Sommario - Fisac Cgil Unicredit
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Sommario - Fisac Cgil Unicredit
abbonamento via email Anno III, numero 10 Ottobre (Vendemmiaio) 2001 EDITORIALE: DA “BANCA DEL NORDEST” A “BANCA DA FARWEST”… MA IL MANAGEMENT SI RENDE CONTO DI COSA STA SUCCEDENDO IN CARIVERONA? Sommario Editoriale …… ………..…… 1 Su Uniriscossioni………….2 Notizie varie……………….. 3 Da Roma e... Unisig.….4 INSERTO UPA/USI 5/6 S.B.F., per spiegare le cose anche a chi non capisce bene la situazione. Gli avvenimenti delle ultime settimane stanno sconvolgendo la nostra banca. L’incapacità degli Amministratori della Cariverona di svolgere un benché minimo ruolo rispetto alle ultime “pensate” dell’ineffabile CE O Alessandro Profumo e, addirittura, il rifiuto ad incontrare, al riguardo, i rappresentanti dei lavoratori sono sotto gli occhi di tutta la compagine aziendale e ne stanno minando profondamente il rapporto fiduciario. Meno evidenti, forse perché poco interessanti ai fini massmediologici (anche se, nel caso della disastrata esperienza della cessione dello Sportello di Verona Borgo Nuovo alla Banca Popolare di Cremona, sono perfino riusciti a conquistare le pagine dei giornali), risultano gli atti ed i comportamenti concreti degli organismi direttivi della banca, con particolare riferimento alla D.C. Risorse. Gli ultimi esempi, in ordine di tempo, di questo stile di leadership: Inquadramenti di cui all’accordo 22.6.00: la D.C. Risorse, in violazione delle intese sottoscritte con l’introduzione dei quadri direttivi in azienda, continua a spostare prima della scadenza dei 5 mesi per la maturazione contrattuale dell’inquadramento i colleghi che erano stati inseriti nei ruoli di Direttori. Queste operazioni, fatte solo per risparmiare sui costi del personale, si stanno trasformando in un “boomerang” sulla già screditata credibilità aziendale. Sostituti dei Direttori: ulteriore manomissione dell’accordo del giugno dello scorso anno. Pur non avendo ancora completato la riorganizzazione della rete, non si trova di meglio che affrettarsi a depennare un ruolo professionale considerato meno importante di una volta (sempre al fine di evitare la maturazione di nuovi inquadramenti), mantenendo però in capo agli stessi Colleghi (o, peggio, suddividendole fra più addetti) tutte le “minori” incombenze gestionali e di rischio. Formazione: i ritardi in questo campo stanno diventando cronici. La risposta aziendale? Cercare, ad. es., di aumentare al massimo i corsi a distanza in autoformazione. Anche qui al di là dell’evidente necessità di investimen ti in formazione e riqualificazione professionale emerge in modo chiaro da parte della D.C. Risorse un certo assillo a tagliare e a fare budget sui costi di tipo “contrattuale”. Carenze di organico: l’attuazione del nuovo modello organizzativo di rete, ancora in corso, ha sostanzialmente indebolito gli organici delle nostre filiali. I carichi di lavoro a differenza di quanto ci ha detto il Direttore Generale (secondo il quale nelle nostre agenzie si legge il giornale fino a tarda mattinata) sono divenuti insostenibili. La “baracca” regge ormai solo per lo spirito di sacrificio dei Colleghi. Ma fino a quando potrà durare? Gestione delle risorse: si aggiungano certi comportamenti da “stato di polizia” da parte di qualche gestore delle risorse nei confronti del Personale, con intimidazioni, pressioni e quant’altro possa servire per instaurare un clima di paura. Non è la prima volta che, al riguardo, sottolineiamo la delicatezza di certi ruoli, chiaramente di servizio, che non possono trasformarsi in “posti di potere”, per cui non guasterebbero alcuni avvicendamenti. Anche su questo delicato fronte ci pare di notare, quanto meno, una certa disattenzione del Responsabile della D.C. Risorse, forse troppo preoccupato di “non avere problemi”. Nella testa dei Colleghi s’è ormai formata la seguente convinzione: “Gran parte del management in Cariverona, in questo momento, è preoccupato solo del proprio futuro e non di quello dell’azienda”. Siamo ormai al modello FarWest o, peggio, Repubblica delle Banane, vale a dire: Amministratori inetti e Dirigenti fantasma e/o pronti a cambiare casacca. E’ con questo tipo di interlocutori che dobbiamo fare i conti! Per quanto riguarda il futuro di Cariverona, come FISACCGIL, insieme alle altre SAS unitarie, vogliamo fare la nostra parte, tutelando gli interessi dei lavoratori, il loro patrimonio di conoscenze e professionalità, ma anche sostenendo la nostra azienda, la sua storia ed i suoi legami con il territorio. Qualcun altro, invece, forse per trenta denari, pare aver già abdicato al suo ruolo… PAGINA 2 S.B.F. (SALVO BUON FINE) ANNO III, NUMERO 10 Sfide ed obiettivi di Uniriscossioni S.p.A.: PERCHE’ IL “PIANO TRIENNALE” E’ PARTITO MALE, SOPRATTUTTO SULLA FISCALITA’ LOCALE? E’ dalla scorsa primavera che le OO.SS. sono state NON TUTTI SANNO CHE … DAL FONDO NAZIONALE DI PREVIDENZA ESATTORIALI: informate a livello di Coordinamenti di Gruppo del piano industriale sottostante alla costituzione di Uniriscossioni, la nuova società che raggruppa tutte le attività esattoriali Nella seduta del 26 luglio 2001 il d’Unicredito Italiano. Consiglio di Amministrazione del Fondo, Sintetizzando, i quattro obiettivi (“le sfide”) del piano industriale illustratoci erano focalizzati su: 1- l’ammodernamento tecnologico (unificazione del sistema informativo, nuova rete di telecomunicazioni, nuovo processo di notifica, ecc.); 2- una migliore gestione, in termini di efficacia ed efficienza, dell’attività di “contenzioso” derivante dalla riforma del sistema esattoriale; 3- lo sviluppo di rapporti con gli enti locali per la gestione della fiscalità e dell’attività ad essa connesse; 4- la realizzazione del processo d’aggregazione tramite una coerente struttura organizzativa, di governo e di produzione, degli 11 ambiti territoriali. A distanza di alcuni mesi dalla sua partenza, possiamo tranquillamente affermare che Uniriscossioni non solo mostra in modo chiaro tutta la sua difficoltà ad avviare le previste iniziative programmatiche ma, soprattutto, un’incapacità (o la non volontà) di fondere insieme le varie realtà aziendali preesistenti. Così, al di là delle evidenti indicazioni della Capogruppo di realizzare una diminuzione dei costi (in primis quello del personale, così come sancito dai contenuti dell’intesa 29.5.2001 anche per tale aspetto non accettata dai Colleghi ), i responsabili aziendali, in questa fase, sembrano invischiati in un misto di impreparazione, immobilismo ed attendismo: le ragioni di questa situazione possono dipendere da varie cause, interne e/o esterne, ma, secondo qualche ben informato, al di là di quanto recentemente videorelazionato dall’ing. Colluccelli, la cosa sarebbe collegata all’incertezza sulla possibilità (leggi: speranza) di poter ancora percepire i famosi “ristori” da parte del Ministero. Voci a parte (a cui noi certo non prestiamo alcuna attenzione), riteniamo che la chiave di volta per riportare il tutto su un giusto binario sia data, soprattutto, dal rasserenamento della compagine aziendale, a partire dal riequilibrio dei rapporti con tutte le OO.SS. rappresentative dei lavoratori: “A buon intenditor…”. dopo un’attenta valutazione della situazione patrimoniale riguardante la gestione della cosiddetta “assicurazione temporanea di gruppo”, vista la consistenza del patrimonio netto e l’esiguità delle prestazioni corrispondenti (in caso di morte o invalidità dell’iscritto, in aggiunta al capitale maturato per TFR a l momento dell’evento, viene riconosciuto a l coniuge o ai figli da un minimo di 1 0 mensilità ad un massimo di 30) h a deliberato all’unanimità l’abbassamento della relativa aliquota contributiva dall’1% allo 0,10%. In relazione a questo, nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL, l’Ascotributi il 13.7.2001 si è formalmente impegnata ad utilizzare tale risparmio d i contribuzione per la costituzione di idonee forme di previdenza complementare. Questo aspetto, unito all’urgente modifica legislativa per far cessare l’obbligo di versamento delle quote di T F R alla gestione capitale del Fondo Nazionale di Previdenza Esattoriali, può rappresentare in ambito Uniriscossioni e Unicredit quell’elemento di novità che rafforza le nostre ragioni per ottenere soluzioni più eque in materia previdenziale rispetto a quanto contenuto nella contestata intesa del 29.5.2001. ANNO III, NUMERO 10 S.B.F. (SALVO BUON FINE) PAGINA 3 MIRACOLO IN CARIVERONA? Nella settimana dall’1.10.2001 al 5.10.2001, grazie al sollecito effettuato con messaggio pose in data 2 ottobre dalla D. C. Risorse, la bellezza di 2.146 colleghi ha fruito dei corsi WBT relativi alle nuove procedure TITOLI e SPORTELLO di UNISIG, secondo le modalità indicate dalla Comunicazione n.66/2001. Questo almeno quanto riferitoci dai responsabili aziendali, che ci hanno anche rassegnato il seguente quadro di sintesi degli interventi formativi collegati alla partenza del nuovo sistema informativo di gruppo: DOPPI E DOPPIONI Mentre il Direttore Aramini non perde occasione per fare sfoggio della sua indole toscana, si allarga la schiera dei suoi (quanto inconsapevoli?) imitatori in linea gerarchica. Risulta che nella periodica riunione con i Capi Destinat Fruitori Mancanti SPORTELLO (WBT) 1.185 TITOLI (WBT): 1.385 FIDI E GARANZIE(aula*):1.715 FINANZA (aula. 1 g): 485 873 1.045 1.668 485 (18) 312 340 47 0 *moduli diversificati di 2, 1 e _ g., secondo il ruolo rivestito TOTALI: 4.770 4.071 (18) 699 Area, l’ultima volta, forse per tranquillizzarli rispetto alla riorganizzazione in vista nel Gruppo, egli abbia Peccato che nel corso dell’incontro, avente per oggetto usato parole del tipo: “Voi capi area, comunque, la disastrosa partenza del sistema di UNISIG, già da un semplice raffronto degli elementi in possesso dei siete insostituibili!”. rappresentanti sindacali limitatamente alle Aree di A distanza di soli due giorni, l’11 ottobre, nel corso Vicenza e delle Marche sia per quanto concerne i corsi di un incontro con i responsabili di Mercato Retail i in autoformazione che quelli in aula questi dati risultino concetti espressi dal direttore vinciano erano di poco credibili così come la possibilità che in 4/5 giorni tutt’altro tenore, come ad es.: “… i capi area non oltre duemila colleghi abbiano potuto realmente fruire di corsi WBT della durata indicativa di 2/3 ore, in postazioni servono più a niente!”. di lavoro non direttamente a contatto della clientela… L’aneddoto, seppure relativo alle alte stanze, ci serve a ribadire come certi atteggiamenti di ipocrisia SUI “SOSTITUTI DEL DIRETTORE”: La circolare n.68 del 16.10.01con cui si siano del tutto sbagliati e pericolosi; e ciò soprattutto comunica a tutte le strutture la soppressione se provenienti dai massimi livelli aziendali, in quanto del ruolo di vice direttore e la contestuale forieri di uno stile di rapporti replicato a cascata, con attivazione dell’incarico di “sostituto” le conseguenze negative che poi tutti vediamo nel rappresenta dal punto di vista dei rapporti concreto agire della gestione del personale e nel tipo sindacali aziendali una grave scorrettezza. di clima interno che si è venuto a creare. Non solo fa venire meno una pluriennale GESTIVENETO S.G.R.p.A.: il personale sarà assunto dalla Cariverona! C ome noto, con la fine dell’anno si concluderà il processo di integrazione delle società prodotto del Gruppo che gestiscono fondi comuni italiani, dando luogo ad un’unica società, denominata Unicredit Fondi (derivante dall’incorporazione di Gestiveneto e Fondinvest Risparmio in Gesticredit). P er quanto concerne le ricadute dell’operazione sui lavoratori, gli 8 addetti di Gestiveneto saranno assunti in Cariverona, incrementandone gli organici reali insieme con i 6 “distaccati”. prassi di preventiva consultazione fra le parti in occasione di circolari che trattano di questioni contrattuali ma, in una fase di difficile avvio della Contrattazione Integrativa Aziendale, costituisce una provocazione bella e buona perché mette in discussione unilateralmente la validità dell’intesa 22.6.2000 in materia di Quadri Direttivi. Dopo i numerosi casi di incarico di “direttore di filiale ad interim” affidati a responsabili di Mercato Retail e gli spostamenti di Colleghi a capo di dipendenze poco prima dello scadere dei 5 mesi di maturazione dell’inquadramento (imputabili alla gestione risorse), questa è, a tutti gli effetti, una questione di competenza delle relazioni sindacali. PAGINA 4 S.B.F. (SALVO BUON FINE) Telex da Roma: NUOVO C.C.N.L. In data 28.9.01 è stata inviata all’ABI la disdetta del CCNL 11.7.99.Le OO.SS. hanno richiesto di verificare la volontà di controparte in merito alla costruzione di un percorso di rinnovo utile e proficuo, che possa anche prevedere diverse fasi nel suo sviluppo, partendo dal presupposto che occorre da subito definire comunque incrementi salariali adeguati e coerenti con la vigente organizzazione dei livelli contrattuali. Il sindacato intende inserire in tale percorso la verifica dell’applicazione del CCNL con particolare riguardo a temi quali l‘applicazione delle normative sui quadri direttivi, sul salario incentivante, sulle politiche di formazione e valutazione. Va completato l’iter contrattuale sui temi ancora sospesi (ad es. previdenza, assistenza, azionariato dei dipendenti, ecc.). I tempi necessari per la costruzione di una piattaforma rivendicativa sono correlati al tipo di percorso. Se si sceglie la via tradizionale, cioè una piattaforma integrale, andrà varata in tempi molto rapidi. Se si sceglie un percorso flessibile, bisogna arrivare ad una rapida definizione del primo biennio economico (adeguamento tabellare al differenziale inflativo del biennio 2000/2001 e riconoscimento dell’inflazione programmata per il biennio 2002/2003). Le segreterie nazionali ritengono che comunque esiste un nesso inscindibile fra le scelte da attuare e i contenuti, con particolare riguardo alla esigibilità di tutta la normativa sui quadri. Resta comunque chiarito che, qualora non vi fosse in merito una reale e concreta disponibilità da parte di ABI, la piattaforma rivendicativa dovrà essere predisposta celermente per la consultazione dei lavoratori. CONCORSO SPESE DI STUDIO Gli iscritti/e della Cariverona con figli studenti di scuola media inferiore/superiore o d’università che ancora non hanno provveduto a richiedere il concorso spese di studio per l’anno scolastico/accademico 2001/02 devono presentare apposita domanda con mod.CBAB1280/3 al Servizio del Personale. Diversamente, per gli iscritti/e d’UPA e d’USI con figli studenti le provvidenze per l’anno scolastico avviato saranno pagate alla fine dello stesso (giugno 2002) su presentazione di apposita dichiarazione della scuola in carta semplice. ANNO III NUMERO 10 NUOVO SISTEMA UNISIG TUTTO UN GRAN CORRERE … PERCHE' E' MANCATA LA TESTA! ------------------------------------------------------------------------ SISTEMA UNISIG: i lavoratori sull’orlo di una crisi di nervi! A 10 gg. dalla partenza di UNISIG in Cariverona la rete si trova ancora in stato confusionale. Avevamo colto la sottovalutazione della Direzione (vol. unitario 3/10/01 “Unisig: ci sono tutti i presupposti per un flop”) ma la realtà dei fatti si è dimostrata peggiore delle nostre previsioni. Le assicurazioni della vigilia (“…non dovrebbero verificarsi problematiche lavorative, perché con le nuove applicazioni i processi di lavoro non cambiano nella loro impostazione di fondo”) si sono rivelate del tutto ottimistiche. E così i lavoratori si trovano ancora una volta a dover tamponare di persona, facendosi carico con grande sacrificio dei disagi provocati dal malfunzionamento di programmi e macchine; a dover lavorare in condizioni impossibili, gestendo i rapporti con una clientela disorientata se non incazzata. Ma al di là dei pesanti fermi macchina e dei problemi procedurali (tutti imputabili all’USI?), di un helpdesk milanese che non soddisfa assolutamente le esigenze (sia nel merito delle risposte sia nei tempi di contatto e d’attesa), l’aspetto più critico riguarda la formazione, effettuata in modo inappropriato, nonostante gli interventi previsti fossero stati oggetto anche di uno specifico accordo sindacale. Peraltro la disastrosa partenza del nuovo sistema informativo di gruppo s’innesca nella già abbastanza difficile situazione riorganizzativa aziendale per segmenti, che denota, soprattutto nel settore RETAIL, carenze strutturali ed organici inadeguati. La responsabilità di questo stato di cose veramente eccezionale è da imputare chiaramente alla Direzione aziendale, al di là del tipo di supporto fornito dall’USI: ci sono stati dei gravi errori di sottovalutazione delle varie problematiche con una formazione scarsa ed affrettata, peraltro non ancora conclusasi. In questi giorni è previsto un incontro fra le SAS unitarie e l’Azienda per verificare quali iniziative concrete (in campo tecnologico, applicativo e strutturale) possono permettere di portare a regime la situazione. Abbiamo formulato, al riguardo, una serie di richieste: è chiaro che se non vi sarà la dovuta disponibilità ad affrontare urgentemente ed efficacemente la situazione, ci troveremo costretti ad aprire una vertenza sulle condizioni di lavoro, coinvolgendo i Colleghi in assemblee ed azioni di lotta. SPAZIO UPA/USI In quest’inserto di S.B.F. forniamo agli iscritti ed alle iscritte della Cariverona alcune notizie e documentazioni (come ad. es. la copia della lettera di avvenuta costituzione del Coordinamento Sindacale FISAC-CGIL di USI, riportata sul retro) relative alle problematiche sindacali che riguarda-no in particolare i Poli veronesi di UPA ed USI. ORGANICI DI UPA VERONA Nel corso dell’incontro svoltosi a Verona l’11.10.01 fra il nuovo Responsabile del Personale di Unicredit Produzioni Accentrate, Sig. Vernieri, e le SAS unitarie del Polo veronese di UPA è stato affrontato anche il tema riguardante gli organici ed i carichi di lavoro. Alla richiesta sindacale di verificare le difficoltà esistenti in certi uffici e settori e, soprattutto, di dare sbocco positivo entro la fine dell’anno ai lavoratori a tempo determinato ed ai lavoratori interinali, il Sig. Vernieri ha risposto con estrema cau-tela, facendo riferimento a “possibili riflessi che la progettata riorganizzazione nelle banche del gruppo può avere anche sulle società di servizi”. Ora è vero che anche il sig. Del vecchio, di fronte ad analoghe richieste fatte dal sindacato durante il periodo di “distacco” si era giustificato dietro alle preventi-vate sinergie, recuperi ed economie di scala previste entro il 2002 ma l’esperienza di tutto questo periodo pare confermare che la trafila interinali-determinati stia assu-mendo la caratteristica impropria di selezione del personale. Vale a dire che l’azien-da ricorre alla somma di queste forme di flessibilità (lavoratori con contratto in affit-to, trasformati successivamente in tempi determinati) per allungare l’anticamera dell’assunzione a tempo indeterminato. Crediamo sia indicativo il fatto che su un totale di quasi 300 addetti, vi sono 40 interinali e 42 tempi determinati. DUE COSE SUL LAVORO INTERINALE Il lavoro interinale (o “lavoro temporaneo”) è uno strumento contrattuale introdotto dalla legge 196 del 24.6.1997 e successivamente regolato dal contratto nazionale delle imprese di lavoro temporaneo del 1998. Che cos’è il lavoro temporaneo? E’ una “relazione triangolare” tra un’agenzia di fornitura (Adecco, ManPower, ecc.), un utilizzatore (ad es. UPA o USI) ed il lavoratore stesso. Tra agenzie di fornitura ed impresa utilizzatrice esiste un rapporto detto “contratto di fornitura”; tra agenzie di fornitura e lavoratore esiste un rapporto detto “contratto per prestazione di lavoro temporaneo”. Tra utilizzatore (UPA) e lavoratore non esiste alcun contratto! In altri termini: il lavoratore temporaneo è un dipendente dell’agenzia di fornitura ma, dal punto di vista organizzativo, funzionale e gerarchico, lavora sotto la direzione di UPA/USI. Il primo CCNL dei lavoratori interinali del 1998 è scaduto (vigeva da 1.6.98 fino al 31.1.299). In questo periodo sono in corso le trattative di rinnovo fra Sindacati (Nidil-CGIL Alai-CISL Cpo-UIL), Confiterim e Ailt. L’esperienza di questi anni di avvio del fenomeno del “lavoro in affitto” ha dato modo alle OO.SS. di predi-sporre una piattaforma rivendicativa che intende rafforzare ed estendere le tutele per i lavoratori. In tal senso, per rendere esigibili alcuni aspetti già garantiti dal contratto del ’98 ma rimasti sulla carta si propone l’istituzione del delegato sindacale territoriale. Altri due importanti obiettivi sono la previdenza complementare e l’ente bilaterale per la formazione professionale. La FISAC CGIL in U.S.I. A tutti gli Iscritti Il 26 Settembre u.s. si riunito a Milano il primo direttivo sindacale Fisac/CGIL di Unicredito Servizi Informativi. Dal Luglio scorso sorta la necessità di creare una struttura sindacale aziendale centrale, ovvero una Segreteria di Coordinamento delle S.A.S. presenti sul territorio, per rendere più efficaci le relazioni sindacali. Questa nuova impostazione permetterà di affrontare in modo univoco i disagi e le controversie dei dipendenti di USI, impedendo alla Direzione risposte incomplete o peggio non omogenee in ogni polo territoriale. L'importanza delle tematiche che dovremo affrontare impongono un salto di qualità nelle relazioni sindacali; appare del tutto evidente la difficoltà di dibattere localmente argomenti che coinvolgono tutti i lavoratori/trici (il sistema incentivante ne è prova recente). E' indispensabile in questo momento delicato per la nostra azienda - autonoma da pochi mesi - conoscere progetti futuri, processi organizzativi, strutture operative; la nascita del direttivo FISAC/CGIL di USI vuole essere strumento efficiente nelle relazioni con questa nuova realtà aziendale. L'esiguità numerica dei rappresentanti sindacali previsti in USI (2 su Milano, 1 su Verona, 1 su Torino e 1 su Bologna) ha permesso di allargare il direttivo (min 9 - max 11, per un'Azienda come la nostra) a lavoratori di poli/distaccamenti, dove non è stato possibile creare una struttura sindacale. Rimangono inalterate valenza ed autonomia delle R.S.A. che, oltre a ricoprire l'indispensabile ruolo di referenza attiva per Colleghi e Azienda nei poli locali, sono parte della Segreteria di Coordinamento consentendo di avere tempestivamente il "polso" del clima aziendale Inoltre stata stabilita la presenza del segretario responsabile nel Coordinamento di Gruppo. Nel corso della riunione si sono individuate alcune priorità sulle quali lavorare: • • • • • Preparazione Contratto Integrativo Aziendale; Attività straordinarie per le integrazioni U N I S I G ; Indennità di trasferta e reperibilità; Portali aziendali; Prestazioni eccedenti per i Quadri Direttivi. COMPONENTI IL DIRETTIVO Roberto Ballini Gianfranco Pettenati Olga De Leonardis Stefano Serli Michela Cicalano Andrea Gazzini Marilena Caz,zara Gabriele Fondi Antonio Polidori Valter Amerio R.S.A. R.S.A. R.S.A. R.S.A. R.S.A. Verona Bologna Milano Ancona Torino Milano Verona Milano Bologna Torino Segretario Segreteria Segreteria Segreteria Segreteria Responsabile di Coordinamento di Coordinamento di Coordinamento di Coordinamento