rapporto infortuni 2003 - Azienda Ulss 12 veneziana
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rapporto infortuni 2003 - Azienda Ulss 12 veneziana
INFORTUNI SUL LAVORO NEL T E R R I TO R I O DELL’ULSS 12 VENEZIANA A cura di Servizio di P re v e n z i o n e e S i c u re z z a d e g l i Ambienti di L a v o ro Roberto Montagnani Pier Maria Jagher Piergiorgio Tagliapietra Corrado Benvenuto Ciapriano Bortolato Fabio Bortoli Elvio Carraro Lorenzo D’Alberton Michela Groppo Luigi Mazzuia Giorgio Perini Annalisa Righetto Amedeo Sartorello Livio Scatto Maria Serena Veronese Giancarlo Magarotto U . L . S . S . 1 2 Ve n e z i a n a Dipartimento di P re v e n z i o n e INDICE PREMESSA ........................................................................................................................................ 3 EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLA USL 12 VENEZIANA .......... 5 ATTIVITÀ LAVORATIVE E ADDETTI ............................................................................................................... 5 INFORTUNI SUL LAVORO - DATI DI CARATTERE GENERALE .................................................................. 7 INFORTUNI SUL LAVORO - DATI PER SINGOLI COMPARTI ..................................................................... 11 TRASPORTI........................................................................................................................................................... 11 METALMECCANICA........................................................................................................................................... 12 COSTRUZIONI...................................................................................................................................................... 14 ALBERGHI E RISTORANTI ................................................................................................................................ 14 INCHIESTE SPISAL PER INFORTUNI GRAVI 2001-2002: RISULTATI................................ 16 LUOGO DELL’EVENTO INFORTUNISTICO.................................................................................................... 16 SETTORE PRODUTTIVO .................................................................................................................................... 16 PROFILO DELL’INFORTUNATO....................................................................................................................... 20 FATTORI CAUSALI E DINAMICA DEGLI INFORTUNI ................................................................................. 20 NATURA E SEDE DELLE LESIONI, DURATA DELLA INABILITÀ ............................................................. 23 MIGLIORAMENTI INDOTTI ALLE CONDIZIONI DI SICUREZZA............................................................... 23 INFORTUNI LAVORATIVI MORTALI NELLA ULSS VENEZIANA: 1993-2003.................... 26 L’ARCHIVIO DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI MORTALI......................................................................... 26 INFORTUNI MORTALI E CONTESTO SOCIOECONOMICO ......................................................................... 27 GLI EVENTI REGISTRATI .................................................................................................................................. 28 CONSIDERAZIONI SU TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ LAVORATIVA E INFORTUNI MORTALI ................. 32 CONCLUSIONI................................................................................................................................ 33 RIFERIMENTI ..........................................................................................................................................35 2 PREMESSA Gli infortuni sul lavoro, nonostante la lenta graduale riduzione verificasi negli ultimi decenni, rappresentano tuttora, per dimensione e gravità, il principale problema di salute della comunità lavorativa. L’epidemiologia del fenomeno, descritta nelle statistiche correnti INAIL, dimostra che il fenomeno infortunistico nel suo complesso subisce una flessione soprattutto nelle grandi aziende e nei settori tradizionalmente più a rischio mentre evidenzia un preoccupante incremento degli infortuni stradali e in itinere nonchè nel settore terziario e dei servizi. L’analisi dei dati INAIL, rielaborati dal Servizio, individua nel comparto edile, metalmeccanico e dei trasporti i settori maggiormente colpiti nella ULSS 12 unitamente a quello alberghiero e della ristorazione, che è peraltro significativamente rappresentato nel nostro territorio; l’analisi dei dati infortunistici ha inoltre permesso di individuare le coppie “forma agente causale” che ricorrono con maggior frequenza specificamente nei singoli comparti fornendo in tal modo utili indicazioni per gli interventi di prevenzione. Il bilancio dell’attività svolta dal Servizio con le indagini sui infortuni gravi accaduti nel nostro territorio evidenzia molti positivi risultati e alcune criticità dovute principalmente alla limitazione delle risorse di cui disponiamo ed ai mutamenti del fenomeno infortunistico verificatisi soprattutto negli ultimi anni. In particolare si evidenziano i seguenti problemi: 1) Gli interventi dello Spisal riguardano solo una minima parte del fenomeno. Con le risorse a disposizione vengono svolte circa 200 indagini infortunio all’anno su un totale di 6.000 eventi, di cui 500 gravi. Attualmente il Servizio non è quindi in grado di fornire una copertura totale degli infortuni gravi e tanto meno è in grado di intervenire sugli infortuni di lieve gravità. 2) In circa il 60% dei casi oggetto di nostre indagini le conclusioni definiscono l’evento infortunistico come “accidentale”, ossia gli accertamenti del caso non identificano carenze di prevenzione e protezione connesse a violazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e/o a responsabilità di soggetti destinatari di obblighi. In altre parole si può dire che nel 60% dei casi di infortunio esaminati dallo Spisal le cause dell’evento sono verosimilmente da ricercare tra i fattori “ambientali”, i fattori legati all’uomo e al suo comportamento o all’inefficienza dell’organizzazione aziendale; trattasi di condizioni che in genere non assumono rilievo penale e sulle quali non è possibile intervenire con lo strumento prescrittivo. Tali fattori di rischio vengono troppo spesso scotomizzati o ritenuti ineliminabili a causa di una ancor troppo diffuso 3 atteggiamento “fatalista” e per lo scarso sviluppo di un’informazione e formazione di qualità e per l’insufficiente applicazione di sistemi di gestione aziendale della sicurezza, che potrebbero invece contribuire in modo significativo a modificare positivamente i comportamenti e l’organizzazione e l’ambiente di lavoro. Questa insufficiente capacità dell’organo di vigilanza e dell’impresa di rimuovere e contrastare efficacemente i fattori di rischio comportamentali ed organizzativi, rappresenta un grave limite per la prevenzione soprattutto in considerazione dei profondi cambiamenti intervenuti nel modo di produrre che tendono a destrutturare l’organizzazione tradizionale del lavoro come l’abbiamo intesa fino a poco tempo fa, si pensi al proposito alla sempre maggiore eterogeneità della forza lavoro (lingue, culture) alla flessibilità, al ricorso all’appalto, all’introduzione di orari irregolari. 4 EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLA USL 12 VENEZIANA Report analisi dati di Epi Info 2000 ATTIVITÀ LAVORATIVE E ADDETTI La ns. ULSS ha nei suoi quattro Comuni circa 25.000 unità locali (imprese) ed una popolazione lavorativa complessiva di circa 140.000 addetti. Il numero medio di addetti per unità locale è quindi di poco superiore a cinque (cfr. grafici 1,2 su dati del censimento ISTAT 2001). GRAFICO 1: DISTRIBUZIONE DELLE UNITÀ LOCALI NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA USL 12 SECONDO I DATI PRELIMINARI DEL CENSIMENTO 2001 20000 N ° U nità locali pe r grande se ttore lav orativ o ne lla U lss 12 15000 9.143 10000 7.509 5.151 5000 1.960 2.048 0 In d u s tr ia A g r ico ltu r a C o m m e r cio A ltr i Se r viz i Is titu z io n i Prevalgono le attività Commerciali e di Servizio (Servizi economico - finanziari, portuali e aeroportuali, igiene del territorio, trasporti, ecc.), che hanno complessivamente più di 100.000 addetti; le attività industriali occupano circa 35.000 addetti; l'agricoltura ha circa 2.900 occupati. Deve poi essere considerata la presenza di lavoratori che possiamo definire “non stanziali, come i lavoratori trasfertisti dell’industria navalmeccanica e aeronautica ed i lavoratori marittimi. Nel 2001 hanno fatto scalo nel porto di Venezia 5.041 navi (petroliere, portacontenitori, portarinfuse solide, roll-on roll-off, cisterne, navi traghetto, navi passeggeri); il numero di marittimi in arrivo è stimato pari ad oltre 50.000/anno. 5 GRAFICO 2 DISTRIBUZIONE DEGLI ADDETTI ALLE DIVERSE ATTIVITÀ LAVORATIVE NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA USL 12 SECONDO I DATI PRELIMINARI DEL CENSIMENTO 2001 N ° A d d e tti p e r se tto re lav o rativ o n e lla U sl 12 90000 Totale Residenti 297.402 60000 Numero totale addetti a lavoro 139.052 Totale Residenti 297.402 44.745 34.510 29.291 27.566 30000 2.940 0 In d u s tr ia A g r ico ltu r a C o m m e r cio A ltr i Se r viz i Is titu z io n i * Istat, censimento Agricoltura 2000, dati stimati sulla base della numerosità delle aziende Anche a livello nazionale è prevalente l’occupazione nelle attività commerciali e di servizio, nelle quali sono occupate più di 13 milioni di persone; il numero di addetti alle attività industriali su base nazionale risulta superiore al numero di addetti alle attività industriali nella nostra Ulss di circa 7 punti percentuali (graf. 3), a conferma della caratterizzazione economica del nostro territorio come area a prevalente rilevanza del commercio e dei servizi. GRAFICO 3 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ IN ITALIA (ISTAT, L’ITALIA IN CIFRE 2001) Occupati per grande settore in Italia, 2001 2 0 .0 0 0 .0 0 0 Totale residenti 57.844.017 N° totale addetti a lavoro 21.280.000 Industria 31.7% 1 0 .0 0 0 .0 0 0 1 3 .3 9 3 .0 0 0 6 .7 6 7 .0 0 0 1 .1 2 0 .0 0 0 0 In d u s t r ia A g r ic o lt u r a S e r v iz i * *Servizi: comprende Commercio, istituzioni, Altri Servizi del censimento 2001 6 INFORTUNI SUL LAVORO - DATI DI CARATTERE GENERALE Per i dati statistici relativi agli infortuni lavorativi, il riferimento principale è come noto costituito dall’ INAIL ( http://bancadati.inail.it/prevenzionale/ ). Nelle statistiche Inail non sono considerate alcune categorie lavorative (i lavoratori marittimi, il personale navigante delle compagnie aeree, qualche categoria di liberi professionisti ecc.), che sono assicurate per gli infortuni con enti previdenziali diversi e, tuttavia, questi dati, regolarmente aggiornati, sistematici e ripartiti per settori lavorativi, costituiscono la principale fonte di informazione per la conoscenza degli infortuni lavorativi nel nostro paese. L’archivio INAIL- ISPESL “ Epiwork” comprende, per la ns. ULS 12 veneziana, oltre 13.000 casi di infortunio e più di 400 casi di malattia professionale notificati all’Inail relativi agli anni 2000 e 2001 . Nelle tabelle sono riportati dati relativi alla distribuzione di addetti e aziende ed un riepilogo degli infortuni denunciati nel 2001 per i vari settori lavorativi ; come noto, gli infortuni denunciati all’ Inail sono gli eventi considerati per la determinazione degli indici di frequenza e gravità, come definiti dalla Norma Uni 7249/1995; questi indici sono comunemente utilizzati per analizzare l’andamento infortunistico anche nelle aziende ; abbiamo quindi ritenuto preferibile, per le possibilità di comparazione che ne derivano, fare riferimento agli infortuni denunciati e non a quelli indennizzati per valutare la frequenza degli eventi infortunistici nei vari comparti lavorativi. La maggiore o minore frequenza di accadimento degli infortuni è stata valutata calcolando il tasso di incidenza d’infortuni (incidenza = Numero Infortuni/Numero addetti x 100), un indice che può essere facilmente rapportato all’indice di frequenza propriamente detto (Numero Infortuni /ore lavorate x.1.000.000) considerando che ad ogni addetto corrispondono circa 2000 ore lavorate per anno (quindi l’indice di frequenza è circa pari a cinque volte il tasso d’incidenza per 100 [ Di Credico,Merluzzi, Greco, Proposta per un metodo di raccolta elaborazione e controllo dei dati relativi al fenomeno infortunistico in fabbrica, Clinica Devoto, 1980 ]. In concreto, se in un’azienda ci sono 5 infortuni all’anno ogni 100 addetti, l’indice di incidenza sarà uguale a 5; considerando che ogni lavoratore lavora in media circa 2000 ore all’anno, rapportando i 5 infortuni al numero totale di ore lavorate dai cento addetti ( 200.000), l’indice di frequenza risulterà di 25. Dall’analisi per i vari comparti si può osservare che comparti con incidenza di infortuni elevata, superiore a 10 (quindi più di 10 infortuni ogni 100 addetti) risultano nella nostra USL i seguenti : Costruzioni, Settore metalmeccanico (inclusa la costruzione di mezzi di trasporto), Legno, Trasporti e Pesca. 7 Nelle statistiche Inail i dati sugli infortuni con esiti permanenti e quelli sugli infortuni mortali sono ricavabili solo dall’archivio infortuni definiti. L’analisi per i vari comparti sugli infortuni con esiti permanenti è stata fatta quindi utilizzando l’archivio infortuni definiti selezionando l’anno 2000, per il quale nell’archivio c’è una registrazione completa degli eventi. Nell’archivio degli infortuni definiti è possibile selezionare i soli infortuni occorsi”in occasione di lavoro”,escludendo quindi gli infortuni in itinere, gli infortuni occorsi cioè nel tragitto da e per il posto di lavoro ; escludendo gli infortuni in itinere, come abbiamo appunto fatto, si ottiene una migliore caratterizzazione del rischio lavorativo. Segnaliamo a margine, a questo proposito, che la rilevanza degli infortuni in itinere sul complesso degli infortuni indennizzati nella ns. Ulss nell’anno 2000 non risulta elevata (144 infortuni su un totale di 5690, 2,5%). Anche per quanto riguarda gli infortuni con esiti permanenti, emerge una maggiore numerosità di casi nei settori Costruzioni, Trasporti e in quello “Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali ”(che comprende le società di fornitura di lavoro temporaneo, le imprese di pulizie, i servizi alla cantieristica navale ). Per quanto riguarda gli infortuni mortali, ne abbiamo fatto una trattazione separata, in uno specifico capitolo di questa presentazione (cfr. seguito ). 8 TAB. 1: DITTE, ADDETTI, INFORTUNI DENUNCIATI ED INCIDENZA INFORTUNI NEL 2001 NUMERO NUMERO NUMERO INCIDENZA DITTE ADDETTI INF. INF. A – Agricoltura, caccia e silvicoltura 84 720 23 3,2 B - Pesca, piscicoltura e servizi connessi 45 26 7 26,9 C - Estrazione di minerali 3 23 2 8,7 DA - Industrie alimentare, delle bevande e del tabacco 348 977 68 7,0 DB - Industrie tessili e dell'abbigliamento 261 688 30 4,4 DC –Industrie conciarie, fabbricazione dl prodotti in cuoio, pelle, similari 55 343 4 1,2 DD – Industria del legno e dei prodotti in legno 274 502 67 13,3 DE - Fabbricazione pasta-carta, carta e prodotti carta; stampa ed editoria 198 931 21 2,3 DF - Fabbricazione dl coke, raffinerie dl petrolio, combustibili nucleari 7 596 4 0,7 DG - Fabbricazione dl prodotti chimici e dl fibre sintetiche e artificiali 61 5418 82 1,5 DH - Fabbricazione dl articoli in gomma e materie plastiche 67 323 30 9,3 DI - Fabbricazione dl prodotti della lavorazione dl minerali non metalliferi 637 3005 204 6,8 DJ - Produzione dl metallo e fabbricazione dl prodotti in metallo 465 4275 430 10,1 DK - Fabbricazione montaggio installazione, macchine apparecchi meccanici, 184 992 110 11,1 DL - Fabbricazione dl macchine elettriche apparecchiature elettriche ed ottiche 356 825 119 14,4 DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto 170 3878 421 10,9 DN - Altre industrie manifatturiere 457 564 58 10,3 E - Produzione e distribuzione dl energia elettrica, gas e acqua 10 563 56 9,9 F - Costruzioni 2412 6871 1035 15,1 G 50 - Commercio, manut. e rip. autoveicoli e motocicli; vendita carburante 712 1641 103 6,3 G 51 - Commercio ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli 959 2861 162 5,7 G 52 - Commercio dettaglio, riparazione di beni personali e per la casa 3579 20607 423 2,1 H - Alberghi e ristoranti 2199 11057 594 5,4 I - Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2050 11259 1181 10,5 J - Intermediazione monetaria e finanziaria 200 3996 42 1,1 K - Attività immobil., noleggio, informatica, ricerca attività prof. e imprenditor. 2662 10162 653 6,4 L - Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 59 9998 198 2,0 M - Istruzione 605 3767 71 1,9 N - Sanità e altri servizi sociali 657 3284 201 6,1 O - Altri servizi pubblici, sociali e personali 1689 8317 423 5,1 1 2 - - 21.466 118.471 6.822 5,8 P - Servizi domestici presso famiglie e convivenze Totale TAB. 2 INFORTUNI INDENNIZZATI, INFORTUNI CON ESITI PERMANENTI (ANNO 2000) 9 SETTORI PRODUTTIVI ( GRUPPI ATECO) NUMER ESITI % SU TOTALE INF. O INF. PERMANENTI CON ESITI INDEN A – Agricoltura, caccia e silvicoltura 19 1 1.0% B - Pesca, piscicoltura e servizi connessi 6 === === C - Estrazione di minerali 1 === === DA - Industrie alimentare, delle bevande e del tabacco 53 1 1.0% DB - Industrie tessili e dell'abbigliamento 19 1 1.0% DC – Industrie conciarie, fabbricazione prodotti in cuoio, pelle e similari 1 === === DD – Industria del legno e dei prodotti in legno 83 1 1.0% DE - Fabbricazione pasta-carta, prodotti carta; stampa ed editoria 21 === === DF - Fabbricazione dl coke, raffinerie dl petrolio, combustibili nucleari 2 === === DG - Fabbricazione dl prodotti chimici e dl fibre sintetiche e artificiali 74 3 3.1% DH - Fabbricazione dl articoli in gomma e materie plastiche 34 === === DI - Fabbricazione dl prodotti della lavorazione dl minerali non metalliferi 161 2 2.1% DJ - Produzione dl metallo e fabbricazione dl prodotti in metallo 361 8 8.2% DK - Fabbricazione dl macchine ed apparecchi meccanici, compresi l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione 119 1 1.0% DL - Fabbricazione dl macchine elettriche e dl apparecchiature elettriche ed ottiche 66 === === DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto 419 5 5.2% DN - Altre industrie manifatturiere 42 1 1.0% E - Produzione e distribuzione dl energia elettrica, gas e acqua 55 === === F - Costruzioni 857 20 20.6% G 50 - Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione 61 4 4.2% G 51 - Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio 114 1 1.0% G 52 - Commercio al dettaglio, motocicli;riparazione beni personali,casa 300 6 6.1% H - Alberghi e ristoranti 484 5 5.2% I - Trasporti, magazzinaggio comunicazioni 906 18 18.6% J - Intermediazione monetaria e finanziaria 21 === === K -Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività prof. e imprendit. 502 12 12.4% L - Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 170 1 1.0% M - Istruzione 42 1 1.0% N - Sanità e altri servizi sociali 186 2 2.1% O – Altri Servizi Pubblici, Sociali, Personali 321 3 3.1% ZZ - Non determinati 192 === === 5690 97 100% Totale 10 INFORTUNI SUL LAVORO - DATI PER SINGOLI COMPARTI Nel programma Epiwork la caratterizzazione delle tipologie di eventi che hanno originato gli infortuni è fatta con l’analisi delle cosiddette“matrici” forma di accadimento ( colpito da, investito da, ha urtato contro..) – agente materiale (macchine, materiali e sostanze, ambiente di lavoro, ecc). Queste sono in effetti le due variabili, tra quelle utilizzate da Inail nella registrazione dei dati, che hanno maggior valore per poter caratterizzare le dinamiche degli eventi infortunistici . L’analisi delle matrici forma-agente causale consente di riconoscere coppie ricorrenti, che sono generalmente diverse nei vari comparti, data la variabilità delle situazioni di rischio lavorativo. Per evidenziare meglio il rischio lavorativo, sono stati esclusi dall’analisi, come detto, gli infortuni in itinere. TRASPORTI Nel seguito sono considerate le matrici con maggiore numero di ricorrenze nell’archivio infortuni definiti anno 2000 per il comparto Trasporti. Questo settore vede al primo posto fra le dinamiche d’infortunio quella definita dalla coppia formaagente “ Incidente alla guida di - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie “ (13,4%), anche dopo la selezione dei soli infortuni occorsi in occasione di lavoro, prescindendo dagli infortuni in itinere. Anche la coppia Caduto in piano su == Superfici lavoro e transito fa registrare una percentuale elevata, superiore al 10% sul totale dei 633 eventi per i quali risultano tipologie di dinamiche ricorrenti. Le cadute in piano e gli inciampi(”ha messo un piede in fallo”) (Scale e passerelle- Superfici lavoro e transito) costituiscono come noto un’elevata percentuale degli infortuni sul lavoro in tutti i settori. E’ da tenere presente che più del 10% degli eventi con modalità ricorrente sono cadute dall’alto, infortuni generalmente gravi ; anche nel settore trasporti, quindi, verosimilmente nel carico e scarico delle merci risultano gli effetti lesivi di situazioni lavorative a particolare rischio. Prendendo in particolare considerazione le attività portuali, dove sono attivi solo circa 1/5 degli oltre 11.000 addetti al settore trasporti nella nostra USL, risultano tre tipologie ricorrenti (evidenziate in tabella 3) che hanno come “agente materiale” il mezzo nave e quindi sono certamente riferibili all’ambito lavorativo portuale: 72 - Caduto in piano su == 14 - Mezzi trasporto per via acqua 18 - Ha messo un piede in fallo == 14 - Mezzi trasporto per via acqua 71 - Caduto dall'alto == 14 - Mezzi trasporto per via acqua TABELLA 3 INFORTUNI TRASPORTI ANNO 2000 (N= 855, INFORTUNI CON TIPOLOGIA RICORRENTE N.= 633) 11 COPPIE FORMA-AGENTE MATERIALE n. casi 92 - Incidente alla guida di == 11 - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 69 72 - Caduto in piano su == 51 - Superfici lavoro e transito 65 72 - Caduto in piano su == 14 - Mezzi trasporto per via acqua 44 18 - Ha messo un piede in fallo == 51 - Superfici lavoro e transito 34 72 - Caduto in piano su == 52 - Scale e passerelle 30 18 - Ha messo un piede in fallo == 55 - Infissi 26 71 - Caduto dall'alto == 11 - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 24 32 - Colpito da == 44 - Materiali solidi 23 71 - Caduto dall'alto == 52 - Scale e passerelle 21 19 - Movimento scoordinato == 20 18 - Ha messo un piede in fallo == 11 - Mezzi trasporto terrestre no rotaie 16 16 - Sollevando spostando == 74 - Contenitori 15 17 - Ha urtato contro == 85 - Parti non altrove specificate 14 32 - Colpito da == 85 - Parti non altrove specificate 13 18 - Ha messo un piede in fallo == 14 - Mezzi trasporto per via acqua 13 18 - Ha messo un piede in fallo == 52 - Scale e passerelle 13 32 - Colpito da == 80 - Parti meccaniche 13 17 - Ha urtato contro == 44 - Materiali solidi 13 72 - Caduto in piano su == 55 - Infissi 13 17 - Ha urtato contro == 56 - Arredi e impianti fissi 12 36 - Schiacciato da == 85 - Parti non altrove specificate 12 32 - Colpito da == 74 - Contenitori 11 22 - Sollevando spostando == 74 - Contenitori 10 17 - Ha urtato contro == 55 - Infissi 10 17 - Ha urtato contro == 10 - Mezzi sollevamento stoccaggio smistamento 10 32 - Colpito da == 60 - Persone 9 13 - Si e' colpito con == 30 - Attrezzi 8 32 - Colpito da == 30 - Attrezzi 8 71 - Caduto dall'alto == 14 - Mezzi trasporto per via acqua 8 METALMECCANICA 12 Nel settore metalmeccanico sono 414 gli infortuni occorsi in occasione di lavoro indennizzati dall’Inail nel 2000. Nel seguito sono considerate le matrici forma-agente materiale con maggiore ricorrenza nell’archivio. Questo settore vede al primo posto fra le dinamiche d’infortunio quella definita dalla coppia formaagente 32 - Colpito da == 44 - Materiali solidi Si tratta nella gran parte dei casi degli effetti lesivi di materiali di lavoro, come profilati, lamiere. Anche gli effetti lesivi dei macchinari (parti meccaniche) hanno carattere di ricorrenza (32 - Colpito da == 80 - Parti meccaniche) questa quarta “coppia” per frequenza). TAB 4. INCROCI FRA FORMA E AGENTE MATERIALE IN ORDINE DECRESCENTE DI ACCADIMENTO NEL COMPARTO METALMECCANICA Forma_Agente Count 32 - Colpito da == 44 - Materiali solidi 26 18 - Ha messo un piede in fallo == 51 - Superfici lavoro e transito 21 72 - Caduto in piano su == 51 - Superfici lavoro e transito 20 32 - Colpito da == 80 - Parti meccaniche 20 13 - Si e' colpito con == 44 - Materiali solidi 18 92 - Incidente alla guida di == 11 - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 14 32 - Colpito da == 48 - Frammenti schegge scorie 13 13 - Si e' colpito con == 30 – Attrezzi 12 17 - Ha urtato contro == 44 - Materiali solidi 11 16 - Sollevando spostando == 44 - Materiali solidi 11 13 - Si e' colpito con == 04 - Macchine Utensili 10 71 - Caduto dall'alto == 52 - Scale e passerelle 9 36 - Schiacciato da == 44 - Materiali solidi 7 32 - Colpito da == 30 – Attrezzi 7 17 - Ha urtato contro == 80 - Parti meccaniche 6 13 COSTRUZIONI Nella tabella che segue, riferita al comparto Costruzioni per l’anno 2000, sono riportate tutte coppie forma-agente causale di maggiore ricorrenza. Anche in questo settore, che con quello dei trasporti fa registrare il più elevato numero di infortuni, la ricorrenza delle tipologie di infortuni di maggiore frequenza è la seguente. Al primo posto c’è la coppia caduto in piano su == - superfici lavoro e transito per la quale sono registrati più di 50 eventi ; le cadute dall’alto di scale e passerelle sono al quarto posto della distribuzione per casi ricorrenti; fra gli eventi frequenti c’è anche l’azione lesiva di frammenti schegge scorie (33 casi una percentuale di casi elevata, come nella metalmeccanica). TAB. 5 INCROCI FREQUENZA FRA FORMA E AGENTE MATERIALE IN ORDINE DECRESCENTE DI ACCADIMENTO E COMPARTO COSTRUZIONI Forma_Agente Count 72 - Caduto in piano su == 51 - Superfici lavoro e transito 55 32 - Colpito da == 44 - Materiali solidi 47 13 - Si e' colpito con == 44 - Materiali solidi 38 71 - Caduto dall'alto == 52 - Scale e passerelle 35 18 - Ha messo un piede in fallo == 51 - Superfici lavoro e transito 35 17 - Ha urtato contro == 44 - Materiali solidi 33 32 - Colpito da == 48 - Frammenti schegge scorie 28 13 - Si e' colpito con == 30 - Attrezzi 27 92 - Incidente alla guida di == 11 - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 23 32 - Colpito da == 80 - Parti meccaniche 22 32 - Colpito da == 30 - Attrezzi 21 17 - Ha urtato contro == 80 - Parti meccaniche 20 13 - Si e' colpito con == 04 - Macchine Utensili 20 19 - Movimento scoordinato == 16 16 - Sollevando spostando == 44 - Materiali solidi 16 13 - Si e' colpito con == 80 - Parti meccaniche 16 72 - Caduto in piano su == 52 - Scale e passerelle 15 36 - Schiacciato da == 44 - Materiali solidi 14 13 - Si e' colpito con == 31 - Utensili 13 32 - Colpito da == 04 - Macchine Utensili 8 32 - Colpito da == 85 - Parti non altrove specificate 8 ALBERGHI E RISTORANTI 14 Nella tabella che segue sono riportate tutte le coppie con maggiore ricorrenza maggiore casi nell’archivio infortuni definiti anno 2000 per il comparto Alberghi e ristoranti. Gli infortuni più frequenti hanno nella loro dinamica la modalità “si è colpito con “ (Utensili Apparecchiature Contenitori, più di 100 casi), cosa che richiama probabili insufficienze comportamentali e di organizzazione del lavoro. Anche gli infortuni a Contatto con materiali liquidi, con ogni probabilità nel lavoro in cucina e nelle pulizie dei locali risultano avere un’elevata ricorrenza. TAB 6 INCROCI FRA FORMA AGENTE MATERIALE E IN ORDINE DECRESCENTE DI FREQUENZA SETTORE ALBERGHI E RISTORANTI Forma_Agente Count 13 - Si e' colpito con == 31 - Utensili 55 72 - Caduto in piano su == 51 - Superfici lavoro e transito 51 13 - Si e' colpito con == 33 - Apparecchiature 32 13 - Si e' colpito con == 74 - Contenitori 27 11 - A contatto con == 43 - Materiali liquidi 21 16 - Sollevando spostando == 74 - Contenitori 17 18 - Ha messo un piede in fallo == 51 - Superfici lavoro e transito 13 32 - Colpito da == 74 - Contenitori 12 11 - A contatto con == 74 - Contenitori 11 17 - Ha urtato contro == 56 - Arredi e impianti fissi 10 11 - A contatto con == 33 - Apparecchiature 10 72 - Caduto in piano su == 52 - Scale e passerelle 9 13 - Si e' colpito con == 44 - Materiali solidi 8 17 - Ha urtato contro == 85 - Parti non altrove specificate 8 92 - Incidente alla guida di == 11 - Mezzi trasporto terrestre non su rotaie 8 15 INCHIESTE SPISAL PER INFORTUNI GRAVI 2001-2002: RISULTATI L’analisi delle inchieste infortuni è stata condotta su un consistente campione di indagini effettuate dal Servizio.L’analisi permette di evidenziare i miglioramenti antinfortunistici indotti dall’attività del Servizio mirata soprattutto ad individuare le responsabilità penali e ad eliminare le cause che hanno determinato l’infortunio prevenendo in tal modo il suo ulteriore accadimento. LUOGO DELL’EVENTO INFORTUNISTICO Il grafico seguente descrive la distribuzione territoriale degli infortuni indagati dal quale emerge che, come era prevedibile aspettarsi, il maggior numero di infortuni è nell’area industriale di Marghera. Luogo infortunio Marcon 10% Quarto d'Altino 1% Venezia 24% Litorali/isole 13% Marghera 35% Mestre 17% SETTORE PRODUTTIVO I comparti produttivi interessati dagli infortuni indagati sono stati, in base alla classificazione ISTAT, quasi una trentina. Pertanto per non avere una distribuzione troppo dispersa, data la relativamente esigua numerosità dei dati, si è cercato di raggrupparli secondo gruppi di comparto riducendoli in tal modo a otto. Il settore dell’edilizia con il 26 % di eventi è quello più interessato dal fenomeno infortunistico, seguito dal settore trasporti/supporto trasporti con il 23 % in cui vengono comprese le attività di 16 trasporto terrestre e marittimo, quelle di supporto alle stesse, quali le movimentazioni e magazzinaggio delle merci nelle aree prevalentemente portuali, e le poste. Il comparto metalmeccanica 17 % comprende la produzione/lavorazione di metalli e macchine ivi incluse le costruzioni navali che rappresentano una delle attività tipiche del nostro territorio. Nel terziario/servizi 16% abbiamo ricompreso attività inerenti la sanità, l’istruzione, la pubblica amministrazione e altri servizi pubblici. Commercio/alberghi 8% comprende le attività di commercio all’ingrosso e dettaglio e gli alberghi. La chimica 6%, in cui abbiamo incluso, oltre alla produzione di prodotti chimici, le lavorazioni di prodotti non metalliferi quali il vetro, pur rappresentando uno dei più importanti comparti produttivi del nostro territorio, non figura tra le attività con maggior numero di infortuni gravi segnalati. Abbiamo unito i comparti tessile/legno 3% poiché rappresentavano un numero molto piccolo di casi, e in fine vi è pesca/alimentare 2% con un infortunio nell’attività della pesca e uno nell’industria alimentare. Infortuni per comparto produttivo chimica 6% commercio/alberg. 8% tessile/legno 3% pesca/alim. 2% edilizia 26% terziario/serv. 16% metalmeccanica 17% trasporti/supporto 23% Il tasso degli infortuni, ottenuto rapportandoli al numero degli occupati nel comparto produttivo interessato (tabella 7), viene sostanzialmente a confermare l’andamento dei dati precedenti con il settore delle costruzioni al primo posto, segue il comparto delle lavorazioni dei metalli con un tasso inferiore ma pure elevato. 17 Vi sono quindi i settori trasporti e minerali non metalliferi con un tasso di circa pari valore, e poi quello della chimica comparto che in questa tabella è stato tenuto separato dalle lavorazioni dei prodotti non metalliferi in quanto poteva fornire un valore significativo. Seguono quindi gli altri comparti produttivi. 18 TABELLA 7 TASSO DEGLI INFORTUNI GRUPPI DI COMPARTO OCCUPATI Industria e Artigianato (ISTAT 96) N° Tx100.000 Rango edilizia 7.928 28 176,59 1 metalli 8.242 20 121,33 2 trasporti 19.688 24 60,95 3 minerali non metalliferI 3.539 4 56,51 4 chimica 4.082 3 36,75 5 terziario, servizi 47.549 15 15,77 6 commercio 33.608 7 10,41 7 altri 9.518 7 36,77 8 134.154 108 40,25 TOTALE INFORTUNI 2001 – 2002 Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende da cui dipendevano gli infortunati, per quasi la metà (44 %) si tratta di realtà produttive medio – piccole con 11 – 50 dipendenti, vengono quindi le medio – grandi (30 %) con 51 – 500. Dimensione aziende 9% 17 % > 500 1 - 10 30 % 51- 500 44 % 11- 50 Le piccole con 1 – 10 dipendenti sono il 17 % mentre le grandi aziende con più di 500 lavoratori risultano il 9%. 19 PROFILO DELL’INFORTUNATO La quasi totalità degli infortunati è costituita da dipendenti a tempo indeterminato (92 %) e di nazionalità italiana (94%), gli altri sono lavoratori temporanei e di nazionalità straniera. L’età media delle persone offese è di 40 anni, con un minimo di 18 e un massimo di 65 anni. Le mansioni ricoperte sono un quarantina tra le quali le più frequenti risultano quelle di operaio generico (22%), muratore/piastrellista (12%), manovale (5,5%), marinaio (4,3%), elettricista (3,5%), autista di camion (3,5%): nell’insieme rappresentano il 51 % del totale. 23% 22% 21% 20% 19% 18% 17% 16% Percentuale 15% 14% 13% 12% 11% 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% ricamatrice carrellista confezionista falegname tappezziere laminatore manutentore macch. op. add. fabbro carpentiere legno portalettere op. assistenza add. pulizie ind. macchinista f.s. cameriere coibentatore autista auto cuoco acquedotto add. ponteggiatore meccanico impianti add. portiere gruista montatore meccanico auto impiegato tec. labor. tubista cond. motobarca facchino marinaio elettricista autista camion carpentiere ferro operaio spec. magazziniere operaio gen. muratore piastr. manovale 1% MANSIONE FATTORI CAUSALI E DINAMICA DEGLI INFORTUNI Le indagini infortuni hanno individuato come fattori causali preminenti gli errori comportamentali nel 61% dei casi. Le cause comportamentali sono state definite nei casi di infortunio in cui si è ravvisata quale determinante preponderante l’imprudenza, l’imperizia o la negligenza. 20 Fattori causali Organizzative d.p.i. 10% 2% 10% Formazione 17% Tecnico/imp. 61% Comportamentali I fattori tecnico / impiantistici per attrezzature fuori norma sono stati causa di eventi infortunistici nel 17 % dei casi. I fattori organizzativi sono presenti nel 10 % dei casi, prevalentemente si tratta di: omessa o incompleta valutazione dei rischi lavorativi; mancata adozione delle misure di prevenzione previste; mancanza di specifiche procedure di lavoro o di vigilanza di datori di lavoro e preposti sul loro rispetto da parte dei lavoratori. La mancata formazione dei lavoratori, con il 10%, rappresenta uno dei fattori organizzativi causa di infortunio. Infine il 2% degli infortuni ha avuto come causa il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale. Esaminando la dinamica con cui si sono verificati gli eventi infortunistici e incrociando questi dati con i fattori che li hanno causati, si evidenzia che: 21 Dinamica intossicazioni e lesioni non da macchine 13% da viabilità 10% inciampi/scivolamenti 17% traumatismi da macchine 37% caduta dall'alto 23% 1. il 37 % dei casi è stata caratterizzata da contatti lesivi con attrezzature di lavoro principalmente per errori comportamentali (64 %), poi per carenze di sicurezze nelle attrezzature di lavoro (14 %), per carenze organizzative (12 %) come quelle definite nei punti precedenti e il restante 10 % sono la mancanza di formazione; 2. il 23 % delle dinamiche sono state le cadute dall’alto, da imputare principalmente per il 44 % al comportamento imprudente o negligente dell’operatore e per il 30 % a carenze tecnico/impiantistiche quali la mancanza di protezioni collettive contro la caduta o inadeguatezza delle attrezzature date in uso mentre, la mancanza dei dispositivi di protezione individuale è solo del 4 %; le carenze organizzative sono circa il 15 % e ragionevolmente si possono imputare alla mancanza di vigilanza da parte del datore di lavoro o del preposto; il rimanente 7 % rappresenta la mancanza di formazione; 3. gli inciampi e scivolamenti rappresentano il 17 % delle dinamiche degli infortuni che sono state causate per la quasi totalità 90 % dei casi dal comportamento dell’operatore probabilmente per distrazione o comunque non per violazioni a norme antinfortunistiche e per il restante 10% dalla mancanza di formazione; 4. intossicazione e lesioni non da macchine 13 % (intossicazioni acute da agenti chimici e lesioni non derivate da traumatismi dovuti a macchine e attrezzature di lavoro) che per 20 % sono state causate da mancata formazione e con eguale percentuale, pari al 7 %, da mancanza di d.p.i. e da carenze tecnico/impiantistiche; mentre per la maggioranza dei casi 53 % state attribuite a errori comportamentali, quindi non per carenze alla normativa antinfortunistiche; 22 5. la viabilità ha rappresentato il 10 % delle dinamiche e le cause sono da ricercare nel 33 % degli eventi in carenze tecniche delle attrezzature di lavoro utilizzate e con pari percentuale del 8 % in carenze organizzativi e mancata formazione; gli aspetti comportamentali sono stati causa di infortuni nel 50 % dei casi. NATURA E SEDE DELLE LESIONI, DURATA DELLA INABILITÀ Dall’analisi dei dati sulla natura delle lesioni riportate dagli infortunati emerge che le fratture hanno una percentuale del 45 %, le contusioni del 13 %, le ferite del 8 %. La sede anatomica più colpita dalle lesioni è stata la mano con il 23 %; il cranio, la faccia, la colonna vertebrale, il braccio/avan. e gamba hanno subito lesioni con una percentuale variabile tra il 5% e 11 %. Vi sono poi con percentuali inferiori un po’ tutte le altre parti del corpo compresi gli organi interni. La durata media di inabilità al lavoro è stata di circa 68 giorni, con un minimo di 3 e un massimo di 360 giorni. Per il 52 % dei casi non vi sono stati postumi permanenti; il 4 % degli infortuni ( 4 infortuni) ha avuto esito mortale, questi casi sono oggetto di uno specifico approfondimento nello specifico capitolo. MIGLIORAMENTI INDOTTI ALLE CONDIZIONI DI SICUREZZA Come accennato in precedenza, un’analisi interessante dei dati raccolti è rappresentata dai miglioramenti alle condizioni di sicurezza e igiene del lavoro indotti dalle indagini infortuni. Dall’analisi risulta che nel 28 % dei casi si è indotto un miglioramento che ha riguardato vari aspetti della attività lavorativa: le attrezzature di lavoro; la viabilità; la formazione informazione; la valutazione del rischio. Il 72 % delle indagini svolte non hanno indotto nelle aziende miglioramenti in quanto l’infortunio era stato determinato da fattori comportamentali o non imputabili a violazioni di norme antinfortunistiche o prevenzionistiche. In altri casi infine l’azienda aveva autonomamente già provveduto a ripristinare la situazione a norma. Andando ad analizzare gli articoli di legge oggetto delle prescrizioni impartite, si può avere un quadro più analitico dei miglioramenti apportati alle condizioni di igiene e sicurezza del lavoro. Dal grafico seguente si evidenzia che le prescrizioni hanno riguardato in modo nettamente prevalente (40% degli articoli) le attrezzature di lavoro come definite dal d.lgs. 626/94 e in modo particolare: la 23 protezione degli organi lavoratori pericolosi; gli impianti elettrici; la stabilità dei carichi sollevati/trasportati; il buono stato di manutenzione delle attrezzature; la scelta delle attrezzature in funzione delle lavorazioni e dell’ambiente. Prescrizioni correlate agli infortuni prescrizioni 39% nessuna prescrizione 61% Prescrizioni impartite 45 40 35 30 25 % 20 15 10 5 0 at e ur at z z tre di 40 19 16 13 5 . . . ro av az vo .l m t r l. a fo z en ni bi /in m z. ga a r a o rm fo v la i. p. d. ne ie ig 4 v. la 4 tro al Un intervento incisivo si è pure avuto sull’organizzazione della sicurezza in azienda (19 %), cioè sugli obblighi di prevenzione a carico del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti sui quali ricadono gli obblighi di adottare e predisporre le misure organizzative necessarie alla riduzione dei rischi lavorativi e principalmente: valutazione del rischio; la predisposizione delle procedure; la vigilanza sui lavoratori affinché rispettino le disposizioni date; l’ergonomia del lavoro; la collaborazione tra le imprese appaltatrici per l’adozione delle misure di prevenzione. La formazione/informazione dei lavoratori è stato migliorata nel 16 % degli interventi effettuati e nel 5% si è intervenuti sull’utilizzo di idonei d.p.i., entrambi fattori fondamentali per la riduzione di quella parte di rischio che permane nonostante l’adozione di tutte le misure di prevenzione tecnicamente realizzabili. 24 I miglioramenti degli ambienti di lavoro 13 % e l’igiene del lavoro 4% hanno riguardato principalmente le vie di circolazione, i posti di passaggio, la pulizia dei locali e l’esposizione a sostanze pericolose. I suddetti miglioramenti sono stati indotti con appositi con atti di prescrizione riportanti le modalità e i tempi di attuazione. Le prescrizioni sono state a carico per il 74 % del datore di lavoro e, per quanto riguarda le figure intermedie dell’organigramma aziendale, dei dirigenti per il 9 % e dei preposti per il 7%. Il lavoratore è stato ritenuto responsabile nel 5 % dei casi di violazioni che ne hanno determinato l’infortunio ed in particolare per non aver rispettato le disposizioni / procedure di lavoro impartite dal datore di lavoro. Responsabili delle contravvenzioni lavoratore 5% preposto 7% committente 5% dirigente 9% datore lavoro 74% Negli infortuni avvenuti durante lavori in appalto, sono state rilevate responsabilità anche a carico dei committenti nella percentuale del 5%. 25 INFORTUNI LAVORATIVI MORTALI NELLA ULSS VENEZIANA: 1993-2003 L’ARCHIVIO DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI MORTALI Dal 1993 vengono registrati dal Servizio SPISAL del Dipartimento di Prevenzione i dati relativi agli infortuni lavorativi mortali occorsi nel territorio della Azienda Ulss 12 veneziana che comprende quattro Comuni: Venezia, Marcon, Quarto d’Altino e Cavallino-Treporti. Questo archivio di servizio comprende 36 casi di infortunio mortale occorsi nel territorio della nostra Ulss nel periodo considerato. Si tratta di infortuni lavorativi per i quali sono state condotte indagini concluse con segnalazioni giudiziarie dai tecnici dei servizi di prevenzione delle Ulss di Venezia e Mestre, poi unificate. Per gli infortuni è possibile evidenziare con le indagini una vera e propria esposizione a rischio, come per le malattie correlate al lavoro e precisi elementi circostanziali che ne definiscono la dinamica. Proprio questi aspetti, in accordo con le indicazioni del National Institute of Occupational Safety Health, NIOSH, un’autorità in questa materia, costituiscono la base della registrazione degli infortuni lavorativi mortali occorsi nel territorio della Azienda Ulss 12 Veneziana. Con un data- base e foglio di calcolo ( Epi info 6- Excel 97) vengono archiviate le informazioni sugli eventi a cui la morte sia conseguita all'infortunio immediatamente, o, in evoluzione dell'evento stesso, entro il termine di un anno ( è questo l'orientamento prevalente nelle statistiche dei paesi dell'Unione Europea). Vengono registrati tutti gli eventi occorsi nell'ambito del nostro territorio in danno di chi svolga attività lavorative, sia che si tratti di lavoratori dipendenti che di titolari d'impresa, assicurati all'INAIL o presso altri enti previdenziali (cassa marittima, istituti di previdenza speciali ecc .) o lavoratori irregolari. Abbiamo scelto di registrare solo gli infortuni per cui siano risultate verificate queste due condizioni: a) la morte è conseguita ad eventi occorsi nello svolgimento dell'attività di lavoro; b) all'origine del decesso non sono risultate preponderanti le cause naturali Non vengono registrati : - gli infortuni “in itinere “ (quelli occorsi cioè nel percorso da e per il luogo di lavoro); 26 - gli eventi occorsi, anche in orario di lavoro, nella circolazione sulle strade urbane od extraurbane e gli incidenti negli spazi acquei, lagunari e marittimi, in quanto, per tutte queste tipologie di eventi, anche quando essi siano in danno di lavoratori (camionisti, autotrasportatori, tassisti, vigili urbani, conducenti di motobarche ecc) le indagini non vengono di regola condotte dal nostro Servizio, bensì dalla Polizia Stradale o dalla Polizia Municipale. Per ogni caso registrato, è individuato un referente, di regola il tecnico della prevenzione, l'ingegnere o il medico del lavoro che ha svolto le indagini. Il referente è la "fonte informativa principale dell'archivio"; oltre a dare gli elementi per la compilazione della scheda di registrazione, se necessario, può essere riconsultato per precisazioni, approfondimenti, notizie sugli esiti giudiziari del caso ecc. INFORTUNI MORTALI E CONTESTO SOCIOECONOMICO Nella registrazione ISTAT del 1981 gli addetti alle attività industriali erano oltre 50.000, ma nel contesto attuale il loro numero è inferiore a 35.000. Risultano quindi oggi prevalenti, come detto in precedenza, le attività commerciali e di servizio (Servizi economico-finanziari, portuali e aeroportuali, igiene del territorio, trasporti, ecc.) e i servizi della pubblica amministrazione (istituzioni). Numero addetti attività di lavoro USL Veneziana, 1981-2001 50.392 44.745 36.650 34.510 33.218 32.579 27.566 3.500 Industria 29.291 2.940 Agricoltura Commercio Servizi Istituzioni 27 GLI EVENTI REGISTRATI Nei quasi 11 anni considerati, sono stati registrati come detto 36 eventi mortali, con un minimo nell’anno 2002, durante il quale non si è verificato nessun caso di infortunio mortale all’interno degli ambienti di lavoro ed un massimo nel 1996, con 6 casi. Complessivamente la maggior frequenza di infortuni risulta per i settori dei Trasporti(15, pari al 42%) ) e per l’edilizia (10, pari al 28%). Il tasso medio di incidenza per 100.000 addetti, considerato che la popolazione in attività lavorativa è di circa 180.000 (compresi i lavoratori “non stanziali”, cfr.sopra) è di 1,9. Il tasso nazionale di infortuni mortali per 100.000 addetti era pari a 5, 3 nel 1994 (Eurostat, Statistiche europee sugli infortuni, 1994). TAB. 8: INFORTUNI MORTALI, ANNO DI ACCADIMENTO, SETTORE LAVORATIVO ANNO N° CASI SETTORE LAVORATIVO 1993 5 Trasporti (3) Ind. Chimica (1) Minerali Non Metalliferi (1) 1994 3 Edilizia(2) Servizi Sociali(1) 1995 5 Trasporti (3) Agricoltura (1) Edilizia(1) 1996 6 Trasporti (4) Edilizia(1) Ind. Chimica (1) 1997 5 Trasporti (2) Edilizia (2) Navalmeccanica (1) Metalmeccanica(1) 1998 3 Edilizia (2) Navalmeccanica (1) 1999 2 Trasporti (1) Navalmeccanica (1) 2000 1 Edilizia (1) 2001 4 Trasporti (2) Edilizia(1) Poste Telecomunicazioni (1) 2002 Nessun caso 2003 2 _________________________________ Commercio (1) Navalmeccanica (1) 28 TAB. 9: BREVE DESCRIZIONE DELL’ESPOSIZIONE LAVORATIVA E DELL’EVENTO INFORTUNISTICO Fabbrica plastica 19/7/ 93 Marghera B. G. età 25 anni Nazionalità italiana U. L. età 40 anni Nazionalità italiana Stava guidando un transpallet procedeva in retromarcia ; quando, a ridosso di un marciapiede, il transpallet si è rovesciato cadendo sul lavoratore Fabbrica vetro 4/10/93 Marghera Stava collegando un tubo aspirante ad un “ciclone” posizionato sul tetto di un capannone; non riuscendo ad eseguire altrimenti L’aggancio del tubo al ciclone, saliva sul tetto del capannone; per rendere efficace l’azione di sollevamento azionava una fune, durante questa operazione, precipitava da 14 metri Stazione ferroviaria 31/10/93 Venezia F. F. età 56 anni Nazionalità italiana Z. E. età 53 anni Nazionalità Italiana B. F. età 40 anni Effettuava pulizie delle carrozze di un treno.Il lavoratore,epilettico, ha avuto un improvviso malore all’interno di un binario ed è stato investito dal respingente di una motrice in movimento Ferrovia 28/10/93 Chirignago, Stava trasportando materiali con una pala gommata quando durante l’attraversamento dei binari veniva investito dal treno Nave 24/8/93 Marghera Nazionalità Italiana Stava effettuava la rimozione di candelieri dello scalandrone quando la passerella su cui poggiava si spezzava e il tratto staccatosi precipitava in mare con la vittima T. P. G. età 58 anni Cantiere edile 26/ 4/94 Favaro Nazionalità italiana Stava sollevando mediante argano dei mattoni forati materiale, quando un morsetto di ferro di aggancio dell’argano ad una tavola di legno si allentava, facendo cadere il carico sulla vittima C. G. età 51 anni Istituto assistenza 5/6/94 Chirignago Nazionalità italiana Stava effettuando la pulizia di una cabina elettrica quando la stessa era ancora in alimentazione,; ha toccato con un attrezzo una parte in tensione T. D. età 58 anni Cantiere edile 25/11/ 94, Venezia Nazionalità italiana Effettuava lavori 25/11/94 di restauri su tetto VENEZIA VENEZIA 25/11/94 63 Caduta per improvviso cedimento dello stesso Z. A. età 71 anni Nazionalità italiana B. S. età 56 anni Nazionalità russa Azienda Agricola 4/2 /95, Venezia Stava conducendo un motocoltivatore ;durante una manovra di inversione di marcia è stato travolto dallo stesso Nave 07/05/95 ,Venezia Di notte Stava transitando sullo scalandrone di una nave Russa per scendere in banchina quando è precipitato lateralmente allo scala Nave 30/5/95, Marghera G. G. età 48 anni Nazionalità italiana Durante l’esecuzione di lavori di stivaggio, sono state eseguiti degli interventi per ovviare alla mancato funzionamento del portellone di una stiva.Si è tentata l’apertura a mezzo di una carrucola collegata ad un verricello; nell’evoluzione la carrucola è stata proiettata a grande velocità contro la vittima Nave 18/08/95, Marghera T. Z. età 46 anni Nazionalità italiana Durante una fase di caricamento di tubi da banchina a nave, posizionato sopra altri tubi già caricati alloggiava il nuovo carico; una “levata” urtava contro il portellone di una stiva e alcuni tubi fuoriusciti dall’imbragatura l’hanno investito, determinandone la caduta sulla banchina 29 Cantiere edile 16/11/95, Marghera O.P.M. età 26 anni Nazionalità italiana Stava sistemando le attrezzature a fine giornata durante interventi di rifacimento di unaVENEZIA copertura in vetro resina di 63 un capannone quando è finito sulla vetro resina 25/11/94 stessa ed è precipitato Cantiere edile 14/2/96 Quarto d’Altino B. G. età 63 anni Nazionalità Italiana M. M. età 48 anni Nazionalità Italiana Durante il sollevamento di una piastra di cemento del peso d50 Kg, il terreno su cui poggiavano del ponteggio VENEZIAi montanti 25/11/94 63 cedeva, il ponteggio si inclinava su un lato precipitando e trascinando il lavoratore Ferrovia 8/2/96 Mestre Di notte alla guida di un carrello elevatore attraversava i binari trasportando materiali per il rifacimento della massicciata ; veniva Investito dal treno Nave 8/3/96 Marghera Z. A. età 42 anni Nazionalità Russa Stava con altri procedendo al sollevamento su piano inclinato,appositamente predisposto, di un autovettura dalla banchina alla nave, con cavi metallici e di fibra vegetale collegati alla gru di poppa ; si è verificata la rottura del cavo in fibra vegetale e la successiva “proiezione” ad alta velocità del gancio di tenuta all’auto contro la vittima, caduta in banchina Banchina portuale 17/04/96 Marghera F. U. età 55 anni Nazionalità Italiana Stava manovrando una gru di banchina per lo scarico di una nave carboniera, quando la cabina ha urtato il ponte di comando della nave e la cabina stessa deragliata dal VENEZIA 25/11/94 63 binario su cui era alloggiata è precipitata sul ponte nave Stazione Ferroviaria 9/7/96 Mestre B.P. età 39 anni Nazionalità Italiana Si trovava all’interno di un binario in prossimità dell’ultimo di una serie di dieci carri da lui stesso agganciata, quando nad un’estremità del convoglio sono stato accostati altri carri,da un altro locomotore ed egli è stato travolto Fabbrica Plastica 12/7/96 Marghera L. L. età 47 anni Nazionalità Italiana Stava saldando per il montaggio di un filtro di un reattore, quando è occorso lo scivolamento di un anello interno di irrigidimento e tenuta ; vi è stato un forte rumore ed un un brusco spostamento della vittima, che è precipitato da un’altezza non precisata Banchina portuale 11/9/97 Marghera B.A. età 49 anni Nazionalità Italiana B. G. età 33 anni Nazionalità italiana Stava scollegando il braccio di scarico di banchina dal manifold della per il trasferimento di benzene al deposito costiero, quando si è verificata un’improvvisa massiccia fuoriuscita di prodotto che ha investito la vittima Cantiere edile 7/5/97, Marghera Stava montando un’impalcatura all’interno di una fabbrica quando è precipitato da un’altezza non precisata Cantiere Navale 11/8/97 Venezia A. L. età 23 anni Nazionalità italiana Stava guidando un autogrù con un grande carico sospeso (container con materiali) quando ad una curva l’autogru si ribaltava ed egli veniva schiacciato all’interno della cabina di guida Cantiere edile 11/12/97 Marcon B.M. età 57 anni Nazionalità italiana Durante operazioni di dipintura con pompa a spruzzo di interni di un capannone, è stato spostato il piano di calpestio di una posizione di lavoro su tra battello ad una quota maggiore. In questa fase è occorsa la caduta dall’alto della vittima Fabbrica Metalmeccanica 6/9/97 Marcon Z. S. età 21 anni Nazionalità italiana Stava movimentavo materiali con un carrello elevatore in area esterna alla fabbrica su percorso non “liscio e levigato” quando il mezzo si è rovesciato 30 G. G. età 55 anni Nazionalità italiana Cantiere navale 14/05/98 Marghera Aveva finito la pulizia di un grande blocco, alto circa quattro metri con scopa e sessola, quando scendendo da una scala a pioli semplice portatile cadeva a terra Cantiere edile 03/09/98 Marghera T.F. età 32 anni Nazionalità italiana Stava trasportando rottami ferrosi ricavati dalla demolizione di un cammino e transitava sulla trave portante in calcestruzzo del tetto di un capannone, quando inciampava cadendo su una copertura in eternit sottostante e da lì al suolo ( altezza 7 8 metri) Cantiere edile 23/11/98 Venezia S.R. età 52 anni Nazionalità italiana A.Y. età 43 anni Nazionalità Turca Stava con un collega provvedendo alla delimitazione dell’area di scavo e al rabbocco di cemento nel cassero quando è stavo investito da un mezzo semovente che verosimilmente partecipava alle operazioni in corso Nave 16/08/99 Marghera Stava collaborando al viraggio del cavo di ormeggio effettuato mediante verricello da un collega,quando il cavo è uscito dal verricello investendolo Cantiere Navale 14/10/99 Marghera C. C. età 33 anni Nazionalità italiana Era in corso l’applicazione di un cavalletto in travi metalliche sul braccio di una grossa gru di cantiere per il suo rizzaggio su chiatta, quando il braccio della gru collassava travolgendo l’operatore posizionato su ponteggio Cantiere edile 13/11/00 Mestre G.B. età 65 anni Nazionalità italiana All'interno di un cantiere stradale,delimitato con coni in materiale plastico, . risaliVA da un fosso, nel momento in cui si muoveva verso di lui in retromarcia un autocarro; travolto dal mezzo Centro meccanizzazione postale 10/04/01 Tessera F.Z. età 44 anni Nazionalità italiana Erano in corso operazioni di carico e scarico della corrispondenza dai furgoni comprensoriali; La vittima dell'infortunio usciva di corsa da una porta . In quel momento, in senso opposto a quello della corsa del dipendente, sopraggiungeva un carrello elevatore che procedendo in retromarcia a bassa velocità urtava contro F.Z. Nave 18/04/01 Marghera O.S. età 50 anni Nazionalità italiana Era in corso il trasferimento di un residuo di vino da una cisterna ad altra della stessa nave, mediante aspirazione del liquido con una manichetta collegata ad una pompa. L'operatore disceso nella cisterna da solo è stato investito da esalazioni al fondo della cisterna stessa. Cantiere edile 22/11/01 Malcontenta A.B. età 32 anni Nazionalità italiana Era in corso lo smontaggio di una gru autocarrata,per il suo caricamento su camion ed il braccio della gru era stato posizionato orizzontalmente ; durante la rimozione di un perno di collegamento del secondo traliccio, effettuata dalla vittima in posizione sottostante il braccio, questo traliccio si è “aperto” e l’estremità libera della gru cadendo a terra ha investito la vittima Nave 17/11/01 Marghera G.S. età 46 anni Nazionalità italiana stava lavorando al rizzaggio dei container agendo da una passerella tra due stive quando è precipitato da una apertura presente nel parapetto della passerella stessa; caduto da circa 1 5 metri 31 Vendita noleggio nautico 23/5/03 Marghera V.S. età 36 anni Nazionalità italiana Era in fase di completamento lo scarico di un’imbarcazione da un autocarro e la vittima stava imbragando l’imbarcazione stessa quando l’imbarcazione ondeggiava, cadeva e lo investiva Cantiere navale 6/6/03 Venezia M. I. età 42 anni Nazionalità Croata Era in fase di completamento la manutenzione di una grossa ancora, si stavano riassemblando le parti, quando l’ancora tenuta sollevata per il fusola cambiato improvvisamente posizione investendo l’operatore che si trovava al di sotto. CONSIDERAZIONI SU TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ LAVORATIVA E INFORTUNI MORTALI Analizzando le modalità di accadimento degli infortuni lavorativi mortali occorsi nel nostro territorio nel periodo 1993-2003, si evidenziano non tanto "sicuri determinanti causali", quanto, piuttosto, una serie di aspetti critici e fattori causali associati a questi eventi, che riteniamo vadano evidenziati . Un punto critico è certamente la sicurezza nel settore edile, dove sono occorsi, come detto, circa 1/3 degli infortuni lavorativi mortali ; circa la metà dei casi ( 6 su 12 eventi ) risultano correlati all’insufficiente sicurezza di posizioni di lavoro in quota: oltre al lavoro su ponteggi, anche quello su tetti, senza adeguati sistemi di protezione o senza preliminare verifica della tenuta del piano di calpestio. Altri determinanti di rilievo, che risultano da questo archivio, per il settore dei trasporti e dei servizi ai trasporti, ma anche per altri comparti lavorativi, sono costituiti da: Viabilità nei luoghi di lavoro • la corretta separazione dei percorsi riservati al transito a piedi rispetto ai percorsi destinati ai mezzi, in particolare a carrelli elevatori ed autocarri ; • la corretta delimitazione e protezione dei passaggi riservati al transito delle persone nel luogo di lavoro, a difesa dal rischio di investimento e/o di caduta laterale . Procedure di sicurezza per attività pericolose: • La necessità di utilizzare procedure di sicurezza per l'effettuazione di operazioni pericolose, come lo smontaggio delle autogrù, l’utilizzo di apparecchiature di sollevamento e per altre fasi lavorative caratterizzate dalla necessità di effettuazione di interventi operativi complessi. 32 • La necessità di un utilizzo sistematico di tali procedure per l'accesso a spazi con possibile presenza di atmosfere pericolose ; risulta quindi di grande importanza dell'addestramento preliminare e periodico dei lavoratori professionalmente esposti a tale rischio e quello di una efficace segnalazione delle aree di lavoro potenzialmente pericolose. CONCLUSIONI I notevoli cambiamenti intervenuti recentemente e rapidamente nel mondo del lavoro hanno conseguentemente modificato il profilo di rischio infortunistico ed in particolare i determinanti degli infortuni sul lavoro. Per dare una risposta a questi problemi lo Spisal ha aggiornato le proprie strategie e modalità di lavoro in modo da contrastare efficacemente il fenomeno. In particolare sono stati apportati i seguenti aggiornamenti operativi: 1. Introduzione, in via sperimentale, di una nuova tipologia d’indagine “cosiddetta breve” per i casi di infortunio caratterizzati da prognosi inferiore ai 40 giorni e/o verosimilmente “evitabili” ad esempio con l’uso di DPI (è il caso ad esempio del corpo estraneo nell’occhio nell’industria metalmeccanica). Con l’utilizzo di questa procedura riusciremo ad intervenire su un maggior numero di infortuni. 2. Sviluppo e rinforzo di azioni coordinate ed integrate di vigilanza, controllo, assistenza e promozione della cultura della sicurezza ricercando la sinergia con gli altri soggetti attivi nella prevenzione. A questo proposito un buon riferimento di partenza è rappresentato dal lavoro realizzato con i progetti di prevenzione nei comparti metalmeccanica, navalmeccanica, edilizia e chimica che vanno mantenuti in essere e migliorati sfruttando la positiva esperienza finora compiuta. 3. Azioni di stimolo verso le aziende affinchè considerino con maggior attenzione e fiducia la possibilità di ridurre significativamente l’incidenza degli infortuni ponendosi l’obiettivo di trarre il massimo insegnamento da ogni episodio infortunistico o anche dagli eventi indesiderati per evitare che si ripetano in futuro. Al riguardo è utile l’adozione da parte del datore di lavoro e del responsabile SPP di una sistematica analisi degli eventi infortunistici ad esempio ricorrendo al sistema “sbagliando si impara”. 33 4. Il Servizio mantiene inoltre la propria disponibilità a promuovere, con quanti si dichiarino interessati, campagne per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro. In questa occasione proponiamo il “decalogo aziendale antinfortunistico”, riportato sul fondo del rapporto, con l’augurio che possa trovare consenso e diffusione. Mestre 27 ottobre 2003 I REFERENTI SICUREZZA LAVORO IL DIRETTORE DEL SERVIZIO Ing. Pier Maria Jagher dott. Giancarlo Magarotto Dott. Roberto Montagnani 34 RIFERIMENTI [1] UNI, NORMA 7249 STATISTICHE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO, DICEMBRE 1995 [2] LAFLAMME L. MODELLI REGIONE TOSCANA, 2000 E METODI PER L’ANALISI DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO. [3] BINDER M. C. INDAGINI PER INFORTUNI CELESTINO PIZ,2000 SUL LAVORO CURA DEL DOTT. : EDIZIONE ITALIANA A CURA DELL’ IL METODO INRS DELL'ALBERO DELLE CAUSE ;, ARPAT, VERSIONE ITALIANA., S [4] INRS, FRANCE, METHODE DE L’ARBRE DES CAUSES, DAL SITO WEB INRS,2002 [5] ESAW, TRADUZIONE E ADATTAMENTO DAL DOCUMENTO UFFICIALE EUROSTAT,, A CURA DI ANNAMARIA IOTTI – CONTARP CENTRALE – ROMA 35 DECALOGO aziendale antinfortunistico 1. LA SALUTE è un valore primario dell’azienda 2. “ZERO INFORTUNI SUL LAVORO” è un obiettivo primario dell’azienda 3. l’uso di BUONE PRATICHE di lavoro in sicurezza è strategico per l’ottenimento del risultato 4. il DATORE DI LAVORO assume per primo COMPORTAMENTI ESEMPLARI per la sicurezza 5. LA RESPONSABILITA’ della buona gestione della sicurezza è affidata al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti e agli stessi lavoratori 6. LA COMUNICAZIONE aziendale è improntata a ricercare la massima condivisione e partecipazione di tutti 7. INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO sono fondamentali per lo sviluppo delle risorse umane, dell’innovazione e della prevenzione dei rischi lavorativi 8. L’ANALISI DEGLI INFORTUNI è utile per la correzione e IL MIGLIORAMENTO del sistema preventivo aziendale 9. IL COSTO DELLA MANCATA PREVENZIONE è oggetto di valutazione economica 10. LA PREVENZIONE EFFICACE è sviluppo della qualità e dell’innovazione