Campi di tiro - Comune di Firenze

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Campi di tiro - Comune di Firenze
Tiro a Volo
Piazzale delle Cascine 40
Tel. + 39 (0) 55 360057
Tiro a Segno
Gestione: Tiro a segno Nazionale Firenze
http://www.tsnfirenze.it
◘ mappa
Il Tiro a Segno Nazionale, originariamente anche Tiro a volo, fu il primo impianto sportivo
costruito alle Cascine a seguito del decreto emanato nel 1859 da Bettino Ricasoli, poco prima
dell’Unità d’Italia. Realizzato nell’area del “Pomario”, un’ampia zona a carattere agricolo non
inclusa dagli interventi sette-ottocenteschi nel piano di trasformazione delle Cascine in parco
pubblico, l’ imponente edificio accoglieva le attrezzature per il tiro, e - nei grandi corpi di fabbrica
laterali - le palestre per la scherma e la ginnastica. Il poligono vero e proprio, che si sviluppava
sul retro della costruzione, era costituito da un vasto cortile rettangolare protetto da alti muri nei
quali erano collocati i bersagli, le postazioni dei tiratori erano situate sotto una lunga tettoia
sorretta da una struttura, allora molto moderna, a pilastri di ghisa e capriate di legno. Nel 1882,
allorquando Il Regno d’Italia decise di incrementare l’esercizio del Tiro quale disciplina per la
formazione di ufficiali e soldati, dalla Società Tiro a Volo e Tiro a Segno (quest’ultima diverrà Tiro
a Segno Nazionale) si distaccò la parte relativa al Tiro a Volo, per la quale fu realizzato - ad
opera del Comune e del Regno - un pregevole impianto sportivo con la delimitazione di una
porzione di terreno adiacente all’originario impianto. Dedicato soprattutto al Tiro al Piccione,
bersaglio vivente poi vietato, questo impianto è dedicato al tiro all’elica, al piattello (?), al trap
americano e all’electro cibes. Per quanto riguarda invece il Tiro a Segno, nel 1936 gran parte
della superficie dell’impianto,accresciutosi nel tempo per dimensioni, fu ceduto al Ministero della
Guerra per la costruzione della Scuola di Applicazione per l’Aereonautica Militare. Il poligono
passò dai 300 ai 50 metri attuali. Subito dopo la Guerra fu ridotta anche la dimensione della
sede sociale del Tiro a Segno, che cedette tre quarti della sua superficie al Teatro Comunale per
i depositi e i cantieri di scenografia. Questo intervento quasi cancellò il grande cortile con le
postazioni di tiro. Il tratto meglio conservato è costituito oggi dal poligono da 25 metri.