trasferimento per

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trasferimento per
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Inserto
speciale
da pag 25
diretto da: Antonio Blasotta
n. 322 :::... 02marzo2010 - costo copia 0,50€
Molti i big in campo. Polemiche per l’esclusione dalla competizione della lista dei candidati foggiani di “Io Sud”
collegata alla Poli Bortone e capeggiata dal vicesindaco di Foggia Lucia Lambresa. Ecco tutti i nomi dei candidati
Regionali, la carica dei 151
Elezioni comunali: Morra ora vuole anche Monteleone; ad Accadia Murgante ci riprova;
ad Ordona scontro tra il medico Formoso e l’avvocatessa Stella; Rocchetta spera in Circiello
CORIANDOLI
ATTENZIONE,
POLITICI IN CORSA!
antonioblasotta::.
on c’è e bisognerebbe inventarlo
un cartello stradale da piantare
in ogni angolo della nostra provincia, in questo periodo di campagna
elettorale, con su scritto “Attenzione,
politici in corsa!”. Come tutti i segnali
di pericolo, servirebbe ad un duplice
scopo di prevenzione: mettere in
guardia i cittadini dall’incrociare mastodontici cervi politicanti, avvezzi ad
incornare sul tergicristallo delle proprie
promesse i consensi più disincantati;
mettere sul chi va là i candidati meno
scafati dall’imbattersi in disinvolti
cortigiani e mercanti di voto che
sull’ambizione dei pretendenti ad una
poltrona di governo
costruiscono le loro
piccole e grandi
fortune, molte volte
in maniera opportunisticamente trasversale. Questo
accade perché,
come ammoniva
lo statista francese Charles De Gaulle, «la politica è
una faccenda troppo seria per essere
lasciata ai politici»: soprattutto a quei
politici che s’improvvisano condottieri
senza neppure aver fatto il militare a
Cuneo, per dirla con Totò. La verità è
che la gente comune è stanca di essere
chiamata alle armi, ogni tornata elettorale, per servire questo o quel signore
degli eserciti che, finita la bagarre, si
ritira nella sua torre d’avorio dimentico
delle aspettative in campo. Ecco perché
i candidati dovrebbero essere valutati
per la loro storia, piuttosto che per le
loro promesse; per ciò che sono stati
capaci di fare, prima ancora che per le
belle parole che sanno proferire. «Ci
sono due peccati capitali dell’uomo, da
cui derivano tutti gli altri: impazienza
ed inerzia. A causa dell’impazienza
sono stati cacciati dal paradiso, a causa
dell’inerzia non vi tornano», scriveva
Franz Kafka in “Aforismi di Zurau”;
e serve a ricordarci che, terminato
l’impaziente rastrellamento dei voti,
l’abbandono all’inezia è un rischio
in cui i nostri rappresentanti politici
eletti possono facilmente incorrere, se
smarriscono le ragioni del loro impegno istituzionale. Così vale la pena,
per tutti, all’inizio di questa grande
corsa al voto, far memoria di una bella
raccomandazione di Alcide De Gasperi:
«Un partito – diceva - non è fine a se
stesso; un partito è l’organizzazione
di una buona volontà che ha un certo
programma con un certo spirito, che
viene da concetti superiori a quelli che
possono muovere la vita quotidiana ed
è al servizio di una causa».
(www.antonioblasotta.it)
N
LA STORIA/FOGGIA
S. GIOVANNI
Elezioni, ecco
la solita campagna
«Quel prete è un bubbone»
TEDESCO a pag.12
MANFREDONIA
E i disabili ballano
insieme la tarantella
PALUMBO a pag.13
ORTA NOVA
Scontro tra Maffione
e Moscarella
SERVIZIO a pag.10
Quattro liste escluse, in campo solo Metta, Tonti, Giannatempo e Monopoli. Rissa sfiorata tra Metta e Summa
Cerignola, voto avvelenato
Parte con il dente avvelanto la campagna elettorale per le elezioni comunali a
Cerignola. Alla presentazione delle liste,
si è sfiorata la rissa tra Metta e Summa; e
dalla competizione vengono escluse ben
quattro candidati sindaci. Accesa più che
mai, quindi, la corsa al voto.
Ciccolella e le serre infernali
E’ scontro tra
l’azienda che
SERVIZI a pag.8
coltiva fiori e i
Foggia, in discoteca dipendenti che
denunciano conper ballare contro
dizioni di lavoro
droga e alcool
insopportabili
CORVINO a pag.6
CANDELA
Fedeli in rivolta nella
parrocchia di San Luigi
Gonzaga, nel centro
storico di Foggia, per il
trasferimento di don Guglielmo Fichera a Monteleone di Puglia. In un
documento sottoscritto e
consegnatoci in redazione, diversi parrocchiani
sostengono che la decisione dell’arcivescovo
Tamburrino sarebbe stata viziata da motivi “ideologici”, per il fatto che
don Guglielmo celebrava ogni giorno messa in
latino.
SERVIZIO a pag.5
GARGANO
Parco del Gargano,
Gatta estingue
i dinosauri
CIAVARELLA a pag.14
SULL’ACCETTAZIONE DEI GAY LA CHIESA FOGGIANA SI DIVIDE
a scalpore la decisione dell’ex arcivescovo di Foggia, Mons. Giuseppe
Casale di benedire l’unione di Antonella e Debora, la coppia lesbica conF
volata a nozze simboliche a Torino. «Nei confronti di queste persone che vi-
DON FAUSTO PARISI
vono l’omosessualità non bisogna lanciare anatemi. Che vivano la loro vita
di relazione nel migliore dei modi possibili. Noi non possiamo interpretare il
pensiero di Dio sul tema - ha spiegato Casale -. Ormai, da un punto di vista
generale, si interpreta l’omosessualità come una malattia, una devianza ma
queste persone vanno affidate alla misericordia di Dio senza condanne».
Sul fronte opposto, invece, si registra la posizione dell’ex vescovo di LuceraTroia, Mons. Francesco Zarrillo, che al sito Pontifex, il 2 febbraio scorso, ha
dichiarato che gli omosessuali «non sono degni di ricevere la comunione, il
corpo di Cristo». Non la pensa così il sacerdote foggiano Don Fauso Parisi,
per cui «anche molti eterosessuali non sono degni di prendere la comunione, e evidentemente l’orientamento sessuale non dovrebbe coincidere con
la condizione spirituale dell’essere “in grazia di Dio”, perché è il peccato a
non rendere in grazia di Dio, non l’orientamento sessuale». Ricordere, poi,
lo “scontro” tra l’arcivescovo di Foggia, Francesco Pio Tamburrino, e l’allora
parlamentare foggiano Wladimir Luxuria, che l’arcivescovo non intendeva
ammettere, in quanto gay dichiarato, ad essere testimone di nozze di un
familiare. La polemica, finita su tutti i giornali, si risolse con la retromarcia
dell’Arcivescovo, anche se la cerimonia non ebbe comunque luogo per la
partecipazione di Luxuria all’Isola dei Famosi. (Dino Alice)
05
Foggia
Terzo appuntamento per le “Lezioni di cinema al Lanza (scuola meeting-cinema educational) nell’ ambito della VIedizione delle lezioni di cinema, che vedono la direzione artistica di Ppino Bruno. Mercoledì prossimo 10 marzo, presso l’aula magna del liceo foggiano, alle 9.30 l’attrice Valeria Solarino (nella foto), attrice di ‘culto’
del cinema contemporaneo, contesa da famosi registi quali Veronesi, D’alatri, Andò, Labate, Placido, incontrerà docenti, ex allievi, studenti e personale a.t.a. per una
‘lezione di cinema’ in forma di dialogo, dopo la proiezione del film ‘la febbre’ del regista Alessandro D’alatri (2005), in cui è protagonista insieme a Fabio Volo. Il film,
che è impreziosito dalla splendida colonna sonora del gruppo salentino dei ‘Negramaro’ (vincitore del nastro d’argento 2006) è stata definita dal regista ‘una divertente
dichiarazione d’amore e rabbia per l’Italia di oggi, dove la mediocrità e la burocrazia sono i nemici principali di un’intera nazione’.
02marzo2010
AL LANZA LEZIONE DI CINEMA CON LA SOLARINO
Il parroco di S. Luigi, don Guglielmo Fichera, trasferito a Monteleone perché diceva messa in latino
«Quel prete è un bubbone»
«Lo ha affermato l’Arcivescovo», denunciano diversi fedeli che difendono il sacerdote
«C
i dobbiamo liberare di questo
bubbone». Lo avrebbe detto l’Arcivescovo di Foggia, Francesco Pio
Tamburrino, riferendosi a don Guglielmo Fichera,
il parroco di San Luigi Gonzaga, storica parrocchia nel cuore antico della città, trasferito a Monteleone di Puglia. A riferirlo, sottoscrivendolo,
sono sei di un nutrito gruppo di fedeli della parrocchia di San Luigi che da settimane continua a
protestare contro il trasferimento del parroco, che
l’Arcivescovo avrebbe deciso perché il sacerdote
celebrava ogni giorno la messa in latino.
«Il nostro gruppo - dichiarano i firmatari del documento consegnatoci, che si riconoscono nel gruppo “Summorum pontificum” - ritiene che si sia trattato di un trasferimento per motivi ideologici. È notoria l’ostilità del vescovo verso la Messa tradizionale e il Motu proprio del Papa. Il trasferimento è stato presentato
(mascherato) col codice di diritto canonico, ma il vero motivo
è solo una decisione ideologica. La grande discontinuità tra il
“prima” e il “dopo” Don Guglielmo a S. Luigi Gonzaga,
è stata voluta, ricercata, provocata e imbastita anche con
metodi equivoci, ed essendo una decisione sbagliata ha
provocato frutti amari e rovinosi. Non c’era nessuna fretta e nessun motivo di trasferire don Guglielmo (si poteva
benissimo farlo restare ancora un anno e poi si sarebbe
provveduto al nuovo Parroco); Don Guglielmo non era
certamente l’unico sacerdote che poteva andare parroco
a Monteleone di Puglia. Don Guglielmo è stato trasferito
per motivi ideologici. A conferma di questa ostilità preconcetta, il nostro gruppo ha la certezza che in Curia,
nella prima metà di ottobre 2009, c’è stata una riunione,
durante la quale il vescovo ha esplicitamente affermato, riferendosi all’ex parroco di S. Luigi: “Ci dobbiamo liberare di questo
bubbone”. Ora uno che parla continuamente di comunione e
che si dichiara ”padre” non descrive suo figlio con quei termini,
neanche se fosse un figlio peccatore». Il gruppo parrocchiale,
dopo il trasferimento di don Guglielmo, ha anche scritto, il 22
dicembre scorso, all’arcivescovo per chiedere la celebrazione
UNA DELLE CELEBRAZIONI DELLA MESSA IN LATINO, OFFICIATA DA
DON GUGLIELMO FICHERA (RIPRESO ANCHE nella foto al centro)
della messa in latino. «Ma l’arcivescovo ci ha fatto sapere che
non è sua intenzione rispondere alla nostra lettera. Insomma, La
legittima richiesta del gruppo, nonostante costituisca un diritto
ormai sancito in tutta la Chiesa, è stata respinta. Eppure all’art.
8 del del Motu proprio “Summorum Pontificum” di Sua Santità
Benedetto XVI è scritto: “Il Vescovo, che desidera rispondere
a tali richieste di fedeli laici, ma per varie cause è impedito di
farlo, può riferire la questione alla Commissione ‘’Ecclesia Dei’’,
perché gli offra consiglio e aiuto”. Un aiuto che, purtroppo, non
riusciamo ad avere dal nostro Arcivescovo».