Interrogazione Parlamentare sugli esuberi Astra Zeneca

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Interrogazione Parlamentare sugli esuberi Astra Zeneca
Camera dei Deputati Sindacato Ispettivo Legislatura 17 ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/01337 presentata da SCILIPOTI DOMENICO il 10/12/2013 nella seduta numero 148 Stato iter : IN CORSO Ministero destinatario : MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Attuale Delegato a rispondere : MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI , data delega 10/12/2013 SCILIPOTI ‐ Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dello sviluppo economico ‐ Premesso che l'interrogante ha appreso dalla stampa, dalla televisione e dal web che: nell'anno 2007 AstraZeneca ha effettuato 2 cessioni di ramo in favore di Marvecspharma (26 luglio 2007 a nome della controllata Simesa e 5 ottobre 2007 sotto nome AstraZeneca) con operazioni definite, a quanto consta all'interrogante, fittizie dal Tribunale di Milano. Con tali cessioni, ha spostato proditoriamente centinaia di informatori scientifici del farmaco (Isf) in un'azienda decotta, accelerandone il fallimento, e il Tribunale di Milano, previa impugnativa da parte di numerosi Isf, ne ha riconosciuto la falsità e l'illiceità, giacché erano finalizzate all'effettuazione di licenziamenti mascherati, annullandole e condannando AstraZeneca al reintegro dei lavoratori ceduti; infatti, a seguito della cessione e a stretto giro, Marvecspharma dapprima collocava in cassa integrazione guadagni straordinaria e in mobilità centinaia di lavoratori, ponendo a carico degli ammortizzatori sociali costi enormi mascherati, e poi dichiarava fallimento; per tali operazioni la Procura della Repubblica di Milano, ravvisando ipotesi di truffa in danno allo Stato, ha emesso provvedimenti cautelari nei confronti della dirigenza di AstraZeneca, di Pfizer e di altre società; su questi eventi, che hanno permesso consistenti riduzioni di personale e che formalmente venivano fatti apparire conformi alla disciplina vigente, ma che in realtà erano tesi ad aggirare la normativa in materia, la Procura della Repubblica di Milano è intervenuta con provvedimenti che erano stati già oggetto di numerose altre interrogazioni ai Ministri competenti e che, inascoltate, oggi rivelano i prevedibili aspetti negativi per i lavoratori ed i danni per il bilancio dello Stato che erano stati ampiamente paventati; nel 2009 e nel 2011 AstraZeneca, senza motivi legati alla produzione, attivava inoltre due procedure di mobilità per "linee di farmaco", a giudizio dell'interrogante fittizie, identificando aprioristicamente gli Isf da licenziare, e così licenziando circa 450 Isf; entrambe le procedure di mobilità, per la scelta aprioristica e discrezionale delle persone da licenziare, sono state ritenute "in frode di legge" dal Tribunale del lavoro e da diversi giudici che hanno ordinato all'azienda di reintegrare i lavoratori che avevano impugnato il licenziamento; atteso che, per quanto risulta all'interrogante: per i lavoratori già posti in mobilità da AstraZeneca, direttamente o attraverso aziende di copertura, ciò sarebbe avvenuto in "frode di legge" e nella fattispecie si sarebbe materializzata con la truffa ai danni dell'Inps, ne consegue che ad AstraZeneca, non avendo titolo ad ottenere la concessione della mobilità, dovrebbero essere poste in carico le indennità già erogate dall'Inps; AstraZeneca, come un meccanismo ad orologeria, sta proseguendo nello smantellamento del servizio di informazione scientifica sui farmaci che rimangono comunque in commercio; risulta infatti all'interrogante che, con comunicazione del 18 novembre 2013, essa si accinge a collocare in mobilità altri 30 Isf, sopprimendo il servizio di informazione scientifica e di monitoraggio post‐
marketing sul farmaco antipsicotico Seroquel, giustificando ciò fittiziamente con l'ingresso nel mercato di un analogo farmaco generico da parte di altra azienda concorrente; tale farmaco è utilizzato in patologie gravi e invalidanti, quali ad esempio la schizofrenia, al punto che in alcune regioni la differenza di prezzo tra il farmaco di marca ed il farmaco generico è posta a totale carico delle stesse Regioni e non dei pazienti; pertanto l'eventuale soppressione del servizio di informazione scientifica sul farmaco Seroquel non giustifica la messa in mobilità degli addetti all'informazione scientifica relativa, perché scarica sugli ammortizzatori sociali coloro che svolgono informazione sul Seroquel, parrebbe a causa dell'immissione in commercio del farmaco generico equivalente, e nel contempo aumenta a dismisura l'esborso da parte del sistema sanitario regionale che ugualmente fornisce gratuitamente il Seroquel; AstraZeneca, che sta effettuando tantissimi licenziamenti, nel contempo utilizza per le stesse mansioni informatori con contratti a tempo determinato, opera informazione (pressione) scientifica presso i medici attraverso l'improprio uso del telefono utilizzando la società Merqurio, in evidente violazione del decreto legislativo n. 219 del 2006 e, mentre da una parte licenzia, dall'altra procede ad assumere personale per le stesse mansioni del personale licenziato, si chiede di sapere: ‐se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto sopra descritto e quali interventi ritengano di dover operare; ‐se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali non ritenga doveroso attivarsi al fine di recuperare da AstraZeneca, e da quanti ne hanno fatto impropriamente uso, le indennità illegittimamente già erogate, attesa la sentenza del Tribunale del lavoro relativa a procedure di mobilità avvenute "in frode di legge" e considerate le procedure attivate dalla Procura della Repubblica di Milano per la cessione fittizia di ramo d'azienda a Marvecspharma da parte di talune aziende farmaceutiche; ‐se il Ministro della salute non ritenga di promuovere azioni di competenza volte ad un'accurata verifica dei prezzi applicati dalle aziende farmaceutiche, specialmente in merito al farmaco Seroquel, causati dalla soppressione delle attività di informazione scientifica e di farmacovigilanza; ‐se ritenga quindi opportuno attivarsi al fine di ripristinare l'attività degli informatori scientifici, servizio essenziale per la salute di pazienti che vivono disagi gravi e necessitano di terapie sempre più calibrate, che vengono elaborate nei diversi centri di salute mentale e che vengono tempestivamente e capillarmente divulgate solo attraverso gli informatori scientifici del farmaco; ‐se il Ministro dello sviluppo economico, attesa l'esiguità delle risorse finanziarie disponibili, non intenda intervenire per bloccare le erogazioni di ammortizzatori sociali ad aziende che non sono effettivamente in crisi e che non ne avrebbero diritto, impedendo ai lavoratori (di aziende in crisi vera) che ne avrebbero realmente bisogno di usufruirne, perché sottratti a loro da "prenditori" impuniti e irresponsabili. (4‐01337)