Scegliere le piastrelle
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Scegliere le piastrelle
GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE SCEGLIERE LE PIASTRELLE versione 1.00 SOMMARIO • USO • LA • I • CONTROLLI DELLA PIASTRELLA ALLE ORIGINI PRODUZIONE DLLE PIASTRELLE TIPI DI PIASTRELLE IN COMMERCIO E NORME SULLE PIASTRELLE Una essenziale guida per conoscere le caratteristiche delle piastrelle e fare la scelta giusta. Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 1 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE • USO DELLA PIASTELLA CERAMICA: CENNI STORICI La ceramica è uno dei primi manufatti dell’uomo usato sin dall’antichità, in origine utilizzata per ottenere contenitori e statuette, venne poi impiegato come supporto per scrivere. L’uso della ceramica venne esteso alle costruzioni dapprima come elemento decorativo per i luoghi di culto poi in epoca romana per i palazzi, case e ville patrizie. La piastrella ceramica utilizzata come elemento di finitura nelle costruzioni realizzata così come siamo abituati a vederla oggi, nasce solo lo scorso secolo. All’inizio i suoi cicli produttivi erano molto lunghi, duravano dalle 80/84 ore, ma con l’affinarsi delle tecniche, e soprattutto con la comparsa di forni a rullo, la produzione industriale si evolve e i tempi di cottura diminuiscono in maniera progressivamente sino ad arrivare a un ciclo di circa due ore e mezza per poi balzare ai tempi di cottura dei forni moderni che cuociono il materiale in circa trenta minuti. Le prime piastrelle erano originariamente dei prodotti artigianali trasformati oggi dalla ricerca tecnica e innovativa in un prodotto standardizzato, che ne ha ridotto notevolmente il prezzo a discapito di un appeal estetico ma con qualità tecniche di resistenza più omogenee ed elevate. L’estetica, la qualità visiva, in una parola la bellezza sono gli elementi su cui oggi punta l’industria ceramica, oggi vi è dunque una continua ricerca di personalizzazione della finitura delle superfici che in un certo senso segnalano un ritorno all’artigianalità del manufatto nel rispetto delle qualità tecnica e funzionale. A parità di caratteristiche tecniche di resistenza è oggi possibile scegliere le piastrelle secondo i propri gusti e lo stile che si vuole imprimere agli ambienti, a tal fine non bisogna dimenticare l’importanza delle tecniche di posa delle piastrelle (oggetto di altra guida). • PROCESSO PRODUTTIVO DELLE PIASTRELLE Per scegliere le piastrelle dal punto di vista funzionale secondo le loro caratteristiche tecniche riteniamo sia importante conoscere brevemente le principali fasi e metodologie produttive, queste sono solo alcune delle fasi per giungere alla piastrella finita: o Pressatura o Smaltatura o Essiccamento o Applicazione multicolor o Spazzolatura superficie o Serigrafia o Engobbio o smaltatura di fondo Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 2 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE Il numero lavorazioni a cui bisogna sottoporre la materia prima non è fisso, esso può variare a seconda del tipo di risultato che si vuole ottenere. Si va da un minimo di dieci applicazioni per prodotto economici ad un massimo di circa trentasei per prodotti molto ricercati. Prima di tutto si prepara il materiale negli stampi del formato voluto pressandolo opportunamente, successivamente alla pressatura vi è l’esigenza di diminuire la percentuale di umidità contenuta nell’impasto si passa così alla fase di essiccamento che ha durate diverse a seconda del tipo di materiale impiegato. Si passa poi alla spazzolatura, che serve per eliminare le impurità dalla piastrella onde evitare la creazione di protuberanze o buchi quando si applicherà lo smalto in fase di ritiro; viene quindi engobbiata, cioè si applica uno smalto di colore chiaro che funge da isolante tra il supporto e la successiva smaltatura. L’applicazione denominata multicolor permette di utilizzare quattro colori differenti , nebulizzati tramite un’aerografo al fine di ottenere gli effetti sfumati desiderati, a questo punto si applica la prima serigrafia che serve imprimere quello che sarà l’aspetto cromatico finale della piastrella. A questo punto si applica una colla o uno smalto che prepara la piastrella a ricevere l’ultimo passaggio denominato graniglia tecnica. In tale passaggio si conferire al prodotto l’effetto lucido od opaco e si aumenta la resistenza all’usura. Regole precise non esistono, la quantità di applicazioni e passaggi a cui sottoporre la piastrella dipendono solo dal risultato che si vuole ottenere e risultati simili si possono ottenere con passaggi e sequenze differenti. Piastrelle più ricercate sono il risultato di un maggior numero di applicazioni supportate da policromie di smalti. Queste miscele di argille, felspati, ossidi e talvolta sabbie giocano un ruolo fondamentale nella creazione delle superfici, influenzandone le caratteristiche estetiche, tecniche. Ovviamente un numero elevato di lavorazioni incide in maniera considerevole sui costi di produzione,(attenzione però a non confondere i costi di produzione con i costi legati alle metodologie commerciali adottate che molto spesso incidono in maniera decisamente maggiore, quindi non è assolutamente detto che un prodotto più costoso sia per forza qualitativamente migliore). A questo punto si può procedere al processo più importante in assoluto la cottura della piastrella. Questo è il processo fondamentale, che di fatto consolida e valorizza tutto il lavoro fatto prima: Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 3 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE La cottura produce la solidificazione del supporto che può arrivare alla sua greificazione nel caso del gres porcellanato, la cottura produce un legame solido più o meno profondo tra il supporto ceramico e le applicazioni sopra eseguite, fonde e rendere stabili gli smalti applicati. Le temperature di cottura sono differenti a seconda del tipo di piastrella desiderato. L’importanza della cottura è tale da determinare anche la classificazione tecnica e commerciale delle piastrelle stesse: MONOCOTTURA BICOTTURA IL GRES PORCELLANATO 1200 °C 750 °C – 900 °C 1250 °C – 1300 °C La scelta della temperatura dipende da: o materia prima utilizzata per creare il supporto o tipo di smalto di supporto o tipo di processo produttivo che si utilizza All’uscita dal forno la piastrella subisce un raffreddamento muovendosi sui nastri trasportatori passa al primo processo di controllo meccanico che consiste in un martelletto che testa il carico di rottura del materiale. Vi è poi un controllo qualitativo fatto da operai specializzati che selezionano e suddividono le piastrelle di prima scelta 2° o 3° scelta a seconda dell’aspetto visivo delle piastrelle (omogeneità delle sfumature, regolarità dei disegni) In questo caso esistono precise normative europee che stabiliscono i criteri di accettazione e scarto delle piastrelle. Nella fase di selezione oltre al riconoscimento dei vari toni (gradazione del punto di colore) si usano i calibri per misurare le dimensioni reali del prodotto finito. La piastrella termina il suo ciclo con lo scatolamento, la pallettizzazione e in fine lo stoccaggio. La tipologia e qualità del prodotto finale ottenuto dipende dunque fortemente dai procedimenti utilizzati nella fase produttiva, e sopra in parte descritti. • CLASSIFICAZIONE DELLE PIASTRELLE SECONDO I PROCESSI DI LAVORAZIONE Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 4 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE PIASTRELLA IN MONOCOTTURA: La monocottura consiste in un solo trattamento termico dell’impasto. Il supporto e gli smalti applicati vengono cotti quindi in un’unica soluzione. L’impasto può essere di tipo bianco più ricco di feldspati e sabbie caoliniche oppure rosso contenente maggiori quantità di ferro. Oltre alla diversa colorazione del supporto, le due tipologie si differenziano anche per loro caratteristiche tecniche. La monocottura in pasta bianca risulta qualitativamente superiore alla corrispondente pasta rossa. PIASTRELLA IN BICOTTURA: La piastrella realizzata con la bicottura è un prodotto tipicamente italiano, come si può intuire si tratta di un biscotto subisce ciè due trattamenti termici, la prima biscottatura riguarda il solo supporto ed è eseguita a circa 900 °C, la seconda cottura avviene a circa 750 °C – 800 °C dopo che il supporto è stato smaltato. I materiali che compongono l’impasto sono argille tecniche ricche di ferro e carbonati. La bicottura permette di avere maggiori sfumature e dettagli cromatici il suo utilizzo è indicato soprattutto per i rivestimenti colorati. Grazie alla bassa temperatura di cottura ed alla facilità di applicazione dei decori serigrafici si ha la possibilità di realizzare svariati elementi decorativi. Oggi la tendenza è di utilizzare il processo denominato birapida col quale si ottengono prodotti similari alla bicottura tradizionale ma di qualità sicuramente inferiore sia visiva che di resistenza il vantaggio della più alta capacità produttiva che si può tradurre in minori costi del prodotto finito, ma è importante fare una scelta consapevole al momento dell’acquisto. GRES PORCELLANATO: Il gres porcellanato si differenza per l’impiego di miscele di materie prime pregiate quali quarzi, caolini, feldspati e argille selezionate. In fase di cottura dell’impasto di questi minerali si ottiene la quasi completa vetrificazione della piastrella, questo da alla piastrella in gres porcellanato una permeabilità molto bassa (inferiore allo 0.5%) e caratteristiche meccaniche elevate. Originariamente veniva utilizzato in edilizia prevalentemente per applicazioni in cui era richiesta una elevata resistenza all’usura tipico dei locali pubblici, e in zone ad elevato calpestio, in epoche successive si è aggiunto il processo della levigatura che ha permesso di evidenziare le caratteristiche di brillantezza del gres questo ne ha permesso un uso incondizionato anche in ambito domestico. Le diverse colorazioni e gli effetti visivi si ottengono miscelando successivamente pigmenti diversi, caricando in fasi successive le diverse materie prime o utilizzando sali compenetranti. Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 5 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE Esistono anche gres porcellanati ai quali viene applicata una smaltatura ma questo sicuramente ne naturalizza la peculiarità del prodotto stesso riducendo in parte la resistenza superficiale rispetto al gres puro. • CONTROLLI E NORMATIVE SULLE PIASTRELLE Il controllo più importante è quello per controllarne la resistenza: è una procedura di tipo meccanico e consiste in un martelletto tarato che testa il carico di rottura del materiale. Successivamente avviene un controllo per verificare la qualità estetica del prodotto finito in termini di omogeneità degli effetti cromatici e serigrafici questo controllo determina la suddivisone in 1a, 2a o 3a scelta delle piastrelle ovvero quelle di prima scelta si presenteranno più omogenee di quelle di terza scelta. Le scelte riguardano esclusivamente le difettosità che le normative europee hanno prestabilito come accettabili. Durante questa fase vi sono altre selezioni che portano al riconoscimento dei vari toni di gradazione del punto di colore e delle dimensioni reali del prodotto (calibri) I prodotti che non rispecchiano i minimi di normativa sono scartati. Le norme di riferimento non sono delle vere e proprie leggi, ma regole alle quali il produttore, il venditore, l’acquirente e l’esecutore dei lavori dovrebbero seguire. Il valore quindi semi-ufficiale delle normative è comunque importante in caso di contestazione fra le parti ( produttore e committente ) assumendo un grosso valore di riferimento che definiscono la cosiddetta regola dell’arte. Le normative europee hanno classificato tutti i materiali pressati a base del supporto della piastrella a seconda dell’assorbimento. ASSORBIMENTO GRUPPO NORMA < al 3% BI EN 176 dal 3% al 6% BIIA EN 177 dal 6% al 10% BIIB EN 178 > 10% BIII EN 159 La normativa europea da poi indicazioni che riguardano i parametri dimensionali della piastrella: o spessore (tolleranza del ± 5% rispetto a quello dichiarato) Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 6 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE • o lunghezza e larghezza (tolleranza del ± 0,75% rispetto a quello dichiarato ) o rettilinearità degli spigoli ( 0.5%) o planarità ( deviazioni degli spigoli) o qualità della superficie ( 95% di piastrelle esenti da difetto) PROVE DI COLLAUDO A CUI SI SOTTOPONGONO LE PIASTRELLE PROVA DI ASSORBIMENTO D’ACQUA: L’assorbimento d’acqua è il parametro usato per misurarne la porosità, quanto più il materiale è poroso, tanto più acqua è in grado di assorbire. La norma europea che misura e descrive il metodo di assorbimento è la EN 99. PROVA DELLA RESISTENZA ALLA FLESSIONE: Serve a determinare la resistenza meccanica delle piastrelle ceramiche, ha notevole importanza per quelle destinate alla pavimentazione. La prova consiste nell’appoggiare la piastrella su due barre parallele e applicando lungo la mezzeria un carico che aumenta progressivamente fino alla rottura della stessa. La normativa europea che misura la resistenza alla flessione è la EN 100. PROVA DI DUREZZA SUPERFICIALE: Questo principio è determinato dalla durezza della superficie secondo la scala mohs, sfregando la parte destinata al calpestio con minerali di durezza crescentein base ai risultati ottenuti le piastrelle vengono classificate in provino da 1 a 10. La normativa europea relativa alla prova di mohs è la EN 101. PROVA DI RESISTENZA ALL’ABRASIONE: Consiste in due tipi di prove abrasive; una più profonda per materiali non smaltati a base di corindone, e una più superficiale per materiali smaltati (pei) quest’ultima prova viene effettuata facendo ruotare delle tazze con sfere in presenza di sabbia: o se presenta un’opacizzazione a 150 giri è pei 1 o se presenta un’opacizzazione a 600 giri è pei 2 o se presenta un’opacizzazione a 1500 giri è pei 3 o se presenta un’opacizzazione oltre 1500 giri è pei 4 o Per la normativa iso un’opacizzazione oltre i 12000 giri è pei 5 La normativa europea relativa alla prova dell’abrasione è la EN 102 PROVA DI RESISTENZA AGLI SBALZI TERMICI: Si determina effettuando dieci cicli di variazione della temperatura, passando da +15 a +105° e viceversa. La normativa europea relativa alla prova di resistenza agli shock termici è la EN 104. Se vuoi ripubblicare sul tuo sito la nostra guida con il tuo logo qui e il link al tuo sito contattaci [email protected] www.lacasagiusta.it ® informazioni e servizi professionali su tutto ciò che riguarda la casa progetti x ristrutturazione, edilizia, arredamento Pag. 7 di 9 GUIDE: SCEGLIERE LE PIASTRELLE PROVA PER LA RESISTENZA AL CAVILLO: Si determina per mezzo di un autoclave creando un ambiente vaporoso ad elevata pressione. Le diverse contrazioni tra smalto e supporto possono causare la formazione del cavillo. La normativa europea che determina la prova al cavillo è la EN 105. PROVA DELLA RESISTENZA AL GELO: Si determina imbibendo la piastrella in acqua e sottoponendola per 50 volte a cicli di gelo e disgelo a temperature che vanno da +15 a –15. La normativa europea che determina la prova alla resistenza al gelo è la EN 202. Queste sono solo alcune delle prove a cui possono essere sottoposte le piastrelle e che regolano il settore della produzione ceramica. In fase di scelta della piastrella da utilizzare per un particolare uso si dovranno identificare le prove più significative per esso e confrontare i dati sulle schede tecniche dei prodotti tra i quali scegliere, pur essendo tutti indice della qualità della piastrella. Ad esempio se devo scegliere una piastrella per esterni dovrò confrontare sicuramente i dati tecnici riguardanti la: o Prova della resistenza al gelo o Prova di resistenza agli sbalzi termici Dati sicuramente meno significativi se la piastrella e destinata ai rivestimenti interni. La prova di resistenza alla abrasione ad esempio è sicuramente più importante per piastrelle utilizzate sul pavimento rispetto a quelle posate sulle pareti. 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