tutte le
testimonianze su di lei, anche piccole.
Tutto è materiale prezioso per il lavoro della
Postulazione e la vostra è collaborazione preziosissima!
È attivato anche un apposito indirizzo
e-mail: [email protected]
Nei lavori finali del “Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina”
dell’anno 2008-2009 abbiamo nuovamente incontrato l’attenzione su Madre Scolastica.
Cresce infatti il desiderio di conoscerla sempre meglio, di scoprire il suo ruolo di “prima
Pia Discepola”, non solo perché scelta per prima in ordine cronologico dal Fondatore, ma
come continuo punto di riferimento per le generazioni di tutti i tempi e di tutti i continenti.
Stupisce il fatto che una persona che non aveva titoli di studio e specializzazioni in
discipline formative, sia ricercata come modello per la formazione prima e continua ...
Stupisce ancora di più se pensiamo che negli ultimi quarant’anni della sua vita molte Pie
Discepole sapevano poco o nulla di lei, anche dopo il suo rientro in Italia dall’Argentina nel
1963.
Si può dire che nel silenzio, come la luce, ha sempre vegliato sul cammino delle sue
figlie e quando, il 24 marzo 1987, questa luce si è spenta su questa terra ci si è accorte che
c’era! Si è sentita la sua mancanza ma è anche subito scattata la certezza che la Madre
avrebbe continuato a nutrire le sue figlie indicando la strada da percorrere.
Sappiamo che non ha scritto libri sulla formazione o sulla spiritualità ma ha scritto
pagine di vita nelle sorelle e con le sorelle. Alcune di queste pagine sono testimoniate nelle
lettere che scriveva e che le destinatarie hanno conservato e ripreso spesso in mano nel
cammino della vita.
La miniera dell’epistolario
Ecco che allora è importante tirare fuori dalla miniera del suo ampio epistolario il tesoro
della sua eredità.
Dal Corso sul carisma della Famiglia Paolina si sono già avuti preziosi contributi in
questo senso:
Suor M. Analice Balestrin1 ha svolto il lavoro sulle 27 lettere che, dal 1932 al 1936,
Madre Scolastica ha scritto a Suor M. Ignazia Biello; Suor M. Aparecida Batista2, ha
1
BALESTRIN Analice Lúcia, Epistolario di Madre Scolastica Rivata. Lettere di Madre M. Scolastica Rivata a Sr.
M. Ignazia Biello (1932 —1936), Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2003-2004.
2
BATISTA Maria Aparecida, Una Donna del Vangelo:Madre Scolastica Rivata. Dal libro “Le Donne del
Vangelo” alle Lettere a Madre Lucia Ricci (1945 – 1948), Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia
Paolina 2007 – 2008.
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considerato le 22 lettere scritte a Madre M. Lucia Ricci negli anni 1945-1948 e Suor M.
Alejandra Mencía3 ha lavorato su 15 scritti di Madre Scolastica ad alcune giovani sorelle.
E anche quest’anno altra parte del tesoro è venuta alla luce:
Suor M. Elena Ceballos, colombiana, ha lavorato sulle 13 lettere di Madre Scolastica a
Suor M. Lucia Gironelli, la prima Pia Discepola argentina che aveva guidato nel Noviziato,
poi nel successivo cammino per la professione perpetua e che ha accompagnato anche nel
tempo della malattia, verso quella che il Beato Giacomo Alberione chiamava la vera
professione, la professione eterna sulle porte del paradiso, là dove chi ci riceverà sarà Gesù
stesso.
Suor M. Elena presentando il lavoro scrive:
«Il mio intento nell’accostarmi alle lettere, era di scoprire la donna umana, spirituale,
apostolica che è stata Suor M. Scolastica Rivata, la nostra prima Madre della
Congregazione, perché della sua presenza, del suo insegnamento, consiglio e indirizzo, come
diceva il Fondatore, “bisogna tenere gran conto” e con il suo aiuto potrò trasmettere alle
nuove generazioni la linfa vitale delle origini».
Dopo aver fatto la ricerca sulle 13 lettere, averle trascritte e presentate nei particolari e
aver avvicinato le persone di Madre Scolastica e Suor M. Lucia Gironelli per meglio
comprendere il loro rapporto, nel terzo capitolo, sia pure in modo non esauriente, ma con un
buon avvio, Suor M. Elena, ha cercato di cogliere le dimensioni: umana, spirituale e
apostolica di Madre Scolastica in questo epistolario. Ha inoltre tentato un avvicinamento alle
fonti della Parola di Dio e un aggancio alla nostra nuova Regola di vita, aprendo la strada per
ulteriori approfondimenti.
Mettere a disposizione le fonti e lasciar così parlare direttamente Madre Scolastica è
molto importante e aiuta a poggiare su basi sicure il desiderio di presentarla come “modello”,
perchè questo è il modo di cogliere la sua novità oggi e comprendere sempre più il suo
segreto: cioè il lasciarsi continuamente plasmare dallo Spirito Santo e poi comunicare,
condividere questa novità di vita alle sorelle, affiancandosi, quasi in punta di piedi, nel loro
cammino.
***
Un lavoro scaturito sulla base delle fonti a disposizione, è stato in questo anno anche
l’elaborato di Suor M. Pace Kang: “MADRE M. SCOLASTICA RIVATA, MODELLO DI
FORMAZIONE”. Un lavoro prezioso per la provincia Corea, perchè offre, avendo attinto a
questo materiale, la traduzione di parte dell’epistolario a Suor M. Ignazia Biello in lingua
coreana.
Anche Sr. M. Anna R. Tinampay, che ha lavorato sul “PROCESSO DI CRISTIFICAZIONE
NEL DONEC FORMETUR E NELLA REGOLA DI VITA PDDM”, ha presentato nella Conclusione
“Madre M. Scolastica, forma delle Pie Discepole del Divin Maestro”.
Una cosa è certa: siamo del Divino Maestro
ed Egli è Colui che cerca solo il vero nostro bene.
Madre M. Scolastica
3
MENCÍA Alejandra, Madre Scolastica, modello di vita. Lettere di Madre Scolastica a Sr. M. Christine
Boudreau, Sr M. Amelia Usai, Sr M. Alina Bordignon, Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina
2007 – 2008.
11
Casa Generalizia
FACEBOOK - YEAR OF THE PRIEST 2009
Abbiamo appena creato un nuovo gruppo in Facebook, il social network più usato nel
mondo con ca. 150 milioni di utenti. Il gruppo si chiama Year of the
Priest 2009 come nuova iniziativa per l’anno sacerdotale.
Condividiamo in questa rete ispirazioni, iniziative, preghiere, foto,
videoclips, sulla tematica del sacerdozio. È anche uno spazio
interattivo dove possiamo chattare e scambiare idee, ecc. Da quando
abbiamo creato il gruppo (domenica, 17 maggio 2009) i membri
scritti sono arrivati a 261, provenienti da diverse parti del mondo.
Per diventare membro del gruppo basta iscriversi al facebook e n
seguito, chiedere ammissione al gruppo. Grazie in anticipo per la
vostra visita e siete tutti benvenuti nel far parte del gruppo!
India
Apertura dell'anno sacerdotale a Mumbai
Il 19 giugno, in sintonia con Papa Benedetto XVI e tutta la
Chiesa cattolica, è stata celebrata l’apertura dell’Anno
sacerdotale nell’Arcidiocesi di Mumbai, India. Le sorelle
della Casa del Clero e la comunità di Prathanalaya, i
fedeli, insieme con i sacerdoti dell’Arcidiocesi e i
sacerdoti paolini hanno ringraziato il Signore per il dono
del sacerdozio in una solenne celebrazione eucaristica
presieduta da S.E. Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Mumbai. Durante
l’omelia, il Cardinale ha sottolineato il significato di quest’anno chiedendo la preghiera
per tutti per i sacerdoti, specialmente “la grazia della perfezione spirituale, dalla quale
dipende principalmente l’efficacia del loro ministero”, citando le parole del Papa.
Il Cardinale Gracias ha anche ringraziato le Pie Discepole del Divin Maestro per la
collaborazione che diamo allo zelo sacerdotale e in modo particolare per i servizi ai
sacerdoti infermi ed anziani. La liturgia è stata seguita da un momento di fraternità in
cui sono state offerte danze e canti nelle diverse lingue per festeggiare i sacerdoti
presenti.
Le altre comunità nelle Case del Clero a Chennai e a Bangalore hanno anche celebrato
l’evento con una solenne celebrazione eucaristica insieme con i rispettivi Vescovi.
12
Repubblica del Congo
Sr. M. Christine Nsenga
racconta le sue esperienze apostoliche
annuncia il Cristo Maestro a partire
dall’interno della cultura di quell’angolo di terra su cui vive e opera. Per
me il Congo.
Attraverso le onde dell’etere, come
tramite il mio servizio in seminario,
credo di aver seminato a piene mani.
Altri continuerà l’opera innaffiando il
seme della Parola e della testimonianza
che il Dio della vita farà germogliare e
crescere per la sua gloria e per il bene
dei fratelli.
“Con una fava - come dice il proverbio quest’anno ho preso due piccioni.
Nel mese di febbraio u.s. sono stata
ospite al Seminario Regionale di Kikwit
per il corso di liturgia e teologia sacramentale ai giovani teologi delle diocesi
di Kikwit, di Idiofa, di Inongo e di
Popokabaka.
Il seminario che celebra quest’anno il
suo primo giubileo di esistenza (25
anni!), si è fatto carico di varie
iniziative religiose e culturali.
In tale ambito mi è stato chiesto
l’emissione di un’ora alla radio cattolica
di Kikwit, su argomenti di catechesi
liturgica.
Al di là dei miei timori e tremori, la
trasmissione in diretta, ha avuto un alto
indice di gradimento, per cui è stata
ritrasmessa più volte anche su richiesta
del vescovo locale S. E. Mons.
Monunu.
La trasmissione mi forniva una
possibilità di pastorale vocazionale.
L’occasione era propizia e io non me la
sono lasciata sfuggire! Con la catechesi
liturgica ho gridato sui tetti la gioia di
appartenere a una Congregazione che
Dulcis in fundo! A Kinshasa, per la
Giornata Mondiale della Donna, Les
Facultés Catholiques, mi hanno
interpellata per una conferenza su La
visée de l’Eglise Catholique sur la
dignité de la femme.
Non mi è stato facile parlare al corpo
professorale che mi è stato insegnante...
Tuttavia, il fatto di poter far passare,
soprattutto nel dibattito che ha seguito
la conferenza, la visione carismatica
dell’Alberione della donna apostola
degli apostoli, mi dato coraggio e mi ha
colmata di gioia. Gioia piena dovuta
anche alla presenza in aula delle nostre
giovani in formazione e delle sorelle
della comunità, e di quante mi hanno
accompagnata con la preghiera.
13
Giappone
Anno Paolino in Giappone
Inoltre il 25 gennaio 2009 a Tokyo S.E.
Mons. Pietro Okada, ha presieduto la
celebrazione eucaristica, concelebrando
con il Nunzio Apostolico in Giappone e
numerosi sacerdoti. Il 7 marzo 2009 ad
Osaka ha avuto luogo un’altra tavola
rotonda su S. Paolo presieduta dal
biblista D. Suzuki, ssp. I Relatori sono
stati S.E. Mons. Leo Ikenaga,
Arcivescovo di Osaka, P. Mikio Wada,
sacerdote diocesano di Osaka e Biblista,
Sr. M. Francesca Kato, pddm. Il 29
aprile 2009 si è svolta ad Osaka una
giornata per gli amici di Gesù Maestro,
dal tema “L’Apostolo Paolo”. La
conferenza è stata tenuta da Don
Giovanni Sawada, ssp. Erano presenti
più di 70 persone.
Infine suor Bernarda, fsp ha guidato dei
ritiri per i Cooperatori Paolini, il 27
Giugno 2008 ad Osaka e il 5 luglio
2008 a Tokyo dal tema “San Paolo e il
Fondatore”, e Don Giovanni Sawada,
ssp, all’interno della Famiglia Paolina ci
ha offerto ritiri mensili su S. Paolo in
relazione al Fondatore.
Come comunità di Hachioji DM
abbiamo avuto ogni mese lezioni sugli
Atti degli Apostoli, tenute da Don
Timoteo
Yamauchi,
Superiore
Provinciale della Società San Paolo.
Ora che inizieremo l’Anno Sacerdotale
cercheremo di impegnarci con maggiore
responsabilità nel vivere la nostra
missione affidataci dal Fondatore.
Per la chiusura dell’Anno Paolino sono
previste le celebrazioni nelle cattedrali
di Tokyo e Nagasaki il 29 giugno 2009
e ad Osaka il 4 luglio 2009”.
Al termine dell’Anno Paolino le sorelle
della Provincia Giappone, condividono
con noi gli eventi vissuti durante l’Anno
come Pie Discepole e come Famiglia
Paolina. Innanzitutto nel corso dell’Anno Paolino hanno potuto conoscere un
po’ meglio lo spirito missionario di S.
Paolo come desiderato dal Fondatore e
dalla nostra prima madre, Madre M.
Scolastica.
La Conferenza Episcopale ha affidato
alla Famiglia Paolina l’organizzazione
di tutti gli eventi per la quale è stata
costituita una Commissione composta
da due membri per ogni Istituto. Le Pie
Discepole sono Sr. M. Ester Kitazume e
Sr. M. Celeste Kajino.
Ci presentano pertanto gli eventi e le
Celebrazioni che hanno vissuto nel
corso di quest’anno:
“Il 1° giugno 2008 a Tokyo D.M ha
avuto luogo una giornata per gli amici
di Gesù Maestro, in preparazione
all’Anno Paolino, con numerosissimi
partecipanti. Il 28 giugno a Tokyo,
prima, nella Chiesa di S. Ignazio c’è
stata l’apertura dell’Anno con una
Concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Tokyo S.E. Mons. Pietro
Okada, poi il 29 giugno a Nagasaki,
infine il 5 luglio a Osaka. Il 6 giugno
2008 a Tokyo sempre nella Chiesa di S.
Ignazio ha avuto luogo una tavola
rotonda su S. Paolo con tre relatori e la
partecipazione di Arcivescovi e vescovi
di varie Diocesi e numerosi fedeli e
membri della famiglia Paolina.
14
Italia
46° Giornata Mondiale di
Preghiera per le Vocazioni
ed il territorio circostante con la
proposta di un tema affascinante: quello
dei volti che popolano le Scritture.
Sr. M. Daniela Musumeci ha dato il suo
contributo con una Lectio divina su un
testo pasquale “Maria di Magdala, la
donna della Pasqua, apostola della
Nuova Alleanza”. Insieme a don Dino
Mulassano, ssp e con il responsabile
della pastorale giovanile di Vicenza ha
ideato e preparato la Veglia di
Pentecoste, che si è celebrata in
Cattedrale, presieduta da S. E. Mons.
Cesare Nosiglia e l’animazione della
Notte Biblica per i giovani sabato 30
maggio.
Sabato 2 maggio, presso la
parrocchia San
Bonifacio in
Pomezia, suor
M. Flavianna
Erbì, suor M.
Emmanuela Viviano, suor M. Cristina
Catapano e suor M. Ania Czernecka
hanno partecipato alla veglia di
preghiera in occasione della 46°
Giornata Mondiale di preghiera per le
vocazioni. Il nostro contributo è stato
quello di offrire una lampada commissionata per la diocesi di Albano che
percorrerà le varie prefetture della
diocesi e alimenterà la preghiera per le
vocazioni. Durante la veglia suor
Flavianna ha spiegato la simbologia
della lampada e la nostra missione di
"lampade viventi" che ardono per i
bisogni della Chiesa e di tutta l'umanità
sparsa nel mondo.
La veglia è stata "provvidenzialmente"
preceduta da un'animazione di strada, in
cui le nostre giovani suore hanno
invitato i ragazzi presenti in piazza alle
iniziative
estive
proposte
come
Congregazione e come Famiglia Paolina, consegnando loro la preghiera per
le vocazioni scritta dal papa per questa
Giornata. E' stato un dono del Signore
che ha permesso di dare la propria
testimonianza
vocazionale,
quale
contributo per questa 46° Giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni.
Arte, Formazione e Animazione per la Liturgia
Nel centro fieristico di Lecce, nei giorni
8-9-10 maggio, si è svolta “Ecclesia”
prima rassegna nel Sud Italia di
architettura, arredi, arte, tecnologie e
servizi per luoghi di culto.
L’evento è nato con l’obiettivo di
incentivare il dialogo tra Chiesa e
impresa; intendendo offrire a parroci,
clero, religiosi ed operatori del settore,
un ventaglio di scelte. Erano presenti sr.
M. Regina Muscat, sr. M. Letizia Gaio e
sr. M. Chiara Noventa con uno stand
espositivo dei nostri articoli sempre
molto apprezzati e con la rivista “La
Vita in Cristo e nella Chiesa”.
Nella diocesi di Massa MarittimaPiombino si è svolto dal 18 al 20
maggio, un convegno liturgico
diocesano promosso dalla Commissione diocesana per il Culto Divino, con
sede nella parrocchia dei SS. Pietro e
Paolo a Follonica e nella chiesa
Cattedrale a Massa Marittima. Una
parte fondamentale l’hanno avuta le
nostre sorelle sr. M. Michelangela
Ballan con la relazione: Il Mistero abita
in mezzo a noi: l’architettura a servizio
del culto e sr. M. Cristina Cruciani che
Festival Biblico
Da venerdì 29 maggio a martedì 2
giugno il Festival Biblico, nella sua V
edizione, promosso dalla Società San
Paolo, ha coinvolto la città di Vicenza
15
attraverso una mistagogìa ha condotto i
partecipanti a percorrere in forma
contemplativa, la Celebrazione Eucaristica. Sr. M. Donata Di Donato è stata
presente con l’esposizione di paramenti
e vasi sacri di diversi materiali.
Nella rivista mensile dei Cappuccini
Sardi “Voce serafica” il sig. Paolo Pais,
nella sezione Artisti d’oggi, ha scritto
un articolo dal titolo “La fede fatta
arte nell’opera di Suor M. Angelica
Ballan”. “…Ma qual’è lo spirito - si
domanda lo scrittore - che anima la sua
opera? Far conoscere ed amare
l’Eucarestia nelle varie forme dell’arte:
scultura, pittura, architettura, arredamento, in quanto sr. Angelica ama
sottolineare che nel bello c’è Dio.
…Infatti scopo della sua arte non è solo
quello di rappresentare ciò che si vede,
bensì di far venire fuori quello che non
si vede ma si sente nel profondo
dell’animo...”.
Argentina
Corso di arte floreale
e l'importanza dell'arte floreale nella
liturgia. Sr. Ana Marìa Mazzurana, Sr.
M. Gracia Tapia e Sr. M. Cristina
Aguirre hanno guidato questo momento
di formazione
Nel pomeriggio Sr. M. Mercedes
Fernandez ha accompagnato il laboratorio di composizione floreale proprio
della solennità. Coloro che hanno
partecipato nel corso hanno espresso la
loro gratitudine per la formazione
ricevuta con tanta profondità, certezza,
chiarezza e carità. Ringraziamo il
Signore, che ci spinge a servirLo,
attraverso il Popolo di Dio che cammina
in Argentina, e preghiamo affinché
continui a assisterci con la sua grazia.
Sabato, 23 maggio, nella comunità delle
Pie Discepole del Divin Maestro di
Buenos Aires, Argentina, si è svolto un corso di arte
floreale che aveva
come tema la
liturgia di Pentecoste.
I partecipanti al corso erano laici provenienti dalle varie parrocchie di varie
città dell’Argentina, religiose, Cooperatori Paolini e alcune sorelle della
comunità.
Durante la mattinata, i partecipanti
hanno riflettuto sul simbolismo
dinamico della liturgia di Pentecoste,
sulla preparazione dello spazio liturgico
Portogallo
25 e 50 anni di
Professione religiosa
mente, i 50 e 25 anni di consacrazione a
Dio. È stato un momento importante per
la nostra Delegazione, che si è riunita
insieme ai familiari delle sorelle, alcune
giovani e membri della Famiglia
Paolina, per lodare e ringraziare il
Signore con la celebrazione eucaristica
in cui Sr. M. Albina e Sr. M. Emilia
hanno rinnovato la loro fedeltà al
Maestro Divino. Ha presieduto la
celebrazione il parroco, D. João Bento
Il
24
maggio,
Solennità dell'Assunzione del Signore,
nella comunità di Lisbona, Portogallo, Sr.
M. Albina Quingostas
e Sr. M. Emília do
Nascimento hanno celebrato, rispettiva16
. Colombia-Ecuador
50 anni di Professione
religiosa
sacerdoti concelebranti , tra essi Padre
Emiliano Guzmàn, il fratello di Sr. M.
Lucìa.
Alla celebrazione erano presenti
membri delle varie comunità della
Famiglia Paolina, i Cooperatori Paolini,
Amici di Gesù Maestro, familiari e
amici. Per l’occasione si è realizzata
un’esposizione liturgica con delle
novità apostoliche nel campo di
ceramica, ricamo, e confezione. È stato
un momento opportuno per apprezzare
il dono della vocazione, la fedeltà a Dio
e di crescere quotidianamente sotto
l’azione dello Spirito Santo.
Domenica, 31 maggio
u.s, Solennità di Pentecoste, nella Casa
Divin Maestro, a Bogotà, le sorelle della
Provincia ColombiaEcuador, con tanta
allegria e gratitudine hanno celebrato
l’anniversario d’oro di Professione
religiosa delle nostre prime sorelle
colombiane: Sr. M. Blanca Sepúlveda e
Sr. M. Lucia Guzmàn. La celebrazione
dell’Eucaristia è stata celebrata da Padre
Andrés Monroy, Superiore Provinciale
della Società di San Paolo, insieme ai
Polonia
“Il pensiero di san Paolo
oggi” Mostra di grafica e
pittura
conoscere il suo pensiero e l’eredità
lasciata nelle sue lettere. Su questa base
i giovani dovevano illustrare, con
qualsiasi tecnica artistica (grafica,
pittura, ecc.) il pensiero che avevano
scelto. Inoltre si è cercato di ravvivare
la creatività della gioventù dei licei
artistici ed anche di formare in loro un
atteggiamento di apertura nell’espressione plastica. Al concorso sono stati
ammessi 68 lavori provenienti dalle
diverse città di Polonia (Dąbrowa
Górnicza, Łomża, Nowy Sącz, Radom,
Tarnów, Warszawa, Wrocław). La
mostra accoglie circa 50 lavori tra i
migliori. Parecchi presentano un vero
valore artistico, in particolare i lavori di
grafica, e tutto conferma che il pensiero
di Paolo è sempre attuale e può
assumere diverse forme di espressione.
La mostra resterà aperta fino alla
solennità di San Paolo Apostolo, che
come Patrono, la Famiglia Paolina
celebra il 30 giugno.
Il 31 maggio 2009 presso il Santuario di
Madonna Nera a
Jasna Góra (Częstochowa-Polonia), è
stata
aperta
una
mostra di grafica e
pittura dal tema: “Il
pensiero di san Paolo
oggi”.
In questa
circostanza sono stati
consegnati i premi ai vincitori del
concorso indetto sul medesimo tema. La
mostra è stata organizzata in occasione
dell’Anno Paolino ed è frutto di un
concorso indetto dalle Pie Discepole del
Divin Maestro tra i giovani allievi dei
Licei d’Arte sparsi in tutta la Polonia.
Lo scopo principale del concorso era far
memoria della vita e della persona
dell’Apostolo delle genti ed anche di far
17
Irlanda
Solennità
Domini
del
Corpus
preghiera. Nella sua omelia, l'arcivescovo ha invitato i fedeli a preparare e
pregare per il prossimo Congresso
Eucaristico Internazionale che avrà
luogo a Dublino nel 2012. Parlando
della situazione difficile e sofferta che
la Chiesa Irlandese e la società
attraversano in questo momento, con la
rivelazione degli scandali avvenuti negli
Istituti religiosi cattolici e statali, il
vescovo ha ribadito che questo è un
tempo di conversione e riparazione per
la Chiesa in Irlanda. Come Discepole di
Gesù Maestro, l'Anno Sacerdotale ci
offre la felice opportunità di incentivare
la preghiera e l’offerta di vita per questa
intenzione particolare.
Giovedì
11
giugno, in occasione
della
Solennità
del
Corpus Domini,
le sorelle Pie
Discepole con i
Cooperatori, amici e adoratori della
comunità di preghiera Divin Maestro a
Stillorgan, Dublino, si sono riuniti al
Clonliffe College con l’arcivescovo
Mons. Diarmuid Martin e numerosi
gruppi di preghiera. Il bel tempo ha
favorito lo svolgersi della processione
con
il
Santissimo
Sacramento,
permettendo ai presenti di godere
questo momento di adorazione e
Messico
Celebrazione dei sacramenti
bambine che hanno ricevuto il sacramento dell’Eucarestia.
Da questo gruppo, 64 hanno ricevuto il
sacramento della Cresima dalla mano di
Mons. Wenceslao Hernández Bragado,
Vicario Episcopale della VII Zona
Pastorale “San Pablo” della quale noi
facciamo parte.
Ringraziamo il Signore per questa
nostra missione che ci permette di
avvicinare queste famiglie a Gesù
Eucarestia.
Domenica
scorsa, il 21
giugno,
nella
comunità Divin
Maestro, Città
del Messico, il
Centro di catechesi Gesù Maestro ha concluso l’anno
di formazione nella fede accompagnando le famiglie di 68 bambini e
18
Seminario Internazionale su San Paolo
Messaggio Finale
Carissimi fratelli e sorelle, in questi giorni,
giunti dai cinque continenti, ci siamo trovati,
in 73 tra fratelli e sorelle della Famiglia
Paolina, alla casa Divin Maestro di Ariccia
per partecipare al Seminario Internazionale
su San Paolo organizzato dalla Società San
Paolo.
Aiutati da biblisti di fama internazionale ci
siamo dapprima alimentati di un ampio e articolato approfondimento sulla
vita, la spiritualità, la teologia e la missione dell’apostolo Paolo.
Successivamente, guidati da diverse consorelle e confratelli della Famiglia
Paolina, ci siamo inoltrati nello spirito dell’Apostolo attraverso la lente del
nostro padre Alberione, per cercare di dar corpo a un’ermeneutica del
Fondatore che attualizzi il nostro carisma e ci sia di fondamento nel
concreto quotidiano della specifica missione a cui ci sentiamo chiamati,
missione scandita da apostolato, spiritualità, povertà, studio.
Infine ci siamo interrogati, suddivisi in 9 gruppi per differenti aree
linguistiche (3 di lingua spagnola, 3 inglese e 3 italiana), per operare nello
Spirito un discernimento comunitario e condiviso per trarre alcune lineeguida al fine di rilanciare il carisma paolino nella triplice prospettiva dei
contenuti apostolici, della dimensione pastorale e della spiritualità.
Ecco, sinteticamente, il frutto di quanto abbiamo elaborato nel Seminario
che abbiamo vissuto questi giorni.
Contenuti della testimonianza paolina
1. Il primo contenuto è Cristo comunicato con lo stile di San Paolo. Al
tempo stesso, come l’Apostolo ricorda ai Filippesi (cf. Fil 4,8), ogni campo
della ricerca umana, anche non esplicitamente cristiana, è incluso nel nostro
apostolato purché risponda a criteri di verità, nobiltà, giustizia. Ogni
questione che promuova nella verità l’uomo e il suo ambiente naturale non
ci è per definizione estranea.
2. Il nostro apostolato ci chiama a essere in tutte le culture profezia e
coscienza critica sui grandi temi dell’attualità. Soprattutto in società come le
nostre caratterizzate dal fenomeno della globalizzazione, della
secolarizzazione e affette dalle conseguenze negative delle strutture di
peccato (povertà, esclusione, egoismi, indifferenza, ecc.).
3. Come figlie e figli di Paolo al servizio della Chiesa e dei contesti sociali
in cui siamo presenti sentiamo l'appello, operando sempre il necessario
discernimento, a essere interpreti dei “segni dei tempi”:
a) promuovendo il ruolo della donna nella Chiesa, nella società, nella
Famiglia Paolina;
b) appoggiando una maggiore responsabilizzazione del laicato nella Chiesa;
c) evidenziando l'esigenza di unità attraverso un franco dialogo
interreligioso ed ecumenico;
d) rilanciando i valori della solidarietà, della comunione e della fede;
19
e) difendendo il senso cristiano della famiglia, la sua importanza e il suo
valore nella società;
f) denunciando gli scempi compiuti dagli uomini e dalle nazioni contro la
natura e le bellezze naturali, senza cedere tuttavia a un facile ecologismo.
4. Siamo sensibili alla trasmissione della fede alle nuove generazioni: per
questo ci sentiamo chiamati a rivolgerci a esse sforzandoci di utilizzare il
loro stesso linguaggio e promuovere le agenzie educative che condividano
la nostra stessa visione dell’uomo.
Strategia e stile pastorale paolini
1. Il servizio pastorale che ci è affidato è quello di rivolgerci a un pubblico
sempre più eterogeneo per contesto concreto di vita, cultura e grado di
adesione alla Chiesa e al Vangelo; un pubblico che comunica in modo
sempre più “interattivo” con la fonte del messaggio e quindi sempre meno
recettore passivo.
2. Tra i destinatari privilegiati, per esplicita indicazione del beato Giacomo
Alberione, dobbiamo rivolgerci con le nostre opere ai cosiddetti opinion
leaders, laici e religiosi, e agli operatori della comunicazione sociale.
3. Il nostro apostolato è chiamato ad essere “di punta” e “di ponte”, cioè
tale da guardare, senza paura, in avanti nei contenuti e nei mezzi; a essere
capace di creare relazione e dialogo non solo tra la Chiesa e gli uomini
d’oggi ma anche degli uomini tra di loro.
4. Sentiamo la chiamata a collaborare sempre di più all’interno della
Famiglia Paolina, curando congiuntamente la nostra formazione biblica e
carismatica al fine di aumentare il nostro senso di famiglia ed elaborare
progetti comuni anche sulla base di realtà già esistenti.
5. Abbiamo coscienza di dover adottare uno stile di evangelizzazione
flessibile, umile, comunionale, improntato alla gratuità, conscio che proprio
nella debolezza personale e comunitaria risiede la forza dell’apostolo e
dell’apostolato.
6. Vogliamo impegnarci a formare e coinvolgere maggiormente nel nostro
apostolato i Cooperatori Paolini e gli altri laici e laiche consacrati della
Famiglia Paolina. Riteniamo inoltre essenziale per la nostra missione un
sempre maggior coinvolgimento di laici preparati e motivati.
7. Riconosciamo altresì necessaria la collaborazione a livello formativo,
culturale e apostolico con altri editori, religiosi e laici.
Motivazione spirituale della nostra identità
1. La nostra è una spiritualità apostolica, eucaristica e liturgica fondata su
Cristo Via Verità e Vita al fine di conformarci a e vivere in Cristo. È anche
una spiritualità di comunione nella Famiglia Paolina.
2. Sentiamo il bisogno di “liberare Paolo”, cercando di conoscerlo meglio,
in modo vitale, per comprenderlo sempre di più come modello di apostolo:
questo al fine di accrescere in noi una spiritualità che sia insieme mistica e
apostolica, evitando rischiose dicotomie.
3. Come Paoline e Paolini dobbiamo renderci consapevoli della necessità
della testimonianza per essere “agenti di cambiamento” come lo fu Paolo,
soprattutto in vista del triennio di preparazione all’anno centenario della
nascita della Famiglia Paolina.
4. Infine, desideriamo che venga rilanciato il carisma paolino attraverso una
rilettura ermeneutica attualizzata di Paolo e Alberione.
20
***
Esprimiamo il vivo desiderio che l’interesse per l’Apostolo, manifestato in
questi giorni da tutti i partecipanti, non finisca con la chiusura del Seminario
né con quella dell’Anno Paolino. Assumiamo infine l’impegno di
approfondire la conoscenza del pensiero e della vita del nostro “padre,
modello e fondatore San Paolo” e di trasmettere ai nostri fratelli e sorelle di
tutto il mondo quanto abbiamo vissuto, imparato e riflettuto assieme in
questi giorni.
Anno Paolino: Un impegno che continua!
L’Anno dedicato a San Paolo ha visto un fervore di
iniziative a livello ecclesiale: le catechesi del Papa e il suo
costante richiamo all’Apostolo durante il magistero
ordinario; le lettere pastorali dei Vescovi diocesani
imperniate sull’Apostolo e gli incontri sulla sua figura o
sulle Lettere in parrocchie e comunità religiose; i
pellegrinaggi sulle orme di San Paolo; libri, articoli, studi,
convegni; spettacoli e recital, produzioni multimediali, ecc.
La comunità ecclesiale si è accostata a San Paolo; non le è mancata
l’occasione di conoscerlo più a fondo; di scoprirne la ricchezza teologica e
pastorale; l’amore intenso e battagliero dell’uomo afferrato da Gesù sulla
via di Damasco; l’apostolo infaticabile che si consuma per il Vangelo; il
servo dal cuore grande, immedesimato a Cristo e aperto al mondo...
Si potrebbe continuare nel comporre questa sorta di “florilegio paolino”,
tanto l’Apostolo, la sua persona e il suo ardore erano incisi negli animi della
nascente Famiglia Paolina e dei Cooperatori. È bene che ce ne rendiamo
conto per sentirci stimolati a respirare lo spirito di San Paolo a pieni
polmoni.
1° Convegno - "San Paolo, architetto di Chiese, tra
teologia e tecnologia"
Architetti, ingegneri, studiosi e tecnici tracciano le
nuove linee guida per la tutela del patrimonio
artistico italiano.
I recenti fatti legati al terremoto in Abruzzo, hanno
ancora una volta posto l’attenzione di architetti,
ingegneri e tecnici del settore sull’importanza di
tutelare il patrimonio artistico e religioso italiano. In che modo è possibile
difendere e restaurare i monumenti storici, artistici e religiosi? Come salvare
le nostre opere d’arte e restituirle al culto e alla fruizione del pubblico?
Come riscoprire il valore simbolico, estetico, spirituale e religioso di opere
di inestimabile valore?
A tale proposito la rivista Paulus ha organizzato venerdì 29 maggio 2009 il
convegno “San Paolo, architetto di Chiese, tra teologia e tecnologia.”, dalle
ore 9 alle 18,30 presso la sede della Società San Paolo in Via Alessandro
Severo n. 58 a Roma
21
Incontro dei Collaboratori per il Vangelo a Pasay City
Insieme evangelizziamo perché la Parola di
Dio si diffonda, è stato il tema del Convegno
nazionale dei collaboratori laici svoltosi dal 1°
al 4 maggio 2009 a Pasay City, nelle Filippine.
Vi hanno partecipato un centinaio di
collaboratori di diverse categorie: Cooperatori
Paolini, dipendenti, professionisti, e le giovani con le coordinatrici FSP.
Coscienti della necessità di dare un nuovo impulso all’evangelizzazione
paolina, essi hanno riflettuto sulla realtà di oggi e sul grande bisogno di
operare in sinergia.
S. E. mons. Rolando Tirona ha richiamato i partecipanti alle loro
corresponsabilità nella missione della Chiesa, mentre S. E. Teodoro Bacani
ha sottolineato il bisogno di ritornare alla fonte della Parola di Dio, per una
conversione dinamica nella società. Il paolino don Mario Sobreuanite ha
entusiasmato molto i partecipanti sfidandoli a utilizzare i mezzi potenti di
comunicazione “affinché la Parola corra”. Il livello di entusiasmo era molto
alto; ora ci si augura una vera “esplosione” apostolica.
Insieme nella preghiera :
A San Miguel - Buenos Aires – Argentina, dal 15 al 28 giugno 2009 si è
svolto il 6° Intercapitolo delle Suore di Gesù Buon Pastore. Nell’invitare le
sorelle tutte alla preghiera così si esprime la loro Madre generale: “La
celebrazione del 6° Intercapitolo è un momento forte di Congregazione dove
le responsabili delle Circoscrizioni, con il governo generale, si incontrano
per considerare la vita della nostra famiglia religiosa, verificarne il cammino
e riflettere sui problemi più urgenti. Inoltre è un momento forte ecclesiale,
perché il frutto delle nostre scelte e della nostra vita ha ripercussione anche
sull’intero Corpo di Cristo. A questo evento siamo tutte invitate a
partecipare vivamente, unendoci nella preghiera e nell’offerta, invocando
l’abbondanza dei doni dello Spirito”.
XVIII Incontro Nazionale dell’Istituto Paolino "San
Gabriele Arcangelo"
Guadalajara, Jalisco, è stata la sede del XVIII Incontro
Nazionale dell’Istituto Paolino “San Gabriele
Arcangelo”, che si è svolto dal 29 al 31 maggio 2009.
Il tema di quest’anno è stato la “ La Lettera ai Gálati.
‘Non sono io che vivo, è Cristo che vive in me”,
esposto dal P. Tarcisio Carmona Hernández, ssp.
L’obiettivo di questo incontro era favorire la convivenza tra i membri
dell’Istituto, così come “conoscere la Lettera ai Gálati, come testo ispiratore
del Carisma Paolino, al fine di poter illuminare la nostra realtà attuale
nell’Istituto San Gabriele Arcangelo”.
In questo incontro ha avuto luogo l’ingresso al postulantado e noviziato,
così come una prima professione e una rinnovazione di voti, ricevuti dal
Superiore provinciale, P. Oliverio Mondragón Martínez, ssp.
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INIZIO DELL'ANNO SACERDOTALE
LETTERA DI BENEDETTO XVI AI PRESBITERI
Nel corso della celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana,
nella Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e Giornata di
santificazione sacerdotale, Benedetto XVI ha inaugurato l'Anno
Sacerdotale, proclamato nel 150º anniversario della morte di San
Giovanni Maria Vianney, Curato d'Ars. Il Santo Padre ha
indirizzato una Lettera a tutti i presbiteri, riportiamo alcuni brani
del testo.
"Cari fratelli nel Sacerdozio: nella prossima solennità del
Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì 19 giugno 2009 - giornata
tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione del clero -, ho pensato di
indire ufficialmente un 'Anno Sacerdotale' in occasione del 150º anniversario del 'dies
natalis' di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono di tutti i parroci del mondo. Tale
anno, che vuole contribuire a promuovere l'impegno d'interiore rinnovamento di tutti i
sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi,
si concluderà nella stessa solennità del 2010".
"'Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù', soleva dire il Santo Curato d'Ars. Questa
toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con tenerezza e riconoscenza
l'immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la
stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che offrono ai fedeli cristiani e al mondo
intero l'umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire
a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come
non sottolineare le loro fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la
loro carità tendenzialmente universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti
sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione:
quella di 'amici di Cristo', da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati?". …
"Ma l'espressione usata dal Santo Curato evoca anche la trafittura del Cuore di Cristo e
la corona di spine che lo avvolge. Il pensiero va, di conseguenza, alle innumerevoli
situazioni di sofferenza in cui molti sacerdoti sono coinvolti, sia perché partecipi
dell'esperienza umana del dolore nella molteplicità del suo manifestarsi, sia perché
incompresi dagli stessi destinatari del loro ministero: come non ricordare i tanti
sacerdoti offesi nella loro dignità, impediti nella loro missione, a volte anche
perseguitati fino alla suprema testimonianza del sangue?".
"Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa
stessa a soffrire per l'infedeltà di alcuni suoi ministri. É il mondo a trarne allora motivo
di scandalo e di rifiuto. Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è
tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e
lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di
generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori
spirituali illuminati e pazienti. A questo proposito, gli insegnamenti e gli esempi di san
Giovanni Maria Vianney possono offrire a tutti un significativo punto di riferimento: il
Curato d'Ars era umilissimo, ma consapevole, in quanto prete, d'essere un dono
immenso per la sua gente: 'Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più
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grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più
preziosi della misericordia divina'". …
In Gesù, Persona e Missione tendono a coincidere: tutta la sua azione salvifica era ed è
espressione del suo 'Io filiale' che, da tutta l'eternità, sta davanti al Padre in
atteggiamento di amorosa sottomissione alla sua volontà. Con umile ma vera analogia,
anche il sacerdote deve anelare a questa identificazione. Non si tratta certo di
dimenticare che l'efficacia sostanziale del ministero resta indipendente dalla santità del
ministro; ma non si può neppure trascurare la straordinaria fruttuosità generata
dall'incontro tra la santità oggettiva del ministero e quella soggettiva del ministro. …
"Ai suoi parrocchiani il Santo Curato insegnava soprattutto con la testimonianza della
vita. Dal suo esempio i fedeli imparavano a pregare, sostando volentieri davanti al
tabernacolo per una visita a Gesù Eucaristia. … Era convinto che dalla Messa
dipendesse tutto il fervore della vita di un prete: 'La causa della rilassatezza del
sacerdote è che non fa attenzione alla Messa! Mio Dio, come è da compiangere un prete
che celebra come se facesse una cosa ordinaria!'. Ed aveva preso l'abitudine di offrire
sempre, celebrando, anche il sacrificio della propria vita: 'Come fa bene un prete ad
offrirsi a Dio in sacrificio tutte le mattine!'".
"Questa immedesimazione personale al Sacrificio della Croce lo conduceva - con un
solo movimento interiore - dall'altare al confessionale. I sacerdoti non dovrebbero mai
rassegnarsi a vedere deserti i loro confessionali né limitarsi a constatare la disaffezione
dei fedeli nei riguardi di questo sacramento. …
Il Santo Curato non la pensava diversamente, quando diceva: 'Non è il peccatore che
ritorna a Dio per domandargli perdono, ma è Dio stesso che corre dietro al peccatore e
lo fa tornare a Lui'. 'Questo buon Salvatore è così colmo d'amore che ci cerca
dappertutto'". …
Con la Parola e con i Sacramenti del suo Gesù, Giovanni Maria Vianney sapeva
edificare il suo popolo, anche se spesso fremeva convinto della sua personale
inadeguatezza, al punto da desiderare più volte di sottrarsi alle responsabilità del
ministero parrocchiale di cui si sentiva indegno. …
"Egli teneva a freno il corpo, con veglie e digiuni, per evitare che opponesse resistenze
alla sua anima sacerdotale. E non rifuggiva dal mortificare se stesso a bene delle anime
che gli erano affidate e per contribuire all'espiazione dei tanti peccati ascoltati in
confessione. Spiegava ad un confratello sacerdote: 'Vi dirò qual è la mia ricetta: do ai
peccatori una penitenza piccola e il resto lo faccio io al loro posto'. …
"Il Curato d'Ars seppe vivere i 'consigli evangelici' nelle modalità adatte alla sua
condizione di presbitero. La sua povertà, infatti, non fu quella di un religioso o di un
monaco, ma quella richiesta ad un prete: pur maneggiando molto denaro (dato che i
pellegrini più facoltosi non mancavano di interessarsi alle sue opere di carità), egli
sapeva che tutto era donato alla sua chiesa, ai suoi poveri, ai suoi orfanelli, alle ragazze
della sua 'Providence', alle sue famiglie più disagiate. … Anche la sua castità era quella
richiesta a un prete per il suo ministero. Si può dire che era la castità conveniente a chi
deve toccare abitualmente l'Eucaristia e abitualmente la guarda con tutto il trasporto del
cuore e con lo stesso trasporto la dona ai suoi fedeli. … Anche l'obbedienza di san
Giovanni Maria Vianney fu tutta incarnata nella sofferta adesione alle quotidiane
esigenze del suo ministero. … La regola d'oro per una vita obbediente gli sembrava
questa: 'Fare solo ciò che può essere offerto al buon Dio'".
"Nel contesto della spiritualità alimentata dalla pratica dei consigli evangelici, mi è caro
rivolgere ai sacerdoti, in quest'Anno a loro dedicato, un particolare invito a saper
cogliere la nuova primavera che lo Spirito sta suscitando ai giorni nostri nella Chiesa,
non per ultimo attraverso i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità. 'Lo Spirito nei
suoi doni è multiforme... Egli soffia dove vuole. Lo fa in modo inaspettato, in luoghi
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inaspettati e in forme prima non immaginate... ma ci dimostra anche che Egli opera in
vista dell'unico Corpo e nell'unità dell'unico Corpo'.
… "Vorrei inoltre aggiungere, sulla scorta dell'Esortazione apostolica 'Pastores dabo
vobis' del Papa Giovanni Paolo II, che il ministero ordinato ha una radicale 'forma
comunitaria' e può essere assolto solo nella comunione dei presbiteri con il loro
Vescovo. Occorre che questa comunione fra i sacerdoti e col proprio Vescovo, basata
sul sacramento dell'Ordine e manifestata nella concelebrazione eucaristica, si traduca
nelle diverse forme concrete di una fraternità sacerdotale effettiva ed affettiva. Solo così
i sacerdoti sapranno vivere in pienezza il dono del celibato e saranno capaci di far
fiorire comunità cristiane nelle quali si ripetano i prodigi della prima predicazione del
Vangelo".
… "Alla Vergine Santissima affido questo Anno Sacerdotale, chiedendole di suscitare
nell'animo di ogni presbitero un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a
Cristo ed alla Chiesa che ispirarono il pensiero e l'azione del Santo Curato d'Ars. Con la
sua fervente vita di preghiera e il suo appassionato amore a Gesù crocifisso Giovanni
Maria Vianney alimentò la sua quotidiana donazione senza riserve a Dio e alla Chiesa.
Possa il suo esempio suscitare nei sacerdoti quella testimonianza di unità con il
Vescovo, tra loro e con i laici che è, oggi come sempre, tanto necessaria. Nonostante il
male che vi è nel mondo, risuona sempre attuale la parola di Cristo ai suoi Apostoli nel
Cenacolo: 'Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo'
(Gv 16,33). La fede nel Maestro divino ci dà la forza per guardare con fiducia al futuro.
Cari sacerdoti, Cristo conta su di voi. Sull'esempio del Santo Curato d'Ars, lasciatevi
conquistare da Lui e sarete anche voi, nel mondo di oggi, messaggeri di speranza, di
riconciliazione, di pace!".
VERSO L’APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE
RITIRO SPIRITUALE DEI SACERDOTI DELLA PROVINCIA DELLO SHAN DONG;
UNA RUBRICA NEL SITO DI FAITH CON STORIE E TESTIMONIANZE
Il cammino verso l’Anno Sacerdotale della Chiesa cattolica cinese continentale si è
intensificato all’avvicinarsi della sua apertura, il 19 giugno, in comunione con Papa
Benedetto XVI che lo ha indetto e con la Chiesa universale. Per prepararsi all’Anno
Sacerdotale all’inizio del mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, una
cinquantina di sacerdoti delle 9 diocesi della provincia dello Shan Dong hanno
partecipato a 5 giorni di ritiro spirituale guidato da don Robert Daviaud, Superiore
Generale dell’Istituto del Prado. Il ritiro si è svolto dal primo al 5 giugno nel Seminario
dello Spirito Santo della diocesi di Ji Nan. I partecipanti hanno approfondito e condiviso
l’esperienza dell’Amore di Dio verso i suoi sacerdoti, chiarito il rapporto tra se stessi e
il Signore, compreso come servire meglio la comunità dei fedeli diventando pastori
degni del Signore.
Anche la stampa cattolica cinese ha preparato l’apertura dell’Anno Sacerdotale con una
Rubrica dedicata all’argomento. Faith il più popolare sito cattolico continentale, ha
pubblicato una serie di articoli che raccontano la vita e la spiritualità di S. Giovanni
Maria Vianney, il Santo Curato d’Ars, oltre a riportare storie e testimonianze vive e
toccanti di umili sacerdoti di campagna. (NZ) (Agenzia Fides 16/06/2009)
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ANNO PAOLINO
“GRANDE TESTIMONIANZA AL MONDO MUSULMANO”
“E’ un bilancio estremamente positivo” quello che il presidente della Conferenza
episcopale turca (Cet), mons. Luigi Padovese, traccia al Sir dell’Anno Paolino chiuso
ufficialmente da Benedetto XVI il 28 giugno a Roma. “È la prima volta che a Tarso ed
Antiochia vediamo un flusso così continuo e consistente di pellegrini, che giungono da
tutto il mondo per rendere omaggio alla figura di san Paolo e partecipare alle
celebrazioni” spiega Padovese che è anche vicario apostolico di Anatolia, nel cui
territorio si trova la città natale di san Paolo. “Fino alla scorsa settimana a Tarso sono
passati 400 gruppi circa, composti anche da 150 persone”. Tutti questi pellegrini “venuti
in preghiera”, afferma il presule, “hanno dato ai musulmani una immagine molto
positiva della Chiesa e del Cristianesimo ed è servita, credo, anche ad allontanare alcune
loro diffidenze verso il mondo europeo ed occidentale ritenuto secolarizzato e fagocitato
dall’edonismo e dal relativismo. Credo sia stata una grande testimonianza”.
Nell’intervista mons. Padovese si sofferma anche su alcune iniziative del dopo Anno
Paolino, come “l’organizzazione di simposi sulla figura e l’opera di san Paolo, la
creazione di una biblioteca paolina ed anche un gemellaggio con Reggio Calabria”. Per
la chiusura dell’Anno in Turchia sono state previste una serie di celebrazioni che hanno
preso il via il 27 giugno con un convegno su san Paolo, il 28 la preghiera del Vespro col
patriarca ecumenico Bartolomeo I e il 29 la celebrazione a Tarso con il delegato
pontificio, il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo
interreligioso.
SAN PAOLO IN VATICANO
APRE IL 26 GIUGNO UNA GRANDE MOSTRA
corpo di Timoteo ci danno la viva
testimonianza della vita dei primi
cristiani. Tra gli sponsor dell’iniziativa
anche Famiglia Cristiana e la Società
San Paolo. Infomostra. San Paolo in
Vaticano. La figura e la parola
dell’apostolo delle genti nelle raccolte
pontificie. Musei Vaticani, dal 26
giugno al 27 settembre 2009.
130 opere in mostra fra cui 40 volumi di
estrema rarità, 25 reperti archeologici
mai esposti al pubblico, tra cui Il
sarcofago di terracotta del martire
Timoteo, recuperato dalla tomba di san
Paolo con un tesoro di 160 monete. I
cinque
sarcofagi
paleocristiani
provenienti dalla tomba di san Paolo
saranno esposti per la prima volta
insieme (tre di essi sono appena stati
restaurati). Alla fine della mostra verrà
proiettato un raro documentario di
Luciano Emmer: Sulla via di Damasco.
Milano.
“Famiglia
Cristiana” (n. 25 del
21 giugno 2009). A
conclusione dell’Anno Paolino la figura
storica di san Paolo
affiora dai reperti
archeologici vaticani
con estrema freschezza e vivacità.
Facendolo apparire ai nostri occhi un
vero compagno di viaggio per i nostri
giorni, come lo fu per i suoi
contemporanei. Cinque antichi sarcofagi
romani appena restaurati raccontano il
suo martirio e quello di san Pietro.
Affreschi, icone, antichi codici miniati,
libri a stampa e persino un raro
documentario ci rivelano la fortuna che
l’immagine e gli scritti paolini hanno
avuto in duemila anni di cristianesimo.
Infine, i risultati del recente esame sulla
tomba di san Paolo e la rimozione del
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“NUOVI DISCEPOLI DI EMMAUS NELLE UNIVERSITÀ”
1.500 STUDENTI UNIVERSITARI EUROPEI SI INCONTRERANNO A ROMA PER
CONFRONTARSI E INCONTRARE IL PAPA
Lo studio è una “provvidenziale opportunità per avanzare nel cammino della fede”:
sono parole del Santo Padre Benedetto XVI in uno dei numerosi incontri con gli
studenti universitari, interlocutori privilegiati del Papa e di tutta la Chiesa in quanto
testimoni incarnati di quella “speranza” che non tarda a concretizzarsi in azione di
evangelizzazione e forza pulsante della missione. Proprio dalla “sete di speranza” innata
nei giovani, nasce l’incontro in fase di preparazione a Roma, con data di inizio fissata
per il 9 luglio, quando 1.500 studenti delle università europee si incontreranno per
approfondire e confrontarsi su tematiche quali “i giovani e la speranza in Europa” e “i
giovani e la carità intellettuale”.
L’inizio dei lavori avrà luogo con una Celebrazione solenne presieduta da Sua Ecc.
Mons. Jean-Louis Bruguès, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica,
nella Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, quindi l’apertura ufficiale del Primo
Incontro Europeo degli Studenti Universitari. Il meeting è organizzato dall’Ufficio per
la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e promosso dal CCEE, il Consiglio
delle Conferenze Episcopali d’Europa, dal Ministero dell’Istruzione Università e
Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri. Dal 6 all’8 luglio i giovani saranno accolti
nelle città universitarie di Milano, Padova, Venezia, Firenze, Bologna, Perugia ed altre
località, per incontri con le cappellanie ed un primo approccio alla realtà universitaria
italiana, sotto la guida dell’Ufficio Nazionale CEI per l’Educazione, la Scuola e
l’Università.
“L’incontro europeo degli studenti universitari costituisce un momento molto
importante per programmare la presenza cristiana nelle università di tutto il continente –
afferma mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del
Vicariato di Roma – e questa presenza deve caratterizzarsi come forma di carità
intellettuale. Infatti è necessario ricomporre una nuova sintesi tra Vangelo e cultura, per
aiutare quest’ ultima ad orientarsi verso una elaborazione capace di garantire la vera
dignità della persona umana. Gli universitari dovranno farsi promotori per la
realizzazione di laboratori culturali nei loro atenei dove realizzare un dialogo
interdisciplinare indispensabile per individuare adeguate proposte alle sfide della società
contemporanea”.
Uno dei momenti di testimonianza del meeting sarà il pellegrinaggio alla Croce delle
Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg) che si svolgerà venerdì 10 luglio alle ore 21,
partendo dalla Facoltà di economia di Tor Vergata fino al piazzale Giovanni Paolo II,
luogo della Gmg del Grande Giubileo dell’anno 2000, dove la croce per l’occasione sarà
portata direttamente dal Centro giovanile San Lorenzo in Vaticano dove abitualmente è
custodita.
“Sono emozionato e mi sto preparando con la preghiera all’interno del gruppo della
cappellania universitaria della quale faccio parte - dichiara Thomas, 23 anni, di Berlino,
un futuro da architetto – è la prima volta che verrò nella città del Papa. Il nostro gruppo
è composto da 15 studenti ed abbiamo deciso di prepararci a questo importante
momento di approfondimento culturale, ma anche di pellegrinaggio, con una catechesi
settimanale presso la nostra università qui in Germania”. Momento centrale del Primo
Incontro europeo degli Universitari sarà sabato 11 luglio alle 9.30 con la Celebrazione
Eucaristica presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano,
nella Basilica di San Pietro. Al termine i partecipanti raggiungeranno il Palazzo
Apostolico per l’Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI, prevista per le ore 12.
(D.V.) (Agenzia Fides 17/6/2009)
PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO
Sr. M. Loredana Vito, defunta a Rieti (Italia), il 22 maggio 2009
Sr. M. Ecclesia Gastaldo, defunta a Sanfrè - Cuneo (Italia), il 28 maggio 2009
Sr. M. Giovannina Gramaglia, defunta a Roma (Italia), il 29 giugno 2009
MAMMA DI
Sr. M. Adriana de Jesús Romero
Messico
Sr. M. Agar Coreno
Casa Generalizia - Roma
Sr. M. Paola Ha
Corea
Sr. M. Sonia Cerdenia
Irlanda
Sr. M. Assumption Pallath
India
Sr. Martina Jin
Filippine/Taiwan/HK
Sr. M. Judith Mascarenhas
India
Sr. M. Diomira Abbà
Italia
Sr. M. Giuditta Pusceddu
Italia
PAPÀ DI
Sr. M. Gabriela Fiesco
Sr. M. Romana Pulichumavil
Sr. M. Scholastica Panthaladikal
Colombia/Ecuador
India
India
SOCIETÀ SAN PAOLO
Fr Frank Marion Santoro defunto a Staten Island (New York, U.S.A.), il 7 maggio 2009, a 87
anni di età, 59 di vita paolina, 57 di professione religiosa
Don Vincenzo Silvano Buongiorno defunto ad Alba - Cuneo (Italia), il 26 maggio 2009, a 87
anni di età, 75 di vita paolina, 61 di ordinazione sacerdotale
FIGLIE DI SAN PAOLO
Sr. Maurizia Sartorato
Sr. Leontina Facchiano
Sr. Maria Grazia Mannini
Sr. Rita Credito
Sr. Piera Marras
Sr. Maria Consilia Spedaliere
Sr. Maria Rosalba Barbieri
Sr. Natalina Maria Sanson
Sr. Maria Gabriella Cambielli
Sr. Maria Rosaria Paolicelli
Sr. Maria Giuliana Dalese
Sr. Anna Maria De Simone
01.05.2009
04.05.2009
06.05.2009
08.05.2009
23.05.2009
24.05.2009
03.06.2009
09.06.2009
11.06.2009
11.06.2009
16.06.2009
17.06.2009
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92 anni di età – 71 di vita religiosa
90 anni di età – 70 di vita religiosa
87 anni di età – 68 di vita religiosa
94 anni di età – 69 di vita religiosa
77 anni di età – 55 di vita religiosa
76 anni di età – 48 di vita religiosa
86 anni di età – 66 di vita religiosa
96 anni di età – 71 di vita religiosa
84 anni di età – 59 di vita religiosa
84 anni di età – 62 di vita religiosa
86 anni di età – 64 di vita religiosa
84 anni di età – 63 di vita religiosa