Numero 4 Dicembre 2011
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Numero 4 Dicembre 2011
Terziario Donna NEWS Numero 4 Dicembre 2011 Dal Nazionale pag. 2 Dal Territorio pag. 7 Cabina di Regia pag. 10 Comitato Nazionale di Parità pag. 10 Dall’Europa pag. 10 Dati Unioncamere pag. 14 “Care colleghe, dopo l’interruzione dovuta al rinnovo degli organi e alla riorganizzazione della Segreteria con una nuova referente al posto di Daniela Saleri, Maria Rita Masci, alla quale diamo il nostro benvenuto, riprendiamo l’attività delle nostre “news”. Invito tutta la rete di Terziario Donna a voler far pervenire alla Segreteria Nazionale le notizie riguardanti le iniziative territoriali”. Patrizia Di Dio ? Dal Nazionale Il 6 giugno 2011 il Consiglio Nazionale elegge Presidente Nazionale per i prossimi 5 anni Patrizia Di Dio. Lettera di insediamento del nuovo Presidente di Terziario Donna Patrizia Di Dio Gentili Presidenti, carissime colleghe, è con emozione che mi rivolgo a Voi nella nuova veste di Presidente nazionale. Sono felice del consenso ottenuto e adesso vorrei condividere con tutte Voi l'inizio di un mandato che mi auguro foriero di successi e di risultati per il nostro Gruppo ma soprattutto per le nostre imprese. Prima di illustrarvi una breve sintesi del mio programma consentitemi una premessa. Vorrei parlare innanzitutto dell’orgoglio di appartenere a questa Associazione perché c’è vera imprenditorialità, l’imprenditorialità dell’essere piuttosto che dell’apparire. La nostra Associazione ha un importante vissuto sociale e imprenditoriale ed è capace di progettualità e cultura d’impresa, oltre ad essere portatrice di valori e per questo apprezzata e considerata. So di essere alla guida di un’ottima squadra, ed in buona e valida compagnia di Consigliere capaci, competenti e motivate. Il mio desiderio è quello della massima condivisione delle attività, con le altre Consigliere e per questo mi piace portare avanti la figura di Presidente che ho in mente, quella di coordinatore di una squadra. Consentitemi una piccola parentesi, che va al di là del breve programma di cui Vi darò un sintetico accenno. Questo perché i contenuti, i programmi, i progetti sono sì importanti, ma se sposati con un sistema valoriale che non deve essere ignorato. Sono stanca di non sentir parlare di ideali, principi, valori, ma solo di programmi, e poiché mi rivolgo a donne so quanta importanza rivesta per ognuna di noi portare avanti certi valori positivi e io da quelli vorrei partire. Per esempio tra i contenuti dei progetti da portare avanti 2 vorrei che acquisissimo una certa visibilità puntando alla nostra differenza di genere come una forza. Vorrei ad esempio che puntassimo su temi come la responsabilità sociale dell’impresa, perché credo fermamente che “un’impresa senza valori non ha valore”, o come il cosiddetto “consumo critico” nella direzione della scelta di consumo che diventi anche etica e consapevole. Secondo me occorre attingere ai saperi non disgiunti dai valori, dai quali ricadono forza, entusiasmo, coraggio e “visioni” utili alla guida delle nostre imprese. Come associazione Terziario Donna rappresentiamo interessi, sentimenti e passioni insieme al cervello e al sapere Abbiamo in noi istintualmente l’Imperativo morale, quello che Kant chiama categorico. Kant diceva : “due cose sono meravigliose e non cessano di stupirmi : il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me” . Abbiamo tanti ostacoli da rimuovere ma insieme unite ce la possiamo fare. Ogni giorno noi donne impegnate nell’impresa e nel sociale portiamo avanti con difficoltà il nostro impegno. Ma come diceva Nietzsche” ciò che non ti uccide ti fortifica “ le difficoltà che incontriamo ogni giorno come donne, sono la nostra stessa forza e quella metteremo in campo per portare avanti i risultati che ci prefiggiamo. Mi auguro la vitale dialettica tra noi, ma desidero grande sintonia e condivisione per l’ obiettivo comune di “ costruire qualcosa di valido” . Sono certa che per me e, mi auguro, per tutte le altre Consigliere nazionali, questo nuovo mandato sarà un’esperienza esaltante e costruttiva. Abbiamo bisogno di alleanza, integrazione , coerenza, slancio, pazienza, abilità e soprattutto di fatti da concretizzare con spirito di servizio. Terziario Donna in questo è una palestra ottimale. Vi espongo una breve sintesi del mio programma che il Consiglio votandomi ha condiviso: ? Crescita e consolidamento del Gruppo; ? Crescita delle donne all’interno degli organi Confcommercio; ? Rafforzamento della visibilità del Terziario Donna sia a livello del nostro sistema confederale che all’esterno; ? deleghe su macro aree alle Vice Presidenti che creeranno delle commissioni all’interno del Consiglio nazionale, ma anche gruppi di lavoro con le altre 3 Presidenti provinciali in modo da coinvolgere altre colleghe in prima battuta sulle attività progettuali, che saranno poi sintetizzate in commissione; ? Consigli nazionali, se possibile, anche itineranti. Poiché ritengo che occorre lavorare sul territorio, sarà opportuno fare in modo di condividere esperienze e coinvolgere anche le altre Presidenti. I Gruppi Terziario Donna provinciali che si candideranno a ospitare un consiglio nazionale potrebbero contemporaneamente presentare la proposta di un convegno o di un work shop , insomma una giornata di lavori a cui la presenza del Consiglio nazionale e della Presidente possano contribuire a dare un ulteriore valore aggiunto; ? Accogliere e dare spazio a proposte progettuali da parte di tutte le organizzazioni provinciali , in modo che se le proposte sono condivisibili, diventino progetti per l’intero territorio nazionale; ? Creazione di coordinamenti per progetti e per aree strategiche, che includano le altre Presidenti provinciali, da affidare alle consigliere; ? progetti di formazione su specificità di genere. Sono consapevole del lavoro che mi aspetta ma sono anche sicura che con l’entusiasmo della mia “squadra” e il coinvolgimento fattivo di tutta la nostra rete, saremo capaci di raggiungere prestigiosi traguardi. Di seguito Vi riporto le deleghe per macro aree assegnate alle Vice Presidenti: - politiche di genere (Aurelia Della Torre - Cuneo); Vice Presidente Vicario; - sviluppo dei coordinamenti regionali Terziario Donna(Rosy Daleno - Bari); - accesso e progettualità sui finanziamenti (Roberta Girelli - Verona); - coordinamento delle rappresentanti nei comitati camerali (Lucia La TorreFoggia); - centro studi sulle politiche imprenditoriali di genere (Nela Turkovic - Perugia). Abbiamo affidato, inoltre, il coordinamento di un'altra area di importanza strategica : la formazione a Luisa Famiglietti di Genova. Siete invitate a far pervenire proposte e suggerimenti su eventuali nuove progettualità . Abbiamo tanta strada da percorrere ed è tutta in salita ma ritengo che con il nostro lavoro di squadra ce la faremo ad ottenere importanti risultati, anche con la valorizzazione di tutta la rete associativa. 4 Dimostreremo che noi donne, unite da obiettivi comuni, non solo sappiamo fare rete ma sappiamo anche fare squadra! Un caro saluto La Presidente Nazionale Patrizia Di Dio Nuovo Statuto Confederale L’Assemblea Straordinaria di Confcommercio, riunitasi a Roma il 23 giugno 2011, ha approvato il nuovo Statuto Confederale che equipara il Gruppo Terziario Donna a un livello del Sistema con diritto di voto attivo e passivo. Si tratta di un importante risultato che riconosce nell’ambito della struttura confederale il ruolo del Gruppo, non più soltanto come semplice “presenza”. Anche questo passaggio non solo dà maggior peso a Terziario Donna, ma si inserisce nel solco di una sempre maggiore incidenza di “genere” nelle dinamiche attive della vita associativa di Confcommercio, uno dei principali obiettivi cui mirare per poter dare un apporto qualificato con il nostro dinamismo, la nostra visione e le nostre competenze. Nuovo Regolamento di Terziario Donna Mercoledì 19 ottobre il Consiglio Nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia ha deliberato con parere favorevole sulle modifiche apportate al nostro regolamento. Consiglio Nazionale di Confcommercio. Intervento della Presidente, 19 ottobre 2011 La Presidente Patrizia Di Dio ha chiesto la parola, questi i contenuti del suoi intervento: “Premesso che ciò di cui vi parlo è un adempimento statutario, vorrei fare 3 inviti ai colleghi Presidenti: 1) a costituire i gruppi TD laddove non presenti. Ovviamente collaborerò in caso di vostra richiesta di intervento da parte mia al fine di ottenere la costituzione di quanti più gruppi nel più breve tempo possibile 2) laddove già esiste il gruppo TD, coinvolgere le donne nelle giunte, nei consigli e a tutti i livelli nell’ottica della valorizzazione di una risorsa inespressa. A tal proposito vorrei ricordare che il nuovo regolamento camerale prevede l’obbligatorietà delle donne in giunta. Questo nuovo disposto è da attenzionare per due ragioni: a) per evitare un problema “a posteriori” il rinnovo degli organi camerali; b) per valorizzare una risorsa su cui puntare ancora quasi totalmente inespressa 5 3) in Confcommercio per quanto riguarda il TD non parlare di “quote rosa” ma di “democrazia paritaria”. Mi auguro che in Confcommercio dove la base, vorrei ricordassimo, è costituita al 50% di imprese femminili, si attui la cosiddetta “democrazia paritaria” e non il deficit di democrazia che la nostra società registra a tutti i livelli. Cari colleghi oggi ho parlato in termini di “invito”, ma vigilerò affinché tale principio, e gli obblighi statutari del nostro sistema non vengano disattesi. Ho poi una speranza… che non si assolva per aderire ad un adempimento statutario, ma perchè sentito come principio e come bisogno di democrazia paritaria.” Il Presidente Sangalli ha detto che condivideva i contenuti dell’intervento. Programmi dei Vice Presidenti Rosy Daleno, Vice Presidente con delega allo Sviluppo dei Coordinamenti regionali “L'intento da perseguire è quello di incrementare il numero di coordinamenti regionali Terziario Donna, creandoli anche in quelle Regioni in cui ad oggi non risultano presenti; per il raggiungimento di tale obiettivo, intendo operare in sinergia con le altre consigliere, che dovrebbero, nelle aree territoriali di loro competenza, creare le condizioni ottimali in tal senso. Pertanto il mio programma di lavoro, prevede una fase iniziale di sensibilizzazione e coinvolgimento dei coordinamenti provinciali Terziario Donna, ed una successiva di monitoraggio delle azioni intraprese a livello locale per il raggiungimento dell'obiettivo suindicato”. Nuove Presidenti Sono stati costituiti 4 nuovi gruppi Terziario donna e nominate 4 nuove Presidenti: Rosita Quarata (Benevento), Clara Badiali (Modena), Marcella Gennuso (Ragusa), Michela Melli (Verbania). Sono state elette 4 nuove Presidenti: Alessandra Vegni (Grosseto), Maria Cristina Cristini (Macerata), Tatiana Crivellin (Rovigo), Cristina Safina (Trapani). Convegno nazionale “Donne e governance: un’impresa possibile” Sono iniziati i lavori organizzativi per Convegno a livello nazionale sul tema “Donne e governance” in collaborazione con gli uffici della Confcommercio. Il Convegno si terrà all’inizio del prossimo anno. Il tema parte da una premessa: il "deficit di democrazia", costituito dalla scarsa presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica, nelle istituzioni,internazionali, nazionali e locali ma anche nei consigli di amministrazione di enti pubblici e privati, sembra ancor oggi essere una lacuna, più o meno evidente a seconda dei contesti nazionali, che mantiene una certa disparità rispetto agli equilibri consolidati del genere maschile. Occorre fare una riflessione, meno episodica e più costruttiva, al fine di giungere alla formulazione di soluzioni nel senso del riconoscimento del flusso di energia proveniente dal genere femminile. 6 ? Dal Territorio Bari. 1) Convegno “Donne a mezzogiorno”, 29 settembre 2011. Promosso Gruppo Terziario Donna di Bari, è un’ importante iniziativa collettiva che rientra nelle politiche di promozione e divulgazione della funzione del sistema imprenditoriale femminile. L’occasione ha avuto uno scopo duplice: dare rilievo all’ importanza del sostegno alle iniziative creative di sviluppo della economia territoriale; e incoraggiare una più forte cultura dell’impresa, recuperare nuovo valore al lavoro, sostenere quante oggi hanno il coraggio di investire e di rischiare in attività economiche che creano occupazione e sviluppo in ogni settore. 2) L’ 11 novembre è stato siglato un accordo tra Marcella Loporchio, Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’ANCL di Bari, e Rosy Daleno, Presidente provinciale Terziario Donna aderente a Confcommercio Bari. Tale accordo prevede la costituzione di una “Commissione Paritetica Donne” per affrontare le problematiche inerenti il tema delle pari opportunità e della tutela delle donne imprenditrici e professioniste. Pertanto, l’obiettivo perseguito dalla suddetta Commissione, sarà quello di promuovere qualsivoglia iniziativa che contribuisca, nel concreto, al superamento dell’ancora esistente divario tra uomo e donna. Cuneo: 1) Convegno “Lavoro in proprio”, lunedì 7 novembre 2011, presso la Camera di Commercio di Cuneo, intervento di apertura di Aurelia Della Torre, Presidente Terziario Donna di Cuneo. Presentazione del manuale “Lavoro in proprio” destinato agli imprenditori e imprenditrici immigrate per accompagnare il loro percorso professionale affinché la scelta d’impresa divenga luogo di crescita, di integrazione e riconoscimento e valorizzazione delle loro professionalità. 2) Lunedì 28 novembre si è svolta la tradizio nale festa di Sant'Andrea, della Confcommercio nell'ambito della quale è stato consegnato il premio Terziario Donna giunto alla 21a edizione. Fino allo scorso anno le destinatarie erano imprenditrici di lungo corso. Ora il riconoscimento è stato assegnato ad una giovane imprenditrice, mamma di due gemelli e proprietaria di un'hotel in provincia di Cuneo anche in funzione del tema di grande attualità "Conciliazione dei tempi di vita e lavoro". 3) Mercoledì 30 novembre, in occasione della tappa del "Giro d'Italia delle donne che fanno impresa" organizzata da Unioncamere Nazionale, la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cuneo e presidente del Terziario Donna è intervenuta, quale rappresentante dei CIF Piemontesi, in qualità di relatrice sul tema della "Conciliazione tempi di vita e lavoro". Il convegno si è svolto ad Aosta alla presenza delle componenti i Comitati Imprenditoria Femminile della Sardegna, della Liguria, del Piemonte ed ovviamente della Valle d'Aosta. La tappa infatti era dedicata all'imprenditoria femminile del nord-ovest di cui le citate regioni costituiscono parte integrante. L’Aquila. Si è tenuto a L’Aquila un corso sulle tecniche di vendita, organizzato da Terziario Donna Confcommercio. La presidente provinciale Gabriella Dell’Olio ha realizzato, in collaborazione con una struttura qualificata, un corso di 17 ore, rivolto alle imprenditrici con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle nuove sfide del mercato. Le lezioni si sono svolte presso la sede della Confcommercio dell’Aquila per due domeniche e due lunedì di seguito, nel mese di ottobre. Un’iniziativa che mira a creare un programma di formazione permanente. Padova. 1) Monaco di Baviera, 25-26-27 settembre; la quinta fase del progetto di Valorizzazione dell'impresa femminile del Comitato per lo sviluppo dell'Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova ha visto come destinazione per 7 l'anno 2011 la città di Monaco di Baviera. Le tre giornate che hanno impegnato una delegazione di circa venti imprese padovane, si sono svolte tra incontri istituzionali, visite aziendali del settore dell' energia e del coaching oltre a incontrare l'organizzazione delle imprenditrici tedesche presieduta da Nadine Bohme. Terziario Donna ha partecipato alla missione con la presidente Stefania Brogin e le consigliere Monica Gilli e Sandra Zambon. 2) 5-6 Ottobre Teatro Comunale di Vicenza 4°Salone Gamma Donna dal titolo :Donne e giovani :la vera sfida per il futuro del Paese. Terziario Donna Padova nel Comitato Promotore di un'iniziativa di rilievo nazionale dedicata all'imprenditoria Femminile e quest'anno anche ai giovani . 3) DESIGN &FASHION -Lo styling dagli anni Venti al Futuro. Alla manifestazione "Casa su Misura" presso la Fiera di Padova dal giorno 8 ottobre al 16 ottobre. Cinque sono state le sfilate realizzate e ispirate agli anni 20- anni 60- anni 70 -anni 80 e Futuro che hanno visto protagoniste delle passerelle anche le imprenditrici di Terziario Donna Padova quali testimonial di intraprendenza, femminilità , dinamicità e positività . Un'iniziativa di assoluta originalità per ripercorrere l'evoluzione dello styling dagli anni 20 al futuro con una precisa ricostruzione storico-artistica, proponendo più serate di intrattenimento moda oltre alla realizzazione di tableaux viventi ricreati con arredi e oggetti di design delle varie epoche. L'iniziativa è stata realizzata da Federmodaitalia Padova, Terziario Donna Padova e con il contributo della Camera di Commercio di Padova. Tra i partner dell'evento Look Magazine. 4) 10 Ottobre Inizio del corso di Comunicazione e Marketing dal titolo "Come valorizzare l'impresa guidata da me" realizzato da Formazione Ascom Padova e Terziario Donna Padova, per far emergere la positività femminile nel realizzare azioni che mirino al miglioramento della reddittività della propria impresa con lo "stile" e la "creatività" al femminile 19 le partecipanti appartenenti ai settori servizi turistico e commercio. Accompagnate dal coach Francesco Fiore le allieve hanno costruito strategie concrete di comunicazione verso clienti e collaboratori per "valorizzare " con successo il proprio business. Il corso si è svolto in 3 incontri principali dal titolo Donna &Comando -Donna &Comunicazione - Donna &Marketing. 5) 9 novembre, Tavola rotonda col gruppo Servizi&Sviluppo Ascom per la presentazione della Rete Dipli "rete di imprese per le imprese", prima unione di aziende complementari e non concorrenti di Confcommercio. L'intervento della presidente Stefania Brogin per sottolineare che la rete tra imprese valorizza le qualità relazionali delle imprese femminili e ben si adatta alle caratteristiche della leadership al femminile vincente per l'approccio collaborativo e di condivisione degli obiettivi e risultati, la rete rappresenta un modello ideale per lo sviluppo dell'impresa femminile per superare il limite dimensionale, accrescerne competitività in un mercato complesso e in cambiamento continuo oltre che perle strategie di internazionalizzazione delle imprese. 6) 17 novembre. partecipazione al Workshop assicurativo all'interno del progetto TU IMPRENDITRICE di presentazione del pachetto assicurativo ideato per le imprenditrici e per tutte le donne che svolgono attività autonoma. La proposta assicurativa di prossimo lancio, è stata realizzata con i contributi e idee emerse sulle esigenze delle imprenditrici e libere professioniste emerse negli incontri precedenti . 7) La sede dell'Ascom di Piazzola sul Brenta (PD) il 22 novembre ha ospitato il 3° appuntamento del Road Show dal titolo Perle di management promosso da Terziario Donna Padova e organizzato e finanziato dal Comitato Imprenditoria Femminile di Padova .Oltre 60 le iscritte per seguire l'incontro formativo dal titolo " Risolvere i problemi con le logiche inusuali " con la partecipazione del formatore Andrea Di Lenna. 8) Party Terziario Donna, mercoledì 30 novembre al ristorante lounge Bar Q di Padova per festeggiare un anno ricco di attività e soddisfazione per il gruppo delle imprese 8 rose di Ascom Padova che chiudono in positivo il bilancio delle attività facendo crescere il numero delle associate e riconfermando il trend provinciale positivo che premia l'imprenditoria del terziario padovano che registra un +1,4% (fonte Unioncamere). La serata ha celebrato il primo anno di attività del neo insediato consiglio direttivo di Terziario Donna e la riconferma alla presidenza di Stefania Brogin. Più di 100 gli invitati tra imprenditrici e sostenitori. Un'occasione di confronto con tutte le associate che hanno partecipato alle attività del gruppo, ma anche di rafforzamento della rete tra le imprese come momento formativo e di networking. I momenti più importanti della serata e le interviste alle consigliere sono andati in onda sull'emittente Telenuovo. Un slides show con i momenti più significativi delle attività dell'anno ha accompagnato tutto lo svolgimento della serata. Tra gli ospiti l'assessore al Commercio del Comune di Padova Marta Dalla Vecchia. Ravenna: Il 14 novembre 2011 si è tenuto il Workshop “Un percorso da protagoniste nell’economia” promosso dalla Presidente di Terziario Donna di Ravenna. Il risultato perseguito è stato dare valore al ruolo della donna nell’ambito lavorativo, aprendo un confronto permanente sulle politiche di genere, e creare una rete che possa essere un riferimento e un sostegno per le donne e le imprese. All’incontro ha partecipato la Presidente Patrizia Di Dio e alcune Consigliere di Terziario Donna Nazionale. Erano inoltre presenti: Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità e Gio vanna Piaia, Assessore Politiche e Culture di genere del Comune di Ravenna. Verona: 1) Incontro l’11 novembre con Giuseppina Tripodi che ha presentato il suo libro “La lezione di Rita Levi Montalcini” edito da Rizzoli. Promosso dal Gruppo Terziario Donna di Verona insieme a Circolo lettori Verona, Ali Verona e Banca Popolare di Verona. 2) Tavola Rotonda “La tutela del diritto alla salute della donna imprenditrice”, 25 novembre 2011, organizzata dal Gruppo Terziario Donna di Verona. 3) Cena di beneficenza il 26 novembre, organizzata dal Gruppo Terziario Donna di Verona insieme al Sindaco di Verona e all’Assessore alle Pari Opportunità nell’ambito della manifestazione “A batterci sarà solo il cuore”, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Attività dei coordinamenti regionali Coordinamento regionale Sicilia 1) Costituzione “Tavolo permanente per il coordinamento regionale delle politiche di genere”. A Palermo si è costituito a giugno il “Tavolo permanente per il coordinamento regionale delle politiche di genere”. Ne fanno parte le rappresentanti dell’imprenditoria femminile e del mondo sindacale, appartenenti a Terziario Donna Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Imprese Donne, Cna, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, Confimpresa, Unicoop, AGCI, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Obiettivi del Tavolo sono la promozione di politiche di genere, di conciliazione, di pari opportunità. Per la prima volta le donne con delega di ciascuna delle 14 sigle hanno fatto un grande lavoro di squadra riunendosi e rafforzandosi in un Tavolo che unisce ben 14 sigle sia del mondo associativo imprenditoriale che sindacale , con obiettivi comuni sulle politiche di genere. Per Terziario Donna Confcommercio Sicilia è presente la coordinatrice regionale Patrizia Di Dio. 2) Audizione III commissione Attività produttive del “Tavolo permanente per il coordinamento regionale politiche di genere” : nel mese di novembre la III commissione Attività Produttive dell’ Assemblea Regione Sicilia ha convocato il “Tavolo permanente per il coordinamento regionale politiche di genere” per la presentazione di emendamenti e proposte a valere sulla nuova finanziaria regionale per l’anno 2012, per tenere nel dovuto conto le esigenze del mondo imprenditoriale e del lavoro femminile. Portavoce per il "tavolo" è stata Patrizia Di Dio. 9 3) Firma protocollo d’intesa III commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regione Sicilia e “Tavolo permanente per il coordinamento regionale politiche di genere”. Il giorno 22 novembre 2011 la III commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regione Sicilia ha manifestato ampia disponibilità ad avvalersi del “Tavolo”, di cui fa parte anche Patrizia Di Dio, come coordinatrice regionale del Terziario Donna Confcommercio Sicilia, per il prosieguo dell’attività legislativa oggetto della III Commissione per una più proficua collaborazione e coinvolgimento negli impianti normativi che potranno avere ricadute dirette e/o indirette sulle politiche di genere. ? Cabina di regia L’8 novembre 2011 si è tenuta una riunione della Cabina di regia nel corso della quale si è discusso di: 1) IV Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, che si concluderà a gennaio a Roma con un’assise finale che, si è stabilito, porti dei forti contenuti e delle richieste di cosa vogliono le donne imprenditrici. Sono attese proposte. 2) Statuti delle Camere di Commercio e Pari Opportunità: il principio della Pari Opportunità andrà recepito e declinato. Unioncamere sta elaborando uno statuto tipo per aiutare le Camere; per quanto riguarda le giunte a 5 viene data indicazione di inserire almeno 1 donna e sarà quella che avrà ottenuto più voti. La presenza femminile dovrebbe venir garantita anche nelle Aziende speciali, nei Consigli di amministrazione delle società. La proposta di Unioncamere sarà solo un’indicazione, ma trattandosi di una proposta ragionevole è auspicabile che venga accettata. 3) Protocollo d’intesa fra Unioncamere, MISE e Dipartimento per le Pari Opportunità. E’ stata presentata una bozza da valutare. ? Comitato Nazionale di Parità E’ stato illustrato lo spostamento della Segreteria Tecnica del Comitato, a seguito di una riorganizzazione interna del Ministero del Lavoro, dalla Direzione Generale Tutela delle condizioni di lavoro alla Direzione Generale Politiche dei Servizi per il lavoro. Si è decisa l’organizzazione di una giornata per celebrare i 20 anni della legge 125/91 e del Comitato che si terrà, a seguito della ottenuta disponibilità della sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la mattina del 12 dicembre prossimo. Saranno invitati il Ministro ed il Capo di Gabinetto, ed in quella occasione si confermano gli interventi del territorio (sembrerebbe non necessario ricorrere ad una selezione degli stessi), rappresentati dai soggetti che hanno ottenuto nelle passate edizioni del bando del Programma Obiettivo l’ammissione a finanziamento ed hanno portato a conclusione le azioni previste nel progetto. Relativamente al bando bando 2010, ed al decreto contenente la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, è stato comunicato che tale decreto è fermo alla Corte dei Conti e, pertanto, non può essere ancora pubblicato. Riguardo al bando 2011, invece, non si sa ancora quale sarà lo stanziamento previsto. Tale informazione, per ragioni legate ai meccanismi della contabilità pubblica, probabilmente, potrà essere nota a fine novembre/dicembre. ? Notizie dalla UE MENTORI DONNA AIUTANO LE IMPRENDITRICI AD AVVIARE LE LORO ATTIVITÀ Bruxelles, 15 novembre 2011. Una nuova rete europea di mentori per promuovere l'imprenditorialità femminile attraverso la condivisione di know-how ed esperienza è stata lanciata oggi dalla Commissione europea. Le donne rappresentano solo il 34,4% 10 dei lavoratori autonomi in Europa. Per incrementare questa percentuale, donne d'affari di successo presteranno assistenza alle imprenditrici che hanno fondato una nuova impresa da due a quattro anni fa. I mentori forniranno alle nuove imprenditrici consigli pratici su come gestire e far prosperare le rispettive imprese in questa prima fase critica delle loro attività, oltre ad aiutarle a sviluppare le competenze trasversali necessarie e a fornire sostegno. La rete coinvolge 17 paesi europei e 170 mentori. L'imprenditorialità si combina bene con le scelte di vita delle donne, in particolare offrendo loro una certa flessibilità al fine di conciliare la vita professionale con quella privata, soprattutto per quanto riguarda gli orari e il luogo di lavoro. Inoltre, a causa della crisi economica, molte donne che si sono ritrovate disoccupate potrebbero utilizzare le loro conoscenze e competenze, avviare la propria impresa e crearsi da sole un posto di lavoro. Ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per imprese e politica industriale: "La creatività e le potenzialità imprenditoriali femminili rappresentano chiaramente la fonte di crescita economica e di nuovi posti di lavoro meno sfruttata, che va dunque ulteriormente sviluppata in Europa. In un momento di crisi non ci possiamo permettere di rinunciare a tale potenzialità. Incrementare il numero delle imprenditrici significa dare maggior potere economico alle donne e contribuire alla crescita." Per ulteriori informazioni (in inglese): http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/promoting-entrepreneurship/women/index_en.htm Contesto Selezione dei mentori I mentori saranno selezionati fra le imprenditrici (o gli imprenditori) che hanno alle spalle un'esperienza positiva di almeno cinque anni come titolari o responsabili di PMI e che sono consapevoli delle sfide specifiche che le imprenditrici si trovano ad affrontare. Essi sono inoltre preparati e disposti a condividere le loro conoscenze e know-how con le loro assistite su una base di volontariato (cioè senza remunerazione), sono disponibili a incontrarle regolarmente per un periodo di almeno un anno e si impegnano a fornire assistenza almeno due nuove imprenditrici. I mentori si riuniranno regolarmente con le loro assistite e discuteranno di questioni attuali e strategiche per la gestione delle aziende delle nuove imprenditrici, offrendo loro sostegno per costruire/acquisire le conoscenze, le competenze e la fiducia/mentalità necessarie. Per evitare conflitti d' interesse, i mentori non sono autorizzati a detenere alcun interesse economico nelle società delle imprenditrici loro assegnate. Alcuni esempi delle potenzialità delle donne imprenditrici in termini di creazione di crescita economica e di nuovi posti di lavoro: - Negli Stati Uniti le Women Presidents' Organisations (WPO) hanno divulgato i dati più recenti relativi alle 50 imprese detenute/amministrate da donne in più rapida crescita nell'America del Nord. Le prime 50 imprese hanno generato nel 2010 entrate pari a 4,1 miliardi di USD (con una media di 82,7 milioni di USD) e nello stesso anno hanno complessivamente dato lavoro a 24 650 dipendenti (la media prevista per il 2011 è di 557 lavoratori per impresa). - Il governo britannico nella sua relazione WES (la rete europea per la promozione dell'imprenditorialità femminile) del 2008 indica che le donne sono il più grande gruppo sottorappresentato in termini di partecipazione alle imprese. Solo il 15% delle 4,7 milioni di imprese britanniche è guidato a maggioranza da donne e se le 11 donne avviassero attività nella stessa misura degli uomini, ogni anno nel Regno Unito verrebbero lanciate 150 000 nuove imprese in più. Se il Regno Unito raggiungesse il livello degli Stati Uniti in termini di imprenditorialità femminile, ci sarebbero 900 000 imprese in più. - In Svezia nel 2008 oltre 131 000 imprese - con più di 35 miliardi di euro di fatturato totale e circa 358 000 dipendenti per i quali vengono versati oltre 6 miliardi di euro in stipendi - erano gestite da donne. Le donne fanno impresa in modo diverso rispetto agli uomini, pertanto sono necessarie misure di sostegno orientate al mondo femminile: - In primo luogo, le donne attribuiscono maggiore importanza alla situazione familiare nel valutare la creazione di un'impresa (61% rispetto al 49% degli uomini). Le donne considerano molto attentamente le probabilità di successo ed esaminano dettagliatamente ogni potenziale fonte di fallimento prima di impegnare la casa di famiglia in garanzia e/o i risparmi familiari come capitale di avvio delle loro attività. - In secondo luogo, nella maggior parte dei casi, quando le donne decidono di avviare una nuova impresa mantengono il posto di lavoro precedente e svolgono entrambe le attività in parallelo per un certo periodo: a questo proposito, si può affermare che le donne sono più prudenti degli uomini e hanno una più spiccata consapevolezza del rischio di insuccesso. - In terzo luogo, le donne rilevano le imprese esistenti dopo un periodo di prova più lungo di quello degli uomini, una volta acquisita dimestichezza con le attività dell'azienda (per questioni legate a un'eredità, una separazione o un divorzio da un socio in affari, ecc.). - La quarta peculiarità riguarda i finanziamenti: le nuove imprese create da donne utilizzano un capitale inferiore a quelle degli uomini e sono caratterizzate da un minore capitale netto. - Infine, le donne imprenditrici presentano una crescita inferiore, ma più costante rispetto a quella degli uomini. Questo comporta spesso un minore rischio di insuccesso. La European Network of Mentors for Women Entrepreneurs è una delle azioni proposte nell'ambito del riesame 2011 dello Small Business Act per l'Europa. L'iniziativa coinvolgerà 17 paesi (Albania, Belgio, Cipro, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Montenegro, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia e Regno Unito). CE: RIEQUILIBRIO DELLA RAPPRESENTANZA UOMO -DONNA Viviane Reding ha incontrato il 26 settembre i dirigenti delle scuole europee di direzione aziendale per discutere come riequilibrare la rappresentanza uomo-donna nei consigli di amministrazione incoraggiando le giovani donne a intraprendere una carriera nella gestione aziendale. Malgrado le donne rappresentino il 60% circa dei laureati, la percentuale di amministratrici delle maggiori società europee quotate in borsa ammonta a appena il 12% e solo nel 3% dei casi le donne sono presidenti dei consigli di amministrazione. Le scuole di direzio ne aziendale svolgono un ruolo decisivo nello sviluppare nelle donne le capacità per intraprendere una carriera di manager aziendale e per aiutarle a raggiungere i posti di comando. Tali scuole aiutano le donne a prepararsi alla carriera professionale con seminari, programmi di formazione e fornendo opportunità di messa in rete. La loro iniziativa risponde all'invito rivolto dalla Vicepresidente Reding alle imprese di impegnarsi a potenziare, 12 su base volontaria, la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle imprese portandola al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020. L' “Impegno formale per più donne alla guida delle imprese europee”, disponibile sul sito Internet della Vicepresidente Viviane Reding, consentirà di monitorare le iniziative avviate dalle imprese per dare più spazio alle donne nei vertici aziendali. Il protocollo può essere sottoscritto da tutte le aziende europee quotate in borsa desiderose di dare il buon esempio. Nel marzo 2012, la Commissione europea valuterà nuovamente la situazione per verificare se vi sono stati progressi significativi e se se l'autoregolamentazione abbia dato vita a iniziative credibili per promuovere la partecipazione delle donne ai vertici decisionali. Sulla base dei risultati, la Commissione deciderà quindi le prossime tappe. Riferimenti: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/11/604&format=HTML&age d=0&language=EN&guiLanguage=en Impegno formale per più donne alla guida delle imprese europee: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/reding/pdf/p_it.pdf PE: RICHIESTA DI MAGGIOR SUPPORTO ALLE DONNE IMPRENDITRICE Nella risoluzione adottata dal Parlamento europeo lo scorso 13 settembre, l’UE ha dato segnale di voler investire nell’imprenditorialità femminile e nelle PMI gestite da donne. Gli europarlamentari hanno sottolineato il fatto che nell’UE solo una donna su dieci è imprenditrice contro un imprenditore su quattro, sottolineando l’urgenza di affrontare il problema della sottorappresentazione, dovuta ad una serie di stereotipi ed ostacoli che devono essere affrontati il prima possibile. Con la risoluzione dell’euro-deputata inglese Marina Yannakoudakis, il PE chiede alla Commissione di iniziare a lanciare campagne che coinvolgano la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, stimolando soprattutto la creazione di imprese proprie. Nel documento viene richiesto anche agli Stati membri di impegnarsi al fine di aiutare casalinghe, badanti o persone che forniscono altri servizi senza essere impiegate a mettere in atto la propria impresa. La risoluzione inoltre sostiene, senza tuttavia l’appoggio di tutte le forze politiche, anche la creazione di misure che facilitano le imprese per le donne immigranti e Rom. Nella seconda parte del documento, il Parlamento afferma la necessità che gli Stati promuovano gli strumenti facilitanti la creazione di un’impresa. I parlamentari europei incoraggiano inoltre Commissione, Stati Membri e autorità locali a fare un miglior uso delle possibilità finanziare date alle donne imprenditrici attraverso sussidi, capitale di rischio, tassi di interesse scontati e clausole di assistenza e sicurezza sociale. Secondo il Parlamento infatti in vari Stati membri i lavoratori indipendenti non hanno diritti di sicurezza sociale, quali congedi maternità o paternità, assicurazione contro malattia e disoccupazione, diritto alla pensione o sussidi di invalidità. Tenendo questo a mente, diventa essenziale che gli Stati membri implementino politiche che permettono alle donne di conciliare in maniera soddisfacente vita professionale e privata. Riferimenti: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+COMPARL+PE 458.779+01+DOC+PDF+V0//IT&language=IT 13 ? Dati Unioncamere La metà delle nuove imprese è “rosa”: 9mila in più a fine settembre Comunicato stampa del 14 novembre 2011 Forse le pari opportunità non sono ancora pienamente entrate nel dizionario comune degli italiani. Ma un fatto appare incontrovertibile: anche quando le condizioni del mercato non sono certo vantaggiose, la “voglia di impresa” delle donne non cede. Alla fine di settembre, infatti, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala che sono quasi 9mila le imprese femminili in più rispetto al settembre dello scorso anno, con un incremento dello 0,6% rispetto al settembre dello scorso anno. Il dato, significativo di per sé, ha una connotazione positiva ulteriore: le 8.814 imprese femminili aggiuntive rappresentano infatti il 47% del saldo totale delle nuove imprese registrate alle Camere di commercio, pari a 18.794 unità tra settembre 2010 e settembre 2011. Lazio, Umbria, Calabria e Veneto le regioni che mettono a segno gli incrementi percentuali più consistenti, compresi tra l’1,4% e l’1,2%. E, ad eccezione del Lazio, sono incrementi più rilevanti di quelli che in termini percentuali hanno fatto registrare le aziende a prevalenza maschile. Queste alcune delle considerazioni che emergono dalla lettura dei dati sul sistema produttivo a prevalente conduzione femminile, presentati oggi in occasione dell’avvio a Macerata del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”. L’iniziativa, promossa da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e ai Comitati per l'imprenditoria femminile, si articolerà in 7 tappe sul territorio nazionale (dopo Macerata, toccherà Arezzo, Vicenza, Ferrara, Avellino, Reggio Calabria e Aosta), quale occasione per dare visibilità alle imprenditrici e per riflettere, tenendo conto della complessità ed eccezionalità del contesto economico e sociale, sul contributo delle donne alla crescita del Paese. “Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa – ha sottolineato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello punta a valorizzare l’universo dell’imprenditoria in ‘rosa’ che il sistema camerale sostiene attraverso la rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile, presenti in tutte le province italiane. Oggi più che mai a queste imprenditrici occorre guardare con grande attenzione, sostenendole nel loro percorso di rafforzamento. Il loro impegno è una grande risorsa sulla quale il Paese può scommettere per riprendere, dopo la bufera di questi mesi, la via dello sviluppo”. 1,4 milioni di capitane d’impresa Ha superato il milione e 435mila unità, pari al 23,4% del totale delle aziende italiane, l’universo delle imprese capitanate da donne. Più dinamiche quest’anno della componente maschile, le aziende a conduzione femminile registrano in quindici regioni variazioni positive e in nove un incremento superiore alla media. A trainare la dinamica, tanto in termini percentuali quanto in valori assoluti, è il Lazio (+1.934 imprese pari al +1,4% di crescita). Elevate le variazioni percentuali anche di Umbria (+1,3%), Calabria e Veneto (entrambe +1,2%). In valori assoluti, tuttavia, sono alcune delle regioni a più diffusa presenza di imprese che occupano le posizione di vertice della classifica. Alle spalle del Lazio, infatti, si posiziona la Lombardia (+1.411 pari al +0,7%), seguita da Veneto (+1.280, +1,2%), Toscana (+1.080, pari a +1,1%) e Emilia Romagna (+1.054, +1,1%). Sul fronte opposto si incontrano, invece, cinque regioni nelle quali, evidentemente, la crisi si è fatta sentire con maggior incisività determinando una riduzione del tessuto 14 imprenditoriale femminile. Si tratta di Sicilia, Basilicata, Molise, Liguria e Valle d’Aosta, i cui saldi risultano negativi con contrazioni del numero di imprese che vanno dalle 479 unità della Sicilia alle -39 della Valle d’Aosta. Ai vertici della classifica provinciale si posizionano, nel terzo trimestre di quest’anno rispetto all’anno scorso, Prato, Monza e Brianza, Fermo, Messina e Arezzo, tutte con incrementi che superano il 2%. Ventinove, invece, di cui 13 del Mezzogiorno, sono le province in cui si registra una riduzione del tessuto imprenditoriale a prevalente conduzione “rosa”. La più consistente in termini percentuali è quella di Caltanissetta (5,7%), seguita da Avellino (-3,2%), Trapani (-2,8%), Vibo Valentia (-2,8%) e Lodi e Palermo (entrambe -2,4%). Il Mezzogiorno si conferma comunque il territorio con i valori più elevati di femminilizzazione del tessuto imprenditoriale. Il picco di incidenza delle imprese femminili sul totale del tessuto economico si rileva in Molise (30,1%), seguito da vicino da Basilicata (27,8%) e Abruzzo (27,7%). Uscendo dal Sud, la regione più femminile è l’Umbria (26%), mentre il primato tra le regioni settentrionali è detenuto dalla Liguria (24,6%). Si rafforza la struttura delle imprese femminili Tra settembre 2010 e settembre 2011 si rileva una marcata tendenza verso l’aumento delle forme di società di capitali (+4,1%), percentualmente anche più consistente di quella rilevata dalle imprese maschili (+3%). Debole invece l’incremento delle imprese individuali (solo 0,2% in più) che, tuttavia, resta la componente più consistente dell’universo imprenditoriale femminile (il 60,4% di tutte le iniziative guidate da donne hanno, infatti, questa forma giuridica). Imprenditrici sì, ma pur sempre donne L’analisi della dinamica dei settori tra settembre 2010 e settembre 2011 mostra due tendenze parallele: la lenta ma costante diffusione delle aziende guidate da donne all’interno di comparti a vocazione maschile, ma anche un rafforzamento di molti ambiti in cui la componente “rosa” sembra tradizionalmente trovarsi di più a proprio agio. E’ il caso dei settori dell’Istruzione (+462 imprese, +6%), di quello della Sanità e Assistenza sociale (+571, +4,3%), delle Attività artistiche e di intrattenimento (+554, +3,3%), delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.320, +3.2%). Due le eccezioni a questa tendenza: il modesto incremento percentuale del Commercio, “zoccolo duro” dell’attività di imprese delle donne, il cui aumento di solo lo 0,1% (per complessive 313 unità in più) appare però dettato soprattutto dalla congiuntura negativa che comprime i consumi delle famiglie, e l’ulteriore diminuzione delle imprese legate all’agricoltura (-6.441 unità, -2,5%), settore che, tuttavia, nel suo complesso, mostra da tempo una dinamica discendente. Si rafforza anche la presenza femminile nelle Costruzioni e tra le imprese di trasporto e magazzinaggio: 1.722 le imprese “rosa” in più nel primo caso (+2,7%) e +358 nel secondo (+1,8%). 15 Saldo imprese femminili, maschili e totali. III trimestre 2010 – 2011 Regione Saldo imprese totali 2010 2011 Var% imprese totali Saldo imprese femminili 2010 2011 Var% imprese femminili Saldo imprese maschili 2010 2011 Var% imprese maschili ABRUZZO 809 0,5% 251 558 0,6% BASILICATA -702 -1,1% -245 -457 -1,4% CALABRIA 957 0,5% 542 415 1,2% CAMPANIA 3.129 0,6% 147 2.982 0,1% EMILIA ROMAGNA 1.837 0,4% 1.054 783 1,1% FRIULI- VENEZIA GIULIA -156 -0,1% 59 -215 0,2% LAZIO 10.038 1,7% 1.934 8.104 1,4% LIGURIA 476 0,3% -51 527 -0,1% LOMBARDIA 1.977 0,2% 1.411 566 0,7% MARCHE 521 0,3% 394 127 0,9% MOLISE -261 -0,7% -117 -144 -1,1% PIEMONTE -957 -0,2% 585 -1.542 0,5% PUGLIA 255 0,1% 366 -111 0,4% SARDEGNA -258 -0,2% 176 -434 0,4% SICILIA -2.618 -0,6% -479 -2.139 -0,4% TOSCANA 1.376 0,3% 1.080 296 1,1% TRENTINO - ALTO ADIGE 321 0,3% 155 166 0,7% UMBRIA 292 0,3% 311 -19 1,3% VALLE D'AOSTA -59 -0,4% -39 -20 -1,1% VENETO 1.817 0,4% 1.280 537 1,2% TOTALE 0,6% 18.794 0,3% 8.814 9.980 Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011 0,5% -1,0% 0,3% 0,7% 0,2% -0,3% 1,8% 0,4% 0,1% 0,1% -0,6% -0,4% 0,0% -0,3% -0,6% 0,1% 0,2% 0,0% -0,2% 0,1% 0,2% Consistenza e distribuzione delle imprese femminili, maschili e totali. III trimestre 2011 Regione ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICIL IA TOSCANA TRENTINO - ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO ITALIA Imprese totali Val. ass Val % 151.859 61.736 181.525 556.230 477.830 109.895 608.232 167.922 963.644 177.881 35.628 469.869 387.208 170.267 465.519 418.919 110.439 2,5% 1,0% 3% 9,1% 7,8% 1,8% 9,9% 2,7% 15,7% 2,9% 0,6% 7,7% 6,3% 2,8% 7,6% 6,8% Imprese femminili Val. ass Val % 42.075 17.147 45.582 149.471 98.551 26.169 143.012 41.389 193.903 42.830 10.716 112.555 93.766 41.045 115.404 100.351 Imprese maschili Val. ass Val % 2,9% 1,2% 3% 10,4% 6,9% 1,8% 10,0% 2,9% 13,5% 3,0% 0,7% 7,8% 6,5% 2,9% 8,0% 7,0% 109.784 44.589 135.943 406.759 379.279 83.726 465.220 126.533 769.741 135.051 24.912 357.314 293.442 129.222 350.115 318.568 1,8% 22.844 1,6% 87.595 96.481 1,6% 25.078 1,7% 71.403 14.000 0,2% 3.381 0,2% 10.619 509.033 8,3% 110.447 7,7% 398.586 6.134.117 100% 1.435.716 100% 4.698.401 Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011 2,3% 0,9% 3% 8,7% 8,1% 1,8% 9,9% 2,7% 16,4% 2,9% 0,5% 7,6% 6,2% 2,8% 7,5% 6,8% 1,9% 1,5% 0,2% 8,5% 100% 16 Variazioni percentuali delle imprese femminili, maschili e totali per provincia. III trimestre 2010 – 2011 Provincia Femminili 2011 Femminili Var% Provincia Femminili Femminili 2010 2011 2010 PRATO 8.401 8.163 2,9% BOLZANO 12.502 12.433 MONZA E BRIANZA 14.350 13.950 2,9% FROSINONE 14.531 14.457 FERMO 5.364 5.223 2,7% VERONA 21.242 21.139 MESSINA 13.874 13.512 2,7% PAVIA 11.306 11.252 AREZZO 9.230 9.041 2,1% LIVORNO 8.941 8.899 RAGUSA 8.723 8.550 2,0% LUCCA 10.481 10.432 ROMA 97.892 95.980 2,0% CHIETI 14.146 14.085 RIMINI 9.138 8.960 2,0% GENOVA 19.754 19.689 VERBANIA 3.319 3.256 1,9% TARANTO 12.931 12.893 VICENZA 18.134 17.793 1,9% MASSA CARRARA 5.573 5.557 REGGIO EMILIA 10.467 10.272 1,9% CREMONA 6.284 6.266 LECCE 17.617 17.302 1,8% NUORO 7.071 7.051 TERAMO 9.855 9.679 1,8% VITERBO 10.872 10.845 SALERNO 31.308 30.754 1,8% CASERTA 24.649 24.594 CATANZARO 8.054 7.914 1,8% L'AQUILA 8.583 8.568 BERGAMO 20.085 19.746 1,7% BARI 34.252 34.202 REGGIO DI CALABRIA 13.213 12.990 1,7% VERCELLI 4.232 4.226 PISTOIA 7.644 7.517 1,7% BRINDISI 8.922 8.910 CROTONE 4.313 4.243 1,6% ENNA 4.516 4.511 ASCOLI PICENO 5.984 5.887 1,6% GROSSETO 8.711 8.702 PARMA 9.457 9.306 1,6% SONDRIO 4.194 4.190 LECCO 5.745 5.657 1,6% NAPOLI 67.665 67.641 PISA 10.068 9.914 1,6% PESCARA 9.491 9.492 VARESE 16.239 15.994 1,5% ALESSANDRIA 12.383 12.395 TREVISO 20.027 19.735 1,5% TRIESTE 4.029 4.033 PERUGIA 18.997 18.733 1,4% BENEVENTO 11.369 11.382 PADOVA 22.205 21.911 1,3% PORDENONE 6.579 6.593 SIRACUSA 9.593 9.468 1,3% CAGLIARI 17.487 17.529 SASSARI 13.076 12.908 1,3% RIETI 4.104 4.114 BRESCIA 25.555 25.231 1,3% FOGGIA 20.044 20.093 CATANIA 24.059 23.755 1,3% ISERNIA 2.730 2.737 COSENZA 16.635 16.428 1,3% MILANO 67.357 67.531 BIELLA 4.533 4.478 1,2% MACERATA 9.890 9.922 COMO 10.293 10.170 1,2% FERRARA 8.031 8.058 NOVARA 7.485 7.401 1,1% LATINA 15.613 15.682 VENEZIA 18.102 17.901 1,1% CUNEO 17.798 17.889 ROVIGO 7.058 6.983 1,1% BELLUNO 3.679 3.705 BOLOGNA 20.700 20.487 1,0% GORIZIA 2.641 2.662 PESARO E URBINO 9.684 9.586 1,0% AGRIGENTO 11.288 11.384 FORLI' - CESENA 9.586 9.489 1,0% IMPERIA 7.235 7.298 TORINO 56.404 55.858 1,0% MATERA 5.769 5.827 PIACENZA 7.048 6.980 1,0% ASTI 6.401 6.467 LA SPEZIA 5.763 5.711 0,9% AOSTA 3.381 3.420 ORISTANO 3.411 3.381 0,9% SAVONA 8.637 8.742 FIRENZE 24.031 23.825 0,9% CAMPOBASSO 7.986 8.096 TRENTO 10.342 10.256 0,8% POTENZA 11.378 11.565 MANTOVA 9.008 8.934 0,8% LODI 3.487 3.571 MODENA 15.366 15.247 0,8% PALERMO 24.553 25.159 TERNI 6.081 6.034 0,8% VIBO VALENTIA 3.367 3.465 UDINE 12.920 12.822 0,8% TRAPANI 12.524 12.890 ANCONA 11.908 11.818 0,8% AVELLINO 14.480 14.953 SIENA 7.271 7.221 0,7% CALTANISSETTA 6.274 6.654 RAVENNA 8.758 8.698 0,7% ITALIA 1.435.716 1.426.902 Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011 17 Var% 0,6% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,4% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% -0,1% -0,1% -0,1% -0,2% -0,2% -0,2% -0,2% -0,3% -0,3% -0,3% -0,3% -0,4% -0,5% -0,7% -0,8% -0,8% -0,9% -1,0% -1,0% -1,1% -1,2% -1,4% -1,6% -2,4% -2,4% -2,8% -2,8% -3,2% -5,7% 0,6% Tasso di “femminilizzazione” (*) delle imprese per regione al III trimestre 2011 Regione MOLISE BASILICATA ABRUZZO CAMPANIA UMBRIA CALABRIA SICILIA LIGURIA PUGLIA VALLE D'AOSTA SARDEGNA Tasso di femminilizzazione Regione MARCHE TOSCANA PIEMONTE FRIULI- VENEZIA GIULIA LAZIO VENETO TRENTINO - ALTO ADIGE EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA Tasso di femminilizzazione 30,1% 27,8% 27,7% 26,9% 26,0% 25,1% 24,8% 24,6% 24,2% 24,2% ITALIA 24,1% (*) Il tasso di femminilizzazione è il peso relativo delle imprese femminili sul totale 24,1% 24,0% 24,0% 23,8% 23,5% 21,7% 20,7% 20,6% 20,1% 23,4% Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011 Variazione % imprese femminili per forma giuridica III trimestre 2010 – 2011 Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 - 2011 18 Imprese femminili per settore III trimestre 2010 – 2011 A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecnic he N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp... O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale... P Istruzione Q Sanità e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... S Altre attività di servizi T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali X Imprese non classificate TOTALE Impr. femminili 2011 247.352 523 116.865 507 1.428 66.100 415.000 19.814 127.112 27.751 26.527 66.376 42.126 46.827 22 8.222 13.741 17.129 110.769 2 1 81.522 1.435.716 Impr. femminili 2010 253.793 525 117.340 349 1.360 64.378 414.687 19.456 123.868 27.356 26.447 64.820 40.806 45.746 23 7.760 13.170 16.575 108.400 2 0 80.041 1.426.902 Saldo 2010-2011 -6.441 -2 -475 158 68 1.722 313 358 3.244 395 80 1.556 1.320 1.081 -1 462 571 554 2.369 0 1 1.481 8.814 Var% -2,5% -0,4% -0,4% 45,3% 5,0% 2,7% 0,1% 1,8% 2,6% 1,4% 0,3% 2,4% 3,2% 2,4% -4,3% 6,0% 4,3% 3,3% 2,2% 0,0% 1,9% 0,6% Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere. Dati II trimestre 2010 – 2011 19