BARCELLONA - CHELSEA 1 – 1
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BARCELLONA - CHELSEA 1 – 1
1 REPORT N.29 MARZO 2006 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: ROBERTO BONACINI SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 STUDIOS BARCELLONA - CHELSEA 1 – 1 A cura di Massimo Lucchesi BARCELLONA 1 OTTAVI DI FINALE – UCL 05/06 CHELSEA V.VALDES CHELSEA CHELSEA MODULO: MODULO:4-4-1-1 4-4-1-1 ALL.MOURINHO ALL.MOURINHO 1 CECH 20 FERREIRA 6 CARVALHO 23 OLEGUER 5 MARQUEZ 4 PUYOL 26 TERRY 12 GIO 13 GALLAS 20 DECO 10 J.COLE 4 MAKELELE 8 LAMPARD 11 DUFF 16 ROBBEN 15 DROGBA 23 CUDICINI 7 MANICHE 22 GUDJHONSEN 14 GEREMI 24 WRIGT-PHILIPS 29 HUTH 9 CRESPO 15 MOTTA 30 MESSI 10 6 ETO’O 2 BELLETTI 8 GIULY 16 SYLVINHO 24 V.BOMMEL 17 INIESTA 7 LARSSON 30 4 8 20 11 3 10 15 16 12 JORQUERA 13 10 RONALDINHO 25 26 9 20 EDMILSON 3 9 1 4 BARCELLONA BARCELLONA MODULO: MODULO:4-3-3 4-3-3 ALL.RJIKAARD ALL.RJIKAARD 15 23 5 1 STADIO: CAMP NOU - BARCELLONA ARBITRO: MERK (GER) MARCATORI: Ronaldinho 33 st, Lampard 47st. SOSTITUZIONI: Larrson x Messi (25’ pt) – Crespo x Drogba (13’ st) – Gudjhonsen x Duff (13’ st) – Huth x J.Cole (38’ st) – PRESENTAZIONE Dopo la vittoria ottenuta allo Stamford Bridge di Londra nel match di andata, al Barcellona basta un pari (ma anche la sconfitta per 0-1 andrebbe bene) per superare il Chelsea, qualificarsi ai quarti di finale e prendersi la rivincita sui blues dopo l’eliminazione patita la scorsa stagione. All’opposto la squadra di Mourinho deve tirar fuori dal cilindro una prestazione sopra le righe per superare i blaugrana con due goal di scarto (o vincendo con un goal di scarto ma segnando almeno tre reti) e continuare il cammino nel massimo torneo continentale. MODULI E FORMAZIONI Mentre il Barcellona presenta lo stesso modulo e si schiera con gli stessi uomini che hanno ottenuto il successo nel match di andata, Mourinho che deve rinunciare a Del Horno squalificato, schiera Gallas sull’out di sinistra, preferisce Duff a Gudjohnsen e Drogba a Crespo. I blues si contrappongono ai rivali con un inedito 4-4-1-1. Davanti a Cech il reparto arretrato è composto da Ferriera-Carvalho-Terry-Gallas. Il folto reparto di centrocampo presenta Joe Cole e Duff sugli esterni con Lampard e Makelele centrali. Robben funge da attaccante di raccordo e supporta Drogba. Sull’altro fronte Rijkaard schiera la formazione tipo: Victor Valdes in porta; Oleguer, Marquez, Puyol, Van Bronkhorst in difesa; Edmilson, Deco e Motta a centrocampo; Messi, Eto’o e Ronaldinho in attacco. LA TATTICA Il Chelsea, pur avendo l’obiettivo di ribaltare il risultato, inizia la partita in maniera attendistica. I blues di Mourinho appaiono molto impegnati a non concedere spazi agli azulgrana serrando le distanze tra i reparti ed usufruendo della partecipazione di Robben alla fase di non possesso. L’idea di Mourinho è quella di contenere il Barcellona nella prima frazione per giocarsi la partita nel secondo tempo quando più che la tecnica conterà la resistenza alla fatica e la capacità di gestire il match da un punto di vista mentale. Mourinho spera infatti di riuscire a perforare le retroguardia blaugrana nelle seconda parte di gara per riuscire a spostare a proprio favore l’equilibrio psicologico di questo ottavo di finale che si gioca nell’arco dei 180’. Un risultato di vantaggio ma anche un pareggio con goal permetterebbe al Chelsea di alimentare le possibilità di rimonta ed avrebbe sicuri effetti sugli equilibri tattici e mentali del Barcellona, squadra più portata ad attaccare (difendendosi) che non a difendersi (per attaccare). Mourinho inizialmente schiera i suoi con il 4-41-1 allo scopo di togliere spazi alla manovra del Barcellona (fig.1). www.allenatore.net 1 6 20 10 26 9 13 8 10 3 4 16 20 23 15 12 15 5 4 1 Fig.1 2 30 11 I londinesi pressano gli avversari all’interno della propria metà campo stando attenti a non concedere spazio tra le linee a Ronaldinho, Messi e Deco e la profondità ad Eto’o. Con Robben che ripiega su Edmilson, Lampard e Makelele possono giocare in parità numerica nei confronti di Motta e Deco e coprire adeguatamente le zone interne dove il Barcellona tenta di smarcare Messi e Ronaldinho. Sulle fasce Joe Cole e Duff sono pronti ad aiutare Ferreira Pinto e Gallas raddoppiando Ronaldinho e Messi quando questi ricevono in zona laterale. Al centro della difesa Carvalho e Terry, che sono in superiorità numerica al cospetto di Eto’o, sono pronti ad accorciare in avanti per “stoppare” gli inserimenti delle mezzepunte catalane. Sull’altro fronte Rijkaard ha schierato un Barcellona d’attacco, pronto a fare la partita ed a mettere sotto gli inglesi anche e soprattutto sul terreno di casa. E’ il Barcellona a prendere le redini del gioco sin dalle battute iniziali deliziando il proprio pubblico con una manovra fluida e ben congegnata esaltata dai colpi di tacco di Ronaldinho che di tanto in tanto infiammano i sostenitori catalani. Malgrado il buon approccio il Barcellona fatica a superare l’opposizione del reparto difensivo ospite ed a creare palle goal con una certa continuità. Il Chelsea è bravo a chiudere i varchi ed a raddoppiare sugli avversari di maggior classe e pericolosità. Per contro i londinesi faticano a sviluppare contropiedi manovrati e non riescono ad impensierire gli avversari attaccando a pieno organico se non quando usufruiscono di calci piazzati nella metà campo avversaria. Chiuso il primo tempo sullo 0 – 0 Mourinho nel secondo tempo prova a giocarsi la partita. Il Chelsea si fa più intraprendente alla ricerca di qual goal che potrebbe stravolgere gli equilibri tattici della gara. Gallas e soprattutto Ferreira Pinto a destra accompagnano l‘azione offensiva dei blues con più costanza mentre Lampard alza di una decina di metri il proprio raggio di azione www.allenatore.net e si fa più solerte negli inserimenti con e senza palla. Mourinho cerca di corroborare lo spirito offensivo dei suoi inserendo Gudjohnsen e Crespo per Duff e Drogba. I due neo entrati si piazzano al centro dell’attacco con Robben che viene dirottato sull’out di sinistra. Rijkaard per contro inverte le posizioni di Eto’o e Ronaldinho spostando il camerunese sulla fascia per sfruttarne la velocità nelle ripartenze. Il Chelsea malgrado un atteggiamento più offensivo non riesce a mettere sotto pressione la retroguardia blaugrana che si difende con ordine e concede solo alcune occasioni a Crespo. Gli uomini di Mourinho non riescono né a prevalere nei duelli né a crearsi i presupposti della rifinitura tramite un gioco collettivo efficace. Ed a 12’ dal termine è Ronaldinho a portare in vantaggio i suoi grazie ad una travolgente azione personale che lo porta a tu per tu con Cech. La perla del fuoriclasse brasiliano non spenge però gli inglesi che si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca di quel goal che riaprirebbe il match. Mourinho inserisce Huth per Cole al 38’ per sfruttare le doti aeree del giocatore tedesco e disporre di una torre al centro dell’attacco sui cui far confluire lunghi traversoni che hanno l’effetto di costringere la retroguardia avversaria ad abbassarsi ulteriormente. Ed in uno di questi attacchi portati per mezzo di lunghi cross al centro dell’area avversaria il Chelsea guadagna un rigore (magnanimamente concesso dall’arbitro Merk per un dubbio atterramento di Terry da parte di Van Bronkhorst) che Lampard trasforma di giustezza. Siamo però al 92’ ad il Chelsea non ha più tempo per sfruttare quella situazione psicologica che Mourinho avrebbe voluto si verificasse almeno 10’ prima. L’arbitro decreta il termine dello ostilità ed il Barcellona può festeggiare il meritato passaggio del turno insieme ai suoi tifosi, prendendosi la rivincita sulla squadra che l’aveva estromessa dalla passata edizione della Champions League. 3 LA PAGELLA DELLE SQUADRE BARCELLONA CHELSEA Il controllo del gioco da parte del Barcellona è molto buono. La squadra ha tecnica e personalità per muovere la palla con disinvoltura da una parte all’altra del campo. L’atteggiamento prudente del Chelsea limita però gli spazi a disposizione di Ronaldinho e C. e ciò complica l’efficacia della fase di rifinitura del gioco blaugrana. Per questi motivi la manovra dei padroni di casa si dimostra non sufficientemente ficcante. L’infortunio di Messi al 25’ della prima frazione toglie a Rijkaard un giocatore estremamente importante nel proprio scacchiere tattico e ciò è senza dubbio un’attenuante da tenere in considerazione. L’atteggiamento guardingo penalizza la manovra offensiva degli ospiti che sviluppano il gioco prevalentemente in verticale attaccando con pochi giocatori. Meglio il Chelsea nella ripresa quando il risultato imponeva alla squadra di Mourinho di prendere maggiori iniziative. I blues sono stati capaci di alzare il baricentro e ad accorciare le distanze tra i reparti favorendo lo sviluppo di una manovra a coinvolgimento totale. Il Chelsea, non avendo a disposizione giocatori in grado di vincere il duello con l’avversario diretto ha palesato limiti in fase di rifinitura ed una fase di rifinitura non perfettamente organizzata. FASE DIFENSIVA Il Barcellona è squadra molto abile nel portare il pressing. I giocatori sanno ben interpretare la fase di transizione positiva e ciò conferisce un equilibrio invidiabile alla squadra. Il Barcellona è comunque una squadra che possiede un reparto arretrato ricco di qualità individuale ed organizzazione collettiva. Modulo ed atteggiamento scelto da Mourinho hanno limitato in maniera sostanziale la pericolosità dei padroni di casa. Per contro, il baricentro piuttosto basso non ha consentito al Chelsea di ripartire con efficacia una volta recuperata la sfera. PALLE INATTIVE Non resta che ripetere concetti già espressi. Il Barcellona sopperisce ad una organizzazione “normale” con la qualità balistica dei singoli, mentre il Chelsea possiede una mentalità più radicata e ciò consentealla squadra di Mourinho di farsi preferire. FASE OFFENSIVA SE VUOI DIRE LA TUA PARTECIPA AL FORUM DI DISCUSSIONE SULLA PARTITA www.allenatore.net 4