Picchio n 46 marzo 2012[1].pub - IC"Rodari"
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Picchio n 46 marzo 2012[1].pub - IC"Rodari"
Anno XII—n. 46 marzo 2012 Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina (BL) IL PICCHIO Direttrici: Giorgia Dalla Cort e Sharon Vigne Vicedirettrici: Linda Vettoretto e Giulia D’Avino Redattori: Davide Calcagno, Davide Slongo, Migena Volaj, Giulia D’Avino, Chiara Benedetti, Eleonora Cordella, Alessandra Brancaleone, Damiano Menel, Simone Perot, Gaia Faleschini, Margherita Cason, Lorenzo Cassol, Daniel Di Lucca, Davide De Boni, Eva Bortoluzzi, Sara Paganin, Arianna Sartor, Sara Zera, Davide Dalla Sega, Nicola Dalla Sega, Antonio Sacchet, Sukina Fahran, Lisa Sordo, Grafica e impaginazione: Emanuele Di Marino Docenti responsabili: Matteo Masini e Michele Vello BRUSA LA VECIA A CERGNAI E MEANO ULISSE TORNA TRA NOI CON UNA MIRABILE INTERVISTA Editoriale Ed ecco appena sfornato il nuovo fantastico numero de Il Picchio! Come nei precedenti troverete molte cose interessanti. Iniziamo col presentarvi alcune notizie scolastiche e non riguardanti lo sport, i laboratori della scuola più gettonati e i segreti su segretarie, bidelle e professori che scoprirete attraverso le interviste doppie. Troverete anche una nuova moda che sta contagiando molti alunni: la Rubikmania. E per quelli che adorano il mistero e il non capire niente vi offriamo un articolo tutto da scoprire: “Agricoltura estrema, semi a Roma” (consigliato solo a quelli fuori dal comune!). Ora passiamo alle cose serie: le novità provenienti dagli asili di Meano e i racconti dei bambini. Per chi ama la musica vi offriamo recensioni sul festival di Sanremo e su due mitiche band: i Red Hot Chili Peppers e i Nickelback. Vi piacciono gli animali strani e credete agli alieni? Questo è il giornale giusto per voi! Potrete conoscere il Kakapo e capirne di più sui cerchi nel grano. Vi presentiamo poi il seguito della mitica intervista ad Ulisse di cui avete letto la prima parte nello scorso numero. E per concludere, un bellissimo articolo sulla sofferenza, che non vi farà diventare tristi, ma vi aiuterà un pochino quando starete male. Pensate che sia tutto qui?! Ovviamente no! Ci sono un sacco di giochi per voi! Giorgia Dalla Cort PROGETTO CRISALIDE EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ IL BAMBINO CON DUE OCCHI J. L. GARCIA SANCHEZ e M. A. PACHECO Prosegue il progetto della Scuola dell’Infanzia di Cergnai dedicato ai diritti dei bambini. Questa volta ci presentano la storia del bambino con due occhi. “In un mese d’agosto, per la durata di una notte, esistette un pianeta molto strano. Era simile alla terra, però i suoi abitanti erano un po’ diversi dai terrestri: avevano un occhio solo. Questo occhio, però, era meraviglioso: con esso si vedeva anche al buio, a distanze notevoli e attraverso le pareti delle case. Segue a pag. 7 SANTA’S GOT TALENT NELSON MANDELA… A MAN WHO HELPED TO CHANGE THE WORLD WITH A PEACEFUL PROTEST. Nelson Mandela was born in 1918. His family belonged to a tribe in South Africa. He studied to become a lawyer. He became a leader of a political party, called the African National Congress (ANC). This party adopted a peaceful resistance against apartheid. During a peaceful protest at Sharpeville the police opened fire and killed 69 people. After that the ANC became illegal but Mandela did not stop his activities. He was arrested and charged with attempting to overthrow the government. As a lawyer Mandela defended himself. During his trial he said “I have looked for the ideal of a democratic and free society in which all the people live together in harmony and equal opportunities. It is an ideal for which I hope to live for and to achieve. But, if it needs be, it is an ideal for which I am prepared to die”. He lost the case. In 1964 he was sentenced to life in prison. Segue a pag.16 Il Picchio si può leggere on line al seguente indirizzo: www.rodari.org N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 2 CRONACA E APPROFONDIMENTI INTERVISTA A ULISSE (PARTE SECONDA) PER CONCESSIONE DEGLI DEI ABBIAMO INCONTRATO L’EROE DI ITACA Noi della classe 1^D abbiamo iniziato a studiare l’Odissea un po’ di tempo fa. Abbiamo chiesto agli dei se ci lasciavano fare un’intervista ad Ulisse, il protagonista della storia. Qualche giorno fa è apparso in classe Ermes, il loro messaggero, e ci ha portato la risposta di Zeus. Aveva detto di sì! Poco dopo hanno bussato alla porta ed è entrato Ulisse! E’ stato molto gentile e disponibile con noi e ha risposto a tutte le nostre domande. Ecco la seconda parte dell’intervista. Buona lettura! Cosa hai pensato quando hai saputo che i Proci avevano invaso la tua casa? Che non avrebbero dovuto permettersi di entrarci e che mi sarei vendicato. Cosa che poi ho fatto! Li hai sfidati a una gara con l’arco. Sei stato felice quando hai vinto la gara? Sì, moltissimo perché avevo fatto vedere ai Proci che loro in confronto a me non erano niente e poi, dopo aver vinto, finalmente ho potuto riabbracciare Penelope. Prima però sei stato sfidato da un mendicante E’ vero. Ricordo che mi venne da ridere. Quel mendicante voleva sfidare me, uno dei più forti guerrieri achei! Avrei potuto benissimo ucciderlo: anche se Atena mi aveva dato l’aspetto di un vecchio, avevo conservato la mia forza. Che cosa dovette fare tua moglie Penelope durante la tua assenza? I Proci le avevano detto che avrebbe dovuto sposare uno di loro, ma lei aspettava il mio ritorno, così disse che avrebbe scelto il suo nuovo sposo solo dopo aver finito il lenzuolo funebre per mio padre Laerte. Solo che di giorno lo tesseva e di notte lo disfaceva. Penelope è furba, in questo ci assomigliamo molto! Purtroppo i Proci la scoprirono, ma poi arrivai io. to, mi aveva dato l’aspetto di un vecchio mendicante. Però io avevo lasciato un cane ad Itaca prima di partire per la guerra. Argo si chiamava. Dovete sapere che anche se ormai era molto vecchio e malato mi riconobbe, purtroppo subito dopo morì. Ti è dispiaciuto quando è morto? Sì, moltissimo, ma sono stato comunque contento di averlo rivisto. Anche Euriclea però ti ha riconosciuto. Sì, Euriclea era stata la mia nutrice. Quando sono arrivato a palazzo, Penelope le ordinò di lavarmi i piedi in segno di ospitalità e lei nel farlo si accorse di una cicatrice al ginocchio che mi ero fatto tanti e tanti anni prima andando a caccia e così capì chi ero veramente. E Penelope? Lei ti riconobbe? Non proprio. Lei aveva dei sospetti, ma ero molto cambiato rispetto a vent’anni prima, soprattutto per intervento di Atena, e non era sicura di avere davanti suo marito. Allora propose la gara dell’arco, perché sapeva che solo io sarei stato in grado di tenderlo. E infatti non si sbagliò. A quel punto Penelope era quasi sicura di aver ritrovato Ulisse, ma per averne la certezza assoluta mi mise alla prova dicendomi che avrebbe fatto portare il nostro letto. Io sapevo che era impossibile spostarlo perché lo avevo scavato in un tronco d’ulivo. Le dissi che mom si poteva trasportare e le spiegai perché, allora si convinse e mi abbracciò. Sei sempre rimasto a Itaca o hai fatto altri viaggi? No, dopo un po’ ho ripreso il mare. Mi piace troppo viaggiare e conoscere nuovi luoghi e nuove persone! Grazie per l’intervista e … buona navigazione! Grazie a voi, ragazzi! Vi manderò una cartolina! A cura della classe 1^D Ti ha riconosciuto qualcuno quando sei tornato? All’inizio no, ma era difficile: Atena, come vi ho det- N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 3 MANUALE PER DIMENTICARE LE SOFFERENZE Noi ragazzi e ragazze ogni giorno dobbiamo “combattere”contro la tristezza che per ognuno di noi può essere diversa, ma ci rende fragili e spesso ci chiude in noi stessi. Non dobbiamo però avvilirci e dobbiamo trovare dei rimedi per affrontarla. Ecco a voi dei suggerimenti! Fare ciò che più si ama (es. hobby) per dimenticarsi per un po’ delle proprie sofferenze; parlare con un amico (sono sempre presenti e potranno aiutarvi a migliorare il vostro stato); aiutare i meno fortunati e fare volontariato (passare del tempo con persone che hanno più problemi di voi, vi fa capire che potrebbe andarvi peggio e poi possono raccontarvi le loro esperienze. Inoltre aiutare qualcuno migliora voi stessi); abbuffarvi di gelato e naturalmente NUTELLA (che mondo sarebbe senza…); ascoltare le vostre canzoni preferite (ovviamente non devono essere deprimenti, ma ascoltate qualcosa che vi dia un po’ di carica); se siete ragazze c’è solo una cosa da fare… SHOPPING!!! Vi aiuterà a distrarvi e farvi dimenticare le vostre tristezze… poi una maglietta nuova (colorata!!) rallegrerà il vostro umore; se la cosa è grave regalatevi un pomeriggio in un centro benessere (durante un idromassaggio vi dimenticherete di tutto). Non sempre questi consigli sono utili, ma solo una cosa vi dico: sforzatevi di cercare sempre i lati migliori delle cose!! Giorgia Dalla Cort IL GRANDE CONTADOR DOPATO Il tribunale dello sport ha deciso di dare una sospensione di 2 anni a Contador per doping, in particolare per uso di clembuterolo, e di annullare le sue vittorie al Tour e al Giro, di conseguenza la maglia gialla passa di diritto a Andy Schleck, mentre la maglia rosa passa a Michele Scarponi. A causa della squalifica, Contador dovrà saltare il Tour de France e le Olimpiadi. Le reazioni nel mondo del ciclismo sono state tantissime. A Parigi il direttore del Tour ha detto che le procedure sono state molto lente. Scarponi si dice dispiaciuto per Contador, ma secondo lui le decisioni sono più che giuste. Fontana Fabiano e Davide Dalla Sega L’immagine è tratta da: Www.vavel.com giornale internazionale dello sport N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 4 I CERCHI NEL GRANO I cerchi nel grano sono chiamati in inglese “crop circles”. Sono disegni che appaiono in poco tempo in uno spazio aperto; possono arrivare ad un’ampiezza di oltre 200mq. Questi disegni costituiscono un enigma da 50 anni a questa parte. Le piante del grano non vengono spezzate tanto che poi ricrescono, le piante piegate hanno diverse sostanze chimiche al loro interno, mentre le piante non piegate rimangono stabili. La maggior parte dei cerchi nel grano compaiono in Gran Bretagna, più precisamente nelle vicinanze di Stonehenge. Ma perché? Stonehenge è già un monumento misterioso e i cerchi lo rendono ancora più arcano. Una leggenda dice che il monumento è stato eretto da mago Merlino. Stonehenge è Crop-circle. Immagine tratta da Wikipedia formata da pietre composte di quarzo forte conduttore di elettricità e su questo si basa l’idea di to assomiglia ad un uomo con le ali simile ad una faralcuni studiosi secondo i quali i cerchi si creano grazie falla. E questo è veramente strano. a energie paranormali. Il cerchio più grande della storia è apparso l’otto agosto 2009 in Olanda e ha le diFontana Fabiano e Slongo Davide mensioni di 530x450 m. Il grano piegato, visto dall’al- IL KAKAPO, UN ANIMALE MISTERIOSO Avrete sicuramente sentito parlare del kakapo. Se non ne avete mai sentito parlare… continuate a leggere il nostro articolo e scoprirete di che si tratta. Il kakapo è una specie di pappagallo originario dellA Nuova Zelanda e, creduto estinto in natura, è stato invece reinserito da qualche anno grazie a molti ambientalisti che hanno contribuito a salvare questo meraviglioso animale. Il kakapo è il Immagine tratta da www.kakapo.net/en pappagallo più pesante che ci sia (può raggiungere infatti i alare. Il kakapo infatti non può 70kg) e l'unico al mondo incapace volare, perché ha ali cortissime e di volare. Inoltre, è uno degli uc- non ha lo sterno carenato. Il kakacelli più longevi, potendo superare po ha piume di color verde mui 160 anni di vita. E’ anche molto schio, che gli consentono di mimegrande e massiccio anche se misu- tizzarsi benissimo con la vegetara solo 12 centimetri di apertura zione dei luoghi in cui vive. Le sue zampe sono dotate di artigli particolarmente utili per arrampicarsi. Una delle caratteristiche più notevoli del kakapo è il suo odore piacevole e potente, che è molti naturalisti hanno paragonato a una miscela di fiori e miele. Il kakapo è l’unico pappagallo notturno del mondo. Si nutre di vegetali. I maschi rimangono nelle tane solo durante l’accoppiamento. All'inizio della stagione degli amori, i maschi combattono per assicurarsi le tane. Il kakapo vive in un'ampia varietà di habitat, quali la montagna, il bosco, la foresta, la steppa e la zona costiera. Alessandra Brancaleone, Sharon Vigne N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 5 A SCUOLA È SCOPPIATA LA RUBIK MANIA Il cubo di rubik o cubo magico è un famoso rompicapo inventato da un professore di nome Erno Rubik nel 1974. Il suo nome originale era Magic Cube, poi la Ideal Toys lo rinominò Rubik’s Cube nel 1980. Oggi è uno tra i giocattoli più venduti nella storia con circa 300 milioni di pezzi venduti. Esistono molti cubi diversi, da quadrati a tondi dal 2x2 al 1000x1000. Il cubo 3x3 è il più famoso, però ne esistono molti altri. Il record del 3x3 è 6 secondi e 69, anche se su Youtube ci sono dei ragazzi che ci mettono qualche centesimo di secondo in meno. Il record di un altro cubo, il 2x2 è di solo 0,69 secondi. Esso si può fare con le mani, con una mano e con i piedi. In queste ultime settimane si è diffuso l’uso del cubo 3x3 in 2^C. Nella classe ci sono al momento 7 ragazzi che sanno farlo e il record è di 1.14 minuti dell’alunno Mattia Ferigo. Dalla Sega Davide e Fontana Fabiano AN IMAGINARY TRIP IN LONDON! Londra, meta di milioni di turisti da ogni parte del mondo, è anche un chiodo fisso nella mente di qualsiasi adolescente. Chiunque di noi vorrebbe visitare il museo di Madame Tussaud, camminare per gli immensi magazzini di Harrods o non perdere l’occasione per vedere una partita del Chelsea in casa! A questo proposito noi picchiatrici abbiamo pensato di dedicare un bell’articolo a questa meravigliosa città! Hamleys, il Globe, Buckingham Palace e chi più ne ha più ne metta! Londra è proprio un gioiello da scoprire, dai sobborghi più in periferia ai musei, ai castelli e ai più grandi store e magazzini! Tanti sarebbero i musei di cui parlare, certi meravigliosi e curiosi, altri adatti per chi vuole scoprire il lato storico della città. Se poi non vi va di sentire mille discorsi barbosi sulle rovine che cadono a pezzi, allora Chinatown è il posto giusto, un posto per le persone attive e sempre in cerca di nuovi sapori! Questo quartiere vi avvolgerà letteralmente con il profumo delle sue spezie e il suo colore, di un rosso acceso. In ogni caso, se gli involtini primavera non vi ispirano, ci si può fermare sulle rive del Tamigi e godersi la vista sul Big Ben, il fantastico orologio che fa un po’ da cornice al palazzo del parlamento di Westminster. Molti sono i modi per ammirare Londra, ma uno mi affascina più di tutti. Dall’alto. London Eye è una ruota panoramica alta più di 130 metri, che offre emozioni enormi. 32 navicelle che ruotano lentamente, illuminate da una bianca luce intensa. Ci sono ancora un milione di cose interessanti a Londra, a voi il piacere di scoprirle! Lisa Casagrande N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 6 NOTIZIE DALL’ISTITUTO BRUSA LA VECIA RITORNA LA TRADIZIONE DI META’ QUARESIMA MEANO CERGNAI Il giorno 15 Marzo i bambini della scuola dell’Infan- Anche quest’anno abbiamo bruciato la povera ” zia di Meano sono stati invitati, dalla scuola Primaria, Vecia” che, con entusiasmo e cura avevamo coalla tradizionale ricorrenza “Brusa la Vestruito con le nostre maestre. Sabato cia”. I bambini e i ragazzi si sono ritrovasera in piazza a Cergnai, con i nostri ti nel cortile della scuola Primaria ed genitori, le maestre, tanti nonni, cuhanno ascoltato il testamento della Vecia gini ed amici abbiamo ravvivato ed ” redatto dai ragazzi della Primaria. Dopo illuminato” il paese. Abbiamo cantaaver assistito al rogo si sono divertiti into, letto il testamento ed infine, con sieme con canzoni mimate in un grande qualche lacrimuccia bruciato la nogirotondo. Il fuoco è un elemento della stra Vecia; la serata si è conclusa in natura che con le sue sfumature ed i suoi allegria con una gioiosa e gustosa movimenti esercita un grande fascino nei spaghettata insieme al casello, eravabambini. Questo è uno dei momenti di mo in tantissimi, più di cento !!! Vecia di Cergnai continuità e condivisione tra le due scuole. I disegni dei bambini di Meano N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 7 IL BAMBINO CON DUE OCCHI PROSEGUE IL PROGETTO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI CERGNAI SUI DIRITTI DEL BAMBINO Noi, bambini della scuola dell’infanzia di Cergnai, con le nostre maestre abbiamo continuato a lavorare sul progetto “I diritti dei bambini”. Le maestre ci hanno raccontato la storia “ Il bambino con due occhi”. Dopo averla ascoltata abbiamo fatto “conversazione” e insieme abbiamo capito che siamo tutti “diversi” ma tutti “uguali”, che tutti abbiamo cose belle da comunicare agli altri; a volte facciamo fatica a scoprire le nostre capacità, ma con l’aiuto delle persone che ci vogliono bene possiamo farlo. Tutti abbiamo bisogno dell’aiuto dell’altro e tutti e da tutti abbiamo cose da imparare. I DIRITTI DEL BAMBINO ARTICOLO 5 Il bambino, fisicamente e psichicamente minorato o socialmente disadattato, ha diritto al trattamento, all’istruzione, alle cure speciali richieste dal suo stato o dalla sua condizione. IL BAMBINO CON DUE OCCHI J. L. GARCIA SANCHEZ e M. A. PACHECO In un mese d’agosto, per la durata di una notte, esistette un pianeta molto strano. Era simile alla terra, però i suoi abitanti erano un po’ diversi dai terrestri: avevano un occhio solo. Questo occhio, però, era meraviglioso: con esso si vedeva anche al buio, a distanze notevoli e attraverso le pareti delle case. Si vedevano anche gli astri come al telescopio e i microbi come al microscopio… In quel pianeta i bambini erano allevati come quelli sulla Terra. Quella notte, inspiegabilmente, sul pianeta nacque un bambino con due occhi. I genitori ci rimasero un po’ male. Si consolarono però in fretta perché era un bambino molto allegro e molto simpatico… Essi erano contenti di vederlo crescere sereno. Lo portarono comunque presso molti medici… ma la sua non era una malattia: i medici non sapevano che cosa fare. Man mano che cresceva, il bambino aveva sempre nuovi problemi: per esempio, la sera gli occorreva la luce accesa per non inciampare. A scuola il bambino con due occhi non riusciva ad imparare le cose come i suoi compagni; l’insegnante se ne rese conto e cercò di aiutarlo. E fece in modo che anche lui vedesse le cose come le vedevano gli altri… ma lui non era felice. Quel bambino pensava sempre che da grande non sarebbe servito a niente… Ad un certo punto, però, egli s’accorse che i suoi occhi vedevano cose che gli altri non vedevano. Corse subito dai suoi genitori per confrontare il suo mondo con il loro… Essi rimasero stupiti… il loro figlio vedeva le cose multicolori. A scuola, il bambino con due occhi raccontava ai compagni che cosa vedeva. Tutti volevano sentire ciò che diceva sui colori e sulle forme degli oggetti. Ascoltare quel bambino era molto emozionante. Egli divenne molto amato e alla sua diversità non pensò più nessuno… nemmeno lui… C’erano molte cose che non poteva fare, ma quelle che sapeva fare lui non sarebbe riuscito a farle nessun altro. N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 8 I VIGILI DEL FUOCO INCONTRANO I BAMBINI DI CERGNAI “Con loro siamo saliti in alto!!! ...fino in cielo!!!” I bambini della scuola dell’infanzia di Cergnai hanno vissuto un’esperienza entusiasmante grazie ai Vigili del Fuoco: “Con loro siamo saliti in ALTO!!! Fino in cielo!!!” Così si sono espressi i bambini dopo che, il 24 gennaio, i Vigili del Fuoco di Belluno e Feltre sono venuti a trovarli con il grosso camion in dotazione e li hanno fatti salire nel “cesto” della loro lunga scala. “Ci hanno portati su, su, sopra il tetto della scuola e ancora più su, abbiamo visto le montagne, erano più vicine e anche Santa Giustina”. C’è stata molta emozione, gioia e per qualcuno anche un po’ di paura. Ma l’incontro è stato indimenticabile Un grosso grazie ai Vigili del Fuoco per questa emozionante mattinata! Damiano Menel IL PROGETTO CRISALIDE LE SECONDE MEDIE E L’EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ Nel mese di febbraio, le classi seconde della scuola media hanno avuto modo di dialogare con il dottor Pezzato in due incontri della durata di due ore ciascuno. Anche per i genitori si sono tenute due serate nelle quali è stato illustrato il tema degli interventi:l’educazione all’affettività. Già in 5^ elementare avevamo avuto occasione di scoprire con il dottor Pezzato come siamo fatti. Ed ora in 2^ media abbiamo ripreso il percorso con maggiori approfondimenti. Per questo progetto ringraziamo calorosamente il comune di Santa Giustina, che lo ha finanziato, dandoci la possibilità di scoprire noi stessi e gli altri. Questa opportunità ci ha permesso di risolvere alcuni nostri dubbi per il futuro e di approfondire le nostre conoscenze. Infatti abbiamo potuto riflettere sui pericoli che potremmo incontrare e su quello che bisognerà fare per evitarli. Eva Bortoluzzi, Sara Paganin, Arianna Sartor e Eleonora Cordella N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 9 DA CERGNAI CON UNA “VALIGIA IN MANO” PER L’AFRICA Siamo i bambini della scuola dell’Infanzia di Cergnai, in questa foto vedete il nostro amico Daniele (collaboratore I.S.P) che, con una valigia pesantissima, lascia la nostra scuola. Presto partirà per l’Africa e porterà ai bambini di quel paese quaderni, colori, matite che noi, insieme , un po’ per ciascuno, abbiamo portato a scuola e con cui abbiamo riempito la valigia di Daniele. Così i bambini dell’Africa potranno scrivere e fare disegni sui fogli e con le matite e le onde del mare ed il vento non potranno più cancellare. Sì, perchè Daniele ci ha raccontato che molti bimbi sono costretti a fare i disegni sulla sabbia e con le dita. I bambini di Cergnai I BAMBINI DI MEANO E CERGNAI A TEATRO I bambini della scuola dell’Infanzia di Meano si sono recati presso la scuola dell’Infanzia di Cergnai per assistere ad uno spettacolo teatrale davvero esilarante, tenuto dalla Sig.ra Lucia Osellieri di Treviso la quale, con molta maestria e carisma è riuscita a tenere alta l’attenzione dei bambini per un’ora con “La storia dell’albero e i suoi amici animali”. Il teatro interattivo che si propone ai bambini di questa età, è un momento di gioia, socialità e li aiuta spesso a vincere le paure; ne è di esempio in questa rappresentazione la figura dell’orco che cambia e diventa vegetariano. Il finale è stato allietato dalla piacevole sorpresa di ricevere dalla Sig. Osellieri lo zucchero filato da lei preparato al momento. N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 10 SPAZIO CREATIVITA’ AGRICOLTURA ESTREMA. SEMI A ROMA Noi andremo a Roma e non siamo sicuri di tornare. E neanche di arrivare. Se ci arriviamo (perché è più chic)! Gli aerei sono pericolosi. O Punto. O Punto! Un’altra volta. Ma cos’è ‘sta roba? Che è? E’ la terza A! E cosa vuol dire. Non, non capisco… Ma perché non hanno messo le lettere in ordine alfabetico sulla tastiera? E’ scomodo. Senza che lei scriva…cosa stiamo scrivendo? (tanto per chiedere). Il nostro cervello sta lavorando e stiamo andando in tilt! Domani alle cinque e mezzo partiamo per andare a Roma! Però non so che ciabatte portarmi e se portare il pigiama perché non so. Magari boh?! E il punto esclamativo! E’ troppo bella ‘sta cosa, è fantastica! Dimmi. Per me non viene nessuno. E’ troppo professionale! Power!!!! Tipo le macchinette. In che senso? Ma non ha senso ‘sta cosa. Ma certo che ha senso sennò non la scriveremmo! Olè! Me gusta l’Espaňa. Torni in su! Sai che non ho mai trovato una clip art a forma di capra? Non lo scriva. Vogliamo sul serio e anche voliamo. Domani. Anche cadiamo, ma speriamo di no. A che ora suona? Un quarto d’ora ancora. Cavolo a me si avvicina sempre di più. Ha il righello triangolare. Però è diverso da quello che c’è sul computer. Magari, tipo, no! Ma magari. Cioè, insomma! Eh!!!! Voglio i miei scampi!!!! Un minuto! Arriva a e trenta. E trentuno. Anche a trentadue. A trentacinque e dopo andiamo. Powership! Giorgia Dalla Cort, Gaia Faleschini, Linda Vettoretto (wow!) N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 11 LIBRI IL BACIO D’ARGENTO Titolo: Il bacio d’argento Autore: Annette Curtis Klause Editore: Salani, 2007 Pagine: 184 ma poi il ragazzo le racconta la sua storia e lei capisce che in fin dei conti l’idea che si era fatta inizialmente era sbagliata. Intanto, la città è sconvolta da alcuni terribili delitti che inquietano la protagonista perché... Trama\sintesi: la protagonista è Zoe, una ragazza ormai grande che vive una vita difficile. Vive ormai sola a causa della malattia della madre che la trattiene in ospedale. Come se non bastasse la sua migliore amica Lorraine parte per l’Oregon. Quindi lei sola, non capita dal padre, si trova ad affrontare la morte della madre. Una notte però incontra un ragazzo misterioso, al parco vicino a casa. Subito le sembra una persona superficiale, Racconto che suscita molte emozioni. Non si tratta di una semplice storia d’amore, ma un vero e proprio intreccio di vite molto diverse che prendono insieme una nuova strada. Libro che ti toglie il respiro fino alla fine. Eva Bortoluzzi e Eleonora Cordella COMMENTI E IMPRESSIONI SU “FROZEN BOY” Sospeso tra cielo e terra, tra il bene e il male, Jim ha la forza di rialzarsi sempre, di superare le avversità e credere in se stesso. Vorrei averla anche io, questa forza, vorrei essere capace di rialzarmi ad ogni insulto, magari senza ferite interiori e più forte di prima. Vorrei saper affrontare la vita a testa alta e con più sogni e sicurezze, perché a volte mi sento come uno scontrino: la gente si dimentica sempre di me alle casse e non è bello, proprio no; ti senti inutile e indesiderato dal mondo, proprio come si sentiva Bob, prima di farsi trovare da Jim. Già, secondo me è stato proprio destino, è stato destino anche quando Jack è morto, forse però un altro tipo di destino. E’ come se Jim avesse deciso già da prima, avesse detto dentro di se, ancora ibernato nel ghiaccio, “qualunque cosa accada, dalla più brutta alla più normale, farò parte del destino di quell’uomo.”. Sarebbe bellissimo, avere un amico che guardandoti negli occhi ti dicesse “tu sarai parte della mia vita”. Ah, se la vita fosse un telefilm, saremmo tutti contenti e felici, avremmo tutti chi ci ama, chi ci vuole bene e chi ci sopporta per il semplice fatto di essere un po’ pazzerelli o anormali. E invece non è così, ci si deve per forza far rispettare, oppure accettare, a costo di modificare la propria personalità. Quel che più mi ha colpito di Bob è il fatto che non è disgustato da Jim, anzi, cre- de che lui sia la sua seconda possibilità. In effetti tra i due si instaura un rapporto quasi tra padre e figlio. Jim ha perso il padre e la madre, per questo Bob cerca di essere il padre che non è mai potuto essere per Jack. Avere un padre è importante, è l’unica persona su cui puoi contare veramente, insieme alla madre. Credo che se avessi un padre accanto, passerei tutto il tempo libero con lui, per fare cose insieme oppure passare anche solo un’ora a guardare il nostro film preferito, giusto per sentirmi abbracciata da lui, sentire il calore del suo corpo, come un qualunque figlio. A volte vorrei anche solo un padre che mi stia accanto, non uno che va e viene dal lavoro, con cui N°46 MARZO 2012 magari scambio solo poche chiacchiere sulle mie esperienze, senza mai parlare seriamente. Forse un mondo diverso è quel che mi serve, forse se chiudo gli occhi e mi lascio alle spalle tutta questa vita, riesco ad immaginarmi con un qualcosa di più che una semplice esistenza, forse posso trovare il modo per poter spiccare su tutti, in senso positivo, come Jim che ha dimostrato di non essere solamente un bambino, ma di avere un cervello e di saper scegliere con la propria testa le proprie azioni, di saper controllare le emozioni e metterle in evidenza in modo giusto. Forse, tutto quel che ci vuole, è solo un po’ di pazienza e di speranza. “Ieri è esperienza, domani è speranza. Oggi è passare dall'una all'altra come meglio possibile.” (Anonimo) Come poteva resistere in una lastra di ghiaccio ? Non si sarebbe più potuto svegliare, ormai era troppo tardi….io pensavo in negativo finché non si è svegliato e la prima parola che ha pronunciato è stata : “MAMMA”. Mi sono quasi commossa. Ti fa capire che la mamma è un punto fondamentale della tua vita, senza di lei io mi sento come un punto morto, senza ossigeno e speranza di vita. La prima parola che un bambino dice è MAMMA, la più facile da pronunciare, la più dolce, una parola che raggruppa l’insieme delle emozioni più forti e più grandi che un figlio può avere verso la sua mamma. IL PICCHIO Ogni mamma è unica e speciale. Spesso alla mia età, noi adolescenti, siamo in disaccordo con le nostri madri, ma noi sappiamo che loro saranno sempre con noi e ci staranno sempre vicino in ogni momento specialmente in quelli difficili. La perdita di un figlio per dei genitori (sapendo di esserne pur se indirettamente responsabili) deve essere talmente dolorosa che può “stroncarti” il cuore. Una cosa strana di Warren è stata quando ha letto libri scientifici o poesie a Jim. Va bene che in una base meteorologica in Groenlandia non ci sono libri per bambini, però avrebbe potuto inventarsi qualcosa di diverso. Jim involontariamente è riuscito a far “rinascere” persone perché se lui non fosse stato sotto il ghiaccio proprio nel posto dove voleva morire Bob non gli avrebbe dato la seconda possibilità. Jim è riuscito anche a trasformare in amicizia un rapporto di odio tra Bob e Beth perché quest’ultima scopre che anche Robert ha un cuore e infatti gli dice “sebbene tu non te ne renda pienamente conto, lo hai donato a quella creatura, a un bambino senza passato e forse senza futuro, a un caso disperato.” Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autore ha voluto dividere il libro cioè usando i colori abbinati al luogo; nel caso del primo capitolo ha usato il Bianco per indicare il Ghiaccio che ricopre la Groenlandia,per il 12 secondo il Blu per l'Oceano degli Stati Uniti d'America e per il terzo ed ultimo capitolo il Verde per indicare gli estesi prati dell'Irlanda. Non so il perché mi fa restare così triste ma allo stesso tempo felice. Forse però alla fine ho capito: anche se sei distante da casa o ti senti un estraneo perché nessuno parla la tua lingua devi essere te stesso ed essere deciso e sicuro delle tue scelte come ha fatto Jim che ha deciso di tornare dai suoi famigliari. Noi dovremo passare un po’ più di tempo ad ascoltare il nostro cuore cioè a dimostrare alle persone quanto gli vogliamo bene. Prima di questo libro ne abbiamo letto un altro, in qualche modo simile: Momo,un racconto che ti fa capire il senso del tempo perduto davanti alle cose inutili. Per tutti noi il tempo non è mai abbastanza,viviamo nella frenesia e nell’agitazione a volte non ci accorgiamo delle persone che ci stanno accanto;proprio come il professor Warren che preso dalle sue ricerche trascurava la sua famiglia passando poco tempo con la moglie, senza poter veder crescere il proprio figlio. Leggendo questo libro mi sono commossa, divertita, ma soprattutto ho capito che non tutte le storie hanno un lieto fine! A cura della classe 3^C N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 13 MUSICA SAN REMO È arrivato finalmente il festival di Sanremo, un evento conosciuto da tutti gli italiani fin dalla sua prima edizione in diretta TV del 1955. La 64° edizione ha visto come conduttori Gianni Morandi, Rocco Papaleo e Ivana Mrazova. Il festival è iniziato martedì 14 febbraio ed è terminato il 18 sul palcoscenico del teatro Ariston. L’ultima sera c’è stato il verdetto finale. Le valutazioni delle canzoni sono state molto diverse. Infatti i musicisti dell’orchestra avrebbero voluto premiare qualcuno e il Golden Share, cioè la giuria dei giornalisti, qualche altro. Il giudizio definitivo però è stato dato dal televoto secondo il quale la migliore canzone è stata Non è l’inferno, interpretata da Emma Marrone. Al secondo posto si è classificata Arisa con La notte, seguita da Noemi con Sono solo parole. Al quarto posto si sono piazzati Gigi D’Alessio e Loredana Bertè con Respirare, quinti Pierdavide Carone e Lucio Dalla con Nanì. La categoria “Giovani” è stata vinta Alessandro Casillo con la canzone E’ vero. Come ogni anno ci sono stati degli scandali. Ad esempio ha suscitato molte polemiche l’intervento di Celentano che ha polemizzato con alcuni giornali cattolici. In realtà anche questo ha contribuito a pubblicizzare il festival, così come gli “incidenti” dovuti ai tacchi troppo alti delle cantanti e ai vestiti di Ivana e Belen, quest’ultimo caratterizzato da un lunghissimo spacco che ha fatto la fortuna dei tatuatori. Antonio Sacchet, Nicola Dalla Sega, Sukina Fahran, Sara Zera. UN TAPPETO DI FRAGOLE Resto fermo tra le onde mentre penso a te fuoco, rosso, luce e rondine tra le foglie soffia un vento molto debole nel frattempo un fiore sta per nascere Eccoci qua a guardare le nuvole su un tappeto di fragole come si fa a spiegarti se mi agito e mi rendo ridicolo tu parlami, stringimi oppure fingi di amarmi E una foto un po' ingiallita è tutto quello che ho e non capisco se ridevi o no qui trafitto sulla terra steso me ne sto aspettando di volare un po' Eccoci qua a guadare le nuvole su un tappeto di fragole come si fa a spiegarti se mi agito e mi rendo ridicolo tu parlami, stringimi oppure fingi di amarmi Eccoci qua a guardare le nuvole su un tappeto di fragole come si fa a spiegarti che mi agito e rendo ridicolo tu parlami stringimi oppure fingi di amarmi Questa canzone è stata pubblicata dai Modà il 18 novembre 2011 nell’album “viva i romantici”. Ha riscosso molto successo in Italia ed infatti è arrivata 7° nella classifica delle canzoni più ascoltate. È di genere pop rock e ha conquistato più di 15000 persone. Infatti oggi, questa canzone, spopola su tutte le radio italiane. Per l’ultimo giorno di carnevale, i Modà hanno cantato a Venezia, in una delle tappe di un lungo tour. Sara Paganin e Arianna Sartor I LED ZEPPELIN I Led Zeppelin sono stati uno dei più famosi gruppi inglesi degli anni 70. Sono tra i principali gruppi dell’hard rock insieme ai Deep Purple. La loro musica mescola vari generi come il blues, il rock e il folk. Il gruppo si formò nel 1968 e si sciolse nel 1980, a causa della morte di John Bonham il batterista. I Led Zeppelin , nella formazione originaria, erano composti da Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham. Grandissima tecnica, voglia di miscelare i generi musicali, interessi per i lati oscuri, ma anche romanti- ci dell’esistenza, queste sono le caratteristiche dei Led Zeppelin, che portarono una ventata di novità in un panorama musicale molto creativo spingendo l’acceleratore della velocità esecutiva, dagli assoli virtuosistici di Page alla voce di Plant. La straordinaria tecnica dei LZ non fu mai, però, fine a se stessa, ma legata a un messaggio di libertà e di oltrepassamento dei limiti imposti dalla società e dalla musica del periodo. Davide Calcagno, Davide Slongo e Riccardo Bortolas N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 14 RED HOT CHILI PEPPERS «Se i peperoncini sono per voi un sentimento, una sensazione o una forma di energia, avete indovinato. Ma se per voi sono semplici vegetali, anche quelli hanno così tante connotazioni.» (Anthony Kiedis, Scar Tissue) I Red Hot Chili Peppers conosciuti anche con la sigla RHCP si sono formati a Los Angeles nel 1983 e sono un gruppo rock con influenze funk, rap, hard rock, heavy metal, punk rock e successivamente alternative rock e pop rock. Fino ad ora hanno avuto molto successo, infatti, hanno venduto 70 milioni di dischi e sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2012. Agli inizi la band era formata dall’ex membro dei Fear Michael "Flea" Balzary al basso, dal cantante Anthony Kiedis e dal chitarrista Hillel Slovak, morto per overdose nel 1988. Per la loro prima esibizione dal vivo scelsero il nome di Tony Flow and the Miraculously Majestic Masters of Mayhem. Il pubblico molto contento della loro esibizione li invogliò a tornare la settimana seguente e loro cambiarono il nome in Red Hot Chili Peppers. Nel 1984 altri due componenti firmarono un contratto con la band: Jack Sherman alla chitarra e Cliff Martinez alla batteria. Ci furono però contrasti tra Sherman, Kiedis e Flea. Per questo Sherman abbandonò il gruppo e Hillel Slovak ritornò alla chitarra. Nel 1985 esce Cliff Martinez che fu sostituito per qualche tempo da Chuck Biscuits. Il primo batterista, Jack Irons, tornò nei Red Hot all'inizio del 1986. Allora cominciarono i loro problemi con l'eroina. Anthony li lasciò a causa della sua dipendenza, e poi tornò una volta disintossicato, mentre Hillel riuscì a contenersi e a non abbandonare il gruppo. Dopo il ritorno dai concerti europei, il 27 giugno 1988 Slovak fu trovato morto per overdose in un albergo di Los Angeles. Colpito dal fatto, dichiarando di non voler entrare nei loro problemi con la droga, Irons lasciò i RHCP ed iniziò a lavorare per altri gruppi. I Red Hot rimasti presero alla batteria D. H. Peligro e alla chitarra DeWayne "Blackbyl McKnight, per un breve periodo. Grazie ad alcune audizioni furono sostituiti da Chad Smith e da un loro fan, John Frusciante, che a quell'epoca aveva 19 anni. Il 24 settembre1991 uscì Blood Sugar Sex Magik che è considerato il capolavoro dei Red Hot e uno dei migliori album della storia del rock. Nel maggio del 1992 Frusciante, alle prese con l'eroina e in contrasto con gli altri Red Hot, lasciò il gruppo durante la tappa giapponese del loro tour. Suonarono con il sostituto Arik Marshall. Nel 1993 arrivò un altro chitarrista, Jesse Tobias, poi sostituito a sua volta dall'ex Ja- ne's Addiction Dave Navarro. Navarro lasciò i Red Hot nel 1997, a causa delle loro divergenze e anche per la sua tossicodipendenza. Nel gennaio del 1998, John Frusciante fu convinto a seguire un programma di disintossicazione. A febbraio si riprese e due mesi dopo Flea decise di visitare il chitarrista, che fu invitato a tornare nella band. Frusciante accettò e si riunì ai Red Hot in un garage. Il 9 luglio 2002 uscì By the Way e durante una tappa del tour negli USA Balzary tentò di lasciare la band. Il 16 dicembre 2009 inaspettatamente John Frusciante annunciò la nuova uscita dalla band per "dedicarsi esclusivamente ai progetti solisti" e venne sostituito da Klinghoffer . L’ultimo album “I’m with you” uscito nell’agosto 2011 che contiene 14 canzoni tra cui “Monarchy of roses”, “Look around” e “The adventures of rain dance maggie”. A noi piacciono perché si riesce a distinguerli dalle altre band alla prima nota grazie al loro sound inconfondibile. E poi si vede , anche nei loro video, che facendo musica loro si divertono e il divertimento è indispensabile per fare buona musica e … RED HOT CHILI PEPPERS FOREVER!!!!!! Gaia Faleschini Linda Vettoretto N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 15 MUSICA RAP Il rap è uno stile musicale nato negli Stati Uniti verso la fine degli anni sessanta; inventato dal cantante Joe Tex. Consiste nel "parlare" seguendo un certo ritmo, è una sequenza di suoni molto ritmata. Il rapper è colui che scandisce i suoni su una successione di note, questo genere musicale è molto apprezzato, specialmente dagli adolescenti. I più famosi e i più ascoltati rapper in genere sono: J-Ax, Vacca, Nesli, Club Dogo, Fabri Fibra, Fedez, Marracash, Babaman.. Questo genere si divide in varie correnti, tra cui il gangsta rap, l'hardcore rap, il g-funk, l'alternative rap ed altri sottogeneri ancora. Verso la metà degli anni settanta, presso le feste di strada di New York, personaggi come DJ Kool Herc cominciarono a campionare e separare le sezioni ritmiche di vari brani, di generi come funk, soul, R&B e disco music. Lisa Sordo e Chiara Benedetti THE NICKELBACK I Nickelback cominciano a sfondare nel mondo della musica rock nel 1995. Vincono svariati premi tra i quali il prestigioso World Music Award come miglior gruppo rock nel 2006. Iniziano a spaccare grazie al loro singolo “How you remind me” lanciato nel 2001, che fa parte del loro terzo album Silver Slide Up. La band inizia la sua carriera musicale facendo cover di altre canzoni. Tempo dopo Chad Kroger, stufo di interpretare canzoni altrui, decide di scrivere qualche brano originale che propone ad uno studio musicale di un suo amico a Vancouver. Il risultato andò oltre le aspettative tanto che Chad Kroger decise di rimanere in città dove nel 1996 venne raggiunto dal fratello, bassista, Mike, dal batterista Ryan Vikedal e dal secondo chitarrista Ryan Peake. Il gruppo inizia ad avere un discre- to successo nella loro terra natia e cominciano un lungo tour per aumentare la crescente popolarità. Chad comincia ad “assediare” le radio per convincerle a trasmettere il loro singolo. L’insistenza del cantante va a buon fine e il brano “Leader Of Mean” tratto dal secondo brano dei Nickelback ottiene un successo tale da convincere le case discografiche a mettere sotto contratto il gruppo. La band alla fine si accorda con la famosissima Roadrunner Records, che fa uscire il secondo album “The state” che si rivela una vero e proprio successo. Nel 2002 la band tiene un concerto a Milano dove ottiene un grande successo, confermato anche dalla presenza di MTV. L’anno si conclude in crescendo: i Nikelback hanno dominato le radio degli U.S.A. sia come artisti rock più trasmessi,sia grazie al singolo How You Remind Me che è la canzone più ascoltata dell’anno. Nel 2003 va ancora meglio: i Nikelback partecipano alla selezione della colonna sonora di "Daredevil" con il loro terzo singolo "Learn The Hard Way". Nel 2006, nei mesi di maggiogiugno il gruppo supporta i Bon Jovi nel loro tour e nel 2007 sono loro a partire per un tour che riscuote molto successo. Nel 2011 i Nickelback pubblicano due nuove canzoni Bottoms up e When We Stand Together tratte dal nuovo album Here and Now uscito nel novembre del 2011. Questa band fa canzoni da sballo e che spaccano tantissimo. Per noi è un delle rock band migliori degli anni 2000 dopo i Bon Jovi. Davide De Boni Daniel Di Lucca N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 16 PAGINA IN LINGUA STRANIERA “SANTA’S GOT TALENTS” Questo è il tema così come Laura Canal me lo ha consegnato lo scorso febbraio per una esercitazione scritta in classe. Contiene alcune imperfezioni, che volutamente non ho corretto nel trascriverne qui integralmente il testo (voi riuscireste a trovarle ?!?). Provate a leggerlo, e se anche non riuscirete a trovare errori, spero proprio possiate apprezzarlo quanto lo ho apprezzato io. Buona lettura. NELSON MANDELA… A MAN WHO HELPED TO CHANGE THE WORLD WITH A PEACEFUL PROTEST. WHAT WAS PARTITION AT HIS TIME? WHAT ARE PARTITIONS IN ITALY NOWADAYS ? WHAT CAN WE DO, IN YOUR OPINION, IN OUR DAILY LIFE? Nelson Mandela was born in 1918. His family belonged to a tribe in South Africa. He studied to become a lawyer. He became a leader of a political party, called the African National Congress (ANC). This party adopted a peaceful resistance against apartheid. During a peaceful protest at Sharpeville the police opened fire and killed 69 people. After that the ANC became illegal but Mandela did not stop his activities. He was arrested and charged with attempting to overthrow the government. As a lawyer Mandela defended himself. During his trial he said “I have looked for the ideal of a democratic and free society in which all the people live together in harmony and equal opportunities. It is an ideal for which I hope to live for and to achieve. But, if it needs be, it is an ideal for which I am prepared to die”. He lost the case. In 1964 he was sentenced to life in prison. In 1967 many countries in the world imposed sanctions on South Africa. An international campaign was started to free Nelson Mandela. The president of South Africa Frederik Willelm De Klerk freed Nelson Mandela after 27 years in prison. The ANC and the White National Party opened discussion concerning a new multi-racial democracy for South Africa. Although the violence didn’t stop. Mandela and De Klerk continued to meet and discuss and in December 1993 they were both awarded the Nobel Peace Prize. In May 1994 for the first time in South Africa’s history all races voted in democratic elections and Mandela was elected president. Mandela often says that Gandhi greatly influenced his life for the philosophy of non-violence and for facing adversity with dignity. The 1995 the Rugby World Cup was played in South Africa and President Mandela gave a lot of support at the national team, called the Springboks. When they won, the capitain Francois Pinaar saw: “This is a victory for all 43 millions people of South Africa. This moment helped South Africa to feel like one nation”. At Mandela time there was apartheid system. This policy segregated the minority of white people and the majority of black people. There was different schools, churches and buses. In many countries with mixed population there is often a government with racial discrimination. Nowadays in Italy there are partitions but they aren’t as the apartheid. We discriminate strange people, for example children who wear old clothes, or people with economic problems like unemployment or poverty. Some people in the world use peaceful resistance against the life’s problems. Last peaceful protest took place in Spain on 15th May. The “indignados” camped in the main squares of a lot of towns and protested and charged the government for the economic crisis. After 5 months there was a peaceful protest in other 900 cities. Only in Roma and in Atene there were vandalic manifestations. I think that we can protest against discrimination, but without violence. I like children, because they play with everybody, and they never discriminate. We should appreciate the different… Laura Canal Non conosci l’inglese? O non ci hai capito granchè? Beh, Laura parte dalla biografia di Nelson Mandela per descriverne l’impegno politico ed umanitario, la vicenda della sua reclusione, fino alla grande rivincita personale e politica, avvenuta anche attraverso l’intuizione di trovare nello sport un fattore di possibile aggregazione dei popoli. Dopo una panoramica sui problemi moderni legati alle nuove discriminazioni nel mondo, Laura suggerisce di guardare al gioco bambini, che libero da pregiudizi, è un buon esempio di integrazione per il futuro. E brava la nostra Laura Canal, Classe terza C… che ne dite? (I LIKE HER A LOT…) firmato, come dite voi,…”la prof. Comel” N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 17 LABORATORI FILATELIA LABORATORIO CONDOTTO DAL PROF. GELSOMINO Ecco come il prof. Fedele Gelsomino, responsabile del laboratorio, ha risposto alle nostre domande. Perché ha creato questo laboratorio? Per passione. E’ un mio hobby personale e mi piace l’idea di trasmetterlo ai giovani in modo da avere futuri collezionisti I ragazzi si impegnano? Sì e stanno dimostrando buona volontà e disponibilità torio: Perché avete scelto di prendere parte a questo laboratorio? Volevamo iniziare a collezionare qualcosa e i francobolli ci piacciono molto. Come trovate questo laboratorio? Bello. Cosa fate durante il laboratorio? Noi scambiamo francobolli, li osserviamo e li classifichiamo in base al loro valore. Ed ecco quanto ci hanno detto due ragazzi del labora- Davide Dalla Sega , Damiano Menel , Simone Perot LET’S TALK ABOUT… LABORATORIO CONDOTTO DALLA PROF.SSA COMEL “Parliamo di…”, questa la traduzione, è un laboratorio di potenziamento della lingua inglese (U.K.) con la prof.ssa Beatrice Comel. Il laboratorio si ripete ormai da un paio d’anni e quest’anno è aperto anche alle 2^ oltre che alle 3^ ed è stato molto richiesto. Gli alunni del laboratorio sono molto contenti e si divertono un sacco con i filmati e le loro conversazioni in lingua inglese, ma anche la prof si diverte e sta bene con i suoi alunni. La prof adora molto viaggiare e visitare nuovi posti e per questo ha amato l’inglese. Infatti non ha fatto solo questo laboratorio ma anche altri: uno sul teatro, uno sui fumetti e uno sulle canzoni!! L’inglese è una lingua amata e odiata. Abbiamo fatto un sondaggio. I risultati sono che su un totale di 89 alunni intervistati a 25 piace l’inglese e ai restanti 64 l’inglese, invece, non piace. Nicola Dalla Sega e Sukina Fahran N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 18 “PIEGA RIPIEGA SPIEGA” LABORATORIO CONDOTTO DALLA PROF.SSA SLONGO Siamo andati a intervistare la prof.ssa Slongo nel suo laboratorio: Perché ha creato questo laboratorio? Questo laboratorio l’avevo già fatto ed era piaciuto quindi ho pensato di riproporlo. Qual è lo scopo di questo laboratorio? Vedere in modo diverso alcuni argomenti di geometria. Cosa fate in concreto? Impariamo a piegare la carta per fare delle figure geometriche e dei modellini più complessi come fiori, animali Due dei partecipanti al laboratorio hanno risposto alle nostre domande. Perché avete scelto questo laboratorio? Per imparare a fare gli origami. Vi piace? Si, ci piace molto. E’ bello creare figure con la carta Simone Perot e Daminao Menel N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 19 ELETTRONICA LABORATORIO CONDOTTO DAL PROF. DAL MAS Intervista al laboratorio di elettronica Siamo andati in palestra per fare un’intervista al prof Dal Mas e ad alcuni studenti. Basta entrare nel laboratorio di elettronica per vedere l’impegno e la bravura degli studenti al lavoro con in mano pinze tronchesi, resistenze, led,saldatori ed altri utensili. Abbiamo subito fatto delle doman- de ad alcuni studenti . Perché avete scelto questo laboratorio? Perché è divertente e interessante. Vi piace? Si, e se il prof ci vuole ancora, speriamo di poterlo rifare lo faccio ancora. Poi è toccato al prof Dal Mas rispondere ad alcune domande: Perché continua a proporre questo laboratorio? Perché è un laboratorio molto bello in cui s’impara a costruire congegni elettrici. Qual è l’ obbiettivo di questo laboratorio? Quello di conoscere l’elettronica. Vede impegno da parte degli studenti? Si, molto, perché è divertente. Simone Perot e Damiano Menel N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 20 INTERVISTA DOPPIA QUESTA VOLTA TOCCA A DUE DELLE NOSTRE MITICHE SEGRETARIE! -DANIELA - MARIAGRAZIA Nome e cognome: Daniela Bidoggia Soprannome: \ Hobby: Camminare Luogo di residenza: Santa Giustina Luogo di nascita: Torre di mosto Luogo che vorresti visitare: Siberia Nome e cognome: Mariagrazia Fonti Soprannome: Grazia Hobby: Viaggiare Luogo di residenza: Santa Giustina Luogo di nascita: Pietraperzia, Enna, Sicilia Luogo che vorresti visitare: Fare il giro dell’Europa e arrivare a Capo Nord Colore preferito: Arancione Piatto preferito: Parmigiana di melanzane Idolo: Kevin Costner Film preferito: Ghost Titolo di studio: Diploma di maturità scientifica Prof. Preferiti: Fajeti, Vello Cosa ne pensi degli alunni? Rumorosi, allegri e rispettosi Età: 56 anni Lavoro alternativo: Giardiniere Colore preferito: Azzurro Piatto preferito: Patate fritte Idolo: Alain Delon Film preferito: L’attimo fuggente Titolo di studio: Istituto Tecnico Prof. preferiti: Bonora, Masini Cosa ne pensi degli alunni? Educati e bravi Età: 56 anni Lavoro alternativo: Dietista E POI ALLE BIDELLE! -MARIA TERESA -SILVANA Nome & Cognome: Mariateresa Pislor Soprannome: Terry Hobby: Scrivere Prof. più simpatico: Dal Mas Parola/frase più usata: “Acc” (accidenti) Ti piace il tuo lavoro? Sì Luogo di nascita: Santa Giustina Lavoro alternativo: Riposare Cosa ne pensi della Silvana? Collega discreta e attenta al suo lavoro Cosa ne pensi dei ragazzi della scuola? Quasi tutti simpatici Sport: Camminate Luogo di residenza: Santa Giustina, Salzan Piatto preferito: Pizza Pianta preferita: Ciclamino Nome & Cognome: Silvana Minute Soprannome: / Hobby: Ballo liscio, nuoto Prof. più simpatico: Tutti alla stessa maniera Parola/frase più usata: “porco can” Ti piace il tuo lavoro? Sì Luogo di nascita: Santa Giustina Lavoro alternativo: Nonna Cosa ne pensi della Teresa? Collega che rispetto Cosa ne pensi dei ragazzi della scuola? Passano più osservati i tremendi e meno i buoni Sport: Ballo, Nuoto Luogo di residenza: Santa Giustina Piatto preferito: Lasagne al ragù Pianta preferita: Orchidea. A cura di Antonio Sacchet e Sara Zera N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 21 E ANCORA, UN’INTERVISTA DOPPIA A DUE INSEGNANTI - BEATRICE COMEL - LOREDANA DE CARLO Nome: Beatrice Cognome: Comel Nome d’arte: non lo ho. Anni: 43 Data di nascita: 8/12/68 Luogo: Merano Professione: Insegnante di inglese Cosa ricorda delle medie: Tanta ginnastica Medie o Superiori: Superiori Materia preferita alle medie: Educazione Fisica Insegnanti preferiti delle medie: Educazione fisica Città preferita: Londra Lingue: Italiano, inglese, un po’ di francese e tedesco Film: Balla con i lupi Voto più basso: 3 La nota peggiore: Top Secret Canzoni: tante, troppe Artisti: Un grafico non ancora famoso Gruppi: Scra-P Nomi maschili preferiti: Andrea, Mirco, Erik e Davide Nomi femminili preferiti: Anna ed Elena Nome del primo fidanzato: Top Secret Ricordo d’infanzia: Le corse sui prati Sport: Niente Colore/i: rosso Destra o sinistra? Ambidestro Numeri: non lo ho. Simpatia o bellezza? Simpatia Il giorno più bello: l’ultimo giorno di scuola Ha paura di: del ghiaccio Il suo portafortuna: non lo ho.. A che ora va a dormire? Tardi Che super potere vorrebbe? Volare Numero figli: 2 Nome: Loredana Cognome: De Carlo Nome d’arte: Cantilena. Anni: 57 Data di nascita: 01/08/54 Luogo di nascita: Lecce Professione: Insegnante di matematica Cosa ricorda delle medie: L’insegnante di lettere Medie o Superiori: Superiori Materia preferita alle medie: matematica Insegnanti preferiti delle medie: Educazione Fisica Città preferita: Firenze Lingue: Italiano Film preferito: boh? Sono tutti belli al cinema.. Voto più basso: 0 La nota peggiore: non so.. Canzone preferita: bho? Artisti: Edison Forche Gruppi preferiti: Duran Duran Nomi maschili preferiti: Luca e Simone Nomi femminili preferiti: Gioia Nome del primo fidanzato: Luciano Ricordo d’infanzia: il gatto con cui giocavo Sport: jogging Colore/i: blu Destra o sinistra? Destra Numeri: 3, il numero perfetto Simpatia o bellezza? Simpatia Il giorno più bello: domenica Ha paura di: del fuoco Il suo portafortuna: portachiavi A che ora va a dormire? A mezzanotte Che super potere vorrebbe? Poter sparire Numero figli:1 N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 22 SPORT IL DOWN HILL Il Down Hill abbreviato come DH è una variante della mountain bike e si svolge esclusivamente in discesa. Questo sport è nato in America e da poco tempo è conosciuto in Italia. Si sfrutta un impianto di risalita per poter trasportare le pesanti bici, di oltre 20 kg, lungo le ripide salite. È molto simile al motocross; i tracciati in cui si compie questo sport sono presenti soprat- tutto in montagna. I percorsi sono di varie difficoltà e ci sono numerosi salti chiamati drops. In Piemonte, precisamente a Bardonecchia, si trova un grande tracciato da Down Hill con molte discese spericolate. Sul tracciato si può trovare tutto il necessario, dalla bicicletta alle protezioni. Le bici hanno due ammortizzatori frontali sulle forcelle e uno sotto la sella che ammorbidisce l’atterraggio. Sulle discese più spericolate gli atleti professionisti raggiungono velocità assai elevate di quasi settanta km/h e possono compiere salti di oltre dieci metri. Per fare questo sport è necessario avere ottimi riflessi, un’eccellente forma fisica e un gran coraggio. Fabiano Fontana e Davide Slongo IL TIRO CON L’ARCO Il tiro con l’arco è uno degli sport più antichi del mondo. L’arco è uno dei primi congegni inventati dall’uomo. Questo strumento ha avuto molte funzioni: nella preistoria era usato come strumento di caccia. Successivamente è passato come arma d’offesa e quindi usato in guerra e infine è diventato uno sport. Infatti fu ammesso tra gli sport olimpici nel 1900 e nel 1927 ne fu escluso per esserne riammesso nel 1972, anche se continua a mantenere le due funzioni precedenti. L’arco è composto da diversi pezzi come il “Riser”ovvero l’impugnatura,i flettenti cioè la parte sulla quale si esercita la tensione maggiore e che quindi si inarca garantendo alla freccia la spinta in avanti. Più i flettenti si incurvano maggiore sarà la forza con la quale la freccia verrà spinta in avanti. La corda può essere di fibre naturali,ad esempio in lino, o in fibre artificiali. Le frecce,come anche l’arco, sono cambiate nel corso dei secoli e sono passate dal legno di cedro all’alluminio e dall’alluminio al carbonio. Diametro,lunghezza,tipo di punta e di impennaggio dipendono dalla corporatura dell’arciere. Daniel Di Lucca e Davide De Boni GARE DI NUOTO Venerdì 3 Febbraio si sono svolte le gare di nuoto della fase d’Istituto dei Giochi Studenteschi. Alla gara potevano partecipare tutti gli alunni. Se la nostra memoria non ci inganna sono stati in molti a tuffarsi e a provare le loro capacità. Molti alunni erano preparati a questo evento grazie ai corsi che frequentano durante la settimana; abbiamo chiesto ad alcuni di loro di parlarci delle emozioni che hanno provato per la gara. Molti ci hanno risposto che si sentivano inizialmente agitati, ma poi sono stati contenti del loro risultato. Parecchi alunni hanno aggiunto che è stato divertente gareggiare con compagni e amici. Ci siamo dimenticati di una cosa fondamentale: la classifica! Non avendo lo spazio per scrivere tutti i nomi e tempi che sono stati ottenuti, vi illustriamo solo i primi arrivati nei vari stili (libero - dorso - delfino - rana). Libero: Maschile Femminile Anthony Reveglia 32.04 Greta Triches 36.02 Dorso: Maschile Femminile Manuel Tonin 44.30 Camilla Burlon 41.84 Rana: Alessandro Zucco 49.79 Alba Mortagna 49.33 Giumbutan Paul Casian 47.30 Maria Minella 39.33 Maschile Femminile Delfino: Maschile Femminile Lorenzo Cassol e Giulia D’Avino N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 23 GIOCHI E INTRATTENIMENTO CONQUISTA L’IMPERO Per giocare a “Conquista l’impero” bisogna creare una mappa sulla quale vanno segnati degli stati. Possono giocare due o più giocatori. A turno ogni giocatore occupa un territorio. Quando tocca di nuovo allo stesso giocatore, egli non può occupare i territori confinanti con quelli che già possiede. Quando un giocatore non può più occupare nulla, procedono gli altri giocatori finché anch’essi non possono più occupare nulla. Vince il gioco chi ha conquistato più territori. Invece di creare una mappa si può giocare con una carta che rappresenta le nazioni così come sono nella realtà. Per farlo si può andare sul sito: www.d-maps.com e scaricare gratuitamente le carte mute. Un modo divertente di imparare la geografia. Il giocatore con la stellina vince (18 nazioni conquistate) Il giocatore con il cerchio perde (14 nazioni conquistate) Enrico Zera e Fontana Fabiano N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 24 CRUCIPUZZLE PROVATE A RISOLVERE QUESTO FACILE GIOCO (tratto da Gente-puzzle - giugno2011 anno IV N6 - pag. 25) Calcagno Davide e Bohdan Labovka V F O R E S T A D A N A C E I I T I N U I T A T S A R O T E M C C Z A M P E C O A R A L A H U O U A L C T C A E N I N I T S D V I A I N I F G G T A O I A A D R D A H I A A E M R T T E E R I R N M A P L O I O R M E G A B P M O L L C R P A E E I R D N A M F O E D A N N I R A L P M E S E Parole da cercare AGILE AMERICA ARTI BRANCO CACCIATORE CANADA CANIDE DANNI ESEMPLARI FLORIDA FORESTA GRIGIO MAMMIFERO MANDRIE MANTELLO MUSO PREDATORE RICHIAMO SELVATICO STATI UNTI TANA UNGHIE VITA ZAMPE WORLD OF WARCRAFT PARTE 2 Segue dal n. 45 febbraio 2012 Per ora abbiamo elencato le proprietà migliori di WoW, ma rimangono ancora quelle che vi potrebbero trattenere dall’acquisto del gioco, riportate qui di seguito. 1. Dopo le spese iniziali (plurale perché è impossibile giocare senza espansioni) dovrete periodicamente comprare tempo di gioco. 2. Dopo aver acquistato tutte le versioni, ci vorrà come minimo una settimana per installazione e download delle patch. A meno che non siate particolarmente dotati, vi ci vorrà molto tempo e avrete bisogno di parecchie guide per ambientarvi, sia dal punto di vista del gameplay sia dal punto di vista sociale. Le guide sono sia gratuite sia a pagamento, ma le seconde non convengono. Dopo troverete riportate alcune delle migliori. Per guadagnare e per aumentare di livello le professioni, la guida migliore è Tarou WoW Guides. Per salire di livello, è consigliato l’addon di WoW Pro, che trovate su Curse.com.. E’ altamente consigliato giocare con un pack di addon, che vi renderanno il gameplay ancora più divertente, migliorando anche le vostre prestazioni di gioco. Se volete provarlo gratuitamente, andate al sito eu.battle.net/World_of_Warcraft_IT. La Blizzard Entertainment ha da poco annunciato che, entro pochi mesi, il gioco sarà tradotto in italiano. Emanuele Di Marino N°46 MARZO 2012 IL PICCHIO 25 POSTA POSTA POSTA Pubblichiamo quanto ci scrive la maestra Grazia della Scuola dell’Infanzia di Cergnai Ciao a tutti! sono la maestra Grazia, della scuola dell'Infanzia di Cergnai. Voglio farvi i complimenti per il lavoro che state facendo come redattori del Picchio, siete proprio bravi! A tutti noi ha fatto piacere vedere che negli ultimi numeri avete riservato dello spazio (addirittura in prima pagina!) anche per noi "piccoli" ed allora abbiamo deciso di continuare a collaborare con voi, inviandovi altro materiale. Ciao a tutti e buon lavoro, Grazia Risponde la Redazione Siamo noi che vi ringraziamo per averci mandato i vostri bellissimi materiali. La fantasia e la creatività dei bambini delle nostre scuole dell’infanzia permettono al Picchio di volare sempre più in alto e di essere sempre più felice grazie alla collaborazione dei suoi piccoli amici. Aspettiamo con impazienza i vostri nuovi lavori. Un caro saluto da noi tutti e a presto. Invitiamo tutti i nostri lettori a scriverci commenti, proposte, critiche all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] la redazione pubblicherà i vostri interventi e vi risponderà. Il Picchio è finito nella rete! Nella sua versione online lo potete consultare alla pagina: www.scuola.repubblica.it/veneto-belluno-icgiannirodari