PIANO URBANISTICO COMUNALE
Transcript
PIANO URBANISTICO COMUNALE
COMUNE DI SESTU Provincia di Cagliari PIANO URBANISTICO COMUNALE I PROFESSIONISTI INCARICATI: ASSETTO URBANISTICO: Ingegnere Giancarlo Banchiero Ing. Giancarlo Banchiero Ing. Igino Mura Ingegnere Igino Mura L'AMMINISTRAZIONE: IL COMMISSARIO AD ACTA: Il Sindaco Dott. Aldo Pili Dott. Ing. Giuseppe Biggio L'Assessore all'Urbanistica Geom. Sergio Cardia Il Segretario Comunale Dott.ssa Luisa Orofino L'Ingegnere Capo Ing. Ugo Scarteddu L'Istruttore Direttivo Servizio Urbanistica Edilizia Privata Geom. Giovanni Antonio Mameli Relazione Elaborato aggiornato ed integrato a seguito delle determinazioni del Commissario ad acta in sede di approvazione finale in data 02/02/2009 Data Aprile 2010 Revisione n° Data Revisione Allegato alla Delibera C.A. n° ............................... del ............................... A COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Indice: p. 1 PREMESSA “ 2 1. L'andamento demografico “ 6 2. La dinamica demografica prevista “ 7 3. La popolazione residente e la struttura familiare “ 9 4. Fenomeni che sosterranno la crescita economica e demografica del comune di Sestu “ 10 5. Il dimensionamento dell’aggregato urbano “ 12 6. La dotazione di standard per servizi “ 17 7. Le unità territoriali minime di intervento. “ 18 8. Le potenzialità agricole e le relazioni tra localizzazioni insediative e produttive. “ 19 9. Misure di tutela storico - artistica ed archeologica. “ 19 10. Misure di tutela ambientale. “ 21 11. Il quadro normativo di riferimento. L’assetto delle infrastrutture. “ 22 12. Il collegamento dell’abitato di Sestu con l’area di Cagliari. “ 24 13. La viabilità di ambito urbano. “ 25 14. Caratteristiche idrogeologiche del territorio. “ 26 15. Compatibilità ambientale – Schemi. “ 29 Appendice : Tabelle “ 34 NOTA BENE: il testo e le tabelle scritte in carattere ARIAL sono state introdotte a seguito della Determinazione di coerenza definitiva N° 2564/DG del 24.11.2009 emessa dalla Direzione Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia. 1 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione PREMESSA Il Piano Urbanistico Comunale rappresenta la sintesi effettuata dai sottoscritti Tecnici incaricati, delle proposte, degli indirizzi, dei contributi e delle osservazioni, forniti a più riprese in modi diversi (incontri, deliberazione di indirizzi e assemblee pubbliche) dall’Amministrazione comunale. Le finalità del P.U.C. sono indirizzate a definire una qualificazione complessiva, sia dell'aggregato urbano sia del territorio comunale di Sestu, caratterizzandone le specificità (sia per vocazione sia per indirizzo) al fine di pervenire ad uno sviluppo complessivo che, incoraggiando la crescita economica e sociale e l’integrazione con il territorio circostante, sia però rispettoso della cultura e delle tradizioni locali. Si è proceduto quindi, nella localizzazione delle diverse utilizzazioni del territorio comunale, a razionalizzare gli indirizzi di scelte urbanistiche delineati (sia su scala sovracomunale che comunale) armonizzandone gli effetti prodotti. Si è pertanto suddiviso in quattro grandi aree funzionalmente omogenee, ciascuna con propria specificità e vocazione, l’intero territorio comunale. Alla specificità di ciascuna è stata affidata funzione trainante, avendo nel contempo una visione complessiva e di interazione tra le differenti aree. Questo è nella sostanza il disegno omogeneo che va sotto il nome di Piano Urbanistico Comunale. Le funzioni assegnate alle diverse aree sono le seguenti: Aggregato urbano: con funzioni prevelentemente residenziali Aree produttive: a ridosso del vecchio tracciato della strada statale 131 con funzioni 2 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione prevalentemente terziarie, produttive e di servizio Aree circostanti il sito della Chiesa di San Gemiliano: con valenze culturali, storicoarcheologiche e con valenze turistiche Aree a destinazione agricola. Per ciascuna di esse (e per esse complessivamente) si sono individuati degli obiettivi tali da promuovere il Piano Urbanistico Comunale quale: strumento di incentivo per lo sviluppo economico, strumento per promuovere l’incontro e la socializzazione, veicolo che deve favorire la crescita culturale. Nel contesto urbano pertanto si è operato per riproporre quella che si può definire “la centralità urbana” individuata da elementi fisici come spazi pubblici e da elementi di collegamento. In tal senso il PUC si propone di rendere omogenei all’aggregato urbano di più antico insediamento i recenti episodi di insediamento avvenuti nella periferia (il Piano Integrato “Dedalo”, il Piano Integrato “Ateneo” e l’insediamento di “Cortexandra”). L’obiettivo è quello di collegare fisicamente (con opportune viabilità e aree di servizi) le differenti zone con la trasformazione degli attuali spazi di separazione in elementi di centralità e quindi da intendersi come luoghi di incontro e di socialità e non come semplici tracciati. Ciò in quanto il centro urbano si è formato con processo lento, e quindi con una sorta di autocontrollo nella crescita delle diverse attività produttive (le botteghe artigianali, commerciali e di servizio) delle relazioni sociali (il vicinato). In tal modo sono sempre risultati vivi gli spazi aperti, le strade, le piazze etc, consentendo di conservare e di proporre i connottati che gli sono propri e che definiscono un centro di qualità a dimensione vivibile anche in scala metropolitana. Simili caratteristiche di vivibilità dovranno risultare in futuro anche per le zone di più recente edificazione, attualmente pressochè avulse dal contesto urbano. 3 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione La dotazione attuale di standard urbanistici è di fatto quasi sufficiente. La dotazione attuale di aree per servizi sarà integrata, per la miglior realizzazione del disegno urbano, da ulteriori aree localizzate in modo da pervenire ad una uniforme distribuzione delle aree destinate a servizi pubblici e viabilità. Per quanto concerne la disciplina delle attività commerciali è stata tenuta nella dovuta considerazione la recente Legge Regionale 18 maggio 2006 N° 5. Fino all’adozione del piano di urbanistica commerciale si fa riferimento alla Deliberazione della Giunta Regionale N° 55/108 del 29 dicembre 2000, della quale sono stati recepiti i criteri per l’individuazione delle aree a destinazione commerciale ed in particolare i corrispondenti criteri di misura delle compatibilità ivi indicate. Per il riordino della viabilità si prevede: Miglioramento ed estensione, tramite il ponte nella via Manzoni, della capacità di collegamento tra la zona Nord e la Zona Sud. La possibilità di collegamento della zona Nord dell’abitato e della S.S. 554 utilizzando il ponte sulla via Manzoni e successivamente la strada comunale per Selargius e un breve tratto della S.S. 387; Individuazione di una circonvallazione esterna che dalla zona Nord in prossimità della zona produttiva consente, in alternativa all’attraversamento del centro abitato, di pervenire direttamente alla provinciale per Elmas; Facilitazione della mobilità da e per il centro abitato con individuazione di una tangenziale esterna che partendo dal ponte tra la via Parrocchia e la Via O. Augusto, percorrendo la Via Costantino Imperatore scende nella zona Sud in aderenza all’area di rispetto del depuratore fognario sino al potabilizzatore, per poi piegare verso la via cagliari e la Via V. Veneto e risalire 4 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione verso la Via Monserrato e la Provinciale per Selargius sino al ponte sulla Via Manzoni. ante). Delle zone agricole si prevede la tutela e valorizzazione, con specifico riferimento, per quanto concerne il quadro normativo, alla applicazione delle Direttive regionali in zona agricola (D.P.G.R. 3 Agosto 1994 N° 228 ) e L.R. 23 Giugno 1998 N° 18 normativa in amteria di agriturismo). Si prevede una edificazione mirata esclusivamente all’uso agricolo, per la realizzazione di una agricoltura moderna capace di sfruttare le trasformazioni in corso e le future opportunità (Centro Agroalimentare). Si inquadara in tal modo l’attività agricola in un contesto più ampio a scala non solo locale o comunque marginale ma proiettata su scala sovraregionale, con terminale di sbocco il Centro Agroalimentare. Nelle zone agricole l’Amministrazione persegue le finalità indicate espressamente nella Deliberazione del Consiglio Comunale n. 69 del 7.12.2004 con la quale è previsto il recepimento delle direttive per le zone agricole, di cui al DPGR n. 228/94. Dette finalità sono le seguenti: a) valorizzazione delle vocazioni produttive delle zone agricole garantendo, al contempo, la tutela del suolo e delle emergenze ambientali di pregio; b) incoraggiamento della permanenza, nelle zone classificate agricole, della popolazione rurale in condizioni civili ed adeguate alle esigenze sociali attuali; c) favorire il recupero funzionale ed estetico del patrimonio edilizio esistente sia per l’utilizzo aziendale che per quello abitativo. Le aree destinate essenzialmente al terziario e ad attività produttive sono attestate in aderenza al tracciato della ex S.S. 131. In esse è prevista la razionalizzazione e l’equilibrio delle funzioni, secondo uno schema ordinato, sia a scala pianificatoria comunale sia a scala pianificatoria sovracomunale con funzioni 5 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione specifiche a scala metropolitana (area vasta) La pianificazione che è stata attuata attraverso apposita Variante al P. di F. introdotta con la Deliberazione del Commissario AD ACTA n. 3 del 17.2.2002, di cui alla pubblicazione nel BURAS n. 31 del 9.9.2002, viene integralmente recepita dal P.U.C.. 1. L'andamento demografico. L'esame dei dati della popolazione residente tra il 1961 e il 2001 evidenzia per il Comune di Sestu un tasso di incremento demografico fortemente superiore a quello verificatosi su base regionale e nel vicino capoluogo. L'esame della Tab. 1 mostra che la popolazione residente del Comune di Sestu è quasi raddoppiata nel periodo 1971-2001, con un incremento pari al 75% circa, mentre nello stesso periodo nell'intera Sardegna si registrava un incremento medio pari al 10,73%. Il fenomeno della crescita demografica di Sestu è peraltro il risultato di una costante tendenza all'aumento nel periodo di osservazione, con un tasso di incremento su base decennale mediamente pari a circa il 20%. Con riferimento al periodo 1971-2001, l'evoluzione della popolazione regionale presenta tassi di variazione alquanto differenti, sempre positivi, anche se decisamente inferiori a quelli riscontrati nel Comune di Sestu. E’ noto che lo sviluppo della popolazione regionale è stato penalizzato dalla presenza di un saldo migratorio negativo alquanto consistente nel decennio 1961-71, che si è ridotto notevolmente nel decennio successivo. Il dato disponibile sull'incremento della popolazione regionale nel successivi periodo 1981-01 (Tab. 1) porta ad escludere una ulteriore consistente crescita del deflusso migratorio. 6 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione È altresì noto, con riferimento al periodo considerato nell'analisi dalla Tab. 1 (1961-2001), che il vicino Comune di Cagliari costituisce il caso esemplare di centro urbano inizialmente dotato di una forte carica di attrazione demografica il quale, raggiunto il suo massimo sviluppo, non solo non riesce a crescere ulteriormente, ma perde progressivamente le posizioni precedentemente raggiunte, anche a ragione dell'autonomia concessa alle frazioni. Le ragioni del declino demografico del Comune di Cagliari non paiono comunque imputabili al venir meno delle opportunità di ordine economico e sociale che ne avevano giustificato il precedente rapido e consistente sviluppo, quanto alla sua limitatezza territoriale. I ristretti limiti territoriali del Comune di Cagliari, non solo hanno reso impossibile un'ulteriore espansione della sua popolazione residente, ma ne hanno favorito la riduzione, in virtù delle migliori alternative di impiego del territorio che nel frattempo erano venute maturando. Ciò significa che contemporaneamente la popolazione è venuta operando le sue scelte localizzative nei centri viciniori al Comune di Cagliari e su esso economicamente gravitanti, in relazione al grado di minore saturazione territoriale in essi registrato. Come evidenziato dalla Tab. 2 il fenomeno ha riguardato principalmente i comuni di Quartu S.E., Selargius e Assemini, la cui crescita nel periodo 1971-2001 ha portato gli abitanti ad un numero più che doppio, ma ha interessato seriamente anche i comuni di Sestu, Settimo, Sinnai e Maracalagonis i cui abitanti, nel medesimo periodo sono risultati poco meno che raddoppiati. 2. La dinamica demografica prevista. Nell'analisi demografica del Comune di Sestu, negli anni dal 1961 al 2007, sono state considerate la consistenza e la dinamica in ragione d'anno della popolazione residente, del saldo naturale e del saldo migratorio. Sono stati altresì calcolati i tassi di incremento naturale e migratorio 7 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione corrispondenti (Tab. 3). Le proiezioni demografiche sono state elaborate fino all'anno 2017 e sono state effettuate sulla base dei dati annuali concernenti la popolazione residente per la serie storica 1961-2007. Il calcolo è stato fondato sulla base dei dati concernenti la popolazione residente al 31 dicembre di ciascun anno. I coefficienti della curva interpolante e del coefficiente di correlazione sono riportati in calce alla Tab. 4. Il calcolo del trend è utilissimo al fine di individuare la tendenza di fondo del fenomeno analizzato quando si tratta di formulare previsioni demografiche. Si può osservare nella figura che segue, che illustra con linea a tratti i dati della serie storica e con linea continua quelli della curva polinomiale (di quinto grado) interpolante, come l’andamento della curva di crescita abbia invertito la propria concavità a partire dal periodo fra il 1992 ed il 1995, e risulti da circa dieci anni costantemente concava verso l’alto con un incremento costante del ritmo di crescita. La curva di interpolazione, estesa sino all’anno 2017 evidenzia il raggiungimento di 26.953 abitanti (vedi anche la tabella N. 4). Il “coefficiente di correlazione”, come peraltro l’andamento molto prossimo delle due curve (serie storica e interpolante) fa intuire è praticamente pari all’unità, denotando una precisione molto elevata del calcolo (vedi Tab. 4). Nel seguito si adotterà cautelativamente il valore di 26.950 abitanti per la popolazione prevista alla data di scadenza del P.U.C. 8 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione 30000 25000 abitanti 20000 15000 10000 5000 0 1970 1980 1990 2000 2010 anni 3. La popolazione residente e la struttura familiare. La Tab. 5 riporta, in relazione ad una serie di anni presi in considerazione (dal 1987 al 2007) il rapporto tra abitanti residenti e numero di famiglie al 31 dicembre di ciascun anno. Come risulta agevole constatare il numero di componenti per nucleo familiare risulta in costante diminuzione. Il fenomeno è evidentemente da correlare a cause di vario tipo. La prima è la diminuzione delle nascite, causata principalmente dalla assenza di attenzione da parte governativa verso i sacrifici (non solo economici) delle coppie che decidono di avere figli. Si consideri inoltre: la diminuita tendenza giovanile al matrimonio con il fenomeno crescente della scelta di vita da «single» a causa di ridotte opportunità di lavoro, l’incremento della vita media con il costituirsi sempre più numeroso di nuclei familiari di sole persone anziane etc. 9 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Come appare evidente dall'esame della Tab. 5, il fenomeno della riduzione crescente del numero di componenti per nucleo familiare è destinato a mantenersi nel prossimo futuro. 4. Fenomeni che sosterranno la crescita economica e demografica del comune di Sestu I dati relativi all’incremento della popolazione prevedibile nel Comune di Sestu, per il periodo di validità del P.U.C., risultano certamente affidabili in relazione a tutta una serie di fattori di sviluppo già in atto. In effetti nel comune di Sestu il fabbisogno abitativo è determinato sia dalla domanda interna sia da quella esterna proveniente dall’hinterland e dal cagliaritano. In questi ultimi 10 anni si è riscontrato un tumultuoso incremento delle attività economiche presenti a Sestu oltre allo sviluppo di nuove iniziative al contorno. Questa notevole attività produttiva ha contribuito nel recente passato e contribuirà sicuramente nel futuro alla conferma del trend positivo di crescita del numero di abitanti di Sestu, peraltro sempre con percentuali di crescita largamente superiori a quelli medi regionali e provinciali. Le considerazioni che seguono portano, per via diversa, alla determinazione della presumibile crescita di residenti nel prossimo decennio, da affiancare alla curva di estrapozione del paragrafo 2 a titolo di validazione. La stima del fabbisogno abitativo può essere condotta analizzando i diversi fattori che contribuiscono a formare la domanda di nuove aree da destinare all’espansione edilizia residenziale. Fra questi, quelli che maggiormente concorrono sono: 1) L’incremento naturale della popolazione; 2) L’incremento di richiesta per il sostenuto sviluppo economico; 3)L’incremento di richiesta per lo sviluppo infrastrutturale. Altri elementi, quali ad esempio la carenza funzionale del patrimonio edilizio dovuto a famiglie in coabitazione o dalle esigenze di sostituzione del patrimonio edilizio obsoleto, concorrenti alla formazione di domanda per nuove residenze, non sono stati oggetto di approfondimento diretto in quanto di difficile reperimento, anche da dati ufficiali. Del possibile fabbisogno derivante da questi fattori si può tener conto forfetariamente in via prudenziale maggiorando eventualmente il fabbisogno abitativo di seguito determinato. 1)Fabbisogno determinato dal saldo naturale Considerando i dati della Tabella N° 3 risulta evidente che l’incremento naturale (differenze fra nati e morti) presenta un trend positivo in termini assoluti e sostanzialmente stabile in termini percentuali, con un valore medio di circa 0,008002 % nel decennio 1998-2007. Ammettendo la medesima stabilità nel prossimo decennio, a partire dalla popolazione di 18.829 abitanti, si può pervenire ad una stima per difetto (in quanto la popolazione è considerata costante e non crescente) dell’incremento demografico per saldo naturale: 18.829 x 0,00800 x 10 = 1.506 abitanti. 2)Fabbisogno determinato dal sostenuto sviluppo economico La valutazione del fabbisogno addizionale dovuto a domanda esterna è certamente di assai difficile determinazione. Essa dipende tuttavia nel caso di Sestu principalmente da dati oggettivi, rappresentati dal notevole sviluppo economico che nel suo territorio si sta verificando e che rendono conveniente la residenza a Sestu per coloro che da detto sviluppo sono coinvolti. Si cita in primo luogo il Centro Agroalimentare, in fase di ultimazione in località «Magangiosa». Per il Centro Agroalimentare, previsto da un apposito Piano Integrato d’Area, è stato stipulato nel mese di 10 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Settembre del 1997 l’apposito Accordo di Programma, ai sensi del combinato disposto della Legge 9.6.1990 N° 142 e delle Leggi Regionali 26.2.1996 N° 14 e 21.12.1996 N° 37. L’investimento previsto era di circa 31 miliardi di vecchie Lire per quanto concerne le opere di urbanizzazione primaria (fondi regionali) e di circa 90 miliardi di vecchie Lire per le opere da realizzarsi da parte della società privata Centro Agroalimentare del Campidano Srl. Il tutto al netto del costo delle aree su cui sorge il complesso (circa 50 Ha) e che, nella gran parte, sono state conferite dal comune di Sestu. Tenuto conto che la redditività dell’investimento, in termini di posti di lavoro, che deriverà dall’intervento è raffrontabile a quello di iniziative analoghe, come le varie «Città Mercato» etc (ovvero circa 60 milioni di vecchie Lire per posto di lavoro) si ritiene ragionevole stimare che il Centro Agroalimentare comporterà la creazione di circa 2000 nuovi posti di lavoro. Ad essi debbono aggiungersi i posti prevedibili nell’indotto (es.: nei trasporti, nelle pulizie, nella vigilanza etc.) Sicché può ritenersi che il numero di nuovi posti di lavoro potrà essere di circa 2500. Tenuto conto dei nuclei familiari corrispondenti a tali posti di lavoro, anche nell’ipotesi di considerare che in un nucleo familiare più componenti possano risultare occupati direttamente o indirettamente nel centro Agroalimentare, la popolazione globalmente coinvolta non potrà risultare inferiore alle 7500 persone. Ipotizzando che il 20% di detta popolazione possa, per comodità di spostamento, cercare sistemazione nel Comune di Sestu, in quanto il più vicino al posto di lavoro, risulta che nel periodi di validità del P.U.C. a motivo della prossima apertura del centro Agroalimentare, potrà aversi un incremento di popolazione di circa 1.500 abitanti. Ulteriori posti di lavoro (di difficile quantificazione) potranno derivare, come indotto, dall’impulso che l’attività agronomica potrà trarre dal disporre in loco di una simile struttura di conferimento, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari. Forfettariamente si stima tale crescita, nel decennio di validità del P.U.C., in circa 400 abitanti Un ulteriore elemento di crescita sarà certamente il complesso, parzialmente realizzato in tempi recenti ed in fase di ultimazione, denominato “Corte del Sole”. Tale insediamento, secondo la società Policentro che lo ha realizzato, produrrà circa 2200 nuovi di lavoro, di cui 1000 direttamente e 1200 nell’indotto. Anche in questo caso, tenuto conto dei nuclei familiari corrispondenti a tali posti di lavoro, anche nell’ipotesi di considerare che in un nucleo familiare più componenti possano risultare occupati direttamente o indirettamente, la popolazione globalmente coinvolta non potrà risultare inferiore alle 6600 persone. Ipotizzando che il 25% di detta popolazione possa, per comodità di spostamento, cercare sistemazione nel Comune di Sestu, in quanto il più vicino al posto di lavoro, risulta che nel periodi di validità del P.U.C. a motivo della totale apertura della “Corte del Sole”, potrà aversi un incremento di popolazione di circa 1320 abitanti. L’ulteriore elemento di crescita da considerare è rappresentato dai nuovi insediamenti produttivi previsti nelle aree di “Servizi con Attrezzature Mercantili” e nelle cosiddette “Fasce Polifunzionali” di cui al Piano Territoriale di Coordinamento C.A.S.I.C. Dette aree, a seguito della variante alla SS 131 in territorio di Sestu, sostanzialmente hanno definito un nuovo agglomerato artigianale, commerciale ed industriale tra i più cospicui della regione, riguardando un’area di circa 950 ettari. Si suppone, prudenzialmente, che l’edificazione nel prossimo decennio possa riguardare solo il 30% del totale delle aree interessate. Considerando gli standard di cessioni e di edificazione validi dette zone produttive (ovvero: ovvero cessioni in misura del 10% della superficie di intervento, più la viabilità e che si edifichi una superficie lorda di pavimento non superiore al 50% della superficie di lotto) si può stimare prudenzialmente l'edificazione produttiva nel decennio in circa 1.155.000 mq. Ipotizzando un parametro di riferimento medio di 1 addetto ogni 500 mq si ottengono 2300 unità. Ipotizzando che il 30% di essi possa gravitare su Sestu per comodità di trasporti, considerando ancora nuclei familiari di tre persone, si perviene ad una stima prudenziale di circa 2070 abitanti che hanno probabilità di insediarsi a Sestu nel decennio di validità del P.U.C. Sommando i dati precedenti risulta una stima (presumibilmente in difetto) di circa 5290 nuovi abitanti che potranno derivare dalle nuove opportunità di sviluppo economico. 3) Fabbisogno determinato dallo sviluppo infrastrutturale Elemento che può indurre crescita a Sestu, da tenere nella dovuta considerazione, è il completamento della nuova sede delle Facoltà di Scienze Naturali, Fisiche e Matematiche e di Medicina dell’Università degli Studi di Cagliari e dall’annesso nuovo Policlinico, in fase di ultimazione in Comune di Monserrato a poca distanza dall’abitato di Sestu, che potrà ulteriormente comportare una crescita della domanda di abitazioni per residenti e di case in affitto (ad es. per studenti fuori sede). 11 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Vanno poi considerati il riassetto viario e ferroviario sia dell’area metropolitana di Cagliari sia della rete viaria a scala regionale, che renderanno la residenza a Sestu appetibile in relazione alle facilitazioni di collegamento con il capoluogo e con i comuni dell’hinterland. Fra i primi si citano sia la realizzazione della metropolitana leggera sia la realizzazione del sovrappasso sulla S.S. 554 per la provinciale Sestu-Monserrato all’altezza del policlinico universitario, che renderanno raggiungibile da Sestu il centro di Cagliari in meno di dieci minuti. Fra i secondi si citano il nuovo assetto, già realizzato, della S.S. 131, il nuovo tracciato della S.S. 554, cosiddetta Circonvallazione di Cagliari che collegherà la S.S. 131 dal rondò in agro di Sestu - diramazione per S. Sperate - con la S.S. 125 Orientale Sarda. La quantificazione dell’incremento di popolazione che potrà derivare al Comune di Sestu nel periodo di validità del P.U.C. dai precedenti elementi di crescita può effettuarsi solo forfettariamente. Prudenzialmente si pone in conto un ulteriore incremento di popolazione nel decennio di validità del P.U.C. di circa 1000 abitanti. In forza dell’incremento naturale di abitanti, dell’incremento di abitanti presumibile in forza dei nuovi insediamenti e modificazioni del tessuto produttivo, dell’incremento in forza delle modificazioni infrastrutturali al contorno si può prevedere pertanto un incremento di popolazione di circa 7.796 abitanti nel decennio 2007-2017. Sommando il suddetto incremento alla popolazione residente alla data del 31 dicembre 2007 pari a 18.829 abitanti si perviene ad una popolazione complessiva alla fine del decennio pari a 26.625 abitanti, poco differente da quella dedotta con estrapolazione diretta di circa 26.900. 5. Il dimensionamento dell’aggregato urbano N.B. – Nel dimensionamento non sono separati gli abitanti insediabili in zona B1da quelli della zona “A – Centro di antica e prima formazione” (in origine B1) di cui alla cartografia del PUC. La classificazione come zona “A – centro di antica e prima formazione” di parte della originaria zona B1, è stata effettuata a seguito di specifica prescrizione contenuta nella verifica di coerenza di cui alla Determinazione N° 2564/DG del 24.11.2009 emessa dalla Direzione Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia della RAS. Si verifica il dimensionamento dell’aggregato urbano, in termini di abitanti insediabili, a partire dalla determinazione del numero di abitanti insediabili nelle singole zone omogenee. La determinazione del numero di abitanti insediabili in zona B di completamento non può effettuarsi applicando lo standard di 100 mc/ab, in quanto detto valore non è riscontrabile nella realtà socio economica di Sestu. Per tale motivo è stata effettuata una estesa indagine sul territorio, con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico Comunale e dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Sestu, volta alla determinazione del reale valore dello standard da applicare alla determinazione della popolazione insediata in zona B. La detta indagine ha comportato: la determinazione di un campione rappresentativo di isolati (scelti in modo da rappresentare sufficientemente sia le zone più centrali ed antiche sia quelle più periferiche) la cui estensione è pari a circa un terzo della superficie totale della zona B di completamento (vedi Allegato N° 6) ; la determinazione, effettuata a mezzo di una ditta specializzata, dei volumi realizzati in ciascun isolato preso in considerazione; 12 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione la determinazione, effettuata sulla scorta degli stati di famiglia, degli abitanti insediati in ciascun comparto; infine la determinazione dello standard (mc/ab) relativo a ciascun isolato. Si è accertato (vedi Tabella 6) che lo standard è mediamente di circa 300 mc/ab nelle zone più antiche del centro urbano, mentre risulta di circa 240÷250 mc/ab nelle zone più periferiche, con un indice medio complessivo, esteso all’intero campione di circa 290 mc/ab. In detta volumetria sono compresi anche i volumi non espressamente destinati alla residenza. Inoltre sono considerate le unità immobiliari non occupate e le unità nelle quali si verificano fenomeni di coabitazione. Si ipotizza che il progressivo fenomeno di sostituzione del vecchio tessuto edificato porti ad una diminuzione dello standard medio e appare ragionevole ritenere che esso tenderà, nell’arco di validità del piano, ad assestarsi verso i valori che si riscontrano nel tessuto urbano periferico e di più recente realizzazione, ovvero su valori di circa 250 mc/ab (intendendo questo valore, in analogia a quanto prima detto, come comprensivo delle volumetrie non espressamente residenziali, dei volumi non occupati e di quelli soggetti a coabitazione). Premesso quanto sopra per quanto concerne il numero di abitanti insediabili nelle zone B di completamento, si considerano le superfici complessive delle zone B1 e B2 e il comune indice di edificabilità fondiaria di 3,0 mc/mq, in base a cui risulta possibile determinare le volumetrie complessive in rispettivi mc 710.059 e mc 2.469.639 (si vedano le Tabelle Allegato N° 7/a e 7/b). Si perviene ad una cubatura complessiva di mc 3.179.698. Deriva in conseguenza nelle zone B di completamento una potenzialità insediativa di circa 12.719 abitanti. La determinazione del numero di abitanti insediabili in zona di espansione C1 non può effettuarsi applicando lo standard di 100 mc/ab, in quanto detto valore non è riscontrabile nella 13 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione realtà socio economica di Sestu, ivi compresi gli interventi di edilizia economica e popolare (PEEP). Per tale motivo è stata effettuata anche per le zone di espansione una indagine sul territorio, con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico Comunale e dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Sestu, volta alla determinazione del reale valore dello standard da applicare alla determinazione della popolazione insediata in zona di completamento compresi i PEEP. La detta indagine ha comportato: la determinazione di un campione rappresentativo di isolati; la determinazione, effettuata a mezzo dell’esame delle Concessioni edilizie, dei volumi realizzati in ciascun piano di lottizzazione; la determinazione, effettuata all’Ufficio Anagrafe del Comune, degli abitanti insediati in ciascuna lottizzazione; infine la determinazione dello standard (mc/ab). Si è calcolato sulla scorta dei dati a disposizione (vedi Tab. 8) che lo standard è mediamente di circa 167 mc/ab. In detta volumetria sono compresi i volumi destinati a opere pubbliche (10% della volumetria complessivamente insediabile in zona di espansione) e i volumi connessi con la residenza (20% della volumetria complessivamente insediabile in zona di espansione). Nel seguito prudenzialmente si assume per le zone di espansione uno standard di 140 mc/ab, intendendo questo valore come comprensivo anche delle volumetrie pubbliche e delle volumetrie per servizi connessi con al residenza. Al fine di ulteriormente supportare l’uso dell’indice di 140 mc/ab per il calcolo della popolazione insediata nei comparti attuati si è provveduto al recupero del dato statistico ufficiale (ISTAT) sui volumi occupati dai residenti (al netto dei volumi non occupati da residenti o vuoti) relativi agli ultimi due censimenti (1991 e 2001). Si consideri che per quanto concerne il Censimento del 1991 da fonte ISTAT si deducono i seguenti dati: Abitanti: 12.182 Abitazioni occupate da persone residenti: 3.275 14 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Superficie (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti: Superficie media (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti: Numero totale di famiglie: Numero medio di componenti per abitazione: 363.065 110,80 3.300 3,692 I dati corrispondenti del Censimento del 2001 sono i seguenti: Abitanti: Abitazioni occupate da persone residenti: Superficie (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti: Superficie media (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti: Numero totale di famiglie: Numero medio di componenti per abitazione: 15.223 5.011 515.410 102,86 5.045 3,038 Come appare evidente la superficie (in mq) a disposizione di ogni singolo individuo è andata crescendo (in media) di circa il 10% passando dal 1991, dove è pari a 110,80/3,692=30,01 mq, al 2001 dove è pari a 102,86/3,083=33,36 mq. I dati precedenti definiscono valori medi relativi alla totalità degli edifici, in qualunque tempo realizzati prima del censimento corrispondente. Appare evidente che l’incremento rilevato deriva sia dalle maggiori dotazioni di spazi degli edifici di nuova realizzazione realizzati nel decennio 1991-2001 (sia realizzati nelle lottizzazioni delle aree di espansione sia realizzati nelle zone di completamento a seguito di demolizione e ricostruzione) sia dalla contrazione del numero di componenti per nucleo familiare (aumento percentuale del numero dei “single”). Si può osservare che l’incremento di superficie residenziale nel decennio è stata pari a mq 515.410-363.065 = mq 152.345. mentre quello della popolazione di Sestu è pari a 15.223- 12.182= ab 3.041. Supponendo che la popolazione in incremento di 3.041 abitanti abbia occupato tutta la nuova superficie residenziale di 152.345 mq si ottiene un indice di 152.345/3.041= 50,10 mq/abitante. Appare evidente che il dato di 33,36 mq/ab derivante dal Censimento 2001 rappresenta un dato che sottostima la superficie che le nuove abitazioni realizzate nel decennio 1991-2001 nelle lottizzazioni hanno attribuito ad ogni singolo abitante, in quanto comprende tutte le abitazioni realizzate, prima e durante il decennio. Peraltro il dato di 50,097 mq/ab sovrastima la superficie che le nuove abitazioni, realizzate nelle lottizzazioni nel decennio, hanno attribuito ad ogni singolo abitante, in quanto una parte dell’incremento (derivando da interventi di demolizione e ricostruzione) appartiene a popolazione non conteggiata, residente in zona “B” di completamento. Si può dire tuttavia con certezza che la superficie che nelle nuove abitazioni realizzate nelle lottizzazioni nel decennio hanno attribuito ad ogni singolo abitante è compresa fra il valore di 33,36 mq/ab e 50,10 mq/ab. Al fine di minimizzare l’errore, in assenza di altri dati, si può assumere prudenzialmente il valore medio fra i due precedenti, pari a 41,73 mq/ab. Essendo la precedente superficie un dato di superficie netta si perviene la valore lordo incrementandola del 15%. Considerando una altezza di piano (non deducibile dai dati ISTAT) di 3,20 mt si ottiene un volume urbanistico residenziale di 41,73 x 1,15 x3,20 = 153,57 mc/ab. La precedente cubatura rappresenta evidentemente la parte “residenziale”, essendo escluse l’aliquota parte dei “servizi connessi con la residenza” e dei “servizi pubblici”. Stimando detta volumetria in 30,00 mc/ab si perviene ad un indice volumetrico di 183,57 mc/ab, dello stesso ordine di grandezza rispetto a quello di 167 mc/ab calcolato con l’indagine “a campione” della Tab. 8 della Relazione. 15 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Si conclude, alla luce delle precedenti considerazioni, che il dato di 140 mc/ab adottato per il calcolo degli abitanti insediabili in zona C1 appare certamente prudenziale e comunque tale da non poter in alcun modo essere inficiato dalle volumetrie non occupate. Premesso quanto sopra per quanto concerne le zone C1 risulta una superficie complessiva di circa 314.735 mq (si veda la Tabella Allegata N° 9/a). Sulla base dell’ indice territoriale di edificabilità di 1,5 mc/mq e dello standard di 140 mc/ab si determina una popolazione insediabile di 3.372 abitanti. La previsione insediativa per le unità territoriali minime di pianificazione C2 si determina a partire dall’indice territoriale di 1,0 mc/mq, riferito all’area dell’unità minima di intervento. Tenuto conto di una superficie complessiva di 350.451 mq e dello standard di 100 mc/ab si desume una popolazione insediabile di 3.504 abitanti. La previsione insediativa per le unità territoriali minime di pianificazione C3 si determina a partire dall’indice territoriale di 0,8 mc/mq, riferito all’area dell’unità minima di intervento. Tenuto conto di una superficie complessiva di 277.866 mq e dello standard di 100 mc/ab si desume una popolazione insediabile di 2.223 abitanti. La previsione insediativa per le unità territoriali minime di pianificazione C3+S si determina a partire dall’indice territoriale di 0,8 mc/mq, riferito all’area dell’unità minima di intervento (area C3 + area S). Tenuto conto di una superficie complessiva di (79.851,96+37.298,43) = 117.150,39 mq e dello standard di 100 mc/ab si desume una popolazione insediabile di 937 abitanti. La previsione insediativa per le unità territoriali minime di pianificazione C4 si determina a partire dall’indice territoriale di 0,5 mc/mq, riferito all’area dell’unità minima di intervento. Tenuto conto di una superficie complessiva di 212.622 mq e dello standard di 100 mc/ab si desume una popolazione insediabile di 1063 abitanti. Devono inoltre considerarsi i due Piani Integrati (classificati CPI), già approvati 16 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione dall’Amministrazione comunale, nei quali la volumetria è tale da consentire l’insediamento di circa 2.062 abitanti. Infine deve considerarsi la volumetria residenziale realizzata in prossimità della ex SS 131 (ex zona RAI ) in area classificata G1* (precedentemente classificata “I - direzionale mista”) che comporta una volumetria concessionata per residenze di circa 84.255 mc ed una conseguente popolazione insediabile di 842 abitanti. Risulta complessivamente una disponibilità di aree per l’insediamento di circa 26.722 abitanti (numero raffrontabile ai 26.625 abitanti che prudenzialmente si è stimato potranno insediarsi alla fine del periodo di validità del P.U.C.). 6. La dotazione di Standard per Servizi. La popolazione complessivamente insediabile nelle aree classificate B (di Completamento) risulta, come visto in precedenza, pari a circa 12.719 abitanti. Ad essi corrispondono, sulla scorta della dotazione minima di legge di 18 mq/ab, circa 228.942 mq di aree per servizi. La previsione del P.U.C. (vedi Tabella 10/a) è di 229149 mq di aree per Servizi, di cui circa 171.117 mq già nella disponibilità dell’Amministrazione. L’obiettivo è evidentemente, ove possibile, quello di migliorare la qualità della distribuzione delle aree destinate a servizi nelle zone più interne dell'abitato. La Tabella 10/b riporta la ripartizione delle aree S ( zone S1, S2, S3 e S4 ) in relazione a quanto richiesto dall’Art. 6 del D.A. 2266/U del 1983. Al fine di migliorare la dotazione dei servizi, in alcune zone C3 è stata prevista la possibilità di attuazione unitamente a comparti di zone “S” che conferiranno alla lottizzazione una volumetria calcolata sulla base della superficie della zona S con il medesimo indice della zona C3. Per godere 17 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione di detta cubatura, da localizzare nella zona C3 l’area S dovrà essere ceduta gratuitamente al Comune. E’ stato verificato che il valore più elevato dell’indice territoriale nella zona C3 si verifica per l’unità C3+S costituita dai comparti 10 + 67b, aventi superfici rispettive di mq 4.794,32 + 3.553,21. Tenuto conto dell’indice territoriale di 0,8 mc/mq, valido per le due zone, si per la sola zona C3 nella quale tutta la volumetria ammissibile viene realizzata, l’indice territoriale di It = 1,39 mc/mq, inferiore al massimo valore ammissibile di 1,50 mc/mq. La verifica complessiva di soddisfacimento degli standards, relativa a tutte le zone omogenee nelle quali è prevista la destinazione residenziale, è riportata nella Tabella N° 12, allegata alla parte finale della presente relazione. 7. Le unità territoriali minime di intervento. Per quanto concerne l'indice di edificabilità territoriale, attribuito alle aree incluse nelle nuove unità minime di intervento “C”, esso risulta variabile con la sottozona, variando da 1,0 mc/mq nelle zone C2 a 0,8 mc/mq nelle zone C3 (zone semi estensive) per scendere a valori di 0,5 mc/mq nelle zone C4 (zone super estensive o “degli orti e dei giardini”). I suddetti indici consentiranno un edificazione di tipo “estensivo” piuttosto che intensivo, con l’adozione delle tipologie che più risultano consone alla realtà culturale sestese. E’ stata prevista la possibilità, per ciascuna unità minima, di una attuazione autonoma rispetto alle circostanti, con collegamento diretto alla pubblica viabilità esistente. La “pezzatura” dei comparti risulta sufficientemente varia, al fine di consentire interventi di differenti dimensioni. Non è esclusa la possibilità di una utilizzazione esclusivamente commerciale. 18 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione 8. Le potenzialità agricole e le relazioni tra localizzazione insediative e produttive. Il territorio di Sestu si estende per 4.832 Ha, che interessano per circa i 2/3 superfici coltivabili, sia pur articolate in differenti classi di utilizzabilità. Le maggiori potenzialità sotto il profilo agricolo produttivo si riscontrano in corrispondenza delle fasce fluviali dal Rio Sassu e Durci che confluiscono nel Rio Is Cannas e nel Rio Matzeu che attraversa il centro urbano. Altrettanta potenzialità produttiva si riscontra, anche a seguito dell'irrigazione del territorio con impianti realizzati e gestiti dai Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, lungo le fasce fluviali dei Rio di Sestu lungo tutta la sua estensione, dalla zona di S. Gemiliano sino ad ovest della S.S. 131. Le aree residue sono di buona qualità colturale ma prive di irrigazione e pertanto idonee per una agricoltura di tipo asciutto. La viabilità agricola, che interessa soprattutto il settore di territorio comunale che si estende a nord del paese, è attualmente impostata su un sistema di infrastrutture radiocentriche di collegamento con i centri viciniori. Un apposito articolo delle Norme di attuazione disciplina le larghezze stradali minime e le possibilità di realizzazione di recinzioni non solo per le strade pubbliche (vicinali e comunali) ma anche per quelle interpoderali, al fine di pervenire ad un assetto moderno delle infrastrutture di trasporto in zona agricola. 9. Misure di tutela storico - artistica ed archeologica. Le misure di tutela storico-artistica adottate nel P.U.C. riguardano in primo luogo le emergenze riscontrabili nell'abitato, ed in particolar modo nel tessuto residenziale interno di più 19 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione antica edificazione. Per quanto concerne l'abitato si premette che non è attualmente riscontrabile a Sestu un “Centro Storico” che possa considerarsi di pregio sul piano architettonico. Le case campidanesi rappresentavano una forma di architettura povera, sia per materiali sia per tipologia. Per quanto concerne i materiali è noto che le case campidanesi erano state realizzate principalmente con materiali deperibili come i mattoni di terra cruda (costituenti il cosiddetto "ladini"), gli incannucciati (usati per il tetto) etc. La tipologia della "casa a corte" addossata al confine posteriore, con vani areati esclusivamente da un portico anteriore aperto (la "lolla"), priva di servizi, risulta già da molto tempo non attuale. Per i suddetti motivi negli ultimi decenni moltissimi proprietari delle case ricadenti nelle zone più centrali dell'abitato hanno provveduto a demolire e a ricostruire secondo tipologie attuali di fabbricazione. Quanto sopra anche al fine di procedere a rettifiche e, mediante cessioni di aree, ad allargamenti nelle strade (normalmente molto tortuose) su cui tali abitazioni prospettavano. Di fatto, nelle attuali condizioni, le testimonianze del vecchio tessuto edificato sono ormai ridotte a rade emergenze, costituite principalmente da edifici in ladini e da elementi architettonici (archi e portali, architravi, facciate, stucchi etc.). Per tale motivo si è deciso di mantenere, per le zone del tessuto urbano di più antica edificazione, la classsificazione B1 vigente nel P. di F. sin dalla sua iniziale redazione (primissimi anni 70). Si prevede inoltre che per le emergenze di interesse ambientale e storico-artistico presenti in tale zona possa essere richiesto al proprietario, previa valutazione da parte della Commissione Edilizia, il mantenimento o inserimento delle stesse nella nuova edificazione. 20 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Nell’ambito di dette aree, nel rispetto delle recenti disposizioni normative del P.P.R., sono state individuate le aree del “Centro di prima matrice”, prevedendone sia la necessaria definizione cartografica sia la corrispondente normativa. Fra le emergenze esterne all'abitato si segnalano in primo luogo quelle del sito di San Gemiliano (località molto frequentata, specie in periodo estivo, sia per la sua amenità sia per la salubrità dell'aria che deriva dal un clima fresco e ventilato) dove occorre tutelare sia l'antica ed artistica chiesetta campestre titolata al Santo sia le tombe - in parte già portate alla luce - ed i siti, non ancora valorizzati, conseguenti ad insediamenti prenuragici. Per raggiungere tale scopo l'Amministrazione comunale ha in programma lo studio di un apposito Piano di Settore. Infine risulta importante sottolineare la presenza di un sito archeologico in località "Cabriolu Paderi", dove sono state riscontrate tracce di un insediamento prenuragico. Evidentemente il P.U.C. prevede per tale zona la una destinazione di salvaguardia H7, compatibile con l'attività di tipo rurale. 10. Misure di tutela ambientale. Le misure di tutela ambientale previste nel P.U.C. riguardano numerose zone. Alcune di esse sono evidentemente connesse alla salvaguardia dell'alveo e delle golene di espansione del rio Matzeu e del rio Sestu. Esternamente all'abitato l'alveo del rio Matzeu è stato classificato E5, prevedendo evidentemente il mantenimento dello stato attuale e l'assenza di edificazione. Detta destinazione potrà consentire di evitare, per il futuro, anche l'apertura di cave di misto, che nel passato hanno sconvolto l'alveo provocando notevoli danni ambientali. 21 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione L'alveo canalizzato del Rio Matzeu e del Rio Sestu sono classificati H5, e sono assolutamente inedificabili. La "Piazza" realizzata con la copertura del Rio Matzeu a valle del del ponte sul prolungamento della Via Gorizia, in attuazione del P.I. denominato "Ateneo", definirà un punto di incontro e socializzazione per tutta la comunità sestese, rappresentando la cerniera fra le due zone a nord e a sud del rio ed eliminando la dicotomia fra esse derivante dalla presenza del Rio. Altra zona di salvaguardia ambientale è un sito esterno all'abitato, detto "Staini Saliu", nel quale è stata riscontrata la presenza di specie botaniche tipiche del posto e pertanto da salvaguardare, come ad esempio Tamarix Passerinoides, Allium Trifoliatum, Althenia Filiformis Petit e Ruppia Drepanensis Tineo. L'area interessata dallo Stagno è stata classificata H8, e intorno ad essa è stata prevista una fascia di sufficiente larghezza di area agricola classificata E5. 11. Il quadro normativo di riferimento. L'assetto delle infrastrutture. a) Il piano territoriale di coordinamento CASIC. Sestu rientra tra i Comuni soggetti alle norme del Piano Territoriale di Coordinamento del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Cagliari (C.A.S.I.C.). Le principali direttrici definite dalla pianificazione di coordinamento individuavano: - le direttrici di sviluppo del sistema cosiddetto delle "Fasce polifunzionali"; - le aree interessate da Servizi con Attrezzature Mercantili; - le principali infrastrutture viarie a scala territoriale intermedia. L'Amministrazione comunale completato lo studio delle aree individuate dal Piano CASIC unitamente alla revisione dei Piani Particolareggiati disciplinanti l'utilizzo artigianale, commerciale 22 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione e per piccole industrie delle aree a destra della ex SS 131 per chi procede verso Oristano (Piani "Su Moriscau", "Cortexandra" e "Magangiosa"). Detta pianificazione è stata attuata attraverso apposita Variante al P. di F. introdotta con il Piano Particolareggiato adottato in via definitiva con Deliberazione del Commissario AD ACTA n. 3 del 17.2.2002, di cui alla pubblicazione nel BURAS n. 31 del 9.9.2002. Le aree interessate da servizi con attrezzature mercantili impegnano in realtà tutto il settore ricompreso tra l'ex tracciato della S.S. 131 e la S.S.130, e oltre alla pianificazione attuativa richiedono interventi preventivi di tipo strutturale come la realizzazione delle opere di canalizzazione del Rio Matzeu, attualmente inesistenti. Le principali infrastrutture viarie a scala territoriale si limitano a definire la seconda Tangenziale, esterna all'area metropolitana (Nuova 554) che innestandosi sulla Pedemontana del Cixerri dovrebbe proseguire in direzione di Settimo - Sinnai - Maracalagonis per congiungersi dapprima alla S.S. 387 e quindi alla S.S. 125. b) Il piano regionale dei trasporti (1986). Il solo elemento di rilievo per il Comune di Sestu, naturalmente coinvolto nel sistema metropolitano di Cagliari, è costituita dall'ipotesi di metropolitana leggera che, con apposite modifiche al tracciato potrebbe coinvolgere il Comune di Sestu. c) Piano della viabilità provinciale. Anche a livello provinciale nell'area di Sestu, oltre alla già realizzata alternativa di tracciato (con funzione di alleggerimento) alla dorsale regionale S.S. 131 si prevede la realizzazione della seconda circonvallazione metropolitana (nuova 554) in prosecuzione della Pedemontana del Cixerri. d) Piano ANAS di variante alla S.S. 131 23 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Coerentemente alle indicazioni del piano regionale di coordinamento territoriale ed a quelle esplicitate dal piano della viabilità provinciale, l'ANAS ha realizzato la variante della tratta della S.S. 131 ricadente in Comune di Sestu. Tale variante è costituita da una modifica del tracciato per una lunghezza complessiva di km 8,300 e riserva al solo traffico locale, ad uso industriale e commerciale, la tratta esistente, compresa tra il bivio con la S.S. 131 bis ed il bivio per Assemini. Questa variante rende perfettamente attuabili le localizzazioni industriali-commerciali già previste in passato dal Piano C.A.S.I.C. ad ovest della S.S. 131 Area di Servizi con Attrezzature Mercantili). 12. Il collegamento dell'abitato di Sestu con l'area di Cagliari. Il collegamento con la nuova SS 131 risulta attualmente soddisfacente. ‘ possibile arrivare alla SS131 tramite la provinciale per Elmas, la strada comunale “Sa Cantonera” che collega ad Assemini e la provinciale per San Sperate. I primi due necessitano però di interventi radicali di miglioramento risultando in generale di difficile percorrenza. La accessibilità esterna da e per il centro urbano, tenuto anche conto dei programmi di estensione della rete viaria esterna (Nuova circonvallazione di Cagliari e prevedibile Metropolitana leggera), risulta pienamente soddisfacente sia nel settore nord-ovest sia nel settore sud-ovest. Certamente problematico e non ancora risolto appare il collegamento con la S.S. 554. A tale proposito si deve rilevare che la strada provinciale sul prolungamento della via Monserrato è destinata a divenire una delle arterie esterne più trafficate. Quanto sopra sia a motivo della prevista edificazione delle aree di espansione localizzate a Ovest dell'abitato, sia a seguito dell'attuazione dei Piani Integrati "Dedalo" ed "Ateneo" (già autorizzati dall'Amministrazione comunale) sia infine per 24 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione l'apertura del Policlinico Universitario in territorio di Monserrato. La strada già attualmente di sezione insufficiente e dal tracciato tortuoso dovrà essere adeguata al volume di traffico prevedibile in conseguanza di quanto detto. Un miglioramento dei collegamenti fra l'abitato e la S.S. 554, tramite un brevissimo tratto della S.S. 387, potrà ottenersi con costi molto ridotti, prevedendo il completamento del nastro di asfalto nella strada denominata comunale per Selargius. Ad esempio: tutto il traffico prevedibile dalla zona nord dell'abitato e dalle aree di espansione a Nord - Ovest dell'abitato in direzione della SS 554 potrà, tramite l’attraversamento del ponte sulla Via Manzoni per il primo, raggiungere direttamente detta arteria senza, passare per la Via Monserrato. Analogamente per il traffico in verso opposto. 13. La viabilità di ambito urbano. La viabilità nell'ambito dell'aggregato urbano risulterà definita sostanzialmente da una strada tangenziale esterna (con funzioni di decongestionamento del traffico interno), da una serie di arterie interne, con buona capacità di smaltimento del traffico (che si prevede collegheranno il tessuto edificato interno alla detta strada tangenziale), dai tre ponti che consentiranno un efficace collegamento tra le due zone dell'abitato ed in particolare delle arterie principali di dette zone. La soluzione consente di annullare in pratica i vincoli derivanti dai due fattori negativi che caratterizzano il tracciato viario di Sestu: la matrice di impianto urbano con le sezioni stradali estremamente limitate e l'ingombrante presenza dell'alveo del Rio Matzeu. costituiscono dei vincoli notevolissimi per la razionalizzazione del sistema viario interno. La nuova tangenziale oltre ad assolvere la funzione di alleggerimento della pressione veicolare sulla viabilità interna del centro abitato assolverà anche la delicata funzione di collante tra 25 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione le "nuove espansioni" esterne e, in particolare, consentirà la realizzazione delle opere necessarie a regolarizzare e affrancare da problemi idrologici le suddette aree di espansione localizzate nel P.U.C. a Ovest dell'abitato (zona “Su Pardu”). In particolare, la sezione stradale è prevista di metri 20,00, con la possibilità di realizzare due corsie per senso di marcia ed aiuola centrale. Il sistema delle infrastrutture viarie cosi impostato consentirà inoltre di fornire valide e numerose possibili alternative al sistema della circolazione interna al paese. La scelta, a parità di garanzie di smaltimento e sicurezza del traffico veicolare, potrà effettuarsi in base a considerazioni di differente natura (ad esempio: la più idonea al traffico pedonale, la più efficiente per la migliore distribuzione commerciale etc). 14. Caratteristiche idrogeologiche del territorio. Il territorio comunale risulta interessato per la gran parte dal bacino imbrifero del Rio Matzeu, che assume differenti denominazioni (ad es. Rio Cannas, Rio Cannedu etc ) lungo il suo percorso. A questo bacino devono aggiungersi i due minori che appartengono rispettivamente al Rio Sestu (tributario del Rio Matzeu) ed al cosiddetto Rio Su Pardu (risultato del ruscellamento superficiale di falda, che in determinate condizioni di imbibimento del terreno può verificarsi), traccia attuale del percorso, in ere geologiche remote, del Rio Matzeu. Al fine di una valutazione seria e complessiva delle condizioni idrogeologiche delle aree dell’aggregato urbano devono considerarsi tutti e tre questi bacini. Il Rio Matzeu presenta un percorso sinuoso che condiziona in modo serio l’edificabilità sia nell’aggregato urbano sia nella zona produttiva in prossimità della ex S.S. 131. Il Rio è stato oggetto di diversi interventi di sistemazione, in particolare nella tratta interna all’abitato e nella 26 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione tratta esterna ad esso, fra la confluenza con il Rio Sestu e la ex S.S. 131(dove prende il nome di Rio Cannedu). La sistemazione di detta tratta è stata effettuata in quegli anni con riguardo alla portata di piena ordinaria. Quanto sopra in considerazione del fatto che il Rio Cannedu scorreva, una volta oltrepassato l’abitato, in piena campagna, ovvero in zona inedificata ove potevano consentirsi le esondazioni con rischi minimi di perdita di vite umane. La sistemazione di inalveamento del Rio Sestu, che scorre a Nord dell’abitato in una zona praticamente priva di pendenza, è stata effettuata, ugualmente in condizioni di inedificazione di dette aree, e pertanto, stante l’utilizzo meramente agricolo, con minimi rischi di perdite di vite umane, per la portata ordinaria. Recentemente, con progetto del 1989, è stato effettuato la prima parte di un intervento di sistemazione della tratta del Rio Matzeu a monte dell’abitato. L’intervento prevede l’inalveamento del Rio con la creazione di una savanella a ridosso del costone denominato «Margini Arrubiu» e la creazione di una arginatura in terra mediante la quale risulta possibile affrancare buona parte dell’attuale golena da rischi di esondazione. La sistemazione è stata effettuata con riguardo alla massima portata di piena prevedibile calcolata dai progettisti in circa 610 mc/sec (con probabilità di ritorno di circa 1300 anni). (La portata con probabilità di ritorno centennale è stata calcolata in 305 mc/sec e quella con probabilità di ritorno ventennale in 200 mc/sec). Infine sono in fase di finanziamento i lavori di inalveamento del Rio Matzeu nella tratta compresa fra la ex S.S. 131 e la S.S. 130 (a valle della S.S. 130, in aderenza alle nuove edificazioni dell’abitato di Elmas) i lavori sono stati già completati. Detti lavori hanno certamente carattere di urgenza in quanto la condizione di «rigagnolo» del Rio, costretto a scorrere limitato in una cunetta determinano, a valle del ponte sulla ex S.S. 131, un «tappo» che in caso di piena eccezionale potrebbe risultare estremamente pericoloso. Si avrebbe in prossimità del ponte un «effetto diga», 27 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione con il ricrearsi delle condizioni già verificatesi nel 1946, aggravate dal fatto che attualmente la zona non è più agricola ma sede di fitta edificazione artigianale - commerciale. Inoltre la sistemazione è necessaria in conseguenza della prossima edificazione delle aree comprese fra la ex S.S. 131 e la S.S. 130 a destinazione “Servizi con Attrezzature Mercantili”. Nell’attesa della realizzazione delle opere occorrenti alla messa in sicurezza delle aree a rischio idraulico vigono i vincoli introdotto dall’autorità regionale con la Deliberazione G.R. N° 54/33 del 30/12/2004, approvata con Decreto dell’Assessore LL.PP. della RAS N° 3 del del 25/2/2005 - BURAS N° 8 del 11/3/2005) Nella cartografia in scala 1:10.000, 1:4.000 e 1:2.000 allegata al PUC sono riportate le perimetrazioni delle aree del territorio comunale soggette a rischio idraulico e di frane quali risultano dalla cartografia allegata al PAI adottato con Deliberazione G.R. N° 54/33 del 30/12/2004 e approvato con Decreto dell’Assessore LL.PP. della RAS N° 3 del del 25/2/2005 (BURAS N° 8 del 11/3/2005) e le successive modifiche introdotte con la Variante al P.A.I. autorizzata con Deliberazione della Giunta regionale N° 30/31 del 02.08.2007. Sono inoltre recepite le limitazioni d’uso prescritte dalle Norme di Attuazione del PAI sia per gli ambiti a pericolosità idraulica sia da frana in dette aree. Il fenomeno di ruscellamento di falda, che può presentarsi in occasione di piogge molto abbondanti, e che consegue al totale imbibimento del terreno, generando il cosiddetto Rio Su Pardu non è considerato dalla normativa del PAI, ma non può evidentemente essere trascurato. Si ritiene che esso possa comunque essere risolto , con l’effettuazione di uno studio e la realizzazione degli interventi occorrenti nel rispetto delle procedure previste dal PAI per le aree non perimetrate. Si presume che potrà essere necessaria la: Realizzazione di opere di captazione delle acque di ruscellamento occasionale nella parte più a 28 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione monte, attraverso canali trasversali appositi; canalizzazione delle acque di poggia mediante apposite opere in prossimità della viabilità della larghezza di venti metri prevista nell’ambito della edificazione delle aree; proibizione della realizzazione di scantinati, che diversamente potrebbero impedire il deflusso sotterraneo delle acque di falda, provocandone il ristagno. Altri interventi che lo studio, da effettuare nel rispetto della normativa del PAI, potrà indicare. Nelle more della realizzazione degli interventi di cui sopra appare opportuna l’adozione di misure cautelative e di salvaguardia per le aree a rischio idrogeologico. 15. Compatibilità ambientale - Schemi Le linee generali di riqualificazione e compatibilità ambientale sono il risultato delle analisi sullo stato dell’ambiente, tenuto anche conto degli aspetti inerenti le caratteristiche del suolo e soprassuolo unitamente alle caratteristiche idrologiche del territorio. Infatti sono state esaminate, da un lato le caratteristiche relative alla morfologia , alla vegetazione, ai suoli e all’idrografia e dall’altro le componenti legate alle funzioni connesse alle infrastrutture viarie programmate. In particolare sono state analizzate nel dettaglio le aree destinabili a verde: sia quelle aderenti la viabilità, sia quelle interstiziali, sia quelle al centro dell’abitato e localizzate sul Rio Matzeu (comprese fra la nuova arginatura del Rio ed il vecchio argine che fiancheggia la Via Piave). Con riferimento alle aree destinate a verde, presso le fasce stradali, sia laterali (aderenti al marciapiede e nelle scarpate) sia mediane, si prevedono interventi strutturali e piantumazioni idonee a umanizzare i tracciati e minimizzare l’impatto acustico e visivo sulle zone residenziali adiacenti. 29 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione L’intervento di arredo vegetale potrà operarsi ad esempio con l’uso di alberi di alto fusto con funzioni di ombreggiatura nelle fasce laterali e di essenze arbustive con fioritura a colori vivaci (es. oleandri) con funzioni di mascheratura, abbellimento e decorazione. Gli interventi precedenti si raccomandano in particolare per la viabilità da realizzarsi nelle “unità minime di intervento” (zone C2) e nella nuova tangenziale esterna. Per quanto concerne le aree golenali del Rio Matzeu e le arginature in terra in aderenza ad esso si raccomandano interventi di recupero ecologico e naturalistico con piantumazioni arbustive e floreali tipiche della flora mediterranea (macchia) preceduti da interventi architettonici con minimi movimenti di materie, volti esclusivamente ad ondulare la superficie del terreno. Gli studi condotti hanno consentito di individuare le seguenti tipologie di interesse, volte a mitigare gli impatti percettivi ed a rendere compatibili gli interventi programmati con l’ecosistema ambiente. - Tipologia N° 1: sfondo vegetale. È costituita da una tipologia verde da configurarsi come bosco lineare, formato da moduli accoppiati su maglia quadrata con sesto di impianto 10 m x 10 m. Detta tipologia è da usarsi nelle aree di frangia poste a ridosso degli assi cinematici principali, esistenti e programmati. - Tipologia N° 2: vegetazione naturale. L’areale da interessare all’impianto di vegetazione naturale è disposto principalmente nelle aree che si recupereranno dalla golena del Rio Matzeu. Tali areali saranno principalmente costituiti da una macchia arbustiva disposta irregolarmente su impianto non geometrico. - Tipologia N° 3: siepe lineare. 30 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Consiste di un cordone artificiale di terreno, coperto prevalentemente da essenze arbustive, con funzioni di area spartitraffico da localizzare nella viabilità principali delle zone C2 e nella tangenziale esterna. 31 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione 32 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione 33 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Appendice: TABELLE 34 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Tabella n° 1 Evoluzione popolazione residente dal 1961 Variazioni 1971Variazioni 1981Censimento Variazioni 1981 1991 Censimento Censimento Censimento 1971 1981 1991 valori valori valori 1961 valori % valori % valori % assoluti assoluti assoluti 6.739 1.991 29.54% 8.730 1.831 20.97% 10.561 1.621 15.35% 12.182 19611971 Sestu Cagliari Sardegna 183.784 39.592 21.54% 223.376 10.472 1.419.438 54.362 3.83% 1.473.800 75.375 4.69% 5.11% 233.848 1.549.175 - 30.594 -13.08% 88.530 5.71% 203.254 1.637.705 Variazioni 19912001 Censimento 2001 valori valori % assoluti 3.041 24.96% 15.223 - 39.005 -19.19% - 5.825 - 0.36% 164.249 1.631.880 35 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Tabella n° 2 Popolazione Residente Sestu Elmas Cagliari Monserrato Quartucciu Selargius Quartu S. Elena Assemini Settimo S. Pietro Sinnai Maracalagonis 1971 8730 1981 10561 223373 233848 1991 12182 7348 204237 12110 30700 11627 3583 8799 4164 18245 43896 16830 4792 11229 5180 9599 23031 61636 20491 5524 13086 5928 2001 15223 7930 1642498 20829 10766 27440 68040 23973 5949 15235 6731 Cagliari è comprensiva anche della popolazione delle frazioni in taluni casi 36 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Popolazione e movimento anagrafico nel comune di Sestu dal 1961 al 2007 Saldo anni 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Naturale Migratorio 140 111 210 149 167 195 186 179 146 -71 52 39 73 -1 39 112 9 64 171 200 201 173 138 163 171 147 160 23 43 86 117 73 47 59 21 47 107 83 130 127 82 130 86 42 165 92 181 61 90 111 19 46 70 24 80 49 85 78 52 73 112 87 98 113 111 80 126 170 195 181 96 212 157 210 106 218 288 241 309 377 420 383 526 502 382 494 Popolazione 6777 6846 7009 7258 7480 7646 7880 8178 8366 8576 8739 8933 9176 9463 9753 9964 10174 10404 10572 10779 10570 10769 11033 11224 11441 11634 11783 11915 12027 12216 12182 12358 12619 12861 13149 13307 13598 13998 14326 14733 15223 15754 16336 16988 17660 18237 18829 Tasso d'incremento naturale Tasso Migratorio 0.02066 0.01621 0.02996 0.02053 0.02233 0.0255 0.0236 0.02189 0.01745 -0.01048 0.0076 0.00556 0.01006 -0.00013 0.0051 0.01421 0.0011 0.00765 0.01957 0.02239 0.02190 0.01828 0.01415 0.01636 0.01681 0.01413 0.01513 0.00263 0.00481 0.00937 0.01236 0.00748 0.00472 0.00580 0.00202 0.00445 0.01012 0.00771 0.01178 0.01132 0.00717 0.01117 0.00730 0.00352 0.01372 0.00870 0.01681 0.00553 0.00802 0.00970 0.00163 0.00390 0.00587 0.00200 0.00657 0.00397 0.00674 0.00606 0.00395 0.00549 0.00824 0.00622 0.00684 0.00767 0.00729 0.00507 0.00771 0.01001 0.01104 0.00993 0.00788 0.01715 0.01244 0.01633 0.00806 0.01638 0.02118 0.01722 0.02157 0.02559 0.02759 0.02431 0.03219 0.02955 0.02163 0.02709 Tabella N° 3 37 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Popolaz. al 31 dic. anni Popol. 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 18237 18829 19207 19894 20622 21391 22202 23058 24428 24909 25906 26953 Equazione interpolante della popolazione: y= A + B*x + C*X^2 + D*x^3 + E*x^4 + F*x^5 A = -674933856,6543 B = 644612,288419637 C = -30,5494862306998 D = -0,07100519709203 E = -0,0000175179447 F = 0,00000001113284 Coefficiente Corr.: 0,9947565 Tabella N° 4 38 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Rapporto abitanti per famiglia anno abitanti famiglie abitanti/famiglie 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 11783 11915 12027 12216 12182 12358 12619 12861 13149 13307 13598 13998 14326 14733 15223 15754 16336 16988 17660 18237 18829 3239 3270 3331 3367 3.638 3.644 3.611 3.628 3483 3519 3593 3731 3870 4065 4289 4464 4732 4997 5303 5595 5994 6424 6842 7231 3.599 3.586 3.579 3.524 3.439 3.345 3.264 3.209 3.113 3.046 2.971 2.920 2.834 2.749 2,665 2,604 Tabella N° 5 39 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Tabella N° 6 Tassello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 62 70 72 73 74 75 76 77 78 79 81 82 83 84 85 86 91 92 93 94 95 96 98 TOTALE N° PUC 49 50 22 26+27 21 25 6 7 9 11 95 96 97 204+205 206 195 194 191 196 192 193 198 190 189 187 188 186 185 183 113 116 112 114 115 119 118 121 120 126+125 124 122 129 130 131 134 137 138 135 136 103+104 123 65 64 63 59 57 60 8 56 53 69 72 74 71 61 +70+73 31 33 34 36 16 37 44 Superficie 10.204,98 5.912,22 4.701,92 4.489,15 2.769.71 2.681,10 4.855,46 4.008,03 7.194.53 2.570,15 9.298,58 7.252,02 9.696.45 9.115,44 4.200.20 2.807,51 5.415.08 8.791.87 3.268,91 2.803,11 1.704,91 12.021,64 2.537,68 5.867,54 6.062,12 2.123,39 1.777.60 4.302.16 11.784.79 19.501,97 9.088,13 10.281.66 9.936.16 4.636,12 2.177,12 6.508,09 3.477,46 2.366,09 3.119,60 1.689,11 1.455,78 1.965.03 1.779,62 4,719,21 1,174,79 3.521,83 4.236,50 2.798,71 2,615,52 19.352,20 2.376,79 3.272,19 3.308,26 7.968,34 10.250,01 4.846,34 8.123.66 6.081,69 4.184,80 7.471,66 2.069.47 3.037.58 1.406,08 6.839.54 30.784,43 5.312,31 3.886,62 3.629.96 2.689.47 3.604,75 4.062,74 16.725,52 428.551,18 Abitanti 127 51 52 64 49 33 68 57 68 23 81 110 108 75 26 60 44 84 26 72 40 103 54 75 65 43 27 73 96 138 89 115 160 58 16 69 24 21 50 28 12 39 29 69 51 54 72 34 49 140 38 79 24 72 103 50 56 67 62 92 136 24 17 88 57 64 40 48 51 35 39 191 4652 Mc 37.170,00 14.921,00 16.181,00 15.392,00 10.949,00 9.290,00 15.485.00 12.359.00 23.098,00 7.199,00 36.444.23 25.648,06 31.526.79 24.562,55 9.615,89 8.880.27 12.879,13 29.201.79 0.176,81 7.276,42 7.607,29 2.895.13 9.042,74 18.796,53 20.400,06 7.834,33 8.189,37 21.001,38 33.409,05 51.131,00 23.737,00 36.393,00 37.816,00 16.682,00 10.147,00 l.606,00 8.300,00 7.650,00 12.677,00 5.997,00 4.542,00 6.368,00 5.745,00 16.941,00 5.012,00 10.712,00 14.186,00 8.838,00 8.861,00 46.678,00 9.502,00 11.803,00 9.182,00 23.926,00 29.043,00 6.295,00 21.007.00 18.913,00 13.905,00 28.299.00 42.033,00 10.073,00 7.080,00 22.553,00 9.325,00 8.799.00 14.653,00 13.326.00 9.678,00 0.491.00 11.614,00 60.162,00 1.359.312,82 Mc/Ab 292,68 292.57 311,17 240.50 223.45 281.52 27,72 216.82 339.68 313,00 449,93 233.16 291.91 327.50 369.84 148.00 292.71 347,64 391.42 101,06 190.18 319,37 167,46 250,62 313.85 182.19 303.31 287.69 348,01 370,51 266,71 316.46 236.35 287,62 634.19 313,13 345.83 373.61 253,54 214.18 378,50 63,28 198,10 245,52 98.27 198,37 197,03 259,94 180,84 333,41 250,05 149,41 382,58 332,31 281.97 325,90 375,13 282,28 224.27 07,60 309,07 419,71 416,47 256.28 755,48 293.73 366.33 277.63 189,76 99.74 297,79 314,98 292,20 Zona Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Sud Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord Nord 40 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Nr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 Tot Zone A sup (mq) 4.072,05 166,03 3.188,60 6.839,54 78,31 12.069,47 3.037,58 611,57 1.406,08 4.090,86 696,80 2.661,02 7.641.16 1.904,09 2.879,84 5.030,28 1.119,27 2.393,52 548,26 7.704,60 1.266,20 4.040,47 1.127,76 1.303,18 3.687,37 159,47 79.723.38 Tabella 7 Zone B1 Nr. sup (mq) 1 6.377,94 2 396,78 3 8.906,98 4 7.471,66 5 7.675,44 6 2.732,40 7 9.546,67 8 1.279,91 9 2.265,15 10 11.814,09 11 563,37 12 5.069,84 13 6.030,08 14 1.894,89 15 712,87 16 12.039,29 17 5.302,28 18 10.657,03 19 10.281,66 20 19.261,44 21 9.936,17 22 4.636,12 23 9.088,14 Tot. 153.943,19 Tabella 7/a 41 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Nr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 Zone B2 sup (mq) 4.454,63 1.370,17 1.799,05 1.174,76 2.883,43 4.855,68 4.008,03 5.312,61 7.194,53 1.352,23 2.570,15 3.768,54 3.850,07 1.160,30 1.893,29 3.604,75 6.239,09 5.744,66 3.331,51 5.429,32 2.769,71 4.701,92 2.551,11 4.133,10 2.681,10 1.726,95 2.762,20 2.839,50 4.238,70 2.562,61 5.312,31 2.014,44 3.886,62 3.629,96 1.373,91 2.689,47 4.062,74 1.766,86 2.763,96 2.203,70 10.204,98 5.912,22 16.752,05 8.801,20 471,87 5.780,17 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 2.337,34 4.184,80 4.846,34 6.081,69 10.250,01 8.123,66 7.968,34 3.308,26 3.272,19 2.479,97 1.196,68 1.722,75 2.838,07 951,33 3.788,23 2.236,45 2.158,35 671,94 1.005,99 5.914,17 1.304,15 5.893,75 8.024,55 5.573,06 560,60 6.311,76 7.658,83 12.416,53 8.471,18 7.252,02 9.696,45 4.343,99 4.771,45 4.200,20 3.902,31 4.926,66 11.487,35 1.436,35 575,79 473,77 1489,43 974,13 5.690,00 4.302,16 1.777,60 6.062,12 2.123,39 5.867,54 2.537,68 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 8.791,87 2.803,11 1.704,91 5.415,08 2.807,51 3.268,91 5.640,39 12.021,64 2.486,50 18.385,36 1.944,60 20.037,84 12.905,51 630,50 6.934,60 15.232,45 5.444,83 7.674,85 3.259,81 5.042,60 2.202,89 18.152,56 930,08 2.674,89 5.379,38 2.655,74 933,69 10.504,55 3.867,91 8.368,96 4.976,14 6.989,34 313,29 7.175,84 4.456,27 4.298,03 2.561,10 945,60 2.177,12 10.937,04 11.321,62 2.444,82 1.552,48 3.834,86 7.465,29 2.290,05 807,64 4.227,08 6.200,34 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 Tot. 6.381,56 2.730,58 2.701,86 4.812,63 3759,84 6.508,09 8.957,07 3.477,48 2.366,09 1.024,11 2.095,49 1.689,11 2.376,79 1.455,78 4.719,21 1.779,62 1.965,03 4.236,50 3.521,83 2.615,52 1.174,79 2.798,71 3.030,25 2.446,33 4.672,89 2.154,03 1.766,71 3.604,08 3.503,63 1.563,99 2.023,85 2.816,38 10.758,02 2.287,75 6.837,71 714,74 2.391,77 14.668,75 5.114,33 592,29 823.213,18 Tabella 7/b 42 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Tabella N° 8 Piano Attuativo Volume Abitanti 6881 5124 2738 4873 38 30 23 33 617,20 1632 750,12 649,61 1673 1543 ined. ined. 3 2 3 3 7 10 Pratica 2512 Pratica 1766 Pratica 1762 Pratica 1054 Pratica 1024 Pratica 1653 Pratica 1047 Pratica 567 bis 1288 929 947 3323 585 1007 936 1709 8 5 4 2 5 4 4 7 Piano di Zona “Via Fermi” in Loc. MUDONI IACP Via Laconi N° 10 IACP Via E. Lussu 2 IACP Via Basso-Via B. Loi Consorzio S.C., Via Laconi 2 Consorzio S.C., Via Di Vittorio 28/366586 Consorzio S.C., Via B. Lo 34/36 Coperativa “La Casa Bianca” 5670 5670 7171 3305 60 6209 4320 91 73 81 33 Piano di Zona “Via Verdi” IACP Via Viavaldi Coperativa “La Casa Bianca” 8666 8443 93 71 mc 91818,52 ab. 787 Lottizzazione Via S. Gemiliano: V. S. Gemiliano-P. S. Ignazio V. S. Efisio V. Fra Nicola V. S. Simmaco Mc/abitanti Lottizzazione PICCIAU: Lotto 5 Lotto 8 Lotto 7 Lotto 6 Lotto 4 Lotto 3 Lotto 1 Lotto 2 Lottizzazione Vacca F. e più: Valori complessivi e media 56 39 mc/ab 116,67 Poiché i precedenti valori fanno riferimento ai soli volumi residenziali pari al 70% del totale, con esclusione dei volumi destinati a servizi connessi con la residenza (20%) e servizi pubblici (10%), considerando l’incidenza anche di tali volumi si perviene ad un indice volumetrico di 116,67/0,70=166,67. 43 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zone C1 Nr. sup (mq) 1 16.587,65 2 31.842,54 3 15.217,54 4 22.097,60 5 4.623,66 6 1.139,41 7 9.872,40 8 33.701,71 9 61.943,59 10 8.970,96 11 16.236,64 12 20.256,20 13 15.677,37 14 23.590,74 15 11.261,95 16 21.715,05 Tot. 314.735,01 Tabella 9/a 44 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Nr. 1 2 3 4 5 6 7 Tot. Zone C2 sup (mq) 46.975,44 45.655,82 52.003,15 76.175,97 47.157,52 69.448,06 13.035,99 350.451,95 Tabella 9/b Zone C3 Nr. sup (mq) 1 63.187,59 2 72.057,87 3 54.276,53 4 62.440,16 5 25.903,86 Tot. 277.866,01 Tabella 9/c Zone C3 (C3+S) Nr. sup (mq) 1 1.959,76 2 2.319,59 3 8.890,46 4 6.178,11 5 4.071,76 6 20.122,47 7 9.963,73 8 3.289,48 9 16.575,69 10 4.794,31 11 1.659,40 12 8.851,49 Tot. 88.894,25 Tabella 9/d Zone C4 Nr. sup (mq) 1 113.132,90 2 13.319,28 3 86.170,00 Tot. 212.622,18 Tabella 9/e 45 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zone Cpi Nr. sup (mq) 1 81.553,81 2 70.937,03 Tot. 152.490,84 Tabella 9/f 46 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zone S Nr. Tipo sup (mq) 1 S3 480,21 2 S1 4.431,63 3 S4 871,67 4 S3 272,95 5 S1 4.065,22 6 S2 5.457,07 7 S3 4.487,99 8 S4 427,60 9 S3 1.739,34 10 S1 2.872,18 11 S3 64,20 12 S3 207,33 13 S3 259,75 14 S3 296,74 15 S4 121,66 16 S3 155,48 17 S4 114,52 18 S1 2.019,25 19 S1 3.504,41 20 S2 2.997,74 21 S2 286,79 22 S2 1.649,71 23 S3 1.828,09 24 S4 13.547,26 25 S2 324,03 26 S3 559,04 27 S3 261,87 28 S2 543,10 29 S3 5.072,08 30 S4 265,15 31 S3 221,48 32 S2 644,12 33 S1 2.124,64 34 S2 993,52 35 S3 827,40 36 S3 127,54 37 S3 199,68 38 S1 381,81 39 S3 15.327,12 40 S3 2.101,75 41 S4 415,54 42 S2 2.171,40 43 S2 148,63 44 S1 982,79 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65a 65b 66a 66b 67 67a S3 S2 S1 S3 S3 S3 S2 S1 S3 S3 S1 S3 S3 S4 S1 S3 S1 S2 S2 S4 S3 S3 S3 S3 S3 S3 TOT. 111,42 1.077,63 7.047,95 406,87 413,16 1.798,72 4.018,09 11.756,64 263,29 221,23 699,86 8.807,34 241,41 13.922,75 7.954,87 43.615,47 10.079,69 2.993,67 2.293,99 1.807,80 9.729,08 2.322,99 1.234,38 9.000,00 1.478,80 953,39 229.149,00 Tabella N° 10/a 47 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Tabella N° 10/b Zona D.A 2966/U P.U.C. Ripartizione aree per Servizi (aree in mq) S1 S2 S3 S4 57.236 25.438 114.471 31.798 55.796 25.599 116.259 31494 Tot. 228.943 229.149 48 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zone S (C3+S) 67b S3 8.503,36 67c S3 3.553,21 67d S3 1.351,71 68 S3 4.321,97 69 S1 9.943,16 70 S2 4.000,72 71 S4 572,51 72 S4 447,86 73 S3 2.782,78 74a S3 553,63 74b S4 1.139,41 75 S3 1.479,82 76 S3 4.300,80 TOT. 37.568,03 Tabella 11 49 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zona Urbanistica B1 – B2 C1 C2 C3 / C3+S C4 Cpi (1) Cpi (2) G1* Totali Superficie Volume* (mq) (mc*) 1.059.899 314.735 350.451 395016 212.622 80.485 57.000 84.255* If It (mc/mq) Abitanti insediabili Dotazione mq/ab Superficie Minima (mq) Superficie P.U.C. (mq) 3,0 1,5 1,0 0,8 0,5 1,5 1,5 12.719 3.372 3.504 3.160 1.063 1.207 855 842 26.722 18 18 18 18 18 18 18 18 228.938 60.696 63.072 56.882 19134 21.731 15.390 15.156 230.582 83.303 63.072 94.180 19.134 21.842 16.668 17.000 545.781 Tabella N° 12 50 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Nr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Zone G Tipo sup (mq) G12 12.422,11 G13 6.234,60 G14 6.294,47 G16 1.419,77 G*10 52.003,15 G*10 68.536,73 G15 673,99 G15 2.244,39 G15 24,96 G11 24.373,94 G10 5.795,56 G10 5.158,77 Tot. 185.182,44 Tabella N° 13 51 COMUNE DI SESTU Piano Urbanistico Comunale Norme di attuazione Zone D3 Nr. sup (mq) 1 44.526,44 2 23.102,08 3 40.435,87 4 9.855,30 5 29.152,10 6 25.703,19 7 20.230,99 8 8.873,87 Tot. 201.879,84 Tabella N° 14 52