Numero 4 Dicembre 2011

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Numero 4 Dicembre 2011
Terziario Donna
NEWS
Numero 4
Dicembre 2011
Dal Nazionale
pag. 2
Dal Territorio
pag. 7
Cabina di Regia
pag. 10
Comitato Nazionale di Parità
pag. 10
Dall’Europa
pag. 10
Dati Unioncamere
pag. 14
“Care colleghe,
dopo l’interruzione dovuta al rinnovo degli organi e alla riorganizzazione della
Segreteria con una nuova referente al posto di Daniela Saleri, Maria Rita Masci, alla
quale diamo il nostro benvenuto, riprendiamo l’attività delle nostre “news”. Invito
tutta la rete di Terziario Donna a voler far pervenire alla Segreteria Nazionale le
notizie riguardanti le iniziative territoriali”.
Patrizia Di Dio
? Dal Nazionale
Il 6 giugno 2011 il Consiglio Nazionale elegge Presidente Nazionale per i prossimi 5
anni Patrizia Di Dio.
Lettera di insediamento del nuovo Presidente di Terziario Donna
Patrizia Di Dio
Gentili Presidenti, carissime colleghe,
è con emozione che mi rivolgo a Voi nella nuova veste di Presidente nazionale.
Sono felice del consenso ottenuto e adesso vorrei condividere con tutte Voi
l'inizio di un mandato che mi auguro foriero di successi e di risultati per il nostro
Gruppo ma soprattutto per le nostre imprese.
Prima di illustrarvi una breve sintesi del mio programma consentitemi una
premessa.
Vorrei
parlare
innanzitutto
dell’orgoglio
di
appartenere
a
questa
Associazione perché c’è vera imprenditorialità, l’imprenditorialità dell’essere piuttosto
che dell’apparire. La nostra Associazione
ha un importante vissuto sociale e
imprenditoriale ed è capace di progettualità e cultura d’impresa, oltre ad essere
portatrice di valori e per questo apprezzata e considerata.
So di essere alla guida di un’ottima squadra, ed in buona e valida compagnia
di Consigliere capaci, competenti e motivate. Il mio desiderio è quello della massima
condivisione delle attività, con le altre Consigliere e per questo mi piace portare avanti
la figura di Presidente che ho in mente, quella di coordinatore di una squadra.
Consentitemi una piccola parentesi, che va al di là del breve programma di cui
Vi darò un sintetico accenno. Questo perché i contenuti, i programmi, i progetti sono
sì importanti, ma se sposati con un sistema valoriale che non deve essere ignorato.
Sono stanca di non sentir parlare di ideali, principi, valori, ma solo di
programmi, e poiché mi rivolgo a donne so quanta importanza rivesta per ognuna di
noi portare avanti certi valori positivi e io da quelli vorrei partire. Per esempio tra i
contenuti dei progetti da portare avanti
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vorrei che acquisissimo una certa visibilità puntando alla nostra differenza di genere
come una forza.
Vorrei
ad
esempio che puntassimo su temi come la responsabilità sociale
dell’impresa,
perché credo fermamente che “un’impresa senza valori non ha valore”, o come il
cosiddetto “consumo critico” nella direzione della scelta di consumo che diventi anche
etica e consapevole.
Secondo me occorre attingere ai saperi non disgiunti dai valori, dai quali
ricadono forza, entusiasmo, coraggio e “visioni” utili alla guida delle nostre imprese.
Come associazione Terziario Donna rappresentiamo interessi, sentimenti e
passioni insieme al cervello e al sapere
Abbiamo in noi istintualmente l’Imperativo morale, quello che Kant chiama
categorico. Kant diceva : “due cose sono meravigliose e non cessano di stupirmi : il
cielo stellato sopra di me e la legge morale in me” . Abbiamo tanti ostacoli da
rimuovere ma insieme unite ce la possiamo fare.
Ogni giorno noi donne impegnate nell’impresa e nel sociale portiamo avanti con
difficoltà il nostro impegno.
Ma come diceva Nietzsche” ciò che non ti uccide ti fortifica “ le difficoltà che
incontriamo ogni giorno come donne, sono la nostra stessa forza e quella metteremo
in campo per portare avanti i risultati che ci prefiggiamo. Mi auguro la vitale dialettica
tra noi, ma desidero grande sintonia e condivisione per l’ obiettivo comune di “
costruire qualcosa di valido” .
Sono certa che per me e, mi auguro, per tutte le altre Consigliere nazionali,
questo nuovo mandato sarà un’esperienza esaltante e costruttiva. Abbiamo bisogno
di alleanza, integrazione , coerenza, slancio, pazienza, abilità e soprattutto di fatti da
concretizzare con spirito di servizio.
Terziario Donna in questo è una palestra ottimale.
Vi espongo una breve sintesi del mio programma che il Consiglio votandomi ha
condiviso:
?
Crescita e consolidamento del Gruppo;
?
Crescita delle donne all’interno degli organi Confcommercio;
?
Rafforzamento della visibilità del Terziario Donna sia
a livello del nostro
sistema confederale che all’esterno;
?
deleghe su macro aree alle Vice Presidenti che creeranno delle commissioni
all’interno del Consiglio nazionale, ma anche gruppi di lavoro con le altre
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Presidenti provinciali in modo da coinvolgere altre colleghe in prima battuta
sulle attività progettuali, che saranno poi sintetizzate in commissione;
?
Consigli nazionali, se possibile, anche
itineranti. Poiché ritengo che occorre
lavorare sul territorio, sarà opportuno fare in modo di condividere esperienze
e coinvolgere anche le altre Presidenti. I Gruppi Terziario Donna provinciali
che si candideranno a ospitare un
consiglio nazionale potrebbero contemporaneamente presentare la proposta di
un convegno o di un work shop , insomma una giornata di lavori a cui la
presenza del Consiglio nazionale e della Presidente possano contribuire a dare
un ulteriore valore aggiunto;
?
Accogliere e dare spazio a proposte progettuali da parte di tutte le
organizzazioni provinciali , in modo che se le proposte sono condivisibili,
diventino progetti per l’intero territorio nazionale;
?
Creazione di coordinamenti per progetti e per aree strategiche, che includano le
altre Presidenti provinciali, da affidare alle consigliere;
?
progetti di formazione su specificità di genere.
Sono consapevole del lavoro che mi aspetta ma sono anche sicura che con
l’entusiasmo della mia “squadra” e il coinvolgimento fattivo di tutta la nostra rete,
saremo capaci di raggiungere prestigiosi traguardi.
Di seguito Vi riporto le deleghe per macro aree assegnate alle Vice Presidenti:
-
politiche di genere (Aurelia Della Torre - Cuneo); Vice Presidente Vicario;
-
sviluppo dei coordinamenti regionali Terziario Donna(Rosy Daleno - Bari);
-
accesso e progettualità sui finanziamenti (Roberta Girelli - Verona);
-
coordinamento delle rappresentanti nei comitati camerali (Lucia La TorreFoggia);
-
centro studi sulle politiche imprenditoriali di genere (Nela Turkovic - Perugia).
Abbiamo affidato, inoltre,
il coordinamento di un'altra area di importanza
strategica :
la formazione a Luisa Famiglietti di Genova.
Siete invitate a far pervenire proposte e suggerimenti su eventuali nuove
progettualità .
Abbiamo tanta strada da percorrere ed è tutta in salita ma ritengo che con il
nostro lavoro di squadra ce la faremo ad ottenere importanti risultati, anche con la
valorizzazione di tutta la rete associativa.
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Dimostreremo che noi donne, unite da obiettivi comuni, non solo sappiamo fare
rete ma sappiamo anche fare squadra!
Un caro saluto
La Presidente Nazionale
Patrizia Di Dio
Nuovo Statuto Confederale
L’Assemblea Straordinaria di Confcommercio, riunitasi a Roma il 23 giugno 2011, ha
approvato il nuovo Statuto Confederale che equipara il Gruppo Terziario Donna a un
livello del Sistema con diritto di voto attivo e passivo.
Si tratta di un importante risultato che riconosce nell’ambito della struttura
confederale il ruolo del Gruppo, non più soltanto come semplice “presenza”.
Anche questo passaggio non solo dà maggior peso a Terziario Donna, ma si inserisce
nel solco di una sempre maggiore incidenza di “genere” nelle dinamiche attive della
vita associativa di Confcommercio, uno dei principali obiettivi cui mirare per poter
dare un apporto qualificato con il nostro dinamismo, la nostra visione e le nostre
competenze.
Nuovo Regolamento di Terziario Donna
Mercoledì 19 ottobre il Consiglio Nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia ha
deliberato con parere favorevole sulle modifiche apportate al nostro regolamento.
Consiglio Nazionale di Confcommercio. Intervento della Presidente, 19
ottobre 2011
La Presidente Patrizia Di Dio ha chiesto la parola, questi i contenuti del suoi
intervento:
“Premesso che ciò di cui vi parlo è un adempimento statutario, vorrei fare 3 inviti ai
colleghi Presidenti:
1) a costituire i gruppi TD laddove non presenti. Ovviamente collaborerò in caso di
vostra richiesta di intervento da parte mia al fine di ottenere la costituzione di
quanti più gruppi nel più breve tempo possibile
2) laddove già esiste il gruppo TD, coinvolgere le donne nelle giunte, nei consigli e
a tutti i livelli nell’ottica della valorizzazione di una risorsa inespressa.
A tal proposito vorrei ricordare che il nuovo regolamento camerale prevede
l’obbligatorietà delle donne in giunta. Questo nuovo disposto è da attenzionare per
due ragioni:
a) per evitare un problema “a posteriori” il rinnovo degli organi camerali;
b) per valorizzare una risorsa su cui puntare ancora quasi totalmente inespressa
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3) in Confcommercio per quanto riguarda il TD non parlare di “quote rosa” ma di
“democrazia paritaria”. Mi auguro che in Confcommercio dove la base, vorrei
ricordassimo, è costituita al 50% di imprese femminili, si attui la cosiddetta
“democrazia paritaria” e non il deficit di democrazia che la nostra società
registra a tutti i livelli.
Cari colleghi oggi ho parlato in termini di “invito”, ma vigilerò affinché tale principio, e
gli obblighi statutari del nostro sistema non vengano disattesi.
Ho poi una speranza… che non si assolva per aderire ad un adempimento statutario,
ma perchè sentito come principio e come bisogno di democrazia paritaria.”
Il Presidente Sangalli ha detto che condivideva i contenuti dell’intervento.
Programmi dei Vice Presidenti
Rosy Daleno, Vice Presidente con delega allo Sviluppo dei Coordinamenti
regionali
“L'intento da perseguire è quello di incrementare il numero di coordinamenti regionali
Terziario Donna, creandoli anche in quelle Regioni in cui ad oggi non risultano
presenti; per il raggiungimento di tale obiettivo, intendo operare in sinergia con le
altre consigliere, che dovrebbero, nelle aree territoriali di loro competenza, creare le
condizioni ottimali in tal senso. Pertanto il mio programma di lavoro, prevede una fase
iniziale di sensibilizzazione e coinvolgimento dei coordinamenti provinciali Terziario
Donna, ed una successiva di monitoraggio delle azioni intraprese a livello locale per il
raggiungimento dell'obiettivo suindicato”.
Nuove Presidenti
Sono stati costituiti 4 nuovi gruppi Terziario donna e nominate 4 nuove Presidenti:
Rosita Quarata (Benevento), Clara Badiali (Modena), Marcella Gennuso (Ragusa),
Michela Melli (Verbania).
Sono state elette 4 nuove Presidenti: Alessandra Vegni (Grosseto), Maria Cristina
Cristini (Macerata), Tatiana Crivellin (Rovigo), Cristina Safina (Trapani).
Convegno nazionale “Donne e governance: un’impresa possibile”
Sono iniziati i lavori organizzativi per Convegno a livello nazionale sul tema “Donne e
governance” in collaborazione con gli uffici della Confcommercio. Il Convegno si terrà
all’inizio del prossimo anno. Il tema parte da una premessa: il "deficit di democrazia",
costituito dalla scarsa presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica,
nelle istituzioni,internazionali, nazionali e locali ma anche nei consigli di
amministrazione di enti pubblici e privati, sembra ancor oggi essere una lacuna, più o
meno evidente a seconda dei contesti nazionali, che mantiene una certa disparità
rispetto agli equilibri consolidati del genere maschile.
Occorre fare una riflessione, meno episodica e più costruttiva, al fine di giungere alla
formulazione di soluzioni nel senso del riconoscimento del flusso di energia
proveniente dal genere femminile.
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? Dal Territorio
Bari. 1) Convegno “Donne a mezzogiorno”, 29 settembre 2011. Promosso Gruppo
Terziario Donna di Bari, è un’ importante iniziativa collettiva che rientra nelle politiche
di promozione e divulgazione della funzione del sistema imprenditoriale femminile.
L’occasione ha avuto uno scopo duplice: dare rilievo all’ importanza del sostegno alle
iniziative creative di sviluppo della economia territoriale; e incoraggiare una più forte
cultura dell’impresa, recuperare nuovo valore al lavoro, sostenere quante oggi hanno
il coraggio di investire e di rischiare in attività economiche che creano occupazione e
sviluppo in ogni settore.
2) L’ 11 novembre è stato siglato un accordo tra Marcella Loporchio, Coordinatrice
della Commissione Pari Opportunità dell’ANCL di Bari, e Rosy Daleno, Presidente
provinciale Terziario Donna aderente a Confcommercio Bari. Tale accordo prevede la
costituzione di una “Commissione Paritetica Donne” per affrontare le problematiche
inerenti il tema delle pari opportunità e della tutela delle donne imprenditrici e
professioniste. Pertanto, l’obiettivo perseguito dalla suddetta Commissione, sarà
quello di promuovere qualsivoglia iniziativa che contribuisca, nel concreto, al
superamento dell’ancora esistente divario tra uomo e donna.
Cuneo: 1) Convegno “Lavoro in proprio”, lunedì 7 novembre 2011, presso la Camera
di Commercio di Cuneo, intervento di apertura di Aurelia Della Torre, Presidente
Terziario Donna di Cuneo. Presentazione del manuale “Lavoro in proprio” destinato
agli imprenditori e imprenditrici immigrate per accompagnare il loro percorso
professionale affinché la scelta d’impresa divenga luogo di crescita, di integrazione e
riconoscimento e valorizzazione delle loro professionalità.
2) Lunedì 28 novembre si è svolta la tradizio nale festa di Sant'Andrea, della
Confcommercio nell'ambito della quale è stato consegnato il premio Terziario Donna
giunto alla 21a edizione. Fino allo scorso anno le destinatarie erano imprenditrici di
lungo corso. Ora il riconoscimento è stato assegnato ad una giovane imprenditrice,
mamma di due gemelli e proprietaria di un'hotel in provincia di Cuneo anche in
funzione del tema di grande attualità "Conciliazione dei tempi di vita e lavoro".
3) Mercoledì 30 novembre, in occasione della tappa del "Giro d'Italia delle donne che
fanno impresa" organizzata da Unioncamere Nazionale, la presidente del Comitato
Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cuneo e presidente del
Terziario Donna è intervenuta, quale rappresentante dei CIF Piemontesi, in qualità di
relatrice sul tema della "Conciliazione tempi di vita e lavoro". Il convegno si è svolto
ad Aosta alla presenza delle componenti i Comitati Imprenditoria Femminile della
Sardegna, della Liguria, del Piemonte ed ovviamente della Valle d'Aosta. La tappa
infatti era dedicata all'imprenditoria femminile del nord-ovest di cui le citate regioni
costituiscono parte integrante.
L’Aquila. Si è tenuto a L’Aquila un corso sulle tecniche di vendita, organizzato da
Terziario Donna Confcommercio. La presidente provinciale Gabriella Dell’Olio ha
realizzato, in collaborazione con una struttura qualificata, un corso di 17 ore, rivolto
alle imprenditrici con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle nuove sfide del
mercato. Le lezioni si sono svolte presso la sede della Confcommercio dell’Aquila per
due domeniche e due lunedì di seguito, nel mese di ottobre. Un’iniziativa che mira a
creare un programma di formazione permanente.
Padova. 1) Monaco di Baviera, 25-26-27 settembre; la quinta fase del progetto di
Valorizzazione dell'impresa femminile del Comitato per lo sviluppo dell'Imprenditoria
Femminile della Camera di Commercio di Padova ha visto come destinazione per
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l'anno 2011 la città di Monaco di Baviera. Le tre giornate che hanno impegnato una
delegazione di circa venti imprese padovane, si sono svolte tra incontri istituzionali,
visite aziendali del settore dell' energia e del coaching oltre a incontrare
l'organizzazione delle imprenditrici tedesche presieduta da Nadine Bohme. Terziario
Donna ha partecipato alla missione con la presidente Stefania Brogin e le consigliere
Monica Gilli e Sandra Zambon.
2) 5-6 Ottobre Teatro Comunale di Vicenza 4°Salone Gamma Donna dal titolo :Donne
e giovani :la vera sfida per il futuro del Paese. Terziario Donna Padova nel Comitato
Promotore di un'iniziativa di rilievo nazionale dedicata all'imprenditoria Femminile e
quest'anno anche ai giovani .
3) DESIGN &FASHION -Lo styling dagli anni Venti al Futuro. Alla manifestazione "Casa
su Misura" presso la Fiera di Padova dal giorno 8 ottobre al 16 ottobre. Cinque sono
state le sfilate realizzate e ispirate agli anni 20- anni 60- anni 70 -anni 80 e Futuro
che hanno visto protagoniste delle passerelle anche le imprenditrici di Terziario Donna
Padova quali testimonial di intraprendenza, femminilità , dinamicità e positività .
Un'iniziativa di assoluta originalità per ripercorrere l'evoluzione dello styling dagli anni
20 al futuro con una precisa ricostruzione storico-artistica, proponendo più serate di
intrattenimento moda oltre alla realizzazione di tableaux viventi ricreati con arredi e
oggetti di design delle varie epoche. L'iniziativa è stata realizzata da Federmodaitalia
Padova, Terziario Donna Padova e con il contributo della Camera di Commercio di
Padova. Tra i partner dell'evento Look Magazine.
4) 10 Ottobre Inizio del corso di Comunicazione e Marketing dal titolo "Come
valorizzare l'impresa guidata da me" realizzato da Formazione Ascom Padova e
Terziario Donna Padova, per far emergere la positività femminile nel realizzare azioni
che mirino al miglioramento della reddittività della propria impresa con lo "stile" e la
"creatività" al femminile 19 le partecipanti appartenenti ai settori servizi turistico e
commercio. Accompagnate dal coach Francesco Fiore le allieve hanno costruito
strategie concrete di comunicazione verso clienti e collaboratori per "valorizzare " con
successo il proprio business. Il corso si è svolto in 3 incontri principali dal titolo Donna
&Comando -Donna &Comunicazione - Donna &Marketing.
5) 9 novembre, Tavola rotonda col gruppo Servizi&Sviluppo Ascom per la
presentazione della Rete Dipli "rete di imprese per le imprese", prima unione di
aziende complementari e non concorrenti di Confcommercio. L'intervento della
presidente Stefania Brogin per sottolineare che la rete tra imprese valorizza le qualità
relazionali delle imprese femminili e ben si adatta alle caratteristiche della leadership
al femminile vincente per l'approccio collaborativo e di condivisione degli obiettivi e
risultati, la rete rappresenta un modello ideale per lo sviluppo dell'impresa femminile
per superare il limite dimensionale,
accrescerne competitività in un mercato
complesso
e
in
cambiamento
continuo
oltre
che
perle
strategie
di
internazionalizzazione delle imprese.
6) 17 novembre. partecipazione al Workshop assicurativo all'interno del progetto TU
IMPRENDITRICE di presentazione del pachetto assicurativo ideato per le imprenditrici
e per tutte le donne che svolgono attività autonoma. La proposta assicurativa di
prossimo lancio, è stata realizzata con i contributi e idee emerse sulle esigenze delle
imprenditrici e libere professioniste emerse negli incontri precedenti .
7) La sede dell'Ascom di Piazzola sul Brenta (PD) il 22 novembre ha ospitato il 3°
appuntamento del Road Show dal titolo Perle di management promosso da Terziario
Donna Padova e organizzato e finanziato dal Comitato Imprenditoria Femminile di
Padova .Oltre 60 le iscritte per seguire l'incontro formativo dal titolo " Risolvere i
problemi con le logiche inusuali " con la partecipazione del formatore Andrea Di
Lenna.
8) Party Terziario Donna, mercoledì 30 novembre al ristorante lounge Bar Q di Padova
per festeggiare un anno ricco di attività e soddisfazione per il gruppo delle imprese
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rose di Ascom Padova che chiudono in positivo il bilancio delle attività facendo
crescere il numero delle associate e riconfermando il trend provinciale positivo che
premia
l'imprenditoria del terziario padovano che registra un +1,4% (fonte
Unioncamere). La serata ha celebrato il primo anno di attività del neo insediato
consiglio direttivo di Terziario Donna e la riconferma alla presidenza di Stefania
Brogin. Più di 100 gli invitati tra imprenditrici e sostenitori. Un'occasione di confronto
con tutte le associate che hanno partecipato alle attività del gruppo, ma anche di
rafforzamento della rete tra le imprese come momento formativo e di networking. I
momenti più importanti della serata e le interviste alle consigliere sono andati in onda
sull'emittente Telenuovo. Un slides show con i momenti più significativi delle attività
dell'anno ha accompagnato tutto lo svolgimento della serata. Tra gli ospiti l'assessore
al Commercio del Comune di Padova Marta Dalla Vecchia.
Ravenna: Il 14 novembre 2011 si è tenuto il Workshop “Un percorso da protagoniste
nell’economia” promosso dalla Presidente di Terziario Donna di Ravenna. Il risultato
perseguito è stato dare valore al ruolo della donna nell’ambito lavorativo, aprendo un
confronto permanente sulle politiche di genere, e creare una rete che possa essere un
riferimento e un sostegno per le donne e le imprese. All’incontro ha partecipato la
Presidente Patrizia Di Dio e alcune Consigliere di Terziario Donna Nazionale. Erano
inoltre presenti: Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità e Gio vanna Piaia,
Assessore Politiche e Culture di genere del Comune di Ravenna.
Verona: 1) Incontro l’11 novembre con Giuseppina Tripodi che ha presentato il suo
libro “La lezione di Rita Levi Montalcini” edito da Rizzoli. Promosso dal Gruppo
Terziario Donna di Verona insieme a Circolo lettori Verona, Ali Verona e Banca
Popolare di Verona.
2) Tavola Rotonda “La tutela del diritto alla salute della donna imprenditrice”, 25
novembre 2011, organizzata dal Gruppo Terziario Donna di Verona. 3) Cena di
beneficenza il 26 novembre, organizzata dal Gruppo Terziario Donna di Verona
insieme al Sindaco di Verona e all’Assessore alle Pari Opportunità nell’ambito della
manifestazione “A batterci sarà solo il cuore”, in occasione della “Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne”.
Attività dei coordinamenti regionali
Coordinamento regionale Sicilia
1) Costituzione “Tavolo permanente per il coordinamento regionale delle politiche di genere”. A
Palermo si è costituito a giugno il “Tavolo permanente per il coordinamento regionale delle
politiche di genere”. Ne fanno parte le rappresentanti dell’imprenditoria femminile e del mondo
sindacale, appartenenti a Terziario Donna Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Imprese
Donne, Cna, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, Confimpresa, Unicoop, AGCI, Cgil, Cisl,
Uil e Ugl. Obiettivi del Tavolo sono la promozione di politiche di genere, di conciliazione, di pari
opportunità. Per la prima volta le donne con delega di ciascuna delle 14 sigle hanno fatto un
grande lavoro di squadra riunendosi e rafforzandosi in un Tavolo che unisce ben 14 sigle sia del
mondo associativo imprenditoriale che sindacale , con obiettivi comuni sulle politiche di genere.
Per Terziario Donna Confcommercio Sicilia è presente la coordinatrice regionale Patrizia Di Dio.
2) Audizione III commissione Attività produttive del “Tavolo permanente per il coordinamento
regionale politiche di genere” : nel mese di novembre la III commissione Attività Produttive dell’
Assemblea Regione Sicilia ha convocato il “Tavolo permanente per il coordinamento regionale
politiche di genere” per la presentazione di emendamenti e proposte a valere sulla nuova
finanziaria regionale per l’anno 2012, per tenere nel dovuto conto le esigenze del mondo
imprenditoriale e del lavoro femminile. Portavoce per il "tavolo" è stata Patrizia Di Dio.
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3) Firma protocollo d’intesa III commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regione Sicilia e
“Tavolo permanente per il coordinamento regionale politiche di genere”. Il giorno 22 novembre
2011 la III commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regione Sicilia ha manifestato ampia
disponibilità ad avvalersi del “Tavolo”, di cui fa parte anche Patrizia Di Dio, come coordinatrice
regionale del Terziario Donna Confcommercio Sicilia, per il prosieguo dell’attività legislativa oggetto
della III Commissione per una più proficua collaborazione e coinvolgimento negli impianti
normativi che potranno avere ricadute dirette e/o indirette sulle politiche di genere.
? Cabina di regia
L’8 novembre 2011 si è tenuta una riunione della Cabina di regia nel corso della quale
si è discusso di: 1) IV Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, che si concluderà a
gennaio a Roma con un’assise finale che, si è stabilito, porti dei forti contenuti e delle
richieste di cosa vogliono le donne imprenditrici. Sono attese proposte. 2) Statuti delle
Camere di Commercio e Pari Opportunità: il principio della Pari Opportunità andrà
recepito e declinato. Unioncamere sta elaborando uno statuto tipo per aiutare le
Camere; per quanto riguarda le giunte a 5 viene data indicazione di inserire almeno 1
donna e sarà quella che avrà ottenuto più voti. La presenza femminile dovrebbe venir
garantita anche nelle Aziende speciali, nei Consigli di amministrazione delle società. La
proposta di Unioncamere sarà solo un’indicazione, ma trattandosi di una proposta
ragionevole è auspicabile che venga accettata. 3) Protocollo d’intesa fra Unioncamere,
MISE e Dipartimento per le Pari Opportunità. E’ stata presentata una bozza da
valutare.
? Comitato Nazionale di Parità
E’ stato illustrato lo spostamento della Segreteria Tecnica del Comitato, a seguito di
una riorganizzazione interna del Ministero del Lavoro, dalla Direzione Generale Tutela
delle condizioni di lavoro alla Direzione Generale Politiche dei Servizi per il lavoro. Si è
decisa l’organizzazione di una giornata per celebrare i 20 anni della legge 125/91 e del
Comitato che si terrà, a seguito della ottenuta disponibilità della sala Polifunzionale
della Presidenza del Consiglio, la mattina del 12 dicembre prossimo. Saranno invitati il
Ministro ed il Capo di Gabinetto, ed in quella occasione si confermano gli interventi del
territorio (sembrerebbe non necessario ricorrere ad una selezione degli stessi),
rappresentati dai soggetti che hanno ottenuto nelle passate edizioni del bando del
Programma Obiettivo l’ammissione a finanziamento ed hanno portato a conclusione le
azioni previste nel progetto.
Relativamente al bando bando 2010, ed al decreto contenente la graduatoria dei
progetti ammessi a finanziamento, è stato comunicato che tale decreto è fermo alla
Corte dei Conti e, pertanto, non può essere ancora pubblicato. Riguardo al bando
2011, invece, non si sa ancora quale sarà lo stanziamento previsto. Tale informazione,
per ragioni legate ai meccanismi della contabilità pubblica, probabilmente, potrà
essere nota a fine novembre/dicembre.
? Notizie dalla UE
MENTORI DONNA AIUTANO
LE IMPRENDITRICI AD AVVIARE LE LORO ATTIVITÀ
Bruxelles, 15 novembre 2011. Una nuova rete europea di mentori per promuovere
l'imprenditorialità femminile attraverso la condivisione di know-how ed esperienza è
stata lanciata oggi dalla Commissione europea. Le donne rappresentano solo il 34,4%
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dei lavoratori autonomi in Europa. Per incrementare questa percentuale, donne d'affari
di successo presteranno assistenza alle imprenditrici che hanno fondato una nuova
impresa da due a quattro anni fa. I mentori forniranno alle nuove imprenditrici consigli
pratici su come gestire e far prosperare le rispettive imprese in questa prima fase critica
delle loro attività, oltre ad aiutarle a sviluppare le competenze trasversali necessarie e a
fornire sostegno. La rete coinvolge 17 paesi europei e 170 mentori.
L'imprenditorialità si combina bene con le scelte di vita delle donne, in particolare
offrendo loro una certa flessibilità al fine di conciliare la vita professionale con quella
privata, soprattutto per quanto riguarda gli orari e il luogo di lavoro. Inoltre, a causa
della crisi economica, molte donne che si sono ritrovate disoccupate potrebbero
utilizzare le loro conoscenze e competenze, avviare la propria impresa e crearsi da sole
un posto di lavoro.
Ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario
responsabile per imprese e politica industriale: "La creatività e le potenzialità
imprenditoriali femminili rappresentano chiaramente la fonte di crescita economica e di
nuovi posti di lavoro meno sfruttata, che va dunque ulteriormente sviluppata in Europa.
In un momento di crisi non ci possiamo permettere di rinunciare a tale potenzialità.
Incrementare il numero delle imprenditrici significa dare maggior potere economico alle
donne e contribuire alla crescita."
Per ulteriori informazioni (in inglese):
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/promoting-entrepreneurship/women/index_en.htm
Contesto
Selezione dei mentori
I mentori saranno selezionati fra le imprenditrici (o gli imprenditori) che hanno alle
spalle un'esperienza positiva di almeno cinque anni come titolari o responsabili di PMI
e che sono consapevoli delle sfide specifiche che le imprenditrici si trovano ad
affrontare. Essi sono inoltre preparati e disposti a condividere le loro conoscenze e
know-how con le loro assistite su una base di volontariato (cioè senza remunerazione),
sono disponibili a incontrarle regolarmente per un periodo di almeno un anno e si
impegnano a fornire assistenza almeno due nuove imprenditrici.
I mentori si riuniranno regolarmente con le loro assistite e discuteranno di questioni
attuali e strategiche per la gestione delle aziende delle nuove imprenditrici, offrendo
loro sostegno per costruire/acquisire le conoscenze, le competenze e la
fiducia/mentalità necessarie. Per evitare conflitti d' interesse, i mentori non sono
autorizzati a detenere alcun interesse economico nelle società delle imprenditrici loro
assegnate.
Alcuni esempi delle potenzialità delle donne imprenditrici in termini di
creazione di crescita economica e di nuovi posti di lavoro:
- Negli Stati Uniti le Women Presidents' Organisations (WPO) hanno divulgato i dati
più recenti relativi alle 50 imprese detenute/amministrate da donne in più rapida
crescita nell'America del Nord. Le prime 50 imprese hanno generato nel 2010
entrate pari a 4,1 miliardi di USD (con una media di 82,7 milioni di USD) e nello
stesso anno hanno complessivamente dato lavoro a 24 650 dipendenti (la media
prevista per il 2011 è di 557 lavoratori per impresa).
- Il governo britannico nella sua relazione WES (la rete europea per la promozione
dell'imprenditorialità femminile) del 2008 indica che le donne sono il più grande
gruppo sottorappresentato in termini di partecipazione alle imprese. Solo il 15%
delle 4,7 milioni di imprese britanniche è guidato a maggioranza da donne e se le
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donne avviassero attività nella stessa misura degli uomini, ogni anno nel Regno
Unito verrebbero lanciate 150 000 nuove imprese in più. Se il Regno Unito
raggiungesse il livello degli Stati Uniti in termini di imprenditorialità femminile,
ci sarebbero 900 000 imprese in più.
- In Svezia nel 2008 oltre 131 000 imprese - con più di 35 miliardi di euro di
fatturato totale e circa 358 000 dipendenti per i quali vengono versati oltre 6
miliardi di euro in stipendi - erano gestite da donne.
Le donne fanno impresa in modo diverso rispetto agli uomini, pertanto sono necessarie
misure di sostegno orientate al mondo femminile:
- In primo luogo, le donne attribuiscono maggiore importanza alla situazione
familiare nel valutare la creazione di un'impresa (61% rispetto al 49% degli
uomini). Le donne considerano molto attentamente le probabilità di successo ed
esaminano dettagliatamente ogni potenziale fonte di fallimento prima di impegnare
la casa di famiglia in garanzia e/o i risparmi familiari come capitale di avvio delle
loro attività.
- In secondo luogo, nella maggior parte dei casi, quando le donne decidono di avviare
una nuova impresa mantengono il posto di lavoro precedente e svolgono
entrambe le attività in parallelo per un certo periodo: a questo proposito, si può
affermare che le donne sono più prudenti degli uomini e hanno una più spiccata
consapevolezza del rischio di insuccesso.
- In terzo luogo, le donne rilevano le imprese esistenti dopo un periodo di prova
più lungo di quello degli uomini, una volta acquisita dimestichezza con le attività
dell'azienda (per questioni legate a un'eredità, una separazione o un divorzio da un
socio in affari, ecc.).
- La quarta peculiarità riguarda i finanziamenti: le nuove imprese create da donne
utilizzano un capitale inferiore a quelle degli uomini e sono caratterizzate da un
minore capitale netto.
- Infine, le donne imprenditrici presentano una crescita inferiore, ma più costante
rispetto a quella degli uomini. Questo comporta spesso un minore rischio di
insuccesso.
La European Network of Mentors for Women Entrepreneurs è una delle azioni
proposte nell'ambito del riesame 2011 dello Small Business Act per l'Europa. L'iniziativa
coinvolgerà 17 paesi (Albania, Belgio, Cipro, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Montenegro, Paesi Bassi,
Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia e Regno Unito).
CE: RIEQUILIBRIO DELLA RAPPRESENTANZA UOMO -DONNA
Viviane Reding ha incontrato il 26 settembre i dirigenti delle scuole europee di
direzione aziendale per discutere come riequilibrare la rappresentanza uomo-donna
nei consigli di amministrazione incoraggiando le giovani donne a intraprendere una
carriera nella gestione aziendale. Malgrado le donne rappresentino il 60% circa dei
laureati, la percentuale di amministratrici delle maggiori società europee quotate in
borsa ammonta a appena il 12% e solo nel 3% dei casi le donne sono presidenti dei
consigli di amministrazione. Le scuole di direzio ne aziendale svolgono un ruolo
decisivo nello sviluppare nelle donne le capacità per intraprendere una carriera di
manager aziendale e per aiutarle a raggiungere i posti di comando. Tali scuole aiutano
le donne a prepararsi alla carriera professionale con seminari, programmi di
formazione e fornendo opportunità di messa in rete. La loro iniziativa risponde
all'invito rivolto dalla Vicepresidente Reding alle imprese di impegnarsi a potenziare,
12
su base volontaria, la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle
imprese portandola al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020.
L' “Impegno formale per più donne alla guida delle imprese europee”,
disponibile sul sito Internet della Vicepresidente Viviane Reding, consentirà di
monitorare le iniziative avviate dalle imprese per dare più spazio alle donne nei vertici
aziendali. Il protocollo può essere sottoscritto da tutte le aziende europee quotate in
borsa desiderose di dare il buon esempio. Nel marzo 2012, la Commissione europea
valuterà nuovamente la situazione per verificare se vi sono stati progressi significativi
e se se l'autoregolamentazione abbia dato vita a iniziative
credibili per promuovere la partecipazione delle donne ai vertici decisionali. Sulla base
dei risultati, la Commissione deciderà quindi le prossime tappe.
Riferimenti:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/11/604&format=HTML&age
d=0&language=EN&guiLanguage=en
Impegno formale per più donne alla guida delle imprese europee:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/reding/pdf/p_it.pdf
PE: RICHIESTA DI MAGGIOR SUPPORTO ALLE DONNE IMPRENDITRICE
Nella risoluzione adottata dal Parlamento europeo lo scorso 13 settembre, l’UE ha dato
segnale di voler investire nell’imprenditorialità femminile e nelle PMI gestite da donne.
Gli europarlamentari hanno sottolineato il fatto che nell’UE solo una donna su dieci è
imprenditrice contro un imprenditore su quattro, sottolineando l’urgenza di affrontare
il problema della sottorappresentazione, dovuta ad una serie di stereotipi ed ostacoli
che devono essere affrontati il prima possibile.
Con la risoluzione dell’euro-deputata inglese Marina Yannakoudakis, il PE chiede alla
Commissione di iniziare a lanciare campagne che coinvolgano la partecipazione delle
donne nel mercato del lavoro, stimolando soprattutto la creazione di imprese proprie.
Nel documento viene richiesto anche agli Stati membri di impegnarsi al fine di aiutare
casalinghe, badanti o persone che forniscono altri servizi senza essere impiegate a
mettere in atto la propria impresa. La risoluzione inoltre sostiene, senza tuttavia
l’appoggio di tutte le forze politiche, anche la creazione di misure che facilitano le
imprese per le donne immigranti e Rom.
Nella seconda parte del documento, il Parlamento afferma la necessità che gli Stati
promuovano gli strumenti facilitanti la creazione di un’impresa. I parlamentari europei
incoraggiano inoltre Commissione, Stati Membri e autorità locali a fare un miglior uso
delle possibilità finanziare date alle donne imprenditrici attraverso sussidi, capitale di
rischio, tassi di interesse scontati e clausole di assistenza e sicurezza sociale. Secondo
il Parlamento infatti in vari Stati membri i lavoratori indipendenti non hanno diritti di
sicurezza sociale, quali congedi maternità o paternità, assicurazione contro malattia e
disoccupazione, diritto alla pensione o sussidi di invalidità. Tenendo questo a mente,
diventa essenziale che gli Stati membri implementino politiche che permettono alle
donne di conciliare in maniera soddisfacente vita professionale e privata.
Riferimenti:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+COMPARL+PE
458.779+01+DOC+PDF+V0//IT&language=IT
13
? Dati Unioncamere
La metà delle nuove imprese è “rosa”: 9mila in più a fine settembre
Comunicato stampa del 14 novembre 2011
Forse le pari opportunità non sono ancora pienamente entrate nel dizionario comune
degli italiani. Ma un fatto appare incontrovertibile: anche quando le condizioni del
mercato non sono certo vantaggiose, la “voglia di impresa” delle donne non cede. Alla
fine di settembre, infatti, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere
segnala che sono quasi 9mila le imprese femminili in più rispetto al settembre dello
scorso anno, con un incremento dello 0,6% rispetto al settembre dello scorso anno. Il
dato, significativo di per sé, ha una connotazione positiva ulteriore: le 8.814 imprese
femminili aggiuntive rappresentano infatti il 47% del saldo totale delle nuove imprese
registrate alle Camere di commercio, pari a 18.794 unità tra settembre 2010 e
settembre 2011. Lazio, Umbria, Calabria e Veneto le regioni che mettono a segno gli
incrementi percentuali più consistenti, compresi tra l’1,4% e l’1,2%. E, ad eccezione
del Lazio, sono incrementi più rilevanti di quelli che in termini percentuali hanno fatto
registrare le aziende a prevalenza maschile.
Queste alcune delle considerazioni che emergono dalla lettura dei dati sul sistema
produttivo a prevalente conduzione femminile, presentati oggi in occasione dell’avvio
a Macerata del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”. L’iniziativa,
promossa da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e ai Comitati per
l'imprenditoria femminile, si articolerà in 7 tappe sul territorio nazionale (dopo
Macerata, toccherà Arezzo, Vicenza, Ferrara, Avellino, Reggio Calabria e Aosta), quale
occasione per dare visibilità alle imprenditrici e per riflettere, tenendo conto della
complessità ed eccezionalità del contesto economico e sociale, sul contributo delle
donne alla crescita del Paese.
“Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa – ha sottolineato il Presidente di
Unioncamere,
Ferruccio
Dardanello
punta
a
valorizzare
l’universo
dell’imprenditoria in ‘rosa’ che il sistema camerale sostiene attraverso la rete dei
Comitati per l’imprenditoria femminile, presenti in tutte le province italiane. Oggi più
che mai a queste imprenditrici occorre guardare con grande attenzione, sostenendole
nel loro percorso di rafforzamento. Il loro impegno è una grande risorsa sulla quale il
Paese può scommettere per riprendere, dopo la bufera di questi mesi, la via dello
sviluppo”.
1,4 milioni di capitane d’impresa
Ha superato il milione e 435mila unità, pari al 23,4% del totale delle aziende italiane,
l’universo delle imprese capitanate da donne. Più dinamiche quest’anno della
componente maschile, le aziende a conduzione femminile registrano in quindici regioni
variazioni positive e in nove un incremento superiore alla media. A trainare la
dinamica, tanto in termini percentuali quanto in valori assoluti, è il Lazio (+1.934
imprese pari al +1,4% di crescita). Elevate le variazioni percentuali anche di Umbria
(+1,3%), Calabria e Veneto (entrambe +1,2%). In valori assoluti, tuttavia, sono
alcune delle regioni a più diffusa presenza di imprese che occupano le posizione di
vertice della classifica. Alle spalle del Lazio, infatti, si posiziona la Lombardia (+1.411
pari al +0,7%), seguita da Veneto (+1.280, +1,2%), Toscana (+1.080, pari a +1,1%)
e Emilia Romagna (+1.054, +1,1%).
Sul fronte opposto si incontrano, invece, cinque regioni nelle quali, evidentemente, la
crisi si è fatta sentire con maggior incisività determinando una riduzione del tessuto
14
imprenditoriale femminile. Si tratta di Sicilia, Basilicata, Molise, Liguria e Valle d’Aosta,
i cui saldi risultano negativi con contrazioni del numero di imprese che vanno dalle 479 unità della Sicilia alle -39 della Valle d’Aosta.
Ai vertici della classifica provinciale si posizionano, nel terzo trimestre di quest’anno
rispetto all’anno scorso, Prato, Monza e Brianza, Fermo, Messina e Arezzo, tutte con
incrementi che superano il 2%. Ventinove, invece, di cui 13 del Mezzogiorno, sono le
province in cui si registra una riduzione del tessuto imprenditoriale a prevalente
conduzione “rosa”. La più consistente in termini percentuali è quella di Caltanissetta (5,7%),
seguita
da
Avellino
(-3,2%),
Trapani
(-2,8%), Vibo Valentia (-2,8%) e Lodi e Palermo (entrambe -2,4%).
Il Mezzogiorno si conferma comunque il territorio con i valori più elevati di
femminilizzazione del tessuto imprenditoriale. Il picco di incidenza delle imprese
femminili sul totale del tessuto economico si rileva in Molise (30,1%), seguito da
vicino da Basilicata (27,8%) e Abruzzo (27,7%). Uscendo dal Sud, la regione più
femminile è l’Umbria (26%), mentre il primato tra le regioni settentrionali è detenuto
dalla Liguria (24,6%).
Si rafforza la struttura delle imprese femminili
Tra settembre 2010 e settembre 2011 si rileva una marcata tendenza verso l’aumento
delle forme di società di capitali (+4,1%), percentualmente anche più consistente di
quella rilevata dalle imprese maschili (+3%). Debole invece l’incremento delle imprese
individuali (solo 0,2% in più) che, tuttavia, resta la componente più consistente
dell’universo imprenditoriale femminile (il 60,4% di tutte le iniziative guidate da donne
hanno, infatti, questa forma giuridica).
Imprenditrici sì, ma pur sempre donne
L’analisi della dinamica dei settori tra settembre 2010 e settembre 2011 mostra due
tendenze parallele: la lenta ma costante diffusione delle aziende guidate da donne
all’interno di comparti a vocazione maschile, ma anche un rafforzamento di molti
ambiti in cui la componente “rosa” sembra tradizionalmente trovarsi di più a proprio
agio. E’ il caso dei settori dell’Istruzione (+462 imprese, +6%), di quello della Sanità
e Assistenza sociale (+571, +4,3%), delle Attività artistiche e di intrattenimento
(+554, +3,3%), delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.320, +3.2%).
Due le eccezioni a questa tendenza: il modesto incremento percentuale del
Commercio, “zoccolo duro” dell’attività di imprese delle donne, il cui aumento di solo
lo 0,1% (per complessive 313 unità in più) appare però dettato soprattutto dalla
congiuntura negativa che comprime i consumi delle famiglie, e l’ulteriore diminuzione
delle imprese legate all’agricoltura (-6.441 unità, -2,5%), settore che, tuttavia, nel
suo complesso, mostra da tempo una dinamica discendente.
Si rafforza anche la presenza femminile nelle Costruzioni e tra le imprese di trasporto
e magazzinaggio: 1.722 le imprese “rosa” in più nel primo caso (+2,7%) e +358 nel
secondo (+1,8%).
15
Saldo imprese femminili, maschili e totali. III trimestre 2010 – 2011
Regione
Saldo imprese
totali 2010 2011
Var%
imprese
totali
Saldo imprese
femminili 2010 2011
Var%
imprese
femminili
Saldo imprese
maschili 2010 2011
Var%
imprese
maschili
ABRUZZO
809
0,5%
251
558
0,6%
BASILICATA
-702
-1,1%
-245
-457
-1,4%
CALABRIA
957
0,5%
542
415
1,2%
CAMPANIA
3.129
0,6%
147
2.982
0,1%
EMILIA ROMAGNA
1.837
0,4%
1.054
783
1,1%
FRIULI- VENEZIA GIULIA
-156
-0,1%
59
-215
0,2%
LAZIO
10.038
1,7%
1.934
8.104
1,4%
LIGURIA
476
0,3%
-51
527
-0,1%
LOMBARDIA
1.977
0,2%
1.411
566
0,7%
MARCHE
521
0,3%
394
127
0,9%
MOLISE
-261
-0,7%
-117
-144
-1,1%
PIEMONTE
-957
-0,2%
585
-1.542
0,5%
PUGLIA
255
0,1%
366
-111
0,4%
SARDEGNA
-258
-0,2%
176
-434
0,4%
SICILIA
-2.618
-0,6%
-479
-2.139
-0,4%
TOSCANA
1.376
0,3%
1.080
296
1,1%
TRENTINO - ALTO ADIGE
321
0,3%
155
166
0,7%
UMBRIA
292
0,3%
311
-19
1,3%
VALLE D'AOSTA
-59
-0,4%
-39
-20
-1,1%
VENETO
1.817
0,4%
1.280
537
1,2%
TOTALE
0,6%
18.794
0,3%
8.814
9.980
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011
0,5%
-1,0%
0,3%
0,7%
0,2%
-0,3%
1,8%
0,4%
0,1%
0,1%
-0,6%
-0,4%
0,0%
-0,3%
-0,6%
0,1%
0,2%
0,0%
-0,2%
0,1%
0,2%
Consistenza e distribuzione delle imprese femminili, maschili e totali. III trimestre 2011
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICIL IA
TOSCANA
TRENTINO - ALTO
ADIGE
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO
ITALIA
Imprese totali
Val. ass
Val %
151.859
61.736
181.525
556.230
477.830
109.895
608.232
167.922
963.644
177.881
35.628
469.869
387.208
170.267
465.519
418.919
110.439
2,5%
1,0%
3%
9,1%
7,8%
1,8%
9,9%
2,7%
15,7%
2,9%
0,6%
7,7%
6,3%
2,8%
7,6%
6,8%
Imprese femminili
Val. ass
Val %
42.075
17.147
45.582
149.471
98.551
26.169
143.012
41.389
193.903
42.830
10.716
112.555
93.766
41.045
115.404
100.351
Imprese maschili
Val. ass
Val %
2,9%
1,2%
3%
10,4%
6,9%
1,8%
10,0%
2,9%
13,5%
3,0%
0,7%
7,8%
6,5%
2,9%
8,0%
7,0%
109.784
44.589
135.943
406.759
379.279
83.726
465.220
126.533
769.741
135.051
24.912
357.314
293.442
129.222
350.115
318.568
1,8%
22.844
1,6%
87.595
96.481
1,6%
25.078
1,7%
71.403
14.000
0,2%
3.381
0,2%
10.619
509.033
8,3%
110.447
7,7%
398.586
6.134.117
100%
1.435.716
100%
4.698.401
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011
2,3%
0,9%
3%
8,7%
8,1%
1,8%
9,9%
2,7%
16,4%
2,9%
0,5%
7,6%
6,2%
2,8%
7,5%
6,8%
1,9%
1,5%
0,2%
8,5%
100%
16
Variazioni percentuali delle imprese femminili, maschili e totali per provincia. III trimestre 2010 – 2011
Provincia
Femminili 2011
Femminili
Var%
Provincia
Femminili
Femminili
2010
2011
2010
PRATO
8.401
8.163
2,9%
BOLZANO
12.502
12.433
MONZA E BRIANZA
14.350
13.950
2,9%
FROSINONE
14.531
14.457
FERMO
5.364
5.223
2,7%
VERONA
21.242
21.139
MESSINA
13.874
13.512
2,7%
PAVIA
11.306
11.252
AREZZO
9.230
9.041
2,1%
LIVORNO
8.941
8.899
RAGUSA
8.723
8.550
2,0%
LUCCA
10.481
10.432
ROMA
97.892
95.980
2,0%
CHIETI
14.146
14.085
RIMINI
9.138
8.960
2,0%
GENOVA
19.754
19.689
VERBANIA
3.319
3.256
1,9%
TARANTO
12.931
12.893
VICENZA
18.134
17.793
1,9%
MASSA CARRARA
5.573
5.557
REGGIO EMILIA
10.467
10.272
1,9%
CREMONA
6.284
6.266
LECCE
17.617
17.302
1,8%
NUORO
7.071
7.051
TERAMO
9.855
9.679
1,8%
VITERBO
10.872
10.845
SALERNO
31.308
30.754
1,8%
CASERTA
24.649
24.594
CATANZARO
8.054
7.914
1,8%
L'AQUILA
8.583
8.568
BERGAMO
20.085
19.746
1,7%
BARI
34.252
34.202
REGGIO DI CALABRIA
13.213
12.990
1,7%
VERCELLI
4.232
4.226
PISTOIA
7.644
7.517
1,7%
BRINDISI
8.922
8.910
CROTONE
4.313
4.243
1,6%
ENNA
4.516
4.511
ASCOLI PICENO
5.984
5.887
1,6%
GROSSETO
8.711
8.702
PARMA
9.457
9.306
1,6%
SONDRIO
4.194
4.190
LECCO
5.745
5.657
1,6%
NAPOLI
67.665
67.641
PISA
10.068
9.914
1,6%
PESCARA
9.491
9.492
VARESE
16.239
15.994
1,5%
ALESSANDRIA
12.383
12.395
TREVISO
20.027
19.735
1,5%
TRIESTE
4.029
4.033
PERUGIA
18.997
18.733
1,4%
BENEVENTO
11.369
11.382
PADOVA
22.205
21.911
1,3%
PORDENONE
6.579
6.593
SIRACUSA
9.593
9.468
1,3%
CAGLIARI
17.487
17.529
SASSARI
13.076
12.908
1,3%
RIETI
4.104
4.114
BRESCIA
25.555
25.231
1,3%
FOGGIA
20.044
20.093
CATANIA
24.059
23.755
1,3%
ISERNIA
2.730
2.737
COSENZA
16.635
16.428
1,3%
MILANO
67.357
67.531
BIELLA
4.533
4.478
1,2%
MACERATA
9.890
9.922
COMO
10.293
10.170
1,2%
FERRARA
8.031
8.058
NOVARA
7.485
7.401
1,1%
LATINA
15.613
15.682
VENEZIA
18.102
17.901
1,1%
CUNEO
17.798
17.889
ROVIGO
7.058
6.983
1,1%
BELLUNO
3.679
3.705
BOLOGNA
20.700
20.487
1,0%
GORIZIA
2.641
2.662
PESARO E URBINO
9.684
9.586
1,0%
AGRIGENTO
11.288
11.384
FORLI' - CESENA
9.586
9.489
1,0%
IMPERIA
7.235
7.298
TORINO
56.404
55.858
1,0%
MATERA
5.769
5.827
PIACENZA
7.048
6.980
1,0%
ASTI
6.401
6.467
LA SPEZIA
5.763
5.711
0,9%
AOSTA
3.381
3.420
ORISTANO
3.411
3.381
0,9%
SAVONA
8.637
8.742
FIRENZE
24.031
23.825
0,9%
CAMPOBASSO
7.986
8.096
TRENTO
10.342
10.256
0,8%
POTENZA
11.378
11.565
MANTOVA
9.008
8.934
0,8%
LODI
3.487
3.571
MODENA
15.366
15.247
0,8%
PALERMO
24.553
25.159
TERNI
6.081
6.034
0,8%
VIBO VALENTIA
3.367
3.465
UDINE
12.920
12.822
0,8%
TRAPANI
12.524
12.890
ANCONA
11.908
11.818
0,8%
AVELLINO
14.480
14.953
SIENA
7.271
7.221
0,7%
CALTANISSETTA
6.274
6.654
RAVENNA
8.758
8.698
0,7%
ITALIA
1.435.716
1.426.902
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011
17
Var%
0,6%
0,5%
0,5%
0,5%
0,5%
0,5%
0,4%
0,3%
0,3%
0,3%
0,3%
0,3%
0,2%
0,2%
0,2%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,0%
0,0%
-0,1%
-0,1%
-0,1%
-0,2%
-0,2%
-0,2%
-0,2%
-0,3%
-0,3%
-0,3%
-0,3%
-0,4%
-0,5%
-0,7%
-0,8%
-0,8%
-0,9%
-1,0%
-1,0%
-1,1%
-1,2%
-1,4%
-1,6%
-2,4%
-2,4%
-2,8%
-2,8%
-3,2%
-5,7%
0,6%
Tasso di “femminilizzazione” (*) delle imprese per regione al III trimestre 2011
Regione
MOLISE
BASILICATA
ABRUZZO
CAMPANIA
UMBRIA
CALABRIA
SICILIA
LIGURIA
PUGLIA
VALLE D'AOSTA
SARDEGNA
Tasso di femminilizzazione
Regione
MARCHE
TOSCANA
PIEMONTE
FRIULI- VENEZIA GIULIA
LAZIO
VENETO
TRENTINO - ALTO ADIGE
EMILIA ROMAGNA
LOMBARDIA
Tasso di femminilizzazione
30,1%
27,8%
27,7%
26,9%
26,0%
25,1%
24,8%
24,6%
24,2%
24,2%
ITALIA
24,1%
(*) Il tasso di femminilizzazione è il peso relativo delle imprese femminili sul totale
24,1%
24,0%
24,0%
23,8%
23,5%
21,7%
20,7%
20,6%
20,1%
23,4%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011
Variazione % imprese femminili per forma giuridica III trimestre 2010 – 2011
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011
18
Imprese femminili per settore III trimestre 2010 – 2011
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz...
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d...
F Costruzioni
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut...
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J Servizi di informazione e comunicazione
K Attività finanziarie e assicurative
L Attività immobiliari
M Attività professionali, scientifiche e tecnic he
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp...
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale...
P Istruzione
Q Sanità e assistenza sociale
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver...
S Altre attività di servizi
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p...
U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
X Imprese non classificate
TOTALE
Impr. femminili
2011
247.352
523
116.865
507
1.428
66.100
415.000
19.814
127.112
27.751
26.527
66.376
42.126
46.827
22
8.222
13.741
17.129
110.769
2
1
81.522
1.435.716
Impr. femminili
2010
253.793
525
117.340
349
1.360
64.378
414.687
19.456
123.868
27.356
26.447
64.820
40.806
45.746
23
7.760
13.170
16.575
108.400
2
0
80.041
1.426.902
Saldo
2010-2011
-6.441
-2
-475
158
68
1.722
313
358
3.244
395
80
1.556
1.320
1.081
-1
462
571
554
2.369
0
1
1.481
8.814
Var%
-2,5%
-0,4%
-0,4%
45,3%
5,0%
2,7%
0,1%
1,8%
2,6%
1,4%
0,3%
2,4%
3,2%
2,4%
-4,3%
6,0%
4,3%
3,3%
2,2%
0,0%
1,9%
0,6%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 – 2011
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