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L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2013
Sport
Venerdì i sorteggi dei quarti
Passa anche il Galatasaray
Schalke sconfitto in casa
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www.ecodibergamo.it/sport/section/
Ieri: Schalke-Galatasaray 2-3 (andata 1-1) e Barcellona-MILAN 4-0 (0-2).
Qualificati ai quarti Galatasaray e
Barcellona.
Oggi: Bayern Monaco-Arsenal (31) e Malaga-Porto (0-1).
Già giocate JUVENTUS-Celtic 2-0
(3-0), Paris Saint Germain-Valencia
1-1 (2-1), Borussia Dortmund-Shakhtar Donetsk 3-0 (2-2), Manchester
United-Real Madrid 1-2 (1-1). Qualificati ai quarti di finale JUVENTUS,
Paris Saint Germain, Borussia Dortmund, Real Madrid.
Venerdì sarà effettuato il sorteggio dei quarti Champions ed Europa
League, alla House of European
Football di Nyon, in Svizzera. Alle 12
toccherà alla Champions e alle 12,40
si procederà per l’Europa League.
a
Un Barcellona
fuoco e fiamme
Milan incenerito
Champions: trascinati da Messi, i blaugrana
sfoggiano il loro repertorio migliore
ed eliminano i rossoneri. Niang, palo sull’1-0
BARCELLONA
4
MILAN
0
RETI: 5’ pt e 40’ pt Messi; 10’ st Villa, 47’ st
Jordi Alba.
BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6, Alves 6,5,
Mascherano 6 (32’ st Puyol), Piquè 6,5, Jordi Alba 6,5, Xavi 7, Busquets 6, Iniesta 8,5,
Pedro 6 (38’ st Adriano sv), Messi 9, Villa
6,5 (29’ st Sanchez sv). In panchina Pinto,
Fabregas, Adriano, Song, Tello. All. RouraVilanova 7.
MILAN (4-3-3): Abbiati 6, Abate 5, Mexes 5,
Zapata 5,5, Constant 4, Flamini 5,5 (30’ st
Bojan sv), Ambrosini 5 (16’ st Muntari 5,5),
Montolivo 5,5, Boateng 5,5, Niang 5 (16’ st
Robinho 5), El Shaarawy 6. In panchina
Amelia, De Sciglio, Nocerino, Bonera. All.
Allegri 5,5.
ARBITRO: Kassai (Ung) 6.
NOTE: spettatori 90.000 circa. Ammoniti:
Boateng, Pedro, Flamini e Mexes per gioco
scorretto. Angoli: 5-3 per il Barcellona. Recupero: 1’+3’.
BARCELLONA
a Il sogno del Milan s’infrange contro il Barcellona e
Massimiliano Allegri impietrito
uno stratosferico Messi che trascina i blaugrana all’impresa.
Credevano nella remuntada e
remuntada è stata. I catalani si
lasciano alle spalle la mini crisi
aperta tre settimane fa con il ko
di San Siro e la doppia sconfitta con il Real Madrid e compiono l’impresa di ribaltare lo 0-2
e qualificarsi per i quarti di finale di Champions.
Candidandosi con una prestazione siderale per potenza e
qualità al ruolo di favoriti per la
vittoria finale. Messi (non ave-
va mai segnato su azione contro le squadre italiane) è una
spina nel fianco del Milan. L’argentino va a segno due volte nel
primo tempo, al 5’ e al 40’, annullando il gap nel primi 45 minuti, quindi nella ripresa David
Villa mette il sigillo del 3-0 prima che Jordi Alba mandi a casa
i rossoneri sotto il peso di un
punteggio clamoroso, contro
un Barcellona assai diverso da
quello dell’andata. Eppure il
giovane Milan di Allegri è andato a un passo dall’impresa: per
due volte, nel primo tempo con
Niang, che colpisce un palo a
portiere battuto, e nella ripresa
con Robinho (salvataggio di
Jordi Alba) ha avuto la possibilità di segnare quel gol che poteva valere la qualificazione. Le
basi, per il futuro rossonero sono comunque rosee ma la delusione di ieri sera sarà dura da
assorbire.
«È stata una gara straordina-
Leo Messi ha firmato una doppietta da fenomeno come lo conosciamo. Ben diverso da quello di San Siro ANSA
ria del Barcellona, ma questo risultato non è un disastro come
forse verrà dipinto quanto
un’occasione per crescere». Cosi Massimiliano Allegri, ai microfoni di Sky Sport, commenta il 4-0 subito dal suo Milan al
Camp Nou, parlando di una
«buona prova» della sua squadra che «sul 3-0 ha messo in
difficoltà i catalani» e ha ceduto alle «straordinarie giocate di
Messi e degli altri campioni
blaugrana».
«Loro nel primo tempo ci
hanno schiacciato ma alla fine
hanno fatto due tiri (e due gol,
ndr) con Messi oltre ad una parata di Abbiati - ha proseguito il
tecnico rossonero -.
Peccato per il palo di Niang e
per l’errore in uscita che ha causato il raddoppio dell’argentino.
Poi abbiamo fatto lo stesso errore ne terzo e quarto gol».
«Perdere e uscire dopo l’andata
che avevamo portato a casa dispiace a tutti - ha concluso Allegri -, ma i ragazzi on si devono abbattere. È un’occasione
per crescere. Ora guardiamo
avanti, alla prossima partita
contro la Champions». Il tecnico milanista non si dice pentito
delle scelte: «No. C’erano tanti
giovani, ma c’era bisogno di
gamba. Se mi rimarrà per molto il palo di Niang negli occhi?
Quel palo poteva darci la qualificazione, ma noi dobbiamo ora
concentrarci sulla partita di
campionato contro il Palermo
e puntare ad ottenere uno dei
posti per rifare la Champions il
prossimo anno». ■
Schalke», azzarda uno spiritosone. Nessuno lo prende sul serio.
21,25 – Niang si invola, palo. Un
signore coi baffi, dall’animo
neutrale, inizia a schernire
Esposito: «Ti è andata bene e
magari adesso segnate pure»,
la traduzione censurata.
21,26 – Ancora Messi, 2-0. Stavolta l’urlo si sente eccome. E il
baffo l’aveva detto.
21,32 – Fine primo tempo. Il
bar si è riempito, ma nessuno
se n’era accorto. Fino a quel
momento, solo bisbigli.
21,40 – Qualcuno porta un cagnolino. È il più esagitato di tutti.
21,48 – Sta per ricominciare.
Nel frattempo, gli spot pubblicitari nell’intervallo si sono visti con una fluidità senza precedenti.
21,57 – Mexes, ennesimo ammonito, salterà la prossima.
«Quelli del Milan saranno tutti fuori nel preliminare dell’anno prossimo», ridacchia l’ultimo arrivato. Ha già capito che
aria tira.
21,58 – Villa controlla palla.
Stop del video. Ansia. Passano cinque secondi. Infiniti.
Riecco la partita. Villa tira,
gol. Ora è festa grande.
22,12 – Occasione per il Milan, con solito rallentamento. «Altri venti minuti così
non li reggo», sibila il più ansioso.
22,28 – Milan in attacco,
nessuno fiata.
22,34 – Barça in difesa,
blackout in tv. Si sente l’urlo di Compagnoni, gol di
Jordi Alba, le immagini arrivano poi. È fatta.
22,35 – «Speriamo che il
presidente del Milan sia riuscito a vedere la partita, nonostante la congiuntivite».
Ormai si ride.
22,36 – Gara finita. Ecco la
remuntada, anche se nessuno, in tutta la serata, aveva
pronunciato quella parola.
Dopotutto, anche se si tifa
Barça, siamo a Colognola,
mica sulla Rambla. ■
IL «CAMP NOU» DI COLOGNOLA
Al Circolo Arci con i «barcelonisti»
Un tiki-taka di battute, altro che Leo
O
re 20,28 – Circolo
Arci di via Rampinelli. È la sede della Penya Barcelonista Bergamo Città dei Mille, ma il dubbio di avere sbagliato qualcosa c’è: nel bar ci
sono solo tre persone sedute a un tavolino, piuttosto
spaesate.
20,41 – Nessun errore, i tre
intrusi se ne sono andati, il
primo gruppo di blaugrana
made in Bergamo è arrivato, una quindicina in totale.
«Spegnete i cellulari col wireless», avvisano. Da queste
parti, il segnale Sky non arriva e bisogna utilizzare il
collegamento per vederla
via internet, tramite il di-
spositivo portatile.
20,46 – Le squadre sono sul
campo, il segnale è spezzettato
e le immagini arrivano a singhiozzo. Come se non bastasse
il thrilling.
20,51 – Gran gol di Messi, il
Barça è già avanti. Tutti in piedi, applausi e un urletto composto. Alessandro Esposito, il
presidente della Penya, aveva
detto che serviva un gol subito:
chi ben comincia...
20,55 – El Shaarawy solo davanti al portiere: l’immagine si
blocca. Nessuno saprà mai cosa è successo, ma poco dopo è
ancora 1-0. Va bene così.
21,11 – Ancora uno stop: video
fermo sul faccione di Dani Alves. «A questo punto, gira sullo
I tifosi della Penya Barcelonista Bergamo Città dei Mille ieri a Colognola
Matteo Spini
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