notizie, consigli e testimonianze per tutelare i propri dir

Transcript

notizie, consigli e testimonianze per tutelare i propri dir
====== TELECOMUNICAZIONI ==================
Telefonia, Internet, TV: notizie, consigli e testimonianze per tutelare i propri diritti e capire cosa si muove in un
mondo in continua mutazione
Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.)
Fax: 055.2302452
URL: http://tlc.aduc.it
A cura di Domenico Murrone
NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione
http://www.aduc.it/info/sostienici.php
------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in formato TXT o PDF:
http://tlc.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Tlc-2010-03.txt
http://tlc.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Tlc-2010-03.pdf
------------------------------------------Archivio dal 08-07-2010 al 14-07-2010
2010-03
Il punto sulla settimana. Rimane tutto in secca e quel che si muove preannuncia peggioramenti. In questa settimana,
nelle telecomunicazioni 'alte' si è assistito a vecchi riti e ricatti tra (im)potenti. Telecom Italia, per garantirsi ancora i
privilegi di sempre, ha messo sul piatto della trattativa col Governo i lavoratori, annunciando 3700 licenziamenti. Prima
aveva minacciato di tagliare la pubblicità al settimanale Panorama (di proprietà del presidente del Consiglio). Insomma si
attacca a tutto, per evitare la mossa che il Governo dovrebbe fare: scorporare la rete dell'ultimo miglio (in rame) dalla
pancia di una società e promuovere investimenti in fibra ottica. E invece l'(im)potente Telecom ritira i licenziamenti e il
Governo gli apre due tavoli (vedi notizia).
Sempre l'(im)potente Governo ha di nuovo annunciato sfaceli per recuperare 'abbonati' alla Rai. Ora l'imposta più odiata
dagli italiani, è l'ultima proposta, si pagherà se si ha intestata un'utenza elettrica.
Buone e cattive notizie dagli altri fronti: l'Antitrust ha aperto un'istruttoria contro il sito ingannevole Easydownload.
Ottimo, purtroppo la società in questione ha creato un diversivo per attirare nuove vittime, e nostra nuova denuncia
all'Antitrust.
Nuova vittoria in tribunale sul fronte censura. I giudici fiorentini hanno respinto la richiesta di oscurare un nostro Forum.
In fondo, ma è la questione che direttamente coinvolge tutti gli italiani o quasi, l'(im)potente Governo ha pubblicato il
regolamento sul telemarketing, in particolare su come funzionerà il cosiddetto registro delle opposizioni e non mancato
nuove contraddizioni in un testo che si preannuncia come l'ennesimo regalo alle società che tempestano di telefonate le
case degli italiani.
ARTICOLI
- Bluff riuscito? Telecom ritira i licenziamenti e il Governo gli apre due tavoli
http://tlc.aduc.it/articolo/bluff+riuscito+telecom+ritira+licenziamenti+governo_17874.php
- Manovra. Misure inique senza alcuna prospettiva per il Paese. Niente riforme, crescita né sviluppo.
http://tlc.aduc.it/articolo/manovra+misure+inique+senza+alcuna+prospettiva_17868.php
- La controversa virtù dei forum sul suicidio
http://tlc.aduc.it/articolo/controversa+virtu+dei+forum+sul+suicidio_17858.php
- Rave party, droghe e polizia morale all'italiana
http://tlc.aduc.it/articolo/rave+party+droghe+polizia+morale+all+italiana_17840.php
- Rapporto media e pubblicità. Il caso Telecom Italia-Panorama: le due perversioni italiane e il vizio originario
http://tlc.aduc.it/articolo/rapporto+media+pubblicita+caso+telecom+italia_17834.php
COMUNICATI
- Easy Download. Aprire un procedimento non basta: Antitrust sospenda pubblicita' su Google
http://tlc.aduc.it/comunicato/easy+download+aprire+procedimento+non+basta_17863.php
- Telecom Italia. Annuncio licenziamenti strumentale per mantenere il monopolio della rete. Subito la banda larga nel
servizio universale
http://tlc.aduc.it/comunicato/telecom+italia+annuncio+licenziamenti+strumentale_17856.php
- Canone/Imposta Rai. Governo continua a difendere i potenti e vuole rendere l'esazione piu' odiosa di quanto gia' non lo
sia e non risolvere l'evasione
http://tlc.aduc.it/comunicato/canone+imposta+rai+governo+continua+difendere_17853.php
- Sito Internet Easy download. L'Antitrust apre istruttoria. Non pagare: consenso al contratto è viziato
http://tlc.aduc.it/comunicato/sito+internet+easy+download+antitrust+apre_17848.php
- Telemarketing. Registro per chi non vuole essere disturbato... ma dopo l'estate e a discrezione dei gestori telefonici.
Apertura ad un contenzioso eterno
http://tlc.aduc.it/comunicato/telemarketing+registro+chi+non+vuole+essere_17839.php
- Partite della Fiorentina calcio su Dahlia tv? Non si sa, ma sono in vendita... denuncia all'Antitrust
http://tlc.aduc.it/comunicato/partite+della+fiorentina+calcio+dahlia+tv+non+si+sa_17837.php
- Giornata del silenzio. Una proposta diversa
http://tlc.aduc.it/comunicato/giornata+silenzio+proposta+diversa_17836.php
- Nuova vittoria per la liberta' d'espressione. Tribunale Firenze rigetta richiesta di oscuramento forum Internet Index
http://tlc.aduc.it/comunicato/nuova+vittoria+liberta+espressione+tribunale_17830.php
NOTIZIE
- Mail spazzatura: aumentano quelle inviate dall'Italia. L'Europa supera l'Asia per produzione di spam
http://tlc.aduc.it/notizia/mail+spazzatura+aumentano+quelle+inviate+dall_119049.php
- No alla censura tv sulle parole indecenti
http://tlc.aduc.it/notizia/no+alla+censura+tv+sulle+parole+indecenti_119042.php
- Conti. La controllante di Wind nel 2009 ha perso 745 milioni di euro
http://tlc.aduc.it/notizia/conti+controllante+wind+nel+2009+ha+perso+745_119038.php
- Perizia: associazione tra esposizione alle 'onde' di Radio Vaticana e rischio leucemia
http://tlc.aduc.it/notizia/perizia+associazione+esposizione+alle+onde+radio_119037.php
- Tv. I mondiali fanno 'vincere' Rai e Sky, Mentana fa bene a LA7
http://tlc.aduc.it/notizia/tv+mondiali+fanno+vincere+rai+sky+mentana+fa+bene_119032.php
- Pubblicitari corporativi e anticoncorrenziali? L'Antitrust indaga
http://tlc.aduc.it/notizia/pubblicitari+corporativi+anticoncorrenziali_119036.php
- Licenziamenti Telecom, il Governo tratta
http://tlc.aduc.it/notizia/licenziamenti+telecom+governo+tratta_119026.php
- Annunci. Frequenze dalle tv alla banda larga mobile, il Governo apre
http://tlc.aduc.it/notizia/annunci+frequenze+dalle+tv+alla+banda+larga+mobile_119025.php
- Internet tv: l'Agcom ha 'pianificato il bavaglio', sulla scia del Governo
http://tlc.aduc.it/notizia/internet+tv+agcom+ha+pianificato+bavaglio+sulla_119024.php
- Libertà sul Web, Google e Tribunale Milano ricorrono in appello su caso disabile
http://tlc.aduc.it/notizia/liberta+sul+web+google+tribunale+milano+ricorrono_119018.php
- Peer to peer. Aveva scaricato musica online, multa ridotta da 675 mila dollari a 67 mila
http://tlc.aduc.it/notizia/peer+to+peer+aveva+scaricato+musica+online+multa_119016.php
- Televisioni. I ricavi da pay tv superano quelli da pubblicità
http://tlc.aduc.it/notizia/televisioni+ricavi+pay+tv+superano+quelli_119015.php
- Annunci... senza vergogna. Canone Rai. Governo: paga chi ha un'utenza elettrica; e il consigliere propone il 'plus'
http://tlc.aduc.it/notizia/annunci+senza+vergogna+canone+rai+governo+paga+chi_119014.php
- Reati d'opinione, denunciati per diffamazione autori gruppo Facebook su Falcone e Borsellino
http://tlc.aduc.it/notizia/reati+opinione+denunciati+diffamazione+autori_119005.php
- Internet: istruttoria Antitrust su sito ingannevole Easydownload.info
http://tlc.aduc.it/notizia/internet+istruttoria+antitrust+sito+ingannevole_119002.php
- Privacy e Internet. Ministra: no a gogna del XXI secolo, si a codice di condotta per Google, Facebook e Co.
http://tlc.aduc.it/notizia/privacy+internet+ministra+no+gogna+xxi+secolo+si_119003.php
- Clienti insoddisfatti: gestori elettrici, telefonici e banche 'guidano' la classifica. E aumenta l'infedeltà
http://tlc.aduc.it/notizia/clienti+insoddisfatti+gestori+elettrici+telefonici_119000.php
- Telefonia mobile senza ripetitori, segnale rimbalza da cellulare a cellulare e crea rete 'istantanea'
http://tlc.aduc.it/notizia/telefonia+mobile+senza+ripetitori+segnale+rimbalza_118995.php
- Liberta' di stampa: il pensiero del presidente Berlusconi
http://tlc.aduc.it/notizia/liberta+stampa+pensiero+presidente+berlusconi_118981.php
- Telefonia. Mezzo milione di multe dall'Autorita' a 4 gestori
http://tlc.aduc.it/notizia/telefonia+mezzo+milione+multe+dall+autorita+gestori_118978.php
- Filtri Web, il Governo fa marcia indietro
http://tlc.aduc.it/notizia/filtri+web+governo+fa+marcia+indietro_118976.php
- Privacy. Google condannata, ma niente sanzioni
http://tlc.aduc.it/notizia/privacy+google+condannata+ma+niente+sanzioni_118971.php
- Telefonia mobile: Maroc Telecom invia anche denaro
http://tlc.aduc.it/notizia/telefonia+mobile+maroc+telecom+invia+anche+denaro_118961.php
- Telefonia. La finanziaria di Gheddafi dopo Uganda, Togo, Sierra Leone, Niger e Costa d'Avorio investe anche in Zambia
http://tlc.aduc.it/notizia/telefonia+finanziaria+gheddafi+dopo+uganda+togo_118962.php
- Telemarketing selvaggio. Il Governo vara le regole del registro delle opposizioni
http://tlc.aduc.it/notizia/telemarketing+selvaggio+governo+vara+regole_118967.php
- Telefonica-Portugal Telecom e golden share. Dopo bocciatura Corte europea, Governo spera in accordo
http://tlc.aduc.it/notizia/telefonica+portugal+telecom+golden+share+dopo_118969.php
- Censura. Google cinese bloccato, ma la società professa ottimismo: licenza rinnovata
http://tlc.aduc.it/notizia/censura+google+cinese+bloccato+ma+societa+professa_118960.php
- Censura, Francia e Olanda si mobilitano per la libertà di espressione sul Web
http://tlc.aduc.it/notizia/censura+francia+olanda+si+mobilitano+liberta_118956.php
- Fisco e gestori telefonici: problemi con le tasse anche per Wind?
http://tlc.aduc.it/notizia/fisco+gestori+telefonici+problemi+tasse+anche+wind_118952.php
- Rai. Antitrust: sì a pubblicazione compensi, ma prima distinguere tra attività commerciale e servizio pubblico
http://tlc.aduc.it/notizia/rai+antitrust+si+pubblicazione+compensi+ma+prima_118936.php
- Internet. Siti legati ad al-Qaeda si fanno la guerra, boicottandosi a vicenda
http://tlc.aduc.it/notizia/internet+siti+legati+al+qaeda+si+fanno+guerra_118935.php
- Investimenti pubblicitari in crescita del 4% nel primo semestre del 2010
http://tlc.aduc.it/notizia/investimenti+pubblicitari+crescita+nel+primo_118931.php
- Telecomunicazioni: per il 2010 le aziende prevedono un calo del mercato
http://tlc.aduc.it/notizia/telecomunicazioni+2010+aziende+prevedono+calo_118928.php
- Telecom: sciopero differito in Piemonte, Liguria e Toscana
http://tlc.aduc.it/notizia/telecom+sciopero+differito+piemonte+liguria+toscana_118923.php
- Rai. Agcom, privatizzazione soluzione da non mitizzare
http://tlc.aduc.it/notizia/rai+agcom+privatizzazione+soluzione+non+mitizzare_118919.php
- Bollette Telecom. Tar: non c'è obbligo di garantire modalità gratuite per pagare
http://tlc.aduc.it/notizia/bollette+telecom+tar+non+obbligo+garantire+modalita_118922.php
- Banda larga mobile. Calabrò (Agcom) conferma: siamo quasi al collasso
http://tlc.aduc.it/notizia/banda+larga+mobile+calabro+agcom+conferma+siamo_118917.php
- Frequenze tv. Il Governo non c'entra
http://tlc.aduc.it/notizia/frequenze+tv+governo+non+entra_118924.php
LETTERE
- Problemi h3g
http://tlc.aduc.it/lettera/problemi+h3g_221837.php
- Spese disattivazione linea telefonica, delibera Agcom
http://tlc.aduc.it/lettera/spese+disattivazione+linea+telefonica+delibera_221831.php
- Vodafone
http://tlc.aduc.it/lettera/vodafone_221828.php
- Canone RAI su computer?
http://tlc.aduc.it/lettera/canone+rai+computer_221819.php
- Truffa easy download
http://tlc.aduc.it/lettera/truffa+easy+download_221815.php
- Contratto Tele 2
http://tlc.aduc.it/lettera/contratto+tele_221812.php
- Recesso Tim Tutto Compreso 2.0
http://tlc.aduc.it/lettera/recesso+tim+tutto+compreso_221800.php
- Numero di telefonia mobile cancellato
http://tlc.aduc.it/lettera/numero+telefonia+mobile+cancellato_221793.php
- Canone rai
http://tlc.aduc.it/lettera/canone+rai_221786.php
- Infostrada e costi di disattivazione
http://tlc.aduc.it/lettera/infostrada+costi+disattivazione_221783.php
- Restituzione apparati in caso di disdetta adsl FASTWEB
http://tlc.aduc.it/lettera/restituzione+apparati+caso+disdetta+adsl+fastweb_221780.php
- Card telefonate €UROPA Comm
http://tlc.aduc.it/lettera/card+telefonate+uropa+comm_221776.php
- Mancata attivazione linea telefonica Infostrada business
http://tlc.aduc.it/lettera/mancata+attivazione+linea+telefonica+infostrada_221772.php
- Adsl spese distacco linea
http://tlc.aduc.it/lettera/adsl+spese+distacco+linea_221770.php
- registrazione domini
http://tlc.aduc.it/lettera/registrazione+domini_221767.php
- Numero fisso perso
http://tlc.aduc.it/lettera/numero+fisso+perso_221744.php
- Validità di un contratto fastweb
http://tlc.aduc.it/lettera/validita+contratto+fastweb_221731.php
- Canone, mediaset premium & Co.
http://tlc.aduc.it/lettera/canone+mediaset+premium+co_221728.php
- Telecom servizio night & weekend
http://tlc.aduc.it/lettera/telecom+servizio+night+weekend_221722.php
- Contestazione servizi non richiesti Tim
http://tlc.aduc.it/lettera/contestazione+servizi+non+richiesti+tim_221720.php
- Frode easy-download
http://tlc.aduc.it/lettera/frode+easy+download_221719.php
- Rai contro Anagrafe Comunale
http://tlc.aduc.it/lettera/rai+contro+anagrafe+comunale_221716.php
- Telecom recupero crediti
http://tlc.aduc.it/lettera/telecom+recupero+crediti_221715.php
- Adsl telecom
http://tlc.aduc.it/lettera/adsl+telecom_221712.php
- Easy-download
http://tlc.aduc.it/lettera/easy+download_221711.php
- Riattivazione linea telefonica
http://tlc.aduc.it/lettera/riattivazione+linea+telefonica_221709.php
- Canone Rai
http://tlc.aduc.it/lettera/canone+rai_221708.php
- Mancato accordo di contratto
http://tlc.aduc.it/lettera/mancato+accordo+contratto_221707.php
- Richiesta soldi abbonamento non fatto
http://tlc.aduc.it/lettera/richiesta+soldi+abbonamento+non+fatto_221705.php
- Contenzioso Opitel
http://tlc.aduc.it/lettera/contenzioso+opitel_221703.php
- Easy download, cosa fa?
http://tlc.aduc.it/lettera/easy+download+cosa+fa_221694.php
- Segnalazione abusi
http://tlc.aduc.it/lettera/segnalazione+abusi_221692.php
- Easy-Download
http://tlc.aduc.it/lettera/easy+download_221683.php
- Rientro a telecom, ma vodafone occupa la linea
http://tlc.aduc.it/lettera/rientro+telecom+ma+vodafone+occupa+linea_221682.php
- Easy-download
http://tlc.aduc.it/lettera/easy+download_221680.php
- Canone, mediaset premium ecc.
http://tlc.aduc.it/lettera/canone+mediaset+premium+ecc_221663.php
- Costi disattivazione ADSL
http://tlc.aduc.it/lettera/costi+disattivazione+adsl_221661.php
- Cambio tariffa
http://tlc.aduc.it/lettera/cambio+tariffa_221657.php
- Contratto indesiderato teletu
http://tlc.aduc.it/lettera/contratto+indesiderato+teletu_221654.php
------------------------------------------ARTICOLI
14-07-2010 20:00
Bluff riuscito? Telecom ritira i licenziamenti e il Governo gli apre due tavoli
"Il governo e' attento ad una grande azienda del Paese e ai suoi lavoratori". Cosi' il
viceministro allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, ha commentato, al termine del
Tavolo sugli esuberi di Telecom Italia, il ritiro dei licenziamenti da parte dell'azienda e le trattative che ne seguiranno fino
al 30 luglio. "Porteremo avanti contemporaneamente due tavoli - ha proseguito Romani -, uno sugli esuberi e un altro
sulla strategia degli investimenti nel settore delle telecomunicazioni".
Il bluff ha funzionato, si potrebbe dire. Ed infatti Telecom Italia ha raggiunto il suo obiettivo era proprio di aprire il secondo
tavolo, quello degli investimenti sulla banda larga. E l'Italia rimarrà attaccata ancora per molto a questo gioco tra
(im)potenti.
14-07-2010 12:31
Manovra. Misure inique senza alcuna prospettiva per il Paese. Niente riforme, crescita né sviluppo.
Segue il testo dell’intervento pronunciato in Aula al Senato durante la discussione del disegno di
legge 2228, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica
Signora Presidente, la forma è sostanza e, evidentemente, anche la forma di questo dibattito non può non essere
argomento di dibattito. Dibattito che, come si è ripetuto in quest'Aula in queste ore, dovrebbe decisamente appassionarci
tutti. Invece, le aule deputate, i luoghi istituzionali, l'Aula del Senato e la Commissione bilancio del Senato, in realtà, non
sono i luoghi in cui si dibatte e si decide questa manovra finanziaria, che si decide altrove. Si decide altrove il contenuto,
si decidono altrove i criteri e le priorità.
Questo è un peccato, perché, probabilmente, io e il senatore Musso avremmo potuto dibattere e trovare anche punti di
accordo in quest'Aula. Siamo seduti su lati opposti, eppure, se si fosse dibattuto, forse avremmo trovato molti punti in
comune su cui poi andare a incidere per fare una manovra di questo tipo.
Più che di manovra, poi, in realtà noi stiamo parlando di una manovra finanziaria per la quale quest'anno il Governo
aveva deciso di utilizzare lo strumento del decreto, più agile, più snello, da far entrare in vigore subito e da far poi
ratificare al Parlamento trasformandolo in legge. Il Governo, quindi, aveva semplificato molto da un punto di vista formale
ma, in realtà, noi oggi stiamo discutendo di questa manovra, dopo tanti giorni nei quali il Senato se ne è occupato, senza
sapere quale sia la manovra. Vedo il relatore, che finalmente è rientrato in Aula, sereno e rilassato, e immagino che
abbia letto il maxi-emendamento, che anche noi, fiduciosi, aspettiamo e sul quale verrà poi posta la fiducia. In realtà,
quale sia questo maxi-emendamento e di cosa esso parli, noi, qui nel luogo deputato al dibattito, al momento non
abbiamo conoscenza.
È una manovra, però, quella che almeno finora abbiamo visto che, in realtà, fa dei tagli lineari il principio su cui si fonda
e non realizza le riforme di cui il Paese avrebbe bisogno. Su tali riforme potremmo anche poi scontrarci, all'interno dei
Gruppi e tra Gruppi, però perlomeno di quel tema sarebbe stato utile parlare.
Le entrate vengono previste dalla lotta all'evasione fiscale. Invece di metterle a consuntivo, infatti, tutti sappiamo già che
il 40 per cento delle entrate di questa manovra proverranno dalla lotta all'evasione fiscale, e già questo è un punto grave
della manovra. Ciò fa presagire che, in realtà, questo tipo di intervento avrà vita breve e che, probabilmente, a settembre
saremo costretti a parlare nuovamente di manovra e a realizzare un altro tipo di intervento.
Del resto, dal lavoro al welfare, dalle pensioni alle liberalizzazioni, anche il primo decennio degli anni Duemila è
trascorso - con la sola, incompiuta eccezione della legge Biagi - senza quelle riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno
per interrompere quel che a non pochi appare ed è temuto come uno strutturale, istituzionale degrado o almeno declino.
Un declino che per ogni individuo si traduce in minore libertà e responsabilità e, per i più, in maggiore povertà, in minore
benessere.
Le ideologie hanno continuato ad essere gli alibi all'ombra dei quali hanno ripreso «naturalmente» a regnare
corporativismi, assistenzialismi, rendite di posizione, capitalismi - di Stato e privati - inquinati dai conflitti d'interesse e
drogati dalla spesa pubblica clientelare. Ci si è lasciati governare da fatti e misfatti, invece che governarli. Si sono creati
dei tabù e li si è usati come alibi per negare la stessa esistenza di problemi evidentissimi da quasi un mezzo secolo. È il
caso delle pensioni, delle quali si è parlato solo per un refuso. Forse era utile affrontare l'argomento delle pensioni,
anche dilaniarsi e spaccarsi su di esso, ma certo non affrontarlo per un refuso.
La manovra finanziaria presentata dal Governo prosegue, purtroppo, lungo questa traccia: nessuna misura strutturale,
tagli lineari, interventi emergenziali, settoriali o a colpi di una tantum. Misure inique, dunque, dall'efficacia limitata, ma
soprattutto senza alcuna prospettiva, per il nostro Paese, di riforme, crescita, sviluppo. Per distribuire ricchezza, bisogna
prima produrla; in caso contrario si distribuisce solo povertà, se non, addirittura, miseria oppure favori e quindi
clientelismo.
Le iniziative politico-parlamentari che abbiamo promosso come radicali, e che abbiamo tradotto in emendamenti e ordini
del giorno - in realtà tutto il tempo preso dalla Commissione bilancio non è certo servito a discutere nel merito
emendamenti e ordini del giorno - cercano di ribaltare l'impostazione della partitocrazia, andando a incidere in modo
strutturale proprio in quei settori che i conflitti di interessi, i veti incrociati, le difese di rendite di posizione corporative
hanno ormai condotto alla disastrosa condizione attuale.
Avevamo cercato di affrontare le pensioni e il welfare, non per un refuso ma perché le pensioni e il sistema di welfare
universalistico debbono essere considerati elementi di argomento, riprendendo da una parte la proposta di
equiparazione e innalzamento dell'età pensionabile e quindi l'equiparazione dell'età pensionabile delle donne. Si è
recepita la sentenza della Corte di giustizia europea, ma non lo si è fatto nell'ambito della manovra bensì solo con un
emendamento che non sappiamo se ora sarà contenuto nel maxi-emendamento. Ci sarebbe piaciuto che fin dall'inizio
fosse stata un'azione forte, decisa, fatta volontariamente e non per subire una decisione.
A quel punto si sarebbe dovuto ben parlare di voucher universali e quindi rivedere e rivoluzionare il concetto dei servizi di
cura e di assistenza.
Ancora ci sarebbe piaciuto affrontare il tema delle liberalizzazioni: dal monopolio dell'INAIL alla rete del gas, ai libri, agli
sconti, alla vendita dei quotidiani e dei periodici, alle vendite sottocosto (siamo ancora un Paese in cui esistono norme
che vietano le vendite sottocosto, gli sconti) alle norme che impongono la distribuzione delle sale cinematografiche a
livello regionale. Ci sarebbe piaciuto quanto meno discutere delle professioni, anche dell'abolizione del valore legale del
titolo di studio. Discutere un intervento sui farmaci generici, quale proposto dall'Antitrust.
Ci sarebbe piaciuto parlare dei costi della politica affrontando il tema da un punto di vista che evidentemente fino ad oggi
non si è voluto toccare: il finanziamento pubblico ai partiti. Con un nostro emendamento si anticipava al 1° gennaio 2011
la riduzione del 10 per cento del finanziamento pubblico ai partiti, ma in realtà la misura più rivoluzionaria era questa: si
interveniva sull'entità del rimborso. Infatti, il significato della parola "rimborso" sta ad indicare che esso dovrebbe
corrispondere alle spese effettivamente sostenute da ogni partito. Il rimborso quindi deve andare a ripagare la spesa
fatta e non una spesa mai sostenuta, altrimenti non è rimborso ma è finanziamento pubblico.
Tante altre erano le idee che avremmo voluto discutere, dalla soppressione del PRA alla revisione dell'8 per mille,
dall'emersione e legalizzazione del lavoro sommerso e aumento del gettito fiscale ai servizi pubblici locali, dalle società
municipalizzate alla razionalizzazione dei trasferimenti finanziari, alla fiscalità ambientale. Tanti potevano essere gli
argomenti di dibattito, tanti gli spunti che potevano arrivare da quest'Aula, ma evidentemente si decide di governare con
altri sistemi e, del resto, oggi la pregiudiziale illustrata dalla senatrice Bonino sulle misure relative al terremoto traccia un
po' il segno.
Mi riferisco a questa situazione del terremoto e alle modalità con cui si governa l'emergenza e non, cioè con il sistema
emergenziale della Protezione civile che va avanti con le ordinanze e non con le leggi, senza controlli, senza luoghi
decisionali e responsabilità diverse, senza i filtri che la democrazia richiede, ritenuti evidentemente cavilli,
appesantimenti burocratici da evitare, così come è da evitare questo Parlamento, come luogo in cui discutere le misure e
le riforme di cui questo Paese ha urgente necessità.
In attesa dell'arrivo del maxi-emendamento su cui verrà posta la fiducia, cortesemente ringrazio per la cortesia di avermi
fatto parlare.
Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd
13-07-2010 15:59
La controversa virtù dei forum sul suicidio
Le piattaforme in Internet possono favorire sia gli accordi tra persone che vogliono suicidarsi, sia
i contatti positivi sul piano terapeutico. Purtroppo mancano gli approfondimenti scientifici.
In Rete ci sono centinaia di forum e chatroom dove adolescenti e adulti danno libero sfogo alle loro fantasie sul suicidio. I
messaggi, anonimi, suscitano reazioni che talvolta portano a fissare accordi per togliersi la vita insieme. Il suicidio
condiviso da due ragazzi di 17 e 20 anni, avvenuto qualche anno fa in Germania, ebbe un tale rilievo mediatico da
indurre il Parlamento a creare un gruppo di lavoro ad hoc. Queste le sue conclusioni: la comunicazione in Rete può
servire ad alleviare il peso emotivo e, con qualche fortuna, a stabilire un contatto terapeutico; e sebbene certi messaggi
appaiano drammatici non è detto che conducano per forza al suicidio. O ancora, le intese sul suicidio esistevano ben
prima dell'era digitale -capitano nella quotidianità clinica anche senza l'aiuto di Internet.
Il direttore di Dignitas contrario alla censura
Benché il rapporto mettesse in guardia dal considerare i moderatori dei forum come delle “colonne della prevenzione al
suicidio”, Ludwig A.Minelli, a capo dell'Associazione Dignitas per l'aiuto al suicidio, è convinto che il suo forum serva
proprio a prevenire. E se capita che il sito venga usato per fissare accordi di quel tipo, è perché è molto frequentato.
Minelli conferma un caso recente, riferito da Sonntags-Zeitung, di tre giovani uomini adulti che si sono conosciuti sul
forum di Dignitas, hanno discusso della loro intenzione di togliersi la vita e poi l'hanno messa in pratica. Lui non è
intervenuto, essendo contrario alla censura per principio, ma anche perché “avrebbero immediatamente trovato un'altra
possibilità”. “Chi è adulto, dovrebbe poter avere la libertà di togliersi la vita”.
Più volte al giorno, e anche di notte, Minelli consulta i nuovi messaggi dei suoi 1636 utenti. Ed è contento quando una
persona desiderosa di farla finita riceve parole che l'incoraggiano a continuare a vivere. Talvolta prova anche lui a
mettersi in contatto con un utente per dargli qualche buon motivo per vivere. Se compaiono messaggi illegali cancella
l'indirizzo, ma ammette che è difficile avere il controllo totale su 30.000 interventi.
Ipsilon favorevole a intervenire
Per Barbara Weil, dell'Associazione Ipsilon di prevenzione del suicidio, l'approccio di Minelli è quanto mai discutibile.
“Gestire professionalmente un forum in Internet senza dirigerlo non serve a prevenire il suicidio”, sostiene, e accenna al
rischio specifico che corrono gli adolescenti -confermato anche da una ricerca tedesca, eseguita dalla Clinica
universitaria di Hamburg-Eppendorf.
E' senz'altro cosa buona se i giovani possono manifestare il loro intento di suicidarsi, dice Weil. Ma il rischio sta nella
pressione esercitata dal gruppo che si forma in Internet. E' convinta che un forum dedicato al suicidio debba essere
guidato; ne cita due, aperti nella Svizzera tedesca, indirizzati ad adolescenti e giovani adulti e in cui intervengono gli
specialisti con domande, consigli, eventualmente anche con l'assistenza diretta.
Poiché in Svizzera non è un reato incitare qualcuno a suicidarsi via Internet, Weil ritiene opportuno guardare da vicino
ciò che accade in Rete. Ma anche lei pensa che i divieti servano a poco considerata la dimensione di Internet. Condivide
invece il parere dei redattori della ricerca tedesca, che suggeriscono sia un'osservazione mirata dei forum da parte degli
esperti, sia un'indagine scientifica sugli effetti che provocano.
Ma in Svizzera tutto ciò potrebbe avere tempi molto lunghi, visto che manca ancora una legge sulla prevenzione.
(Traduzione di Rosa a Marca dal quotidiano Neue Zuercher Zeitung del 06-07-2010)
Dorothee Voegeli
10-07-2010 09:14
Rave party, droghe e polizia morale all'italiana
Contro i rave party clandestini arriva la polizia morale all'italiana. Saranno monitorati siti
Internet e messaggini sui cellulari per individuare e scoraggiare i ritrovi "clandestini". Ovviamente è inutile spiegare ai
promotori di questa iniziativa stile Teheran che, se volessero evitare i malori e decessi per overdose, basterebbe mettere
a disposizione operatori sanitari per informare i partecipanti sui rischi da consumo di droghe, controllare le sostanze che
circolano in quei raduni e assistere immediatamente chi si sente male. Se invece di reprimere, si garantisse la possibiltà
di svolgere il rave party in sicurezza senza il timore di finire in carcere, probabilmente nessuno sentirebbe il bisogno di
organizzarli e parteciparvi in clandestinità. Sinceramente, se le mie figlie finissero a un rave, preferirei di gran lunga che
lo facessero sotto gli occhi vigili di medici, piuttosto che nella clandestinità tipica e inestirpabile del regime proibizionista
sulle droghe.
Di seguito la notizia riportata sul sito DrogheNews a proposito del progetto "Rave Party Prevention":
Il Dipartimento Politiche Antidroga ha realizzato il progetto “Rave Party Prevention”, in collaborazione con la Polizia delle
Comunicazioni, il Sistema di Nazionale di Allerta Precoce e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del
Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di individuare tempestivamente questi raduni, soprattutto quelli clandestini che si
svolgono nel nostro Paese. Particolari controlli saranno svolti sulle comunicazioni relative ai luoghi, agli orari e alle
modalità di svolgimento degli eventi che avvengono via web o tramite sms e mms. Per questo, è stata interessata la
Polizia delle Comunicazioni che, una volta venuta a conoscenza del rave imminente, ne darà comunicazione alle
autorità territoriali e alle Forze dell’Ordine competenti. Queste ultime interverranno presso gli organizzatori che, qualora
non siano disposti a rispettare le norme di sicurezza e le legge vigenti, saranno messi in condizioni di non poter
realizzare l’evento. Nel caso in cui, invece, non sia possibile impedire lo svolgimento del rave, le autorità si attiveranno
per prevenire il rischio di overdose e, al termine, procederanno al sequestro delle attrezzature e all’individuazione dei
responsabili, procedendo nei loro confronti secondo quanto previsto dalla legge. Un ulteriore obiettivo che il DPA si
propone di raggiungere attraverso questo progetto è quello di studiare proposte per una nuova regolamentazione di tali
eventi.
Pym
08-07-2010 15:23
Rapporto media e pubblicità. Il caso Telecom Italia-Panorama: le due perversioni italiane e il vizio originario
Un articolo sul settimanale Panorama scatena la dura replica di Telecom Italia ed in particolare
dell'amministratore delegato Franco Bernabè, che l'articolo dava in uscita dalla guida della società. Dopo la minaccia di
Telecom di togliere la pubblicità al settimanale, con conseguente replica del direttore di Panorama, Giorgio Mule, è
scoppiata la pace e ora il settimanale ospiterà un intervento dello stesso Bernabè sui grandi piani di Telecom Italia per la
banda larga in Italia. Scrive Mulè nell'editoriale del numero in edicola domani di Panorama.
Abbiamo avuto modo di confrontarci con civiltà e pacatezza e siamo arrivati alla conclusione che fra noi c’era stato, tanto
per restare in argomento, un difetto di comunicazione. Bene: le linee sono state riparate. Per questo invito il dottor
Bernabè – che ringrazio per aver dimostrato sensibilità e rispetto – a scrivere sul prossimo numero di Panorama un
intervento sulla grande questione della rete.
La storia di per sé è tutt'altro che originale. Un giornale prende una posizione contro un mostro sacro (che sgancia soldi
per comprare spazi pubblicitari); l'azienda, giustamente dal suo punto di vista, minaccia: ti tolgo la pubblicità; il giornale,
visti anche i tempi di magra, prende le distanze da se stesso, tirando fuori spiegazioni più o meno credibili, in questo
caso: c'era stato un difetto di comunicazione (sic!), che non significa nulla, ma tant'è.
La stampa non può prescindere dalle entrate pubblicitarie e questo ovviamente ne condiziona l'impostazione editoriale.
Purtroppo anche le testate giornalistiche più prestigiose subiscono tale influenza. E' questa è il primo elemento di
perversione italica.
L'articolo 'incriminato' a firma di Sergio Luciano (largamente condivisibile) tratteggiava, tra l'altro, i rapporti tra l'ex
monopolista e il Governo. E qui che sta il secondo elemento emblematico della perversione, visto che Panorama è di
proprietà del capo del Governo Berlusconi, che ha competenze specifiche rispetto a quel che può o non può, deve o non
deve fare Telecom Italia.
In Italia non ci sono, salvo pochissime eccezioni, editori puri (senza interessi in altri settori, politica inclusa). E' questo il
vizio di fondo, su cui occorre riflettere criticamente: perché è evidente che se spendiamo poco per comprare giornali di
qualità (e informazione in genere), i mezzi di informazione per sopravvivere si 'vendono' alla pubblicità, oppure sono
acquistati da chi non è tanto interessato a 'fare soldi' con l'attività editoriale, ma perché il giornale o la tv o la radio o il
sito Internet aiutino gli affari principali.
Un po' come avviene per le squadre di calcio, comprate a mo' di trampolino di lancio verso la politica o per 'mascherare'
situazioni fallimentari delle proprie aziende (vedi Lazio/Cirio, Parma/Parmalat e altre ancora).
Domenico Murrone
------------------------------------------COMUNICATI
14-07-2010 10:27
Easy Download. Aprire un procedimento non basta: Antitrust sospenda pubblicita' su Google
Nonostante l'Antitrust abbia aperto una indagine sulla vicenda Easy Download, la societa' Euro Content Ltd,
proprietaria del sito, continua imperterrita nella condotta ingannevole e scorretta a danno dei consumatori:
hanno semplicemente cambiato il nome della pagina ponte che conduce al loro sito che ora si chiama software-ora.com.
Cercando infatti su Google i piu' famosi software da scaricare gratis (Open Office, Adobe Acrobat Reader, Vlc
Mediaplayer, Opera, ecc. ecc.) il primo risultato della ricerca continua ad essere un link sponsorizzato (a mezzo del
servizio Google Adwords) che tramite una pagina ponte conduce al sito Easy Download, dove senza informazione e
senza volerlo ci si trova iscritti a questo servizio, venendolo a sapere solo quando arriva al proprio indirizzo di posta
elettronica un sollecito per il pagamento di 96 euro con minaccia, in caso di non pagamento, di ricorrere alle vie legali.
Abbiamo accolto con favore l'apertura di un procedimento sulla vicenda Easy Download, ma se l'Antitrust non
interverra' in maniera piu' incisiva, fino al provvedimento di condanna, Euro Content Ltd. continuera' ad agire
indisturbata, a danno di tanti internauti. Per questo motivo abbiamo inviato all'Autorita' garante della concorrenza e del
mercato una integrazione alla denuncia presentata un mese fa, nella quale abbiamo chiesto che ordini a Google Inc e
a Google Italia l'immediata sospensione dei messaggi pubblicitari (link sponsorizzati) che conducono in maniera
scorretta e ingannevole al sito Easy Download.
Qui il nuovo esposto all'Antitrust
13-07-2010 13:44
Telecom Italia. Annuncio licenziamenti strumentale per mantenere il monopolio della rete. Subito la banda larga
nel servizio universale
In apparenza, quella di Telecom Italia (ha annunciato 3.700 esuberi) è una delle tante crisi aziendali
aperte, su cui il Governo interviene per tutelare posti di lavoro. Nei fatti, è facile intuire che dietro l'annuncio di Telecom
Italia ci sia altro. Sfruttare i lavoratori per acquisire vantaggi nell'estenuante trattativa tra Governo, Agcom e altri gestori
sulla rete di nuova generazione (quella in fibra ottica), di fatto bloccata da Telecom Italia, che perderebbe potere di
mercato se ai cavi in rame (di sua esclusiva proprietà) subentrasse la fibra.
In ballo c'è questo. Purtroppo l'ignavia delle autorità pubbliche (oltre al Governo, l'Agcom), determinata anche alla difesa
di interessi tutt'altro che 'popolari', facilita l'ostruzionismo di Telecom Italia. E a rimetterci è il futuro dell'Italia, che come
tutte le statistiche confermano, è in ritardo nella diffusione della banda larga.
Per mantenere il monopolio della rete, Telecom è disposta a tutto, anche a 'giocare' con i diritti elementari, degli utenti e
dei lavoratori, ma per 'tagliare la testa al toro' basterebbe inserire nell'alveo del servizio universale la banda larga
(avviene gia' in Svizzere a Finlandia).
A fronte di un simile obbligo, Telecom Italia avrebbe due scelte: investire in modo concreto ed immediato sulla nuova rete
oppure mettere a disposizione di una nuova società la sua attuale rete (il famoso scorporo).
Domenico Murrone
13-07-2010 12:21
Canone/Imposta Rai. Governo continua a difendere i potenti e vuole rendere l'esazione piu' odiosa di quanto gia'
non lo sia e non risolvere l'evasione
Sul fronte canone/imposta che paghiamo per il possesso di un televisore, non si finisce mai di
stupirsi. Il problema evasione esiste, cosi' come esiste il problema di dover pagare il servizio pubblico radiotelevisivo, ma
stupisce come chi ci governa non voglia mai affrontare la situazione e trovi rimedi che non fanno altro che peggiorare la
situazione.
E' il caso del viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, che, per recuperare l'evasione che secondo lui
ammonta a 685 milioni, propone di agganciare il cosiddetto canone alle utenze elettriche: quindi la Rai -esattore
d'imposta- non dovrebbe presumere e pretendere -com'e' oggi- che chiunque abbia una residenza anagrafica sia
automaticamente possessore di un apparecchio tv, ma che questo possesso sia legato all'esistenza di un contratto per la
luce, a meno che l'intestatario non dichiari di non esserne in possesso.
Problema evasione risolto? No, e' vero il contrario.
Il metodo Rai di esazione sarebbe identico all'attuale solo che i presunti evasori da scoprire sarebbero di piu': i contratti
della luce sono notoriamente molti di piu' delle residenze anagrafiche. Siamo curiosi di sapere come la Rai fara' a farsi
dare dai 250 gestori di servizi elettrici gli elenchi dei loro clienti, visto che qualche anno fu imposto ai commercianti che
vendevano apparecchi tv di fare altrettanto e l'imposizione duro' poco visti gli scarsi risultati e l'aumento della
clandestinita'. Ma, ammesso che questo problemino sia risolto con una nuova norma da Stato di Polizia, perche'
l'aumento dei potenziali possessori di apparecchio tv dovrebbe risolvere l'evasione? Forse la Rai crede nella virtu'
taumaturgica della inversione del metodo: oggi sono io Rai che devo scovarti come evasore, domani sei tu contribuente
che dovrai sostenere di non avere la tv. Mah! Oggi chi ha una residenza e non ha la tv (o sostiene di non averla) talvolta
non risponde alle richieste Rai ma piu' spesso dice a quest'ultima di non disturbarlo perche' non ha tv, domani mandera'
una letterina dicendo di non possedere l'apparecchio. Non solo, ma se col metodo attuale le letterine -anche in caso di
evasione- sono un optional a fronte del quale la Rai continua a minacciare sequestri e altro (tutto aleatorio senza prove)
se non si paga, col nuovo metodo la letterina -ormai ufficializzata- sara' tombale.
In conclusione, il nuovo metodo delle utenze elettriche si basera' solo su chi si dimentichera' di inviare questa
letterina e quindi sara' scovato come evasore o -molto piu' probabile- paghera' l'imposta due volte pur dovendo pagarne
una (doppia casa, figli che, nel proprio nucleo famigliare anagrafico, studiano fuori-sede ed hanno una casa in affitto,
etc).
Tutta qui la rivoluzione del vice-ministro Romani?
Diciamo che e' una situazione ridicola in cui non si vuole affrontare un problema le cui soluzioni sono facili, ma
dovrebbero scontentare un po' di potenti:
- l'evasione del canone/imposta business e' di piu' di un miliardo di euro: perche' non si fanno pagare i canoni alle
Poste, alle banche e ad altre grandi aziende?
- privatizzare la Rai (senza neanche un'azione venduta ad un'azienda pubblica), facendola uscire dall'abuso di
posizione dominante che ha oggi sul mercato.
- fare una gara pubblica per il servizio pubblico di informazione (non di “culi e tette”) per affidarlo al miglior offerente
per prezzo e qualita'. Servizio pubblico che potrebbe essere pagato direttamente dallo Stato, con altre imposizioni fiscali
indirette e comunque mettendo una parola fine a questa barzelletta del canone/abbonamento/imposta.
Ma questa che proponiamo e' forse Politica ed Economia e non spartizione di poltrone e prebende... e qui sta la
difficolta'...
Qui il nostro canale web sul canone Rai
Vincenzo Donvito
12-07-2010 14:17
Sito Internet Easy download. L'Antitrust apre istruttoria. Non pagare: consenso al contratto è viziato
Che interesse c'è a pagare per avere dei programmi informatici open source
(quelli che non hanno licenza, scaricabili gratis)? Nessuno. Eppure qualcuno ha pensato bene di spremere soldi dai
sassi: Easydownload.info, ora sotto la lente dell'Antitrust per condotta commerciale scorretta, un sito che permette di
scaricare software in modo apparentemente gratuito. Peccato che il sito sia concepito per accalappiare consumatori più
o meno disattenti, che inconsapevolmente 'accettano' di contratto che implica il pagamento di 96 euro.
Le segnalazioni sono state migliaia in circa due mesi, da quando è partito il primo allarme, a cui è seguita la denuncia
all'Antitrust; che oggi ha ufficializzato l'apertura di un procedimento su questa società che ha (o avrebbe) sede legale in
Germania, che invita a effettuare i pagamenti su una banca dell'Est Europa, e ha registrato il dominio easydownload.info in Arizona.
Si tratta in tutta evidenza di una ben congegnata strategia. Anche se non in modo evidente, le informazioni sull'onerosità
del servizio e sul diritto di recesso (entro 10 giorni) sono presenti nel sito, ma il percorso di navigazione che l'utente è
indotto a compiere, fa sì che ciò che c'è … sia invisibile. Così, quando si inseriscono i propri dati, si pensa alla banale
registrazione al sito. Solo dopo un paio di settimane, una mail 'informa': visto che non hai effettuato il recesso, paga 96
euro. Agli utenti che si sono imbattuti in questa situazione, consigliamo di non pagare e di segnalare il tutto all'Antitrust.
Ma soprattutto di stare attenti, perché Internet è -al pari del 'mondo terreno'- pieno di furbi, pronti a sfruttare ogni
possibilità per fare soldi facili.
09-07-2010 15:53
Telemarketing. Registro per chi non vuole essere disturbato... ma dopo l'estate e a discrezione dei gestori
telefonici. Apertura ad un contenzioso eterno
Il ministro dello Sviluppo Economico ha dato il via libera al registro su cui gli utenti di telefonia potranno
iscriversi per non ricevere telefonate pubblicitarie. Si mette cosi' fine all'illegalita' dello Stato che, da febbraio 2009, col
decreto “Milleproroghe” (n.207 del 2008), in attesa di questo registro, violando la direttiva europea 2002/58/CE, aveva
consentito ai gestori di telefonare a tutte le ore possibili e immaginabili per proporci ogni cosa? No, perche' il
provvedimento e' draconiano.
Prima di tutto perche' la violazione della direttiva europea e' consentita “sino ai due mesi successivi all'istituzione del
registro”, quindi per tutta l'estate i gestori continueranno a telefonarci, ma soprattutto perche' -come letteralmente dice il
comunicato del ministero dello Sviluppo- “nel momento in cui (ndr l'abbonato) fara' richiesta di inserimento nel 'Registro
pubblico delle opposizioni', l’operatore sara' tenuto ad evadere tale richiesta nel piu' breve tempo possibile”. Che vuol
dire “nel piu' breve tempo possibile”? Conoscendo il modo di fare degli gestori telefonici italiani nell'applicazione delle
normative (quelle previste dalle leggi Bersani, che esistono da piu' di tre anni, sono sistematicamente disattese) siamo
piu' che sicuri che per non ricevere telefonate indesiderate non solo bisognera' iscriversi a questo registro, ma
bisognera' intimarglielo con diffide varie... per chi avra' tempo e denaro per farlo.
Se il legislatore avesse voluto certezza del diritto e non regalare la privacy degli utenti della telefonia ai loro gestori,
aveva due possibilita':
* la prima -la migliore- istituire un registro non per chi non vuole essere disturbato (tecnicamente opt-out) ma per chi
vuole ricevere queste telefonate pubblicitarie (opt-in) (come a suo tempo stabili' il Garante della Privacy);
- la seconda, non dare discrezione (“nel piu' breve tempo possibile”) ai gestori telefonici sui tempi per prendere atto che
l'utente xxy non vuole ricevere telefonate, ma prevedere multe salate per quei gestori che non lo fanno.
Ma questo e' forse il libro dei sogni di un'associazione come la nostra che crede che le leggi e le norme debbano essere
impostate con certezza dei diritti, a partire da quelli di utenti e consumatori, e non che questi debbano essere sempre
alla merce' delle aziende.
Vedremo gli sviluppi. Noi siamo pronti a dare battaglia in sede giudiziale e legislativa.
Vincenzo Donvito
09-07-2010 13:26
Partite della Fiorentina calcio su Dahlia tv? Non si sa, ma sono in vendita... denuncia all'Antitrust
Nello scorso campionato di calcio, le partite della Fiorentina venivano trasmesse su digitale
terrestre dalla tv a pagamento Dahlia. Per il prossimo campionato, anche se la notizia non è ufficiale, è molto probabile
che i diritti a trasmettere la squadra viola li compri Mediaset Premium (pay tv del gruppo Mediaset). Nonostante ciò, molti
fiorentini ci segnalano che Dahlia, telefonicamente, vende il proprio pacchetto calcio dando per certo che tra le squadre
di cui possiede i diritti ci sia pure la Fiorentina.
Nei giorni scorsi, un responsabile della pay tv ha assicurato che, nel caso effettivamente Dahlia perdesse i diritti sulla
squadra toscana, sarà rimborsato chi ha accettato il contratto per la presenza della Fiorentina.
Questa promessa, però, non elimina la potenziale condotta commerciale scorretta: vendere ciò che non si è sicuri di
avere. Secondo le segnalazioni, infatti, alla domanda "C'è la Fiorentina?", gli operatori del call center Dahlia
risponderebbero con un perentorio "Sì".
Questa condotta può essere segnalata all'Antitrust, competente a sanzionare le pratiche commerciali scorrette, oltre che
alla nostra associazione, anche nel caso in cui non si e' ancora accettato il contratto.
Chi avesse proceduto all'acquisto del pacchetto, una volta ufficializzato il 'subentro' di Mediaset Premium a Dahlia,
richieda il rimborso e se non ottenesse riscontri bonariamente, intimi il rimborso tramite raccomandata ar di messa in
mora.
09-07-2010 12:32
Giornata del silenzio. Una proposta diversa
Oggi si celebra la cosi’ detta giornata del silenzio. Probabilmente al posto di non "mandare i giornali in
stampa" sarebbe stato meglio distribuirli con un’iniziativa ad hoc per la giornata.
Con un prezzo un po’ piu’ alto sempre accessibile ma pur sempre diverso dal classico euro (magari specificando che il
ricavato sarebbe stato utilizzato per successive iniziative di sensibilizzazione e contrasto) e invogliando i cittadini a
comprare per partecipare alla protesta si sarebbe potuto avere il polso della situazione, ossia: quanti davvero hanno a
cuore la liberta’ d'informazione?
Si sarebbe potuto pensare ad un'uscita dedicata esclusivamente ad un approfondimento articolato del
contenuto del testo del disegno di legge che si contesta, spiegando nel dettaglio cosa non va. Insomma rendere
consapevoli i cittadini senza lasciarli in balia di formule, per carita’ probabilmente anche giuste (del tipo: non avremmo
mai saputo della clinica santa Rita, dell’indagine sulla protezione civile ecc.) ma che rischiano pur sempre di diventare
parole vuote se non se ne spiega il perché. Pochi sanno che l’approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni
vieta di fatto anche le riprese audio e video dei processi. Questa e’ una fase del procedimento che a differenza delle
indagini deve, per Costituzione, essere pubblica. Non ci pare, tranne qualche specifica iniziativa che in molti si siano
strappati i capelli. Spiegare bene qual e’ il rischio e quali, invece, gli ipotetici benefici di una legge significa coinvolgere le
persone dandogli la possibilita’ di decidere se essere o meno realmente protagoniste e consapevoli di una protesta.
L’impressione, purtroppo, e’ che si tratti dell’ennesimo uso a sproposito di un diritto sacrosanto come quello di
sciopero che e’ divenuto, purtroppo, uno sbiadito cliché che raramente sortisce gli effetti sperati. Un’altra
occasione per i notabili delle varie caste (politica, giornalistica, ecc.) di mettersi in evidenza con slogan vuoti che ormai
rientrano in una logica di contrapposizione costante buona solo a riempire le pagine dei giornali del giorno dopo.
Leggi anche:
Intercettazioni telefoniche e telemarketing selvaggio. La doppia privacy del Governo. No all'incertezza del diritto!!
Intercettazioni, censura e privacy. Le parole di De André e l'ingordigia dei potenti
Alessandro Gallucci
08-07-2010 15:21
Nuova vittoria per la liberta' d'espressione. Tribunale Firenze rigetta richiesta di oscuramento forum Internet
Index
Nuova vittoria dell'Aduc nella battaglia per la liberta' di informazione e di espressione. Il Tribunale di
Firenze ha rigettato la richiesta di oscuramento integrale del forum Internet “Contratto Index Europea”. Nel forum
si contesta il contratto IndexPoint, commercializzato da Index Europea Spa e Indexcom Srl. Questo forum e' stato aperto
nel novembre del 2006, conta oggi piu' di 4500 post, la maggior parte dei quali di persone scontente del servizio che
chiedono come risolvere il contratto e dibattono sui servizi.
La Indexcom aveva gia' fatto una richiesta (ex art. 700 c.p.c.) al Tribunale di Firenze, che nel gennaio scorso aveva
negato l'oscuramento del forum, stabilendo che fosse Aduc stessa ad eliminare le frasi e i messaggi lesivi della
reputazione della societa'. Non contenta del nostro lavoro di epurazione, Indexcom ha reclamato il provvedimento del
giudice e il 6 luglio il Collegio si e' pronunciato con una vittoria per il consumatore e la liberta' d'espressione: il
forum deve rimanere aperto, sebbene contenga messaggi critici o negativi. In altre parole rappresenta l'espressione del
diritto di pensare e riferire opinioni ed esperienze negative avute con l'azienda.
Aduc si e' difesa con gli avvocati Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci, ed ha vinto.
Nel provvedimento si legge, parimenti a quanto gia' accaduto nella recente “causa Oreste”, che il forum non moderato
non impone al gestore del sito alcun onere di filtro o censura preventiva, come gia' chiarito dalla sentenza della
Corte di Cassazione n.10535/09 emessa in un caso sollevato da Aduc medesima. L'associazione, secondo i giudici, ha
invece l'onere di rendere reperibile il nominativo e i dati dei conferenzieri per eventuali azioni contro questi.
Non solo, ma il tribunale chiarisce come una societa' non ha diritto di chiedere che non si parli di lei su Internet. Se
lamenta frasi o parole offensive, ha l'onere di indicarle specificamente e non genericamente, perche' solo su quelle puo'
avvenire il taglio e l'eliminazione in sua tutela.
Ma le rose hanno anche le spine. Con rammarico prendiamo atto che le spese del giudizio sono state compensate
tra le parti, sebbene siamo stati noi quelli chiamati in causa e ci sia stata riconosciuta ragione resistendo per ben due
gradi di giudizio agli attacchi censori. Le nostre risorse economiche sono limitate e queste battaglie hanno costi che
diventano insostenibili: Aduc disdegna qualunque forma di finanziamento pubblico e vive con la propria attivita' e
grazie ai liberi e volontari contributi dei cittadini... che non sono mai sufficienti.
Qui il nostro specifico canale web contro la censura che documenta tutte le iniziative in merito
------------------------------------------NOTIZIE
14-07-2010 14:41 Mail spazzatura: aumentano quelle inviate dall'Italia. L'Europa supera l'Asia per produzione di
spam
Aumenta in Italia la produzione di spam, i messaggi di posta elettronica indesiderati che infestano
le caselle di posta elettronica degli internauti, tanto che il nostro Paese si colloca ottavo nella classifica mondiale stilata
dalla societa' di sicurezza informatica Sophos.
Nel bollettino riferito al secondo trimestre dell'anno, la Sophos sottolinea che l'Italia e' insieme a Francia, Gran Bretagna
e Polonia fra i Paesi europei in cui la pratica dello spamming e' cresciuta maggiormente dall'inizio dell'anno, tendenza
che porta l'Europa ad essere il primo continente per produzione di spam spodestando l'Asia.
Gli Stati Uniti si confermano comunque il primo Paese, da cui parte il 15,2% dello spam globale, in aumento del 13,1%
rispetto all'inizio del 2010. A seguire, in classifica ci sono India (7,7%), Brasile (5,5%), Gran Bretagna (4,6%, balzata dal
nono al quarto posto), Corea del Sud (4,2%), Francia (4,1%), Germania (4%), Italia (3,5%), Russia (2,8%), Vietnam
(2,7%), Polonia (2,5%) e Romania (2,3%).
Lo spam rappresenta il 97% di tutte le mail ricevute dai server aziendali e sta diventando anche piu' 'aggressivo':
secondo gli esperti non si tratta piu' soltanto di mail indesiderate, ma di messaggi che sempre piu' spesso contengono
link a siti 'maligni' che puntano a infettare i pc con del malware per rubare identita' o informazioni bancarie, fino a creare
le botnet, le reti di pc 'zombie' comandati a distanza dai cyber-criminali all'insaputa degli utenti.
14-07-2010 09:36 No alla censura tv sulle parole indecenti
Una corte d'Appello ha chiesto alle autorita' di rivedere il regolamento che proibisce "l'indecenza"
alla radio e alla televisione nelle ore di maggiore ascolto, valutando che si tratti di una "imprecisione anticostituzionale"
contraria alla liberta' d'espressione.
La Corte di New York ha confermato una sentenza di primo grado del 2006 in cui la Commissione federale delle
Comunicazioni (FCC) si contrapponeva alle tv Fox (gruppo News Corp di Rupert Murdoch) che aveva stabilito come il
regolamento in vigore aveva un effetto paralizzante andando oltre le oscenita' visive.
Il regolamento in vigore risale al 1970 e vieta tutte le parole e le espressioni che non sono utilizzate in modo letterale. Le
tv che non emettono un bip censorio al posto di quella parola o frase sono soggette ad un'ammenda.
Ma se delle bestemmie in un film di guerra possono essere considerate accettabili, la FCC aveva giudicato come
gratuita l'espressione "fucking" pronunciata da un artista di fronte ad un prezzo esoso.
14-07-2010 08:28 Conti. La controllante di Wind nel 2009 ha perso 745 milioni di euro
Weather investments spa, societa' appartenente al gruppo del magnate egiziano delle tlc, Naguib Sawiris, e' passata in
rosso nel 2009, a causa soprattutto delle difficolta' economiche in cui versa il gruppo greco Hellas Telecommunications,
vista la crisi che ha colpito il paese. Weather, che a cascata controlla Wind Telecomunicazioni e Orascom Telecom,
secondo quanto ricostruito da Radiocor, ha registrato lo scorso anno una perdita di 745,6 milioni di euro, rispetto all'utile
di 2,68 milioni del 2008, risultato su cui ha pesato per 493,9 milioni la svalutazione della partecipazione detenuta nella
controllata Hellas Telecommunications sarl, che fino allo scorso anno controllava indirettamente la compagnia telefonica
greca Wind Hellas Telecommunications.
14-07-2010 08:17 Perizia: associazione tra esposizione alle 'onde' di Radio Vaticana e rischio leucemia
'Lo studio suggerisce che vi sia stata una associazione importante, coerente e significativa tra esposizione
residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini, e che le
strutture di MariTele, in modo limitato e additivo, abbiano plausibilmente contribuito all'incremento di quel rischio'. E'
quanto si legge nelle conclusioni della superperizia, circa 300 pagine, disposta dal gip del tribunale di Roma rispetto alle
morti da elettrosmog avvenute tra la fine degli anni '80 e il 2003, nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo, nella
quale erano indagate 6 persone.
Lo studio, firmato dal professor Andrea Micheli, e disposto dal gip Zaira Secchi nel maggio 2005, è stato svolto in sede di
incidente probatorio e riguardava l'incidenza della mortalità da leucemia nelle zone di Cesano e La Storta.
'Per quanto concerne lo studio di mortalità relativo' alle emissione di elettrosmog 'dalle strutture di Radio Vaticana, le
condizioni di prova richiesta si sono verificate", si spiega. E poi si aggiunge che "rischi importanti" per la "fascia di esposti
tra i 5 e i 9 chilometri dall'emittente, per almeno 10 anni, di donne e uomini di tutte le età, dove il rischio di morte per
tumori emolinfopoietici".
Secondo quanto si legge nelle conclusioni della perizia 'tutte le analisi condotte hanno indicato condizioni di eccesso di
rischio di morte su valori oscillanti su tutta l'area di studio, fino a 12 chilometri dall'emittente, con eccessi importanti e
significativi, con peró mancata evidenza di rischio per gli esposti adulti sino a 5 chilometri dall'emittente". In sintesi "lo
studio suggerisce che via stata una associazione importante, coerente e significati tra esposizione residenziale
all'emittente ed eccesso di rischio di morte per leucemia". E se per MariTele, rispetto alla popolazione adulta, le
condizioni poste per la verifica della pericolosità non si sono verificate, rispetto ai bambini lo studio, per Radio Vaticana e
per la stessa installazione della Marina, ha "evidenziato rischi importanti" per i piccoli che hanno abitato "per piú tempo
della loro vita nella fascia tra 6 e 12 km dalla stazione della radio pontificia.
13-07-2010 19:40 Tv. I mondiali fanno 'vincere' Rai e Sky, Mentana fa bene a LA7
Dati calanti per la tv generalista a giugno, con la Rai che comunque vince su Mediaset, grazie alle partite dei
mondiali di calcio trasmessi da RaiUno. I mondiali fanno raggiungere a Sky nella fascia dalle 20.30 alle 22.30 il 5% di
share.
A LA7 fa bene l'ingresso di Enrico Mentana alla guida del tg che dal 4 luglio al 10 fa segnare il 4,2% di share, rispetto
alla media precedente che era del 2,5%.
13-07-2010 19:40 Pubblicitari corporativi e anticoncorrenziali? L'Antitrust indaga
L'Antitrust ha avviato un'istruttoria per possibile intesa restrittiva della concorrenza nei confronti
dell'Acpi (Associazione consulenti pubblicitari italiani) e Tp (Associazione italiana pubblicitari professionisti). Lo annuncia
l'Autorita' nel bollettino.
Nel mirino dell'Antitrust la predisposizione e diffusione della 'Guida remunerazioni e tariffe 2009/2010 per professionisti,
agenzie, operatori, utenti pubblicitari' messa a punto dalle due associazioni per orientare gli iscritti.
Secondo l'Autorita' 'le indicazioni tariffarie contenute nella Guida, facilmente disponibili attraverso la rete Internet,
appaiono costituire un livello di riferimento per le imprese associate, nonche' per gli altri operatori del mercato, in
relazione alla determinazione dei prezzi praticati alla clientela, e risultano idonee a indurre l'adozione di una strategia di
prezzo uniforme in luogo dell'operare indipendente dei singoli soggetti'.
13-07-2010 13:30 Licenziamenti Telecom, il Governo tratta
Telecom Italia ha avviato le procedure di licenziamento per 3.700 lavoratori entro giugno
2011 sui 6800 previsti nel piano triennale.
Governo e sindacati sono contrari e vogliono intavolare una trattativa con l'ex monopolista.
"E' un discorso appena cominciato. Vediamo", dice Gabriele Galateri di Genola, presidente di Telecom Italia.
"Credo che questa settimana (mercoledì) si terra' un confronto diretto con le parti sul piano industriale", dichiara il
ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi. "Affronteremo i risvolti occupazionali in modo da far
esprimere il piu' possibile le potenzialita' dell'azienda", aggiunge Sacconi.
Questa sequenza di notizie, pero', 'nasconde' una realtà diversa:
Telecom Italia. Annuncio licenziamenti strumentale per mantenere il monopolio della rete. Subito la banda larga nel
servizio universale.
13-07-2010 12:28 Annunci. Frequenze dalle tv alla banda larga mobile, il Governo apre
Si' all'ipotesi di un'asta 'che sia il piu' vantaggiosa possibile per lo Stato' per le
frequenze digitali da mettere a disposizione dei gestori della telefonia mobile. Paolo Romani (foto), vice ministro allo
Sviluppo Economico, ha spiegato che l'ipotesi di un 'dividendo' di frequenze da mettere a gara per la telefonia mobile va
realizzata rapidamente con un percorso che vada di pari passo con la semplificazione necessaria con l'avvento della tv
digitale.
'E' stato avviato un confronto con varie istituzioni, tra cui il ministero del Tesoro, sull'ipotesi di destinare una parte delle
risorse che lo Stato incasserebbe dall'asta di queste frequenze per rimborsare gli imprenditori televisivi che le potrebbero
liberare, anche consorziandosi e rinunciando a frequenze che a quel punto sarebbero superflue. Un'altra parte di queste
risorse potrebbe invece essere destinata a incentivare la diffusione della banda larga'.
Per Romani, si tratta di un processo da fare 'rispettando la storia di questo Paese e gli imprenditori che, anche a livello
locale, si sono impegnati in questo settore'.
13-07-2010 12:12 Internet tv: l'Agcom ha 'pianificato il bavaglio', sulla scia del Governo
Nelle scorse settimane l'Agcom ha pubblicato, ben nascoste nelle pieghe del suo sito che non brilla
certo in termini di accessibilità ed usabilità, due distinte delibere con le quali avvia due autonome consultazioni pubbliche
su altrettanti schemi di Regolamento che il famigerato Decreto Romani l'aveva delegata ad emanare: debbono regolare
le attività di coloro che operano nel settore dei cosiddetti media audiovisivi. Le consultazioni dell'Agcom sono inviti rivolti
a tutti di dare un loro parere su un testo predisposto dall'autorità, peccato che tutto ciò avvenga in piena estate. Nel
merito del provvedimento si profilano all'orizzonte autorizzazioni, burocrazia, rischi. Per un'emittente come per una
piccola WebTV, che avranno a che fare con raccomandate cartacee per richiedere autorizzazioni e oboli di tre mila euro.
Guido Scorza, presidente Istituto per le politiche dell'innovazione, approfondisce il tutto su Punto Informatico.
13-07-2010 11:21 Libertà sul Web, Google e Tribunale Milano ricorrono in appello su caso disabile
La Procura di Milano non 'molla' sulla vicenda Google, caso giudiziario dai risvolti
internazionali che, lo scorso febbraio, aveva portato alla condanna per violazione della privacy di tre manager del motore
di ricerca, accusati di non aver impedito che un video, che mostrava un minore disabile insultato e vessato dai compagni
di scuola, fosse caricato in Rete.
Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il pm Francesco Cajani hanno, infatti, presentato ricorso in appello per
chiedere che i responsabili del famoso internet provider, i quali, secondo l'accusa non si adoperarono per togliere il
filmato da Google Video (dove rimase per circa due mesi, nel 2006), vengano ritenuti colpevoli anche di diffamazione.
L'accusa era stata 'cancellata' dal giudice monocratico della quarta sezione penale, Oscar Magi, che, il 24 febbraio
scorso, aveva inflitto 6 mesi di reclusione (pena sospesa) ai tre responsabili di Google, ma per la sola imputazione di
violazione della privacy. Un quarto manager, imputato solo di diffamazione,era stato assolto. Una condanna, quella dei
tre dirigenti, che aveva fatto il giro del mondo, arrivata al termine del primo processo in campo internazionale ai
responsabili di un 'provider' di Internet per la pubblicazione di contenuti sul Web. Sentenza che era stata duramente
criticata dall'ambasciata degli Usa a Roma e dalla stampa statunitense che aveva parlato di 'regalo' a regimi come quello
iraniano e cinese, contrari all'internet libero.
Il web, aveva spiegato, invece, il giudice nelle motivazioni della sentenza, non puo' essere una 'sconfinata prateria'
dove'tutto e' permesso'. E Google, secondo il giudice, quando consente agli utenti di caricare video in Rete, non puo'
'nascondere' le informazioni per il rispetto della privacy,soprattutto perche' svolge un'attivita' con un 'fine di profitto'.
Secondo Magi, pero', riconoscere la diffamazione a carico degli imputati, come avevano chiesto i pm, avrebbe significato
caricare l'internet provider del peso di 'un obbligo preventivo di controllo sui dati immessi'. L'obbligo del provider 'di
impedire l'evento diffamatorio - aveva scritto - imporrebbe' un 'filtro preventivo su tutti i dati immessi ogni secondo sulla
rete, causandone l'immediata impossibilita'di funzionamento'.
I pm chiedono ora che la diffamazione venga riconosciuta in appello. E, a quanto si e' appreso, uno dei due potrebbe
chiedere di essere applicato per seguire il processo di secondo grado, che potrebbe essere messo in calendario all'inizio
del 2011. Hanno presentato appello, come era ovvio, anche i legali degli imputati, gli avvocati Giuliano Pisapia e
Giuseppe Vaciago, per chiedere l'assoluzione. Per Google in questo processo e' in gioco 'la liberta' di espressione sul
web in Italia e difenderemo con decisione i nostri colleghi in appello'. Oggi, contro le aziende del web, tra cui Google, si
e' scagliata anche la ministra tedesca per la Tutela dei consumatori, Ilse Aigner, che ha chiesto un codice di condotta per
le societa' Internet, in modo da evitare che il cyberspazio diventi la 'gogna del XXI secolo'. (Ansa)
'Continuiamo a ritenere che questo processo sia molto importante per la liberta' di espressione sul web in Italia e
difenderemo con decisione i nostri colleghi in appello'. Cosi' i responsabili di Google spiegano, con un comunicato, la
decisione di ricorrere in appello.
I legali dei manager di Google, gli avvocati Giuliano Pisapia e Giuseppe Vaciago, hanno presentato i motivi d'appello per
chiedere l'assoluzione, mentre la Procura di Milano ha fatto ricorso per chiedere la condanna anche per l'accusa di
diffamazione, 'cancellata' dal giudice in primo grado. Secondo Google, questo processo e' 'molto importante per la
liberta' di espressione sul web in Italia'.
13-07-2010 10:49 Peer to peer. Aveva scaricato musica online, multa ridotta da 675 mila dollari a 67 mila
Un giudice federale ha drasticamente tagliato la sanzione di 675.000 dollari inflitta ad uno studente di
Boston, per aver scaricato illegalmente 30 brani musicali online, utilizzando il peer to peer. La sanzione, ridotta di dieci
volte a 67.500 dollari, era eccessiva e anti costituzionale, visto anche che lo studente non ha ottenuto alcun vantaggio
economico dalla sua violazione delle leggi sul copyright. Lo studente Joel Tenenbaum, da Providence, Rhode Island, era
stato denunciato da alcune delle più grandi società di musica. La condanna era stata inflitta da un tribunale circa un
anno fa.
13-07-2010 10:39 Televisioni. I ricavi da pay tv superano quelli da pubblicità
La tv ibrida guida la transizione verso la banda larga e per la prima volta i ricavi da pay tv
sorpassano quelli da pubblicita': sono i punti principali del Rapporto Annuale di ItMedia Consulting, che illustra lo stato
dell'arte della comunicazione televisiva e dell'informazione elettronica in 17 paesi europei, presentato a roma nella sede
della Fnsi.
'Il 2009 e' stato un anno segnato dalla crisi finanziaria e dai primi segnali, incerti, di ripresa - ha detto Enzo Cheli - La
novita' principale del Rapporto e' la presenza crescente della tv ibrida, che nasce dalla convergenza tra tv e internet e
che e' la frontiera piu' avanzata della comunicazione televisiva. Bisognera' capire come la politica affrontera' questo
passaggio epocale'.
Pur sostenendo che 'il mondo della politica e del diritto stanno recependo queste nuove realta'', Cheli ha osservato:'
siamo in ritardo sull'uso della banda larga e internet. Un divario che sta crescendo e che va recuperato, e che dovrebbe
impegnare la classe politica'.
Secondo il rapporto, inoltre, in Europa nel 2009 i ricavi da pay tv hanno superato quelli da pubblicita', diventando la
prima risorsa nel mercato televisivo europeo. Un mercato che per la prima volta negli ultimi anni ha riportato un declino:
nel 2009 ha raggiunto un valore di 86,9 miliardi di euro, con un calo del 3,1 per cento.
13-07-2010 10:22 Annunci... senza vergogna. Canone Rai. Governo: paga chi ha un'utenza elettrica; e il
consigliere propone il 'plus'
Contro l'evasione "abbiamo studiato una norma per agganciare il canone al possesso dell'utenza
elettrica". Lo ha annunciato Paolo Romani, vice ministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni,
spiegando che cosi' si supera il problema di agganciare il canone alla bolletta elettrica che comporterebbe difficolta' vista
la moltiplicita' di operatori esistenti. "Pensiamo di fare un provvedimento entro l'anno", ha aggiunto Romani a margine di
un convegno alla Federazione nazionale della stampa. L'evasione, ha ricordato il vice ministro, e' di 685 milioni e, con
questo provvedimento "si punta a recuperarne circa la meta'". Grazie alla lotta all'evasione si potra' dunque "diminuire il
canone stesso e pagare i canali tematici digitali del servizio pubblico".
Le proposte sul canone non sono finite. 'Con 20 euro in piu' all'anno di canone, avremmo piu' finanziamenti per il servizio
pubblico e si potrebbe anche ridurre l'evasione': e' il 'canone plus' e a lanciarlo e' il consigliere di amministrazione Rai
Angelo Maria Petroni, durante un convegno intitolato 'La svolta digitale' promosso dalla Fondazione Luigi Einaudi e da
ItMedia Consulting. 'Sono un fanatico della Iptv', ha detto Petroni riferendosi al sistema generalmente usato per
diffondere contenuti audiovisivi attraverso connessioni a internet a banda larga.'Credo che dovremmo diffondere
contenuti sul web, ci permetterebbe di vendere prodotti 'premium''.
12-07-2010 16:19 Reati d'opinione, denunciati per diffamazione autori gruppo Facebook su Falcone e Borsellino
La polizia postale ha identificato la persona che ha creato sul social network Facebook il gruppo 'Falcone
Borsellino...falsi eroi'. Identificato anche chi aveva scritto giudizi offensivi sui due magistrati uccisi da Cosa nostra. Si
tratta di una sorella e di un fratello, A. F. ed S.F., di 20 e 24 anni. I due sono stati denunciati per diffamazione e
istigazione a commettere reati.
La donna e' commessa in un grande magazzino. Il giovane e' disoccupato. Entrambi vivono in una provincia del nord
Italia.
La polizia ha sequestrato loro un notebook e degli hard disk.
I due hanno ammesso di essere gli autori del gruppo.
Fondamentale, per la riuscita dell'indagine e' stata la collaborazione con Facebook dai cui server, ubicati in California,
sono stati tratti i dati informatici sviluppati dagli investigatori.
12-07-2010 14:08 Internet: istruttoria Antitrust su sito ingannevole Easydownload.info
L’Antitrust ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti della società
tedesca Eurocontent Ltd per possibile pratica commerciale scorretta. La decisione è stata presa alla luce delle centinaia
di segnalazioni di singoli cittadini e di associazioni dei consumatori, tra le quali: Altroconsumo, Adiconsum, Aduc,
Codacons, Unione Nazionale Consumatori e Federconsumatori.
Solo tra il 2009 e il 2010 l’Autorità ha irrogato 4 milioni e 450mila euro di multe per comportamenti scorretti che,
attraverso il meccanismo della registrazione sui siti, inducevano i consumatori a sottoscrivere, in modo inconsapevole,
contratti di fornitura di servizi vari.
Secondo le denunce ricevute, digitando sul motore di ricerca Google il nome di un determinato software accompagnato
dalla parola “gratis” o “gratuito”, appariva al primo posto il sito www.easy-download.info.
Selezionando il link, il consumatore veniva indirizzato non alla home page del sito, ma direttamente alla pagina dedicata
alla registrazione. Una volta inseriti i propri dati, il consumatore sottoscriveva sostanzialmente a sua insaputa, un
contratto biennale con la società tedesca Eurocontent Ltd per la fornitura di software al costo annuale di 96 euro da
pagare anticipatamente una volta l’anno. A differenza della home page, dove le condizioni contrattuali erano riportate con
chiarezza, la pagina di registrazione riportava i termini con un’evidenza grafica non sufficiente a una loro immediata
percezione. In sostanza il consumatore era indotto a credere che si trattasse di un servizio gratuito.
Decorso il tempo per il recesso senza dare al consumatore alcuna conferma del perfezionamento del contratto stesso, la
società tedesca iniziava a sollecitare i pagamenti.
L’Antitrust sta svolgendo, in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza, ulteriori accertamenti per
individuare eventuali altri soggetti responsabili, poiché il sito easy-download.info è registrato in Arizona.
12-07-2010 13:58 Privacy e Internet. Ministra: no a gogna del XXI secolo, si a codice di condotta per Google,
Facebook e Co.
La ministra tedesca per la Tutela dei consumatori, Ilse Aigner (foto), ha chiesto un codice di
condotta per le societa' Internet, in modo da evitare che il cyberspazio diventi la 'gogna del XXI secolo'.
Aigner combatte da tempo una dura battaglia contro societa' come Google e Facebook, che accusa di non offrire
garanzie sufficienti per la tutela della privacy. All'inizio di giugno, la Aigner ha perfino cancellato il proprio profilo virtuale
dal social network Facebook, sottolineando di non poter e voler accettare il fatto che una societa' leader del settore violi
la legge sulla protezione della privacy e ignori per gran parte la sfera privata dei propri membri.
'Avremmo bisogno di un codice d'onore, una sorta di codice di condotta per Internet, dieci regole d'oro chiare e concise',
ha commentato la Aigner nel corso di un'intervista al quotidiano Die Welt pubblicata oggi. 'Queste norme possono venire
solo dalla comunita' Internet - ha aggiunto -. Sarebbe bello se gli utenti facessero delle proposte'.
Nei mesi scorsi la Aigner ha attaccato anche il servizio di navigazione virtuale 'Street View' di Google, sostenendo che
l'offerta di vedute panoramiche dal livello stradale di interi quartieri viola le piu' elementari normative sulla privacy.
12-07-2010 13:15 Clienti insoddisfatti: gestori elettrici, telefonici e banche 'guidano' la classifica. E aumenta
l'infedeltà
Gestori elettrici e telefonici sono in assoluto le aziende con il maggior indice di clienti insoddisfatti, rispettivamente con il
54 e il 48% di valutazioni negative. Seguono banche con quasi il 40%, e poi grande distribuzione (gdo) con il 35,5%, le
assicurazioni (33) e le case automobilistiche (23). Sono alcuni dati del secondo Osservatorio custumer experience,
indagine di Accenture-Gpf condotta su sei mila consumatori. L'altro dato importante è che il cliente cambia sempre di più,
vale a dire che lascia il vecchio fornitore per il nuovo con sempre maggiore frequenza.
12-07-2010 11:34 Telefonia mobile senza ripetitori, segnale rimbalza da cellulare a cellulare e crea rete
'istantanea'
Ricercatori australiani hanno sviluppato un software che incorpora la funzione delle torri (ripetitori) della telefonia mobile
in versione compatta negli stessi telefoni cellulari, permettendo loro di comunicare anche dove non c'e' ricezione.
La tecnologia, messa a punto da scienziati dell'universita' Flinders di Adelaide, utilizza un'interfaccia WiFi, normalmente
usata per internet, per trasmettere la voce senza dover transitare da un un punto centrale di raccolta ed e' stata
collaudata con successo in remote aree desertiche dell'Australia centrale, dove non vi e' ricezione ne' da tralicci ne' da
satelliti.
Il segnale fra diversi telefoni cellulari e' per ora limitato a poche centinaia di metri, ma aggiungendo nuovi congegni e
piccoli trasmettitori, il raggio si potra' estendere a distanze molto maggiore e la qualita' del suono migliorera', ha detto
alla radio Abc il prof. Paul Gardner-Stephen della Scuola di scienze dei computer dell'ateneo, che guida il progetto.
'Usando l'interfaccia WiFi di cui sono ormai dotati molti telefoni cellulari, possiamo trasmettere la voce in una maniera
che non richiede di passare per un punto centrale di raccolta', ha aggiunto.
Il sistema potra' assicurare una rete istantanea di telefoni cellulari in disastri come i terremoti, nei quali i tralicci della
telefonia possono andare distrutti, osserva lo scienziato.
'L'esperienza ha dimostrato che nella grande maggioranza dei disastri la prima risposta viene da persone ed entita' del
posto, e il sistema potra' assicurare facili comunicazioni. In un terremoto, entro pochi minuti e non dopo 48 o 72 ore,
sara' possibile cominciare a liberare le vittime dalle macerie e a ristabilire l'ordine', aggiunge.
10-07-2010 13:43 Liberta' di stampa: il pensiero del presidente Berlusconi
La liberta' di stampa non e' un diritto assoluto. Il giorno dopo lo sciopero contro il ddl intercettazioni, il premier parla ai
Promotori della liberta' e replica indirettamente alle critiche al ddl. Ora dobbiamo "togliere il bavaglio alla verita', bavaglio
posto alla verita' da quella stampa schierata con la sinistra e pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, che
calpesta in modo sistematico il sacrosanto diritto dei cittadini alla privacy come l'uso sereno dei telefoni. Loro - afferma invocano la liberta' di stampa come se si trattasse di un diritto assoluto che prescinde dai diritti degli altri. In democrazia
non esistono diritti assoluti, perche' ognuno incontra un limite negli altri diritti. Questo e' un principio delle democrazie
liberali".
10-07-2010 12:02 Telefonia. Mezzo milione di multe dall'Autorita' a 4 gestori
Il Consiglio dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabro', ha
irrogato sanzioni per un ammontare complessivo di 553.645 euro, a carico di alcuni operatori di comunicazioni
elettroniche.
In particolare, si legge in una nota dell'Autorita', a Opitel S.p.A sono state irrogate sanzioni per un importo totale di
424.329 euro. All'operatore sono state contestate violazioni consistenti nell'attivazione di servizi non richiesti, nelle
procedure di migrazione senza consenso e nell'inottemperanza alle diffide imposte dall'Autorita' relative alla
comunicazione del codice di migrazione.
BT Italia e' risultata destinataria di due provvedimenti sanzionatori (per 41.316 euro complessivi) per non aver dato
seguito ai provvedimenti temporanei, disposti rispettivamente dal Co.re.com Puglia e dal Co.re.com Veneto, consistenti
nell'invito a liberare due utenze per consentirne il passaggio ad altro operatore.
Multa per 58.000 euro a Telecom Italia S.p.A, sanzionata per aver sospeso, illegittimamente e senza preavviso,
un'utenza telefonica pur in pendenza di una procedura di reclamo.
L'operatore Vodafone N.V., infine, e' stato sanzionato per 30.000 euro per non aver fornito i dati e le informazioni
richieste dall'Autorita' per verificare la fondatezza delle violazioni denunciate dai Co.re.com.
10-07-2010 10:31 Filtri Web, il Governo fa marcia indietro
Il ministro delle Comunicazioni Stephen Conroy, anche rinominato ministro della censura dai suoi
avversari, ha annunciato che l'oscuramento di siti Internet "offensivi della morale pubblica" sarà posticipato di 12 mesi.
Se i filtri fossero stati implementati, l'Australia si sarebbe unita a Cina e Iran nella classifica dei Paesi con minore libertà
online.
Il Governo australiano aveva annunciato già l'anno scorso una legge per obbligare gli Internet Service Providers a
bloccare siti che contengono materiale classificato RC ("restricted content", ovvero contenuti a sfondo sessuale o
violento, droghe, crimine, siti offensivi dello standard di moralità, pedopornografia, etc.).
Da allora, sul Governo sono piovute critiche fortissime da numerose organizzazioni nazionali e internazionali, fra cui il
Dipartimento di Stato Usa, Google e Yahoo. A rischio censura sono infatti numerosi siti dedicati a temi gay, all'eutanasia
e alla riforma sulle politiche antidroga.
Il Governo aveva approntato una lunga lista di siti da oscurare che però non voleva rendere pubblica. Così è stato fino a
quando qualche anonimo funzionario federale non l'ha pubblicata su Wikileaks, sito dedicato ai 'whistleblower'. E così, il
Governo è stato costretto a fare un passo indietro, specialmente in vista delle prossime elezioni federali. "Alcuni settori
della società civile hanno espresso preoccupazione sulla capacità della classificazione RC di riflettere gli attuali standard
della comunità", ha minimizzato il ministro.
Geordie Guy, vicepresidente dell'associazione per la libertà di espressione sul Web Electronic Frontiers, ha spiegato a
BBC News che l'Australia sarebbe l'unico Paese a filtrare il Web sulla base di una classificazione che esiste solo in quel
Paese. "Siamo l'unica nazione che ha questa strana categoria".
Google accoglie con sollievo l'annuncio del Governo. Karim Temsamani, di Google Australia e Nuova Zelanda, spiega:
"La nostra principale preoccupazione sta nel fatto che i filtri proposti sono strraodinariamente ampi. Vanno molto oltre il
materiale pedopornografico e bloccherebbero l'accesso a informazioni importanti per tutti gli australiani".
Per quanto riguarda in particolare l'eutanasia, sono in vigore già leggi molto restrittive. L'associazione Exit International,
che si dedica alla legalizzazione della pratica, è già stata costretta a trasferire il server del proprio sito in Nuova Zelanda.
Ma il sito rimane comunque accessibile agli australiani. L'entrata in vigore dei filtri avrebbe reso invece inaccessibile
anche i siti stranieri che parlano di eutanasia.
10-07-2010 10:07 Privacy. Google condannata, ma niente sanzioni
Google è stato condannato in Australia per acquisizione illegale di dati privati, durante le riprese per la
realizzazione di Street view, effettuate con un'automobile che però ha intercettato anche i dati che transitavano dalle reti
Internet wireless non protette. Tuttavia, il Privacy Commissioner, Karen Curtis, ammette che non può imporre sanzioni,
ma accetta le scuse della società statunitense.
Google è stato denunciato per la violazione della privacy in 30 paesi tra cui gli Stati Uniti, dove la società è di fronte ad
una accusa popolare.
10-07-2010 10:06 Telefonia mobile: Maroc Telecom invia anche denaro
Il servizio per trasferimento di danaro e per pagamenti con il telefono cellulare, gestito da Maroc
Telecom ha attivato anche il trasferimento internazionale di danaro, che permette ai clienti di 'MobiCash' di ricevere
direttamente e gratuitamente versamenti dall'estero. Un comunicato di Maroc Telecom precisa che il servizio e' attivo
subito dal Belgio e che nelle prossime settimane sara' in funzione dagli altri Paesi europei.
10-07-2010 10:05 Telefonia. La finanziaria di Gheddafi dopo Uganda, Togo, Sierra Leone, Niger e Costa d'Avorio
investe anche in Zambia
Lap Green, società che fa capo al Governo di Muammar Gheddafi, ha acquisito il 75 per
cento di Zamtel, operatore telefonico dello Zambia, per un importo di 394 milioni di dollari. I libici si sono impegnati anche
a investire 62 milioni di dollari in un programma di espansione della rete. Zamtel, che ha chiuso il 2009 con ricavi pari a
100 milioni di dollari, opera in regime di monopolio. Lap Green -che a settembre del 2008 acquisi' l'80 per cento di
Rwandatel per 100 milioni di dollari- controlla anche Uganda Telecom ed e' presente in Togo, Sierra Leone, Niger e
Costa d'Avorio.
09-07-2010 14:10 Telemarketing selvaggio. Il Governo vara le regole del registro delle opposizioni
Il Governo ha varato un provvedimento sul telemarketing, con il regolamento per l’istituzione di un
registro pubblico per gli abbonati che non desiderano essere contatti telefonicamente a fini commerciali o
promozionali. Un provvedimento molto contestato, che cambierà le regole sulla privacy: se prima per essere
legittimamente 'disturbati' a casa dal venditore di turno, occorreva aver dato un preventivo consenso, con il registro delle
opposizioni, chi non vuol ricevere telefonate, dovrà registrarsi preventivamente.
Di seguito il comunicato del ministero della Sviluppo economico..
Via libera definitivo del Governo alle nuove disposizioni per regolare i rapporti tra i cittadini e le imprese che utilizzano
telemarketing. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha infatti approvato
definitivamente il regolamento per l’istituzione di un registro pubblico per gli abbonati che non desiderano essere
contattati telefonicamente a fini commerciali o promozionali.
In questo modo l’istituzione del «Registro pubblico delle opposizioni» tutelerà, attraverso una semplice iscrizione
telematica, la privacy degli utenti che non desiderano ricevere queste chiamate. Di conseguenza gli operatori del settore
potranno contattare esclusivamente gli abbonati consenzienti, ossia non iscritti nel registro che sarà istituito e gestito dal
Ministero dello Sviluppo Economico.
L’abbonato potrà disporre senza alcuna limitazione dei propri dati e, nel momento in cui farà richiesta di inserimento nel
«Registro pubblico delle opposizioni», l’operatore sarà tenuto ad evadere tale richiesta nel più breve tempo possibile.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti–CNCU,
promuoverà una specifica campagna di informazione per gli abbonati telefonici per favorire la conoscenza e le facoltà
previste dal provvedimento, volto non solo a tutelare i diritti dei consumatori ma anche stimolare una maggiore
competitività delle imprese del settore.
09-07-2010 10:37 Telefonica-Portugal Telecom e golden share. Dopo bocciatura Corte europea, Governo spera in
accordo
'Il Portogallo rispettera' la decisione' della Corte di giustizia europea che ha bocciato
l'utilizzo della golden share da parte del governo lusitano in Portugal Telecom, e 'analizzera' i modi per assecondarla
modificando la configurazione dei suoi diritti speciali'. E' quanto ha detto il ministro portoghese, Pedro Silva Pereira,
secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg.
La decisione, ha spiegato il ministro, comunque non ribalta il veto posto dal governo portoghese alla cessione di Vivo
nell'assemblea dello scorso 30 giugno. Si tratta di una sentenza 'meramente dichiarativa', ha detto, e 'non crea alcuna
immediata modifica'.
Il ministro ha comunque definito 'positivo' il comunicato di ieri di Telefonica in cui gli spagnoli hanno detto di voler trovare
una soluzione con Portugal Telecom su Vivo, l'operatore brasiliano che gli spagnoli stanno contendendo a Pt, e ha lodato
'il modo prudente in cui Telefonica ha reagito' alla decisione della giustizia comunitaria. 'Sono - ha detto - segnali di un
atteggiamento positivo'.
09-07-2010 10:14 Censura. Google cinese bloccato, ma la società professa ottimismo: licenza rinnovata
La prima pagina 'cinese' del motore di ricerca è bloccata. Dall'indirizzo www.google.cn non è
possibile avviare le ricerche, si viene automaticamente rimandato al sito di Hong Kong, www.google.com.hk. La licenza
cinese di Google è scaduta ed è in corso una sorta di guerra o di trattativa con il regime, per quel che riguarda i filtri della
censura a cui devono sottostare i siti. Google tempo fa aveva deciso (dopo che per anni aveva assecondato più o meno
tutti i desideri del Governo cinese) di deviare gli utenti sul sito di Hong Kong, ma in vista della scadenza della licenza il
.cn era tornato attivo.
Siccome il mercato cinese è fondamentale, non tanto ora, ma per il futuro, Google ci tiene ada avere un rapporto con le
autorità cinesi. Ed infatti, un portavoce della società ha dichiarato a Reuters: "Siamo molto lieti che il Governo abbia
rinnovato la nostra licenza".
09-07-2010 08:52 Censura, Francia e Olanda si mobilitano per la libertà di espressione sul Web
Francia e Olanda unite nella lotta alla censura su Internet. I due paesi stanno preparando un
incontro a livello ministeriale ad ottobre per studiare delle linee guida per le compagnie che producono alta tecnologia
che potrebbe essere utilizzata per reprimere la democrazia sul web. Partecipando ad un meeting internazionale a Parigi,
il ministro degli Esteri olandese, Maxime Verhagen ha sottolineato la necessita' di 'misure concrete per assicurare che
Internet resti un forum universale', citando il caso dell'Iran che blocca l'accesso ai siti anti governativi. Bloccare i siti web
e i sociali forum, secondo il ministro, e' 'una violazione dei diritti umani'. 'Dobbiamo sostenere i cyber-dissidenti nello
stesso modo in cui sosteniamo i dissidenti politici', ha detto il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner.
Le preoccupazioni per la censura in rete si sono focalizzate soprattutto su Tehran e la Cina. Il premio Nobel per la pace,
Shirin Ebadi, ha accusato il gigante tedesco Siemens e la compagnia finlandese Nokia di fornire all'Iran la tecnologia
necessaria per reprimere il dissenso.
Jean-Francois Julliard, dell'associazione Reporters Sans Frontieres (RSF), ha accusato il provider francese Alcatel di
vendere tecnologia al Myanmar e la Cisco di cedere degli encoder alla Cina.
'Ci sarebbe anche da sollevare questioni sulla responsabilita' della France Telecom, che e' azionista degli operatori di
Marocco e Tunisia dove l'informazione su Internet e tutt'altro che libera', ha aggiunto Julliard.
08-07-2010 17:25 Fisco e gestori telefonici: problemi con le tasse anche per Wind?
Se le ipotesi fossero confermate, sarebbe il terzo gestore telefonico a finire sotto inchiesta negli
ultimi mese. Dopo Fastweb e Telecom Italia (tramite la controllata Sparkle) è la volta di Wind a finire nel mirino del Fisco
e degli investigatori. Secondo quanto riferisce Repubblica, infatti, la societa' telefonica avrebbe ricevuto nei giorni scorsi
un verbale di contestazione per 60 milioni di euro da pagare per non aver versato negli anni scorsi la ritenuta d'acconto
del 12,5% sulle emissioni di bond non senior per 4 miliardi di euro effettuate attraverso le proprie societa'
lussemburghesi.
L'ispezione della Guardia di Finanza, aggiunge il quotidiano, era in corso da circa un anno per conto
dell'amministrazione finanziaria ed era volta a verificare se i veicoli lussemburghesi erano effettivamente esistenti e
funzionanti.
Per il proprietario di Wind, Naguib Sawiris, i problemi non sarebbero solo in Italia. La compagnia greca Wind Hellas, di
proprietà del magnate egiziano, ha molti debiti e un'agenzia ha abbassato il rating.
08-07-2010 13:14 Rai. Antitrust: sì a pubblicazione compensi, ma prima distinguere tra attività commerciale e
servizio pubblico
L’obbligo di rendere pubblici nei titoli di coda dei programmi radio e tv i compensi di conduttori, ospiti,
opinionisti, e i costi di produzione dei format è importante per assicurare la trasparenza del servizio pubblico ma, per
evitare effetti distorsivi della concorrenza, occorre che questo venga distinto dalle attività commerciali della Rai. Lo
afferma l’Antitrust in una segnalazione inviata al Ministro dello Sviluppo Economico e alla Commissione parlamentare
per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
L’Autorità ricorda di avere più volte sollecitato una netta distinzione - in termini di assetti proprietari, profili organizzativi e
modalità di gestione e di finanziamento - tra le attività rientranti nel servizio pubblico radiotelevisivo, fondamentale per
garantire il pluralismo dell’informazione, e quelle connotate da una vocazione prettamente commerciale. Tale distinzione
non è però avvenuta: per questo, nonostante le comprensibili esigenze di responsabilizzazione e trasparenza del
servizio pubblico, l’obbligo di rendere noti i compensi creerebbe un’evidente asimmetria nel settore televisivo e potrebbe
ridurre la capacità competitiva della Rai nell’acquisire e trattenere le risorse, soprattutto umane.
La Rai sarebbe infatti l’unico operatore obbligato a rendere pubblici i propri costi ad un livello di dettaglio disaggregato,
fornendo dati per loro natura estremamente sensibili sotto il profilo commerciale. Né si può ipotizzare di estendere
l’obbligo di rendere noti i compensi a tutti gli operatori televisivi: una soluzione di questo tipo creerebbe un’artificiale e
generalizzata conoscenza delle condizioni alle quali le imprese attive nel settore televisivo realizzano i propri prodotti,
ponendo le basi per condotte di mercato lesive della concorrenza.
08-07-2010 13:03 Internet. Siti legati ad al-Qaeda si fanno la guerra, boicottandosi a vicenda
E' stato un duro scontro tra i gestori dei forum jihadisti, che veicolano la propaganda di al-Qaeda sul
web, a mettere fuori uso per alcuni giorni alcuni tra i piu' importanti forum islamici presenti in rete. Per la prima volta,
infatti, a causare la chiusura temporanea di alcuni di questi siti, come ad esempio quello del forum di 'al-Fallujah', non
sono stati hacker israeliani ne' occidentali, bensi' altri internauti islamici che fanno capo a forum concorrenti.
Dopo tre giorni di black out e' tornato attivo questa mattina il forum 'al-Fallujah', che scusandosi con gli utenti per
l'assenza dalla rete ha ammonito tutti i visitatori "dal frequentare il forum della Rete del Tawhid islamico", lasciando
intendere che i suoi gestori abbiano rubato la password di uno dei suoi web master per veicolare falsi comunicati di alQaeda. "Chiediamo a tutti i nostri membri - si legge - di cambiare le password e di cambiare le proprie mail perche' tutte
le informazioni sensibili presenti nel nostro server sono state rubate".
Nel frattempo i gestori del forum di 'al-Fallujah', non sono rimasti con le mani in mano e sembra siano riusciti a mettere
fuori uso il sito concorrente. Andando, infatti, sul portale della 'Rete del Tawhid islamico', e' possibile leggere solo un
comunicato della direzione che risponde alla accuse di 'al-Fallujah' sostenendo di "operare esclusivamente per la vittoria
dell'Islam e di essere impegnati nel preservare la sicurezza dei propri utenti'.
'Chi ha attaccato quel sito - si legge - potrebbe far parte di altri forum e non del nostro". In mezzo a questa 'guerra' tra
forum jihadisti sono finiti anche altri siti vicini ad al-Qaeda, come quello di 'al-Tahadi', che ha pubblicato questa notte un
comunicato per "annunciare il ritorno in rete del forum di 'al-Fallujah' e condannare i tentativi di altri di penetrare e
boicottare il sito minando la credibilita' del Centro informativo 'al-Fajr'". Quest'ultima e' la sigla di una delle tante case di
produzione jihadiste che realizzano filmati di propaganda per al-Qaeda in rete.
Gli amministratori del forum di 'al-Fallujah' sostengono che il tentativo di intrusione nel loro sistema sia avvenuto dopo il
furto della password dei gestori di questo centro di produzione, attraverso cui sarebbe stato veicolato materiale jihadista
definito 'falso'.
Uno dei video diffusi dal centro 'al-Fajr' nel mese di giugno e' stato quello relativo a un presunto messaggio audio di
Osama Bin Laden nel quale il terrorista saudita diceva, seppur con parole diverse, le stesse cose gia' affermate in una
registrazione mandata in onda dalla tv araba 'al-Jazeera' nel mese di marzo. Le modalita' di diffusione di questo
documento, cosi' come il suo contenuto, avevano sin dall'inizio destato forti sospetti da parte degli utenti dei forum
jihadisti in Internet.
08-07-2010 11:59 Investimenti pubblicitari in crescita del 4% nel primo semestre del 2010
Investimenti pubblicitari in crescita del 4% nel primo semestre del 2010. E' la previsione dell'Upa, l'associazione delle
aziende che investono in pubblicita', diffusa nel corso dell'Assemblea annuale. Il presidente dell'Upa Lorenzo Sassoli de
Bianchi in un'intervista a Radio 24 ha detto che "il mercato della pubblicita' dopo un 2009 difficile vede una lieve ripresa,
e noi prevediamo che nel primo semestre del 2010 vi sia una crescita di circa il 4%", una ripresa "che noi ci aspettiamo si
consolidi anche nel 2011". Secondo Sassoli de Bianchi "si tratta soprattutto di un segnale di fiducia da parte delle
aziende verso una ripresa che al momento vediamo in un orizzonte non vicino. I consumi languono, la manovra
economica di cui si parla da oltre un mese sui giornali certamente non aiuta a pensare con ottimismo nei confronti dei
consumi, per cui abbiamo ancora un anno fortemente interlocutorio. Diciamo che le aziende sono orientate verso la
fiducia e verso la difesa delle proprie marche che in queste fasi diventa molto importante".
Per quanto riguarda le previsioni sul secondo semestre 2010, dalle analisi dell'Upa emerge un dato definito "lievemente
positivo", ma che e' difficile precisare in anticipo perche' i comportamenti delle aziende ed i loro investimenti in pubblicita'
vengono spesso decisi in questo periodo con una programmazione minima, valutando mese per mese a seconda
dell'andamento dei consumi e dei mercati.
08-07-2010 11:34 Telecomunicazioni: per il 2010 le aziende prevedono un calo del mercato
Si attende un calo dello 0,8% nel mercato italiano delle
telecomunicfazioni nel 2010. E' quanto emerge dall'incontro 'L'industria italiana dell'Ict tra crisi di mercato e nuovi
paradigmi tecnologici'. L'incontro e' organizzato da Anitec, Associazione nazionale industrie informatica
telecomunicazioni ed elettronica di consumo, federata in Confindustria Anie, e da Eito, European information technology
observatory.
Nel mercato italiano delle telecomunicazioni e' in recupero la componente servizi, per la quale si prevede un calo dello
0,5% nel 2010 e un rialzo dell'1,1% nel 2011. Va peggio per gli investimenti in apparati che si prevede scendano del
2,4% nel 2010 e dell'1,1% nel prossimo anno.
Nel biennio 2008-2009 il settore ha perso 1.600 unita' lavorative che, se si calcola l'indotto, e' pari a 4mila posti di lavoro.
Nello stesso lasso di tempo si e' registrato un calo del 4% circa degli addetti alla Ricerca e allo Sviluppo
08-07-2010 11:25 Telecom: sciopero differito in Piemonte, Liguria e Toscana
Lo sciopero dei lavoratori Telecom in tre Regioni e' stato differito a lunedi' 19 luglio. Lo
comunicano le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil a seguito di una comunicazione della
Commissione di vigilanza sullo sciopero.
Le regioni sono Piemonte, Liguria e Toscana. Per tutte le altre Regioni, precisa la nota, rimane confermato lo sciopero
per domani 9 luglio.
08-07-2010 11:21 Rai. Agcom, privatizzazione soluzione da non mitizzare
Per risolvere i problemi della Rai 'la privatizzazione e' una delle soluzioni', ma senza 'farne un mito,
non sempre le privatizzazioni sono state un successo'. E' quanto sostiene - intervistato da Repubblica Tv il presidente
dell'Agcom, Corrado Calabro' (foto). Interpellato sul futuro della tv pubblica, ha fatto l'esempio della Bbc che 'ha un
canone forte, il doppio di quello italiano e che viene pagato'.
Secondo il Presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, il problema della Rai e' anche quello di 'coltivare
campi che non hanno immediatamente una grande audience, di nicchia, non si vive infatti solo per il quotidiano'. In Rai
'oggi acquistiamo tutto eppure c'e' un numero notevole giornalisti'.
Ieri il presidente dell'Agcom ha riportato il tema della riforma Rai in primo piano, nella relazione annuale al Parlamento,
sottolineando l'esigenza per il servizio pubblico di 'una nuova governance, svincolata dai partiti, e un sistema di
pagamento del canone che riduca l'evasione'.
La replica. "La Rai risponde gia' al Parlamento attraverso la commissione di Vigilanza. Non condivido assolutamente
l'invasione di campo del presidente dell'Agcom Corrado Calabro' che, nella sua relazione annuale, ipotizza una nuova
governance del servizio radiotelevisivo pubblico". A sostenerlo e' Luciano Sardelli (Noi Sud) componente dell'ufficio di
presidenza della commissione di Vigilanza Rai.
"Mai come in questo momento fioccano le proposte di aggressione alla Rai e ai suoi attuali vertici che invece -sottolinea
Sardelli- stanno dimostrando sul campo come si puo' risanare 'azienda e contemporaneamente aumentare gli ascolti".
"Ci domandiamo se nei compiti affidati all'Agcom possano rientrare anche proposte di modifica della governance Rai e
degli istituti gia' preposti al controllo. Proporro' nell'ufficio di presidenza della commissione vigilanza di audire al piu'
presto su questo argomento il presidente Calabro'", conclude.
08-07-2010 11:06 Bollette Telecom. Tar: non c'è obbligo di garantire modalità gratuite per pagare
Telecom Italia non ha l'obbligo di garantire ai clienti modalita' gratuite di pagamento delle bollette
telefoniche. Lo ha stabilito, come apprende Radiocor, il Tar del Lazio, respingendo il ricorso di un abbonato che chiedeva
di potere usufruire di una modalita' gratuita di pagamento delle bollette e il rimborso delle spese sostenute per i
pagamenti effettuati dal 1 gennaio 2002 a oggi. L'abbonato aveva impugnato la delibera con cui, il 6 dicembre 2004,
l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni aveva respinto l'istanza con cui chiedeva di risolvere a suo favore la
controversia con Telecom. Decisione ribadita adesso anche dal Tar del Lazio.
Con l'entrata in vigore del codice delle comunicazioni del 2003, scrivono nella sentenza i giudici della Terza sezione ter
del Tribunale amministrativo, presieduta da Maria Luisa De Leoni, il legislatore ha proceduto alla "liberalizzazione del
settore delle telecomunicazioni in modo da costituire un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di
comunicazione elettronica". Ne deriva, prosegue la sentenza, che "e' tutta la normativa previgente, anche di rango
secondario, a non essere piu' compatibile con il rinnovato quadro regolante il settore, ove la societa' Telecom Italia ha
perso il ruolo di gestore del servizio in regime di monopolio: l'esame delle norme recanti gli obblighi degli operatori ed i
diritti degli utenti finali non consente di evincere la perdurante sussistenza dell'obbligo, come richiesto dal ricorrente,
relativamente alla previsione anche di modalita' gratuite di pagamento delle bollette telefoniche, che, peraltro, siccome
originariamente prevista solo nei riguardi dell'operatore che all'epoca era il monopolista, nemmeno potrebbe trovare
estensione nei confronti degli altri operatori, ora entrati nel mercato della telefonia, anche fissa". Per il collegio, "se la
tutela che il legislatore ha ritenuto di riconoscere ai consumatori non comprende, espressamente tra le condizioni
minime, anche la forma di pagamento gratuita, questa e' facolta' che deve essere riconosciuta al singolo operatore, che,
nell'ambito della proprie offerte, potra' valutare l'opportunita', con considerazioni di carattere squisitamente commerciali,
di prevederne, o meno. Del resto - concludono i giudici -, sul punto, la Telecom Italia ha precisato di avere messo a
disposizione dei propri clienti, quali modalita' di pagamento alternative al conto corrente postale, talune modalita' di
pagamento gratuite, quali il Pag@online, il Pagocard, ovvero, la domiciliazione delle bollette telefoniche su c/c bancario,
addivenendo, in tal modo, agli strumenti di pagamento tra i piu' diffusi ed utilizzati".
08-07-2010 10:55 Banda larga mobile. Calabrò (Agcom) conferma: siamo quasi al collasso
La situazione di intasamento della rete mobile in alcune ore del giorno è sempre piú inaccettabile
e non bastano gli interventi di rafforzamento avviati da Telecom. Lo ha affermato il presidente dell'Agcom, Corrado
Calabró, replicando alle rassicurazioni dell'ad di Telecom, Franco Bernabè, sulla solidità della rete mobile (una garanzia
pronunciata proprio in risposta all'allarme sul rischio crash lanciato dalla stessa Agcom).
"La parola 'collasso' - ha detto Calabró intervistato su RepubblicaTv - forse è un po' troppo forte, ma io dovevo anche
richiamare l'attenzione. Oggi il traffico è costipato, ci sono delle ore in cui è intasato e rallentato. Va bene questo? È
accettabile in un paese ad alta evoluzione tecnologica e sociale come il nostro? Certamente no - ha sottolineato - e con
questo tasso di crescita l'intasamento cresce sempre piú".
"Dice Bernabè - ha spiegato il numero uno dell'Authority - e dice bene: ma io sto collegando le centrali in fibra ottica e
questo alleggerisce un po'. D'accordo, è giusto, ma è solo un passo perchè tra poco, continuando con questo tasso
esponenziale di crescita, la situazione si riproduce".
"E allora - ha evidenziato Calabró - bisogna dare altre frequenze al wireless e bisogna installare la fibra ottica, di cui ha
bisogno come il pane il fisso, ma ha bisogno come companatico anche la banda larga mobile. Altrimenti questo settore,
in cui siamo all'avanguardia nel mondo, ha raggiunto il capolinea: non ce la si fa piú. La rete in rame - ha concluso - che
era pregevolissima quando venne installata, oggi mostra la corda".
08-07-2010 10:28 Frequenze tv. Il Governo non c'entra
"Il Ministero dello Sviluppo Economico rileva che il Piano delle frequenze televisive non rientra tra le sue competenze ma
che e' stato votato all'unanimita' dal Consiglio dell'Autorita' di Garanzia per le Comunicazioni (AGCOM)". Lo ha affermato
il ministero per i Rapporti col Parlamento Elio Vito, rispondendo in aula al leader di Idc Antonio Di Pietro, che aveva
presentato un'interrogazione sulla quota di frequenza riservate alle emittenti locali. "Il Ministero - ha proseguito Vito - ha il
solo compito di assegnare le risorse pianificate sulla base di quanto stabilito dall'Autorita', nella fattispecie con la delibera
citata nella Sua interrogazione. In particolare pianificando 25 reti nazionali aventi caratteristiche di equivalenza con una
copertura del territorio superiore all'80 per cento della popolazione, l'Autorita' ha messo sullo stesso piano tutti gli
operatori televisivi, presenti e futuri, in linea con quanto richiesto dalla Commissione europea. Il Ministero comunica che,
secondo l'AGCOM la pianificazione e' stata svolta in perfetta coerenza con le disposizioni normative vigenti. Inoltre, con
l'uso estensivo della tecnica isofrequenziale, gia' sperimentata con successo nella regione Sardegna, sono stati raggiunti
gli obiettivi indicati dalla delibera del 2009. Tali obiettivi, secondo la stessa Autorita', sono complessivamente superiori
alle risorse 'coordinate' per l'Italia previste dall'Accordo di Ginevra del 2006. La maggior parte delle reti nazionali indicate
in tale piano, sono interamente isofrequenziali e possono quindi raggiungere la copertura richiesta del territorio nazionale
mediante l'impiego di un'unica frequenza".
------------------------------------------LETTERE
14-07-2010 00:00 Problemi h3g
Carissima aduc per farla breve a novembre faccio lettera racc ar a h3g facendo regolare disdetta di due mie utenze e
consapevole di pagare la penale prevista, prima però ho fatto una telefonata dove mi facevo calcolare la penale,la H3g
mi ha disattivato una sola utenza prendo la somma dei soldi comprensivi di tutte e due le utenze, a tutt'oggi preleva dal
mio conto €10.00 mensili, nonostante la h3g abbia fatto la mancata disattivazione, come mi devo comportare? Visto che
la h3g nei miei confronti ha assunto già una volta un atteggiamento da me denunciato con denuncia querela, essendo
fatto ripetitivo posso recidere un ultimo contratto senza pagare la penale visto che con la H3g i miei soldi non sono al
sicuro?
Certo della vostra collaborazione ed in attesa di una vostra risposta porgo cordialissimi saluti
Ferdinando, da Cellole (CE)
Risposta:
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
quantifichi i danni subiti per l'accaduto.
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------14-07-2010 00:00 Spese disattivazione linea telefonica, delibera Agcom
Nel mese di dicembre ho cambiato operatore telefonico passando da Tele2 a Telecom. Con la bolletta di febbraio 2010
(che allego) Tele2 ha esposto genericamente un contributo per disattivazione linea telefonica di €50,00 ed un contributo
per disattivazione linea ADSL di altri €50,00.
Non ho pagato la bolletta ritenendo che le spese esposte fossero illegittime rispetto a quanto previsto dal decreto
Bersani. Tali spese infatti non sono documentate in modo oggettivo.
Mi è ora arrivata la messa in mora da parte di tele2, peraltro senza notifica e quindi dovrebbe essere nulla, con cui mi si
chiede oltre all'importo precedente altri 30 euro per spese recupero crediti oltre a interessi di mora per altri 8 euro.
Vi chiedo un parere sulle seguenti possibilità:
a) pagare il tutto;
b) mandare a mia volta una lettera di messa in mora a Teledue chiedendo l'annullamento della fattura in quanto espone
spese non documentate;
c) non fare nulla ed aspettare da parte di Tele2 un vero atto di messa in mora attraverso raccomandata AR.
In attesa di un vs consiglio invio cordiali saluti e grazie per il lavoro che fate.
Giuseppe, da Varese (VA)
Risposta:
consigliamo di attivare l'ipotesi b), tramite racc. a/r, facendo riferimento alle delibere dell'Agcom che ribadiscono il
concetto già espresso dalla Direzione Tutela consumatori nelle sue linee guida (paragrafo 6 punto 6):
http://www2.agcom.it/comunicazioni/com_28_06_07.htm#06
Qui la delibera n. 41/09/CIR, art. 6:
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=3336
------------------14-07-2010 00:00 Vodafone
Come societa' abbiamo stipulato con Vodafone un contratto "free entry" nel febbraio 2008 per nr. 4 schede telefoniche
ignorando completamente (mai chiarito dal commerciale Vodafone) la barrature della casella relativa alla clausola "mnp
condizionata e incondizionata". abbiamo scoperto che questa clausola permetteva di far partire l'attivazione delle 4
schede al di la' della buona riuscita della portabilita' del numero. Scoperto cio' nel giugno 2008 abbiamo inviato un fax di
reclamo e il relativo disconoscimento del contratto delle 4 schede relative a nuovi numeri telefonici per la incompletezza
e la poca trasparenza delle informazioni ricevute. Vodafone, ignorando tutto cio', ha continuato a inviare le fatture che
erroneamente il nostro distratto ufficio amministrativo pagava con addebito in conto corrente. nel giugno 2009 abbiamo
dato disdetta delle schede con raccomandata a.r. e Vodafone ha inviato una fattura di oltre 600,00 euro (anche questa
pagata) contenente l'addebito di 545,00 euro per "corrispettivo recesso anticipato/disattivazione anticipate".
Solo ora siamo venuti a conoscenza di tutta la storia e del fatto che la legge bersani non prevede l'addebito delle spese
di recesso, possiamo ancora fare qualcosa, per recuperare qualche soldo, visti anche i tempi intercorsi dalla data di
contestazione e recesso ad oggi e il fatto che abbiamo gia' pagato?
grazie per l'attenzione e complimenti per il vostro prezioso operato.
Marina, da Cantalupo In Sabina (RI)
Risposta:
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
------------------14-07-2010 00:00 Canone RAI su computer?
Gentile Aduc, ho risposto alla RAI che non intendo pagare il canone perché non possiedo alcun televisore. Ora la Rai mi
chiede di firmare una dichiarazione sostitutiva in cui dichiaro di non essere in possesso di nessun apparecchio atto o
adattabile a ricevere i suoi programmi, compresi decoder e apparecchi multimediali. Sono preoccupato perché possiedo
un computer anche se privo di scheda TV. Mi consigliate di fare comunque la dichiarazione? Cordialmente.
Nicola, da Verona (VR)
Risposta:
pur non essendo previsto dalla legge, il questionario viene utilizzato regolarmente dagli uffici RAI per ogni dichiarazione
del contribuente e chi non adempie viene praticamente ignorato. Da un lato quindi le consigliamo di rispondere e
dichiarare il possesso del computer, e dall'altro la invitiamo a sollecitare (come abbiamo fatto noi seguiti da tanti utenti) la
risposta dell'Agenzia delle entrate all'annosa domanda "si paga il canone RAI sui computer?". Trova tutto qui:
http://sosonline.aduc.it/modulo/interpello+all+agenzia+entrate+sul+canone+tassa+rai_13192.php
------------------14-07-2010 00:00 Truffa easy download
Gentilissima ADUC, Continuo a ricevere mail dalla Easy download, che continuano a chiedermi 96 euro per aver
scaricato un programma all'apparenza gratuito. Vi inserisco anche le mail ricevute dall easy download
Cosa posso fare? Fiducioso di un vostra risposta vi porgo i più cordiali saluti.
Mail ricevute.
Gentile Signor xxx,
Purtroppo abbiamo riscontrato che nella vostra registrazione sul nostro
servizio http://www.easy-download.info. I dati inseriti non sono corretti.
L’accesso è stato tuttavia attivato dal vostro indirizzo e-mail, dopo
l’invio della nostra conferma di registrazione il 21.06.2010 10:29:09.
Sicuramente si tratta solo di un errore di battitura. Per questo vi
preghiamo di inviarci i vostri dati personali corretti. Inviate nome e
cognome, indirizzo e numero civico, CAP e località, numero di telefono e
data di nascita al seguente indirizzo e-mail: [email protected]
Fate attenzione che nonostante l’inserimento di dati errati il contratto
tra di noi esiste comunque. In base all'§ 6 comma 1 delle nostre Condizioni
Generali di Vendita, che avete accettato registrandovi,siete tenuti in
qualità di clienti a indicare fedelmente e integralmente i dati relativi al
contratto.Potete visionare per intero le nostre Condizioni Generali di
Vendita al seguente indirizzo internet: http://www.easy-download.info/terms
Se entro una settimana non ci sarà alcuna reazione da parte vostra,
riterremo che abbiate fornito deliberatamente dati errati registrandovi, per
accaparrarvi con l’inganno i nostri servizi. In questo caso esporremo
denuncia per truffa contro di voi alla Procura della Repubblica! Tra
l’altro disponiamo in memoria dell’indirizzo IP xxxxxx del vostro
acceso a internet. Sulla base di questo indirizzo IP e del periodo di
registrazione siete identificabili tramite vostro provider di internet per
le autorità di azione penale. Vorremmo farvi presente che oltre alle
conseguenze penali si dovrebbero sostenere anche i relativi costi elevati.
Distinti saluti
Gentile Signore xxx,
la richiesta di pagamento che abbiamo fatto valere nei suoi confronti si basa su un contratto di servizio stipulato con noi:
riceverà al costo di 96,00 Euro / anno contenuti redazionali e informazioni sul tema computer-software, nonché
numerose funzioni premium sul nostro sito web http://www.easy-download.info. Lei ha la possibilità di consultare per
esteso tutti gli articoli, i commenti e le valutazioni sul nostro portale. Naturalmente i contenuti del nostro sito web
vengono costantemente ampliati e aggiornati. Inoltre, lei ha la possibilità di redigere commenti personali, di elaborare
una sua lista di preferiti, di visualizzare i download eseguiti e molto altro ancora!
In data 21.06.2010 alle ore 10:29:09 avete ordinato sul nostro sito web http://www.easy-download.info/register/4 la
nostra prestazione di servizio, in maniera verificabile, indicando il vostro nome, vostro indirizzo, indirizzo di posta
elettronic
Ciro, da Trieste (TS)
Risposta:
trova qui i nostri consigli:
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
------------------14-07-2010 00:00 Contratto Tele 2
Verso la fine del 2009 dopo 2 anni ho chiesto a Tele 2 il cod di migrazione per mal servizio. Dopo molte telefonate Tiscali
a cui avevo sottoscritto il contratto mi dice che tele due non lascia libera la linea e quindi non possono prenderla in carico
loro, allora provo Telecom che mi dice la stessa cosa. Dopo vari tentativi Telecom mi dice che Tele2 non ha ridato la linea
ma l'ha proprio chiusa, il mio vecchio numero non c'era più. Chiedo al tecnico Telecom cosa posso fare e lui dice che
l'unica cosa è aprire un nuovo contratto con nuovo num. di telefono. Dopo alcuni mesi tele2 mi chiede di pagare la
chiusura del contratto e Tiscali un abbonamento su un numero che non ho più. Con Tiscali avevo restituito tutto quello
che mi avevano mandato tramite un loro negozio e stiamo a vedere, con Tele2 dopo non avere mai risposto ora mi
mandano tramite GE.Ri di Torino richiesta di pagamento più spese (84 euro).
Concludendo Tiscali prima dice che non può far niente poi quando il mio num. di tel. non c'è più mi fa partire un contratto
e vorrei sapere con che num. e anche se dal loro negozio mi dicono che hanno chiarito tutto loro continuano a mandarmi
fatture. Tele 2 invece che liberarmi il num. come mi risulta sarebbe tenuta, cerca di ostacolare il passaggio in tutti i modi
e alla fine cancella il mio vecchio num.
Poi come beffa finale mi chiede di pagare anche per questo e mi sollecita tramite ge.ri. Mi sapete dire come posso
muovermi nel modo più corretto? Grazie.
Maurizio, da Reggio Emilia (RE)
Risposta:
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
quantificando il disagio subito, verificando, anche alla luce del contratto che ha sottoscritto, gli impegni violati dalla
compagnia telefonica.
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------14-07-2010 00:00 Recesso Tim Tutto Compreso 2.0
Salve,
sono in una strana situazione. A giugno scorso ho acquistato un iPhone 3GS Tim con l'offerta "Tutto Compreso 2.0" che
era possibile fare solo se in possesso di una carta di credito che cmq posseggo da 15 anni. A maggio di quest'anno la
mia carta di credito è scaduta, vengo, giustamente, avvisato da Tim che devo aggiornare i miei dati con la nuova carta di
credito. Procedo a fare
l'intervento dal sito, come consigliato dall'operatore al telefono, ma purtroppo dal sito internet di Tim non mi è possibile
modificare la mia carta di credito. Prima perchè chiedeva il numero vecchio della carta di credito, che non era più in mio
possesso, in tutta la documentazione che ho sulla vecchia carta di credito ho solo le ultime cifre.
Premetto che è la prima volta che per fare un cambio di carta di credito devo inserire anche i vecchi dati. Utilizzo la carta
di credito da parecchi anni per acquisti tramite internet e i vari operatori di telefonia, tv etc etc..
Cmq dopo un po' di tentativi con errori, dal sito mi viene chiesto solo il nuovo numero, provo ad inserirlo e scopro che la
mia carta di credito, fornita da Intesa San Paolo su circuito Master Card non è accettata. Contatto subito, prima tramite
email, poi telefonicamente la Tim la quale dopo diversi minuti passati a tentare di far capire cosa non andava mi dicono
che verrò contattato da un loro operatore "specializzato". Passano giorni e nessuno mi contatta, provo a ricontattare
telefonicamente sollecitando la cosa, aggiungendo che da li a breve sarei entrato in penale per mancato pagamento, mi
rispondono semplicemente che verrò contattato o che devo recarmi in centro autorizzato.
Attendo fiducioso un loro intervento. Ieri dopo una telefonata scopro che non ho più credito telefonico e che i 20€ che
avevo sulla ricaricabile sono stati prosciugati. Chiamo immediatamente e mi comunicano che l'abbonamento è stato
recesso ed è in corso il pagamento della penale di circa 200€. A quel punto chiedo all'operatore cosa fare e mi consiglia
di ripristinare l'abbonamento e di recarmi in un centro Tim a cambiare la carta di credito, annullando l'addebito della
penale.
Sinceramente a questo punto, stufo, della Tim vorrei recidere completamente il mio contratto, non è la prima volta che
combatto con gli operatori per addebiti non giustificati sul mio contratto telefonico e questa è la prima volta che mi capita
di voler pagare un servizio ed essere impossibilitato nel farlo!
Sono a conoscenza della Legge Bersani che a fronte di un preavviso di massimo 30gg permette di recidere il contratto
senza porre spese aggiuntive se non quelle dell'operatore per la recessione del contratto.
Cosa posso fare?
Mi posso avvalere di questa legge?
Devo prima riattivare il contratto?
Saluti e grazie.
Claudio, da Cesena (FC)
Risposta:
La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano
previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una
lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al
gestore:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it
------------------13-07-2010 00:00 Numero di telefonia mobile cancellato
Salve lo scorso anno ho fatto un abbonamento con HG3 per la telefonia mobile..ho trasferito un ex numero vodafone a
hg3 per la quale pagavo tramite CC bancario 49 euro mensili.
Improvvisamente senza alcun preavviso il mio telefono non aveva più il permesso di effettuare chiamate. Ho chiamato il
servizio e mi dicono che i miei dati non sono validi..
Dopo pagamenti per 125 euro e invio di fax (che per 30 giorni è rimasto inattivo) mi riattivano il servizio ma sole 2 ore..e
da questo momento il mio numero che uso per lavoro da ben 10 anni è stato cancellato senza possibilità di essere
riattivato! la 3 non mi da risposte.. è legale quello che hanno fatto?
Aspetto una vostra gentile risposta a riguardo.
Mauro, da Cagliari (CA)
Risposta:
da quanto ci dice, la sospensione è ingiustificata. Contesti l'accaduto con lettera racc. a/r di messa in mora chiedendo la
riattivazione immediata del suo numero, ed un risarcimento del danno causato dalla sospensione. Il tutto con lettera
raccomandata A/R di messa in mora (da anticipare con altri mezzi per accorciare i tempi, se possibile, es. via fax o via
mail):
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Se dopo qualche giorno il problema non è risolto, attivi il Corecom regionale con il formulario GU5 per ottenere
l'adozione di un provvedimento temporaneo che riattivi il servizio:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------13-07-2010 00:00 Canone rai
Spett.le aduc,
sono uno dei tanti che si sta battendo contro il canone rai.
Non avendo televisori e radio in casa ho risposto alle continue lettere della rai, con il vostro modulo "non ho il televisore
e non vi pago".
Loro mi hanno risposto con una lettera dove specifica che le mie informazioni non sono sufficienti per chiudere la pratica.
Quindi devo riempire e restituire in busta chiusa la "dichiarazione sostitutiva all'atto di notorietà", dove dichiaro di non
possedere alcun apparecchio atto alla ricezione programmi tv.
Come devo comportarmi?? Dopo che l'avrò riempito e spedito sarà finalmente finito l'incubo? Devo aspettarmi un
controllo della finanza? Aspetto risposta. Grazie.
Aldo, da Pieve A Nievole (PT)
Risposta:
con il ricevimento di questo atto, le richieste di pagamento dovrebbero finire. Lo compili e lo rispedisca a mezzo racc. a/r,
premurandosi di conservare copia di tutto.
------------------13-07-2010 00:00 Infostrada e costi di disattivazione
Salve. Ho fatto un cambio di operatore per la linea dati (da infostrada a Fastweb). Infostrada, nell'ultima bolletta, mi ha
addebitato i costi di disattivazione (40€) non giustificati. Ho risposto alla loro bolletta con una lettera nel quale faccio
notare che il decreto Bersani avvisa che, se i costi di disattivazione non sono specificati/ giustificati, non si devono
pagare.
1 mese dopo ho ricevuto una risposta, ossia che la mia richiesta non è stata accettata. Come devo comportarmi?
Ringrazio anticipatamente.
Igor, da Brennero (BZ)
Risposta:
La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano
previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una
lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al
gestore:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it
------------------13-07-2010 00:00 Restituzione apparati in caso di disdetta adsl FASTWEB
Non mi è chiaro da quando esattamente decorra il termine di 30 giorni per la restituzione degli apparati (hag, cordless,
etc) a fastweb in caso di disdetta/recesso dal contratto: se il termine decorra dalla data del recesso inviato per
raccomandata a/r oppure dalla data di ricezione della raccomandata da parte di Fastweb oppure ancora dalla data di
disattivazione dei servizi come indicato nella stessa carta dei servizi, reperibile su sito Fastweb?
In quest'ultimo caso, cosa succede se Fastweb, pur ricevendo la disdetta, non disattiva i relativi servizi e continua ad
addebitare i costi di abbonamento?
Ed inoltre, anche in caso di disattivazione dei servizi da parte di fastweb, come è possibile determinare univocamente ed
in modo certo la data di disattivazione da cui decorrerebbero i 30 gg per la restituzione degli apparati?
Paolo, da Roma (RM)
Risposta:
occorre leggere esattamente cosa prevede il contratto Fastweb, solo li' puo' esservi contenuta la risposta alla sua
domanda. Nel caso non fosse chiaramente specificato, proceda con una segnalazione al Garante della concorrenza e
del mercato:
http://sosonline.aduc.it/scheda/pubblicita+pratiche+commerciali+scorrette_12625.php
------------------13-07-2010 00:00 Card telefonate €UROPA Comm
Ho acquistato quattro o cinque carte telefoniche per chiamare in Europa, in Inghilterra in modo particolare. La prima che
ho acquistato mi dava un credito per 5 ore di telefonate, una volta terminata ne ho acquista un'altra e mi ha dato un
credito di mezz'ora. Le successive davano dai 30 ai 20 minuti e l'ultima acquistata ne aveva solo 18. Siccome le mie
telefonate tramite card erano tutte per lo stesso numero e tutte in egual modo fatte da telefono fisso, ho telefonato al
numero gratuito impresso sulla card per chiedere informazioni. L'operatore mi ha comunicato che avrebbe inoltrato la
mia segnalazione al gestore del servizio e che sarei stata contattata telefonicamente o che mi avrebbero accreditato i
minuti mancanti sulla card oggetto della segnalazione. A distanza di qualche giorno, non avendo avuto nessuna
comunicazione, ho nuovamente contattato il servizio clienti il quale mi ha informato che il motivo del ritardo era dovuto
alle molte segnalazioni ricevute (per il mio stesso problema) e che il problema da me lamentato dipendeva dal sistema
centrale (che dava errore attribuendo minuti alle varie card in modo non corretto) consigliandomi di richiamare se non
avessi ricevuto alcuna risposta entro giovedì prossimo. L'operatore mi ha inoltre consigliato, nel caso io effettui nuove
chiamate, di ripetere per due volte la sequenza dei numeri (numero+PIN+n.telefono) per verificare l'esatto credito a mia
disposizione, senza però darmi una valida motivazione al "perchè" da me richiesto. La Card è una €UROPA Comm. da 5
Euro fornita da BT Italia S.p.A. www.schedeinternazionali.it. Chiedo cortesemente di sapere se avete ricevuto altre
segnalazioni come la mia e chiedo il vostro aiuto per meglio capire il problema. Ringrazio per la cortese risposta
Antonella, da Signa (FI)
Risposta:
per verificare se altri hanno avuto lo stesso problema, usi il nostro motore di ricerca interno ("cerca"):
http://sosonline.aduc.it/
Contesti l'accaduto anche per iscritto alla società che fornisce il servizio, con una lettera raccomandata A/R di messa in
mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------13-07-2010 00:00 Mancata attivazione linea telefonica Infostrada business
Salve. Agli inizi di ottobre 2009 ho chiesto l'attivazione di una nuova linea telefonica business "TuttoIncluso Affari"
chiamando il servizio clienti 155.
Nello stesso mese sono venuti dei tecnici per l'attivazione, ma mi hanno informato di alcune difficoltà e mi hanno detto
che sarebbero ritornati dopo qualche giorno.
Trascorso più un mese dall’inutile intervento dei tecnici, mai più ritornati, e persistendo il disservizio nonostante i
numerosi solleciti telefonici, ho ricevuto la proposta di contratto da sottoscrivere e rispedire che mi assegnava un numero
telefonico ed un numero clienti. Non ho mai spedito la proposta di contratto firmata, restando in attesa che mi fosse
prima attivato il servizio.
A causa della mancata attivazione della linea telefonica e dell’ADSL, ho avuto non pochi danni nell’esercizio della mia
attività commerciale (Farmacia) non potendo utilizzare alcuni dei servizi internet di cui necessito.
A gennaio 2010 sono stato costretto a rivolgermi a Telecom per l’attivazione della linea telefonica, non potendo più fare a
meno della linea telefonica ed avendo Infostarda ignorato ogni mia richiesta e sollecito, senza darmi comunicazione
alcuna.
Pertanto, Vi chiedo se ho diritto ad un indennizzo e/o risarcimento da Infostrada per i danni subiti a causa del mancato
allaccio della linea telefonica e dell’ADSL, trattandosi di un contratto business concluso, però, telefonicamente senza
sottoscrivere nulla), premettendo che ho già inviato a febbraio una lettera di messa in mora per tale risarcimento, cui non
ho avuto risposta.
Inoltre, era mio onere inviare una comunicazione di recesso ad Infostrada? Per tale mancanza potrebbero loro agire in
qualche modo nei miei confronti?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vs. collaborazione e nell'attesa Vi porgo cordiali saluti
Franco, da Scafati (SA)
Risposta:
un contratto lo si puo' concludere anche per telefono purche' poi seguano le necessarie spedizioni del contratto e delle
informazioni previste per legge. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
-------------------
13-07-2010 00:00 Adsl spese distacco linea
Salve, secondo voi è giusto pagare quest'importo per spese di distacco linea adsl, sapendo che ho già attivato un'altra
linea con altro operatore? Come mi devo comportare (pagare si o no e nel caso quanto è giusto pagare?)
Gianluca, da Porto S. Elpidio (AP)
Risposta:
La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano
previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una
lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al
gestore:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it
------------------13-07-2010 00:00 registrazione domini
Salve
al giorno d'oggi la registrazione dei domini è una cosa standardizzata e molte sono le aziende che si propongono per
l'hosting registrazione, servizio e-mail,etc.
Io mi sono affidato a dominiofaidate.com, complice una pubblicità molto allettante che vi riporto direttamente dal sito:
Web Hosting
* Registrazione dominio
* 5000 MB di spazio Windows
* 50 E-Mail
* 3 db MySQL + MsSQL
* PHP 5 - ASP - ASP.NET
* Gestione DNS + NS
Dettagli alla pagina http://www.dominiofaidate.com/fe/Servizio-Hosting.aspx?id=27
tra le specifiche vi riporto quelle per cui chiedo chiarezza:
DNS:
- Possibilità di gestire i record A, AAAA, CNAME, MX
Posta:
- Spazio illimitato
solo in seguito si scopre che i domini di terzo livello non possono essere configurati per essere indirizzati a delle
directory specifiche dello spazio web acquistato e solo nel contratto al punto 1.8 (solito trucco della visibilità a
scorrevolezza a due righe per volta) si evince che la posta viene cancellata dai loro server solitamente dopo quattro
mesi.
questi due particolari variano sensibilmente l'offerta anche perchè creare mille domini di terzo livello a parte costerebbe 5
euro + IVA e crearli senza indirizzamento a delle directory equivale a configurare solamente degli alias (cosaben
differente da quella che è la funzione del terzo livello).
Ho già acquistato il dominio e riconfigurarlo vuol dire inviare nuovamente le pratiche all'authority, attendere le conferme e
pagare un altro anno di servizio, questo ovviamente oltre ai disservizi di riconfigurazione.
Come debbo comportarmi?
Saluti
Luca, da Padova (PD)
Risposta:
se le limitazioni che ci dice erano comunque riportate in contratto, a meno che non fossero esplicite o ingannevoli nella
dizione, non vediamo altre soluzioni ad onorare il contratto che ha sottoscritto.
------------------12-07-2010 00:00 Numero fisso perso
Buon giorno, vi racconto velocemente cosa mi è successo: 4 mesi fa ho sottoscritto un contratto con Infostrada
chiedendo la portabilità del numero da Telecom. Sono rimasto quasi 3 mesi senza nessun servizio (voce e internet) ma
sopratutto hanno perso il numero telefonico che avevo da 25 anni. Mi sono rivolto al Corecom dell'Em.-Rom. citando in
causa ovviamente Infostrada chiedendo 10.000 € di danni dovuti alla mancata fornitura del servizio (voce e adsl), alla
perdita del mio numero storico (25 anni) e ai danni economici (rientro in Telecom, ecc.) e morali correlati alle suddette
mancanze. Durante il tentativo di conciliazione Infostrada mi propone un forfait totale di circa 1.500 € che io ovviamente
rifiuto visto l'entità del danno. Adesso sto preparando la pratica per Agcom e volevo chiederVi alcuni consigli utili per
l'incontro perchè ho sentito che nel caso di perdita del numero i rimborsi sono molto più alti (100 € per ogni anno). Inoltre
volevo chiederVi anche come riesco ad entrare in possesso della cronistoria del mio numero telefonico presso Telecom.
Vi ringrazio di cuore per la Vostra cortesia e gentilezza.
Liviu Florin, da Ferrara (FE)
Risposta:
non esiste una regola per questi rimborsi, ma il valore e' correlato all'entita' del danno specifico (da dimostrare), quindi
valuti lei.
Per la cronistoria del numero, la chieda al gestore tramite raccomandata A/R, ma sappia che molto probabilmente non
sara' un servizio gratuito. Per cui valuti di conseguenza.
------------------10-07-2010 00:00 Validità di un contratto fastweb
Ho avuto l'installazione del router della fastweb di un potenziale contratto per il quale in seguito ho avuto diverse
contraddizioni a riguardo dei pagamenti.
Come conseguenza gli ho restituito il suo router e non avendo mai firmato alcun contratto non ho pagato un paio di
fatture.
Dopo un po' di tempo mi arriva una lettera da un'altra agenzia dalla quale c'è scritto che devo pagare le fatture del
contratto che non ho mai firmato.
e mi dicono che basta la firma dell'elettricista d'aver installato il router PER LA VALIDITà Del CONTRATTO CHE NON
HO MAI FIRMATO
Cosa mi consigliate
grazie saluti
Giovanni, da Arzignano (VC)
Risposta:
firma o non firma, conta l'attivazione. Non e' chiaro se questa ci sia stata o meno. Se non ci fosse stata si faccia valere
con una diffida rispetto alla loro illecita pretesa per un servizio mai attivato per colpa loro:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Se invece ci fosse stata, o disdice per servizio difforme da come concordato (messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php) o disdice con una raccomandata A/R con un anticipo di almeno
30 giorni (vietate le penali ma solo le spese di disattivazione previste in contratto, qualche decina di euro).
------------------10-07-2010 00:00 Canone, mediaset premium & Co.
Vi riporto il caso di un conoscente che purtroppo non ha possibilità di scrivervi.
Alcuni mesi fa ha aderito ad un offerta di prova gratuita della tv di fastweb e di mediaset premium gratis per alcuni mesi.
Poco dopo lo scadere dell'offerta mediaset (quella di fastweb non è ancora scaduta) gli è arrivato a casa il cedolino
(senza lettera intimidatoria) per il pagamento del canone RAI (si è trasferito da poco e non gli era mai arrivato). Il dubbio
è che mediaset abbia fornito alla RAI il suo nominativo quale possessore di TV, come ho letto in altri forum, ad esempio
per Sky. In risposta (8/7/2010) ad una mia precedente email sul caso, mi avevate comunicato che "una tale fuga di
notizie e' contraria alla normativa sulla privacy. Nel caso, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in
mora". Aggiungo che la persona in oggetto intende aderire alla vostra campagna contro il canone RAI.
Vi chiedo maggiori informazioni in merito.
Con la messa in mora di mediaset premium (e, per completezza, anche di fastweb) sulla diffusione dei suoi dati a terzi
(in particolare RAI) in virtù della legge sulla privacy, l’iscrizione ai servizi tv di mediaset premium e faste web tv non
dovrebbe più essere utilizzata come “prova” di possesso di una tv, vero?
Si può quindi procedere senza problemi con le Vostre indicazioni per difendersi dai “metodi più comuni per estorcere il
canone” (vedi link seguente), in particolare con la diffida “Non ho la tv e non pago”?
http://tlc.aduc.it/rai/comunicato/metodi+piu+comuni+estorcere+canone+come+difendersi_15734.php
Infine, per evitare problemi col canone, potrebbe essere preferibile disdire al più presto la tv di fastweb e non riabbonarsi a mediaset premium o analoghi servizi tv?
Grazie e complimenti per la vostra campagna contro il canone.
Diego, da S. Martino Di Lupari
Risposta:
una precisazione: se lei ha il televisore, la richiesta di pagamento del canone è legittima. Disdire i contratti che ha
stipulato non è sufficiente ad eliminare il canone. Dovrebbe disfarsi del televisore.
Riguardo alla eventuale violazione della legge sulla privacy da parte di un operatore di comunicazioni elettroniche,
occorre verificare se l'informativa sulla privacy da questi predisposta, e da lei accettata, prevede la possibilità di
comunicare dati a terzi, e per quali finalità. Se non sono indicate anche finalità di natura fiscale, l'eventuale
comunicazione è illegittima.
Ciò detto, e venendo al suo caso, è molto più probabile che il canone sia giunto a seguito dell'aggiornamento dei suoi
dati all'anagrafe.
------------------10-07-2010 00:00 Telecom servizio night & weekend
Ho stipulato un contratto con la TELECOM per una nuova abitazione. Il contratto è datato 01-01-2010. Alla stipula dello
stesso mi è stato richiesto se volevo o meno anche la linea ADSL. Io ho stipulato il contratto praticamente solo per quello
ed ho quindi accettato. Ho richiesto da subito la linea a consumo, dato che torno a casa sempre tardi dal lavoro e non mi
serve internet sempre presente. Però l'ho richiesto specificando che volevo l'opzione NIGHT & WEEKEND cioè la tariffa
che ti permette di rimanere collegato la notte e nel fine settimana quanto vuoi. Il colpo l'ho avuto con la bolletta del 4°
bimestre, quando mi sono visto recapitare un conto di 235 €, dovuto al fatto che ho fatto parecchie connessioni ad
internet. Praticamente non mi avevano attivato il contratto NIGHT & WEEKEND ma mi avevano lasciato la connessione
free (a consumo). Dopo reclami, innumerevoli telefonate, fax ecc. non ho risolto assolutamente nulla. Il 15 luglio è la
scadenza per pagare la bolletta e non so dove sbattere la testa. mi hanno detto che entro l'8 luglio mi avrebbero fatto
sapere qualcosa, ma ciò non è avvenuto, chiamo e mi dicono che hanno provato più volte a contattarmi ma non ho mai
risposto al telefono. Ci credo mi chiamavano a casa alle 10 del mattino quando io (come il resto del mondo) a quell'ora
lavoro, pur avendo lasciato il mio cellulare più volte e precisato (più volte) che volevo essere contattato lì. Ogni operatore
che mi risponde mi dice una cosa differente, uno mi dice che la mia protesta è stata rifiutata ma non mi può dire il
perchè, l'altro mi dice che mi arriverà una lettera spedita il 5 luglio (mai arrivata, siamo al 09) mentre un'altra mi dice che
la lettera non è ancora stata spedita, l'altra ancora dopo che ho finito di raccontare il mio problema mi riattacca il
telefono, uno mi dice che al 99,9% andrà tutto a posto e mi rimborseranno perchè hanno notato che le connessioni sono
state effettivamente fatte tutte la sera e nel weekend, uno mi dice che invece non ci sono speranze. Poi mi contattano e
mi dicono che io ho fatto connessioni tutta una notte e un sabato, si è reso conto di non avere la tariffa night e weekend?
(ma vaaa????!!!!)
Insomma cosa posso fare, io sono sicuro di avere richiesto questa tariffa, è vero solo telefonicamente, però l'ho richiesta.
Ho anche telefonato per chiedere o no se fosse attiva e mi hanno risposto di si.
Non sò davvero cosa fare, se pagare queste 235 € e mettermi il cuore in pace oppure andare a vanti con questa lotta
contro i mulini a vento.
Se voi poteste aiutarmi fatemi sapere.
Grazie infinite.
Marco, da Uboldo (VA)
Risposta:
paghi la parte della bolletta che ritiene legittima e presenti immediatamente istanza di conciliazione al Corecom (modello
UG)
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
se dovessero sospenderle il servizio, integri l'istanza al Corecom pure con il modello GU5 (richieste di intervento
urgente).
------------------10-07-2010 00:00 Contestazione servizi non richiesti Tim
Volevamo sapere come dobbiamo comportarci per quanto riguarda la contestazione Tim per un servizio di abbonamento
che non abbiamo mai richiesto e che ci è stato addebitato, in quanto abbiamo detratto l'importo di non nostra
competenza da una fattura e pero' abbiamo provveduto al pagamento della Tassa di concessione Governativa.
Alleghiamo la documentazione spedita.
Rimaniamo in attesa di un Vs. cortese riscontro, distinti saluti.
Ugo, da Santa Giustina (BL)
Risposta:
piu' che la detrazione di sua iniziativa, sarebbe stato piu' opportuno pagare ed esigere il rimborso con una messa in
mora, intimando anche il pagamento dei danni che le hanno arrecato con il loro indebito comportamento. Lo faccia ora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
------------------10-07-2010 00:00 Frode easy-download
piu mail mi mandano x dei pagamenti da 96,00 euro. come posso fare x denunciare il fatto??? vi devo mandare coppia
della mail?? fatemi sapere come mi devo comportare. grazie mille x il vostro contributo
Giuseppe, da Bergamo (BG)
Risposta:
trova qui i nostri consigli
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
------------------10-07-2010 00:00 Rai contro Anagrafe Comunale
Salve,
ad inizio marzo mamma rai mi contatta dicendomi che non risultava io pagassi il canone tv, e mi allega il famigerato
bollettino modulo 16630. Rispondo la verità, e cioè che vivo con mio padre, a cui è intestato l'abbonamento di casa. e
scannerizzo/conservo il bollettino allora inviato.
Oggi seconda lettera loro, in cui precisano "che da accertamenti svolti...Lei non risulta nel nucleo anagrafico del titolare
dell'abbonamento di cui ha indicato....Pertanto, per regolarizzare dovrà contrarre un nuovo abbonamento...".
sono stato quindi all'anagrafe a verificare eventuali problemi e nel dubbio son tornato a casa con uno stato famiglia che
penso di girar loro.
L'unico dubbio che mi viene è nella compilazione del campo "numero ruolo tv" di cui tutt'ora ignoro il significato. Ad ogni
modo non può nascere da lì il disguido, essendo andati loro a verificare lo stato famiglia di mio padre (il cod fiscale era
corretto).
Cosa mi consigliate? Basta questo, serve altro, o non spreco ulteriore tempo e lascio perdere?
Ringrazio anticipatamente
Andrea, da Cordenons (PN)
Risposta:
dove viene richiesto di compilare il campo "numero ruolo tv"? Riteniamo che possa rispondere con una normale lettera
racc. a/r di diffida allegando copia del certificato, non essendo necessario un modulo predefinito.
------------------10-07-2010 00:00 Telecom recupero crediti
Buonasera,
ho visto su un forum che potevo rivolgermi a voi per un aiuto; la mia è una contestazione nei confronti di Telecom spa
per un addebito mai goduto. Ho chiesto telefonicamente circa sei mesi fa a Telecom di disattivare la promozione "Tutto
Incluso" che comprendeva l'adsl illimitata (attivata 5 mesi prima). Ho staccato il modem al momento della richiesta di
disattivazione. Nel 1° conto successivo mi sono state addebitate ore di navigazione che non ho mai effettuato, relative a
un paio di giorni dopo la richiesta di disattivazione, quando il modem non era più collegato. Nel frattempo sono passato
ad un altro gestore sia con la ADSL che con il telefono. Ho comunque contattato la TELECOM chiedendo di saldare il
conto stornando ovviamente il costo delle connessioni mai fatte. Loro dopo un paio di settimane mi hanno contattato
dicendomi semplicemente che il conto era corretto. A quel punto sono stato fermo, non ho pagato e non ho più
richiamato neanche TELECOM. Dopo circa un mese e mezzo mi arriva una lettera da parte di una società di recupero
crediti che mi chiede di pagare entro 10gg e dopo circa un altro mese un'altra comunicazione nella quale mi invitano a
pagare entro 5gg altrimenti il costo aumenta.
Cosa mi consigliate di fare?
Allego anche copie delle due lettere ricevute.
Alessio, da Stallavena (VR)
Risposta:
con che mezzo ha fatto la disdetta? Se non fosse per raccomandata o come prevede il contratto originario, il recesso
decorre dal momento il cui ha la richiesta ad altro gestore (nel caso abbia chiesto la portabilita' del numero). Riveda il
tutto alla luce di quanto detto e poi si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora, da inviare a
Telecom Italia (solo per conoscenza alla societa' di recupero crediti):
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------10-07-2010 00:00 Adsl telecom
in data 30/6 u.s. ho segnalato al 187 che nella mia zona la navigazione internet è diventata lenta e l'operatrice mi ha
confermato che la lentezza è dovuta alla saturazione della loro centrale per cui il guasto richiede tempi lunghi
(normalizzazione entro il 21/08).
Tenuto presente che sono titolare di un abbonamento flat ho diritto a richiedere il risarcimento per ritardo nella
riparazione ed in caso positivo la richiesta va inoltrata ai sensi della carta dei servizi oppure delle condizioni generali di
abbonamento?
Ringrazio della Vs. ben nota e consueta collaborazione e nell'attesa porgo cordiali saluti.
Antonio, da Catanzaro (CZ)
Risposta:
potrebbe fare riferimento ad entrami, l'importante e' che sia nella forma di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
------------------10-07-2010 00:00 Easy-download
Il 19/5/2010 mio figlio minorenne cercando di scaricare il programma Originlab si è imbattuto nel sito Easy-download,
registrandosi con dati completamente fasulli, ma indicando l'indirizzo di posta elettronica del fratello maggiorenne. Mio
figlio riferisce poi di aver scaricato la versione prova gratuita del programma direttamente dal sito Originlab. Il 4/6 e il
15/6 sono pervenuti via e-mail i solleciti di pagamento. Oggi ho presentato denuncia all'Antitrust, ma non so come
comportarmi con la famigerata Euro Content Limited tedesca.
Posso ignorarli dal momento che i dati registrati sono fasulli o devo comunque scrivere loro diffidandoli e minacciando di
adire le vie legali? Ci sono altre soluzioni? Non avrei intenzione di intentare una causa. Grazie per l'attenzione.
Loretta, da Roma (RM)
Risposta:
come scriviamo nel nostro comunicato, lasciamo questo aspetto alla sensibilita' di ognuno
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
comunque, dalle tante segnalazioni che ci pervengono, possiamo desumere che i 'furbi inventori' siano del tipo mordi e
fuggi, quindi è probabile che sia sufficiente ignorare il tutto.
------------------10-07-2010 00:00 Riattivazione linea telefonica
Sono titolare di una pizzeria da asporto con consegna a domicilio, quindi il mio lavoro dipende direttamente dalla linea
telefonica. Avevo un contratto con fastweb, ho fatto il passaggio a telecom tramite un agente, successivamente sono
stato contattato da fastweb, che mi ha fatto una controproposta a cui ho deciso di aderire.
Mi hanno quindi inviato via fax quella che secondo loro era TUTTA la documentazione necessaria per fare tale azione.
Tuttavia in data 21 Giugno sono stato contattato da telecom che mi richiedeva la mia disponibilità per l'intervento del
tecnico per dare corso al passaggio a telecom, ho risposto che avevamo già deciso di rimanere con fastweb quindi il
tecnico non è venuto a fare l'attivazione.
Il giorno successivo mi è stata staccata la linea telefonica in entrata, in quanto telecom sostiene che non avevo fatto
regolare disdetta.
A questo punto secondo telecom il problema era dovuto ad una mancanza di fastweb, fatto sta che, dopo vari solleciti,
reclami, fax e quant'altro era possibile, mi è stato detto da telecom che se fossi rimasto con loro, la linea sarebbe stata
riattivata entro 2/3 giorni.
Ad oggi, 8 Luglio, ancora non è stata ripristinata la linea telefonica, recandomi un danno economico notevole, nonchè di
immagine, e soprattutto, non riesco a risolvere il problema!
Ho parlato con una serie infinita di operatori di call center del 191 ed ognuno di loro mi ha fatto compiere atti diversi e mi
ha fornito informazioni diverse.
Non è possibile in alcun modo parlare con un responsabile di livello superiore. Questo mette a serio repentaglio la mia
attività,cosa devo fare?
Io ho urgentissimamente bisogno della mia linea telefonica, aiutatemi, grazie
Alessandro, da Arezzo (AR)
Risposta:
proceda davanti al Corecom Toscana, chiedendo anche l'intervento urgente (modello GU5)
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
La situazione è complicata, visto che ha dato credito senza molta attenzione ai vari venditori, acriticamente. Sicuramente
Fastweb ha responsabilità, ma pure Telecom potrebbe averne. Pertanto coinvolga nell'istanza (modello UG), ambedue i
gestori.
------------------10-07-2010 00:00 Canone Rai
Lunedì 05/07/2010 ho ricevuto la visita di un funzionario dell'ufficio delle entrate, dicendomi che fino ad oggi non
risultava il pagamento del canone Rai, ho fatto notare di non essere in possesso di nessun Televisore e quanto meno di
nessun Decoder, lui invece insisteva dicendomi che risultava il numero del Decoder (Digitale Terrestre).
Il funzionario nell'insistere mi diceva che se non pagavo mi sarebbe arrivata una cartella esattoriale di euro 700, e che
poi potevo fare ricorso tramite avvocato con il numero del Decoder che veniva riportato sulla cartella.
Alla fine non ho preso nessun bollettino, e tanto meno, non ho firmato nulla.
Mi chiedo allora come posso comportarmi se arriva veramente una cartella esattoriale, perchè sino ad oggi non ho
ricevuto nulla, ne' raccomandate ne' lettera con posta prioritaria, e se queste persone sono veramente autorizzate a
comportarsi in questo modo. Nel ringraziarvi di una vostra cordiale risposta.
Cordiali Saluti
Mario, da Santa Maria Capua Vetere (CE)
Risposta:
non ci faccia caso piu' di tanto, fa parte del bagaglio civico e civile dei metodi della Rai per estorcere denaro anche da
chi avrebbe diritto solo di prendere a calcioni i loro maleducati e arroganti funzionari.
Se dovesse arrivarle qualcosa, lo prenda in considerazione solo se e' in forma ufficiale (raccomandata A/R), altrimenti e'
la solita paccottiglia con cui fanno quotidianamente violenza alla nostra intelligenza e a quella dello Stato. Nel caso fara'
ricorso alla commissione tributaria provinciale o li diffidera' dal proseguire nell'azione di disturbo.
Qui il settore specifico sul canone Rai: http://tlc.aduc.it/rai/
------------------10-07-2010 00:00 Mancato accordo di contratto
Salve sono un utente Teletu da anni, ad Aprile 2010 decido di cambiare operatore telefonico facendo disdetta al suddetto
operatore.
Dopo una settimana mi contatta un operatore della Teletu il quale dopo avermi chiesto il motivo della mia disdetta mi
propone di rimanere con Teletu offrendomi una promozione che consisteva in:
Adsl+Telefonate (tuttocompreso) gratis per 6 mesi ed in piu' la mia velocita' passava da 2 a 7 mega. Interessato della
promozione accetto e subito dopo il suddetto operatore mi fa fare 2 registrazioni vocali, una per la recessione da
Infostrada (nuovo operatore da me scelto) e l'altra per accettare il nuovo contratto compreso di promozione. Dopo Aver
fatto delle email e telefonate di protesta visto che mi continuavano ad arrivare le bollette di pagamento il 17 Maggio
ricevo una lettera la quale mi informa che si stava verificando la mancata attribuzione della mia offerta.
Stanco ancora di aspettare il 02 Luglio invio per fax all'ufficio clienti di Teletu una lettera di protesta allegando la
documentazione necessaria.
Ancora ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta.
La mia domanda e': un operatore Telefonico come Teletu, pur di non perdere un proprio cliente puo' arrivare a fare delle
prese in giro cosi' eclatanti?
A questo punto stancandomi di avere a che fare con tale operatore ho intenzione di disdire definitivamente il contratto, e
per lo piu' non intendo pagare la mora di €.60 per la disdetta anticipata.
Allego documentazione.
In attesa di un vostro consiglio porgo cordiali saluti
Maurizio, da Termini Imerese (PA)
Risposta:
se vuole disdire può farlo. Qui un modello di lettera:
http://sosonline.aduc.it/modulo/disdetta+linea+telefonica+adsl_5626.php
------------------10-07-2010 00:00 Richiesta soldi abbonamento non fatto
Mai ricevuta nessuna mail, non confermato nulla, non acquistato nulla, nessuna informazione ricevuta in merito acquisto
servizio, come potete pretendere soldi da parte mia in assenza totale mia volontà di volere un vostro servizio ??
Se continuate mi rivolgerò ad una Associazione a tutela del Consumatore e divulgherò quanto avvenuto a chi di dovere.
Cordiali saluti
Date: Thu, 8 Jul 2010 11:37:18 +0200
Subject: [#ACY-572938]: RE: Avviso urgente - ULTIMO SOLLECITO - precedentemente inviato tramite e-mail
CC: From: [email protected]
To: xxxx
Gentile Cliente,
subito dopo la sua registrazione avvenuta in data 13.04.2010 13:03:51 (IP: xxxx) le abbiamo inviato una email all
´indirizzo di posta elettronica [email protected].
Tale email conteneva la conferma dell’avvenuta registrazione, un riepilogo dei vostri dati personali, un avviso relativo al
termine di 10 giorni per il diritto di recesso; inoltre all’e-mail era anche allegato un documento contenente le condizioni
generali di vendita e le informazioni per il diritto di recesso e l'attuazione del contratto.
Come ulteriore istanza di sicurezza, nell’e-mail che le è stata inviata era contenuto un link internet per la conferma della
sua iscrizione. Lei ha cliccato tale link attivando la registrazione. La preghiamo di tenere presente che il link poteva
essere richiamato esclusivamente da persone che hanno accesso alla casella di posta elettronica
[email protected].
Avendo adempiuto i nostri obblighi legali di istruzione informativa, si è attuato un contratto legale tra noi e voi e la sua
richiesta di storno è illegittima. Vi chiediamo di saldare ora la fattura, onde evitare che sopraggiungano costi di sollecito
aggiuntivi.
Qui sotto infine la lista delle attivita´ da lei svolta sul nostro sito e che possono essere effettuate ESCLUSIVAMENTE
DOPO L´ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO TRAMITE L´E-MAIL CHE LEI DICE NON AVER MAI RICEVUTO:
13.04.2010 13:06Uhr VLC Media Player IP: 82.61.47.38
Provider: host38-47-dynamic.61-82-r.retail.telecomitalia.it
Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 8.0; Windows NT 5.1; Trident/4.0; GTB6.4;.NET CLR 1.1.4322; MSN Optimized;IT;
msn OptimizedIE8;ITIT)
13.04.2010 13:05Uhr view: VLC Media Player IP: 82.61.47.38
Provider: host38-47-dynamic.61-82-r.retail.telecomitalia.it
Agent: Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 8.0; Windows NT 5.1; Trident/4.0; GTB6.4;.NET CLR 1.1.4322; MSN Optimized;IT;
msn OptimizedIE8;ITIT)
Distinti saluti
Il Team di easy(download)
http://www.easy-download.info
Conversazione storia
===================
- E-mail del 07.07.2010 23:22
===============================================================
Vi ricordo che non ho ordinato nulla, non ho usufruito di nessun vostro servizio, se sono passato inavvertitamente su
qualche Vostro Sito non significa assolutamente che abbia richiesto qualche vostro servizio, la presente vale come
disdetta di qualsiasi vostro dato che mi riguardi personalmente. Non ho MAI richiesto nulla da Voi!! Cordiali saluti
Nicola, da Firenze (FI)
Risposta:
qui i nostri consigli:
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
------------------10-07-2010 00:00 Contenzioso Opitel
Buongiorno, il 26 Agosto 2009 ho disdetto per inadempienza contrattuale il servizio adsl della teledue, nelle modalità da
voi indicate, e mandandovi la copia della raccomandata per conoscenza.
Da allora la Opitel ha cercato di incassare un credito di 229 euro per servizi che non ho potuto usufruire, con continui
solleciti ed in ultima ricorrendo ad una società di recupero crediti.Nessuna di queste missive mi è giunta per
raccomandata però l'ultima è stata inviata,sempre per posta ordinaria, dal loro legale e per brevità e precisione
preferisco allegarla.Ritengo di essere nel giusto e la loro pretesa non è suffragata da un servizio reso,inoltre la mia
attuale posizione di disoccupato da 2 anni, non mi permette di fare regalie.Vi ringrazio per l'aiuto che potrete darmi e vi
assicuro che appena potrò, mi ricorderò di voi che difendete i diritti dei consumatori da questi squali.Grazie
Domenico, da Porcia (PN)
Risposta:
inviata la messa in mora per il disservizio, senza riconoscimento da parte della Opitel la questione non si chiude li', ci
vuole un accordo o un giudice che stabilisca il dovuto. Lei e' ancora a tempo, per cui si rivolga subito al Corecom.
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------10-07-2010 00:00 Easy download, cosa fa?
Spett.le Aduc,
ho avuto solo oggi leggendo il vostro sito la conferma di essere stata truffata da easy download. Oltre a fare la denuncia
all'antitrust che faro' domani, come devo procedere con quanti tizi che nonostante le mie mail che vi allego non vogliono
desistere?
devo inviare raccomandata o semplicemente ignoro le loro richieste?
devo nuovamente rispondere alla loro mail?
grazie in anticipo per la vostra risposta
Francesca, da Modena (MO)
Risposta:
come scriviamo nel nostro comunicato, lasciamo questo aspetto alla sensibilita' di ognuno
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
comunque, dalle tante segnalazioni che ci pervengono, possiamo desumere che i 'furbi inventori' siano del tipo mordi e
fuggi, quindi è probabile che sia sufficiente ignorare il tutto.
------------------10-07-2010 00:00 Segnalazione abusi
Segnalazione abusi nella pagina
http://sosonline.aduc.it/lettera/telemarketing+qualita+promotop+false+promesse+soldi_220095.php#vedi_commenti
Buongiorno,
perche' permettete che gli utenti NON si firmino o mettano nomi di fantasia? Sarebbe corretto che chi scrive indicasse i
propri riferimenti.
Cordialmente.
Andrea, da Milano (MI)
Risposta:
questo articolo affronta la questione, potrebbe interessarle
http://avvertenze.aduc.it/dirittodigitale/anonimato+internet+tutela+individuo+non+spauracchio_17312.php
------------------09-07-2010 00:00 Easy-Download
Buon giorno il mio nome è Fabio e sono uno degli innumerevoli ''accalappiati'' in maniera truffaldina dal sito EasyDownload.
Avendo visto che siete venuti a conoscenza di questa problematica vorrei avere da Voi un conforto su come
comportarmi.
Grato se risponderete a questa mia
Distinti saluti
Fabio, da Vaglia (Fi)
Risposta:
trova qui i nostri consigli:
http://www.aduc.it/comunicato/gratis+praticamente+inesistente+internet+fax_17487.php
------------------09-07-2010 00:00 Rientro a telecom, ma vodafone occupa la linea
Da venerdì 02 luglio vodafone mi ha interrotto il servizio di telefonia per rientrare a Telecom.
Fatto sta che Telecom dice invece che hanno solo disattivato la linea ma non liberata e quindi non possono
appropriarsene.
La numerazione è business in quanto negozio.
Ho quindi un enorme danno economico ogni giorno.
Come posso farmi liberare la linea visto che mi stanno "tenendo in ostaggio"?
Già contattato Corecom il quale li ha ammoniti a novembre anno scorso con sollecito a liberarmi la linea... (che
velocità...)
Grazie mille
Thomas, da Milano (MI)
Risposta:
in questo momento la sua controparte contrattuale è Telecom, che risponde dell'inadempimento.
Attivi il tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua regione, chiedendo a questo l'adozione di un
provvedimento urgente (ossia il ripristino della linea) con il formulario GU5. Qui la scheda sull'argomento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
In seguito il Corecom dovrebbe fissare la data per discutere con l'operatore del risarcimento dei danni subiti.
------------------09-07-2010 00:00 Easy-download
Buona sera,
anche io come altri sono stato raggirato da "easy-download". A seguito di un loro sollecito di pagamento ho chiesto
tramite e-mail le modalità di recesso anticipato e le eventuali penali. La risposta che ho ottenuto, dopo una lunga
premessa nella quale la Società elogiava la propria chiarezza in merito ai costi e ai 10 gg. per esercitare il diritto di
recesso, già visibile all'atto della registrazione, cosa che né io né altri utenti abbiamo riscontrato, è stata la seguente:
"[...]Avendo adempiuto i nostri obblighi legali di istruzione
informativa, si è attuato un contratto legale tra noi e voi e la sua richiesta d’indennizzo è illegittima. Vi chiediamo di
saldare ora la fattura, onde evitare che sopraggiungano costi di sollecito aggiuntivi". Onde evitare i minacciati ulteriori
costi ho proceduto al pagamento. Cosa mi consigliate di fare oltre alla segnalazione all'Antitrust? C'è la possibilità di
recuperare la somma versata?
Grazie
Marco, da Jesi (AN)
Risposta:
se ha pagato, puo' richiedere il rimborso con lettera racc. a/r di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Nel caso in cui la sua richiesta non venga accolta dalla società, dovrà adire la via giudiziaria. Questa la nostra scheda
sul Giudice di Pace:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
------------------09-07-2010 00:00 Canone, mediaset premium ecc.
Buongiorno,
secondo voi è possibile che mediaset premium, fastweb tv o altri operatori forniscano i nominativi dei loro abbonati per la
verifica del pagamento del canone RAI?
L'iscrizione ad uno di tali servizi, ad esempio per un periodo di prova promozionale gratuita, comporterebbe di fatto prova
del possesso di una TV? E tale prova potrebbe entrare in possesso di chi richiede il pagamento del canone?
Grazie.
Diego, da S. Martino Di Lupari
Risposta:
in astratto e' possibile ma e' illegittimo. Tempo fa e' stata sanzionata Telecom perche' tratta in tal modo i dati degli
abbonati. Se lei non ha espresso il consenso, una tale fuga di notizie e' contraria alla normativa sulla privacy. Nel caso,
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------
09-07-2010 00:00 Costi disattivazione ADSL
Buongiorno, ho sottoscritto un contratto con un operatore telefonico per sola linea dati (ADSL) ad ottobre 2009, ma sono
ora costretto per motivi personali a disdire l’abbonamento. Sono cosciente del fatto che l’operatore mi addebiterà i costi
di disattivazione, ma ho notato che l’operatore, a gennaio di quest’anno, ha raddoppiato tali costi. Quindi volevo sapere
se l’operatore è legittimato ad applicarmi i costi “aggiornati” oppure se deve applicare quelli in essere al momento della
stipula del mio contratto. Grazie, distinti saluti.
Dario, da Pieve Emanuele (MI)
Risposta:
no, non se non e' previsto dal contratto originario da lei sottoscritto e solo nei limiti di una ragionevole e proporzionata
quota.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
------------------09-07-2010 00:00 Cambio tariffa
Spett.Aduc
dopo molti anni ho deciso di cambiare piano tariffario del mio telefonino. Ho eseguito la richiesta tramite operatore e
dopo tre giorni è cambiato il mio tipo di piano tariffario, ma solo di nome perchè di fatto pago ancora gli importi della
tariffa vecchia, ben più onerosa. Sono ormai venti giorni che sollecito ma niente.
Come debbo agire?
Ringrazio e cordialmente saluto
Roberto, da Barge
Risposta:
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
------------------09-07-2010 00:00 Contratto indesiderato teletu
Buongiorno. Mia nonna è un utente Teletu. Pochi giorni fa è stata contattata da Teletu per sottoscrivere un'offerta adsl.
Mia nonna più volte ha espresso di non voler alcuna offerta sottolineando di non possedere un computer; l'operatore ha
molto insistito creando molta confusione in una donna anziana. Dopo pochi giorni mia nonna si è vista recapitare un
contratto di attivazione adsl. Il servizio clienti immediatamente contattato da mia nonna le ha detto che l'unica soluzione
è recedere dall'offerta con raccomandata. Nessuno voleva l'offerta, non riteniamo quindi giusto mandare alcun tipo di
comunicazione. Come ci dobbiamo comportare? Vi ringrazio per l'attenzione.
Corinne, da Busto Arsizio (VA)
Risposta:
non deve recedere ma deve diffidarli dal procedere e intimare di rimborsarle i danni che le hanno arrecato col loro
arrogante e illecito sistema di importunare le persone. Precisi l'importo al centesimo e si faccia valere con una lettera
raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA!
Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti.
Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta:
- con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/
- CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502
- CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00
(N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero)
-------------------------------------------