1.laboratorio la lezione frontale

Transcript

1.laboratorio la lezione frontale
ORGANIZZARE LA LEZIONE
FRONTALE
LABORATORIO
“GESTIONE DELLA CLASSE”
A cura di Maria Bruna Orsi
Formatrice per la rete di scuole “Senza Zaino”
[email protected]
SCHEDA DI PROGETTAZIONE
Facendo riferimento alla mappa esplicativa (All. 1) :
1. scrivere una riflessione condivisa nel gruppo, sull’uso della lezione frontale nella didattica,
attingendo alla propria esperienza diretta (come docente o studente) e rilevandone
eventuali elementi di criticità e proponendo miglioramenti. E’ possibile utilizzare anche l’
All.3 e l’ All.3bis
2. utilizzando come modello l’All.2, prevedere una sequenza di regole e procedure da
condividere con gli studenti (scrivere una lista chiara e sintetica utilizzando il linguaggio
degli studenti)
3. predisporre il timetable di una lezione (condiviso con gli studenti) rendendola reale
specificando l’ordine di scuola, l’argomento scelto, il ruolo del docente e degli studenti
(utilizzare l’ All.4 e l’ All. 4bis).
All.1
PERCHE’
CHI
COME
LA LEZIONE FRONTALE (LF)
(da Linee-guida SZ)
La LF come lezione magistrale può essere eseguita all’inizio di un’attività di
apprendimento quando si tratta di attività di avanzamento. In tal caso il
questione è quella di incrementare le conoscenze in un ambito disciplinare.
Ad esempio: abbiamo imparato le divisioni a una cifra, ora con la LF vengono
spiegate le divisioni a 2 cifre
Nelle attività autentiche invece è opportuno individuare il momento adatto per
la LF.
Ad esempio nel caso di una ricerca di storia la prima fase dovrà essere quella
di una sollecitazione problematica, della formulazione di interrogativi e
domande, la ricerca delle ipotesi, la sollecitazione degli interessi e delle
motivazioni sull’argomento. E’ il momento della riflessione. E’ quando si
passa alla realizzazione della ricerca che diventa utile la LF per vari aspetti:
1. perché c’è la necessità di approfondire uno o più argomenti
2. perché c’è la necessità di fare il punto della situazione ovvero un breve
report sulle tappe fino a lì percorse
3. perché si deve fare una conferenza finale dove si illustra la sintesi della
ricerca effettuata.
 Il docente della classe
 altri docenti della scuola che magari sono molto competenti
sull’argomento (si può fare anche attraverso lo scambio: il docente della
classe in questione va nella classe del collega che farà nella propria classe
la LF)
 il preside dell’istituto su argomenti nel quale è competente
 gli alunni che si preparano in modo adeguato
 i genitori, anch’essi preparati e su argomenti che conoscono magari che
attengono alla loro vita professionale
 altre persone esperte.
Il come della LF è la parte più significativa. Si tratta di organizzare questo
tipo di attività in modo che risulti piacevole, efficace, interessante.
Il come è connesso ai precedenti punti:
 se la LF non è posta al momento giusto e se non se ne capisce il
significato, la partenza può risultare molto difficoltosa. Molti allievi
subiscono spesso la lezione frontale con l’idea che sia necessario ascoltare,
in ogni modo, l’insegnante, senza porsi il problema del perché…
 se nella LF intervengono altri soggetti opportunamente inseriti nel
percorso e effettivamente competenti, allora si ha un significativo effetto di
variazione che avrà certamente un impatto positivo.
L’effetto annuncio e il timetable
Le 4 mosse per
la LF:
preparazione
Come per tutte le attività di formazione l’informazione preventiva, l’annuncio
e il fornire materiali per la consultazione ha un impatto sull’efficacia del
percorso proposto. Se vado a vedere una partita di calcio mi informo sulle
formazioni delle squadre, se vado ad un concerto cerco notizie sui musicisti e
ascolto le musiche su youtube. Ciò vale anche per la LF. Queste sono le
azioni possibili:
La preparazione del docente
 approfondisce i contenuti della tematica oggetto di LF
 elabora una scaletta con i punti dell’intervento che distribuisce il
giorno prima e che chiede agli allievi di tenere di fronte durante la LF
 stabilisce il metodo di esposizione. Se ne possono individuare 4
(Castagna):
1. metodo deduttivo: una premessa che spiega gli scopi, lo sviluppo
dei singoli punti, la conclusione e la sintesi
2. metodo induttivo: si fa una premessa, si presenta un caso, si fa una
riflessione per punti, si traggono conseguenze e conclusioni
3. metodo delle domande: si fanno domande all’uditorio (o si parte
da domande che sono state raccolte precedentemente tra gli
alunni), si fa una premessa che illustra lo scopo, si procede per
punti, si tirano le conclusioni
4. metodo storico: semplicemente è il racconto di un evento, la
storia di qualcosa o qualcuno (non propriamente una
spiegazione): si fa una premessa di inquadramento, si sviluppa il
racconto in brevi capitoli, si conclude-
esecuzione,
discussione
Per una LF efficace occorre stabilire la durata (dai 10 ai 25 min. a seconda
dell’argomento e del livello del gruppo classe).
La LF deve svolgersi in un luogo preciso, magari sistemato precedentemente
dagli alunni e dal docente. Durante l’esecuzione della LF gli alunni devono
ascoltare in silenzio in modo che il docente non debba distrarsi nel richiamare
l’attenzione o intervenire per comportamenti scorretti.
Gli alunni si dispongono in posizione nell’area adibita alla LF dotati del
programma dell’incontro e di materiale di consultazione e di quello per
prendere appunti.
Si possono utilizzare, ad esempio dei cartoncini dove sono scritti i punti
principali dell’intervento prima di ogni punto da trattare il docente li fa
distribuire da un alunno ai compagni di classe. In ogni modo è utile anche
l’uso di videoproiettore o LIM. Ma anche sulla lavagna possono essere
precedentemente scritti i punti da affrontare.
Va sempre lasciato un tempo congruo per le conclusioni. 5 minuti finali
servono per il riepilogo dei punti utilizzando, magari, parole – chiave.
La discussione è importante ma spesso viene svalorizzata a causa di una
gestione non sempre oculata per cui si originano momenti di confusione e di
disorganizzazione. Tra le ragioni di ciò possiamo annoverare:
 una mobilitazione in simultanea data dalla sovrapposizione di
richieste di interventi da parte degli alunni (tipico è l’uso di far alzare le
mani);
 una mobilitazione in simultanea data dalla sovrapposizione degli
interventi degli alunni, per cui le voci si accavallano fino a creare una
situazione di disturbo acustico significativa;
 poca chiarezza negli alunni sul tipo di intervento da fare;
 tempi di discussione che si allungano anche a causa del desiderio del
docente di far intervenire tutti per i più vari motivi: per far partecipare,
per avere un riscontro sulla comprensione, per fare una valutazione.
Per migliorare la discussione occorre lavorare sui modi degli interventi e sui
modi dei contenuti.
Il docente elabora insieme agli alunni i modi degli interventi. Ad esempio gli
alunni scrivono su un foglio l’intervento, l’insegnante chiede di leggere
secondo la sua scelta o secondo un turno stabilito, oppure gli alunni prendono
la parola secondo un turno stabilito magari specificato da un cartellone per cui
non occorre alzare le mani…
Il docente elabora insieme agli alunni anche i modi dei contenuti per
intervenire sui contenuti della LF e che debbono essere rispettati. Si possono
individuare ad esempio 3 raggruppamenti:
1. la richiesta
2. la comprensione
3. il contributo
La richiesta attiene alla necessità eventuale di soffermarsi sulla LF e per
capirne meglio i contenuti, gli aspetti essenziali. La comprensione riguarda
brevi interventi che consentono all’alunno di lavorare sulla comprensione e al
docente di verificare l’efficacia del suo intervento I contributi invece è
l’esplicitazione del pensiero e delle emozioni di ciascuno.
compito
Infine il docente può dare dei compiti da eseguire ai tavoli. I modi relativi alla
comprensione possono essere più distesamente, ad esempio, proposti per un
compito specifico. Inoltre a seguito della LF si possono organizzare sia
compiti di approfondimento che di esercitazione. Va da sé che il docente
dovrà curare questa attività che segue la LF predisponendo il materiale e
indicando i modi di lavorare.
All.2
Titolo: la lezione frontale
(aspetto relazionale - didattico)
Domanda (Qual è il problema?) Come impostare e assistere ad una lezione frontale.
Descrizione (Che cosa facciamo?) Ci si organizza nel modo migliore per assistere ad una lezione
frontale.
Procedura elaborata (per alunni e docente):
1. Inizio: NON DISTURBARE  l’alunna/o incaricata/o mette alla maniglia della porta della
classe (all’esterno) il cartello “Non disturbare: lezione frontale”
2. si COMINCIA  il docente si posiziona di fronte all’agorà (forum) e attende in silenzio
che tutti gli allievi prendano posto
3. si PRESENTA l’alunna/o incaricata/o presenta la LF indicato il tema e leggendo l’indice
(i paragrafi) dell’esposizione del docente, poi lascia la parola al docente, i modi degli
interventi e i modi dei contenuti (si veda paragrafo sulla lezione frontale)
4. si ESPONE  il docente espone con il seguente ritmo premessa, paragrafi, conclusioni,
sommario (uguale all’indice) Il docente usa un pannello o la LIM per visualizzare i punti
dell’esposizione
5. si DISCUTE  Il docente da il via alla discussione
6. i TURNI  ciascun alunno segue il turno stabilito (modi degli interventi) secondo i modi
dei contenuti
7. si CONCLUDE  il docente raccoglie i contributi risponde alle sollecitazioni e/o tira le
conclusioni
Tempo (Quanto dura?): 35 minuti
Regole (Come ci dobbiamo comportare?): gli alunni stanno in silenzio durante l’esposizione del
docente, il docente si concentra solo sull’esposizione (evita domande e richiami), gli alunni
rispettano le modalità di discussione, il docente tiene il ritmo dei tempi stabiliti.
Competenze (Cosa impariamo?): Impariamo ad ascoltare (gli alunni), a esporre in modo efficace e
sintetico ( il docente), a discutere in modo organizzato e veloce.
Esempio di scheda di lavoro 2/ R3: la lezione frontale (metodologie)
All.3 Classe/sezione_______Data_________________Docenti ______________________________________________________
Titolo La lezione frontale
Breve descrizione La lezione frontale è il momento della spiegazione. Il problema non è quello di abolire questo momento ma di saperlo circoscrivere, gestirlo
bene al fine di renderlo efficace.
Perché. E’ importante far capire agli allievi l’importanza della lezione frontale come momento:
1. per aggiungere conoscenze
2. per sistematizzare un percorso
Quando. I docenti, ma anche gli alunni si dovrebbero rendere conto, grosso modo, quando , nel percorso di quando, nel percorso delle attività di avanzamento,
risulta ritiene necessaria la lezione frontale
Chi: La lezione frontale non deve essere necessariamente fatta dal solito docente. Potrà infatti essere efficace se svolta da:
il docente di un’altra classe, un allievo, un esperto esterno (es. genitore)
Dove. Gli spazi che hanno le regole situazionali appropriate è quello del forum , dell’ agorà, locale audiovisivi e proiezioni.
Step
1
2
3
4
Descrizione
Preparazione
Annunciare che in quel dato giorno a quell’ora si svolgerà la lezione frontale su quel dato argomento;
ripetere brevi annunci prima del giorno stabilito, fare locandine per la notizia.
Pianificare in team le lezioni frontali (quante nella settimana e di che durata)
Far preparare gli alunni sull’argomento preventivamente
Definire tempo durata (10 min. 15 min.)
Scegliere i supporti (lavagna fissa, a fogli mobili, cartelloni, videoproiettore, ecc.)
Prepararsi bene (concetti chiave da esprimere, linguaggio semplice, schemi riassuntivi, diapositive ecc.)
Definire le regole situazionali (per prendere la parola, per l’esposizione del docente, per prendere
appunti, ecc.)
Svolgimento (definire le regole situazionali)
L’insegnante dovrà svolgere il ruolo solo di oratore (solo comportamento di spiegazione)
Si potranno prendere appunti
Accurata gestione dei toni della voce e delle pause ad effetto (del docente)
Mentre il docente spiega gli alunni ascoltano in silenzio
Prima di iniziare la spiegazione enuclea i punti fondamentali che vuole trattare con l’aiuto di un supporto
visivo
Conclusione
Prima di dare la parola agli allievi l’insegnante fa un breve riassunto dei quello che ha detto.
Finita la spiegazione gli alunni a turno fanno domande (evitare richieste del tipo:”Bambini avete capito?”e
le mani alzate; uso dei cartoncini per intervenire)
È bene che la comprensione della lezione sia valutata dopo un po’ di tempo (il giorno dopo per esempio)
Transizione
Avere chiara la transizione dall’attività lezione frontale all’altra attività progettata.
Obiettivi
Sviluppare la capacità di rispettare le
regole situazionali, saper ascoltare, saper
riferire ed esporre, saper prendere
appunti.
Esempio di scheda di lavoro 2/ R3: la lezione frontale (metodologie)
All.3 bis Classe/sezione_______Data_________________Docenti
______________________________________________________
Titolo
Breve descrizione
Perché
Quando
Chi
Dove.
Step
Descrizione
Preparazione
1
Svolgimento (definire le regole situazionali)
2
Conclusione
3
Transizione
4
Obiettivi
All.4
COME GESTIRE LA LEZIONE FRONTALE
(a cura di Annalisa Misuri e Orsi Maria Bruna)
Costruiamo il time table della lezione:
1.1)definiamo il contesto: quale area disciplinare, in quale classe, in quale giorno della
settimana, in quale ora/ore della giornata;
1.2)compiliamo la tabella del time table
Premessa concordare con gli alunni il tempo d’attenzione (non più di 20’) inoltre si stabiliscono e
condividono le regole.
1.2.1)Quando: l’articolazione del tempo rispetto alla/e attività proposte;
1.2.1)Cosa: l’argomento che verrà affrontato;
1.2.3)Perché: la motivazione allo svolgimento dell’attività;
1.2.4)Chi: svolge l’attività (docente di classe, altro docente, esperto, alunni…)
1.2.5)Come: le modalità di svolgimento dell’attività (frontale; lavoro individuale, di
gruppo diversificato: a due a quattro, a rotazione …)
1.2.6)Dove: in quale spazio (l’aula, ai tavoli, nell’agorà)
1.2.7) verifica, dopo il tempo stabilito, di quanto quello che ha detto l’insegnante è
stato capito dagli alunni ( gli alunni prendono appunti su una scheda annotando) poi
facendo domande (lo strumento è il cavaliere con il punto interrogativo).
Quando/quanto
9,00/9,10
dove
aula
cosa
Regole/organizzazione
9,10-9,25
aula
spiegazione
9,25-9,35
9,35-9,50
aula
break
domande
perchè
Organizzare
bene la
lezione
perché sia
efficace
chi
docente
come
espone con chiarezza, rispetta i
tempi concordati
alunni
Prendono appunti in silenzio
Per dare le
informazioni
docente
Lezione frontale
alunni
Collocano in verticale il cavaliere
aspettano il turno
docente
Ascolta risponde in modo chiaro
e breve,annota il compreso e il
non compreso
come
Leggendo le annotazioni sulle
schede
Chiedere
chiarimenti
Quando/quanto
9,00-9,20
dove
La
lezione
dopo
cosa
Verifica e valutazione
perchè
Quanto gli
alunni hanno
compreso
della
spiegazione
chi
All.4 bis
TABELLA DA PERSONALIZZARE
Quando/quanto dove
cosa
perchè
chi
come
regole
lezione
break
domande
esercitazione
break
valutazione
Materiali :
scheda con timetable da appendere in classe
scheda strutturata per prendere appunti (per aiutare l’attenzione e la concentrazione degli studenti)
cavaliere col punto interrogativo (per evitare di alzare la mano)