fare impresa - Agenzia del Lavoro

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fare impresa - Agenzia del Lavoro
Provincia autonoma di Trento
Consigliera di Parità
Assessorato alla solidarietà internazionale
e alla convivenza
FARE IMPRESA
in quattro quadri
Presentazione
A te potenziale imprenditrice sono dedicate queste pagine ideate
e realizzate per tracciare in quattro quadri le fasi essenziali per mettersi
in proprio.
Essere donna e imprenditrice nello stesso tempo non è più impossibile.
Un numero sempre crescente di donne fa ora questa scelta, per necessità
economica, desiderio d’indipendenza, volontà di mettersi alla prova
in un proprio progetto di vita.
Abbiamo quindi pensato di illustrarti e raccontarti attraverso
la storia di due protagoniste immaginarie Anna e Laura, il percorso
della creazione d’impresa.
Avviare un’impresa, gestirla e soprattutto mantenerla attiva
è sicuramente un lavoro complesso e delicato. Questo tipo di lavoro,
infatti, richiede competenze e conoscenze di diversa natura.
Anna e Laura iniziano con te il loro cammino, auguriamo loro
una felice conclusione, e a te buona lettura!
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L’idea imprenditoriale
Anna:
perché non
mettermi
in proprio
come tassista?
Laura:
perché non
creare
un’impresa
di catering?
Anna e il taxi
Anna è una donna di quarant’anni che si è sempre dedicata alla cura della casa e
con la nascita della prima figlia ha deciso di concentrarsi sul ruolo materno. Adesso
si è separata dal marito e deve cercare un’occupazione, ma dopo un periodo così
lungo fuori dal mercato del lavoro, incontra difficoltà enormi a essere assunta come
dipendente.
Inoltre Anna, che per anni ha organizzato puntualmente una casa, un marito e due
figlie piccole, non ha voglia di avere qualcuno sul collo che ordina e comanda. Proprio perché l’ex marito era sempre impegnato sul lavoro, lei ha dovuto gestire orari,
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pasti, menu; tutte abilità che elencate in un curriculum e riferite a un lavoro stipendiato sarebbero valutate favorevolmente, ma quando l’origine di queste abilità non
è un lavoro retribuito, esse sono completamente ignorate.
Anna pensa di possedere tutte le attitudini necessarie per lavorare in proprio: è una
donna intraprendente, ha forza di volontà, costanza e ottimismo.
Poiché ha sempre vissuto e vive tuttora in periferia, molto spesso ha accompagnato
in macchina le figlie, sin da quando erano piccole, sia a scuola sia a frequentare le
varie attività extrascolastiche.
Il padre di Anna ha fatto l’autista e le ha trasmesso l’interesse per i motori e per la
guida delle macchine.
Ronnie, un tassista amico di suo padre e prossimo alla pensione, deve vendere la
sua licenza e chiede ad Anna se conosce qualche possibile acquirente. Anna pensa:
“perché non io?”. Decide di informarsi per capire che cosa serve per fare la tassista,
come prendere la patente di noleggio e conducente taxi, e di verificare se è possibile
acquistare la licenza.
Laura e il catering
Laura è single per vocazione e ha sempre avuto un’unica, grande passione: la cucina.
Laura, cuoca, ha cominciato a lavorare molto giovane nella mensa scolastica gestita
da un privato. Ora l’impresa traballa e compie diversi licenziamenti. Laura, da un
giorno all’altro, si trova senza un lavoro.
Laura ha sempre lavorato come dipendente, e teme che lanciarsi subito in un’attività imprenditoriale possa essere troppo impegnativo per lei: per carattere non ama
rischiare; inoltre, Laura, non ha mai frequentato corsi di formazione per ampliare le
proprie conoscenze professionali.
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Fortuna vuole che Laura abbia messo da parte un po’ di denaro e questo le dà la
possibilità, ora, di valutare con calma il suo nuovo futuro lavorativo. In aggiunta a
ciò, la sua condizione di donna disoccupata le conferisce uno stimolo ad agire, e comincia ad accarezzare nella sua mente la possibilità di avviare un’attività di catering
di qualità a un prezzo contenuto.
Suggerimenti
Anche quando ci si trova in una situazione difficile come quella di Anna e Laura è
fondamentale non disperarsi e attivare tutte le proprie risorse.
È importante che la futura imprenditrice rifletta sul collegamento tra le proprie capacità personali e quelle necessarie per essere una vera imprenditrice: approfondisca,
con l’esperienza diretta e/o con lo studio, la capacità di dirigere, di mediare, di negoziare e di sviluppare la propria creatività.
Non sempre si ha una precisa idea dell’attività che si potrebbe svolgere: trovare
l’idea giusta è il primo compito. Non esiste un percorso standard che conduca a idee
applicabili nella pratica, ma si può preparare un terreno favorevole alla loro nascita
e al loro continuo sviluppo.
• Osserva la realtà economica locale, nazionale e internazionale: che tipologia di
attività sono più presenti? Quali sono le eventuali nicchie da riempire? L’opportunità di avviare un lavoro indipendente può nascere dall’assenza o scarsità di
concorrenza in un determinato settore. Informati presso la Camera di Commercio
o via internet.
• Analizza l’ambiente economico in cui ti muovi: il concreto andamento dei mercati,
la competizione con i concorrenti, il rapporto che dovrai avere con i clienti e fornitori.
• Studia le idee degli altri: quali funzionano? E perché.
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Gli appunti di Anna e Laura
Anna
LAURA
I miei punti di forza
• Mi piace guidare le macchine
• Conosco bene le strade della mia città
• Mi piace parlare e ho una buona
attitudine alle relazioni con gli altri
I miei punti di forza
• Passione per il mio lavoro
• Grande resistenza allo stress
• Sono molto creativa
• Ho i requisiti morali e professionali
I miei punti di debolezza
• Guidare di notte mi spaventa un po’
• Soldi insufficienti per acquisto auto
I miei punti di debolezza
• Poco aggiornamento
• Poca capacità di controllo
nelle situazioni complicate
Successo
• Ci sono pochi tassisti che fanno la
navetta dalla stazione all’aeroporto
Insuccesso
• Abito lontana dal centro città
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Successo
• Offrire un servizio personalizzato
Insuccesso
• Il fatto che i clienti
non vengano a sapere
della mia attività
Il piano d’impresa. Passiamo all’azione!
Anna e il taxi
Anna vuole capire se la sua idea si può realizzare concretamente, e se ne ricaverà
abbastanza da mantenere se stessa e le sue figlie. Si rende conto di aver bisogno
dell’aiuto di qualcuno che abbia una conoscenza approfondita del settore nel quale
lei vuole mettersi in proprio come imprenditrice; decide quindi, di chiedere informazioni alla commercialista di fiducia dell’amico di suo padre. Nel caso in cui lei non
fosse disponibile, pensa di rivolgersi a un’associazione di categoria.
Laura e il catering
Laura è consapevole che, ora più che mai, deve confrontarsi con i numeri, poiché è
proprio da quelli che dipende il successo della sua attività. Si arma di pazienza e consulta prodotti multimediali specifici sulle attività di catering; si ricorda di un conoscente che ha recentemente avviato un piccolo ristorante di cucina tipica locale e lo invita
a casa per fargli assaggiare qualche sua leccornia e chiedergli qualche informazione.
Suggerimenti
Se in un primo momento lo studio dell’attività da intraprendere era legato a fattori
soggettivi e personali, nella fase successiva le nostre protagoniste dovranno passare
dall’idea al progetto attraverso la formulazione del piano d’impresa.
Il piano d’impresa è la simulazione di una realizzazione d’impresa, effettuata in un
preciso contesto geografico, in un determinato momento storico ed economico; esso
serve a valutare la fattibilità dell’idea e ad illustrare a potenziali investitori, soci e/o
fornitori il quadro del proprio progetto imprenditoriale.
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Un piano d’impresa deve:
• illustrare in modo sintetico la futura attività e il profilo dell’imprenditrice;
• presentare/fornire l’analisi dettagliata del prodotto/servizio offerto, con relativo
studio della concorrenza, dei fornitori, del settore in cui si intende operare; deve
inoltre contenere una stima dei prezzi di mercato che si vogliono applicare e le
scelte di marketing;
• stabilire le caratteristiche dell’impresa (forma giuridica, dipendenti o collaboratori) nonché definire la localizzazione e la struttura amministrativa;
• considerare tutti gli investimenti necessari per avviare l’attività; gli investimenti
comprendono i beni, materiali e immateriali, che occorre possedere per l’esercizio
dell’attività;
• descrivere come l’impresa può mantenersi in equilibrio per quanto riguarda l’aspetto econo­mico (ricavi uguali ai costi) e per quanto riguarda l’aspetto fi­nanziario
(entrate uguali alle uscite). Tutto ciò è necessario per prevedere, in base alle stime
delle potenzialità di mercato, quali potrebbero essere i ricavi per valutare se l’impresa sarà in grado di produrre un utile e a quanto esso potrà ammontare.
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Gli appunti di Anna e Laura
Anna
LAURA
I costi
• Spese per automezzo
• Pubblicità taxi
• Oneri previdenziali e assicurativi
Inps/Inail
• Tasse/imposte
• Ammortamento
• Spese per l’avvio dell’attività
consulente di fiducia
• Manutenzione/assicurazione
• Costo scuola guida
• Costi amministrativi
I costi
• Spese per attrezzatura
• Abbigliamento adeguato/stoviglie
• Inps/Inail
• Licenze, autorizzazioni, segnalazioni
• Computer/telefono cellulare
• Furgone attrezzato a norma
di legge per trasporto alimenti
• Procedura Comunica
• Spese per l’avvio dell’attività
consulente iscritto all’albo
• Costi amministrativi/tributi
comunali
Le fonti di finanziamento
• Eventuale prestito dei genitori
• Agevolazioni pubbliche per
investimenti/costi avvio attività
• Contributo autoimpiego
Le fonti di finanziamento
• Mezzi propri (autofinanziamento)
• Mutuo banca/fido
per la gestione c/c ordinaria
• Contributo autoimpiego
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Le comunicazioni - autorizzazioni
necessarie
Anna e il taxi
Sul sito del comune, Anna ha scoperto tutto quello che deve fare per esercitare l’attività di tassista, gli adempimenti sono diversi: è il mo­mento di rimboccarsi le maniche!
Decide di mettersi subito a studiare per ottenere l’abilitazione professionale: dovrà
superare un esame teorico chiamato KB, riguardante motore, benzina e diesel, segnaletica stradale e norme di pronto soccorso.
Anna vorrebbe rilevare la licenza di taxi dall’amico del padre, sostenendo una prova
da­vanti alla commissione comunale, ma per farlo le occorre del denaro che al momento non ha; si è informata presso la sua banca, ma quando suo padre l’ha saputo,
si è offerto di aiutarla con i suoi risparmi.
L’alternativa sarebbe aspettare il bando comu­nale, e partecipare al concorso pubblico per l’assegnazione delle licenze, ma così non po­trebbe partire subito. In entrambi
i casi, però, ci sarà da studiare: per fortuna, seguendo le figlie con i loro studi, ha
tenuto la mente allenata.
Mentre valuta le due possibilità, s’informa presso la Camera di Commercio, riguardo
la procedura “Comunica” per assolvere tutti gli adempimenti fiscali, civilistici e previdenziali necessari per la nascita della sua futura impresa e chiede anche delucidazioni riguardo l’obbligo di dotarsi di una Pec (posta elettronica certificata).
Laura e il catering
Laura ha lavorato come cuoca in una mensa per due anni, perciò ha già il requisito
previsto dalla legge che le permette di somministrare/vendere alimenti e bevande,
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quindi non è necessario che lei segua le lezioni presso Accademia d’impresa (Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento) per ottenere l‘abilitazione (Corso
SVA - somministrazione e vendita alimenti). Laura, inoltre, ha già ottenuto il rilascio
dell’HACCP (Analisi del pericolo e punto critico di controllo) che è quel corso particolare che le permette di dotarsi di un piano dettagliato di controllo della propria
produzione alimentare.
Laura è incerta: esercitare l’attività al domicilio del cliente, oppure pensare a un
progetto più impegnativo e aprire un piccolo ristorante individuando uno spazio
adeguato da attrezzare?
In entrambi i casi deve inviare la segnalazione certificata d’inizio attività (Scia), che è
quel modulo con il quale è indicata al Comune l’inizio di una nuova attività di somministrazione di alimenti e bevande non aperti al pubblico oppure al domicilio del
cliente, residenze storiche, centri congresso, eccetera.
Laura si è anche informata riguardo l’obbligo di trasmette al distretto sa­nitario in cui
è localizzata l’attività, la Dia sa­nitaria che è un documento con il quale essa comunica tutte le informazioni principali che riguardano la sede, le attrezzature e di­chiara
di essere in regola con le leggi concernenti l’igiene alimentare.
Visto il grosso impegno, Laura è molto indecisa poiché in questo momento non è
proprio sicura di potercela fare da sola, quindi pensa di mettersi in società con una
sua cara amica per condividere onori e oneri.
Suggerimenti
Per esercitare un’attività senza vincoli di subordinazione, in modo continuo bisogna
verificare gli obblighi di legge, cioè se si è in possesso di tutti i requisiti professionali
previsti dalla legge e delle autorizzazioni specificatamente previste per quella tipologia di lavoro. Inoltre occorre verificare se l’attività che si intende avviare prevede
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l’iscrizione ad un albo, ordine o elenco, e quali autorizzazioni o licenze sono obbligatorie. È quindi im­portante accertare:
Artemide
• quali requisiti soggettivi di accesso (morali e professionali) sono necessari;
• quali requisiti oggettivi sono previsti e cioè autorizzazioni/segnalazioni o licenze
obbligatorie (Sva, Scia, autorizzazioni sanitarie, edilizie, sicurezza, eccetera);
• se è obbligatorio aprire una partita Iva ai fini fiscali (identificazione codice di attività, eventuale scelta del “regime dei minimi” eccetera);
• la reale intenzione di avviare un’impresa e in caso affermativo la specifica del
codice di attività Ateco che identifica la tipologia di impresa principale. Di codici
Ateco possono esserne indicati più di uno e saranno utili per fare gli studi di settore quando si raggiungono redditi importanti;
• il tipo di contabilità necessario, dichiarare l’Iva e i redditi percepiti;
e fare:
• l’iscrizione al Registro delle imprese della Camera di Commercio e l’attivazione
della procedura “Comunica”;
• l’apertura di una posizione previdenziale all’Inps,
(o ad altre casse specifiche) e l’assicurazione infortuni sul lavoro presso
l’Inail se previsto dalla legge.
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Gli appunti di Anna e Laura
Anna
LAURA
• Corso specifico scuola guida - esame
KB
• Esame commissione comunale
• Informazioni specifiche
Agenzia delle entrate con possibilità
dei “regime dei minimi”
per nuova attività
• Camera di Commercio
o professionista abilitato
per la procedura “Comunica”
• Verifica contabilità semplificata
• Verifica autorizzazioni adempimenti
Comune Sportello attività produttive
• Chiamare il Call Center
della Camera di Commercio
per informazioni sul Registro
imprese
•Pec
• Informazioni presso l’ Agenzia
delle entrate e /o consulente
di fiducia per l’apertura della partita
Iva con possibilità del “regime
dei minimi” per nuova attività
• Ricerca del locale e relative
autorizzazioni
• Verifica Comune allo Sportello
attività produttive (Scia) e all’Azienda
sanitaria per la Dia sanitaria
• Camera di Commercio
o professionista abilitato
per attivazione procedura “Comunica”
Iscrizione Registro imprese
•Pec
• Atto notarile in caso di costituzione
di società
Consulta la guida Artemide che trovi sul sito dell’Agenzia del Lavoro per una prima
informazione sulle attuali forme societarie e/o confrontati con una persona di tua
fiducia!
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Alcune informazioni utili, indirizzi e web
Anna e Laura
Anna e Laura hanno recuperato tutte le informazioni utili e possono quindi decidere:
Anna rileverà da Ronnie la licenza e s’informerà presso il proprio Comune in merito
all’esame che dovrà fare alla presenza di una specifica commissione. Superato questo esame, Anna potrà avviare la sua impresa artigiana. Laura s’iscriverà a diversi
corsi di cucina e costituirà una ditta individuale di catering; nel suo caso si tratterà
d’impresa prevalentemente commerciale.
Le due amiche si rendono conto che è necessario verificare di persona se è possibile ottenere qualche aiuto economico o contributo per l’avvio di una nuova attività o il subentro.
All’Agenzia del Lavoro le informano che esistono diversi uffici dove recarsi per chiedere informazioni sulle agevolazioni erogate dalla Provincia per chi avvia un’attività
d’impresa e che come primo approccio esse possono consultare sia la guida Artemide rintracciabile sul sito dell’Agenzia del Lavoro www.agenzialavoro.tn.it sia la guida Fare impresa in Trentino pubblicata da Trentino Sviluppo che è possibile reperire
sul sito www.trentinosviluppo.it.
Suggerimenti
Le varie agevolazioni previste per chi avvia una nuova attività d’impresa sono erogate principalmente sotto forma di contributi a fondo perduto, a prestito agevolato,
di tipo fiscale e di accesso al credito.
Il prestito agevolato consiste in un contributo concesso a un tasso più basso di quello
applicato dal mercato. L’Agenzia del Lavoro facilita l’avvio di microimprese da parte
di soggetti in difficoltà occupazionale mediante contributi all’autoimpiego (Intervento n.8) e allo sviluppo di un’idea imprenditoriale (Intervento n.9).
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Le nuove e piccole imprese, inoltre, costituite in maggioranza da donne o giovani,
possono beneficiare di contributi per costi di avvio e per servizi di diverso tipo (spese
legali, consulenza eccetera).
Sono qui di seguito indicati alcuni riferimenti utili dove puoi attingere indicazioni
in merito alle varie agevolazioni e/o opportunità di consulenza, formazione e informazione offerte non solo in fase di start-up dell’impresa, ma anche nel caso in cui
essa sia presente sul mercato da diverso tempo. Sono inoltre riportati gli indirizzi
delle strutture, dove puoi recuperare notizie nel caso tu abbia necessità di un/una
co-manager e cioè di qualcuno/a che ti sostituisca nel caso tu debba assentarti dal
lavoro per motivi di cura.
Agenzia del Lavoro • Provincia autonoma di Trento
Trento, via Guardini, 75
Oppure Centri per l’impiego
Numero verde 800 264 760
www.agenzialavoro.tn.it
Agenzia provinciale per l’Incentivazione
delle Attività economiche (APIAE)
Provincia autonoma di Trento
Trento, via Solteri, 38 • tel. 0461 499400
www.apiae.provincia.tn.it
Trentino Sviluppo Spa
Rovereto, via Fortunato Zeni, 8 • tel. 0464 443111
www.trentinosviluppo.it
Agenzia delle Entrate • Direzione provinciale
(esistono anche uffici territoriali).
Trento, via Brennero, 133 • tel. 0461 410511
www.agenziaentrate.gov.it
Camera di Commercio I.A.A. di Trento
Trento, via Calepina, 13 • tel. 0461 887111
www.tn.camcom.it
Comune di Trento
Sportello Attività produttive
Trento, via del Brennero, 312 • tel. 0461 884850
www.comune.trento.it/aree-tematiche/Attivitaeconomiche
Consigliera di Parità • Provincia autonoma di Trento
Trento, via Jacopo Aconcio, 5 • tel. 0461 493134
www.pariopportunita.provincia.tn.it
Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità
Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità
e le politiche giovanili
Provincia autonoma di Trento
Trento, via Romagnosi, 5 • tel. 0461 493219
www.pariopportunita.provincia.tn.it
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Con Anna e Laura
siamo arrivate fin qui.
Ora tocca a te! Buon lavoro!
Fare impresa in quattro quadri la trovi anche scaricabile online su:
www.agenzialavoro.tn.it/agenzia/guide
www.pariopportunita.provincia.tn.it nella sezione pubblicazioni
© Giunta della Provincia autonoma di Trento - 2013
A cura di
Consigliera di Parità
Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
Agenzia del Lavoro
Testi di Rossella Maccani
Grafica e disegni di Mara Franceschi, Effe Erre Trento
Stampa Centro Duplicazioni della Provincia autonoma di Trento, Marzo 2013