Sommario - Fisac Cgil Unicredit

Transcript

Sommario - Fisac Cgil Unicredit
abbonamento via email
Anno III, numero 10
Ottobre (Vendemmiaio) 2001
EDITORIALE: DA “BANCA DEL NORDEST” A “BANCA DA
FARWEST”… MA IL MANAGEMENT SI RENDE CONTO DI COSA STA
SUCCEDENDO IN CARIVERONA?
Sommario
Editoriale …… ………..…… 1
Su Uniriscossioni………….2
Notizie varie……………….. 3
Da Roma e... Unisig.….4
INSERTO UPA/USI
5/6
S.B.F.,
per
spiegare
le cose
anche
a chi
non
capisce
bene
la
situazione.
Gli avvenimenti delle ultime settimane
stanno sconvolgendo la nostra banca.
L’incapacità degli Amministratori della
Cariverona di svolgere un benché minimo
ruolo rispetto alle ultime “pensate”
dell’ineffabile CE O Alessandro Profumo e,
addirittura, il rifiuto ad incontrare, al riguardo,
i rappresentanti dei lavoratori sono sotto gli
occhi di tutta la compagine aziendale e ne
stanno minando profondamente il rapporto
fiduciario.
Meno evidenti, forse perché poco
interessanti ai fini massmediologici (anche
se, nel caso della disastrata esperienza
della cessione dello Sportello di Verona
Borgo Nuovo alla Banca Popolare di
Cremona, sono perfino riusciti a conquistare
le pagine dei giornali), risultano gli atti ed i
comportamenti concreti degli organismi
direttivi della banca, con particolare
riferimento alla D.C. Risorse.
Gli ultimi esempi, in ordine di tempo, di
questo stile di leadership:
Inquadramenti di cui all’accordo
22.6.00: la D.C. Risorse, in violazione delle
intese sottoscritte con l’introduzione dei
quadri direttivi in azienda, continua a
spostare prima della scadenza dei 5 mesi
per
la
maturazione
contrattuale
dell’inquadramento i colleghi che erano stati
inseriti nei ruoli di Direttori. Queste
operazioni, fatte solo per risparmiare sui
costi del personale, si stanno trasformando
in un “boomerang” sulla già screditata
credibilità aziendale.
Sostituti
dei
Direttori:
ulteriore
manomissione dell’accordo del giugno dello
scorso anno. Pur non avendo ancora
completato la riorganizzazione della rete,
non si trova di meglio che affrettarsi a
depennare
un
ruolo
professionale
considerato meno importante di una volta
(sempre al fine di evitare la maturazione di
nuovi inquadramenti), mantenendo però in
capo agli stessi Colleghi (o, peggio,
suddividendole fra più addetti) tutte le
“minori” incombenze gestionali e di rischio.
Formazione: i ritardi in questo campo
stanno diventando cronici. La risposta
aziendale? Cercare, ad. es., di aumentare al
massimo i corsi
a distanza in
autoformazione. Anche qui al di là
dell’evidente necessità di investimen
ti in formazione e riqualificazione
professionale emerge in modo chiaro da
parte della D.C. Risorse un certo assillo a
tagliare e a fare budget sui costi di tipo
“contrattuale”.
Carenze di organico: l’attuazione del
nuovo modello organizzativo di rete, ancora
in corso, ha sostanzialmente indebolito gli
organici delle nostre filiali. I carichi di lavoro
a differenza di quanto ci ha detto il Direttore
Generale (secondo il quale nelle nostre
agenzie si legge il giornale fino a tarda
mattinata) sono divenuti insostenibili. La
“baracca” regge ormai solo per lo spirito di
sacrificio dei Colleghi. Ma fino a quando
potrà durare?
Gestione delle risorse: si aggiungano
certi comportamenti da “stato di polizia” da
parte di qualche gestore delle risorse nei
confronti del Personale, con intimidazioni,
pressioni e quant’altro possa servire per
instaurare un clima di paura. Non è la prima
volta che, al riguardo, sottolineiamo la
delicatezza di certi ruoli, chiaramente di
servizio, che non possono trasformarsi in
“posti di potere”, per cui non guasterebbero
alcuni avvicendamenti. Anche su questo
delicato fronte ci pare di notare, quanto
meno, una certa disattenzione del
Responsabile della D.C. Risorse, forse
troppo preoccupato di “non avere problemi”.
Nella testa dei Colleghi s’è ormai formata
la seguente convinzione: “Gran parte del
management in Cariverona, in questo
momento, è preoccupato solo del
proprio futuro e non di quello
dell’azienda”. Siamo ormai al modello
FarWest o, peggio, Repubblica delle
Banane, vale a dire: Amministratori inetti e
Dirigenti fantasma e/o pronti a cambiare
casacca.
E’ con questo tipo di interlocutori che
dobbiamo fare i conti!
Per quanto riguarda il futuro di Cariverona,
come FISACCGIL, insieme alle altre SAS
unitarie, vogliamo fare la nostra parte,
tutelando gli interessi dei lavoratori, il loro
patrimonio di conoscenze e professionalità,
ma anche sostenendo la nostra azienda, la
sua storia ed i suoi legami con il territorio.
Qualcun altro, invece, forse per trenta
denari, pare aver già abdicato al suo ruolo…
PAGINA 2
S.B.F. (SALVO BUON FINE)
ANNO III, NUMERO 10
Sfide ed obiettivi di Uniriscossioni S.p.A.:
PERCHE’ IL “PIANO TRIENNALE” E’ PARTITO MALE,
SOPRATTUTTO SULLA FISCALITA’ LOCALE?
E’ dalla scorsa primavera che le OO.SS. sono state
NON TUTTI SANNO CHE … DAL FONDO
NAZIONALE DI PREVIDENZA
ESATTORIALI:
informate a livello di Coordinamenti di Gruppo del piano
industriale sottostante alla costituzione di Uniriscossioni, la
nuova società che raggruppa tutte le attività esattoriali Nella seduta del 26 luglio 2001 il
d’Unicredito Italiano.
Consiglio di Amministrazione del Fondo,
Sintetizzando, i quattro obiettivi (“le sfide”) del piano
industriale illustratoci erano focalizzati su:
1- l’ammodernamento tecnologico (unificazione del
sistema informativo, nuova rete di telecomunicazioni,
nuovo processo di notifica, ecc.);
2- una migliore gestione, in termini di efficacia ed
efficienza, dell’attività di “contenzioso” derivante dalla
riforma del sistema esattoriale;
3- lo sviluppo di rapporti con gli enti locali per la gestione
della fiscalità e dell’attività ad essa connesse;
4- la realizzazione del processo d’aggregazione tramite
una coerente struttura organizzativa, di governo e di
produzione, degli 11 ambiti territoriali.
A distanza di alcuni mesi dalla sua partenza, possiamo
tranquillamente affermare che Uniriscossioni non solo mostra
in modo chiaro tutta la sua difficoltà ad avviare le previste
iniziative programmatiche ma, soprattutto, un’incapacità (o la
non volontà) di fondere insieme le varie realtà aziendali
preesistenti.
Così, al di là delle evidenti indicazioni della Capogruppo di
realizzare una diminuzione dei costi (in primis quello del
personale, così come sancito dai contenuti dell’intesa
29.5.2001 anche per tale aspetto non accettata dai Colleghi ),
i responsabili aziendali, in questa fase, sembrano invischiati in
un misto di impreparazione, immobilismo ed attendismo: le
ragioni di questa situazione possono dipendere da varie
cause, interne e/o esterne, ma, secondo qualche ben
informato, al di là di quanto recentemente videorelazionato
dall’ing. Colluccelli, la cosa sarebbe collegata all’incertezza
sulla possibilità (leggi: speranza) di poter ancora percepire i
famosi “ristori” da parte del Ministero.
Voci a parte (a cui noi certo non prestiamo alcuna
attenzione), riteniamo che la chiave di volta per riportare il tutto
su un giusto binario sia data, soprattutto, dal rasserenamento
della compagine aziendale, a partire dal riequilibrio dei rapporti
con tutte le OO.SS. rappresentative dei lavoratori: “A buon
intenditor…”.
dopo
un’attenta
valutazione
della
situazione
patrimoniale
riguardante
la
gestione della cosiddetta “assicurazione
temporanea
di
gruppo”,
vista
la
consistenza
del
patrimonio
netto
e
l’esiguità delle prestazioni corrispondenti
(in caso di morte o invalidità dell’iscritto, in
aggiunta al capitale maturato per TFR a l
momento dell’evento, viene riconosciuto a l
coniuge o ai figli da un minimo di 1 0
mensilità ad un massimo
di 30) h a
deliberato
all’unanimità
l’abbassamento
della relativa aliquota contributiva dall’1%
allo 0,10%.
In relazione a questo, nell’ambito della
trattativa
per
il
rinnovo
del
CCNL,
l’Ascotributi il 13.7.2001 si è formalmente
impegnata ad utilizzare tale risparmio d i
contribuzione per la costituzione di idonee
forme di previdenza complementare.
Questo
aspetto,
unito
all’urgente
modifica
legislativa
per
far
cessare
l’obbligo di versamento delle quote di T F R
alla gestione capitale del Fondo Nazionale
di
Previdenza
Esattoriali,
può
rappresentare in ambito Uniriscossioni e
Unicredit quell’elemento
di novità che
rafforza le nostre ragioni per ottenere
soluzioni più eque in materia previdenziale
rispetto
a
quanto
contenuto
nella
contestata intesa del 29.5.2001.
ANNO III, NUMERO 10
S.B.F. (SALVO BUON FINE)
PAGINA 3
MIRACOLO IN CARIVERONA?
Nella settimana dall’1.10.2001 al 5.10.2001, grazie al
sollecito effettuato con messaggio pose in data 2 ottobre
dalla D. C. Risorse, la bellezza di 2.146 colleghi ha fruito
dei corsi WBT relativi alle nuove procedure TITOLI e
SPORTELLO di UNISIG, secondo le modalità indicate
dalla Comunicazione n.66/2001.
Questo almeno quanto riferitoci dai responsabili
aziendali, che ci hanno anche rassegnato il seguente
quadro di sintesi degli interventi formativi collegati alla
partenza del nuovo sistema informativo di gruppo:
DOPPI E DOPPIONI
Mentre il Direttore Aramini non perde occasione
per fare sfoggio della sua indole toscana, si allarga la
schiera dei suoi (quanto inconsapevoli?) imitatori in
linea gerarchica.
Risulta che nella periodica riunione con i Capi
Destinat
Fruitori Mancanti
SPORTELLO (WBT)
1.185
TITOLI (WBT):
1.385
FIDI E GARANZIE(aula*):1.715
FINANZA (aula. 1 g):
485
873
1.045
1.668
485 (18)
312
340
47
0
*moduli diversificati di 2, 1 e _ g., secondo il ruolo
rivestito
TOTALI:
4.770
4.071 (18)
699
Area, l’ultima volta, forse per tranquillizzarli rispetto
alla riorganizzazione in vista nel Gruppo, egli abbia Peccato che nel corso dell’incontro, avente per oggetto
usato parole del tipo: “Voi capi area, comunque, la disastrosa partenza del sistema di UNISIG, già da
un semplice raffronto degli elementi in possesso dei
siete insostituibili!”.
rappresentanti sindacali limitatamente alle Aree di
A distanza di soli due giorni, l’11 ottobre, nel corso Vicenza e delle Marche sia per quanto concerne i corsi
di un incontro con i responsabili di Mercato Retail i in autoformazione che quelli in aula questi dati risultino
concetti espressi dal direttore vinciano erano di poco credibili così come la possibilità che in 4/5 giorni
tutt’altro tenore, come ad es.: “… i capi area non oltre duemila colleghi abbiano potuto realmente fruire di
corsi WBT della durata indicativa di 2/3 ore, in postazioni
servono più a niente!”.
di lavoro non direttamente a contatto della clientela…
L’aneddoto, seppure relativo alle alte stanze, ci
serve a ribadire come certi atteggiamenti di ipocrisia SUI “SOSTITUTI DEL DIRETTORE”:
La circolare n.68 del 16.10.01con cui si
siano del tutto sbagliati e pericolosi; e ciò soprattutto
comunica a tutte le strutture la soppressione
se provenienti dai massimi livelli aziendali, in quanto del ruolo di vice direttore e la contestuale
forieri di uno stile di rapporti replicato a cascata, con attivazione
dell’incarico
di
“sostituto”
le conseguenze negative che poi tutti vediamo nel rappresenta dal punto di vista dei rapporti
concreto agire della gestione del personale e nel tipo sindacali aziendali una grave scorrettezza.
di clima interno che si è venuto a creare.
Non solo fa venire meno una pluriennale
GESTIVENETO S.G.R.p.A.: il personale
sarà assunto dalla Cariverona!
C ome noto, con la fine dell’anno si concluderà il processo
di integrazione delle società prodotto del Gruppo che
gestiscono fondi comuni italiani, dando luogo ad un’unica
società,
denominata
Unicredit
Fondi
(derivante
dall’incorporazione di Gestiveneto e Fondinvest Risparmio in
Gesticredit).
P er quanto concerne le ricadute dell’operazione sui
lavoratori, gli 8 addetti di Gestiveneto saranno assunti in
Cariverona, incrementandone gli organici reali insieme con i 6
“distaccati”.
prassi di preventiva consultazione fra le parti in
occasione di circolari che trattano di questioni
contrattuali ma, in una fase di difficile avvio
della Contrattazione Integrativa Aziendale,
costituisce una provocazione bella e buona
perché mette in discussione unilateralmente la
validità dell’intesa 22.6.2000 in materia di
Quadri Direttivi.
Dopo i numerosi casi di incarico di “direttore
di filiale ad interim” affidati a responsabili di
Mercato Retail e gli spostamenti di Colleghi a
capo di dipendenze poco prima dello scadere
dei 5 mesi di maturazione dell’inquadramento
(imputabili alla gestione risorse), questa è, a
tutti gli effetti, una questione di competenza
delle relazioni sindacali.
PAGINA 4
S.B.F. (SALVO BUON FINE)
Telex da Roma: NUOVO C.C.N.L.
In data 28.9.01 è stata inviata all’ABI la disdetta
del CCNL 11.7.99.Le OO.SS. hanno richiesto di
verificare la volontà di controparte in merito alla
costruzione di un percorso di rinnovo utile e
proficuo, che possa anche prevedere diverse fasi
nel suo sviluppo, partendo dal presupposto che
occorre da subito definire comunque incrementi
salariali adeguati e coerenti con la vigente
organizzazione dei livelli contrattuali.
Il sindacato intende inserire in tale percorso la
verifica
dell’applicazione
del
CCNL
con
particolare riguardo a temi quali l‘applicazione
delle normative sui quadri direttivi, sul salario
incentivante, sulle politiche di formazione e
valutazione. Va completato l’iter contrattuale
sui temi ancora sospesi (ad es. previdenza,
assistenza, azionariato dei dipendenti, ecc.).
I tempi necessari per la costruzione di una
piattaforma rivendicativa sono correlati al tipo di
percorso. Se si sceglie la via tradizionale, cioè
una piattaforma integrale, andrà varata in tempi
molto rapidi. Se si sceglie un percorso flessibile,
bisogna arrivare ad una rapida definizione del
primo biennio economico (adeguamento tabellare
al differenziale inflativo del biennio 2000/2001 e
riconoscimento dell’inflazione programmata per
il biennio 2002/2003).
Le segreterie nazionali ritengono che comunque
esiste un nesso inscindibile fra le scelte da
attuare e i contenuti, con particolare riguardo
alla esigibilità di tutta la normativa sui quadri.
Resta comunque chiarito che, qualora non vi fosse
in merito una reale e concreta disponibilità da
parte di ABI, la piattaforma rivendicativa dovrà
essere
predisposta
celermente
per
la
consultazione dei lavoratori.
CONCORSO SPESE DI STUDIO
Gli iscritti/e della Cariverona
con figli studenti di scuola media
inferiore/superiore o d’università
che ancora non hanno provveduto a
richiedere il concorso spese di
studio
per
l’anno
scolastico/accademico
2001/02
devono presentare apposita domanda
con mod.CBAB1280/3 al Servizio del
Personale.
Diversamente, per gli iscritti/e
d’UPA e d’USI con figli studenti le
provvidenze per l’anno scolastico
avviato saranno pagate alla fine
dello
stesso
(giugno
2002)
su
presentazione
di
apposita
dichiarazione
della
scuola
in
carta semplice.
ANNO III NUMERO 10
NUOVO SISTEMA UNISIG
TUTTO UN GRAN CORRERE …
PERCHE' E' MANCATA LA TESTA!
------------------------------------------------------------------------
SISTEMA UNISIG: i lavoratori
sull’orlo di una crisi di nervi!
A 10 gg. dalla partenza di UNISIG in Cariverona la rete si
trova ancora in stato confusionale.
Avevamo colto la sottovalutazione della Direzione (vol.
unitario 3/10/01 “Unisig: ci sono tutti i presupposti per un
flop”) ma la realtà dei fatti si è dimostrata peggiore delle
nostre previsioni.
Le assicurazioni della vigilia (“…non dovrebbero verificarsi
problematiche lavorative, perché con le nuove applicazioni i
processi di lavoro non cambiano nella loro impostazione di
fondo”) si sono rivelate del tutto ottimistiche.
E così i lavoratori si trovano ancora una volta a dover
tamponare di persona, facendosi carico con grande
sacrificio dei disagi provocati dal malfunzionamento di
programmi e macchine; a dover lavorare in condizioni
impossibili, gestendo i rapporti con una clientela disorientata
se non incazzata.
Ma al di là dei pesanti fermi macchina e dei problemi
procedurali (tutti imputabili all’USI?), di un helpdesk
milanese che non soddisfa assolutamente le esigenze (sia
nel merito delle risposte sia nei tempi di contatto e
d’attesa), l’aspetto più critico riguarda la formazione,
effettuata in modo inappropriato, nonostante gli interventi
previsti fossero stati oggetto anche di uno specifico
accordo sindacale.
Peraltro la disastrosa partenza del nuovo sistema
informativo di gruppo s’innesca nella già abbastanza difficile
situazione riorganizzativa aziendale per segmenti, che
denota, soprattutto nel settore RETAIL, carenze strutturali
ed organici inadeguati.
La responsabilità di questo stato di cose veramente
eccezionale è da imputare chiaramente alla Direzione
aziendale, al di là del tipo di supporto fornito dall’USI: ci
sono stati dei gravi errori di sottovalutazione delle varie
problematiche con una formazione scarsa ed affrettata,
peraltro non ancora conclusasi.
In questi giorni è previsto un incontro fra le SAS unitarie e
l’Azienda per verificare quali iniziative concrete (in campo
tecnologico, applicativo e strutturale) possono permettere di
portare a regime la situazione.
Abbiamo formulato, al riguardo, una serie di richieste: è
chiaro che se non vi sarà la dovuta disponibilità ad
affrontare urgentemente ed efficacemente la situazione, ci
troveremo costretti ad aprire una vertenza sulle condizioni
di lavoro, coinvolgendo i Colleghi in assemblee ed azioni di
lotta.
SPAZIO UPA/USI
In quest’inserto di S.B.F. forniamo agli iscritti ed alle iscritte della Cariverona
alcune notizie e documentazioni (come ad. es. la copia della lettera di avvenuta
costituzione del Coordinamento Sindacale FISAC-CGIL di USI, riportata sul retro)
relative alle problematiche sindacali che riguarda-no in particolare i Poli veronesi di
UPA ed USI.
ORGANICI DI UPA VERONA
Nel corso dell’incontro svoltosi a Verona l’11.10.01 fra il nuovo Responsabile del Personale di
Unicredit Produzioni Accentrate, Sig. Vernieri, e le SAS unitarie del Polo veronese di UPA è stato affrontato
anche il tema riguardante gli organici ed i carichi di lavoro.
Alla richiesta sindacale di verificare le difficoltà esistenti in certi uffici e settori e, soprattutto, di dare
sbocco positivo entro la fine dell’anno ai lavoratori a tempo determinato ed ai lavoratori interinali, il Sig.
Vernieri ha risposto con estrema cau-tela, facendo riferimento a “possibili riflessi che la progettata
riorganizzazione nelle banche del gruppo può avere anche sulle società di servizi”.
Ora è vero che anche il sig. Del vecchio, di fronte ad analoghe richieste fatte dal sindacato durante il
periodo di “distacco” si era giustificato dietro alle preventi-vate sinergie, recuperi ed economie di scala previste
entro il 2002 ma l’esperienza di tutto questo periodo pare confermare che la trafila interinali-determinati stia
assu-mendo la caratteristica impropria di selezione del personale. Vale a dire che l’azien-da ricorre alla somma di
queste forme di flessibilità (lavoratori con contratto in affit-to, trasformati successivamente in tempi
determinati) per allungare l’anticamera dell’assunzione a tempo indeterminato.
Crediamo sia indicativo il fatto che su un totale di quasi 300 addetti, vi sono 40 interinali e 42
tempi determinati.
DUE COSE SUL LAVORO INTERINALE
Il lavoro interinale (o “lavoro temporaneo”) è uno strumento contrattuale introdotto dalla legge 196
del 24.6.1997 e successivamente regolato dal contratto nazionale delle imprese di lavoro temporaneo del
1998.
Che cos’è il lavoro temporaneo? E’ una “relazione triangolare” tra un’agenzia di fornitura
(Adecco, ManPower, ecc.), un utilizzatore (ad es. UPA o USI) ed il lavoratore stesso.
Tra agenzie di fornitura ed impresa utilizzatrice esiste un rapporto detto “contratto di fornitura”;
tra agenzie di fornitura e lavoratore esiste un rapporto detto “contratto per prestazione di lavoro
temporaneo”.
Tra utilizzatore (UPA) e lavoratore non esiste alcun contratto!
In altri termini: il lavoratore temporaneo è un dipendente dell’agenzia di fornitura ma, dal punto di
vista organizzativo, funzionale e gerarchico, lavora sotto la direzione di UPA/USI.
Il primo CCNL dei lavoratori interinali del 1998 è scaduto (vigeva da 1.6.98 fino al 31.1.299). In
questo periodo sono in corso le trattative di rinnovo fra Sindacati (Nidil-CGIL Alai-CISL Cpo-UIL),
Confiterim e Ailt. L’esperienza di questi anni di avvio del fenomeno del “lavoro in affitto” ha dato modo
alle OO.SS. di predi-sporre una piattaforma rivendicativa che intende rafforzare ed estendere le tutele per i
lavoratori.
In tal senso, per rendere esigibili alcuni aspetti già garantiti dal contratto del ’98 ma rimasti sulla
carta si propone l’istituzione del delegato sindacale territoriale. Altri due importanti obiettivi sono la
previdenza complementare e l’ente bilaterale per la formazione professionale.
La FISAC CGIL in U.S.I.
A tutti gli Iscritti
Il 26 Settembre u.s. si riunito a Milano il primo direttivo sindacale Fisac/CGIL di
Unicredito Servizi Informativi.
Dal Luglio scorso sorta la necessità di creare una struttura sindacale aziendale
centrale, ovvero una Segreteria di Coordinamento delle S.A.S. presenti sul territorio,
per rendere più efficaci le relazioni sindacali.
Questa nuova impostazione permetterà di affrontare in modo univoco i disagi e le
controversie dei dipendenti di USI, impedendo alla Direzione risposte incomplete o
peggio non omogenee in ogni polo territoriale.
L'importanza delle tematiche che dovremo affrontare impongono un salto di qualità
nelle relazioni sindacali; appare del tutto evidente la difficoltà di dibattere
localmente argomenti che coinvolgono tutti i lavoratori/trici (il sistema incentivante
ne è prova recente).
E' indispensabile in questo momento delicato per la nostra azienda - autonoma da
pochi mesi - conoscere progetti futuri, processi organizzativi, strutture operative;
la nascita del direttivo FISAC/CGIL di USI vuole essere strumento efficiente nelle
relazioni con questa nuova realtà aziendale.
L'esiguità numerica dei rappresentanti sindacali previsti in USI (2 su Milano, 1 su
Verona, 1 su Torino e 1 su Bologna) ha permesso di allargare il direttivo (min 9 - max
11, per un'Azienda come la nostra) a lavoratori di poli/distaccamenti, dove non è
stato possibile creare una struttura sindacale.
Rimangono inalterate valenza ed autonomia delle R.S.A. che, oltre a ricoprire
l'indispensabile ruolo di referenza attiva per Colleghi e Azienda nei poli locali,
sono parte della Segreteria di Coordinamento consentendo di avere tempestivamente il
"polso" del clima aziendale
Inoltre stata stabilita la presenza del segretario responsabile nel Coordinamento di
Gruppo.
Nel corso della riunione si sono individuate alcune priorità sulle quali lavorare:
•
•
•
•
•
Preparazione Contratto Integrativo Aziendale;
Attività straordinarie per le integrazioni U N I S I G ;
Indennità di trasferta e reperibilità;
Portali aziendali;
Prestazioni eccedenti per i Quadri Direttivi.
COMPONENTI IL DIRETTIVO
Roberto Ballini
Gianfranco Pettenati
Olga De Leonardis
Stefano Serli
Michela Cicalano
Andrea Gazzini
Marilena Caz,zara
Gabriele Fondi
Antonio Polidori
Valter Amerio
R.S.A.
R.S.A.
R.S.A.
R.S.A.
R.S.A.
Verona
Bologna
Milano
Ancona
Torino
Milano
Verona
Milano
Bologna
Torino
Segretario
Segreteria
Segreteria
Segreteria
Segreteria
Responsabile
di Coordinamento
di Coordinamento
di Coordinamento
di Coordinamento