1/11/03 gorakhpur - india

Transcript

1/11/03 gorakhpur - india
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
28/01/04 DARWIN
Ed eccomi qua, post-traversata dell’equatore, post-volo in biz class e post-risveglio alle 5 di
mattina (le 3.30 ora di Singapore) per scendere dall’aereo. Dopo accurati controlli e
interrogatori, usciamo dall’aerporto e un simpatico pullman che fa una specie di servizio doorto-door ci porta all’ostello, dove sono molto gentili, ci sono una piscina e un coccodrillo (non
nella piscina!) e dopo 10 secondi hanno capito che arriviamo dall’Asia vista la nostra abitudine
a contrattare. Dopo qualche ora di sonno sono andata in cerca di un tour per Kakadu (si parte
domani, 3 gg e speriamo in bene per il tempo, oggi non ha piovuto…), e poi al National
Museum of the Northern Territory, tra arte aborigena (il quadro migliore? “ET returning
home”!), barche, flora e fauna locale (vedi la famigerata box jellyfish – medusa scatola?) e una
parte sul ciclone che ha praticamente distrutto Darwin il gg di Natale di 30 anni fa. E poi
abbiamo addirittura provato l’emozione di cucinare dopo apposita spesa al supermercato, io mi
sono cimentata in pumpkin soup (già pronta), insalata con tonno pomodoro e feta, e dessert
reduced-to-clear a base di custard e frutta esotica – e poi Wouter ha allietato la serata di tutti
quanti con il whisky duty-free! Ok, fingers crossed per la rainy season e domani Kakadu!
29-30-31/01/04 KAKADU NATIONAL PARK
E dopo la giungla…la savana! Qs posto è una figata, sono troppo contenta di esserci venuta
alla faccia della rainy season! Si parte su un mega 4x4 con carrello al seguito, gruppo
composto da me, 3 irlandesi, 1 inglese, 1 svedese, 1 tedesco e 1 canadese – assenza totale di
british teenagers che temo + dei coccodrilli! Prima tappa la gita in barca coi coccodrilli
salterini, in barca su un fiume pieno di coccodrilli attirati da un pezzo di carne penzolante da
una specie di canna da pesca tenuta da un tipo – carne che i coccodrilli cercavano di
acchiappare saltandoci + o – addosso, bello! Abbiamo anche visto un mega coccodrillone di 5
m! Dopo la crociera e dopo esserci messi un po’ di serpenti intorno al collo (ormai sono
un’habituée) con grande sfiga di un tipo che è stato scambiato dal serpente per un wc, si entra
nel parco, dove passiamo 3 gg gironzolando su strade e piste (+o- allagate) col 4x4,
incrociando animali strani (cavalletta gigante gialla e blu, frilled lizard ovvero mini-drago con
una specie di mantello intorno al collo che se spaventato scappa via correndo su 2 zampe,
wallaby saltellante, dingo con zampa rotta e lucertole e insetti a volontà), nuotando nelle
cascate, arrampicandoci sulle rocce, curiosando tra le pitture rupestri aborigene, camminando
nell’erba + alta di me, curiosando tra termitai giganti e sudando in modo allucinante visto il
caldo atroce, il sole dell’equatore sparato dritto in testa e l’umidità a 1000! La prima sera ci
accampiamo in mezzo al nulla, c’è una tenda gigante con dentro tante piccole tende, e una
cucina con candele dappertutto. A lume di candela (ovviam non c’è elettricità) cuciniamo tutti
insieme una cena a base di salsicce alla brace, patate, stir-fried vegetables e…spezzatino di
canguro! (buono!) Poi ci cimentiamo a suonare chitarre e didgeridoo fino all’ora della nanna, la
prima sera abb tragica, visto che sono finita in una tenda bagnata per la pioggia e non mi sono
accorta che potevo prendere un materasso, e tra il caldo e l’umido mi sono svegliata la mattina
dopo con un sonno pazzesco (recuperato dormendo durante il video al visitor centre), mal di
gola e passaporto allagato – ho tutti i timbri sbavati, peccato ma soprattutto spero di non
avere problemi alle prox frontiere! Il 2° gg metà del gruppo è partita e sono rimasta con un
terzetto veram simpatico: Paul, irlandese, Jan, tedesco, e Sam, canadese molto carino e con
uno strano amore per la natura, del tipo che qua lavora cercando nidi di uccelli per un
ricercatore e per ogni nido ha come bonus una cassa di birra, si preoccupa che i bambini non
sanno da dove arrivano le carote, e pensa che un albero di 200 anni si meriti come minimo di
essere abbracciato – cos’è che diceva Wouter? Never trust a hippy…carino cmq, ma abb
strano. La seconda sera siamo stati in una specie di capanna di metallo con letti spaziali e a/c
(wow), abbiamo diviso la cucina con un gruppo di famigerati british teenagers cretini (spero di
trovarne il meno possibile in giro per la east coast), che poi si sono riversati nel bar del
campeggio, noi siamo rimasti imprigionati nella tenda-cucina dal temporale e ci siamo
nuovamente dedicati ai ns didgeridoo! Tornata molto lurida da Kakadu, ho trovato Erika e
Wouter ai fornelli che mi hanno praticam invitata a cena così non dovevo mettermi ai fornelli
dopo 3 gg di scarpinate nel parco…grazieeeee!! Dopo fantastiche chicken fajitas preparate da
Wouter, e dopo esserci raccontati le ultime news, siamo andati in un pub a incontrare Sam,
Jan e Paul e abbiamo passato una bella serata a sbevazzare, chiacchierare e ascoltare 80s
music, con ritorno in ostello “addirittura” alle 2 di notte.
1
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
01/02/04 ALICE SPRINGS (a.k.a. the middle of nowhere)
Per qualche strano motivo mi sono svegliata prestissimo e ne ho approfittato per fare un po’ di
cose, tipo mandare un po’ di mail, comprare un regalo di compleanno a Wouter (è solo un
mazzo di carte con dei disegni aborigeni sul retro, ma volevo prendergli qlcs perchè sono stati
veram carini con me!), leggere/scrivere un po’, osservare il mini-coccodrillo nella sua
vaschetta, e poi l’apposito pullmino mi ha portata in aeroporto dopo aver salutato Erika e
Wouter dopo 2 settimane: ci rivedremo a Auckland, loro in arrivo il 1 aprile, io in partenza il gg
dopo! L’altro gg non avevo notato le dimensioni minuscole dell’aeroporto (ben 3 gates), nel
giro di ¼ d’ora ero dalla zona svacco dell’ostello al gate in aeroporto, compreso pullman,
check-in e controllo passaporti. Il volo mi ha risparmiato ben 1500 km di strada e il panorama,
quando non era nuvoloso, era veram spettacolare: deserto rosso con qualche cespuglio
rinsecchito ogni tanto, e la famosa Stuart Highway (DRW-Adelaide) con di fianco la famosa
ferrovia appena aperta (il primo treno da Alice Springs a Darwin sta viaggiando in questo
momento) dopo anni di progetto bloccato e attenzione a non costruire sui luoghi sacri
aborigeni – da pazzi costruire una ferrovia in un posto del genere, ma dev’essere figo! Ad un
certo punto spunta dal nulla in mezzo al deserto Alice Springs, 25000 abitanti e intorno un paio
di migliaia di km di nulla in ogni direzione – la reazione vedendola dall’aereo era qlcs del tipo:
e ‘sta città qua in mezzo che ci fa? Anche qui mini-aeroporto, 2 poliziotti in pantaloncini e
maglietta che chiacchieravano per i cavoli loro, un solo nastro per i bagagli, nessuno in giro
tranne il solito pullmino che fa servizio door-to-door e mi ha portata in un ostello molto carino,
Annie’s place, anche qs munito dell’apposita piscina. Sono uscita per fare un giro e subito dopo
aver pensato “wow, che figata quelle nuvole marroni” mi sono ritrovata in mezzo a una
tempesta di sabbia, quindi non sapendo bene come sarebbe andata a finire sono tornata
indietro, a fare cena con le ragazze con cui divido la stanza, e Alice Springs la vedrò nei prox 2
gg: il tour per Ayers Rock parte mer, e spero anche di “visitare” la famosa piscina dell’ostello
nel frattempo. Ah, e nel frattempo alla faccia del deserto sta piovendo!
02/02/04 ALICE SPRINGS
Incredibile ma vero, stanotte ho avuto freddo…e di sicuro non mi lamento! Oggi siamo passati
da nuvoloni neri a nuovolette bianche cicciotte a cielo blu, e ora siamo a vento e stelle:
saranno bellissime nel deserto!
Sveglia abb improvvisa causa musica, colazione e poi un giretto per la città, tra school of air,
flying doctor ecc è un posto veram strano, e continuo a chiedermi ma a chi cavolo è venuto in
mente di costruire una città in qs posto (e una ferrovia! Ci saranno 3 stazioni in 1500 km!)…e
di abitarci! Posto assurdo, ma devo dire affascinante. Più tardi ho incontrato la bellezza di 3
italici! Una coppia di cozze, e una ragazza calabrese, Angelica, anche lei in rtw e reduce da 3
anni ad Amsterdam, veram simpatica e abbiamo passato una gran bella giornata insieme, a
mangiare anguria, cenare nel ristorante dell’ostello e chiacchierare - purtroppo domani parte
per Ayers Rock, ma magari ci si ribecca da qualche parte, you never know!
03/02/04 ALICE SPRINGS
Giornata dedicata al kazzeggio a bordo piscina, dopo l’obbligatorio giro da Woolworths a
comprare qlcs per pranzo mi sono parcheggiata sul prato e non mi sono spostata fino a quando
il sole dei tropici iniziava a farmi diventare violetta. Partita tutta la gente che ho conosciuto in
ostello, sono circondata da (credo) scandinave in stanza che parlano tutte la loro lingua, quindi
mi sa che me ne vado a nanna tantopiù che domani devo svegliarmi alle 6 meno ¼ per andare
a Ayers Rock…
04-05-06/02/04 TOUR KING’S CANYON-OLGAS-AYERS ROCK
Dunque, da dove iniziare? Il tour è stato fantastico (Mulga Adventures, gestito dall’ostello dove
sono stata a Alice Springs, Annie’s place) e tra l’altro era pure quello che costava di meno,
belle cose! Gente abb variegata, un gruppetto simpatico (3 ragazzi di Luton, 4 ragazze e 1
ragazzo di Southampton, 2 irlandesi e 1 scozzese) e il resto gente innocua o che se ne stava
per i cavoli suoi, totale 21 persone e una guida fantastica, Tonno, che si trasformava in
aborigeno per raccontarci le storie, e ci caricava per tutto quello che dovevamo affrontate, dai
3 gg senza doccia alla scalata di Uluru, e disegnava continuamente sul parabrezza con un
pennarello la cartina di dove saremmo andati con la posizione corrente, il prezzo delle birre da
comprare in comunità, ecc. Si parte il 1 gg con un simpatico giro su un mio amico di vecchia
2
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
data, il cammello, qs però munito di sella e staffe e cmq solo per un giro del recinto, ottimo...A
seguire King’s Canyon nella caldazza del primo pom: camminata in giro per il canyon e poi
bagno in un laghetto nascosto in mezzo al canyon. Continua la mega-tappa verso la meta:
sosta a comprare la birra e poi guidando in mezzo alla terra rossa e i cespugli radi dell’outback
al tramonto, con “Street Spirit” dei Radiohead in sottofondo, ci infiliamo in una strada non
asfaltata e ormai calato il sole ci sistemiamo nel recinto di un allevamento di bestiame, tiriamo
fuori dal carrello cibo e stoviglie e tutti insieme produciamo un chili con carne (di cammello a
quanto pare), facciamo un falò e poi ci parcheggiamo dentro agli swag (specie di sacco a pelo
con materassino incorporato, sono gg che mi chiedevo cosa potesse essere) a guardare le
stelle e addormentarci intorno al fuoco. Il 2° gg la sveglia (in qs caso Tonno) scatta alle 5 e
mezza, esattamente come il 1° gg, perché bisogna sbaraccare tutto prima di essere invasi
dalle mosche: disponiamo tutte le cibarie sul tavolo, e tra latte e weetabix in ciotole con
qualche rimasuglio di chili con carne, e fette di pane tostate sul fuoco, anche la colazione è
fatta. Dopo esserci infiltrati abusivam nei bagni altrui (cosa che abbiamo continuato a fare per
tutto il tempo, tranne nel bush dove eravamo muniti di una comoda pala!), si parte per le
Olgas, prima tappa della giornata: fantastiche! Incredibili i colori: il rosso delle rocce, il blu
intenso del cielo, il verde azzurrognolo della vegetazione del bush. Fantastico il panorama
durante un paio d’ore di camminata nella Valley of the Winds, prima di parcheggiarci in una
zona picnic coperta e allestire un buffet a base di tortillas con dentro più o meno tutto il
possibile. E poi via per la vera meta di tutto il viaggio: Ayers Rock! Il roccione gigante (9 km di
circonferenza e quasi 400m di altezza) inizia a fare capolino da dietro ai cespugli molto prima
di arrivarci vicino, tutto bello rosso e schiantato contro uno splendido cielo blu. Abbiamo
gironzolato un po’ per il cultural centre e intorno alla roccia, poi via per uno spiazzo dove fare
cena (noodles e stir-fred veg) e guardare il tramonto, noi luridi (2° gg senza doccia) e
rumorosi col ns pullmino cicciotto e le casse di birra, i gruppi “seri” muniti di sgabelli, tavolo
apparecchiato con tanto di tovaglia, calici di cristallo e bottiglie di vino. Ripartiamo per stradine
sterrate, ci parcheggiamo in uno spiazzo, facciamo il fuoco, recuperiamo gli swag e le birre
residue e poi chi abbiocca, chi cerca le costellazioni in cielo, chi si baccaglia uno dei ragazzi di
Luton e chi illumina i due con la pila! Dopo ben 2 ore di sonno veniamo svegliati da Tonno alle
4 e mezza, colazione praticam al buio e sbaraccamento veloce per andare verso Ayers Rock:
se c’è vento o + di 36° chiudono la salita (e infatti al ritorno era chiusa per il caldo), e quindi
dopo aver visto una splendida alba alle 7 di mattina iniziamo la scalata, che subito non volevo
fare (in teoria gli Aborigeni non vogliono) ma alla fine ho deciso di fare e sono pure arrivata in
cima per prima dopo 1 km e ½ di salita moooolto ripida con tanto di catene per tenersi!
Fantastico il panorama da sopra, i cespugli dell’outback a perdita d’occhio e le Olgas da un
lato…abbiamo gironzolato un po’ in cima al roccione, e dopo essere stati rifocillati a base di
fruitcake e aver fatto l’apposita foto ricordo siamo partiti per il viaggio di ritorno, che per me e
per i ragazzi di Luton è stato molto breve: loro sono stati scaricati all’ostello che c’è vicino al
resort (domani vanno a Perth), io inizialm dovevo scendere all’ostello, infilarmi abusivam nella
doccia e poi prendere pure lo shuttle gratis per l’aeroporto, tutto qs perché il volo era alle 3 di
pom e alle 10 e mezza di mattina eravamo in ostello, alla fine ho deciso di farmi portare in
aeroporto e cercare di farmi spostare così lurida come sono sul volo prima – operazione
riuscita. Tra poco si parte per Cairns e col cielo limpido di oggi e il window seat dovrei vedere
un bel panorama, also looking forward to a shower in Cairns (e anche un letto!) e agli inglesi
pascolanti per la East Coast…fantastico tour e w il roccione gigante!
//Ed eccomi a Cairns, in effetti in panorama dall’aereo era spettacolare (anche se Ayers Rock
era dall’altro lato, ma ho fatto un po’ di foto carine del deserto) finchè non mi sono abbioccata
e mi sono risvegliata in mezzo alle nuvole, se gentilm se ne vanno io vorrei vedere la barriera
corallina…Arrivata a CNS il solito pullmino door-to-door mi ha portata in ostello, e dopo doccia,
internet, bucato e un falafel (non ce la posso fare a cucinare, troppo sonno!) direi che all’alba
delle 8 me ne posso anche andare a dormire visto che sono sveglia dalle 4 di stamattina!
07/02/04 CAIRNS
Giornata di meritatissimo svacco dopo le fatiche del tour! Dopo 11 ore di sonno e colazione a
base di latte e wheat crackers (che credo dovrò portarmi in giro per tutto il Queensland) ho
passato un paio d’ore su Internet (compreso mandare una mail generale visto che qlcuno
iniziava a chiedersi se fossi ancora viva), ho visitato la galleria di un tizio chiamato Peter Lik
che fa fantastiche foto dell’Australia (voglio comprare un libro quando arrivo a sud, ah e
3
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
ovviam un boomerang!), ho prenotato un po’ di tutto (pullman fino a Melbourne, gita sulla
Great Barrier Reef per domani e pacchetto Whitsundays+Fraser Island), kazzeggiato in giro
per Cairns e dedicato un po’ di tempo a scrittura e lettura. Alla faccia del party place sono abb
abbioccata (mi sa che la recovery da Ayers Rock non è ancora completa) quindi penso che me
ne vado a nanna incrociando le dita per il tempo per lo snorkelling di domani!
// Cambio di programma: ho incrociato 2 italici in ostello, Giorgio di Reggio Emilia e Dario del
Ticino, e sono rimasta a chiacchierare con loro!
08/02/04 CAIRNS
Gita sulla barriera corallina e esordirei con un: odio le barche! Giornata intera sulla barca, 3
ore ad andare e quasi altrettante a tornare, mare mosso…dioooo…speriamo in bene per le
Whitsundays! Mi hanno anche fatto provare lo scuba diving gratis, poi se volevi immergerti
pagavi, cosa che non è successa perché ero +o- terrorizzata! Non so quanto sia
raccomandabile immergersi avendo 2 dritte (la maschera si svuota così, il boccaglio così, e la
pressione nelle orecchie così, e via!) anziché un brevetto, anyway a circa ½ m sott’acqua,
attaccata alla barca, ero impanicatissima quindi tanti saluti allo scuba diving, sostituisco
l’attrezzatura che mi porta a fondo con quella che mi tiene a galla e via di snorkelling, devo
dire meno facile della volta scorsa a Ko Tao con mare mosso e senza Ivan a tenermi la
manina…veram bello cmq, ho visto tonnellate di pesci e ho anche accarezzato una tartaruga!
Tornata dalla barriera, incrocio Giorgio e stiamo un po’ a chiacchierare in ostello poi decidiamo
di andare a berci un caffè. Torno in ostello pronta a prendere il pullman all’1 di notte per Airlie
Beach, e a sorpresa mi trovo reception chiusa, con dentro nientemeno che il mio zaino, e tutti i
documenti in cassaforte…panico!! Il guardiano gentilissimo risolve tutto: recupera lo zaino ma
non ha le chiavi della cassaforte, chiama la Greyhound e mi cambia la prenotazione con un
pullman per domani mattina (non credevo si potesse fare) e mi dà un letto per la
notte…lezione per Manu: sono finiti i tempi dell’Asia con il proprietario dell’hotel che dorme di
fianco al bancone e può fare qualsiasi cosa a qualsiasi ora del gg e della notte…
09/02/04 AIRLIE BEACH
E dopo mille peripezie eccoci qua in qs specie di Ibiza australiana – looking forward a levare le
ancore verso le Whitsundays asap!! Sveglia alle 5, finalm sono riuscita a recuperare passaporto
ecc e poi sono andata a prendere il pullman su cui ho passato la bellezza di 11 h, cmq era
stracomodo e ho dormito alla grande, anzi sono partita da Cairns tra nuvole e pioggia e a un
certo punto mi sono svegliata in mezzo a un sole spettacolare…ottimo! Arrivata a Airlie Beach,
sembra di stare sulla Costa del Sol tra tutti i vari negozietti di kazzate marittime ma aspetta di
vedere l’ostello compreso nel pacchetto: lun foam party, mar wet t-shirt contest, mer jelly
wrestling, gio pole dancing competition ecc ecc, aria molto da villaggio turistico (campi da
pallavolo, 2 ristoranti, post office, ATM, biliardo ecc, organizzatissimo ma decisam non il mio
genere!) e poi la chicca, mi danno la chiave per una camerata da 10, apro la porta e mi trovo 9
maschietti, casino immane in cui non si capiva neanche quale fosse il letto libero finchè il
simpaticone di turno non mi ha offerto di dividere il suo con lui…credici! Torno alla reception e
ricevo nientemeno che un’upgrade nei deluxe dorms (cioè, voglio dire!) insieme a una coppia
di inglesi e a una ragazza svizzera che era sul mio stesso pulman…moooolto meglio! Con i 3
compagni di stanza facciamo cena e beviamo qlcs al rist dell’ostello, e poi domani si parte per
andare alle Whitsundays – please niente drunken Brits e niente bedbugs!!
10-11-12/02/04 WHITSUNDAY ISLANDS
Eccomi di ritorno dalle Whitsundays, se gentilmente passano i cleaners in stanza me ne andrei
anche un po’ a nanna! Per fortuna nessun British teenager sulla barca, ma un gruppetto devo
dire discreto, con maggioranza tedesca e svedese per un totale di 20 persone. Tempo non
molto bello, sempre nuvoloso e ogni tanto pioggia, quindi ovviam la barca ballava per mia
grande gioia ma almeno non ci siamo scottati, anche se cmq per nuotare dovevamo metterci
una specie di tutina da Superman causa box jellyfish…Gironzolando tra un’isoletta e l’altra
(tutte coperte di alberi e con baie più da lago scandinavo che da barriera corallina) abbiamo
fatto un po’ di tappe off the boat, il 1° gg per una passeggiata fino a un lookout point sulla
baia e poi a bagno in una cascata, 2° gg snorkelling in mezzo a miliardi di pesci, poi
Whitehaven beach (splendida!! Acqua blu trasparente, sabbia bianca finissima e alberi
tutt’intorno…mai visto niente del genere!) e poi in un isolotto di sabbia a giocare a calcio e
4
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
dove abbiamo anche visto 2 tartarughe! Il 3° gg snorkelling appena svegli e poi il ritorno verso
Airlie Beach, dove mi fermerò qs notte 1) per andare a cena con gli altri e 2) perché ce l’ho
compresa nel pacchetto ma non vedo l’ora di andare in qualche less party place anche se temo
che Hervey Bay non sia tra quelli…
// Bella serata al Beaches, insieme a uno degli svedesi, 4 delle tedesche, lo scozzese, il tipo
cinese, e le 2 ragazze dell’equipaggio. Ottimo deal “se ordini da mangiare la birra è gratis”, a
cui sono seguite altre birre finchè non ci siamo spostati nel pub di fianco a ballare, poi mi sono
messa a parlare con uno scozzese e poi mi sono persa tutti quanti quindi sono tornata in
ostello e dopo le 3 ore di sonno del pom me ne sono fatta altre 8 di notte, adesso credo di aver
recuperato!
13/02/04 AIRLIE BEACH
Giornata di kazzeggio cercando di far venire le 8 di sera, ora in cui parte il pullman – all’alba
dell 6 e mezza ce l’ho quasi fatta! Ben 3 ore su Internet, sviluppo foto, lettura TNT del NSW
trovato in giro (il miglior voucher del secolo ti dà 3$ off in ostello e un free condom…no
comment!), passeggiata tra i negozietti sotto la pioggia dove ho incontrato Silvia (la ragazza
tedesca che era sulla barca che mi ha detto che ieri sera quando avevo perso tutti quanti erano
al piano di sopra! Brava Manu!), e poi mi sono parcheggiata in ostello dove poi è arrivato
Graham, l’inglese incontrato a Cairns prima al ritorno da Kakadu e poi in ostello, lui appena
arrivato da Townsville sotto la pioggia (addirittura la strada per Cairns è chiusa per
allagamenti) e con l’aria oddio-dove-sono-capitato vista l’aria che tira da qs parti (stasera pole
dancing competition). Tanti saluti ad Airlie Beach, e in bocca al lupo a me per Hervey Bay!
14/02/04 HERVEY BAY
Alla bus station ho riincontrato Paul, l’inglese conosciuto sulla barca a Cairns e poi rivisto
all’imbarco per le Whitsundays. Il viaggio è stato tranquillo, 13 h e ho dormito quasi tutto il
tempo, peccato che alle 3 di notte ci hanno fatto scendere tutti quanti perché dovevano pulire
il pullman! Arrivati a Hervey Bay, Paul è andato vs l’ostello compreso nel suo pacchetto, io
verso il mio con Helen, inglese di Bristol anche lei sul mio stesso pullman. Carino l’ostello
(Palace Backpackers): casettine ognuna con la sua cucina e tv room, piscina, ma far venire la
sera è stata veram lunga! Giretto, bucato, piscina, pisolino, chiacchiere con Helen e altra gente
in ostello, poi in un pub a sbevazzare e domani si parte per Fraser Island, fingers crossed per il
gruppo (le istruzioni ricevute sembrano volersi assicurare che nessuno parta senza alcol, ti
portano pure al negozio in pullmino!), il tempo sembra bello (finalmente!), insomma buona
Fraser Island a me!
15-16-17/02/02 FRASER ISLAND
2 sole parole: che-spettacolo! Fantastica Fraser Island, sicuramente tra i posti più belli che
abbia mai visto, e andarcene in giro con il ns fuoristrada è stata una figata! Componenti del
gruppo: io, Andrea (canadese), Kasha e Marcus (una coppia di inglesi), Vudy (norvegese),
Vincent, Laura e Randa (3 francesi di cui l’ultima decisam poco tagliata per il campeggio visto
che sclerava per mosche-materassino duro-sabbia nei piatti-ecc) e altre 3 jeep, una con a
bordo 2 canadesi simpatiche, 3 danesi grezzissimi ma buffi e 2 svedesi, l’altra con un inglese e
6 ragazze che però abbiamo soltanto incrociato la prima sera, e una strana coppia sull’altra
jeep incrociati per fortuna solo sul traghetto.
La mattina della partenza sveglia alle 6, check-out, scarico zaini nei lockers e poi una bella ½
ora di filmato con i ranger che spiegavano le regole del parco in videocassetta…sclero!! Poi
caricati gli zainetti sulle jeep, firmati un po’ di fogli e recuperato il kit da campeggio siamo
partiti prima verso Woolworths a comprare cibo e le famigerate bevande, e poi verso il
traghetto. 40 minuti dopo, e dopo aver inserito il 4WD, tolto pressione alle gomme e
recuperato i vari permessi inizia l’avventura: su strade di sabbia molto accidentate in mezzo
agli alberi (che crescono sulla sabbia) andiamo a Lake McKenzie, un lago splendido di acqua
blu trasparente con sabbia bianchissima tutt’intorno davanti al quale restiamo tutti quanti a
bocca aperta! Dopo bagno e kazzeggio nel lago, facciamo pranzo tardissimo (alle 4!) alla
Central Station mentre cerchiamo di recuperare legna, guidiamo fino a Eurong Beach e
montiamo il campo sulla spiaggia. Cuciniamo al buio un bbq e io mi dedico alle patatine fritte
ottenendo un grande successo di pubblico, e passiamo il resto della serata seduti intorno al
falò a chiacchierare, guardare le stelle (fantastiche!) e bere le ns famose birre. Il gg dopo mi
5
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
sveglio alle 7 e il campo è già in piena attività: canadesi che fanno pancakes, danesi che
smontano tende ecc. Con calma recuperiamo anche noi, facciamo colazione, smontiamo tutto e
poi si parte, guidando lungo la 75-mile beach (fantastica, magari fosse così la strada per
andare al lavoro!), con sosta a Eli Creek per bagno nel fiume (dove ho ribeccato Paul!), poi il
relitto del Maheno, le rocce colorate dei Pinnacles, e poi da veri signori abbiamo guidato fino a
Waddy Pools per pranzo nell’area attrezzata dove abbiamo cotto salsicce e verdure sul bbq e
fatto qualche ottimo panino prima di andare a spalmarci nelle Champagne Pools, altro posto
spettacolare con pozze di acqua salata separate dell’oceano (e dagli squali) da rocce contro cui
si infrangono le onde. Dopo una doccia molto apprezzata finiamo in una zona campeggio
decisam + frequentata, dove il menu comprende pasta con pomodoro, tonno e olive e le ormai
famose patatine fritte, e poi passiamo la serata con le ns birre intorno al fuoco, mentre le 2
canadesi citavano a raffica frasi dei Simpson con un ranger.
Ci sveglia la pioggia alle 5 di mattina, per fortuna le tende tengono e si torna a nanna, anche
se il tempo rimane così così per il resto del giorno.Torniamo a sud lungo la spiaggia e ci
fermiamo al Lake Wabby, lago blu con foresta da un lato e dune di sabbia dall’altro, da cui
buttarsi giù rotolando stile kamikaze, o con una specie di tavola di cui era dotato un altro
gruppo di cui faceva parte, della serie il mondo è piccolo, Graham! Dopo il lago torniamo a
Kingfisher Bay, pranzo, spalmaggio in piscina aspettando il traghetto, poi dopo la traversata
rigonfiamo le gomme, mettiamo benzina, restituiamo macchina e attrezzatura e ci dirigiamo vs
doccia e vestiti puliti! Ci aggreghiamo all’offerta dell’ostello di all-you-can-eat pizza per 10$
(volendo c’era pure il film in videocassetta), rimaniamo un po’ a kazzeggiare in zona piscina
poi ci dirigiamo tutti distrutti verso la nanna, finchè non incrocio un toscano, Luca, con cui
rimango un po’ a chiacchierare nella lounge della unit. Ora, all’alba di mezzanotte e sveglia
dalle 6 direi che è ora di andare a nanna: thumbs up per Fraser Island, e domani si torna in
città: Brisbane!
18/02/04 BRISBANE
Ed ecco la famigerata Brisvegas, beh…wow! Veramente un bel posto da quello che ho visto
gironzolando per commissioni (il vero giro turistico lo faccio domani), mi ricorda molto NY, la
parte di Manhattan dove i vecchi edifici vittoriani si mescolano ai grattacieli, ma molto meno
incasinata, anche se ha a tutti gli effetti il movimento di una città…e dire anche un ottimo
clima. L’ostello, di nuovo Palace Backpackers, è fantastico: nuovissimo, centralissimo,
tranquillo e con a/c e una cucina fantastica…excellent! Ci stanno anche i 3 francesi delle
Whitsundays, mentre da Woolworths ho ribeccato le 4 ragazze e il ragazzo di Portsmouth del
tour di Ayers Rock…figo, mi piace ribeccare tutta qs gente!
19/02/04 BRISBANE
Giro turistico x la città, devo dire fantastica!! Mi piace veram tanto, mi sembra un bel posto per
vivere, è pulitissima, piena di movimento, con un pullman che ti porta in giro gratis, il cinema
su una barca nel fiume, una piscina con spiaggia gratis sul south bank, un bel clima (giusto un
po’ caldo, tanto per cambiare…) e un sacco di musei e gallerie d’arte pure quelle gratis! Ho
scarpinato alla grande, prima South Bank per Museum of Queensland e Art Gallery of
Queensland con tour gratis (e discussione con la guide dell’immediato successo degli
impressionisti australiani rispetto a quelli francesi), poi dopo un giro per la South Bank sono
tornata in centro, salita in cima al municipio, visitato la Brisbane City Gallery (compresa partita
a Ty the Tasmanian Tiger su una Playstation nel museo) e poi giardini botanici prima di fare un
loop completo col free bus (bisogno di a/c!) e parcheggiarmi su Internet, pure quella free
anche oggi (sia oggi che ieri avevo un voucher per 20 min gratis, poi dovevo pagare 1h ma
siccome ho portato i volantini in ostello il tipo non mi ha fatto pagare – grande stipendio di 1$
al gg!). Dopo tutti qs affaroni (ah ho dimenticato il negozio che vende le LP scontate del 20%,
ho comprato quella della NZ e lo Spanish phrasebook) serata a chiacchierare con le compagne
di stanza in ostello, e domani Byron Bay!
20/02/04 BYRON BAY
Dormitona (anche se ho ancora sonno, vediamo se riesco a recuperare nel w/e), ultimo round
di free Internet e pullman per Byron Bay con arrivo alle 3 di pom – il cambio di stato ha fatto
anche cambiare l’ora, adesso siamo a 10 ore di differenza dall’Italia. Il posto è molto bello:
bella spiaggia popolata da surfisti, mare blu, il faro in punta al promontorio (dove sono andata
6
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
oggi pom), e un’aria un po’ hippy/new age visti i vari negozi bio, i posti dove offrono ogni tipo
di terapia alternativa, gli hare krishna che suonano in giro per strada, e le bancarelle nella via
principale la sera. L’ostello è carissssimo (28$!) ma a quanto mi hanno detto qua è così,
soprattutto nel w/e; la gente ovviam è tutta strafiga e vestita a festa, cosa che mi fa sentire
abb fuori posto, insieme al fatto che sto viaggiando da sola da tempo e qua sono tutti con
qlcuno, sono un po’ stufa di stare da sola, ma credo che in Oz butti così…
21/02/04 BYRON BAY
Dopo 12 ore di sonno (un po’ per volta sto recuperando!), colazione e spiaggia, dove sono
rimasta spalmata per un po’ di ore tra prendere il sole e saltellare tra le onde. Poi sono tornata
in ostello a scrivere e spedire l’articolo…e per un po’ sono a posto. In un attimo di follia ho
deciso che domani mattina vado a fare una lezione di surf, figo! Il merito (o colpa) di tutto ciò
è una mail di Tony che mi ha incoraggiata a non lasciarmi scappare “qs opportunità
imperdibile”, ovvero credo essere in un posto con delle super-onde…beh, secondo me non
imparerò niente però sarà diveretente!
22/02/04 BYRON BAY
Manu surfer…oddio, si fa per dire! Già che non sono affogata e sono riuscita a stare in piedi per
un nanosecondo sono soddisfatta! Anyway, 3 ore di lezione insieme a una decina di altri
impavidi, tutti muniti di t-shirt “byron bay surf school” che fa figo e evita le scottature, e di
tavola da surf morbidosa, attaccata alla caviglia con una specie di guinzaglio. Ed ecco la
tecnica, casomai mi servisse per il futuro (!): si sale sulla tavola scivolandoci sopra di lato, dita
dei piedi sul bordo e mani sotto il petto, all’arrivo dell’onda si stendono i gomiti, poi ginocchia
tra le mani, e poi in piedi…in teoria! Cmq nonostante le varie botte prese è stata una figata, se
in uno dei prox ostelli trovo di nuovo le tavole in prestito gratis ci riprovo!
23/02/04 SYDNEY
Nottata in pullman ed eccomi a Sydney, dove è nuvoloso e rispetto a tutto il resto del paese fa
quasi freddo! Su consiglio di qlcuno (non ricordo chi) sono finita in un ostello chiamato Indy’s,
la camera è minuscola e incasinatissima, ma gli altri ragazzi sono simpaticissimi, non mi
sembra vero di incontrare gente normale!! Ho passato il pom a fare la turista scarpinando devo
dire parecchio, tra le varie cose sono stata a Hyde Park, St Mary’s Cathedral, un paio d’ore
all’Art Gallery del New South Wales (evviva i musei gratis!), giardini botanici, Opera House e
poi sono finita al Virgin Megastore a guardare Finding Nemo a sgamo in dvd, solo un pezzo
però, devo vedere il resto prima di partire! Tornata in ostello sorpresa: mail di Tony che è a
Sydney, dovremmo beccarci per un caffè domani, mi piacerebbe un casino…fingers crossed!
24/02/04 SYDNEY
Oggi ha praticamente piovuto tutto il gg, ma pazienza (beh spero che domani smetta cmq!)
perché ho rivisto Tony…che bello!! Ci siamo trovati qui in ostello e poi siamo andati un po’ in
giro per la città, non saprei neanche bene dove visto che lui è stato qua per 1 anno e quindi
faceva strada lui, cmq siamo tornati nei Botanical Gardens, poi a Kings Cross, e poi ci siamo
parcheggiati in un paio di Starbucks visto che si è messo a diluviare, ci siamo raccontati le
ultime avventure dal Vietnam in avanti e siamo stati a chiacchierare fino a ora di cena. Domani
parte per la Gold Coast ma forse ci si ribecca in NZ, cmq è stata una figata rivedersi, mi ha
pure restituito un libro che gli avevo dato in Vietnam e mi aveva detto che mi avrebbe ridato
quando ci saremmo rivisti…e 1 £ per non mi ricordo quali soldi gli avessi prestato…che tipo,
rimane uno di quelli che mi hanno colpito di più durante tutto il viaggio, e tra l’incontro con
Tony e la gente spettacolare incontrata qua in ostello devo dire che il mio umore è di nuovo
tornato ai max livelli!!
25/02/04 SYDNEY
Dopo una serata passata con i ragazzi dell’ostello nel pub al piano di sotto, finalmente tutti in
pantaloncini e flip flops (e con uno strano tipo che parlava tipo rapper – yeah man – e che
diceva che viviamo tutti in the matrix) mi sveglio tanto per cambiare con la pioggia, e quindi la
giornata passa tra shopping (jeans a 19$, così ora sono di nuovo munita di pantaloni lunghi!),
cartoline, il museo di arte contemporanea (gratis of course!), una passeggiata (si fa per dire,
tra vento e pioggia ho avuto passeggiate migliori!) sull’Harbour Bridge e per il quartiere
7
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
chiamato The Rocks, un altro pezzo di Finding Nemo a sgamo alla Virgin, giro a Darling
Harbour con film in 3D all’Imax Theatre (lo schermo + grande del mondo, e in effetti era
gigante!), lo spettacolo gratis di un tipo che suonava il didgeridoo con sottofondo di musica e
diapositive, e la telefonata delle streghette romane! Ora però basta pioggia!!
26/02/04 SYDNEY
Il tempo è leggermente migliorato ma non abbastanza da kazzeggiare in spiaggia, quindi
Manly e Bondi le vedrò la prox volta, domani vado alle Blue Mountains e poi prendo il pullman
per Melbourne, dove conto di rimanere 3 gg prima di partire per altri 3 gg di Great Ocean Road
con notte finale in aeroporto per evitare i prezzi stellari causa gran premio, e
contemporaneamente a Sydney c’è il Mardi Gras e a Adelaide ben 3 festival…qui ogni cosa è un
attentato al backpacker’s budget, ho calcolato che la spesa totale qui in Oz è stata circa 50
euro al gg ovvero più del triplo dell’Asia, e onestamente l’Asia era molto meglio!
A parte qs, ho passato la giornata prima ai Paddy’s market da cui sono riemersa con un
boomerang da spedire a casa come regalo, e poi al Powerhouse Museum, una specie di museo
della scienza veram figo da cui me ne sono dovuta andare dopo 3 ore perché chiudeva ma
credo che ci sarei potuta rimanere tranquillamente altre 3 ore!
27/02/04 SYDNEY
Ovviam oggi che me ne vado spunta il sole, cmq Manly e Bondi le vedrò al prox giro (di
spiagge credo di averne viste enough) e ho approfittato del sole per andare alle Blue
Mountains – veram belle!! 2 h di treno per Katoomba, la Bardonecchia del New South Wales, e
poi ho scarpinato per qlcs come 5 h in tutti i possibili sentieri dei dintorni, da Echo Point (un
belvedere con panorama fantastico su foresta a perdita d’occhio) alle 3 sisters, e poi un
sentiero chiamato Price Harry Cliff Walk insieme a due ragazzi brasiliani incrociati scarpinando
sullo stesso sentiero, che passando per vari lookout points arrivava a Katoomba Cascades e
Katoomba Falls, per poi scendere giù con qualche miliardo di scalini nella foresta di eucaliptus
e nella ex miniera di carbone da cui siamo risaliti in funivia in mezzo a qualche decina di giapu
in piena eccitazione da funivia. Salutati i brasiliani (Fernando e Alejandro, di Porto Alegre)
torno verso la stazione, riprendo il treno e dopo l’ennesimo falafel (se sulla east coast vivevo di
insalata Woolworths già pronta qui la specialità è falafel e uva) sono alla bus station in attesa
del pullman per Melbourne. Saluti a Sydney, che non è che mi abbia fatto impazzire (ma forse
era anche il tempo), saluti alla pioggia e ai semafori pedonali maledetti che diventano verdi +
o – ogni ¼ d’ora e dopo 1 secondo iniziano a lampeggiare, saluti ai 350 tipi di caffè che hanno
qua (12 solo nel menù di Mc Donald’s) e rendono ordinare un caffè un’impresa improponibile –
a meno di non usare la tecnica-Tony: un black coffee, e poi puoi prendere quella bottiglia di
latte e metterne un po’ nella tazza? Però 1.000.000 di punti a Indy’s backpackers, uno degli
ostelli più friendly dove sia mai stata e di sicuro il più friendly in Oz, dove al mattino la gente
invece di essere distrutta dall’hangover ti chiede cosa farai durante il gg facendo colazione, e la
sera scende al pub in flip flops e si mette a chiacchierare tutti seduti sul pavimento di una
stanza prima di andare a nanna…
28/02/04 MELBOURNE
Una notte di pullman (l’ultima per un po’) ed eccomi a Melbourne, 1 settimana prima del Grand
Prix e con il famoso problema-accommodation. Ho seguito il tipo di un ostello alla bus station e
sono finita in un posto che non è niente di speciale (molto affollato e molto loud) ma è abb in
centro e per 16$ a notte diciamo che può andare – e l’ho subito inaugurato dormendo fino all’1
di pom. Giro per la città, uguale a tutte le altre (mi dispiace ma non riesco a manifestare
entusiasmo per le città australiane, però ho ricevuto una mail di Erika e Wouter e sono
contenta di vedere che sull’Australia abbiamo la stessa opinione), poi tanto per cambiare si è
messo a piovere, e adesso se i bambini la smettono di fare casino io andrei a nanna!
29/02/04 MELBOURNE
11 h di sonno dopo, parte l’esplorazione della città: Queen Victoria Markets, il Melbourne
Museum dove sono entrata gratis in quanto student (c’era una mostra sul design italiano con
in sottofondo i Subsonica in versione acustica, seguiti ahimè da come primaaaa più di
primaaaaa ti ameròòòòò…), e poi sono andata un po’ in giro sul tram gratis fermandomi tra
cattedrali, edifici e teatri vittoriani, Federation Square dove ho fatto un po’ di foto alle
8
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
macchine del Grand Prix e recuperato un po’ di gadgets (e comprato una maglietta per papà),
e poi seguendo la musica sono finita a un concerto gratis: vedendo tutti i piccoli australiani
spalmati sull’erba con la coperta e il frigo e i bambini saltellanti ho capito per un attimo in bello
di essere qua. Ma allo stesso tempo non potrebbe mai essere casa mia. Dopo cena sono
andata al pub con una ragazza dell’ostello, e domani vado a vedere i pingui e inauguro il diario
nuovo!
01/03/04 MELBOURNE – PHILIP ISLAND
La prima cosa bella del tour che ho fatto oggi è l’ora di partenza: le 11.15, niente levatacce per
una volta! Scopo del gioco vedere la penguin parade la sera, ma prima abbiamo fatto un sacco
di altre cose: si inizia con Wildlife Wonderland, una specie di parco dove abbiamo fatto i turisti
tenendo in braccio un wombat (chissà come si chiamano in italiano), dando da mangiare ai
canguri e curiosando tra emù, dingo, alpaca e…koala! Beeelli ma anche il cucciolo di wombat
era carinissimo, sono mini-wombat che salvano dalla tasca di mamma-wombat quando
vengono investiti dalle macchine, e poi quando sono abb grandi li rimettono in libertà. I
canguri invece vengono da un altro parco che ha chiuso, ma ormai sono abituati a stare in
cattività e non potrebbero vivere nella natura. I koala, I don’t know. Poi siamo andati in una
miniera di carbone, che ha funzionato fino agli anni ’50 estraendo carbone per far funzionare i
treni. Giro per la miniera, trenino per tornare in superficie, e poi via sull’isola, prima su una
spiaggia spettacolare e poi a fare cena a base di pizza in un’area attrezzata vicino al mare – e
poi via in cerca dei pingui – tenerissimi! Ci siamo piazzati lungo la spiaggia, muniti di caffè e
biscotti, e dopo il tramonto hanno iniziato ad arrivare: in qs periodo sono un paio di centinaia a
sera, mini-pingui (circa 30 cm) cicciottissimi che tornano a riva dal mare per andare a nanna e
ci camminano a 1 metro di distanza: troppo teneri, peccato non poter fare foto ma la sfilata dei
mini-pingui così buffi davanti ai miei occhi me ricorderò di sicuro per un po’…
02/03/04 MELBOURNE
Ultimo gg a Melbourne prima che l’ostello passi da 16 a 35$ - e che di conseguenza io parta
per la Great Ocean Road. Mattino all’Immigration Museum, ovviamente gratis sempre alla
solita super-student card made in Bangkok, poi giro per i Botanic Gardens finchè uno strano
tipo mi ha detto che sembro una che ha il fuoco dentro (sì, bravo!) e mi ha invitata a prendere
un caffè, al che ho deciso di cercare lidi più sicuri e sono finita per caso alla Art Gallery of
Victoria, ovviamente admission free e pure free tour che in 1 oretta mi ha portato a vedere gli
highlights della collezione, poi mi sono incontrata con la ragazza svizzera che c’era ieri nel tour
di Philip Island che aveva bisogno di info sull’Asia, ci siamo parcheggiate da Starbucks per un
paio d’ore e l’ho riempita di tutte le info del caso. Ritorno in ostello a organizzare zaini e
zainetti, e domani si parte! Ah, pare che in Nuova Zelanda stia diluviando, speriamo in bene
sennò il mio cycling & camping lo vedo abb male!
03-05/03/04 GRAMPIANS + GREAT OCEAN ROAD TOUR
…e dopo qs tour diventa dura dire quale sia stata la cosa più bella in Oz…e sarebbe anche ora
di fare qualche bilancio visto che questa è la mia ultima serata in Oz, stasera nanna in
aeroporto (in città prezzi innavicinabili causa Grand Prix) e poi domani New Zealand! Tour
molto bello ma soprattutto gente fantastica (e addirittura altri 2 italici!), uno più fuori
dell’altro, dal giapu fan del karaoke che cantava gli Strokes al microfono sul pullman, a 4
ragazzi che dopo una pesante sessione di drinking games sono andati a fare il bagno
nell’oceano di notte, dal ragazzo di Varese – Fabio – con la tipa giapu che la chiamava
“darling” con un accento italiano allucinante, alla ragazza pugliese – Chiara – che per far
smettere una di russare le lanciava l’acqua dalla bottiglia da sopra al letto a castello, allo
svedese che ha composto un rap natalizio…e così via, insomma 20 persone incredibili (e una
guida fantastica, Jude) con cui mi sono trovata benissimo e divertita un mondo!
L’itinerario…beh, abbiamo visto un sacco di cose e senza il volantino vorrei vedermi a ricordare
tutto…1° gg Grampians (che dire della sosta-pranzo in un posto dove l’ice-cream shop fa
ottime baked potatoes), un paio di cascate di cui 1 ridicola e 1 molto bella (Mc Kenzie Falls),
rocce e punti panoramici vari fino ad andare a dormire in un posto dall’incredibile nome di
Asses’ Ears Wilderness Lodge, sperduto in mezzo al nulla, gestito da un tipo incredibile con tshirt che diceva “Steve – kickin’ ass in the Grampians” (in realtà il nome della gh viene dal
nome di una montagna) che la sera ha sfidato tutti quanti a un partitone di biliardo.
9
AUSTRALIA
http://www.manux77.it
Risveglio mentre sorge il sole tra nuvolette rosse bellissime (così sembra prestissimo ma erano
le 7!), e dopo colazione si parte con la scarpinata verso i Pinnacles, delle rocce che sembrano
un po’ colonne di pietre un po’ i cosi di Stonehenge, con ovviamente bel panorama sulla
vallata.
Ritorno lungo un canyon e dopo pranzo siamo andati in un parco naturale (ex vulcano) dove
abbiamo visto gironzolare canguri, emù e i piccoli koala…beeeelli!!!
E poi inizia la Great Ocean Road, un paio di formazioni rocciose prima di fermarci all’YHA di
Port Campbell, dove abbiamo preparato tutti insieme un bbq prima di dedicarci a uno strano
drinking game a base di vino nel cartone dove tutti devono mettere un dito sul bicchiere e a
turno uno dice un numero e gli altri possono togliere o meno il dito e se il tipo azzecca quante
dita restano è fuori, poi si va avanti finchè non ne resta uno solo che ovviamente beve…è finita
che alle 10 ci hanno buttati fuori dall’ostello e ci siamo traslocati in paese, tra passeggiata sul
Pier e more drinking games che per qualcuno si sono conclusi con un bagno in mare!
E oggi si inizia con un pezzo di Great Ocean Road (sarà banale ma la cosa che mi è piaciuta di
+ sono i 12 Apostles), una camminata nella rainforest nelle Otway Ranges, more koalas, il
resto della GOR (totale: 300 km e 3622 curve!), e ultima tappa sulla Bells Beach (la spiaggia di
Point Break) prima del lungo ritorno vs Melbourne con sottofondo di Coldplay. Bello, bellissimo
tour con gran bei posti e gran bella gente…l’ho già detto, ma ci siamo divertiti veramente un
casino!
Bilancio dell’Australia:
- posti + belli: Fraser Island, Great Ocean Road e Ayers Rock (scelta dovuta sia ai posti
che alla gente!)
- posti deludenti Cairns, Sidney…e party-town Airlie Beach
- prezzi: altissimi, con circa 45 euro/gg ho speso il 50% in più di quello che pensavo
- gente: ottima nei tour, peccato non aver trovato qlcuno con cui viaggiare. Ah, e odio i
ragazzini sbronzi e firmati della east coast!!
…e domani mi aspetta la Nuova Zelanda, speriamo in bene per il tempo ma per il resto non
vedo l’ora!
10