Ottobre 2011 - Unione dei Comuni Padova Nordovest

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Ottobre 2011 - Unione dei Comuni Padova Nordovest
PARTECI-PAT
L’amministrazione
illustra le nuove scelte
urbanistiche
RIQUALIFICAZIONE
Storia dell’ex Negrelli,
riportata all’antico
splendore
Ottobre 2011
www.comune.piazzola.pd.it
Bimestrale del Comune di Piazzola s/B - distribuzione in tutte le famiglie - stampato in 4.400 copie su carta riciclata - www.comune.piazzola.pd.it
di Piazzola sul Brenta
sommario
editoriale
IL SINDACO RENATO MARCON
Un rinnovato patto con la società piazzolese; il nuovo piano
regolatore “sostenibile”; la lezione del dottor Angelo Rossi
In copertina
L’ex Negrelli,
restituita all’antico
splendore grazie
alla collaborazione
pubblico-privato.
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Editoriale
3 Un nuovo patto con i cittadini
Primo piano
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Municipio - Viale Silvestro Camerini, 3 - www.comune.piazzola.pd.it
tel 049 969.79.11 fax 049 969.79.30 e-mail: [email protected]
PEC POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: [email protected]
PROTOCOLLO-URP–INFORMAZIONI: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30;
mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00
SEGRETERIA: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30;
mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00
ANAGRAFE: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì e venerdì
anche dalle 17.00 alle 19.00; sabato (solo stato civile) dalle 9.00 alle 12.00
COMMERCIO: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30
TRIBUTI: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30;
mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00
Riqualificazione ex Negrelli
Una scuola rimasta nel cuore
Piazzola e Palladio
Teatro in rete
Un fantasma a Teatro Contarini
8 Piazzola europea
Ambiente, cultura, società
9 Dal Friuli il ricordo di Craighero
Censimento 2011, le regole
10 Emergenza idraulica, puliamo i fossi
11 Aula studio, incontro generazionale
L’asilo Primi passi
Enaip corso per restauratori
12 Terza festa della Musica Attiva
Voci piazzolesi a Saint Vincent
13 Band Marco Contarini
In ascolto Sindaco e Assessori
Cari concittadini,
concentro il mio editoriale su tre punti
cardine.
LA CRISI ECONOMICA E LE MANOVRE ESTIVE. Le ripetute manovre economiche
estive mettono seriamente in discussione
il ruolo dei Comuni, già duramente messo alla prova dalle leggi finanziarie degli
ultimi anni. E’ il risultato di una politica
dissennata, che vuole ridurre i Comuni da
Enti Locali autonomi – espressione della
volontà e delle aspettative delle singole
comunità locali - a qualcosa di simile a
uffici periferici di uno Stato centralista;
uno Stato che vorrebbe, senza peraltro
averne le capacità, decidere tutto, in
nome e per conto di tutti, in barba ai più
elementari principi di autonomia. I Sin-
Gruppi consiliari
EDILIZIA PRIVATA-URBANISTICA-LAVORI PUBBLICI: lunedì, mercoledì e venerdì
dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00
SERVIZI SOCIO–CULTURALI: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30;
mercoledì e venerdì anche dalle 17.00 alle 19.00
RAGIONERIA–ECONOMATO: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30;
mercoledì anche dalle 17.00 alle 19.00
il cittadino di Piazzola sul Brenta
Anno 5, Numero 3, Ottobre 2011
Direttore Silvia Bergamin
Editing Informa Editrice
Stampa Graphico Snc - Cittadella (PD)
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Supplemento alla testata STILELIBERO, registrata presso il tribunale di Padova
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conto delle aspettative e delle necessità
presenti nella nostra comunità.
LA LEZIONE DEL DOTTOR ANGELO ROSSI.
Lo scorso 25 luglio è venuto a mancare il
dottor Angelo Rossi. Sindaco di Piazzola
sul Brenta per due mandati amministrativi: 1956-1960 ed ancora 1970-1975,
è stato un uomo che ha speso la propria
intelligenza, la propria competenza e la
propria esperienza per fare del bene. Un
uomo che ha interpretato il suo impegno
con quella sobrietà e umiltà che gli hanno permesso di entrare in sintonia con
la comunità piazzolese, di cui è stato il
sindaco più autentico. Un sindaco lungimirante, impegnato contro la dismissione della ferrovia Camerini, come pure in
occasione della chiusura della fabbrica
di concimi Montecatini; sua la scelta di
istituire l’Asilo Nido a Piazzola nel 1957,
primo comune della provincia di Padova, assieme a Este e Piove di Sacco. E
poi la scelta fatta dal sindaco Rossi, oltre cinquant’anni fa, di dotare il comune
di un PRG – uno tra i primi comuni in
Italia – è stato un grande atto d’amore
nei confronti del nostro Comune che,
nel momento della vendita del patrimonio Camerini, correva davvero il rischio
di subire drastiche trasformazioni che
avrebbero potuto snaturare e far perdere
la singolare identità di un territorio che
oggi molti ci invidiano.
In queste settimane, in cui andiamo a
dare nuove linee guida allo sviluppo “sostenibile” del nostro territorio, rappresenta per noi una stella polare la lezione
del sindaco Angelo Rossi.
Il percorso partecipativo, iniziato nel 2009
con la firma dell’accordo di co-pianificazione
con l’Amministrazione Provinciale,
ha superato le prime 2 fasi delle tre previste
dalla Legge Regionale 11/2004. La strada
della condivisione continua, coinvolgendo
la cittadinanza frazione per frazione con sei
incontri pubblici, presenti il Sindaco e
l’assessore all’urbanistica Renzo Cortese;
i cittadini alla fine dell’incontro potranno
ritirare il modulo per la presentazione
delle eventuali osservazioni.
14 Insieme per Piazzola
POLIZIA MUNICIPALE: mercoledì dalle 16.00 alle 18.45, venerdì dalle 10.00
alle 12.30, sabato dalle 9.00 alle 12.00
BIBLIOTECA CIVICA A.MANTEGNA: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30;
venerdì anche dalle 9.00 alle 12.30
daci hanno gridato con forza, a Milano,
la loro rabbia, in una manifestazione di
protesta alla quale ho voluto partecipare;
una protesta unita a molte e ragionevoli
proposte che non hanno trovato ascolto.
Dobbiamo resistere e rendere forte il tessuto di relazioni che garantisce la coesione sociale della comunità. Mai come
adesso, complici la crisi economica internazionale e le infelici scelte del Parlamento, risulta determinante consolidare
il dialogo e il confronto con tutte le forme associative presenti nel territorio, al
fine di condividere le scelte che dovremo
fare, a partire dal prossimo Bilancio di
Previsione, per confermare (se possibile)
la quantità e la qualità dei servizi alle
famiglie storicamente erogati dal nostro
Comune.
IL NUOVO PIANO REGOLATORE. Per parte
nostra confidiamo che il Piano di Assetto del Territorio (PAT, il nuovo nome del
Piano Regolare) che finalmente, dopo il
lungo iter amministrativo previsto dalla
legge, abbiamo adottato in Consiglio Comunale il 30 settembre, possa contribuire a stimolare lo sviluppo locale. A tale
proposito, poiché ora ci troviamo nella
fase della pubblicazione e delle osservazioni, invito i cittadini ad informarsi – sia
con gli incontri pubblici programmati
nelle frazioni, sia tramite i propri tecnici di fiducia o recandosi direttamente
in Comune – affinché nell’elaborazione
del successivo Piano degli Interventi
(PI) il provvedimento che puntualmente
dirà dove e quanto si potrà edificare nei
prossimi 5 anni, il Comune possa tenere
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primo piano
LA STORIA DELL’ISTITUTO NEGRELLI, LE SCUOLE DI AVVIAMENTO PROFESSIONALE (“LE SCOE DE L’AVIAMENTO”)
Un percorso lungo oltre un secolo: scuola elementare,
corsi professionali, l’abbandono ed il recupero
Nel numero dello scorso mese di giugno veniva data informazione dell’ultimazione dei
lavori di recupero dell’edificio, ex scuola
elementare “Negrelli”. Si tratta di uno degli
edifici più significativi del centro di Piazzola
sul Brenta, la cui storia merita senz’altro di
essere ricordata.
Il grande edificio denominato “Negrelli” fu
eretto ad opera dell’Amministrazione comunale negli ultimissimi anni dell’ottocento per
dotare il capoluogo, allora in rapida espansione, di una moderna e grande scuola elementare, e rappresenta senz’altro l’opera pubblica
più impegnativa (anche sotto l’aspetto economico) e importante realizzata in quel periodo.
Anche se di iniziativa pubblica fu senz’altro
uno dei primi edifici realizzati all’interno e in
conformità al Piano Camerini, ed anzi con la
sua presenza e le sue linee è uno degli edifici
che caratterizzano il centro, e soprattutto la
piazza, del capoluogo.
Lo stabile è ricordato per la prima volta in una
cartolina celebrativa del 1904 nella quale
vengono raffigurate le trasformazioni subite
dal centro, ove nella legenda viene indicato
come “Fabbricato scolastico (Scuole elementari inferiori o superiori N. 10)”, Dove, accanto all’indicazione di “fabbricato scolastico”
quel numero 10 sta ad indicare la presenza
di ben dieci aule nelle quali si svolge l’attività
didattica.
Ricordiamo che ancora sul principiare del XX
secolo l’obbligo all’istruzione era solo per il
primo triennio dei cinque anni previsti per le
scuole elementari. Dal 1904 (Legge Orlando)
l’obbligo venne esteso fino al dodicesimo anno
di età. Le scuole elementari vennero divise in
due cicli triennali (inferiore con le classi I, II
e III; e superiore comprendenti le classi IV,
V e VI).
Da un prospetto redatto dall’Amministrazione
Comunale nel 1908, al quale fece capo fino al
1911 il pagamento degli stipendi ai maestri,
apprendiamo che gli insegnanti in servizio nel
Comune erano quindici, compresa la maestra,
signorina Virginia Antonelli, ricordata ancora
in tempi recenti come insegnate esemplare,
e già promossa direttrice didattica per la sua
dedizione e le sua capacità lavorative. Sempre dal medesimo prospetto troviamo che la
popolazione legale del Comune di Piazzola sul
Brenta, rilevata al censimento del 1901 era
di 7024 abitanti, mentre la popolazione scolastica ne rappresentava il 17% ovvero circa
1.200 alunni (nel prospetto non è riportato
il dato).
Agli insegnanti erano affidate le quindici classi del Comune, delle quali, ben sette erano situate nel capoluogo, ovvero nel nuovo grande
edificio scolastico, e di queste, sei appartenevano al primo triennio e solo una al secondo
ciclo dell’appena avviata riforma. Ancora una
curiosità, delle sei classi del primo ciclo di
Piazzola, due erano maschili, due femminili e
due miste; mentre l’unica classe del secondo
ciclo era mista.
Troviamo la maestra Antonelli protagonista di
un ricordo raccolto nella recente pubblicazione, Il Colore dei Ricordi: “Mia mamma fre4
quentava le scuole
elementari dalla
maestra Antonelli
che era un’insigne
insegnante … Mia
mamma si ricorda
che quando è tornato Pierpaoli Guido dalla guerra di
Libia è stato accolto alla stazione di
Piazzola dagli amici, portato a spalla
a mo’ di trionfo, …
e poi si è recato
nelle scuole per
raccontare la sua
storia. Ed il ricordo di mia madre è
questo, che come
è entrato in classe
la maestra ha detto: “Ragazzi, tutti
in piedi perché qui entra un eroe” (cfr. Il Colore dei Ricordi).
Ed infatti, è puntualmente ricordato “l’eroe”
Guido Pierpaoli nella lapide che fra il 1913
e il 1914 venne murata in uno dei locali
all’interno dell’edificio per ricordare i “figli di
Piazzola che, combatterono in Libia, onorarono la patria”. Lapide che, sormontata da un
pregevole fregio riporta gli anni della guerra,
1911, 1912, e incorniciato da magnificenti
fronde di palma, olivo e alloro, lo stemma allora in vigore del comune di Piazzola; forse il
più completo in termini araldici, nel quale si
trovano raffigurati: nei quarti l’aquila dei Dente, il giglio contariniano, la ruota carrarese e
la cometa cameriniana; mentre nell’ovale al
centro è raffigurato il fiero leone rampante dei
Belludi.
Fra il 1920 e il 1921 vennero invece poste
le due lapidi esterne per ricordare un evento
ben più epocale e sanguinoso: la prima Guerra
Mondiale, che in qualche modo coinvolse anche Piazzola sul Brenta e il “nostro” edificio,
che venne adibito ad alloggio per truppe ed
ufficiali in transito per il paese. Nella prima
lapide è scolpito il lungo elenco dei soldati
piazzolesi caduti per la patria, e nell’altra il
celebre bollettino della vittoria del 4 novembre 1918,
Dal momento dell’inaugurazione delle lapidi
e per tutto il ventennio, il cortile della scuola, ma anche la parte dell’antistante Viale dei
Contarini e parte della piazza non ancora efficacemente delimitata dai doppi filari di platani, divenne uno dei due centri, veri e propri
“altari civili” ove venivano celebrate le ricorrenze patriottiche (l’altro era il monumento ai
caduti, “A la virtù di nostra gente” inaugurato
nel 1924 nel piazzale della rimembranza fra
la stazione ferroviaria e il duomo parrocchiale). Anche al cospetto delle due lapidi, nel ricordo dei caduti e nella celebrazione del mito
della Grande Guerra e di fronte a “piccole
adunate oceaniche” di paese, il regime, attraverso i dirigenti locali, rafforzava il suo potere
e permeava di se la vita dei piazzolesi.
na abilitazione.
I corsi professionali al lavoro rimasero nell’ edificio
fino al 1962/1963, quando le scuole di avviamento
vennero abolite a seguito della creazione della scuola
media unificata e obbligatoria, che permetteva l’accesso alle scuole superiori. Non cessò invece di esistere
l’addestramento professionale, in quanto nel 1962,
su un terreno offerto dalla parrocchia nelle immediate
adiacenze della chiesa parrocchiale, venne aperto il
nuovo, adeguato e moderno e Centro di Addestramento (tuttora in attività), che permetteva un sbocco formativo al termine della scuola dell’obbligo.
Nel 1972, con l’inaugurazione del nuovo plesso delle scuole medie, ora denominato “Luca Belludi”, il
“Negrelli” venne nuovamente liberato, ma per essere
subito utilizzato, stavolta come scuola superiore; nel
1970 avevano infatti preso avvio i corsi per ragione-
ria, dapprima con una sola sezione come succursale
dell’Istutito “Girardi” di Cittadella, e poi in considerazione della notevole affluenza come istituto autonomo “Rolando da Piazzola”. Per quasi vent’anni l’edificio rimase sede (anche se ben presto insufficiente)
dell’Istituto “Rolando”, finchè anche a quest’ultimo
venne assegnata una sede moderna ed adeguata in Via
Dante nell’area “ex concimi”.
Dopo di allora l’istituto “Negrelli” – le “scoe de l’aviamento” non ebbero più alcun ruolo pubblico. L’edificio vecchio e lasciato a se stesso, senza alcuna manutenzione, venne ancora per qualche tempo utilizzato
come sede di associazioni locali, o meglio più deposito di materiali, che vera e propria sede operative.
Defiitivamentre abbandonato a fine anni ’90 del secolo scorso e in parte fatiscente, venne chiuso fino ai
recenti lavori di recupero del 2009/2010.
LA LETTERA: “DENTRO L’EX NEGRELLI HO TRASCORSO I MIGLIORI ANNI DELLA MIA VITA”
Sono passati 26 anni da quell’esame di maturità
Una terza lapide venne infine aggiunta nella seconda metà degli anni quaranta per ricordare i caduti della seconda guerra mondiale. A dimostrazione del carattere globale
del conflitto e di come esso abbia coinvolto
direttamente anche la popolazione del paese, nella lapide è stata attuata una rigorosa
distinzione tra i morti, differenziati tra militari
caduti, militari dispersi, civili e partigiani. Fra
i militari morti non sono stati compresi coloro
che prestavano servizio sotto le insegne della
Repubblica di Salò.
Nel secondo dopoguerra le cerimonie nel ricordo dei caduti si svolsero nel piazzale della
scuola ancora per qualche tempo, per mantenere più che altro un legame con i parenti
defunti (fratelli e genitori, soprattutto), almeno fino alla metà degli anni ’70; successivamente divenne prevalente la celebrazione di
fronte al monumento di Piazza IV novembre,
più semplice anche da associare alla celebrazione religiosa nella vicina grande chiesa
arcipretale.
Le scuole elementari rimasero alloggiate nel
“Negrelli” fino al 1934, quando trovarono
una nuova e conveniete sede nel nuovo grande edificio poi intestato a “Paolo Camerini”
costruito oltre il passaggio a livello ferroviario,
verso la fine del Viale dei Contarini, mentre nel
“nostro” edificio lasciato così libero trovarono
posto le scuole per l’avviamento professionale
al lavoro: le “scoe de l’aviamento” è infatti la
denominazione con la quale l’edificio rimase
“incrostato” da allora nella memoria di generazioni di piazzolesi.
Inizialmente, a partire dal 1938, le scuole per
l’avviamento avevano un solo indirizzo agrario della durata di un biennio; mentre fu solo
all’indomani della fine della guerra, nel 1947
che ebbero inizio anche i corsi di avviamento
al lavoro industriale, sempre di durata biennale, mentre fu solo nel 1952 che l’Amministrazione comunale riuscì ad ottenere la trasformazione dei corsi da biennale a triennale,
regolarizzando di fatto una situazione che in
precedenza non dava titolo al rilascio ad alcuottobre 2011
Ogni volta che passo davanti alla “mia vecchia
scuola” dico puntualmente ai miei figli: “ecco
qui è dove ho studiato io…” e loro, immediatamente mi rispondono: “lo so papà me l’hai detto anche ieri sera”. Benché siano passati 26
anni da quell’esame di maturità, ciò che rappresentano quei muri per me è vivo ancora nei
miei ricordi. Questo edificio, ora tornato all’originario splendore e tecnicamente avveniristico,
rappresenta per quelli come me che ci hanno
invece studiato dentro, qualcosa di più, molto
di più, ma anche qualcosa di diverso. Dentro
il “Rolando” chiamato prima ancora “Negrelli” ho trascorso i migliori anni della mia vita.
Quando a casa, molto prima di Renato Zero, ce
lo dicevano, in realtà nessuno di noi ci credeva
. Allora si pensava a studiare, a “fare ginnastica” e non certo educazione motoria portandosi
le scarpe di ricambio dentro un sacco di stoffa,
arrivando a scuola con i libri raccolti da un elastico senza zaini griffati. Una volta varcata la
porta principale, inebriati dal profumo di caffè
che Elisa preparava per i prof, ci si immergeva
nelle voci echeggianti dalle aule in cui tutti si
conoscevano e salutavano : discorsi accesi su
motorini, vespe e relative elaborazioni . Prima
dell’inizio delle lezioni le varie classi erano delle vere e proprie officine in cui scambiarsi pezzi
di ricambio e informazioni per far guadagnare
quei 3 km in più dal proprio motore. Ma le appassionate discussioni di carburatori e marmitte lasciavano ben presto spazio alla campanella
che, avida di tempo, inesorabilmente ci faceva
capire che eravamo tutti lì per altri motivi. Non
sempre eravamo pronti a dar subito spazio ai
gironi dell’inferno di Dante o ai gas nobili della
tavola di Mendeleiev , ecco allora che l’odore
pungente di miscela al 2% rimaneva appeso
all’aria della classe con il consueto disappunto
delle ragazze, impegnate quasi sempre ad osservarsi in specchietti minuscoli, nascosti nei
loro astucci inaccessibili al mondo. Sicuramente qualche prof. ritardatario c’era, e non sempre eravamo dispiaciuti per questo: si approfittava allora per ripassare qualche altra materia
o al massimo uscire dalla classe rifugiarsi nei
bagni e fumare clandestinamente una mezza
sigaretta in quattro, spalancando le finestre a
-10 °C. Quando però si apriva la porta della V B
ed entrava chi all’epoca si vedeva con rispetto
ed un po’ di soggezione tutti esclamavano, e
senza per questo vergognandosene: “buongiorottobre 2011
no prof”. Mi fa sorridere un po’ ora se penso
che non sapevamo neppure cos’erano i cellulari
e gli sms . Sì, quelli che a volte oggi ci fanno
vibrare i pantaloni. Strappavamo qualche foglio
dal quaderno e piegato in quattro, scrivevamo
con la penna bic timidi e quanto mai troppo
ottimistici inviti da consegnare ai nostri amori
segreti . La risposta arrivava se tutto andava
bene il giorno dopo, ma se diversamente non
eravamo riusciti nel nostro intento, il biglietto
non tornava più indietro. I bidelli allora, così si
chiamavano, erano sempre pronti ad ascoltare
le nostre confessioni e darci qualche consiglio o
anche solo la classica botta sulla spalla o, se lo
meritavamo, anche qualche generoso“peadon
sul cueo”.
La scuola dunque era un vero e proprio prolungamento delle nostre famiglie, un luogo dove far
confluire davvero esperienze ed emozioni, dove
imparare in serenità con momenti di confronto,
tra docenti e alunni, quasi sempre costruttivi e
mai disgreganti. Escludo sì coloro che, seduti
svogliatamente in giacca e cravatta dietro la loro
cattedra (perché c’erano anche ventisei anni
fa…), attendevano il suono della campanella
più di noi. Ricordo invece con sincero affetto
i professori che mi hanno aiutato a crescere
insegnandomi le loro materie con passione e
soprattutto con il grande pregio di farmi amare
lo studio e mai sopportarlo per dovere. Alcuni
momenti della vita scolastica sono rimasti indelebili. Ogni due o tre anni ci troviamo ancora per
una cena con quella classe V B insieme a quasi tutti i professori che hanno fatto veramente
grande il Rolando da Piazzola (al prof. Miolo tra
l’altro il merito d’averne scelto a suo tempo il
nome). Ho visto di recente un filmato dell’attuale Rolando relativamente una rassegna musicale
indetta per le scuole e sono andato a visitare il
sito della scuola, veramente molto ricco di sezioni. Nel 1984 non c’era internet, non c’erano le
mail, non esistevano i cellulari, niente iPhone,
comparivano i primi computer e il linguaggio in
DOS. I contatti tra di noi avvenivano oltre che
a scuola, esclusivamente per telefono di casa o
se avevi voglia di uscire, in vespa suonando il
campanello di casa.
La “responsabilità”, mi si passi questo termine, che hanno oggi i giovani del Rolando
a mio avviso è proprio quella di tenere viva
la struttura scuola, farla crescere in armonia
considerando i vari ruoli, nel rispetto delle va-
rie posizioni, in sinergia con docenti e personale ausiliario. Sì, forse, al tempo, il successo
del nostro attaccamento alla scuola era proprio il nostro spirito di “voler bene” ad essa
nel senso più stretto del termine. Sicuramente
questo nostro ultimo periodo storico lascia un
po’ sbigottiti di fronte ad alcune scelte fatte
proprio in ambito scolastico e dunque culturale. E’ difficile comprendere ed accettare
alcune posizioni e scelte che recidono inesorabilmente dal basso. La scuola sicuramente
aveva bisogno di una riorganizzazione ma non
di troncature così improvvise. Le potature vanno sempre fatte con parsimonia ed accortezza al fine di non indebolire ulteriormente la
pianta o peggio farla morire. Lo sforzo che si
chiede ora ai giovani è più grande del nostro.
All’epoca avevamo una struttura (certamente
non l’edificio) solida o quantomeno affidabile.
Ora è difficile, per gli studenti, per le famiglie,
per chi insegna e per chi pulisce, per tutti.
Se potessi ritornare a scuola per un periodo,
anche piccolo, quella di un tempo, lo rifarei
subito. Ora che passo davanti all’ex Rolando
ed ammiro davvero di gusto il gioco di luci e
colori dell’edificio intravedendo un bellissimo
puma illuminato dai riflettori sull’entrata di
sinistra, penso con un po’ di nostalgia a quel
pavimento dissestato della mia classe, riparato con un getto di asfalto a freddo o alla porta
della III B con un buco grande quanto un dito
nel quale il giorno dell’ultimo di carnevale del
1984 ci infilammo un petardo acceso. Quella
volta il botto spaventò a morte la prof.ssa di
ragioneria che uscì gridando a squarciagola:
“ E’ un attentatoooo!!”. Ci tornerei sì ed è
quello che dico sempre ai miei figli ora che
lavoro per garantire anche i loro studi: “studiè, imparé e no ste rovinarve che to pare anni
indrio pur studiando seriamente el se ga anca
tanto divertio…”. A chi ora occupa i locali del
Rolando non posso che augurare tutto il mio
bene, a noi che da sempre viviamo a Piazzola
resta la fortuna di aver visto risorgere questo
importante edificio, e a quelli in particolare
che come me ci hanno lasciato dentro sorrisi,
lacrime, inchiostro, fumo di sigaretta e briciole di Fiesta Ferrero, la speranza davvero di lasciare alle nuove generazioni l’entusiasmo di
poter ristabilire con la propria scuola il buon
clima che ha caratterizzato quegli anni così
leggeri della mia gioventù.
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DUE IMPORTANTI SCOPERTE ESALTANO IL VALORE ARTISTICO DI VILLA CONTARINI E DEL TEATRO D’OPERA
LA RETE TRA I COMUNI DELL’ALTA PADOVANA E LA COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA
C’è la certezza, non ci sono più dubbi: Andrea Palladio
iniziò a progettare Villa Contarini
La Città di Piazzola sul Brenta capofila del
nuovo progetto culturale “Comuninrete”
Il 2010 è stato un anno davvero fortunato per Villa Contarini. Sono state compiute
infatti due importanti scoperte: La prima
coinvolge nientemeno che Andrea Palladio.
Finalmente se ne ha la certezza: Villa Contarini di Piazzola è stata da lui progettata!
Voci autorevoli del passato e nuovi documenti davano come possibile un suo intervento, ma ora non ci sono più dubbi.
Il merito della scoperta è del Direttore del
C.I.S.A. (Centro Internazionale Studi Andrea Palladio) Professor Guido Beltramini.
Riesaminando un disegno di Andrea Palladio già conosciuto, ha scoperto che esso
riproduce con esattezza nella forma e nelle
dimensioni il pianterreno ed il primo piano
del corpo centrale di Villa Contarini. La facciata, in questo disegno, è adornata da tre
serliane. Quella al centro è stata in seguito
trasformata in portale d’accesso. Il corpo
centrale sarà poi ampliato con un ritocco
della profondità e l’aggiunta di altri piani. In
un disegno datato 1556 si nota la presenza,
ai lati del corpo centrale, di due barchesse,
caratteristica di diverse Ville Palladiane.
L’aspetto attuale di Villa Contarini, con il
suo carattere barocco e la grande piazza
porticata, si ritiene sia stato ideato da Marco Contarini. Molti aspetti dell’opera tuttavia fanno pensare che la progettazione di
questa grande concezione sia stata affidata
al grande architetto Baldassarre Longhena.
La seconda importante scoperta riguarda il
Teatro d’Opera di Piazzola costruito da Marco
Contarini: il superbissimo, capacissimo, nobilissimo Teatro, come scrissero i contemporanei. Era il più grande della Repubblica.
Il suo funzionamento veniva garantito da un
complesso apparato creato in loco: la Scuola di Musica nel “Loco delle Vergini”, a sua
volta munito di un piccolo teatro; una Litografia (sempre nel “Loco”) per la stampa
dei libretti d’opera e per le incisioni; una
Fabbrica di macchine sceniche; un gran numero di Botteghe Artigiane.
Solo i grandissimi teatri moderni possono
oggi disporre di un simile apparato.
Ebbene, alla sua inaugurazione, nel 1679 e
nel 1680 vi furono rappresentate due opere:
“Le amazzoni nelle isole fortunate” e “Berenice vendicativa” . Giunsero a Piazzola per
l’occasione gli ambasciatori dell’Imperatore, del Re di Spagna e del Re di Francia
Luigi XIV e nobili e borghesi dagli Stati italiani e da tutta Europa. Il Teatro, capace di
più di mille spettatori comodamente seduti,
era gremito. Marco Contarini (con questa ed
altre importanti iniziative), mentre serviva la
Repubblica, assecondava così le sue ambizioni politiche miranti al dogado.
La gran parte degli studiosi riteneva che
(dopo la morte del Grande Procuratore nel
Nella primavera di quest’anno, partendo dal progetto regionale “Rete Eventi
2011” e dalla proposta della Provincia
di Padova di creare un progetto unitario
di Rete tra Comuni, la Città di Piazzola
sul Brenta insieme ad alcuni Comuni
dell’Alta Padovana ha dato avvio a momenti di incontro e confronto sulla cultura e sul “fare cultura insieme”. Da
qui la nascita di un nuovo progetto.
Il progetto denominato “Comuninrete”, tra i Comuni di Piazzola sul Brenta, Limena, Villafranca Padovana, Curtarolo, Villa del Conte, San Giorgio in Bosco,
Fontaniva, Grantorto e Gazzo Padovano,
prevede tra le sue finalità la valorizzazione
del territorio, degli enti e delle associazioni locali, attraverso la “costruzione” di un
progetto culturale che metta a valore la
pluralità e l’insieme delle risorse presenti
ai fini della promozione dei nostri Comuni.
Le nostre realtà sono connotate da contiguità e omogeneità territoriale. Pur se segnate dalle trasformazioni prodotte dalle
diversificate vicende storiche e scelte di
natura socio-economica, questi Comuni
sono accomunati da un patrimonio storico ed architettonico (quali Ville, corti,
piazzette ecc.) e soprattutto ambientale e
paesaggistico (dalla pianura padovana al
fiume Brenta ecc ), ricco di luoghi da svelare e raccontare.
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Prospetto della Villa attuale con evidenziato in rosso il disegno originario del Palladio
1689) il teatro non fosse stato più utilizzato e addirittura abbattuto o distrutto da un
incendio. Ora la sorprendente scoperta: il
Teatro di Piazzola era ancora attivo un decennio circa dopo la morte di
Marco Contarini. Il prof. Marc
Leman dell‘Università di
Gand (Belgio) infatti, nel corso di un convegno sulla Storia della Musica organizzato
dalla Fondazione Ghirardi a
Villa Contarini, ha introdotto
la sua relazione annunciando
che il prof. Bruno Forment
dell Università di Oxford aveva pubblicato sulla rivista
“Early Music”, nell’agosto del
2010, un articolo sul Grande
Teatro di Piazzola.
Il prof. Forment ha preso in
esame: “I Codici Musicali
Contariniani” nella Biblioteca Marciana (la più ricca raccolta di partiture musicali del
‘600 allestita nella sua Villa
di Piazzola da Marco Contarini) e “L’Orologio del Piacere”
(stampato nel 1685 presso
il Loco delle Vergini). Ma
l’importante novità della sua
ricerca è data dall’individuazione, nel Museo D’Arte della
città di W orcester in Massachussets (USA),
di un dipinto del 1702, opera del pittore
Alessandro Piazza (attivo in quel tempo a
Venezia), in cui è riprodotta la prima scena
I Comuni coinvolti intendono con questo
progetto valorizzare il loro comune patrimonio, il grado di attrattività ed accoglienza del territorio per favorirne lo sviluppo
attraverso la creazione di un moderno polo
culturale-turistico-paesaggistico.
I soggetti coinvolti nel progetto sono consapevoli che tali opportunità potranno essere pienamente sviluppate solo in un’ottica di sistema territoriale, con un metodo
di lavoro condiviso in grado di mettere in
gioco i contributi di idee, risorse e strumenti per migliorare la qualità della vita
dei cittadini attraverso la “cultura”; costruire relazioni strette fra le persone, la
cultura e il territorio; valorizzare il capitale culturale, turistico e paesaggistico del
nostro territorio; promuovere diverse forme artistiche e di spettacolo, soprattutto
il teatro, facendo attenzione alla qualità
ed all’eccellenza presente nel territorio a
livello locale, provinciale e regionale;
promuovere i luoghi culturali, turistici
e paesaggistici all’interno degli itinerari, dei circuiti e dei percorsi per narrare in modo più efficace i nostri luoghi;
coordinare vari interventi, progetti ed
eventi fra comuni, attraverso la circolazione e diffusione reticolare delle
iniziative nel territorio.
La prima iniziativa “Insieme a Teatro”
vede nove Comuni impegnati in 24
serate in un unico cartellone che rientra nel progetto RetEventi Cultura Veneta
2011. La rassegna prevede il coinvolgimento di compagnie professionali che si
muoveranno nel territorio proponendo diverse rappresentazioni, di ottimo livello,
con l’intento di valorizzare l’entità lavoro
del settore teatrale.
La finalità del progetto è di avvicinare il
pubblico al “Teatro di qualità” decentrandolo dalla grandi città ed adattandolo alle
caratteristiche locali, proponendo così
spettacoli di buona qualità a costi accessibili a tutti.
L’iniziativa è stata presentata in una Conferenza Stampa svoltasi in Villa Contarini
(nella foto al centro) alla presenza dell’Assessore Provinciale Dott. Leandro Comacchio, di Sindaci e Assessori dei Comuni
dell’Alta Padovana, dei giornalisti locali,
nonché di registi ed attori delle Compagnie Teatrali.
“SPETTACOLI DI MISTERO” ANCHE A PIAZZOLA SUL BRENTA
del primo atto dell’ opera “Berenice Vendicativa”.
A tredici anni dalla morte di
Marco il Teatro di Piazzola era
dunque ancora in piena attività. Si potrebbe tuttavia ipotizzare che detto dipinto raffiguri una scena di quell’ opera
eseguita a Venezia in uno dei
numerosi suoi teatri, ma alcuni particolari non lasciano
dubbi: vi appaiono infatti due
elefanti con castello sul dorso,
caratteristica del palcoscenico
del Teatro di Piazzola. Inoltre,
a differenza di altre opere del
compositore Domenico Freschi, autore della stessa, Berenice non fu mai rappresentata
nei teatri veneziani. Ciò a causa della complessità scenica
dell’ opera. Solo nel Capacissimo Teatro di Piazzola infatti,
con un palcoscenico di ben 67
ottobre 2011
ottobre 2011
metri di profondità e 20 di larghezza, potevano trovar spazio
e movimento circa cinquecento
fra attori e comparse.
La trama dell’ opera richiedeva
anche l’apparizione sul grande
palco di una scena di caccia
dal vivo di cervi, orsi e cinghiali. L’opera si concludeva infine
con l’apparizione di sei carri
colmi di prigionieri e trofei con
la Regina Berenice assisa su
di un carro trionfale tirato da
quattro cavalli.
Queste scene spettacolari volte a stupire e a sorprendere
erano ritenute, nella concezione barocca del Seicento,
aspetti essenziali nel decretare il successo di un’ opera
musicale.
Bruno Onorelli
Tito Longo
Fondazione G.E. Ghirardi
Un fantasma a teatro Contarini
Quest’anno anche Piazzola
sul Brenta partecipa al Festival “Veneto: Spettacoli di Mistero”, organizzato dalla Regione Veneto e dal Comitato
Regionale Unpli, con lo spettacolo teatrale “Un fantasma
a teatro Contarini”. Testo e
regia di Chiara Callegari.
Lo spettacolo è ambientato
a Piazzola nel 1680. A Villa
Contarini fervono i preparativi per “Erginda”, rappresentazione con la quale si inaugurerà il Teatro Piccolo, il
teatro del Loco delle Vergini.
Marco Contarini ha già spedito gli inviti, la librettista
Antonia Fontana sta appor-
tando le ultime modifiche al
copione, la sarta confeziona
gli abiti di scena e le orfanelle del collegio imparano
le battute, ma… nelle sale
della villa si odono strani rumori…
La rappresentazione si svolgerà presso la Sala delle
Conchiglie di Villa Contarini
sabato 19 novembre. Sono
previsti due spettacoli: alle
ore 17.00 e alle 21.00
Organizzatori: Pro Loco di
Piazzola sul Brenta, con la
collaborazione della Fondazione G.E. Ghirardi e con
il patrocinio della Città di
Piazzola sul Brenta.
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primo piano
primo piano
Un particolare e sentito ringraziamento va alla
Pro Loco di Piazzola che ha offerto le cene agli
oltre 70 ospiti e ai collaboratori, allietando le serate con menù molto gustosi ed apprezzati.
1-6 LUGLIO: L’INCONTRO CON LE DELEGAZIONI DELLE CITTÀ DELL’EST EUROPA, KOSTRZYN NAD ODRA E KAVARNA
Piazzola sul Brenta incontra l’Europa, il racconto
dell’ospitalità alla città polacca e a quella bulgara
Da sinistra: Antonio Danieli Assessore del Comune di Piazzola sul Brenta, Clodovaldo
Ruffato Presidente Consiglio Regionale Veneto, Sevinch Kassalova Vice Sindaco del
Comune di Kavarna, Zbignew Biedulski Vice Sindaco del Comune di Kostrzyn nad Odra
A Piazzola sul Brenta dall’1 al 6 luglio si
è svolto un meeting con due città europee:
Kostrzyn nad Odra e Kavarna. Il programma
“Europa per i cittadini” della EACA Education Audiovisual & Culture Executive Agency – EC ha visto la nostra città artefice del
progetto: Fil rouge into Young and Music;
l’obiettivo è quello di creare l’integrazione
culturale tra i cittadini, le associazioni locali
e le giovani generazioni della città gemellate. L’espressione chiave di questo progetto
è il senso di comunità che si sviluppa dalla
musica.
Cinquantadue cittadini polacchi e ventiquattro cittadini bulgari sono stati a Piazzola per confrontarsi e scambiarsi esperienze.
La cooperazione e la comunicazione tra i
partner sono state buone, e sarà la base per
sviluppare insieme nuove proposte di progetto. I partner hanno organizzato gruppi di
lavoro operativo per presentare la loro musica. I delegati dei Comuni hanno lavorato con
passione per creare una vera e propria rete
con vantaggi reciproci: lo sviluppo di una
coscienza condivisa attorno al concetto che
lo scambio culturale è la base per approfondire la conoscenza storica e geografica
reciproci. E inevitabilmente questo processo di integrazione ha un impatto sulla realtà
locale, come dimostrato a Piazzola, con il
coinvolgimento delle associazioni locali.
I giornali locali e i siti internet hanno presentato il progetto alla popolazione ed incoraggiato i cittadini a seguire le esibizioni
musicali dei partner, sia per la musica tradizionale che per quella rock.
Il progetto ha pienamente raggiunto il suo
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obiettivo, come si può vedere attraverso i
commenti inviatici.
Kostrzyn nad Odra (Polonia): “Gli incontri tra
rappresentanti di Italia, Bulgaria e Polonia
è stato molto proficuo e interessante per la
delegazione di Kotrzyn. Tutti i rappresentanti della nostra città, dal vice sindaco ai
consiglieri comunali, dai funzionari della
città agli abitanti di Kostrzyn e ai gruppi
musicali, sono stati alloggiati in una scuola a Piazzola. Nell’ambito del progetto, si
sono svolte riunioni con enti locali italiani a
Padova, a Venezia e a Piazzola sul Brenta,
dove è stato presentata la nostra città.
Durante il soggiorno a Piazzola sul Brenta,
rappresentanti delle autorità locali hanno
firmato un accordo di collaborazione tra le
nostre città. L’accordo dà la possibilità di
sviluppare contatti nel settore turistico, in
quello economico e commerciale, nel settore dell’istruzione, in quello culturale e in
quello sportivo.
E’ stata anche una grande esperienza per
noi avere preso parte agli incontri organizzati da Piazzola sul Brenta, ci hanno dato
la possibilità di conoscere nuove persone,
la cultura ed i costumi di altri paesi. Durante il loro tempo libero, i rappresentanti
della città di Kostrzyn hanno avuto anche
la possibilità di visite molto interessanti, le
città di Padova e Venezia. Il momento più
importante è stata la performance musicale
nelle varie categorie: musica tradizionale,
musica popolare e rock. La città di Kostrzyn
è stata rappresentata sul palco nel centro
della Piazzola dai 2 gruppi “Drzewiczanie”
e “Smoothsonic” il primo folk ed il secondo
rock. E ‘stato molto bello per noi vedere gli
applausi del pubblico, in particolare, la comunità polacca di Piazzola e di Padova.
Riassumendo: è stato un grande piacere
per tutti noi aver preso parte a un evento
interessante. Ci auguriamo che la nostra
collaborazione sarà fonte di sviluppo nel
futuro”.
Kavarna (Bulgaria): “La gente di Kavarna è
stata molto felice di essere stata a Piazzola sul Brenta. Hanno apprezzato la città,
ma sono stati molto impressionati dal suo
patrimonio culturale e soprattutto da Villa
Contarini. Inoltre hanno gradito molto le
visite culturali a Verona, Venezia, Padova
e Vicenza. L’organizzazione del progetto
è stato a un livello molto alto e la gente
amava le condizioni di vita nella scuola.
La gente era veramente impressionato dal
Piazzola live Festival e dalla sua dimensione e organizzazione. Tutti ricordano le
serate attorno al palco con gli artisti meravigliosi italiani e polacchi. Gli artisti bulgari trovato il supporto tecnico dei concerti
molto professionale. Le discussioni con
i rappresentanti italiani e polacchi sono
state molto fruttuose e la delegazione di
Kavarna pensa che la partnership possa
essere ulteriormente sviluppata con nuovi
progetti e azioni comuni, soprattutto nel
campo dei festival musicali.
ll gruppo comunale è stato molto contento
della possibilità di viaggiare nel territorio
veneto di aver avuto modo di scoprire di
più gli aspetti storici ed artistici di Padova
e Venezia. L’impressione generale di Kavarna gruppo è stata meravigliosa e sperano che tutti loro abbiano lasciato dei bei
ricordi a Piazzola Sul Brenta”.
Il finanziamento della Comunità Europea è
stato di 11.000 euro ed ha permesso di coprire tutte le spese che sono state sostenute
ed hanno anche permesso di contribuire in
larga parte alle spese di viaggio dei nostri
ospiti.
Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita di questo progetto: Istituto
Comprensivo “Luca Belludi”, I.I.S. “Rolando da Piazzola”, la Coop. Sociale “Jonathan”, il Coro Città di Piazzola sul Brenta,
l’ AUSER, Associazione ALPINI, le società
sportive “Plateolese” e “Rugby Piazzola”;
ringraziamenti per l’ospitalità in occasione
delle visite istituzionali alla Regione e al
Presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato e alla Provincia, nella persona
dell’Assessore al Volontariato e Associazionismo Enrico Pavanetto; grazie anche agli
interpreti e traduttori: per il gruppo Polonia,
Irena Czopek-Zanovello dell’Associazione
Italo-polacca di Padova e per il gruppo Bulgaria, Petia Pavlova.
ottobre 2011
La presentazione delle tre città insieme ai momenti più belli della settimana sono stati raccolti in un DVD. Chi fosse interessato ad averne una
copia gratis può rivolgersi all’Ufficio Cultura del
Comune di Piazzola: tel. 049.9697936 email
[email protected]
VENTESIMO ANNIVERSARIO DI GERMANO CRAIGHERO: L’INTERVENTO DEL VICESINDACO DI LIGOSULLO A PIAZZOLA SUL BRENTA
Craighero, l’affetto della comunità d’origine
Riprendiamo parti dell’intervento del vicesindaco di Ligosullo (Udine), il Comune
della Carnia che diede i natali a Germano
Craighero.
“Sembra ieri eppure sono passati ben 20
anni da quella tragica vigilia di Natale del
1991 che ha scosso l’ intero paese di Ligosullo, una grave perdita per una piccola comunità come la nostra, un valoroso
uomo dello stato, un carabiniere orgoglioso
di esserlo; ora la rabbia per questa assurda morte si è trasformata in rassegnazione,
ma il ricordo di Germano rimane e la sua
tragica morte sia di monito per una sempre
maggiore collaborazione tra tutte le forze
armate preposte alla pubblica sicurezza.
Molti sono troppo giovani per aver
conosciuto bene questo valoroso
eroe, così voglio ringraziare tutti
coloro che ogni giorno dedicano la
propria vita, sacrificando la famiglia nell’obbiettivo di proteggerci.
(...) Siamo qui oggi a commemorare questa figura a noi cara, di
cittadino onesto che ha sempre
mantenuto un legame affettivo
col proprio paese e che causa
una sfortunata coincidenza oggi non è
più presente in mezzo a noi, confidiamo
nella giustizia e nella verità e ringraziamo
Dio per averci dato Germano anche se per
poco tempo.
Un abbraccio da Ligosullo va alla moglie
Laura, ai due figli Giovanna e David e ai
famigliari e un particolare ricordo al papà
che tanto ha sofferto e tanto si è battuto
per la verità in questi lunghi anni”.
SABATO 5 NOVEMBRE: PROGRAMMA DELLA CELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE, FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE
Ore 9.30 Ritrovo davanti al Palazzo Negrelli.
Inaugurazione restauro lapidi. Deposizione fiori
alunni scuole elementari.
Ore 9.45 Corteo al Monumento dei Caduti preceduto dalla Banda cittadina “Marco Contarini”.
Alzabandiera e deposizione della corona.
Ore 10.00 S. Messa in onore dei caduti; seguono
interventi delle Autorità presenti e delle Istituzioni Scolastiche.
Ore 12.30 Pranzo sociale alla Locanda Mantegna.
Prenotazioni: Corradin Roberto (049.5591451);
Bergamin Dino (049.5598978); Rossi Francesco (049.5590766); Antonello Fausto
(049.5960125); Fugolo Agostino (049.9620549);
Ramina Renzo (049.5594168).
A PARTIRE DAL 9 OTTOBRE INIZIA LA COMPILAZIONE, POSSIBILE ANCHE SUL WEB WWW.CENSIMENTOPOPOLAZIONE.ISTAT.IT
Censimento, un quadro completo del territorio
Il 9 ottobre è la data del 15° Censimento
della popolazione e delle abitazioni, appuntamento decennale che ha come obbiettivo
il conteggio di tutta la popolazione residente
sul territorio nazionale e una ricognizione
sulla consistenza e le caratteristiche del
patrimonio abitativo (edifici e abitazioni).
Rappresenta un momento conoscitivo indispensabile per costruire una quantità di
informazioni utile a tutti, per ogni livello di
governo (Stato, Regione, Provincia, Comune) ma anche per le imprese e categorie.
Quest’anno il Censimento non verrà effettuato nella maniera tradizionale cui eravamo
abituati, ma con modalità che prevedono
nuove forme di collaborazione tra i cittadini
e gli organi censuari.
Il questionario dovrà essere compilato da
ogni famiglia dopo il 9 ottobre, e restituito
al Centro di Raccolta presso il Municipio o
all’Ufficio Postale.
E per chi possiede un computer la grande
novità è la possibilità di compilarlo direttaottobre 2011
mente via web: sulla prima pagina del questionario sarà indicata infatti una password
che farà accedere a un’area dedicata del
sito ISTAT attiva dal 9 ottobre.
E se si incontrano difficoltà?
Per la compilazione del modello cartaceo,
al momento della restituzione presso il centro di raccolta del Municipio, sarà presente
personale dell’Ufficio di Censimento a disposizione per chiarire dubbi e fornire un aiuto
pratico per la compilazione. Inoltre sia per la
compilazione del modello cartaceo sia per la
compilazione online sarà attivo il numero verde gratuito: 800-069-701. Le informazioni
fornite tramite il questionario saranno trattate in modo da proteggere la privacy.
Si ricorda infine che compilare il questionario è un obbligo previsto dall’art. 7 del d.lgs
n. 322/1989, e si invitano tutti i cittadini
a collaborare per concorrere a costruire un
patrimonio informativo di fondamentale importanza per la collettività.
Il Comune di Piazzola sul Brenta partecipa
alla gestione delle operazioni di censimento
in forma associata con i Comuni di Campodoro, Campo San Martino e Curtarolo tramite l’Ufficio unico di censimento dell’Unione dei
Comuni Padova Nordovest e riferimenti telefonici per informazioni e chiarimenti da parte
del Responsabile dell’Ufficio di censimento
sono 049/9697937 - 049/9697926-73
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ambiente e lavori pubblici
cultura e società
DOPO L’ALLUVIONE DEL 2011, CON L’AUTUNNO TORNANO LE PREOCCUPAZIONI PER LA FRAGILITA’ IDRAULICA DEL TERRITORIO
L’ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA “SETE DI SAPERE” PRESENTA L’AULA STUDIO DI PIAZZOLA SUL BRENTA
Puliamo i fossi, rispettiamo il regolamento di Polizia
Rurale: è arrivata l’ora di darsi tutti da fare
In via Mons. Raimondo Bergamin un mix di studio,
scambio culturale e generazionale, incontri
Con l’arrivo dell’autunno tornano le preoccupazioni legate alla fragilità idraulica del nostro suolo, come abbiamo tutti visto l’anno
scorso l’alluvione d’inizio novembre.
Oltre alla sistemazione dei grandi canali consortili che a Piazzola ormai sono stati tutti rimessi
in ordine, è molto importante la salvaguardia
del micro sistema idraulico, costituito dalla rete
di fossi interpoderali privati che costituiscono il
primo invaso delle acque piovane. La presenza
di alberature su ambo i lati, il mancato espurgo
del fondo, l’incuria delle rive e più in generale
il progressivo abbandono della manutenzione
limitano il regolare deflusso dell’acqua creando
i presupposti per gli allagamenti. E’ con la collaborazione e con l’apporto di tutti che si possono
risolvere situazioni che rischino di causare gravi
danni all’intera comunità.
Con il Regolamento di Polizia Rurale, l’Amministrazione cerca di sollecitare gli obblighi in
capo ai proprietari dei terreni, fissando delle
sanzioni per i soggetti inadempienti. In particolare si richiamano gli articoli più significativi.
Art. 20 - Divieto di impedire il libero deflusso delle
acque. I proprietari dei terreni su cui defluiscono per via naturale acque di fondi superiori, non
possono impedire il libero deflusso delle acque
con opere di qualsiasi natura ed origini, questo
a norma dell’art. 632 del codice penale.
Sono pure vietate le piantagioni che abbiano ad
inoltrarsi dentro i fossi ed i canali in modo tale
da restringere la sezione normale del deflusso
delle acque, e l’esecuzione di qualunque altra
opera tale da recare danno ai terreni vicini o
alle strade.
Art. 21 - Espurgo di fossi e canali. Ai proprietari
di terreni soggetti a servitù di scolo di fossi o canali privati, è fatto obbligo di provvedere a che
tali fossi o canali vengano tenuti costantemente
sgombri in maniera che, anche in caso di piogge
continuate o piene, il deflusso delle acque si verifichi senza pregiudizio e danno della proprietà
contermini e delle eventuali vie contigue.
Sono considerati alla stregua del presente articolo anche le tombinature effettuate per la realizzazione di accessi carrai, che dovranno essere
parimenti manutentate e conservate sgombre a
cura e spese dei proprietari.
I fossi delle strade comunali, vicinali e rurali
La nostra Associazione è nata nel dicembre
2009 per iniziativa di un gruppo di studenti,
conosciutisi in biblioteca. Da questi incontri
è emersa l’esigenza di individuare uno spazio
che potesse essere destinato ad Aula Studio.
Sono stati quindi presi contatti con l’amministrazione, in particolare con l’Assessore alla
Cultura Alessandro Paiusco, che ci ha appoggiato nella realizzazione del progetto. Fondamentale anche l’aiuto ricevuto dal Presidente
Amelio Barco e dal consiglio dell’Associazione
Anziani, che hanno messo a disposizione un
locale dell’edificio destinato all’Associazione.
Grazie a questa sinergia, il progetto ha preso
sempre più corpo e oggi la nostra Città può
disporre di un’Aula Studio, dove gli studenti
universitari possono recarsi a studiare; si tratta di un locale riscaldato d’inverno e dotato di
aria condizionata per la stagione estiva; da ottobre/novembre sarà disponibile una connes-
I FOSSI: COME ERANO
I FOSSI: COME SONO OGGI
L’ASILO NIDO DI PIAZZOLA SUL BRENTA HA UN NOME E UN LOGO
“Primi passi”: in cammino verso il futuro
devono essere manutentati a cura e spese dei
frontisti, dei consortisti e dei proprietari limitrofi, che dovranno provvedere all’ espurgo ogni
qual volta sia ritenuto necessario.
Art. 25 - Aratura dei terreni. I frontisti delle strade
pubbliche, comunali, vicinali ed interpoderali di
uso pubblico o private, non possono arare i loro
fondi sul lembo delle strade, e devono volgere
l’aratro, il trattore e tutti gli attrezzi al di fuori
dell’area destinata a viabilità.
Le arature devono rispettare la distanza minima
di almeno 100 cm. dalla carreggiata stradale o
dal ciglio del fosso, in modo da garantire il normale deflusso delle acque meteoriche, evitando
l’ostruzione parziale o totale dei fossi, la rovina
delle rive dei fossi e canali, il danneggiamento
delle strade.
La sanzione amministrativa prevista per accertate violazioni al Regolamento vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.
È arrivata l’ora di darsi da fare, l’autunno è la
stagione giusta per mettersi all’opera e sistemare fossi e alberature, il Comune farà la sua parte
insieme al Consorzio di bonifica per gli interventi di propria competenza.
Nei prossimi mesi saranno intensificate le
operazioni di controllo e vigilanza del territorio
rurale, ed in caso di situazioni irregolari e pericolose per la comunità piazzolese, il Comune
potrà anche far eseguire di sua iniziativa tutte
le operazioni necessarie al ripristino del decoro e della sicurezza, addebitando poi il conto ai
proprietari.
NUOVE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE FAMIGLIE SU STRADE METANIZZATE MA CON LA RETE DISTANTE 50 METRI
L’allacciamento al gas costa troppo? Agevolazioni sul gasolio
Le famiglie residenti nelle zone del territorio non raggiunte dalla rete di distribuzione
del gas metano possono, anche quest’anno,
beneficiare delle agevolazioni sulle accise
all’atto dell’acquisto del gasolio o del gpl.
Il Comune ha individuato già dall’anno scorso
le vie e le frazioni non metanizzate, assumendo il criterio di concedere il beneficio alle
abitazioni che prospettano su strade prive
della rete di distribuzione.
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sione internet Wi-Fi. Gli orari di apertura sono
molto ampi per incontrare il più possibile le
esigenze degli studenti: sei giorni alla settimana, dal lunedì al sabato: mattina, pomeriggio e
sera. La gestione del servizio è di competenza
dell’Associazione Universitaria “Sete di Sapere”, che garantisce l’apertura dell’aula.
Gli obiettivi di “Sete di Sapere” sono tre: il
principale è lo studio; in secondo luogo si
ha la promozione di uno scambio culturale/
generazionale con l’Associazione Anziani che
ci ospita nel suo edificio, con la quale collaboriamo attivamente nella stesura di opuscoli e nella promozione di attività culturali che
coinvolgono le due associazioni. Infine si favorisce un punto di incontro per studenti che
desiderano confrontarsi con altre persone.
Il servizio descritto è fruibile previa iscrizione
all’Associazione Universitaria “Sete di Sapere” tramite l’apposito modulo, ritirabile presso l’Aula Studio (in Via Monsignor Raimondo
Bergamin, n°7), consegna di una fototessera
e di una quota associativa.
Info: Michela 3480122897; setedisapere.
[email protected]
Michela Menegollo
Presidente di “Sete di Sapere”
Alcune famiglie hanno tuttavia evidenziato
che, pur prospettando su strade dotate della
rete, sono collocate ad una distanza tale da
rendere in pratica insostenibile il costo per
effettuare l’allacciamento, subendo pertanto
una discriminazione rispetto ai soggetti che
beneficiano delle agevolazioni fiscali.
Con delibera di Consiglio comunale n. 40 in
data 30.09.2011 è stato previsto di ampliare
il beneficio utilizzando il criterio di ritenere
non metanizzate anche le abitazioni poste su
vie metanizzate che sono poste ad una distanza pari o superiore a 50 metri dalla rete;
al di sotto del valore di questa distanza si ritiene che l’allacciamento sia sostenibile e da
incentivare.
Si invitano pertanto i cittadini a valutare questa nuova interpretazione al fine di verificare
la possibilità di poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste.
ottobre 2011
A inizio anno, per questioni burocratiche, si è
reso necessario attribuire un nome al nostro
nido. Il Comitato di Gestione ha proposto un
sondaggio ai genitori: Giardino incantato, Nonna Papera, Primi passi, Bruco Mela e DO- REMI. Il nome più votato è stato Primi passi.
Le ditte grafiche presenti nel territorio sono
state invitate a partecipare ad un concorso per
la realizzazione di un logo appropriato al nido
ed al suo nuovo nome.
Il 17 giugno, in occasione della festa di fine
anno, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni locali, del Comitato di gestione
dell’asilo, delle educatrici, del personale, dei
genitori dei bambini,
il sindaco Renato Marcon, con l’aiuto dei
piccoli, ha scoperto la
targa con il nome e il
logo dell’asilo nido.
Il logo è un albero dove
al posto delle foglie ci
sono dei piedini di bambini, veri protagonisti
del percorso di crescita all’asilo nido, ideato
dalla ditta Codice Creativo del signor Gianluca
Trinco; nel corso della festa alle ditte partecipanti è stato consegnato un riconoscimento.
Ma non è tutto qui! Abbiamo assistito allo spet-
tacolo di burattini del “Teatro di Gelsomina”
e al rinfresco finale ci siamo deliziati con i
meravigliosi dolci preparati, amorevolmente,
da mamme e nonne in occasione del concorso
“un dolce fantastico”.
ENAIP LANCIA UN NUOVO PERCORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Corso gratuito per restauratore di beni culturali
I beni artistici e culturali del territorio veneto e nazionale sono da sempre un patrimonio
di inestimabile fascino, un bene comune da
valorizzare e difendere. Consapevole di questo, ENAIP Veneto da oltre vent’anni si impegna, tra le varie aree d’intervento formativo,
anche in quella del restauro, un ambito che
oggi sempre più richiede figure professionali
specializzate e capaci di confrontarsi con l’innovazione tecnologica e le nuove metodologie.
La scuola di restauro “Andrea Mantegna”,
presso il Centro di Piazzola sul Brenta, offre
un percorso triennale di formazione professionale, completamente gratuito, per la figura del
“Collaboratore restauratore dei beni culturali
(dipinti, materiali lignei e lapidei)”.
Numerose e altamente qualificanti, anche in
vista dell’entrata nel mondo del lavoro, le comottobre 2011
petenze trasmesse agli allievi: dall’esecuzione
del rilievo grafico e fotografico di un manufatto
all’analisi di laboratorio sulle problematiche e
lo stato di conservazione dell’opera, dalla diagnostica sui materiali costitutivi, sulle cause
di degrado, gli elementi materici e iconologici
e il contesto storico-artistico, fino alla realizzazione dell’intervento vero e proprio.
Il percorso prevede, accanto alla formazione
teorica, anche esperienze pratiche negli attrezzati laboratori e nei cantieri, dove i futuri
restauratori hanno la possibilità di conoscere
da vicino e utilizzare strumentazioni moderne
e all’avanguardia. Grazie alla salda e proficua
relazione con le aziende del territorio, EnAIP
Veneto offre agli allievi esperienze di stage formativi e al contempo sostiene le imprese nella
ricerca di operatori professionalmente formati,
da impiegare nei laboratori o nei cantieri di
restauro.
Grazie a questa scuola anche le opere pubbliche traggono vantaggio: «Noi chiediamo il
materiale e mettiamo la nostra competenza e
il nostro lavoro gratis, abbiamo siglato un accordo con Esu e per restaurare gli affreschi del
‘500 di Palazzo Mocenigo, abbiamo portato a
termine il restauro della Via Crucis nel Santuario della vergine a Motta di Livenza e ovviamente interveniamo noi a Villa Contamini»
racconta con orgoglio Tiziana Cosma, direttrice dell’ENAIP Piazzola
I corsi sono solo per un numero ristretto di
studenti provenienti da tutti i Paesi della Comunità Europea, che vengono accuratamente
selezionati.
www.enaip.veneto.it - 049.5590046
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cultura e società
cultura e società
NUOVI STRUMENTI: TASTIERA, CHITARRA ELETTRICA E BASSO ELETTRICO
TERZA FESTA DELLA MUSICA ATTIVA 2011
14-15 maggio: Villa Contarini ha vibrato di voci e
strumenti, quante emozionanti passioni regala la musica!
La svolta della Band Orchestra Marco
Contarini: un progetto innovativo
Sono ancora impressi nella nostra mente i
grandiosi concerti dell’Anfiteatro Camerini:
“Notre Dame de Paris” di Cocciante, Elton
John, Cremonini, Allevi (solo per citarne alcuni) sono stati i grandi protagonisti dell’estate
2011 di Piazzola, ma per qualcuno sono ancora vive altre emozioni vissute sullo sfondo di
Villa Contarini, con altri protagonisti e in un
altro contesto.
Io che sono un’improvvisata “giornalista” per
questo articolo, son stata una di quei protagonisti e di quei “qualcuno” che hanno animato
le giornate 14-15 maggio 2011: vedo una raggiante Villa Contarini emanare delle sue sale
vibrazioni di voci e strumenti, ed ecco spalancarsi nella mia mente il ricordo delle splendide
giornate dedicate alla musica, tutte racchiuse
nella manifestazione chiamata Festa della Musica Attiva che, giunta alla sua terza edizione,
si è svolta in Villa anche quest’anno grazie alla
Fondazione G. E. Ghirardi ONLUS, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia
di Padova e del Comune di Piazzola sul Brenta. In collaborazione con il nostro locale “Coro
Città di Piazzola sul Brenta”, sono giunti 400
musicisti: amatori di ogni età, pronti a far musica solo per passione, che si sono alternati
per tutto il week-end sui palchi allestiti nei tre
locali della villa (Auditorium, Sala delle Conchiglie, Lapidarium) offrendo ogni genere di
musica: polifonica sacra e profana, orchestrale, classica, jazz, gospel e leggera.
Ogni gruppo, ogni coro, ogni singolo musicista era carico di emozione da cogliere e da
regalare: entusiasti cori di voci bianche hanno
dato emozioni agli adulti che li ascoltavano,
ma anche i bambini a loro volta si sono fatti trasportare dalle magie che gli stessi adulti
sono riusciti a creare; così come cori amatoriali hanno saputo emozionare i professionisti
presenti e pronti a regalare il proprio “tocco
da maestro”.
Le emozioni hanno preso il via alle 10 del mattino di sabato 14 con gli Artisti Locali: i pianisti Giuseppe Rabuazzo e Linda Piana hanno
suonato musiche di Liszt e Schubert, mentre i
solisti del coro Città di Piazzola sul Brenta, accompagnati al pianoforte dal M° Paolo Piana
e dal M° Alex Betto, si son cimentati su brani
Nota ai più come la banda del paese, la
Band Orchestra Marco Contarini di Piazzola sul Brenta riprende la propria attività con un nuovo progetto, innovativo ed
accattivante.
In questa nuova idea la banda si evolve
ed assume maggiormente le caratteristiche di band e orchestra grazie a nuovi
strumenti, quali tastiera, chitarra elettrica e basso elettrico, che si aggiungono
allo storico e collaudato organico dei
fiati. A tal fine, il repertorio previsto per
l’anno musicale appena iniziato, si presenta ricco e variegato (dai Pink Floyd
a Ennio Morricone, dai Queen a medley
italiani), con l’obiettivo di catturare giovani leve ed esperti musicisti accomunati dal desiderio di vivere appieno le
emozioni che soltanto l’arte della musica sa regalare.
A giugno, in occasione del suo X anniversario, la Band Orchestra Marco Contarini
si esibirà in uno spettacolo frizzante che
coinvolgerà molte realtà del panorama
artistico e culturale del territorio.
tratti da operette del primo ‘900, offrendo suoni e sentimenti spensierati dal sapore antico.
Il pomeriggio era dedicato ai bambini: a fare
gli onori di casa con un ricco programma di
canti moderni è stato il “Piccolo Coro” di Piazzola, diretto da Raffaella Bergamin e a seguire
le voci bianche del conservatorio Cesare Pollini di Padova, il coro Iris Ensamble PD e il coro
Libera Vox di Este. Alla sera il concerto di gala
è affidato al coro Città di Piazzola sul Brenta,
diretto dal M° Paolo Piana e accompagnato al
pianoforte dal M° Alex Betto, che ha onorato i
festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel programma intitolato “Viva V.E.R.D.I.”:
musiche di G. Verdi unite a “Fratelli d’ Italia”
e “La leggenda del Piave” sono state semplice
mezzo per risvegliare nel pubblico il ricordo di
fatti e avvenimenti storici che hanno costruito
la nostra nazione.
Domenica 15 la villa gremiva di artisti e di musica: al mattino un nutrito numero di giovani
pianisti provenienti dagli istituti musicali del
Veneto erano impegnati in una rassegna che
aveva il gusto da concorso, mentre nel pomeriggio ben 16 gruppi di artisti sia italiani che
stranieri si sono alternati in concerto fino a
sera. C’era un quartetto d’archi e un’orchestra
da Milano, qualificati cori da Mel BL, Sesto
al Reghena PN, Rovigo, Maserà PD, Piovene
Rocchette VI, un pianista da Anguillara Veneta
PD, un’orchestra jazz da Costa Masnaga LC,
un coro gospel da Este PD; inoltre, l’onoratissima presenza della Band orchestra Marco
Contarini diretta da Enrico Bruni su musiche
da film, l’orchestra dell’Università di Padova,
il Nuovo duo chitarra-mandolino PD, due cori
sloveni e gli attesissimi Sinthesis di Piazzola
che hanno riproposto musiche dei New Troll e
dei Pooh e l’autografo brano “Jago’”, hanno
reso speciale questo evento.
Sono state due giornate intense di persone e
di musica che ho vissuto in prima persona, sia
da artista che da staff, e ci sarebbero molti
retroscena da raccontare, ma riassumendo
posso dire di aver visto per tutto il tempo mani
stringersi in complimenti e gratitudine, mani
e fronti sudate di tensione e di lavoro, occhi
increduli ed entusiasti, incroci di sguardi curiosi di conoscersi e sguardi di disappunto co-
nosciuti fin troppo bene, bocche aperte dallo
stupore e bocche chiuse per non disturbare.
Sul piano personale e da “artista” invece,
ho colto grandi emozioni al concerto degli
Artisti Locali: ricordo che all’inizio eravamo
tutti lì, seduti in prima fila, ad aspettare il
nostro turno con la sola voglia di far bene, ma
tutti con la propria preoccupazione di dare il
meglio di sé, sfociata poi in un sano divertimento al quale non avremmo mai posto fine.
Per un’ora il pubblico non ha mai dato cenni
di noia, è stato sempre attento e partecipe.
Quando giunse il mio turno non credevo essere in grado di trasmettere emozioni (tante
ne stavo ricevendo dai “colleghi”), ma mi son
fatta avvolgere dalla musica, lasciando che
ogni nota, ogni parola mi entrasse nel cuore
per creare in me il sentimento e l’atteggiamento giusto per ogni brano: come per magia sentii il pubblico cogliere e far proprie le
stesse emozioni che io mettevo nel cantare
e vidi sguardi fissi su di me e all’occorrenza
bocche aperte e sorridenti di stupore. La gioia di aver regalato ricordi di felice gioventù a
qualcuno, momenti spensierati ad altri e sogni da principessa a qualche bambina, mi ha
reso così felice, tanto da darmi nuova energia
per emozionare ancora il pubblico alla sera e
affrontare serenamente il ruolo da tutor nello staff il giorno seguente, permettendomi di
incontrare persone, parlare di musica, correre
da un’ala all’altra della villa, improvvisarmi
“gira-pagine” e di intrufolarmi fra il pubblico
per cogliere le mie emozioni dalle passioni
degli altri artisti.
Ecco quanto è avvenuto in questo grande
evento (da pochi conosciuto) e quello che io
personalmente ho visto, sentito e vissuto: ma
si potrebbero cogliere molte altre versioni da
ogni artista e da ogni persona del pubblico
presente; sta a voi ora farvi coinvolgere da
questi artisti nelle prossime occasioni, fosse
anche una nuova edizione di Festa della Musica Attiva, in cerca delle vostre emozioni e
della vostra versione dei fatti e magari chissà,
ci potremmo anche incontrare, stringerci la
mano e scambiandoci un sorriso dirci: “Quante emozionanti passioni regala la musica!”.
MB
PODIO INTERNAZIONALE PER IL CORO CITTA’ DI PIAZZOLA SUL BRENTA
A Saint Vincent le voci piazzolesi convincono e quasi vincono
Le voci piazzolesi convincono ancora
una volta e raccolgono consensi ad alti
livelli.
Il coro Città di Piazzola sul Brenta, alla
sua prima esperienza in assoluto nel
campo internazionale, sfiora la vittoria
al Grand Prix Vallèe d’Aoste, Concorso
Internazionale di Canto Corale tenutosi
a Saint Vincent dal 22 al 24 settembre
scorsi, aperto solo ai gruppi che negli
12
ultimi 5 anni hanno vinto almeno un
primo premio ad un concorso nazionale o internazionale. Dopo un’accurata
selezione per l’ammissione al concorso
da parte di una giuria internazionale,
composta da note personalità attive nel
panorama musicale e corale europeo, a
Saint Vincent era presente la crema della coralità e il Coro Città di Piazzola sul
Brenta si è portato a casa il secondo po-
sto assoluto insieme al premio di miglior
coro italiano.
Il Gran Premio è andato al gruppo Vokalna Akademija Ljubljana, il coro maschile
sloveno pluridecorato e diretto da Stojan
Kuret, ospitato qui a Piazzola durante
la manifestazione Festa della Musica
Attiva del maggio scorso. Il blasone dei
vincitori valorizza ancor più il risultato
del coro diretto dal M° Paolo Piana, una
ottobre 2011
L’Orchestra mette a disposizione insegnanti di livello per chiunque voglia
imparare a suonare uno strumento e/o
affinare la propria tecnica.
Se siete curiosi veniteci a trovare tutti i
giovedì alle 20.45 presso la sala Timeout dell’Istituto Comprensivo Luca Belludi in Via dei Contarini a Piazzola sul
Brenta.
Per info contattare: Gianluca Zulian (Presidente dell’Associazione);
348.6124489;
[email protected]
Band Orchestra Marco Contarini
ORARI DI RICEVIMENTO DELLA GIUNTA
In ascolto
RENATO MARCON
Sindaco
Affari Generali, Rapporti con
istituzioni, enti esterni e società
partecipate, Sanità, Personale
Riceve i cittadini:
Mercoledì, 18.00 - 19.30
Venerdì, 18.00 - 19.30
Sabato, 9.00 - 11.00
[email protected]
DARIO CAVINATO
Vicesindaco
Fiere, Mercati, Attività Produttive,
Pro - Loco, Sport
Riceve i cittadini:
Mercoledì, 17.00 - 19.00
Venerdì, 15.00 - 17.00
[email protected]
RENZO CORTESE
Assessore
Urbanistica, Progetti Urbanità
Riceve i cittadini:
Sabato, 8.30 - 10.00
[email protected]
ANTONIO DANIELI
Assessore
Lavori Pubblici, Edilizia Privata,
Politiche per la Casa
Riceve i cittadini:
Martedì, 9.00 - 12.00
[email protected]
ORLANDO DE BIASIA
Assessore
Bilancio, Tributi, Partecipazione,
Politiche Sociali
Riceve i cittadini:
Mercoledì, 17.00 - 18.00
Venerdì, 10.00 - 11.00
[email protected]
formazione mista di circa 35 elementi
che ancora una volta ha impressionato
favorevolmente giuria e pubblico per la
ricca vocalità e la fusione delle voci.
Questo riconoscimento è dovuto al delicato e accurato lavoro sulla vocalità e
sull’armonico equilibrio delle voci che
da anni il maestro Piana sta tenacemente portando avanti con la compagine corale, conseguendo risultati che
oramai stanno proiettando il coro a
livelli sempre più alti.
Ringraziando tutta la cittadinanza per
il sostegno e l’affetto avuti in questo
ottobre 2011
ALESSANDRO PAIUSCO
Assessore
Asilo Nido, Scuola, Cultura,
Politiche giovanili
Riceve i cittadini su appuntamento:
Mercoledì, 17.00 - 18.00
Venerdì, 17.00 - 19.00
[email protected]
periodo, il coro invita tutti a seguirlo nei suoi prossimi impegni. Tutte le
info su www.coro-s-cecilia.it.
MARILENA SEGATO
Assessore
Ambiente, Servizi Tecnologici
(acqua, gas, rifiuti), Protezione Civile,
Innovazione tecnologica
Riceve i cittadini:
Mercoledì, 15.00 - 17.30
[email protected]
13
gruppi consiliari
LA LEGA NORD HA RACCONTATO UN SOGNO CHE NON SI AVVERA, L’ABOLIZIONE DELL’ICI PORTERA’ NUOVE TASSE
Le manovre pesano sugli enti locali, a partire dai Comuni;
il federalismo è sepolto sotto un cumulo di detriti normativi
Mi era capitato tra le mani prima dell’estate; l’ho letto e l’ho messo da parte perchè
meritava una risposta; si tratta del volantino informativo “La voxe de Piasola” distribuito dalla sezione Liga Veneta-Lega Nord
Piazzola. Non commento quanto scritto, del resto sempre rispettabile quando
esprime il pensiero politico e le proposte
per la politica locale fatte da un partito e
in questo caso dal partito Lega Nord; tuttavia in seconda facciata nell’articolo che
commenta l’approvazione del bilancio di
previsione 2011, nelle ultime righe si riporta la seguente frase “xe tuta colpa dea
lega e del so federalismo, se non possiamo
reintrodurre l’ICI sulla prima casa o elevare al 1,5% l’addizionale IRPEF queste
le aberranti affermazioni dell’assessore
Biasio Gianfranco in consiglio Comunale.”
Ora passi la miopia per la quale il gruppo Lega Nord non si è accorto che esiste
un nuovo assessore al bilancio dal giugno
2009, cioè Orlando De Biasia, che siede
nel tavolo della giunta ed è sempre presente ai consigli comunali (e non solo!); ma
che si scriva 1,5% quando tutti (almeno
credevo!) sanno che il massimo di aliquota
Irpef applicabile è 0,8 per cento, mette
in evidenza il pressapochismo (ma intanto
al popolo si può raccontare quello che fa
più comodo, perchè si è più efficaci se si
parla alla sua pancia) e la volontà di dileggiare (aberranti affermazioni); mi sono per
l’occasione rivisto gli appunti scritti per il
dibattito consiliare ma non trovo traccia
di quanto riportato dal volantino; mi si
dà tuttavia l’occasione e lo spunto per ribadire alcune idee attorno alla questione
ICI, risorse comunali sempre più risicate,
il colpo quasi mortale (almeno per gli enti
locali) della manovra estiva del governo e
la morte dl federalismo.
ICI. Io credo sia stato un errore aver abolito
l’Ici sulla prima casa (e come me la pensa anche l’ANCI), per una serie di ragioni,
ma prima fra tutte perchè l’Ici è l’imposta
cardine dell’autonomia tributaria comunale,
quindi determinante anche sul versante del
federalismo fiscale. Già nel 2007 il prof. patavino Gilberto Muraro scriveva (in seguito
all’incremento delle detrazioni sull’abitazione principale nella finanziaria 2008 voluta
dal governo Prodi, mentre Berlusconi dal
giugno 2008 ha abolito l’ici sulla prima
casa) che le imposte sulla proprietà immobiliare costituiscono il perno della fiscalità locale nella maggior parte dei paesi del mondo. L’immobile stà in un posto ben definito,
in un comune ben preciso; è beneficiario
di una buona parte della spesa locale: per
viabilità, trasporti, arredo urbano (dai parcheggi, ai parchi e verde pubblico), illumi14
nazione pubblica, vigilanza, etc... Risponde
pertanto al principio tributario del beneficio
e come tale permette al contribuente di
commisurare l’onere fiscale al beneficio ricevuto in termini di servizi rappresentando
un importante incentivo a scelte di bilancio
responsabili da parte degli enti; ecco qua un
esempio di come il vero federalismo fiscale
(vedo, pago e voto) genera atteggiamenti virtuosi di responsabilità in chi amministra.
Le amministrazioni si sono anche esercitate
negli anni sul versante dell’equità e della
distribuzione dei redditi influendo sulla capacità contributiva vista la proporzionalità
progressiva rispetto al reddito: detrazioni e
aliquote differenziate (le seconde o terze
case sono tassate con aliquote in genere più
elevate). E qui purtroppo si inserisce il problema che l’esenzione della prima casa ha
reso evidente: chi è in affitto è discriminato
rispetto a chi è proprietario. Quest’ultimo
infatti non paga tasse ai fini ICI e Irpef e
gode della detraibilità degli interessi passivi
sui mutui per l’acquisto della prima casa.
Una sperequazione nei confronti delle famiglie che vivono in case locate, 20% del
totale e appartenenti in genere alla fascia di
reddito più basso. Contenti pertanto l’80%
delle famiglie? Forse non lo dovrebbero essere se capissero l’illusione tributaria messa
in atto; ora il gettito che non viene introitato
direttamente dai comuni viene compensato
dallo stato sotto forma di trasferImenti pari
al minor gettito Ici. Ma è vero? Sicuramente
no! primo perchè i comuni stanno ancora
aspettando i saldi ici prima casa degli anni
passati, secondo perchè i comuni perdono
tutta la trasformazione delle aree edificabili
(che pagano l’Ici) in prima casa (che non
paga l’Ici) e terzo perchè lo stato è impegnato nella impresa titanica della riduzione del
debito pubblico nazionale (120% del pil);
ora non potendolo aumentare, quello che
deve dare in più come trasferimento compensativo Ici, lo deve trovare nella riduzione
dei trasferimenti ordinari ai comuni (Piazzola sul Brenta avrà per il 2011 un trasferimento minore per 265.000 euro), oppure
nella mancata riduzione della pressione fiscale proveniente da un maggiore gettito
fiscale portato dall’aumento della crescita
economica o dall’evasione fiscale, o Infine
da un aumento delle imposte sui redditi e
sui consumi (storia recente quella dell’aumento dell’Iva). Con una mano dà e con l’altra toglie. Questa è l’illusione tributaria che
l’abolizione dell’Ici prima casa porta con sè:
la percezione del vantaggio immediato per
sè rispetto allo svantaggio che indirettamente arriva per altre strade.
LE MANOVRE ESTIVE, LE LORO CONSEGUENZE
E LA MORTE DEL FEDERALISMO. Le manovre
estive di finanza pubblica (che hanno toccato quota 54 mld) hanno generato un conflitto di asprezza inusuale tra centro (stato)
e periferia (sindaci e presidenti di regione
di qualsiasi fede politica). Gli enti locali
lamentano non solo tagli insostenibili ma
anche vincoli eccessivi nell’uso delle risorse. Nel complesso le manovre del 2010 e
2011, che definiscono il contributo degli
enti locali al risanamento dei conti pubblici
per il triennio 2012-2014, hanno disposto
una riduzione dei trasferimenti per 6.3 mld
nel 2011, inasprito gli obiettivi del patto di
stabilità richiedendo ulteriori miglioramenti
nei saldi e infine anticipato al 2012 le misure previste per il 2013 e 2014. Le correzioni di spesa che per il solo 2012 equivalgono
complessivamente a 14.5 mld, equivalenti
al 12% della spesa degli enti territoriali
(sanità esclusa ). Se la stessa riduzione di
spesa fosse stata applicata a tutte le amministrazioni pubbliche la manovra sarebbe
stata di 100 mld e non di 54 mld come
invece è stata. I sindaci hanno ragione a lamentarsi. Si tratta di obiettivi sostenibili e
quali saranno le conseguenze economiche?
Anche i comuni sono chiamati a tagliare . E
l’unico taglio possibile, in quanto discrezionale, è la riduzione degli investimenti. E’ già
successo nel 2010, quando gli investimenti
degli enti locali (che sostengono per il 70%
la spesa totale degli investimenti pubblici),
sono diminuiti del 16%. Le manovre oltre
ad avere un effetto recessivo immediato, rischiano di ridurre il tasso di crescita potenziale dell’economia, fattore fondamentale a
cui si lega la sostenibilità del debito pubblico. L’altra strada è quella di un aumento delle entrate, le fonti di finanziamento;
l’insieme delle manovre estive taglierà ulteriormente le risorse e costringerà gli enti
locali ad usare la leva dell’aumento della
pressione tributaria (questa volta concessa
anche dalla Lega, considerato che il governo
ha sbloccato le addizionali), magari accompagnata da un aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Sarà questa la
strada obbligata anche per il nostro comune? Infine una battuta sul federalismo: che
fine ha fatto la promessa che ha illuminato
l’alba di questa legislatura? Risposta: giace
sepolta sotto un cumulo di detriti normativi,
di proroghe, deroghe e cavilli. Di commi che
si contraddicono a vicenda. Di decreti che
annunciano il decentramento fiscale, mentre le manovre economiche centralizzano
la politica fiscale, tolgono l’ici sulla prima
casa (vera imposta federalista, per quanto
spiegato sopra), togliendo così ossigeno alle
Regioni e ai Comuni.
Gianfranco Biasio
Capogruppo Insieme per Piazzola
ottobre 2011
Piazzola sul Brenta
18.02.2012