Li pose in un giardino

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Li pose in un giardino
Suore Orsoline scm
CONVEGNO GRUPPI AMOR
Idillio primaverile
Pellizza da Volpedo
Li pose in un giardino
Insieme laici e religiose
verso nuove fioriture
Breganze - 5 maggio 2012
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Introduzione
Sr. Maria Grazia Piazza ………………………………… p. 3
Tu visiti la terra
Momento interattivo …....…………………………..…… p. 5
La terra germoglia
Relazione di sr. Giancarla Barbon …………….…………. p. 9
E fiorisce il giardino
Testimonianza del Gruppo
di Condivisione del Carisma …………………………….. p. 17
Dentro il giardino ……………………………...… p. 23
INTRODUZIONE
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INDICE
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Il Convegno dei Gruppi
Amiche Orsoline del 2012
si colloca al compimento del 30° anno di cammino; un appuntamento
tradizionale che quest’anno si inserisce in un
percorso di formazione
condivisa tra laici e religiose che è stato sottolineato in modo particolare con un
obiettivo del XII Capitolo Generale della Congregazione
Suore Orsoline scm: “formarci insieme, laici e religiose, per
condividere il carisma e svegliare il femminile evangelico, in
ottica di reciprocità, dentro culture in trasformazione”.
E’ un obiettivo che le rappresentanti dei Gruppi Am.Or. hanno formulato con i rappresentanti degli altri gruppi al Capitolo e con le Suore Orsoline e che a partire dal 2010 ci vede
impegnati a realizzare occasioni di formazione condivise.
Il Convegno di quest’anno lo è stato in maniera particolare
in quanto è stato preparato e realizzato insieme al gruppo di
condivisione del carisma, per una reciproca conoscenza.
Il Convegno ha avuto sede presso la sala “La Barchessa” di
Villa Savardo, inserita in un bellissimo parco secolare. Non
poteva esserci collocazione e metafora migliore per affrontare il tema scelto: LI POSE IN UN GIARDINO. INSIEME LAICI E RELIGIOSE VERSO NUOVE FIORITURE.
L’animazione e la proposta di riflessione è stata affidata a sr.
Giancarla Barbon consigliera generale dell’Istituto Suore
Maestre di Santa Dorotea di Venezia. Nella sua Congregazione, nata a partire da un’associazione laicale, lei riveste il
ruolo di punto di riferimento per i Cooperatori dell’Opera di
Santa Dorotea, un’aggregazione di fedeli laici, nata ed operante nell’Istituto. E’ una suora molto attiva e conosciuta in
ambito nazionale, sia come coordinatrice del Comitato di
Redazione della “Rivista Evangelizzare”, sia come animatrice
e promotrice della scuola nazionale per formatori all’evan3
gelizzazione e alla catechesi.
Assieme a Rinaldo Paganelli, è autrice di molti testi per la catechesi-evangelizzazione, specie degli adulti. Alcuni di questi
hanno accompagnato dei recenti itinerari Amor, come “Si
seppe che Gesù era in casa” e l’ultimo “Sono con voi tutti i
giorni”, che è stato tradotto per l’itinerario Amor con il titolo
“Ricchezza e fecondità del quotidiano”.
Questo piccolo sussidio, che raccoglie quanto emerso dal
Convegno, non riesce ad esprimere, se non in minima parte,
la ricchezza di immagini, di colori, di suoni, di esperienze condivise insieme, ma vuole comunque contribuire a valorizzare
la ricchezza costruita attraverso la collaborazione di tutte/i.
Grazie per ogni seme lasciato cadere nel terreno della condivisione, grazie per ogni piccolo o grande fiore coltivato e
messo a disposizione per rendere bellissimo il giardino in cui il
Signore ci ha posto a dimorare insieme.
l grande girotondo della vita
suscitato dal soffio di Dio.
Siamo membra vive di un corpo vivo.
Siamo voci di un unico coro.
Grazie Signore Gesù perché ci doni di stare
all’ombra del grande Albero della Vita
che congiunge cielo e terra in una prospettiva pasquale.
Sr. Maria Grazia Piazza
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Tu visiti la terra
Siadonuolaici
re,
fa-
mo
ne e
mini,
e suo-
Mointerattivo
mento
Il Seminatore uscì a seminare…
Pur essendo UNO …
è composto di molte membra,
pur essendo molte,
sono un corpo solo
miglie e comunità, sposi e consacrati,
piante di uno stesso giardino,
ognuno ha i suoi colori, il suo profumo.
Le nostre caratteristiche vengono
potenziate dallo Spirito Santo.
Siamo anche noi presi dentro i
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Ognuna
ha
comunicato i
semi
di bene
che
ha visto, sperimentato e coltivato nel corso dell’anno
Salmo 65
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A te si deve lode, o Dio, in Sion;
a te si sciolga il voto
in Gerusalemme.
A te, che ascolti la preghiera,
viene ogni mortale.
Pesano su di noi le nostre colpe,
ma tu perdoni i nostri peccati.
Chi fosse interessata/o ad unirsi al gruppo per camminare insieme e
costruire una fraternità secondo lo spirito e il carisma di Madre
Giovanna Meneghini può rivolgersi ad una suora orsolina di sua
conoscenza.
Beato chi hai scelto e chiamato vicino,
abiterà nei tuoi atri.
Ci sazieremo
dei beni della tua casa,
della santità del tuo tempio.
Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi,
o Dio, nostra salvezza,
speranza dei confini della terra
e dei mari lontani.
Tu rendi saldi i monti
con la tua forza,
cinto di potenza.
Tu fai tacere
il fragore del mare,
il fragore dei suoi flutti,
tu plachi il tumulto dei popoli.
Gli abitanti
degli estremi confini
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra,
le soglie dell'oriente e dell'occidente.
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Dentro il giardino
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legge:
Stiamo camminando insieme
ad alcune suore orsoline per
conoscere Madre Giovanna e il suo messaggio,
per guardare, come lei, a Gesù incarnato e servo del
progetto del Padre,
 per vivere il dono generoso di noi
Suore Orsoline scm
e laici insieme
stessi e la passione per il Regno in
umiltà e mitezza, con semplicità e
gioia, “per la salvezza e la santificazione della donna.”


Il gruppo s’incontra una volta al mese.
Partecipa ad alcune feste della Congregazione delle Suore Orsoline.
In tempi e luoghi diversi collabora con
loro in alcune attività.
Altri gruppi di condivisione del carisma sono presenti in
Brasile dove costituiscono la Fraternidade Leiga Ursulina
a Belo Horizonte (MG)
a Cachoeiro de Itapemirim (ES)
a Volta Redonda (RJ)
I LAICI NELLA CHIESA
Tu visiti la terra
e la disseti:
la ricolmi
delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio
è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento
per gli uomini.
Così prepari la terra:
Ne irrighi i solchi,
ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono
di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano
di grano;
tutto canta e grida di gioia.
I discepoli di Cristo, uomini e donne che vivono nel mondo, partecipano, per il Battesimo e per la Cresima, alla missione regale,
sacerdotale e profetica del nostro Signore Gesù Cristo.
Essi hanno come Vocazione diffondere la presenza di Cristo nel
cuore dell’umanità, affinché il messaggio divino della salvezza sia
conosciuto e accolto da tutti gli uomini.
(Decreto Apostolicam Actuositatem sull’apostolato dei laici, n°3)
Alcuni tra loro, mossi dallo Spirito Santo, vivono secondo lo
spirito e il carisma di Madre Giovanna
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





La giornata… Con il Cuor di Gesù e di Maria
Le feste… Con Maria la Madre
Stile di vita… M. Giovanna e i santi
Vita economica… con San Giuseppe
Rivitalizzarci… Davanti l’Eucarestia
I sogni… Angela e Giovanna in Dio
Stefania e Luca hanno rappresentato il Gruppo al XII Capitolo
a luglio 2010 dove è stato formulato il seguente obiettivo:
Formarci insieme,
laici e religiose,
per condividere il carisma
e svegliare il femminile evangelico,
in ottica di reciprocità,
dentro culture in trasformazione
In quella occasione c’è stato anche l’incontro con alcune laiche
del Brasile.
Percorso 2010-11“Formarci insieme”

Dalla Regola delle sorelle ad uno stile di vita per i
laici

Condividiamo lo stesso Battesimo

Al centro Lui, l’altro e te per “essere”

Un Dio che serve

Le sette parole di Gesù in Croce… Kenosis

Bolzano Vicentino: al Fonte battesimale
di M. Giovanna
Percorso 2011-12

Fare rete tra noi,

con il gruppo del Brasile

e aprirsi agli altri
Ed ora?
Fanno crescere la piccola pianta, il piccolo gruppo secondo la volontà del Signore.
Per meglio farsi conoscere è stato anche preparato e distribuito un
depliant dove oltre al carisma e alla missione del gruppo si
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Unica è la luce, Dio Trinità, ma tanti sono i colori che vi nascono
se un raggio viene scomposto.
Unico è il Battesimo che accomuna, unico il Vangelo e i suoi valori…
Laici e religiose si stanno incontrando un po’ più da vicino, cominciano a condividere, a camminare insieme… a vivere la vita di ogni
giorno alla Luce di Cristo che “non è venuto per essere servito, ma
per servire e dare la vita in riscatto per molti”.
Vivere la reciprocità nel rispetto della propria e altrui identità è curare con pazienza il proprio stile di vita quotidiano. E’ vedere il colore brillante del “fiore” che si ha vicino, ma non per invidiarlo, per
competere, ma per gioire, in quanto la sua bellezza rende più bello
anche te, nella certezza che anche tu metterai in luce il suo colore
mostrando il tuo.
Il gruppo di condivisione del carisma sta percorrendo “strada”, sapendo che esistono tanti tipi di strada. Questo per il momento è un
piccolo sentiero nel quale cerca di costruire rete - “famiglia” sullo
stile di Madre Giovanna nel modello del Regno di Dio.
Che cosa fa? Forse niente o forse tanto, ma percepisce che la vita
non sta solo passando, si sta arricchendo dell’altro, di Dio, di desideri, di nuovi orizzonti, di uno stile di umiltà e fierezza, di servizio
e non di servilismo, di accoglienza e non di sostituzione.
PERCORSO VISSUTO
Insieme laici e religiose verso Lui
La terra germoglia
Reladi sr.
carla Barbon
zione
Gian-
Suore Maestre di S. Dorotea di Venezia
Introduzione
Percorso 2008/09

Far memoria

Abbracciare il mondo

Testimoni di luce

Tessere la vita con Maria

L’uomo… la gloria di Dio

Al Maglio
Il mio intervento nasce dalla mia esperienza di religiosa, appartenente ad una congregazione che è nata dopo un’associazione laicale e che fa dell’interazione con i laici il suo modo di
presenza nella chiesa.
Nasce dalla mia passione per la formazione di persone che desiderano essere nella comunità umana e credente semi di novità e di speranza. Nasce dall’accostamento continuo a molte
realtà ecclesiali vive, perché segnate da una positiva interazione tra forze e per questo capace di fecondità.
Parto da ciò che sono, dal mio terreno e giardino per raccontarvi ciò che può ancora germogliare oggi.
Gallio - “Quando varcai la soglia…” (2009)
Al colle dei “Meneghini” ad Enego
1. Siamo posti in un giardino
Percorso 2009/10 “Spiritualità di M. Giovanna e la mia…”
La realtà che ogni persona vive è dono, possibilità; l’immagine
A Gallio - Per “camminare” insieme nella reciprocità (2008)
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biblica del giardino evoca in noi molte esperienze di vita, ci parla
del nostro modo di stare al mondo, della cura di Dio per noi, ci
dice il nostro compito sulla terra.
In un giardino tutto è iniziato, in un giardino la vita ha vinto la
morte, un giardino ci attende e un giardino siamo invitati a coltivare in questo tempo.
C’è un terreno, c’è una storia dentro cui possiamo fiorire. Dentro
questa grande vicenda possiamo porre la nostra storia personale e
familiare. La storia che ci appartiene è fatta di piccoli gesti, di
intrecci, di azioni pazienti che fanno sì che ogni terreno possa diventare terra da giardino. E’ una storia pronta a ricevere i semi, le
piante, disposta a raccogliere per far germogliare, per far fecondare.
Proprio perché consapevoli di questa nostra originaria vocazione
oggi noi continuiamo a preparare terreno e terreni, a creare e cercare tutte le condizioni che possono farci stare nel giardino.
La scrittura dice a noi che siamo il Giardino di Dio, la Vigna del
Diletto piantata con cura, amata e dissodata, protetta e difesa. Siamo impastati di polvere e grandezza, siamo però dentro un disegno di grande cura e attenzione da parte di Dio che ci sceglie, e si
china sulla nostra terra perché possa prepararsi a fiorire.
Gesù ci dice di lasciarci cadere nella terra come ha fatto Lui perché solo così accogliamo la grandezza del nostro compito sulla
terra: germogliare, fiorire, portare frutto come Lui.
Per questo abbiamo cura del nostro terreno e lasciamo che il Signore della vita si chini sulla nostra terra senza pretendere di fare
tutto noi. Viviamo atteggiamenti di cura per ogni storia umana
che ci parla e ci racconta la forza della vita.
2. Desideriamo nuove fioriture
Ognuno di noi poi desidera i fiori nel suo giardino e nel giardino
della comunità, della chiesa, dell’umanità.
Aspettiamo cieli nuovi e terra nuova, aspettiamo un giardino fiorito, capace di sostenere quella realtà misteriosa, ma fragile che è
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irraggiungibile, inesprimibile…
Ecco allora persone “speciali” che ci
riflettono la Luce, così da poterla sentire più vicina.
Ci raccontano la vita per farci comprendere che essere di Gesù è vita!
Camminando
con Madre Giovanna il Gruppo
ha visto importante:
Formare la classe popolare femminile,
perché si rende migliore la società.
Educare i figli, le generazioni future…
L’ Eucarestia come guida, presenza e
sostegno per la propria vita.
Lavorare con responsabilità, sopportare
con fede,
ricercare sempre il rispetto di tutte le persone
e intessere amicizie.
Essere casa, essere famiglia per intessere relazioni d’amore oltre sé,
con Dio, con l’Altro… verso Lui
Avere di mira la gloria di Dio in ogni circostanza della vita e vivere
felici nelle Sue mani.
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Italia (a Breganze generalmente) si è presentato ed ha comunicato
i propri obiettivi ed il percorso finora realizzato.
Nel giardino di Dio, nel mondo di oggi stanno ancora sbocciando i segni
del Suo amore. Ognuna/o ne è un segno, a volte più evidente, a volte
più opaco… E’ proprio vero: ogni giorno Dio ne fa di tutti i colori, e dona
acqua e sole. Quando c’è il sole tutto brilla, tutto si riveste di novità,
tutto sboccia.
Può essere capitato a ciascuna/o di giocare con uno specchietto e
con un raggio di sole, di rifletterlo sulla parete, su di un fiore o sul
volto di una persona… ed ecco, alza gli occhi e si accorge che ci siete e che il raggio di sole c’è. A volte è necessaria la presenza di altri, oltre il Sole, perché diventiamo consapevoli del Sole.
Nel giardino di Dio c’è anche chi gioca con il Sole, il Sole che è Dio,
e lo fa arrivare agli altri fiori per risvegliarli, per farli brillare. Nel
giardino di Dio il gruppo ha incontrato Madre Giovanna e le sue
Figlie, che hanno riflesso il raggio di Sole.
CARISMA E MISSIONE DEL GRUPPO
Contemplare e rivivere il mistero di Cristo
servo mite e umile di cuore,
in unione con Maria,
insieme alle donne più sofferenti
ed emarginate della nostra società.
I Laici e le Laiche Orsoline camminano per costituire con le suore
Orsoline scm una ‘famiglia’.
Sono un gruppo di laici e laiche che cercano la trasformazione della
vita quotidiana
attraverso la pratica del Battesimo, sempre con uno sguardo rivolto
al Cristo Servo, che
“non è venuto per essere servito ma per servire e dare la vita in
riscatto per molti”.
Gesù è la luce,
è la salvezza della vita
A volte può sembrare
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la vita. Siamo chiamati ad affermare la qualità della vita, a decantare la vita lottando contro la morte. Nel giardino del mattino
di Pasqua la vita fiorisce dopo il tempo del buio e della morte
perché il SEME di Dio è entrato negli inferi e da lì è risalito alla
vita per portarci tutti alla luce piena di nuove fioriture.
Stiamo in questo giardino per incontrare la sorgente della vita e
contemplare la nuova creazione.
Ogni terreno rischia la sterilità anche se è ben curato, ha bisogno
di contaminazione e incontro per fiorire, ha da attraversare il
tempo del buio per germogliare. E’ così per tante nostre realtà. I
gruppi nascono, sono anche vivaci, ma le nuove fioriture chiedono potature, è necessario attraversare l’inverno, vivere l’attesa e
l’incontro.
La scrittura dice a noi che c’è una promessa di fecondità e di
vita per ogni situazione, tutta la storia della salvezza è dentro il
desiderio di una terra ricca di beni, di frutti, la terra promessa.
Gesù ci dice, attraverso la parabola del fico sterile, che la giustizia si incontra sempre con la misericordia:
“Padrone lascialo ancora quest’anno, dice il contadino, zapperò intorno, metterò il concime … vedremo se porterà frutti...”
(cfr Lc 13, 6-9)
Per questo noi lasciamo agire Dio nella nostra vita: il credente
è paziente e attivo, è consapevole che ogni fiore viene dopo l’inverno e non si spaventa del gelo.
3. La fecondità è nella relazione
Ciò che vive solo, isolato, sotto la campana di vetro non porta
frutto, non fiorisce, non riceve e quindi non dà. Questa legge
della vita ci parla dell’origine di tutto, della Trinità divina, sorgente di ogni relazione, di ogni comunione. La fecondità divina
è immagine e punto di partenza di ogni generazione, di ogni vita.
Nella chiesa, a mio parere, molte chiusure e sterilità derivano da
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una mancanza di relazione con tutto ciò che è vivo, che può portare a sguardi nuovi, strade meno note, orizzonti diversi.
La comunità cristiana è sollecitata dal momento storico in cui è
collocata. E’ invitata a lasciarsi cambiare e rinnovare da tutti gli
aneliti di libertà, di vita, di ricerca, di bene che attraversano il
nostro tempo.
Un gruppo si lascia provocare da chi è esterno, un istituto religioso da chi accoglie il carisma originario, la comunità cristiana si
lascia fecondare da chi non crede. Solo l’incontro libero, non
giudicante, privo di schemi e precomprensioni porta novità, permette quell’aria nuova che offre nuove visioni.
E’ la fecondità del fiore che accoglie insetti, vento, pollini e porterà frutto …
E’ stato un gesto molto bello e significativo - un momento sacro dedicato alla costruzione del giardino: ciascuna/o ha portato il
proprio fiore, l'ha collocato tenendo conto degli altri, trovandogli
un posto e cercando di valorizzare l'insieme. E' il modo per lasciar
ger-
La scrittura dice a noi che il Signore fa una cosa nuova per la
casa di Davide, che attraverso gli stranieri, i meno adatti, i peccatori e gli ultimi costruisce il suo progetto di salvezza. Ogni incontro porta ad incontrare e a generare vita nuova.
Gesù ci dice che la vita è al di là del tempio, che il giardino nuovo in cui è deposto è fuori dalla città e che il seme della vita nuova germoglia là dove ci sono gli incontri di vita.
Per questo noi accogliamo ogni provocazione, facciamo tesoro
di ogni frammento di luce, di esperienza che viene dall’altro perché ogni persona ci rende nuovi, ci arricchisce.
4. Insieme per fiorire
mogliare in noi e attorno a noi tutti i semi di bontà, di speranza, di
gioia e gratitudine che il Signore della vita continua a seminare a
piene mani, in ogni tipo di terreno, anche quello dove noi mai penseremmo che possa crescere vita.
Testimonianza
Si può fiorire solo insieme. Questo è il centro del mio contributo.
La vita non è mai isolata, non è mai dentro una singolarità e originalità, se pur eccezionale e illuminata, emerge dalla sinergia,
dalla collaborazione. Ritorniamo all’immagine del giardino e
sappiamo che perché sia tale non può essere costituito di una sola
pianta, di un solo albero è, invece, un insieme vario e multiforme
e solo così è bello.
C’è stato un tempo in cui sembrava più opportuno fare proposte,
esperienze per categorie di persone, quasi che ogni gruppo aves12
Gruppo di Condivisione del Carisma
delle Suore Orsoline scm
In questo giardino ricco di varietà di colori, di profumi, di piante si
è voluto valorizzare in maniera specifica il "fiore" della condivisione del carisma.
Il gruppo - costituito da Stefania e Luca con Edith, Tonino e Resi,
Mariaemma, Doriana, Mariella e Mariangela, accompagnate da
sr. Graziana, sr. Beatrice e sr. Alice - che da alcuni anni si ritrova in
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E fiorisce il giardino
se un suo modo specifico di accogliere la vita, il vangelo. Erano i
corsi per le donne, per le religiose, per le vedove, per i preti, per i
medici, per gli operai … certo momenti buoni e importanti, ma
che tendevano a settorializzare il vangelo, la proposta cristiana,
che invece è per tutti. A volte sono necessari alcuni momenti
specifici, ma poi e nella normalità solo INSIEME la Parola si incarna e trova nuova vita. Solo INSIEME lo SPIRITO di Dio spande
in ogni direzione la forza dirompente della vita divina.
Nella chiesa i doni nascono e sono per il bene di tutti; si chiamano carismi. San Paolo ne parla perché erano presenti già nella
comunità primitiva.
Questi doni sono anche all’origine degli istituti religiosi nati in
varie epoche nella chiesa.
La forza di un carisma suscitato dallo Spirito nella chiesa è data
dalla condivisione che avviene all’interno della comunità. Per
sua natura il carisma si espande e diventa un dono che contagia
altre presenze nella comunità, la genuinità della proposta si misura sempre nella condivisione e nella collaborazione.
E’ un insieme fatto da doni e qualità diverse, da modi di vivere
anche molto differenti e per questo complementari, dal maschile
e dal femminile, dalla freschezza del giovane e dalla saggezza
dell’anziano, dalla laboriosità di un carattere serio e dalla solarità
del carattere aperto.
Vivere in libertà e ricchezza l’INSIEME non è facile, chiede di
lasciare per accogliere, di rinunciare a ciò che non è essenziale
per compiere dei passi nella stessa direzione. E’ lasciar spazio
alla comunione che domanda di vivere l’ascesi, la purificazione
del nostro unico modo di vedere e di sentire. Si tratta di realizzare ciò che ogni famiglia è chiamata a vivere se vuole essere feconda di vita da curare e proteggere.
Ciascuna/o è stata/o invitata/o a cercare, a trovare e a portare un fiore: da quelli preparati per l'occasione dalle animatrici,
a quelli fatti germogliare dal Creatore, disseminati nei diversi
angoli più o meno nascosti del grande parco di Villa Savardo.
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La scrittura dice a noi di ritrovare la categoria di popolo che
cammina con i vecchi, le donne e i bambini, gli armenti e i beni,
come il popolo di Israele, di sentirci dentro un tutto così diversificato da essere fatto di varie tribù.
Gesù ci dice che la sua vita è donata per tutti che niente e nessu13
no è escluso dal dono dell’amore e della salvezza. Lui stesso ha
scelto i dodici, continuazione di quella diversità che fin dalla
scelta di un popolo, ha segnato l’azione di Dio nella storia.
Per questo noi facciamo dell’insieme la nostra modalità di scelte, di individuazione di percorsi, di attività e di proposte anche
formative.
5. Insieme per portare frutto
E i frutti arrivano dopo ogni fioritura.
I giardini che sono la vita, l’umanità, i vostri gruppi, hanno ricevuto tante cure e attenzione dal loro Signore e sono pronti a produrre i fiori e i frutti sperati. E’ il tempo del compimento e della
realizzazione, è il tempo messianico. Cronologicamente intreccia tutti i tempi e li compie. E’ il tempo della gioia per ciò che si
è realizzato, per il bene che si diffonde come il profumo dei fiori
e come il sapore dei frutti appena colti.
Non so che frutti porterà un lavoro così, non sappiamo mai in
anticipo che cosa porterà il nostro lavoro, a volte siamo ansiosi
di vedere i risultati, ma non sempre ci è dato di raccogliere. Sappiamo però con certezza che i frutti verranno perché vivere è
produrre frutti!
I frutti sono di vario tipo e di varia qualità, ci sono frutti aspri e
amari e frutti che danno gioia e nutrimento alla esistenza. Gesù
ci dice che dai frutti siamo riconosciuti, “Dai loro frutti dunque
li riconoscerete” (Mt 7, 20). Quando i frutti buoni possono essere
raccolti e gustati avviene il miracolo della festa che riempie la
vita di gioia, di colore e di gusto, nonostante le fatiche e i dolori. Anche il tempo del raccolto è un tempo sacro che solo in comunione e in solidarietà porta alle soglie del GIARDINO eterno.
Gesù ci invita a discernere i frutti dei nostri alberi per capire ciò
che viene da Dio e ciò che costruiamo noi, ci sollecita anche a
non pretendere subito i risultai, ma a lasciare a lui stesso i tempi e
i modi per la realizzazione.
Per questo lodiamo e benediciamo per ciò che avviene in noi e
attorno a noi, condividiamo il bene, il giardino che non è nostra
proprietà, ma è dono per tanti.
Conclusione
La nostra vita è come un terreno pronto a ricevere e a portare fiori
e frutti. La Chiesa vive una stagione ricca e strana: fioriscono
nuove modalità di vita religiosa, laici riscoprano la Parola di Dio
e la vivano con radicalità, istituti di tradizione più antica scoprono che il loro carisma è condiviso, non mancano tuttavia paure,
resistenze e arroccamenti.
Sento di invitare me e ciascuno di voi a dare fiducia a questo movimento che lo Spirito suscita nella sua chiesa e nell’umanità intera. Come il giorno di Pentecoste la casa in cui siamo può riempirsi di un vento nuovo e portare la primavera, la terra, anche la
nostra terra arida e un po’ sterile fiorisce.
Ci auguriamo tutti di lasciar germogliare in noi e attorno a noi
tutti i semi di bene e di speranza che il nostro Dio ha gettato e
continua a spargere anche là dove non ce l’aspettiamo.
La scrittura dice a noi con il libro del Deuteronomio di portare i
frutti della terra promessa, di metterli in una cesta e di offrirli
perché non ci appartengono vanno condivisi (Dt 26, 1-11).
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