Li pose in un giardino
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Li pose in un giardino
Suore Orsoline scm CONVEGNO GRUPPI AMOR Idillio primaverile Pellizza da Volpedo Li pose in un giardino Insieme laici e religiose verso nuove fioriture Breganze - 5 maggio 2012 28 1 Introduzione Sr. Maria Grazia Piazza ………………………………… p. 3 Tu visiti la terra Momento interattivo …....…………………………..…… p. 5 La terra germoglia Relazione di sr. Giancarla Barbon …………….…………. p. 9 E fiorisce il giardino Testimonianza del Gruppo di Condivisione del Carisma …………………………….. p. 17 Dentro il giardino ……………………………...… p. 23 INTRODUZIONE 2 27 INDICE 26 Il Convegno dei Gruppi Amiche Orsoline del 2012 si colloca al compimento del 30° anno di cammino; un appuntamento tradizionale che quest’anno si inserisce in un percorso di formazione condivisa tra laici e religiose che è stato sottolineato in modo particolare con un obiettivo del XII Capitolo Generale della Congregazione Suore Orsoline scm: “formarci insieme, laici e religiose, per condividere il carisma e svegliare il femminile evangelico, in ottica di reciprocità, dentro culture in trasformazione”. E’ un obiettivo che le rappresentanti dei Gruppi Am.Or. hanno formulato con i rappresentanti degli altri gruppi al Capitolo e con le Suore Orsoline e che a partire dal 2010 ci vede impegnati a realizzare occasioni di formazione condivise. Il Convegno di quest’anno lo è stato in maniera particolare in quanto è stato preparato e realizzato insieme al gruppo di condivisione del carisma, per una reciproca conoscenza. Il Convegno ha avuto sede presso la sala “La Barchessa” di Villa Savardo, inserita in un bellissimo parco secolare. Non poteva esserci collocazione e metafora migliore per affrontare il tema scelto: LI POSE IN UN GIARDINO. INSIEME LAICI E RELIGIOSE VERSO NUOVE FIORITURE. L’animazione e la proposta di riflessione è stata affidata a sr. Giancarla Barbon consigliera generale dell’Istituto Suore Maestre di Santa Dorotea di Venezia. Nella sua Congregazione, nata a partire da un’associazione laicale, lei riveste il ruolo di punto di riferimento per i Cooperatori dell’Opera di Santa Dorotea, un’aggregazione di fedeli laici, nata ed operante nell’Istituto. E’ una suora molto attiva e conosciuta in ambito nazionale, sia come coordinatrice del Comitato di Redazione della “Rivista Evangelizzare”, sia come animatrice e promotrice della scuola nazionale per formatori all’evan3 gelizzazione e alla catechesi. Assieme a Rinaldo Paganelli, è autrice di molti testi per la catechesi-evangelizzazione, specie degli adulti. Alcuni di questi hanno accompagnato dei recenti itinerari Amor, come “Si seppe che Gesù era in casa” e l’ultimo “Sono con voi tutti i giorni”, che è stato tradotto per l’itinerario Amor con il titolo “Ricchezza e fecondità del quotidiano”. Questo piccolo sussidio, che raccoglie quanto emerso dal Convegno, non riesce ad esprimere, se non in minima parte, la ricchezza di immagini, di colori, di suoni, di esperienze condivise insieme, ma vuole comunque contribuire a valorizzare la ricchezza costruita attraverso la collaborazione di tutte/i. Grazie per ogni seme lasciato cadere nel terreno della condivisione, grazie per ogni piccolo o grande fiore coltivato e messo a disposizione per rendere bellissimo il giardino in cui il Signore ci ha posto a dimorare insieme. l grande girotondo della vita suscitato dal soffio di Dio. Siamo membra vive di un corpo vivo. Siamo voci di un unico coro. Grazie Signore Gesù perché ci doni di stare all’ombra del grande Albero della Vita che congiunge cielo e terra in una prospettiva pasquale. Sr. Maria Grazia Piazza 4 25 Tu visiti la terra Siadonuolaici re, fa- mo ne e mini, e suo- Mointerattivo mento Il Seminatore uscì a seminare… Pur essendo UNO … è composto di molte membra, pur essendo molte, sono un corpo solo miglie e comunità, sposi e consacrati, piante di uno stesso giardino, ognuno ha i suoi colori, il suo profumo. Le nostre caratteristiche vengono potenziate dallo Spirito Santo. Siamo anche noi presi dentro i 24 Ognuna ha comunicato i semi di bene che ha visto, sperimentato e coltivato nel corso dell’anno Salmo 65 5 A te si deve lode, o Dio, in Sion; a te si sciolga il voto in Gerusalemme. A te, che ascolti la preghiera, viene ogni mortale. Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri peccati. Chi fosse interessata/o ad unirsi al gruppo per camminare insieme e costruire una fraternità secondo lo spirito e il carisma di Madre Giovanna Meneghini può rivolgersi ad una suora orsolina di sua conoscenza. Beato chi hai scelto e chiamato vicino, abiterà nei tuoi atri. Ci sazieremo dei beni della tua casa, della santità del tuo tempio. Con i prodigi della tua giustizia, tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, speranza dei confini della terra e dei mari lontani. Tu rendi saldi i monti con la tua forza, cinto di potenza. Tu fai tacere il fragore del mare, il fragore dei suoi flutti, tu plachi il tumulto dei popoli. Gli abitanti degli estremi confini stupiscono davanti ai tuoi prodigi: di gioia fai gridare la terra, le soglie dell'oriente e dell'occidente. 6 Dentro il giardino 23 legge: Stiamo camminando insieme ad alcune suore orsoline per conoscere Madre Giovanna e il suo messaggio, per guardare, come lei, a Gesù incarnato e servo del progetto del Padre, per vivere il dono generoso di noi Suore Orsoline scm e laici insieme stessi e la passione per il Regno in umiltà e mitezza, con semplicità e gioia, “per la salvezza e la santificazione della donna.” Il gruppo s’incontra una volta al mese. Partecipa ad alcune feste della Congregazione delle Suore Orsoline. In tempi e luoghi diversi collabora con loro in alcune attività. Altri gruppi di condivisione del carisma sono presenti in Brasile dove costituiscono la Fraternidade Leiga Ursulina a Belo Horizonte (MG) a Cachoeiro de Itapemirim (ES) a Volta Redonda (RJ) I LAICI NELLA CHIESA Tu visiti la terra e la disseti: la ricolmi delle sue ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu fai crescere il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l'anno con i tuoi benefici, al tuo passaggio stilla l'abbondanza. Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza. I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di grano; tutto canta e grida di gioia. I discepoli di Cristo, uomini e donne che vivono nel mondo, partecipano, per il Battesimo e per la Cresima, alla missione regale, sacerdotale e profetica del nostro Signore Gesù Cristo. Essi hanno come Vocazione diffondere la presenza di Cristo nel cuore dell’umanità, affinché il messaggio divino della salvezza sia conosciuto e accolto da tutti gli uomini. (Decreto Apostolicam Actuositatem sull’apostolato dei laici, n°3) Alcuni tra loro, mossi dallo Spirito Santo, vivono secondo lo spirito e il carisma di Madre Giovanna 22 7 La giornata… Con il Cuor di Gesù e di Maria Le feste… Con Maria la Madre Stile di vita… M. Giovanna e i santi Vita economica… con San Giuseppe Rivitalizzarci… Davanti l’Eucarestia I sogni… Angela e Giovanna in Dio Stefania e Luca hanno rappresentato il Gruppo al XII Capitolo a luglio 2010 dove è stato formulato il seguente obiettivo: Formarci insieme, laici e religiose, per condividere il carisma e svegliare il femminile evangelico, in ottica di reciprocità, dentro culture in trasformazione In quella occasione c’è stato anche l’incontro con alcune laiche del Brasile. Percorso 2010-11“Formarci insieme” Dalla Regola delle sorelle ad uno stile di vita per i laici Condividiamo lo stesso Battesimo Al centro Lui, l’altro e te per “essere” Un Dio che serve Le sette parole di Gesù in Croce… Kenosis Bolzano Vicentino: al Fonte battesimale di M. Giovanna Percorso 2011-12 Fare rete tra noi, con il gruppo del Brasile e aprirsi agli altri Ed ora? Fanno crescere la piccola pianta, il piccolo gruppo secondo la volontà del Signore. Per meglio farsi conoscere è stato anche preparato e distribuito un depliant dove oltre al carisma e alla missione del gruppo si 8 21 Unica è la luce, Dio Trinità, ma tanti sono i colori che vi nascono se un raggio viene scomposto. Unico è il Battesimo che accomuna, unico il Vangelo e i suoi valori… Laici e religiose si stanno incontrando un po’ più da vicino, cominciano a condividere, a camminare insieme… a vivere la vita di ogni giorno alla Luce di Cristo che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per molti”. Vivere la reciprocità nel rispetto della propria e altrui identità è curare con pazienza il proprio stile di vita quotidiano. E’ vedere il colore brillante del “fiore” che si ha vicino, ma non per invidiarlo, per competere, ma per gioire, in quanto la sua bellezza rende più bello anche te, nella certezza che anche tu metterai in luce il suo colore mostrando il tuo. Il gruppo di condivisione del carisma sta percorrendo “strada”, sapendo che esistono tanti tipi di strada. Questo per il momento è un piccolo sentiero nel quale cerca di costruire rete - “famiglia” sullo stile di Madre Giovanna nel modello del Regno di Dio. Che cosa fa? Forse niente o forse tanto, ma percepisce che la vita non sta solo passando, si sta arricchendo dell’altro, di Dio, di desideri, di nuovi orizzonti, di uno stile di umiltà e fierezza, di servizio e non di servilismo, di accoglienza e non di sostituzione. PERCORSO VISSUTO Insieme laici e religiose verso Lui La terra germoglia Reladi sr. carla Barbon zione Gian- Suore Maestre di S. Dorotea di Venezia Introduzione Percorso 2008/09 Far memoria Abbracciare il mondo Testimoni di luce Tessere la vita con Maria L’uomo… la gloria di Dio Al Maglio Il mio intervento nasce dalla mia esperienza di religiosa, appartenente ad una congregazione che è nata dopo un’associazione laicale e che fa dell’interazione con i laici il suo modo di presenza nella chiesa. Nasce dalla mia passione per la formazione di persone che desiderano essere nella comunità umana e credente semi di novità e di speranza. Nasce dall’accostamento continuo a molte realtà ecclesiali vive, perché segnate da una positiva interazione tra forze e per questo capace di fecondità. Parto da ciò che sono, dal mio terreno e giardino per raccontarvi ciò che può ancora germogliare oggi. Gallio - “Quando varcai la soglia…” (2009) Al colle dei “Meneghini” ad Enego 1. Siamo posti in un giardino Percorso 2009/10 “Spiritualità di M. Giovanna e la mia…” La realtà che ogni persona vive è dono, possibilità; l’immagine A Gallio - Per “camminare” insieme nella reciprocità (2008) 20 9 biblica del giardino evoca in noi molte esperienze di vita, ci parla del nostro modo di stare al mondo, della cura di Dio per noi, ci dice il nostro compito sulla terra. In un giardino tutto è iniziato, in un giardino la vita ha vinto la morte, un giardino ci attende e un giardino siamo invitati a coltivare in questo tempo. C’è un terreno, c’è una storia dentro cui possiamo fiorire. Dentro questa grande vicenda possiamo porre la nostra storia personale e familiare. La storia che ci appartiene è fatta di piccoli gesti, di intrecci, di azioni pazienti che fanno sì che ogni terreno possa diventare terra da giardino. E’ una storia pronta a ricevere i semi, le piante, disposta a raccogliere per far germogliare, per far fecondare. Proprio perché consapevoli di questa nostra originaria vocazione oggi noi continuiamo a preparare terreno e terreni, a creare e cercare tutte le condizioni che possono farci stare nel giardino. La scrittura dice a noi che siamo il Giardino di Dio, la Vigna del Diletto piantata con cura, amata e dissodata, protetta e difesa. Siamo impastati di polvere e grandezza, siamo però dentro un disegno di grande cura e attenzione da parte di Dio che ci sceglie, e si china sulla nostra terra perché possa prepararsi a fiorire. Gesù ci dice di lasciarci cadere nella terra come ha fatto Lui perché solo così accogliamo la grandezza del nostro compito sulla terra: germogliare, fiorire, portare frutto come Lui. Per questo abbiamo cura del nostro terreno e lasciamo che il Signore della vita si chini sulla nostra terra senza pretendere di fare tutto noi. Viviamo atteggiamenti di cura per ogni storia umana che ci parla e ci racconta la forza della vita. 2. Desideriamo nuove fioriture Ognuno di noi poi desidera i fiori nel suo giardino e nel giardino della comunità, della chiesa, dell’umanità. Aspettiamo cieli nuovi e terra nuova, aspettiamo un giardino fiorito, capace di sostenere quella realtà misteriosa, ma fragile che è 10 irraggiungibile, inesprimibile… Ecco allora persone “speciali” che ci riflettono la Luce, così da poterla sentire più vicina. Ci raccontano la vita per farci comprendere che essere di Gesù è vita! Camminando con Madre Giovanna il Gruppo ha visto importante: Formare la classe popolare femminile, perché si rende migliore la società. Educare i figli, le generazioni future… L’ Eucarestia come guida, presenza e sostegno per la propria vita. Lavorare con responsabilità, sopportare con fede, ricercare sempre il rispetto di tutte le persone e intessere amicizie. Essere casa, essere famiglia per intessere relazioni d’amore oltre sé, con Dio, con l’Altro… verso Lui Avere di mira la gloria di Dio in ogni circostanza della vita e vivere felici nelle Sue mani. 19 Italia (a Breganze generalmente) si è presentato ed ha comunicato i propri obiettivi ed il percorso finora realizzato. Nel giardino di Dio, nel mondo di oggi stanno ancora sbocciando i segni del Suo amore. Ognuna/o ne è un segno, a volte più evidente, a volte più opaco… E’ proprio vero: ogni giorno Dio ne fa di tutti i colori, e dona acqua e sole. Quando c’è il sole tutto brilla, tutto si riveste di novità, tutto sboccia. Può essere capitato a ciascuna/o di giocare con uno specchietto e con un raggio di sole, di rifletterlo sulla parete, su di un fiore o sul volto di una persona… ed ecco, alza gli occhi e si accorge che ci siete e che il raggio di sole c’è. A volte è necessaria la presenza di altri, oltre il Sole, perché diventiamo consapevoli del Sole. Nel giardino di Dio c’è anche chi gioca con il Sole, il Sole che è Dio, e lo fa arrivare agli altri fiori per risvegliarli, per farli brillare. Nel giardino di Dio il gruppo ha incontrato Madre Giovanna e le sue Figlie, che hanno riflesso il raggio di Sole. CARISMA E MISSIONE DEL GRUPPO Contemplare e rivivere il mistero di Cristo servo mite e umile di cuore, in unione con Maria, insieme alle donne più sofferenti ed emarginate della nostra società. I Laici e le Laiche Orsoline camminano per costituire con le suore Orsoline scm una ‘famiglia’. Sono un gruppo di laici e laiche che cercano la trasformazione della vita quotidiana attraverso la pratica del Battesimo, sempre con uno sguardo rivolto al Cristo Servo, che “non è venuto per essere servito ma per servire e dare la vita in riscatto per molti”. Gesù è la luce, è la salvezza della vita A volte può sembrare 18 la vita. Siamo chiamati ad affermare la qualità della vita, a decantare la vita lottando contro la morte. Nel giardino del mattino di Pasqua la vita fiorisce dopo il tempo del buio e della morte perché il SEME di Dio è entrato negli inferi e da lì è risalito alla vita per portarci tutti alla luce piena di nuove fioriture. Stiamo in questo giardino per incontrare la sorgente della vita e contemplare la nuova creazione. Ogni terreno rischia la sterilità anche se è ben curato, ha bisogno di contaminazione e incontro per fiorire, ha da attraversare il tempo del buio per germogliare. E’ così per tante nostre realtà. I gruppi nascono, sono anche vivaci, ma le nuove fioriture chiedono potature, è necessario attraversare l’inverno, vivere l’attesa e l’incontro. La scrittura dice a noi che c’è una promessa di fecondità e di vita per ogni situazione, tutta la storia della salvezza è dentro il desiderio di una terra ricca di beni, di frutti, la terra promessa. Gesù ci dice, attraverso la parabola del fico sterile, che la giustizia si incontra sempre con la misericordia: “Padrone lascialo ancora quest’anno, dice il contadino, zapperò intorno, metterò il concime … vedremo se porterà frutti...” (cfr Lc 13, 6-9) Per questo noi lasciamo agire Dio nella nostra vita: il credente è paziente e attivo, è consapevole che ogni fiore viene dopo l’inverno e non si spaventa del gelo. 3. La fecondità è nella relazione Ciò che vive solo, isolato, sotto la campana di vetro non porta frutto, non fiorisce, non riceve e quindi non dà. Questa legge della vita ci parla dell’origine di tutto, della Trinità divina, sorgente di ogni relazione, di ogni comunione. La fecondità divina è immagine e punto di partenza di ogni generazione, di ogni vita. Nella chiesa, a mio parere, molte chiusure e sterilità derivano da 11 una mancanza di relazione con tutto ciò che è vivo, che può portare a sguardi nuovi, strade meno note, orizzonti diversi. La comunità cristiana è sollecitata dal momento storico in cui è collocata. E’ invitata a lasciarsi cambiare e rinnovare da tutti gli aneliti di libertà, di vita, di ricerca, di bene che attraversano il nostro tempo. Un gruppo si lascia provocare da chi è esterno, un istituto religioso da chi accoglie il carisma originario, la comunità cristiana si lascia fecondare da chi non crede. Solo l’incontro libero, non giudicante, privo di schemi e precomprensioni porta novità, permette quell’aria nuova che offre nuove visioni. E’ la fecondità del fiore che accoglie insetti, vento, pollini e porterà frutto … E’ stato un gesto molto bello e significativo - un momento sacro dedicato alla costruzione del giardino: ciascuna/o ha portato il proprio fiore, l'ha collocato tenendo conto degli altri, trovandogli un posto e cercando di valorizzare l'insieme. E' il modo per lasciar ger- La scrittura dice a noi che il Signore fa una cosa nuova per la casa di Davide, che attraverso gli stranieri, i meno adatti, i peccatori e gli ultimi costruisce il suo progetto di salvezza. Ogni incontro porta ad incontrare e a generare vita nuova. Gesù ci dice che la vita è al di là del tempio, che il giardino nuovo in cui è deposto è fuori dalla città e che il seme della vita nuova germoglia là dove ci sono gli incontri di vita. Per questo noi accogliamo ogni provocazione, facciamo tesoro di ogni frammento di luce, di esperienza che viene dall’altro perché ogni persona ci rende nuovi, ci arricchisce. 4. Insieme per fiorire mogliare in noi e attorno a noi tutti i semi di bontà, di speranza, di gioia e gratitudine che il Signore della vita continua a seminare a piene mani, in ogni tipo di terreno, anche quello dove noi mai penseremmo che possa crescere vita. Testimonianza Si può fiorire solo insieme. Questo è il centro del mio contributo. La vita non è mai isolata, non è mai dentro una singolarità e originalità, se pur eccezionale e illuminata, emerge dalla sinergia, dalla collaborazione. Ritorniamo all’immagine del giardino e sappiamo che perché sia tale non può essere costituito di una sola pianta, di un solo albero è, invece, un insieme vario e multiforme e solo così è bello. C’è stato un tempo in cui sembrava più opportuno fare proposte, esperienze per categorie di persone, quasi che ogni gruppo aves12 Gruppo di Condivisione del Carisma delle Suore Orsoline scm In questo giardino ricco di varietà di colori, di profumi, di piante si è voluto valorizzare in maniera specifica il "fiore" della condivisione del carisma. Il gruppo - costituito da Stefania e Luca con Edith, Tonino e Resi, Mariaemma, Doriana, Mariella e Mariangela, accompagnate da sr. Graziana, sr. Beatrice e sr. Alice - che da alcuni anni si ritrova in 17 E fiorisce il giardino se un suo modo specifico di accogliere la vita, il vangelo. Erano i corsi per le donne, per le religiose, per le vedove, per i preti, per i medici, per gli operai … certo momenti buoni e importanti, ma che tendevano a settorializzare il vangelo, la proposta cristiana, che invece è per tutti. A volte sono necessari alcuni momenti specifici, ma poi e nella normalità solo INSIEME la Parola si incarna e trova nuova vita. Solo INSIEME lo SPIRITO di Dio spande in ogni direzione la forza dirompente della vita divina. Nella chiesa i doni nascono e sono per il bene di tutti; si chiamano carismi. San Paolo ne parla perché erano presenti già nella comunità primitiva. Questi doni sono anche all’origine degli istituti religiosi nati in varie epoche nella chiesa. La forza di un carisma suscitato dallo Spirito nella chiesa è data dalla condivisione che avviene all’interno della comunità. Per sua natura il carisma si espande e diventa un dono che contagia altre presenze nella comunità, la genuinità della proposta si misura sempre nella condivisione e nella collaborazione. E’ un insieme fatto da doni e qualità diverse, da modi di vivere anche molto differenti e per questo complementari, dal maschile e dal femminile, dalla freschezza del giovane e dalla saggezza dell’anziano, dalla laboriosità di un carattere serio e dalla solarità del carattere aperto. Vivere in libertà e ricchezza l’INSIEME non è facile, chiede di lasciare per accogliere, di rinunciare a ciò che non è essenziale per compiere dei passi nella stessa direzione. E’ lasciar spazio alla comunione che domanda di vivere l’ascesi, la purificazione del nostro unico modo di vedere e di sentire. Si tratta di realizzare ciò che ogni famiglia è chiamata a vivere se vuole essere feconda di vita da curare e proteggere. Ciascuna/o è stata/o invitata/o a cercare, a trovare e a portare un fiore: da quelli preparati per l'occasione dalle animatrici, a quelli fatti germogliare dal Creatore, disseminati nei diversi angoli più o meno nascosti del grande parco di Villa Savardo. 16 La scrittura dice a noi di ritrovare la categoria di popolo che cammina con i vecchi, le donne e i bambini, gli armenti e i beni, come il popolo di Israele, di sentirci dentro un tutto così diversificato da essere fatto di varie tribù. Gesù ci dice che la sua vita è donata per tutti che niente e nessu13 no è escluso dal dono dell’amore e della salvezza. Lui stesso ha scelto i dodici, continuazione di quella diversità che fin dalla scelta di un popolo, ha segnato l’azione di Dio nella storia. Per questo noi facciamo dell’insieme la nostra modalità di scelte, di individuazione di percorsi, di attività e di proposte anche formative. 5. Insieme per portare frutto E i frutti arrivano dopo ogni fioritura. I giardini che sono la vita, l’umanità, i vostri gruppi, hanno ricevuto tante cure e attenzione dal loro Signore e sono pronti a produrre i fiori e i frutti sperati. E’ il tempo del compimento e della realizzazione, è il tempo messianico. Cronologicamente intreccia tutti i tempi e li compie. E’ il tempo della gioia per ciò che si è realizzato, per il bene che si diffonde come il profumo dei fiori e come il sapore dei frutti appena colti. Non so che frutti porterà un lavoro così, non sappiamo mai in anticipo che cosa porterà il nostro lavoro, a volte siamo ansiosi di vedere i risultati, ma non sempre ci è dato di raccogliere. Sappiamo però con certezza che i frutti verranno perché vivere è produrre frutti! I frutti sono di vario tipo e di varia qualità, ci sono frutti aspri e amari e frutti che danno gioia e nutrimento alla esistenza. Gesù ci dice che dai frutti siamo riconosciuti, “Dai loro frutti dunque li riconoscerete” (Mt 7, 20). Quando i frutti buoni possono essere raccolti e gustati avviene il miracolo della festa che riempie la vita di gioia, di colore e di gusto, nonostante le fatiche e i dolori. Anche il tempo del raccolto è un tempo sacro che solo in comunione e in solidarietà porta alle soglie del GIARDINO eterno. Gesù ci invita a discernere i frutti dei nostri alberi per capire ciò che viene da Dio e ciò che costruiamo noi, ci sollecita anche a non pretendere subito i risultai, ma a lasciare a lui stesso i tempi e i modi per la realizzazione. Per questo lodiamo e benediciamo per ciò che avviene in noi e attorno a noi, condividiamo il bene, il giardino che non è nostra proprietà, ma è dono per tanti. Conclusione La nostra vita è come un terreno pronto a ricevere e a portare fiori e frutti. La Chiesa vive una stagione ricca e strana: fioriscono nuove modalità di vita religiosa, laici riscoprano la Parola di Dio e la vivano con radicalità, istituti di tradizione più antica scoprono che il loro carisma è condiviso, non mancano tuttavia paure, resistenze e arroccamenti. Sento di invitare me e ciascuno di voi a dare fiducia a questo movimento che lo Spirito suscita nella sua chiesa e nell’umanità intera. Come il giorno di Pentecoste la casa in cui siamo può riempirsi di un vento nuovo e portare la primavera, la terra, anche la nostra terra arida e un po’ sterile fiorisce. Ci auguriamo tutti di lasciar germogliare in noi e attorno a noi tutti i semi di bene e di speranza che il nostro Dio ha gettato e continua a spargere anche là dove non ce l’aspettiamo. La scrittura dice a noi con il libro del Deuteronomio di portare i frutti della terra promessa, di metterli in una cesta e di offrirli perché non ci appartengono vanno condivisi (Dt 26, 1-11). 14 15