Tra Renzi e Renga, la magia è Ron
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Tra Renzi e Renga, la magia è Ron
SERATA 4 FESTIVAL DI SANREMO ] FIORETTI di GABRIELE BIANCARDI SANREMO - In questi giorni tutti attaccano il Festival, per moltissimi troppo lungo, a tratti lento, abbastanza noioso. In parte è vero: la conduzione (anche se ampiamente collaudata e corroborata dai successi dello scorso anno) è piuttosto farraginosa e i tempi sono così lunghi anche perché la Rai ha venduto tutti gli spazi pubblicitari (e dici niente...), non ci sono soldi e le idee nuove latitano. Vero è che festeggiare i 60 anni della televisione italiana imponeva uno stuolo di ospiti piuttosto attempati, seppur fascinosi. In questo modo però la frangia pseudo giovane che nemmeno sa chi è Franca Valeri, si è ritrovata a vedere un pezzo di storia televisiva che non gli appartiene. Ho pure letto in qualche social «Cat Stevens, che palle!». Mi sono sentito vecchio e fuori luogo. Per il prossimo anno bisognerà dare respiro a questo baraccone che però rimane nell’immaginario collettivo come un imprescindibile appuntamento di moda. La mia sensazione è che sparare a zero serva anche per darsi un tono. Mi spiego: quando ero ragazzo, certo che ero appassionato di Emerson Lake & Palmer, Genesis, Yes... quando a casa venivano gli amici, erano questi gli album che ascoltavamo sentendoci Tra Renzi e Renga, la magia è Ron I I I I TRENTO I I CINEMA ASTRA I I I I I I I I I I I I I I I I I Sopra il titolo: Scamarcio batterista; qui sopra Frankie Hi Nrg con Mannoia; nella piccola il grande Ron I I Ovation per Francesco Di Giacomo, grande voce del Banco mutuo soccorso. R.i.p. nei prati del progressive, aveva 67 anni. Renga è in testa nella classifica provvisoria (25%) di Sanremo (se a qualcuno importa) davanti ad Arisa e Rubino. Il leader, con un inutile Modà, fa «Un giorno credi» di Bennato: versione che non resta nella storia. E ci mancava il mago Silvan che scambia Pascoli con Montale (Fanciullino) e rimpicciolisce la Littiz. Un trash convinto. Per fortuna c’è «Cara». E qui si capisce la differenza tra canzonette, canzonacce e belle can- zoni. Ron canta il grande pezzo del suo amico Lucio Dalla, ed è misurato e commovente, credibile ed elegante in una vera dichiarazione d’amore. Arisa in blu senza spalline e scarpe gialle fa «Cuccurucucu»di Battiato. La magia di Ron se ne va, polverizzata. Poi l’altro climax della quarta serata. Sale sul palco Gino Paoli, con Danilo Rea al pianoforte, finalmente jazz. La sua versione di Boccadirosa, un minuto di tastiera, è splendida, la trasforma quasi in Ravel... Gino Paoli arrischia «Vedrai vedrai» di Tenco. Non indimenti- cabile. Nonostante il piano di Rea. Poi però ricorda il dimenticato Umberto Bindi, «un uomo buono e gentile» e non si sottrae al «cielo in una stanza»: piccola perfetta poesia in musica che non stanca mai. Tocca ai 4 giovani che sono meglio di molti big: Rocco Hunt (forte ‘«Nu juorno buono» sulla terra dei fuochi), The Niro, Diodato e Zibba (che vince il premio della critica). Ultimo dubbio stonato prima della buonanotte (la pagina deve chiudere): meglio i 13 big di Fazio o i 16 ministri di Renzi? twitter: pgh news l’adige IL LUTTO. Incidente stradale in provincia di Roma: aveva 67 anni. Star del progressive È morto Di Giacomo, storica voce del Banco QUARTI FRANCESCO RENGA Il fuoco e le fiamme a dire che Stiamo solo facendo sesso SEMI FINALI ARISA Quell'orologio fermo da un po’ si è sciolto sopra il letto FINALE FRANKIE HI NRG Sotto la polvere c'è della cenere in quel posacenere WINNER WWW.LADIGE.IT SEMI FINALI @ Votate la più fessa sanremata su www.ladige.it ROMA - I ragazzi degli anni Settanta lo ricordano bene, il suo vocione caldo e raffinato, quando cantava: «Non mi svegliate, ve ne prego, ma lasciate che io dorma questo sonno». Era la voce di Francesco Di Giacomo, solista del Banco del Mutuo Soccorso, uno dei gruppi mitici del progressive rock italiano. Onirici e trasgressivi e geniali. Aveva 67 anni. L’incidente è avvenuto a Zagarolo, in provincia di Roma, nel tardo pomeriggio di ieri. Di Giacomo viaggiava solo alla guida della sua auto. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato colpito da un malore che gli avrebbe fatto perdere il controllo del veicolo facendogli invadere l’altra corsia fino a schiantarsi contro una Rover che proveniva in senso contrario. Il cantante è morto durante il trasporto all’ospedale di Palestrina. Fondato nel 1969 il Banco del Mutuo Soccorso, è tuttora in attività. Insieme alla Premiata Forneria Marconi, agli Area e alle Orme è considerato l’esempio più rappresentativo e noto anche all’estero, di rock progressivo italiano. I I Corso Buonarroti, 14 - Tel. 0461/829002 Essere Riccardo... e gli altri di Giancarlo Scarchilli ore 17.00 A proposito di Davis di Ethan e Joel Coen ore 19.15 - 21.30 I segreti di Osage County di John Wells ore 18.45 - 21.15 12 anni schiavo di Steve McQueen ore 18.00 - 21.00 MULTISALA MODENA Via S. F. d’Assisi, 6 - Tel. 0461/260399 Khumba di Anthony Silverston ore 16.20 A spasso con i dinosauri di Barry Cook, Neil Nightingale ore 16.30 The Lego movie (3D) di Phil Lord ore 16.10 - 18.10 - 20.30 - 22.30 Monuments Men di George Clooney ore 18.10 - 20.10 - 22.30 Pompei (3D) di Paul W.S. Anderson ore 18.20 - 22.30 Pompei di Paul W.S. Anderson ore 20.20 CINEMA NUOVO ROMA Corso III Novembre, 35 - Tel. 0461/915398 Sotto una buona stella di Carlo Verdone SUPERCINEMA VITTORIA ore 17.40 - 19.50 - 22.00 Via Manci, 158 - Tel. 0461/235284 Belle & Sebastien di Nicolas Vanier Saving Mr. Banks di John Lee Hancock ore 17.30 - 19.30 ore 21.30 I I I I I Disconnect di Henry Alex Rubin ore 21.00 ROVERETO I ore 17.00 ore 19.15 - 21.30 ore 17.00 - 19.10 - 21.20 I I I I I I I The butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca di Lee Daniels ore 21.00 ore 21.00 I I CLES I I I ore 21.00 FOLGARIA I I ore 17.30 ore 21.00 MEZZOLOMBARDO I I I I I I I I I I I I I I I I I CINEMA TEATRO ore 21.15 I I TESERO I CINEMA TEATRO ore 17.00 ore 21.15 TIONE DI TRENTO I I I I ore 21.00 VOLANO I I CINEMA CONCORDIA Still life di Uberto Pasolini I I ore 21.00 PINZOLO Monuments Men di George Clooney I I I CINEMA TEATRO COMUNALE I I I CINEMA TEATRO PARADISO The Lego movie di Phil Lord The Lego movie (3D) di Phil Lord I I CINEMA TEATRO Sotto una buona stella di Carlo Verdone I I ore 21.15 I CINEMA TEATRO S. PIETRO I I I CINEMA TEATRO MARMOLADA Belle & Sebastien di Nicolas Vanier I I CANAZEI Belle & Sebastien di Nicolas Vanier Sotto una buona stella di Carlo Verdone I I SALA DELLA COMUNITÀ Un boss in salotto di Luca Miniero I I RIVA DEL GARDA Robocop di José Padilha I I SUPERCINEMA Sotto una buona stella di Carlo Verdone I I CINEMA Belle & Sebastien di Nicolas Vanier Sotto una buona stella di Carlo Verdone The Lego movie di Phil Lord I I MATTARELLO I ROSMINI I LUCIANA LITTIZZETTO Non sono nell'ottica di voler dimostrare niente. davvero degli intenditori musicali. Ma accadeva che qualche sera, nella mia cameretta, mettessi le cuffie a tutto volume e mi sparassi un album di Claudio Baglioni. In quegli anni se dicevi che «quella sua maglietta fina» te la sognavi di notte, eri destinato ad essere pigliato per i fondelli senza pietà. Rimane che questo è un brutto Festival, qualche canzone farà parte della programmazione per qualche tempo e da lunedi non si parlerà più di Littizzetto, Fazio e compagnia cantante. Unica costante - che per gli italiani non va toccata o criticata - è il gioco del pallone. Quello sì che è una cosa seria! OGGI AL CINEMA I Sanremate 9 Kermesse noiosa e lenta. Arridatece il calcio BIG CON LE COVER | Scamarcio alla batteria, Gino Paoli ma soprattutto la commovente «Cara» di Dalla SANREMO - Ron e Gino Paoli i momenti più emozionanti di ieri. Prima, per provare a risollevare gli ascolti di Fazio, Renzi gli aveva regalato uno spot perfino durante la presentazione del nuovo governo: avrà rialzato gli ascolti della quarta di Sanremo? La terza serata aveva avuto una media di 7,673 milioni di telespettatori, 34,93%, in lieve risalita sulla seconda falcidiata dal Milan. Siamo lì lì con il 2013. Pif for Frankie. Pif nel prologo mostra i sosia e i fan di Sanremo: allegri, deprimenti, ma fuori palco. Dà un vantaggio a FrankieHiNrg facendogli cantare la sigla di Sanromolo. Senza Sinigallia, escluso: la sua canzone si era già sentita. Rimasero 13 piccoli indiani. Mengoni strapazza Endrigo in una delle sue canzoni più intense, «Io che ho avuto solo te». I Perturbazione insieme a Violante Placido (ma è una cantante?) fanno rima con la Donna cannone: De Gregori messo a dura prova. Sarcina con Scamarcio alla batteria, si dedicano alla possessione di «Diavolo in me» di Zucchero. Scamarcio è scamiciato, e ci dà dentro a pestare: rialzerà gli ascolti. Appare madonna Mannoia a spalleggiare con classe Frankie in «Boogie» di Paolo Conte: almeno ci sono i fiati e loro ballano, lui nero lei rossovestita. Il Festival prova a uscire dalla sindrome letargica. Noemi ha vestiti terrific , stavolta giallo shocking sotto la frangia rossa, ma è l’unica che si presenta da sola e ci mette anima e sangue, nella «Costruzione di un amore» di Fossati. sabato 22 febbraio 2014 ore 20.30 I I A4012499 [ l'Adige