Risposta Poletti TELELOMBARDIA
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Risposta Poletti TELELOMBARDIA
Dott. Roberto POLETTI c/o Redazione del Telegiornale TELELOMBARDIA Via Colico, 21 20158 - MILANO Prot. 1084 Pos. I/6 OGGETTO: Richiesta informazioni.Dottor Poletti, ho avuto modo di ascoltare quanto da Lei proferito nel corso della rubrica “Le porcherie della settimana” del 30/09/2015 in merito allo scellerato progetto dell’attuale Governo di accorpare il Corpo Forestale dello Stato con l’Arma dei Carabinieri. Dal titolo della rubrica mi sarei aspettato che volesse approfondire e smascherare l’inutilità di questo “progetto pubblicitario” del Presidente del Consiglio, invece mi sono trovato dinanzi a sproloqui di certo non degni di chi la ascoltava in quel momento. Ricorda le Sue parole? “…e’ pronto un Decreto per i 7000 forestali, avete capito chi sono i forestali sono quelli che soprattutto al sud son stati assunti per clientelismo, non fanno niente dalla mattina alla sera, mangiano, bevono, trombano e dormono in orario di lavoro, questi sono i forestali…ucciderli non puoi ucciderli, son lì grassi inutili e tutto quanto che non fanno niente, non c’è lavoro…7000 forestali saranno destinati a… cioè gente che non ha mai lavorato dalla mattina alla sera…lavorerà uno su mille dei forestali… gente che non ha mai lavorato senza alcuna esperienza sanno tutto di vini e ristoranti e trombate ma il resto non lo sanno, non sanno spegnere neanche un fuoco, vanno a fare i Carabinieri.” L’ignoranza nel merito del tema che si è apprestato ad affrontare non le ha permesso di comprendere come si stesse facendo riferimento al personale del Corpo Forestale dello Stato, Forza di Polizia nata nel 1822 e specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema, che concorre nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, Segreteria Nazionale – Via G. Carducci, 5 – www.sindacatonazionaleforestale.it ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane. (Art. 1 L. nr. 36/2004) Probabilmente, avrà confuso il personale del Corpo Forestale dello Stato con gli operai forestali delle Regioni che, al di là del termine “forestale”, nulla hanno a che vedere con il C.F.S. Ma ciò non la esime, proprio in virtù del dovere deontologico che “dovrebbe” avere di approfondire le notizie prima di aprire la bocca, dal fare pubblica ammenda per il fango che ha gratuitamente gettato sulla testa di chi quotidianamente opera al servizio dei cittadini e del Paese. Vorrei che acuisse il Suo interesse verso questo tema, conoscendo da più vicino compiti e funzioni del Corpo, magari venendomi a trovare nel Comando Stazione ove presto servizio (essere alla direzione di un Sindacato, non mi impedisce di essere Comandante di Stazione né mi garantisce alcun benefit economico) così magari vedrà di persona come “non facciamo niente, non lavoriamo, ecc ecc”! Capirebbe, anche attraverso le storie dei colleghi che non ci sono più perché Caduti con ONORE in servizio, quanta rabbia hanno provocato le Sue infami parole e quanto ribrezzo ha suscitato in chiunque ha ascoltato le Sue maleodoranti invettive. Leggendo la sua biografia, apprendo che in passato ha anche ricoperto la responsabilità di un seggio alla Camera dei Deputati: ma in quegli anni, almeno in quegli anni, non ha avuto modo di conoscere neanche quante Forze di Polizia esistano in Italia ed il loro nome? Ma non mi meraviglio, da tempo ho imparato che chi sa fa, chi non sa insegna. Ferme restando le iniziative di carattere giudiziario a difesa dei colleghi, rimango in attesa che faccia pubblica ammenda, nel rispetto del mio Servizio e della Sua professione. Con profonda disistima. Roma, lì 5 ottobre 2015 Segreteria Nazionale – Via G. Carducci, 5 – www.sindacatonazionaleforestale.it