1° nr rivista il golfo dell`isola

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1° nr rivista il golfo dell`isola
BERGEGGI
IL GOLFO DELL’ISOLA
LA RIvista di Bergeggi, Noli, Spotorno, vezzi portio
NOLI
Ambiente - Cultura - Eventi - Territorio - anno 0 - numero 0 - DICEMBRE 2012
SPOTORNO
VEZZI PORTIO
1
Parco commerciale MOLO 8.44
VADO LIGURE - via montegrappa
superstore
APERTO TUTTI I GIORNI
CON ORARIO CONTINUATO 8,30/20,00
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DOMENICHE COMPRESE
Il Sindaco
di Bergeggi
Riccardo Borgo
“Bergeggi è un Comune turistico e la
sua amministrazione
ha sempre puntato molto sulla tutela
dell’ambiente, sulla valorizzazione del
territorio e sull’ Area Marina Protetta.
Ciò che a noi interessa è scommettere
su un turismo diversificato che possa
offrire accanto alla tranquillità ed al
relax di una vacanza al mare anche
una vasta gamma di sport outdoor:
chi viene nel nostro territorio a picco
sul mare può trovare qualcosa che
negli altri Comuni non c’è. Il Golfo
dell’Isola, che ci mette a sistema con i
Comuni di Spotorno, Noli e Vezzi Portio, permette di rendere più completa e
più efficace la promozione di un territorio in grado di offrire contemporaneamente spiagge, sport, storia, nuove
infrastrutture di qualità, un entroterra
ben conservato e valorizzato e un’ampia gamma di ricettività turistica e di
proposte enogastronomiche”.
Il Sindaco
di Spotorno
Giancarlo Calvi
è difficile ritrovare in Liguria, un territorio connesso
ad un golfo con così forti legami culturali, ambientali ed economici ed al tempo
stesso in grado di superare le storiche contrapposizioni campaniliste, per approdare al nuovo inizio di una
economia turistica indebolita da una serie di scelte
nazionali e non solo. Ed è proprio questo il punto che
vogliamo marcare: mentre l’Italia vive un momento
di forte difficoltà che rischia di comprimere le nostre
piccole economie, non in grado di reggere un lungo
periodo di disagio economico ed Il Golfo dell’Isola
lancia un messaggio di convergenza e di unità d’intenti: questa rivista nasce per dar voce a tutti noi e
per dare visibilità ad un progetto per nulla scontato.
Le Amministrazioni Comunali di questo comprensorio hanno avuto il merito e la capacità di superare
vecchie contrapposizioni aprendo la strada ad una
collaborazione, che d’ora in poi non potrà che essere
sempre più forte ed ampia. Questo impegno resterà
vivo nel tempo anche quando cambieranno amministratori e condizioni, perché l’idea dell’unità è vincente e ritengo che Il Golfo dell’Isola rappresenti con
coerenza i quattro territori sviluppandone le singole
peculiarità con una proiezione da modello turistico
moderno. Il mio e nostro impegno sarà nel far crescere questo progetto con le energie necessarie.
Il Sindaco
di Noli
Ambrogio Repetto
Il Sindaco
di Vezzi Portio
Alessandro Revello
Il Comune di Noli
partecipa al Golfo
dell’Isola insieme
alle altre amministrazioni coinvolte con la convinzione che le nostre
comunità possano crescere insieme,
anche e soprattutto sul tema della promozione e dell’offerta turistica, che
è poi elemento fondante della nostra
economia, guardando all’oggi di tutti
noi e al domani dei nostri giovani. Il
momento è difficile, ma i valori del
nostro splendido territorio sono tali e
tanti da giustificare uno sforzo condiviso, sicuri che storia, identità, ospitalità e ambiente possano coniugarsi
insieme per una esperienza turistica
unica e di qualità. Alla rivista che nasce oggi porgo l’augurio di poter raccontare la nostra terra, i suoi colori, le
sue emozioni.
Sono lieto di salutare la nascita della
rivista del Golfo
dell’Isola. Il consorzio che ci vede
insieme con Bergeggi, Noli e Spotorno è un progetto lungimirante che ci
vede uniti nella valorizzazione di un
territorio splendido e dalle innumerevoli biodiversità e peculiarità storico
artistiche, tutte comprese nel raggio
di pochi chilometri. Vezzi Portio con
le sue frazioni immerse nel verde è
l’esempio di un entroterra dalle forti
valenze naturalistiche a due passi dal
mare, capace di integrare una offerta
turistica moderna che mette insieme
mare ed entroterra, sport e sapori, storia e tradizioni, e che rende il nostro
territorio degno di essere raccontato e
promosso a livello nazionale ed internazionale.
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IL GOLFO DELL’ISOLA
LA RIvista di Bergeggi, Noli,
Spotorno, vezzi portio
con il patrocinio e il sostegno
delle Amministrazioni Comunali di
Bergeggi, Noli, Spotorno
e Vezzi Portio
in attesa di reg. del tribunale
Direttore Responsabile
Roberto Giannotti
[email protected]
Direttore Editoriale
Francesco Riccobene
[email protected]
Redazione
[email protected]
Pubblicità e inserzioni
[email protected]
Sito
www.ilgolfodellisola.it
[email protected]
Ringraziamenti
Coop Liguria
Le Officine
Traduzioni
a cura di Benedict School, Savona
Bergeggi, Noli e Spotorno sono
Bandiera Blu 2012
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Ho scattato questa foto, usata come sfondo della pagina, sulla spiaggia del Merello,
il rettilineo che porta a Spotorno, in un luogo che mostra la sua bellezza in ogni periodo dell’anno, anche d’inverno che però da noi ha il colore del sole e del mare.
Nel primo tepore che prelude all’arrivo della Primavera e poi della stagione estiva,
e in queste onde dai movimenti minimi senza rumore, piene di riflessi di luce c’era
tutta la meraviglia di questi luoghi.
Un mare da sogno, un luogo che pare sia stato baciato dalla benevolenza di chi ha
creato il Mondo, un luogo magico, che riesce persino a toglierti i pensieri, e a farti
respirare semplicemente natura. Amando queste terre e questo mare, con entusiasmo
ho intrapreso questo percorso editoriale con il Comprensorio de Il Golfo dell’Isola.
Le formule magiche del marketing territoriale infarcite di termini tecnici che ci propinano i tanti superesperti di turismo non ci interessano o, quanto meno, le sopportiamo benevolmente. Ci interessa lavorare sul campo, in trincea, non solo dietro un
computer. Anche se sono tempi difficili, dove i termini ricorrenti sono tasse, crisi
economica, la ricerca del lavoro, abbiamo un paradiso da promuovere, che può e
deve essere una risposta a questi problemi fondamentali. Un paradiso da raccontare.
E soprattutto da far funzionare, nell’ospitalità e nei servizi, che non possono essere
da meno di questa bellezza assoluta.
è un insieme dove ognuno deve far la propria parte: chi fa le regole a livello nazionale e locale, chi amministra il territorio, le associazioni di categoria, fino al singolo,
per raggiungere l’essenza pura del senso dell’ospitalità.
Perché è entrando in un bar, in un negozio o in un albergo ed essere accolti con un
sorriso che può e deve svilupparsi un’esperienza turistica straordinaria di chi ha ancora negli occhi la trasparenza di questo mare, per ritrovare il senso profondo della
vacanza, l’emozione di un viaggio nella conoscenza di un territorio con i suoi colori
e i suoi sapori e della sua gente, con le voci, le storie, i saperi.
Benvenuti, dunque, ne Il Golfo dell’Isola.
Roberto Giannotti
La sfida è lanciata, il Comprensorio dei comuni “Il
Golfo dell’Isola” nasce con un grande obiettivo,
quello di far crescere l’identità dei luoghi e di costruire un processo di accoglienza turistica lungo
12 mesi, per sostenere le aziende e l’occupazione
messi in crisi dalla violenza di un’economia aggredita da decenni di superficialità e clientelismi.
Risalire la china non sarà facile e non dipenderà soltanto dalle iniziative che sapremo mettere
in campo, sia in campo di accoglienza, con programmi di eventi di livello, che nel campo della promozione attraverso le politiche che Il Golfo dell’Isola ha predisposto, come il nuovo sito
www.ilgolfodellisola.it che dovrà interagire con i
turisti ed un programma di fiere ed eventi a cui
partecipare.
La nuova rivista del Golfo 2013, nell’edizione zero,
si presenta con una parte di traduzioni in inglese e
rappresenta una sorta di catalogo delle bellezze dei
nostri territori; l’obiettivo è trasmettere informazioni semplici su cosa succede nel nostri quattro
paesi per far sì che i turisti, ma anche i residenti,
abbiano le giuste indicazioni per visitare un luogo
particolare o godere di uno spettacolo interessante.
Il Golfo dell’Isola, che rappresenta il primo progetto
regionale di carattere istituzionale, cofinanziato dai
quattro comuni e sostenuto da investimenti privati, vuole funzionare da apripista nel panorama delle solitudini comunali e nei cronici campanilismi.
La Fiera Internazionale del Turismo “I Viaggiatori” di Lugano ed il Salone delle Identità Territoria-
Un Golfo di desideri
li presentato nella Fiera di Genova, entrambi del
novembre 2012, sono i due primi appuntamenti de Il Golfo dell’Isola che si presenta al grande
pubblico turistico con quest’appeal di territorio liberato dalle contrapposizioni anche politiche, visto che il progetto nato da un’idea nel 1998 ha visto la prima firma nel 2008 con quattro sindaci di
orientamenti politici diversi, ma consci di quanto
fosse necessario ritrovarsi attorno ad un’idea condivisibile. Oggi il progetto si è evoluto e le amministrazioni di comune accordo vi hanno destinato
energie economiche con un parametro fissato in
tre euro ad abitante per i tre comuni costieri - Bergeggi, Noli e Spotorno - ed un euro ad abitante per
il comune collinare di Vezzi Portio. Si tratta anche
in questo caso di uno sforzo non solo economico,
ovviamente, ma di energie comunali oltreché di
impegno da parte degli amministratori chiamati
a dar forza all’idea base “di come far conoscere
gli aspetti più belli e naturali dei nostri luoghi”.
Dalla riserva marina dell’Isola di Bergeggi alle
grotte, dagli arenili di Spotorno al suo centro storico, dalla pesca tradizionale di Noli al borgo medioevale, dal Museo del miele di Vezzi Portio, allo
splendido entroterra ligure. Siamo solo all’inizio
di un percorso che tutti ci auguriamo lungo e colmo di novità. Si tratta di dare omogeneità al progetto coinvolgendo le categorie economiche dei
nostri paesi, dal commercio, alla ricettività, alla
balnearità, indicando loro il modello di accoglienza e di sviluppo economico a cui d’ora in poi si
dovrà far riferimento, che farà la differenza rispetto ad altre realtà e che avrà l’obiettivo di essere percepito nuovo e moderno. Anche questo non
sarà facile, soprattutto in un momento di recessione, ma ritengo che sia proprio ora che si debba investire per essere pronti nel momento in cui l’economia darà segni di ripresa. Ritrovare uno spirito
unitario in grado di rappresentare questo lembo di
costa con originalità e professionalità, questo è il
nostro obiettivo principe.
Spotorno, Dicembre 2012
Franco Riccobene
Presidente del Comprensorio
Il Golfo dell’Isola
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Un territorio che si affaccia sul mare in una natura da sogno
Cos’è “il Golfo dell’Isola”
Il Golfo dell’Isola è la nuova idea per un turismo moderno e condiviso.
I Comuni di Bergeggi, Noli, Spotorno e Vezzi Portio
sono i protagonisti di questo progetto che ambisce
a divenire una opportunità per i turisti italiani e internazionali.
Come?
Facendo leva su un nuovo modello di collaborazione fra comunità
che fino a poco tempo fa operavano in “solitaria”
e che hanno compreso come sia indispensabile integrare i propri paesi
in un unico territorio sviluppandone le potenzialità singole e
offrendo alla clientela un ambiente unico e irripetibile.
Bergeggi, con l’Isola ed il suo Parco Marino
che racchiude un patrimonio sommerso di inestimabile valore.
Spotorno con le sue spiagge, il suo centro storico,
il suo ambiente balneare e ricettivo.
Noli, autoproclamata V Repubblica Marinara, con il suo borgo medioevale
racchiuso fra le mura ed il suo originale nucleo di pescatori.
Vezzi Portio con il suo ambiente tipico dell’entroterra ligure,
le sue frazioni ed il Museo del Miele.
Il Golfo dell’Isola è dunque questo, ma non solo.
Decine di eventi che si susseguono tutto l’anno
che offrono sempre nuove opportunità anche alla clientela più esigente.
La Bandiera Blu assegnata da anni ai Comuni costieri,
quattro paesi che offrono un elevato equilibrio di vita,
un ambiente tutelato grande palcoscenico per gli sport Outdoor.
E ancora 80 alberghi, 4 camping, 70 stabilimenti balneari,
centinaia di appartamenti estivi.
Il mare ed il sole.
Benvenuti nella vostra vacanza.
Un territorio che si affaccia sul mare in una natura da sogno
What is “il Golfo dell’Isola”?
Il Golfo dell’Isola is a whole new concept of Tourism partnership.
The municipalities of Bergeggi, Noli, Spotorno and Vezzi Portio
are the stars of this project, whose aim is to offer special holiday
opportunities to Italian and international tourists.
How?
By setting up a new model of collaboration:
these communities operated ‘solo’ until quite recently,
when they realised the advantage of joining forces
as a single territory in order to develop their individual potential,
offering visitors a unique and unparalleled tourist area:
Bergeggi, with its island
and Marine Park – an underwater patrimony of inestimable value;
Spotorno, with its beaches, historical centre,
bathing establishments and welcome facilities;
Noli, the self-proclaimed V Marine Republic, with its walled medieval village
and original fishing port;
Vezzi Portio, with its typically Ligurian hinterland,
its hamlets and Honey Museum.
Il Golfo dell’Isola is all of this, but there’s still more.
All year round, a succession of events offers interesting leisure-time
opportunities to the most discerning visitors.
The ‘Blue Flag’, awarded year after year to our four coastal partners,
testifies to the quality of the sea-water: a protected environment
and an ample arena for outdoor sports.
And again, 80 hotels, 4 camping sites, 70 bathing establishments,
hundreds of holiday flats.
Sea and sunshine.
Welcome to your holiday.
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BERGEGGI
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L’ISOLA E IL SUO PARCO MARINO
Island and Marine Park
Una vacanza a Bergeggi
offre piacevoli sorprese.
Un mare splendente
incorniciato
da bellissime spiagge,
l’Isola,
le falesie a picco sul mare,
le grotte, la sughereta,
e l’opportunità di visitare
l’Area Marina Protetta
dove nuotare ed immergersi
in fondali straordinari.
E ancora
lo sport outdoor
praticabile tutto l’anno
grazie ai pendii che lo rendono un balcone
naturale
dal quale si gode di un panorama mozzafiato
sull’intero arco Ligure.
A holiday in Bergeggi
offers some
delightful surprises.
Not only
a beautiful beach, cliffs, caves,
resplendent sea,
and cork-oak groves,
but also the opportunity to visit the Island’s
Marine Park,
where you can swim
and explore
the extraordinary sea-beds.
Enjoy outdoor sports
all year round,
thanks to the wind,
and to the cliffs overlooking
the coast.
And Torre del Mare, with its famous villas
and breath-taking views.
EVENTI A BERGEGGI
Bergeggi è un luogo particolare, dove nello stesso
spazio si ritrovano mille scenari diversi. Non c’è solo
l’Isola con la Riserva marina protetta, o le splendide
grotte, emerse e sommerse: c’è anche il paese vero e
proprio, variamente disteso nella sua composizione in
un moltiplicarsi di terrazze sul mare, dove ogni elemento è stato conteso alla natura, a partire dalla strada
che si inerpica sulla collina per raggiungerne i vari
punti, e dove ad ogni curva, ad ogni sosta, si apre un
panorama sempre diverso. Anche gli eventi dunque
sono in qualche modo connessi all’ambiente, che ti
coinvolge in ogni angolo del territorio. Già la Grotta della Galleria del Treno si presta anche ad essere
splendida location per eventi, come è stato con la rassegna settembrina “Musica nelle Grotte” che ha visto
a settembre 2012 in programma lo spettacolo “Blues
and roadsongs – viaggio alle radici della musica popolare americana” con il duo Stefano Ronchi e Fabio
Biale, a cura dell’Ass.musicale Corelli di Savona.
Ci sono poi gli splendidi concerti nella Chiesa parrocchiale di S.Martino Vescovo, e Cinemare, prestigiosa
rassegna cinematografica dedicata al mare, che si tiene
nei mesi di luglio ed agosto. Molto spazio è dedicato
allo sport, dalla canoa al parapendio alle immersioni,
né potrebbe essere diversamente con una natura e una
conformazione fisica di tale bellezza, che richiama appassionati di queste discipline dall’Italia e dall’estero.
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BERGEGGI
La grotta MARINA DI BERGEGGI
Il tratto di costa compreso tra Torre del Mare e l’abitato di Bergeggi, caratterizzato da un’alternarsi di insenature, promontori rocciosi e falesie, ospita la più
nota grotta marina della Liguria.
La Grotta Marina di Bergeggi costituisce un ambiente di notevole interesse archeologico e naturalistico.
Frequentata fin dall’antichità, al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti paleontologici, risalenti
al Neolitico.
Si tratta di una cavità carsica formatasi all’interno
di un massiccio di calcari dolomitici, di circa 200
milioni di anni fa. Alla sua genesi hanno concorso
processi di varia natura che si sono ripetuti più volte,
in tempi diversi.
La grotta, nel suo insieme, trova origine nella intensa
fratturazione della roccia dolomitica: le acque circolanti all’interno delle principali fratture della roccia,
attraverso processi di erosione carsica (dissoluzione
del carbonato di calcio contenuto nella roccia) hanno
allargato tali fratture fino a creare cavità più o meno
importanti. I processi di erosione marina hanno agito
solo successivamente, di preferenza là dove la roccia
era più carsificata e fratturata, allargando nel tempo
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le cavità e donando alla grotta l’attuale fisionomia.
La parte emersa presenta un’ampia cavità principale
nella quale oggi entra il mare e alcune diramazioni
poste a livelli superiori.
Sotto il livello del mare si articola invece in diversi cunicoli, sale più o meno ampie e laghi salmastri, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di
origine continentale proveniente da infiltrazioni.
Le testimonianze in essa conservate, la morfologia delle pareti e i depositi marini e continentali,
permettono di raccogliere dati fondamentali relativi
all’evoluzione dell’area durante il Quaternario, le
sue modificazioni e gli effetti della tettonica e delle oscillazioni del livello marino legate ai fenomeni
glaciali. Le indagini svolte sulle parti sommerse hanno dimostrato che la grotta costituisce un ambiente
notevolmente diversificato e di grande valore naturalistico, oltre che per la ricchezza di fenomeni carsici,
anche per la varietà di popolamenti biologici.
L’accesso alla Grotta è consentito esclusivamente
nell’ambito di visite guidate organizzate dal Comune
di Bergeggi (info: 019. 25.7901 – [email protected]).
La grotta della galleria del treno
a Bergeggi
la natura diventa scenario da vivere
La Grotta della Galleria del Treno è una cavità carsica
sotterranea di vaste dimensioni scoperta accidentalmente nel 1870, durante i lavori per la realizzazione
della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia. La galleria
ferroviaria che dà accesso alla grotta è ormai in disuso dal 1970, da quando la ferrovia venne spostata
più a monte e la tratta in questione abbandonata, ma il
tratto iniziale della cavità presenta ancora le pareti, il
pavimento e la volta anneriti dal nerofumo depositato
dai treni a vapore che per circa cinquant’anni vi transitarono. In questo contesto spiccano bianchissime
colate concrezionali e la candida sommità di stalattiti
e stalagmiti, che testimoniano come il lento processo
di deposizione del carbonato di calcio sia proseguito
dopo che cessò il transito dei treni a vapore all’interno
della galleria. La grotta è caratterizzata dalla presenza
di ampi saloni di crollo e ha uno sviluppo totale, considerando la lunghezza di tutti i rami che la compongono, di varie centinaia di metri. Il percorso turistico
consente, in circa un’ora e mezza, di esplorare solo
una porzione di questo complesso ed articolato sistema di gallerie, pozzi e saloni. La Grotta della Galleria
del Treno è pienamente inserita nel contesto costiero.
Il tratto di costa di fronte all’Isola offre incantevoli
scorci e paesaggi da sogno: le falesie ricoperte di macchia mediterranea dove nidificano i gabbiani e il mare
limpidissimo che nulla ha da invidiare a mari lontani
ed esotici. Uno spettacolare sentiero scavato nella roccia conduce all’ingresso della Grotta Marina, un vero
“museo geologico a cielo aperto”.
Per info e prenotazioni: 019-257901, 019-25790218.
L’Isola di Bergeggi,
l’Area Marina Protetta.
Natura e leggenda.
Un cono di roccia calcarea ricoperto da macchia mediterranea, i fondali marini, l’area costiera delle falesie ricche di grotte e piccole insenature: ecco l’Area
Marina Protetta “Isola di Bergeggi”, uno scrigno di
biodiversità, storia e leggenda. Questo luogo è qualcosa di unico che si può apprezzare in qualsiasi giorno
dell’anno, fruibile da parte di tutti, percorrendo a piedi
la Riserva Naturale Regionale o, ancora meglio, dal
mare. Qui oltre alla vista subentra l’olfatto: non solo
i profumi della straordinaria macchia mediterranea,
che sgomita in ogni più piccolo punto di roccia con
le sue essenze, i suoi fiori e suoi arbusti, ma anche
quello del Mediterraneo, inebriante. E poi c’è ancora
un senso, l’udito: ovunque si sentono i richiami dei
gabbiani, portati dal vento, e la risacca delle onde sulla
scogliera. E allora il pensiero va alla storia di questo
luogo, alle imbarcazioni che l’hanno costeggiata o avvicinata, dalle antiche navi romane che ne seguivano
le luci del faro prima di entrare nel porto di Vada Sabatia, ai leudi che solcavano la costa in lungo e in largo
per pescare o trasportare merci e materiali, fino alla
grande sagoma del Transylvania e agli eventi tragici
della storia che si mischiano ai luoghi. Ma torniamo
all’Area Marina Protetta “Isola di Bergeggi”, e alla
sua fondamentale istituzione.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con D.M. del 7 maggio 2007, ha istituito l’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi che comprende, oltre ai fondali circostanti l’Isola di Bergeggi,
anche l’area costiera delle falesie di Punta del Maiolo,
Punta Predani e Punta delle Grotte, prolungando in
mare i confini a terra della Riserva Naturale Regionale
(L.R. 10/85). La sua superficie, compresa interamente
nel Comune di Bergeggi, ricopre 2,1503 Kmq (215
ha) estendendosi dalla fascia costiera fino ai fondali
dell’isola L’area marina protetta è suddivisa in zone
sottoposte a diverso regime di tutela ambientale, tenendo conto delle caratteristiche ambientali e della
situazione socio-economica del territorio interessato.
La gestione dell’Area Marina Protetta è stata affidata
al Comune di Bergeggi a cui spetta il compito di tutelare e valorizzare l’ambiente marino, di promuovere
l’educazione ambientale e la ricerca scientifica, di valorizzare le attività produttive tradizionali e forme di
turismo ecocompatibile.
I fondali di Bergeggi vantano un notevole interesse,
sia dal punto di vista geologico, sia da quello biologico. Attorno all’isola, i gradienti batimetrici e le diverse
esposizioni del substrato, uniti alla natura geologica
di quest’ultimo, favoriscono l’instaurarsi di numerose
e diversificate associazioni biologiche come scogliere a Coralligeno e Praterie di Posidonia oceanica. Per
quanto riguarda la fauna marina, le zone più interessanti sono quelle attorno all’isola, in particolare quelle
rivolte verso il mare aperto, dove i substrati rocciosi
raggiungono profondità maggiori e il pesce abbonda.
Anche nelle zone sotto costa, già in pochi metri di profondità, è facile fare interessanti incontri con cernie e
murene, osservare i polpi nelle loro tane e, con un po’
di fortuna, imbattersi nei cavallucci marini.
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L’Isola di Bergeggi
L’Isola di Bergeggi, definita dai romani “antica insula
liguriae”, è un piccolo cono di roccia calcarea che dista solo 250 m dalla costa, in corrispondenza di Punta
del Maiolo, alla quale in origine era congiunta da un
istmo poi abraso dal mare.
Sull’isolotto che per tre lati strapiomba sul mare aperto, come una vera e propria fortezza naturale, si conservano importanti reperti storici ed archeologici.
Sulla sua sommità si conservano le basi di una massiccia torre circolare, posta all’interno di una struttura triangolare, costruita dai romani. Probabilmente
la torre veniva utilizzata come faro o avamposto di
segnalazione per il porto di “Vada Sabatia”, diventato
nell’età imperiale un riferimento fondamentale nei
traffici terrestri e marittimi della Liguria occidentale.
Nell’alto medioevo l’isola è interessata da vicende
sociali e religiose simili a quelle delle altre isole liguri. Secondo la tradizione in questo periodo vi si sarebbe rifugiato S. Eugenio, identificato un tempo col
santo vescovo di Cartagine in fuga dall’Africa, ma
oggi ritenuto più probabilmente un omonimo eremita,
esule sulle spiagge locali, abitate da genti pagane da
lui convertite alla fede cristiana.
Dopo la sua morte, l’eremo con le sue spoglie divenne luogo di culto e nel 992 il vescovo di Savona vi
fondò un monastero. A dirigerlo chiamò i monaci del-
le isole di Lérins, che rimasero sull’isola almeno fino
al 1346, oltre cioè il 1252, quando il sarcofago di S.
Eugenio, proclamato patrono di Noli, fu trasportato
nella cattedrale di S. Paragorio.
I resti di una chiesa paleocristiana del V-VI sec., insieme ad un più ampio edificio religioso a due navate
del XI sec., costruito alla base della Torre romana,
sul versante sud occidentale dell’isola, confermano
la continuità d’uso monastico, forse mai disgiunta da
quel ruolo militare e strategico che la presenza della
torre medievale, costruita sulla base di quella romana,
sembra attribuirle. Del declino marittimo della Liguria, si trova traccia sull’isola che già nel 1700 mostra
le proprie vestigia (le torri, l’abbazia, la chiesa paleocristiana, il pozzo d’acqua dolce) in uno stato di abbandono e di rovina. La cappelletta visibile da terra è
invece contemporanea, costruita intorno al 1950, vi si
celebrava fino ai primi anni ’80 una messa in memoria di S.Eugenio, con la partecipazione del Vescovo e
il trasporto delle reliquie del Santo dalla chiesa di S.
Paragorio di Noli.
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NOLI
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L’ANTICA REPUBBLICA MARINARA
the ancient Marine Republic
La bellezza di Noli
è tutta nella sua essenza
che associa una vacanza balneare ad
una storicità colma di suggestioni evocative e
di fascino.
La chiesa romanica di S. Paragorio,
le ampie ed eloquenti tracce di
un grande passato, insieme
alla tradizione della pesca, rappresentano solo
un acconto per una vacanza affascinante.
Un paese unico che si apre al turismo
internazionale e culturale
con opportunità esclusive e con
un entroterra fatto di luoghi
intatti: le frazioni di Tosse e Voze,
borghi incantati
restati intatti nel tempo.
The beauty of Noli is unique,
being at once a seaside resort
and a historic village rich
in evocative charm.
The Romanic church of St. Paragorius,
the ample and eloquent traces
of an important past,
along with its fishing tradition,
are a mere foretaste of a fascinating sojourn.
A place of unique appeal
opens to international and cultural tourism,
offering exclusive attractions
and an unspoiled countryside,
with gems such as
Tosse and Voze,
enchanting villages unmarred
by the passage of time.
noli,
quinta repubblica marinara
La “quinta repubblica marinara” si trova nell’insenatura tra capo Noli e punta del Vescovo. Da documenti dell’XI secolo risulta che, dopo la distruzione
dei Longobardi nel 641, il borgo fu ricostruito vicino al mare. La prima Crociata (1097) valse a Noli
privilegi politici e commerciali dal re di Gerusalemme. Fu feudo dei marchesi Del Vasto di Savona fino
al 1187, anno in cui raggiunse l’autonomia. Arricchita dai traffici commerciali, si costituì Repubblica
e nel 1202 si alleò a Genova. Nel 1239 divenne città
e sede di diocesi e l’indipendenza durò fino al 1797,
anno in cui subì l’invasione napoleonica. Nel centro
storico medievale rimangono molti edifici interessanti: palazzo Viale Salvarezza, casa Pagliano, la
torre del Canto e quella del Comune (tra le ultime
superstiti delle settantadue torri di Noli), tratti della cinta muraria e il castello di monte Ursino (XII
secolo), che, secondo la leggenda, ispirò a Dante
la descrizione del Purgatorio. La cattedrale di San
Paragorio, emblema del Romanico ligure, risale al
XII secolo: all’esterno tombe medievali e decorazioni con maioliche islamiche, mentre all’interno,
tra gli oggetti di maggior interesse, la copia lignea
del Volto Santo di Lucca, una cattedra vescovile
(XIII secolo) e affreschi trecenteschi. Le reliquie di
Sant’Eugenio, patrono della città, sono conservate
nella duecentesca cattedrale di San Pietro (rivisitata
nel XVII secolo) insieme al tesoro. Oltre al turismo,
la pesca è rimasta una delle principali attività di
Noli. A base di pesce sono i piatti tipici da accompagnare con i vini delle colline nolesi: pesce marinato,
seppie ripiene alla griglia, frittelle di “gianchetti” e
“tortellasso”. A Noli, patria di Antoniotto Usodimare (1415-1461), il navigatore che scoprì le isole di
Capo Verde, Giordano Bruno insegnò geometria e
cosmografia tra il 1576 e il 1578.
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EVENTI A NOLI
Noli ospita alcune manifestazioni di grande tradizione, come la Regata dei Rioni che a settembre coinvolge tutti gli abitanti, in un’ottica e una
filosofia che non va poi troppo lontano da altre
manifestazioni storiche italiane come il Palio di
Siena o di Asti. Qui si unisce il fatto sportivo
con la storia della Repubblica Marinara, tra agonismo, rievocazione storica e rivalità tra Rioni
che, nei giusti limiti, diventano il segno di una
comunità viva che sa rinnovarsi di generazione
in generazione nel rispetto delle tradizioni e della
propria identità. Sempre legata la territorio è la
Repubblica del Gusto, giunta nel 2012 all’ottava
edizione, che è poi la grande festa del pesce e dei
pescatori di Noli, sede, non dimentichiamolo, di
un importantissimo presidio SlowFood, quello
dei cicciarelli. Da alcuni anni la cittadina è poi
diventata sede di un importante festival musicale,
il NoliMusicFestival, con ospiti importanti che
stanno facendo crescere di anno in anno la manifestazione. Da ricordare anche il festival del cinema archeologico, che non poteva mancare in una
cittadina con un incredibile cantiere archeologico
quale quello di San Paragorio, attraverso il quale
si è potuta riscrivere la storia di Noli, non solo nel
Medioevo, ma sin dal tempo dei Romani.
16
I CICCIARELLI DI NOLI
Noli, Spotorno, Bergeggi, Vezzi Portio: ogni luogo,
sia pur in un ambito così apparentemente limitato
geograficamente, ha le sue specificità. Qui è il
regno della biodiversità, nel verde dell’entroterra,
nell’argento delle falesie, sopra e sotto il mare. Con
questo sentimento ci avviciniamo ai Cicciarelli di
Noli, presidio slow food, uno dei dodici presenti in
Liguria, dunque pochi e preziosi. D’altronde basta
salire lungo la strada che porta al Castello di Noli,
volgere lo sguardo verso il basso e si capisce subito
che l’arco marino che racchiude questo splendido
borgo è un qualcosa di speciale, di unico, qualcosa
che è lì da sempre, e che deve per forza preservare,
insieme all’orgoglio di chi è nato o vive qui,
qualcosa di altrettanto speciale: il cicciarello, un
piccolo pesce azzurro, chiamato anche Lusso, uso
a vivere in banchi piuttosto numerosi. I cicciarelli
non hanno squame e vengono pescati con la rete
a sciabica, altra tradizione ligure. Vanno fritti o
preparati in carpione, squisiti. Chi scrive ha avuto
il piacere di provare cos’è la pesca a sciabica. Su
altre spiagge storiche, quelle della Natarella a
Savona, ma la tecnica è tipica di gran parte della
riviera ponentina. Indossi una sorta di fascia in
pelle alla quale è agganciata una catenella con un
parte terminale che, con mossa rapida e sicura, devi
avvolgere alla corda della rete man mano che la
tiri su dalla spiaggia con la sola forza delle spalle,
alternandoti con gli altri compagni di sciabica,
dopo che con la barca si è stesa la rete da una parte
all’altra in un immaginario ferro di cavallo sul mare
e, con lentezza e regolarità, si comincia a tirare su
verso riva da entrambi i vertici. A un certo punto
vedi il sacco che si avvicina, e cominci a capire
se la pesca è andata a buon fine o meno, il ritmo
aumenta, questa volta a forza di braccia. C’è solo il
Cicciarelli di Noli:
un presidio Slow Food
che affonda le radici nella storia
rumore dei piedi nell’acqua, dei pesci che sbattono
e delle voci dei pescatori, il profumo del mare e del
pescato, in una attività senza tempo dove la fatica
diventa soddisfazione dello spirito.
Dove trovarli
Come ricorda il sito www.fondazioneslowfood.
it i pescatori del Presidio appartengono a una
cooperativa antichissima, fondata all’inizio del
Novecento come società di mutuo soccorso, e sono
gli eredi di una grande tradizione. Il Presidio vuole
valorizzare un pesce eccellente e salvare una tecnica
antichissima (la pesca con la rete a sciabica) ma
promuove anche una campagna più vasta in difesa
di tutta la piccola pesca del Mediterraneo, una
risorsa importante: culturale, turistica, economica.
Associazione Lussi di Noli
Noli (Sv) Palazzo del Comune
piazza Milite Ignoto - tel. 019 850605
I cicciarelli del Presidio - e l’altro pesce pescato
dai pescatori del Presidio - si possono trovare in
vendita, nei momenti consentiti dalla normativa,
presso il Mercato dei Pescatori, lungo la
passeggiata a mare di Noli (corso Italia), dalle ore
8 alle ore 12, uno degli ultimi mercatini del pesce
rimasti in Liguria, dove si può comprare il pescato
appena arrivato dalla barca, direttamente dalla
spiaggia.
Area di produzione
Comuni di Finale Ligure, Noli, Spotorno (provincia
di Savona).
I pescatori sono riuniti nella
17
SPOTORNO
18
VITA DA SPIAGGIA E FORTI EMOZIONI
Beach life and excitement
Spotorno,
al centro del Golfo dell’Isola
guarda un mare
da Bandiera Blu
ed offre un susseguirsi di eventi
per un anno di occasioni.
La spiaggia,
i giardini, le piazze,
il centro storico del Monte
ed il Castello Vescovile;
ma anche una gamma
di hotel di pregio e
di stabilimenti balneari
di grande appeal,
oltre ad un panorama
commerciale ampio e
colmo di occasioni.
Ed una lunga tradizione di accoglienza
turistica internazionale.
Set in the middle
of the Golfo dell’Isola bay,
with its beautiful
‘Blue Flag’ sea,
Spotorno offers a succession
of exciting events
throughout the year.
No only a splendid beach,
public gardens and squares;
the historic district climbing up
the hill, and the Vescovile Castle;
but also the numerous
top-quality hotels,
the extremely appealing
bathing establishments;
a consolidated tradition
for welcoming
international tourism;
and a wealth of interesting shops.
SPOTORNO:
TUTTI I COLORI DEL MEDITERRANEO
Spotorno deve certamente la sua fama di località
balneare situata nell’insenatura tra Bergeggi e Noli,
alla splendida spiaggia di sabbia, un arenile naturale
esteso per più di due chilometri, che nel tempo ha richiamato non solo turisti ma anche personaggi celebri: qui hanno soggiornato Camillo Sbarbaro e D.H.
Lawrence, per la bellezza del posto, per la ricchezza dell’ambiente naturale. Proprio in questi luoghi
Sbarbaro collezionava licheni per i suoi celebri studi
sull’argomento. Ma la zona era abitata già in epoca
romana, per poi svilupparsi nei secoli successivi in
borgo marinaro di un certo rilievo, tanto da motivare
nel XI secolo l’edificazione del pregevole castello,
una struttura tutta da riscoprire, e le torri di avvistamento del Correallo e Sant’Antonio. Arrampicato
su una propaggine collinare, il castello che ancora
oggi sovrasta Spotorno proteggeva il borgo dalle
invasioni e dalle guerre e accoglieva al suo interno
gli abitanti in caso di pericolo. Fu attaccato e par-
zialmente abbattuto nel corso della guerra nel primo
ventennio del XIII secolo tra impero e Repubblica
di Genova dai nolesi che alleati a Genova invasero e
saccheggiarono il borgo. Interessanti sono le ulteriori
testimonianze storico-artistiche del borgo: La chiesa parrocchiale del XVII secolo custodisce opere di
Giovanni Andrea De Ferrari, Domenico Piola e un
crocifisso di scuola del Maragliano; da visitare anche
gli oratori dell’Annunziata (per le opere seicentesche
e gli interessanti “ex voto” dei marinai) e di Santa
Caterina. L’oratorio dell’Annunziata sorge vicino a
piazza Aonzo e si presenta semplice e lineare ma capace di custodire pregevoli capolavori, testimonianze
della cultura pittorica ligure cinque-seicentesca. Gli
ex voto posti lungo le pareti laterali dell’oratorio testimoniano la vita marinara del borgo, con la storia di
imprese, miracoli e salvamenti in mare durante tempeste o affondamenti, con quadri e modellini di imbarcazioni che ci parlano di antiche rotte, viaggi per
mare e commerci antichi. E proprio da Piazza Aonzo, si può partire per un breve itinerario che unisce la
Marina con la zona medievale, lo splendido e un po’
misterioso borgo del Monte che si innalza verso la
collina. Attraverso via De Maestri o via Antico Ospedale ci si addentra in mezzo alla più tipica architettura ligure tra vicoli, crose e archi, una Spotorno meno
turistica ma forse per questo ancora più affascinante,
un angolo di Liguria dove il tempo sembra essersi
fermato. Appena si esce dall’abitato verso ponente o
levante, ci si ritrova nella macchia mediterranea più
profumata, tra lavanda, timi e rosmarini selvatici,
e splendide piante di mirto. Il liquore che qualche
spotornese ancora fa con le preziose bacche, non ha
nulla da invidiare a quello sardo, anzi. Scoprirne il
sapore è un po’ come scoprire il fascino nascosto di
questa terra.
19
SPOTORNO: EVENTI SUL MARE
Spotorno unisce alla bellezza del proprio borgo
marinaro e dei magnifici arenili naturali anche
una importante attività di animazione, che si è
concentrata in questi ultimi anni su alcuni eventi di prestigio, divenuti nel tempo appuntamenti
di rilievo nazionale. Parliamo di Immaginaria,
la rassegna primaverile di musica d’autore e
arte contemporanea, del Festival del Vento e
dell’Outdoor nei weekend di marzo ed aprile,
della Corte delle Nuvole con 10 spettacoli di teatro di strada per bambini che hanno caratterizzato l’estate, SpotornoComics giunta nel 2012
alla 18° edizione. Queste iniziative consolidate
sono state affiancate quest’anno da una intensissima attività di animazione, attraverso una serie
di attività sportive, ricreative, musicali e teatrali. Citiamo a marzo il Rally del savonese, con
partenza e arrivo a Spotorno; ad aprile la regata
di vele d’Altura del Golfo dell’Isola; nel mese
di luglio l’evento “Cuochi, Mercanti e Suonatori – Liguria Folk Festival; Comicamare con i
comici di Colorado e Zelig; l’Overlok Festival;
la Notte Nera, sempre con i comici e i prestigiatori di Colorado e Zelig; le Notti Italiane
Tricolore dedicate all’Italia; le Notti Bianche.
A settembre Spotorno in Jazz e l’Oktoberfest,
senza dimenticare il gemellaggio con gli amici
tedeschi di Bad Durheim. A Dicembre e fino a
Gennaio l’illuminazione natalizia del paese con
eventi ed iniziative. E’ una Spotorno da vivere,
per la bellezza del luogo, e per le tante iniziative
che la rendono viva in ogni mese dell’anno.
20
COMUNE DI
PER INFO
Ufficio Turismo del Comune di Spotorno
019 746971 Fax 019 746651
[email protected]
www.comune.spotorno.sv.it
http://festivaldelvento.it
www.marcopolo-e.com
In collaborazione con
Associazione Bagni Marini,
Associazione Albergatori, Croce Bianca, AVIS
Lega Navale di Spotorno e Noli.
SPOTORNO
Assessorato Turismo e Sport
LUOGO:
litorale di Spotorno (zona Bag
Lungomare Kennedy e Lungo
ORARIO:
- SABATO : dalle 14,30 alle 1
10,30 alle 12,30 e dalle 14,3
animazione musicale presso p
DJ Angelo Cattaneo
Bandiera Blu 2011
10 MARZO - 1 aprile 2012
EVENTI A SPOTORNO
SpotornoComics
e la Notte delle Vignette: 18 anni
di vignette e fumetti a due passi
dal mare. E il Golfo dell’Isola
diventa il Golfo del...Sorriso.
SpotornoComics nasceva 18 anni fa, da un incontro
fortunato tra l’Amministrazione Comunale di Spotorno e Roby Giannotti, all’epoca matita storica e
vignettista della Gazzetta dello Sport. Non si può
dire che sia nata per caso: tante componenti si sono
unite insieme, dall’impegno dell’Amministrazione
che da subito ha creduto e scommesso nell’evento,
all’entusiasmo con cui fu accolta dal pubblico di
spotornesi e turisti la prima edizione, alla passione
messa dall’organizzatore nel coinvolgere 15 umoristi di fama nazionale ed internazionale e convincerli a disegnare per una intera notte, la celebre Notte
delle Vignette, per il pubblico, fino allo sfinimento,
e soprattutto a considerare nelle loro vignette il territorio, nei temi che di anno in anno venivano lanciati.
Non ultimo, ci si è messa anche la piacevolezza della location, nella Piazzetta antistante la Biblioteca
Civica Sbarbaro, in mezzo alle palme dell’ex Hotel
Palace, splendida memoria della Belle Epoque del
turismo a Spotorno, a dieci metri dal mare. Da allora
il rito si è ripetuto ogni anno, nel primo weekend
dopo ferragosto e si è creato un rapporto affettivo tra
artisti e pubblico: molti turisti spotornesi vengono
proprio in quel periodo per avere la loro vignetta,
in una notte dove si donano e si ricevono sorrisi, e
non è poco di questi tempi. Ogni anno c’è un tema,
come dicevamo legato in genere al territorio. Nel
2012 si è tenuta l’edizione nr. 18 di SpotornoComics, Rassegna Nazionale di Satira&Fumetti ormai
tra le più longeve in Italia, organizzata come sempre
dal Comune di Spotorno Assessorato al Turismo e
da Roby Giannotti. Le vignette di quest’anno si sono
concentrate sul tema “H.D. Lawrence a Spotorno:
l’amante di Lady Chatterley ovvero tradimenti
sotto l’ombrellone”, un argomento caro ai spotornesi, per lo storico soggiorno del grande scrittore in-
glese a Spotorno negli anni ‘20, e che il Vicesindaco
Franco Riccobene ha voluto proporre agli umoristi.
La sera di Sabato 18 agosto si è solta così la celebre Notte delle Vignette, tra le palme della Piazzetta del Sorriso, davanti alla Biblioteca Civica di
Spotorno, sede storica di questo evento che vede i
vignettisti protagonisti assoluti nell’abbraccio festoso dei visitatori che ogni anno affollano la piazzetta
decorata con centinaia di piastrelle ceramiche con
le migliori vignette di questi anni. Nel 2012 l’evento, che gode del patrocinio ormai storico del Secolo
XIX come medipartner, si è legato per la prima volta
al cabaret, con la premiazione e la presenza di Carlo
Pistarino. E questo è solo il primo importante passo
nella direzione di sviluppare l’evento durante tutto
l’anno: SpotornoComics vuole diventare davvero
una capitale del sorriso, unendo fumetto, vignetta,
cabaret, ma anche illustrazione, corti di animazione,
e quant’altro legato alla creatività, pensando anche
ad un laboratorio permanente di disegno umoristico
e fumetti per i più piccoli, dopo la bella esperienza
con le scuole spotornesi e l’Associazione Genitori.
Insomma, ci sarà ancora da ridere.
21
VEZZI PORTIO
22
IL FAMOSO ENTROTERRA LIGURE
The famous Ligurian hinterland
Vezzi Portio,
nell’immediato entroterra,
a poche curve dalla costa,
con le sue frazioni
Portio, San Filippo,
San Giorgio e Magnone,
rappresenta
il mondo collinare ligure,
la quiete, il benessere
ed i profumi contadini.
Una opportunità per una vacanza lieve
in locanda o in Bed & Breakfast
o alla ricerca
di quella cucina spesso dimenticata.
Il Museo del Miele
completa la tipica offerta
di un piccolo borgo che si offre
ad un mercato turistico in cerca
della tradizione e dell’equilibrio.
Just a few turnings uphill,
not far from the coast, is Vezzi Portio,
with its hamlets
Portio, San Filippo,
San Giorgio and Magnone,
surrounded by the typical hilly Ligurian
hinterland, and by the tranquillity,
well-being and fragrances
of a farming community.
Enjoy a gentle holiday
in a Bed & Breakfast;
or explore the delights
of a little-known cuisine.
The Museo del Miele
(Honey Museum)
complements the typical
attractions of a small village
that opens to tourists in search
of tradition and harmony.
Il Comune di Vezzi Portio, situato sulle alture tra Finale Ligure e Spotorno, si estende per una su perfi
cie di 9,69 Kmq, interamente montana. Il paese ha
circa 800 abitanti ed è formato da quattro frazioni
principali: San Giorgio, San Filippo, Magnone e
Portio, suddivise in borgate e nuclei sparsi, senza
un comune centro urbano, immerse in un entroterra
verdissimo dal quale lo sguardo spazia verso la costa
e il mare. L’attuale unità amministrativa venne creata nel 1871, con sede in frazione Magnone, ma le
prime attestazioni scritte sul paese risalgono al Medioevo; non si esclude però che il territorio fosse già
abi tato in periodo romano, in relazione al passaggio
nella vicina Val Ponci della via consolare romana Iulia Augusta. E’ probabile infatti che la prima parte
del toponimo derivi dal personale latino VETTIUS;
la seconda viene riportata al latino PORTICUS,
riferito alla presenza nella zona di qualche costruzione antica, o intesa quale diminutivo del termine
ugualmente latino PORTUS, avente il significato di
‘rifugio, riparo’. L’attuale comune era anticamente
diviso nei due borghi distinti di Vezzi e Portio, che
ebbero un diverso contesto storico.Vezzi fece parte
della Castellania di Quiliano fino al 1191 quando
venne ceduto al Comune di Savona dai marchesi Del
Carretto. Nel XIV secolo il paese e il suo distretto
vennero staccati da Quiliano e infeudati alla nobile famiglia genovese dei Cicala.Il borgo di Portio,
invece, fece parte del Marchesato di Finale fino al
1598, quando divenne dominio della Spagna, come
l’intero territorio del marchesato. Nel 1713 passò
definitivamente alla Repubblica di Genova.
Entrambi entrarono nel Regno di Sardegna nel 1815
e nel successivo Regno d’Italia nel 1861. Dieci anni
dopo (1871) i due comuni di Vezzi e di Portio furono soppressi e costituiti nell’unica e attuale uni-
VEZZI PORTIO
TRA STORIA E NATURA
tà amministrativa. Il monumento più importante è
rappresentato dalla seicentesca chiesa parrocchiale,
dedicata a San Salvatore. Da ricordare anche le chiese di S.Giorgio con annesso oratorio e la chiesa di
S.Filippo, nelle omonime frazioni, in barocchetto
genovese. Ma il fascino di questi borghi è proprio
nell’aspetto mediterraneo delle case, isonale o addossate le une alle altre, con una articolazione degli spazi e dei volumi che ingloba percorsi pubblici
formando archi e vie porticate, in una alternanza di
grandi e piccoli volumi dall’aspetto arcaico e che
andremo a investigare e descrivere nei prossimi numeri del Golfo dell’Isola.
Il 6 agosto si tiene la Festa Patronale del San Salvatore, in frazione Magnone.
Durante l’estate il borgo si arricchisce di eventi e
sagre, come quella Napoleonica, a cura della Pro
Loco, o quelle gastronomiche dedicate ai ravioli e ai
figassin, a cura dell’ass. Acli San Bernardo.
23
VEZZI PORTIO
Vezzi Portio conserva nell’Oratorio della frazione San
Giorgio un particolarissimo museo, frutto del lavoro
del Cavalier Angelo Cappelletti che lo aveva ideato
ed allestito sin dal 1950 a Bregnano, in provincia di
Como, per poi trasferirlo nel verde di questa splendida porzione di entroterra ligure. è il Museo delle Api,
un’incredibile raccolta dedicata a questo utilissimo
insetto che è un tassello fondamentale nei ritmi della
natura ma anche del lavoro dell’uomo in campagna.
Il Museo è strettamente connesso all’Abbazia Santa
Maria di Finalpia dove, in un ampio salone all’interno del secondo chiostro, si possono già ammirare
alcuni mirabili reperti del museo e visitare l’azienda
apistica che lavora da più di cinquant’anni; il museo
vero e proprio come dicevamo è posto nell’Oratorio
di frazione San Giorgio in Vezzi Portio che lo ospita
dal 2010.Il museo custodisce oltre duemila reperti
provenienti da ogni angolo del mondo, alcuni dei
quali antichissimi, come un pezzo di propoli ritrovato in una millenaria tomba peruviana o alcuni torchi
per il miele risalenti ad epoche tra il ‘600 e l’800.
A questi si aggiungono oggetti di ogni genere: api
imbalsamate, smielatori, arnie, strumenti, fotografie,
libri e riviste internazionali.
24
Il Museo delle api
di Vezzi Portio
Il legame tra uomo e natura ha forti connotati spirituali e, in questo senso, la sinergia con l’Abbazia
benedettina di Finalpia, che ha origini risalenti al
XII-XIII secolo è ancora più stretta e ricca di significati. Attualmente vi risiedono i monaci che hanno
rivitalizzato questo luogo santo facendone un centro
religioso e culturale importante e rinomato a livello
nazionale. L’Abbazia è una grande raccolta di capolavori. Rifatta totalmente da Girolamo Veneziano
(1724-29), la facciata è in stile barocco. Del periodo
medievale rimane il campanile romanico gotico con
quattro ordini di bifore e cuspide ottagonale.L’interno
barocco ha una sola navata. Vi è custodito un organo
con cornice ad intagli lignei di Fra Antonio da Venezia (1551). Nella sacrestia ci sono armadi del cinquecento con tarsie sempre di Fra Antonio da Venezia
e un prezioso gruppo di ceramica dei Della Robbia.
Un’altra ceramica Robbiesca è nell’atrio dell’Abbazia. Tornando a Vezzi Portio è possibile visitare il
museo previo appuntamento telefonico o chiedere
informazioni a:
tel. 019 6049892 – 019 603129
fax 019 6049940
cell. 3346277059
TRANSYLVANIA
L’affondamento del transatlantico inglese SS
Transylvania davanti all’isola di Bergeggi (SV) il
4 maggio 1917. Una storia di straordinaria solidarietà della gente di Riviera, da Savona a Vado, da
Bergeggi a Spotorno, Noli e Finale.
Nel 4 maggio 1917, il transatlantico Transylvania,
termina il suo viaggio davanti alle coste di Bergeggi.
Un fatto tragico, come tanti accaduti durante la prima guerra mondiale, Un fatto in gran parte taciuto a
causa della censura imposta dalla guerra prima, dal
regime fascista poi. Nonostante questo, la nave e le
migliaia di storie che l’hanno da sempre accompagnata, ha proseguito il suo viaggio nella nostra memoria, lasciando una scia che con un po’ di attenzione è possibile seguire. Gli indizi sono sparsi in tutto il
mondo, nascosti magari in piccoli frammenti che via
via riemergono o scompaiono. Nei cassetti dei ricordi di chi sopravvisse e torno in Inghilterra, in alcune
foto sbiadite che ormai perdono significato se non si
è più in grado di collegarle con i fatti per cui venne
scattata. Parlare dell’affondamento del Transylvania
non è un semplice esercizio di memoria per non dimenticare, ma un punto di riferimento del tempo per
capire cosa è cambiato in Liguria e dentro di noi in
quasi un secolo di storia. Per questo è giusto e importante che il Transylvania possa liberamente navigare
e continuare i l suo viaggio in questo presente che per
allora era solo un inimmaginabile e remoto futuro,
altrettanto incomprensibile di come può essere per
noi ormai pensare il mondo di ieri. Il fatto storico:
durante la prima guerra mondiale, l’esercito britannico utilizzò buona parte della flotta civile a scopi
bellici. In particolare, navi passeggeri e transatlantici
famosi, vennero utilizzati per i trasporto delle truppe
verso i vari fronti. Il Transylvania, una delle punte di
diamante della compagnia Cunard, venne impiegata
con una certa regolarità sulla tratta dalla Gran Bretagna fino ad Alessandria D’Egitto, per far confluire
truppe e rifornimenti sul fronte coloniale. Per diversi
anni completò con successo questa tratta, facendo
spesso scalo a Marsiglia e altri porti intermedi. La
mattina del 4 maggio 1917 a due miglia dalla costa
il piroscafo inglese “Transylvania”, con un mare agitato, avanzava verso Savona scortato da due navi da
guerra giapponesi, i cacciatorpedinieri Matsu e Sakaki. Il convoglio partito da Marsiglia, trasportava
3500 soldati inglesi e circa 65 crocerossine brittanniche. Alle ore 10,45 un sommergibile tedesco della
serie UB63, appostato in agguato in zona, colpiva
con un siluro il Transylvania, facendolo inclinare vistosamente. Verso le 11,40, il sommergibile colpiva
con un secondo siluro il grande piroscafo che alle
12,20 cominciava ad affondare, inabissandosi dieci
minuti più tardi. Dei 3500 uomini a bordo, 270 si
salvarono con le scialuppe e zattere, la maggior parte
sui caccia giapponesi di appoggio, altri su due Caccia
italiani accorsi, il “Corazziere” e il “Garibaldino”, ed
altri ancora sui rimorchiatori “Savona” e “America
II” partiti dal porto di Savona. 22 naufraghi furono
raccolti da 4 barche da pesca con 24 uomini accorsi a
forza di remi e a vela dalla spiaggia di Noli, incuranti
delle condizioni proibitive e del vento che al ritorno
sospinse queste imbarcazioni sulle spiagge di Noli,
Varigotti, Finalmarina. Nella tragedia perirono 407
persone. 96 salme furono recuperate sulle spiagge
di Vado Ligure, Noli, Spotorno, Pietra Ligure, fino
a Bordighera. Altre 34 salme trasportate dalle correnti furono raccolte sulle coste della Francia e della
Spagna. 284 vittime furono considerate disperse. Le
85 vittime recuperate sulle spiagge del Savonese riposano, da allora, nel Cimitero di Zinola, a Savona.
Questo rimane ancora oggi l’affondamento più tragico mai avvenuto nel Mediterraneo.
Il ritrovamento del relitto
Il 7 ottobre 2011, dopo 94 anni dall’affondamento,
i sommozzatori del Centro Carabinieri Subacquei
di Genova, coadiuvati dalla ditta Gaymarine di Lomazzo hanno ritrovato il relitto, al largo di Bergeggi,
adagiato ad una profondità di 630 metri.
25
con il patrocinio di
Rassegna nazionale per la promozione
dei territori e delle produzioni identitarie
23.25 novembre 2012
Fiera di Genova – Pad. B
Segreteria organizzativa
Totem srl 0185.598427
[email protected]
Organizzazione
Fiera di Genova 010.53911
[email protected]
26
www.saloneidentitaterritoriali.it
a Genova il Salone delle identità territoriali
debutta dal 23 al 25 novembre
un viaggio alla scoperta
delle eccellenze locali
con il festival delle identità anche
il cinema promuove il territorio
Far conoscere e valorizzare le produzioni, la cultura e le tradizioni, spesso poco
conosciuti, che fanno di ogni territorio un
qualcosa di unico e irripetibile. E’ questo
l’obiettivo del Salone delle Identità Territoriali, organizzato dal 23 al 25 novembre
2012 da Fiera di Genova SpA in collaborazione con ANCI Liguria, Compagnia dei
Sapori e Accademia delle Imprese Europea
con il patrocinio di ANCI nazionale (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e
Fondazione Carige. SIT darà la possibilità
di confrontarsi con lo straordinario patrimonio di eccellenze che, a partire dai prodotti De.CO. (Denominazione Comunale)
fino ad arrivare alle produzioni artigianali
e agroalimentari e alle risorse storico-culturali e ambientali, caratterizzano il territorio italiano in ogni sua piccola parte. “La
promozione delle eccellenze agroalimentari dei mille territori italiani sbarca alla
Fiera di Genova” sottolinea il presidente
Sara Armella. “Siamo orgogliosi di poter
annunciare una nuova manifestazione che
unisce la dimensione nazionale alla valorizzazione della tipicita’ dei prodotti locali. Non sara’ soltanto una vetrina, sara’
anche un’occasione di approfondimento
e di discussione attraverso convegni e seminari, ponendo al centro la necessita’ di
promozione dei sistemi territoriali, unendo
le energie di Comuni e produttori, attraverso la leva promozionale della Fiera di
Genova”.
Una vetrina straordinaria per enti pubblici
e produttori locali che, per la prima volta
a livello nazionale, avranno la possibilità
di promuoversi e sostenere le produzioni
tradizionali, anche le più piccole e dimenticate, del proprio territorio. Sarà inoltre
un’efficace occasione per far incontrare
realmente domanda ed offerta e contribuire a fare rete, dove possibile in termini di
capacità produttiva, anche a livello internazionale. Tutto ciò in un momento in cui
l’identità italiana e il “made in Italy” hanno
bisogno di ripartire proprio dalle origini.
“Le Identità Territoriali non sono solo legate all’enogastronomia, includono tutte
le peculiarità di un comprensorio, dai pregi paesaggistici a quelli ambientali, agli
antichi mestieri. Per questo come ANCI
Liguria crediamo fortemente in questo
progetto di valorizzazione complessiva
dei territori e svolgiamo un ruolo attivo
per coinvolgere i Comuni liguri e le altre
ANCI Regionali” commenta Pierluigi Vinai, segretario di ANCI Liguria.
Tutto ruoterà intorno a piazza Italia, una
grande piazza dove tutte le straordinarie
peculiarità del nostro Paese troveranno
spazio per degustazioni e presentazioni. A
contorno il Food Village, un mercato allestito con le tradizionali bancarelle per acquistare le eccellenze dell’enogastronomia
italiana e Food Experience, un unico ristorante condiviso da più professionisti della
cucina per una proposta enogastronomica
trasversale ai diversi territori presenti e poi
ancora il Food edutainment, un’Arena del
gusto dedicata a momenti di intrattenimento, spettacolo e cultura gastronomica con
show coking, degustazioni guidate, workshop e laboratori.
La tre giorni della rassegna sarà caratterizzata da un fitto programma di convegni e
talkshow tematici; già annunciato il “Forum delle identità territoriali” con l’obiettivo di esplorare le opportunità di promozione del territorio offerte da Expo 2015.
E nell’ambito del Salone arriverà a Genova il “Festival delle identità’”, la rassegna cinematografica che fa della cultura e
dell’identità locale il motore di sviluppo
del territorio organizzata da “Learn to be
free”, l’associazione presieduta da Irene
Pivetti. Un’area specifica sarà dedicata alla
consulenza e all’informazione con sale per
seminari sul marketing territoriale e sulla
valorizzazione dei prodotti.
Info:Fiera di Genova 010.5391253-245
www.saloneidentitaterritoriali.it
27
È questa l’entità nata per promuovere un territorio che comprende Finale Ligure, Borgio
Verezzi, Noli, Orco Feglino, Vezzi Portio,
Calice, Rialto. In primis è fondamentale
domandarsi: ”per quale ragione “ Quattro
Borghi”? Intanto la coerenza ed affinità tra
i borghi interessati e coinvolti nel progetto,
le radici medievali, l’ appartenenza ai borghi
più belli d’ Italia, la posizione tra costa ed
entroterra, il desiderio di “fare la differenza e
dare un valore aggiunto” nel posizionamento del mercato turistico, affini radici culturali.Il target turistico di riferimento per il progetto “Quattro Borghi” è legato all’ aspetto
culturale del “VISITARE e SCOPRIRE un
luogo”, all’enogastronomia, all’artigianato
e all’ outdoor. Questa nicchia di turismo di
qualità oggi rappresenta una promettente potenzialità, sia per la crescente domanda del
mercato, sia per la possibilità di destagionalizzazione. Tutto questo è stato testimoniato
dal grande successo di pubblico alla presentazione dl progetto di marketing turistico
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“Quattro Borghi, emozione autentica”, svoltasi a marzo 2012 nella “Sala Eventi”, nel
Complesso di Santa Caterina di Finalborgo,
nell’ambito del “Salone dell’agroalimentare ligure”. Il progetto prevede la creazione
di un’unione tra i comuni di Noli, Finale
Ligure e Borgio Verezzi per coordinare le
singole attività promozionali e di intrattenimento e metter in campo una comune azione volta all’individuazione e soddisfazione
di nuovi target turistici, assistendo e favorendo inoltre l’interazione degli operatori
economici che operano nel settore turistico,
commerciale e agricolo del comprensorio.
A tale scopo le giunte dei tre comuni hanno
già siglato un primo accordo di programma.
“Attraverso la realizzazione del marchio
“Quattro borghi” – ha dichiarato Lorenzo
Carlini, presidente dell’Associazione Albergatori di Finale Ligure – ci si propone
di tutelare e migliorare l’immagine del territorio e la qualità dei servizi di ospitalità a
garanzia della tipicità del prodotto offerto”.
Obiettivo del marchio “Quattro Borghi” è la
promozione e valorizzazione turistica di un
territorio che in un breve tratto di costa riunisce tre borghi appartenenti ai “borghi più
belli d’Italia” (Noli, Finalborgo e Verezzi)
e Varigotti, di cui è universalmente nota la
bellezza e peculiarità, valorizzando altresì
le enormi potenzialità dell’Altopiano de Le
Manie, le grotte di Borgio e le altre emergenze di questo territorio, non precludendosi
nel contempo di coinvolgere anche i comuni
dell’immediato entroterra, a partire da Calice Ligure, Rialto, Orco Feglino e Vezzi
Portio.
Correre sul mare: il 1° Berg Trail
Il comprensorio del Golfo dell’Isola è un luogo
ideale per fare sport. Tanti gli eventi in programma durante l’anno. A novembre 2012, e precisamente domenica 18, L’A.S.D. Runners Italia
in collaborazione con la Proloco e il Comune
di Bergeggi organizza, domenica 18 novembre,
il “I° Berg Trail”: una corsa competitiva che si
svolge su un percorso di 22 km e 1.100 metri
di dislivello nell’entroterra dei Comuni di Bergeggi, Spotorno e Vado Ligure, sotto le insegne
del Golfo dell’Isola. La manifestazione è aperta
a tutti gli atleti dai 16 anni compiuti in possesso
del certificato medico di idoneità sportiva agonistica. La partenza della manifestazione verrà
data nei pressi della palestra comunale di Bergeggi alle ore 9,30 di domenica 18 novembre.
La corsa viene organizzata in regime di semi
autosufficenza idrica e alimentare. Sono previsti n° 2 ristori idrici e alimentari a metà e fine
percorso. La quota massima raggiunta e di 500
metri s.l.m. e il percorso prevede altri 2 passaggi sopra i 400 metri s.l.m. Sono presenti alcuni
tratti tecnici caratterizzati da sentiero pietroso.
Il tempo di percorrenza viene stimato in un arco
temporale compreso tra le 2 ore per i primi concorrenti, e le oltre 5 ore per gli ultimi.
La nostra rivista esce praticamente in contemporanea con l’evento, ma ne diamo comunque
gli estremi. Sarà possibile ritirare i pettorali
presso la palestra comunale di Bergeggi nella
giornata di sabato 17 novembre a partire dalle
ore 15 e fino alle 20 e nella giornata di domenica 18 novembre dalle ore 7 alle ore 9,15. Per
tutti gli atleti, è possibile pernottare gratuitamente presso la palestra comunale di Bergeggi
o a pagamento presso le strutture convenzionate. Per la sera del sabato, è anche prevista una
cena in convenzione al prezzo di 20 euro presso
un ristorante convenzionato. La quota d’iscrizione è di 22 euro ed è comprensiva del pranzo
di fine manifestazione. Per provvedere all’iscrizione è necessario inoltrare una mail o un fax
ai seguenti riferimenti: info@prolocobergeggi.
it o fax al numero 019 25790220. Diamo poi i
riferimenti del sito per tutti coloro che vogliono
avere informazioni, anche per le prossime edizioni della corsa: www.turismobergeggi.it
Per informazioni sulla corsa, sul percorso e sulle modalità di iscrizione è possibile consultare
il sito della manifestazione oppure il sito www.
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