13 Formulario azione emergenza sociale

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13 Formulario azione emergenza sociale
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
13
2. TITOLO AZIONE
Intervento di emergenza sociale
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all’interno dell’azione di riferimento,
specificando quelle rivolte ai destinatari da quelle di sistema (coordinamento, monitoraggio e
valutazione…)
L’intervento si connota come una risposta ai bisogni primari, accoglienza notturna, servizio doccia, mensa,
servizio lavanderia, distribuzione abbigliamento.
Scopo del servizio:
- offrire condizioni minime di sussistenza e di dignità alle persone privi o quasi di reddito, che vivono in
condizioni di estrema marginalità sociale, senza fissa dimora o che necessitano di una pronta accoglienza.
Obiettivi operativi:
- il servizio garantisce: accoglienza notturna, igiene personale, un pasto caldo, lavanderia, fornitura
abbigliamento;
- collegamento e attivazione della rete dei servizi territoriali, pubblici e del privato sociale, al fine di sostenere
le persone che accedono al servizio nell’intraprendere un percorso di reinserimento sociale o di trovare aiuto
per il superamento delle difficoltà.
Popolazione target:
- uomini e donne adulti, privi del tutto o quasi di reddito, privi di un valido sostegno familiare, che vivono in
condizioni di estrema precarietà o senza fissa dimora, o che per situazioni contingenti si trovano all’improvviso
privi di un alloggio. Gli inserimenti andranno concordati tra il servizio sociale comunale e l’ente gestore.
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’
L’azione prevede più attività:
1. servizio accoglienza residenziale notturna presso il Centro Santa Rosalia (Vicolo San Carlo) messo a
disposizione gratuitamente dalla Caritas Diocesana di Palermo d’intesa con la Cooperativa sociale La
Panormitana, che ha gestito a seguito di gara l’azione nella scorsa triennalità;
2. servizio mensa: fornitura di n. 20 pasti completi al giorno presso la mensa “Locanda del samaritano” (Vicolo
San Carlo) della Caritas diocesana di Palermo;
3. servizio ascolto e di segretariato sociale presso il Centro Santa Rosalia (Vicolo San Carlo) della cooperativa
sociale La Panormitana;
4. servizio di pronta accoglienza, doccia, lavanderia e fornitura indumenti e materiale igienico sanitario presso
il Centro Santa Rosalia (Vicolo San Carlo);
5. il servizio mensa fornisce 30 pasti (cena e colazione);
6. il servizio docce offre la possibilità di curare l’igiene personale a tutti coloro che, per le situazioni in cui
vivono non hanno possibilità di provvedere in altro modo;
7. Il servizio di lavanderia sarà assicurato due volte a settimana. Gli ospiti potranno lavare direttamente i propri
indumenti nella lavanderia del centro, fornita di n. 2 lavatrici. Sarà garantito, inoltre, tutto l’occorrente per
espletare tale attività (detersivo per biancheria ecc.). La pulizia di lenzuola, coperte, tovaglie, asciugamani
saranno assicurate da un operatore addetto;
8. Presso la struttura verrà predisposto uno spazio di ascolto in cui verranno accolte le diverse richieste di aiuto
e i bisogni portati dagli utenti, e saranno proposti percorsi di risposta a tali bisogni, secondo le necessità di
ciascun utente. Tale Spazio si costituisce come luogo di incontro con le persone che vivono uno stato di
disagio e si caratterizza principalmente nelle seguenti funzioni:
- Accoglienza incondizionata della persona nella sua integrità senza distinzione di razza, di sesso, di religione;
- Ascolto e "lettura" dei racconti di sofferenza;
- Prima risposta. Cibo, “tetto”, diritti negati sono richieste che necessitano di una prima risposta, a volte
immediata, ma sempre con il coinvolgimento della realtà sociale e istituzionale di riferimento;
- Orientamento verso le soluzioni più indicate, a partire dalle risorse presenti sul territorio;
- Promozione di reti solidali. La comunità è una risorsa fondamentale spesso trascurata nei percorsi di soluzione
al disagio. Il territorio diventa luogo di promozione di reti di solidarietà che accompagnano le persone alla
ricerca di risposte;
- Lettura. Tradizionalmente i Centri di Ascolto vengono definiti "antenne della povertà" sul territorio, poiché
consentono di osservare il disagio sociale.
9. Attività di segretariato sociale. Tale attività sarà volta a fornire informazioni su servizi e prestazioni pubbliche
e private appartenenti ad una molteplicità di aree, in modo da fornire al cittadino risposte a varie esigenze
informative nell’ampio settore dei servizi sociali, sanitari, educativi e culturali. Il servizio di Segretariato Sociale
rappresenterà la risposta istituzionale al diritto degli utenti che afferiscono al servizio a ricevere informazioni
esatte, dettagliate, esaustive e pertinenti sul complesso dei servizi, delle procedure per accedervi, delle
prestazioni, delle normative utili ad effettuare una libera scelta tra le risorse sociali disponibili per poterle
utilizzare correttamente.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Valutare significa, innanzitutto, essere capaci di controllare l’aderenza, la coerenza e la congruità di quanto
definito nel disegno progettuale, nonché l’efficacia di quanto concretamente realizzato. Le azioni di
monitoraggio e valutazione interverranno sulle attività ex-ante, in itinere ed ex-post, per verificare il livello di
congruenza tra le finalità dichiarate, le azioni poste in essere e i risultati ottenuti, con particolare attenzione a
logiche di efficacia ed efficienza, di gradimento degli utenti, di impatto sul territorio e sull’organizzazione a
rete, di eventuale potenziale di trasferibilità e ripetibilità dell’esperienza, di “traduzione” delle buone prassi
emerse in servizi consolidati e sostenibili, anche includendole nelle politiche sociali e nelle strategie territoriali
(mainstreaming).
Il monitoraggio e la valutazione dell'esperienza progettuale avverrà attraverso la redazione di un "Report
sociale di progetto" così strutturato:
A. descrizione del progetto e del quadro di senso che intende promuovere: Descrizione finalizzata a fornire
una sintesi del progetto e una spiegazione del quadro di senso che intende promuovere, vale a dire delle
politiche e delle strategie che stanno alla sua base, del quadro valoriale di riferimento, dei modelli di
intervento sposati ecc.
B. Descrizione del sistema istituzionale e sociale in cui va ad intervenire il progetto: Descrizione e spiegazione
del sistema istituzione e sociale coinvolto nel progetto.
C. Elementi del progetto: Vengono descritti in particolare: Missione, visione e obiettivi, Risorse a disposizione,
Sistema di governo del progetto, Logica di funzionamento delle azioni, Strumenti di lavoro, Risultati attesi.
D. descrizione del processo di lavoro: Come si lavora? Con che fasi? Chi fa cosa? Con che tempi? Quali
metodi sono utilizzati? Ecc.
E. descrizione e valutazione dei risultati conseguiti e dell’impatto generato: Riportare i risultati raggiunti e quelli
mancati nonché fornirne una interpretazione attraverso analisi quantitative e qualitative. Oltre ai risultati
previsti dal progetto si generano anche degli impatti, per esempio si cambia la visione che un territorio ha
di sé, come si genera sensibilità su un problema, come si rinforzano delle collaborazioni e si apprendono
dei metodi nuovi di lavoro, come ci si accredita agli occhi della P.A. ecc;
Questi sono tutti elementi che ci consentono di valutare l’impatto e quindi la rilevanza territoriale, la
sostenibilità, il grado di innovazione e l’approccio trans-settoriale.
F. voci dei vari portatori di interesse: Raccogliere le voci dei portatori di interesse, magari chiedendo loro una
valutazione sul progetto, sul metodo di lavoro, su cosa manca ancora e su cosa occorre fare in futuro
ecc.
G. Apprendimenti dal progetto e indicazione per la riprogettazione
L’attività di valutazione è stata prevalentemente orientata alla valutazione dell’impatto delle azioni
progettuali sul territorio, sui territori locali e sugli obiettivi settoriali delineati dalle singole azioni.
L’attività di monitoraggio, nel quadro sistemico di sviluppo del progetto non si limiterà a verificare
l’andamento delle singole azioni e nell’ambito di esse delle singole attività, quanto piuttosto di verificare
periodicamente :
- la conformità delle azioni progettate con il programma e il progetto specifico, nonché con i vincoli di
contesto;
- l’adeguatezza delle risorse umane ed economiche per le singole fasi del progetto.
Si osserverà come la messa in campo dei processi (azioni e attività) risulti congruente:
1) con le finalità del progetto stesso (risultato strategico);
2) con gli obiettivi fissati (risultato tattico):
- promozione della partecipazione e della creatività giovanile, diffusione della legalità,
- valorizzazione delle risorse e dei giovani coinvolti;
- intervento sul sistema ed il contesto locale.
Il prodotto del monitoraggio si può distinguere in due diverse categorie:
1) risultati tattici (risultati rispetto agli obiettivi dichiarati);
2) risultati strategici (risultati riferiti alla finalità ultima del progetto).
I primi attengono alla produttività dell'intervento, il secondo alla valenza del sistema di servizio, di
empowerment locale e di integrazione fra attori.
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
Individuare la rete di collaborazione tra servizi pubblici e del privato sociale, i soggetti coinvolti, le modalità
di coinvolgimento e di partecipazione; in particolare l’eventuale livello di integrazione socio-sanitaria.
Indicare, inoltre, le risorse necessarie in termini di strutture ed attrezzature.
L’equipe di lavoro risulterà così formata:
- 1 assistente sociale coordinatore par-time (con reperibilità) con laurea triennale in Servizio
Sociale ed iscrizione all’albo professionale regionale degli assistenti sociali: tale figura
curerà gli interventi di competenza, in particolare quelli connessi allo sportello d’ascolto, ed
il raccordo con i servizi sociali e sanitari, pubblici e privati;
- 2 educatore professionale, in possesso di laurea in scienze dell’educazione: tale figura curerà la
progettazione e l’attuazione delle attività di socializzazione degli utenti istaurando relazioni significative con
le persone;
- 5 ausiliari si occuperanno della cura e della pulizia dei locali del centro,
assicurandone l’apertura, la custodia e la vigilanza curando inoltre la somministrazione dei pasti.
- 1 aiuto cuoco si occuperà di coordinare la preparazione dei pasti.
- 1 psicologo, che curerà le eventuali richieste di consulenza o di sostegno fatte dagli operatori o dagli stessi
ospiti;
- 1 coordinatore amministrativo.
- 1 mediatore culturale, nel caso gli ospiti siano extracomunitari;
- 1 animatore, per la realizzazione di interventi di condivisione e educazione alla;.
- 10 volontari
La struttura e le attrezzature sono messe a disposizione dalla Caritas diocesana di Palermo in collaborazione
con la cooperativa sociale La Panormitana. Essa risulta essere adeguata alla realizzazione dell’intervento ed
è ubicata in Palermo vicolo San Carlo n. 56/58.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Inserire le figure professionali che si intendono utilizzare all’interno dell’azione distinguendo quelle a carico
delle amministrazioni pubbliche coinvolte da quelle in convenzione
A carico delle amministrazioni
pubbliche coinvolte (Enti
Tipologia
In convenzione
Totale
Locali, ASP (EX AUSL), T.M.,
Scuole…)
Assistente sociale coordinatore
0
1
1
Educatore
0
2
2
Inservienti
0
5
5
Aiuto cuoco
0
1
1
Psicologo
0
1
1
Mediatore culturale
0
1
1
Animatore
0
1
1
Amministrativo
0
1
1
6. PIANO FINANZIARIO (ALLEGATI 4 e 5)
Compilare il piano di spesa dettagliato per ogni azione che si vuole realizzare.
L’ente gestore comparteciperà alla realizzazione dell’intervento con una quota pari nel triennio a € 183.450,00
pari al 20% del progetto e specificatamente nell’utilizzo di personale, della struttura, delle attrezzature e di
materiale necessario alla realizzazione del progetto.
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Indicare le modalità di gestione che si intendono utilizzare per l’azione di riferimento
 Diretta
 Mista (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare) Il progetto verrà realizzato in parte
dalla AUSL 6 e in parte da enti del privato sociale, iscritti negli appositi registri, con affidamento
diretto in quanto hanno co-progettato e co-finanziato l’azione, secondo quanto previsto per i
servizi dell’allegato IIB del Decreto legislativo 163/2006.
 X Indiretta/esternalizzata (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare) con
cofinanziamento dell’ente