Novembre 2016 - Diocesi di Assisi
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Novembre 2016 - Diocesi di Assisi
N. 10 - NOVEMBRE 2016 - ANNO XXXIV - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n° 660 del 7/03/1983 TERREMOTO, È TEMPO DI SOLIDARIETÀ 2 Chiesa Insieme novembre 2016 Editoriale SOMMARIO LA PAROLA DEL VESCOVO Editoriale del vescovo Terremoto: coraggio, forza e benedizione per tutti - pag. 2 Focus Pellegrinaggio regionale - pag. 3 Primo piano La diocesi celebra lo Spirito di Assisi - pag. 4 Formazione Ora di religione cattolica pag.6 CMFV La CMFV di Bettona - pag. 8 Parrocchie San benedetto in Gualdo - pag. 9 San Rufino - pag. 10 News Premio Toniolo Sulle tracce di don Milani Giovani in missione pag.11 Appuntamenti novembre/dicembre 2016 - pag.12 Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marco Fortebracci Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : [email protected] Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50% Abbonamento: Ordinario Euro 15,00 sostenitore Euro 20,00 - Servirsi preferibilmente del c.c.p. n°13999065 intestato a: Curia Diocesana Amministrazione Chiesa Insieme 06081 Assisi Stampa: Tipografia Metastasio Terremoto: coraggio, forza e benedizione per tutti A ncora movimenti. Scosse continue. Mentre scrivo (5 novembre), Madre terra si fa ancora sentire. Eccome! Ogni giorno, con Francesco, amo cantarla come “Sora nostra Madre Terra, la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti, con coloriti fiori et erba”. In questi giorni la sento come “arrabbiata”. Ma è la stessa Madre Terra. Rivela, in questi giorni, il suo essere grande e incompiuta, sempre in movimento, in cammino verso assestamenti che non si chiudono mai. Verso un traguardo che, stando alla parola di Dio (Ap 21-22), sarà solo quello dei “cieli nuovi e terra nuova”. Quelli che Dio sogna per noi. Solo allora, sarà una terra senza più lacrime e lutto. Solo allora, pace e gioia piena. Qui, in diocesi, almeno fino al momento in cui scrivo – e spero proprio ci si fermi qui! – a parte un po’ di paura, di ansia, di danni abbastanza limitati, possiamo guardare all’evento sismico con un sospiro di sollievo. Fanno pena, grande pena, i fratelli e le sorelle più colpiti. Nei luoghi dove c’è stata perdita di tante vite umane. E anche lì dove le vite sono state risparmiate, ma dove tutto, o molto, è crollato. E bisogna rimboccarsi le maniche per ricominciare a vivere, affrontando la stagione del freddo. Per anni, da quando, dieci anni fa, ho avuto la grazia di essere pastore di questa Chiesa, ho dovuto trattare con il “post-terremoto”. Chiese da ricostruire. In massima parte, grazie a Dio, ormai reinaugurate. Ora sento sui volti della gente il richiamo di una paura già provata. Tempo di solidarietà. Di fronte alla fatica del vivere, quando il dolore e la paura bussano alla porta così violentemente, aprirsi vicendevolmente il cuore è vitale. Il terremoto ci spinge gli uni nelle braccia degli altri. Costringe a riscoprire la fraternità. Obbliga ad uscire dai nidi protetti che ognuno tende a costruirsi, facendone a volte fortezze, per gettare ponti di reciproco sostegno e dare insieme un nuovo volto al futuro. Lavorando anche di intelligenza ri-costruttiva e preventiva (vedi il Giappone!). Facendo politica onesta e puntuale. Evitando di scamparsela da soli e lavorando invece in cordata. Tempo di preghiera. Non è Dio che ci manda i terremoti. Sia chiaro. Ci può dare al contrario la forza di sopportarli. Può dare aiuto alla nostra mente e al nostro cuore, per affrontare con maggiore efficacia i rischi futuri, sempre in agguato. Non dimenticando che, oltre ai terremoti fisici, ci sono i terremoti dell’anima. I terremoti sociali. I terremoti di valori sempre più evanescenti e confusi. Di relazioni che si allentano. Di famiglie dissestate. Di una società che perde la bussola del senso e talvolta la voglia di vivere. La preghiera, e il vangelo, hanno questo grande valore ricostruttivo. Mirano al tutto, e non solo alla parte. Sono cura preventiva, e non solo tentativi estremi quando ormai c’è poco da fare. Invoco la benedizione di Dio su tutto e su tutti. L’anno della misericordia ci ha dato un input vitale anche per affrontare i momenti difficili. Si chiudono le porte della misericordia, non si chiude la sorgente della misericordia. Sperimentiamola ancora. Sotto lo sguardo della Madre che, alla Porziuncola, continuerà a vigilare con il suo sguardo tenero (l’unica “porta” che non si chiude, anzi che siamo invitati a riscoprire, in questo anno giubilare degli ottocento anni del “perdono di Assisi”). Coraggio, forza e benedizione per tutti! + Domenico, vescovo Chiesa Insieme Focus novembre 2016 3 Le otto diocesi umbre con circa 6500 fedeli all’udienza giubilare con il Papa Pellegrini a Roma dal Santo Padre ROMA – Partecipazione e gioia hanno contraddistinto il pellegrinaggio giubilare delle otto diocesi umbre a quattro settimane dalla conclusione dell’Anno santo della Misericordia. Sabato 22 ottobre piazza San Pietro è stata gremita da circa 100mila fedeli provenienti da diversi Paesi del Mondo ed anche le otto Chiese diocesane dell’Umbria sono state presenti con 6.500 pellegrini accompagnati dai loro vescovi insieme a diversi rappresentanti delle Istituzioni civili. Una partecipazione che è andata oltre tutte le previsioni creando anche qualche disagio nell’organizzazione, superato grazie all’entusiasmo degli stessi partecipanti che non hanno voluto mancare a questo importante evento di fede. Il Santo Padre, nel rivolgere il suo «caloroso benvenuto ai pellegrini» ai fedeli di numerose diocesi italiane presenti, ha menzionato, in particolare, quelle dell’Umbria e gli sbandieratori di Gubbio. Papa Francesco, nel suo tradizionale giro in auto in Piazza San Pietro prima della catechesi, è stato salutato anche dalle note della Banda musicale “Anni Verdi” di Fabro nella diocesi di Orvieto-Todi, diretta dal maestro Emanuele Ragni e accompagnata dal parroco don Domenico Cannizzaro. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, rientrato dalla Terra Santa nella serata del 21 ottobre, ha commentato la catechesi del Santo Padre sul «dialogo» con queste parole: «Ha sviluppato in positivo e in negativo tutte le tematiche del dialogo e senza dialogo non ci può essere vita né per la Chiesa né per l’umanità, perché la Santissima Trinità è essenzialmente dialogo. Per questo è fondamentale che si dialoghi in famiglia, sul lavoro, nella società, nelle istituzioni. E’ un richiamo fortissimo sia al mondo religioso che al mondo laico, perché il Papa ha toccato un argomento che è indispensabile alla vita stessa dell’umanità. Senza dialogo la vita diventa davvero un inferno». Il cardinale Bassetti, nel presiedere la celebrazione eucaristica a conclusione del pellegrinaggio giubilare regionale ad Petri Sedem nella chiesa di San Gregorio VII in Roma della comunità dei Francescani minori dell’Umbria, ha ringraziato quanti hanno collaborato all’organizzazione di questo grande evento ecclesiale, che ha permesso a diverse migliaia di umbri di ritornare alle radici della fede cristiana nell’attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Pensando alle martoriate regioni del mondo, il cardinale ha ricor- dato la sua recentissima esperienza di Gerusalemme, dove «nel vedere tante pietre – ha commentato – mi veniva in mente quei cuori degli uomini che sono di pietra più duri di quelle pietre». La celebrazione eucaristica nella chiesa romana di San Gregorio VII è stata vissuta con particolare raccoglimento da oltre 4mila fedeli provenienti dalle parrocchie di tutta la Metropolia di Perugia-Città della Pieve, che comprende le diocesi suffraganee di Assisi, Città di Castello, Foligno e Gubbio, i cui vescovi, monsignor Domenico Sorrentino, monsignor Domenico Cancian, monsignor Gualtiero Sigismondi e monsignor Mario Ceccobelli hanno concelebrato con il cardinale Bassetti e il suo ausiliare monsignor Paolo Giulietti. La santa messa è stata animata dall’Orchestra Filarmonica di Spina e dalla Corale laurenziana di Perugia e si è conclusa con la benedizione di tutti i vescovi. 3 4 Chiesa Insieme novembre 2016 Primo piano Ebrei, musulmani e cristiani pellegrini La diocesi ha celebrato il 27 ottobre il trentennale dello Spirito di Assisi; monsignor Sorrentino: Antonella Porzi ASSISI - Con la viva partecipazione dei “Ragazzi per l’unità” del movimento dei Focolari, è stato celebrato, giovedì 27 ottobre, il 30esimo anniversario dello Spirito di Assisi nella sua data effettiva. Una gru, uccello simbolo di lunga vita realizzata con la tecnica dell’origami, è stata l’oggetto-segno consegnato dai giovani al termine della cerimonia a tutti i partecipanti. La spiegazione del gesto è collegata a Sadako Sasaki, una ragazzina giapponese e alla sua storia di vita legata alla leggenda delle mille gru di carta per guarire dalla leucemia. Durante l’incontro pellegrinaggi e preghiere si sono alternati tenendo fraternamente uniti ad Assisi i numerosi professanti le religioni abramitiche (ebrei, cristiani e musulmani) che hanno preso parte all’evento. Ancora una volta si è levata un’incessante preghiera per la pace simboleggiata dalla consueta consegna tra i vari rappresentanti delle religioni della lampada accesa dello Spirito di Assisi. “E’ bello metterci gli uni nei panni degli altri nel cammino sempre ulteriore della verità – ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, all’inizio della sua riflessione. “E’ bello che in questo nostro incontro – ha aggiunto il vescovo -, stiamo imparando da trenta anni a camminare in questa logica di ascolto reciproco. La nostra preghiera è distinta, la facciamo in luoghi diversi. Ognuno di noi deve mettere nella preghiera tutto il suo cuore e tutta la sua fede. Lo Spirito di Assisi è spirito di dialogo profondo che ci aiuta ad essere noi stessi e a metterci nella situazione degli altri. Mi sembra bello – ha evidenziato che lo portiamo avanti così. Davanti ai nostri occhi c’è un mondo che ha sete di pace. Dobbiamo far sì che finisca la mentalità del possesso e delle armi. E’ necessario che salga Chiesa Insieme novembre 2016 Primo piano di pace per le vie di Assisi “Il dialogo aiuta a metterci nella situazione degli altri” da tutti noi credenti un grido che faccia sentire un turbamento nel cuore dei potenti. Dobbiamo diventare autentici uomini di pace e di preghiera per la pace. Ecco perché a livello di Chiesa particolare, ma speriamo che questa iniziativa possa essere accolta anche da altre comunità, il 27 di ogni mese pregheremo per la pace”. Questa proposta è stata anche condivisa dal Comitato “Civiltà dell’Amore” che, in mattinata, aveva diffuso un messaggio conclusivo per un impegno concreto in Africa e Medio Oriente. 3 Sempre con Te ! su : WWW.DIOCESIASSISI.IT scarica il bollettino della Diocesi sul tuo pc o sul telefonino oppure ... sottoscrivi L’ABBONONAMENTO ANNUALE SEGUICI ANCHE SU: FacebOok e Twitter 5 6 Chiesa Insieme novembre 2016 Formazione L’ora di religione cattolica: perché e Non è catechesi, né proselitismo ma ha il compito di comunicare nella sua globalità e di far vivere Annna Maria Bettuzzi ASSISI - L’Insegnamento della Religione cattolica negli Istituti statali e paritari di ogni ordine e grado è regolato dal Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa, quindi da una normativa, in base alla quale gli insegnanti vengono scelti con un sistema di intesa tra l’ente scolastico e la diocesi deputata a riconoscere la loro idoneità, che viene dichiarata dal Vescovo diocesano a partire da tre condizioni: retta dottrina, testimonianza di vita cristiana, abilità pedagogica. La normativa concordataria prevede l’insegnamento della religione cattolica, negli istituti statali e paritari, sulla base di due principi: l’importanza antropologica della dimensione religiosa; l’importanza della religione cattolica come elemento storicamente qualificante della cultura italiana. E’ importante comprendere in che cosa consiste l’insegnamento della religione cattolica, alla luce delle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e delle “Intese”, siglate tra il Ministero dell’Istruzione (MIUR), e quindi lo Stato italiano da un lato, e la CEI, dall’altro. Offrendo un dato preliminare, la nostra diocesi conta sette Istituti paritari, non statali, di cui sei gestiti da Congregazioni religiose. Gli altri Istituti, di gran lunga in numero superiore, sono statali; ed in tutti, statali e paritari, si attua l’insegnamento della religione cattolica, rivolto a coloro che liberamente decidono di avvalersene (Art. 9 del testo di revisione del Concordato). L’insegnamento scolastico della religione cattolica non è catechesi, né proselitismo. La catechesi si attua presso le parrocchie e nelle molteplici realtà ecclesiali. Tale insegnamento non deve avere carattere di proselitismo, rispettando la libertà religiosa, secondo il dettato della Costituzione della Repubblica italiana (Art. 19); ed anche accogliendo la libertà di coscienza ed, eventualmente, di non scegliere una specifica fede religiosa, e di non avvalersi dell’Insegnamento di R.C. (Art. 9 su-accennato). I docenti, infatti, relazionandosi prevalentemente con alunni minorenni, nell’odierna società, sempre più interculturale, si pongono come educatori attenti al rispetto di culture, di religioni diverse dal cattolicesimo, e di fedi “laiche”, non appartenenti ad alcun credo religioso. L’insegnamento della religione cattolica ha il compito di far conoscere, nella sua globalità, un’esperienza culturale, in cui sono insite profonde aspirazioni ed istanze spirituali o di fede che caratterizzano l’umano e che appartengono al nostro stesso popolo, parte integrante dell’Europa. Quelle istanze che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo della storia, nelle espressioni autentiche delle civiltà alle diverse latitudini; che hanno consolidato la vasta gamma dei valori umani, per quanto oggi sempre più in crisi, e le regole di convivenza nelle comunità locali, come tra i popoli. Esse hanno inoltre contribuito a far fiorire numerosissime manifestazioni Chiesa Insieme Formazione come...? novembre 2016 7 INSIEME PER EDUCARE IN UMBRIA una “esperienza culturale” La Commissione Regionale per l’Educazione, presieduta per incarico della CEU da Monsignor Domenico Sorrentino, e coordinata dalla Prof.ssa Annarita Caponera, invia, ad inizio di ogni anno scolastico e in occasione della festa di San Francesco di Assisi, una Lettera aperta a quanti sono impegnati nel mondo della scuola in Umbria. Quest’anno, la Lettera “Insieme per educare” fa memoria del primo straordinario evento di Preghiera delle Religioni per la Pace, fortemente voluto ad Assisi da San Giovanni Paolo II, e si riferisce al convegno, cui ha partecipato anche Papa Francesco lo scorso settembre, nel 30° anniversario dello storico incontro del 27 ottobre 1986. L’evento del 2016, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdio Tadino e alle Famiglie francescane, ha celebrato la Giornata di Preghiera per la Pace, indetta trent’anni fa da Papa Giovanni Paolo II, proponendo, per il nuovo importante convegno mondiale delle religioni, un titolo molto significativo ed attualissimo: “Sete di pace”. Pubblichiamo integralmente il testo della Lettera, disponibile nel sito della diocesi nella pagina dell’Ufficio Scuola. www.diocesiassisi.it letterarie ed artistiche; aperto la strada a progressivi e dialoganti rapporti tra fede e ragione, fede e scienze. Nel caso specifico di insegnamento in una determinata diocesi, sarà cura primaria dell’insegnante di religione mettere i ragazzi a conoscenza dell’esperienza culturale e religiosa, mostrandola concretamente nel contesto proprio della Chiesa particolare. Il cristianesimo è la religione dell’incarnazione! E i nostri alunni hanno bisogno di vivere le esperienze, da soggetti, da protagonisti; non di essere passivi fruitori di nozioni: ciò vale didatticamente nelle varie discipline. Nelle terre umbre, in Assisi, la cui storia attira pellegrini e “cercatori” di Dio di ogni religione, ricchissima di manifestazioni di fede e culturali, legate ai nostri santi, è doveroso che, a partire dalla famiglia e dalla scuola, non “defraudiamo” i nostri ragazzi, le nuove generazioni, della conoscenza di un patrimonio dell’umanità tanto importante, peculiare del nostro territorio, di cui siamo tutti fortemente responsabili. Senza memoria storica un popolo non ha né presente, né futuro, e vale sempre ribadirlo con forza! 3 (continua) 8 Chiesa Insieme novembre 2016 Famiglie del Vangelo Non fermiamoci, è ancora tanta la messe da raccogliere tutt’insieme Si è famiglia se mettiamo in pratica la Parola di Dio, l’esempio della CMFV di Bettona. BETTONA - Si è famiglia se riusciamo a comportarci con gli altri con l’amore, la misericordia e la pazienza, parafrasando così la nostra preghiera di Consacrazione. In uno dei nostri incontri, dopo la preghiera, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che sicuramente potevamo fare qualcosa di più per gli altri, per i nostri fratelli meno fortunati di noi. Gesù ci ha preso subito sul serio e in poco tempo ha messo davanti al nostro percorso una serie di “occasioni”. Durante l’estate la Prefettura di Perugia ha dirottato nella nostra piccola realtà 20 profughi, tutti di colore, tutti giovanissimi, tutti impauriti e disorientati, quello che avevamo visto fino adesso in televisione, diventava improvvisamente concreto. La sistemazione purtroppo non era ottimale in quanto la struttura che li ha accolti è lontana dal nostro paese 5/6 km, in una località isolata, logisticamente difficile da raggiungere, rendendo così problematica la loro relazione con la nostra realtà. Il primo contatto con loro lo abbiamo avuto insieme al nostro parroco, enormi le difficoltà di comunicazione, ancora oggi evidenti, in quanto i ragazzi provengono da vari paesi africani, solo pochi riescono a farsi capire ma da subito è apparsa evidente la precarietà della loro situazione. Noi l’unica lingua che abbiamo cercato di parlare con loro è stata la lingua dell’amore, della solidarietà dell’accoglienza e della vicinanza, una lingua che ha unito subito le nostre esistenze. Il nostro punto di contatto è stato Cristo, il nostro punto di incontro, la Chiesa della nostra Parrocchia. Li abbiamo invitati a venire a messa la domenica e piano piano, prima 5, poi 6 poi 10, adesso vengono quasi tutti, anche quelli che non sono cristiani. Vengono a piedi (5/6 km ogni volta) pur di non rinunciare a questo contatto, poi dopo la messa, li riportiamo a casa con le nostre macchine. Uno di loro, ribattezzato “Epoca” per il suo nome così difficile, suona le percussioni nel coro parrocchiale. Un pomeriggio siamo andati a prenderli e li abbiamo fatti giocare a calcetto nella struttura sportiva del paese e poi abbiamo cucinato e mangiato insieme cantando fino a tardi, per un attimo nei loro occhi si è riaccesa la luce. Anche il dolore purtroppo ha segnato il cammino della nostra famiglia, ma è stato anche il nostro momento di crescita più evidente. Claudia, per tutti Claudietta, la giovane rumena che vive in paese, l’ultima arrivata nella nostra famiglia, già duramente provata dalla malattia e dalla morte della sorella, che stava ritrovando, grazie alla sua grande fede e alla nostra vicinanza, quella pace e serenità ormai persa, durante le vacanze estive nel suo paese di origine, per un improvviso malore, perdeva anche il suo giovane marito con il quale aveva lasciato la sua terra. “ Voi siete la mia famiglia”: questo Claudia ci ha detto quando ha deciso nonostante tutto di rimanere a Bettona, la sua scelta di tornare e vivere con noi la sua grande fede è stato un esempio per tutti noi. Abbiamo capito che il regalo più bello che possiamo ricevere è la possibilità di poter aiutare qualcuno che ha bisogno, di rendere concreto quell’amore incarnato da Cristo. 3 Chiesa Insieme san benedetto novembre 2016 Parrocchie 9 A Gualdo Tadino una tunisina apre una sartoria in proprio dopo il sostegno iniziale della Caritas Quando l’integrazione funziona Alberto Cecconi GUALDO TADINO - “Punti e spunti” è una nuova bottega artigianale aperta sabato 15 ottobre , in via Calai a Gualdo Tadino. E’ di Naoual, una giovane signora tunisina, laureata in economia internazionale, e che parla un italiano fluente: da anni è immigrata nel gualdese con la famiglia. Un’attività che si ricollega alla tradizione gualdese, quando in centro c’erano tante sartorie: ma che ha una storia singolare. La racconta Annarita Capponi, la dinamica ed appassionata segretaria della Caritas diocesana: “Abbiamo promosso un corso di formazione finanziato da Caritas italiana per costruire opportunità di lavoro al femminile, lo hanno frequentato 6 donne e Naoual si è classificata prima nel concorso. E’ nato così il laboratorio da lei gestito per diversi mesi insieme alla cooperativa “Con Francesco”. D’ora in poi la bottega marcia da sé. Offre servizi di cucito, ricamo a macchina ed altri del settore, tra cui apprezzati interventi su borse ed oggettistica in pelle sintetica, effettua riparazioni sartoriali, produce tende, tovaglie, arredi. E’ nata una nuova azienda, c’è un posto di lavoro per una famiglia che vive qui”. Un anno fa, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio sostenuto dalla Caritas, intervennero varie autorità, tra cui il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ed il sindaco Massimiliano Presciutti. Ora Naoual camminerà da sola. Dice: “Sono molto felice. Ho tanti clienti, tanti amici, e mi piace il lavoro che è molto diversificato. Ne sono entuasiasta; e spero che in futuro anche altre persone possano lavorare con me. Ringrazio tutti, comprese le ‘maestre’ che ancora mi danno una mano ed opportuni suggerimenti”. Hedi Khirat, tunisino anche lui, segretario della Cgil locale e coordinatore della comunità islamica gualdese, aggiunge: “E’ un bell’esempio di avvenuta integrazione”. 3 Il vescovo rilancia: “La famiglia è protagonista prima dell’educazione dei figli” Una città in festa per san Michele Arcangelo GUALDO TADINO - (A.C) La famiglia è la protagonista prima dell’educazione dei figli. Anche per il catechismo. Lo ha ribadito con forza il nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino nell’omelia della concelebrazione eucaristica da lui presieduta nella gremita basilica concattedrale di San Benedetto in occasione della festa del compatrono gualdese San Michele Arcangelo; ed ha esemplificato con un padre da lui visto mentre stava con i figli a giocare con i Pokemon: i genitori devono sempre affiancare il cammino dei figli, anche nella fede e nella preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. La concelebrazione di una quindicina di sacerdoti e di tre diaconi del vicariato foraneo gualdese ha visto partecipare anche le autorità cittadine e gli esponenti dei Giochi de le Porte, che hanno provveduto a finanziare l’ottimo restauro della statua di San Michele Arcangelo, ospitata nella cappella omonima della basilica. Fe- steggiatissimo per l’occasione anche il vicario foraneo don Franco Berrettini per il suo 25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale. Don Franco ha invitato “tutti” alla concelebrazione di ringraziamento per il venticinquennale del suo sacerdozio nella sua parrocchia di San Giuseppe Artigiano, in calendario per domenica 16 ottobre, alle 16; ci sarà anche il nostro Vescovo.3 Chiesa Insieme 10 novembre 2016 Parrocchie san rufino Celebrato domenica 23 ottobre il giubileo in cattedrale col passaggio della porta santa La grande famiglia gioiosa di san Rufino Suor Maria Rosaria Sorce ASSISI – Un exultet pasquale dal sapore della “gioia del Vangelo”, della “comunione sinodale”, della “famiglia unita intorno alla Parola”, il giubileo celebrato domenica 23 ottobre dalla parrocchia di San Rufino in cattedrale. La comunità nelle sue diverse rappresentanze e categorie snodando in tre cortei che si sono ritrovati processionalmente da Piazza del Comune verso San Rufino ha varcato la porta santa della cattedrale, lasciandosi aspergere con l’acqua benedetta dal parroco don Cesare Provenzi che ha presieduto la Santa Messa solenne delle 10 concelebrata dal viceparroco don Alessandro Picchiarelli e da don Dario Resenterra. Gremita di famiglie, operatori pastorali, catechisti, confraternite, giovani scout e bambini nel segno della misericordia e della sinodalità la comunità parrocchiale ha dato inizio al nuovo cammino pastorale insieme al parroco, su- Seguendo i passi di santa Caterina ASSISI - Lunedì 24 ottobre noi religiose della parrocchia di San Rufino ed altre di diverse Congregazioni insieme al nostro parroco don Cesare Provenzi e don Franco Fasolini parroco di Petrignano abbiamo vissuto un’intensa giornata di spiritualità sui passi di Santa Caterina a Siena. Siamo partiti da Assisi alle 7.30, durante il viaggio la celebrazione delle Lodi e la riflessione sulla vita della santa. A Siena gellando anche il percorso svolto sino ad ora. Commentando il testo evangelico del pubblicano e del fariseo al tempio, don Cesare ha ricordato che: “Il nostro giubileo come famiglia consiste nel metterci nelle mani di Dio per ricevere, passando per la porta santa, la carezza del Signore, della sua misericordia, perché siamo cresciuti, abbiamo talenti, carismi, ma anche peccati. Passiamo per la porta santa, ma non chiudiamo quella del nostro cuore, apriamola invece a Dio per diventare creature nuove, nelle sue mani riponiamo il nuovo anno pastorale”. La celebrazione è stata animata dal coro della Cappella di San Rufino magistralmente guidato dal maestro Lucio Sambuco che ha elevato i cuori ad accenti e armonie davvero giubilari.3 visitando i luoghi della mistica: la casa natale trasformata in museo, le strade limitrofe, la basilica di San Domenico dove è conservata la testa della santa, l’ospedale-museo dove accudiva poveri e malati, l’impareggiabile bellezza del duomo, abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano quanto questa donna abbia avuto un ruolo significativo e pregnante nella società senese del tempo e che ancora ha lasciato la sua impronta in un associazionismo giovanile e delle diverse contrade impegnato in innumerevoli iniziative di volontariato e a favore del prossimo.. 3 Chiesa Insieme novembre 2016 News 11 Premio Toniolo al vescovo che lo devolve al Serafico PIEVE DI SOLIGO – Il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino ha devoluto il Premio Giuseppe Toniolo all’Istituto Serafico. A ritirarlo Francesca Di Maolo presidente dell’Istituto e direttore della scuola di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo”. L’arcivescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino; il fondatore e presidente esecutivo di Luxottica, Leonardo Del Vecchio; il gruppo giovani della parrocchia della cattedrale di Vittorio Veneto: sono i vincitori della prima edizione 2016 del Premio Giuseppe Toniolo. La cerimonia finale si è svolta venerdì 7 ottobre nell’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo (Treviso), nel cui duomo sono conservate le spoglie mortali del grande economista e sociologo cattolico proclamato Beato nel 2012. Tanti consensi e grandi applausi per la scelta dei premiati da parte del pubblico che gremiva la sede dell’evento, incentrato sul tema dell’anno “Impresa e lavoro, il primato dell’uomo. Il Beato Toniolo e le sfide per l’economia di oggi”. 3 GIOVANI IN MISSIONE CORSO DEI FRATI MINORI ECCO COME PARTECIPARE ASSISI – “Hai mai pensato di avere una missione nella vita?” Con questo slogan-interrogativo, i Frati minori francescani della Porziuncola lanciano il corso “Giovani e missione”, che si terrà presso la “Casa Chiara”, a Santa Maria degli Angeli. Il primo step è previsto dal 18 al 20 novembre prosssimi. Per informazioni contattare fr. Iuri Cavallero (per sms o su whatsapp) al num. 3771718016, o scrivere via internet a: [email protected]. 3 In tanti sulle tracce di don Milani Monsignor Sorrentino: “E’ stato un profeta e un educatore” ASSISI - Di fronte a una vasta platea è stato presentato, martedì 18 ottobre, nella sala della Conciliazione del comune di Assisi il libro scritto da suor Maria Rosaria Sorce intitolato “Da Assisi a Barbiana. Il sentiero di don Milani”. La religiosa della congregazione suore francescane immacolatine, insegnante di religione all’istituto Alberghiero, si dedica ai giovani in iniziative di volontariato a favore delle “periferie”. Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e una delegazione della fondazione della scuola di Barbiana. La moderatrice dell’incontro Elsa Bettella ha introdotto il libro parlando del periodo storico, caratterizzato da una forte contestazione, in cui ha operato don Lorenzo Milani. E’ intervenuto Marco Tarquinio, direttore di Avvenire. La preside dell’istituto Alberghiero, Bianca Maria Tagliaferri, ha evidenziato che gli istituti professionali accolgono i ragazzi che hanno più bisogno della scuola e di insegnanti pronti all’ascolto, alla pazienza e all’accoglienza così come suor Maria Rosaria ha saputo fare. Il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha evidenziato la frase tratta dal libro “sapere per servire. Penso – ha specificato – che possa essere un comandamento di noi amministratori. A conclusione dell’incontro il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, ha detto che “siamo qui davvero in famiglia e mi sento orgoglioso di questa comunità che produce studio e sensi- bilità. Il libro e lo studio che ha fatto suor Maria Rosaria sono l’espressione di una passione quotidiana. Don Milani ha segnato per tanti di noi la giovinezza. E’ stato un profeta, un educatore; ha segnato intere generazioni di preti e di vescovi. Don Milani faceva famiglia spirituale con i ragazzi della scuola di Barbiana”. 3 Chiesa Insieme 12 novembre 2016 APPUNTAMENTI - NOVEMBRE /DICEMBRE 2016 NOVEMBRE 13 Dom - 33.a Domenica Tempo Ord. Chiusura della porta Santa - San Rufino ore 10.00 14 Lun - 33.a Tempo Ordinario 15 Mar - 33.a Tempo Ordinario 16 Mer - 33.a Tempo Ordinario 17 Gio - 33.a Tempo Ordinario 18 Ven - 33.a Tempo Ordinario 19 Sab - 33.a Tempo Ordinario Presentazione restauro affreschi - Chiostro di san Rufino ore 16.30 20 Dom - CRISTO RE DELL'UNIVERSO Domus Laetitiae - Assisi . ore 9.00-17.00 ritiro delle Famiglie del Vangelo 21 Lun - 34.a Tempo Ordinario 22 Mar - 34.a Tempo Ordinario Incontro culturale su Mark Balma ore 16.00 oratorio santa Chiarella 23 Mer - 34.a Tempo Ordinario 24 Gio - 34.a Tempo Ordinario Inizio Incontro promozione giovanile Ragazze a Nocera Umbra 25 Ven - 34.a Tempo Ordinario 26 Sab - 34.a Tempo Ordinario 27 Dom - 34.a Tempo Ordinario - Chiusura Incontro promozione giovanile - ragazze - Itinerario storico artistico e spirituale sulle orme di san Francesco vivente alle ore 17.00 Cattedrale di san Rufino 28 Lun - 1.a Domenica di Avvento 29 Mar - 1.a Avvento 30 Mer - S. ANDREA DICEMBRE 1 Gio - 1.a Avvento Incontro mensile del clero ore 9.00 Frati Cappuccini - Assisi 2 Ven - 1.a Avvento 3 Sab - 1.a Avvento 4 Dom - 2.a Domenica di Avvento 5 Lun - 2.a Avvento 6 Mar - 2.a Avvento 7 Mer - 2.a Avvento 8 Gio - IMMAC. CONCEZ. B.V. MARIA (s) Chiusura novena dell’Immacolata Cattedrale san Rufino ore 6.00 9 Ven - 2.a Avvento 10 Sab - 2.a Avvento 11 Dom - 3.a Domenica Avvento 12 Lun - 3.a Avvento 13 Mar - 3.a Avvento 14 Mer - 3.a Avvento 15 Gio - 3.a Avvento 16 Ven - 3.a Avvento 17 Sab - 3.a Avvento 18 Dom - 4.a Domenica di Avvento 19 Lun - Feria di Avvento 20 Mar - Feria di Avvento IL TUO ABBONAMENTO AL MENSILE CHIESA INSIEME È SCADUTO? ECCO COME RINNOVARLO SUBITO! c/c postale n. 13999065 intestato a : Curia Diocesana - Amministrazione Chiesa Insieme € 15.00 (quindici)