leccete e sugherete
Transcript
leccete e sugherete
LECCETE E SUGHERETE (LE) LECCETE E SUGHERETE (LE) I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 41 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia 41 22/05/2008 10.16.56 LECCETE E SUGHERETE (LE) Importanza e localizzazione La Categoria comprende i popolamenti forestali a prevalenza di latifoglie arboree sempreverdi (sclerofille), quali leccio (Quercus ilex) e sughera (Quercus suber) che, secondo i dati dell’Inventario forestale multirisorse, occupano circa 3.400 ha, di cui la quasi totalità sono Leccete. Il leccio, che rappresenta circa il 3% della composizione specifica a livello regionale, oltre che nella Categoria Leccete, spesso è presente anche in altri tipi di bosco quali, querceti di roverella, arbusteti della macchia mediterranea, pinete di pino marittimo e d’Aleppo. I boschi di leccio, un tempo diffusissimi su tutte le colline immediatamente a ridosso del mare, ora sono molto ridotti come superficie a causa dei disboscamenti per ottenere terre coltivabil. La distribuzione attuale, infatti, è molto frammentaria, prevalentemente concentrata in due ambiti principali: il primo fra Chiavari e Le Cinque Terre, il secondo nell’imperiese; in quest’utimo settore la specie risale nell’entroterra (Valle Arroscia) fin verso i 1000 metri, ove si rifugia sulle rocce in esposizioni soleggiate. Questi due settori, infatti, corrispondono alle parti della Regione con un clima mediterraneo più accentuano, mentre in buona parte del genovese e della provincia di Savona l’elevata umidità, di contro, favorisce la discesa di specie montane quasi fino al livello del mare. La quercia da sughero (Quercus suber) invece è una specie estremamente relitta. Le Sugherete, molto limitate per estensione e ridotte a poche decine di esemplari ciascuna, si trovano nel Savonese (Celle Ligure e Vado Ligure) e nell’immediato entroterra fra Deiva Marina e La Spezia. In base a quanto suddetto, quindi, la descrizione che segue fa riferimento soprattutto alle Leccete. Variabilità e Tipi forestali presenti LECCETA XEROFILA (LE10X) var con pino d’Aleppo e/o pino marittimo (LE10A) st dei substrati silicatici (LC11X) var con sughera (LE11A) var con pino marittimo (LE11B) LECCETA MESOXEROFILA (LE20X) var con carpino nero (LE20A) var con castagno (LE20B) var con roverella (LE20C) QUERCETO DI SUGHERA (LE30X) 42 MANUALEOKULTIMO.indd 42 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.16.57 LECCETE E SUGHERETE (LE) Caratteristiche dendrometriche – composizione e struttura In base ai dati dell’inventario forestale multirisorse emerge che le leccete sono boschi a prevalenza di leccio (60% della composizione specifica e 50% della massa), in mescolanza con altre latifoglie e pini mediterranei (pino d’Aleppo e marittimo), che costituiscono il 7% della composizione specifica ed il 20% della massa. Fra le latifoglie la specie più abbondante è l’orniello che, grazie alla sua rapidità di accrescimento, riesce a superare il denso strato del leccio e degli arbusti della macchia con individui filati a chioma molto ridotta, ma talora in grado di limitare con l’ombreggiamento gli arbusti. In generale si osserva la scarsa presenza di querce caducifoglie, esse sono rappresentate unicamente dalla roverella, che costituisce circa il 3% della composizione specifica ed il 2% del volume, ad indicare la presenza di individui di piccole dimensioni che solo raramente entrano a caratterizzare la struttura del bosco. Mediamente sono presenti da 600 a oltre 1000 individui ad ettaro, a cui corrisponde un area basametrica variabile fra 16 e 19 m2/ha ed un volume di 100-110 m3/ha. La distribuzione diametrica vede la prevalenza delle classi diametriche inferiori a 15 cm, mentre i soggetti con diametro maggiore sono poco meno di 10 individui ad ettaro, rappresentati soprattutto da conifere. La tipologia dei boschi a prevalenza di leccio della Liguria, come nella maggior parte delle altre Regioni italiane, è legata a differenze di gradiente idrico e termico, anche se il limitato sviluppo dell’entroterra ligure riduce molto i diversi termini di passaggio fra i due gradienti e, di conseguenza, i Tipi forestali; in funzione di questi parametri le leccete si distinguono in xerofile, spesso rupestri, e mesoxero- Grafico 1 - Ripartizione della composizione specifica per le Leccete e le Sugherete. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 43 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia 43 22/05/2008 10.16.57 LECCETE E SUGHERETE (LE) Grafico 2 - Ripartizione della composizione volumetrica per le Leccete e le Sugherete. file di versante o impluvi. Alle prime appartengono cenosi climaciche della fascia mesomediterranea, spesso su suoli superficiali, con una abbondate presenza di specie sempreverdi tipiche della macchia mediterranea come corbezzolo, pistacchio, scotano, mirto comune, ginestra di Spagna ed altre dell’associazione Viburno tiniQuercetum ilicis, la calicotone spinosa ed l’erica arborea sui substrati acidi. Fra le altre specie arboree, sono presenti pino marittimo e d’Aleppo, che costituiscono lo strato arboreo superiore, spesso di alcuni metri più alto rispetto al leccio; queste specie rappresentano sia le riserve di cedui, ma più frequentemente hanno invaso le radure lasciate libere dalla morte delle ceppaie di leccio. La diversa mescolanza fra le specie arboree ed arbustive nella lecceta xerofila dipende, oltre che dal tipo di substrato, anche dallo stadio evolutivo o di degradazione del bosco. La maggiore presenza di arbusti della macchia indica boschi molto giovani o degradati; in questi casi, infatti, la maggiore luminosità permette alle specie sempreverdi della macchia mediterranea di raggiungere in altezza il leccio. Da un punto di vista strutturale la maggior parte delle Leccete xerofile sono boschi senza gestione per condizionamenti stazionali, più localmente cedui matricinati. Nella Lecceta mesoxerofila la maggiore disponibilità idrica permette lo sviluppo di latifoglie come roverella, carpino nero, orniello e castagno, mentre assi più limitata è la partecipazione delle conifere; questo tipo, alquanto diversificato a seconda delle condizioni stazionali locali, si manifesterebbe potenzialmente come una fustaia di leccio mista a diverse specie caducifoglie anche se attualmente il pregresso sfruttamento ha eliminato o ridotto d’importanza alcune specie o ne ha favorito altre. Da un punto di vista strutturale si tratta di cedui irregolarmente matricinati, 44 MANUALEOKULTIMO.indd 44 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.16.58 LECCETE E SUGHERETE (LE) localmente con aspetto di ceduo composto. Le riserve sono costituite soprattutto da conifere e leccio, più raramente da roverella; carpino nero e castagno costituiscono la componente a ceduo. Destinazioni ed indirizzi d’intervento selvicolturale Destinazioni: le Leccete e le Sugherete sono habitat forestali d’interesse comunitario (cod. NATURA 9340 - Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia e 9330: Foreste di Quercus suber) il cui valore naturalistico è confermato non soltanto dalla elevata biodiversità, ma anche dalla loro relittualità; solo per i popolamenti a prevalenza di leccio in stazioni con pendenze moderate e discreta fertilità per la migliore disponibilità idrica (Lecceta mesoxerofila), è possibile anche evidenziare una destinazione produttivo – protettiva. La prevalente destinazione naturalistica, le difficili condizioni stazionali in cui molti popolamenti si trovano, nonché la lenta dinamica evolutiva, spesso rallentata dagli incendi, non evidenziano generalmente la necessità di interventi selvicolturali attivi. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, gli obiettivi gestionali risultano la conservazione e la valorizzazione della funzione naturalistica e paesaggistica, migliorando la stabilità e la funzionalità dei popolamenti, ovvero mantenendo determinati ecosistemi nelle fasi più mature, valorizzando la capacità di ospitare specie rare, minacciate o endenismi. Indirizzi d’intervento selvicolturali: l’elemento discriminante più significativo ai fini selvicolturali fra i Tipi forestali individuati all’interno delle Leccete, si pone fra le formazioni a sviluppo arboreo (cedui e fustaie) e quelle a sviluppo arbustivo, che possono essere più comunemente denominate “macchie a leccio”, spesso non soggette ad alcuna forma di gestione. Altra distinzione rilevante può essere evidenziata fra boschi di leccio con caratteri xerofili (Lecceta xerofila) e boschi con caratteri più mesofili (Lecceta mesoxerofila), soprattutto in merito alle diverse tendenze evolutive. Nel primo caso (Lecceta xerofila), tenuto conto della fragilità della cenosi e spesso dell’inaccessibilità delle stazioni, non sono da prevedere interventi gestionali attivi; solo nelle stazioni più accessibili e con maggiore fertilità si può valutare di volta in volta l’opportunità di realizzare interventi di miglioramento, talora connessi con la funzione di protezione diretta o per il mantenimento di fasce ecotonali. Anche per le Sugherete non sono da prevedere interventi gestionali, ma occorre un costante monitoraggio, valutando di volta in volta l’opportunità di realizzare azioni volte a ricreare le condizioni per la ridiffusione della specie in macchie a corbezzoli ed eriche o leccete. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 45 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia 45 22/05/2008 10.16.58 LECCETE E SUGHERETE (LE) Gli interventi attivi proposti per i popolamenti con maggiore fertilità (Lecceta mesoxerofila) sono di due tipi: 1. Conversione a fustaia. La conversione a fustaia ha lo scopo di accelerare la successione nelle aree più fertili e ricche di biomassa (altezza media ≥ 8 m) ed in grado di rispondere significativamente alla selezione dei polloni, migliorando le funzioni naturalistiche, protettive ed estetiche. Il taglio di avviamento, eseguito attraverso un diradamento libero dei polloni, ha il duplice obiettivo di reclutare i soggetti migliori (più stabili e con chiome equilibrate) liberandoli dai concorrenti diretti e favorendone l’affrancamento, nonché di conservare le matricine di più turni. Si tratta infatti di salvaguardare e valorizzare la componente di specie caducifoglie (roverella, orniello, carpino nero, sorbi e altre specie sporadiche) che tende ad essere aduggiata dal leccio; tale fenomeno si accentua in particolare nelle stazioni più aride, dove il leccio elimina progressivamente anche il piano arbustivo ed erbaceo. La conversione a fustaia comporta il progressivo arretramento degli arbusti mediterranei che, con la chiusura del soprassuolo arboreo, tendono ad essere relegati ai bordi: pertanto al fine di articolare maggiormente la struttura delle Leccete in un mosaico di fasi differenziate, si può ipotizzare di procedere a localizzate ceduazioni su piccole superfici, da eseguirsi lungo i sentieri o le vecchie aie carbonili. 2. Mantenimento del governo a ceduo. La possibilità di mantenimento del governo a ceduo deve essere inserita nell’ottica della gestione naturalistica di tali cenosi, con l’obiettivo di mantenere isole “ecotonali” in strutture che con il tempo tendono a divenire chiuse e monoplane. La ceduazione può essere un’opportunità gestionale nei popolamenti misti con carpino nero, con roverella e con castagno presenti su proprietà private e non incluse all’interno di Aree protette o della Rete Natura 2000, adottando il criterio della matricinatura a gruppi e provvedendo ad allungare i turni per favorire la rinnovazione del leccio. La ceduazione, se eseguita con opportuni criteri spazio-temporali, non comporta la degradazione del suolo, ma aumenta la biodiversità. La possibilità del mantenimento del governo a ceduo deve essere valutata in funzione della fertilità stazionale edella composizione specifica, come l’abbondanza di carpino nero o altre latifoglie tradizionalmente gestite come ceduo; all’interno delle Aree protette locali ceduazioni possono essere previste per mantenere elevato il livello di biodiversita, tipica delle fasce di bordo dei boschi. In tutti i casi la ceduazione non dovrà più essere praticata per le Leccete che hanno un’età superiore a 30-35 anni, in quanto oltre questi limiti il leccio perde buona parte della capacità pollonifera. Il numero di matricine da rilasciare e la loro distribuzione sulla superficie di taglio potrà variare in funzione della composizione specifica; in tutti i casi è necessario aumentare il loro numero, in particolare di specie eliofile (roverella, orniello ed arbusti) che hanno maggiori difficoltà a rinnovarsi in popolamenti chiusi. 46 MANUALEOKULTIMO.indd 46 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.16.58 LECCETE E SUGHERETE (LE) Interventi da evitare: da evitare il ripristino o mantenimento del governo a ceduo nel casi di popolamenti collassati e nei cedui con età superiore a 30-35 anni. Raccomandazioni per la biodiversità Tenendo presente che la tipologia d’intervento deve fare riferimento alla selvicoltura prossima alla natura, ovvero al rispetto delle dinamiche naturali e della diversità degli ambienti e dei popolamenti, occorre evitare ogni tipo di taglio su estese superfici, indicativamente di dimensioni superiori a 2000 m2. In tal caso, si consiglia di risparmiare da ogni intervento un certo numero di “isole”, per una superficie pari al 30-40% del totale di ogni lotto d’intervento. Questo accorgimento si ritiene particolarmente indicato per permettere alla piccola fauna, spesso estremamente sensibile anche a piccole modificazioni ambientali, di ricolonizzare velocemente l’area sottoposta a intervento non appena le condizioni ambientali ridivengono idonee alla loro vita. Tali aree potranno essere individuate soprattutto in zone rocciose o particolarmente umide. Fig. 7 - Le leccete xerofile (in alto a sinistra) risalgono sui versanti più aridi della riviera di Levante in mosaico con castagneti e pinete di pino marittimo (in primo piano la legaminosa arbustiva Calicotome spinosa, tipica degli stadi post-incendio). I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 47 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia 47 22/05/2008 10.16.58 LECCETE E SUGHERETE (LE) Chiavi di riconoscimento LECCETE E SUGHERETE (LE) L’individuazione dei Tipi forestali presenti in questa Categoria è articolata su due livelli. Il primo, fisionomico, permette di differenziare i popolamenti a prevalenza di leccio dalle sugherete. Il secondo interessa esclusivamente i boschi di leccio, differenziandoli funzione dei gradienti termico e idrico, correlati alla morfologia delle stazioni occupate. X Popolamenti a predominante leccio (Quercus ilex) X versanti caldi; popolamenti con leccio generalmente in purezza, caratterizzati dall’assenza di carpino nero e dalla presenza importante di specie termoxerofile, ivi compresi diversi arbusti della macchia mediterranea come mirto, filliree, lentisco o alaterno. LECCETA XEROFILA (LE10X) X popolamenti su substrati silicatici con maggior abbondanza di corbezzzolo, eventualmente con pino marittimo (Pinus pinaster), talora sughera (Quercus suber) ed alcune differenziali acidofile come Asplenium onopteris ed Erica spp., Ulex europaeus, Lavandula stoechas e Cistus salvifolius ai margini. st. dei substrati silicatici (LE11X) X versanti freschi, (bassi versanti o impluvi); popolamenti a prevalenza di leccio, con presenza di carpino nero e di specie differenziali mesoxerofile e mesofile come alloro, dondolino, edera, eccetera. LECCETA MESOXEROFILA (LE20X) X Popolamenti a predominante sughera (Quercus suber). QUERCETO DI SUGHERA (LE30X) 48 MANUALEOKULTIMO.indd 48 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.16.59 LECCETE E SUGHERETE (LE) LECCETA XEROFILA Popolamenti a predominanza di leccio, in genere senza gestione, talora cedui matricinati, situati nella fascia costiera su versanti caldi, anche rupestri; cenosi xerofile, da acidofile a calcifile. TIPO FORESTALE LE10X CORINE Biotopes 45.31 Classificazione fitosociologica NATURA 2000 9340 Diagramma Edafico all.: Quercion ilicis Br. Bl. 1936. ass.: Viburno tini - Quercetum ilicis (Br. Bl ex Mol. 1934) Rivas-Martinez 1975, su substrati silicatici Asplenio onopteris- Quercetum ilicis Rivas Martines 1974. Distribuzione Diffusa su tutto il territorio regionale, anche se con distribuzione frammentaria. Esposizione/Quota Morfologia e substrati Descrizione Fondovalle Terrazzi alluvionali antichi e recenti Ambienti costieri Pianori su versante Impluvi ed incisioni in ambiente montano Versanti montani Forme in roccia e forme di accumulo di materiali detritici Crinali montani Forme di raccordo tra versante e fondovalle e/o pianura Impluvi ed incisioni in ambiente collinare Versanti collinari Crinali collinari z Ambienti morfologici particolari Il Tipo è presente sui versanti dei rilievi costieri, spesso con rocciosità affiorante molto diffusa. I substrati prevalenti sono calcarei, i suoli molto superficiali, spesso assenti. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 49 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia - Esposizione prevalente: sud e ovest - Quote: 0-600 m. 49 22/05/2008 10.17.00 LECCETE E SUGHERETE (LE) Variabilità Codice Nome LE10A var. con pino d’Aleppo e/o pino marittimo LE11X st. dei substrati silicatici LE11A var. con sughera LE11B var. con pino marittimo Possibili confusioni Sono possibili confusioni con la Macchia alta a corbezzolo ed eriche o con quella termomediterranea costiera con presenza significativa di leccio, che si differenziano per la netta predominanza del leccio sulle specie arbustive; secondariamente è possibile la confusione con le forme più aride della Lecceta mesoxerofila, da cui si differenzia per l’assenza di specie mesofile. Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive Si tratta di popolamenti climacici della fascia mesomediterranea su suoli superficiali, che attualmente sono ancora poco maturi da un punto di vista floristico e silvigenetico e con strutture antropizzate (cedui e cedui invecchiati). Dalla degradazione di queste leccete si originano diversi popolamenti afferibili alla macchia mediterranea o alla gariga, più o meno arborati con pino d’Aleppo o pino marittimo. SPECIE PRESENTI, INDICATRICI E DIFFERENZIALI Strato arboreo Quercus ilex 3-5 Pinus halepensis +-3 Strato arbustivo Pistacia lentiscus Cotinus coggygria Myrtus communis Erica arborea Buxus sempervirens Rhamnus alaternus Pistacia terebinthus Phillyrea angustifolia Rosa sempervirens Spartium junceum Cytisus sessilifolius +-3 +-2 +-2 +-2 +-2 +-1 +-1 +-1 + + + Strato erbaceo Smilax aspera Lonicera implexa Asparagus acutifolius Rubia peregrina Carex humilis Osyris alba Clematis flammula Ampelodesmos mauritanicus Cistus monspeliensis Avenula bromoides Teucrium chamaedrys Helichrysum italicum Scabiosa columbaria Hedera helix Psoralea bituminosa Stachys recta Sanguisorba minor Dorycnium pentaphyllum Anthyllis vulneraria Seseli montanum Galium corrudifolium Dianthus sylvestris +-3 +-2 +-2 +-2 +-2 +-2 +-1 +-1 +-1 +-1 + + + + + + + + + + + + Differenziali del St. dei substrati silicatici (LE11X) Arbutus unedo +-4 Pinus pinaster +-3 Quercus suber +-2 Calicotome spinosa +-1 Asplenium onopteris + Ulex europaeus + Lavandula stoechas + Cytisus sessilifolius + 50 MANUALEOKULTIMO.indd 50 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.17.01 LECCETE E SUGHERETE (LE) LECCETA MESOXEROFILA Popolamenti a predominanza di leccio, sovente in mescolanza con caducifoglie come carpino nero, acero minore, orniello, roverella e pini mediterranei, presenti su versanti freschi della fascia costiera. Cedui semplici o matricinati. Cenosi mesoxerofile, da debolmente acidofile a calcifile. TIPO FORESTALE LE20X CORINE 45.32 Classificazione fitosociologica NATURA 2000 9340 Diagramma Edafico all.: Quercion ilicis Br. Bl. 1936. ass.: Orno-Quercetum ilicis Horvatic (1956) 1958. Distribuzione Presente in modo localizzato su tutto il territorio regionale ad esempio nelle basse valli del Savonese e Genovese, promontorio di Portofino, Riviera Spezzina, eccetera. Esposizione/Quota Morfologia e substrati Descrizione Fondovalle Terrazzi alluvionali antichi e recenti Ambienti costieri Pianori su versante Impluvi ed incisioni in ambiente montano Versanti montani Forme in roccia e forme di accumulo di materiali detritici Crinali montani Forme di raccordo tra versante e fondovalle e/o pianura Impluvi ed incisioni in ambiente collinare Versanti collinari Crinali collinari Ambienti morfologici particolari z z Il Tipo è presente su medi e bassi versanti dei rilievi costieri. I substrati prevalenti sono calcarei. con suoli da superficiali a mediamente profondi, più o meno evoluti, sempre con scheletro abbondante. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 51 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia - Esposizione prevalente: nord e intermedie - Quote: 0-400 m. 51 22/05/2008 10.17.02 LECCETE E SUGHERETE (LE) Variabilità Codice LE20A LE20B LE20C Nome var. con carpino nero var. con castagno var. con roverella Possibili confusioni Il Tipo può essere confuso con alcune forme più evolute della Lecceta xerofila, da cui si differenzia per la presenza del carpino nero e altre specie mesoxerofile, oltre per il diverso ambito morfologico di diffusione. 52 MANUALEOKULTIMO.indd 52 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia SPECIE PRESENTI, INDICATRICI E DIFFERENZIALI Strato arboreo Quercus ilex Quercus pubescens Ostrya carpinifolia Castanea sativa Pinus pinaster Fraxinus ornus Quercus crenata 3-5 +-3 +-3 +-2 +-1 +-1 + Strato arbustivo Cytisus sessilifolius Erica arborea Coronilla emerus Rosa sempervirens Ligustrum vulgare Crataegus monogyna Prunus spinosa Cytisus villosus +-3 +-3 +-2 +-1 +-1 + + + Strato erbaceo Sesleria autumnalis Hedera helix Brachypodium pinnatum Festuca ovina Smilax aspera Ruscus aculeatus Clematis vitalba Geranium robertianum Teucrium scorodonia Rubus hirtus Peucedanum cervaria Rubia peregrina Asplenium onopteris Rubus ulmifolius Stachys officinalis Ranunculus bulbosus Hieracium sylvaticum Anemone trifolia Pteridium aquilinum Luzula forsteri Asplenium trichomanes Vincetoxicum hirundinaria Teucrium chamaedrys Ceterach officinarum Osyris alba +-3 +-3 +-2 +-2 +-2 +-2 +-1 +-1 +-1 +-1 +-1 +-1 +-1 + + + + + + + + + + + + I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.17.03 LECCETE E SUGHERETE (LE) INDIRIZZI GESTIONALI Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive Si tratta dei popolamenti stabili, tipici della fascia mesomediterranea su suoli profondi con un bilancio idrico più favorevole rispetto al tipo xerofilo. Attualmente la maggiore parte delle Leccete mesoxerofile sono ancora poco mature da un punto di vista silvigenetico e con strutture tipiche di soprassuoli antropizzati. Con l’invecchiamento e l’avviamento a fustaia si dovrebbe avere un aumento della mescolanza specifica, nella fattispecie un arricchimento in caducifoglie e una diversificazione strutturale. Indirizzi di intervento In funzione della fertilità e della composizione specifica si può scegliere fra due opportunità gestionali: il mantenimento del governo a ceduo o la conversione a fustaia. La prima soluzione è idonea per tutti i cedui o fustaie sopra ceduo a regime (età inferiore a 35 anni) ricchi di carpino nero (var. con carpino nero) e castagno (var. con castagno), soprattutto se di proprietà privata. In generale è opportuno un allungamento dei turni consuetudinari, con il contemporaneo rilascio di un congruo numero di riserve, adottando preferibilmente una matricinatura per gruppi. Le riserve andranno scelte preferibilmente fra le querce e le latifoglie sporadiche. La seconda soluzione invece, è l’obiettivo gestionale prevalente a breve e medio termine per i cedui invecchiati, ovvero per i popolamenti presenti all’interno di Aree protette o di proprietà pubblica. Nella maggior parte dei casi questo obiettivo può essere raggiunto attraverso interventi attivi, lasciando agire l’evoluzione naturale solo nelle aree di più difficile accesso. Operativamente è preferibile utilizzare la tecnica del diradamento libero dei polloni, prelevando non oltre il 30-35% della massa presente. Al fine di salvaguardare la biodiversità ed evitare la scomparsa delle specie eliofile, è opportuno risparmiare dalla conversione un certo numero di “isole”, da mantenere a ceduo, eventualmente sfruttando aperture già presenti: radure, sentieri, piste d’esbosco, ecc... ciò al fine di mantenere alcune specie tipiche della macchia mediterranea. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 53 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia 53 22/05/2008 10.17.04 LECCETE E SUGHERETE (LE) Fig. 8 - I popolamenti invecchiati di leccio presentano un elevato interesse paesaggistico. 54 MANUALEOKULTIMO.indd 54 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.17.05 LECCETE E SUGHERETE (LE) QUERCETO DI SUGHERA Popolamenti con predominanza di quercia da sughero (Quercus suber) presenti nella fascia costiera su substrati silicatici o ofiolitici, in genere ad alto fusto per la pregressa raccolta del sughero; cenosi da xerofile a mesoxerofile, da mesoneutrofile ad acidofile. TIPO FORESTALE LE30X CORINE 45.21 Classificazione fitosociologica NATURA 2000 9330 Diagramma Edafico all.: Quercion suberis Loisel 1971. ass.: Simethido planifoliae – Quercetum suberis Selvi 1997 p.p. Distribuzione Presente in modo molto localizzato fra Deiva Marina e le Cinque Terre e nel savonese (entroterra di Albenga, Ciazze secche). Morfologia e substrati Esposizione/Quota Descrizione Fondovalle Terrazzi alluvionali antichi e recenti Ambienti costieri Pianori su versante Impluvi ed incisioni in ambiente montano Versanti montani Forme in roccia e forme di accumulo di materiali detritici Crinali montani Forme di raccordo tra versante e fondovalle e/o pianura Impluvi ed incisioni in ambiente collinare Versanti collinari Crinali collinari Ambienti morfologici particolari z Il Tipo è presente su terrazzamenti artificiali. I substrati prevalenti sono silicei e ofiolitici, i suoli sono superficiali, poco evoluti, con scarsa materia organica. I tipi forestali della Liguria MANUALEOKULTIMO.indd 55 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia - Esposizione prevalente: sud e ovest. - Quote: 0-200 m. 55 22/05/2008 10.17.07 LECCETE E SUGHERETE (LE) Variabilità Non sono presenti sottotipi e varianti. Possibili confusioni Il Tipo può essere confuso con la variante con sughera della lecceta xerofila sottotipo dei substrati silicatici, con cui è spesso in contatto e da cui si distingue per la prevalenza di quercia da sughero sul leccio. Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive Le strutture pure ad alto fusto si stanno gradualmente arricchendo in elementi della macchia mediterranea e leccio. Fasi di degradazione della sughereta sono solitamente macchie a corbezzolo ed eriche e, nel caso di gravi e ricorrenti incendi, gli arbusteti a Calicotome spinosa più o meno arborati da pino marittimo. 56 MANUALEOKULTIMO.indd 56 Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromiaNero quadricromia SPECIE PRESENTI, INDICATRICI E DIFFERENZIALI Strato arboreo QUERCUS SUBER Quercus ilex Pinus pinaster Fraxinus ornus 3-5 +-2 +-1 + Strato arbustivo Erica arborea Arbutus unedo Calicotome spinosa Myrtus communis Rosa sempervirens +-4 +-2 +-2 +-1 + Strato erbaceo Rubia peregrina Smilax aspera Brachypodium rupestre Allium triquetrum Lonicera implexa Asplenium onopteris Ruscus aculeatus Asparagus acutifolius Lavandula stoechas Cistus salvifolius +-2 +-2 +-1 +-1 + + + + + + I tipi forestali della Liguria 22/05/2008 10.17.09