fashionfood - Castello di Casole

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di Teresa Cremona
CASTELLO
di CASOLE
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IL LUSSO
DEI GRANDI SPAZI
IN UN BORGO TOSCANO
RESTAURATO AD ARTE
Siamo in una parte della Toscana ancora poco turistica,
intatta; quasi infinita la sequenza delle colline che sfuma
verso l’orizzonte dove il cielo luminoso già preannuncia il
mare. Il castello è alto su un poggio; sul colle dirimpetto è
il borgo di Casole, altro non c’è, se non boschi di querce,
ulivi centenari e filari ordinati di vigne. 1700 ettari: questa
è la dimensione della proprietà della Tenuta acquistata nel
2005 dalla Timbers Resorts, compagnia americana il cui
core business è la Real Estate, già proprietaria di alberghi
negli USA, in Irlanda, alle Virgin Island, in Bassa California. ll fondatore della Compagnia venne in vacanza in
Italia alcuni anni fa e per puro caso giunse a Casole, visitò
il Castello e decise di acquistarlo. I lavori di restauro sono
durati 5 anni e sempre sotto il controllo della Soprintendenza alle Belle Arti. Non è dato di conoscere le cifre
complessive dell’investimento, comunque il restauro è imponente. Il risultato: uno splendore.
L’albergo ha aperto a Luglio del 2012 con 41 camere e 12
casali restaurati, e in vendita, e in larga parte già venduti.
I lavori proseguono, altri casali sono in restauro e a breve
aprirà la Spa Essere negli spazi che un tempo ospitavano la
cantina della tenuta e che hanno mantenuto volte a botte e
muri in pietra.
La storia del Castello di Casole è lunga, antica e profondamente radicata nel territorio. I primi insediamenti ri-
salgono all’età del bronzo; i reperti emersi durante i lavori
ed esposti al Museo di Casole paese testimoniano che già
nel 3000 a.C. coloni etruschi coltivavano questa terra. Il
primo nucleo fortificato nacque intorno all’anno 1000 con
il nome di Querceto Manor, un caposaldo importante dei
vescovi di Volterra in un territorio disputato da Volterrani,
Senesi e Fiorentini, che passò sotto il dominio senese nel
1260 dopo la Battaglia di Montaperti ed allora il borgo fu
ampliato con nuove fortificazioni fino a divenire un complesso quadrangolare con cortile interno e 4 torri ai vertici.
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Nel XV secolo iniziarono decadenza, demolizioni e rimaneggiamenti. Nei secoli che seguirono alcune sue parti furono ristrutturate, ma della struttura fortificata originaria rimase solo la torre
del lato Sud Est di fronte alla Chiesa di San Tommaso. Dal 1800
appartenne alla nobile famiglia Bargagli di Siena, al centro di una
tenuta di 2200 ettari con 31 casali, dove si coltivavano grano, mais,
olive, uva e si allevava bestiame. Nel ‘900 la proprietà fu acquistata
dal conte Edoardo Visconti di Modrone Erba, fratello di Luchino
Visconti che spesso vi ospitò personaggi dello spettacolo e del jet
set. Contadini e mezzadri hanno lavorato nella tenuta fino al 1960.
Oggi si presenta come un’imponente dimora di residenza di architettura tardo cinquecentesca; nel corpo principale sono la picccola
ed intima reception, il salotto biblioteca con il camino monumentale (foto sopra) ed il bar Visconti (foto a sinistra) con la sequenza
panoramica delle finestre e le fotografie in bianco e nero del regista
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sul backstage dei suoi film che completano il
decoro. Si accede poi ad una corte rettangolare con prato verde, alberi di limoni e di cipressi coltivati in maestosi vasi di terracotta;
la fontana al centro si ispira agli abbeveratoi
di campagna, ma è di marmo travertino e
scintilla di acque cristalline. Dalla corte si sale ad alcune delle camere e sulla corte aprono
il ristorante Tosca (foto sopra), la Pizzeria
Pazzia (foto a destra) dove il forno in uso è
quello delle antiche cucine del castello e dove il camino monumentale conserva al suo
interno il giro delle panche dove si era usi
sedere a ‘fare veglia’ e che è oggi l’elemento
dominante di una sala riservata a cene intime.
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Poi dalla corte si esce nel borgo con le case in pietra
a vista e in mattoni dove sono le altre camere. Tutte
arredate con stili diversi ma simili, eleganti ed esclusive, seppure in sintonia con il rustico della campagna: i mobili disegnati ad hoc sono stati realizzati
da bravi artigiani toscani, sono dipinti, patinati e
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anche dorati, i letti sono in ferro battuto, ma non tradizionali. Ampi volumi, alte capriate, travi a vista in castagno, pavimenti in cotto,
letti imperiali, colori che vanno dal beige al mattone, bagni superaccessoriati e con dimensione da miniappartamento. E’ uno stile
caldo che mette insieme la tradizione toscana, il design all’italiana,
la rusticità del territorio, ma sono le dimensioni a fare la differenza,
lo spazio è un lusso che non si copia e non si imita, questi ambienti
testimoniano la loro storia, ed il restauro che li ha riportati a vivere,
li ha adeguati al confort moderno senza perdere il filo del racconto e
senza disperdere il fascino che le vecchie pietre trasmettono.
Stesse atmosfere ma ancora più intime e carezzevoli nei casali restaurati e ricostruiti lasciando mura di sasso e di mattoni a vista,
loggiati che diventano salotti, cucine spettacolari, accessoriate e
tecnologiche ma di sapore antico, tutto immerso in intatti paesaggi.
Queste case sono fruibili sia nella formula della proprietà frazionata, tramite il Private Residence Club, sia a titolo di proprietà privata integrale, o in affitto.
c a s tell o d i c a s o le
La ristorazione, eccellente per
qualità di proposte e di servizio,
è seguita dall’executive chef Daniele Sera (foto in basso) e dal
food&beverage manager Federico
Galligani. Daniele Sera ha avuto
precedenti esperienze di lavoro in
Giappone, Svizzera, Stati Uniti
e Francia. Ha lavorato in alcuni
dei migliori ristoranti italiani e internazionali ed in molti ristoranti
stellati come il Mirabelle a Roma,
Les Crayère a Reims, l’Enoteca
Pinchiorri a Firenze, Le Jardin
dell’Hotel Royal Monceau di Parigi, oltre ad essere stato più volte
chiamato in Marocco dal Re Hassan. Ora è al Castello già dal 2011,
la sua brigata a pieno ritmo conta
22 elementi, il suo orto è in pieno
rigoglio, ed il nostro menu è qui di
seguito elencato: foie gras spadellato della tenuta con purea di zucchine
trombetta e gambero rosso; tartare di
manzo in salsa di carciodi, carciofi
crudi e scaglie di parmigiano; cappelletti con pistilli di zafferano di Casole, ripieni di lepre su salsa di ricotta e
croccante alle olive taggiasche; calamaretti farciti di cipolla di Certaldo,
pappa al pomodoro e purea di patate
e tartufo bianco; petto di colombac-
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cio con germogli di cavolo nero e salsa alla barbabietola
rossa; frutto della passione e gelato allo yougurt e meringa
sbriciolata; torta al taglio pan di spagna alla banana, mousse
al caramello e mousse al cioccolato madagascar al caramello;
sorbetti di pistacchio nocciola, vaniglia e stracciatella.
A quanto sopra c’è da aggiungeree che il pane dello chef,
oltre alle varietà dei minipanini, include nel basket anche
baguette e differenti pani di campagna di farina bianca
e integrale e dalla bella e buona crosta croccante. Così
come merita citare la prima colazione dove all’abillità
di Daniele, ai suoi soggiorni francesi e parigini, ai molti
corsi e concorsi a cui ha partecipato sono dovuti i suoi
magici croissant (ma anche i pancakes sono perfetti)
mentre la selezione dei prodotti presentati sul buffet,
dallo yougurt alle marmellate, è di alta qualità artigianale.
Castello di Casole
Località Querceto - 53031 Casole d’Elsa (SI)
Prezzo: a partire da 630 € a notte.
Per maggiori informazioni o prenotazioni:
Tel. +39-0577-967-557 (Al di fuori degli Stati Uniti)
o [email protected]
www.castellodicasole.com
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NOTIZIE SULLA TIMBERS RESORT
Dal 1999 Timbers Resorts, fondatore e gestore di hotel, residence club, resort privati, si è conquistata una reputazione nel settore
immobiliare e dei soggiorni di lusso, impegnandosi nel rispetto,
l’autenticità e l’esclusività delle sue destinazioni, con un’attenzione
particolare per la famiglia, senza mai scendere a compromessi con la
qualità ed il servizio.
Le attuali proprietà di Timbers Collection sono:
Dancing Bear Aspen ad Aspen (Colorado),
Esperanza a Cabo San Lucas (Messico),
Doonbeg a County Clare (Irlanda), T
The Orchard presso The Carneros Inn a Napa (California),
The Rocks Club di Scottsdale (Arizona),
The Timbers Club di Snowmass (Colorado),
Mayacama a Sonoma (California),
The Villas di Rancho Valencia a Rancho Santa Fe (California),
One Steamboat Place a Steamboat Springs (Colorado),
The Preserve di Botany Bay a St. Thomas nelle Isole Vergini (USA)
The Sebastian - Vail a Vail (Colorado).
Ai proprietari di immobili della compagnia è garantito l’accesso al Programma di Reciprocità di Timbers con la possibilità di scambiare il proprio periodo di vacanza con altre destinazioni incluse nel portafoglio.