1/11/03 gorakhpur - india
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1/11/03 gorakhpur - india
AUSTRALIA http://www.manux77.it 28/01/04 DARWIN Ed eccomi qua, post-traversata dell’equatore, post-volo in biz class e post-risveglio alle 5 di mattina (le 3.30 ora di Singapore) per scendere dall’aereo. Dopo accurati controlli e interrogatori, usciamo dall’aerporto e un simpatico pullman che fa una specie di servizio doorto-door ci porta all’ostello, dove sono molto gentili, ci sono una piscina e un coccodrillo (non nella piscina!) e dopo 10 secondi hanno capito che arriviamo dall’Asia vista la nostra abitudine a contrattare. Dopo qualche ora di sonno sono andata in cerca di un tour per Kakadu (si parte domani, 3 gg e speriamo in bene per il tempo, oggi non ha piovuto…), e poi al National Museum of the Northern Territory, tra arte aborigena (il quadro migliore? “ET returning home”!), barche, flora e fauna locale (vedi la famigerata box jellyfish – medusa scatola?) e una parte sul ciclone che ha praticamente distrutto Darwin il gg di Natale di 30 anni fa. E poi abbiamo addirittura provato l’emozione di cucinare dopo apposita spesa al supermercato, io mi sono cimentata in pumpkin soup (già pronta), insalata con tonno pomodoro e feta, e dessert reduced-to-clear a base di custard e frutta esotica – e poi Wouter ha allietato la serata di tutti quanti con il whisky duty-free! Ok, fingers crossed per la rainy season e domani Kakadu! 29-30-31/01/04 KAKADU NATIONAL PARK E dopo la giungla…la savana! Qs posto è una figata, sono troppo contenta di esserci venuta alla faccia della rainy season! Si parte su un mega 4x4 con carrello al seguito, gruppo composto da me, 3 irlandesi, 1 inglese, 1 svedese, 1 tedesco e 1 canadese – assenza totale di british teenagers che temo + dei coccodrilli! Prima tappa la gita in barca coi coccodrilli salterini, in barca su un fiume pieno di coccodrilli attirati da un pezzo di carne penzolante da una specie di canna da pesca tenuta da un tipo – carne che i coccodrilli cercavano di acchiappare saltandoci + o – addosso, bello! Abbiamo anche visto un mega coccodrillone di 5 m! Dopo la crociera e dopo esserci messi un po’ di serpenti intorno al collo (ormai sono un’habituée) con grande sfiga di un tipo che è stato scambiato dal serpente per un wc, si entra nel parco, dove passiamo 3 gg gironzolando su strade e piste (+o- allagate) col 4x4, incrociando animali strani (cavalletta gigante gialla e blu, frilled lizard ovvero mini-drago con una specie di mantello intorno al collo che se spaventato scappa via correndo su 2 zampe, wallaby saltellante, dingo con zampa rotta e lucertole e insetti a volontà), nuotando nelle cascate, arrampicandoci sulle rocce, curiosando tra le pitture rupestri aborigene, camminando nell’erba + alta di me, curiosando tra termitai giganti e sudando in modo allucinante visto il caldo atroce, il sole dell’equatore sparato dritto in testa e l’umidità a 1000! La prima sera ci accampiamo in mezzo al nulla, c’è una tenda gigante con dentro tante piccole tende, e una cucina con candele dappertutto. A lume di candela (ovviam non c’è elettricità) cuciniamo tutti insieme una cena a base di salsicce alla brace, patate, stir-fried vegetables e…spezzatino di canguro! (buono!) Poi ci cimentiamo a suonare chitarre e didgeridoo fino all’ora della nanna, la prima sera abb tragica, visto che sono finita in una tenda bagnata per la pioggia e non mi sono accorta che potevo prendere un materasso, e tra il caldo e l’umido mi sono svegliata la mattina dopo con un sonno pazzesco (recuperato dormendo durante il video al visitor centre), mal di gola e passaporto allagato – ho tutti i timbri sbavati, peccato ma soprattutto spero di non avere problemi alle prox frontiere! Il 2° gg metà del gruppo è partita e sono rimasta con un terzetto veram simpatico: Paul, irlandese, Jan, tedesco, e Sam, canadese molto carino e con uno strano amore per la natura, del tipo che qua lavora cercando nidi di uccelli per un ricercatore e per ogni nido ha come bonus una cassa di birra, si preoccupa che i bambini non sanno da dove arrivano le carote, e pensa che un albero di 200 anni si meriti come minimo di essere abbracciato – cos’è che diceva Wouter? Never trust a hippy…carino cmq, ma abb strano. La seconda sera siamo stati in una specie di capanna di metallo con letti spaziali e a/c (wow), abbiamo diviso la cucina con un gruppo di famigerati british teenagers cretini (spero di trovarne il meno possibile in giro per la east coast), che poi si sono riversati nel bar del campeggio, noi siamo rimasti imprigionati nella tenda-cucina dal temporale e ci siamo nuovamente dedicati ai ns didgeridoo! Tornata molto lurida da Kakadu, ho trovato Erika e Wouter ai fornelli che mi hanno praticam invitata a cena così non dovevo mettermi ai fornelli dopo 3 gg di scarpinate nel parco…grazieeeee!! Dopo fantastiche chicken fajitas preparate da Wouter, e dopo esserci raccontati le ultime news, siamo andati in un pub a incontrare Sam, Jan e Paul e abbiamo passato una bella serata a sbevazzare, chiacchierare e ascoltare 80s music, con ritorno in ostello “addirittura” alle 2 di notte. 1 AUSTRALIA http://www.manux77.it 01/02/04 ALICE SPRINGS (a.k.a. the middle of nowhere) Per qualche strano motivo mi sono svegliata prestissimo e ne ho approfittato per fare un po’ di cose, tipo mandare un po’ di mail, comprare un regalo di compleanno a Wouter (è solo un mazzo di carte con dei disegni aborigeni sul retro, ma volevo prendergli qlcs perchè sono stati veram carini con me!), leggere/scrivere un po’, osservare il mini-coccodrillo nella sua vaschetta, e poi l’apposito pullmino mi ha portata in aeroporto dopo aver salutato Erika e Wouter dopo 2 settimane: ci rivedremo a Auckland, loro in arrivo il 1 aprile, io in partenza il gg dopo! L’altro gg non avevo notato le dimensioni minuscole dell’aeroporto (ben 3 gates), nel giro di ¼ d’ora ero dalla zona svacco dell’ostello al gate in aeroporto, compreso pullman, check-in e controllo passaporti. Il volo mi ha risparmiato ben 1500 km di strada e il panorama, quando non era nuvoloso, era veram spettacolare: deserto rosso con qualche cespuglio rinsecchito ogni tanto, e la famosa Stuart Highway (DRW-Adelaide) con di fianco la famosa ferrovia appena aperta (il primo treno da Alice Springs a Darwin sta viaggiando in questo momento) dopo anni di progetto bloccato e attenzione a non costruire sui luoghi sacri aborigeni – da pazzi costruire una ferrovia in un posto del genere, ma dev’essere figo! Ad un certo punto spunta dal nulla in mezzo al deserto Alice Springs, 25000 abitanti e intorno un paio di migliaia di km di nulla in ogni direzione – la reazione vedendola dall’aereo era qlcs del tipo: e ‘sta città qua in mezzo che ci fa? Anche qui mini-aeroporto, 2 poliziotti in pantaloncini e maglietta che chiacchieravano per i cavoli loro, un solo nastro per i bagagli, nessuno in giro tranne il solito pullmino che fa servizio door-to-door e mi ha portata in un ostello molto carino, Annie’s place, anche qs munito dell’apposita piscina. Sono uscita per fare un giro e subito dopo aver pensato “wow, che figata quelle nuvole marroni” mi sono ritrovata in mezzo a una tempesta di sabbia, quindi non sapendo bene come sarebbe andata a finire sono tornata indietro, a fare cena con le ragazze con cui divido la stanza, e Alice Springs la vedrò nei prox 2 gg: il tour per Ayers Rock parte mer, e spero anche di “visitare” la famosa piscina dell’ostello nel frattempo. Ah, e nel frattempo alla faccia del deserto sta piovendo! 02/02/04 ALICE SPRINGS Incredibile ma vero, stanotte ho avuto freddo…e di sicuro non mi lamento! Oggi siamo passati da nuvoloni neri a nuovolette bianche cicciotte a cielo blu, e ora siamo a vento e stelle: saranno bellissime nel deserto! Sveglia abb improvvisa causa musica, colazione e poi un giretto per la città, tra school of air, flying doctor ecc è un posto veram strano, e continuo a chiedermi ma a chi cavolo è venuto in mente di costruire una città in qs posto (e una ferrovia! Ci saranno 3 stazioni in 1500 km!)…e di abitarci! Posto assurdo, ma devo dire affascinante. Più tardi ho incontrato la bellezza di 3 italici! Una coppia di cozze, e una ragazza calabrese, Angelica, anche lei in rtw e reduce da 3 anni ad Amsterdam, veram simpatica e abbiamo passato una gran bella giornata insieme, a mangiare anguria, cenare nel ristorante dell’ostello e chiacchierare - purtroppo domani parte per Ayers Rock, ma magari ci si ribecca da qualche parte, you never know! 03/02/04 ALICE SPRINGS Giornata dedicata al kazzeggio a bordo piscina, dopo l’obbligatorio giro da Woolworths a comprare qlcs per pranzo mi sono parcheggiata sul prato e non mi sono spostata fino a quando il sole dei tropici iniziava a farmi diventare violetta. Partita tutta la gente che ho conosciuto in ostello, sono circondata da (credo) scandinave in stanza che parlano tutte la loro lingua, quindi mi sa che me ne vado a nanna tantopiù che domani devo svegliarmi alle 6 meno ¼ per andare a Ayers Rock… 04-05-06/02/04 TOUR KING’S CANYON-OLGAS-AYERS ROCK Dunque, da dove iniziare? Il tour è stato fantastico (Mulga Adventures, gestito dall’ostello dove sono stata a Alice Springs, Annie’s place) e tra l’altro era pure quello che costava di meno, belle cose! Gente abb variegata, un gruppetto simpatico (3 ragazzi di Luton, 4 ragazze e 1 ragazzo di Southampton, 2 irlandesi e 1 scozzese) e il resto gente innocua o che se ne stava per i cavoli suoi, totale 21 persone e una guida fantastica, Tonno, che si trasformava in aborigeno per raccontarci le storie, e ci caricava per tutto quello che dovevamo affrontate, dai 3 gg senza doccia alla scalata di Uluru, e disegnava continuamente sul parabrezza con un pennarello la cartina di dove saremmo andati con la posizione corrente, il prezzo delle birre da comprare in comunità, ecc. Si parte il 1 gg con un simpatico giro su un mio amico di vecchia 2 AUSTRALIA http://www.manux77.it data, il cammello, qs però munito di sella e staffe e cmq solo per un giro del recinto, ottimo...A seguire King’s Canyon nella caldazza del primo pom: camminata in giro per il canyon e poi bagno in un laghetto nascosto in mezzo al canyon. Continua la mega-tappa verso la meta: sosta a comprare la birra e poi guidando in mezzo alla terra rossa e i cespugli radi dell’outback al tramonto, con “Street Spirit” dei Radiohead in sottofondo, ci infiliamo in una strada non asfaltata e ormai calato il sole ci sistemiamo nel recinto di un allevamento di bestiame, tiriamo fuori dal carrello cibo e stoviglie e tutti insieme produciamo un chili con carne (di cammello a quanto pare), facciamo un falò e poi ci parcheggiamo dentro agli swag (specie di sacco a pelo con materassino incorporato, sono gg che mi chiedevo cosa potesse essere) a guardare le stelle e addormentarci intorno al fuoco. Il 2° gg la sveglia (in qs caso Tonno) scatta alle 5 e mezza, esattamente come il 1° gg, perché bisogna sbaraccare tutto prima di essere invasi dalle mosche: disponiamo tutte le cibarie sul tavolo, e tra latte e weetabix in ciotole con qualche rimasuglio di chili con carne, e fette di pane tostate sul fuoco, anche la colazione è fatta. Dopo esserci infiltrati abusivam nei bagni altrui (cosa che abbiamo continuato a fare per tutto il tempo, tranne nel bush dove eravamo muniti di una comoda pala!), si parte per le Olgas, prima tappa della giornata: fantastiche! Incredibili i colori: il rosso delle rocce, il blu intenso del cielo, il verde azzurrognolo della vegetazione del bush. Fantastico il panorama durante un paio d’ore di camminata nella Valley of the Winds, prima di parcheggiarci in una zona picnic coperta e allestire un buffet a base di tortillas con dentro più o meno tutto il possibile. E poi via per la vera meta di tutto il viaggio: Ayers Rock! Il roccione gigante (9 km di circonferenza e quasi 400m di altezza) inizia a fare capolino da dietro ai cespugli molto prima di arrivarci vicino, tutto bello rosso e schiantato contro uno splendido cielo blu. Abbiamo gironzolato un po’ per il cultural centre e intorno alla roccia, poi via per uno spiazzo dove fare cena (noodles e stir-fred veg) e guardare il tramonto, noi luridi (2° gg senza doccia) e rumorosi col ns pullmino cicciotto e le casse di birra, i gruppi “seri” muniti di sgabelli, tavolo apparecchiato con tanto di tovaglia, calici di cristallo e bottiglie di vino. Ripartiamo per stradine sterrate, ci parcheggiamo in uno spiazzo, facciamo il fuoco, recuperiamo gli swag e le birre residue e poi chi abbiocca, chi cerca le costellazioni in cielo, chi si baccaglia uno dei ragazzi di Luton e chi illumina i due con la pila! Dopo ben 2 ore di sonno veniamo svegliati da Tonno alle 4 e mezza, colazione praticam al buio e sbaraccamento veloce per andare verso Ayers Rock: se c’è vento o + di 36° chiudono la salita (e infatti al ritorno era chiusa per il caldo), e quindi dopo aver visto una splendida alba alle 7 di mattina iniziamo la scalata, che subito non volevo fare (in teoria gli Aborigeni non vogliono) ma alla fine ho deciso di fare e sono pure arrivata in cima per prima dopo 1 km e ½ di salita moooolto ripida con tanto di catene per tenersi! Fantastico il panorama da sopra, i cespugli dell’outback a perdita d’occhio e le Olgas da un lato…abbiamo gironzolato un po’ in cima al roccione, e dopo essere stati rifocillati a base di fruitcake e aver fatto l’apposita foto ricordo siamo partiti per il viaggio di ritorno, che per me e per i ragazzi di Luton è stato molto breve: loro sono stati scaricati all’ostello che c’è vicino al resort (domani vanno a Perth), io inizialm dovevo scendere all’ostello, infilarmi abusivam nella doccia e poi prendere pure lo shuttle gratis per l’aeroporto, tutto qs perché il volo era alle 3 di pom e alle 10 e mezza di mattina eravamo in ostello, alla fine ho deciso di farmi portare in aeroporto e cercare di farmi spostare così lurida come sono sul volo prima – operazione riuscita. Tra poco si parte per Cairns e col cielo limpido di oggi e il window seat dovrei vedere un bel panorama, also looking forward to a shower in Cairns (e anche un letto!) e agli inglesi pascolanti per la East Coast…fantastico tour e w il roccione gigante! //Ed eccomi a Cairns, in effetti in panorama dall’aereo era spettacolare (anche se Ayers Rock era dall’altro lato, ma ho fatto un po’ di foto carine del deserto) finchè non mi sono abbioccata e mi sono risvegliata in mezzo alle nuvole, se gentilm se ne vanno io vorrei vedere la barriera corallina…Arrivata a CNS il solito pullmino door-to-door mi ha portata in ostello, e dopo doccia, internet, bucato e un falafel (non ce la posso fare a cucinare, troppo sonno!) direi che all’alba delle 8 me ne posso anche andare a dormire visto che sono sveglia dalle 4 di stamattina! 07/02/04 CAIRNS Giornata di meritatissimo svacco dopo le fatiche del tour! Dopo 11 ore di sonno e colazione a base di latte e wheat crackers (che credo dovrò portarmi in giro per tutto il Queensland) ho passato un paio d’ore su Internet (compreso mandare una mail generale visto che qlcuno iniziava a chiedersi se fossi ancora viva), ho visitato la galleria di un tizio chiamato Peter Lik che fa fantastiche foto dell’Australia (voglio comprare un libro quando arrivo a sud, ah e 3 AUSTRALIA http://www.manux77.it ovviam un boomerang!), ho prenotato un po’ di tutto (pullman fino a Melbourne, gita sulla Great Barrier Reef per domani e pacchetto Whitsundays+Fraser Island), kazzeggiato in giro per Cairns e dedicato un po’ di tempo a scrittura e lettura. Alla faccia del party place sono abb abbioccata (mi sa che la recovery da Ayers Rock non è ancora completa) quindi penso che me ne vado a nanna incrociando le dita per il tempo per lo snorkelling di domani! // Cambio di programma: ho incrociato 2 italici in ostello, Giorgio di Reggio Emilia e Dario del Ticino, e sono rimasta a chiacchierare con loro! 08/02/04 CAIRNS Gita sulla barriera corallina e esordirei con un: odio le barche! Giornata intera sulla barca, 3 ore ad andare e quasi altrettante a tornare, mare mosso…dioooo…speriamo in bene per le Whitsundays! Mi hanno anche fatto provare lo scuba diving gratis, poi se volevi immergerti pagavi, cosa che non è successa perché ero +o- terrorizzata! Non so quanto sia raccomandabile immergersi avendo 2 dritte (la maschera si svuota così, il boccaglio così, e la pressione nelle orecchie così, e via!) anziché un brevetto, anyway a circa ½ m sott’acqua, attaccata alla barca, ero impanicatissima quindi tanti saluti allo scuba diving, sostituisco l’attrezzatura che mi porta a fondo con quella che mi tiene a galla e via di snorkelling, devo dire meno facile della volta scorsa a Ko Tao con mare mosso e senza Ivan a tenermi la manina…veram bello cmq, ho visto tonnellate di pesci e ho anche accarezzato una tartaruga! Tornata dalla barriera, incrocio Giorgio e stiamo un po’ a chiacchierare in ostello poi decidiamo di andare a berci un caffè. Torno in ostello pronta a prendere il pullman all’1 di notte per Airlie Beach, e a sorpresa mi trovo reception chiusa, con dentro nientemeno che il mio zaino, e tutti i documenti in cassaforte…panico!! Il guardiano gentilissimo risolve tutto: recupera lo zaino ma non ha le chiavi della cassaforte, chiama la Greyhound e mi cambia la prenotazione con un pullman per domani mattina (non credevo si potesse fare) e mi dà un letto per la notte…lezione per Manu: sono finiti i tempi dell’Asia con il proprietario dell’hotel che dorme di fianco al bancone e può fare qualsiasi cosa a qualsiasi ora del gg e della notte… 09/02/04 AIRLIE BEACH E dopo mille peripezie eccoci qua in qs specie di Ibiza australiana – looking forward a levare le ancore verso le Whitsundays asap!! Sveglia alle 5, finalm sono riuscita a recuperare passaporto ecc e poi sono andata a prendere il pullman su cui ho passato la bellezza di 11 h, cmq era stracomodo e ho dormito alla grande, anzi sono partita da Cairns tra nuvole e pioggia e a un certo punto mi sono svegliata in mezzo a un sole spettacolare…ottimo! Arrivata a Airlie Beach, sembra di stare sulla Costa del Sol tra tutti i vari negozietti di kazzate marittime ma aspetta di vedere l’ostello compreso nel pacchetto: lun foam party, mar wet t-shirt contest, mer jelly wrestling, gio pole dancing competition ecc ecc, aria molto da villaggio turistico (campi da pallavolo, 2 ristoranti, post office, ATM, biliardo ecc, organizzatissimo ma decisam non il mio genere!) e poi la chicca, mi danno la chiave per una camerata da 10, apro la porta e mi trovo 9 maschietti, casino immane in cui non si capiva neanche quale fosse il letto libero finchè il simpaticone di turno non mi ha offerto di dividere il suo con lui…credici! Torno alla reception e ricevo nientemeno che un’upgrade nei deluxe dorms (cioè, voglio dire!) insieme a una coppia di inglesi e a una ragazza svizzera che era sul mio stesso pulman…moooolto meglio! Con i 3 compagni di stanza facciamo cena e beviamo qlcs al rist dell’ostello, e poi domani si parte per andare alle Whitsundays – please niente drunken Brits e niente bedbugs!! 10-11-12/02/04 WHITSUNDAY ISLANDS Eccomi di ritorno dalle Whitsundays, se gentilmente passano i cleaners in stanza me ne andrei anche un po’ a nanna! Per fortuna nessun British teenager sulla barca, ma un gruppetto devo dire discreto, con maggioranza tedesca e svedese per un totale di 20 persone. Tempo non molto bello, sempre nuvoloso e ogni tanto pioggia, quindi ovviam la barca ballava per mia grande gioia ma almeno non ci siamo scottati, anche se cmq per nuotare dovevamo metterci una specie di tutina da Superman causa box jellyfish…Gironzolando tra un’isoletta e l’altra (tutte coperte di alberi e con baie più da lago scandinavo che da barriera corallina) abbiamo fatto un po’ di tappe off the boat, il 1° gg per una passeggiata fino a un lookout point sulla baia e poi a bagno in una cascata, 2° gg snorkelling in mezzo a miliardi di pesci, poi Whitehaven beach (splendida!! Acqua blu trasparente, sabbia bianca finissima e alberi tutt’intorno…mai visto niente del genere!) e poi in un isolotto di sabbia a giocare a calcio e 4 AUSTRALIA http://www.manux77.it dove abbiamo anche visto 2 tartarughe! Il 3° gg snorkelling appena svegli e poi il ritorno verso Airlie Beach, dove mi fermerò qs notte 1) per andare a cena con gli altri e 2) perché ce l’ho compresa nel pacchetto ma non vedo l’ora di andare in qualche less party place anche se temo che Hervey Bay non sia tra quelli… // Bella serata al Beaches, insieme a uno degli svedesi, 4 delle tedesche, lo scozzese, il tipo cinese, e le 2 ragazze dell’equipaggio. Ottimo deal “se ordini da mangiare la birra è gratis”, a cui sono seguite altre birre finchè non ci siamo spostati nel pub di fianco a ballare, poi mi sono messa a parlare con uno scozzese e poi mi sono persa tutti quanti quindi sono tornata in ostello e dopo le 3 ore di sonno del pom me ne sono fatta altre 8 di notte, adesso credo di aver recuperato! 13/02/04 AIRLIE BEACH Giornata di kazzeggio cercando di far venire le 8 di sera, ora in cui parte il pullman – all’alba dell 6 e mezza ce l’ho quasi fatta! Ben 3 ore su Internet, sviluppo foto, lettura TNT del NSW trovato in giro (il miglior voucher del secolo ti dà 3$ off in ostello e un free condom…no comment!), passeggiata tra i negozietti sotto la pioggia dove ho incontrato Silvia (la ragazza tedesca che era sulla barca che mi ha detto che ieri sera quando avevo perso tutti quanti erano al piano di sopra! Brava Manu!), e poi mi sono parcheggiata in ostello dove poi è arrivato Graham, l’inglese incontrato a Cairns prima al ritorno da Kakadu e poi in ostello, lui appena arrivato da Townsville sotto la pioggia (addirittura la strada per Cairns è chiusa per allagamenti) e con l’aria oddio-dove-sono-capitato vista l’aria che tira da qs parti (stasera pole dancing competition). Tanti saluti ad Airlie Beach, e in bocca al lupo a me per Hervey Bay! 14/02/04 HERVEY BAY Alla bus station ho riincontrato Paul, l’inglese conosciuto sulla barca a Cairns e poi rivisto all’imbarco per le Whitsundays. Il viaggio è stato tranquillo, 13 h e ho dormito quasi tutto il tempo, peccato che alle 3 di notte ci hanno fatto scendere tutti quanti perché dovevano pulire il pullman! Arrivati a Hervey Bay, Paul è andato vs l’ostello compreso nel suo pacchetto, io verso il mio con Helen, inglese di Bristol anche lei sul mio stesso pullman. Carino l’ostello (Palace Backpackers): casettine ognuna con la sua cucina e tv room, piscina, ma far venire la sera è stata veram lunga! Giretto, bucato, piscina, pisolino, chiacchiere con Helen e altra gente in ostello, poi in un pub a sbevazzare e domani si parte per Fraser Island, fingers crossed per il gruppo (le istruzioni ricevute sembrano volersi assicurare che nessuno parta senza alcol, ti portano pure al negozio in pullmino!), il tempo sembra bello (finalmente!), insomma buona Fraser Island a me! 15-16-17/02/02 FRASER ISLAND 2 sole parole: che-spettacolo! Fantastica Fraser Island, sicuramente tra i posti più belli che abbia mai visto, e andarcene in giro con il ns fuoristrada è stata una figata! Componenti del gruppo: io, Andrea (canadese), Kasha e Marcus (una coppia di inglesi), Vudy (norvegese), Vincent, Laura e Randa (3 francesi di cui l’ultima decisam poco tagliata per il campeggio visto che sclerava per mosche-materassino duro-sabbia nei piatti-ecc) e altre 3 jeep, una con a bordo 2 canadesi simpatiche, 3 danesi grezzissimi ma buffi e 2 svedesi, l’altra con un inglese e 6 ragazze che però abbiamo soltanto incrociato la prima sera, e una strana coppia sull’altra jeep incrociati per fortuna solo sul traghetto. La mattina della partenza sveglia alle 6, check-out, scarico zaini nei lockers e poi una bella ½ ora di filmato con i ranger che spiegavano le regole del parco in videocassetta…sclero!! Poi caricati gli zainetti sulle jeep, firmati un po’ di fogli e recuperato il kit da campeggio siamo partiti prima verso Woolworths a comprare cibo e le famigerate bevande, e poi verso il traghetto. 40 minuti dopo, e dopo aver inserito il 4WD, tolto pressione alle gomme e recuperato i vari permessi inizia l’avventura: su strade di sabbia molto accidentate in mezzo agli alberi (che crescono sulla sabbia) andiamo a Lake McKenzie, un lago splendido di acqua blu trasparente con sabbia bianchissima tutt’intorno davanti al quale restiamo tutti quanti a bocca aperta! Dopo bagno e kazzeggio nel lago, facciamo pranzo tardissimo (alle 4!) alla Central Station mentre cerchiamo di recuperare legna, guidiamo fino a Eurong Beach e montiamo il campo sulla spiaggia. Cuciniamo al buio un bbq e io mi dedico alle patatine fritte ottenendo un grande successo di pubblico, e passiamo il resto della serata seduti intorno al falò a chiacchierare, guardare le stelle (fantastiche!) e bere le ns famose birre. Il gg dopo mi 5 AUSTRALIA http://www.manux77.it sveglio alle 7 e il campo è già in piena attività: canadesi che fanno pancakes, danesi che smontano tende ecc. Con calma recuperiamo anche noi, facciamo colazione, smontiamo tutto e poi si parte, guidando lungo la 75-mile beach (fantastica, magari fosse così la strada per andare al lavoro!), con sosta a Eli Creek per bagno nel fiume (dove ho ribeccato Paul!), poi il relitto del Maheno, le rocce colorate dei Pinnacles, e poi da veri signori abbiamo guidato fino a Waddy Pools per pranzo nell’area attrezzata dove abbiamo cotto salsicce e verdure sul bbq e fatto qualche ottimo panino prima di andare a spalmarci nelle Champagne Pools, altro posto spettacolare con pozze di acqua salata separate dell’oceano (e dagli squali) da rocce contro cui si infrangono le onde. Dopo una doccia molto apprezzata finiamo in una zona campeggio decisam + frequentata, dove il menu comprende pasta con pomodoro, tonno e olive e le ormai famose patatine fritte, e poi passiamo la serata con le ns birre intorno al fuoco, mentre le 2 canadesi citavano a raffica frasi dei Simpson con un ranger. Ci sveglia la pioggia alle 5 di mattina, per fortuna le tende tengono e si torna a nanna, anche se il tempo rimane così così per il resto del giorno.Torniamo a sud lungo la spiaggia e ci fermiamo al Lake Wabby, lago blu con foresta da un lato e dune di sabbia dall’altro, da cui buttarsi giù rotolando stile kamikaze, o con una specie di tavola di cui era dotato un altro gruppo di cui faceva parte, della serie il mondo è piccolo, Graham! Dopo il lago torniamo a Kingfisher Bay, pranzo, spalmaggio in piscina aspettando il traghetto, poi dopo la traversata rigonfiamo le gomme, mettiamo benzina, restituiamo macchina e attrezzatura e ci dirigiamo vs doccia e vestiti puliti! Ci aggreghiamo all’offerta dell’ostello di all-you-can-eat pizza per 10$ (volendo c’era pure il film in videocassetta), rimaniamo un po’ a kazzeggiare in zona piscina poi ci dirigiamo tutti distrutti verso la nanna, finchè non incrocio un toscano, Luca, con cui rimango un po’ a chiacchierare nella lounge della unit. Ora, all’alba di mezzanotte e sveglia dalle 6 direi che è ora di andare a nanna: thumbs up per Fraser Island, e domani si torna in città: Brisbane! 18/02/04 BRISBANE Ed ecco la famigerata Brisvegas, beh…wow! Veramente un bel posto da quello che ho visto gironzolando per commissioni (il vero giro turistico lo faccio domani), mi ricorda molto NY, la parte di Manhattan dove i vecchi edifici vittoriani si mescolano ai grattacieli, ma molto meno incasinata, anche se ha a tutti gli effetti il movimento di una città…e dire anche un ottimo clima. L’ostello, di nuovo Palace Backpackers, è fantastico: nuovissimo, centralissimo, tranquillo e con a/c e una cucina fantastica…excellent! Ci stanno anche i 3 francesi delle Whitsundays, mentre da Woolworths ho ribeccato le 4 ragazze e il ragazzo di Portsmouth del tour di Ayers Rock…figo, mi piace ribeccare tutta qs gente! 19/02/04 BRISBANE Giro turistico x la città, devo dire fantastica!! Mi piace veram tanto, mi sembra un bel posto per vivere, è pulitissima, piena di movimento, con un pullman che ti porta in giro gratis, il cinema su una barca nel fiume, una piscina con spiaggia gratis sul south bank, un bel clima (giusto un po’ caldo, tanto per cambiare…) e un sacco di musei e gallerie d’arte pure quelle gratis! Ho scarpinato alla grande, prima South Bank per Museum of Queensland e Art Gallery of Queensland con tour gratis (e discussione con la guide dell’immediato successo degli impressionisti australiani rispetto a quelli francesi), poi dopo un giro per la South Bank sono tornata in centro, salita in cima al municipio, visitato la Brisbane City Gallery (compresa partita a Ty the Tasmanian Tiger su una Playstation nel museo) e poi giardini botanici prima di fare un loop completo col free bus (bisogno di a/c!) e parcheggiarmi su Internet, pure quella free anche oggi (sia oggi che ieri avevo un voucher per 20 min gratis, poi dovevo pagare 1h ma siccome ho portato i volantini in ostello il tipo non mi ha fatto pagare – grande stipendio di 1$ al gg!). Dopo tutti qs affaroni (ah ho dimenticato il negozio che vende le LP scontate del 20%, ho comprato quella della NZ e lo Spanish phrasebook) serata a chiacchierare con le compagne di stanza in ostello, e domani Byron Bay! 20/02/04 BYRON BAY Dormitona (anche se ho ancora sonno, vediamo se riesco a recuperare nel w/e), ultimo round di free Internet e pullman per Byron Bay con arrivo alle 3 di pom – il cambio di stato ha fatto anche cambiare l’ora, adesso siamo a 10 ore di differenza dall’Italia. Il posto è molto bello: bella spiaggia popolata da surfisti, mare blu, il faro in punta al promontorio (dove sono andata 6 AUSTRALIA http://www.manux77.it oggi pom), e un’aria un po’ hippy/new age visti i vari negozi bio, i posti dove offrono ogni tipo di terapia alternativa, gli hare krishna che suonano in giro per strada, e le bancarelle nella via principale la sera. L’ostello è carissssimo (28$!) ma a quanto mi hanno detto qua è così, soprattutto nel w/e; la gente ovviam è tutta strafiga e vestita a festa, cosa che mi fa sentire abb fuori posto, insieme al fatto che sto viaggiando da sola da tempo e qua sono tutti con qlcuno, sono un po’ stufa di stare da sola, ma credo che in Oz butti così… 21/02/04 BYRON BAY Dopo 12 ore di sonno (un po’ per volta sto recuperando!), colazione e spiaggia, dove sono rimasta spalmata per un po’ di ore tra prendere il sole e saltellare tra le onde. Poi sono tornata in ostello a scrivere e spedire l’articolo…e per un po’ sono a posto. In un attimo di follia ho deciso che domani mattina vado a fare una lezione di surf, figo! Il merito (o colpa) di tutto ciò è una mail di Tony che mi ha incoraggiata a non lasciarmi scappare “qs opportunità imperdibile”, ovvero credo essere in un posto con delle super-onde…beh, secondo me non imparerò niente però sarà diveretente! 22/02/04 BYRON BAY Manu surfer…oddio, si fa per dire! Già che non sono affogata e sono riuscita a stare in piedi per un nanosecondo sono soddisfatta! Anyway, 3 ore di lezione insieme a una decina di altri impavidi, tutti muniti di t-shirt “byron bay surf school” che fa figo e evita le scottature, e di tavola da surf morbidosa, attaccata alla caviglia con una specie di guinzaglio. Ed ecco la tecnica, casomai mi servisse per il futuro (!): si sale sulla tavola scivolandoci sopra di lato, dita dei piedi sul bordo e mani sotto il petto, all’arrivo dell’onda si stendono i gomiti, poi ginocchia tra le mani, e poi in piedi…in teoria! Cmq nonostante le varie botte prese è stata una figata, se in uno dei prox ostelli trovo di nuovo le tavole in prestito gratis ci riprovo! 23/02/04 SYDNEY Nottata in pullman ed eccomi a Sydney, dove è nuvoloso e rispetto a tutto il resto del paese fa quasi freddo! Su consiglio di qlcuno (non ricordo chi) sono finita in un ostello chiamato Indy’s, la camera è minuscola e incasinatissima, ma gli altri ragazzi sono simpaticissimi, non mi sembra vero di incontrare gente normale!! Ho passato il pom a fare la turista scarpinando devo dire parecchio, tra le varie cose sono stata a Hyde Park, St Mary’s Cathedral, un paio d’ore all’Art Gallery del New South Wales (evviva i musei gratis!), giardini botanici, Opera House e poi sono finita al Virgin Megastore a guardare Finding Nemo a sgamo in dvd, solo un pezzo però, devo vedere il resto prima di partire! Tornata in ostello sorpresa: mail di Tony che è a Sydney, dovremmo beccarci per un caffè domani, mi piacerebbe un casino…fingers crossed! 24/02/04 SYDNEY Oggi ha praticamente piovuto tutto il gg, ma pazienza (beh spero che domani smetta cmq!) perché ho rivisto Tony…che bello!! Ci siamo trovati qui in ostello e poi siamo andati un po’ in giro per la città, non saprei neanche bene dove visto che lui è stato qua per 1 anno e quindi faceva strada lui, cmq siamo tornati nei Botanical Gardens, poi a Kings Cross, e poi ci siamo parcheggiati in un paio di Starbucks visto che si è messo a diluviare, ci siamo raccontati le ultime avventure dal Vietnam in avanti e siamo stati a chiacchierare fino a ora di cena. Domani parte per la Gold Coast ma forse ci si ribecca in NZ, cmq è stata una figata rivedersi, mi ha pure restituito un libro che gli avevo dato in Vietnam e mi aveva detto che mi avrebbe ridato quando ci saremmo rivisti…e 1 £ per non mi ricordo quali soldi gli avessi prestato…che tipo, rimane uno di quelli che mi hanno colpito di più durante tutto il viaggio, e tra l’incontro con Tony e la gente spettacolare incontrata qua in ostello devo dire che il mio umore è di nuovo tornato ai max livelli!! 25/02/04 SYDNEY Dopo una serata passata con i ragazzi dell’ostello nel pub al piano di sotto, finalmente tutti in pantaloncini e flip flops (e con uno strano tipo che parlava tipo rapper – yeah man – e che diceva che viviamo tutti in the matrix) mi sveglio tanto per cambiare con la pioggia, e quindi la giornata passa tra shopping (jeans a 19$, così ora sono di nuovo munita di pantaloni lunghi!), cartoline, il museo di arte contemporanea (gratis of course!), una passeggiata (si fa per dire, tra vento e pioggia ho avuto passeggiate migliori!) sull’Harbour Bridge e per il quartiere 7 AUSTRALIA http://www.manux77.it chiamato The Rocks, un altro pezzo di Finding Nemo a sgamo alla Virgin, giro a Darling Harbour con film in 3D all’Imax Theatre (lo schermo + grande del mondo, e in effetti era gigante!), lo spettacolo gratis di un tipo che suonava il didgeridoo con sottofondo di musica e diapositive, e la telefonata delle streghette romane! Ora però basta pioggia!! 26/02/04 SYDNEY Il tempo è leggermente migliorato ma non abbastanza da kazzeggiare in spiaggia, quindi Manly e Bondi le vedrò la prox volta, domani vado alle Blue Mountains e poi prendo il pullman per Melbourne, dove conto di rimanere 3 gg prima di partire per altri 3 gg di Great Ocean Road con notte finale in aeroporto per evitare i prezzi stellari causa gran premio, e contemporaneamente a Sydney c’è il Mardi Gras e a Adelaide ben 3 festival…qui ogni cosa è un attentato al backpacker’s budget, ho calcolato che la spesa totale qui in Oz è stata circa 50 euro al gg ovvero più del triplo dell’Asia, e onestamente l’Asia era molto meglio! A parte qs, ho passato la giornata prima ai Paddy’s market da cui sono riemersa con un boomerang da spedire a casa come regalo, e poi al Powerhouse Museum, una specie di museo della scienza veram figo da cui me ne sono dovuta andare dopo 3 ore perché chiudeva ma credo che ci sarei potuta rimanere tranquillamente altre 3 ore! 27/02/04 SYDNEY Ovviam oggi che me ne vado spunta il sole, cmq Manly e Bondi le vedrò al prox giro (di spiagge credo di averne viste enough) e ho approfittato del sole per andare alle Blue Mountains – veram belle!! 2 h di treno per Katoomba, la Bardonecchia del New South Wales, e poi ho scarpinato per qlcs come 5 h in tutti i possibili sentieri dei dintorni, da Echo Point (un belvedere con panorama fantastico su foresta a perdita d’occhio) alle 3 sisters, e poi un sentiero chiamato Price Harry Cliff Walk insieme a due ragazzi brasiliani incrociati scarpinando sullo stesso sentiero, che passando per vari lookout points arrivava a Katoomba Cascades e Katoomba Falls, per poi scendere giù con qualche miliardo di scalini nella foresta di eucaliptus e nella ex miniera di carbone da cui siamo risaliti in funivia in mezzo a qualche decina di giapu in piena eccitazione da funivia. Salutati i brasiliani (Fernando e Alejandro, di Porto Alegre) torno verso la stazione, riprendo il treno e dopo l’ennesimo falafel (se sulla east coast vivevo di insalata Woolworths già pronta qui la specialità è falafel e uva) sono alla bus station in attesa del pullman per Melbourne. Saluti a Sydney, che non è che mi abbia fatto impazzire (ma forse era anche il tempo), saluti alla pioggia e ai semafori pedonali maledetti che diventano verdi + o – ogni ¼ d’ora e dopo 1 secondo iniziano a lampeggiare, saluti ai 350 tipi di caffè che hanno qua (12 solo nel menù di Mc Donald’s) e rendono ordinare un caffè un’impresa improponibile – a meno di non usare la tecnica-Tony: un black coffee, e poi puoi prendere quella bottiglia di latte e metterne un po’ nella tazza? Però 1.000.000 di punti a Indy’s backpackers, uno degli ostelli più friendly dove sia mai stata e di sicuro il più friendly in Oz, dove al mattino la gente invece di essere distrutta dall’hangover ti chiede cosa farai durante il gg facendo colazione, e la sera scende al pub in flip flops e si mette a chiacchierare tutti seduti sul pavimento di una stanza prima di andare a nanna… 28/02/04 MELBOURNE Una notte di pullman (l’ultima per un po’) ed eccomi a Melbourne, 1 settimana prima del Grand Prix e con il famoso problema-accommodation. Ho seguito il tipo di un ostello alla bus station e sono finita in un posto che non è niente di speciale (molto affollato e molto loud) ma è abb in centro e per 16$ a notte diciamo che può andare – e l’ho subito inaugurato dormendo fino all’1 di pom. Giro per la città, uguale a tutte le altre (mi dispiace ma non riesco a manifestare entusiasmo per le città australiane, però ho ricevuto una mail di Erika e Wouter e sono contenta di vedere che sull’Australia abbiamo la stessa opinione), poi tanto per cambiare si è messo a piovere, e adesso se i bambini la smettono di fare casino io andrei a nanna! 29/02/04 MELBOURNE 11 h di sonno dopo, parte l’esplorazione della città: Queen Victoria Markets, il Melbourne Museum dove sono entrata gratis in quanto student (c’era una mostra sul design italiano con in sottofondo i Subsonica in versione acustica, seguiti ahimè da come primaaaa più di primaaaaa ti ameròòòòò…), e poi sono andata un po’ in giro sul tram gratis fermandomi tra cattedrali, edifici e teatri vittoriani, Federation Square dove ho fatto un po’ di foto alle 8 AUSTRALIA http://www.manux77.it macchine del Grand Prix e recuperato un po’ di gadgets (e comprato una maglietta per papà), e poi seguendo la musica sono finita a un concerto gratis: vedendo tutti i piccoli australiani spalmati sull’erba con la coperta e il frigo e i bambini saltellanti ho capito per un attimo in bello di essere qua. Ma allo stesso tempo non potrebbe mai essere casa mia. Dopo cena sono andata al pub con una ragazza dell’ostello, e domani vado a vedere i pingui e inauguro il diario nuovo! 01/03/04 MELBOURNE – PHILIP ISLAND La prima cosa bella del tour che ho fatto oggi è l’ora di partenza: le 11.15, niente levatacce per una volta! Scopo del gioco vedere la penguin parade la sera, ma prima abbiamo fatto un sacco di altre cose: si inizia con Wildlife Wonderland, una specie di parco dove abbiamo fatto i turisti tenendo in braccio un wombat (chissà come si chiamano in italiano), dando da mangiare ai canguri e curiosando tra emù, dingo, alpaca e…koala! Beeelli ma anche il cucciolo di wombat era carinissimo, sono mini-wombat che salvano dalla tasca di mamma-wombat quando vengono investiti dalle macchine, e poi quando sono abb grandi li rimettono in libertà. I canguri invece vengono da un altro parco che ha chiuso, ma ormai sono abituati a stare in cattività e non potrebbero vivere nella natura. I koala, I don’t know. Poi siamo andati in una miniera di carbone, che ha funzionato fino agli anni ’50 estraendo carbone per far funzionare i treni. Giro per la miniera, trenino per tornare in superficie, e poi via sull’isola, prima su una spiaggia spettacolare e poi a fare cena a base di pizza in un’area attrezzata vicino al mare – e poi via in cerca dei pingui – tenerissimi! Ci siamo piazzati lungo la spiaggia, muniti di caffè e biscotti, e dopo il tramonto hanno iniziato ad arrivare: in qs periodo sono un paio di centinaia a sera, mini-pingui (circa 30 cm) cicciottissimi che tornano a riva dal mare per andare a nanna e ci camminano a 1 metro di distanza: troppo teneri, peccato non poter fare foto ma la sfilata dei mini-pingui così buffi davanti ai miei occhi me ricorderò di sicuro per un po’… 02/03/04 MELBOURNE Ultimo gg a Melbourne prima che l’ostello passi da 16 a 35$ - e che di conseguenza io parta per la Great Ocean Road. Mattino all’Immigration Museum, ovviamente gratis sempre alla solita super-student card made in Bangkok, poi giro per i Botanic Gardens finchè uno strano tipo mi ha detto che sembro una che ha il fuoco dentro (sì, bravo!) e mi ha invitata a prendere un caffè, al che ho deciso di cercare lidi più sicuri e sono finita per caso alla Art Gallery of Victoria, ovviamente admission free e pure free tour che in 1 oretta mi ha portato a vedere gli highlights della collezione, poi mi sono incontrata con la ragazza svizzera che c’era ieri nel tour di Philip Island che aveva bisogno di info sull’Asia, ci siamo parcheggiate da Starbucks per un paio d’ore e l’ho riempita di tutte le info del caso. Ritorno in ostello a organizzare zaini e zainetti, e domani si parte! Ah, pare che in Nuova Zelanda stia diluviando, speriamo in bene sennò il mio cycling & camping lo vedo abb male! 03-05/03/04 GRAMPIANS + GREAT OCEAN ROAD TOUR …e dopo qs tour diventa dura dire quale sia stata la cosa più bella in Oz…e sarebbe anche ora di fare qualche bilancio visto che questa è la mia ultima serata in Oz, stasera nanna in aeroporto (in città prezzi innavicinabili causa Grand Prix) e poi domani New Zealand! Tour molto bello ma soprattutto gente fantastica (e addirittura altri 2 italici!), uno più fuori dell’altro, dal giapu fan del karaoke che cantava gli Strokes al microfono sul pullman, a 4 ragazzi che dopo una pesante sessione di drinking games sono andati a fare il bagno nell’oceano di notte, dal ragazzo di Varese – Fabio – con la tipa giapu che la chiamava “darling” con un accento italiano allucinante, alla ragazza pugliese – Chiara – che per far smettere una di russare le lanciava l’acqua dalla bottiglia da sopra al letto a castello, allo svedese che ha composto un rap natalizio…e così via, insomma 20 persone incredibili (e una guida fantastica, Jude) con cui mi sono trovata benissimo e divertita un mondo! L’itinerario…beh, abbiamo visto un sacco di cose e senza il volantino vorrei vedermi a ricordare tutto…1° gg Grampians (che dire della sosta-pranzo in un posto dove l’ice-cream shop fa ottime baked potatoes), un paio di cascate di cui 1 ridicola e 1 molto bella (Mc Kenzie Falls), rocce e punti panoramici vari fino ad andare a dormire in un posto dall’incredibile nome di Asses’ Ears Wilderness Lodge, sperduto in mezzo al nulla, gestito da un tipo incredibile con tshirt che diceva “Steve – kickin’ ass in the Grampians” (in realtà il nome della gh viene dal nome di una montagna) che la sera ha sfidato tutti quanti a un partitone di biliardo. 9 AUSTRALIA http://www.manux77.it Risveglio mentre sorge il sole tra nuvolette rosse bellissime (così sembra prestissimo ma erano le 7!), e dopo colazione si parte con la scarpinata verso i Pinnacles, delle rocce che sembrano un po’ colonne di pietre un po’ i cosi di Stonehenge, con ovviamente bel panorama sulla vallata. Ritorno lungo un canyon e dopo pranzo siamo andati in un parco naturale (ex vulcano) dove abbiamo visto gironzolare canguri, emù e i piccoli koala…beeeelli!!! E poi inizia la Great Ocean Road, un paio di formazioni rocciose prima di fermarci all’YHA di Port Campbell, dove abbiamo preparato tutti insieme un bbq prima di dedicarci a uno strano drinking game a base di vino nel cartone dove tutti devono mettere un dito sul bicchiere e a turno uno dice un numero e gli altri possono togliere o meno il dito e se il tipo azzecca quante dita restano è fuori, poi si va avanti finchè non ne resta uno solo che ovviamente beve…è finita che alle 10 ci hanno buttati fuori dall’ostello e ci siamo traslocati in paese, tra passeggiata sul Pier e more drinking games che per qualcuno si sono conclusi con un bagno in mare! E oggi si inizia con un pezzo di Great Ocean Road (sarà banale ma la cosa che mi è piaciuta di + sono i 12 Apostles), una camminata nella rainforest nelle Otway Ranges, more koalas, il resto della GOR (totale: 300 km e 3622 curve!), e ultima tappa sulla Bells Beach (la spiaggia di Point Break) prima del lungo ritorno vs Melbourne con sottofondo di Coldplay. Bello, bellissimo tour con gran bei posti e gran bella gente…l’ho già detto, ma ci siamo divertiti veramente un casino! Bilancio dell’Australia: - posti + belli: Fraser Island, Great Ocean Road e Ayers Rock (scelta dovuta sia ai posti che alla gente!) - posti deludenti Cairns, Sidney…e party-town Airlie Beach - prezzi: altissimi, con circa 45 euro/gg ho speso il 50% in più di quello che pensavo - gente: ottima nei tour, peccato non aver trovato qlcuno con cui viaggiare. Ah, e odio i ragazzini sbronzi e firmati della east coast!! …e domani mi aspetta la Nuova Zelanda, speriamo in bene per il tempo ma per il resto non vedo l’ora! 10