Che voglia di gelato. Ma in realtà cosa mangio?

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Che voglia di gelato. Ma in realtà cosa mangio?
Test
Che voglia di gelato.
Ma in realtà cosa mangio?
“La vita è come un cono gelato, bisogna gustarne ogni boccata”. Il consiglio di Charlie Brown, il
celebre personaggio delle striscie a fumetti, è citato in tutta innocenza poiché tra i gelati ve ne
sono alcuni eccellenti e altri con strane misture di ingredienti e un impressionante contenuto
calorico. L’emissione televisiva romanda À bon entendeur ha messo sotto la lente 13 gelati
confezionati:ecco i risultati.
È
soprattutto durante l’estate
che si brama qualcosa di fresco come il gelato, ma non lo
si disdegna neppure quando
è più fresco. E ciò vale per grandi e
piccini. In Svizzera il consumo medio annuo di gelati per abitante è di
7 litri. Siamo nella media europea e
tre volte al di sotto di quanto ne
consuma uno statunitense medio.
Ma cosa contengono i gelati
confezionati? L’emissione televisiva
della TSR, À bon entendeur (ABE),
ne ha messi alcuni sotto la lente facendo alcune sorprendenti scoperte. Ecco perché abbiamo ritenuto
interessante proporre i risultati del
test ai nostri lettori.
Quando si consuma un ghiacciolo di circa 50 g, si deve calcolare in
media di aver mangiato l’equivalente di 3 zollette di zucchero da 4 g l’una.
I risultati per i 4 gelati ghiaccioli sono elencati qui di seguito nell’ordine dal
migliore al peggiore.
Coop Prix garantie
fr.0,20
2,5
51 calorie
Per il test sono stati presi in esame 13 gelati con bastoncino, di cui
4 ghiaccioli. I restanti sono gelati da
passeggio alla crema. Sono stati valutati i contenuti di grassi e zuccheri, le calorie e l’etichettatura.
Iniziamo dai ghiaccioli
In uno dei ghiaccioli testati è
stata rinvenuta della gelatina di pesce. Si tratta di un prodotto emulsionante a basso costo, ed è verosimilmente per quest’ultimo motivo
che è stato usato.
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La borsa della spesa 6.2006
☺
J
Frisco Nestlé
fr.1.–
Il 90% dei gelati che consumiamo sono prodotti industrialmente e come altri prodotti alimentari devono avere in etichetta i dati
essenziali del loro contenuto.
2,5
56 calorie
fr.0,45
61 calorie
Ghiacciolo (Frisco / Nestlé)
2,5 zollette di zucchero
56 calorie
☺
J
Migros Delta-Jet
3
Ghiacciolo Prix Garantie (Coop)
2,5 zollette di zucchero
51 calorie
☺
Delta-Jet (Midor / Migros)
3 zollette di zucchero
61 calorie e una marcata presenza
di grassi saturi
J
Fonte:A Bon Entendeur (ABE)
Traduzione e adattamento:redazione BdS
Lusso Unilever
Apollo
fr.1.–
3
66 calorie
Ghiacciolo Apollo (Lusso /
Unilever)
3 zollette di zucchero
66 calorie
☺
J
Perché usare grassi di cattiva qualità?
Robert Remy,esperto di politica alimentare dell’Associazione dei consumatori belga Test-Achats,commenta così i risultati relativi ai ghiaccioli:“Nei 4 gelati esaminati sono stati rinvenuti dei grassi,in diverse quantità e non sempre di buona qualità.Nel peggiore dei casi gli acidi grassi saturi hanno raggiunto l’80,addirittura il 90% circa.
Sappiamo che questi grassi sono nocivi per la salute,in particolare per
il tasso di colesterolo e le malattie cardiovascolari.Non si comprende perché,anche se in quantità minime si deve usare una materia grassa di cattiva qualità.
Gli altri 9 gelati testati:gelati alla panna con bastoncino (circa 80 g l’uno)
Movenpick
Caramelita
fr.2.90
5
194 calorie
K
K
Mövenpick Caramelita (60 g):
nonostante i suoi 18,8 g di
zuccheri (5 zollette) e 11,9 g di
grassi,ha comunque 194 calorie.
Problemi nell’etichettatura tra
quello che vi è scritto e quello che
è stato misurato.
Mega-Stick Vanilla Aroma MBudget della Migros (70 g):17,6 g
Migros M-Budget di zuccheri (4,5 zollette) e 14,2 di
Mega-Stick Aroma
grassi,212 calorie.La qualità delle
vaniglia
materie grasse è giudicata media.
fr.1.10
Problemi nell’etichettatura tra
4,5
quello che vi è scritto e quello che
212 calorie
è stato misurato.
K
K
Nestlé Mega
Amandes
fr.2.40
4
218 calorie
K
K
Migros Megastar
vaniglia
fr.1.60
5
234 calorie
Mega Amandes de Nestlé (81 g):
16 g di zuccheri (4 zollette) e 15,4
di grassi,218 calorie.
L
L
Megastar Vanilla di Modor,Migros
(90 g):19,2 g di zuccheri e 15,8 g
di grassi di qualità media,234
calorie. Problemi
nell’etichettatura tra quello che vi
è scritto e quello che è stato
misurato.
La borsa della spesa 6.2006
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Test
Lusso Unilever
Magnum Classic
fr.2.90
5.5
254 calorie
L
L
Coop Big Vanilla
fr.1.45
6
258 calorie
L
L
Carrefour Big
Choc
fr.1.15
5,5
262 calorie
L
L
Magnum Classic di Lusso
(Unilever) (86 g):22,3 g di
zuccheri (5,5 zollette) e 16,9 g di
grassi,254 calorie.Problemi
nell’etichettatura tra quello che vi
è scritto e quello che è stato
misurato.
Big Vanilla di Coop (93 g):23,2 g di
zuccheri (6 zollette) e 16,8 g di
grassi,258 calorie.Problemi
nell’etichettatura tra quello che vi
è scritto e quello che è stato
misurato.
Big Choc di Carrefour (76 g):22,7
g di zuccheri (5,5 zollette) e 18 g di
grassi,262 calorie. Problemi
nell’etichettatura tra quello che vi
è scritto e quello che è stato
misurato.
Prix Garantie di Coop (90 g):24,2
g di zuccheri (6 zollette) e 20,7 g di
Coop Prix Garantie grassi,304 calorie.
fr.1.15
6
304 calorie
L
L
Haagen-Dazs
Macadamia Nut
Brittle
fr.9.50
12
388 calorie
L
L
Macadamia Nut Brittle di HäagenDazs (1 pallina,106 g):48 g di
zuccheri (12 zollette) e 20 g di
grassi,388 calorie.La qualità delle
materie grasse è cattiva a causa
dell’alto tasso di acidi grassi trans
e per la presenza di grassi saturi.
I gelati risultati più calorici dal test di ABE hanno un apporto di oltre 300 calorie: su un fabbisogno giornaliero medio di circa 2200 calorie essi ne rappresentano già circa un terzo.Pensateci quando decidete di farvi un gelato.
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La borsa della spesa 6.2006
Vere mini bombe caloriche
Nei gelati ghiaccioli vi si trovano
anche dei grassi e vi sono sovente delle
etichette poco affidabili, che non corrispondono al reale contenuto del prodotto. La spiegazione più ricorrente è
che il produttore ha cambiato la composizione del gelato ma ha mantenuto
il vecchio imballaggio...
Da segnalare infine l’alto contenuto di calorie nei gelati alla panna.
Come giustificano i fabbricanti queste
mini bombe caloriche?
Il direttore di Mövenpick IceCream Suisse, Martin Henck, lo ha così giustificato a ABE: “Il gelato è una
ghiottoneria e il consumatore cerca il
più delle volte qualcosa di sostanzioso.
Noi affriamo anche dei sorbetti, leggeri, e altri prodotti, ma la scelta spetta al
consumatore”.
Matthias Gisi, responsabile del
marketing Lusso-Unilever: “Abbiamo
un assortimento molto variato che risponde alle più svariate esigenze nutrizionali e gustative. Il consumatore
sceglie. Le vendite dimostrano che
questi gelati sono molto apprezzati e
vogliamo continuare a far piacere ai
consumatori”.
Gelato sì,ma a piccole dosi
È il consumatore a scegliere: è il
leitmotiv dei fabbricanti di gelati. E allora il consiglio ai consumatori, grandi
e piccini è: consumiamo calorie “gelate” con parsimonia e facciamo un po’
più di esercizio fisico.
Martine Cuny, dietista all’ospedale dei bambini a Ginevra sostiene: “il
gelato è un alimento che si consuma
per piacere; l’ideale è che sia mangiato
secondo un determinato dosaggio.
Dopo un pasto ricco di grassi, ad esempio, rinunciamo al gelato come dessert. Ma soprattutto si devono evitare i
gelati alla panna più grandi, vere bombe energetiche, e preferire, ad esempio,
i sorbetti, più rinfrescanti e composti
da frutta, acqua e zucchero. Infine se il
gelato causa sete, bevete preferibilmente solo acqua naturale”.
Gelati sfusi,buoni
ma non troppo...
Ecco come sceglierli
S
ono 50 i campioni di gelati sfusi prelevati qua e là nel cantone
nel corso dell’estate 2005 dagli ispettori del Laboratorio cantonale per valutarne la conformità ai requisiti igienico-sanitari stabiliti per legge. Quali sono i rischi di contaminazione
batterica di questo tipo di prodotto? Esso - leggiamo nel rapporto
d’esercizio 2005 del Laboratorio - può essere legato sia all’uso di materie prime contaminate all’origine (come latte, uova, frutta, ecc. se
non hanno subito un trattamento termico) sia a una carenza di igiene nelle fasi di produzione, conservazione e/o smercio del prodotto.
Esito della campagna ispettiva: il 70% dei campioni è risultato
conforme alle norme in vigore (la stessa percentuale riscontrata nel
2004 in un’analoga campagna). Un buon risultato anche se non eccellente. Tuttavia il Laboratorio sottolinea come tutte le non conformità riscontrate siano dovute unicamente al superamento di valori
di tolleranza per germi aerobi mesofili (4 campioni) e enterobatteriacee (11 campioni) e che in nessun caso è stato superato né il valore limite né di tolleranza degli stafilococchi. Totalmente assente anche la salmonella nei campioni con un alto contenuto di enterobatteriacee.
Detto in breve: i campioni prelevati non ci avrebbero fatto alcun
male, anche quelli risultati non perfetti. Tuttavia i dati confermano
come il gelato sfuso sia una derrata alimentare particolarmente soggetta a contaminazioni batteriche dovute a pratiche di produzione,
conservazione e smercio carenti sotto il profilo igienico. Va quindi
aggiunto che nel settore della produzione e vendita di gelati non confezionati è ancora possibile un miglioramento della qualità dello stato igienico.
Dove acquistare il gelato sfuso?
In base ai risultati di un’approfondita e pragmatica indagine sull’igiene nel mercato dei gelati sfusi svolta dal Laboratorio cantonale
negli anni passati, si può sostenere che i consumatori possono aumentare la probabilità di acquistare prodotti igienicamente in ordine
comperando solo dove:
4 i banchi vendita sono provvisti di acqua corrente per il lavaggio delle porzionatrici (attenzione quindi alle vaschette con acqua
stagnante che diventa con il tempo un vero e proprio brodo di coltura per i batteri) oppure dove vi sono porzionatrici singole per ogni gusto;
4 dove il colore del gusto vaniglia e del gusto cioccolata sono
omogenei (senza quindi aloni scuri - sintomo di “vecchiaia”- sul bordo superiore della vaschetta);
4 e dove i gusti non sono mescolati (per es. presenza di tracce di
cioccolato nel gusto vaniglia).
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