Progetto “Prevenzione

Transcript

Progetto “Prevenzione
Servizio delle Professioni Sanitarie
Infermieristiche ed Ostetriche
Gruppo “Evidence Based Nursing”
Progetto
“Prevenzione Cadute in Ospedale”
INDICE
PROGETTO “PREVENZIONE CADUTE”
Premessa
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
tabella I
tabelle II
tabella II/bis
tabella III
grafico infortuni
grafico fasce d’età (Gennaio-Giugno)
grafico per tipologia di caduta
grafico per eventi
SCOPO DELLA RICERCA
SPERIMENTAZIONE
IPOTESI DI RICERCA
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
4
5
5
7
7
8
9
10
10
11
13
13
13
pag.
pag.
14
14
pag.
14
pag.
pag.
15
15
pag.
15
pag.
pag.
15
16
OBIETTIVO DELLA RICERCA
OBIETTIVO GENERALE
OBIETTIVI SPECIFICI
CAMPO DI INDAGINE
CAMPIONE
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE
popolazione inclusa
popolazione esclusa
AREA DI ANALISI
AREE DI INTERESSE
TECNICHE E STRUMENTI DI INDAGINE
SCHEDA RILEVAZIONE CADUTE PAZIENTI
SCALA VALUTAZIONE RISCHIO CADUTE
CONSENSO INFORMATIVO ALLO STUDIO DI RICERCA
PROTOCOLLO A
PROTOCOLLO B
pag.
pag.
16
17
2
GRIGLIE RILEVAZIONE DATI SPERIMENTAZIONE PROGRAMMA INFORMATICO
PER L’ELABORAZIONE DEI DATI -ISTRUZIONI OPERATIVE PER I COLLABORATORIATTIVITÀ
DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA
TIMING – DIAGRAMMA DI GANTT
RISORSE UTILIZZATE
pag.
pag.
pag.
pag.
17
19
20
21
ALLEGATO 1
ALLEGATO 2
ALLEGATO 3
ALLEGATO 4
3
PROGETTO PREVENZIONE CADUTE
PREMESSA
La caduta accidentale di un paziente ricoverato presso una struttura ospedaliera
rappresenta un evento grave, tale evento è individuato dal Ministero della Salute,
nell’ambito del “Rischio Clinico” come “Evento Sentinella”.
Negli ultimi tempi, presso la Ns. Azienda, si sono verificati più casi di questi eventi avversi
che hanno posto in cattiva luce l’operato dei Professionisti che vi lavorano, al punto da
caratterizzare tali episodi con l’uso di uno sgradevole termine quale quello conosciuto come
“Malpractice”.
Appare doveroso, quindi, focalizzare questo aspetto da parte del Servizio delle Professioni
Sanitarie di questa Azienda Ospedaliera, tenendo conto che il ruolo infermieristico assolve
ad una funzione essenziale in merito all’assistenza e quindi l’infermiere stesso, quale
Professionista responsabile dell’atto assistenziale, deve essere in grado di attuare strategie
offensive per la prevenzione di tale fenomeno. Questo è possibile anche attraverso una
specifica ricerca che, analizzando in maniera scientifica il fenomeno, permetta di individuare
le criticità inerenti l’oggetto di studio ed elabori successivamente le strategie difensive sotto
forma di Linee Guida che consentiranno all’intero gruppo infermieristico di agire in maniera
univoca e coerente, abbandonando quell’ agire spontaneistico che troppo spesso vanifica e
mortifica gli atti assistenziali.
L’A.O.R.N. “A. Cardarelli” di Napoli è un’azienda che presenta quale “Mission Aziendale”
l’assistenza sanitaria rivolta all’Emergenza ed all’Alta Specialità (essendo punto di
riferimento per l’Italia Meridionale per quanto riguarda alcune specialità) ed essendo dotata
di D.E.A. di II° livello oltre all’ elisoccorso. Le finalità stesse dell’Azienda rappresentano un
richiamo molto forte per l’utenza che si rivolge, spesso in modo inappropriato, alla Ns.
Azienda causando un notevole sovraffollamento con conseguenti problemi nell’erogazione
dell’Assistenza, che si concretizzano drammaticamente con i cosiddetti “ricoveri in barella”.
Ai suddetti problemi si riesce a sopperire con un forte spirito di abnegazione da parte del
personale dedito all’assistenza; tale dedizione però non sempre è sufficiente a fronteggiare
problematiche tanto complesse per la cronica carenza di strumenti che supportino l’operato
degli infermieri stessi.
4
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
Presso l’A.O.R.N. “A. Cardarelli” di Napoli è stata condotta un’indagine retrospettiva durata
sei mesi (dall’ 1 gennaio al 30 giugno 2007) sulle cadute dei degenti, analizzando le schede
di denuncia di infortunio compilate ai fini assicurativi e inoltrate alla Direzione Sanitaria.
Nella tabella seguente sono riportati i principali dati di attività dell’Azienda analizzati:
Tab. I Dati attività A.O.R.N. “A. Cardarelli” (1 Gennaio – 30 Giugno)
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
3401
3400
3857
3538
3694
3596
28812
26941
28975
27312
28839
27666
Degenza media
8,47
7,92
7,51
7,72
7,81
7,69
PL complessivi
926
925
928
956
956
956
N° dimessi
Giornate di degenza
Le variabili scelte per questa analisi riguardano sia le informazioni sul degente infortunato
(sesso, età, data di ingresso, diagnosi di ammissione, U.O. di degenza) che l’infortunio
stesso (data e ora, modalità e luogo, sede e grado dell’eventuale lesione riportata).
Nell’analisi delle cadute sono stati calcolati i seguenti indici in accordo con la letteratura
nazionale ed internazionale:
ƒ
Indice di caduta per 1000 gg di degenza (= n° di cadute / n° gg degenza) x 1000;
ƒ
Indice di caduta per 1000 dimissioni (= n° di cadute / n° dimissioni) x 1000;
ƒ
Indice di caduta per posto letto (= n° di cadute / n° posti letto);
ƒ
Indice di lesività (%) (= n° di cadute con lesioni / n° cadute totali) x 100.
Nel corso del periodo considerato sono stati effettuati 17.022 ricoveri per 168.545 giornate
di degenza (DM= 7,84) e sono state segnalate 118 cadute con un indice di lesività del 28%
(tabella II bis)
che hanno coinvolto 117 degenti, di cui 45 femmine (38%) e 73 maschi
(62%).
L’età media dei degenti al momento della caduta era di 57 Anni (range 1-89), più alta nelle
femmine (59 anni) rispetto ai maschi (55 anni). La durata media delle degenze al momento
5
dell’infortunio è stata di 8,5 giorni (range 1-17 giorni) e 18 infortuni si sono verificati nella
prima giornata di degenza. Le diagnosi di ammissione più frequenti riguardavano
principalmente le malattie dell’apparato cardiocircolatorio (44%), e sintomi, segni e altri
stati morbosi mal definiti (56%).
Il tasso di ripetitività di infortunio dei 117 degenti, anche con modalità diverse, è risultato
complessivamente dello 0,08% e nessun soggetto ha avuto infortuni nel corso di differenti
ricoveri.
L’indice di caduta per 1000 giornate di degenza era 0,7, l’indice di caduta per 1000
dimissioni 5,49 e quello per posto letto 0,125 (tabella II e II bis).
Tab. II Indici di caduta (1 Gennaio – 30 Giugno)
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
N° cadute
26
17
22
14
23
16
Indice caduta x 1000 gg
degenza
0,9
0,63
0,75
0,51
0,8
0,57
Indice caduta x 1000
dimissioni
7,64
5
5,7
3,95
6,22
4,44
Indice caduta x posti
letto
0,28
0,18
0,24
0,15
0,24
0,17
Indice di lesività
6,8%
4,2%
5,9%
3,4%
4,2%
3,5%
6
Tab. II bis (indici complessivi I° semestre 2007)
I° semestre 2007
N° cadute I° semestre 2007
118
Indice caduta x 1000 gg di degenza
0,7
Indice caduta x 1000 dimissioni
Indice caduta x posti letto
Indice di lesività
5,49
0,125
28
Riguardo la completezza delle schede di denuncia, emerge come nel corso del semestre
considerato sia migliorata la qualità della compilazione ed è opportuno precisare che tramite
il sistema sanitario informatizzato è stato possibile risalire ai dati mancanti relativi alla
degenza ma non a quelli relativi all’ orario e alla modalità di infortunio.
I tests statistici per determinare eventuali correlazioni tra età, gravità delle lesioni e
diagnosi di ammissione non hanno evidenziato differenze statisticamente significative.
È emersa una distribuzione uniforme per mese e giorno della settimana e la fascia oraria
con maggior numero di cadute è risultata quella notturna (20.00-08.00) con il 42% di
cadute. La maggior parte degli infortuni si sono verificati in camera di degenza (75 pari al
63.5%) e la distribuzione per modalità e luogo è riportata nella tabella III.
7
Tab. III Distribuzione delle cadute per mobilità e luogo
Modalità
Cadute
Stanza
degenza
Dal letto
49
In reparto
20
Dalla culla
5
Servizi
igienici
Atrio
corridoio
Ambulatorio
Nei viali
49
13
14
47
5
Dalla barella
15
15
Nei Viali
1
Dalle scale
1
0
Ambulatorio
Totale
Totale
1
74
13
29
1
1
1
118
Analizzando la casistica complessiva, emerge come i dati di questa analisi siano
confrontabili con la letteratura, sia per l’indice di caduta che per modalità e luoghi di
infortunio.
Gli indici di caduta sono rimasti pressoché invariati nel corso dei primi 5 mesi, mentre nel
mese di giugno si è assistito ad una loro diminuzione, l’età dei degenti coinvolti è
sovrapponibile per tutti i sei mesi e le UUOO nelle quali si sono verificati la maggioranza di
infortuni sono:
¾
XIIa Medicina, 16 eventi;
¾
Pediatria, 15 eventi;
¾
XIIIa Medicina, 9 eventi;
¾
Cardiologia con UTIC, 7 eventi;
¾
Oncologia, 7 eventi.
8
15
15
15
11 11
10
5
11
da0a16
anni
da17a64
anni
4
13
10
da0a16
anni
4
5
da65anni
in su
da17a64
anni
10
da65anni
in su
0
Grafico per numero
di eventi
FEBBRAIO 2007
GENNAIO 2007
da17a64
anni
1
Grafico per numero
di eventi
Grafico per numero
di eventi
da0a16
anni
8
5
da65anni
in su
2
0
0
10
MARZO 2007
15
10
8
11 11
6
5
4 4
da0a16
anni
da17a64
anni
10
da17a64
anni
5
da65anni
in su
0
da0a16
anni
1
0
Grafico per numero
di eventi
APRILE 2007
da0a16
anni
5
4 4
da65anni
in su
da17a64
anni
da65anni
in su
0
Grafico per numero
di eventi
MAGGIO 2007
Grafico per numero
di eventi
GIUGNO 2007
9
GRAFICO PER FASCE D’ETA’ SETTEMBRE 2007 (GENNAIO – GIUGNO)
65
60
d a 0 a 16 an n i
60
55
d a 17 a 64 an n i
50
45
d a 65 an n i in su
42
40
35
30
25
20
16
15
10
5
0
Grafico p er n u mero d i ev en ti
GRAFICO PER TIPOLOGIA DI CADUTA – 1° SETTEMBRE 2007 (GENNAIO – GIUGNO)
14
13
Cadute da
barella
13
12
11
Cadute dal
letto
11
10
10
9
9
8
Cadute in
reparto
Cadute dalla
culla
8
7
7
6
7
6
6
Cadute dalle
scale
5
4
4
3
3
3
2
2
1
0
Cadute nei
viali
1
1
0
0
Gennaio 07 Febbraio 07
0
Marzo 07
2
2
2
1
1
1
0
Aprile 07
0
0
Maggio 07 Giugno 07
10
5
0
Grafico per Eventi / Reparto - PRIMO SEMESTRE 2007
X III M edic ina 9
X X X V I P neum ologia 2
X X X I P neum ologia 1
X X V I Neurologia 2
X V I Chirurgia 2
X V Urologia 2
X I M edic ina 1
X M edic ina d'Urgenz a 4
V II Chirurgia 2
X II M edic ina 16
P ediatria 15
15
V I Chirurgia 2
O s s . Chirurgic a 4
O rtotraum atologia 4
O nc ologia 6
Nefrologia 2
NCH Funz ionale 3
NCH d'Urgenz a 5
IV M edic ina 5
III M edic ina 4
II Cardiologia 1
G inec ologia 2
G as troenterologia 3
E patologia 2
E m atologia 2
Derm atologia 1
CLS E 1
Chirurgia V as c olare 1
Chirurgia P ediatric a 1
Chirurgia E pato-B iliare 1
Chirurgia d'Urgenz a 4
UTIC 7
20
UTIC
Chirurgia d'Urgenza
Chirurgia Epato-Biliare
Chirurgia Pediatrica
Chirurgia Vascolare
CLSE
Dermatologia
Ematologia
Epatologia
Gastroenterologia
Ginecologia
II Cardiologia
III Medicina
IV Medicina
10
NCH d'Urgenza
NCH Funzionale
Nefrologia
Oncologia
Ortotraumatologia
Oss. Chirurgica
Pediatria
VI Chirurgia
VII Chirurgia
X Medicina d'Urgenza
XI Medicina
XII Medicina
XIII Medicina
XV Urologia
XVI Chirurgia
XXVI Neurologia
XXXI Pneumologia
XXXVI Pneumologia
11
In accordo con altri studi si rileva come la fascia oraria più pericolosa sia quella notturna e
vengono, sostanzialmente, confermati i dati relativi ai luoghi di infortunio.
Quest’ indagine costituisce un punto di partenza per ridurre la frequenza del fenomeno
“cadute” in ospedale e si inserisce nel contesto di un progetto di miglioramento della
qualità dell’assistenza che non può prescindere da una serie di azioni:
ƒ
Sensibilizzazione di tutto il personale addetto all’assistenza sulla necessità di
prevenire le cadute dei degenti;
ƒ
Diffusione dei dati relativi al fenomeno infortunistico tramite report periodici alle
varie Unità Operative;
ƒ
Individuazione dei soggetti che, per patologie in atto o pregresse o per determinati
trattamenti farmacologici, sono da considerare a maggior rischio di caduta;
ƒ
Esecuzione di un sopralluogo per rilevare i fattori concausali (clinici e non) non
riportati nella scheda di denuncia (es. terapia farmacologica, disponibilità di presidi
anticaduta, illuminazione dell’ambiente, ecc.)
In considerazione delle ripercussioni che ha il fenomeno delle “cadute” -sia sulla salute dei
degenti che sulla struttura ospedaliera in termini di aggravio organizzativo ed economico
conseguente al prolungamento della degenza-, appare quindi necessario attuare uno
specifico Programma di Prevenzione delle cadute, la cui applicazione in altre realtà
ospedaliere ha portato ad importanti miglioramenti.
SCOPO DELLA RICERCA
Lo scopo della ricerca è quello di verificare, sperimentalmente, l’efficacia delle azioni di
monitoraggio dei fattori di rischio di caduta per i pazienti ricoverati, nonché di verificare la
capacità predittiva degli strumenti di valutazione del rischio caduta scelti dal gruppo di
ricerca aziendale ed, inoltre di abbattere l’incidenza del fenomeno cadute con relativa
verifica sull’impatto organizzativo.
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SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione avrà la durata di 1 anno (1° ottobre 2007-30 settembre 2008). La
sperimentazione coinvolgerà 4 Unità Operative così suddivise:
Gruppo sperimentale (protocollo A)
XIIa Medicina
XIIIa Medicina
Gruppo di controllo (protocollo B)
Oncologia
Cardiologia con UTIC
IPOTESI DI RICERCA
L’ipotesi della ricerca è quella di verificare se l’applicazione di interventi di prevenzione
delle cadute accidentali rilevati attraverso strumenti validati, ovvero modificati, riduce
l’incidenza delle cadute stesse.
OBIETTIVI DELLA RICERCA
OBIETTIVO GENERALE
Riduzione dal 30% al 50% delle cadute accidentali.
OBIETTIVI SPECIFICI
a) verificare frequenza e caratteristiche del fenomeno cadute nella Ns. Azienda;
b) individuare le caratteristiche dei pazienti a rischio caduta;
c) individuare i fattori di rischio ambientali e strutturali che aumentano il rischio di
caduta;
d) applicare il Protocollo Sperimentale ad almeno il 90% dei pazienti a rischio;
e) validare strumenti di rilevazione e di indagine predisposti dal gruppo di ricerca
aziendale.
CAMPO DI INDAGINE
CAMPIONE
Il campione è definito dall’insieme dei pazienti ricoverati presso le Unità Operative nelle
quali, attraverso l’indagine svolta dall’ 01/01/2007 al 30/06/2007, si sono verificate più
13
cadute accidentali. Tale campione parteciperà alla sperimentazione nel periodo che va
dall’ 01/10/2007 al 30/09/2008.
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE:
POPOLAZIONE INCLUSA
•
Pazienti ricoverati presso le Unità Operative individuate attraverso lo studio
osservazionale.
POPOLAZIONE ESCLUSA
•
Pazienti ricoverati presso altre Unità Operative;
•
Pazienti a I.C.D. (Ingresso a Ciclo Diurno);
•
Pazienti allettati con patologie gravi.
AREA DI ANALISI
AREE DI INTERESSE:
1. XIIa Medicina interna ad indirizzo Angiologico e per lo Studio delle
Cerebrovasculopatie;
2. XIIIa Medicina ad indirizzo Geriatrico;
3. Oncologia;
4. Cardiologia con U.T.I.C.
TECNICHE E STRUMENTI DI INDAGINE
SCHEDA RILEVAZIONE CADUTE PAZIENTI (allegato 1)
La scheda descrittiva è di facile interpretazione e compilazione e va compilata
immediatamente, ovvero entro tre ore dopo l’evento caduta.
Essa è composta da quattro sezioni.
La prima sezione è utile per la rilevazione dei dati anagrafici, dei dati relativi al ricovero
(la data ricovero, le Unità Operative, la diagnosi d’ingresso, ecc.) e dalla dichiarazione di
chi era presente al momento dell’evento.
La seconda sezione riguarda la modalità della caduta (da posizione eretta, da seduto, dal
letto, dalla barella o altro).
La terza sezione indaga sui presunti motivi che hanno causato l’evento (perdita di
coscienza, di equilibrio, scivolata).
La quarta ed ultima sezione serve per la rilevazione del luogo dove è avvenuto l’evento
(stanza, corridoio, bagno, scale, ecc.) e l’eventuale lesione riportata.
14
SCALA VALUTAZIONE RISCHIO CADUTE (Conley mod.) (allegato 2)
Per il nostro studio sperimentale abbiamo scelto, come strumento di valutazione del
rischio cadute, la scala “CONLEY” a cui abbiamo apportato alcune modifiche per
adeguarla alle nostre esigenze di ricerca.
Ciò è dovuto al fatto che la scala Conley è specifica per una popolazione anziana (età
uguale o maggiore di 65 anni) mentre il campione per la nostra sperimentazione non è
stato scelto in base all’ età bensì alla tipologia di malato e all’ Unità Operativa di
appartenenza. Infatti sono state scelte le quattro Unità Operative in cui sono stati
osservati più eventi durante i sei mesi di osservazione.
Tale sperimentazione servirà anche ad un’ eventuale validazione dello strumento
modificato dal gruppo di ricerca aziendale.
CONSENSO INFORMATO ALLO STUDIO DI RICERCA (allegato 3)
PROTOCOLLO A (gruppo sperimentale)
•
consenso informato;
•
scala valutazione rischio cadute;
•
protocollo assistenziale prevenzione cadute;
•
scheda rilevazione cadute pazienti.
PROTOCOLLO B (gruppo controllo)
•
scheda rilevazione cadute pazienti.
GRIGLIE RILEVAZIONE DATI SPERIMENTAZIONE
PROGRAMMA INFORMATICO PER L’ ELABORAZIONE DEI DATI
ISTRUZIONI OPERATIVE PER I COLLABORATORI (allegato 4)
ATTIVITA’
1. Individuazione del problema;
2. Raccolta bibliografica;
3. Predisposizione strumenti operativi;
4. Consulenza con uno statistico;
5. Stesura del progetto di ricerca;
6. Presentazione del progetto alla Direzione Aziendale;
7. Presentazione del progetto al Comitato Etico Aziendale;
15
8. Riunione di lavoro tra i Coordinatori di Unità Operativa, il Responsabile della ricerca
e il Gruppo di Collaboratori;
9. Riunione di lavoro plenaria comprendente il Responsabile della Ricerca, il Gruppo
dei Ricercatori, i Coordinatori di Unità Operativa e tutti i Collaboratori per la
presentazione del progetto, dove verranno illustrate le istruzioni operative
riguardanti l’inclusione dei soggetti nello studio, i Protocolli Operativi e le griglie di
rilevazione dei dati;
10. Riunione di lavoro tra il Consulente statistico ed il Gruppo di Ricerca per analizzare
le eventuali osservazioni rilevate nell’incontro con i Collaboratori della Ricerca;
11. Consegna del materiale ai coordinatori delle Unità Operative in cui avverrà la
sperimentazione;
12. Selezione del campione da includere nel Progetto di Ricerca;
13. Richiesta di adesione al Progetto e consenso informato;
14. Definizione dei Gruppi (controllo e sperimentale), attribuzione di un codice e
indicazione dei protocolli ad essi collegati;
15. Attivazione
di
una
polizza
assicurativa
per
i
soggetti
inclusi
nel
gruppo
sperimentale (eventuale);
16. Inizio delle attività di ricerca nelle Unità Operative coinvolte;
17. Riunione di lavoro a metà ricerca tra Responsabile e Coordinatori;
18. Definizione del termine della sperimentazione;
19. Trasmissione griglie al centro-pilota (Direzione Infermieristica Aziendale);
20. Elaborazione dei dati con la consulenza dello Statistico;
21. Riunione di lavoro tra il gruppo di Ricercatori ed i Coordinatori per la presentazione
e discussione dei risultati della ricerca;
22. Divulgazione dei risultati della ricerca;
23. Ringraziamenti.
Per eventuali dubbi o chiarimenti contattare la Direzione Infermieristica
Aziendale, per comunicare con i Responsabili della Ricerca, al n° di telefono
081-747.40.39
16
DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA
Problema scientifico
Raccolta bibliografica
Strumenti operativi
Consulenze
Stesura progetto
Presentazione
Aziendale
Riunione
Coordinatori + ricercatori
Riunione plenaria
Riunione
Coordinatori + Consulenti
Consegna materiale ai
Coordinatori
Definizione
Campione
Adesione e consenso
informato
Definizione
dei gruppi
PROTOCOLLO A
PROTOCOLLO B
Inizio attività di
sperimentazione
Registrazione
dati
Riunione di lavoro
a metà sperimentazione
Termine
sperimentazione
Raccolta ed
Elaborazione dati
Riunione e discussione
dei risultati
Divulgazione risultati della
sperimentazione
17
30-11-2008
15-11-2008
31-10-2008
15-10-2008
30-09-2008
31-03-2008
01-10-2007
01-10-2007
01-10-2007
03-10-2007
01-10-2007
02-10-2007
01-10-2007
30-09-2007
29-09-2007
29-09-2007
29-09-2007
29-09-2007
28-09-2007
27-09-2007
24-09-2007
21-09-2007
15-09-2007
10-08-2007
09-06-2007
12-07-2007
06-06-2007
03-05-2007
Servizio delle Professioni Sanitarie
Infermieristiche ed Ostetriche
Progetto Prevenzione Cadute in Ospedale
01-05-2007
TIMING
Diagramma di Gantt: attività progetto di ricerca “Prevenzione Cadute in Ospedale”
01 – Individuazione del problema
02 – Raccolta bibliografica
03 – Predisposizione degli strumenti operativi
04 – Consulenza epidemiologica
05 – Stesura del progetto di ricerca
06 – Presentazione del progetto alle Dir. Aziendali
07 – Presentazione del progetto al Comitato Etico
08 – Riunione tra coordinatori e ricercatori
09 – Riunione plenaria
10 – Riunione tra responsabile + ricercatori
11 – Consegna materiale ai coordinatori
12 – Selezione del campione (in Iª applicazione)
13 – Richiesta adesione e consenso informato
14 – Definizione dei gruppi (in Iª applicazione)
15 – Attivazione polizza assicurativa (eventuale)
16 – Inizio delle attività di ricerca
17 – Riunione di lavoro a metà percorso di ricerca
18 – Termine sperimentazione
19 – Trasmissione dati al centro pilota
20 – Elaborazione dei dati
21 – Riunione termine applicazione progetto
22 – Divulgazione dei risultati della ricerca
23 - Ringraziamenti
Responsabile della ricerca
Resp. + gruppi ricercatori
Coordinatori di UU. OO.
Coordinatori di UU. OO.
18
RISORSE UTILIZZATE
UMANE
N° 1 Responsabile del progetto
N° 1 Responsabile della ricerca
N° 7 Infermieri Ricercatori
N° 4 Coordinatori di UUOO
N° 84 Infermieri di UUOO
N° 1 Consulente Statistico
N° 2 Assistenti Amministrativi
N° 1 Esperto grafico
STRUMENTALI
N° 3 Personal Computer collegati in rete
N° 1 Fax + linea telefonica autonoma
N° 1 Fotocopiatrice
BENI DI CONSUMO
N° 80 risme carta formato A4
N° 40 risme carta formato A3
N° 100 penne biro nere
N° 40 matite
N° 8 temperamatite
N° 80 evidenziatori vari colori
N° 8 spillatrici
N° 4 spillatrici grandi
N° 120 cartelline con alette
N° 20 faldoni varie misure
N.B.
Le risorse umane sono tutte reperibili tra i dipendenti dell’Azienda, quindi non
sono previsti costi aggiuntivi ai costi ordinari aziendali.
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ALLEGATO 1
A.O.R.N. “A. CARDARELLI”
Via A. Cardarelli, 9 – 80131 Napoli
SERVIZIO PROFESSIONI INFERMIERISTICHE SCHEDA DESCRITTIVA DELLA
CADUTA DEL PAZIENTE
U.O. ……………………………………………………………..
Cognome: .............................................
Nome: ....................................
Data di nascita: ....../....../............. (età ...........)
Data di ricovero: ....../....../.............
Sesso:
M
F
Diagnosi: ………………………………………………
Data dell'evento: ....../....../............. Ora: ............
Chi era presente:
nessuno
altri pazienti
familiari
personale sanitario
Altro.................................................................................................................
...............................................................................................................
Modalità caduta:
caduto dalla posizione eretta
caduto da seduto
caduto dal letto
caduto dalla barella
Altro....................................................................................................................................
.......................................................................................................................................
Motivo:
perdita di forza
perdita di equilibrio
scivolato con pavimento asciutto
perdita di coscienza
scivolato con pavimento bagnato
inciampato
ignoto
Altro.................................................................................................................
....................................................................................................................
Luogo:
stanza
corridoio
bagno
scale
Altro:...............................................................................................................
Che cosa stava facendo il paziente quando è caduto? ..........................................................
Lesione riportata :
tipo ……………………………………………………
sede ………………………………………………
L’Infermiere Ricercatore
20
ALLEGATO 2
SCALA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CADUTA DEL
PAZIENTE
Data di rilevazione
…../….../……….
Cognome ……………………………………….… Nome ……………………………..….
Data di nascita ….../….../……..
Sesso
M
F
Data di ricovero ……./….../………..
N.N.
E’ caduto nel corso degli ultimi 3 mesi ? …………………………….
SI
1
NO
0
Ha mai avuto vertigini o capogiri negli ultimi 3 mesi? …………… SI
1
NO
0
Ha necessità di andare in bagno con particolare frequenza ……. SI
(meno di 3 ore)?
1
NO
0
Le è mai capitato di perdere urina e feci mentre si recava in bagno? SI 1 NO 0
Ha difficoltà a muoversi nel letto/barella? ……………………………….. SI 2 NO
Ha difficoltà a mantenersi in posizione eretta? ………………………… SI 2
Ha difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane?………………
Presenta una delle seguenti patologie? se
SI
0
NO 0
SI 1 NO 0
quali:
cerebrovascolari (ictus, tia, tumori cerebrali, trauma cranico)
neurologiche (demenze, epilessia, sclerosi multipla, cefalea, etc…)
cardiache (IMA, scompenso cardiaco, ipertensione, etc…)
Deterioramento cognitivo (osservazione infermieristica)
E’ disorientato e/o confuso?……………………………………………… SI
2
NO
0
E’ agitato
…………………………………………………………………….. SI
2
NO
0
Presenta alterazioni della capacità di giudizio/mancanza
del senso del pericolo? …………………………………………………….. SI
2
NO
0
Presenta deficit della vista?
2
NO
0
……………………………………………
SI
21
Presenta deficit dell’udito? ………………………………………………… SI
2
NO
0
Compromissione della marcia, passo strisciante,
marcia instabile? ……………………………………………………………….. SI
5
NO
0
Totale punteggio …………………………………………………………………
TABELLA RISCONTRO RISCHIO
RISCHIO BASSO ………………………………………. da 0 Punti
a 3 Punti
RISCHIO MEDIO ……………………………………….. da 4 Punti
a 8 Punti
RISCHIO MEDIO-ALTO ………………………………. da 9 Punti a 13 Punti
RISCHIO ELEVATO ……………………………………. MAGGIORE di 13 Punti
22
ALLEGATO 3
MODULO DI CONSENSO INFORMATO
Per la partecipazione da parte del paziente al protocollo di studio “Progetto
prevenzione cadute in ospedale”
1a Parte: da lasciare al paziente
INTRODUZIONE
Col presente modulo la invitiamo a partecipare ad uno studio che si propone di verificare
se l’applicazione di interventi di prevenzione delle cadute accidentali rilevati attraverso
strumenti valicati (ovvero modificati), riduce l’incidenza delle cadute stesse.
La sua partecipazione a questo studio è completamente volontaria: un suo rifiuto a
partecipare o il suo ritiro non comporterà alcuna penalità o perdita di benefici.
Cos’è il consenso informato
Per
partecipare
allo
studio
in
questione
abbiamo
bisogno
del
suo
consenso.
Questo consenso si deve basare su informazioni adeguate: solo dopo averle spiegato lo
scopo dello studio e quale sarà il suo coinvolgimento, potrà decidere di firmare o meno
questo modulo di consenso.
Riservatezza
La informiamo che, ai fini della sua partecipazione al presente studio, è necessario
raccogliere i suoi dati personali ovvero le sue iniziali, il sesso, la data di nascita, i dati
clinici ed eventuali altri dati in quanto funzionali alla corretta esecuzione dello studio.
I dati in oggetto saranno trattati nel pieno rispetto della Legge 675/96 - relativa alla
Tutela dei dati personali - e successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso si
tratterà sempre di dati da lei comunicati e non di dati pervenuti da altre fonti. I dati
indicati saranno da noi raccolti e trasmessi in forma anonima, esclusivamente in funzione
della realizzazione dello studio e della sua partecipazione ad esso. I dati non saranno
diffusi - cioè resi pubblici, ad esempio attraverso pubblicazioni scientifiche, statistiche,
convegni scientifici - se non in forma rigorosamente anonima.
23
MODULO DI CONSENSO INFORMATO
al protocollo di studio: “Progetto prevenzione cadute in ospedale”
II parte: da allegare alla scheda di raccolta dati
Rispondere in modo appropriato apponendo una crocetta sul SI o sul NO
Ho ricevuto informazioni adeguate sul protocollo “Progetto prevenzione cadute
in ospedale”
Ho avuto la possibilità di fare domande
Ho ricevuto una risposta soddisfacente alle mie domande
Ho parlato direttamente con l’infermiere ricercatore
Ho capito di essere libero di sospendere lo studio in qualsiasi momento senza
fornire spiegazioni sulla sospensione e senza compromettere il mio rapporto
con il medico che mi cura
Accetto volontariamente di permettere l'accesso, in forma anonima, ai miei dati
personali, anche quelli inerenti al mio stato di salute, raccolti nel corso delle
visite mediche
Sono stato informato ai sensi dell'art. 10 della Legge 31.12.1996 n. 675 sulla
tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali,
circa:
(a) le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i miei dati
personali
(b) la natura facoltativa del conferimento di tali dati
(c) la conseguenza di un mio eventuale rifiuto che renderebbe impossibile la
mia partecipazione
(d) i miei diritti contemplati nell'art. 13 della citata Legge 675/96
Acconsento, ai sensi della Legge 31.12.1996 n. 675, nonché dell'Autorizzazione
n. 2/1997 del Garante per la Protezione dei Dati Personali a che i miei dati
vengano registrati e a che, in forma anonima, possano essere trattati con
strumenti manuali, informatici e telematici e trasmessi a consulenti o
collaboratori esterni allo studio, all'amministrazione finanziaria dello Stato, ad
istituti previdenziali, assistenziali, assicurativi, ospedalieri per essere esaminati
e per divenire, insieme ai dati di altri pazienti oggetto di analisi statistica
ACCETTO DI PARTECIPARE A QUESTO STUDIO
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Napoli lì ____/____/________
Paziente o garante legale
Infermiere ricercatore
Stampatello
Stampatello
Firma
Firma
24
ALLEGATO 4
PROTOCOLLO INFERMIERISTICO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE
Il protocollo ha lo scopo di prevenire il rischio di cadute accidentali durante il
ricovero ospedaliero ed è destinato ai pazienti che presentano:
•
alterazioni comportamentali
•
alterazioni dello stato di coscienza
•
alterazioni a carico dell’apparato locomotore
PROCEDURA
1) identificazione dei pazienti a maggior rischio di caduta
2) raccolta dati all’ingresso (atta a valutare se ci sono state precedenti
cadute e le circostanze in cui sono avvenute)
3) valutazione dello stato di coscienza del paziente (presenza di eventuali
malattie
acute
o
croniche,
assunzione
di
psicofarmaci,
droghe,
vasodilatatori, diuretici, ipo e ipertensione)
4) introduzioni di modifiche ambientali nei locali che ospitano pazienti a
rischio
5) illustrazione
degli
ausili
a
disposizione
nella
camera
di
degenza
( illuminazione, campanelli di chiamata, etc…)
6) illustrazione dell’ubicazione dei servizi igienici e degli spazi comuni
7) fornitura di ausili per la deambulazione (tripodi, carrozzine, comoda,
etc…)
8) valutare
ed
eventualmente
suggerire
al
paziente
l’abbigliamento
adeguato (calzature adeguate, divieto di pantaloni troppo lunghi o che
non consentono libertà di movimento, etc…)
9) applicazione di mezzi contenitivi, previo consenso informato, (spondine
per letto o barella) a quei pazienti con alterazione dello stato di
coscienza.
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INDICAZIONI GENERALI PER TUTTI I RISCHI
( BASSO, MEDIO, MEDIO-ALTO, ELEVATO)
Si raccomanda:
a) l’uso di scarpe antiscivolo (evitare le ciabatte e controllare che il paziente
indossi scarpe della giusta misura)
b) l’uso di abbigliamento adeguato (divieto per i pantaloni troppo lunghi o
che non consentono libertà di movimento)
c) il controllo del buon posizionamento del pannolone, se il paziente ne è
portatore
PROCEDURE PER IL RISCHIO BASSO
La procedura per il rischio basso prevede il rispetto dei primi 6 punti da
integrare con le direttive per le strategie ambientali che prevedono :
1) la rimozione del mobilio basso che può costituire inciampo alle persone
2) il controllo del giusto illuminamento degli ambienti di degenza
3) la verifica dell’accessibilità da parte dei pazienti ai pulsanti di chiamata
in aggiunta si raccomanda la non somministrazione dei diuretici prima
del riposo notturno.
PROCEDURE PER IL RISCHIO MEDIO E MEDIO-ALTO
Far riferimento alle indicazioni per il rischio basso da completare con le
seguenti raccomandazioni:
1) fornire ausili per la deambulazione ai pazienti con difficoltà motorie
2) assistenza ai pazienti con alterazioni del sensorio
3) divieto tassativo di recarsi da soli al bagno per i pazienti contemplati in
questo livello di rischio
PROCEDURE PER IL RISCHIO ELEVATO
Per tale livello di rischio attenersi alle procedure previste per il rischio medio e
medio-alto con l’aggiunta della contenzione, previo consenso informato, ai
pazienti con alterazione dello stato di coscienza.
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