Cagliari Pad - Set per foto a luci rosse a casa del prof. Il gip

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Set per foto a luci rosse a casa del prof. Il gip: “Insegnante
fuori controllo"
17 Settembre 2014 ore 17:09
Autore: redazione cagliaripad,
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Categoria:
Notizie / Cagliari
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Data scaricamento: 14 Marzo 2017 ore 21:23
Abbigliamento sexy, giocattoli erotici e tutto l'occorrente per scattare foto a luci rosse (mascherine, vibratori, manette, collant). Materiale che secondo quanto da lui
dichiarato agli investigatori, avrebbe utilizzato per calendari
"Un concreto pericolo di commissione di delitti della stessa specie e un pericolo concreto e immediato
di inquinamento delle prove". Lo scrive il Gip di Cagliari Giorgio Altieri nelle 26 pagine dell'ordinanza
che ha fatto finire agli arresti domiciliari per concussione e violenza sessuale nei confronti di alcune
studentesse, il professore di matematica e fisica M.M., 47 anni.
Secondo il giudice, che ha attentamente valutato la documentazione fornita dalla Procura, "le condotte
recenti dell'accusato sono apparentemente estranee alla vicenda, ma ad un'analisi più approfondita
rivelano l'attualità del pericolo di reiterazione del reato e di quello di inquinamento delle prove".
Lo scorso anno, violando le circolari interne, M. "ha cercato di farsi dare da tutti gli studenti numeri di
telefono e indirizzi e-mail". Non solo. Nel corso di alcune lezioni registrate tra il 2013 e il 2014, il
professore avrebbe accennato alla sue vicende giudiziarie promettendo di vendicarsi. "Le condotte
recenti - scrive ancora il Gip - pur non essendo omologhe a quelle per cui si procede, sono fortemente
indicative del fatto che M.sia totalmente fuori controllo, tanto da proseguire nei suoi atteggiamenti
scorretti nonostante un richiamo scritto, un provvedimento di sospensione dalle funzioni, articoli sui
quotidiani e così via e che, seppur in modo meno palese, non abbia cessato i propri approcci nei
confronti delle studentesse".
Nel corso delle perquisizioni iniziate ieri e concluse nella giornata di oggi, gli agenti della sezione di
polizia giudiziaria della Procura oltre ad aver sequestrato diverso materiale informatico e computer,
hanno anche messo sotto chiave le attrezzature di un set fotografico, abbigliamento sexy, giocattoli
erotici e tutto l'occorrente per scattare foto a luci rosse particolarmente piccanti (mascherine, vibratori,
manette, collant). Materiale che a quanto pare il professore, secondo quanto da lui dichiarato agli
investigatori, avrebbe utilizzato per servizi fotografici e calendari. Il materiale informatico e le memorie
delle macchine fotografiche sequestrate - il docente era appassionato di fotografia - saranno analizzate
dalla polizia postale alla ricerca di eventuali immagini e filmati dei presunti rapporti sessuali con le
studentesse. M.M. avrebbe reagito ostentando un'apparente sicurezza quando gli agenti della polizia della sezione di
Pg della Procura di Cagliari sono andati a notificargli il provvedimento.
Nel corso delle perquisizioni di ieri sera altre sono state eseguite durante la giornata di oggi ha
collaborato con gli investigatori ma allo stesso tempo, quasi a voler nascondere preoccupazione e
paura, avrebbe commentato quanto stava accadendo dicendo che, diffusa la notizia del suo arrestato,
sarebbe stato visto come un mostro e sarebbe diventato suo malgrado famoso.
Durante il sequestro del materiale informatico e degli oggetti trovati nel suo studio e nell'abitazione in
cui viveva con la compagna - ci sono anche due pistole e un fucile ad aria compressa legalmente
detenuti, una spada katana e numerose munizioni alcune non denunciate - si sarebbe lasciato andare a
battute amare e quasi scherzose collegando gli oggetti erotici alle contestazioni mosse nei suoi
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