CITY+ Rassegna Web e Stampa

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CITY+ Rassegna Web e Stampa
CITY+
Rassegna Web e Stampa
16 maggio 2012
Dalle ore 15.00 del 15/05 alle 15.00 del 16/05
Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
Sommario
Executive Summary
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EXPO
CONFERMATI TUTTI GLI IMPEGNI DI EXPO 2015: INGIUSTIFICATI GLI ALLARMI / 2duerighe.com
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ECOSOSTENIBILITÀ
DA ECOMOSTRI A POLMONI VERDI "SARANNO LORO A SALVARE LA TERRA" / la Repubblica
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MAATM E POLITECNICO DI MILANO, 27 MLN DI EURO PER 100 PROGETTI VERDI" / ediltecnico.it
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COME DEV’ESSERE UN HOTEL ‘GREEN’? / lagenziadiviaggi.it
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AGROENERGIA, SALVEZZA DEI NOSTRI CAMPI PER ARRIVARE ALLA FATTORIA A EMISSIONI ZERO / corriere.it
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DIDATTICA INTERATTIVA
AULA PC E WI-FI, LA SCUOLA NON È CONNESSA / skuola.net
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AUTO ELETTRICA
BICI AGLI UNIVERSITARI PER UNA MAGGIORE MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE / ambienteambienti.com
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AUTO ELETTRICHE, ECCO PERCHÉ NON FUNZIONANO / ecoo.it
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ENEL: A VERONA LANCIA LA MOBILITA' ELETTRICA / liberoquotidiano.it
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IL PRIMO QUADRICICLO ELETTRICO SI CHIAMA EO / jacktech.it
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SIEMENS, CAMION ELETTRICI COME I TRAM. CON I CAVI AEREI / ansa.it
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MOBILE, LEG-GERO ED ECOLOGICO … “E-TROPOLIS” 100KM CON 60 CENTESIMI DI EURO / newsenergia.com
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DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI
FORUM PA 2012: IL CLOUD SPOSA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE / channelbiz.it
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TELECOM ITALIA, LA SEMPLIFICAZIONE PASSA DAL CLOUD / corrierecomunicazioni.it
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SMART CITY
CON LE «SMART CITY» PIÙ SEMPLICE LA VITA QUOTIDIANA / il Sole24Ore
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INTERNET, TRASPORTI, IMPRESE STRANIERE E TIMISOARA SI SCOPRE UNA SMART CITY / il Corriere della Sera
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SMART CITY, E-MOBILITY E SMART GRID: LA SFIDA SOSTENIBILE DI FRANCOFORTE / ilsostenibile.it
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
NEL DESERTO AMERICANO NASCE LA CITTÀ FANTASMA DEL FUTURO / italian.ruvr.ru
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ALTRE NOTIZIE RILEVANTI
AGENDA DIGITALE, PROVA DELLA VERITÀ / il Sole24Ore
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DAI VESTITI ALLE VACANZE PER UN ITALIANO SU SEI LO SHOPPING SI FA SUL WEB / la Repubblica
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COSÌ NELL´ERA DIGITALE SI FANNO PIÙ LIBRI PER NON ESSERE DIMENTICATI DAI LETTORI / la Repubblica
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Calendario Eventi
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
Executive Summary
Smart City: progetti per facilitare i trasporti e la gestione del traffico, per dotare le infrastrutture
della capacità di informare sul loro stato di usura e sulle necessità di manutenzione, per
risparmiare sui costi di energia e monitorare lo stato di qualità dell’ambiente. Questi ed altri i temi
più dibattuti sulla smart city al Forum Pa.
Ecosostenibilità: vetri fotovoltaici, tecnologie per il risparmio energetico e giardini pensili. I
grattacieli metropolitani sono cambiati e grazie ai nuovi progetti, da Seul a New York e Chicago,
diventeranno lo strumento vincente per ripulire l’aria e il simbolo delle città ecosostenibili.
Altre Notizie Rilevanti: istituita da marzo l’Agenda digitale, un cabina di regia dal Governo per
colmare il divario con gli altri paesi UE. Al centro del “Forum PA” c’è il tema dell’e-government: tra
le priorità figurano anche la disponibilità d'accesso alla banda larga e la modernizzazione dei
servizi su internet.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
EXPO
CONFERMATI TUTTI GLI IMPEGNI DI EXPO 2015: INGIUSTIFICATI GLI ALLARMI /
2duerighe.com
Fonte: 2duerighe.com
Data: 16 maggio 2012
Autore: Sebastiano Di Mauro
Link: http://tinyurl.com/cq8gmbn
In vista di Expo 2015, si è tenuto un incontro per fare il punto della situazione, ma soprattutto per trovare conferma
che tutto è “sotto controllo”. Questo è quanto afferma l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione
Lombardia, Raffaele Cattaneo, che soggiunge: “ci sono delle criticità, come è normale che accada quando si realizza un
insieme di cantieri di tale complessità e di grande valore (20 miliardi di euro n.d.r), ma non riesco a comprendere gli
allarmi lanciati nei giorni scorsi, secondo i quali le infrastrutture sarebbero in ritardo”.
Dunque tutto nella norma dunque e viene, quindi assicurato il rispetto della scadenza del 1 maggio 2015: il Comune di
Milano conferma il superamento di tutte le criticità finanziarie e di essere in grado di avviare i cantieri di tutto il primo
lotto dell'opera, che verrà ultimato entro febbraio 2015.
La societa' Expo ha fatto una stima di circa 22.500 posti auto che sarà necessario realizzare, la cui individuazione delle
aree spetta alla Provincia di Milano, la quale ha confermato che sono stati individuati 4.000 posti auto ad Arese, circa
9.500 alla Fiera di Rho, mentre 4.000 potrebbero essere creati presso il parcheggio di interscambio della
metropolitana di Monza linea 1, per un totale di circa 17.500 posti. In proposito Atm e Rfi hanno confermato che le
opere saranno realizzate nei tempi previsti e dunque in tempo per Expo. Così come il Comune di Milano ha assicurato
che verrà ultimata la tratta Linate-Forlanini.
Confermati nei tempi previsti pure il potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate, il completamento della
stazione ferroviaria Forlanini, la realizzazione della bretella autostradale Serravalle, l'acquisto di 40 nuovi treni per le
linee ferroviarie Trenord e l'avvio, da parte di Atm, della gara per la fornitura di 30 convogli per le metropolitane M1 e
M2, che avverrà nelle prossime settimane.
A questo incontro erano presenti tutti o soggetti coinvolti nella realizzazione delle infrastrutture, cioè l'assessore ai
Trasporti della Provincia di Milano Giovanni De Nicola; l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco
Maran; i rappresentanti della società Expo; l'ad di Trenord Giuseppe Biesuz, il presidente di Atm Bruno Rota; il capo
compartimento di Anas Claudio de Lorenzo; il presidente di Metropolitana Milanese Lanfranco Senn; i tecnici di RFI;
dell'Autostrada Torino-Piacenza; il direttore generale di Infrastrutture Lombarde e amministratore delegato di
Concessioni Autostradali lombarde (Cal) Antonio Rognoni.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
ECOSOSTENIBILITÀ
DA ECOMOSTRI A POLMONI VERDI "SARANNO LORO A SALVARE LA TERRA" / la
Repubblica
Fonte: la Repubblica
Data: 16 maggio 2012
Autore: Angelo Aquaro
Nel blu dipinto di blu. Anzi nel blu ridipinto di verde. Perché solo volando alle stratosferiche altezze dei nuovi
grattacieli sarà possibile sconfiggere l´inquinamento che ci strangola quaggiù. Prendete la DMC Tower che sta
sorgendo a Seul, Corea. Quando aprirà, tra due anni, sarà il terzo grattacielo più alto del pianeta, dopo il Burj Khalifa di
Dubai e il Pingan International Finance Center di Hong Kong. Ma la torre della Digital Media City, già ribattezzata Light
Tower, la Torre della Luce, sarà soprattutto il primo grattacielo a vivere di un polmone proprio. Meglio, di tre: tra
aperture nella struttura che "respireranno" la luce naturale e l´aria pulita per metterla poi in circolo - e diminuire così
drasticamente luce e riscaldamento artificiale. Un albero di 30 piani, come cantava Adriano Celentano: anzi,
addirittura di 133 piani.
Chiamateli i gratta-verdi. Il riconoscimento arriva dal pulpito, manco a dirlo, più alto. Il Council on Tall Building and
Urban Habitat è un´associazione non profit basata a Chicago che i costruttori non solo d´America hanno scelto come
arbitro nelle controversie: a partire dai criteri per stabilire i record d´altezza. Proprio la costruzione in altezza - dice ora
al Wall Sreet Journal il direttore esecutivo Anthony Wood - è diventata la maniera più efficiente e sostenibile di
costruire. Ma com´è che gli ex mostri si sono trasformati negli angeli dell´ambientalismo?
Gli esperti hanno da sempre accusato le compagnie di costruzioni di essere tra i più grandi avvelenatori. I grattacieli
nascono e si sviluppano nelle metropoli come Chicago e New York per utilizzare nella maniera economicamente più
fruttuosa lo spazio: più piani costruivi e più facevi fruttare i costi del suolo. L´intera industria viene considerata uno dei
maggiori responsabili della produzione di CO2. Per non parlare del 40 per cento del consumo mondiale di energia per
troppo tempo reclamato da quei mostri male-isolati termicamente. La rivoluzione tecnologica e le innovazioni
architettoniche hanno stravolto, per una volta in meglio, il paesaggio. Il caso più eclatante è quello della Willis Towers.
Quando nacque, nel 1973, si chiamava Sears, ed era vista dagli ambientalisti con terrore. Oggi i suoi 442 metri
d´altezza si animeranno del progetto "Pythagoras Solar": le facciate verranno trasformate dai primi impianti solari
sviluppati appunto non sul tetto ma verticalmente.
Il "vetro fotovoltaico" è una trovata geniale: le finestre utilizzate come pannelli solari. E la tecnica sarà presto utilizzata
in altri edifici. Ma l´innovazione passa anche dove meno te l´aspetti. Nella Torre della Bank of America sulla Sesta
Avenue a New York, per esempio, la magia scorre nei "waterless urinals": cioè i gabinetti che riciclano l´acqua per un
risparmio fino a 8 milioni di galloni di acqua all´anno.
Eccolo insomma il miracolo dei gratta-verdi: lo sviluppo in altezza e la scala della popolazione permettono di elevare
alla potenza i vantaggi ambientali. Al punto che i visionari architetti di Neo Arc già sognano la "città polmone" per
contrastare la malefica profezia del 2050: quando l´incremento del 40 per cento dell´inquinamento potrà portarci a
non respirare più. Proprio i nuovi grattacieli potrebbero essere la salvezza: grazie a una "corazza" di alberi e giardini
pensili che ricicleranno l´aria. Che ironia: l´uomo che si evolse dalle scimmie, scendendo dagli alberi, sopravviverà
arrampicandosi ancora una volta fin lassù. Nel blu ridipinto di verde.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
MAATM E POLITECNICO DI MILANO, 27 MLN DI EURO PER 100 PROGETTI VERDI" /
ediltecnico.it
Fonte: ediltecnico.it
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.ediltecnico.it/5906/maatm-e-politecnico-di-milano-27-mln-di-euro-per-100-progetti-verdi/
Sostenibilità ed efficienza energetica rappresentano il filo conduttore del bando da 27 milioni di euro promosso dal
Ministero dell’ambiente (MAATM) e Politecnico di Milano e che ha già sviluppato investimenti pubblici e privati per
complessivi 60 milioni, e decine di altre iniziative per l’innovazione sostenibile.
L’obiettivo è quello di finanziare 100 Progetti Verdi da portare dalle università italiane verso il mondo delle imprese
Tra i primi progetti a partire ricordiamo il centro Relab, che ha ricevuto un finanziamento di 4,2 milioni dal Ministero
dell’ambiente e di 800mila euro dal Politecnico. Il centro Relab è realizzato insieme con la Regione Lombardia
nell’ambito di un Accordo quadro e si trova nella sede universitaria di Milano Bovisa. Si tratta di una struttura di
ricerca formata da due laboratori mirati all’efficienza degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento nel settore
civile.
Tra gli altri progetti, da citare quello di Prime dell’Enel per la ricarica delle auto elettriche (insieme con aziende del
calibro della Mercedes), il Dyecells per i vetri fotovoltaici con Dyesol, Permasteelisa e altri investitori, il Cold Energy
guidato dalla Angelantoni che mette il turbo ai frigoriferi, le auto alimentate a idrometano con energia solare studiate
dalla Fiat, il collettore termico Sahara, i biocombustibili da legno della Chemtex, oppure il recupero energetico dell’olio
da frittura coordinato dalla Recoil.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
COME DEV’ESSERE UN HOTEL ‘GREEN’? / lagenziadiviaggi.it
Fonte: lagenziadiviaggi.it
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=165279&IDCategoria=1
Potrebbe non essere lontano il giorno in cui, nel prenotare un viaggio, si chiederà una stanza “verde”, ad alta
efficienza energetica, con zero emissioni di CO2 e finestre con membrane fotovoltaiche.
Questo il tema del convegno “Turismo Verde e Alberghi, costi e benefici della green economy” condotto da Provincia
di Roma e Federalberghi Roma.
Mentre da un lato cresce la sensibilità dei turisti verso la sostenibilità ambientale, dall’altro si avvicinano gli obiettivi
europei sull’efficienza energetica, il cosiddetto “20 20 20”: diminuzione del 20% dei consumi e utilizzo del 20% di fonti
rinnovabili entro il 2020.
E’ ormai alle porte una vera rivoluzione nel settore con alberghi obbligati a ingenti investimenti a fronte però
dell’opportunità di intercettare un turismo “verde”, sensibile alle tematiche ecologiche, che apprezza le offerte di
un’ospitalità in grado di proporre sostenibilità ed etica ambientale.
Al centro del convegno la Provincia di Roma, che ha invitato gli operatori alberghieri a considerare un approccio
completo: «Ai temi dell’energia e dell’ambiente – ha detto Renato Panella, vicepresidente di Upi Lazio – si deve
affiancare una generale riduzione di qualsiasi spreco, un uso ottimale delle risorse energetiche e ambientali e il
rispetto dell’identità socioculturale del luogo. In un posto come Roma, per intenderci, la conservazione del patrimonio
culturale materiale e immateriale deve accompagnarsi alla promozione dei prodotti biologici locali e nel quadro di
un’enogastronomia di qualità, basata sulla tradizione. Tutti elementi in grado di accogliere un turismo ecologico in
forte ascesa».
Da parte sua Federalberghi Roma sta giocando d’anticipo sul tema, proponendo ricerche e incontri che puntano a
informare gli associati, i tour operator, le agenzie di viaggi e le associazioni di consumatori, sui costi e benefici che
potranno derivare dalla green economy e dagli obblighi di risparmio energetico.
«Da tempo stiamo cercando di trasformare un obbligo, anche morale, in un’opportunità di crescita professionale – ha
sottolineato Tommaso Tanzilli, direttore di Federalberghi Roma – Non a caso come associazione offriamo i servizi di un
consulente specializzato in materia di turismo ecologico e in occasione dell’ultima edizione del nostro appuntamento
annuale più importante, l’Albergatore Day dello scorso gennaio, abbiamo lanciato il premio “Green Hotel of the Year”,
riservato agli alberghi associati a Federalberghi Roma che abbiano intrapreso iniziative volte a ridurre il proprio
impatto sull’ambiente adottando una politica operativa ispirata ai principi di massima sostenibilità».
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
In cosa si traduce, quindi, un “approccio green” per un albergo? La risposta è stata data da Luca Andriola, esperto in
Green Hotel Management: «Sono gli stessi tour operator a fornire un riscontro sulle tendenze apprezzate dai turisti
attenti dal punto di vista ambientale, cosi come recentemente anche organizzazioni internazionali con sede a Roma, la
FAO e il WFP, hanno introdotto un rigoroso processo di qualifica e rating ambientale delle strutture alberghiere con
loro convenzionate».
I requisiti di un hotel ‘verde’
Un albergo con una corretta gestione ambientale ed energetica deve, ad esempio: avere una certificazione ambientale
tra quelle riconosciute a livello internazionale, come ISO 14001, EMAS o ECOLABEL; utilizzare prevalentemente
energia proveniente da fonti rinnovabili, attrezzature ad alta efficienza energetica e sistemi di spegnimento
automatico della luce e della climatizzazione; risparmiare acqua applicando diffusori a rubinetti e docce e utilizzare wc
con il doppio scarico, disporre di elettrodomestici ad alta efficienza, trattare le acque di scarico per renderle meno
inquinanti, ridurre i consumi di acqua e di prodotti chimici nei lavaggi della biancheria; applicare una raccolta
differenziata dei rifiuti molto attenta, curando il trattamento e lo smaltimento degli imballaggi, riducendo al massimo
l’utilizzo di prodotti usa-e-getta e favorendo il riciclo dei materiali; tenere a disposizione degli ospiti biciclette o altri
mezzi ecologici, e fornire corrette informazioni sull’uso del trasporto pubblico.
Naturalmente è richiesta anche una ristorazione adeguata. Un hotel “green” non può prescindere dall’utilizzo di
prodotti alimentari biologici e biodinamici, dall’adozione di prodotti enogastronomici locali e dalla preferenza degli
alimenti “a km zero”.
Una parte importante, infine, è dedicata alla formazione del personale, che deve essere sensibilizzato alla riduzione
dei consumi nello svolgimento del proprio lavoro: dagli uffici amministrativi alle sale convegni, fino alla manutenzione
delle stanze, per puntare su bassi consumi energetici e su una rigorosa manutenzione di impianti e attrezzature.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
AGROENERGIA, SALVEZZA DEI NOSTRI CAMPI PER ARRIVARE ALLA FATTORIA A
EMISSIONI ZERO / corriere.it
Fonte: corriere.it
Data: 16 maggio 2012
Autore: Carlotta Clerici
Link: http://tinyurl.com/bsvhlax
Autosufficiente, multifunzionale e a zero-emissioni. Sarà questa in futuro la fotografia delle nostre fattorie. Mondi
meno antichi e più sostenibili, dove campi, allevamenti e filiere producono energia verde. Traguardi possibili, visto che
l’agricoltura italiana prepara il suo debutto nel mercato energetico. Con la presa di coscienza di giocare, all’interno del
settore, un ruolo cruciale. Una consapevolezza che ha posto le basi per il primo accordo di collaborazione da cui
potrebbe dipendere anche lo sviluppo delle energie alternative.
INTESA - Un patto d’intesa, firmato nei giorni scorsi a Roma da Enea (Agenzia nazionale per l’efficienza energetica) e
Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), per coinvolgere il sistema agricolo e agroalimentare
verso la produzione e l’utilizzo di energia pulita. Implementando le tecnologie per l’accumulo energetico e
intervenendo su processi produttivi e risorse agricole. «L’agricoltura», afferma Carlo Alberto Campiotti, responsabile
dell’unità efficienza energetica di Enea, «per quello che riguarda le rinnovabili è un settore pieno di potenzialità. Non
solo per il risparmio, ma anche per la produzione vera e propria dell’energia».
AGROENERGIA – «In Italia», prosegue Campiotti, «questa è la prima volta che si tenta uno sviluppo sostenibile del
settore agricolo in maniera totale. Con azioni pratiche che mirano alla riduzione delle emissioni e a valorizzare le fonti
agro-energetiche». Uno sviluppo che passa dal recupero energetico dei residui zootecnici e vegetali, ma anche dalla
diversificazione e dalla tracciabilità dei prodotti agroalimentari. E, tra i passi più importanti, la produzione di biogas.
«In futuro», sottolinea Giuseppe Alonzo, commissario del Cra, «l’uso delle biomasse a fini energetici è il settore
strategico su cui concentrare le attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il biogas agricolo, infatti, rappresenta per
l’agricoltura la più grande opportunità di sostenibilità energetica ed economica. Ed è per questo motivo», afferma il
professore, «che è necessario aiutare le aziende troppo piccole ad affrontare al meglio il mercato energetico.
Incentivandone l’unione, ai fini di costruire impianti comuni per la produzione di metano».
CERTIFICATI BIANCHI – In più, a invogliare le aziende agricole alla trasformazione verde, non solo la produzione di
biogas, ma anche l’introduzione di nuove certificazioni per semplificare l’accesso agli incentivi. «Sono molti i punti»,
puntualizza il responsabile di Enea, «su cui di dovrà intervenire per migliorare l’efficienza energetica del settore.
Facilitando i protagonisti a investire in risparmio e innovazione». Tra gli aiuti, l’utilizzo per la prima volta nel settore
dei cosiddetti certificati bianchi. Titoli d’efficienza energetica un tempo all’appannaggio esclusivo di industria ed
edilizia. «Stiamo preparando», conclude Campiotti, «schede tecniche specifiche per il settore agricolo. In particolare,
per l’uso della biomassa solida nel riscaldamento delle serre, per l’uso di biogas nelle imprese agricole, per la riduzione
di energia nell’irrigazione e per l’impiego della bioplastica e dell’agricoltura organica».
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
FATTORIA A ZERO EMISSIONI – A tracciare la strada da seguire per ottenere i certificati bianchi, il primo prototipo di
impresa agricola totalmente sostenibile. «Come esempio per le altre aziende», anticipa Alonzo, «abbiamo scelto
un’impresa zootecnica di Monterotondo, in provincia di Roma. Si tratta di un allevamento di bovini già molto avanti
sul fronte della sostenibilità. Un circolo quasi chiuso, visto che produce già in loco tutto il mangime necessario e
utilizza gli escrementi per la produzione di biogas. E che presto verrà dotata di impianti fotovoltaici sui tetti delle stalle
e di sistemi per il riciclo dell’acqua sanitaria. Infine», conclude il Commissario del Cra, «per renderla completamente a
zero emissioni anche la possibilità di limitare l’anidride carbonica prodotta dalle coltivazioni. Per questo, stiamo
inserendo nel suolo del biochar (carbone vegetale per arricchire i suoli, ndr), materiale che trattiene la CO2».
BIOENERGY – Centrale, del resto, il dibattito oramai aperto in tutto l’emisfero per l’utilizzo e lo sfruttamento delle
energie naturali all’interno dell’agricoltura. Tra i prossimi, la tre giorni svedese prevista dal 29 al 31 maggio a
Jönköping per la sesta edizione del World Bioenergy. Dove, tra escursioni nei campi e sessioni tematiche, si potranno
vedere a 360 gradi tutti i possibili utilizzi delle biomasse. Anche grazie a uno dei maggiori eventi mondiali sul tema, il
World Pellets 2012. Oppure, per seguire l’esempio delle campagne olandesi e scoprire come far fruttare al meglio
l’utilizzo di biomasse, una buona occasione è non perdere ad Amsterdam (28-29 novembre) la seconda edizione di
Bioenergy Commodity, una serie di eventi e conferenze per collocare in maniera redditizia l’energia verde sul mercato.
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DIDATTICA INTERATTIVA
AULA PC E WI-FI, LA SCUOLA NON È CONNESSA / skuola.net
Fonte: skuola.net
Data: 15 maggio 2012
Autore: Cristina Montini
Link: http://www.skuola.net/news/scuola/aula-computer-wifi-informatizzazione-scuole.html
Si chiude oggi, 15 maggio, l’Ideario dell’Agenda Digitale Italiana, una discussione pubblica riguardante le idee
attraverso le quali sviluppare una strategia digitale in Italia. Una strategia che è una priorità per gli studenti italiani: da
un’inchiesta realizzata da Skuola.net, infatti, è emerso che per uno studente su due l’informatizzazione della scuola è
persino più importante dell’edilizia scolastica e del miglioramento della preparazione degli insegnanti.
LA NOSTRA SCUOLA È ANCORA UN PO' PREISTORICA - Skuola.net ha deciso di analizzare lo stato di informatizzazione
delle nostre scuole intervistando proprio voi studenti e dall’inchiesta è emerso che c’è ancora tanta strada da fare: le
aule computer sono poco utilizzate, il Wi-Fi non è mai decollato e voi sentite il bisogno di più tecnologia durante le
lezioni.
AULA COMPUTER - Abbiamo chiesto agli studenti di scuole medie e superiori se nel loro istituto c’è l’aula computer. È
emerso che l’aula informatica c’è, ma non è utilizzata con grande frequenza. Solo il 3% degli studenti delle superiori,
infatti, ha risposto di non avere un’aula pc nella propria scuola contro il 5% degli studenti delle medie, tuttavia,
appena la metà di loro dichiara di utilizzarla normalmente durante l’anno. Tra quelli che non mettono mai piede
nell’aula informatica, quasi uno studente su dieci dà la colpa di questo mancato utilizzo alla scarsa preparazione
informatica dei docenti.
WI-FI - La possibilità di utilizzare la rete Wi-Fi libera e gratuita è un lusso che spetta a meno di tre studenti su dieci.
Eppure Brunetta e la Gelmini avevano previsto per il 2012 Wi-Fi in tutte le scuole. Il 9 maggio 2011 era stata
annunciata la partenza dell’Operazione Scuole in Wi-Fi la quale prevedeva che “tutte le scuole che aderiscono al
progetto Scuola Mia potranno avere una connessione WiFi gratuita riservata alla didattica con punti di accesso in rete
senza fili”. Peccato però che il Wi-Fi stenti a diffondersi: poco meno di un terzo ha la possibilità di usufruirne
realmente nella propria scuola.
GLI STUDENTI VOGLIONO UNA SCUOLA PIÙ DIGITALE - È chiaro quindi, perché gli studenti hanno messo in cima alle
loro aspettative quella di avere una scuola tecnologicamente al passo con i tempi lasciando gli interventi sulla
sicurezza edilizia degli istituti scolastici al secondo posto nella loro classifica delle priorità e mettendo, con un evidente
distacco, in terza posizione il miglioramento della qualità degli insegnanti.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
AUTO ELETTRICA
BICI AGLI UNIVERSITARI PER UNA MAGGIORE MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE /
ambienteambienti.com
Fonte: ambienteambienti.com
Data: 16 maggio 2012
Autore: Pierluigi De Santis
Link: http://tinyurl.com/d2ruqum
150 biciclette messe a disposizione dalla Regione Puglia, saranno consegnate giovedì 17 agli studenti Adisu di Bari,
nell’ambito di “Cicloattivi”, il progetto che intende favorire una mobilità urbana sempre più sostenibile e a costo zero
per chi utilizza il mezzo a due ruote e risparmia l’ambiente da altri fattori inquinanti.
I collegi universitari Adisu, in questo senso, sono già collegati con il resto delle città dai mezzi di trasporto urbano
anche con corse notturne. Con la distribuzione di biciclette nei collegi universitari di Bari, Foggia e Lecce, l’offerta di
servizi si arricchisce e qualifica nella direzione di un diritto allo studio effettivo e realizzato in ogni aspetto della vita
accademica dei ragazzi. La consegna dei mezzi è prevista alle ore 11.30 presso il collegio universitario Dell’Andro (via
Camillo Rosalba) di Bari. Gli studenti con i loro rappresentanti illustreranno il senso e gli scopi di questa iniziativa. Le
biciclette, infatti, saranno affidate ai collegi e consegnate agli studenti volta per volta in base alle loro richieste. L’uso
sarà a titolo assolutamente gratuito. All’incontro di presentazione dell’iniziativa interverranno l’assessore al Diritto
allo Studio della Regione Puglia Alba Sasso, l’assessore alla Mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini, il
presidente dell’Adisu Puglia Carlo De Santis e il direttore generale Crescenzo Marino.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
AUTO ELETTRICHE, ECCO PERCHÉ NON FUNZIONANO / ecoo.it
Fonte: ecoo.it
Data: 15 maggio 2012
Autore: Gianluca Rini
Link: http://www.ecoo.it/articolo/auto-elettriche-ecco-perche-non-funzionano/20603/
Le auto elettriche rappresentano una strategia efficace in vista della sostenibilità ambientale. Diverse città si sono
attrezzate per supportare i servizi connessi all’uso delle automobili green, in primo luogo per la ricarica dei veicoli
elettrici. Ma tutto ciò funziona davvero o si riscontrano difficoltà? Per meglio dire, è possibile usare le auto elettriche
nelle città italiane, potendo contare su un servizio efficiente in tutto e per tutto? La situazione appare composta da
differenti sfaccettature, anche in base alla città presa in considerazione.
Le auto elettriche a Roma offrono numerosi vantaggi: si può entrare anche nelle zone soggette ai blocchi stradali, si
può parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e si può usufruire di un’autonomia pari a 130 chilometri.
A Roma noleggiare un’auto elettrica costa 16 euro per un’intera giornata e si può contare su 56 colonnine per la
ricarica. Apparentemente sembrerebbe tutto perfetto, ma non tutte le colonnine riconoscono la tessera e quindi si
finisce con il restare a piedi.
A Milano le colonnine per la ricarica sono addirittura 200. Ma anche in questo caso i problemi non mancano perché in
alcuni casi manca il lettore di carte di credito e quindi bisogna ricorrere ad una carta con abbonamento a tempo
determinato. Già con una specifica inchiesta condotta su Ecoo, alla quale è seguita una replica da parte di A2A,
avevamo dimostrato come a Milano le colonnine per le auto elettriche non funzionano.
A Milano la difficoltà consiste nel come pagare, perché mancano anche le fessure per immettere le banconote e tra
l’altro non ci sono numeri di telefono per l’assistenza. Bisogna arrangiarsi telefonando al Comune o ai vigili urbani. In
molti casi se le auto elettriche non convincono gli Italiani un motivo ci sarà.
A Monza è disponibile un punto di ricarica che funziona inserendo la tessera sanitaria regionale. Tutto appare
piuttosto facile e veloce e non bisogna ricorrere ad abbonamenti o alla compilazione di moduli online.
A Firenze il problema viene risolto in un altro modo: ci sono 120 punti di ricarica gratuita con delle prese ricoperte da
uno sportello di plastica. Per aprire lo sportello ci si deve far consegnare dal Comune un’apposita chiave.
In Emilia ci si può ricaricare senza limiti invece grazie all’utilizzo di una smart card da 25 euro al mese. In sostanza
qualche esempio positivo nel nostro Paese si registra.
Le auto elettriche interessano ai nostri connazionali, ma ci devono essere le condizioni per un servizio ad hoc. Solo in
questo caso ci si può dimenticare del fatto che le auto elettriche sono troppo care.
Esiste sicuramente una correlazione fra auto elettriche e smog, un rapporto inversamente proporzionale. In ogni caso
occorre che in generale in Italia i servizi vengano migliorati proprio in vista della promozione e della diffusione su larga
scala della mobilità elettrica.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
ENEL: A VERONA LANCIA LA MOBILITA' ELETTRICA / liberoquotidiano.it
Fonte: liberoquotidiano.it
Data: 15 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.liberoquotidiano.it/news/1014815/Enel-a-Verona-lancia-la-mobilita--elettrica.html
Enel Energia lancia sul mercato la propria proposta commerciale per la mobilita' elettrica. Enel Drive e' il nome della
formula che offre ad aziende, enti pubblici e semplici cittadini la concreta opportunita' di scegliere infrastrutture,
sistemi di ricarica e formule contrattuali per adottare fin da subito modelli sostenibili di mobilita'. L'offerta
commerciale Enel Drive Tutto Compreso disponibile dal 7 maggio presso i 'Punto Enel' delle principali citta' italiane, e'
presentata da oggi fino al 17 maggio prossimo alla Fiera di Verona in occasione dell'Automotive Dealer Day.
Dopo gli accordi sottoscritti con tutte le maggiori Case costruttrici ed aver sviluppato offerte di ricarica per ambito
pubblico e domestico, Enel Energia e' pronta a commercializzare la propria offerta anche tramite i concessionari auto.
Chi aderisce ad Enel Drive Tutto Compreso avra' a disposizione la card Enel Drive grazie alla quale potra' ricaricare
agevolmente la propria auto elettrica presso qualunque infrastruttura Enel su tutto il territorio nazionale. Inoltre un
Centro di Controllo consente la supervisione sia dell'intera infrastruttura che del singolo processo di ricarica, con una
verifica costante dei dati dei consumi e dell'importo che il cliente trovera' addebitato nella bolletta dedicata.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
IL PRIMO QUADRICICLO ELETTRICO SI CHIAMA EO / jacktech.it
Fonte: jacktech.it
Data: 15 maggio 2012
Autore: Peppe Croce
Link: http://www.jacktech.it/news/lifestyle/eco-stili/eo-il-primo-quadriciclo-elettrico.aspx
Non chiamatelo auto elettrica! Eo, prodotto dalla colombiana Ample Internatonal, ha tre posti netti e un'autonomia
dichiarata di 200 chilometri. Niente male il piccoletto!
All'ultimo Electric Vehicle Symposium di Los Angeles, la settimana scorsa, c'era anche la colombiana Ample
International con un prodotto destinato a far parlare di sé: Eo. Cos'è Eo? Un quadriciclo elettrico, molto particolare.
Non lo si può definire realmente un'auto elettrica, nonostante le quattro ruote e il motore elettrico, perché Eo è
molto diverso dallo stesso concetto di auto. Sembra più un motorino coperto.
Autonomia mai vista - Per cominciare non si è mai vista un'auto elettrica che fa duecento chilometri con una sola
carica. Almeno non un'elettrica così piccola. Eo di strada ne fa tanta, quasi 200 chilometri con un pieno di elettricità. Il
segreto per raggiungere questo risultato, molto probabilmente, sta nella sua estrema leggerezza. Rispetto agli
accessori di una normale automobile non c'è quasi nulla a bordo di Eo, tanto è vero che è la stessa Ample a chiamarlo
"quadriciclo elettrico" e non auto elettrica. Fatto sta che 200 chilometri sono tantissimi per un veicolo che non è
spinto da un motore a benzina o diesel. E persino per un'auto ibrida...
Io davanti, voi dietro - Altra cosa strana di Eo è la posizione di guida: un sedile solitario al centro del quadriciclo. I due
passeggeri stanno dietro, in due sedili affiancati. Una specie di risciò elettrico, ma ricoperto da una carrozzeria leggera.
Ma strana è la stessa azienda che lo produce, Ample International, che porta i suoi prodotti a Los Angeles ma ha un
sito solo in lingua spagnola!
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
SIEMENS, CAMION ELETTRICI COME I TRAM. CON I CAVI AEREI / ansa.it
Fonte: ansa.it
Data: 15 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/clbshtw
La tedesca Siemens ha introdotto un nuovo veicolo elettrico che utilizza i cavi aerei elettrici per gli autocarri ibridi.
Svelata al Simposio per i Veicoli Elettrici a Los Angeles, il sistema concept "eHighway of the Future" mette in alto le
catenarie elettriche sulle rotte di grande percorrenza degli autotrasporti. Quando i camion ibridi diesel-elettrici
passano sotto le catenarie si auto-alimentano e marciano in sola modalità elettrica. E se non ci sono i cavi della
catenaria nessun problema: i motori diesel degli autocarri trasporteranno il peso del carico. E 'un sistema che,
secondo la Siemens, ha molte applicazioni. Si potrebbe realizzare la linea elettrica nelle strade molto trafficate dove la
mobilità elettrica sarebbe in grado di ridurre le emissioni, oppure essere utilizzato nei centri urbani, dove i motori
diesel fanno troppo rumore.
La configurazione è simile a quella dei tram e dei treni, in cui la questione dell'autonomia è completamente fuori
discussione in quando si tratta di trasportare merci con veicoli elettrificati. Tutto ciò di cui le aziende di autotrasporti
hanno bisogno sono i veicoli dotati del pattino che si possa collegare con i cavi delle catenarie e di un software che
possa far passare il gruppo propulsore dalla modalità diesel a quella ad energia elettrica. Sul fronte delle
infrastrutture, le cose si fanno un po' più complicate. I cavi aerei andrebbero installati su almeno una corsia di marcia
di un'autostrada interstatale, e il camion dovrebbe camminare sotto di loro, proprio come un treno o un tram
elettrico. Ma non si sa ancora come potrebbe funzionare quando si tratta convogliare le due corsie in una unica.
Inoltre, le imprese di autotrasporto dovranno anche pagare le bollette elettriche e i biglietti per il pedaggio sulle corsie
della tratto di strada con l'eHighway. Il sistema è già in fase di sperimentazione in Germania. Negli Stati Uniti, le prime
prove si faranno in posti fortemente congestionati come Los Angeles e Long Beach.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
MOBILE, LEG-GERO ED ECOLOGICO: CON GLI SCOOTER “E-TROPOLIS” 100KM CON
60 CENTESIMI DI EURO / newsenergia.com
Fonte: newsenergia.com
Data: 16 maggio 2012
Autore: Stefano Caproni
Link: http://newsenergia.com/scooter-elettrico-etropolis-enel-green-power-0516.html
Pensare ad un futuro sostenibile, non è più una scelta ma un obbligo dettato da mutamenti climatici sempre più
importanti e sempre più dannosi per l’ecosistema terra. La riduzione delle emissioni di CO2 passa attraverso profondi
cambiamenti nella mobilità, sia dal punto di vista del nostro comportamento, che dal punto di vista della tecnologia.
E-tropolis Italia Srl è la prima azienda italiana nel settore della mobilità elettrica a due ruote, comparto scooter, ed è
parte integrante gruppo tedesco SiG Solar specializzato nella distribuzione di moduli fotovoltaici a marchio Sun Earth
by Sig Solar e nello sviluppo di impianti fotovoltaici ad alto rendimento. Etropolis è tra i primi brand europei ad aver
raccolto la sfida della mobilità sostenibile puntando su energia a zero emissioni in tutta Europa.
Un obiettivo tanto importante e lodevole, quanto per ora difficile da raggiungere, ma passo dopo passo, ci stiamo già
orientando verso una mobilità diversa, come sta dimostrando la ricerca di tutte le grandi case automobilistiche
mondiali, e anche delle aziende che producono “mobilità elettrica a due ruote”
E-tropolis Italia produce cinque modelli di scooter che si equivalgono dal punto di vista tecnico (salvo l’ultimo
arrivato, il Miami), ma caratterizzati da linee e forme molto ricercate, adatte a tutti gli appassionati di scooter. I
modelli Retrò e Retrò Evo si distinguono per le linee morbide e armoniose, mentre il Bel Air, evoluzione del
precedente Future (ormai fuori produzione), ha un look più dinamico e moderno. Chiude il ventaglio dei mezzi Etroplis
il modello Miami, l’ultimo arrivato, caratterizzato da un design pulito e dalla tecnologia del futuro: batteria estraibile
al litio
Ma al di là del modello che sceglierete, porterete nel vostro garage qualità e dotazioni di alto livello, gli standard sono
elevati e inalterati nel tempo: efficiente batteria al silicio, motore al mozzo con 2 kw di potenza nominale (1,5 kW
Miami), velocità massima di 45 km/h, 2 kW/h di consumo ogni 100 km, freni a disco su entrambe le ruote. Vediamo
nel dettaglio questi gioielli della tecnologia.
MOTORE
E-tropolis, con il motore al mozzo ha una potenza di 2000 W e la batteria ricaricabile oltre 450 Volte (900 cicli per il
Miami), è in grado di combinare durata ed efficienza. Basta componenti deboli nel motore come cinghie trapezoidali,
catene e perdita dovuta all’attrito. Il motore funziona senza meccanismi, trasferendo la coppia in maniera lineare sulla
ruota posteriore. Il risultato? Nessuna perdita di potenza e risparmio sui costi di manutenzione.
FRENI
Prima di tutto la sicurezza. E-tropolis dispone di due freni a disco idraulici sia sulla ruota anteriore che posteriore, in
modo tale che possiate dosare la potenza dei freni in maniera esatta, a seconda della situazione. Viaggia nel futuro
rilassandoti.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
PLANCIA PORTASTRUMENTI
Profilo e funzionalità: soffermatevi sulle plance portastrumenti degli scooter e-tropolis e vi basterà poco per capire
come funzionano. La spia illuminata con lo stato di carica della batteria è uno strumento d’aiuto molto utile.
BATTERIA
Nelle varianti dei modelli e-tropolis vengono installate delle efficienti batterie in silicio da 60 volt. Le batterie si
possono ricaricare frequentemente (no effetto_–_memory) ed aumentano la loro potenza fino a 100 cicli di ricarica.
Verrà fornito anche un cavo carica batterie con adeguato trasformatore.
ACCESSORI
Uno scompartimento apribile posizionato sotto il sedile offre un sufficiente spazio dove poter riporre i vostri acquisti.
E’ possibile installare ‚inoltre, un bauletto amovibile. Su richiesta del cliente, per il modello “retro” è disponibile un
parabrezza per vento e pioggia, silenzioso ed in armonia estetica con il modello.
L’immatricolazione di uno scooter elettrico segue lo stesso iter di un normale scooter 50cc a benzina, così come per
assicurazione e bollo, e può essere guidato da chiunque sia in possesso di una patente di guida per auto o moto, o dai
14 anni in su previo ottenimento del CIG (Certificato di Idoneità alla Guida del Ciclomotore).
Secondo i dati ANCMA, la tedesca Etropolis, partner europea e distributore di MTL, ha fatto meglio di tutti in Italia
quest’anno, superando per prima la soglia delle tre cifre nelle immatricolazioni di scooter elettrici. Si tratta di 125
mezzi (dati aggiornati ad ottobre 2011) regolarmente targati e messi su strada. Non sono di certo cifre da capogiro,
ma per chi conosce il settore ci sono pochi dubbi, questi dati parlano di un reale interesse da parte degli italiani per un
modello di mobilità nuovo, ancora da scoprire. Ciò vale per il comparto 50 cc (equivalente dei 2000 W nell’elettrico),
ma il primato raggiunto da Etropolis regge il confronto anche per le cilindrate maggiori. I dati ANCMA premiano la
strategia commerciale del gruppo Etropolis, con sede italiana in provincia di Treviso, basata sulla convinzione che per
avere senso, la mobilità elettrica debba essere credibile e accessibile.
“Credibile per noi significa offrire prodotti di qualità, tanto da aver trasferito parte del nostro staff di tecnici tedeschi
direttamente in filiera produttiva, presso MTL, a monitorare l’assemblaggio e la scelta dei fornitori della
componentistica” spiega il General Manager italiano Alessandro Delladio. “L’accessibilità dipende invece dal prezzo di
vendita al pubblico, bilanciato attentamente in modo da consentire a tutti l’acquisto di un mezzo elettrico, senza
perderci il sonno di notte”. Sebbene la strategia dell’offerta ‘entry level’ (qualità e prezzi accessibili) di Etropolis sia
stata confermata anche per il 2012, il gruppo ha già in cantiere nuovi modelli, che saranno proposti nel mercato a
primavera, in parte realizzati in un nuovo presidio produttivo in Olanda. “Il 2012 sarà l’anno della mobilità elettrica, ne
siamo certi” conclude Delladio, “ci siamo fissati l’obbiettivo di consolidare il primato raggiunto quest’anno, e
aggiungere una cifra al numero delle immatricolazioni, superando quota 1000”.
E grazie alla collaborazione con l’azienda Tedesca, con il motto “Muoversi Senza Pensieri”, è arrivata anche l’offerta di
Enel Green Power. Due modelli di scooter per vivere la città in modo sostenibile senza limiti di circolazione e con un
pieno di circa 60 centesimi di euro, il modello Bel-Air dalle linee tradizionali, ideale per la mobilità di tutti i giorni, e lo
scooter Retrò Evo, caratterizzato da un design vintage e ricercato. Ricordate di staccare la spina, e buon viaggio ad
emissioni zero con gli scooter elettrici e-tropolis.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI
FORUM PA 2012: IL CLOUD SPOSA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE / channelbiz.it
Fonte: channelbiz.it
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.channelbiz.it/2012/05/16/forum-pa-2012-il-cloud-sposa-la-pubblica-amministrazione/
“Agenda Digitale, Semplificazione e Sviluppo nell’Open Government”: questo il tema guida di Forum Pa 2012 che apre
i battenti oggi a Roma e si chiuderà il 19 maggio.
Tre aspetti strettamente interconnessi, che vedono nell’innovazione, nella digitalizzazione e nello sviluppo
dell’economia della rete e della conoscenza la chiave di volta per far ripartire la crescita e l’occupazione nel Paese. In
particolare, l’Agenda Digitale Italiana (declinazione nazionale di quella europea) è la strategia per superare i ritardi
dell’Italia nella digitalizzazione sia della pubblica amministrazione, sia delle aziende, sia dei cittadini che continuano ad
essere al di sotto della media europea in tutti gli indicatori di uso di Internet.
Il Governo Monti ha ripreso questa azione nel Decreto “Semplifica Italia” e ha istituito nel marzo scorso una Cabina di
regia che coinvolge la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e il Ministero dello
Sviluppo Economico. Emc partecipa al Forum PA con l’obiettivo di presentare la propria ricca ed articolata offerta di
tecnologie, servizi e soluzioni innovative mirate a promuovere l’efficienza e la flessibilità delle Pubbliche
Amministrazioni.
L’area espositiva di Emc sarà collocata presso il padiglione 8, stand 5/A, ed ospiterà 6 partner di rilievo: Cisco e
VMware – partner tecnologici – R1, Infocert, Infordata e Lutech che offrono tecnologie e servizi che completano lo
scenario delle più recenti innovazioni tecnologiche Emc dei Big Data e dell’IT Transformation, che possono contribuire
significativamente ad una rivoluzione della PA, nell’ottica di una apertura sempre maggiore verso i cittadini e le realtà
produttive.
Le soluzioni e le tecnologie Emc permettono infatti di ottimizzare gli investimenti e realizzare infrastrutture IT sempre
più flessibili ed affidabili consentendo di rendere più snelli ed efficienti i processi oltre a sviluppare parallelamente
servizi innovativi. In particolare, nella mattinata del 18 maggio, Emc parteciperà al convegno congressuale dedicato al
tema del “Cloud Computing per la PA”, che si pone l’obiettivo di delineare il ruolo del Cloud Computing quale
abilitatore essenziale dell’Open Government, proponendo un confronto tra operatori pubblici e privati per poter
cogliere questa strategica opportunità.
Emc interverrà in occasione della Seconda Giornata Nazionale sul G-Cloud per spiegare come, nell’ambito di questo
ridisegno complessivo della Pubblica Amministrazione, il Cloud Computing possa fornire strumenti essenziali per
consentire di superare la tradizionale frammentazione dei sistemi informativi delle varie Amministrazioni e contribuire
a un sostanziale miglioramento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione e dell’ intero Sistema Paese.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
TELECOM
ITALIA,
LA
corrierecomunicazioni.it
SEMPLIFICAZIONE
PASSA
DAL
CLOUD
/
Fonte: corrierecomunicazioni.it
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/15379_telecom-italia-la-semplificazione-passa-dal-cloud.htm
Telecom Italia presenta a Forum PA 2012 i nuovi servizi di Information & Communication Technology appositamente
pensati per le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, che consentono di aumentarne l’efficienza, semplificarne i
processi e ottimizzare i costi migliorando la qualità di vita dei cittadini, grazie alla modalità di erogazione attraverso la
piattaforma di cloud computing della “Nuvola Italiana”. Dagli innovativi servizi di “Smart Services” per la realizzazione
del modello di “città intelligente”, passando per le soluzioni di risparmio energetico, la sicurezza, la digitalizzazione dei
processi di gestione del territorio, l’informatizzazione della scuola, ai servizi per il supporto alle forze di polizia, alle
piattaforme di telemedicina, agli applicativi per la gestione elettronica delle cartelle cliniche e delle prestazioni
sanitarie, fino alle offerte specifiche per il turismo, alle nuove soluzioni per la digitalizzazione dei processi burocratici e
agli innovativi applicativi per la comunicazione ai cittadini in mobilità.
Con la Nuvola Italiana Telecom Italia risponde alle esigenze di realizzare un modello di “open government”, mettendo
a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e dei cittadini una vasta gamma di soluzioni flessibili e performanti che
vedono la rete di telecomunicazioni come un fattore abilitante essenziale nell’erogazione dei servizi di Ict, garantendo
la gestione del servizio in modalità ‘end to end’ con elevati livelli di qualità, affidabilità e sicurezza. Questo grazie agli
asset distintivi di Telecom Italia che fanno leva su 7 Data Center Nazionali collegati tra loro da una rete dedicata ad
alta velocità, Centri Servizi altamente specializzati in grado di assicurare il livello di servizio richiesto dai clienti e una
piattaforma cloud basata sulle più recenti tecnologie di virtualizzazione.
Soluzioni e Servizi per la realizzazione del modello di “città intelligente”
Nello spazio dedicato alla Smart City, Telecom Italia presenta la suite di servizi Smart Services della Nuvola Italiana, per
la realizzazione della “città intelligente”. In particolare il focus è rivolto alla piattaforma Smart Town di Telecom Italia,
basata sull’utilizzo degli impianti di illuminazione pubblica integrati alle reti di telecomunicazione attraverso la
tecnologia a onde convogliate che permette di abilitare servizi innovativi per la gestione del territorio e il risparmio
energetico. Smart Town è resa disponibile in modalità cloud da Telecom Italia, senza la necessità quindi di dover
realizzare, da parte delle amministrazioni locali, alcun intervento infrastrutturale, e consente di mettere a disposizione
dei comuni una vasta gamma di servizi a valore aggiunto: dalla gestione da remoto dell’illuminazione pubblica, ai
servizi di videosorveglianza e sicurezza urbana, fino all’accesso ad internet senza fili e alla comunicazione in tempo
reale con i cittadini.
Inoltre, per contribuire ad accrescere il benessere e la sicurezza della comunità, favorendo la partecipazione fra forze
dell’ordine, enti locali e cittadini, Telecom Italia presenta il servizio Wireless Patrol Sicurezza 2.0 che consente di
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
segnalare, attraverso l’uso di smartphone, tablet e pc, la presenza di situazioni di degrado urbano e ambientale oltre
ai problemi legati alla sicurezza stradale; mentre con eTourism mette a disposizione del sistema turistico nazionale,
una piattaforma integrata finalizzata a rafforzare sempre più la competitività del settore. Regioni, Provincie, città
d’arte, gestori di percorsi archeologici, culturali ed enogastronomici e parchi, avranno a disposizione una guida
interattiva che permette di migliorare l’esperienza e fidelizzare il turista, grazie ad una modalità di fruizione
multimediale ed interattiva.
Soluzioni e Servizi per il “cittadino”
Sanità Digitale:
Una delle novità presentate da Telecom Italia nell’ambito dell’area dedicata alla Sanità Digitale è il servizio Nuvola IT
Image Archiving, per rispondere alle esigenze di dematerializzazione e conservazione degli esami diagnostici (immagini
digitali) e di documenti in ambito sanitario (referti, certificati, ecc). Tale soluzione permette di rendere semplice,
un’operazione complessa e obbligatoria per legge, com’è quella dell’archiviazione dei dati di un paziente. Il servizio è
stato realizzato per potersi adattare a qualsiasi realtà sanitaria, in conformità a tutti gli standard.
Ampio spazio poi alla soluzione Nuvola It Home Doctor, per sviluppare la medicina telematica nelle attività di
ospedalizzazione e assistenza domiciliare, monitoraggio dei pazienti, consulto, diagnosi, refertazione, formazione. Il
servizio consente il telemonitoraggio dei principali parametri vitali al fine di gestire da remoto i pazienti. La
piattaforma applicativa viene erogata attraverso la Nuvola Italiana e risiede nei Data Center di Telecom Italia,
garantendo elevate capacità elaborative, sicurezza e riservatezza dei dati. Il servizio si è aggiudicato nel 2010 il Premio
dei Premi per l’Innovazione nella categoria TLC Driven
Tra le altre soluzioni presentate da Telecom Italia in ambito sanitario c’e’ Nuvola It wi-doctor , la famiglia di soluzioni
per la gestione della Cartella Clinica Elettronica, consente alle strutture sanitarie di gestire mediante utilizzo di
apparati portatili (tablet ,I-PAD, ecc.) tutte le informazioni sanitarie relative a un paziente, dal suo ingresso in ospedale
fino alla sua dimissione, in piena mobilità, direttamente al letto del paziente e in sostituzione delle vecchie cartelle
cliniche cartacee.
Burocrazia Digitale:
Nuvola IT Digisign, la soluzione per la firma grafometrica, è la novità presentata da Telecom Italia insieme ad Olivetti,
che risponde alle esigenze del mercato di disporre di una soluzione di firma elettronica sicura, user friendly e scalabile
con diversi livelli di certificazioni digitali abbinabili. Grazie ai servizi in cloud di gestione documentale ed archiviazione
sostitutiva della piattaforma MyDocs e a quelli di Certification Authority, Nuvola IT Digisign può essere utilizzata per la
firma di documenti in tutte le fattispecie previste dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), dalla più semplice
fino alla firma digitale. Nuvola IT Digisign è stata recentemente implementata con la soluzione Mobile, attraverso
l’utilizzo di specifici tablet Olipad Graphos di Olivetti, in grado di acquisire sul proprio display, anche in mobilità, la
firma autografa di utilizzatori e clienti, rilevando tutti i parametri grafometrici necessari per garantire univocità ed
identificazione del firmatario.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
Alla firma digitale, Telecom Italia affianca servizi avanzati per l’erogazione di informazioni relative al mondo giuridico –
amministrativo, attraverso Nuvola It Easy Law. Un quotidiano giuridico via web con informazione semplice, immediata
e completa, orientata al panorama giuridico comunitario e nazionale, con attenzione al panorama rappresentato dalla
Pubblica Amministrazione, dalle Associazioni, dai cittadini, dalle imprese, nonché professionisti e cultori del diritto.
Infine Nuvola IT Mobile Apps coniuga allo stesso tempo i benefici delle soluzioni in cloud con le più avanzate
prestazioni dati della rete mobile grazie all’utilizzo di smartphones e tablets. In quest’ottica l’offerta di Telecom Italia
si rivolge al mondo delle aziende e delle Amministrazioni valorizzando le attività del proprio personale o per
raggiungere i cittadini con strumenti avanzati di comunicazione e informazione. Le Mobile AppS di Telecom Italia
possono essere personalizzate sulle specifiche richieste del cliente e consentono di fruire di servizi di caring avanzati,
formazione, sviluppi e personalizzazioni sia dell’interfaccia grafica sia delle funzionalità, integrazione con piattaforme
legacy del Cliente e/o con particolari tecnologie/apparati.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
SMART CITY
CON LE «SMART CITY» PIÙ SEMPLICE LA VITA QUOTIDIANA / il Sole24Ore
Fonte: il Sole24Ore
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
L'edificazione di una città è anche la costruzione della convivenza civile nel suo territorio. La relazione tra l'evoluzione
della città e il suo progetto, consapevolmente o meno, è il tema più affascinante dell'urbanistica. E, nella complessità
della vita attuale, le sperimentazioni come quelle di Carlo Ratti, architetto all'Mit di Cambridge, Massachusetts, sono
molto citate proprio per la loro capacità di "mappare" quella relazione: esemplari, appunto, sono considerate le sue
soluzioni per mostrare come gli strumenti che le persone si portano addosso nei loro spostamenti in città, dai normali
telefonini ad alcune speciali attrezzature montate sulle biciclette, possono diventare sensori capaci di informare sullo
stato del traffico, sulle esigenze dei cittadini, sulla qualità dell'ambiente. Non a caso, Ratti sarà al Forum PA di
quest'anno: perché uno dei temi più dibattuti sarà proprio quello delle smart city.
L'argomento è denso di opportunità. Sia per chi propone tecnologie adatte a servire la modernizzazione delle città, sia
per chi immagina di attivare profonde innovazioni sociali. Si tratta di progetti per facilitare i trasporti e la gestione del
traffico, per unificare le identità personali e gli strumenti di accesso alle strutture culturali, di mappare i territori allo
scopo di equilibrare lo sviluppo dei servizi e con l'evoluzione delle esigenze della popolazione, di dotare le
infrastrutture della capacità di informare sul loro stato di usura e sulle necessità di manutenzione, di risparmiare sui
costi dell'energia e di monitorare costantemente lo stato di qualità dell'ambiente. E così via. L'elenco delle aziende che
se ne occupano è troppo lungo per poterne fare un riassunto, ma bisogna dire che anche quelle aziende sono
consapevoli che in questo caso è un errore pensare la tecnologia come una soluzione, se manca un progetto.
Il fatto è che la città può essere sulla via di diventare più intelligente se riesce a darsi una visione, se riesce a
coinvolgere i cittadini nell'elaborazione delle decisioni e nel miglioramento dei servizi, se si fonda su una grande
operazione di trasparenza e facilità d'uso delle strutture urbane. L'idea delle smart city non può avere senso se
l'intelligenza non viene innanziuttto dai cittadini e dunque se i progetti non considerano prima di tutto il valore
dell'apporto che i cittadini possono offrire in termini di informazione critica e fattuale, se non partono dallo sviluppo di
una consapevolezza diffusa dei vantaggi della partecipazione, se non tengono conto delle necessità di manutenzione
dei beni comuni, fisici e culturali. Di fatto, questa partecipazione si può assimilare all'adozione di una piattaforma
d'informazione: in fondo, la città è una vera e piattaforma abilitante per le attività quotidiane e per le innovazioni che i
cittadini, le istituzioni e le imprese possono creare. E come ogni piattaforma può essere più o meno facile da usare, più
o meno efficiente, più o meno inventivante. La città è sempre stata la struttura sociale più dinamica, ma con la crescita
delle sue dimensioni e della sua complessità, dicono all'Ocse, può rischiare di diventare un freno. La riprogettazione
non è solo una possibilità: diventa sempre più una necessità.
La pubblica amministrazione, in questo senso, può essere una guida se a sua volta si modernizza, se definisce una
visione, se informa in modo trasparente, se implementa innovazioni tempestive e coerenti con la visione. Il Forum PA
dedica una giornata intera al tema delle smart city. E prende appuntamento con il suo pubblico per fine ottobre
quando sarà organizzata a Bologna la Smart City Exibition.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
INTERNET, TRASPORTI, IMPRESE STRANIERE E TIMISOARA SI SCOPRE UNA SMART
CITY / il Corriere della Sera
Fonte: il Corriere della Sera
Data: 16 maggio 2012
Autore: Roberta Scorranese
Certe città sono come le donne: a volte, per capirle, bisogna ritornare da loro. Così è Timisoara, poco più di 300 mila
abitanti, piccola ma vivace città romena. Quando la si visita per la prima volta, colpisce per i caffè del centro e le belle
piazze. Poi, alla seconda visita, ecco che ci si accorge dei palazzi d'epoca, dei trasporti abbastanza efficienti, dei 450
ettari di verde. Una (singolare) idea di sostenibilità.
E infine arriva una ricerca che decreta: insieme a città come Gand, Bruges o Maastricht, Timisoara è una smart city.
«Città intelligente», dove la vivibilità si traduce in una buona rete di trasporti, una rete internet capillare, spazi verdi.
La città romena si piazza al fianco di capitali come Salisburgo o (sorpresa) Ancona, nella classifica European Smart
Cities, stilata da diverse università europee. Ed è nella lista di città all'avanguardia oggetto di Euromeeting, il convegno
organizzato dalla Regione quest'anno ospitato a Fortezza da Basso, durante «Art& Tourism». Da città dalle tristi
memorie (la repressione di Ceausescu) a città modello o quasi. Cosmopolita (ci vivono italiani, tedeschi e palestinesi),
ricca di infrastrutture (è uno dei principali nodi ferroviari del Paese) nonostante la crisi è ancora un polo per gli
imprenditori, specie italiani (il volo Verona-Timisoara resiste, eccome). «Vicina all'Ungheria — commenta Georgiana
Baciu, corrispondente in Italia per una Tv di Bucarest — ha da sempre assorbito lo spirito europeo. Trasporti efficienti,
rete di servizi. C'è un aeroporto che serve gran parte della regione. È vivace e intraprendente: non dimentichiamo che
fu a Timisoara, nel 1989, che scoppiò la rivolta contro Ceausescu» Certo, i problemi sono ancora tanti. Per esempio, la
Romania è al 50esimo posto nella classifica della libertà di stampa (l'Italia è al 40esimo) e il deficit dei conti pubblici
spaventa. Eppure, dati economici a parte, città come Timisoara sorprendono. «Internet è stata una risorsa
importantissima per la crescita e lo sviluppo socio-culturale», dice il blogger Adrian Cioflanca, uno che sul suo sito
«posta» documenti riservati, alcuni risalenti al passato pre-Ceausescu. Ed è proprio dai blogger che è partita una
campagna contro i media tradizionali, accusati di servilismo. Il neo governo di centrosinistra promette riforme ma i
giovani scalpitano: vogliono di più. E sono i giovani che catturano l'attenzione da questa parte del mondo romeno: nei
caffè, nei teatri, sui treni. Fu inoltre la prima città europea ad avere lampioni elettrici. Insomma, una predisposizione
smart scritta nel destino.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
SMART CITY, E-MOBILITY E SMART GRID: LA SFIDA SOSTENIBILE DI FRANCOFORTE
/ ilsostenibile.it
Fonte: ilsostenibile.it
Data: 15 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/d5axe84
Smart city, e-mobility e smart grid sono stati alcuni dei focus dell’edizione 2012 di Light+Building. Sensibile alle
tematiche green e sostenibili, la più importante fiera dell’illuminazione e dell’edilizia sostenibile ha inaugurato la
kermesse consegnando per la prima volta, nella cerimonia di apertura, il Building Future Award.
Vincitore di questo premio è stato Kostya Ostrikov, studioso di nanoscienze. Messe Frankfurt ha così reso omaggio alla
ricerca di Ostrikov nel settore delle nanotecnologie al plasma, una disciplina che rappresenta il punto di partenza per
la ricerca di nuove risorse energetiche.
Ricco è stato il programma degli eventi collaterali con focus sull’efficienza energetica. Tra gli altri, il Light+Building
Futurecourse dedicato al risparmio energetico e alla necessità di creare delle condizioni generali sul piano politico
perché la Germania possa raggiungere gli ambiziosi progetti prefissati in materia di tutela climatica.
Nuovo evento del programma 2012, la mostra “L’edificio come centrale elettrica nella smart grid“: organizzata per
dimostrare come, nel prossimo futuro, la produzione decentrata di energia possa diventare realtà con l’utilizzo delle
energie rinnovabili. Al centro si trova l’edificio come centrale elettrica che autonomamente produce, utilizza e gestisce
la propria energia ed è integrato in una rete intelligente.
In parallelo l’Associazione Nazionale Tedesca dei Periti Elettrotecnici e dei Tecnici Informatici ha presentato tutte le
opportunità offerte dagli edifici intelligenti in fatto di efficienza energetica, comfort e sicurezza allestendo una “ECasa” su una superficie di 100 metri quadrati.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
NEL DESERTO AMERICANO NASCE LA CITTÀ FANTASMA DEL FUTURO /
italian.ruvr.ru
Fonte: italian.ruvr.ru
Data: 16 maggio 2012
Autore: nd
Link: http://tinyurl.com/d5axe84
Nel deserto del New Mexico sarà costruita la città del futuro, un progetto urbanistico altamente tecnologico e
interamente automatizzato, tanto che le persone non potranno viverci.
In un'area di quindici chilometri quadrati sarà costruito un centro high tech con sistemi automatici legati al concetto di
"smart city", con collegamenti urbani automatizzati, reti wireless di ultima generazione, lavatrici e bagni pubblici
automatici.
Il progetto CITE ("Centro Innovativo Tecnologico Sperimentale") dovrebbe costare agli investitori un miliardo di dollari.
Per la "città fantasma" verranno creati 350 posti di lavoro (a quanto pare il personale permanente formerà gli unici
abitanti della "città fantasma" tecnologica). La costruzione inizierà il 30 giugno di quest'anno e secondo il piano di
progetto i lavori termineranno entro il 2014.
Questa sarà la città del futuro sconosciuta agli abitanti del presente. La città rimarrà "fantasma".
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
ALTRE NOTIZIE RILEVANTI
AGENDA DIGITALE, PROVA DELLA VERITÀ / il Sole24Ore
Fonte: il Sole24Ore
Data: 16 maggio 2012
Autore: Luca De Biase
Nel corso di questo 2012, l'agenda digitale è entrata nell'agenda del Governo italiano. Le priorità affermate dalla
Commissione europea sono diventate le priorità dell'amministrazione del nostro paese. E il nostro ritardo, su quasi
tutti gli indicatori che riguardano lo stato di avanzamento digitale dei Paesi europei, registrato dalla Commissione, è
così diventato un problema da risolvere, puntando su un approccio innovativo: non aspettare che si manifesti la
domanda di connessione e di servizi internet, ma agire per stanarla e alimentarla.
Solo l'anno scorso, il Censis ha osservato come per la prima volta la maggioranza degli italiani sia online. E proprio
l'anno scorso, in occasione dei quattro referendum, l'informazione in rete ha avuto un ruolo decisivo per una scelta
politica di livello nazionale. Ma, nelle stanze del Governo, è ormai divenuto chiaro che non è una buona idea
attendere che la domanda motivi in tutto e per tutto un adeguamento delle infrastrutture e dell'offerta di servizi
pubblici in rete: occorre accelerare. Perché in questo contesto l'offerta crea la domanda. Perché l'offerta di servizi e
infrastrutture digitali genera le condizioni culturali, imprenditoriali e organizzative per dare corpo a una domanda che
altrimenti resta confinata nei libri dei sogni.
Il convegno di apertura del Forum Pa, che si terrà alla Nuova Fiera di Roma da oggi a sabato, dimostra questa
sensibilità del Governo. Sarà presente il presidente del Consiglio insieme a quattro ministri. L'amministrazione ha del
resto costituito da tempo una cabina di regia per gestire le grandi priorità: dalla disponibilità di accesso in banda larga
nel paese alla modernizzazione dei servizi pubblici su internet e alla progettualità connessa alla vita sociale.
«Sappiamo quanto lavori la cabina di regia – dice Gianni Dominici, direttore generale del Forum PA – Ma speriamo che
prima dell'estate venga pubblicato un progetto-Paese».
Dominici non pensa a un grande trattato sulla rete e il futuro, ma un vero e proprio impegno concreto: «Un progetto
operativo, con tre priorità concretamente realizzabili, nel quadro di una strategia generale che riguardi la banda larga,
il cloud computing e le smart cities. Si potrebbe cominciare con misure chiare e forti che sostengano per esempio gli
open data, o che servano a una razionalizzazione dei data center: nel Regno Unito hanno fatto un censimento dei
grandi centri di elaborazione dati delle varie autorità pubbliche e hanno trovato il modo di ridurne il numero da 300 a
3, ottenendo grandi risparmi e molta efficienza. Nel frattempo, occorre una decisione forte per le aziende che
rischiano conseguenze drammatiche se la pubblica amministrazione non sblocca i pagamenti».
Il Governo è ben consapevole di queste esigenze ineludibili. Il consenso intorno alle stime dell'Itu sulla correlazione tra
l'avanzamento della banda larga in un Paese e l'accelerazione della sua crescita economica è piuttosto diffuso: un 10%
di persone che accedono in più equivale probabilmente a un 1% di crescita in più. E altrettanto si può dire delle stime
proposte da varie società di analisi e consulenza, come McKinsey, secondo le quali per ogni posto di lavoro perduto a
causa della maggiore efficienza introdotta dalle tecnologie digitali di rete se ne creano quasi tre di nuovi. Ovviamente,
non si può non vedere che questo vale soprattutto per posti di lavoro adatti ai giovani, la cui difficoltà a intraprendere
un percorso lavorativo, oggi, è un'urgenza che assume dimensioni di vera e propria drammaticità.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
La digitalizzazione, in effetti, è soprattutto una riprogettazione dei processi, delle relazioni tra funzioni, delle
organizzazioni della vita pubblica e delle attività private. E come tale consente di rivedere le abitudini e di correggere
le inefficienze che si sono sedimentate in lunghi periodi di gestione tattica e poco strategica della cosa pubblica. Se c'è
un valore, infatti, nella concezione dell'agenda digitale è proprio quello di introdurre una cultura della gestione
pubblica orientata al medio termine, fondata su azioni strutturali, basata sulla convinzione che la pubblica
amministrazione e il territorio siano di fatto delle piattaforme sulle quali si sviluppano o si bloccano le attività
innovative: la modernizzazione di quelle piattaforme è la premessa di un superamento di alcuni vincoli fondamentali
del sistema che limitano la crescita, la produttività e la competività. Ma proprio per il carattere strutturale di una tale
modernizzazione, le decisioni da operare non si esauriscono in una raffica di decreti, ma si devono appunto sviluppare
intorno a un'agenda, una roadmap che impegni non solo il presente Governo ma anche i successivi. L'introduzione di
una visione coerente orientata al lungo termine sarebbe, in questo senso, la migliore e più importante innovazione
che la discussione sull'agenda digitale potrebbe introdurre nelle abitudini e nelle pratiche dell'amministrazione
italiana.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
DAI VESTITI ALLE VACANZE PER UN ITALIANO SU SEI LO SHOPPING SI FA SUL WEB /
la Repubblica
Fonte: la Repubblica
Data: 16 maggio 2012
Autore: Jaime D´Alessandro
Si tratta ormai di un giro d´affari da otto miliardi di euro, diventeranno nove e mezzo entro dicembre, con un picco di
acquirenti che a marzo ha superato per la prima volta il tetto dei dieci milioni di persone.«Non ci aspettavamo risultati
del genere, sul serio», spiega Roberto Liscia, a capo di Netcomm, il consorzio che rappresenta tutte le aziende del
settore in Italia, da Amazon a Yoox.
«La recessione vale per tutti, colpisce il potere di acquisto delle persone», continua Liscia. «E invece per l´online
sembra essere accaduto il contrario. Perché gli acquisti si sono spostati dal punto vendita al web con alcune dinamiche
molto chiare». Cominciando dall´abbigliamento, che viaggia a vele spiegate con un più 30 per cento. Ma se le vendite
private di capi firmati con forti sconti sono stato il vero fenomeno fra il 2010 e il 2011, quello del 2011 a 2012 è invece
la vendita di coupon e sconti a numero chiuso alla Groupon. O almeno è questo che sostengono a Netcomm.
Attraverso questo sistema sono stati venduti 250 milioni di euro di servizi nel 2011. È un fenomeno che ha permesso a
piccoli e piccolissimi esercenti di essere sul web e di raggiungere cinque milioni di italiani, molti dei quali non
compravano su Internet. Una sorta di alfabetizzazione digitale in due direzioni.
A questo va aggiunta la crescita vertiginosa di tutto il resto: il turismo e l´abbigliamento ma anche le assicurazioni e la
tecnologia. Si compra ovunque, al nord come al sud. Un po´ meno nelle isole, che abbassano la media nazionale.
Comprano un po´ tutti, anche se le donne sono in leggera minoranza. Chi ha meno di 44 anni rappresenta quasi il 70
per cento. Eppure anche gli ultracinquantenni iniziano ad avere un loro peso e hanno superato il 13 per cento su
totale degli acquirenti online. In genere chi acquista sul web ha un buon livello di istruzione, una carta di credito,
ovviamente possiede un computer o il tablet. Di sicuro ha uno smartphone, attraverso il quale sempre più persone
spendono e spandono su Internet. E a quanto pare felicemente. Secondo l´ultima indagine del ContactLab, presentata
all´eCommerce Forum, il 78 per cento delle persone che hanno acquistato su Internet sostiene che online si compra
meglio, più facilmente, a meno. Dunque ci torna volentieri. «Ed per questo che in un anno un milioni di italiani si sono
aggiunti a quelli che già frequentavano i negozi della Rete, superando la soglia di 10 milioni di acquirenti complessivi»,
conclude Liscia. L´ultima sorpresa? Che per la prima volta in tre anni sono anche aumentati i prezzi oltre che la
quantità di oggetti venduti. In poche parole sul web non si combatte più solo con i sottocosto o le offerte last minute.
Certo, siamo ancora lontani dalla media europea, anni luce indietro rispetto agli Stati Uniti. Ma ormai è solo una
questione di tempo.
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
COSÌ NELL´ERA DIGITALE SI FANNO PIÙ LIBRI PER NON ESSERE DIMENTICATI DAI
LETTORI / la Repubblica
Fonte: la Repubblica
Data: 16 maggio 2012
Autore: Julie Bosman
Per molto tempo gli scrittori specializzati in romanzi polizieschi, di avventura e sentimentali hanno scritto un libro
all´anno: una quantità considerata non solo sufficiente, ma addirittura produttiva.
L´era degli e-book ha accelerato il metabolismo degli editori, obbligando gli scrittori a svolgere l´equivalente letterario
di un doppio turno di lavoro e sfornare ogni anno racconti, novelle o addirittura un vero e proprio romanzo in più
rispetto al passato. Per soddisfare dei lettori impazienti e abituati a scaricare con un semplice gesto qualsiasi e-book
desiderino, gli editori si vedono costretti a esortare i propri autori a produrre di più, perché convinti che una maggiore
visibilità aumenti le loro probabilità di affermarsi. «Un tempo, un libro all´anno rappresentava una quantità di tutto
rispetto», afferma Lisa Scottoline, autrice di bestseller. «Altrimenti si sarebbe rischiato di saturare il mercato. Oggi
invece la cultura è come una grande bocca che reclama cibo, e occorre sfamarla».
La spinta a produrre più materiale arriva in un momento in cui editori e librai sono alla disperata ricerca di nuove
modalità capaci di assicurare che l´attenzione dei lettori non venga irretita da altre forme di intrattenimento, che il più
delle volte sono istantaneamente e costantemente fruibili. Gli spettacoli televisivi sono dirottati sul web a poche ore
dal loro passaggio in tv, e alcuni film possono essere visti a casa, on demand, prima ancora di aver abbandonato il
circuito delle sale cinematografiche. In un contesto simile, affermano gli editori, produrre un libro all´anno non basta
più. Contemporaneamente, Internet ha permesso ai lettori di intrattenere dei rapporti più stretti con i loro autori
preferiti, i quali oggi sono spesso tenuti a rendersi accessibili online tramite dei blog, dei forum di domande e risposte,
Twitter e Facebook.
Gli autori, dal canto loro, si prestano a lavorare di più perché spinti dal timore che rimanendo troppo a lungo fuori dal
volubile mercato editoriale rischierebbero di essere dimenticati. Per Scottoline passare da uno a due libri l´anno ha
significato attenersi a un rigoroso ruolino di marcia che le impone di scrivere duemila parole al giorno, sette giorni a
settimana, «solitamente inizio verso le nove del mattino e vado avanti sino alla sera».
Lee Child, scrittore britannico di thriller nonché creatore dell´amatissimo personaggio di Jack Reacher, sta integrando
la propria produzione letteraria con dei racconti che pubblica esclusivamente in formato digitale: una strategia a cui
sempre più spesso si fa ricorso per richiamare l´attenzione del pubblico sull´imminente uscita di un nuovo romanzo. Il
primo racconto breve di Child – che in una quarantina di pagine racconta dell´adolescenza di Reacher – è uscito lo
scorso agosto, precedendo di diverse settimane la pubblicazione del suo ultimo romanzo.
Anche John Grisham sta facendo gli straordinari. Lo scrittore, che un tempo pubblicava un libro all´anno, ha infatti
inaugurato un´apprezzata serie di romanzi per ragazzi, che hanno come protagonista Theodore Boone ed escono a
scadenza annuale. Stando agli editori, la buona tempistica nella pubblicazione di un racconto – a sei o otto settimane
dall´uscita di un romanzo vero e proprio – può richiamare nuovi lettori, facilmente disposti a pagare 99 centesimi per
un racconto in versione digitale ma altrimenti riluttanti a spendere 14 dollari per un e-book o 26 per un libro appena
uscito. Tale strategia può quindi tradursi in maggiori ordinazioni per il successivo romanzo dell´autore, e anche in un
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
incremento delle vendite delle sue opere precedenti, che i lettori in possesso di Nooks o Kindle possono facilmente
acquistare d´impulso.
La strategia, afferma Jennifer Enderlin, direttrice editoriale della St. Martin´s Paperbacks, ha funzionato per molti dei
suoi autori, i quali, dopo aver iniziato a sfornare nuovi lavori hanno visto un forte incremento nella vendita delle loro
opere precedenti. Il nuovo modello ha preso il posto di un calendario di pubblicazioni attentamente studiato, che
portava i lettori ad attendere con impazienza l´uscita annuale del romanzo del loro autore preferito. Un ritmo che
secondo le case editrici scongiurava la possibilità che i lettori potessero sentirsi sopraffatti dalla quantità di materiale.
I lettori di oggi sembrano incapaci di provare un senso di sopraffazione.
Alcuni dei maggiori autori sono ormai talmente prolifici che tenere il passo con loro è praticamente impossibile. Le
librerie degli aeroporti spesso non espongono un´unica pila, ma un intero scaffale di libri di James Patterson, con una
disponibilità che talvolta supera i sei titoli contemporaneamente. Con l´occasionale aiuto di qualche collaboratore,
Patterson lo scorso anno ha scritto dodici libri; quest´anno ne pubblicherà tredici.
«Osservando l´esempio di Patterson, molti editori e autori hanno capito che anche se nove libri all´anno rimangono
fuori dalla loro portata, possono almeno provare a pubblicarne due», dice Brian Tart, editore di Dutton, un marchio
della Penguin. «Con questa strategia riescono ad accrescere la loro popolarità e il loro pubblico». (Tutto ciò non
riguarda però gli scrittori letterari come Jeffrey Eugenides e Jonathan Franzen, i quali possono continuare a pubblicare
un romanzo ogni dieci anni e contare ugualmente su un tamtam di recensioni di alto livello che ne favoriscono la
promozione).
Secondo gli editori, nell´era dell´iperconnettività un isolamento alla Salinger – che un tempo creava attorno ad un
autore un clima di forte interesse – non rappresenta più un´opzione perseguibile. «Gli autori, soprattutto adesso che
esistono i social media, sono costantemente in contatto con il loro pubblico», dice Liate Stehlik, direttore editoriale di
William Morrow, Avon e Voyager, tutti marchi di HarperCollins. «La cosa giusta adesso è di fare in modo che un autore
si imponga quanto più possibile alla consapevolezza mediatica dei lettori».
Gli autori, dal canto loro, non sembrano scrivere racconti in formato digitale per motivi economici, dal momento che i
contratti in genere non prevedono anticipi, e il prezzo di vendita dei loro racconti è di solito talmente contenuto
(compreso tra i 99 centesimi e un dollaro e 99) da non produrre grossi guadagni, benché la loro preparazione richieda
settimane o mesi. Alcuni autori dichiarano che pur avendo accettato di scriverli perché considerati indispensabili
strumenti di marketing, continuano a considerarli impegnativi.
«Ho la fama di essere un po´ scontroso a questo riguardo», spiega Steve Berry, un affermato autore di thriller che tra
l´uscita di un romanzo e il successivo scrive racconti brevi. «Ti prosciuga le energie. Non è divertente trovarsi in una
situazione in cui la tua bravura è giudicata dalla quantità di pagine che riesci a sfornare».
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Rassegna Web e Stampa – 16 maggio 2012
Calendario Eventi
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“EuroCloud Day 2012”, Altavilla Vicentina
23 maggio 2012
http://www.eurocloud.it/

“Energethica 2012”, Torino
24-26 maggio 2012
http://www.energethica.it/index_EE_fiera_it.htm

“Terra Futura”, Firenze
25-27 maggio 2012
http://www.terrafutura.it/

“RIGENERGIA”, Pollein
25-27 maggio 2012
http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=137075

“Digital Experience Festival”, Torino
25 maggio – 2 giugno 2012
http://www.digitalfestival.net/

“Mobility e innovazione: un'opportunità per rilanciare l'impresa attraverso l'IT”, Milano
30 maggio 2012
http://tinyurl.com/d6odjyq

“EnergiExpo”, Sarzana
1-3 giugno 2012
http://www.energieexpo.it/

“Smau”, Bologna
6-7 giugno 2012
http://www.smau.it/bologna12/

“Ricerca dell'Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps”, Milano
11 giugno 2012
http://www.newslettertracking.it/mk/get/PREINV_MICA_11GIU12?_EC=o15ncXKm8reCNki3DDqNKy
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