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5BM
I.T.C. “E. TOSI” - BUSTO ARSIZIO
Anno scolastico 2003/2004
Documento finale di programmazione del Consiglio di Classe
classe QUINTA sez. BM
indirizzo: MERCURIO
Composizione del consiglio di classe
MATERIE
RELIGIONE
ITALIANO - STORIA
ECONOMIA AZIENDALE
SCIENZA DELLE FINANZE – DIRITTO
EDUCAZIONE FISICA
INGLESE
MATEMATICA
INFORMATICA
LABORATORIO INFORMATICO
DOCENTI
BASAGLIA CECILIA
MAGGIONI MAURIZIO
IMPICCICHE’ GIUSEPPE
LASALVIA MARIA LUIGIA
CASTIGLIONI ARNALDO
RUSSO GIULIANA
TOZZI PATRIZIA
TOZZI MARINA SUPPLENTE : PETRACCA
PIETRO
CATALANO FORTUNATA
Specificità dell’ indirizzo di studio
Il progetto sperimentale “MERCURIO”, indirizzo per programmatori, è orientato alla formazione specialistica
nel settore informatico e della programmazione, applicata alla conoscenza approfondita dei processi che
caratterizzano la gestione di una realtà economica.
Ha come obiettivo la formazione di persone capaci di operare con un buon grado di autonomia in un
ambiente economico aziendale automatizzato. A tal fine il progetto si caratterizza per l’uso integrato del
laboratorio di informatica, essenziale per sviluppare un metodo centrato sulla progettazione e sull’abitudine a
lavorare insieme.
Evoluzione della classe nel triennio
La classe III BM si è costituita nell’a.s. 2001-2002 con un totale di 26 studenti.
Cinque di questi non sono stati promossi
Nel quarto anno al gruppo classe si è aggiunto uno studente ripetente, che si è successivamente ritirato.
L’attuale classe quinta risulta formata da 21 studenti (17 maschi e 4 femmine).
Il gruppo risulta quindi da una storia fondamentalmente omogenea durante il triennio. Appare abbastanza
coeso.
Lo studio individuale è stato nel complesso sufficiente;un gruppo di studenti si è sempre impegnato altri
hanno mantenuto l’impegno al minimo indispensabile.
In generale però le capacità personali hanno consentito di affrontare i programmi predisposti e di ottenere
risultati accettabili .
Il comportamento corretto nella maggior parte dei casi, risulta poco responsabile per alcuni studenti
La partecipazione è stata sollecitata, anche in relazione a diversi argomenti ed attività. E’ stato necessario
un continuo stimolo verso alcuni studenti per ottenere l’adeguata collaborazione
Un gruppo di studenti,invece, è via via migliorato nell’impegno individuale, nel profitto e nell’autonomia.
Permanenza del corpo docente
Il corpo docente è rimasto generalmente stabile nel corso del triennio. L’insegnante di laboratorio è cambiato
ogni anno.
Durante l’anno scolastico in corso la Docente di Informatica prof.ssa Marina Tozzi che ha seguito la classe
durante il triennio,in aspettativa per maternità dal mese di gennaio , ed è stata sostituita dal prof. Petracca
La
fondamentale continuità del corpo Docente ha consentito al Consiglio di Classe di svolgere
compiutamente le attività programmate.
1
Metodo di lavoro
Il consiglio di Classe ha considerato lo studente soggetto attivo al processo di insegnamento apprendimento. La metodologia attuata ha privilegiato l’operatività, partendo da situazioni reali e concrete
con successive rielaborazioni dei dati per giungere a sintesi e valutazione.
A tale scopo, è stato necessario sollecitare e guidare alcuni studenti, richiedendo loro una partecipazione più
propositiva e coinvolgendoli sistematicamente nel processo formativo, al fine di fare acquisire loro un
metodo di lavoro all’insegna dell’autonomia .
La programmazione didattica è stata sempre perseguita dal Consiglio di Classe, attraverso la realizzazione e
discussione di piani di lavoro disciplinari, per pervenire alla stesura del piano di lavoro annuale in cui sono
stati definiti gli obiettivi trasversali, generali, le forme di valutazione, i contenuti da privilegiare, i livelli
accettabili di performance in termini di sapere e saper fare. E’ stata soprattutto svolta un’azione di verifica
della programmazione perché il processo formativo fosse tenuto sotto controllo.
Valutazione
IL Consiglio di Classe ha prestato particolare attenzione alla valutazione, che è sempre avvenuta per
obiettivi e, all’interno di questi, per livelli, allo scopo di assicurare maggiore omogeneità al processo didattico
di apprendimento - insegnamento.
Per le valutazioni finali, si è fatto comune riferimento alla scala di valutazione adottata dall’Istituto, che di
seguito si riporta .
Livello
voto
1
2
2
4
3
6
4
8
5
10
Tale valutazione ha tenuto conto di altri elementi importanti quali, metodo di studio, partecipazione, impegno
e progressione di risultati.
In tema di recupero, gli studenti hanno potuto fruire della rete di recupero pomeridiana durante tutto l’anno
per le discipline di studio; in italiano, durante il secondo quadrimestre sono state attivate alcune ore, messe
a disposizione per esercitazioni di prima prova scritta e per mettere a punto, insieme con gli studenti , i
percorsi interdisciplinari, in vista del colloquio d’esame.
Preparazione all’Esame di Stato
Il C. d. c. ha proposto due simulazioni di terza prova lungo l’anno scolastico.
I singoli Docenti hanno proposto esempi ed esercitazioni di terze prove, che abituassero gli allievi ad un
lavoro pluridisciplinare il più concreto possibile.
Una prima simulazione ha coinvolto le discipline di matematica,diritto inglese economia aziendale. Essa ha
previsto risposte aperte e parzialmente in lingua.
Una seconda simulazione ha interessato le discipline di informatica, inglese, storia, diritto;
Sono state programmate, in accordo con i Consigli della altre classi quinte, le prove simulate dei primi due
scritti previsti dall’ESAME DI STATO.
Alcuni Docenti hanno utilizzato ore pomeridiane messe a disposizione dall’Istituto per seguire gli studenti
nella preparazione dell’Esame di Stato e per offrire un supporto alla preparazione degli argomenti di ricerca (
tesine)
Altre Attività
Le visite guidate, inserite ogni anno nella programmazione didattica del C.d.C., si sono svolte a Parma, nel
terzo anno, nel quarto anno a Crespi d’Adda e nel quinto anno al Vittoriale.
E’ stata effettuata una visita alla Agenzia delle entrate di Busto Arsizio.
La Classe ha partecipato inoltre al corso organizzato per le quinte “Incidenti stradali: Alcool e droga”. I
referenti sono stati i Docenti di educazione fisica e di Diritto.
Attività “Crea la tua impresa”
Alcuni studenti hanno partecipato ad un’iniziativa promossa dall’Università Carlo Cattaneo – LIUC, in
collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale.
Si è trattato della prima edizione del Business Game “CREA LA TUA IMPRESA”, progetto di learning by
doing interattivo e innovativo, promosso congiuntamente dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e
dall’Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza.
Gli studenti della classe 5BM partecipanti sono stati seguenti
o Tosi Filippo
2
o Tognonato Andrea
o Bellea Luca
Il Business Game, rivolto agli studenti dell’ultimo anno, prevede la simulazione di un’azienda virtuale,
attraverso un gioco economico. Le scuole della regione Lombardia sono state chiamate a sfidarsi in 4 prove
che richiedevano non solo la conoscenza dell’economia aziendale, ma anche e soprattutto la capacità di
lavorare in gruppo, la capacità di operare scelte concrete e la voglia di mettersi alla prova.
Area di progetto
L’area di progetto, intesa come simulazione di situazioni reali, costituisce un valido strumento didattico non
solo perché favorisce l’interiorizzazione delle conoscenze attraverso la loro applicazione, ma anche per l’alta
valenza formativa che deriva dall’imparare ad assolvere un compito complesso, verificabile e finalizzato.
Costituisce inoltre un momento estremamente formativo nel quale possono emergere capacità che gli
studenti non riescono ad esprimere in situazioni di apprendimento normale.
L’introduzione dell’area di progetto nel processo formativo può quindi consentire allo studente di:
?? cogliere l’unità del sapere
?? riflettere sulle proprie capacità operative e organizzative
?? favorire il confronto tra istituzione scolastica e realtà lavorativa
?? contribuire a sviluppare senso di responsabilità e rispetto degli impegni, ma anche quella particolare
disposizione mentale che induce a cercare nuove soluzioni, a modificare i propri comportamenti, a
rivedere i propri giudizi.
In modo più analitico, l’attuazione dell’area di progetto, oltre agli obiettivi specifici delle materie direttamente
coinvolte, consente di perseguire, e di verificare importanti obiettivi trasversali, quali:
?? individuare e rappresentare modelli o procedure
?? verificare progressivamente la validità degli esiti ed eventualmente correggere in itinere l’impostazione
?? documentare il lavoro in modo corretto ed esauriente
?? comunicare efficacemente i risultati conseguiti
La realizzazione dell’area di progetto per l’anno scolastico 2002-03 ha visto coinvolte le classi quarte,
compresa la 4BM, in quanto gli studenti dovrebbero aver ormai acquisito adeguate conoscenze procedurali,
capacità operative e sufficiente autonomia, indispensabili per affrontare un’attività incentrata su una
produttività spontanea.
Il ruolo del Docente di riferimento è stato quello di osservatore attento e di eventuale supporto a disposizione
degli studenti.
L’attività è stata svolta in prevalenza durante le ore curriculari sulla base del calendario programmato dal
Consiglio di classe,su proposta degli Studenti. Si è svolta durante l’anno scolastico 2002-2003 e si è
conclusa lungo il primo quadrimestre dell’a.s.2003-2004.
L’attività è stata, alla fine, oggetto di una duplice valutazione
?? la prima, riguardante il prodotto in quanto tale, è stata effettuata in base a parametri quali: la
completezza, la complessità, la correttezza e l’organicità delle soluzioni, la ricchezza della
documentazione
?? la seconda, riguardante i comportamenti degli allievi che hanno partecipato al progetto, è stata di
competenza del consiglio di classe attraverso griglie d’osservazione sistematica appositamente
predisposte.
Gli studenti stessi hanno sentito l’esigenza di autovalutarsi, predisponendo griglie differenziate, allegate alla
documentazione delle singole aree di progetto.
Il consiglio di classe ha fatto proprie le valutazioni elaborate dal docente referente, che hanno formato parte
integrante della valutazione finale del singolo allievo.
Gli indicatori utilizzati sono stati i seguenti:
?? Responsabilità nel mantenere gli impegni e nel portare a termine il proprio compito
1. tende a sfuggire alle responsabilità
2. è responsabile, ma bisognoso di essere sollecitato
3. è responsabile in ogni situazione
4. è responsabile e disponibile
?? Capacità di proporre nuove soluzioni e di adattarsi a nuove scelte
1.
2.
3.
4.
scarsa
si adatta alle nuove scelte
si adatta e tenta di proporre nuove soluzioni
propone nuove soluzioni
?? Capacità di documentare il proprio lavoro e relazionare
1.
documenta e relaziona in modo superficiale e impreciso
3
2.
3.
4.
documenta e relaziona in modo diligente e corretto
documenta e relaziona in modo accurato e appropriato
documenta e relaziona in modo completo e originale
Il Consiglio di classe ha indicato come referente il prof. Maurizio Maggioni
Argomento dell’area di progetto svolta dalla classe
Gli studenti hanno individuato come attività la realizzazione di un CD-Rom contenete un gioco che propone
un viaggio nella Storia.
Il titolo del prodotto, che si è proposto anche sotto il profilo estetico pubblicitario, è “Space Trip”.
Attraverso l’introduzione in vari ambienti viene proposto un percorso sul quale è possibile procedere solo
rispondendo a domande di merito storico.
Finalità e obiettivi
1. contribuire a sviluppare senso di responsabilità e rispetto degli impegni,
2. collaborare con gli altri sapendo organizzare il lavoro
3. individuare e rappresentare modelli o procedure
4. verificare progressivamente la validità degli esiti ed eventualmente correggere in itinere
l’impostazione
Modalità
Sono state coinvolte in particolare le discipline di storia, italiano e informatica, mentre le altre materie hanno
contribuito con il 10% del loro monte ore dell’orario scolastico e con attività di assistenza.
Giudizio sintetico
La classe ha dimostrato di saper impostare il proprio progetto e di saperlo organizzare operativamente. Non
ha però dimostrato continuità nell’impegno operativo.
Le modalità di lavoro inizialmente previste sono state modificate lungo lo svolgimento dello stesso. Ciò
depone a favore delle capacità di verificare e di correggere in itinere il proprio programma, ma la revisione
ha determinato una riduzione dei contenuti inizialmente previsti e non ha consentito la piena realizzazione di
quanto progettato.
I tempi si sono prolungati più di quanto stabilito: ciò non è stato dovuto a difficoltà di impostazione o di
creazione dei programmi informatici, quanto dall’attività di raccolta del materiale ( dati , disegni e foto)
Alternanza scuola - lavoro
L'esperienza dell'Alternanza Scuola-lavoro, svolta ormai da più di dieci anni dal nostro istituto, è considerata
un'attività valida per far partecipare il tessuto produttivo locale alla crescita culturale e professionale dei
nostri allievi.
L'impegno e l'interesse crescente manifestato dagli operatori della zona ha permesso di consolidare la
nostra iniziativa e di sviluppare un dialogo quasi continuo con i rappresentanti delle categorie interessate. Il
coinvolgimento del mondo esterno si è sempre più diversificato, infatti le aziende interessate vanno dal
settore industriale a quello dei servizi, comprendendo da alcuni anni anche gli enti pubblici locali.
Nel corso del 2003 sono state coinvolti nell'esperienza 108 alunni delle classi QUARTE che hanno svolto la
loro attività di lavoro presso aziende di settori diversi (industriale, assicurativo, bancario, turistico), di
dimensioni diverse, private e pubbliche e presso professionisti; anche la zona geografica si è ampliata,
comprendendo oltre Busto e la Valle Olona, Legnano, Gallarate, Varese ed il Milanese.
E' importante evidenziare come questa attività abbia coinvolto solo gli studenti che hanno richiesto
espressamente di poter svolgere questa esperienza, rinunciando ad un mese delle loro vacanze. Fra tutte le
richieste pervenute, una apposita Commissione ha elaborato una graduatoria di merito, in base alla quale
sono state assegnate le aziende agli studenti.
Presso ogni azienda gli studenti hanno svolto un tirocinio di quattro settimane, seguendo un percorso
predisposto dall’insegnante responsabile in cooperazione con il tutor aziendale.
Obiettivo essenziale del progetto è stato quello di mettere finalmente in contatto due realtà diverse, ma certo
non contrapposte, offrendo la possibilità alle aziende di meglio comprendere e conoscere il mondo della
scuola e agli studenti e ai docenti di verificare in che misura il lavoro scolastico sia collegato alla realtà
aziendale.
Gli studenti hanno saputo affrontare, con serietà e responsabilità, ambienti e situazioni nuove, adattandosi
perfettamente ai tempi ed ai ritmi dell'attività lavorativa.
Al termine dell'attività è stato proposto agli studenti un questionario strutturato in tre parti:
SEZ. 1 – PRESENTAZIONE
SEZ. 2 – L’ESPERIENZA
SEZ. 3 – ATTESE PER IL FUTURO
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Il questionario ha dato agli studenti la possibilità di esprimere giudizi e valutazioni personali sull'attività svolta
in azienda.
Dalla sua analisi, sono emersi apprezzamenti sui rapporti interpersonali, sulle attività teorico-pratiche,
nonché sull'autonomia operativa e di giudizio che ogni ente ha liberamente concesso. Gli studenti indicano
inoltre che, durante il tirocinio, hanno saputo adattarsi sia all’orario loro imposto sia al disagio derivante dalla
distanza del luogo di lavoro rispetto alla loro abitazione.
Particolare rilievo viene attribuito dai ragazzi alle diverse competenze necessarie per lo svolgimento della
mansione loro affidata. Riconoscono anche di avere avuto maggiori sollecitazioni e motivazioni allo studio e
dichiarano la loro disponibilità a ripetere l’esperienza come diplomati anche per un periodo più lungo.
I ragazzi esprimono un giudizio positivo sull’utilità dello stage perché permette loro di verificare capacità e
attitudini per il futuro, acquisire nuove conoscenze sia sul lavoro che nell’organizzazione, rapportarsi con
persone che operano nel mondo del lavoro.
Anche le aziende, nel completare la loro scheda di valutazione, evidenziano apprezzamenti sull'iniziativa, sui
programmi didattici formulati e sulla preparazione scolastica degli alunni.
L'esperienza ha ampiamente dimostrato che il nostro insegnamento non è solamente improntato alle
conoscenze, ma è rivolto all'acquisizione di capacità operative e abilità pratiche.
La validità dell'esperienza è avvalorata dal fatto che l'attività viene ripetuta anche nel presente anno
scolastico.
Per gli alunni l'esperienza non si esaurisce con la loro permanenza in azienda, ma culmina con una breve
relazione individuale che mette in evidenza soprattutto gli stati d’animo, le paure e i sentimenti provati
durante l’esperienza, le aspettative ed i risultati ottenuti. Alcuni studenti hanno poi deciso di approfondire
alcune delle tematiche affrontate durante lo stage, con una relazione che sarà presentata agli esami di
maturità.
Nel corso dell’estate 2003 un gruppo di cinque alunni della classe 5BM ha svolto l’attività di alternanza
scuola-lavoro presso le aziende indicate nella tabella seguente:
COLOMBO
DE FRANCESCHI
DEL VECCHIO
MARGIOTTA
MONTORIO
M. CLAUDIO
DAVIDE
MATTEO
JACOPO
ANNA
M.B. SYSTEM
M.B. SYSTEM
UNICREDITBANCA
RAG. PATRIZIA PRASEDI
DOT s.r.l.
VARESE
VARESE
BUSTO ARSIZIO
GALLARATE
BUSTO ARSIZIO
Orientamento
L’attività prevista dal DM 487/97 si è sviluppata nel corso degli ultimi sette anni scolastici con l’obiettivo di
costruire un percorso di attività che renda lo studente maggiormente consapevole delle proprie attitudini,
delle possibilità offerte dal contesto in cui vive in funzione della scelta post-diploma e capace di acquisire
informazioni sulla tipologia degli studi universitari, sulla formazione professionale superiore e sul mondo del
lavoro.
La Commissione Orientamento si è costituita come gruppo di progetto ed ha elaborato il piano delle attività
e gli strumenti per realizzarlo.
I moduli di orientamento, realizzati nel corso dell’anno scolastico 2003/2004 e a cui gli studenti della classe
hanno potuto partecipare, hanno permesso agli stessi di:
?? assumere informazioni dirette sul contesto (mercato del lavoro, opportunità di proseguire gli studi,
riforma universitaria, presentazione presso il nostro istituto dell’offerta formativa da parte dell’Università
Statale di Milano, Bicocca, Bocconi, Cattolica, Insubria, Iulm e Liuc, partecipazione a giornate di
Università aperta, presentazione di corsi post-diploma )
?? acquisire metodica di ricerca
?? acquisire consapevolezza riguardo alle attitudini attraverso la somministrazione di test e
colloqui
psico-attitudinali )
?? saper stilare domande di lavoro, curriculum vitae e lettere di accompagnamento e simulare colloqui
di assunzione (progetto ”Il lavoro vien cercando” realizzato in collaborazione con la Provincia di Varese).
Inoltre durante tutto l’anno è rimasto operativo lo sportello di orientamento per garantire colloqui individuali
informativi con il responsabile del progetto ed il Centro di Autoorientamento dove gli studenti hanno potuto
reperire materiale informativo sulle università e sul mondo del lavoro, sia in forma cartacea che multimediale
e dove sono presenti postazioni dotate di PC collegati con Internet.
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Attività di scambio
Scuola partner: Peeland College
Località: Deurne- Olanda
Docente accompagnatore: prof. Lemoigne e prof.Fichera ( non del Consiglio di Classe)
Dalla relazione dei Docenti accompagnatori risulta quanto segue
La prima fase dello scambio a Deurne (Olanda) si è regolarmente svolta secondo il programma preventivato
con la Scuola partner. La partenza è avvenuta il 12 ottobre. Sia l’attività al Peelland College che le visite
esterne all’Oasi naturalistica e al Mulino di Deurne, a Maastricht e ad Amsterdam hanno rispettato le
scadenze previste, nonostante le avversità atmosferiche.
Tra gli alunni dei due Istituti si è creato un clima di buona collaborazione, evidente soprattutto durante le
attività al College; per il resto le famiglie olandesi sono rimaste soddisfatte del comportamento dei nostri
alunni, i quali hanno dimostrato senso di responsabilità nei confronti dei loro partner olandesi di più giovane
età. In ogni caso essi hanno evi denziato un atteggiamento corretto e disponibile, senza creare problemi di
alcun genere.
Ottimo è stato il rapporto con i colleghi insegnanti olandesi, per la loro capacità organizzativa, gentilezza e
profondo senso dell’ospitalità.
Gli alunni partecipanti allo scambio sono stati:
Andrich
Bellea
Colombo Mauro
De Franceschi
Durzu
Girelli
Marangoni
Margiotta
Montorio
Palmeri
Raimondi
Reggio
Tognonato
Zoia
PIANI DI LAVORO
DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELIGIONE
Prof. Basaglia Cecilia
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO E LIVELLO MEDIO DI PRESTAZIONE DELLA CLASSE
Gli obiettivi formativi perseguiti nell’ambito della attività didattica sono i seguenti
?? Conoscere il problema dell’esistenza di Dio nella ricerca dell’uomo e nella rivelazione divina.
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?? Saper analizzare fatti attuali inerenti la vita della Chiesa locale ed universale, esponendo il proprio
giudizio critico e personale.
?? Saper cogliere le valenze religiose presenti nella storia e nelle culture contemporanee.
?? Saper cogliere le implicazioni etiche dell’adesione al cristianesimo.
?? Saper utilizzare in modo corretto documenti del Magistero e fonti varie inerenti gli argomenti trattati.
Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina
Consolidare negli allievi l’acquisizione degli atteggiamenti giusti per la ricerca personale: lealtà nei confronti
della verità, capacità di ascolto, di riflessione personale e di confronto, acquisizione del senso del limite,
rispetto e tolleranza.
Portare gli allievi ad una conoscenza critica del fatto religioso nella sua globalità, per renderli autonomi e
consapevoli delle proprie scelte di vita.
Livello medio di prestazione della classe
La classe è formata da gruppi eterogenei provenienti da precedenti corsi biennali differenti e nell’arco del
triennio si è avvalsa dell’ora di istruzione religiosa cattolica mantenendo il medesimo insegnante.
Una parte dei componenti della classe ha dimostrato serietà di impegno e appropriata considerazione degli
argomenti svolti, un’altra parte della scolaresca si è interessata saltuariamente alle lezioni partecipando
anche attivamente, ma in modo poco apprezzabile, altri infine hanno mantenuto una recettività riservata.
Il livello di prestazione degli alunni è mediamente buono.
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Il criterio didattico di fondo adottato è quello della prospettiva antropologica/storica, scelto tra quelli indicati
dai nuovi programmi per l’insegnamento dell’Istruzione Religiosa Cattolica, redatti dall’Ufficio Catechistico
Nazionale. Si è cercato, cioè, di risvegliare negli alunni i grandi interrogativi che suscitano la domanda
religiosa per poi svolgere la tematica della rivelazione cristiana, in relazione con i suoi sviluppi
storico/culturali, sociali ed etici.
Gli obiettivi disciplinari hanno teso, quindi, a far sì che gli alunni potessero passare dal…"piano delle
conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi e dei valori del
cattolicesimo…". (programmi Ufficio Catechistico Nazionale), in relazione con la cultura contemporanea e in
quanto inseriti nella loro valenza formativa globale dell’alunno.
Come metodologia didattica è stato utilizzato, innanzi tutto, il metodo della provocazione, ponendo domande
e offrendo sollecitazioni di vario tipo, avvalendosi di scritti e citazioni di autori e intellettuali contemporanei.
Conseguentemente la classe è stata guidata, per mezzo del dialogo e del confronto, a prendere in seria
considerazione quanto le veniva offerto, a porlo in relazione con l’esperienza personale e a comprendere e
valutare, infine, gli insegnamenti specifici della disciplina.
Come modalità di verifica sono stati considerati gli interventi spontanei degli alunni operati nell’ambito delle
lezioni, le risposte da loro date a domande flash, l’effettiva comprensione e rielaborazione dei temi svolti ed
è stata particolarmente apprezzata l’eventuale seria considerazione critica espressa dagli studenti durante il
dialogo educativo. E’ stato considerato, inoltre, l’atteggiamento globale dell’alunno inteso come interesse,
capacità di ascolto, partecipazione, responsabilità e rispetto.
DESCRITTORI VALUTAZIONE ARTICOLAZIONE DEI LIVELLI E CORRISPONDENZA LIVELLI/VOTI
?? Conosce il problema dell’esistenza di Dio nella cultura contemporanea in modo:
1. lacunoso
2. parziale
3. adeguato
4. preciso
5. completo
?? Comprende il valore delle proposte etiche e le loro implicazioni antropologiche in modo:
1. parziale
2. impreciso
3. essenziale
4. preciso
5. completo
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?? Analizza i fatti della storia e della cultura contemporanea sapendoli rapportare ad un messaggio religioso
in modo:
1 inadeguato
2 parziale
3 adeguato
4 preciso
5 completo
?? Corrispondenza livello/voto
livello 1 voto scarso
livello 2 voto insufficiente
livello 3 voto sufficiente
livello 4 voto buono
livello 5 voto ottimo
PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO STRUMENTI DIDATTICI
Libro di testo in adozione: “Il nuovo Religione”, per il triennio, Flavio Pajer, edizioni SEI.
Videocassette e brani di autori contemporanei.
La Bibbia di Gerusalemme, ed. Dehoniane Bologna.
Documenti del Magistero
Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana-1993.
Articoli di quotidiani e settimanali.
PROGRAMMA SVOLTO - La maggior parte degli argomenti svolti hanno trovato riscontro nell’ambito
del modulo “La responsabilità dell’uomo verso se stesso, gli altri, il mondo” con la seguente
scansione.
Aspetti di etica relazionale/sociale e la relativa morale cristiana/cattolica.
La testimonianza e la scoperta del fatto cristiano oggi: la storia che Dio ha costruito con l’uomo, tema tratto
dalla mostra “Il cielo in una casa” realizzata dalla scuola “C. Gallazzi” di Busto Arsizio.
Diritti e libertà. L’Iraq e le implicazioni umane.
Visione e analisi del film di Terrence Malick “La sottile linea rossa” con sviluppo dei seguenti temi: la ricerca
di un bene ultimo, la solidarietà, il male e la dignità dell’uomo.
Articolo “Una intervista televisiva” tratta da “Il batacchio”, offerta dall’Ufficio catechistico dell’IRC di Milano a
proposito del nostro modo di intendere il rapporto uomo/Dio e le nostre giustificazioni rispetto ai
comportamenti sociali.
Due proposte di vita: San Benedetto, un uomo che desidera la vita e la visione del mondo di J. R. Reuel
Tolkien, l’autore del Signore degli anelli.
“Non abbiate paura” film di K. Zanussi inerente la storia del papato di Giovanni Paolo II.
Le ideologie che hanno influenzato il XX secolo e il terrorismo. Appuntamento con la storia di C. Paone,
racconti di alleati prigionieri della seconda guerra mondiale.
Il film di M. Gibson secondo Luca Doninelli da “Il Giornale” del 1-Aprile-2004.
Una puntata di “Terra”: le passioni, confronto fra “The passion of…” di M. Gibson e il “Vangelo secondo
Matteo” di P.P. Pasolini, i cattolici e gli ebrei, Gerusalemme e le sue tre religioni.
Il relativismo etico e la coscienza sociale.
ITALIANO
Prof. Maurizio Maggioni
Obiettivi d'apprendimento e livello medio di prestazione della classe.
?? conoscere le problematiche trattate, i testi letti e analizzati, i profili degli autori, le caratteristiche
specifiche dei generi letterari, gli aspetti essenziali dei movimenti culturali;
?? riconoscere i modelli culturali caratterizzanti le epoche prese in considerazione;
?? riconoscere elementi di continuità e di innovazione nella storia delle idee;
?? confrontare prodotti di uno stesso genere distanti nel tempo e riconoscere persistenze e variazioni;
?? ricostruire attraverso analisi e confronti l'evoluzione diacronica dei movi menti e delle epoche;
?? ricostruire l'iter evolutivo sia stilistico sia ideologico di un autore in rapporto alla sua formazione e
alla tradizione;
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?? compiere analisi differenziate secondo i testi, finalizzate alla comprensione, interpretazione,
contestualizzazione e individuazione delle strutture formali;
?? produrre elaborati di diverso argomento, secondo modelli di scrittura diversi: tema, saggio breve,
relazione, articolo di giornale
?? motivare correttamente i propri giudizi critici.
La classe ha dimostrato nel complesso un certo interesse verso la disciplina, ha evidenziato nel complesso
disponibilità e partecipazione, senza tuttavia un impegno individuale adeguato, salvo che per alcuni studenti,
diligenti dall’inizio del triennio e continuativamente.
L’impegno individuale si è complessivamente mostrato solo in relazione alle verifiche scritte. L’interesse e le
capacità hanno consentito alla classe di raggiungere un livello pienamente sufficiente .
Gli studenti sono in genere in grado di ricostruire a partire dai testi letti ed analizzati il profilo culturale e
letterario degli autori, di riconoscere il contesto storico e culturale del periodo di riferimento; sono in grado di
descrivere i temi e le caratteristiche dei movimenti letterari studiati.
Sono anche in grado, nel complesso, di motivare i propri giudizi critici, in alcuni casi all’interno di una quadro
dato, in qualche caso, attraverso una autonoma capacità di sintesi.
L’esposizione orale, rimane condizionata da una non piena acquisizione del lessico specifico.
L’esposizione scritta non presenta nel complesso problemi particolari (morfologia, correttezza sintattica,
strutturazione della tipologia testuale), salvo in qualche limitato caso; in genere comunque la struttura
argomentativa, pur ordinata, è piuttosto semplice.
Metodologia di insegnamento
Nel corso del triennio, nello svolgimento del programma, la metodologia usata ha sempre mantenuto un
carattere prevalentemente operativo - induttivo: l'approccio ai testi e la loro analisi tramite lettura e
commento, hanno costituito le attività preliminari per arrivare alle sintesi conclusive.
Nell'ultimo anno, poi, si è intensificata la pratica della lettura individuale a casa dei testi, in modo che
l'intervento dell'insegnante è servito per lo più a fornire presentazioni, integrazioni e raccordi informativi, a
guidare le analisi e a concludere le sintesi nei momenti di difficoltà.
Le verifiche del processo di apprendimento sono state sempre finalizzate al controllo del raggiungimento
degli obiettivi programmati e sono state sempre effettuate a conclusione di unità didattiche o di sequenze
significative.
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Valutazione
DESCRITTORI E LIVELLI
PRODUZIONE ORALE: Saper comunicare in modo coerente dimostrando padronanza degli strumenti
letterari
CONOSCENZA
LIVELLI:
1. Non conosce i testi letti e analizzati, i profili degli autori, gli aspetti essenziali dei movimenti
culturali; non conosce le strutture metriche e le principali figure retoriche
2. Conosce in modo frammentario e confuso testi e autori, movimenti culturali, strutture metriche
e principali figure retoriche
3. Conosce i fondamentali caratteri di opere e autori e i modelli letterari e retorici nelle loro linee
essenziali
4. Conosce con ampiezza di riferimenti i testi e gli autori , che sa collocare con precisione nel
contesto socio culturale
5. Conosce con sicurezza e in modo approfondito modelli culturali, elementi di continuità e di
sviluppo nella storia delle idee e dei generi letterari
COMPETENZA LETTERARIA
LIVELLI:
1. Non sa riconoscere elementi costitutivi dei testi letterari, non è in grado di compiere analisi
differenziate secondo i testi; non sa collocare testi e autori nel loro contesto socio - culturale
2. Anche guidato, sa riconoscere solo gli elementi più semplici di un testo o di un problema
letterario, ma non è in grado di collocarli nel contesto socio - culturale
3. Se guidato, sa riconoscere elementi essenziali di un testo o di un problema letterario,
ricostruire con coerenza il messaggio dell’opera e dell’autore, cogliere analogie e differenze tra
opere e autori
4. Sa compiere con una certa autonomia analisi differenziate secondo i testi, collocare autori e
opere nel loro contesto socio culturale
5. Sa organizzare con autonomia e senso critico analisi approfondite di autori e movimenti; sa
sviluppare valutazioni personali con efficacia e coerenza
ESPOSIZIONE
LIVELLI:
1. Si esprime in modo disorganico e scorretto; non ha la minima competenza del linguaggio
letterario
2. Si esprime in modo frammentario e improprio
3. Sa esporre in modo corretto, ma non sempre con proprietà terminologica
4. Sa esporre con fluidità e competenza
5. Sa padroneggiare gli elementi della comunicazione letteraria, esprimendosi in modo organico
e personale
PRODUZIONE SCRITTA:
LIVELLI:
Saper comunicare producendo testi scritti in modo pertinente e organizzato
1.
Produce testi poco coerenti e disorganici, dal contenuto carente espresso in forma scorretta
e/o impropria
2. Produce testi limitati nel contenuto, superficiali e non sempre coerenti, esprimendosi con un
lessico poco appropriato e talora scorretto
3. Produce testi nel complesso organizzati, dal contenuto pertinente, esprimendosi con
correttezza, anche se non sempre con proprietà
4. Produce testi ampiamente articolati e coerenti, caratterizzati da una comunicazione corretta
ed appropriata
5. Produce testi elaborati in modo personale, con ricchezza di documentazione e validi
contributi critici; utilizza con sicurezza linguaggi specifici
I voti risultano dalla combinazione dei livelli di conoscenza, abilità e competenza. Nella valutazione
quadrimestrale e di fine anno si è tenuto conto, oltre che dei risultati delle prove sommative, anche della
10
progressione nell’apprendimento, dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrati sia nelle
attività scolastiche che in quelle domestiche.
Libri di testo ed altri strumenti didattici
Di Sacco, Camisasca, Serio, Baglio: "Scritture" voll. 2, 3 tomo I e II, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori.
Testi di autori in fotocopia
Presentazioni in Power Point
Attività integrative
Visita guidata al "Vittoriale"
Programma svolto
L'impegno civile del Romanticismo italiano
( argomenti e testi affrontati nell’A.S. 2002-03)
Temi del romanticismo e caratteri del Romanticismo italiano
- Alessandro Manzoni:
Il romanzo storico e cenni ai "I promessi sposi"
“Il rapporto tra storia e poesia”
"Marzo 1821”
Da “Storia della colonna infame” : “Una giustizia iniqua”
Il pessimismo di Leopardi
- Giacomo Leopardi: le fasi dell'attività letteraria
da "Canti" - "L'infinito"
" La sera del dì di festa"
" A Silvia"
"Il passero solitario"
" La quiete dopo la tempesta "
" Il sabato del villaggio "
" A se stesso "
" La ginestra " vv. 1 – 125
da "Operette morali "- " Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere "
" Dialogo della Natura e di un Islandese "
- La cultura del Positivismo;
( argomenti e testi affrontati nell’A.S. 2003-04)
Caratteri e temi della cultura positivista: il naturalismo francese e il verismo italiano
- Giovanni Verga:
Da “ Vita nei campi”: “ Cavalleria rusticana”
Da “ Vita nei campi”: “La lupa”
brani da "I Malavoglia " la travolgente fiumana del progresso
Gli uomini son fatti come le dita di una mano
La crisi di fine secoloCaratteri della crisi del positivismo
I temi e la poetica del Decadentismo
- Charles Baudelaire : da " I fiori del male "
" L'albatro"
" Corrispondenze "
" elevazione”
- J. K. Huysmans: da " A ritroso ": “ Des esseintes, l’eroe esteta”
- Gabriele D'Annunzio: le fasi della vita e dell'attività letteraria
da " Il piacere " libro I, cap. I - “ Allora sorse un ricordo”
da " Il piacere " libro I, cap. II - " Ritratto d'esteta "
Da Canto Novo “O falce di luna calante”
11
da " Alcione ", " La pioggia nel pineto "
da “ Alcione” : “ La sera fiesolana”
Da “Elettra” “Ferrara”
- Giovanni Pascoli: le fasi della vita e dell'attività letteraria
da " Myricae " , " Lavandare "
“ Novembre”
" Il lampo "
" Il tuono "
da " Canti di Castelvecchio ", " Il gelsomino notturno "
" La mia sera”
da " Poemi conviviali” : “ Alexandros”
- La crisi dell’identità nel romanzo del '900
La crisi dei riferimenti spazio temporali e del personaggio
- Freud “Due saggi sulla psicanalisi” in fotocopie
- Italo Svevo: l'attività letteraria; la poetica
Da “una vita” cap.VIII: “l’inetto e il lottatore”
Da “ senilità” cap.I: “ Il finto seduttore”
da " La coscienza di Zeno ", “ Il dottor S.”
dal cap. III , " Il fumo" un cimitero di buoni propositi
dal cap. IV , " La morte di mio padre "
dal cap. VI , " La moglie e l'amante "
dal cap. VIII , " Psico-analisi " 3 maggio 1915 “scrittura e menzogna “
dal cap. VIII , " Psico-analisi " 24 marzo 1916 fotocopia
- Luigi Pirandello: l'attività letteraria e la poetica
da " L'umorismo " il progetto di letteratura umoristica
Da “ Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra”
da " Novelle per un anno "
" La patente "
" Una giornata " (in fotocopia)
da " Il fu Mattia Pascal ", VIII - Adriano Meis "
da " Sei personaggi in cerca d'autore ", prefazione - La nascita dei personaggi
Le avanguardie : il ruolo dell’intellettuale nella crisi del Novecento
Scheda iconografica
Tommaso Martinetti Il manifesto del futurismo “un appello alla rivolta”
“ Zang tumb tumb “ il bombardamento
La lirica italiana del 900
-Umberto Saba, l’attività letteraria e la poetica
Da “Mediterranee” :”Amai”
Da “Casa e campagna” : “ A mia moglie”
Da “Fanciulle” : “L’acerba fanciulla”
Da “Casa e campagna”: “ La capra”
Da “ Preludio e canzonette” : “Finale”
La donna di Saba (Renzi) 167
- Giuseppe Ungaretti: le fasi della vita, l'attività letteraria
da " Porto sepolto ", " In memoria "
" Il porto sepolto "
" I Fiumi”
" San Martino del carso"
" Fratelli "
“Sono una creatura
12
Da “ La fine di Crono” Inno alla morte”
da " Sentimento del tempo " " La preghiera "
- Eugenio Montale: le fasi della vita, l'attività letteraria
da " Ossi di seppia ", " Falsetto "
" Non chiederci la parola "
" Meriggiare pallido e assorto "
" Forse un mattino andando "
“ Cigola la carrucola del pozzo”
da " Le occasioni ",
" La casa dei doganieri "
" Non recidere forbice quel volto "
da " Satura ",
" La storia "
Il tema dell’impegno e i problemi del secondo dopoguerra
E: Vittorini da “Uomini e no” cap LXIII “I morti di Largo Augusto”
C.Pavese da “ La casa in collina” cap XXI “Ogni caduto somiglia a chi resta…”
Da Paesi tuoi “Berto e Viverra”
Lettura integrale di opere a scelta tra: Verga – I Malavoglia; Svevo – La coscienza di Zeno; Pirandello – Il
fu Mattia Pascal
STORIA
Prof. Maurizio Maggioni
Obiettivi d'apprendimento e livello medio di prestazione della classe.
Gli alunni sono in grado di:
?? conoscere gli elementi fondamentali dell'evoluzione politica, economica, sociale e culturale di
fine Ottocento e del Novecento
?? utilizzare con proprietà lessico e concetti significativi
?? contestualizzare un evento
?? costruire sequenze temporali cronologiche e sequenze causali
?? identificare somiglianze e differenze, continuità e rotture
?? operare collegamenti interdisciplinari
?? esporre, argomentando, le problematiche trattate nelle varie unità didattiche
Gli alunni, soprattutto nell'ultimo anno, hanno affrontato la disciplina con sufficiente interesse, con un
impegno individuale nello studio diretto soprattutto alla preparazione dei momenti di verifica, ma mediamente
sufficiente. E’ stato possibile uno svolgimento compiuto delle tematiche affrontate nel programma, che ha
analizzato gli avvenimenti dagli ultimi decenni dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento.
Le poche ore a disposizione, la complessità' e la vastità' degli argomenti hanno permesso solo in qualche
casi di ricorrere ad apporti critici storiografici di approfondimento; nell’insieme la classe ha, comunque,
acquisito un quadro organico del panorama storico ed è in grado di condurre un'adeguata analisi dei diversi
fenomeni storici. Il profitto medio e' discreto.
Metodologia di insegnamento
La metodologia di insegnamento e' stata finalizzata soprattutto allo sviluppo delle capacità analitiche e
sintetiche degli alunni.
Attraverso la strutturazione di unità didattiche attorno ad aspetti problematici delle vicende storiche,
attraverso l'analisi di fonti storiche, reperite soprattutto dal libro di testo, e di altro materiale bibliografico, si e'
giunti ad inquadrare e a collegare opportunamente i diversi fatti e problemi del periodo preso in esame,
anche mediante l’uso di tavole sinottiche
Le verifiche del processo di apprendimento sono state sempre finalizzate al controllo del raggiungimento
degli obiettivi programmati e sono state sempre effettuate a conclusione di unità didattiche o di sequenze
significative.
Valutazione
DESCRITTORI E LIVELLI
CONOSCENZA:
13
LIVELLI
1.
Non conosce gli avvenimenti e non è in grado di orientarsi né cronologicamente né nella
dimensione spaziale
2. Conosce i fatti essenziali senza inquadrarli nelle strutture economico - sociali e istituzionali
3. Se guidato, descrive gli avvenimenti, orientandosi nelle strutture spazio - temporali
4. Conosce in modo esauriente gli avvenimenti, le strutture economico – sociali e istituzionali e
la loro collocazione spazio – temporale
5. Conosce in modo completo e approfondito le strutture economico - sociali e politico istituzionali in ordine al tempo e allo spazio
COMPETENZA STORICA:
LIVELLI
1. Non è in grado di comprendere e definire in modo appropriato i fatti ed i fenomeni storici
2. E’ in grado di definire solo in modo superficiale e incompleto i fatti ed i fenomeni storici, e di
collocare in modo approssimativo i diversi avvenimenti sul piano sincronico e/o diacronico
3. Dimostra di avere un’idea sufficientemente chiara dei fatti e dei fenomeni storici; se guidato
sa collocare i diversi avvenimenti sul piano diacronico e sincronico
4. Comprende in modo esauriente gli avvenimenti storici ed effettua soddisfacenti analisi dei
diversi fenomeni storici
5. Effettua analisi complete dei diversi fenomeni storici, cogliendo in particolare i fattori di
mutamento e di persistenza; sa argomentare in modo problematico
ESPOSIZIONE:
LIVELLI
1.
Si esprime in modo disorganico e contraddittorio; non usa la terminologia specifica della
disciplina
2. Si esprime in modo poco chiaro, con scarsa proprietà terminologica
3. Si esprime in modo coerente e corretto, ma non sempre con proprietà terminologica
4. Conosce e usa la terminologia specifica esponendo con competenza e proprietà
5. Sa padroneggiare con sicurezza la terminologia specifica, esprimendosi in modo fluido ed
organico
Libri di testo ed altri strumenti didattici
Carlo Cartiglia: "Nella storia" voll. 3.1 e 3.3
Testi storiografici in fotocopia
Presentazioni in Power Point
Attività integrative
Visita guidata al "Vittoriale"
Programma svolto
Durante l'anno sono stati trattati i seguenti temi
I problemi dell’Italia unita e gli anni della Sinistra storica
L'età dell'imperialismo e della seconda rivoluzione industriale
L'Italia durante l'età giolittiana
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
Il primo dopoguerra in Italia e le origini del fascismo
Il primo dopoguerra in Germania: dalla Repubblica di Weimar all'avvento al potere del
nazionalsocialismo
Gli stati totalitari tra le due guerre: Germania, Italia, Unione Sovietica
La seconda guerra mondiale
Dalla caduta del fascismo alla fine della guerra
Il secondo dopoguerra: la divisione del mondo e la "guerra fredda "
I processi di decoloinizzazione e di internazionalizzazione dell’economia
La formazione dell’esperienza europea
L'Italia dal '45 alla ricostruzione.
14
ECONOMIA AZIENDALE
Prof. Impiccichè Giuseppe
In armonia con le FINALITA' FORMATIVE GENERALI DELLA DISCIPLINA gli obiettivi dell'intero
triennio sono stati quelli di far acquisire buone conoscenze relativamente a:
- il contesto giuridico ed economico in cui opera l'azienda,
- il sistema aziendale e i suoi sottosistemi,
- le principali problematiche connesse con le diverse funzioni aziendali,
- le fondamentali caratteristiche organizzative ed amministrative delle aziende indust6riali e
bancarie
Obiettivi della classe quinta
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI SAPERE E DI SAPER FARE, CONCORDATI NELLE
RIUNIONI DI COORDINAMENTO DISCIPLINARE, DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL'ANNO SCOLASTICO
?? Utilizzare, in modo corretto anche se non completo, le conoscenze, le informazioni e i
documenti
?? Analizzare i caratteri strutturali fondamentali delle aziende nei vari settori economici
?? Interpretare con sufficiente coerenza le dinamiche aziendali
?? Esaminare in modo corretto gli strumenti e le politiche della pubblica amministrazione in
una visione macroeconomica
?? Documentare in modo ordinato e completo la sequenza logica dei propri elaborati scritti e
orali
OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA NEL LORO RAGGIUNGIMENTO
COGNITIVI:
- Comunicare con esposizione fluida e proprietà terminologica
- Analizzare le situazioni e rappresentarle in modo sistematico
- Operare scelte razionali e opportunamente motivate
- Formulare ipotesi funzionali alla creazione di modelli concreti
- Affrontare alcune realtà diverse per contenuti e situazioni
COMPORTAMENTALI:
- Organizzare il lavoro a livello individuale in modo razionale e autonomo
- Partecipare al lavoro di gruppo accettando ed esercitando il coordinamento
- Padroneggiare alcune realtà diverse per contenuti e situazioni
Al fine di perseguire tali obiettivi trasversali all'interno della disciplina si pongono in essere i
seguenti comportamenti: controllo sistematico dei lavori assegnati in classe e a casa;
sollecitazione al dialogo ed al confronto durante le lezioni; abitudine alla presentazione di relazioni
scritte, correggendone l'esposizione; presentazione di situazioni nuove suscettibili di discussione
in classe.
Livello medio di prestazione della classe
La classe è dotata di elementi con buone capacità logico-critiche, che però, non sempre è riuscita
a sfruttare adeguatamente a proprio vantaggio.
Uno studio superficiale ed un impegno discontinuo e finalizzato alle verifiche, non hanno permesso
di raggiungere livelli ottimali di apprendimento.
Le conoscenze e le competenze acquisite si giudicano complessivamente più che sufficienti.
Solo pochi alunni, utilizzando un metodo di studio organizzato, riescono a rielaborare in modo
critico le problematiche aziendali., la restante parte, è in grado di rappresentare e documentare
correttamente solo situazioni semplici e gli elementi fondamentali di quelle complesse.
METODOLOGIA
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Il traguardo formativo non è consistito solo nel far acquisire conoscenze, ma anche competenze ed
abilità così da sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi ed alla gestione di
informazioni. Si è dovuto adottare quindi un METODO OPERATIVO coerente con gli obiettivi da
raggiungere.
Le varie unità didattiche sono state svolte utilizzando, dove possibile, le tecniche di analisi, a
gruppi ed intergruppo, di testi, documenti e situazioni problematiche, pervenendo successivamente
a momenti di sintesi e valutazione.
La lezione frontale ha trovato spazio nei momenti introduttivi, di raccordo fra le varie Unità
didattiche e, quando è stato giudicato opportuno, in relazione alla peculiarità degli argomenti del
programma.
Si è cercato di abituare gli studenti alla produzione scritta di temi a carattere economico, alla
produzione di parti operative con dati opportunamente scelti e all’analisi critica degli elaborati
prodotti.
LABORATORIO
Il laboratorio di informatica è stato utilizzato, come contributo allo svolgimento dell’attività didattica
svolta in aula.
VALUTAZIONE
Per ogni Unità si sono stabiliti gli obiettivi, i tempi di attuazione, gli strumenti e le verifiche.
Le VERIFICHE SOMMATIVE sono state effettuate al termine o durante le varie unità didattiche,
finalizzate alla classificazione degli alunni attraverso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le
tipologie utilizzate sono state: prove scritte, strutturate e non, analisi dei casi, esercizi, brevi temi,
analisi della documentazione.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
conoscenza
* Riconoscere realtà economiche note
1 - non riconosce realtà e fenomeni
2 - li riconosce in modo confuso o parziale
3 - riconosce gli elementi essenziali
4 - riconosce altri elementi oltre agli essenziali
5 – riconosce compiutamente
comprensione
* Rappresentare le dinamiche quantitative dei fenomeni aziendali
1 - rappresenta in modo scorretto e/o incoerente
2 - rappresenta in modo parzialmente corretto
3 - rappresenta correttamente solo le situazioni semplici o gli elementi fondamentali di
quelle complesse
4 - rappresenta correttamente ma con qualche imprecisione
5 - rappresenta in modo corretto e preciso
applicazione
* Utilizzare conoscenze, informazioni e documenti
1 - utilizza in modo scorretto o non appropriato
2 - utilizza in modo parziale e impreciso
3 - utilizza in modo corretto ma non completo
4 - utilizza in modo completo e corretto
5 - utilizza in modo completo e corretto con apporti personali
analisi
?? Analizzare le caratteristiche dei fenomeni aziendali
1 - non analizza
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2 - analizza in modo molto superficiale
3 - analizza le caratteristiche fondamentali
4 - analizza in modo completo
5 - analizza in modo completo e approfondito
sintesi
* Interpretare le dinamiche aziendali
1 - non interpreta
2 - interpreta in modo confuso e/o parziale
3 - interpreta in modo corretto le dinamiche essenziali
4 - interpreta in modo corretto e completo
5 - interpreta in modo completo e approfondito
esposizione
* Esporre quanto appreso
1- espone in modo involuto e/o scorretto
2 - espone in modo poco organico
3 - espone in modo semplice e corretto
4 - espone in modo appropriato e pertinente
5 - espone in modo fluido e personale
STRUMENTI DIDATTICI
LIBRI DI TESTO ED ALTRI MATERIALI
- GHIGINI – ROBECCHI – manuale di economia aziendale 5- Ed. Elemond
- FOTOCOPIE per gli approfondimenti di alcune U.D.
- CODICE CIVILE E TRIBUTARIO
PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO:
U.D. 1 (di ripasso)
Società per azioni
-
operazioni tipiche e loro proiezione in bilancio
MODULO A
LE IMPRESE INDUSTRIALI: APETTI STRUTTURALI,
GESTIONALI E CONTABILI
U.D. 2
La contabilità generale e il bilancio d’esercizio
delle imprese industriali
-
le tipiche scritture d’esercizio
le immobilizzazioni materiali
gli acquisti e le vendite
le lavorazioni presso terzi e per conto terzi
i contributi pubblici alle imprese
i lavori in corso su ordinazione
gli ammortamenti
la formazione del bilancio
la struttura del bilancio d’esercizio
U.D. 3
Le analisi di bilancio per indici
-
interpretazione e analisi del bilancio
la metodologia delle analisi per indici
la riclassificazione dei valori
la riclassificazione dello stato patrimoniale
la rielaborazione del conto economico
il sistema degli indici di bilancio
la situazione patrimoniale –finanziaria
l’analisi della solidità aziendale
l’analisi della situazione di liquidità
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-
l’analisi della situazione economica
il coordinamento degli indici
l’analisi del ROE e del ROI
l’effetto leva
U.D. 4
Le analisi di bilancio per flussi e i rendiconti finanziari
-
fondi, flussi e rendiconti finanziari
i flussi di CCN
variazioni finanziarie e non finanziarie
il rendiconto finanziario delle variazioni di CCN
riclassificazione finanziaria degli Stati patrimoniali
riclassificazione del conto economico
flusso di CCN generato dalla gestione reddituale
variazioni finanziarie “patrimoniali”
flussi di cassa o di liquidità
U.D. 5
Reddito fiscale
-
le imposte e il reddito fiscale di impresa
le imposte sui redditi
l’Irpeg
l’Irap
determinazione del reddito d’impresa e le variazioni fiscali
plusvalenze
rimanenze
ammortamenti dei beni materiali
manutenzioni e riparazioni
accantonamento rischi su crediti
U.D. 6
I costi e la contabilità analitica nelle imprese industriali
-
i rendimenti dei fattori produttivi
la nozione di costo e scopi di calcolo dei costi
le principali classificazioni dei costi
sistemi di svolgimento della contabilità analitica
le varie configurazioni di costo
la contabilità a costi consuntivi pieni (Full Costing)
la contabilità per commessa
la contabilità per processo
la contabilità per lotti
la contabilità a scosti consuntivi variabili (Direct Copsting)
la break- even analysis
l’activity based costing
relazioni e collegamenti fra contabilità generale e contabilità analitica
U.D. 7
Piani e programmi aziendali
-
il controllo di gestione e i sui strumenti
relazioni tra controllo di gestione e pianificazione strategica
fasi e strumenti contabili del controllo di gestione
il budget
dai budget operativi al budget economico
il budget degli investimenti
il budget finanziario
il budget economico patrimoniale
U.D. 8
L’analisi degli scostamenti e il sistema di reporting
-
il controllo budgetario e il sistema di reporting
l’analisi degli scostamenti nei costi diretti
l’analisi degli scostamenti nei costi indiretti di produzione
l’analisi degli scostamenti nei ricavi
l’analisi degli scostamenti nel risultato industriale
U.D. 9
Strategie aziendali e i processi di pianificazione strategica (cenni)
-
il concetto di strategia d’impresa
le fasi della pianificazione strategica
la definizione degli obiettivi di lungo e breve termine
l’analisi dell’ambiente esterno e dell’ambiente interno
l’analisi del mercato
18
MODULO B
LE AZIENDE BANCARIE
U.D. 10
La funzione del credito nel mercato dei capitali
aspetti generali
la funzione della banca
la banca e l’equilibrio gestionale
principi tecnici di gestione
la formazione del risultato economico
controlli e vincoli sull’attività di gestione
obiettivi e strumenti della politica monetaria unica
U.D.11
Legislazione bancaria
le origini e l’evoluzione della banca
il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia
le autorità creditizie
la funzione di vigilanza
la tutela dei depositanti
la disciplina della trasparenza bancaria
U.D. 12
La raccolta bancaria: i depositi e i conti correnti
natura ed evoluzione dei depositi bancari
classificazione dei depositi
le quantità espressive della dinamica dei depositi
i depositi a risparmio liberi
norme tecniche e condizioni relative ai depositi a risparmio libero
i depositi vincolati
i certificati di deposito
la raccolta bancaria con “pronti contro termine”
i c/c di corrispondenza
apertura di un c/c di corrispondenza
aspetti operativi
U.D. 13
I fidi bancari: tipologia e procedure
le fonti di finanziamento
i finanziamenti bancari
il fido bancario
la gestione dei rischi
l’istruttoria della domanda di fido
analisi storiche e analisi prospettiche
U.D. 14
Le forme tecniche dei prestiti bancari
-
l’apertura di credito: concetti generali
lo sconto cambiario
il portafoglio s.b.f.
utilizzo del conto transitorio fruttifero (conto anticipo)
gli anticipi su fatture
U.D. 15
L’attività parabancaria
-
aspetti generali dell’attività parabancaria
il leasing
-
il factoring (cenni)
19
MATEMATICA
Prof. Tozzi Patrizia
Obiettivi d'apprendimento e livello medio di prestazione della classe
Conoscere:
?? Le leggi della domanda e dell’offerta; le funzioni di costo e ricavo.
?? Gli scopi e i metodi della ricerca operativa.
?? Le principali caratteristiche di una funzione reale in due variabili reali: dominio, linee di livello e
derivate parziali.
Sapere:
?? Risolvere problemi economici mediante l’uso dell’analisi matematica, in particolare con funzioni in
una o due variabili.
?? Formalizzare problemi di scelta nelle diverse condizioni e problemi di programmazione lineare.
?? Calcolare massimi e minimi di funzioni in due variabili con i diversi metodi.
Livello medio raggiunto dalla classe
Gli alunni hanno partecipato con interesse ed attenzione alle attività proposte in classe. Il comportamento è
stato corretto e rispettoso delle regole della convivenza scolastica per buona parte della classe. L’impegno è
stato adeguato per la maggioranza, assiduo per pochi alunni.
Globalmente la classe ha raggiunto un livello soddisfacente nell'acquisizione dei contenuti e nella capacità di
affrontare operativamente i compiti relativi alla materia di studio.
Gli studenti conoscono e comprendono i contenuti disciplinari ,sanno analizzare situazioni reali e si
esprimono in modo corretto.
La progressione nell'apprendimento è stata costante e il livello medio raggiunto è discreto.
Metodologia di insegnamento
Il traguardo formativo è consistito non solo nel fare acquisire conoscenze, ma anche competenze ed abilità,
così da promuovere negli studenti l'abitudine ad analizzare attentamente le variabili che intervengono nelle
questioni, l'esercizio ad interpretare correttamente e a descrivere adeguatamente i fenomeni osservati, e a
sistemare logicamente le conoscenze.
Nello svolgimento della prima parte del programma, relativo alle applicazioni economiche delle funzioni di
una variabile, l'insegnamento è stato condotto per problemi, stimolando gli studenti a formulare ipotesi di
soluzione in situazioni concrete e a ricercare un procedimento risolutivo per passare poi alla
generalizzazione e alla formalizzazione della teoria, partendo dai casi semplici. Lo studio delle funzioni di
due variabili è scaturito come naturale estensione da quello di una sola, mostrando agli studenti l'importanza
di questa teoria per risolvere quei problemi che avevano esaminato in ambiti diversi.
Valutazione
Le verifiche sommative, sia scritte che orali, sono state valutate con criterio assoluto e finalizzate alla
classificazione degli studenti mediante l'accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
PROGRAMMA SVOLTO:
FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE, CON APPLICAZIONE ALL’ECONOMIA:
Funzioni della domanda e dell’offerta; il mercato di concorrenza perfetta e il prezzo di equilibrio;
Costi di produzione, costo medio, costo marginale; ricavi e profitti, ricerca del minimo costo unitario e del
massimo profitto di un’impresa; diagramma di redditività e break even point.
CALCOLO COMBINATORIO E CALCOLO DELLE PROBABILITÁ:
Disposizioni semplici e con ripetizione, permutazioni semplici e con ripetizione, combinazioni semplici.
Definizione classica di probabilità. Teorema delle probabilità composte. Probabilità totale.
VARIABILI CASUALI
Variabili casuali discrete. Valore medio. Varianza e scarto quadratico medio.
RICERCA OPERATIVA:
Scopi e metodi, modelli matematici, problemi di decisione.
Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati, nel discreto e nel continuo.
Scelte fra più alternative.
Gestione delle scorte.
20
Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti: criterio dell’attualizzazione, criterio del pessimista e
dell’ottimista.
Scelte in condizioni di incertezza: criterio del valor medio.
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELLE FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI:
Definizione, dominio, linee di livello rappresentabili graficamente con rette, parabole, circonferenze e funzioni
iperboliche, derivate parziali prime e seconde.
Massimi e minimi liberi, punti di sella, hessiano ( senza dimostrazione ).
Massimi e minimi vincolati, metodo dei moltiplicatori di Lagrange ( senza dimostrazione ).
Ricerca di massimi e minimi liberi e vincolati con il metodo grafico.
Massimi e minimi di funzioni lineari di due variabili con vincoli espressi da disequazioni lineari.
Applicazioni economiche: massimizzazione del profitto di un’impresa che produce due beni in concorrenza
perfetta e massimo dell’utilità del consumatore con vincolo di bilancio.
PROGRAMMAZIONE LINEARE:
Il metodo grafico per la risoluzione di problemi di P.L. in due variabili.
INFORMATICA
Rappresentazione grafica di funzioni economiche. Rappresentazione grafica di funzioni di due variabili reali
con Derive.
CONOSCENZA: Richiamare alla memoria regole, principi e teoremi delle varie branche della Matematica.
LIVELLI:
1. Richiama in modo frammentario
2. Richiama in modo impreciso e superficiale
3. Richiama in modo semplice e lineare
4. Richiama in modo corretto e sicuro
5. Richiama in modo completo ed approfondito
COMPRENSIONE: Riconoscere l’applicabilità di teoremi, regole e principi.
LIVELLI:
1. Non riconosce regole e/o teoremi da utilizzare
2. Li riconosce solo parzialmente
3. Riconosce regole e/o teoremi nelle situazioni più semplici
4. Riconosce con sicurezza regole e/o teoremi
5. Li riconosce con sicurezza anche in situazioni più complesse
APPLICAZIONE: Rappresentare in modo formalizzato problemi finanziari ed economici attraverso il ricorso
a modelli matematici e utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo.
LIVELLI:
1. Formalizza in modo scorretto o utilizza con difficoltà
2. Formalizza o utilizza in modo impreciso
3. Formalizza o utilizza correttamente in situazioni semplici
4. Formalizza o utilizza in modo completo e corretto
5. Formalizza o utilizza in modo sicuro e preciso anche in situazioni più complesse
ANALISI: Cogliere i nessi logici fondamentali tra i concetti e affrontare a livello critico situazioni
problematiche reali.
LIVELLI:
1. Analizza in modo scorretto e/o incompleto
2. Analizza in modo parziale
3. Analizza correttamente solo le situazioni semplici
4. Analizza anche gli elementi fondamentali delle situazioni complesse
5. Analizza in modo corretto e preciso
Libri di testo ed altri strumenti didattici
“CONOSCERE E APPLICARE LA MATEMATICA”
(TRAMONTANA)
vol. 2 e 3 di Gambotto Manzone- Consolini
INFORMATICA
Prof. Petracca Pietro
Obiettivi di apprendimento e livello medio di prestazione della classe
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Obiettivi cognitivi:
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Capire l’organizzazione logica e fisica delle basi di dati
Conoscere i modelli di descrizione dei dati con particolare riferimento al modello relazionale
Conoscere le problematiche legate alla distribuzione e alla sicurezza dei dati
Conoscere la funzione, la struttura e le componenti di un Sistema Operativo
Conoscere le caratteristiche generali del sistema operativo Unix
Acquisire una conoscenza organica delle tecniche più comunemente usate per la gestione delle risorse (
CPU, Memoria Centrale, periferiche, informazioni)
Conoscere i principali concetti relativi alla trasmissione a distanza dei dati
Conoscere caratteristiche e funzionamento delle reti e le principali applicazioni della telematica
Comprendere quali sono le tipologie di software usate nella società e nelle aziende e quali sono le figure
professionali dell’informatica
Vedere come l’uso dell’informatica sia diffuso nella società, quali sono alcune delle applicazioni più
innovative e come lo sviluppo dell’informatica abbia cambiato il modo di lavorare in azienda
Obiettivi operativi:
?? Analizzare situazioni complesse scomponendo i problemi in sottoproblemi, individuando le funzioni e le
finalità principali, i dati di ingresso e di uscita
?? Gestire una semplice base di dati nei suoi aspetti funzionali e organizzativi
?? Progettare la struttura delle relazioni di un Data Base, modificare i dati, gestire il controllo degli accessi e
dei permessi per gli utenti e porre interrogazioni a tali Data Base tramite l’uso del linguaggio SQL
?? Utilizzare i principali comandi di Unix e ampliare la shell del sistema operativo costruendo nuovi comandi
La classe, quasi sempre e nella maggior parte dei casi corretta nel comportamento, ha sviluppato
conoscenza, comprensione dei contenuti e capacità operative globalmente soddisfacenti. L’impegno nello
studio personale è stato adeguato. La maggior parte dei ragazzi ha saputo acquisire un metodo di studio
organizzato, sviluppando la capacità di gestire situazioni nuove e complesse ed effettuare analisi accurate
delle diverse problematiche
Metodologia di insegnamento
Lezioni frontali di introduzione, raccordo e sintesi; lezioni interattive; problem solving; lavoro individuale e di
gruppo in laboratorio, allo scopo di sviluppare le capacità operative degli alunni.
Valutazione
Descrittori e livelli:
CONOSCENZA: capacità di richiamare alla memoria i contenuti appresi
LIVELLI:
1
Scarsa e frammentaria
2
Imprecisa e superficiale
3
Semplice e lineare
4
Corretta e sicura
5
Completa e approfondita
COMPRENSIONE: capacità di individuare gli strumenti da utilizzare
LIVELLI:
1
Non li individua
2
Li individua solo parzialmente
3
Li individua solo in situazioni molto semplici
4
Li individua e li utilizza con sicurezza
5
Li individua e li utilizza con sicurezza anche in situazioni complesse
APPLICAZIONE: competenza nel riconoscere le situazioni e saper riutilizzare le conoscenze
22
LIVELLI:
1
2
3
4
5
Non sa come impostare il lavoro
Imposta il lavoro in modo approssimativo
Imposta il lavoro correttamente in semplici situazioni
Imposta il lavoro in modo corretto e completo
Imposta il lavoro in modo corretto e completo anche in situazioni complesse
ANALISI: capacità di scomporre un problema in sottoproblemi
LIVELLI:
1
Non coglie gli elementi essenziali
2
Individua solo alcuni elementi essenziali
3
Riconosce la complessità di un problema e lo scompone in modo corretto
4
Supera la complessità del problema, seleziona i vari elementi, identifica le analogie
5
Opera autonomamente nell’ambito di un problema complesso
SINTESI: capacità di collegare coerentemente le conoscenze
LIVELLI:
1
Individua in modo disorganico le informazioni
2
Individua le informazioni senza collegarle
3
Individua e collega le informazioni in situazioni semplici
4
Sa collegare le informazioni in situazioni complesse se opportunamente guidato
5
Sa collegare le informazioni in modo autonomo anche in situazioni complesse
Libri di testo ed altri strumenti didattici
?? LE BASI DI DATI, IL LINGUAGGIO SQL
AUTORI: A.Lorenzi, D. Rossi
Edizioni ATLAS
?? I SISTEMI OPERATIVI, RETI E INTERNET, IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
AUTORI: A.Lorenzi, T.Pizzigalli, M.A. Rattazzi, D. Rossi
Edizioni ATLAS
Appunti, fotocopie e articoli tratti da testi e riviste specializzate o da Internet in integrazione ai testi
PROGRAMMA SVOLTO
LE BASI DI DATI
??
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??
Progettazione
Lo schema E/R
Le associazioni tra entità
Funzionigramma e schemi delle risorse di sistema
Il modello relazionale per le basi di dati
Le operazioni relazionali
La normalizzazione delle relazioni
L’integrità referenziale
IL LINGUAGGIO SQL
SISTEMI OPERATIVI
??
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??
??
Tipi di Sistemi Operativi
I processi: stati, politiche di scheduling
Interruzioni
Il modello a macchine virtuali
Gestione della Memoria Centrale: partizioni fisse e variabili, tecniche di overlay (paginazione e
segmentazione)
Gestione delle periferiche
Gestione delle informazioni: file system
L’Interprete di comandi
Gli ambienti di sistema
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IL SISTEMA OPERATIVO UNIX
??
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??
??
??
??
Caratteristiche generali e comandi principali del Sistema Operativo Unix
Organizzazione fisica e logica dei file
Ridirezione e pipeline
I filtri sui file
La programmazione nella shell: le variabili, le substitution, gli operatori, le strutture
LINUX
TELEMATICA
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??
Componenti di una rete
Classificazione delle reti in base ad estensione e topologia
Il modello ISO/OSI: funzionamento e livelli
I mezzi trasmissivi
Segnali analogici e digitali
Tecniche di condivisione del canale informativo
Tecniche di trasmissione e di commutazione
Protocolli di internetworking: funzioni ed esempi
Algoritmi di routing
Il protocollo TCP/IP
Cenni sulle reti Ethernet e Token Ring
INTE RNET
??
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La storia e la geografia
Intranet
I nomi
La registrazione di un dominio
Gli strumenti software
I servizi
La ricerca di informazioni nella rete
I formati degli oggetti multimediali
Il linguaggio HTML
Pagine ASP
IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
??
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??
??
Il Sistema Informatico
Automazione d’ufficio
Gestione dei dati
Sicurezza
IL DIRITTO NELL’INFORMATICA
Laboratorio
Una caratteristica essenziale del programma d'Informatica è stata la presenza continua di attività di
laboratorio per due ore settimanali nella classe terza e tre ore nelle classi quarta e quinta. Attraverso l'uso
del laboratorio si sono voluti raggiungere i seguenti obiettivi:
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??
??
??
??
padronanza del sistema operativo Windows e dell'Office Automation;
studio e analisi di casi da risolvere;
scelta degli appropriati ambienti di sviluppo;
sfruttamento delle potenzialità della rete Intranet ed Internet;
creazione di software gestionali e di basi di dati relazionali.
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Programma svolto
Analisi di problemi gestionali con sviluppo di Data Base relazionali in Microsoft Access.
Utilizzo del linguaggio SQL, di macro Access e modesti codici VBA per la soluzione di interrogazioni
complesse.
Utilizzo di FrontPage e del linguaggio HTML per lo sviluppo di pagine statiche e dinamiche per il web.
Semplici esercizi di programmazione nella Shell di Linux.
L'utilizzo dell'elaboratore è stato costante anche se i ragazzi hanno mostrato un interesse non sempre
adeguato per il lavoro proposto. Di conseguenza non tutti gli alunni hanno acquisito una buona autonomia di
lavoro.
INGLESE
Prof. Russo Giuliana
Obiettivi d’apprendimento
-
Stabilire rapporti interpersonali sostenendo una conversazione funzionalmente adeguata al contesto e
alla situazione di comunicazione su argomenti di carattere specifico all’indirizzo.
Descrivere processi e/o situazioni con chiarezza logica, precisione lessicale, capacità di elaborazione
personale.
Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni nella lingua straniera relative al settore specifico
d’indirizzo.
Produrre brevi testi scritti d’argomento generale, con particolare attenzione al settore informatico.
Livello medio di prestazione della classe
Il gruppo classe è composto da 21 allievi. Nel corso del triennio la maggior parte della classe si è impegnata
sempre più con costanza e il metodo di studio è diventato progressivamente più organizzato specie per
coloro che, disponibili all’approfondimento ed alla rielaborazione personale, si sono impegnati per migliorare
abilità e competenze. Mediamente gli allievi hanno raggiunto un livello discreto sia nella conoscenza che
nella comprensione. Nell’esposizione orale quasi tutti gli allievi sfruttano un lessico appropriato e discreta
scioltezza linguistica. La produzione scritta si diversifica: si spazia da livelli quasi accettabili dovuti ad
imprecisioni morfosintattiche, a livelli discreti per una comunicazione corretta ed efficace, a livelli eccellenti
per l’ottima abilità linguistica e rielaborazione autonoma dei contenuti.
Il livello medio di prestazione della classe è da considerarsi discreto.
Metodologia di insegnamento
Ritenendo che la motivazione sia il presupposto di un efficace apprendimento, l’argomento delle varie lezioni
ha tenuto particolarmente in considerazione la rispondenza all’ interesse curricolare degli allievi. Sono stati
così introdotti testi scritti e comprensione di testi orali con linguaggio tipico dell’indirizzo programmatori. Si è
effettuata l’analisi orale di problemi incontrati senza escludere momenti dedicati allo sviluppo delle abilità di
produzione scritta mediante esercitazioni di vario genere ( domande aperte, brevi riassunti, ecc. ). Sono
state usate non solo le varie unità del libro di testo ma anche si è privilegiato materiale autentico con un
grado di difficoltà accessibile ( giornali, Internet )
Nel corso dell’anno sono state svolte molte lezioni di approfondimento sfruttando, per lo più, i “papers” delle
certificazioni linguistiche PET e FCE così da rafforzare non solo il Reading, Writing e Speaking ma,
soprattutto, lo Use of English per consolidare maggiormente le strutture linguistiche.
Valutazione
Le diverse prove di verifica hanno mirato all’accertamento delle abilità di comprensione e di produzione orale
e la valutazione è stata positiva quando gli allievi hanno mostrato di capire il messaggio e di esprimersi con
spontaneità. Infatti si è privilegiata l’esposizione non mnemonica dei contenuti dato che l’apprendimento
della lingua deve essere di tipo creativo, pur in presenza di qualche errore formale che non comprometta la
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comunicazione. Per quanto riguarda la produzione scritta, l’esposizione lineare e sufficientemente corretta
ha avuto valutazione positiva.
Alla valutazione finale hanno comunque concorso, oltre agli obiettivi cognitivi, anche quelli comportamentali.
Strumenti didattici
Libro di testo ed altri materiali
Testo in adozione: Maria Grazia Bellino – Information Technology - Edisco
Fotocopie da English on line; Speak up; Newsweek.
Obiettivi disciplinari
Articolazione dei livelli
CONOSCENZA : conoscere la lingua nei suoi aspetti lessicali e morfosintattici più significativi della lingua,
il registro stilistico relativo al settore specifico d’indirizzo e alcuni aspetti di civiltà e attualità
livello
livello
livello
livello
livello
1 :lacunosa
2 :frammentaria e/o confusa
3 :essenziale
4 :buona
5 :completa e approfondita
COMPRENSIONE ORALE : comprendere messaggi orali di varia tipologia, in particolare di natura
professionale, cogliendo l’intenzione comunicativa dei parlanti.
livello
livello
livello
livello
livello
1 :non comprende il messaggio
2 :comprende solo alcuni elementi del messaggio
3 :comprende globalmente il messaggio
4 :comprende nei dettagli il messaggio
5 :comprende il messaggio prontamente nei dettagli
COMPRENSIONE SCRITTA : comprendere il senso globale di articoli e testi di varia tipologia, in particolare
di natura informatica
livello
livello
livello
livello
livello
1 :non comprende il messaggio
2 :comprende solo alcuni elementi del messaggio
3 :comprende globalmente il messaggio
4 :comprende il messaggio in modo più dettagliato
5 :comprende il messaggio nella sua completezza
PRODUZIONE ORALE : interagire e relazionare su argomenti trattati, supportando la propria opinione
livello
livello
livello
livello
livello
1 :non è in grado di trasmettere il messaggio
2 :trasmette il messaggio in modo parziale e/o confuso
3 :trasmette il messaggio in modo semplice
4 :trasmette il messaggio in modo efficace
5 :trasmette il messaggio in modo personale e corretto
PRODUZIONE SCRITTA : redigere testi scritti quali relazioni su argomenti trattati e testi analizzati e
rispondere a domande aperte
livello
livello
livello
livello
livello
1 :non è in grado di trasmettere il messaggio
2 :trasmette il messaggio in modo parziale e/o confuso
3 :trasmette il messaggio in modo semplice
4 :trasmette il messaggio in modo efficace
5 :trasmette il messaggio in modo corretto e ben strutturato
Programma svolto
Module 1
The computer and its terminology
26
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The Computer Revolution
A computer system
Definitions: Mainframe – Minicomputer – Microcomputer
The Personal Computer: Essential bits and pieces
Buying a Notebook
Module 2
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??
Hardware History Overview
The first bug
Origins of the Internet
Memories: ROM – RAM
Secondary Storage
The printer
Module 3
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??
??
??
??
Networks and programming
Networks
What is the Internet?
E-mail system: the most widely used Internet service
Hypertext and World-Wide Web
Virtual Healing
Programming
Subroutines
The Data Hierarchy
Oops – who can cope with it?
RTFM: manuals
Low level languages
High-level languages
HTML
Module 4
??
??
??
??
??
??
??
??
Hardware and its evolution
Software and a career in computing
Software packages
Database Systems
Operating Systems
Portability of the First Operating Systems
File Organization
DOS and Windows
Writing a CV
The letter of application
Other readings
??
??
??
??
??
??
??
??
??
??
??
Personal information safeguards
How to ensure greater security
Privacy’s dead
What’s your password?
Linux
The All-Seeing Eyes
Vile viruses
Computer-related jobs
Types of computers jobs
How programs manipulate images
Morphing
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DIRITTO
Prof. Lasalvia Maria Luigia
OBIETTIVI D'APPRENDIMENTO E LIVELLO MEDIO DI PRESTAZIONE DELLA CLASSE
1. Conoscere la struttura organizzativa della P.A. .
2. Conoscere l’organizzazione dello Stato.
3. Conoscere la differenza tra il decentramento amministrativo e l’autonomia degli enti locali.
4. Saper collegare ordinamento comunitario ed ordinamento interno nelle linee essenziali
5. Saper collegare il percorso giuridico ed economico.
La maggior parte degli allievi ha partecipato con diligenza e responsabilità contribuendo positivamente allo
svolgimento e all’approfondimento dei vari contenuti, la partecipazione invece della rimanente parte è stata
poco propositiva, occasionale e con toni, a volte, polemici.
Ho il dovere di sottolineare che alcuni allievi,,pur possedendo apprezzabili capacità intellettive, hanno
manifestato un impegno opportunistico e non sempre costante,i rimanenti hanno invece dimostrato quel
giusto impegno necessario per acquisire le conoscenze della materia e
finalizzato ad una formazione
professionale più consapevole.
Generalmente gli alunni hanno dimostrato una sufficiente attitudine all’analisi razionale e alla comprensione
dei contenuti e, talvolta, alcuni allievi hanno evidenziato di saper aggregare con correttezza e coerenza le
informazioni.
Il livello medio è da definirsi soddisfacente.
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
Ho sviluppato le parti concettuali cercando di conciliare il rigore scientifico delle trattazioni con la semplicità e
la chiarezza.
Ho, talvolta, curato i raccordi della problematica giuridica con quella storica e politologica per soddisfare le
esigenze degli allievi - cittadini che, senza essere giuristi, abbiano desiderato farsi più consapevolmente
partecipi della vita sociale e politica del paese.
Le finalità formative sono state impiantate sulla promozione fondamentale dell’educazione alla conoscenza
delle funzioni degli istituti principali del diritto amministrativo e all’acquisizione di una visuale d’insieme della
architettura amministrativa dello stato.
Per quanto riguarda le modalità di verifica sono state effettuate interrogazioni brevi e verifiche scritte semistrutturate.
VALUTAZIONE
OBIETTIVI DISCIPLINARI E ARTICOLAZIONE DEI LIVELLI
CONOSCENZA: capacità di richiamare alla memoria i contenuti appresi
Livello 1) Scarsa: gravemente lacunosa e confusa.
Livello 2) Insufficiente: frammentaria e/o confusa.
Livello 3) Sufficiente: limitata agli elementi essenziali.
Livello 4) Buona: ampia e organica.
Livello 5) Ottima: completa e/o approfondita.
COMPRENSIONE
Livello 1) Non è in grado di trasporre le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 2) Traspone solo parzialmente le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 3) È in grado di trasporre le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 4) È in grado di trasporre le conoscenze correttamente e di riorganizzarle in forma
diversa.
Livello 5) Capacità di individuare implicazioni e correlazioni tra le conoscenze.
ANALISI
Livello 1) Non sa riconoscere la complessità di un problema e non sa cogliere gli elementi
essenziali.
Livello 2) Sa riconoscere la complessità di un problema ed individua solo alcuni elementi
essenziali.
Livello 3) Sa riconoscere la complessità di un problema, si attiva per superarla attraverso
selezioni di elementi ed individuazione di analogie, differenze ed elementi di supporto.
Livello 4) Riconosce e supera la complessità del problema, seleziona elementi, identifica le
analogie esistenti e gli elementi di supporto.
Livello 5) Riconosce autonomamente la complessità di un problema identificando le analogie, le
differenze e gli elementi di supporto.
SINTESI
Livello 1) Utilizza in modo disorganico le informazioni e non sa individuare le parti essenziali.
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Livello 2) Si limita a riassumere le informazioni senza collegarle organicamente.
Livello 3) Individua le parti essenziali delle informazioni assunte, ma non utilizza tutti i dati in suo
possesso, ed opera semplici connessioni causa/effetto.
Livello 4) Evidenzia le parti essenziali delle informazioni assunte e, se guidato, le aggrega e ne
individua i processi causa/effetto evidenziandone la causa efficiente.
Livello 5) Sa aggregare coerentemente le informazioni assunte unificandone ed evidenziandone
le parti essenziali, individuando i processi causa/effetto.
ESPOSIZIONE: utilizzare il linguaggio giuridico ed economico in modo corretto.
Livello 1) Si esprime in modo frammentario ed incoerente.
Livello 2) Si esprime in modo scorretto e confuso.
Livello 3) Si esprime correttamente utilizzando il linguaggio specifico, pur con qualche
imprecisione.
Livello 4) Si esprime in modo chiaro ed ordinato.
Livello 5) Si esprime utilizzando il linguaggio specifico in modo fluido ed efficace.
LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI
?? "Diritto pubblico" L. BOBBIO - E. GLIOZZI – L. LENTI
?? EDIZIONI ELMOND SCUOLA & AZIENDA
PROGRAMMA
FORME DI STATO E DI GOVERNO
FONTI
?? COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
?? VICENDE STORICHE E STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
ORGANI COSTITUZIONALI
?? PARLAMENTO E FUNZIONE LEGISLATIVA
?? GOVERNO E FUNZIONE NORMATIVA
?? CORTE COSTITUZIONALE
ENTI TERRITORIALI LOCALI
?? LE REGIONI E GLI ALTRI ENTI LOCALI: FUNZIONI ED ORGANIZZAZIONE
?? LA POTESTA’ LEGISLATIVA REGIONALE
?? RAPPORTI STATO -REGIONI
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
?? EVOLUZIONE STORICA, STRUTTURA, ORGANIZZAZIONE
?? L’ATTIVITA’AMMINISTRATIVA: I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI E LA LORO INVALIDITA’
UNIONE EUROPEA
?? EVOLUZIONE DELL’UNIONE EUROPEA
?? FONTI GIURIDICHE, RAPPORTO TRA LE NORME INTERNE E LE NORME COMUNITARIE
?? POLITICHE COMUNITARIE
SCIENZA DELLE FINANZE
Prof. Lasalvia Maria Luigia
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E LIVELLO MEDIO DI PRESTAZIONE DELLA CLASSE
1. Analizzare il ruolo dello Stato nel sistema economico.
2. Sapere le ragioni dell’intervento pubblico nella sfera economica.
3. Conoscere le linee essenziali della finanza pubblica e le ripercussioni nel sistema economico.
4. Sapere analizzare le problematiche relative al deficit pubblico.
5. Conoscere le linee essenziali del sistema tributario.
Alcuni componenti di questa classe si sono rivelati seri, responsabili e corretti,mentre altri hanno palesato,
frequentemente, indifferenza ed insofferenza nei confronti dell’istituzione scolastica e delle regole.
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La partecipazione alle lezioni e in generale al processo di apprendimento-insegnamento è stata ricettiva e
non sempre
sostenuta da interesse. L’impegno è stato finalizzato al mero conseguimento del voto e ciò
non ha consentito una adeguata assimilazione dei contenuti.
Gli alunni hanno incontrato difficoltà quando sono stati chiamati ad acquisire e a comprendere contenuti
particolarmente impegnativi o ad approfondire problematiche complesse; tuttavia per alcuni non è mancata
la volontà di superarle, pertanto, nel tracciare un bilancio complessivo si deve riconoscere alla classe il
raggiungimento di un livello medio di piena sufficienza sia per quanto riguarda le conoscenze e la loro
organizzazione, sia per quanto riguarda il possesso di capacità logico-operative.
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
L’insegnamento di Scienza delle Finanze è stato strutturato in funzione principalmente formativa, con
riferimento alle categorie economiche e in ispecie alla loro interpretazione Keynesiana.
L’obiettivo era infatti quello di far acquisire agli alunni le conoscenze fondamentali relative all’attività
finanziaria pubblica nella duplice direzione (prelievo–spesa) e porli in grado di inquadrare tale attività sul
problema degli scopi e degli strumenti della politica economica sulla base del quadro storico di riferimento
alla luce dei paradigmi teorici alternativi.
L’esame della parte tributaria è stato condotto negli aspetti fondamentali e consolidati, evitando quei dettagli
destinati ad essere vanificati dal continuo rinnovamento normativo che caratterizza tale settore.
Per quanto riguarda le modalità di verifica, sono state effettuate interrogazioni brevi e verifiche scritte semistrutturate.
Criteri di valutazione: impegno, interesse, progressione nell’apprendimento, capacità, attitudini, abilità
logiche ed espositive e metodo di studio.
VALUTAZIONE
OBIETTIVI DISCIPLINARI E ARTICOLAZIONE DEI LIVELLI
CONOSCENZA: capacità di richiamare alla memoria i contenuti appresi
Livello 1) Scarsa: gravemente lacunosa e confusa.
Livello 2) Insufficiente: frammentaria e/o confusa.
Livello 3) Sufficiente: limitata agli elementi essenziali.
Livello 4) Buona: ampia e organica.
Livello 5) Ottima: completa e/o approfondita.
COMPRENSIONE
Livello 1) Non è in grado di trasformare le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 2) Trasforma solo parzialmente le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 3) È in grado di trasporre le conoscenze in un linguaggio diverso.
Livello 4) È in grado di trasformare le conoscenze correttamente e di riorganizzarle in forma
diversa.
Livello 5) Capacità di individuare implicazioni e correlazioni tra le conoscenze.
ANALISI
Livello 1) Non sa riconoscere la complessità di un problema e non sa cogliere gli elementi
essenziali.
Livello 2) Sa riconoscere la complessità di un problema ed individua solo alcuni elementi
essenziali.
Livello 3) Sa riconoscere la complessità di un problema, si attiva per superarla attraverso
selezioni di elementi ed individuazione di analogie, differenze ed elementi di supporto.
Livello 4) Riconosce e supera la complessità del problema, seleziona elementi, identifica le
analogie esistenti e gli elementi di supporto.
Livello 5) Riconosce autonomamente la complessità di un problema identificando le analogie, le
differenze e gli elementi di supporto.
SINTESI
Livello 1) Utilizza in maniera disorganica le informazioni e non sa individuare le parti essenziali.
Livello 2) Si limita a riassumere le informazioni senza collegarle organicamente.
Livello 3) Individua le parti essenziali delle informazioni assunte, ma non utilizza tutti i dati in suo
possesso, ed opera semplici connessioni causa/effetto.
Livello 4) Evidenzia le parti essenziali delle informazioni assunte e, se guidato, le aggrega e ne
individua i processi causa/effetto evidenziandone la causa efficiente.
Livello 5) Sa aggregare coerentemente le informazioni assunte unificandone ed evidenziandone
le parti essenziali, individuando i processi causa/effetto.
ESPOSIZIONE: utilizzare il linguaggio giuridico ed economico in modo corretto.
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Livello 1) Si esprime in modo frammentario ed incoerente.
Livello 2) Si esprime in modo scorretto e confuso.
Livello 3) Si esprime correttamente utilizzando il linguaggio specifico, pur con qualche
imprecisione.
Livello 4) Si esprime in modo chiaro ed ordinato.
Livello 5) Si esprime utilizzando il linguaggio specifico in modo fluido ed efficace.
LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI
PROGRAMMA SVOLTO
?? “SCIENZA DELLE FINANZE “ di FABRIZIO GALIMBERTI- LUCA PAOLAZZI
EDIZIONE LE MONNIER
?? FOTOCOPIE: IL BILANCIO DELLOSTATO
ECONOMIA FINANZIARIA PUBBLICA
?? I SINGOLI E LA COLLETTIVITA’. LO STATO SIFA IN TRE
?? LA DECISIONE DI SPESA
?? IL PESO DELLA SPESA
?? LE CATEGORIE DELLA SPESA PUBBLICA E LE LORO FUNZIONI
?? IL BILANCIO PUBBLICO E I DOCUMENTI FINANZIARI
?? IL DEBITO PUBBLICO
?? LA FINANZA LOCALE
?? LINEAMENTI GENERALI DEL DIRITTO TRIBUTARIO
EDUCAZIONE FISICA
Prof. Castiglioni Arnaldo
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Agli alunni è stata chiesta una partecipazione attiva nel provare, praticare e sperimentare in prima persona
quanto proposto, spiegato e dimostrato. Attraverso l’attività costante, opportunamente guidata e controllata,
hanno potuto esprimersi con una elaborazione personale del lavoro svolto, ottenendo così dei miglioramenti
significativi.
Le diverse tecniche proprie della materia e le strutture scolastiche a disposizione sono state utilizzate in
relazione alle esigenze del momento e a quelle degli alunni, tenendo altresì in considerazione le risposte
date dagli stessi ai vari argomenti trattati.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO E LIVELLO MEDIO DI PRESTAZIONE DELLA CLASSE
RIELABORAZIONE, RIEDUCAZIONE E CONSOLIDAMENTO degli schemi corporei e motori, attraverso
esercitazioni pratiche con l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi e tecniche specifiche della materia, per arrivare
ad una conoscenza e ad un uso razionale del proprio corpo (ricerca dell’equilibrio emotivo)
SOCIALIZZAZIONE con sviluppo dei concetti di autocontrollo, accettazione delle regole e del giudizio finale.
AUTONOMIA OPERATIVA: sviluppo delle capacità organizzative e la loro attuazione pratica.
AVVIAMENTO ALLO SPORT come abitudine di vita
Il livello medio della classe risulta discreto per conoscenze ed applicazione; buono per partecipazione ed
impegno. Il comportamento e l’attenzione che nel corso del triennio sono andati via, via migliorando hanno
contribuito a consolidare una buona autonomia operativa ed a sviluppare una responsabile capacità
organizzativa.
VALUTAZIONE
Verifica continua durante lo svolgimento delle lezioni.
31
Prove periodiche di riepilogo su specifici argomenti con attrezzi codificati e non, percorsi, partite a tema,
staffette ecc.
La valutazione individuale è stata la somma dei progressi ottenuti da ciascun alunno tenendo soprattutto
conto della partecipazione attiva e dell’impegno dimostrati nello svolgimento del lavoro.
Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti obiettivi cognitivi:
?? Applicazione: utilizza le abilità motorie sviluppate
?? Partecipazione: coinvolgersi nell’attività mostrando rispetto per gli altri, le strutture, le regole
?? Impegno: usare responsabilmente tempi e spazi messi a disposizione
ATTIVITÁ INTEGRATIVE
Gruppo Sportivo comprendenti: pallavolo, pallacanestro, calcetto, pallamano ed atletica leggera (corsa
campestre) con fasi di Istituto, suddivise tra Biennio e Triennio, e partecipazione ai Campionati Studenteschi
con gli studenti più meritevoli.
PROGRAMMA SVOLTO NEL CORSO DEL TRIENNIO:
Esercizi a corpo libero, esercizi individuali e a coppie, con l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi per lo sviluppo,
il miglioramento ed il mantenimento delle qualità psico-fisiche di base, quali la mobilità articolare, l’equilibrio,
la coordinazione, l’agilità, la velocità, la forza la destrezza, la resistenza, il ritmo.
Lo stretching sia come riscaldamento, sia come compensazione al termine di particolari esercitazioni; per il
mantenimento di una buona elasticità muscolare e come tecnica di rilassamento.
Fondamentali individuali di pallavolo: battuta, palleggio (due mani, bagher), alzata, schiacciata, muro e loro
applicazione nel gioco vero e proprio analizzato in maniera globale sia in fase di attacco, sia in fase di
difesa. Conoscenza globale del relativo regolamento di gioco.
Fondamentali individuali di pallacanestro: palleggio, passaggio, terzo tempo, arresto-tiro, rimbalzo e loro
applicazione nel gioco vero e proprio analizzato in maniera globale sia in fase di attacco, sia in fase di
difesa. Conoscenza globale del relativo regolamento di gioco.
Specialità di atletica leggera: partenza dai blocchi, passaggio ostacolo, salto in lungo, salto in alto, getto del
peso.
In vista della maturità che per Educazione Fisica è “teorica”, si è proceduto nel seguente modo:
gli studenti sono stati suddivisi in quattro gruppi di lavoro, ciascuno dei quali doveva sviluppare ed
approfondire uno dei seguenti quattro argomenti
1.
2.
3.
4.
Alimentazione
Primo Soccorso
Doping
Effetti del movimento
Ogni studente doveva essere preparato su tutti e quattro le ricerche svolte.
Non essendo la materia, per questo anno, inclusa nell’esame di Stato, si è mantenuta la parte teorica come
valutazione per quegli studenti che hanno protratto l’esonero dall’attività pratica per tutto l’anno scolastico o
per un periodo significativo di tempo.
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