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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “DON BOSCO” – P ADOVA
CLASSE 2ª A
ANNO SCOLASTICO 2012-13
ITALIANO
COMPITI PER LE VACANZE
Eccoti alcuni compiti da eseguire. In estate il tempo libero non ti mancherà. Fatti un orario
settimanale e distribuisci questi esercizi in giorni stabiliti, a piccole dosi, in modo da evitare
l’abbuffata finale a settembre.
Puoi fissare delle scadenze; ad es.
 Giugno: una prova Invalsi, un tema, due prove di comprensione, 6 esercizi di grammatica
 Luglio: un tema, una prova Invalsi, una scheda di lettura, 5 esercizi di grammatica
 Agosto: due prove di comprensione, scheda di lettura, 6 esercizi di grammatica
 Settembre: una prova Invalsi, 4 esercizi di grammatica, scheda de Un sacchetto di biglie
A) Lettura
Una buona lettura non ti farà male! Eccoti un elenco di libri fra cui ne leggerai almeno tre (non
dello stesso genere) di cui uno obbligatorio: J. Joffo, Un sacchetto di biglie, Sansoni per la scuola.
Su questo testo sarà fatta una verifica scritta in classe.
Ragazzi e ragazze
Anna Frank, Diario
A. Petrosino, Un anno con Jessica, Sonda.
S. Tomaš, Una ragazza di Osijek, Signorelli.
S. Roncaglia, Caro Johnny Depp, Fanucci editore.
D. e R. Luciani, Andrea & Andrea, Giunti.
R. Dahl, Boy, ed Salani
S. Townsend, Diario segreto di Adrian Mole di anni 13 e ¾, A. Mondadori Scuola
M. G. Bauer, Non chiamatemi Ismaele, A. Mondadori Scuola.
Attualità
V. Zucconi, Storie da non credere, Einaudi scuola
D. Ellis, Sotto il burqa, ed. Fabbri editori
F. D’Adamo, Storia di Iqbal, Salani Narrativa.
N. Ammaniti, Io non ho paura, Einaudi Scuola.
K. Hosseini, Mille splendidi soli, Salani Narrativa.
L. Vastano, Tutta un’altra musica in casa Buz, Le Monnier Scuola.
E. Casavola, L’onda del porto, Le Monnier Scuola.
M. Turra, Il gioco rubato, Le Monnier Scuola.
M. Papeschi, Le strade di Amid, A. Mondadori Scuola.
Storia
D. Morelli, I ragazzi delle barricate, Mursia Scuola
D. Lenzi, Sotto i cieli della rivoluzione, Mursia Scuola
L. Levi, Cecilia va alla guerra, Mursia scuola
C.M. Russo, Due amici e un nemico, Mursia scuola
H. Schneider, Stelle di cannella, Mursia scuola
J. Joffo, Un sacchetto di biglie, Sansoni per la scuola
Fantasy
E. Colfer, Artemis Fowl, Mondadori.
C.A.Smith, Hyperborea, Fanucci editore.
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani.
C. Paolini, Eragon, Rizzoli.
J. Spinelli, La tessera della biblioteca, Mondadori.
K. Lasky, I guardiani di Ga’ Hoole, Mondadori.
M. Ende, Le avventure di Jim Bottone, Einaudi.
Avventura
J. Guillou, Il templare, Corbaccio.
A. Dumas, Il conte di Montecristo, Salani.
J. Verne, Ventimila leghe sotto i mari, editrice Piccoli.
J. Verne, Un capitano di quindici anni.
M Crichton, Il mondo perduto, Garzanti.
R.L.Stine, Metamorfosi totale, Mondadori.
R. Piumini, L’oro del Canoteque, Einaudi ragazzi.
M. Twain, Le avventure di Tom Sawyer
E. Salgari, Le tigri di Mompracem, editrice Piccoli.
Giallo
E. Queen, Il delitto alla rovescia, Mondadori.
E. Queen, La febbre dell’ottone, Mondadori.
E. Queen, Il gatto dalle molte code, Mondadori.
E. Queen, Il mistero delle croci egizie, Mondadori.
E. Queen, I denti del drago, Mondadori.
E. Queen, Le prime avventure di Ellery Queen, Mondadori.
E. Queen, Sorpresa a Mezzogiorno, Mondadori.
A. C. Doyle, Le avventure di Sherlock Holmes, Newton Compton.
I. Asimov, Largo ai vedovi neri, Rizzoli.
A. Christie, Tre topolini ciechi e altre storie, Mondadori
C. Barker, La casa delle vacanze, Bompiani.
P. Van Loon, Mai mordere i vicini, Salani.
B. Balliet, Veermer e il codice segreto, A. Mondadori Scuola
B) Scrittura

Nel Fascicolo prove di verifica esegui:
 le prove di comprensione:
Ho talento!, pag. 19-22; Un’indagine di Nero Wolfe, pag. 25-28; Un buon affare, pag. 29-32;
L’ultimo falò delle vanità…, pag.35-37
 i due temi (tracce) proposti a pag. 23 e pag. 24 del fascicolo
 Fa’ la scheda di lettura dei tre libri letti nell’estate
 Esegui le tre prove INVALSI (vedi fogli seguenti)
C) Analisi grammaticale
1. Nelle seguenti frasi indica in parentesi se lo, la, gli, le svolgono la funzione di articolo (A) o
di pronome personale (P).
Ricorda che mentre l’articolo precede il nome e ne indica il genere e il numero, il pronome si
usa al posto del nome e ne assume le funzioni.
1. Lo (...........) zio Giulio è avvocato e tutti lo (...........) stimano moltissimo.
2. Ho cucinato una pizza squisita, ma Elena non la (............) mangia perché preferisce la (............)
bistecca. 3. Gli (...........) hai chiesto perché non ha portato gli (...........) scarponi da sci? 4. Quando è
arrivata Michela, le (...........) ho fatto vedere tutte le (...........) mie collezioni di francobolli.
2. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi relativi. Attenzione: 3 frasi non
contengono un pronome relativo.
1. Sei l’unico amico di cui mi fido.
2. Sono molto saggi i consigli che ti ha dato.
3. Oggi non so che fare. Che noia!
4. La famiglia da cui proviene è molto modesta.
5. Non mi piace il quartiere in cui abiti.
6. Il motivo per cui siamo qui è molto serio.
7. Penso che Mirella dedichi poco tempo allo studio.
8. Ma che pretendi da noi?
9. L’amica con la quale mi hai visto suona benissimo la chitarra.
10. Quel rumore che viene dalla strada è assordante.
3. Completa le seguenti frasi con i pronomi relativi corretti scegliendoli opportunamente fra
quelli sotto riportati.
su cui – nel quale – da cui – cui – di cui – con cui – che
1. Ti piace il CD .......................... ti ho regalato?
2. Spesso dice cose .......................... si pente amaramente.
3. Marco è l’unico .......................... gioco volentieri.
4. Indicami il luogo .......................... hai perso la sciarpa.
5. L’autobus .......................... abbiamo viaggiato era molto affollato.
6. La città .......................... provengo si trova nel Veneto.
7. Per la ricerca di scienze non abbiamo nessuno .......................... chiedere aiuto.
4. Distingui le vari funzioni del si: pronome riflessivo (PR), impersonale (I) o passivante (P)?
Anna si lava con il sapone profumato (……..). Si pensava che tu fossi partita in crociera per le
Maldive (……..). Si raccontano tante storie sul tuo conto, ma io non ci credo (……..).Non si
possono spiegare queste stranezze, nemmeno con i tuoi intelligenti ragionamenti (……..). Si dirà
che non sono molto furbo, ma so di essere leale (……..).Quando è ora di tornare a casa, i ragazzi si
salutano sempre affettuosamente (……..).
5. Distingui le vari funzioni del che: pronome relativo (PR), pronome interrogativo (PI),
aggettivo interrogativo (AI) Pronome esclamativo (PE), aggettivo esclamativo (AE),
congiunzione (C).
Ho domandato di che argomento stessero discutendo, ma non mi hanno risposto. ……..).
La leggenda che mi ha raccontato l’insegnante è molto antica.(……..). Non parlatemi! Non
immaginate che ho visto ieri in centro! (……..). Posso prestarti un giallo o un libro fantasy: che
preferisci? (……..). Che interessante ricerca si potrebbe fare sulle tradizioni popolari!(……..).
Non so con precisione che ore siano. (……..). Non capisco che stia succedendo oggi.(……..).
C’era una volta una vecchina che abitava in soffitta.(……..). Il discorso è stato lunghissimo. Che
noia! (……..). Promettimi che ti comporterai bene d’ora in poi. (……..). Complimenti! Mi è stato
detto che sei stato promosso con voti splendidi. (……..).
Analisi logica
1. Nelle seguenti proposizioni sottolinea in rosso i predicati verbali, in blu i predicati nominali.
1. Con un temporale così violento non dovresti uscire. 2. Durante la riunione ci sono stati degli
interventi interessanti. 3. “Una” è articolo indeterminativo. 4. In quella circostanza fummo molto
prudenti. 5. Con chi potrei studiare? 6. Quella borsa è mia. 7. Bambini, cominciate a leggere. 8.
Siamo dalla nonna Lia.
2. Per ciascuna delle seguenti frasi indica con una crocetta se il pronome relativo che è
soggetto o complemento oggetto.
Soggetto
1. Ho dimenticato il titolo del libro che devo regalare.
2. Anna telefona tutte le sere al ragazzo che ha conosciuto
alla festa.
3. State mangiando l’arrosto che è stato preparato da
mia madre.
4. Il vestito che indosso più volentieri è quello rosso.
5. Mio zio, che torna oggi dalla Francia, passerà le
vacanze da noi.
6. Quel ragazzo che mi hai presentato mi è molto simpatico.
7. Nella vita ci sono momenti che ricordi per sempre.
8. Sappiamo tutto dei guai che hai combinato.
compl. oggetto
















3. Nelle seguenti proposizioni sottolinea in rosso gli attributi, in blu le apposizioni.
1. Di ritorno da scuola ho incontrato lo zio Maurizio.
2. Questa canzone è un grande successo del famoso cantante Lucio Dalla.
3. I Longobardi furono sconfitti dal valoroso Carlo Magno, re dei Franchi.
4. Chiara, la figlia di tuo fratello, è una ragazzina dall’intuito straordinario.
5. Camilla avrà letto press’a poco cinque pagine di questo stupendo romanzo di Paulo Coelho,
famoso scrittore contemporaneo.
6. Quando consegnerete il regalo alla signora Silvia, la portinaia del condominio di vostra
madre?
7. Mio nipote Filippo è agitato per la difficile interrogazione di scienze di domani.
8. Giorgio, da piccolo, aveva molti tic nervosi.
9. Il fax, come strumento di comunicazione, è eccezionale per la sua rapidità.
10. Nelle ultime ore il fiume Adige si è notevolmente ingrossato.
4. Distingui tra loro (sottolineandoli in modo diverso) i complementi di specificazione, i
soggetti partitivi e i complementi oggetto partitivi.
A) Mi compri dei pattini nuovi?
B) I lacci degli scarponi si sono rotti.
C) Mi fai vedere l’album delle fotografie?
D) Vorrei comprare delle pentole nuove.
E) Fidati sempre del tuo istinto.
F) Ho dei sassolini dentro ad una scarpa.
G) In quel negozio ci sono dei vestiti da sera davvero bellissimi.
H) Delle hostess molto carine si prendevano cura dei piccoli passeggeri dell’aereo.
5. Distingui tra loro (sottolineandoli in modo diverso) i complementi di specificazione e di
denominazione.
A) La città di Genova è la patria di Cristoforo Colombo.
B) Le cascate del Niagara sono molto famose nel mondo.
C) Sono ritornato al paese dei nonni per la festa di Ognissanti.
D) L’isola di Salamina è nota per la vittoria dei Greci contro i Persiani.
E) Il Comune di Milano ha organizzato la festa dei Navigli.
F) Il secondo figlio della zia Francesca è stato battezzato con il nome di Maurizio.
G) Gli amici di mio figlio mi hanno spedito una cartolina raffigurante il golfo di Napoli.
H) Il centro storico di Vicenza è chiuso al traffico delle automobili.
6. Distingui tra loro (sottolineandoli in modo diverso) i complementi di specificazione, di
denominazione e partitivo.
A) Virgilio è l’autore di un poema epico che porta il titolo di Eneide.
B) Quale dei giocattoli della vetrina hai scelto?
C) Compio gli anni nel mese di maggio.
D) Nessuno dei bambini ha pianto per l’assenza dei genitori.
E) Dovresti fare un po’ di ginnastica per combattere l’aumento del peso.
F) La mia compagna di banco è Lucia.
7. Indica da che tipo di verbo dipende il complemento di termine presente in ogni frase.
Transitivo
attivo
Transitivo Intransitivo
passivo
attivo
Abbiamo consegnato i compiti alla professoressa.
Il bambino sorrideva alla mamma.
Hai pensato ai regali di Natale?
Sei stato ammesso al concorso?
Avete parlato agli organizzatori della gita?
A chi hai consegnato le chiavi di casa?
Perché non ubbidisci alla nonna?
A Corrado non è ancora stato pagato lo stipendio.
Quell’avaro di Andrea ha regalato a Gina tre
caramelle.
Quello scherzo non è piaciuto al cugino di Marcella.
8. Distingui (sottolineandoli in modo diverso) se i pronomi presenti nelle frasi sono
complemento oggetto o di termine.
A) Perché lo avete rimproverato così duramente?
B) Per il suo compleanno gli abbiamo regalato una cravatta e una sciarpa.
C) Questo cornetto di corallo le porterà fortuna.
D) Le ho incontrate casualmente al parco.
E) Mi piacciono tutti gli animali.
F) Mi vuoi ascoltare, per favore?
G) Ti è stata comunicata l’ora della partenza?
H) Ti abbiamo aiutato molto nella gestione della tua attività.
I) Quella ragazza si vede brutta
L) Per il freddo eccessivo si è messo due maglioni
M) Ci hanno considerati due bravi ragazzi.
N) I suoi saluti ci hanno fatto piacere.
O) Vi salderò il conto al più presto.
P) Vi vedrò la prossima estate a Praga?
9. Sottolinea il complemento introdotto dalla preposizione da ed indica quale funzione svolge.
A) Non riusciva a parlare dall’agitazione …………
……...
C) È stato informato dal padre ………………
E) Era pallido dal terrore ………………
G) È stato allevato dai nonni ………………
B) Il cielo è stato squarciato da un lampo
D) Il miele è prodotto dalle api ………………
F) Era tormentato dal rimorso ………………
H) Piange dalla stanchezza ………………
10. Distingui (sottolineandoli in modo diverso) il complemento di fine o scopo dal
complemento di causa.
A) Dove hai messo il blocco per gli appunti?
B) Per uno sciopero ho trovato la biblioteca chiusa.
C) Che cosa desiderate per cena?
D) Domenica prossima andremo per funghi con i nostri cugini del Piemonte.
E) Marta non riesce a scrivere per una botta alla mano.
F) Aveva gli occhi gonfi per il gran
pianto.
G) Gli zii si sono congratulati con me per la mia promozione.
H) Gioisco per il tuo successo.
I) Vado a letto per un sonnellino.
11. Individua i complementi ed indica quale funzione svolgono nella frase.
COMPLEMENTO DI…
Condì l’insalata con l’olio di semi.
Ha rotto i vetri della finestra con un sasso.
Con le sue arie da superuomo è diventato insopportabile.
In quel lago i pesci sono morti per l’inquinamento.
Avete preparato gli attrezzi per il salto?
Carla mi ha informato per telefono del suo arrivo.
Mio fratello va a scuola in tram.
Te lo spedisco per posta elettronica.
MEZZO
CAUSA
SCOPO
12. Distingui (sottolineandoli in modo diverso) il complemento di modo dal complemento di
mezzo.
A) Le finestre della casa erano munite di grate di ferro.
B) Alla vista della sua ex fidanzata rimase di stucco.
C) Ritaglia questa sagoma con il taglierino.
D) Parlava chiaramente e con disinvoltura davanti al pubblico.
E) Raggiunse a fatica due degli obiettivi che si era prefissato.
F) Quella signora anziana ha bisogno di una sedia a rotelle.
G) Per motivi di lavoro, mio padre viaggia spesso in aereo.
H) Mi guardò a lungo con arroganza.
I) Raccontava bugie a raffica.
L) Con l’aiuto dei miei genitori ho superato molte difficoltà.
13. Individua i complementi ed indica quale funzione svolgono nella frase.
COMPLEMENTO DI… UNIONE
Il pilastro venne sollevato con una gru.
Gigi è venuto a trovarmi con un mazzo di rose rosse.
Federica è andata a scuola con le sue compagne.
Trascrisse gli appunti con molta precisione.
Con questa pioggia non si può andare da nessuna parte.
Rispose con maleducazione al professore.
Vado al supermercato con la zia.
Per le vacanze ho prenotato una camera con bagno.
Con questo chiasso li hai svegliati tutti.
CAUSA
MEZZO
MODO
14. Distingui (sottolineandoli in modo diverso) i vari complementi di luogo presenti nelle
seguenti frasi.
A) Siamo partiti da Milano alle 8:00 e siamo arrivati a Vicenza alle 11:00, dopo una sosta
all’autogrill.
B) Ieri, a Firenze, ho incontrato per caso Graziella, che era appena tornata da Barcellona.
C) Fa’ una corsa dal panettiere prima che chiuda!
D) Avendo passeggiato per il parco per più di due ore è tornato a casa stanco morto.
E) Da casa nostra potete arrivare in via Savona in cinque minuti, passando per corso Venezia.
F) L’atlante che cerchi è sul terzo scaffale della libreria che si trova nell’aula accanto.
G) Dal Veneto giungemmo in Piemonte attraverso la Lombardia.
H) Improvvisamente dalle acque del lago emerse un pesce gigantesco, che saltò sulla riva.
I) Ho trascorso una breve vacanza al mare nella casa della nonna.
15. Distingui il complemento di tempo determinato da quello di tempo continuato
(sottolineandoli in modo diverso).
A) Ho preparato l’esame di fisica in tre mesi.
C) Finiremo questo lavoro per domani.
E) Ti chiamerò per le otto.
G) Devo rientrare prima di mezzanotte.
I) La riunione è finita a mezzogiorno.
M) Di domenica vado spesso allo stadio.
B) In estate viaggio con l’aria condizionata.
D) La sparatoria è durata cinque minuti.
F) Il viaggio di Gigi terminerà domenica.
H) Ha risposto a tutte le domande in un’ora.
L) Non mi parla più da un mese.
N) Starò al mare per due settimane.
16. Svolgi sul tuo quaderno l’analisi logica delle seguenti frasi, indicando il soggetto sottinteso
Attenzione: puoi trovare due frasi che compongono lo stesso periodo: suddividile e fa’ l’analisi
logica di ognuna.
1) Stiamo disegnando degli animali preistorici.
2) ) Laura e Francesca visiteranno la bellissima città di Padova.
3) La signora Rossi è assessore del comune di Milano.
4) Quel film di Pieraccioni è stato trasmesso da molte reti televisive
5) Nessuno di voi è stato punito dalla preside?
6) La sala da pranzo di zia Roberta è troppo piccola per la festa di compleanno di tua sorella.
7) Dei ragazzi si sono offerti per l’organizzazione di un concerto per beneficenza.
8) La deposizione di quel testimone non fu creduta da nessuno dei giudici.
9) La nonna per errore mi ha cucito il bottone della camicia gialla con il filo rosso.
10) La seconda delle ragazze della fila è criticata da tutti per la sua superbia.
11) Il nipotino di Franca è stato morsicato dal cane dei signori Brambilla.
12) Marcello, il più simpatico dei nostri amici, è partito in treno con una borsa da viaggio molto
grande.
13) Al Louvre, famoso museo parigino, è esposta la Gioconda, uno dei più famosi dipinti di
Leonardo.
14) Quest’anno, lo zio Alfonso, con la coltivazione dei suoi vigneti ha ottenuto una grande quantità
di vino.
15) La signora Peretti, zia di Alice, sa cucinare alla perfezione gli spaghetti alla carbonara.
16) L’avvocato ha formulato varie ipotesi, ma non è ancora arrivato al vero movente di quel delitto,
perciò sarà aiutato dai suoi collaboratori.
17) Il papà di Filippo, che ha visitato l’isola di Corfù, mi ha portato alcune anfore decorate a mano.
18) Ieri sera, nel cortile di tua nonna si è introdotto un malintenzionato.
19) Con questa pioggia, non dovresti andare da Luigi in bicicletta con quel pacco sul manubrio.
20) Taglia il salame a fette sottili con uno di quei grossi coltelli da cucina.
21) Sabrina, quella signora bionda con gli occhi azzurri, nuota in piscina con uno stile impeccabile.
22) Il mio compagno di banco, che ha la famiglia in Marocco, è un bambino vivace e intelligente.
23) Qualcuno di voi può condire l’insalata con l’olio d’oliva, che è sullo scaffale di quel mobile?
24) Oggi, la professoressa Giorgi ci ha parlato con affetto e ci ha fatto gli auguri per le vacanze.
1. Ridere con la storia
L’uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli
avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l’uomo
primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca.
Non c’erano neanche bar. Gli scapoli, la sera, si trovavano in qualche grotta, si mettevano in
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semicerchio e si scambiavano botte di clava in testa secondo un preciso rituale. Era un
divertimento molto rozzo, e presto passò di moda. Allora gli uomini primitivi cominciarono a
riunirsi in caverne e a farsi sui muri delle caricature, che tra di loro chiamavano scherzosamente
graffiti paleolitici.
Gli antichi romani, invece, inventarono subito la taverna. Gli osti facevano affari d’oro,
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tanto che divennero presto la classe dominante. Cesare cominciò la sua carriera come
cameriere, e conservò per tutta la vita la pessima abitudine di farsi dare mance dai barbari sconfitti.
Nei bar romani si beveva molta menta, vini dei colli e assenzio. Le leggi erano molto severe: a chi
veniva pescato ubriaco veniva mozzata la lingua. Questo provvedimento fu revocato quando in
Senato le sedute cominciarono a svolgersi in perfetto silenzio.
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Anche in Grecia i bar ebbero grande diffusione. I filosofi insegnavano nei tavolini all’aperto
e finivano le lezioni completamente ubriachi. Pitagora inventò la sua famosa tavola perché era
stanco di essere imbrogliato sui conti della birra.
Il Medioevo fu uno dei periodi d’oro dei bar. Fu inventato il posto di ristoro, o stazione per cavalli,
in cui i cavalli potevano riposare e i cavalieri rifocillarsi. In realtà la cosa andava
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così: il cavaliere chiedeva al cavallo «Sei stanco, sì?», si fermava e beveva. Questo avveniva
anche trenta, quaranta volte in un chilometro.
Nelle taverne ci si fermava a duellare e a schiaffeggiarsi con i guanti. In queste taverne, che
avevano nomi come “Il Gallo d’oro”, “L’oca irsuta”, “Il Buco del diavolo”, si beveva in coppe
pesantissime alte fino a mezzo metro, intarsiate di rubini e zaffiri, con olive gigantesche come
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cocomeri.
Una variante celebre di queste taverne erano quelle dei pirati, dove si beveva quasi
esclusivamente rhum. In verità i pirati andavano pazzi per il frappè: ma rozzi e abituati alla vita di
mare, finivano sempre per piantarsi i cucchiaini negli occhi. Per questo il novanta per cento portava
la famosa benda nera. In quelle taverne si poteva entrare solo con una gamba
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di legno, o con un occhio di vetro, o con un uncino al posto della mano, tanto che c’era
sempre un fabbro pronto a separare gli avventori che si salutavano.
Un cliente abituale era il Corsaro Nero. Aveva una gamba di legno saldata male, e quando cambiava
il tempo la giuntura gli dava delle fitte atroci. Quando ciò avveniva, il Nero perdeva la testa,
cominciava a urlare e con la scimitarra si tagliava la gamba. Per questo uno dei suoi
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uomini lo seguiva sempre con una sacca piena di gambe di ricambio. Il Corsaro Nero era
molto vanitoso e ne aveva più di trecento, tutte di legno pregiato, da combattimento, da passeggio e
da sera.
Una sera che era molto ubriaco e aveva molto male, il Corsaro Nero prese la scimitarra e si tagliò la
gamba buona. Sulle prime non volle ammettere l’errore e continuò a giocare
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impassibile a carte. Verso mezzanotte, però, cominciò a dondolare sulla sedia e disse di non
sentirsi bene. Per fortuna c’era lì un chirurgo, Almond l’assassino, che cosparse di whisky la ferita e
disse: «Nero, tieni duro, adesso ti farò un po’ di male». Il Corsaro disse: «Non ho paura del male,
ma di quello che dirà mia madre». Almond gli montò due gambe, ma una era più lunga, così il
Corsaro stava in piedi un momento, poi precipitava a destra. Allora ne montò
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due uguali, ma una era scura e l’altra chiara e il Corsaro quando si vide allo specchio si mise
a piangere. Finalmente riuscì a montarne due che andavano bene, ma proprio in quel momento
entrarono gli sgherri dell’esercito inglese, capitanati da Nelson. Tutti i pirati riuscirono a fuggire
scivolando con l’uncino lungo i fili del bucato. Solo il Corsaro restò fermo in mezzo alla sala con le
gambe di legno, senza riuscire a muoversi. Nelson lo vide e disse: «Nero,
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cos’è, un altro dei tuoi sporchi trucchi?». Il Corsaro Nero cercò di scappare a quattro gambe.
Fu preso e buttato nelle carceri, per essere impiccato l’indomani. La mattina il Corsaro Nero si
presentò sul palco dei condannati con un sorriso beffardo. Continuò a sorridere anche mentre gli
mettevano il cappio attorno al collo. Infatti s’era fatto fare, durante la notte, due gambe di legno
alte sei metri, e quando la botola si aprì lui restò in piedi sui trampoli. Il boia dovette
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scendere sotto il palco con una sega, ma il Nero fuggì con la forca in spalla, arrivò fino al
mare, rubò un gommone e tornò tra i suoi, che però si ammutinarono e lo fecero imbalsamare.
Ma stiamo uscendo dall’argomento.
(da S. Benni, Bar Sport, A. Mondadori, 1976, rid. e adatt.)
PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA
1. A quale periodo storico si riferisce l’inizio del brano?
A. Al Paleolitico.
B. Al Neolitico.
C. Al Medioevo.
D. Alla civiltà romana.
2. Nella frase “l’uomo primitivo aggrottava la fronte” (riga 3) quale verbo
corrisponde al significato di aggrottava e può sostituirlo?
A. Chinava.
B. Alzava.
C. Grattava.
D. Corrugava.
3. Qual è il principale divertimento degli scapoli primitivi?
A. Mettersi in fila e scambiarsi botte di clava in testa.
B. Riunirsi in semicerchio sotto un albero e darsi botte di clava in testa.
C. Sistemarsi in semicerchio in una grotta e darsi botte di clava in testa.
D. Ritrovarsi in qualche grotta per praticare rituali religiosi.
4. Nella frase “Gli osti facevano affari d’oro, tanto che divennero presto la classe
dominante” (righe 9-10) quale espressione corrisponde al significato di classe
dominante e può sostituirla?
A. I capi militari.
B. Il gruppo più potente della società.
C. Coloro che emanano le leggi.
D. I più sapienti.
5. Perché in Senato le sedute cominciano a svolgersi in perfetto silenzio?
A. Le leggi del tempo lo impongono.
B. È un segno di rispetto per il luogo.
C. I senatori preferiscono i comunicati scritti.
D. I senatori sono stati puniti per ubriachezza.
6. Che cosa inventa il filosofo Pitagora?
A. Una tavola per i commensali del bar.
B. Un asse per appoggiare i boccali di vino.
C. Un sistema di calcolo.
D. Un bancone dove poter fare i conti.
7. Perché nel Medioevo i cavalieri sostano ripetutamente nei bar?
A. I cavalli hanno bisogno di riposo.
B. I cavalieri hanno fame e vogliono rifocillarsi.
C. I cavalieri trovano qualunque scusa per bere.
D. È obbligatorio fermarsi a ogni stazione per cavalli.
8. Che cosa si beve nelle taverne dei pirati?
A. Esclusivamente rhum.
B. Solo frappè.
C. Molti frappè e poco rhum.
D. Molto rhum e pochi frappè.
9. Perché è sempre presente un fabbro nelle taverne dei pirati?
A. Per riparare le gambe di legno.
B. Per dividere gli uncini incastrati.
C. Per separare gli avventori rissosi.
D. Per riparare gli uncini rotti.
10. Perché il Corsaro Nero si taglia la gamba di legno con la scimitarra?
A. Con i cambiamenti del tempo, gli fa male la giuntura difettosa.
B. È ubriaco e non sa quello che fa.
C. Si infuria con i suoi uomini e perde il controllo.
D. Quando cambia il tempo, la giuntura della gamba vera gli dà fitte atroci.
11. Da che cosa si capisce che il Corsaro Nero non è l’uomo forte che vorrebbe
sembrare?
A. Non sopporta il dolore.
B. Non è in grado di controllarsi.
C. È un uomo vanitoso.
D. Ha paura della mamma.
12. Perché il Corsaro non riesce a stare in piedi dopo l’intervento di Almond?
A. Ha bevuto troppo.
B. Gli fa male la ferita alla gamba.
C. Ha le gambe di misure diverse.
D. Non si sente bene.
13. Nella frase “entrarono gli sgherri dell’esercito inglese” (riga 47) quale nome
corrisponde al significato di sgherri e può sostituirlo?
A. Carcerieri.
B. Soldati.
C. Schiavi.
D. Cucinieri.
14. Perché il Corsaro Nero sorride con aria di scherno quando viene portato sul
palco dei condannati?
A. È un uomo coraggioso.
B. Non vuole mostrare paura davanti al boia.
C. Sa che riuscirà a fuggire.
D. È felice perché i suoi uomini si sono salvati.
15. Che cosa fanno i pirati al ritorno del Corsaro Nero?
A. Lo fanno uccidere da un sicario e lo fanno imbalsamare.
B. Si ribellano, lo uccidono e lo fanno imbalsamare.
C. Lo sfidano a duello, lo uccidono e lo seppelliscono.
D. Si ribellano, lo uccidono e lo gettano in mare.
PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)
1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il termine corretto tra quelli evidenziati.
A. Da/dà ascolto ai consigli dei tuoi genitori.
B. Lo sport fa/fà bene alla salute.
C. All’Equatore la notte e il di/dì hanno la stessa durata.
D. È affezionato al suo cane e lo porta sempre con se/sé.
2. Nelle seguenti frasi scrivi l’accento grafico sulle parole che lo richiedono.
A. E sfinita perche e tutto il giorno che va su e giu per le scale.
B. Ordinero un caffe e una fetta di tiramisu.
C. Mauro non da mai segni di allegria o di felicita.
D. Non so come fara ad arrivare qui per le ventitre in punto.
3. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea l’espressione corretta tra quelle
evidenziate.
A. Al fine/alla fine del film, il protagonista si salva dal naufragio.
B. Il reggimento raggiunse la linea del fronte/della fronte.
C. Lo stilista disegnò il modello/la modella dell’abito da sposa.
D. Il neonato venne portato al fonte/alla fonte battesimale.
4. Nelle seguenti frasi individua gli errori nell’uso dell’aggettivo buono e riscrivi a
lato la forma corretta.
A. Hai promesso di essere una buon alunna.
B. Claudia e Livia sono buon’amiche.
C. Quell’uomo è un buon’esempio per tutti.
D. Ci augurarono buono divertimento.
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
5. Individua e sottolinea le voci verbali coniugate al modo congiuntivo.
Andarono, sogniate, abbiate letto, corsero, colpiscano, avessi cantato, gradirei, saremmo
giunti
6. In quale delle seguenti frasi il termine che ha valore di pronome?
A. Nel silenzio della notte si accorse che qualcuno lo seguiva.
B. L’impiegato ha detto che l’ufficio apre alle nove.
C. Ho letto d’un fiato il libro che mi hai prestato.
D. Tutti si auguravano che tornasse il bel tempo.
7. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua i soggetti
sottintesi e scrivili a lato.
A. Corsi a perdifiato.
…………………………
B. Sarà interrogato in scienze.
…………………………
C. Esci di qui!
…………………………
D. In montagna diventammo amici del maestro di sci. …………………………
8. Indica in quale delle seguenti frasi è presente un predicato nominale.
A. I turisti furono attratti dalla bellezza del luogo.
B. Al suo richiamo, siamo corsi in suo aiuto.
C. Sei stato ingiusto nei confronti di Mirella.
D. Il sindaco era scortato dalla polizia.
9. Indica in quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il nome evidenziato ha
funzione di nome del predicato.
A. L’Umbria è una regione dell’Italia centrale.
B. Il Po, il fiume più lungo d’Italia, attraversa Torino.
C. Il tricolore, la bandiera italiana, è verde, bianco e rosso.
D. Mio fratello, da bambino, era capriccioso.
10. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici, individua e sottolinea il
complemento oggetto.
A. Ti ho ascoltato.
B. I cavalli amano correre.
C. Vuoi un cioccolatino?
D. Rispettate gli anziani.
2. Da bambina, in Sicilia
Alla villa ci aspettavano la nonna Sonia dalla larga faccia pallida e dai grandi occhi neri, la
zia Orietta dal sorriso dolcissimo e un tic alla spalla destra che sembrava volesse
continuamente dare una spallata al mondo, lo zio Gianni dagli occhi intelligenti e dolorosi.
La nostra sistemazione era nella ex stalla, tre camerette ricavate sotto i portici, con un bagno
5
grande quanto una cabina da spiaggia, e delle finestrelle quadrate che davano sul pollaio.
La nostra gioia più grande stava in una porticina che dava su quattro gradini che ci portavano
nel giardino della villa. Se non fosse stato per quel giardino la casa ci sarebbe stata veramente
troppo stretta. Invece, la mattina appena alzate, ci buttavamo giù per i quattro gradini a correre
in mezzo alle aiuole profumate, godendo della bellezza davvero straordinaria del panorama
10
della valle di olivi che digradavano verso il mare.
Nello stesso tempo la guerra mi aveva lasciato una paura insensata della notte e del silenzio.
Quando mio padre e mia madre tardavano a tornare, mi torturavo pensando ai loro corpi
feriti, straziati. E finché non sentivo le loro voci non mi tranquillizzavo.
Con le mie sorelle giocavamo ancora, come nel campo di concentramento, con le pietre e
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con le foglie. Non sapevamo cosa fossero i giocattoli. E quando cominciarono a regalarci
le bambole ci sembrarono un lusso non adatto a noi.
Per anni ho nascosto il pane, quando mi avanzava, come i cani. Mettevo in fondo ai cassetti
le zollette di zucchero che poi trovavo sfarinate e coperte di formiche. I bocconi di
marzapane, avvolti nella carta, li seppellivo sotto gli alberi, con l’idea di andarli a prendere
20
nei momenti di fame.
Ma la fame, quella del campo, era finita. Ora mangiavamo, anche se in modo semplice e
povero. La carne solo una volta al mese, la frutta andandola a prendere direttamente dai
contadini. Pasta quanta se ne voleva, condita con l’olio e il sale o con l’olio e un’alice.
Portavamo le scarpe risolate tante volte, i vestiti rivoltati. Per anni ho avuto un cappotto che
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era stato ricavato da una vecchia giacca di mio nonno. Una stoffa “di buona lana inglese,
indistruttibile” diceva mia madre. Io avrei preferito che fosse stata più distruttibile per
potermi comprare qualcosa di nuovo.
Anche il dentista, quello buono, costava e non c’erano soldi. Ricordo una seduta atroce, da
un dentista paesano, per togliermi un dente guasto, e lui che tirava, scalpellava, sudava, più
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o meno come immagino che facessero un secolo fa. L’anestesia era roba da “gran
dottori” e i denti me li dovevo togliere come gli altri bambini di Bagheria, con le tenaglie e una
caramella in bocca, dopo, per farti smettere di lacrimare.
Mio nonno è morto dopo poco e mia madre e mia zia l’hanno pianto tanto. Era un uomo di
grande generosità e gentilezza d’animo. Un uomo di molte letture e di gusti raffinati. Noi
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siamo rimasti ancora lì qualche tempo a litigare con la nonna che non ci amava e non ci
sopportava. Finché ci siamo trasferiti a Porticello, in una casa un poco più grande, a dieci
metri dal mare.
Di quella casa ricordo il rumore continuo delle onde sulle rocce, a volte aspro, anche
minaccioso; il freddo dell’inverno mitigato da una stufa che faceva sempre molto fumo; le
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mattinate perse fra le rocce a pescare quei gamberetti trasparenti e piccolissimi che si
annidano nelle pozze di acqua salata.
Mio padre aveva ripreso a lavorare e col primo guadagno si era comprato una barca a vela
minuscola su cui uscivamo insieme in mare. Io rimanevo al timone e lui si tuffava a pescare
le cernie fra le rocce. Tornava tutto lustro e bagnato, con dei grossi pesci appesi alla cintura.
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Poi, tutto si è guastato, non so come, non so perché. Lui è sparito lasciandosi dietro un
cuore di bambina innamorato e molti pensieri gravi. E mia madre da sola ha dovuto “crescere le
bimbe” in mezzo a cumuli di debiti e di cambiali che regolarmente scadevano togliendoci il
sonno e l’appetito.
(da D. Maraini, Bagheria, Rizzoli, Milano, 1996, rid. e adatt.)
PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA
1. Chi vive nella villa dove si trasferisce la protagonista?
A. La nonna Sonia dal sorriso dolcissimo, la zia Orietta e lo zio Gianni dagli occhi
intelligenti.
B. La nonna Orietta, la zia Sonia e lo zio Gianni dallo sguardo intelligente e addolorato.
C. La nonna Sonia, la zia Orietta dal sorriso dolcissimo e nonno Gianni.
D. La nonna Sonia, lo zio Gianni e la zia Orietta dal sorriso dolcissimo.
2. In quale parte della villa vengono alloggiati la protagonista, i suoi genitori e le sue
sorelle?
A. In tre piccole stanze con un bagno, affacciate sul pollaio.
B. Nella ex stalla con le finestre affacciate sui portici.
C. In tre camerette senza servizi affacciate sul pollaio.
D. In tre stanzette grandi quanto una cabina da spiaggia.
3. Dove si trova la villa?
A. In fondo a una valle boscosa.
B. Di fronte a un uliveto che scende verso il mare.
C. Sulla spiaggia.
D. In una valle di prati fioriti.
4. Nella frase “la guerra mi aveva lasciato una paura insensata della notte e del
silenzio” (riga 11) quale espressione corrisponde al significato dell’aggettivo
insensata e può sostituirlo?
A. Senza speranza.
B. Senza fine.
C. Senza consolazione.
D. Senza motivo.
5. Perché la protagonista ha paura della notte?
A. Teme che i suoi genitori vengano arrestati per i crimini commessi.
B. C’è la guerra e ha paura che i suoi genitori vengano feriti.
C. Il ricordo della guerra la rende ansiosa quando i genitori sono lontani.
D. Durante una notte di guerra i suoi genitori sono stati uccisi.
6. Con che cosa giocano la protagonista e le sue sorelle?
A. Con giocattoli e con oggetti come pietre e foglie.
B. Inizialmente con pietre e foglie, poi con le bambole.
C. Con le bambole e altri giocattoli.
D. Con oggetti trovati nel campo di concentramento.
7. Perché la protagonista nasconde il cibo?
A. Teme di poter soffrire di nuovo la fame.
B. Lo mette al riparo dai cani.
C. È golosa e ingorda.
D. Non vuole dividerlo con le sorelle.
8. Che cosa significa l’espressione vestiti rivoltati (riga 24)?
A. Gli abiti hanno un aspetto vecchio e sporco, quasi rivoltante.
B. Gli abiti rimangono tali e quali, ma vengono indossati a rovescio.
C. Gli abiti vengono disfatti e ricuciti con la parte interna all’esterno.
D. Gli abiti vengono scambiati con altri abiti più nuovi.
9. Nella frase “Ricordo una seduta atroce” (riga 28) quale aggettivo corrisponde al
significato di atroce e può sostituirlo?
A. Interminabile.
B. Straziante.
C. Irritante.
D. Tollerabile.
10. Com’è il nonno della protagonista?
A. Di grande generosità e gentilezza, anche se poco istruito.
B. Colto e raffinato ma burbero con le nipoti.
C. Generoso ed elegante ma rozzo nei modi.
D. Generoso, gentile, amante della cultura e dell’eleganza.
11. Qual è l’atteggiamento della nonna verso le nipoti?
A. Insofferente ma benevolo.
B. Ostile e intollerante.
C. Freddo ma paziente.
D. Distaccato e indifferente.
12. Nella frase “Di quella casa ricordo il rumore continuo delle onde sulle rocce, a
volte aspro, anche minaccioso” (righe 38-39) quale aggettivo corrisponde al
significato di aspro e può sostituirlo?
A. Violento.
B. Sgradevole.
C. Acido.
D. Irregolare.
13. Nella frase “che si annidano nelle pozze d’acqua salata” (righe 40-41) a quale
nome si riferisce il pronome relativo che?
A. Rocce.
B. Pozze.
C. Pesci.
D. Gamberetti.
14. Che cosa succede alla madre della protagonista?
A. Abbandona il marito e alleva le figlie nella povertà.
B. Lasciata dal marito, provvede alle figlie tra grandi difficoltà.
C. Non sa gestire la famiglia e viene lasciata dal marito.
D. Si trova in una situazione difficile, ma rifiuta l’aiuto del marito.
15. Come definiresti il testo letto?
A. Regolativo.
B. Espositivo-informativo.
C. Autobiografico.
D. Descrittivo.
PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)
1. Nelle seguenti coppie individua e sottolinea il termine corretto.
A. Convolio/convoglio.
B. Igniezioni/iniezioni.
C. Orgoglio/orgolio
D. Cognugazione/coniugazione.
2. Individua e sottolinea i nomi derivati presenti nel seguente elenco.
vacanza – gitante – foresta – valligiano – corista – casseruola – gommista
3. Quale delle seguenti frasi contiene un aggettivo qualificativo di grado superlativo
assoluto?
A. Giotto è uno dei più celebri pittori medievali.
B. Il giudice era un uomo estremamente comprensivo.
C. Tra tutti Marco è stato il migliore in matematica.
D. L’Equatore è il più lungo dei paralleli terrestri.
4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi dimostrativi.
A. Questo è il mio libro, il tuo è sul tavolo.
B. Possono parlare solo coloro che erano presenti al fatto.
C. La tua relazione sembra la stessa che ha scritto Arianna.
D. Mauro parla sempre del tale che ha conosciuto in palestra.
5. Trasforma ogni frase attiva nella corrispondente forma passiva e trascrivila nello
spazio a lato.
A. I miei amici mi aiutano.
……………………………………………
B. Un temporale ha rovinato la piacevole passeggiata. ……………………………………………
C. Lucia regalò dei fiori alla nonna.
……………………………………………
D. Ti avvertiremo al momento opportuno.
……………………………………………
6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un soggetto che
subisce l’azione?
A. Il tessuto è danneggiato dalle tarme.
B. Riccardo è impegnato nello sport.
C. Si sono parlati per telefono.
D. Non si è accorto di nulla.
7. In quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il verbo essere è usato come
verbo autonomo e costituisce un predicato verbale?
A. Quelli sono cani randagi.
B. Le pesche saranno mature tra poco.
C. Il suo sguardo era sincero.
D. La cintura di Michele è sul tavolo.
8. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un complemento
partitivo?
A. Mi servono dei fogli da disegno.
B. Molti dei nostri amici amano la musica.
C. Ricordatevi di noi.
D. Durante la proiezione del film si interruppe la corrente.
9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un complemento di
termine?
A. I passeggeri si affollavano alla fermata dell’autobus.
B. Le rose fioriscono a maggio.
C. La marcia è uno sport adatto a tutti.
D. Ho acquistato un dipinto a olio.
10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un complemento
d’agente?
A. Da ragazzo Mario era timido.
B. Sono arrivati da due ore.
C. Il vetro era stato rotto da un sasso.
D. L’automobilista è stato multato dal vigile.
3. Il provino
Era la prima volta che Anna metteva piede in un campo da calcio.
L’allenatore («Bisogna chiamarlo Mister», le aveva sussurrato Victoria) si sgolava sia di
voce sia di fischietto mentre il nutrito gruppo di ragazzi in divisa sgambettava, ansimava,
sudava con accanita convinzione. Aspettarono la pausa e quando il Mister si avvicinò agli
5
spogliatoi, lo arrembarono con espressione risoluta. Victoria aveva adocchiato Daniele, i
ragazzi avevano notato lei e osservavano incuriositi.
«Signor Rimbaldi?» Anna partì all’attacco con il sorriso speciale che le assicurava un
punteggio alto nelle relazioni sociali. «Sono Anna Caroli e sono qui per iscrivere mia figlia
Victoria.»
10
Carlo Rimbaldi, insegnante di Educazione Fisica in pensione, le concesse un’occhiata
esplorativa, si concesse tre lunghi sorsi dalla bottiglia di acqua tenuta al fresco nel
contenitore termico, le sorrise, disse: «Signora, non abbiamo una squadra femminile.»
«Lo so, ma non importa. Victoria può giocare ugualmente.»
Rimbaldi si asciugò la goccia con il dorso della mano, scrutò più attentamente la signora e la
15
ragazza, disse: «La prenderei volentieri, ma non è possibile. Lo vede, ci sono solo
ragazzi». «Il regolamento lo vieta?»
«Questo non so dirglielo, dovrei sentire il presidente.»
«Parlerò con lui.»
«Signora, cerchi di capire. Ci sono anche problemi tecnici. Gli spogliatoi, per esempio.»
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«Arriverò già cambiata e farò la doccia a casa» intervenne Victoria.
«Mi dà il recapito del presidente, per favore?», domandò Anna.
Proprio in quel momento sentirono un’automobile fermarsi nel parcheggio. Rimbaldi disse:
«È fortunata, credo che sia lui». Era lui.
Il Mister gli espose la questione e tornò presso il gruppo in allenamento, felice di lasciare ad
25
altri quella seccatura. Anna discusse animatamente e dopo pochi minuti il presidente
disse a Victoria: «Mi fa piacere che anche le ragazze si interessino al calcio, ma deve capire che
la squadra è ormai fatta, quei ragazzi se la cavano bene, come faccio a inserire una
principiante? Potremmo riparlarne...»
Victoria sorrise: se pensava di avere trovato una via d’uscita...
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«Mi sottoponga a un provino» lo interruppe. «Se faccio schifo, non mi faccio più
vedere.» Anche il presidente sorrise, sicuro che la ragazza si stesse scavando la fossa con le
proprie mani. «Carlo!» gridò. «Vedi un po’ questa signorina come se la cava!»
Rimbaldi sospirò scuotendo la testa, sperava che il presidente liquidasse le due importune e
invece gli toccava perdere tempo. Victoria si tolse la tuta, sotto aveva già calzoncini e
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maglietta, calzò le scarpe con i tacchetti e si concentrò in un breve riscaldamento.
«Che faccio? - domandò il Mister - Due contro due? I rigori?»
«L’uno e 1’altro», rispose il presidente che non voleva poi altre recriminazioni.
L’allenatore mandò in porta il migliore, per sicurezza. I ragazzi, che finalmente avevano
capito che cosa stava succedendo, si sedettero al limite dell’area, indifferenti, incuriositi,
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scocciati, sarcastici, a seconda del carattere e dell’atteggiamento verso le ragazze.
Victoria li ignorò completamente. Non guardò nemmeno verso Daniele, sebbene il suo
cuore non avesse mai distolto l’attenzione da lui. Era completamente concentrata sul
portiere, un ragazzo alto e magro, agile e scattante, ma troppo nervoso. Le passarono il
pallone, lo alzò, ci palleggiò facendolo sembrare una bolla di sapone attratta forzatamente
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verso il piede, il ginocchio, la spalla. Dava l’impressione di tirare fili invisibili, facendo
fare alla palla tutto quello che voleva. Il presidente si avvicinò, interessato. Victoria sistemò il
pallone, attese che il portiere fosse in posizione e che il Mister fischiasse, tirò. Gol.
Fortuna, molti pensarono. Ma nessuno fiatava. Victoria dichiarò: «Angolo destro».
«Questa è matta», qualcuno sussurrò. Il portiere era sconcertato. Davvero avrebbe mirato
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all’angolo destro? Davvero.
Gol.
Ultimo tiro. Victoria disse: «Finta».
Il portiere sudava. Un compagno lo fissava scuotendo la testa: quei due si erano messi
d’accordo, oppure al portiere era venuto il mal di pancia, oppure era solo uno scherzo...
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Finta e Gol.
La breve partita non fece che confermare le doti di Victoria. Il presidente non poté tirarsi
indietro: «Proviamo per un mese» disse. «Se non sorgono complicazioni... potremmo anche
avviare un gruppo femminile, in seguito. Ma se ci sono problemi… la squadra prima di
tutto.»
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Victoria era ottimista: che problemi potevano nascere?
(da Aquilino e N. Cinquetti, Passione pallone, Bruno Mondadori, Milano, 2003, rid. e adatt.)
PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA
1. Dove si trovano Anna e Victoria all’inizio del brano?
A. Negli spogliatoi di un campo da calcio.
B. Dietro la porta di un campo da calcio.
C. Davanti agli spogliatoi di un campo da calcio.
D. All’ingresso di un campo da calcio.
2. Nella frase “Bisogna chiamarlo Mister - le aveva sussurrato Victoria” (riga 2) a
quale nome si riferisce il pronome le? Individualo nel testo e trascrivilo nello spazio
sottostante.
………………………………………………………………………………………………………………………
3. Nella frase “quando il Mister si avvicinò agli spogliatoi, lo arrembarono con
espressione risoluta” (righe 4-5) quale espressione corrisponde al significato di lo
arrembarono e può sostituirla?
A. Gli corsero incontro come per assalirlo.
B. Lo assaltarono con violenza.
C. Lo aggredirono minacciosi.
D. Gli saltarono addosso e lo fecero cadere.
4. Che cosa vuole Anna da Rimbaldi?
A. Prenotare un biglietto della partita per Victoria.
B. Iscrivere sua figlia alla partita in corso.
C. Mostrare l’abilità di Victoria nel giocare a calcio.
D. Iscrivere Victoria alla squadra.
5. Qual è l’atteggiamento di Rimbaldi di fronte alla richiesta di Anna?
A. È molto contento e accetta subito.
B. Presenta obiezioni e la fa parlare con il presidente.
C. È contrario a causa del regolamento.
D. È indifferente, ma teme le reazioni della squadra.
6. Perché, secondo Rimbaldi, la presenza di Anna può creare problemi?
A. I ragazzi della squadra non la conoscono.
B. La formazione della squadra è completa.
C. Victoria non ha seguito gli allenamenti precedenti.
D. Non ci sono ambienti riservati alle ragazze.
7. Perché, secondo il presidente, Victoria non può entrare nella squadra?
A. Non è all’altezza degli altri giocatori.
B. Le ragazze non sono in grado di giocare a calcio.
C. Rimbaldi non sa allenare le ragazze.
D. Il regolamento lo vieta.
8. Che cosa significa l’espressione scavarsi la fossa con le proprie mani (righe 3132)?
A. Costruirsi il futuro con le proprie mani.
B. Delimitare il proprio spazio.
C. Causare la propria rovina.
D. Darsi da fare per superare gli altri.
9. Che cosa pensa Rimbaldi di Anna e Victoria?
A. Sono un fastidioso contrattempo.
B. Rappresentano un grave problema.
C. Sono simpatiche ma invadenti.
D. Si comportano in modo scorretto.
10. Nella frase “il presidente che non voleva poi altre recriminazioni” (riga 37) quale
nome corrisponde al significato di recriminazioni e può sostituirlo?
A. Intralci.
B. Rimostranze.
C. Indiscrezioni.
D. Interferenze.
11. Quali aggettivi definiscono l’atteggiamento dei ragazzi di fronte all’esibizione di
Victoria?
Individua l’esatta riposta nel testo e trascrivila nello spazio sottostante.
………………………………………………………………………………………………………………………
12. Come si comporta Victoria durante il provino?
A. Osserva le reazioni di Daniele.
B. Si preoccupa del giudizio degli altri ragazzi.
C. Presta attenzione al portiere.
D. È attenta a tutto ciò che la circonda.
13. Nella frase “Il portiere era sconcertato” (riga 49) quale aggettivo corrisponde al
significato di sconcertato e può sostituirlo?
A. Disorientato.
B. Sconvolto.
C. Intimorito.
D. Addolorato.
14. Perché il portiere suda prima che Victoria tiri per l’ultima volta?
A. È accaldato.
B. È stanco.
C. Ha paura di essere cacciato dalla squadra.
D. Teme di fare brutta figura.
15. Come si conclude la vicenda?
A. Il presidente accetta Victoria in prova per la stagione.
B. Victoria entra nella squadra per un mese.
C. Victoria entra nella squadra femminile.
D. Il presidente accetta Victoria senza incertezze.
PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)
1. Completa le seguenti frasi scrivendo cu o qu quando è necessario.
A. L’automobile percorse il cir….ito in dodici minuti.
B. A tutti i bambini piace ricevere un uovo pas….ale.
C. Sulla spiaggia c’è stata un gara di a….iloni.
D. Verrà il padrone di casa a ris….otere l’affitto.
2. Individua e sottolinea i nomi alterati dispregiativi.
A. Corvaccio/Canovaccio
B. Capomastro/Medicastro
C. Scartafaccio/Omaccio
D. Giovinastro/Disastro
3. Nelle seguenti frasi sottolinea lo, la, gli, le quando svolgono funzione di pronome
personale complemento.
A. Lo zio lo salutò con affetto.
B. La caffettiera è calda, se la tocchi, ti bruci.
C. Gli zii gli hanno regalato un libro.
D. Le inviterò per le vacanze pasquali.
4. Trasforma ogni frase passiva nella corrispondente forma attiva e trascrivila nello
spazio a lato.
A. È stato fatto un ottimo lavoro dal giardiniere.
B. Alzati non appena sarai chiamato dall’insegnante.
C. Nel bosco fu punto da una vespa.
D. La villa era circondata da un’alta recinzione.
…………………………………………….
…………………………………………….
…………………………………………….
…………………………………………….
5. Individua e sottolinea gli avverbi presenti nelle seguenti frasi.
A. Ieri non mi sentivo bene.
B. Probabilmente hai mal di pancia perché hai mangiato troppo.
C. Forse l’incidente è accaduto a causa del ghiaccio formatosi stanotte.
D. Vivendo lontano, sente spesso la malinconia della sua terra.
6. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea il
soggetto.
A. Al parco non c’era tuo fratello.
B. Vai tu in farmacia?
C. Muoversi fa bene alla salute.
D. Ieri è stata una giornata faticosa.
7. In quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il predicato verbale è formato
da un verbo intransitivo?
A. Gli ospiti sono arrivati in anticipo.
B. Luca è stato trattenuto oltre l’orario.
C. Alle loro richieste non fu prestata nessuna attenzione.
D. Il giardiniere raccolse in un mucchio le foglie secche.
8. In quale delle seguenti frasi il pronome relativo che ha funzione di complemento
oggetto?
A. Ha gradito i fiori che le hai mandato.
B. Giulia ha comprato la gonna che le piaceva tanto.
C. Non sopporto le persone che vogliono avere sempre ragione.
D. Il ragazzo che parlava con Livia era suo fratello?
9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un complemento di
causa efficiente?
A. I fiori sono impollinati dagli insetti.
B. Il giocatore fu espulso dall’arbitro.
C. Il giardino è stato infestato dalle lumache.
D. Fummo svegliati dal suono del campanello.
10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un complemento di
causa?
A. Questo regalo è per te.
B. I ragazzi studiano per gli esami.
C. Il mendicante tremava per il freddo.
D. Tra poco partiranno per la montagna.
Cognome Nome ……………………………………….. classe ………… data ……………….....
Scheda di lettura
Autore
Titolo
Casa editrice
………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………….
Genere letterario
Luogo/ghi in cui si svolge la vicenda ………………………………………………………………...
Tempo in cui si svolge la vicenda …………………………………………………………………....
Trama: (sintesi della vicenda) Inizia con le parole: Il libro racconta la storia di…
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
Descrivi il/la protagonista
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
…………………………………………………………………………………………………….…...
Valutazione personale motivata (spiegare se il libro è piaciuto o meno e perché).
………………………………………………………………………………………………………....
………………………………………………………………………………………………….……...
………………………………………………………………………………………………….……...