istituto professionale per i servizi alberghieri e della

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istituto professionale per i servizi alberghieri e della
I.P.S.A.R. “C. Russo”
Cicciano
Ministero della Pubblica Istruzione
Regione Campania
UNIONE EUROPEA
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“Carmine Russo”
Via Sandro Pertini, 54 - 80033 Cicciano - Tel. 0818248393 - Fax 0818262594
Cod. Fisc. 92012260631 - Cod. Mecc. narh07000e - Distretto n.30
Sede Comiziano Tel. 0818297328 - Sede Camposano Tel. 0818265447 - Sede Gescal Tel.0818264055
E-mail : [email protected] - [email protected] - sito: www.ipsar.net
P
O
IANO DELL’
FFERTA
F
ORMATIVA
Anno scolastico 2009/2010
1
INDICE
INTRODUZIONE


Cos’è il P.O.F
Principi e Documenti
PRESENTAZIONE




L’ identità culturale dell’istituto
Il contesto territoriale
La struttura e le risorse logistiche
Le risorse umane
PERCORSI FORMATIVI
 Diplomi e profili professionali
L’OFFERTA FORMATIVA
 Programmazione educativa e didattica
o Obiettivi educativi-formativi
o Obiettivi cognitivi
o Valutazione
o Integrazione alunni in situazione di handicap
o Integrazione alunni stranieri
o Integrazione con il territorio
o Visite e viaggi d’istruzione
o Recupero e sostegno (I.D.E.I.)
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA




I progetti
Area di professionalizzazione
Monitoraggio POF
Piano attività 2009/2010
APPENDICE




Regolamento d’istituto
Statuto delle studentesse e degli studenti
Patto di corresponsabilità educativa
Contratto d’istituto
2
INTRODUZIONE
Cos’è il P.O.F.
Il Piano dell’Offerta Formativa, previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica, è il
documento che: costituisce l’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica;

definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall’Istituto;

concorre alla formazione degli alunni, tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità
legate al territorio in cui la scuola è chiamata ad esercitare la sua azione
formativa;

è flessibile e coerente con le finalità dell’Istituto Alberghiero;

serve ad attivare rapporti con le realtà sociali, istituzionali, culturali ed economiche del
territorio.

Il POF, in definitiva, offre una scuola di qualità attraverso scelte innovative di progetti
curriculari ed extracurriculari, al fine di ampliare ed arricchire l’offerta formativa ed
aprendo la comunità scolastica all’utenza ed agli Enti Locali, in vista di un accesso
qualificato e specialistico al mondo del lavoro.
Il P.O.F. coinvolge in un contesto di partecipazione responsabile e consapevole tutti i soggetti del
processo formativo:
 gli insegnanti il personale ATA
 gli studenti
 i genitori
 gli enti presenti sul territorio
 le aziende connesse al settore turistico-ristorativo locale
 l’università
 le amministrazioni locali
 altre istituzioni scolastiche
Principi e Documenti
I Principi cui si ispira il POF sono proposti dalla Costituzione Italiana (art.1,2, 3, 4,9,30,33,34,35) e dal
Regolamento attuativo dell’autonomia scolastica (DPR 275/1999) e sono relativi ai rapporti tra il mondo
della scuola, del lavoro, della cultura, dei valori e delle istituzioni.
I principali documenti elaborati e redatti dalla scuola in regime di autonomia per l’attuazione del P.O.F.
sono:
 Regolamento interno (C.M. 16/04/75 n° 105 e D.P.C.M. 07/06/75)
 Regolamento di discipline degli allievi, previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti
(DPR 249/98 art. 4) e richiamato dal Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99 art. 14 ).
 Carta dei servizi (già esistente prima dell'autonomia e tutt’ora obbligatoria).
 Piano annuale delle attività. Questo documento è il più importante strumento giuridico di
attuazione del P.O.F.. Il P.O.F., in quanto documento programmatico volto a determinare la
cosiddetta “Identità culturale” della scuola, comporta evidentemente l‟ adozione successiva di
3



determinazioni decisorie e comportamenti destinati a dare concreta attuazione agli obiettivi
pianificati. Il piano delle attività è appunto il documento che riporta le decisioni più importanti
assunte dalla scuola. E' predisposto, come prevede l'art. 26.4 del CCNL 2003, dal dirigente
scolastico sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali. Da esso derivano i
conseguenti impegni del personale docente per il quale possono essere previste delle attività
aggiuntive (Art 28 CCNL 01/03). E' deliberato dal collegio dei docenti. La copertura finanziaria
del piano delle attività è assicurata dal fondo d‟ istituto (CCNI 31/08/99 art. 26). Con esso
vengono retribuite le prestazioni di cui agli artt. 27/28/29/30/31 - CCNI 31/08/99, rese dal
personale docente, educativo ed ATA per sostenere il processo di autonomia scolastica, con
particolare riferimento alle esigenze che emergono alla realizzazione del P.O.F. e alle sue
ricadute sull’organizzazione complessiva del lavoro nonché delle attività e del servizio. Il fondo
è finalizzato all’ampliamento dell’offerta di istruzione e formazione anche in relazione alla
domanda proveniente dal territorio.
Piano di miglioramento dell’offerta formativa (DPR 275/79 - L.440/97). I coordinatori dei
dipartimenti presentano il piano di miglioramento. In esso vengono indicati gli interventi e le
risorse necessarie per migliorare la qualità della didattica e la qualità della formazione. Gli
ambiti di intervento sono quelli indicati nel regolamento dell’autonomia DPR. 275/99.
Programma annuale. Questo documento contabile, prima richiamato, tiene conto del piano
delle attività, del piano di miglioramento e delle risorse disponibili. In esso sono illustrati la
destinazione delle risorse finanziarie e gli obiettivi da realizzare in coerenza con le previsioni
del piano dell’offerta formativa (P.O.F.). Questo documento viene generato dalla scuola entro il
15 dicembre e costituisce il budget per l’esercizio finanziario che ha inizio il primo gennaio e
termina il 31 dicembre dell’anno successivo.
Patto di corresponsabilità educativa (D.P.R. n. 235 del 27.11.2007; G.U. n. 293/2007).
PRESENTAZIONE
L’identità Culturale Dell’istituto
L’Istituto si qualifica per la sua offerta di una formazione umana, culturale e professionale:
 promuove l’educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, alla progressiva assunzione di
responsabilità per la costruzione di una comunità fondata sulla condivisione di valori che
hanno il loro fondamento del dettato costituzionale;
 promuove comportamenti ispirati al valore – chiave del rispetto nelle sue diverse valenze
formative(rispetto per la propria persona, rispetto per tutte le componenti della vita scolastica,
rispetto per l’ambiente);
 fornisce strumenti per la maturazione di una cultura di base caratterizzata da conoscenze e
competenze a imparare, a comunicare, a fare ricerca, a organizzare un personale patrimonio
di relazioni cognitive e sociali;
 attiva processi di apprendimento ed occasioni di collaborazione sinergica con Enti,
Associazioni, Imprese del territorio per dare qualità e favorire il continuo aggiornamento
professionale dei propri studenti, come pure di tutto il personale scolastico;
 offre vari livelli di professionalizzazione e, pertanto, esso si propone come luogo di
partecipazione al mondo del lavoro poiché l’acquisizione di competenze professionali non può
risolvere ed esaurirsi nel controllo di strumenti, tecnologie e abilità meramente “tecniche”.
In questo contesto progettuale, l’Istituto promuove le seguenti azioni:
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A. favorisce l’aggiornamento didattico, metodologico e valutativo;
B. promuove, al fine del successo formativo, attività di recupero e sostegno;
C. favorisce opportune attività per l’ integrazione degli studenti con disabilità e stranieri;
D. organizza tirocini formativi (con finalità professionalizzanti per le classi terze e quarte/quinte) ed
esperienze di stage, come occasioni preziose di inserimento in un mondo del lavoro non più virtuale o
laboratoriale, di scoperta dei meccanismi di gestione dell’impresa, di affinamento delle proprie abilità, di
integrazione tra i saperi acquisiti in aula e quelli assimilati attraverso l’attività lavorativa;
E. sostiene la partecipazione a “Concorsi” dei propri alunni, perché questi possano verificare le
proprie competenze, acquisire ulteriori professionalità, maturare la cultura della corretta competizione e
del confronto con sistemi culturali e modalità professionali diverse, consolidare il proprio bagaglio
motivazionale;
F. sostiene l’attivazione di “Manifestazioni” interne ed esterne, come preziosa modalità di
interazione e di sinergia con le risorse umane, professionali e finanziarie presenti sul territorio, come
occasione di valorizzazione della professionalità dei propri insegnanti, come luogo strategico di
arricchimento della preparazione e della “verifica sul campo” degli studenti;
G. afferma e valorizza il proprio profilo “ospitale”, offrendo agli “ospiti” (Enti, Associazioni,
Professionisti,Scuole, soggetti del territorio) servizi e collaborazioni.
Il Contesto Territoriale
Cicciano, comune situato nel territorio dell'agro Nolano, si trova in una posizione centrale tra Napoli,
Caserta, Avellino, Salerno, Benevento ed è facilmente raggiungibile mediante l'autostrada NA-BA, CESA e la circumvesuviana, nonché linee private di autobus.
Le risorse economiche del paese sono legate soprattutto all'agricoltura, al commercio e all'industria
alimentare.
In aumento lo sviluppo del settore terziario per la vicinanza della zona del C.I.S. e per la realizzazione
dell'interporto.
La sede dell’I.P.S.A.R. di Cicciano inizia la sua attività didattica in autonomia nell'anno scolastico
1996/97, in una zona periferica della città che presenta un notevole sviluppo nel campo della
ristorazione e del turismo d'affari e pertanto offre opportunità di lavoro.
L’istituto è stato per più di 10 anni sede staccata del vicino I.P.S.A.R. della città di Ottaviano.
La popolazione scolastica consta oggi di un numero di alunni che superano le 1000 unità, provenienti
dal distretto di Nola, Marigliano, Pomigliano D’Arco e dai comuni che occupano la zona Sud-Est della
città di Napoli.
L’attività dell’istituto è protesa alla formazione di personale altamente specializzato nel campo
alberghiero e della ristorazione, intensamente richiesto nel territorio e nell’ambito del Mercato Europeo.
Esaminiamo ora brevemente il trend dell’Istituto nel recente decennio (fra gli Anni Scolastici 1995/96 e
2004/05).
Terminato il Biennio comune, gli alunni debbono optare per un Indirizzo di Qualifica; le scelte, nel corso
degli ultimi anni, si sono indirizzate così:
 Operatore servizi di cucina 45 %
 Operatore servizi di sala bar 36%
 Operatore servizi di ricevimento 19 %
Tale scelta ricade poi a livello di Biennio post qualifica; qui le opzioni si determinano così:
 Tecnico dei servizi ristorativi 75 %
 Tecnico dei servizi turistici 25 %
Il fenomeno della dispersione scolastica è purtroppo presente anche nel nostro Istituto; i dati statistici
parlano mediamente di un 20 % di abbandoni ogni anno. Isolati sono i casi di passaggio ad altra
scuola; la maggioranza dei casi è costituita da alunni che, per svariate ragioni, decidono di rinunciare e
incanalarsi nel mondo del lavoro.
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Bacino D’utenza
Gli studenti che si iscrivono all’I.P.S.A.R. sono alunni di provenienza e capacità eterogenei, molti
appartengono a famiglia poco agiate e con una preparazione culturale quasi sufficiente. Nella maggior
parte degli alunni si evidenzia una carenza delle competenze di base quali lettura, scrittura e calcoli.
Presentano grosse lacune nelle lingue straniere, leggono poco. Di fronte a tali lacune l’Istituto attiva
tutte le procedure burocratiche finalizzate a far acquisire a questi alunni motivazione, competenze
professionali e conoscenze culturali da spendere poi nel mondo del lavoro. Gli alunni provengono da
paesi appartenenti al distretto scolastico di Nola, Marigliano, Pomigliano, Acerra e anche da cittadine
fuori dai detti distretti come Afragola, Caivano ed altre.
La Struttura e le Risorse Logistiche
L'istituto è suddiviso in quattro plessi, che si trovano:
1. sede Centrale in Via Pertini (Cicciano).
2. sede Rione Gescal-Cicciano
3. sede Comiziano
4. sede Camposano
La sede Centrale è dotata di cortile e si sviluppa su quattro livelli. Il primo livello (interrato) ospita un
attrezzato laboratorio per le esercitazioni pratiche di cucina; un forno a legna ed un ampio laboratorio
per le esercitazioni pratiche di pasticceria. Nei locali sono disponibili: tutti le attrezzature necessarie
per poter svolgere esercitazioni pratiche in cucina e in sala, macchine lavastoviglie per la pulizia delle
attrezzature. A questo livello troviamo anche tre ampi spogliatoi riscaldati ed arredati con armadietti
messi a disposizione degli alunni e degli I.T.P. impegnati nelle lezioni pratiche quotidiane.
L'economato, annesso a questo livello, è dotato di una capiente cella frigorifera e di un congelatore
che permettono di avere a disposizione una consistente scorta di generi alimentari, necessari per il
buon funzionamento dei laboratori di cucina e sala. Il suddetto locale è attrezzato anche per il deposito
di generi non deperibili. Al primo livello fuori terra, leggermente rialzato rispetto al livello stradale,
troviamo appena entrati un'ampia Hall. Alla sinistra di chi entra vi è il banco di ricevimento dietro il
quale, con l'ausilio di un moderno centralino, collegato a tutti gli interni della scuola e di un computer,
si svolgono le esercitazioni pratiche per operatori ai servizi di ricevimento. Ancora al piano terra si
trovano:
 Il Bar, fornito di elegante banco dotato di frigo e di un attrezzato retro-bar con
macchina produttrice di ghiaccio, macinacaffè con dosatore e macchina per caffè
espresso a tre bracci;
 la Sala Ristorante, molto luminosa e con una capienza di oltre 120 posti a sedere.
Anche a quest'ultima sono annessi due locali di servizio: uno utilizzato per la pulizia e
la custodia della posateria e della vetreria, l'altro, provvisto di armadietti, come
spogliatoio.
 l’aula Multimediale con 25 postazioni multimediali.
Dalla Hall attraverso un'ampia scala si accede al I piano, dove si trovano: la presidenza, la
vicepresidenza, l'ufficio del dirigente amministrativo, la segreteria didattica, l’ufficio contabile, l'ufficio
del personale, due aule ben illuminate, servizi igienici per alunni e docenti.
Al secondo piano sono situate altre sette aule bene illuminate, due gruppi di servizi igienici ed un
piccolo deposito.
Al terzo piano è presente un'unica aula.
La sede GESCAL si sviluppa interamente su un piano terra. All'esterno di esso vi è un ampio spazio
verde recintato e attualmente si sta costruendo un campetto di pallavolo e di calcetto. All’interno vi è un
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lungo corridoio luminoso con tre accessi, sul quale convergono dieci aule, la sala professori, una
stanza di servizio ed uno stanzino adiacente utilizzato dal personale ausiliario. Sono in uso nella sede
quattro gruppi di servizi igienici.
È presente un’aula multimediale con 14 postazioni.
La sede di Camposano annessa alla scuola media “Virgilio” di Camposano, è costituito da un piano
unico fornito di palestra, dieci aule, sala professori, un front desk, cucina, sala ristorante, tre servizi
igienici ed una piccola stanza di servizio utilizzata dal personale ausiliario. All'esterno la scuola è
provvista di cortile alberato.
La sede di Comiziano è la nuova costruzione realizzato dalla Provincia ed attivita nel suo
funzionamento nell’anno scolastico 2005/2006. Si sviluppa in tre livelli:
 il primo livello, stesso altezza del fronte strada, sono situati i depositi dei materiali di
segreteria, depositi di materiale di pulizie, magazzini delle merci alimentari con celle
frigoriferi per la conservazione di merci con scadenza a breve termine e a lungo
termine.
 Il secondo livello, situato al primo piano, presenta aule didattiche, servizi igienici, sala
professore, ufficio del preside, e un aula per le conferenze, una aula multimediale con
20 postazioni.
 Il terzo livello, situato al secondo piano, presenta le aule didattiche, le aule speciali:
cucine, una grande e una piccola con tutte le attrezzature necessarie per il suo
funzionamento, sala per ricevimenti, capienza circa 120 persone, arredata e
funzionante.
LE RISORSE UMANE
Gli Alunni
ANNO
n. classi
n. studenti
Studenti in situazione
di handicap
1°
13
337
21
2°
13
271
13
3°
8
202
16
4°
8
206
10
5°
8
144
5
TOTALE
50
1260
65
7
Tutta l’attività didattico-educativa dell’Istituto ruota attorno all’alunno, che è considerato soggettopersona di pari dignità e protagonista attivo della vita scolastica. La Scuola promuove e sviluppa la
conoscenza dei suoi diritti e doveri previsti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti di cui al
DPR n° 249 del 24.06.1998.
LE RISORSE PROFESSIONALI DELLA SCUOLA
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
DIRETTORE
S. G. A.
COLLABORATORI
SCOLASTICI ASSISTENTI TECNICI
E AMMINISTRATIVI
R.S.U.
FUNZIONI
STRUMENTALI
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COORDINATORE
MATERIA
COLLEGIO DEI DOCENTI
COORDINATORI
CONSIGLI CLASSI
CONSIGLI DI CLASSE
COLLABORATORI
DIRIGENTE
COORDINATORE
DIPARTIMENTO
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IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. SABATO DE STEFANO
Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la rappresentanza legale ed è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Nel rispetto dell’autonomia degli
organi collegiali, il Dirigente scolastico ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane. Spettano al DS tutte le competenze previste dalla normativa
vigente e dal contratto collettivo di lavoro.
IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO
Spettano al C.I., composto dal D.S. dai rappresentanti di alunni, genitori, docenti, personale ATA
regolarmente eletti , tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal Regolamento d’Istituto.
I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
Sono incaricati dal DS, scelti in numero di due tra il personale docente, con compiti di collaborazione,
coordinamento e supporto all’attività di gestione della scuola.
Fusco Giacomo
Collaboratore Con Funzioni Vicarie
Vitale Giacomo
Collaboratore
DELEGATI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
PLESSO DI COMIZIANO
D’Ascoli
Napolitano
Antonio
Giuliano
PLESSO RIONE GESCAL DI CICCIANO
Addeo
Stefano
Varriale
Mariacostantina
PLESSO DI CAMPOSANO
Falco
Vincenzo
Tufano
Tommaso
I DOCENTI
La Scuola riconosce il docente quale soggetto centrale per la promozione del processo didattico e
pedagogico dell’alunno, ne cura l’inserimento più adeguato nella vita dell’Istituto e promuove
un’azione permanente di formazione e aggiornamento.
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IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il C.D., costituito da tutti gli insegnanti della Scuola e presieduto dal DS. spettano al C.D. tutte le
competenze previste dalla normativa vigente e dal contratto collettivo di lavoro. Il Collegio dei Docenti
si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce 5 volte l’anno e ogni qualvolta la Dirigenza
o almeno un terzo dei suoi elementi ne ravvisi la necessità. Il Collegio Docenti si articola in
commissioni di lavoro alle quali sono affidate funzioni di preparazione delle deliberazioni conclusive.
LE COMMISSIONI
Le Commissioni, che possono essere costituite dai rappresentanti delle tre componenti scolastiche e
possono riunirsi al momento opportuno, sono organi di supporto dell’attività didattico-pedagogica.
Hanno potere consultivo e/o propositivo; formulano proposte che potranno essere approvate dal C.D.
e dal CdI.
Orario
Marino Domenico
Tufano Tommaso
Formazioni Classi
Caccavale
Antonio (1975)
Miccoli
Anna
Bussone
Paolino
Iavarone
Rosa Maria
Napolitano
Giuliano
Imperato
Cecilia Elena
Referente
Biblioteca
Caccavale
Antonio (1951)
Capolongo
Filomena
Cirillo
Carlo Giorgio
Coppola
Massimiliano
Vecchione
Anna
Referente
Aggiornamento
Addeo
Stefano
Del Giudice
Pasquale
Faicchia
Anna Maria
Varriale
Mariacostantina
Referente
Informatica
De Vito
Valter
Masucci
Francesco
Montella
Carmine
Referente
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Viaggi D’ Istruzione
Napolitano
Nicoletta
Russo
Vincenza
Tortora
Francesco
Attivita’ Integrative e di Sostegno
Capriglione
Angelo Referente
Della Pietra
Giuseppe
Esposito
Rosa
Falcetta
Sabrina
Manzi
Raffaele
Santaniello
Antonio
Elettorale
Carfora
Domenica
Comp. Docente
Sodano
Angela
Comp. Docente
Fraccola
Mariapia
Comp. A.T.A.
Paura
Antonio
Comp. Genitore
Muccardi
Simone
Comp. Alunni
Educazione Stradale
Peluso Cassese Agostino
Ferrante
Chiarastella
Ferraro
Caterina
Dell’anno
Referente
Nicola
Educazione alla Legalità
Annunziata
Maria Rosaria
Arpaia
Anna Maria
Foglia
Angelina
Guillot
Maria
Muto
Luisa
Referente
Educazione alla Salute
Annunziata
Maria Rosaria
Arpaia
Anna Maria
Foglia
Angelina
Guillot
Maria
Muto
Luisa
Referente
Dispersione
Amato
Lucia
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D’Apolito
Antonia
Napolitano
Tommaso
Rega
Carmela
Simonetti
Pasquale
Referente
Catering
Aliperta
Salvatore
D’Ascoli
Antonio
Dello Iacono
Giovanni
Lauri
Antonio
Mautone
Nicola
Paura
Antonio
Pola
Luigi
Transito
Antonio
Referente
Referente
H
Allegorico
Giuseppina
D’avanzo
Loredana
Nappi
Francesca
Pacchiano
Lucia
Referente
Orientamento
Mosca
Lucrezia
Nunziata
Teresa Referente
Vecchione
Carmela
Web Scuola
Fusco
Giacomo
Migliaccio
Gianpaolo ( A.T.A. )
I DIPARTIMENTI
Il Dipartimento, che si compone di tutti i docenti di una o più discipline curricolari affini, è presieduto da
un coordinatore responsabile designato dal DS. Esso svolge le seguenti funzioni:
 Presiedere e coordinare, in sostituzione del DS, le riunioni di dipartimento
 Coordinare la programmazione educativa e didattica per classi parallele
 Concordare le tipologie di prove e quelle comuni, griglie valutative dei livelli di partenza e di
uscita
 Proporre l’acquisto di materiale e sussidi didattici sentito il rispettivo dipartimento
 Coordinare l’adozione dei libri di testo
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COORDINATORI PER DIPARTIMENTI
Caccavale
Antonio
Linguistico – Letterario
Miccoli
Anna
Scientifico
D’Ascoli
Antonio
Tecnico- Professionale
Ferraro
Caterina
Giuridico – Economico
COORDINATORI PER AMBITI DISCIPLINARI
Casoria Chiara
Italiano - Storia - Lingue Straniere- Religione
Vecchione Anna
Geografia Turistica - Storia Dell’arte
Miccoli Anna
Matematica -Educazione Fisica
Ferrante Chiarastella
Scienze Della Terra - Scienze Degli Alimenti
Varriale Mariacostantina
E. G. A. R. - E. T. A. T.
Ferraro Caterina
Diritto – Tecniche di Comunicazione e Relazione
Paura
T. P. O. Cucina
Antonio
D’ascoli Antonio
T. P. O. Sala/Bar
NunziataTeresa
T. P.O. Trattamenti Testi
COMITATO DI VALUTAZIONE DOCENTI
FALCETTA Sabrina
FUSCO
Giacomo
VITALE
Giacomo
VARRIALE
Mariacostantina
NAPOLITANO Giuliano (Supp.)
CACCAVALE Antonio (Supp.)
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Per la realizzazione delle finalità generali della scuola, l’Istituto individua i docenti per l’espletamento
delle Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa (art. 28 del C.C.N.L. 26/05/1999). Il C.D., ai
sensi dell’art. 37 del CCNI 31/08/1999, identifica le funzioni e definisce competenze e requisiti
professionali dei docenti necessari per l’accesso. Nel corrente anno scolastico il C.D. ha individuato le
seguenti funzioni:
13
AREA
1A
COMPETENZE
Prof.ssa
SODANO Angela
Prof.ssa
1B
FRESCA Maria Caterina

Revisione del POF per l’a.s. 2009-10;

Autovalutazione d’Istituto;

Progettazione curriculare.
 Progettazione extracurriculare;
 Valutazione attività.
 Proposte d’acquisto per l’arricchimento della
biblioteca d’Istituto;
 Controllo e riordino del materiale, compreso
l’aggiornamento del catalogo con i nuovi acquisti.
 Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano
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Prof.ssa
CARFORA Domenica
di formazione e aggiornamento;
 Accoglienza e tutoraggio dei docenti nuovi
assunti;
 Progetti per partecipazione a concorsi puramente
culturali.
 Gestione delle risorse informatiche dell’istituto;
 Consulenza ai docenti per l’utilizzo di software
didattici e applicativi;
 Proposte di aggiornamento materiale informatico.
 Realizzazione di progetti relativi alle attività degli
alunni disabili o svantaggiati e normodotati;
 collegamento scuola-territorio per interventi su
alunni in situazione di disagio.
 Progetti in collaborazione con Enti inerenti la
materia.
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Prof.ssa
GUERRIERO Immacolata
Coordinamento proposte Consigli di classe;
Raccolta adesioni ed autorizzazioni;
Verifica dei viaggi in ordine alla sicurezza;
Monitoraggio dei risultati e valutazione delle
condizioni in cui si sarà svolta l’attività.




 Raccolta proposte di recupero elaborati dai
Consigli di classe;
 Azione di supporto per la determinazione di
percorsi individualizzati per alunni in situazione di
difficoltà;
 Accorpamenti eventuali di gruppi di discenti;
 Proposte di assegnazione docenti;
 Calendario degli incontri.

Elaborazione, organizzazione e realizzazione
progetti stradali.
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
Monitoraggio delle S. M. S. del distretto 30 e
distretti limitrofi;

Diffusione del materiale illustrativo della
scuola;

Organizzazione accoglienze;

Organizzazione progetto “ Scuole Aperte “
della Provincia di Napoli;

Progetto continuità, prosieguo studio e pari
opportunità.

Diffusione dei risultati raggiunti nei principali
progetti sulla legalità;

Elaborazione di un progetto originale sulla
legalità o inserimento in progetti elaborati in
rete.


Monitoraggio delle assenze;
Pubblicazione sul sito della scuola
dell’andamento scolastico di ciascun allievo
tramite un numero di matricola segreto;
Rapporto con gli organi di controllo sulla
dispersione;
Rispetto dell’obbligo scolastico.
Prof.
32
FERRETTI Domenico


4
Prof.

TAGLIAFIERRO Antonio

Organizzazione partecipazione ad eventi
interni ed esterni;
Organizzazione progetti interni/esterni.
15
Coordinatori di classe/Segretari verbalizzanti
PRIMA
A
ROMANO
Paola
COPPOLA
Massimiliano
PRIMA
B
CAPOLONGO
Antoninetta
MANZI
Francesca
PRIMA
C
D’APOLITO
Antonia
ALLOCCA
Maria Luisa
PRIMA
D
LAPETINA
Carmela
MUTO
Luisa
PRIMA
E
TUFANO
Tommaso
ARDOLINO
Rosamarie
PRIMA
F
FERRARO
Angela Maria
FARINA
Romina
PRIMA
G
CASORIA
Chiara
CACCAVALE
Antonio (Cuc.)
PRIMA
H
ESPOSITO
Rosa
SIMONETTI
Pasquale
PRIMA
I
ARIOLA
Elvira
MALASPINA
Consiglia
PRIMA
L
RUSSO
Romilda
SUMMO
Gabriella
PRIMA
M
NUNZIATA
Teresa
DELLO IACONO
Giovanni
PRIMA
N
ASCOLESE
Assunta
SARNACCHIARO
Giovanna
PRIMA
O
FRANCAVILLA
Margherita
INCORONATO
Giovanni
SECONDA
A
VITALE
Giacomo
AMATO
Lucia
SECONDA
B
NAPOLITANO
Tommaso
REGA
Carmela
SECONDA
C
GUERRIERO
Immacolata
MARIGLIANO
Rosa
SECONDA
D
FERRARO
Caterina
BUSSONE
Paolino
SECONDA
E
IMPERATO
Cecilia Elena
POLA
Luigi
SECONDA
F
MICCOLI
Anna
ALIPERTA
Salvatore
SECONDA
G
IAVARONE
Rosa Maria
DE STEFANO
Emilia
SECONDA
H
FALCETTA
Sabrina
DEL GIUDICE
Pasquale
SECONDA
I
ARPAIA
Anna Maria
LATTE
Immacolata
SECONDA
L
BORRELLI
Maria Rosaria
ALBACHIARA
Rosanna
SECONDA
M
MONTELLA
Carmine
FERRANTE
Chiarastella
SECONDA
N
NAPOLITANO
Nicoletta
SPINOSA
Antonio
SECONDA
O
DE MARTINO
Maria Felicia
BALBI
Salvatore
TERZA
Cuc. A
PAURA
Antonio
DE VITO
Valter
TERZA
Cuc. B
PASSARIELLO
Aniello
PACCHIANO
Lucia
TERZA
Cuc. C
DE STEFANO
Raffaele
MAUTONE
Nicola
TERZA
Cuc. D
CAPRIGLIONE
Angelo
LAURI
Antonio
TERZA
Sala A
SILVESTRE
Adelina
D’ASCOLI
Antonio
TERZA
Sala B
NAPOLITAN O
Giuliano
FERRETTI
Domenico
TERZA
Sala C
BIFULCO
Maria Imm.
TRANSITO
Antonio
16
TERZA
Segr. A
MASUCCI
Francesco
PELUSO CASSESE
Agostino
QUARTA
A
RUSSO
Rosa Alba
SIRIGNANO
Nadia
QUARTA
B
GENOVESE
Rita
REGA
Domenico
QUARTA
C
VARRIALE
Mariacostantina
DAMIANO
Pietro M.
QUARTA
D
MARINO
Domenico
AMMIRATI
Maria
QUARTA
E
RUSSO
Vincenza
VACCHIANO
Elvira
QUARTA
F
BLASIO
Maria
CARFORA
Domenica
QUARTA
G
TORTORA
Francesco
ADDEO
Stefano
QUARTA
A Tur.
TADDEO
Maddalena
VECCHIONE
Anna
QUINTA
A
CACCAVALE
Antonio (Ital.)
DE SARNO
Giuseppina
QUINTA
B
SANTANIELLO
Antonio
BELLETTINI
Oliviero
QUINTA
C
ERCOLE
Antonietta
MAZZEO
Andrea
QUINTA
D
DELLA PIETRA
Giuseppe
MOSCA
Lucrezia
QUINTA
E
PETITO
Concetta
DELL’ANNO
Nicola
QUINTA
F
NAPOLITANO
Antonietta
DI LUCCA
Archina
QUINTA
G
CUOMO
Anna Giulia
FOGLIA
Angelina
QUINTA
A Tur.
BRIN
Margherita
DE FELICE
Sabina
IL CONSIGLIO di CLASSE
È composto da tutti i docenti della classe oltre che dai rappresentanti degli alunni e dei genitori. È
presieduto da un coordinatore designato dal DS. Svolge le seguenti funzioni:
Il Consiglio di classe formula la programmazione didattico-educativa della classe e gli obiettivi perla
sua realizzazione, propone strategie per interventi di supporto e recupero,promuove attività integrative
e di approfondimento, programma viaggi studio o di istruzione, decide l’erogazione di sanzioni
disciplinari agli studenti.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Il DSGA svolge attività lavorativa complessa con rilevanza esterna. Egli sovrintende ai servizi generali
amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione coordinando il personale ATA.
IL PERSONALE ATA
Costituito dagli assistenti tecnici e amministrativi nonché dai collaboratori scolastici, contribuisce alla
realizzazione dell’offerta formativa con compiti di supporto all’attività didattica e di servizio all’utenza e
al territorio.
17
I PERCORSI FORMATIVI
Diplomi e Profili Professionali
L’IPSSAR “C. Russo” prepara personale altamente qualificato e specializzato nel settore dei servizi
alberghieri e della ristorazione. Vi si consegue il Diploma di qualifica professionale dopo tre anni di
studi articolati in un biennio comune e in un monoennio di indirizzo in uno dei tre settori delle attività
alberghiere.
Il superamento del biennio permette, in base alle capacità e alle attitudini, di iscriversi:
a) direttamente al terzo anno dell’istruzione professionale per il conseguimento del Diploma di
qualifica;
b) direttamente ai corsi triennali affini di altro ordine di studi
c) con esami integrativi, al terzo anno di qualsiasi scuola secondaria di secondo grado.
BIENNIO
(comune)
1° e 2° anno
MONOENNIO
3° anno
INDIRIZZI
Operatore Dei Servizi Di
Ristorazione
Settore Sala/ Bar
Operatore Dei Servizi Di
Ricevimento
Settore
Cucina
Conseguimento Della Qualifica
Ricevimento
Sala bar e cucina
DIPLOMA
Tecnico Dei Servizi
Della Ristorazione
Tecnico Dei Servizi
Turistici
18
Operatore Dei Servizi Di Sala-Bar
L’operatore ai servizi di sala e bar ha buona padronanza delle tecniche relative ai tipi di servizio di sala.
Egli:







conosce la composizione e la modalità di realizzazione dei vari piatti e ne sa indicare le
caratteristiche dietetiche;
conosce la mise en place per breakfast, brunch, lunch e dinner ;
conosce le caratteristiche organolettiche dei vini e li sa abbinare ai vari piatti;
sa usare le attrezzature del servizio di bar;
sa preparare cocktail;
sa accogliere e consigliare con professionalità il cliente;
sa comunicare in due lingue straniere.
Operatore Dei Servizi Di Ricevimento
L’operatore ai servizi di ricevimento sa accogliere il cliente con professionalità.
Egli:
 sa espletare i servizi di accoglienza, informazione, prenotazione,sistemazione e contabilità
dell’ospite;
 sa usare i software di gestione;
 svolge operazioni di rilevazione ed elaborazione dati presenze;
 sa espletare la corrispondenza alberghiera anche in lingua straniera;
 sa esprimersi correttamente in due lingue straniere;
 ha conoscenza degli impianti e dei reparti dell’albergo;
 ha conoscenza delle attività degli intermediari dei servizi turistici.
Operatore Dei Servizi Di Cucina
L’operatore ai servizi di cucina ha buona conoscenza delle tecniche di base inerenti alla realizzazione
dei singoli piatti salati e dolci, delle relative guarnizioni e decorazioni.
Egli:
 sa preparare menu equilibrati nel rispetto dei valori dietetici che sono il fondamento della
moderna ristorazione:
 sa programmare gli acquisti e valutarne i costi;
 sa inserirsi in un lavoro di équipe;
 sa usare le moderne attrezzature tecnologiche;
 sa comunicare in due lingue straniere.
19
QUADRO ORARIO
Biennio comune
Classe I
Classe
II
Italiano
5
5
Storia
2
2
Lingua straniera
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Matematica ed Informatica
4
4
Scienza della terra
3
3
Educazione fisica
2
2
Religione
1
1
3
3
2
2
3
3
3
3
3
3
36
36
AREA COMUNE
AREA DI INDIRIZZO
Lingua straniera
Alimentazione
Lab. Servizi Rist. Sett.
Cucina
Lab. Servizi Rist . Sett. Sala/Bar
Lab. Servizi di
Ricevimento
TOTALE ORE DI LEZIONE
SETTIMANALI
20
Monoennio- classe III
Il terzo anno costituisce una classe ponte verso una formazione culturale e professionale più ampia e
articolata oppure consente l’uscita dal circuito della formazione scolastica e l’ingresso nel mondo del
lavoro.
Le discipline professionalizzanti recuperano la loro dimensione più specialistica e tecnica per costruire
competenze professionali di base fruibili nel mercato del lavoro.
Oltre agli obiettivi disciplinari specifici, tali discipline perseguono i seguenti obiettivi trasversali:
- capacità di organizzazione autonoma;
- capacità di collaborazione.
Rimane però forte il dialogo tra le discipline dell’area comune e quelle di indirizzo, per la costruzione di
competenze trasversali, comunicative e relazionali, destinate alla crescita intellettuale e culturale dello
studente.
Si affiancano, ai curricula tradizionali, offerte formative opzionali e/o attività integrative intercurriculari,
finalizzate ad arricchire il percorso formativo e a consentire ad ogni studente di esplorare tutte le
proprie potenzialità professionali e culturali. Si considera il rapporto tra l'ambiente e il territorio come
luogo privilegiato di attenzione dell’attività educativa.
QUADRO ORARIO MONOENNIO
Operatore dei servizi di ristorazione
Ore
Operatore dei servizi di ristorazione
Ore
Operatore dei
Settore Cucina
Settore Sala/Bar
Servizi di Ricevimento
AREA COMUNE
AREA COMUNE
AREA COMUNE
Ore
Italiano
3
Italiano
3
Italiano
3
Storia
2
Storia
2
Storia
2
Lingua straniera
3
Lingua straniera
3
Lingua straniera
3
Matematica
2
Matematica.
2
Matematica
2
Ed. Fisica
2
Ed. Fisica
2
Ed. Fisica
2
Religione
1
Religione
1
Religione
1
AREA DI INDIRIZZO
AREA DI INDIRIZZO
AREA DI INDIRIZZO
Lingua straniera
2
Lingua straniera
2
Lingua straniera
3
Laboratorio. Servizi Cucina
16
Lab. Servizi Sala/Bar
16
Amm. Alberghiera
3
Gestione aziendale
2
Gestione aziendale
2
Labo. Trattamento Testi
2
Geografia
3
Lab. Serv. Ricevimento
12
Totale Ore Settimanali
36
Alimenti e alimentazione
Totale Ore Settimanali
3 (2*)
36
Alimenti e alimentazione
Totale Ore Settimanali
3(2*)
36
* (2) ore di compresenza con Lab. Serv. Cuc./Sala-Bar
21
Area comune
L’Area Comune comprende le stesse discipline previste negli altri ordini di scuola secondaria
superiore e fornisce, con innovazioni didattico-metodologiche, un patrimonio culturale di ampio respiro,
articolato secondo aggiornati parametri di insegnamento.
Area di indirizzo
L’Area di indirizzo, raccordandosi con l’area comune, tende a formare, in modo organico, la personalità
dell’allievo, fornendogli, oltre alla capacità di padroneggiare i fondamenti tecnologici che stanno alla
base delle diverse innovazioni proprie del settore alberghiero, una solida base di conoscenze di
supporto alle diverse competenze professionali.
Dopo il conseguimento del Diploma di Qualifica, lo studente può:
▪ accedere al mondo del lavoro;
▪ iscriversi ai corsi post-qualifica degli Istituti professionali;
▪ passare, con esami integrativi, al quarto anno di scuole secondarie di secondo grado di altro
tipo di scuola.
Biennio post-qualifica
Il biennio post-qualifica ha lo scopo di garantire una formazione finalizzata all’acquisizione di valenze
formative di carattere generale e di una professionalità che tenga conto anche delle esigenze
economico-produttive specifiche del territorio.
Con il complessivo curricolo formativo di tale biennio si perseguono obiettivi educativi che privilegiano
l’attenzione alla relazione con il mondo del lavoro in termini di acquisizione di competenze, assunzione
di responsabilità e di modelli etici consapevoli.
Si consegue il Diploma di scuola secondaria superiore attraverso un biennio post-qualifica e dopo il
superamento dell’Esame di Stato.
I Diplomi conseguibili ed i rispettivi profili professionali sono:

Indirizzo turistico

Indirizzo ristorativo
Tecnico dei servizi turistici (TST)
Il tecnico dei servizi turistici deve avere specifiche competenze dell’organizzazione turistica in Italia e in
Europa;conoscere le risorse del territorio in termini ambientali, storici e culturali; conoscere le attività
imprenditoriali delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, conoscere l’organizzazione delle
imprese intermediarie e loro prodotti; conoscere i sistemi informativi e di comunicazione con le
tecnologie in uso; conoscere due lingue straniere, essere in possesso di un’ampia cultura di base, di
spirito di iniziativa, di senso critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti
di concretezza, di disponibilità e di interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono
dal mondo esterno.
22
Quadro Orario T.S.T.
Area Comune
Classe IV
Classe V
Italiano
4
4
Storia
2
2
Matematica
3
3
Lingua straniera
3
3
Educazione fisica
2
2
Religione
1
1
Economia e tecnica dell’azienda turistica
6(2)*
6(2)*
Lingua inglese
3
3
Geografia turistica
2
2
Storia dell'Arte e dei Beni Culturali
2
2
Tecniche di comunicazione e relazione
2(1)*
2(1)*
Totale ore settimanali
30
30
Area di Indirizzo
Area Professionalizzante
300 Ore
* ore di compresenza con Lab. Serv.Ricevimento
Tecnico dei servizi della ristorazione (TSR)
Il tecnico dei servizi della ristorazione deve avere specifiche competenze nel campo
dell’approvvigionamento delle derrate, del controllo quantità-qualità-costi della produzione e
distribuzione dei pasti, dell’allestimento di buffet e di banchetti, dell’organizzazione del lavoro e della
guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Inoltre, poiché potrà assumere livelli
di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali tecniche e
organizzative rispetto all’intero settore.
23
Quadro Orario T.S.R.
Area Comune
Classe IV
Classe V
Italiano
4
4
Storia
2
2
Matematica
3
3
Lingua straniera
3
3
Educazione fisica
2
2
Religione
1
1
Economia e gestione delle aziende ristorativa
4
4
Lingua straniera 2
3
3
Legislazione
2
2
Alimenti e Alimentazione
3
3
Laboratorio di Organizzazione e gestione dei Servizi Ristorativi
3
3
Totale ore settimanali
30
30
Area di Indirizzo
Area Professionalizzante
300 ore
Area Professionalizzante
Uno degli aspetti più innovativi del biennio post-qualifica è rappresentato dall’Area Professionalizzante
(definita anche Terza Area). Si tratta di un corso di specializzazione, interno al biennio post-qualifica,
gestito non per classi, ma per gruppi articolati e trasversali. E’ organizzato in moduli; prevede lezioni
teoriche e pratiche svolte sia da docenti dell’Istituto sia da esperti provenienti dal mondo del lavoro.
Le lezioni pongono gli studenti di fronte a concrete situazioni professionali e a diretto contatto con
l’analisi di casi pratici (problem solving - case history). Si tratta di un’esperienza di grande valenza
formativa, perché fornisce un’interazione tra conoscenze teoriche e loro applicazione pratica, quindi tra
sapere e saper fare.
Alla fine del corso, lo studente consegue un titolo di specializzazione valido in tutti i Paesi della
Comunità Europea, che si aggiunge al Diploma di Stato.
Dal punto di vista dell’ordinamento curriculare, la terza fascia costituisce tempo scuola a tutti gli effetti.
Il Collegio Docenti approva i vari progetti e designa un tutor per l’organizzazione delle attività.
24
I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al curriculum scolastico
nell'ambito di un Progetto d’intesa con la Regione Campania permettono il conseguimento di un
secondo diploma riconosciuto dalla Regione, che qualifica gli allievi come:
1.
2.
3.
4.
5.
Addetto ai servizi di banqueting e catering
Addetto al turismo eno-gastronomico
Addetto di banqueting
Addetto ai servizi di enologia e di enogastronomia
Operatore del turismo culturale
Tali diplomi potranno essere ottenuti solo se la frequenza dei corsi coprirà almeno i due terzi del monte
ore previsto nell'arco del biennio post-qualifica (600 ore).
Lo schema di biennio post-qualifica cerca di trovare la massima sinergia tra le opportunità offerte dalla
scuola e dagli ordinamenti della formazione professionale regionale. Tale curricolo comprende:
1) un insieme di discipline volto alla crescita culturale dell'alunno e condizione di accesso al
sapere professionale articolate in:


insegnamenti umanistico-scientifici
insegnamenti tecnico-tecnologico-organizzativi

acquisizione di attitudini e atteggiamenti orientati all'inserimento nell'attività professionale
apprendimento di capacità operative relative ad uno specifico ruolo lavorativo.
2) un insieme di occasioni di professionalizzazione finalizzate a:

25
L’OFFERTA FORMATIVA
Programmazione Educativa E Didattica..
 obiettivi educativo-formativi
 obiettivi cognitivi
 valutazione
 integrazione degli alunni in situazione d'Handicap
 integrazione alunni stranieri
 integrazione con il territorio
 visite e viaggi d’istruzione
 recupero e sostegno (I.D.E.I.)
Ampliamento dell'offerta formativa




i progetti
area di professionalizzazione
monitoraggio POF
piano delle attività a.s. 2009/2010
26
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e DIDATTICA
Nel rispetto di quanto concordato nella programmazione educativa e didattica dei Dipartimenti, ogni
docente elabora un piano didattico annuale in rapporto alle esigenze delle singole classi e sulla base
dei programmi ministeriali.
Il piano didattico comprende:
1. l’analisi della situazione di partenza della classe
2. le finalità formative della disciplina
3. la programmazione modulare
4. gli strumenti didattici utilizzabili
OBIETTIVI
Concordemente, il Dipartimento dei Docenti dell’area linguistica , Dipartimento dei Docenti dell’area
scientifica, il Dipartimento dell’area tecnica – professionale ed il Dipartimento dell’area giuridico economica determinano i parametri operativi di base.
Obiettivi Socio-Affettivi
Biennio iniziale:
Educazione al rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente;
Educazione all’autocontrollo;
Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune.
Triennio:
Educazione alla motivazione allo studio ed al lavoro;
Educazione al senso di responsabilità;
Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune.
Obiettivi Cognitivi
Biennio iniziale
Comprensione dei linguaggi e dei codici;
Alfabetizzazione nelle varie discipline di base;
Conoscenza dei principi fondamentali delle varie discipline;
Applicazione elementare delle nozioni acquisite.
Triennio
Uso dei linguaggi specifici;
Conoscenza e utilizzo delle tecnologie specifiche;
Individuazione e creazione dei collegamenti;
Riformulazione dei nuclei concettuali e delle acquisizioni individuali;
Stesura di progetti.
27
Obiettivi Formativi E Metodi Specifici Disciplinari
Obiettivi Didattici Generali Per Il Terzo Anno
- l'approfondimento della riflessione sulla lingua almeno in ordine alle attività specificamente
connesse con il profilo professionale;
-
lo sviluppo delle capacità critiche dell'alunno per giungere ad una più generale capacità di
espressione di proprie valutazioni personali in ordine a fatti e problemi;
la capacità di recepire l'esistenza delle diversità ideologiche e culturali allo scopo di suscitare,
nei discenti il rispetto per la pluralità delle idee;
il potenziamento Consapevole delle competenze comunicative in vari contesti e settori,
soprattutto in ambito professionale;
relazioni sulle attività di laboratorio e di sala (classi di cucina e di sala);
rapporti epistolari con imprenditori del settore alberghiero e della ristorazione e con Enti
pubblici;
conversazioni attinenti l'ambito professionale;
preparazione di itinerari turistici per i clienti di un albergo.
Obiettivi Didattici Generali Per il Biennio Post Qualifica
- la conoscenza delle cornici storiche per inquadrare più compiutamente gli eventi letterari degli
ultimi due secoli;
- la capacità di orientarsi nelle varie epoche e di riconoscere somiglianze e differenze fra diversi
eventi culturali;
- la capacità di riconoscere l'importanza storica dei fenomeni culturali della nostra epoca;
- la padronanza degli strumenti concettuali occorrenti per spiegare le conoscenze storiche.
ITALIANO
(biennio iniziale e monoennio)
Obiettivi
- Lettura e comprensione
- comprensione del significato delle singole parole in riferimento al testo;
- capacita di distinguere l’idea centrale di un testo dalle informazioni accessorie;
- saper riconoscere lo scopo di un testo;
- capacità di individuare il punto di vista dell’autore di un testo;
- comunicare un’esperienza personale, un racconto, un argomento di studio in modo ordinato;
- esporre in maniera corretta un argomento, facendo riferimenti pertinenti, operando confronti ed
esprimendo giudizi motivati;
- utilizzare in maniera appropriata il lessico specifico delle varie discipline.
Per quanto riguarda la produzione scritta sono stati stabiliti i seguenti obiettivi:
- esprimere il proprio pensiero con frasi brevi e logicamente articolate;
- fare uso di un lessico appropriato;
- usare correttamente gli elementi grammaticali e le strutture sintattiche;
- organizzare e rielaborare in modo appropriato le informazioni ricevute;
- produzione di vari tipi di testo (regolativi, descrittivi, argomentativi, rielaborazioni personali in
forma di parafrasi o di riassunto).
STORIA
biennio iniziale
Obiettivi
28
- conoscenza degli eventi storici studiati e capacità di esporli in modo chiaro e ordinato;
- capacità di usare con proprietà i termini e i concetti fondamentali della disciplina;
- capacità di distinguere i molteplici aspetti di un evento
LINGUA STRANIERA (Inglese, Francese, Tedesca, Russa)
biennio comune
Obiettivi
- Acquisire la capacità di presentarsi, chiedere e dare informazioni, descrivere cose, esprimere
concetti, raccontare eventi, comprendere e produrre piccoli testi scritti.
- Conoscere gli elementi grammaticali di base.
Monoennio
Obiettivi
- Utilizzare il linguaggio relativo all’ambito professionale di qualifica
- Saper conversare, saper capire e produrre testi scritti generali o collegati all’ambito turistico e
ristorativo.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
- Potenziare tutte le abilità acquisite negli anni precedenti.
- Conoscere la civiltà del paese di cui si studia la lingua
- Saper analizzare la struttura di testi settoriali, articoli di giornale o rivista, o testi legati
all’indirizzo professionali
Metodi
Lezione frontale, riflessione sulle strutture linguistiche, esercitazioni guidate al dialogo in lingua, analisi
di testi e visione di filmati originali.
DIRITTO ED ECONOMIA
Biennio comune e monoennio
Obiettivi
- Acquisire un’alfabetizzazione giuridico – economica, individuando i concetti fondamentali della
materia.
- Comprendere i principi fondamentali della Costituzione italiana sotto il profilo giuridico –
economico, utilizzando un linguaggio specifico
Metodi
Lezione frontale, dibattito, lavoro su testi e documenti.
LEGISLAZIONE
Biennio Post Qualifica
Obiettivi
- Conoscere a livello essenziale gli Istituti giuridici, risalendo alle fonti e utilizzando un linguaggio
specifico corretto
- Acquisire una visione globale della Disciplina, correlata alla realtà professionale.
- Acquisire la capacità di risalire autonomamente alle fonti e di creare collegamenti.
Metodi
Lezione frontale, analisi delle fonti, discussione guidata.
MATEMATICA E INFORMATICA / MATEMATICA
Biennio Comune
Obiettivi
- Comprendere il significato dei formalismi indotti.
- Saper utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo
- Saper cogliere le analogie strutturali. Saper matematizzare semplici situazioni problematiche in
vari ambiti disciplinari.
29
Classe Terza
Obiettivi
- Comprendere il significato dei formalismi indotti, utilizzando consapevolmente le procedure di
calcolo. Riconoscere e disegnare semplici funzioni.
- Saper matematizzare semplici situazioni problematiche.
- Acquisire rigore espositivo e formale.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
- Acquisire maggiore competenza, sicurezza e consapevolezza riguardo agli aspetti del calcolo.
- Riconoscere e disegnare grafici di funzioni razionali.
- Saper matematizzare semplici situazioni problematiche.
- Acquisire rigore espositivo e formale.
- Utilizzare autonomamente le tecniche e i concetti appresi.
Metodi
Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo.
SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA
Biennio Comune
Obiettivi scienze della terra
- conoscenza basilare di chimica generale e inorganica;
- conoscenza della litosfera, del sistema solare e della terra;
- conoscenza dell’atmosfera, dell’idrosfera e del ciclo dell’acqua.
Obiettivi Biologia
- conoscenza della teoria cellulare, della continuità della specie
- conoscenza dell’evoluzione della vita sul pianeta;
- conoscenza dell’organizzazione del corpo umano.
Metodi
Lezione frontale, dibattito, quaderno di lavoro, visione di filmati, lettura di articoli.
ELEMENTI DI GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE ALBERGHIERA
Monoennio ( Cucina – Sala bar – Ricevimento)
Obiettivi
- Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema azienda.
- Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale.
- Conoscere, nell’ambito del circuito dei finanziamenti alle imprese, il ruolo fondamentale del
sistema bancario e dell’intermediazione creditizia.
- Saper riconoscere e compilare i documenti della compravendita.
Metodi
Lezione frontale, colloquio guidato, lavoro di ricerca individuale e di gruppo.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
Classe quarta e quinta ristorazione
Obiettivi
- Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale.
- Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie
d’impresa ricettivo-ristorativa.
- Conoscere la struttura e la composizione del capitale nelle aziende turistiche.
- Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa ristorativa.
- Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio.
- Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Metodi
Lezione frontale, dibattito guidato, modulistica d’azienda, articoli.
30
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA
(Classe quarta e quinta turismo)
Obiettivi
- Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale.
- Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie
d’impresa ricettiva e di viaggio.
- Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica.
- Saper compiere le principali operazioni di front e back office nelle imprese alberghiere.
- Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera.
- Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio.
- Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Metodi
Lezione frontale, dibattito guidato, procedure informatiche, modulistica d’azienda, articoli (due ore in
comprese con Laboratorio dei Servizi di Ricevimento).
LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
- Potenziare le capacità di utilizzare le nuove tecnologie informatiche.
Metodi
Lezione frontale, esercitazione pratica sul computer.
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE
Biennio comune
Obiettivi
- Conoscere le principali caratteristiche della nutrizione.
- Conoscere la classificazione degli alimenti.
- Conoscere le modificazioni degli alimenti nei procedimenti di cottura.
- Saper interpretare il significato dei termini e dei concetti appresi.
Metodi
Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, audiovisivi, articoli.
ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE
Classe Terza Cucina e Sala bar
Obiettivi
- Conoscere i sistemi di produzione e conservazione degli alimenti
- Saperne distinguere le categorie ed i criteri di classificazione.
- Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni.
Metodi
Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, esercitazioni pratiche.
Classe Quarta e Quinta Ristorazione
Obiettivi
Acquisire la capacità di distinguere le categorie, le caratteristiche ed i criteri di classificazione degli
alimenti.
Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni.
Conoscere le norme igieniche, la chimica degli alimenti e la dietetica.
Metodi
Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, ricerche.
LABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE (Settore Cucina)
Biennio comune
31
Obiettivi
- Sviluppare un atteggiamento di cooperazione e partecipazione.
- Conoscere il laboratorio di cucina e i locali adiacenti.
- Conoscere le norme igieniche e di manutenzione delle attrezzature.
- Conoscere a livello elementare le basi tecnico – professionali.
- Conoscere le trasformazioni del prodotto alimentare.
Classe Terza Cucina
Obiettivi
- Acquisire la capacità di operare all’interno di una brigata di cucina.
- Saper applicare le procedure operative relative alla realizzazione delle ricette.
- Conoscere i principali piatti della cucina locale, regionale, nazionale e internazionale.
- Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni precedenti.
Metodi
Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita
d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche.
LABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE (Settore Sala – bar)
Biennio comune
Obiettivi
- Conoscere i reparti del ristorante, le norme igieniche e di manutenzione, i principali tipi di
servizio.
- Eseguire la "Mise en Place" di un tavolo.
- Conoscere il reparto bar, le attrezzature in uso e le preparazioni di caffetteria.
- Conoscere l’impostazione del menù e del buffet, le bevande analcoliche e i principali tipi di vini,
liquori e distillati.
Classe Terza Sala bar
Obiettivi
- Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni precedenti.
- Conoscere le regole della cucina di sala.
- Conoscere i vini italiani, le loro caratteristiche organolettiche e il loro corretto servizio.
- Conoscere i principali cocktail e long drink.
- Conoscere i criteri per la composizione e la porzionatura dei piatti e le tecniche di calcolo per
stabilirne il costo.
Metodi
Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita
d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche.
LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
Classe Quarta e Quinta Ristorazione
Obiettivi
- Conoscere le principali strutture ristorative, con attenzione alle evoluzioni del settore.
- Acquisire la capacità di rielaborare le competenze acquisite, adattandole a situazioni e tipi
d’utenza differenti.
- Acquisire la capacità di organizzare le risorse umane e le tecniche alimentari.
- Saper redigere menù differenziati in funzione di considerazioni merceologiche, dietetiche ed
economiche.
- Saper abbinare correttamente il cibo al vino.
- Conoscere le nuove tecnologie culinarie e le nuove forme di ristorazione.
Metodi Lezione frontale, lavoro di gruppo e ricerca, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita
d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche.
32
LABORATORIO SERVIZI DI RICEVIMENTO
Biennio comune
Obiettivi
- Conoscere l’etica professionale, le norme igieniche e la prevenzione antinfortunistica.
- Conoscere l’organizzazione dei reparti alberghieri.
- Saper ricevere e consigliare i clienti, effettuare prenotazioni, redigere formulari, fatture, distinte
e statistiche.
Metodi
lezione frontale, esercitazioni pratiche, visite guidate ad Aziende.
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
- Potenziamento delle abilità acquisite dagli alunni negli anni precedenti.
- Conoscenza approfondita degli strumenti in dotazione alla struttura alberghiera.
- Saper utilizzare in modo adeguato i mezzi informatici nella reception di un hotel.
- Saper accogliere il cliente; saper svolgere operazioni contabili.
Metodi
Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visite ad
alberghi.
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
La Disciplina, adottando gli obiettivi di Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica e di Tecniche di
Comunicazione e Relazione, viene svolta in compresenza dai suddetti Docenti.
GEOGRAFIA DELLE RISORSE CULTURALI E TURISTICHE
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
- Conoscere il turismo in Italia: le Alpi, la Padania, le isole, le città d’arte.
- Conoscere il patrimonio artistico di Ferrara.
- Saper consultare, leggere ed interpretare carte, mappe, piante delle città, guide di una regione.
Metodi
Lezione frontale, discussione, audiovisivi, cartografia, materiale turistico.
GEOGRAFIA TURISTICA
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
- Saper elaborare itinerari turistici.
- Conoscere la regione mediterranea, il Nord e il Centro Europa, le più importanti capitali
europee, i caratteri turistici dei paesi della Comunità Europea, dell’Asia, dell’Oceania,
dell’America.
- Conoscere alcuni elementi di storia del turismo.
Metodi
Lezione frontale, esercitazioni su cartografia, discussione guidata
STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
- Conoscere le caratteristiche delle opere d'arte e dei beni culturali dall'antichità al Novecento.
- Saper analizzare le opere d’arte e le relative realtà ambientali.
- Saper organizzare e progettare itinerari turistici.
Metodi
Lezione frontale, visita a monumenti e musei, discussione guidata.
33
TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
- Conoscere le dinamiche comunicative individuali e di gruppo.
- Rendersi consapevoli dei diversi bisogni del cliente.
- Conoscere i linguaggi della comunicazione di massa.
Metodi
Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni comunicative (un’ora risulta in compresenza con
Laboratorio dei Servizi di Ricevimento).
EDUCAZIONE FISICA
Biennio comune
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati, tramite un lavoro d’esercitazione particolare, al proprio potenziamento
fisiologico ed all’evoluzione quantitativa e qualitativa del proprio patrimonio motorio.
Classe Terza
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo positivo dello sport come difesa della
salute, come mezzo di socializzazione e d’espressione della personalità.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo dello sport come difesa della salute,
mezzo di socializzazione e d’espressione della personalità; ad essere consapevoli dei comportamenti a
"rischio", a conoscere le norme da seguire in caso d’infortunio.
RELIGIONE (Insegnamento opzionale)
Tutte le Classi
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati all’analisi consapevole di tematiche educative quali:
- la realtà giovanile e i problemi del mondo contemporaneo,
- la ricerca interiore dell’uomo,
- le proposte e le risposte della Chiesa Cattolica.
VALUTAZIONE
La valutazione è un processo complesso, proprio perché vengono presi in attenta considerazione i
livelli di partenza dell’alunno, l’acquisizione di strategie di apprendimento, l’ampliamento del patrimonio
di conoscenze e il conseguimento di competenze sia nell’ambito disciplinare che in quello
professionale.
Con la valutazione trimestrale o quadrimestrale si fa un primo bilancio del livello di conseguimento degli
obiettivi specifici di apprendimento.
Con la valutazione finale si documenta l’avvenuto o il mancato conseguimento degli obiettivi di
formazione e di istruzione.
Le singole verifiche esprimono delle “misurazioni” che concorrono alla formulazione del giudizio di
valutazione.
Esse hanno varie funzioni:
 accertare e documentare il livello di apprendimento dell’alunno;
34


stimolare nell’alunno la consapevolezza dei propri punti di forza come delle aree di debolezza;
offrire al docente riferimenti per una eventuale modifica del proprio intervento didattico.
Strumenti Di Verifica E Misurazione
 Interrogazione individuale frontale;
 elaborato scritto;
 relazione orale;
 riproduzione pratica di apprendimenti;
 interrogazione di gruppo;
 relazione scritta;
 prova strutturata;
 prova semistrutturata.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE
Obiettivi formativi socio-affettivi
A Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi;
B Completo raggiungimento degli obiettivi;
C Sufficiente raggiungimento degli obiettivi;
Il non raggiungimento degli obiettivi esclude la loro
misurazione
Obiettivi formativi cognitivi
A Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi;
B Completo raggiungimento degli obiettivi;
C Sufficiente raggiungimento degli obiettivi
D Insufficiente raggiungimento degli obiettivi;
E Mancato raggiungimento degli obiettivi.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VARIE DISCIPLINE
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione
delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si propone di adottare (integralmente o con le
modifiche che si riterrà di dovervi apportare) le presenti griglie di valutazione che tengono conto delle
capacità di comprensione, delle conoscenze acquisite, delle capacità espressive e delle capacità di
analisi e di sintesi. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il
grado di raggiungimento degli obiettivi didattici.
35
ITALIANO classi prime – seconde – terze
Comprensione
A
Livello conoscenze
Coglie le informazioni
esplicite e comprende
il significato
profondo del testo
10
Coglie le informazioni
i esplicite e quelle che
richiedono operazioni
di deduzione
8-7
C
Coglie solo le informazioni
esplicite
D
B
E
9
Produzione scritta
a
Ha una conoscenza
approfondita degli argomenti
affrontati
Si esprime con un linguaggio
10-9
sempre appropriato e scorrevole
e con ottima
coesione sintattica
Si esprime con un linguaggio
8-7
Coglie le informazioni
esplicite e quelle che
richiedono operazioni
di deduzione
b
6
Ha una conoscenza
sufficiente degli argomenti
c
Fraintende o non coglie le
informazioni esplicite
contenute
nel testo
5-4
Ha una conoscenza
d
Si esprime con un linguaggio
poco appropriato
5-4
Fornisce solo qualche
risposta / non fornisce
alcuna risposta
3-2
e
Si esprime con un linguaggio
approssimativo
3-2
a
Si esprime con un linguaggio
appropriato
e con buona coesione
frammentaria degli
Sintattica
Si esprime con un linguaggio
sufficientemente corretto
6
argomenti affrontati
Ha una conoscenza
molto lacunosa o non
conosce affatto gli
argomenti affrontati
ITALIANO (classi quarte e quinte)
Comprensione
A
B
C
D
E
Individua e spiega i concetti
10-9
chiave degli argomenti,
opera sintesi
efficaci ed esprime giudizi
personali e criticamente
motivati.
Individua i concetti chiave
8-7
degli argomenti, opera sintesi
corrette ed esprime
giudizi personali.
Individua i concetti chiave degli 6
argomenti,
opera sintesi essenziali ed
esprime giudizi personali.
Fraintende o non coglie
5-4
i concetti chiave degli
argomenti, ha difficoltà ad
operare sintesi corrette e
ad esprimere giudizi personali
Non coglie i concetti
3-2
chiave degli argomenti,
non riesce ad operare
sintesi corrette e ad
esprimere giudizi personali
Livello conoscenze
Ha una conoscenza
Produzione scritta
approfondita degli
sempre appropriato e scorrevole si
argomenti
e con ottima coesione sintattica
10-9
affrontati
Ha una buona conoscenza b
degli argomenti affrontati
Ha una conoscenza
c
sufficiente degli argomenti
Ha una conoscenza
Si esprime con un linguaggio
8-7
appropriato e con buona coesione
sintattica
Si esprime con un linguaggio
sufficientemente corretto
6
d
Si esprime con un linguaggio
poco appropriato
5-4
e
Si esprime con un linguaggio
approssimativo
3-2
frammentaria degli
argomenti affrontati
Ha una conoscenza
molto lacunosa o
non conosce affatto gli
argomenti affrontati
36
STORIA
CONOSCENZE E LINGUAGGIO
a
STRUMENTI INTERPRETATIVI
Ha una conoscenza approfondita degli argomenti; e usa
10-9un
Linguaggio sempre appropriato
b
A
Individua con precisione e puntualità le
persistenze e i mutamenti
Ha una buona
8-7
Conoscenza
Individua in modo appropriato le persistenze e i
mutamenti
B
degli argomenti;
linguaggio appropriato
c
Conoscenza sufficiente degli argomenti;
linguaggio adeguato
6
d
Ha una conoscenza frammentaria degli Argomenti;
5-4
linguaggio
e
poco adeguato
Non conosce/conosce molto poco gli
Argomenti; linguaggio inadeguato
3-2
Possiede strumenti essenziali per individuare
persistenze e mutamenti
Non riesce sempre a cogliere le persistenze e i
mutamenti
C
D
Non possiede gli strumenti interpretativi per leggere Ele
persistenze
e i mutamenti
GEOGRAFIA
POSSESSO STRUMENTI DI LETTURA E
DI INTERPRETAZIONE
a
Utilizza sempre in maniera appropriata gli
CONOSCENZE E CAPACITA’ ESPRESSIVE
10-9
Ha una conoscenza approfondita degli
argomenti affrontati e utilizza un linguaggio
appropriato e scorrevole
a
8-7
Ha una buona conoscenza degli argomenti
affrontati e utilizza un linguaggio
appropriato
B
6
Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti C
affrontati e utilizza un linguaggio adeguato
strumenti di lettura e
b
interpretazione dei fattori geografici
Utilizza in maniera corretta gli strumenti
di lettura e interpretazione dei
c
Fattori geografici
Utilizza in maniera essenziale gli
strumenti di lettura e interpretazione dei
d
fattori geografici
Non sempre riesce a leggere e a
5-4
interpretare correttamente i fattori
e
geografici
Non possiede gli strumenti
3-2
per leggere e interpretare i fattori geografici
Ha una conoscenza frammentaria
degli argomenti affrontati e utilizza un
Linguaggio non sempre appropriato
Non conosce gli argomenti affrontati
D
E
E
PSICOLOGIA
LIVELLO DELLE CONOSCENZE
Ha una conoscenza approfondita degli
a argomenti affrontati
Ha una buona conoscenza
b degli argomenti affrontati
C Ha una conoscenza sufficiente
degli argomenti affrontati
Ha una conoscenza frammentaria
d degli argomenti affrontati
e Ha una conoscenza molto lacunosa o
non conosce affatto gli argomenti affrontati
10
9
8
7
6
5
4
3
2
37
In compresenza con T. S. P. O.
CONOSC. PRATICO – PROFESSIONALI T.S.P.O.
Ha una conoscenza approfondita della
a pratica professionale
Ha una buona conoscenza della pratica
b professionale
c Ha una conoscenza sufficiente della pratica
Professionale
Ha una conoscenza frammentaria
d della pratica professionale
e Conosce molto poco / non conosce la pratica
Professionale
10
9
8
7
6
5
4
3
2
STORIA DELL’ARTE
LIVELLO DELLE CONOSCENZE
a
CAPACITA’ ESPRESSIVE
Ha una conoscenza approfondita degli
argomenti affrontati
10
9
A
b
Ha una buona conoscenza degli
argomenti affrontati
87
B
Si esprime con un linguaggio appropriato
c
Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti
Affrontati
6
C
Si esprime con un linguaggio sufficientemente
Ha una conoscenza frammentaria degli argomenti
affrontati
Ha una conoscenza molto lacunosa o
non conosce affatto gli argomenti affrontati
54
32
d
e
Si esprime con un linguaggio sempre appropriato
e scorrevole
corretto
D
Si esprime con un linguaggio poco appropriato
E
Si esprime con un linguaggio approssimativo
FRANCESE - INGLESE – TEDESCO
ABILITA’ STRUMENTALI UTILIZZAZIONE CONOSCENZE
Utilizza sempre in modo corretto
ed efficace le strutture
9
strutture grammaticali, delle funzioni
grammaticali e le funzioni
linguistiche
linguistiche studiate nella
studiate e della terminologia
fruizione e nella produzione
specifica
8-7 Utilizza in modo corretto ed
Ha una buona conoscenza delle
efficace le strutture grammaticali
strutture grammaticali,
e le funzioni linguistiche
delle funzioni linguistiche
studiate
nella fruizione e
studiate e della
nella produzione
terminologia specifica
Utilizza con sufficiente
6
Ha una conoscenza
correttezza ed efficace le strutture
sufficiente delle strutture
grammaticali e le funzioni linguistiche
grammaticali,
studiate nella fruizione e nella
delle funzioni linguistiche
produzione
studiate e della
terminologia specifica
5-4 Utilizza in modo quasi sempre
Ha una conoscenza
errato le strutture grammaticali
insufficiente delle
e le funzioni linguistiche
strutture grammaticali,
studiate nella fruizione e nella
delle funzioni linguistiche
produzione
studiate e della
terminologia specifica
3-2 Non sa utilizzare le strutture
Non conosce le strutture
grammaticali e le funzioni linguistiche
grammaticali e le funzioni
studiate
linguistiche studiate
ELABORATI SCRITTI
Gli elaborati denotano un’ottima
capacità di
utilizzare le conoscenze acquisite
a Ha un’ottima conoscenza delle
10
a
b
b Gli elaborati denotano una
buona capacità di utilizzare
le conoscenze acquisite
c
d
e
c
Gli elaborati denotano una
sufficiente capacità di utilizzare
le conoscenze acquisite
d Gli elaborati denotano
conoscenze insufficienti
o frammentarie
e
Gli elaborati denotano
gravi lacune o una conoscenza
pressoché nulla degli argomenti
studiati
10
9
8-7
6
5-4
3-2
38
A T T I V I T A’
MOTORIE
CONOSCENZE
a
b
c
d
CAPACITA’
L’allievo svolge sempre in maniera corretta ed efficace A
Ha una conoscenza corretta delle attività motorie,
10 dei
9 le attività motorie e i giochi
giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni fisiologici
individuali e di gruppo, mostrando un’ottima
coordinazione nei movimenti
che accompagnano gli esercizi fisici
Conosce le attività motorie, i giochi individuali 8e di L’allievo svolge in maniera corretta le attività
7 motorie e i giochi individuali e di
gruppo e i fenomeni che
gruppo e mostra una buona coordinazione
nei movimenti
accompagnano gli esercizi fisici
B
6 L’allievo svolge con sufficiente correttezza
Conosce le fondamentali attività motorie, i giochi
le attività motorie e i giochi individuali e
individuali e di gruppo più diffusi e i fenomeni
di gruppo e mostra una coordinazione
adeguata nei movimenti
principali che accompagnano gli esercizi fisici
C
5 Non sempre l’allievo svolge in maniera corretta
Ha una conoscenza inadeguata delle attività motorie,
4 le attività motorie e i giochi
dei giochi individuali e di
e non sempre adeguata è la sua coordinazione
nei movimenti
gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano
D
gli esercizi fisici
e
Non conosce le attività motorie, i giochi individuali
3 eL’allievo
di
non svolge / non svolge in maniera
gruppo e i fenomeni
2
corretta le attività motorie e i giochi
fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici
individuali e di gruppo
E
MATEMATICA
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
1
2
3
4
5
Completa, approfondita ed ampliata.
Completa ed approfondita.
Completa ma non approfondita.
Frammentaria e superficiale.
Nessuna, minima e lacunosa.
1
Riconosce autonomamente la struttura dei problemi ed elabora le
conoscenze con metodo e rigore scientifico.
Riconosce la struttura di problemi semplici e complessi.
Riconosce la struttura di semplici problemi.
Riconosce proprietà e relazioni solo se guidato.
Non riesce ad individuare la struttura del problema.
2
3
4
5
1
APPLICAZIONE
COMUNICAZIONE
ORALE
5
Applica le conoscenze in situazioni nuove senza errori ed
imprecisioni.
Individua le principali relazioni e proprietà complesse.
Individua semplici relazioni ed applica le principali proprietà.
Individua semplici relazioni solo se guidato. Commette errori nelle
applicazioni.
Non riesce ad essere operativo.
1
2
3
4
5
Si esprime con proprietà di linguaggio.
Si esprime in modo chiaro e corretto.
Si esprime in modo congruo anche se con qualche improprietà.
Se guidato esprime pochi pensieri in modo coretto.
Non riesce ad esporre in modo corretto alcun pensiero.
2
3
4
39
CORRISPONDENZA
LIVELLO - VOTO
1
2
3
4
5
9 – 10
7–8
6
4–5
2–3
TRATTAMENTO TESTI
CONOSC. PRATICO – PROFESSIONALI
UTILIZZAZIONE CONOSCENZE
a
Ha una conoscenza approfondita
della pratica professionale
10
9
Utilizza sempre in modo appropriato le
b
Ha una buona conoscenza
della pratica professionale
8
7
Utilizza in modo appropriato le
Ha una conoscenza
sufficiente della pratica professionale
6
Utilizza in modo corretto le
c
d
e
conoscenze acquisite
b
c
e
C
conoscenze acquisite
Ha una conoscenza
5
frammentaria della pratica professionale4
Utilizza in maniera non sempre corretta
Conosce molto poco / non
conosce la pratica professionale
Non sa utilizzare le poche / pochissime
conoscenze acquisite
3
2
Ha una conoscenza approfondita della figura
professionale di indirizzo
Ha una buona conoscenza della figura
professionale di indirizzo
Ha una conoscenza sufficiente della figura
Ha una conoscenza frammentaria della
figura professionale di indirizzo
Conosce molto poco / non conosce la figura
professionale di indirizzo
D
le conoscenze acquisite
10
9
E
CAPACITA’ ESPRESSIVE
Si esprime con un linguaggio sempre appropriato e
scorrevole
8
7
Si esprime con un linguaggio appropriato
6
Si esprime con un linguaggio sufficientemente
Professionale di indirizzo
d
B
conoscenze acquisite
LABORATORIO QUARTE E QUINTE CLASSI
CONOSC. PRATICO – PROFESSIONALI
a
A
corretto
5
4
Si esprime con un linguaggio poco appropriato
3
2
Si esprime con un linguaggio approssimativo
DIRITTO / LEGISLAZIONE
CONOSCENZE E CAPACITA’ ESP. UTILIZZAZIONE CONOSCENZE
a
Ha una conoscenza approfondita degli argomenti
affrontati e fa uso di
10
9
Utilizza sempre in modo appropriato le conoscenze
8
7
Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite
6
Utilizza in modo corretto le conoscenze acquisite
acquisite
un’esposizione appropriata e scorrevole
b
c
Ha una buona conoscenza degli argomenti
affrontati e usa un’esposizione appropriata
Conoscenza sufficiente degli argomenti
affrontati ed esposizione Adeguata
40
d
e
Conoscenza frammentaria degli argomenti
affrontati e linguaggio poco Appropriato
Non conosce gli argomenti affrontati
5
4
Utilizza in maniera non sempre corretta
3
2
Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze
acquisite
d
le conoscenze acquisite
e
SCIENZA DELLA TERRA
LIVELLO DELLE CONOSCENZE - UTILIZZAZIONE CONOSCENZE- CAPACITA’ ESPRESSIVE
a
Ha una conoscenza approfondita
degli argomenti affrontati
10
9
Utilizza sempre in modo
appropriato le conoscenze
a
Si esprime con un linguaggio sempre
appropriato e scorrevole
acquisite
b
Ha una buona conoscenza degli
argomenti affrontati
c Ha una conoscenza sufficiente
8
7
Utilizza in modo efficace le
conoscenze acquisite
6
Utilizza con sufficiente
degli argomenti affrontati
correttezza le conoscenze
b
c
Si esprime con un linguaggio
appropriato
Si esprime con un linguaggio
sufficientemente corretto
acquisite
d
Ha una conoscenza frammentaria
degli argomenti affrontati
5
4
Utilizza in maniera non
Si esprime con un linguaggio poco
d
sempre corretta o in maniera impropria
appropriato
le
conoscenze acquisite
e Ha una conoscenza molto
lacunosa o non conosce affatto
gli argomenti Affrontati
3
2
e Silaesprime con un linguaggio
Non fornisce elementi utili a valutare
sua capacità di utilizzare le
approssimativo
conoscenze
PRATICA OPERATIVA DI SEGRETERIA - PRATICA OPERATIVA. DI CUCINA - PRATICA OERATIVA
DI SALA
CONOSC. PRATICO – PROFESSIONALI
a
Ha una conoscenza approfondita
della figura professionale di
UTILIZZAZIONE CONOSCENZE
10
9
Utilizza sempre in modo appropriato le
8
7
Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite
B
6
Utilizza in modo corretto le conoscenze acquisite
C
5
4
Utilizza in maniera non sempre corretta le conoscenze
D
3
2
Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze
Acquisite
conoscenze acquisite
A
indirizzo
b
Ha una buona conoscenza
della figura professionale di indirizzo
c
Ha una conoscenza sufficiente
della figura Professionale di
Indirizzo
d
Ha una conoscenza frammentaria
della figura professionale di
Acquisite
Indirizzo
e
Conosce molto poco / non conosce
la figura professionale di Indirizzo
E
41
ECONOMIA E GESTIONE AZIENDALE (classi quarte e quinte) - EGAR
AMMINISTRAZIONE ALBERGHIERA Triennio iniziale - ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
LIVELLO DELLE CONOSCENZE CAPACITA’ ESPRESSIVE
a
Ha una conoscenza
approfondita degli
10
9
argomenti affrontati
b
Ha una buona
conoscenza
Si esprime con un
linguaggio sempre
a
ELABORATI SCRITTI
Gli elaborati denotano un’ottima capacità
di utilizzare le conoscenze acquisite
appropriato e scorrevole
8
7
Si esprime con un
6
Si esprime con un
linguaggio appropriato
b
Gli elaborati denotano una buona
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
degli argomenti affrontati
c
d
Ha una conoscenza
sufficiente degli argomenti
Linguaggio
affrontati
sufficientemente corretto
Ha una conoscenza
frammentaria degli
5
4
Si esprime con un
linguaggio poco
argomenti affrontati
e
Ha una conoscenza
molto lacunosa o
non conosce affatto
gli argomenti affrontati
c
Gli elaborati denotano una sufficiente capacità
di utilizzare le conoscenze acquisite
d
Gli elaborati denotano conoscenze
insufficienti o frammentarie
appropriato
3
2
Si esprime con un
linguaggio approssimativo e
Gli elaborati denotano gravi lacune o una conoscenza
pressoché nulla degli argomenti studiati
ETAT Classi quarte e quinte
Livello Delle Conoscenze
a
b
c
d
e
Ha una conoscenza
approfondita degli
argomenti affrontati
Ha una buona conoscenza
degli argomenti affrontati
10
9
Ha una conoscenza
sufficiente degli argomenti
affrontati
Ha una conoscenza
frammentaria degli
argomenti affrontati
Ha una conoscenza molto
lacunosa o non conosce
affatto gli
argomenti affrontati
6
8
7
5
4
3
2
Conosc. Pratico – Professionali Elaborati Scritti
Ha una conoscenza
approfondita della pratica
professionale
Ha una buona conoscenza
della pratica professionale
Gli elaborati denotano un’ottima
capacità di utilizzare le conoscenze
Acquisite
Gli elaborati denotano una buona
b capacità di utilizzare le conoscenze
Acquisite
Ha una conoscenza sufficiente
c Gli elaborati denotano una sufficiente
della pratica professionale
capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite
Ha una conoscenza frammentaria della Gli elaborati denotano conoscenze
pratica professionale
d
insufficienti o frammentarie
Conosce molto poco /
non conosce la pratica
professionale
a
e
Gli elaborati denotano gravi lacune o una
conoscenza pressoché
nulla degli argomenti studiati
42
Integrazione Alunni con Disabilità
In considerazione della presenza di alunni disabili, l’istituto e il CD si fanno carico delle problematiche
connesse nel rispetto delle norme vigenti. Intendendo l’integrazione nella sua accezione più ampia che
coinvolge fattivamente tutti gli insegnanti al processo educativo-didattico, viene promossa una effettiva
partecipazione alle attività didattiche per arrivare ad un reale “apprendimento” inteso come modifica del
comportamento.
Tutto questo viene garantito attraverso le seguenti modalità attuative;
1. per gli alunni disabili, sulla base della DF, del PDF, del PEI e dell’analisi della situazione
iniziale, viene predisposto un percorso educativo individualizzato che secondo i casi potrà
prevedere:
 per handicap di tipo psichico ed eccezionalmente fisico e sensoriale, in relazione alle
potenzialità dell’allievo, obiettivi didattici, strategie e contenuti culturali del tutto o in parte
diversi o talmente ridotti e semplificati da non essere riconducibili ai programmi ministeriali;
 per handicap fisico o sensoriale ed eccezionalmente psichico lieve, obiettivi didattici e
contenuti conformi o riconducibili, anche se eventualmente in parte semplificati, a quelli previsti
per gli alunni normodotati; saranno in questo caso le strategie, i metodi, i tempi ad essere
adeguati in modo tale da compensare nel limite del possibile le difficoltà dell’alunno causate
dalla sua disabilità;
1. gli alunni disabili opereranno, al fine di raggiungere la piena socializzazione, all’interno della
classe, parteciperanno con specifici compiti ai gruppi di studio, saranno sottoposti con le
stesse scadenze a prove di verifica e di valutazione;
2. riguardo la valutazione dell’alunno disabile si prevedono i seguenti casi:
 se gli obiettivi didattici raggiunti dall’alunno disabile non sono conformi o riconducibili a quelli
degli alunni normodotati, si procederà ad una valutazione differenziata con voti o giudizi, in
rapporto alla scelta sottoscritta dalla famiglia, e i voti assegnati saranno comunque da riferire al
PEI. Pertanto il risultato finale non avrà effetti legali sulla promozione e non deve generare sin
dall’inizio aspettative di valore giuridico del titolo di studio;
 se gli obiettivi didattici raggiunti dagli alunni disabili sono conformi o riconducibili a quelli degli
alunni normodotati, oppure in caso di diniego della famiglia della valutazione differenziata, si
procederà secondo quanto previsto per gli alunni normodotati.
LE MODALITA’
Il docente di sostegno garantisce le modalità della contitolarità:
1. la titolarità dell’azione formativa appartiene all’intero CdC che la esercita attraverso l’azione
responsabile dei docenti curricolari e di sostegno, dalla programmazione alla valutazione
finale;
2. il docente di sostegno è contitolare del processo formativo dell’intera classe. Egli opera in team
con gli altri docenti, sia nella fase di progettazione che in quella operativa di attuazione ed in
quella di valutazione dei risultati individuali e di gruppo;
3. le lezioni frontali, la scelta delle esercitazioni, la valutazione del rendimento, il lavoro
individualizzato, sono svolti di comune accordo tra i docenti contitolari.
Le Modalità D’Intervento
Obiettivi:
saranno privilegiati l’acquisizione e/o il consolidamento/potenziamento delle:
 abilità linguistiche e logico-matematiche di base;

43
abilità sociali (interazione con gli altri, rispetto delle regole, ecc.);
 abilità per l’autonomia (lettura dell’orologio, uso del denaro o altro da definire);
 abilità motorie e delle corrette modalità di gioco in gruppo (coordinazione motoria e gioco di
squadra);
successivamente:
 eventuale sviluppo di competenze professionali;
 potenziamento dell’autonomia personale e sociale.
 Modalità operative:
a prescindere dall’area in cui gli studenti sono stati inseriti e quindi anche dell’insegnante a cui
vengono assegnati, si prevede:
 attività che mirino all’acquisizione o al consolidamento/potenziamento delle abilità linguistiche
e logico-matematiche di base e delle abilità legate all’autonomia personale e sociale;
 la possibilità per lo studente di avere un orario personale se si ritiene che ciò sia utile al suo
progresso personale e didattico;
 l’attuazione di progetti specifici sulle abilità sociali, sull’autonomia e sull’uso del computer da
svolgere in prevalenza in laboratorio;
Questi progetti ai quali dovranno partecipare contemporaneamente più studenti
permetteranno allo studente disabile, superando l’orario rigido delle lezioni in classe, spesso non
funzionale al loro bisogno, di lavorare sulle attività specifiche su descritte difficili o impossibili da
perseguire in classe, e di aumentare in maniera sensibile le ore di attività insieme ad un insegnante di
sostegno.

Integrazione Alunni Stranieri
Negli ultimi anni si è incrementata la presenza sul nostro territorio nazionale di alunni non italiani o figli
di non italiani. Anche nel nostro Istituto gradualmente si è assistito ad una loro maggiore presenza, per
cui è stato necessario provvedere all’integrazione di tali allievi per consentir loro un valido
apprendimento professionale, ma soprattutto un processo di inserimento nel contesto culturale e
sociale scolastico. Bisogna tener conto del profondo arricchimento culturale che può derivare
dall'incontro di culture e tradizioni diverse, che in tal senso sono da valorizzare per il raggiungimento di
un'adeguata formazione delle nuove generazioni, che si troveranno a vivere e a lavorare in un ambito
sempre più multiculturale
L’inserimento è visto in una ottica interculturale di reciproco rispetto e di reciproca conoscenza di
mentalità e culture diverse.
Sono allo studio attività tese a favorire l’inserimento degli allievi stranieri quali:
- sviluppare la padronanza della lingua italiana;
- sostenere il percorso di apprendimento;
- conferenze conoscitive del fenomeno immigratorio-emigratorio;
- proiezione di film sulle tematiche della tolleranza;
- incontri enogastronomici multiculturali;
- attività di approfondimento sull’interculturalità e dibattiti anche su avvenimenti di attualità.
44
Visite e viaggi
La programmazione didattica, sia disciplinare che trasversale, utilizza visite di istruzione non solo in
luoghi di interesse storico-culturale, ma anche presso strutture e aziende del settore alberghiero ed
eno-gastronomico. In tal modo gli alunni possono verificare alcuni apprendimenti acquisiti in classe dal
punto di vista teorico e / o approfondire quelli già appresi dal punto di vista pratico.
Per le classi terze e le classi del biennio post-qualifica l’Istituto organizza viaggi di istruzione di più
giorni, spesso all’estero, al fine di offrire agli studenti l’opportunità di conoscere realtà storiche e
socioculturali “altre”; gli studenti possono inoltre venire a contatto, anche come fruitori, con realtà
lavorative e con strutture organizzative diverse da quelle “domestiche” e, non ultimo, sperimentare le
loro competenze nelle lingue straniere. È appena il caso di ricordare che le visite e i viaggi hanno
sempre attinenza con i contenuti presenti nella programmazione didattica.
Integrazione con il territorio
L’Istituto collabora e integra la propria azione formativa ed informativa con le strutture pubbliche
presenti nel territorio, quali le ASL e gli ospedali di zona usufruendo del contributo di operatori sanitari
e psicologi; con le scuole medie inferiori per un proficuo orientamento dei ragazzi; con il Comune, con
la Provincia e con la Regione.
Recupero E Sostegno (I.D.E.I.)
Il Decreto Ministeriale n.80/2007 e la successiva Ordinanza Ministeriale n.92/2007 hanno ridisegnato la
materia riguardante il recupero delle insufficienze e dei debiti formativi.
Dal punto di vista pedagogico – didattico si precisa che:
 la valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo;
 le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano
dell’offerta formativa;
 i Consigli di classe mantengono “la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle
carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del
saldo del debito formativo”.
Dal punto di vista organizzativo si dispone che:
 gli studenti “sono tenuti alla frequenza” degli interventi di recupero e a sottoporsi alle verifiche,
secondo il calendario predisposto dall’Istituzione scolastica;
 qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi
dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono “darne alla scuola comunicazione
formale”;
 gli interventi di “sostegno”, in eventuale aggiunta alle attività di recupero, hanno lo scopo di
prevenire l’insuccesso scolastico, sono finalizzati alla riduzione degli interventi di recupero e si
realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico;
 per le insufficienze registrate nello scrutinio finale, il Consiglio di classe valuta se gli alunni
possano raggiungere gli obiettivi autonomamente mediante lo studio personale o se si debbano
attivare interventi di recupero, dà comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, dei voti
proposti per le discipline nelle quali non sia stata attribuita la sufficienza, degli interventi didattici,
delle modalità e dei tempi delle verifiche;
 gli interventi di recupero, che seguono lo scrutinio finale, le verifiche finali e lo scrutinio integrativo
dovranno aver termine entro la fine dell’anno scolastico di riferimento e, in ogni caso,
improrogabilmente entro la data di inizio dell’anno scolastico successivo.
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 l’alunno possa raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate:
- Mediante lo studio personale svolto autonomamente per gli alunni in situazione di mediocrità;
- Attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero per le carenze più gravi.
 Il numero massimo di corsi di recupero da seguire contemporaneamente per singolo alunno è tre.
 I corsi di recupero rivolti a gruppi di alunni di classi parallele, omogenei per carenze, hanno:
- durata media: 15 ore;
- di norma, non meno di 15 alunni.
 Le attività di sostegno e potenziamento si effettuano:
- in itinere: dopo la verifica intermedia e hanno durata bisettimanale;
- con frequenza progetti P.O. N. – azione C1.
 I FASE:
- Attività di sostegno e potenziamento in classe della durata di due settimane ai fini del recupero
delle carenze meno gravi riscontrabile con verifica.
- Corsi di recupero pomeridiani a febbraio - marzo – aprile (verifiche al termine).
 II FASE:
- Attività di sostegno e potenziamento in classe.
 III FASE, VERIFICA FINALE ed INTEGRAZIONE SCRUTINIO:
Nei tempi strettamente necessari, nel periodo 15 giugno - 20 luglio.
 Modalità di verifica:
- le prove “oggettive e documentabili” vengono stabilite dai docenti della materia in oggetto e
sottoposte al Consiglio di Classe;
- definizione puntuale di forma: di norma, scritta o scritto-grafica;
- definizione dei contenuti e obiettivi da verificare;
- indicazione della durata delle prove;
- griglia e criteri di valutazione utilizzati;
- svolgimento verifiche in contemporanea per classi parallele (al termine dei corsi di recupero);
- all’interno dei singoli consigli di classe dopo le due settimane di pausa;
- in modo combinato.
 La scelta dei corsi di recupero da attivare viene fatta tenendo presente:
- le discipline con maggior numero di ore di insegnamento curriculare, esclusi le discipline
laboratoriali, per le quali sono da prevedersi attività integrative (P.O.N., progetti vari ecc.);
- se il numero di alunni con debito disciplinare supera, nella classe, il 50% si effettuerà la pausa
didattica;
- per gruppi, di norma, con non meno di 15-20 alunni (+/- 10% cioè tra 12 a 22 alunni);
- compatibilmente con le disponibilità economiche, ovvero tenuto conto delle ore finanziabili con il Fondo d’Istituto;
- i docenti saranno individuati fra coloro che hanno espresso disponibilità, tenuto conto di quanto
sopra e che siano titolari dell’insegnamento della specifica disciplina; in subordine fra i docenti
che abbiano competenze specifiche, a parità delle condizioni precedenti si terrà conto della
maggiore anzianità di servizio presso questo istituto.
46
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
I PROGETTI
Al fine di ampliare la propria efficacia sul campo ed i propri orizzonti culturali e professionali, la Scuola
attua una vasta gamma di Progetti qualificanti, mirati all’ accoglienza, al benessere e all'orientamento
degli alunni, all’integrazione dei disabili, all’apertura all’Europa ed al territorio circostante, ad un efficace
supporto alla specifica attività didattica. Ogni progetto attuato dalla Scuola è esplicitamente indirizzato
ad un miglioramento del servizio svolto nei riguardi dell’utenza (alunni, genitori); al termine, l’efficacia
del lavoro svolto sarà valutata tramite un’apposita scheda in cui ogni alunno potrà esprimere giudizi e
suggerimenti per un miglioramento del servizio.
In quest’anno scolastico si vedrà la realizzazione dei seguenti progetti, analiticamente descritti e
presentati nelle schede allegate.
PROGETTI FINANZIATI CON IL FONDO ISTITUTO
Progetti P.O.F. a.s. 2009/10


Progetto “Patentino Ciclomotore”. Progetto la cui finalità è diffondere la cultura della sicurezza
stradale, nonché preparare gli allievi a sostenere l’esame finale per il conseguimento del
patentino del ciclomotore.
Progetto “Arte per la pace”. Progetto redatto in rete con il ITGC “Masullo Theti” di Nola, il Liceo
Scientifico “Medi” di Cicciano ed il Comune di Cicciano (l’ipsar C. Russo prenderà parte alle
attività teatrali e alla organizzazione della manifestazione regionale del progetto Arte per la
pace Nazionale).
Attivita’ Di Aggiornamento Dei Docenti
Le riforme in atto determinano un rinnovamento sia nel modello di organizzazione della scuola sia nel
ruolo del docente. L’Istituto prevede l’ organizzazione di corsi relativi all’approfondimento di tematiche
opportune per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa,ed all’ acquisizione di conoscenza e
competenze in merito alle innovazioni che interesseranno, nello specifico, gli istituti professionali.
PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DA ALTRI ENTI
FONDI EUROPEI 2007/2013
F.S.E. – Fondo Sociale Europeo
F. E. S. R. – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale
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PROGETTI P.O.N. 2009/2010
È stato redatto e approvato il piano delle attività dei progetti PON 2007/2013, annualità 2009-2010,
come prevede il bando e le linee guide. Il collegio ha approvato il piano che comprende i seguenti
progetti:
1. Programmazione Unitaria 2007/2013 – Risorse Per Lo Sviluppo E La Coesione – Fondi Strutturali
Europei – F.S.E. – P.O.N. “Competenze Per Lo Sviluppo” n. 2007 IT 05 PO 007 Obiettivo
Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia)
Asse I Capitale umano
Obiettivo b: migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
 Azione B10 Progetti nazionali con formazione a distanza (FAD)
 Azione B4 Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle
strategie per il recupero del disagio: il coach nella scuola.
Caratteristiche del progetto:
In risposte alle esigenze sempre più urgenti che richiedono un personale docente efficiente ed efficace
che abbia come scopo di interesse il successo formativo dell’alunno, si propongono delle attività di
ricerca/azione relative a nuove metodologie, alla ricalibratura del curriculo e al potenziamento delle
competenze chiave come da indicazioni Europee, da attivare e sperimentare nei contesti classi
considerando anche le osservazioni emerse da dipartimenti disciplinari e dal collegio dei docenti.
Obiettivo C: Migliorare I Livelli Di Conoscenza E Competenza Dei Giovani
azione c 1: Interventi Per Lo Sviluppo Delle Competenze Chiave
Caratteristiche del progetto:
II sistema scuola è chiamato a confrontarsi con il sistema della formazione professionale, con il mondo
produttivo e il mercato del lavoro;
interazioni, queste, non solo auspicabili, ma necessarie, perché si realizzi, come previsto anche negli
obiettivi europei per il 2010, un effettivo apprendimento lungo tutto l’arco della vita, condizione
essenziale per lo sviluppo del capitale umano, della competitività economica, dei diritti di cittadinanza e
della coesione sociale. Le scelte delle azioni relative all’obiettivo C1 scaturiscono dalla valutazione del
P.O.F. e dall’autodiagnosi dell’Istituto 2008/2009 redatta per la presentazione dei nuovi piani P.O.N.
L’I.P.S.A.R. è un Istituto professionale e molti alunni risultano deficitari ancora nei quattro assi
formativi. La lacunosa preparazione di base dovuta all’approccio ad ogni tipo di testo e la mancanza di
un metodo di studio determinano molto spesso dispersione ed insuccesso scolastico (18% nelle classi
del biennio). Il collegio dei docenti per migliorare le conoscenze e le competenze degli alunni, ha
ripianificato tutte le attività. Le priorità vengono date nelle discipline in cui gli alunni presentano più
difficoltà, inoltre si cercherà di migliorare le competenze relazionali e sociali per fare acquisire capacità
di lavorare in gruppo e comunicare in modo costruttivo. Si intendono realizzare corsi per lo sviluppo
delle competenze chiave (Italiano,Matematica, Inglese, Francese, Tedesco e Scienze) con
metodologie specifiche (didattica breve, didattica per concetti, brainstorming, discussione, lavoro di
gruppo, role playing, coaching ...). Per dare a tutti i discenti la possibilità di lavorare in gruppo, saper
comunicare ed educare alla performance si attueranno metodologie specifiche in ogni modulo. Tali
azioni saranno sottoposte in itinere e alla fine a test simili a quelli proposti nelle indagini internazionali
OCSE PISA.
Riepilogo delle richieste
Titolo richiesta
Ore didattica
Matematica 1
30
matematica 2
30
matematica 3
30
italiano 1
50
italiano 2
50
italiano 3
50
48
inglese 1
francese 1
tedesco
inglese ecc.
francese ecc
scienze 1
scienze 2
50
50
50
50
50
30
30
FONDI REGIONALI
FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE
POLI FORMATIVI – I.F.T.S. – l’Istituto è soggetto promotore del seguente polo formativo:
Polo Enogastronomico –“ Tradizione Ed Innovazione Nella Filiera Enogastronomica” - Soggetto
gestore “I. S. “Buonarroti” Caserta.
SCUOLE APERTE “L’AGORA’”
Progetto finanziato con i fondi della Regione Campania da completare entro e non oltre il 30/06/2010. Il
progetto prevede la partecipazione di altre istituzioni scolastiche, Enti e Associazione. Il Nostro Istituto
è Capofila della rete e soggetto gestore del progetto.
Redatta in rete con: I Circolo Didattico Cicciano, Scuola Media Cicciano, IC di Tufino, IC di
Roccarainola, Comune di Cicciano, Pro Loco Cicciano, Uni Tre Cicciano, Age Sez Cicciano,
associazione sportiva a.s.d. friends cicciano ,associazione mediterraneo formanagement di Nola.
apertura della scuola al territorio in orario extrascolastico
Azione A: prevede due moduli per l’acquisizione delle competenze chiave e 6 laboratori aperti agli
alunni e ai cittadini che ne fanno richiesta.
I moduli
 cittadinanza attiv@Mente
 alimentazione: Rifiuti, Riciclaggio, Risorse e Riutilizzo
I laboratori
- Orientamento
- Espressione Corporea
- Uso Delle T.I.C.
- Il Bere Consapevole
- Espressione Verbale E Non Verbale
- Mangiar Sano ….. Mangiar Bene
Azione B
Prevede attività laboratoriale nelle sedi della scuola capofila e delle scuole partners.
Espressione Corporea
o I Circolo Cicciano
o Scuola Media Cicciano
o C. Roccarainola
o C. Tufino
o I.P.S.A.R. Plesso Comiziano
Espressione Verbale E Non Verbale
o I Circolo Cicciano
o Scuola Media Cicciano
o C. Roccarainola
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o C. Tufino
o I.P.S.A.R. Plesso Centrale
Scienze E Tecnologie (Scienze)
o Scuola Media Cicciano
Scienze E Tecnologie (Informatica)
o Scuola Media Cicciano
PROGETTO PER UNA OFFERTA FORMATIVA SPERIMENTALE INTEGRATA (P.A.S.)
1. È attivo il corso di formazione “Pizzaiolo”- II annualità - nell’ambito
dell’offerta formativa sperimentale integrata per l’a. s. 2009/2010;
2. È attivo il corso di formazione “Addetto Alla Cucina” - I annualitànell’ambito dell’offerta formativa per l’a. s. 2009/2010
COMODATO D’USO DEI LIBRI
Gli obiettivi del servizio sono quelli di ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e il disagio
giovanile. Attraverso la partecipazione attiva e proficua alla vita scolastica si riuscirebbe a fare
emergere vocazioni e interessi che possono facilitare l’orientamento verso attività lavorative,
sottraendo i giovani alla “strada” e alle facili occasioni di devianza.
Il servizio sarà erogato nella seguente modalità:
1. Le dotazioni librarie saranno catalogate nella biblioteca della scuola;
2. Le dotazioni saranno consegnate in comodato d’uso agli alunni i quali al termine delle attività
didattiche le restituiranno alla scuola;
3. Le famiglie sottoscriveranno un patto di corresponsabilità sull’uso dei libri;
4. Nel caso in cui i libri saranno manomessi in modo che non sia più possibile un riutilizzo degli stessi
oppure non saranno restituiti, le famiglie pagheranno un importo pari alla metà del prezzo di
copertina del libro all’Istituzione scolastica che lo riutilizzerà per l’acquisto di testi per l’anno
successivo;
5. Le stesse dotazioni saranno utilizzate successivamente negli altri anni scolastici.
FONDI MIUR
PROGETTO “I Care”
Progetto di sperimentazione didattica di ricerca-azione bandito dall’ANSAS (ex indire) per una scuola
inclusiva rivolto gli alunni diversamente abili e ai docenti. Il progetto prevede nelle istituzioni in rete la
redazione e l’espletamento dei progetti di vita per quegli alunni individuati nei consigli di classe
partecipante all’iniziativa. Prevede anche la formazione dei docenti. La prima annualità e terminata e il
Ministero, durante il seminario di Brindisi, complimentandosi per il lavoro svolto e i risultati ottenuti, ha
dato la disponibilità al finanziamento d’uffico per la seconda annualità. Il progetto è stato presentato in
rete con: I.T.C.G. “Masullo-Theti Nola, I.P.S.C.T. “U. Nobile” Nola, I.C. Tufino, I Circolo Didattico
Cicciano, Universita’ Di Salerno, Comune Di Cicciano, Coop. “Pura Vita”, Coop. “S. Elisabetta” .
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PROGETTO PARTECIPAZIONE POLO QUALITA’
La partecipazione al polo qualità prevede la realizzazione di attività efficaci volte alla realizzazione, alla
relativa documentazione e diffusione di buone prassi. Il nostro istituto partecipa con tre iniziative:
Qualita’ D’ istituto
È stata redatta e presentata da due anni la scheda di candidatura di adesione al polo di qualità della
regione Campania. Il progetto prevede corso di formazione per la realizzazione di strumenti e metodi di
monitoraggio per una scuola di qualità. La prima fase ha previsto il check di istituto e successivamente
prevede la stesura del manuale di qualità al fine di conseguire la certificazione ISO 2002
La qualità d’aula incontra il simucenter campania.
Il progetto prevede la realizzazione di una impresa formativa simulata di durata triennale. La classe
individuata è la III segretaria e successivamente continuerà con la quarta e quinta indirizzo turistico.
Prevede una didattica per competenze e l’apertura della scuola al mondo del lavoro attraverso la
simulazione aziendale. Sarà prevista una postazione JOB center di supporto e di orientamento per i
giovani frequentanti e quelli diplomati.
Metodo Coaching
Sperimentazione didattica del metodo coaching in classe da attuare durante l’anno scolastico
2009/2010. La classe individuata è la I B. La sperimentazione prevede una serie di attività volte alla
realizzazione del metodo, all’acquisizione della documentazione e monitoraggio da parte dei docenti
che hanno acquisito il certificato di primo livello.
PROGETTO “Avviamento Pratica Sportiva E Giochi Sportivi Studenteschi” ( C.M. 4273/ Ufficio I,
Direzione Generale per lo Studente, del 4/08/2009)
Il progetto è formato da una serie di attività sportive a carattere ludico, ricreativo e addestrativo aventi
tutte le medesima finalità: integrare, approfondire e sviluppare elementi didattici propri dell’Educazione
Fisica, nel rispetto delle motivazioni degli allievi, in un contesto regolamentato nonché contribuire
all’armonico sviluppo psicofisico dei giovani ed al loro benessere.
PROGETTO “Cittadinanza Attiv@Mente!”
Progetto di sperimentazione didattica di ricerca azione bandito dall’ANSAS (ex indire) al fine di far
acquisire conoscenze e competenza per una cittadinanza attiva. Il nostro progetto nasce per
promuovere nei giovani delle scuole aderenti alla rete territoriale delle ISA presenti sul Comune di
Cicciano , un nuovo ruolo della scuola e della sua funzione nei contesti sociali nei quali l’educazione alla
Cittadinanza consapevole, attiva e responsabile riveste ancora di più, date le caratteristiche socioculturali del territorio, una funzione pregnante nel processo educativo delle giovani generazioni. Il
progetto intende mettere in condizione i partecipanti, di intraprendere percorsi di socializzazione,
apprendimento e relazione, volti a condividere, prima nelle scuole e, nel contempo, con la più vasta
comunità sociale, i valori Costituzionali e le scelte fondanti la Cittadinanza attiva e consapevole di
ciascuno di noi. Redatto in rete con il I Circolo Didattico Di Cicciano (Scuola Capofila), Scuola Media Di
Cicciano, Comune Di Cicciano, Pro Loco, Uni Tre, e Age.
AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al curriculum scolastico
nell'ambito del Progetto 92 e d’intesa con la Regione Campania permettono il conseguimento di un
diploma di qualifica di secondo livello riconosciuto dalla Regione, che qualifica gli allievi come:
51
CLASSI QUARTE
Classi IV indirizzo ristorazione
Addetto Ai Servizi Di Banqueting E Catering
Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di catering-banqueting.







Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro.
Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie, prodotti, risorse umane.
Promuovere il servizio in diverse situazioni.
Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole”.
Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate.
Contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse soluzioni/offerte.
Realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e promuovere soluzioni alternative.
Classe IV A Turistico
Addetto Al Turismo Eno-Gastronomico
Il tecnico a fine corso sarà in grado di:
Operare nell’housekeeping.
Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni strumenti informatici.
Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti vari.
Organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate.
Operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto turistico, seguire e coordinare
una politica di vendita stabilendo i metodi più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in
collaborazione con i sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi.
 Conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali con la clientela e con il
personale.






CLASSI QUINTE
Addetto Ai Servizi Di Banqueting (V A; VB; VC; VD; VE; VG rist.)
L’alunno sarà in grado di:








Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di catering-banqueting.
Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro.
Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie, prodotti, risorse umane.
Promuovere il servizio in diverse situazioni.
Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole”.
Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate.
Contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse soluzioni/offerte.
Realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e promuovere soluzioni alternative.
Addetto Ai Servizi Di Enologia E Di Enogastronomia ( VF rist.)
L’allievo a fine corso sarà in grado di:






Lavorare le uve e produrre vino.
Conoscere i vini nazionali ed i principali vini internazionali.
Utilizzare le T.I.C.
Conoscere bene almeno una lingua straniera.
Conoscere ed applicare i principi della ristorazione ed i suoi reparti
Conoscere e applicare i principi di Marketing nel settore enologico e della ristorazione.
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 Gestire un ristorante e l’abbinamento del vino ai piatti.
 Relazionare in modo soddisfacente e positivo con i clienti.
Addetto al Turismo Culturale (V A tur.)
L’operatore a fine corso sarà in grado di:
Operare nell’housekeeping;
Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni strumenti informatici;
Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti vari;
organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate;
operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto turistico, seguire e coordinare
una politica di vendita stabilendo i metodi più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in
collaborazione con i sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi;
 conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali con la clientela e con il
personale.





PROGETTI DELIBERATI DAGLI OOCC IN ATTESA DI FINANZIAMENTO
CNIPA
Progetto Icone Della Memoria
È stato redatto ed presentato il progetto di scuole Icone della Memoria “RADICI”.
“Competenze in cambio di esperienze: i giovani sanno navigare, gli anziani sanno dove andare” ovvero
“Icone della memoria” un programma per l’inclusione digitale. Il progetto in rete con il Liceo Scientifico
Di Cicciano e Uni Tre prevede attività laboratoriali con la partecipazione di adulti ed alunni in modo che
gli anziani abbiano la possibilità di raccontare le proprie esperienze di vita e nel contempo i giovani
possano loro insegnare l’utilizzo delle nuove “tic”. Al termine del progetto si prevede la realizzazione di
materiale multimediale divulgativo.
PROGETTI PON 2008/2009
F. E. S. R. – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (acquisto attrezzature)
 Azione: B 2.A Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle
istituzioni scolastiche del II ciclo - Matematica E Scienze “Osservare, Conoscere,
Sperimentare.”
 Azione: B 4.A Laboratori di settore per gli istituti professionali “Divulgare La Cucina”.
CNIPA
CNIPA
PROGETTI PON 2010/2011
Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Matematica – Italiano – Francese –
Inglese – Tedesco - Scienze Della Terra – Alimentarsi.
Le scelte delle azioni relative all’obiettivo C1 scaturiscono dalla valutazione del P.O.F. e
dall’autodiagnosi dell’Istituto 2008/2009 redatta per la presentazione dei nuovi piani P.O.N. L’I.P.S.A.R.
è un Istituto professionale e molti alunni risultano deficitari ancora nei quattro assi formativi. La
lacunosa preparazione di base dovuta all’approccio ad ogni tipo di testo e la mancanza di un metodo di
studio determinano molto spesso dispersione ed insuccesso scolastico (18% nelle classi del biennio). Il
collegio dei docenti per migliorare le conoscenze e le competenze degli alunni, ha ripianificato tutte le
attività. Le priorità vengono date nelle discipline in cui gli alunni presentano più difficoltà, inoltre si
cercherà di migliorare le competenze relazionali e sociali per fare acquisire capacità di lavorare in
gruppo e comunicare in modo costruttivo. Si intendono realizzare corsi per lo sviluppo delle
competenze chiave (Italiano,Matematica, Inglese, Francese, Tedesco e Scienze) con metodologie
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specifiche (didattica breve, didattica per concetti, brainstorming,discussione, lavoro di gruppo, role
playing, coaching ...). Per dare a tutti i discenti la possibilità di lavorare in gruppo, saper comunicare ed
educare alla performance si attueranno metodologie specifiche in ogni modulo. Tali azioni saranno
sottoposte in itinere e alla fine a test simili a quelli proposti nelle indagini internazionali OCSE PISA.
Azione: C 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei
L’attività dell’istituto è protesa alla formazione di personale altamente specializzato nel campo
alberghiero e della ristorazione, intensamente richiesto nel territorio e nell’ambito del Mercato Europeo.
Questo progetto si configura come una proposta formativa nuova che tiene conto delle trasformazioni
in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e che considera un valore aggiunto l’ipotesi
formativa integrata: si offre quindi allo studente una modalità innovativa che assicuri oltre alle
conoscenze di base l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro e che coinvolge le
imprese nella formazione dello studente. Si delinea, quindi, come una nuova modalità di studio da
inserire nel sistema educativo, che consente di superare divisioni e differenze per attuare un percorso
flessibile e personalizzato, fortemente modulare, per arrivare insieme (scuola e mondo del lavoro) alla
certificazione di competenze ritenute unitariamente valide. Esso si connota di una forte dimensione
innovativa, in quanto si configura come modalità di realizzazione del percorso formativo in contesto
reale con tutte le caratteristiche organizzative e logistiche dell’imprese.
Azione: C 6 Simulazione aziendale (IFS)
Considerata la vocazione tecnico professionale del corso monoennio di “operatore di ricevimento” e del
corso post qualifica di “tecnico dei servizi turistici” e gli obiettivi formativi del POF dell’Istituto si propone
un percorso di impresa simulata che miri alla crescita e alle evoluzione delle metodologie didattiche,
tese a facilitare la transizione scuola-lavoro, con, a suo attivo, costruttive e valide esperienze di
Alternanza scuola-lavoro ed Impresa Formativa Simulata. Essa è finalizzata alla creazione di aziende
virtuali che permettano agli studenti di percorrere tutte le fasi del processo di creazione e realizzazione
di una attività imprenditoriale reale a cominciare, per la prima annualità, dall’analisi del territorio e del
mercato alla business idea e,a continuare in seconda annualità, all’applicazione di tutte le procedure
richieste dalla normativa vigente per la creazione e la gestione di aziende. La prevista attività di
orientamento, di solito realizzata nella prima annualità, è già prevista come attività di percorso
all’interno del progetto “il simucenter incontra il polo qualità”, rete realizzata dall’USR Campania, a cui
abbiamo aderito, pertanto la richiesta della seconda annualità è stata preventivata come attività di
integrazione e proseguimento del suddetto progetto.
PROTOCOLLI D’INTESA
PROTOCOLLI D’INTESA
 CENTRO INFORMAGIOVANI del comune di Cicciano:
Coordinamento e promozione delle politiche giovanili ;
 U.O.C.PSICO-SOCIALE ASL NAPOLI 3 SUD DI NOLA:
Sportello d’ascolto con frequenza quindicinale presso le sedi di Comiziano e Camposano;
 U.O.C. DIPENDENZE PATOLOGICHE ASL NAPOLI 3 SUD DI NOLA
Sportello d’ascolto con frequenza quindicinale presso la sede Centrale e la sede Gescal;
 COOPERATIVA SOCIALE A.R.L. “LA CITTA’ DI REMO” DI SAN PAOLO BELSITO:
Obiettivo primario: Lotta alla discriminazione e all’emarginazione, prevenzione delle dipendenze.
Tutti I Progetti Sono Allegati Al P.O.F.
54
MONITORAGGIO P.O.F.
Il P.O.F. si caratterizza come il documento progettuale in cui esplicitare le condizioni di esercizio
dell'autonomia didattica, organizzativa, finanziaria, di ricerca e sviluppo nella singola Istituzione
Scolastica.
L'azione di Monitoraggio è una ricerca che fornisce supporto con una duplice funzione:
Strumento di conoscenza sullo stato di sviluppo dell'Autonomia.
Strumento di aiuto per l'avvio di una riflessione sulla propria cultura organizzativa e per
l'avvio di un processo di autoanalisi e di autovalutazione d’Istituto.
Essa ha il compito di dialogare con tutte le componenti della scuola, di condividere le sensazioni e
percezioni e di esprimere apprezzamenti al fine di offrire a chi vive il processo in prima persona,
un'occasione di scambio, di discussione e di comune accordo.
L'intervento di monitoraggio non ha la valenza di una valutazione nel senso "classico", ma va sentito
come un supporto esterno sulla nuova strada che la scuola sta percorrendo, poiché l'attività di
valutazione è parte integrante di ogni progetto formativo.
Le osservazioni e le rilevazioni del monitoraggio vanno intese come l'interazione con "l'amico critico" in
grado di dischiudere una prospettiva autoriflessiva, autovalutativa, di richiamo all'approfondimento
dell'autoanalisi organizzativa.
Gli oggetti d'indagine che saranno utilizzati come "macroindicatori", o meglio, come "lenti di
osservazione" delle condizioni di esercizio dell'autonomia saranno: flessibilità, responsabilità,
integrazione.
la flessibilità, che riguarda le scelte innovative compiute da ciascuna scuola rispetto alle
attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari;
la responsabilità, che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna scuola, nell'ambito
della propria discrezionalità e attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti;
l'integrazione, che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché gli aspetti
di relazione costruttiva e funzionale della scuola con le comunità locali.
La combinazione delle voci proposte rappresenta la cultura professionale espressa dalla singola
Istituzione Scolastica, intesa come insieme dei modi di essere che qualificano l'interpretazione del ruolo
docente nella prospettiva dell'autonomia scolastica (valori, credenze, miti, norme, aspettative,
rappresentazioni, comportamenti, routine, etc.).
La restituzione di quanto osservato avverrà tramite una rappresentazione grafica e tabulare che fissa i
risultati dell’osservazione, per ognuno dei tre macroindicatori e con una scala di intensità a tre valori
(Bassa, Media, Alta ), sui quattro semiassi di un piano cartesiano che identificano le seguenti
prospettive di analisi:
dichiarato (ciò che la scuola dichiara di essere e di voler fare),
agito (ciò che la scuola è e fa),
pensato (ciò che la scuola pensa di essere e di poter fare),
percepito (come la scuola è vista nel suo essere e nel suo fare).
Tali prospettive, incrociate, delineano una mappa utile alla riflessione delle scuole.
L'identità culturale e progettuale della scuola trova nel P.O.F. un primo luogo di sedimentazione,
all'interno di una pluralità di prospettive articolate e intrecciate.
Si propongono quattro prospettive di analisi dell'identità della scuola in rapporto agli oggetti sopra
richiamati:
il dichiarato, come insieme degli orientamenti progettuali esplicitamente assunti dalla scuola
nel P.O.F.;
l'agito, come insieme dei comportamenti professionali agiti dagli operatori della scuola;
il pensato, come insieme delle elaborazioni individuali e collettive che caratterizzano la cultura
organizzativa della scuola;
il percepito, come insieme delle rappresentazioni che i soggetti esterni (genitori e studenti)
hanno dell'identità della scuola.
55
L'incrocio tra i tre macroindicatori e le quattro prospettive di analisi permetterà di configurare anche
graficamente l'identità (collocata nel tempo e nello spazio e quindi in continua evoluzione) della scuola.
Gli strumenti di indagine utilizzati saranno determinati dalle quattro prospettive indicate che richiedono
strategie di esplorazione diversificate e complementari.
Dichiarato:
Analisi del Piano dell'Offerta Formativa elaborato dalla scuola;
Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una scala di valori da
attribuire, sul semiasse del “Dichiarato”, ai tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione,
responsabilità).
Agito:
Osservazione diretta di eventi significativi, analisi di documenti e prodotti rilevanti, contatti
con docenti, studenti per osservare le realizzazioni concrete operate per dar corso agli
impegni delineati nel P.O.F..
Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una scala di valori da
attribuire, sul semiasse dell’“Agito”, ai tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione,
responsabilità).
Pensato:
Uso di strumenti semi-proiettivi (scala d'atteggiamento) con un gruppo significativo di
docenti della scuola.
Intervista di gruppo (focus-group) con lo stesso gruppo di docenti.
Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse “Pensato” per i tre
“macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità).
Percepito:
Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di genitori.
Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di studenti.
Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse “Percepito” per i tre
“macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità).
Gli elementi da osservare saranno:
Per la rilevazione del dichiarato e dell’agito verrà osservato nel suo complesso l’offerta formativa della
scuola, prendendo in esame gli elementi qui di seguito elencati:
Per la flessibilità:
articolazione oraria;
articolazione del curricolo (nazionale/locale, utilizzo riduzione del 15%, modularità, laboratorio,
uso tecnologie);
articolazione flessibile del gruppo-classe;
ampliamento dell’offerta formativa;
procedure per la valutazione;
collegamento con la formazione professionale e obbligo formativo;
progetti di IFTS.
In particolare, rispetto alle diversità (eccellenza e handicap):
modalità per la valorizzazione delle eccellenze;
modalità per l’integrazione dei portatori di handicap;
modalità per l’integrazione degli alunni stranieri.
Per la Responsabilità:
forme di informazione all’utenza sul P.O.F.;
attività di formazione in servizio collegata al P.O.F.;
forme di verifica su attese e grado di soddisfazione di utenti e territorio;
strutturazione e articolazione del Collegio dei docenti;
In particolare, rispetto alla Leadership:
56
soggetti che hanno elaborato il P.O.F. o hanno collaborato alla sua stesura;
funzioni tecnico-gestionali (staff, funzioni obiettivo ecc…):
composizione e funzionamento dello staff;
o rapporti tra staff e collegio, staff e dirigente
o modalità di individuazione delle F. S. e loro rapporti
Per l’Integrazione:
collaborazione con gli Enti Locali;
reti di scuole;
iniziative di continuità e accoglienza;
iniziative di formazione per gli adulti;
uso didattico dell’ambiente;
In particolare, rispetto alla relazione con gli Enti Locali:
collaborazioni, convenzioni, accordi di programma;
modalità di partecipazione ad iniziative promosse da altri soggetti del territorio.
Verrà osservato inoltre:
1. La seguente documentazione:
il P.O.F.,
la documentazione formale: schemi orari delle attività, calendario scolastico, verbali.
2. Le seguenti esperienze didattiche:
laboratori,
attività di classe,
attività motorie, ecc.
3. Le seguenti attività (docenti/ATA/studenti/genitori/…):
con gruppi di genitori,
con docenti referenti di progetti
con gruppi di alunni.
Infine, il monitoraggio del P.O.F. sarà finalizzato a:
o porre i consigli di classe in una situazione di maggiore consapevolezza del lavoro svolto, per
consentire autonome valutazioni sulla base di dati risultanti da osservazioni e rilevazioni puntuali e
precise;
o porre il collegio dei docenti, ove se ne ravvisasse l’opportunità, nella condizione di apportare
eventuali modifiche in itinere alla programmazione d'inizio anno;
o consente al Dirigente scolastico di relazionare periodicamente al consiglio d'istituto sull’attuazione
del P.O.F. e dei relativi progetti.
Tutti i dati raccolti nell'attività di monitoraggio saranno restituiti e raccolti in forma sintetica, con grafici e
tabelle e costituiranno una banca dati a cui tutti possono attingere.
Il collegio dei docenti, sulla base dei dati che saranno forniti dal Dirigente scolastico e dai docenti
eventualmente impegnati in tale funzione di monitoraggio, effettua una valutazione finale.
57
PIANO DELLE ATTIVITA’
A.S. 2009/2010
INIZIO ATTIVITA’ DIDATTICHE
Lunedì
14/09/2009
ORARIO DELLE LEZIONI
ORA
I
II
III
IV
V
VI
VII
DALLE ORE
08.15
09.15
10.10
11.00
11.50
12.40
13.30
ALLE ORE
09.15
10.10
11.00
11.50
12.40
13.30
14.20
Orari di apertura degli uffici
GIORNI SETTIMANALI
Lunedì
Mercoledì
Giovedì
Sabato
MATTINA
POMERIGGIO
10.00 – 12.30
10.00 – 12.30
15.00 – 17.30
10.00 – 12.30
FESTIVITA’
come da calendario scolastico Regionale
Lunedì 02 Novembre 2009
Festa di tutti i Santi
Lunedì 07 Martedì 08 Dicembre 2009-12-09
Festa dell’Immacolata
Dal 23/12/2009 Al 06/01/2010
Vacanze Natalizie
Venerdì 08 Gennaio 2010
Santo Patrono Comiziano
Lunedì15 e Martedi16 Febbraio 2010
Venerdì19 Febbraio 2010
Santo Patrono Cicciano
Venerdì 19 Marzo 2010
Commemorazione Don Peppe Diana
Dal 01/04/2010 Al 07/04/2010
Vacanze Pasquali
Sabato 01 Maggio 2010
Festa dei lavoratori
Lunedì 31 Maggio 2010
Martedì 01 Giugno 2010
Mercoledì 02 Giugno 2010
Festa della Repubblica
58
TERMINE ANNO SCOLASTICO
Classi Terze
05 Giugno 2010
Classi Prime - Seconde - Quarte – Quinte
12 Giugno 2010
INIZIO ESAMI DI QUALIFICA CLASSI TERZE
07 GIUGNO 2010
INIZIO ESAMI DI STATO
22 GIUGNO 2010
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
COLLEGIO DOCENTI
MARTEDÌ
01/09/2009
ore 10.30
c/o sede di COMIZIANO
MERCOLEDÌ
02/09/2009
ore 09.30
c/o sede di COMIZIANO
VENERDÌ
11/09/2009
ore 09.30
c/o sede di COMIZIANO
RIUNIONE PER DIPARTIMENTI
GIOVEDÌ
03/09/2009
ore 09.30
c/o sede di COMIZIANO
VENERDì
04/09/2009
ore 10.00
c/o sede di COMIZIANO
RIUNIONE PER AMBITI DISCIPLINARI
LUNEDÌ
MARTEDÌ
07/09/2009 ore 10.00
08/09/2009 ore 10.30
c/o sede di COMIZIANO
c/o sede di COMIZIANO
RIUNIONE PER GRUPPI DI LAVORO/COMMISSIONI
MERCOLEDÌ
09/09/2009
ore 09.30
c/o sede di COMIZIANO
GIOVEDÌ
10/09/2009
ore 09.30
c/o sede di COMIZIANO
INIZIO ESAMI DI IDONEITÀ E/O PRELIMINARE
VENERDÌ
04/09/2009
ore 08.30
c/o sede CENTRALE
59
SETTEMBRE
I Consigli delle Classi quarte, in riunione congiunta, sono convocati, presso la sede centrale, secondo il
seguente calendario e con il seguente Ordine del Giorno:
1) Scelta figura professionalizzante a. s. 2009/2010;
2) Varie ed eventuali
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
CLASSE
CLASSE
CLASSE
4 Sez. A
4 Sez. D
4 Sez. A Turis.
MARTEDÌ
4 Sez. B
4 Sez. E
22/09/2009
4 Sez. C
4 Sez. F
ORARIO
15.30
4 Sez. G
OTTOBRE
I Consigli di Classe sono convocati, presso la sede centrale, per discutere il seguente
Ordine del Giorno:
1)Andamento didattico disciplinare della classe;
2)Raccolta dati relativi alle situazioni d’ingresso degli allievi;
3)Raccolta dati relativi alle proposte degli obiettivi e delle attività di recupero, potenziamento e
consolidamento dei singoli alunni;
4)Griglie di valutazione;
5)Elaborazione della programmazione educativa – didattica, P.E.I. ove previsto, della classe
(attività curriculari ed extracurriculari);
6)Progetti Terza Area – Stage – per le sole classi QUARTE;
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. O
15.00
2 Sez. D
15.30
1 Sez. L
16.00
1 Sez. D
16.30
2 Sez. L
17.00
1 Sez. B
17.30
1 Sez. M
18.00
2 Sez. B
18.30
2 Sez. M
19.00
LUNEDÌ
19/10/2009
19.30
60
DATA
MARTEDÌ
20/10/2009
DATA
MERCOLEDÌ
21/10/2009
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. E
15.00
4 Sez. A
15.30
2 Sez. E
16.00
5 Sez. A
16.30
1 Sez. F
17.00
4 Sez. B
17.30
2 Sez. F
18.00
5 Sez. B
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. G
15.00
4 Sez. E
15.30
2 Sez. G
16.00
5 Sez. E
16.30
1 Sez. H
17.00
4 Sez. G
17.30
2 Sez. H
18.00
5 Sez. G
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
4 Sez. A Turis
15.00
1 Sez. C
15.30
5 Sez. A Turis
16.00
2 Sez. C
16.30
3 Sala A
17.00
3 Segret. A
17.30
3 Sala C
18.00
1 Sez. A
18.30
3 Sala B
19.00
2 Sez. A
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Cucina A
15.00
1 Sez. I
15.30
3 Cucina D
16.00
2 Sez. I
16.30
3 Cucina C
17.00
2 Sez. O
17.30
3 Cucina B
18.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. N
15.00
4 Sez. C
15.30
2 Sez. N
16.00
5 Sez. C
16.30
4 Sez. F
17.00
4 Sez. D
17.30
5 Sez. F
18.00
5 Sez. D
18.30
GIOVEDÌ
22/10/2009
DATA
VENERDÌ
23/10/2009
DATA
LUNEDÌ
26/10/2009
18.30
61
DICEMBRE
A) I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il seguente
ordine del giorno:
1) Andamento didattico disciplinare della classe;
2) Verifica del lavoro svolto ed ipotesi per il periodo successivo;
3) Accordi su simulazione Terza prova Esame di Stato 2009/2010 (solo classi QUINTE);
4) Verifica degli obiettivi formativi minimi e dei percorsi formativi;
5) Proposte di interventi didattici per alunni in difficoltà;
6) Piani dettagliati delle visite guidate e/o viaggi d’istruzione;
7) Varie ed eventuali.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. M
15.00
1 Sez. B
15.30
1 Sez. L
16.00
2 Sez. B
16.30
2 Sez. M
17.00
1 Sez. D
17.30
1 Sez. O
18.00
2 Sez. D
18.30
2 Sez. L
19.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. F
15.00
4 Sez. B
15.30
2 Sez. F
16.00
5 Sez. B
16.30
1 Sez. E
17.00
4 Sez. A
17.30
2 Sez. E
18.00
5 Sez. A
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Sala A
15.00
3 Segret. A
15.30
3 Sala C
16.00
1 Sez. A
16.30
3 Sala B
17.00
2 Sez. A
17.30
4 Sez. A Turis
18.00
1 Sez. C
18.30
5 Sez. A Turis
19.00
2 Sez. C
19.30
MERCOLEDÌ
02/12/2009
DATA
GIOVEDÌ
03/12/2009
DATA
VENERDÌ
04/12/2009
62
DATA
MERCOLEDÌ
09/12/2009
DATA
GIOVEDÌ
10/12/2009
DATA
VENERDÌ
11/12/2009
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Cucina C
15.00
2 Sez. O
15.30
3 Cucina D
16.00
1 Sez. I
16.30
3 Cucina A
17.00
2 Sez. I
17.30
3 Cucina B
18.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
4 Sez. F
15.00
4 Sez. D
15.30
5 Sez. F
16.00
5 Sez. D
16.30
1 Sez. N
17.00
4 Sez. C
17.30
2 Sez. N
18.00
5 Sez. C
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. H
15.00
4 Sez. G
15.30
2 Sez. H
16.00
5 Sez. G
16.30
1 Sez. G
17.00
4 Sez. E
17.30
2 Sez. G
18.00
5 Sez. E
18.30
18.30
B) Il Collegio dei Docenti è convocato per il giorno Giovedì 17/12/2009 alle ore 15.30
per discutere il seguente ordine del giorno:
1. Approvazione P.O.F. a. s. 2009/2010;
2. Verifica dell’azione didattica svolta e proposte per il periodo successivo;
3. I. D. E. I.;
4. Piano delle uscite e dei viaggi didattici.
Durata dell’incontro 1,30h
C) In prosieguo, ovvero dalle ore 17.30 alle ore 19.30, si terrà il primo incontro scuola famiglia secondo il seguente calendario

INCONTRO SCUOLA - FAMIGLIA
 Giovedì
17 Dicembre 2009
dalle ore 17.30 alle ore 19.30 Classi Terze - Quarte E Quinte ( C/O le rispettive sedi )
 Venerdì
18 Dicembre 2009
dalle ore 17.30 alle ore 19.30 classi prime – seconde – terze segreteria a e cucina c
( c/o le rispettive sedi )
63
I singoli docenti illustreranno ai genitori, con la cortesia, che è loro propria, tutto l’evolversi del
dialogo educativo dei propri figli e le varie tappe del processo formativo-didattico.
GENNAIO/FEBBRAIO
A) I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il
seguente ordine del giorno:
1) Andamento didattico disciplinare della classe;
2) Valutazioni quadrimestrali (scrutini 1° quadrimestre);
3) Comunicazione alle famiglie delle attività di recupero;
4) Individuazione commissari interni Esami di Stato (solo classi QUINTE);
5) Varie ed eventuali.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
LUNEDÌ 01/02/2010
DATA
MARTEDÌ
02/02/2010
DATA
MERCOLEDÌ
03/02/2010
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
4 Sez. A Turis
15.00
1 Sez. C
15.30
5 Sez. A Turis
16.00
2 Sez. C
16.30
3 Sala A
17.00
3 Segret. A
17.30
3 Sala C
18.00
1 Sez. A
18.30
3 Sala B
19.00
2 Sez. A
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. O
15.00
2 Sez. D
15.30
1 Sez. L
16.00
1 Sez. D
16.30
2 Sez. L
17.00
1 Sez. B
17.30
1 Sez. M
18.00
2 Sez. B
18.30
2 Sez. M
19.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. E
15.00
4 Sez. A
15.30
2 Sez. E
16.00
5 Sez. A
16.30
1 Sez. F
17.00
4 Sez. B
17.30
19.30
64
2 Sez. F
18.00
5 Sez. B
18.30
19.30
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. H
15.00
4 Sez. G
15.30
2 Sez. H
16.00
5 Sez. G
16.30
1 Sez. G
17.00
4 Sez. E
17.30
2 Sez. G
18.00
5 Sez. E
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. N
15.00
4 Sez. C
15.30
2 Sez. N
16.00
5 Sez. C
16.30
4 Sez. F
17.00
4 Sez. D
17.30
5 Sez. F
18.00
5 Sez. D
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Cucina A
15.00
1 Sez. I
15.30
3 Cucina D
16.00
2 Sez. I
16.30
3 Cucina C
17.00
2 Sez. O
17.30
3 Cucina B
18.00
GIOVEDÌ
04/02/2010
DATA
VENERDÌ
05/02/2010
DATA
LUNEDÌ 08/02/2010
18.30
B) L’incontro scuola - famiglia, per l’illustrazione della scheda di valutazione degli alunni, è
convocato secondo il seguente calendario:
Mercoledì
10/02/2010
dalle ore 16.00 alle ore 19.00 classi prime – seconde – terze segreteria a e cucina c
( c/o le rispettive sedi )
Giovedì
11/02/2010
dalle ore 16.00 alle ore 19.00 classi terze - quarte e quinte ( c/o le rispettive sedi )
Il docente coordinatore della classe illustrerà la scheda di valutazione, che i genitori
sottoscriveranno, e consegnerà a questi ultimi una copia della scheda unitamente alla
comunicazione inerente gli interventi didattici integrativi, di cui necessita l’alunno; i singoli docenti
65
illustreranno ai genitori con la cortesia, che è loro propria, tutto l’evolversi del dialogo educativo dei
propri figli, le varie tappe del processo formativo – didattico ed i giudizi delle singole discipline.
MARZO
A) I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il seguente
ordine del giorno:
1) Andamento didattico disciplinare della classe;
2) Verifica del lavoro svolto ed ipotesi per il periodo successivo;
3) Varie ed eventuali.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
LUNEDÌ 15/03/2010
DATA
MARTEDÌ
16/03/2010
DATA
MERCOLEDÌ
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. H
15.00
4 Sez. G
15.30
2 Sez. H
16.00
5 Sez. G
16.30
1 Sez. G
17.00
4 Sez. E
17.30
2 Sez. G
18.00
5 Sez. E
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
4 Sez. A Turis
15.00
1 Sez. C
15.30
5 Sez. A Turis
16.00
2 Sez. C
16.30
3 Sala A
17.00
3 Segret. A
17.30
3 Sala C
18.00
1 Sez. A
18.30
3 Sala B
19.00
2 Sez. A
19.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. N
15.00
4 Sez. C
15.30
2 Sez. N
16.00
5 Sez. C
16.30
66
17/03/2010
4 Sez. F
17.00
4 Sez. D
17.30
5 Sez. F
18.00
5 Sez. D
18.30
19.30
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. O
15.00
2 Sez. D
15.30
1 Sez. L
16.00
1 Sez. D
16.30
2 Sez. L
17.00
1 Sez. B
17.30
1 Sez. M
18.00
2 Sez. B
18.30
2 Sez. M
19.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. E
15.00
4 Sez. A
15.30
2 Sez. E
16.00
5 Sez. A
16.30
1 Sez. F
17.00
4 Sez. B
17.30
2 Sez. F
18.00
5 Sez. B
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Cucina A
15.00
1 Sez. I
15.30
3 Cucina D
16.00
2 Sez. I
16.30
3 Cucina C
17.00
2 Sez. O
17.30
3 Cucina B
18.00
GIOVEDÌ
18/03/2010
DATA
LUNEDÌ
22/03/2010
DATA
MARTEDÌ
23/03/2010
18.30
B) Collegio dei Docenti è convocato per il giorno Venerdì 26/03/09 alle ore 15.30 per discutere
il seguente ordine del giorno:
1) Valutazione dell’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, con relative eventuali proposte di
modifica, per il miglioramento della stessa azione didattica;
2) Esame dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su relazione dei
docenti coordinatori della rispettiva classe, al fine di individuare i mezzi per ogni possibile
recupero;
3) Attività di integrazione e progetti specifici: verifica e prospettive;
4) Varie ed eventuali.
Durata prevista 1,30 h
67
APRILE
A) Il Collegio dei docenti è convocato per il giorno Giovedì 29/04/09 alle ore 15.30 per
dipartimenti disciplinari per discutere il seguente ordine del giorno:
1) Verifica dell’azione didattica svolta e proposte per il periodo successivo;
2) Valutazione per conferme testi in uso e nuove adozioni;
3) Proposte in merito alla formulazione del POF 2009/10.
I docenti si riuniranno per formulare valutazioni, analisi, approfondimenti e confronti sia sui testi da
confermare, sia per le nuove adozioni.
Ogni dipartimento presenterà al Dirigente Scolastico una relazione sul lavoro svolto.
Durata dell’incontro 1 h.
B) Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 si terrà l’ultimo incontro scuola - famiglia secondo il
seguente calendario:

Giovedì
29/04/2010
Dalle Ore 17.00 Alle Ore 19.00
Classi Prime – Seconde – Terze Segreteria A E Cucina C
( C/O Le Rispettive Sedi )

Venerdì
30/04/2010
Dalle Ore 17.00 Alle Ore 19.00
Classi Terze - Quarte E Quinte ( C/O Le Rispettive Sedi )
I docenti si porteranno nelle aule, come da apposito elenco, che sarà affisso nelle sedi, e
illustreranno ai genitori, con la cortesia, che è loro propria, tutto l’evolversi del dialogo educativo dei
propri figli e le varie tappe del processo formativo - didattico.
MAGGIO
A) I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il
seguente ordine del giorno:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Andamento didattico disciplinare della classe;
Esito corsi di recupero;
Valutazione testi in uso nell’ a. s. 2009/2010;
Adozione libri di testo anno scolastico 2010/2011;
Documento del consiglio di classe per gli Esami di Stato (solo classi QUINTE);
Valutazione titoli candidati privatisti Esami di Qualifica ed esami preliminari agli Esami
di Stato;
7. Varie ed eventuali.
68
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. O
15.00
2 Sez. D
15.30
1 Sez. L
16.00
1 Sez. D
16.30
2 Sez. L
17.00
1 Sez. B
17.30
1 Sez. M
18.00
2 Sez. B
18.30
2 Sez. M
19.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
3 Cucina A
15.00
1 Sez. I
15.30
3 Cucina D
16.00
2 Sez. I
16.30
3 Cucina C
17.00
2 Sez. O
17.30
3 Cucina B
18.00
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
4 Sez. A Turis
15.00
1 Sez. C
15.30
5 Sez. A Turis
16.00
2 Sez. C
16.30
3 Sala A
17.00
3 Segret. A
17.30
3 Sala C
18.00
1 Sez. A
18.30
3 Sala B
19.00
2 Sez. A
19.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. H
15.00
4 Sez. G
15.30
2 Sez. H
16.00
5 Sez. G
16.30
1 Sez. G
17.00
4 Sez. E
17.30
2 Sez. G
18.00
5 Sez. E
18.30
GIOVEDÌ
06/05/2010
DATA
VENERDÌ
07/05/2010
DATA
LUNEDÌ
10/05/2010
DATA
MARTEDÌ
11/05/2010
18.30
69
DATA
MERCOLEDÌ
12/05/2010
DATA
GIOVEDÌ
13/05/2010
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. N
15.00
4 Sez. C
15.30
2 Sez. N
16.00
5 Sez. C
16.30
4 Sez. F
17.00
4 Sez. D
17.30
5 Sez. F
18.00
5 Sez. D
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. E
15.00
4 Sez. A
15.30
2 Sez. E
16.00
5 Sez. A
16.30
1 Sez. F
17.00
4 Sez. B
17.30
2 Sez. F
18.00
5 Sez. B
18.30
B) Il Collegio dei docenti è convocato per il giorno venerdì 14/05/09 alle ore 15.15 per
discutere il seguente ordine del giorno:
1. Verifica dei percorsi formativi e del successo scolastico nel raggiungimento degli
obiettivi formativi;
2. Risultati raggiunti dai singoli allievi e acquisizione di tutti gli elementi utili alla
formulazione della valutazione finale;
3. Adozione libri di testo anno scolastico 2010/2011.
Durata dell’incontro 1,30 h.

SCRUTINI PER L’AMMISSIONE AGLI ESAMI CLASSI III:
I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il seguente
ordine del giorno:
1. Verifica finale della programmazione;
2. Valutazione finale (scrutini) ai fini dell’ammissione agli esami di qualifica.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
GIOVEDÌ
03/06/2010
CLASSE
ORARIO
3 Cuc. Sez. A
14.30
3 Cuc. Sez. B
16.00
3 Cuc. Sez. C
17.30
3 Cuc. Sez. D
18.30
70
DATA
CLASSE
ORARIO
3 Segret. Sez. A
14.30
3 Sala Sez. B
16.00
3 Sala Sez. C
17.30
3 Sala Sez. A
19.00
VENERDÌ
04/06/2010
 ESAMI PRELIMINARI CANDIDATI PRIVATISTI AGLI ESAMI DI STATO
Dal 20/05/2010 (seguirà successivo decreto)
 ESAMI CANDIDATI PRIVATISTI AGLI ESAMI DI QUALIFICA
Dal 20/05/2010 (seguirà successivo decreto)
CALENDARIO ESAMI DI QUALIFICA
PROVA RELAZIONALE
LUNEDÌ
07/06/2010
c/o LE RISPETTIVE SEDI
ore 8.30 riunione preliminare prove relazionali
ore 9.30 - 11.30 (tutte le classi TERZE)
dalle ore 15,00
Correzione prove
PROVA PRATICA c/o SEDE DI COMIZIANO
MERCOLEDÌ
09/06/2010
ore 8.30
3 Cuc. A – 3 Sala A
GIOVEDÌ
10/06/2010
ore 8.30
3 Cuc. B - 3 Sala B
10/06/2010
ore 8.30
3 Segret. Sez. A
VENERDÌ
11/06/2010
ore 8.30
3 Cuc. C
SABATO
12/06/2010
ore 8.30
3 Cuc. D – 3 Sala C
EVENTUALE PROVA ORALE
GIOVEDÌ
10/06/2010
ore 15.00
3 Cuc. A – 3 Sala A
VENERDÌ
11/06/2010
ore 15.00
3 Cuc. B - 3 Sala B
11/06/2010
ore 15.00
3 Segret. Sez. A
LUNEDÌ
14/06/2010
ore 8.30
3 Cuc. C
LUNEDÌ
14/06/2010
ore 10.30
3 Cuc. D - 3 Sala C
71
SCRUTINI FINALI
I Consigli di classe sono convocati, secondo l’allegato calendario, per discutere il seguente
ordine del giorno:
1. Verifica finale della programmazione;
2. Valutazione finale (scrutini).
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
DATA
CLASSE
ORARIO
5 Sez. D
14.00
5 Sez. E
15.30
5 Sez. G
17.30
LUNEDI
07/06/2010
DATA
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
5 Sez. F
14.00
5 Sez. A
14.00
4 Sez. F
15.30
5 Sez. B
15.30
5 Sez. C
17.30
MARTEDI
08/06/2010
DATA
MERCOLEDI
09/06/2010
DATA
GIOVEDÌ
10/06/2010
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. C
14.30
5 Sez. A Turis
15.00
2 Sez. C
16.00
4 Sez. A Turis
16.30
1 Sez. B
17.30
1 Sez. L
18.00
2 Sez. B
19.00
2 Sez. L
19.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. E
14.30
4 Sez. A
15.00
2 Sez. E
16.00
4 Sez. B
16.30
2 Sez. D
17.30
4 Sez. C
18.00
1 Sez. D
19.00
4 Sez. D
19.30
72
DATA
VENERDÌ
11/06/2010
DATA
LUNEDÌ
14/06/2010
DATA
MARTEDÌ
15/06/2010
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. I
14.30
1 Sez. M
15.00
2 Sez. I
16.00
2 Sez. M
16.30
1 Sez. G
17.30
4 Sez. E
18.00
2 Sez. G
19.00
4 Sez. G
19.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. H
08.00
3 Cuc. Sez. A
09.00
2 Sez. H
09.30
3 Sala Sez. A
10.30
1 Sez. A
11.00
3 Cuc. Sez. B
12.00
2 Sez. A
14.30
3 Sala Sez. B
15.30
1 Sez. N
16.00
17.00
2 Sez. N
17.30
18.30
CLASSE
ORARIO
CLASSE
ORARIO
1 Sez. F
08.00
3 Cuc. Sez. D
09.00
2 Sez. F
09.30
3 Sala Sez. C
10.30
1 Sez. O
11.00
3 Segret. A
12.00
2 Sez. O
14.30
3 Cuc. Sez. C
15.30
Tutti i docenti consegneranno ai coordinatori, tre giorni prima dei rispettivi consigli di classe per le
valutazioni finali :
 griglie per la valutazione globale degli alunni;
 i programmi, in duplice copia, svolti sottoscritti da almeno tre alunni
 relazione finale di verifica per la propria disciplina.
I docenti delle classi terze e quinte (escluso religione) consegneranno ai coordinatori, tre giorni
prima dei rispettivi consigli di classe (di ammissione per le classi terze e del documento per le classi
quinte) proposte e suggerimenti in merito alla relazione finale di presentazione agli esami e ai criteri
essenziali del colloquio pluridisciplinare e compileranno in duplice copia e detteranno agli alunni i
programmi effettivamente svolti: tali programmi, corredati da chiare indicazioni sulle linee didattiche
seguite, nonché dagli interventi effettuati (attività di integrazione, recupero, sostegno, potenziamento)
saranno allegati alla relazione di presentazione agli esami.
I docenti coordinatori, sulla base dei dati forniti dai colleghi, formuleranno al Consiglio proposte in
merito a:
a) valutazione globale degli alunni;
b) relazione finale di presentazione agli esami e criteri essenziali del colloquio
pluridisciplinare;
c) relazione di verifica finale della programmazione.
73
In merito alla relazione, di cui al punto b, si evidenzia che essa dovrà descrivere la vicenda educativa e
didattica della classe nel triennio o nel quinquennio. Gli elementi si desumono dal registro dei verbali,
nonché dalla conoscenza diretta dei docenti.
Per i criteri del colloquio pluridisciplinare si stabiliranno le modalità generali (durata media, obiettivi
comuni di verifica, impostazione psicopedagogia) e i criteri specifici per ciascun allievo o gruppi di
allievi (abilità, attitudini, capacità che il Consiglio intende valorizzare).
Si raccomanda a tutti i docenti la consueta diligenza nel tenere aggiornati in ogni loro parte i registri
personali ed il giornale di classe. Tutti i registri e gli elaborati saranno consegnati il giorno successivo
a quello fissato per lo scrutinio finale. Ai registri personali sarà allegata una copia della relazione sui
risultati del proprio insegnamento e sulla situazione generale della scuola.
I coordinatori ritireranno in vicepresidenza i modelli per le comunicazioni alle famiglie degli alunni non
ammessi alla classe successiva e/o ammessi ai corsi previsti dall’O. M. 92/2007 per i quali è stata
sospesa la valutazione. I modelli saranno compilati con i giudizi di non ammissione per gli allievi
respinti, o con l’indicazione dei corsi estivi da frequentare. Inoltre, consegneranno in vicepresidenza
entro le ore 12.00 del 16/06/2010 quanto segue:
Cartellina contenente:
Programmazioni dei singoli docenti;
Programmi svolti in duplice copia sottoscritto da almeno due alunni;
Relazione finale per singola materia;
Registro verbale della classe di cui si è coordinatori completamente vidimato e controfirmato.

COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
MERCOLEDÌ 16/06/2010 ore 09.00 c/o PRESIDENZA sede CENTRALE

COLLEGIO DOCENTI
VENERDÌ
18/06/2010 ore 09.30 c/o sede di COMIZIANO
Il Collegio dei Docenti è convocato per il giorno Venerdì 18/06/2010 alle ore 09.30 per discutere il
seguente ordine del giorno:
1) Valutazione andamento didattico disciplinare;
2) Proposte, per l’a. s. 2010/2011, del collegio in merito ai seguenti punti:
a) criteri generali per la formulazione del P.O.F.;
b) assegnazioni docenti alle classi;
c) orario delle lezioni;
d) formazione delle classi prime;
e) costituzione commissioni di idoneità;
f) calendario scolastico;
g) costituzione di gruppi di lavoro e/o dipartimenti;
3) Relazione finale FF. SS. e valutazione risultati attesi;
4) Presentazione istanze ferie e festività;
5) Varie ed eventuali.
Tutti i docenti daranno informazioni alle famiglie sui risultati degli scrutini
finali (art.42 comma 3 lettera a del CCNL) nella sede di via S. Pertini, 54
16/06/2010
e
17/06/2010
dalle ore 09:00 alle
ore 12:00
Durata prevista 2h
F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Sabato DE STEFANO
74
APPENDICE
75
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
Il presente regolamento si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti scolastiche
per un corretto e proficuo funzionamento dell’Istituto, nel rispetto dei principi di libertà e democrazia
sanciti dalla Costituzione della Repubblica.
Esso recepisce i contenuti:
1. dei D.P.R. n°. 249 del 24/06/1998 e D.P.R. n°. 235 del 21/11/2007 “regolamento recante lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria”,
2. del D.M. n°. 5843/A3 del 16/10/2006 “linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”,
3. del D.M. n°. 16 del 05/02/2007 “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione
del bullismo”,
4. del D.M. n°. 30 del 15/03/2007 “linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e
di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza
e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
E’ conforme ai principi e alle norme del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche
(D.P.R. 275/99), nonché del D.P.R. 567/96. E‟ in piena armonia con il P.O.F. e contribuisce alla sua
piena attuazione.
Si ispira ai seguenti principi fondanti:
 Uguaglianza: il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dell’alunno. All’interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi
riguardanti le condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di etnia, di religione
o di opinioni politiche.
 Imparzialità, equità e regolarità operativa: i soggetti erogatori del servizio scolastico
agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. La scuola si impegna a garantire la vigilanza,
la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sancite
dalla legge.
 Accoglienza ed integrazione: la scuola favorisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni, con
particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità. Attraverso il coordinamento con i servizi sociali, con gli enti locali e con le
associazioni senza fine di lucro, la scuola pone in essere le azioni adatte ad avviare a
soluzione le problematiche relative agli studenti stranieri e agli alunni diversamente abili.
Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, è strumento di garanzia di diritti e doveri.
Ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare,
riconoscendone il carattere vincolante.
1. DIRITTI E DOVERI
1.1. Diritti E Doveri Degli Studenti
Lo studente ha diritto a:
1.1.1. Rispetto della propria identità personale e della riservatezza.
1.1.2. Libera espressione del proprio pensiero, purché correttamente espresso.
1.1.3. Prestazione didattica qualificata ed aggiornata.
1.1.4. Valutazione corretta, trasparente e tempestiva.
1.1.5. Utilizzo delle dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti.
1.1.6. Partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
1.1.7. Informazione tempestiva sulle attività della scuola.
1.1.8. Trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari.
Nel rispetto della normativa vigente, in conformità con la premessa del presente regolamento, gli
studenti hanno il dovere:
76
1.1.9. Mantenere un comportamento corretto e collaborativo,
1.1.10. Rispettare l’offerta formativa della scuola, impegnandosi nel processo di
apprendimento,
1.1.11. Rispettare e far rispettare le strutture scolastiche, utilizzandole correttamente,
1.1.12. Rispettare le procedure, giustificando assenze e ritardi.
1.1.13. Indossare, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario
scolastico.
I rappresentanti di classe degli studenti sono responsabili di verificare giornalmente nel casellario la
presenza di comunicazioni relative ad alunni e genitori della propria classe, di trasmetterle
puntualmente e di collaborare con gli insegnanti per la trascrizione nel registro di classe e nei libretti
personali.
1.1.14. Essi hanno inoltre il compito di mantenere i collegamenti con i rappresentanti di
Istituto degli studenti, con i docenti coordinatori di classe, funzioni strumentali,
responsabili del sistema di gestione per la Qualità e della Sicurezza e con il dirigente
scolastico.
1.2. Diritti E Doveri Dei Genitori
La famiglia ha facoltà di esprimere pareri e proposte in ordine agli obiettivi formativi e assicura un
coerente sostegno all’azione formativa e didattica.
I genitori hanno diritto di:
1.2.1. Essere rispettati come persone e come educatori,
1.2.2. Riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il dirigente scolastico,
1.2.3. Conoscere le valutazioni espresse dai docenti relativamente ai loro figli,
1.2.4. Usufruire dei colloqui individuali e delle riunioni scuola-famiglia,
1.2.5. Essere informati sui provvedimenti disciplinari comunicati ai loro figli,
1.2.6. Accedere alla documentazione secondo le modalità di cui alla L.241/90,
1.2.7. Alla piena uguaglianza di trattamento nel rispetto della carta costituzionale ed in
considerazione dell’arricchimento culturale derivante dal confronto con culture,
popoli,
etnie e religioni diverse.
I genitori, nello spirito della collaborazione, si impegnano a:
1.2.8. Rapportarsi con le altre componenti con lo stesso rispetto, anche formale, che hanno
il diritto di pretendere per se stessi e per i propri figli,
1.2.9. Sostenere concretamente l’impegno formativo della scuola,
1.2.10. Controllare e garantire la regolarità della presenza scolastica dei figli,
1.2.11. Partecipare ai colloqui individuali e alle riunioni di classe e di informarsi
sull’andamento scolastico e disciplinare dei figli,
1.2.12. Sostenere i figli nello studio.
1.3. Diritti E Doveri Dei Docenti
1.3.1. I docenti hanno il dovere di pianificare e realizzare, al meglio delle loro competenze,
il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
culturale, civile e professionale degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi
previsti dall’ordinamento didattico e nel rispetto degli indirizzi deliberati nel Piano
dell’Offerta Formativa della scuola,
1.3.2. I docenti, attraverso le attività di aggiornamento, autoaggiornamento e formazione, si
impegnano a fornire all’utenza un servizio qualificato e al passo con i cambiamenti
della
scuola,
1.3.3. I docenti si impegnano a mettere in atto tutte le strategie idonee a stabilire, con
studenti e famiglie, rapporti di comunicazione, collaborazione ed intervento per
migliorare l’efficacia del processo di apprendimento e di formazione,
1.3.4. I docenti, per quanto attiene alla loro funzione, si impegnano a collaborare con la
Dirigenza e tutto il personale A.T.A. della scuola per fornire un servizio scolastico
quanto
più possibile efficiente e qualificato.
77
1.3.5. I docenti della prima ora debbono essere in classe almeno 5 minuti prima dell'inizio delle
lezioni portando il registro di classe.
1.3.6. I docenti dell'ultima ora controllano che l'uscita dagli edifici avvenga in modo ordinato e
ritirano i registri depositandoli in sala docenti.
1.3.7. Non è consentito far uscire dall’aula un numero di alunni superiore ad uno.
1.3.8. Indossare, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario
scolastico.
I docenti hanno diritto:
1.3.8. Al rispetto della loro persona e della loro professionalità da parte di ogni altra
componente della scuola,
1.3.9. A quegli spazi di autonomia culturale e professionale che consentono percorsi
didattici e formativi diversificati, a seconda delle personali competenze, pur nel
rispetto
degli obblighi previsti dalla loro funzione e dal Piano dell’Offerta Formativa
generale della
scuola,
1.3.10. A partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla
piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità.
1.4. Diritti E Doveri Del Personale Ata
Il personale ATA, a norma della Legge 59/97, art. 21:
1.4.1. Assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali strumentali, operative e di
sorveglianza connesse all’attività dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il dirigente
scolastico, con il direttore dei servizi generali ed amministrativi e con il personale docente,
1.4.2. Ha diritto al rispetto della persona e del lavoro svolto,
1.4.3. Ha il dovere di essere efficiente, disponibile e cortese.
1.4.4. La vigilanza fuori dall’aula viene esercitata, nei rispettivi piani dell'edificio principale o
negli edifici staccati, dai collaboratori scolastici in servizio.
2. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
2.1. Attribuzioni E Competenze Del Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico:
2.1.1. Assicura la gestione unitaria della istituzione scolastica,
2.1.2. Ha la legale rappresentanza della istituzione scolastica,
2.1.3. Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa,
2.1.4. Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la
collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del
territorio,
2.1.5. Favorisce la collaborazione, l’informazione, la comunicazione e la documentazione,
2.1.6. Promuove interventi per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e
per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni,
2.1.7. Assicura l’esercizio della libertà d’insegnamento, intesa come libertà di ricerca e
innovazione metodologica e didattica,
2.1.8. Realizza il programma annuale nell’esercizio dei compiti e delle responsabilità di
gestione di cui ai decreti legislativi n. 29 e n. 59/97 e presenta periodicamente
motivate
relazioni al Consiglio d’Istituto al fine di garantire la più ampia
informazione,
2.1.9. Svolge l’attività negoziale necessaria all’attuazione del programma annuale nel
rispetto delle deliberazioni del Consiglio d’Istituto.
78
3. GLI ORGANI COLLEGIALI
3.1. Disposizioni Generali
Gli Organi Collegiali operanti nell’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “C.
Russo” di Cicciano sono i seguenti:
o Consigli di Classe
o Consiglio d’Istituto
o Giunta Esecutiva
o Collegio dei Docenti
o Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti
o Commissione Elettorale
o Commissioni e Dipartimenti del Collegio dei Docenti
o Comitato degli Studenti
o Comitato dei Genitori
Possono essere costituite altre Commissioni per un migliore funzionamento della scuola. Gli Organi
Collegiali vengono convocati mediante avviso contenente l’Ordine del giorno. Le convocazioni degli
organi collegiali devono essere disposte, di norma, almeno cinque giorni prima delle riunioni, fatte salve
le eventuali altre necessità. Nei tre giorni precedenti la riunione sarà depositato in segreteria ogni
materiale cui l’o.d.g. faccia riferimento. Tutti i membri degli Organi Collegiali potranno prenderne
visione e presentare eventuali materiali scritti che saranno messi a disposizione per la consultazione.
Di ogni riunione si redige verbale, su apposito registro a pagine numerate, firmato dal presidente e dal
segretario.
3.2. Programmazione Delle Attivita’
Allo scopo di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della scuola, dando ad essa il
carattere di una comunità, ciascun Organo Collegiale programma le proprie attività nell’ambito delle
rispettive competenze, assicurando, comunque, ogni utile collegamento programmatico ed operativo
con gli altri organi Collegiali. Del coordinamento è responsabile il D.S.
3.3. Consiglio Di Classe
I consigli di classe costituiscono la sede più diretta di confronto tra le componenti della comunità
scolastica: studenti, docenti, genitori.
3.3.1. Il consiglio di classe è composto dai docenti della stessa classe ed è presieduto dal D.S.
o da un docente, membro del consiglio, da lui delegato. Fanno altresì parte del consiglio di
classe due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti e due rappresentanti degli
studenti, eletti dagli studenti della classe.
3.3.2. Il consiglio di classe, con la sola componente docente, elegge in prima seduta il
coordinatore del consiglio di classe.
3.3.3. Il consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico, dal Coordinatore di Classe di
propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri.
3.3.4. Il consiglio di classe si riunisce, di regola, secondo il piano annuale delle attività e in ore
non coincidenti con l’orario delle lezioni.
3.4. Il Consiglio D’ Istituto
Il Consiglio di Istituto è l’organo nel quale sono rappresentate tutte le componenti della scuola, delle
quali programma le attività, predisponendo a tal fine i mezzi finanziari disponibili.
3.4.1. Il Consiglio di Istituto è costituito secondo le norme vigenti e il suo funzionamento è
regolato dalle disposizioni di legge.
3.4.2. I rappresentanti del personale docente sono eletti dai docenti in servizio nell’Istituto;
quelli del personale ATA dal corrispondente personale di ruolo e non di ruolo in servizio
nell’Istituto; quelli dei genitori degli alunni sono eletti dai genitori stessi o da chi ne fa
legalmente le veci; quelli degli studenti da tutti gli studenti iscritti.
3.4.3. Il Consiglio di Istituto dura in carica per tre anni fino al rinnovo. Coloro che, nel corso
della durata dell’Organo Collegiale, perdono i requisiti per essere eletti vengono sostituiti dai
primi dei non eletti nelle rispettive liste.
3.4.4. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente
79
3.4.5. Il Consiglio di Istituto è presieduto da uno dei suoi membri, eletto tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni
3.4.6. Le funzioni di segretario del Consiglio di Istituto sono affidate dal Presidente ad un
membro del Consiglio di Istituto.
3.4.7. Il Consiglio di Istituto è convocato dal presidente. Il presidente è tenuto a disporre la
convocazione del consiglio stesso su richiesta della Giunta Esecutiva ovvero della
maggioranza dei componenti.
3.4.8. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina
dei relativi membri da parte del D.S., è disposta dal D.S. stesso. Nella prima riunione viene
eletto il Presidente
3.4.9. Per le convocazioni straordinarie l’ordine del giorno è indicato dai proponenti.
3.4.10. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri del
Consiglio e mediante affissione all’Albo di apposito avviso. In ogni caso, l’affissione all’Albo è
adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’Organo Collegiale.
3.4.11. Le riunioni del Consiglio di Istituto hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle
lezioni.
3.4.12. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto, a
titolo consultivo, gli specialisti interni o esterni che operano in settori inerenti il servizio
scolastico.
3.4.13. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo in
materia di programma annuale, conto consuntivo, acquisti.
3.5. Giunta Esecutiva
3.5.1. Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta da un
docente, da un ATA, da un genitore e da uno studente.
3.5.2. Della Giunta Esecutiva fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico che la presiede e il
Responsabile Amministrativo che svolge anche funzioni di segretario.
3.5.3. La Giunta Esecutiva dura in carica per tre anni fino al rinnovo del C.d.I..
3.6. Attribuzioni Del Consiglio Di Classe
Il Consiglio di classe:
3.6.1. formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica
3.6.2. agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni
3.6.3. provvede alla valutazione periodica e finale degli alunni. Tale competenza spetta al
consiglio di classe insediato con la sola presenza dei docenti.
3.7. Attribuzioni Del Consiglio Di Istituto
Il Consiglio di Istituto:
3.7.1. Fissa i criteri generali per il P.O.F.
3.7.2. Adotta il P.O.F.
3.7.3. Adotta il Regolamento di Istituto
3.7.4. Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali
3.7.5. Delibera il programma annuale e il conto consuntivo
3.7.6. Dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico dell’Istituto
3.7.7. Ha potere deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, sull’organizzazione
dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità del programma annuale, fatte salve le
competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe
3.7.8. Delibera in ordine all’attività negoziale fissata dall’Art. 33 del nuovo regolamento
contabile n. 44/2001
3.7.9. Delibera i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche,
interscolastiche ed extrascolastiche con particolare riguardo ai corsi di recupero e sostegno,
alle libere attività complementari, alle visite guidate ed ai viaggi di istruzione
3.7.10. Promuove contatti con le altre scuole al fine di realizzare scambi di informazioni e di
esperienze; intraprende con esse eventuali iniziative di collaborazione
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3.7.11. Delibera la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di
particolare interesse educativo
3.7.12. Delibera forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono
essere assunte dall’Istituto
3.7.13. Indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, di adattamento dell’orario
delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento
organizzativo dei consigli di classe
3.7.14. Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto
predisponendo una relazione annuale per il C.S.A. e per il Consiglio Scolastico Provinciale.
3.8. Attribuzioni Della Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva
3.8.1. Propone il programma annuale, predisposto dal Dirigente, al Consiglio d’Istituto e il conto
consuntivo
3.8.2. Prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio
stesso.
3.9. Pubblicita’ Delle Sedute Del Consiglio Di Istituto
3.9.1. Le riunioni del Consiglio di Istituto sono pubbliche per tutte le componenti della scuola ed
esterne ad essa, salvo nel caso di discussione relativa a singole persone.
3.9.2. Il pubblico non può intervenire nei lavori del consiglio se non attraverso mozioni scritte,
indirizzate al Presidente, da parte di un membro relatore o presentatore della mozione.
3.9.3. Le mozioni pubbliche verranno esaminate e discusse dopo che il Consiglio ha deliberato
sull’ordine del giorno della seduta.
3.9.4. La pubblicità delle sedute è rapportata alla disponibilità di spazio.
3.9.5. Nella eventualità di una estesa volontà di genitori, studenti e cittadini di assistere alle
sedute si studierà come consentirne regolamentarne la presenza nella maniera più ampia
possibile.
3.10. Pubblicita’ Degli Atti
3.10.1. Gli atti del Consiglio di Istituto sono pubblicati nell’apposito albo della scuola.
L’affissione avviene entro il termine massimo di quindici giorni dalla relativa seduta del
Consiglio. La copia del verbale della riunione, con data di affissione e firma del Dirigente
Scolastico, deve rimanere esposta per un periodo di quindici giorni. I verbali e tutti gli atti scritti
preparatori saranno depositati in segreteria e per dieci giorni saranno esibiti a chiunque ne
faccia richiesta, avendone un interesse legittimo.
3.10.2. Su richiesta scritta, debitamente motivata, saranno rilasciate copie al costo stabilito
dalla relativa delibera del Consiglio di Istituto.
3.10.3. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti dati sensibili o
comunque riservati.
3.11. Elezione Del Presidente Del Consiglio Di Istituto
3.11.1. Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge,
tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha
luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio e sono elettori tutti
i membri del Consiglio stesso.
3.11.2. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del consiglio in carica.
3.11.3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la
metà più uno dei componenti in carica.
3.11.4. A parità di voti, la votazione si dovrà ripetere fino al raggiungimento della maggioranza
dei voti in favore di uno dei candidati.
3.11.5. Il Consiglio può deliberare di eleggere vice presidente del Consiglio d’Istituto il genitore
che abbia ottenuto il maggior numero di voti dopo il Presidente eletto..
3.12. Validita’ Delle Deliberazioni
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3.12.1. L’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le
componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.
3.12.2. Per la validità dell’adunanza del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto e della
Giunta Esecutiva è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
3.12.3. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di
parità prevale il voto del presidente.
3.12.4. La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone.
3.13. Categorie Di Eleggibili Nei Singoli Organi Collegiali
3.13.1. L’elettorato attivo e passivo per le singole rappresentanze negli organi collegiali spetta
esclusivamente ai componenti delle rispettive categorie partecipanti a tali organismi.
3.13.2. L’elettorato attivo e passivo per l’elezione dei rappresentanti dei genitori negli organi
collegiali spetta ai genitori degli alunni o a chi ne fa legalmente le veci.
3.13.3. L’elettorato attivo e passivo per l’elezione dei rappresentanti degli alunni spetta agli
studenti qualunque sia la loro età.
3.14. Decadenza Dalla Carica
3.14.1. I membri eletti e quelli designati che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre
sedute consecutive dell’organo di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati
con le modalità previste dal successivo articolo.
3.15. Surroga Dei Membri Cessati
3.15.1. Per la sostituzione dei membri eletti negli organi collegiali a durata pluriennale venuti a
cessare per qualsiasi causa, o che abbiano perso i requisiti di eleggibilità, si procederà alla
nomina di coloro che, in possesso di detti requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive
liste.
3.15.2. In caso di esaurimento delle liste si procede ad elezioni suppletive.
3.15.3. I membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di durata
dell’organo.
3.16. Elezioni
3.16.1. Le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli alunni nei consigli di classe hanno
luogo per ciascuna componente sulla base di un’unica lista comprendente tutti gli elettori.
3.16.2. Ciascun elettore può votare la metà dei membri da eleggere se i candidati sono in
numero superiore ad uno.
3.16.3. Le elezioni dei rappresentanti nel Consiglio di Istituto hanno luogo con il sistema
proporzionale sulla base di liste di candidati per ciascuna componente.
3.16.4. Le liste dei candidati che saranno contrassegnate da numero progressivo riflettente
l’ordine di presentazione, possono essere presentate da due elettori ove questi siano inferiori a
20; da un decimo degli elettori ove questi non siano superiori a 100 ma superiori a 20; da 20
elettori se questi sono più di 100.
3.16.5. Nessun elettore può concorrere alla presentazione di più di una lista; nessun candidato
può essere incluso in più liste per elezioni dello stesso livello né può presentarne alcuna.
3.16.6. Ciascuna lista può comprendere un numero di candidati sino al doppio del numero dei
rappresentanti da eleggere per ciascuna categoria.
3.16.7. Ogni elettore può esprimere il proprio voto di preferenza per un solo candidato quando
il numero dei seggi sia non superiore a tre; può esprimere non più di due preferenze quando il
numero dei seggi da attribuire sia non superiore a cinque; negli altri casi può esprimere un
numero di voti di preferenza non superiore ad un terzo dei seggi da attribuire.
3.16.8. Il voto è personale, libero e segreto.
3.17. Svolgimento Delle Elezioni
3.17.1. Le elezioni si svolgeranno secondo quanto stabilito nell’O.M. emanata in merito.
3.17.2. La propaganda elettorale, al fine di non turbare l’attività didattica, va fatta al di fuori
delle ore di lezione.
3.17.3. Le elezioni delle rappresentanze nei singoli organi collegiali distinti per ciascuna
categoria rappresentata, sono effettuate, quando è possibile, congiuntamente.
82
3.18. La Commissione Elettorale
La Commissione elettorale d’Istituto:
3.18.1. è nominata dal Dirigente Scolastico, è composta da cinque membri designati dal
Consiglio d’Istituto: due tra i docenti in servizio nell’Istituto, uno tra il personale ATA in servizio
nell’Istituto, uno tra i genitori di studenti iscritti nell’Istituto e uno tra gli studenti iscritti all’Istituto.
3.18.2. Il Dirigente Scolastico può costituire o rimuovere la Commissione elettorale a
prescindere dalle designazioni di competenza del consiglio d’Istituto, se l’organo predetto,
regolarmente invitato, non procede alle designazioni medesime.
3.18.3. E’ presieduta da uno dei suoi membri, eletto a maggioranza dai suoi componenti.
3.18.4. Le funzioni di segretario sono svolte da un membro designato dal Presidente.
3.18.5. E’ nominata non oltre il 45° giorno antecedente a quello fissato per le votazioni; non
oltre il 60° giorno nel caso di elezioni contestuali di organo collegiali di diverso livello.
3.18.6. Delibera con la presenza di almeno la metà più uno dei propri componenti.
3.18.7. Tutte le decisioni sono prese a maggioranza. In caso di parità dei voti prevale il voto del
presidente.
3.18.8. Dura in carica due anni ma, una volta scaduta, può, in base al principio generale delle
proroga dei poteri, operare fino alla costituzione e all’insediamento della nuova commissione.
3.18.9. E’ validamente costituita anche se in essa non sono rappresentate tutte le componenti.
3.18.10. I membri della commissione, che risultino inclusi in liste di candidati, debbono essere
immediatamente sostituiti.
3.19. Attribuzioni Della Commissione Elettorale
La Commissione elettorale d’Istituto:
3.19.1. Cura la formazione e l’aggiornamento degli elenchi degli eletti sulla base dei dati
trasmessi dal Dirigente Scolastico
3.19.2. Deposita presso la segreteria dell’Istituto gli elenchi e ne dà comunicazione, nello
stesso giorno in cui il deposito avviene, mediante avviso da affiggere all’albo d’Istituto
3.19.3. Assicura, nella ripartizione tra i diversi seggi elettorali, la segretezza del voto, evitando
che vi sia un solo elettore di una data categoria assegnato al seggio
3.19.4. Decide entro i successivi 5 giorni sugli eventuali ricorsi, presentati ad essa, non oltre i 5
giorni dalla data di affissione all’albo dell’avviso dell’avvenuto deposito degli elenchi, contro
l’erronea composizione degli stessi.
3.20. Il Collegio Dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è l’organo con funzioni di programmazione generale educativa e didattica, è
formato da tutti i docenti dell’Istituto e presieduto dal Dirigente Scolastico.
3.20.1. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce
secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni.
3.20.2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico secondo calendario, in seduta
straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un
terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
3.20.3. Il Collegio dei Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può
deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o studio. Delle Commissioni nominate
dal Collegio dei Docenti possono far parte membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle
varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni
eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente
all’oggetto per il quale sono state nominate.
3.21. Attribuzioni Del Collegio Dei Docenti
3.21.1. Il Collegio dei Docenti si occupa di:
· definire il POF
· approvare il piano delle attività annuali
· approvare il piano di aggiornamento e formazione
· adottare i libri di testo
· programmare le linee generali dell’azione didattica e della valutazione
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· definire i criteri di valutazione finale per gli scrutini
· definire il piano di attività di recupero e di sostegno
· attivare procedure per il monitoraggio e l’autovalutazione
· eleggere le commissioni, i gruppi di lavoro, i referenti di attività e progetti e le
Funzioni strumentali al P.O.F.
3.22. I Dipartimenti Del Collegio Dei Docenti
3.22.1. I Dipartimenti per materia sono costituiti dagli insegnanti di una stessa disciplina e
svolgono un ruolo fondamentale in quanto sono il luogo tecnico in cui si sviluppa la riflessione
sulla disciplina e si impostano le linee importanti della programmazione disciplinare per classi
parallele.
3.22.2. Un docente viene eletto coordinatore del Dipartimento.
3.23. Attribuzioni Del Dipartimento
Il dipartimento:
3.23.1. Definisce gli obiettivi e i saperi di base comuni a tutte le classi parallele e i criteri
comuni di valutazione dell’attività didattica
3.23.2. Propone innovazioni metodologiche e didattiche
3.23.3. Definisce eventuali prove di verifica comuni per classi parallele
3.23.4. Definisce nuclei didattici pluridisciplinari.
3.24. Il Comitato Per La Valutazione Del Servizio Degli Insegnanti
3.24.1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti si riunisce obbligatoriamente
per la richiesta, avanzata da uno o più docenti, di ottenere una valutazione della propria attività
e, quando sia compiuto il periodo di prova di un insegnante, per provvedere agli adempimenti
di Legge.
3.24.2. E’ costituito da quattro membri effettivi e due supplenti eletti dal Collegio dei Docenti ed
è presieduto dal Dirigente Scolastico.
3.25. Il Comitato Studentesco
3.25.1. I rappresentanti degli studenti dei Consigli di classe, d’Istituto e della Consulta possono
costituire il Comitato Studentesco che , si riunisce secondo le modalità previste dal suo
regolamento e da concordare con il Dirigente Scolastico.
3.25.2. Nella prima riunione di ogni anno scolastico il Comitato Studentesco elegge, nel suo
seno, un Presidente ed un Vicepresidente e predispone il regolamento dell’assemblea
studentesca di istituto che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto.
4. LE ASSEMBLEE
4.1. Disposizioni Generali
4.1.1. Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli articoli 12,13,14,15 del
D.P.R. n. 297/94. Qualora venga richiesta la partecipazione di esperti, ai sensi del 6° comma
art.13 del D.P.R. n. 297/94, la relativa domanda deve essere presentata al Consiglio di Istituto
per la prescritta autorizzazione.
4.1.2. Gli studenti e i propri genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola
secondo le modalità previste nei successivi articoli. Il Dirigente Scolastico garantisce il rispetto
dei diritti degli studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la
capacità di esercizio della partecipazione e dei diritti democratici.
4.2. Le Assemblee Studentesche
4.2.1. Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per
l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione
culturale e civile degli studenti.
4.2.2. Le assemblee possono essere di Classe o di Istituto.
4.2.3. In relazione al numero degli alunni ed alle disponibilità dei locali, l’assemblea di istituto
può articolarsi in assemblee di classi parallele, di biennio, di triennio, di succursale da tenersi
sempre nell’arco della stessa giornata.
84
4.2.4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un Comitato di
Istituto.
4.2.5. E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di una di classe al mese.
4.2.6. Le assemblee non possono aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni.
4.2.7. L’assemblea di Istituto può ricoprire il limite massimo delle ore di lezione di una giornata,
mentre l’assemblea di classe può ricoprire il limite massimo di due ore di lezione.
4.2.8. Le assemblee di classe, durante l’anno scolastico, non possono essere tenute sempre
nello stesso giorno della settimana.
4.2.9. Le assemblee di Istituto possono essere convocate una volta al meseo. Unitamente agli
argomenti da inserire nell’ordine del giorno, potrà essere richiesta al Dirigente Scolastico la
partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici, tecnici e scientifici.
4.2.10. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per
lo svolgimento di attività di ricerca e di seminario o per lavori di gruppo.
4.2.11. Le ore riservate alle assemblee studentesche di classe, tenute con le modalità di cui al
comma 6 dell’art.13 del D.L.vo 16 aprile 1994 n. 297, pur incidendo sul monte ore delle lezioni,
non sono da recuperare.
4.2.12. Le giornate riservate alle assemblee d’Istituto, durante l’orario delle lezioni, in numero
non superiore a quattro, aventi ad oggetto problemi sociali, culturali, artistici, tecnici e
scientifici, alle quali abbiano partecipato esperti, regolarmente autorizzati dal Consiglio
d’Istituto, comma 7, art.13 T.U., sono da considerare a tutti gli effetti come giorni di lezione e
concorrono pienamente al computo del numero minimo dei giorni destinati allo svolgimento
delle lezioni.
4.2.13. L’Istituzione scolastica in relazione ai punti 3.2.11, 3.2.12, 3.2.13 ha l’onere di adottare
tutte le iniziative necessarie per la verifica della presenza dei docenti e degli studenti. La
presenza degli studenti va accertata attraverso l’appello in aula all’inizio e alla fine della
giornata.
4.2.14. Non è consentita alcuna attività didattica ordinaria durante lo svolgimento
dell’assemblea studentesca di Istituto.
4.2.15. Alle assemblee di classe e di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o
ad un suo delegato, tutti gli insegnanti che lo desiderino.
4.3. Funzionamento Delle Assemblee Studentesche
4.3.1. L’assemblea di Istituto è convocata, su richiesta inoltrata al Dirigente Scolastico e
depositata in segreteria didattica almeno 3 giorni prima della data di convocazione, dai
rappresentanti di Istituto o dal 20% degli studenti o dalla maggioranza del Comitato degli
Studenti, se costituito, utilizzando l’apposito modulo e depositata in Ufficio Didattica.
4.3.2. L’assemblea di classe è convocata su richiesta dei rappresentanti di classe, inoltrata al
Dirigente Scolastico almeno 3 giorni prima rispetto alla data di convocazione, utilizzando
l’apposito modulo, e depositata in Ufficio Didattica.
4.3.3. Il Dirigente Scolastico ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste ove
sussistono, anche su parere dei docenti, interferenze di ordine didattico.
4.3.4. Il Comitato degli Studenti garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
4.3.5. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in
caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.
4.3.6. Dell’assemblea va redatto apposito verbale da consegnare entro il giorno successivo
all’ufficio didattica.
4.3.7. Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’assemblea di classe è incaricato della
sorveglianza e, quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può
richiedere l’intervento del Dirigente per la sospensione dell’assemblea. Può inoltre far
verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi.
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4.4. Assemblee Dei Genitori
4.4.1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe, di istituto o di succursale.
4.4.2. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un Comitato dei
Genitori dell’Istituto.
4.4.3. Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento
di ciascuna di esse devono essere concordati, di volta in volta, con il Dirigente Scolastico.
4.4.4. Il Dirigente Scolastico autorizza la convocazione dell’assemblea. I genitori promotori ne
danno comunicazione mediante affissione di avviso all’Albo, rendendo contestualmente noto
anche l’ordine del giorno.
4.4.5. All’assemblea di classe o di istituto possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente
Scolastico e gli insegnanti della classe o dell’Istituto.
5. Gli Studenti
5.1. Diritti
Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale attraverso:
5.1.1. Una costante informazione
5.1.2. La possibilità di formulare richieste anche riguardo a temi liberamente scelti ed iniziative
autonome coerenti con il P.O.F.
5.1.3. L’orientamento in entrata e in uscita: sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in
un percorso di orientamento teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di
responsabilità, capacità di scelta tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione
presenti sul territorio. Alla fine del curriculum lo studente, anche attraverso esperienze di
alternanza scuola–lavoro, avrà la possibilità di accostare problematiche relative all’inserimento
nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari e sulle occasioni di
formazione legate al territorio per poter operare scelte consapevoli
5.1.4. La partecipazione ad attività di ricerca e sperimentazione presentate dai docenti,
secondo gli indirizzi deliberati dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe
5.1.5. La partecipazione a gare o concorsi riconosciuti dall’Istituto. I partecipanti sono
giustificati per l’assenza dalle lezioni curricolari nelle date previste da tali attività e i docenti
facilitano, al loro rientro, il recupero delle attività scolastiche non seguite
5.1.6. La partecipazione a percorsi integrativi e di sostegno sulla base delle necessità emerse,
valutate all’interno dei singoli Consigli di classe ed in armonia con gli indirizzi fissati dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto
5.1.7. L’offerta di un servizio di promozione della salute e di assistenza psicologica ai giovani
attraverso le attività di Educazione alla Salute e il Centro Informazioni e Consulenza (C.I.C)
5.1.8. L’accoglienza degli studenti stranieri, il rispetto e la valorizzazione degli orientamenti e
delle identità culturali di ciascuno.
5.2. Partecipazione
5.2.1. Gli studenti, per essere facilitati nella partecipazione, hanno il diritto di conoscere
normative e procedure che si consolidano nella attività scolastica in cui sono coinvolti
quotidianamente. Gli studenti delle classi prime ricevono il P.O.F. durante le giornate
dell’accoglienza, gli altri ne trovano copia nella bacheca, nell’aula e nel sito della scuola.
Verbali delle decisioni dei consigli di classe, del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto sono
disponibili in copia su richiesta di singoli studenti e genitori.
5.2.2. Gli studenti hanno diritto, attraverso la rappresentanza, alla partecipazione democratica
sugli argomenti che li interessano.
5.3. Valutazione
5.3.1. La valutazione è trasparente e tempestiva; gli studenti conoscono i criteri di valutazione
e di correzione.
5.3.2. Le date delle verifiche scritte collettive (compiti in classe, test) saranno riportate in tempo
utile sul registro di classe.
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5.4. Doveri
5.4.1. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del
personale della scuola, dei compagni e di tutti coloro che svolgano attività all’interno dell’Istituto
lo stesso rispetto formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un
comportamento rispettoso, corretto e diligente. La disciplina è affidata all’autocontrollo degli
studenti e alla responsabile vigilanza dei docenti e del personale A.T.A. che segnaleranno
eventuali mancanze alla Dirigenza.
5.4.2. Durante le lezioni è vietato assumere comportamenti che possano disturbare l’attività
didattica, non si può mangiare in classe, non si può lasciare l’aula senza motivo e senza il
permesso dell’insegnante responsabile. La partecipazione all’attività didattica è fondamentale
pertanto non è consentito recarsi in segreteria o girare per l’Istituto durante il suo svolgimento
senza il permesso dell’insegnante responsabile.
5.4.3. Nel cambio dell’ora, qualora non sia previsto il trasferimento della classe in un’altra aula
specifica, gli studenti rimangono nella propria aula. Ogni classe utilizza i servizi del corridoio di
riferimento.
5.4.4. Il periodo intercorrente tra il termine delle lezioni e l’inizio delle attività pomeridiane non
rientra nel tempo scuola.
5.4.5. E’ severamente vietato l’uso dei telefoni cellulari durante lo svolgimento delle lezioni. Il
docente che sorprende un alunno che sta usando il telefonino cellulare lo requisisce e lo
consegna al Dirigente Scolastico.
5.4.6. L’uso del telefono della scuola è consentito, previa particolare autorizzazione
dell’insegnante dell’ora, in casi di stretta necessità. Chiamate telefoniche di genitori ad alunni
devono essere riservate a comunicazioni urgenti e gravi.
5.4.7. Gli studenti condividono la responsabilità di rispettare, di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
5.4.8. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario
utilizzarli correttamente.
5.4.9. Ferma restando la possibilità di sanzioni disciplinari ed anche di denuncia penale,
eventuali danni alle attrezzature e alle suppellettili devono essere risarciti dai responsabili.
5.4.10. Gli studenti possono avere accesso ai laboratori solo se accompagnati dai docenti. Per
quanto concerne l’utilizzo delle aule speciali, dei laboratori, della strumentazione, della
biblioteca e delle palestre ci si deve attenere agli appositi regolamenti affissi nei locali stessi e
la cui presa di visione è tassativa.
Nei periodi di accoglienza i docenti illustreranno tali regolamenti. Eventuali modifiche o
aggiornamenti saranno diffusamente e tempestivamente resi noti.
5.4.11. Il Dirigente Scolastico è tenuto ad informare tempestivamente le famiglie in caso di
uscita anticipata o di ingresso posticipato di una intera classe.
5.4.12. La scuola non risponde di eventuali smarrimenti o furti di denaro o di oggetti lasciati
incustoditi.
5.4.13. indossare, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario
scolastico.
5.4.14. Nell’istituto è vietato fumare ed è stato attuato quanto previsto dalle seguenti normative:
o Legge n. 3 del 16-01-2003
o Legge n. 584 dell’11-11-197
o Decreto Legislativo. 626 del 1994
o Decreto Legge n. 32 del 3 marzo 2003
o Legge n. 448/ 2001 art. 52, comma 20
o Direttiva P.C.M. del 14.12.95
o D.P.C.M. del 23.12.2003
o Accordo Ministero della Salute- Regioni del 16.12.2004
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5.5. Frequenza
5.5.1. È obbligatoria la frequenza regolare a lezioni ed esercitazioni.
5.5.2. Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della prima campanella
(ore 8.00).
5.5.3. Qualsiasi alterazione delle scritture sul libretto delle giustificazioni o asportazione di
fogli, come pure la contraffazione della firma del genitore, sono gravi mancanze e possono
diventare oggetto di provvedimento disciplinare.
5.5.5. L’alunno sprovvisto di Libretto personale dopo l’assenza può essere riammesso dal
docente con l’obbligo della giustificazione il giorno successivo. Dopo due volte che l’alunno
non giustifica non sarà ammesso in classe e viene avvisato il genitori. La riammissione avverrà
solo se accompagnato dal genitore. In caso di assenze ingiustificate il genitore accompagnerà
lo studente minorenne dopo comunicazione della scuola.
5.5.6. La partecipazione a manifestazioni studentesche che comportino assenze dalle lezioni
curricolari non richiede giustificazioni, bensì, sul libretto personale sarà riportata:
· per i maggiorenni, una dichiarazione di avvenuta partecipazione
· per i minorenni, una presa d’atto scritta dal genitore della partecipazione alla
suddetta manifestazione.
5.5.7. Dopo 3 giorni di assenza collettiva scatta la sanzione disciplinare S9.
5.5.8. Le richieste di giustificazione per assenze di durata superiore ai 5 giorni scolastici
causate da malattia devono essere accompagnate da certificato medico. Le assenze superiori
ai 5 giorni scolastici, non causate da malattia, devono essere motivate personalmente dai
genitori al Dirigente Scolastico.
5.5.9. In caso di smarrimento o deterioramento del libretto il genitore dovrà ritirare un duplicato
in segreteria. Se volutamente deteriorato il costo del libretto può subire una maggiorazione
decisa dal Dirigente Scolastico.
5.6. Entrate Successive
5.6.1. Gli studenti sono tenuti a rispettare in modo rigoroso e responsabile l’orario delle lezioni.
Eventuali ritardi occasionali (3) compresi nei primi quindici minuti oltre l’orario di inizio sono
giustificati dal responsabile della sede su delega del D.S.
Dopo il 3° ritardo lo studente deve essere accompagnato dal genitore, previo appuntamento e
si presenteranno al D.S. o ad un suo delegato per le dovute motivazioni.
Se ciò non avviene, in caso di ulteriore ritardo, l’alunno non è accettato in classe.
Lo studente in ritardo oltre il limite dell’occasionalità sopra specificato, entrerà in seconda ora
con le modalità previste nel comma successivo.
5.6.2. Gli studenti in ritardo superiore ai dieci minuti dall’inizio delle lezioni sono ammessi in
seconda ora previa autorizzazione del D.S. o di un suo delegato. L’ammissione va annotata dal
docente della seconda ora sul registro di classe dopo avviso telefonico ai genitori e ciò viene
annotato sul Registro di classe. Dopo il 3° ritardo lo studente deve essere accompagnato dal
genitore, previo appuntamento e si presenteranno al D.S. o ad un suo delegato per le dovute
motivazioni.
5.6.3. Le entrate in seconda ora o terza ora (non dovute a ritardi) richiedono sempre la
giustificazione firmata dai genitori; nei casi in cui possano essere supportate da
documentazione (ambulatori medici, esami patente o altro), la richiedono obbligatoriamente.
L’entrata viene autorizzata ed annotata sul registro di classe dal docente presente in classe. Il
Coordinatore di classe, coadiuvato dai suoi colleghi, verifica che il numero di tali entrate, per
ogni alunno, non superi il carattere dell’occasionalità.
5.6.4. Di norma gli studenti non vengono ammessi a scuola oltre l’inizio della terza ora se non
accompagnati dal genitore o forniti di giustificazione con adeguata documentazione.
5.6.5. Gli studenti che, per esigenze di trasporto con i mezzi pubblici, siano costretti ad entrare
in ritardo o ad uscire anticipatamente dall’Istituto, possono richiedere al D.S., dietro opportuna
documentazione, un permesso speciale, valido per tutto l’anno scolastico, che verrà trascritto
nel registro di classe.
88
5.6.6. I genitori degli alunni possono richiedere al Dirigente Scolastico il permesso di uscita
anticipata per tutto l’anno o periodi dell’anno, compilando in tutte le sue parti l’apposito
modello, nei seguenti casi: cure mediche, difficoltà di trasporto non diversamente superabili,
impegni culturali di documentata importanza, impegni sportivi adeguatamente documentati,
assumendosi la responsabilità della mancata partecipazione alle lezioni nelle ore richieste. Il
Dirigente Scolastico si riserva, anche previa consultazione col coordinatore del Consiglio di
classe, di concedere, limitare o negare questo tipo di autorizzazione.
5.7. Uscite Anticipate
5.7.1. Gli studenti sono tenuti a frequentare tutte le ore di lezione previste dall’orario in vigore.
5.7.2. Si può lasciare l’Istituto solo dopo aver frequentato quattro ore di lezione, salvo motivi
salute o altri gravi motivi debitamente documentati.
5.7.3. La richiesta di uscita anticipata, debitamente motivata, documentata (anche il giorno
successivo) e firmata dal genitore, va compilata sul libretto personale e/o su un foglio
protocollo con la fotocopia del documento di riconoscimento e presentata, non oltre le ore
10.00 al D.S. o ad un suo delegato che esprimerà parere favorevole o contrario, sulla base
della motivazione e del numero di richieste già inoltrate dallo stesso studente. Lo studente
potrà ritirare l’autorizzazione durante l’intervallo e verrà annotata sul registro di classe.
5.7.4. Non sono concesse nello stesso giorno l’entrata successiva alla prima ora e l’uscita
anticipata.
5.7.5. Solo in casi eccezionali ed adeguatamente documentati lo studente, assente al mattino,
può essere ammesso dal docente alle lezioni del pomeriggio.
5.8. Vigilanza Sugli Allievi
5.8.1. La normale vigilanza sugli allievi, durante l’ingresso nelle aule, durante la permanenza a
scuola e all’uscita, è svolta dal personale docente con l’ausilio dei collaboratori scolastici.
5.8.2. Vigilanza all'entrata - La vigilanza all'entrata viene esercitata dai docenti della prima
ora. Gli alunni entrano a scuola nei 5 minuti che precedono l'inizio delle lezioni. Pertanto i
docenti in servizio nella prima ora debbono essere a scuola almeno 10 minuti ed in classe
almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni.
5.8.3. Vigilanza all'uscita - La vigilanza all'uscita viene esercitata dai docenti dell'ultima ora.
Normalmente le classi escono utilizzando il percorso più breve rispetto alle aule assegnate.
Qualora si dovessero verificare problemi, saranno assegnati appositi percorsi. Il piano di
evacuazione avrà una sua specifica normativa. I docenti controllano che l'uscita dagli edifici
avvenga in modo ordinato.
5.8.4. La vigilanza può essere affidata al personale ATA, in base alle esigenze di servizio come
previsto dalla norma del CCNL del 2003.
5.8.5. Non esiste obbligo di vigilanza sugli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento
della Religione Cattolica e che, pur avendo scelto di allontanarsi dalla scuola, rimangono
all’interno dell’edificio. Questi non possono aggirarsi liberamente, ma devono fermarsi negli
spazi opportunamente indicati comportandosi correttamente.
5.8.6. L’obbligo di vigilanza copre le ore di attività didattica di ciascuna classe. Non esiste
pertanto obbligo di vigilanza sugli alunni al di fuori del tempo scuola. Qualora gli studenti
scelgano di permanere all’interno dell’edificio scolastico non possono girare liberamente ma
devono sostare negli spazi opportunamente predisposti comportandosi correttamente.
5.8.7. In caso di sciopero proclamato dal personale della scuola il Dirigente Scolastico è tenuto
a rispettare le norme previste dall’art. 2 dell’allegato al Contratto Collettivo Nazionale, comparto
scuola, del 26.05.99, in particolare per quanto riguarda la vigilanza sui minori.
5.8.8. Qualora uno studente si trovi in stato di malessere tale da non poter più seguire la
lezione, il docente dell’ora provvede a far chiamare il collaboratore scolastico addetto al piano,
che assiste l’interessato e informa la segreteria. La scuola provvede, se opportuno o
necessario, a contattare immediatamente la famiglia ed eventualmente il Pronto Soccorso.
5.8.9. In caso di incidente in ambito scolastico l’insegnante responsabile o incaricato della
vigilanza provvede alla denuncia dell’accaduto, secondo la prevista prassi assicurativa.
89
6. Norme Di Comportamento E Doveri Personale Amministrativo / Tecnico
Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione
didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza ed efficacia del
servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Il personale assistente amministrativo è
responsabile in ordine alle procedure e rispetto alle scadenze delle pratiche inerenti l’ufficio
cui è preposto, dove opera autonomamente con margini valutativi nella predisposizione,
istruzione e redazione degli atti amministrativo - contabili, nell’ambito delle direttive e delle
istruzioni ricevute. Nella trattazione delle pratiche rispetta l’ordine delle richieste e non rifiuta
prestazioni a cui è tenuto. Il personale amministrativo riceverà il pubblico nei giorni lunedì,
mercoledì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30; nei giorni martedì e giovedì dalle ore 14.30
alle ore 17.30. Durante l’anno scolastico, il personale amministrativo rilascerà i certificati agli
studenti previa richiesta scritta contenente i dati anagrafici, la classe frequentata, nonché
l‟ uso a cui il certificato è destinato, nel più breve tempo possibile. Le dichiarazioni ed i
certificati di servizio, richiesti dal personale docente e A.T.A., saranno rilasciati entro 3 giorni
lavorativi dalla data di presentazione della richiesta scritta. Il personale amministrativo è tenuto
al rigoroso rispetto del segreto d‟ ufficio. Svolge attività di supporto amministrativo ai vari
progetti inseriti nel P. O. F. Il personale amministrativo è tenuto a:
o indossare, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di
lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro
nome.
o curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e
di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
o collaborare con i docenti.
o curare la qualità del rapporto col pubblico e col personale per contribuire a determinare
il clima educativo della scuola e per favorire il processo comunicativo tra le diverse
componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
o rispettare l’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la registrazione sul
cartellino personale.
Il personale assistente tecnico è impegnato a garantire l’assistenza tecnica durante le
esercitazioni didattiche nei laboratori di propria competenza. È tenuto a provvedere alla
predisposizione del materiale e degli strumenti per le attività didattiche di laboratorio e alla
manutenzione delle attrezzature in base a specifiche competenze tecniche e professionali.
7.Norme Di Comportamento E Doveri Dei Collaboratori Scolastici
Il personale collaboratore scolastico assolve alle proprie competenze secondo quanto previsto dalla
normativa vigente.
In particolare i collaboratori scolastici:
o sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza
secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la registrazione
sul cartellino personale;
o in ogni turno di lavoro devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e
collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità;
o indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
o devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
o sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;
o collaborano al complessivo funzionamento didattico;
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o comunicano immediatamente al D.S. o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza
dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
o vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli
spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
o sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento
momentaneo dell'insegnante;
o impediscono che gli studenti possano svolgere azioni di disturbo nei corridoi di propria
pertinenza;
o sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione
della scuola è quella di educare;
o evitano di parlare ad alta voce;
o provvedono alla pulizia dei locali di loro pertinenza;
o non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal D.S.G.A. o dal
D.S.;
o invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal D.S. a
uscire dalla scuola. A tale proposito saranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori.
o segnalano in segreteria l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di
procedere alla sostituzione;
o accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita
anticipata;
o La suddivisione del lavoro del personale collaboratore scolastico viene disposta dal
D.S.G.A. e dal D.S. attraverso ordini di servizio, rispettando criteri di equità.
8. Regolamento Disciplinare
8.1. Premessa
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere
improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non
applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una
strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non è, né deve essere,
automatica: mancanze lievi, anche se reiterate, possono rimanere oggetto di sanzioni leggere;
mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.
8.1.1. La sanzione deve essere tempestiva per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.
8.1.2. Le sanzioni possono essere date anche per mancanze commesse fuori della scuola, ma che
siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte
ripercussione nell’ambiente scolastico.
8.1.3. La convocazione dei genitori non si configura come sanzione disciplinare, ma come mezzo di
informazione e di ricerca di una concreta strategia di recupero.
8.1.4. Le sanzioni per mancanze disciplinari devono ispirarsi ai principi della finalità educativa, della
responsabilità individuale, della trasparenza e della proporzionalità della riparazione del danno. È
sempre possibile la conversione della sanzione nello svolgimento di attività in favore della scuola. Potrà
essere inoltre attuato un intervento rieducativo basato sulla trasmissione d‟ informazioni relative alle
disposizioni di legge e di nozioni di educazione civica.
8.1.5. I comportamenti che possono configurare mancanze disciplinari sono:
o venir meno ai doveri di corretta partecipazione alle attività scolastiche e di rispetto dei regolamenti;
o tenere atteggiamenti offensivi nei riguardi dei compagni e del personale dell‟ Istituto;
o assentarsi in modo ingiustificato dalle lezioni;
o sporcare e/o danneggiare e/o sottrarre attrezzature, suppellettili e ambienti della scuola;
o creare pericoli per la propria e altrui incolumità fisica;
o fumare al di fuori della zona consentita e non rispettare il divieto di fumo.
8.1.6. La persona che individua la mancanza, o che ne viene a conoscenza, deve darne tempestiva
comunicazione al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori
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8.1.7. Il Dirigente Scolastico, considerata l‟ entità della mancanza segnalata, valuterà l’opportunità di
richiamare l’allievo verbalmente o per iscritto, oppure di convocare l’Organo deputato alla sanzione
adeguata
8.1.8. Nessun allievo potrà essere sottoposto a sanzione senza aver avuto la possibilità di esporre le
proprie ragioni.
8.1.9. Contro le sanzioni disciplinari di cui agli articoli precedenti è possibile presentare ricorso
all’Organo di garanzia entro 15 giorni dalla data della comunicazione della sanzione. 8.1.10. Per
quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme e allo spirito dello Statuto
degli Studenti e delle Studentesse.
8.1.11. Le sanzioni o gli interventi educativi correttivi sono così classificati.
Classificazione Sanzione
S1
S2
S3
S4
S5
S6
S7
S8
S9
S10
S11
S12
S13
Intervento educativo
Richiamo verbale
Consegna da svolgere in classe
Consegna da svolgere a casa.
Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un docente.
Ammonizione scritta sul libretto personale dello studente
Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul libretto
Personale
Riduzione del numero di visite guidate
Sospensione delle visite guidate o dei viaggi d’istruzione
Sospensione dalle lezioni fino a tre giorni
Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni.
Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni.
Sospensione dalle lezioni fino al termine dell‟ anno scolastico
Sospensione con la esclusione dallo scrutinio e dall‟ ammissione
all‟ esame di qualifica e di stato
8.1.12. Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-didattica
si può ricorrere a sanzioni per tutto un gruppo.
8.2. Soggetti Competenti Ad Infliggere La Sanzione.
8.2.1. Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S 1 a S 6.
8.2.2. Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S 1 a S 9.
8.2.3. Il Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da S 1 a S 10: viene convocato entro cinque giorni
dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei docenti
componenti il Consiglio di classe [il C.d.C., quando esercita la competenza in materia disciplinare deve
operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto gli studenti e i
genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato
o il genitore di questi) e di successiva e conseguente surroga. in riferimento al disposto normativo (art.
5 D.Lgs. n.297/1994)].
8.2.4. Le sanzioni da S 11 a S 13 vengono irrogate dal Consiglio d‟ Istituto su proposta del Consiglio
di classe.
8.3. Modalità Di Irrogazione Delle Sanzioni
8.3.1. Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie
ragioni:
o verbalmente per le sanzioni da S 1 a S
o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, da S 10 a S 1
8.3.2. Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente
avvisati tramite lettera raccomandata a mano, fonogramma o telegramma. In essi si dovrà comunicare
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la data e l’ora di riunione dell’organo collegiale nonché l’invito ai genitori ad assistere il proprio
figlio nell‟ esposizione delle proprie ragion
8.3.3. Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, il
Consiglio di Classe e/o il Consiglio d’Istituto procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in
proprio possesso. Nel caso in cui i genitori avvisino che non possono essere presenti, il Dirigente
Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed assisterà lo studente.
8.3.4. Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né
dell’eventuale tutore.
8.3.5. La sospensione fino a tre giorni, invece dell’allontanamento, può prevedere:
o l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;
o L’obbligo di frequenza per alcune attività scolastiche;
o L’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche curriculari;
o la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi
e simili.
8.3.6. La sospensione fino a quindici giorni è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all‟ art. 3 del D.P.R. n. 249/98. Durante
il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine
di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.
8.3.7. La sospensione oltre i quindici giorni è adottata dal Consiglio d‟ istituto, se ricorrono due
condizioni, entrambe necessarie:
1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es.
violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una
concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento
fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata
dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di
pericolo.
Si precisa che l‟ iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in
presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale. Tali
fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e
necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e
definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento
superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove
necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato
all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
8.3.8. La sospensione fino al termine dell’anno scolastico e/o esclusione dello studente dallo
scrutinio finale e la non ammissione all’esame di qualifica e di stato, da parte del Consiglio
d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni,tutte congiuntamente ricorrenti:
1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la
persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare
seria apprensione a livello sociale;
2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico.
8.3.9 Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non
ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi
più gravi di quelli già indicati precedentemente ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il
Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Qualifica e di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis).
93
8.3.10. Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire
la sospensione, fino a quindici giorni, con attività di valore pedagogico educativo, anche in favore della
comunità scolastica.
8.3.11. In caso di sanzione con sospensione sarà data comunicazione scritta ai genitori a cura del
Dirigente Scolastico. La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le
motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990) . Più la sanzione
è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio
di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano
l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione
agli esami di qualifica e stato, occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui ”non siano esperibili
interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno
scolastico”. Di norma, le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello
studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come questo ultimo, seguono lo studente in
occasione di trasferimento da una scuola ad un‟ altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola.
Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerate dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione
non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato
luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si applica il principio
dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con “omissis” sull’identità
delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del d.lgs. n. 196 del 2003 e del DM
306/2007.
8.4. CORRISPONDENZA TRA MANCANZE E SANZIONI
Sanzione
Corrispondenza
da S1 a S6
Mancanza del materiale didattico occorrente
da S1 o S6
Non rispetto delle consegne a casa
da S1 a S8
Non rispetto delle consegne a scuola
da S1 a S9
Disturbo delle attività didattiche
da S1 a S9
Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri
da S6 S10
Violenze fisiche e psicologiche verso gli altri e reiterate infrazioni
disciplinari
da S7 a S11
Reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es.
violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale
etc.). Atti tali da produrre una concreta situazione di pericolo per
l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento).
S10 o S11
Reiterati reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (
ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura
sessuale etc.). Reiterati atti tali da produrre una concreta situazione di
pericolo per l‟ incolumità delle persone (ad es. incendio o
allagamento)..
S 12
S13
Situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto
per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una
particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello
sociale
Situazioni per le quali si ritiene che non siano esperibili interventi per
un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l‟ anno scolastico
Note:
Il comportamento lesivo nei confronti dei Docenti o del Personale della scuola costituisce aggravante
tale da comportare il passaggio della sanzione ai due gradi superiori
94
Quando la mancanza si riferisce agli oggetti, alle strutture o al decoro dell’ambiente lo studente dovrà
comunque porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario
extrascolastico o durante le ricreazioni.
Nel caso in cui il numero dei giorni di sospensione supera il 40 % dei giorni di lezioni, lo studente viene
escluso dallo scrutinio finale o non ammesso all’esame di Qualifica o all’esame di Stato.
8.5. Organo Di Garanzia
8.5.1. L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la
presidenza, da un Docente, un rappresentante del personale A.T.A., un Genitore e uno Studente, tutti
designati dal Consiglio di Istituto.
8.5.2. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro e non oltre 15 giorni dalla notifica, da
parte dei genitori e degli alunni maggiorenni all’Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva.
8.5.3. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che
sorgono all’interno della scuola, in merito all’applicazione del presente regolamento e dello Statuto
delle studentesse e degli studenti.
8.6. REGOLAMENTO DELL’ ORGANO DI GARANZIA
L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall‟ art. 5 commi 2 e 3 dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.
8.6.1. L’Organo di Garanzia è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, un docente, un
alunno, un genitore ed un rappresentante del personale ATA. Tutti i componenti dell’O. G., escluso il
Presidente, sono designati dal Consiglio di Istituto. Si prevede anche la nomina dei membri supplenti
per ciascuna componente.
8.6.2. L’Organo di Garanzia dura in carica per tre anni fino al rinnovo. Coloro che, nel corso della
durata dell’O. G., perdono i requisiti vengono sostituiti.
8.6.3. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente.
8.6.4. Qualora faccia parte dell’O .G. lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione oppure lo
studente sanzionato oppure un suo genitore, si provvederà a sostituire tali componenti con membri
supplenti.
8.6.5. La convocazione dell’Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta
in volta, il segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto ai componenti dell’Organo di
Garanzia, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.
8.6.6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il
componente, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia,
possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell’assenza, in tal caso viene
convocato il membro supplente.
8.6.7. Ciascun componente dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto
è palese e non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. 8.6.9. L’Organo
di Garanzia, in forza del disposto di cui all’art. 5 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, è
chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari.
8.6.10. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche
sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento (Art.
5 Comma 2).
8.6.11. Qualora l‟ avente diritto avanzi ricorso (entro quindici giorni dalla comunicazione della
sanzione), che deve essere presentato per iscritto, il Presidente dell’Organo di Garanzia, preso atto
dell’istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti dell’Organo entro e non oltre 10
giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.
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8.6.12. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente acquisire tutti gli
elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo finalizzata alla puntuale considerazione
dell’oggetto della convocazione.
8.6.13. L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato entro dieci giorni, in caso in cui
l’Organo non decide entro tale limite, la sanzione potrà ritenersi confermata.
8.7. ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
Il comma 3 del citato art. 5 modifica l‟ ulteriore fase di impugnatoria: la competenza a decidere sui
reclami contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nei regolamenti d’istituto, già prevista
dall’originario testo del DPR 249, viene specificatamente attribuita alla competenza del Direttore
dell’Ufficio Scolastico Regionale. E’ da ritenersi che, in tal caso, il termine per la proposizione del
reclamo sia di quindici giorni, in analogia con quanto previsto dal comma 1 dell’art. 5, decorrenti dalla
comunicazione della decisione dell’organo di garanzia della scuola o dallo spirare del termine di
decisione ad esso attribuito. La decisione è subordinata al parere vincolante di un organo di
garanzia regionale di nuova istituzione – che dura in carica due anni scolastici. Detto organo presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato – è composto, di
norma, per la scuola secondaria di II grado, da due studenti designati dal coordinamento regionale
delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della
comunità scolastica regionale.
9. Viaggi D’ Istruzione E Visite Guidate
9.1.Programmazione didattica.
9.1.1. Nel Consiglio di classe di inizio anno, in cui si definisce la programmazione didattica della
classe, si formulano anche le proposte per il viaggio di istruzione e le visite guidate, delle quali si
quantifica il numero, in linea di massima.
9.1.2. la visite guidate di mezza giornata sono a carico dell’Istituto. Le visite guidate di una giornata
saranno per la metà della quota a carico degli studenti.
9.1.3. I docenti non impegnati nell’attività esterna svolgeranno per intero il proprio servizio così come
previsto nell’orario, anche per eventuali supplenze.
9.2. Effettuazione
9.2.1. I viaggi d‟ istruzione possono effettuarsi
o tra metà dicembre e metà gennaio
o nel mese di febbraio
o nel mese di marzo/aprile
9.3. Durata
9.3.1. La durata del viaggio d‟ istruzione è di:
o due giorni per il biennio;
o quattro giorni per il monoennio di qualifica;
o quattro/dieci giorni per il biennio post qualifica.
9.4. Viaggi All’estero
9.4.1. I viaggi all’estero sono previsti come conclusione di un ciclo di studi e coronamento di un
percorso didattico culturale e in presenza di un progetto in attuazione di specifiche finalità del P.O.F.
9.5. Procedura
9.5.1. Entro il 30 novembre la proposta di viaggio d’istruzione, già deliberata dal Consiglio di Classe, va
formalizzata su apposito modulo, disponibile in Segreteria Didattica e rilasciato esclusivamente alla
commissione viaggi e/o al docente responsabile del viaggio che lo compila nella prima parte
(contenente solo l’indicazione della classe, il numero dei partecipanti, la meta, il periodo, il docente
responsabile e gli altri accompagnatori) e lo riconsegna alla Segreteria Didattica.
9.5.2. La partecipazione minima di norma è fissata nei 2/3 degli alunni frequentanti di ciascuna classe.
96
9.5.3. La commissione viaggi raccoglie le proposte pervenute dai Consigli di classe , le vaglia e
seleziona quelle più rispondenti alla programmazione didattica. La Giunta Esecutiva esperisce la
pratica e la sottopone alla delibera del Consiglio d’Istituto.
9.5.4. Per tutti gli alunni è richiesta l’autorizzazione dei genitori mediante la firma su moduli
prestampati, rilasciati dalla Segreteria Didattica, che riportano i dati essenziali del viaggio compresa la
quota individuale. I moduli firmati vanno riconsegnati alla Segreteria Didattica dalla commissione viaggi
e/o dal docente responsabile. Almeno 15 giorni prima della partenza l‟ insegnante responsabile e/o la
commissione deve verificare che tutti gli alunni abbiamo effettuato il versamento dell’importo e
consegnare al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi le ricevute del versamento.
9.6. Insegnanti Accompagnatori
9.6.1. Deve essere previsto un insegnante accompagnatore ogni 15 alunni.
9.6.2. Nel caso di viaggio di una sola classe (anche 15 alunni o meno) gli accompagnatori devono
essere non meno di due.
9.6.3. Gli insegnanti accompagnatori danno la loro adesione al momento della richiesta e non possono
ritirarla se non per gravi e giustificati motivi. Il Consiglio di classe individua, accanto ai docenti
accompagnatori, un docente di riserva per i casi di improvvisa indisponibilità di uno di essi. I docenti
accompagnatori sono tenuti a sottoscrivere l‟ impegno di vigilanza sugli alunni a loro affidati su
modulo predisposto. Al rientro, il docente responsabile presenterà una breve relazione sull’andamento
del viaggio di istruzione, sotto l‟ aspetto organizzativo e quello didattico-culturale.
9.6.4. Di norma un docente non può partecipare a più di un viaggio d‟ istruzione. 9.6.5. I docenti non
impegnati nell’attività esterna svolgeranno per intero il proprio servizio così come previsto nell’orario,
anche per eventuali supplenze.
9.7. Contributo Della Scuola Ai Viaggi Di Istruzione.
9.7.1. Le gratuità che offrono le agenzie di viaggio devono essere utilizzate per i docenti
accompagnatori.
9.8. Visite Guidate
9.8.1. Le istanze per le di visite guidate (tutte, comunque, previste nella programmazione didattica)
vengono compilate dall’insegnante responsabile sul modulo predisposto. E’ previsto un docente
accompagnatore ogni 15 alunni; ma per classi fino a 18 - 20 alunni per mete vicine (in città o poco
fuori) può essere sufficiente un solo docente.
9.8.2. L’autorizzazione è concessa dal Dirigente Scolastico.
9.8.3. la Giunta Esecutiva istruisce la pratica, il Consiglio d’Istituto delibera il finanziamento ed il
Dirigente Scolastico provvede all’esecuzione della delibera. I genitori sono corresponsabili dei danni
che i loro figli apportano alle strutture ricettive e ai mezzi di trasporto durante il viaggio di istruzione e
visita guidata.
10. Regolamento delle Aule e degli Spazi Comuni
10.1.Aule
10.1.1.Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano.
10.1.2. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di qualsiasi
arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di
danneggiamento.
10.1.3 Gli alunni responsabili di danni pagheranno ciò che viene distrutto, nel caso in cui non viene
individuato il/i responsabile/i l’intera classe pagherà i danni.
10.1.4. I Consigli di classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo
dello spazio aula. 10.1.5. Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi.
10.2. Uso Di Attrezzature
10.2.1. L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è riservato
esclusivamente a scopi didattici. Nell’utilizzo dei PC in dotazione ai laboratori gli utenti sono tenuti ad
osservare le norme contenute nel regolamento del laboratorio.
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10.3. Danneggiamenti
10.3.1. Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso al
collaboratore scolastico dell’area che informerà il personale addetto.
10.3.2. Se nelle aule si verificano danni a strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a
responsabilità individuali, risponderà dei danni la classe che per ultima ha occupato l’aula.
10.4. Spazi Comuni Interni
10.4.1. Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun pregiudizio
a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule.
10.6. Spazi Comuni Esterni
10.6.1. Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di responsabilità,
senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule
contemporaneamente.
10.6.2. Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso.
10.6.3. E‟ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni.
10.6.4. è vietata la sosta a tutti i veicoli negli spazi di competenza della scuola.
10.7. Sorveglianza
10.7.1. L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la
sorveglianza dei docenti interessati ed esclusivamente per ragioni didattiche o per emergenze relative
alla sicurezza.
10.7.2. Nell’istituto è vietato fumare ed è stato attuato quanto previsto dalle seguenti normative:
o Legge n. 3/16-01-2003
o Legge n. 584/11-11-1975
o Decreto Legislativo. 626 del 1994
o Decreto Legge n. 32 del 3 marzo 2003
o Legge n. 448/ 2001 art. 52, comma 20
o Direttiva P.C.M. del 14.12.95
o D.P.C.M. del 23.12.2003
o Accordo Ministero della Salute- Regioni del 16.12.2004
11 Trasparenza Dei Procedimenti Amministrativi
Art. 28. Legge 241: trasparenza dei procedimenti amministrativi
Ai sensi della L.241 sulla trasparenza qualunque soggetto interessato ha diritto:
□ a prendere visione degli atti amministrativi che lo interessano (compresa, per gli alunni, la
valutazione scolastica), garantendo sempre la riservatezza di terzi;
□ di presentare memorie scritte, proposte e tutto ciò che serve a garantire diritti e doveri;
□ l’esame dei documenti a cui si è interessati è gratuito; il rilascio di copia è subordinato a quanto
previsto dalle vigenti normative in merito alla riproduzione degli atti amministrativi;
□ la richiesta di accesso ai documenti deve essere motivata, e va rivolta all’amministrazione che ha in
custodia il documento;
□ il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dall’art.
24 della Legge e devono essere motivati;
□ trascorsi inutilmente 30 giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata.
12 Regolamento dei Laboratori e Aule Speciali
12.1 Laboratori. Norme di comportamento.
L’istituto tende a rendere ogni studente coscientemente responsabile nei confronti delle persone e degli
oggetti con cui è a contatto. Pertanto ogni allievo risponde al responsabile del Laboratorio del posto
assegnato, degli strumenti che utilizza, delle procedure che attiva.
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12.1.1. I laboratori sono assegnati dal D. S. all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che
svolge funzioni di referente ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i
registri del laboratorio, curare il calendario d‟ accesso allo stesso, proporre interventi di
manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...;
12.1.2. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o
il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a
segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza.
12.1.3. L’orario di utilizzo dei laboratori sarà affisso a cura dei responsabili.
12.1.4. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori, sia per quanto riguarda la fase di preparazione
delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei
limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
12.1.5. I laboratori devono essere lasciati in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale,
l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di
studenti.
12.1.6. L’insegnante avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni
singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. Il Docente, qualora alla fine della lezione
dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al
Dirigente Scolastico.
12.2. Regolamento Per Accesso Ai Laboratori
12.2.1. L’apertura dei laboratori viene effettuata, su richiesta dei docenti fruitori, esclusivamente dal
personale ausiliario in servizio nelle postazioni dei laboratori stessi.
12.2.2. I docenti, al termine della propria lezione, avvisano il personale ausiliario che provvederà alla
chiusura.
12.2.3. I laboratori, quando non utilizzati, devono rimanere sempre chiusi.
12.2.4. La custodia e L’utilizzo delle chiavi per l’apertura dei laboratori sono di esclusiva competenza e
responsabilità del personale ausiliario.
12.2.5. Gli assistenti tecnici, per poter espletare le proprie mansioni, hanno in custodia una copia di
chiavi dei laboratori di competenza. Sono tenuti a non lasciare mai nessun laboratorio aperto ed
incustodito.
12.2.6. Chiunque lasci i laboratori incustoditi sarà chiamato a rispondere nel caso si verifichino danni
e/o furti.
12.2.7. Le uscite di emergenza devono essere utilizzate esclusivamente in caso di emergenza. E’
compito dei docenti e del personale tutto sorvegliare ed impedire qualsiasi uso improprio. 12.2.8. Agli
alunni è vietato accedere nei laboratori in assenza dei docenti.
12.2.9. Ciascun alunno deve unicamente seguire le istruzioni dei docenti. 12.2.10. Quando si hanno dei
dubbi o si è insicuri sull’utilizzo di un’apparecchiatura o di un prodotto chimico, l’alunno deve fermarsi e
chiedere spiegazioni al docente e/o all’assistente tecnico.
12.2.11. Nei laboratori non correre né spingersi in quanto il pavimento potrebbe essere scivoloso a
causa di olio o altri liquidi sparsi sul pavimento.
12.2.12. Non toccare mai dispositivi elettrici, elettronici e apparecchiature sotto tensione, con le mani
bagnate e fare attenzione a non rovesciare liquidi sulle parti elettriche (non usare lattine e bottiglie in
prossimità di apparecchiature elettriche ed informatiche).
12.2.13. Maneggiare con cura i prodotti chimici e le sostanze pericolose. Prima dell’uso leggere
sempre l’etichetta dei prodotti nonché la scheda tecnica e la scheda di sicurezza. 12.2.14. Per l’utilizzo
di macchine e attrezzature in genere leggere prima il manuale e/o le schede tecniche e chiedere,
senza vergognarsi, ai docenti di essere istruiti sulle modalità corrette di utilizzo.
12.2.15. Maneggiare e riporre con cura oggetti pesanti e oggetti taglienti (se necessario usare guanti
e/o altri Dispositivi di Protezione Individuale – D. P. I.).
12.2.16. In caso di emergenza (incendio o altro) seguire scrupolosamente le norme previste dal piano
di evacuazione.
99
13 Biblioteca
13.1.1. Il servizio comprende tutto il materiale librario e non librario di carattere informativo utile
all’attività didattica.
13.1.2. La biblioteca è una struttura fondamentale per l’educazione e la formazione sia perché abitua
gli studenti alla lettura come esercizio di autonomia culturale, grazie alla pluralità degli stimoli che essa
può fornire, sia perché gli aiuta a formarsi una capacità critica, che ne faccia consapevoli fruitori delle
fonti di informazione.
13.1.3. La biblioteca favorisce l’acquisizione di un sistema di lavoro connotato dalla ricerca come
metodo, attivando quindi il circuito, centrale nel processo educativo di insegnamento/apprendimento.
13.1.4. La biblioteca ha anche il compito di raccogliere, ordinare e conservare il materiale librario,
documentario e audiovisivo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti.
13.1.5. La biblioteca ha un responsabile il cui compito è sovrintendere al suo funzionamento e
verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della
schedatura e del catalogo. Ad essa si accede secondo un orario settimanale prestabilito e
opportunamente pubblicizzato.
13.1.6. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario e
audiovisivo secondo le esigenze didattiche e culturali della scuola, recependo i suggerimenti specifici
espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.
13.1.7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...
13.1.8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni, prorogabili di altri 30 se nessun
altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di
due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Il materiale concesso in prestito viene
annotato nell’apposito registro.
100
Statuto delle studentesse e degli studenti
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
(DPR 24 giugno 1998, n. 249 in GU 29 luglio 1998, n. 175)
Vita della comunità scolastica
Diritti
Doveri
Disciplina
Impugnazioni
Disposizioni finali
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New
York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40;
Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400;
Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10
febbraio 1998;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella
Adunanza del 4 maggio 1998;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
"Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"
Art. 1
(Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze
e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione
del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di
svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento
italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il
suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce
allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale
e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle
conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
101
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2
(Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi,
anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola
persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche
attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente
alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un
dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli
obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del
materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad
attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti
della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la
loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità
possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le
attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro
lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e
il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a
svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle
associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame
con gli ex studenti e con le loro associazioni.
102
Art. 3
(Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni
di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere
un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4
(Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo
3. al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle
situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore
della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10.Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11.Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5
(Impugnazioni)
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
103
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli
studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni
dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola,
istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un
rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli
studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del
presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo
parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due
studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio
scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal
dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono
designati altri due genitori.
Art. 6
(Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori
nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è
fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica.
104
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le
componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di
specifici impegni da parte di tutti.
 Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”
 Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
 Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”
 Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
 Visto il regolamento d’Istituto
si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il
quale:
I docenti si impegnano a:
 Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola;
 Non usare mai in classe il cellulare;
 Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
 Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare
mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;
 Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento
degli studenti;
 Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;
 Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
 Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di
laboratorio;
 Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e
due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari;
 Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;
 Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
 Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
 Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
 Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di
classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;
 Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile personalizzate;
105
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:














Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
Non usare mai in classe il cellulare;
Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni, il personale della scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
I genitori si impegnano a:





Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a
riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche
la scuola per accertamenti;
Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
Il personale non docente si impegna a:





Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella
scuola (studenti, genitori, docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
 Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
 Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
 Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
Firma del genitore per accettazione,
Firma dello studente/della studentessa,
per quanto riguarda il proprio ruolo:
per quanto riguarda il proprio ruolo:
_____________________________________
__________________________________
Il Dirigente Scolastico
Prof. Sabato De Stefano
106
CONTRATTO D’ISTITUTO
Il giorno 28 ottobre 2008 alle ore 19.00 presso la sede Centrale dell’IPSAR “C. RUSSO” tra il Dirigente
Scolastico e la R.S.U. si stipula il seguente contratto.
RELAZIONI SINDACALI
PREMESSA
Le relazioni sindacali tra il Dirigente Scolastico e le R.S.U SI ISPIRERANNO al rispetto delle distinzioni
dei ruoli e delle rispettive responsabilità.
Le relazioni sindacali perseguono l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio scolastico mediante la
valorizzazione delle professionalità, contemperando l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle
condizioni di lavoro e alla crescita professionale, con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza
dei servizi prestati alla collettività. La correttezza e la trasparenza dei comportamenti sono condizione
essenziale per il buon esito delle relazioni sindacali, costituendo impegno reciproco delle parti
contraenti.
INFORMAZIONE PREVENTIVA
Saranno oggetto di informazione preventiva alle RSU:
A) Proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola;
B) Criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
C) Utilizzazione dei servizi sociali;
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
Sono materie di contrattazione integrativa:
a) Modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell’offerta formativa;
b) Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni
staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti
dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica. Ritorni
pomeridiani;
c) Modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di
personale previsti dall'accordo sull'attuazione della legge n. 146/1990i, così come modificata e
integrata dalla legge n. 83/2000;
d) Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
e) I criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto per l'attribuzione dei
compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 (cfr. nota n.2), al
personale docente, educativo ed ATA;
107
f) Modalità e criteri relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del
personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale
docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto;
Il dirigente scolastico, nelle materie di cui sopra, deve formalizzare la propria proposta contrattuale
entro termini congrui con l’inizio dell’anno scolastico.
La contrattazione di cui sopra si svolge con cadenza annuale. Le parti possono prorogare, anche
tacitamente, l’accordo già sottoscritto.
INFORMAZIONE SUCCESSIVA
Sono materia di informazione successiva:
a) Nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;
b) Criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da
specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma
stipulati dalla nostra scuola o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e
istituzioni;
c) Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle
risorse.
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E CALENDARIZZAZIONE DEGLI INCONTRI
Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa di scuola possono essere convocati di
propria iniziativa dal DS o per richiesta dalla RSU;
a)
b)
c)
d)
Il DS può essere assistito durante la contrattazione e/o confronto sindacale dal personale
al quale ha affidato compiti specifici di collaborazione;
Analogamente la R.S.U potrà essere assistita durante la contrattazione e/o confronto
sindacale da personale esperto dei problemi oggetto dell’incontro.
Data, oraria, ordine del giorno degli incontri saranno concordati tra DS e RSU almeno 5
giorni prima. In situazione di comprovata urgenza le convocazioni possono essere fatte in
tempi più stretti, sempre comunque secondo accordi preventivamente assunti.
Il DS provvede alla convocazione con atto scritto che deve indicare data e ora della
riunione ed individuare con chiarezza le tematiche da trattare. Alle convocazioni deve
essere allegato tutto il materiale che consente un’ampia informazione preliminare.
Validità delle decisioni
a)
Le intese raggiunte si ritengono valide qualora siano sottoscritte dal Dirigente Scolastico e
dalla maggioranza dei componenti la RSU.
b)
Non possono essere posti termini perentori di scadenza entro la quale siglare l’accordo.
c)
E’ diritto di ciascun membro della RSU e del DS prendere tempo per acquisire i riferimenti
normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione.
d)
Prima della firma di ciascun accordo integrativo di istituto i componenti la RSU,
singolarmente o congiuntamente, se lo ritengono necessario, devono disporre del tempo
utile per convocare l’assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l’ipotesi di accordo.
e)
Di ogni seduta dovrà essere redatto e sottoscritto apposito verbale.
108
f)
Entro sette giorni dalla sottoscrizione, il DS provvede all’affissione di copia integrale delle
intese siglate nelle bacheche sindacali della sede centrale e di tutti i plessi e delle sedi
staccate dell’Istituzione scolastica.
PERMESSI SINDACALI
a)
Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU (almeno 30 minuti da moltiplicare per il
numero dei dipendenti) è da queste gestito autonomamente nel rispetto del tetto massimo
attribuito.
b)
I componenti della RSU hanno titolo ad usufruire dei permessi sindacali retribuiti,
giornalieri od orari, per l’espletamento del loro mandato, o anche per presenziare a
convegni di natura sindacale.
c)
I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio
prestato
d)
Della fruizione del permesso sindacale va data comunicazione al DS con 3 giorni di
anticipo; in caso di comprovata urgenza anche il giorno precedente.
e)
La verifica dell’effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU
spetta all’O.S. di appartenenza.
Sulla base dei dati forniti dal D.S. il personale in servizio risulta essere pari a:
- N° 137 docenti;
- N° 61 personale ATA
che moltiplicato per 30 minuti da un risultato di 5940 minuti che equivalgono a 99 ore di
permessi sindacali (art. 9,10 e 16 CCNL).
BACHECA SINDACALE
a)
b)
Sarà predisposta dall’amministrazione una bacheca sindacale RSU per ogni plesso
dell’istituzione scolastica;
I componenti delle RSU possono affiggere, senza preventivo visto del D.S.
pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro.
SEDE RIUNIONI E RISORSE DELLA SCUOLA
Le RSU possono riunirsi per lo svolgimento dei loro compiti nelle aule insegnanti o chiedere un
locale per le assemblee che sarà individuato e messo a disposizione volta per volta dal D.S.
La RSU, per l’attività che gli è propria, ha diritto alla fruizione dei locali della scuola:
In occasione delle Assemblee le lezioni termineranno in tempo utile per consentire il
raggiungimento della sede delle adunanze, preferibilmente da tenersi presso l’Auditorium della
sede di Comiziano.
Albo. La RSU fruisce di un proprio Albo in tutte le sedi dell’istituto.
c) La rete informatica, il telefono, la fotocopiatrice e le altre attrezzature dell’Istituto sono utilizzate dalla
RSU solo ed esclusivamente per funzioni legate all’espletamento del proprio mandato.
DIRITTO DI ASSEMBLEA
1. I componenti della RSU possono indire per la propria istituzione scolastica assemblee,
anche distinte per il personale A.T.A. e per il personale Docente, durante l’orario di
lavoro e fuori orario di lavoro di durata massima di due ore, secondo le modalità
previste dall’art. 13 del CCNL- Scuola 2006/09.
109
2.
Le assemblee possono essere richieste:
a) Dai componenti la RSU;
b) Dalle strutture provinciali delle OO.SS di categoria:
c) Da almeno 1/3 dei dipendenti dell’istituto.
3.
La convocazione, la durata, la sede (concordata con il capo d’istituto, o rappresentanti
organizzazioni sindacali), l’ordine del giorno (che deve riguardare materie
d’interesse sindacale e del lavoro) e l’eventuale partecipazione di responsabili
sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con fonogramma o fax,
almeno 5 giorni prima al capo d’istituto. Per le assemblee fuori dell’orario di
lezione, il preavviso è ridotto a 3 giorni.
4.
La comunicazione, relativa all’indizione dell’assemblea, deve essere affissa all’albo
della sede centrale nonché di tutti gli altri plessi e sedi, e deve essere comunicata al
personale in tempo utile per consentire al personale in servizio presso queste
istituzioni di esprimere la propria adesione.
5.
Contestualmente all’affissione all’albo della comunicazione dell’assemblea, il DS
provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna (che
deve essere firmata per presa visione) al fine di raccogliere in forma scritta la
dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell’orario
dell’assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per
consentirne la partecipazione.
6.
Ai fini del computo del monte ore individuale annuale il personale che partecipa
all’assemblea è tenuto ad apporre apposita firma su di un apposito foglio di
presenza.
7.
Il personale sia con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che quello con
rapporto di lavoro a tempo determinato ha diritto a partecipare ad assemblee
sindacali per un totale di 10 ore annue pro capite senza decurtazione della
retribuzione.
8.
Il DS sospende le attività didattiche delle sole classi o sezioni i cui docenti
dichiarano di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie.
9.
Non possono essere convocate assemblee in coincidenza di scrutini finali e degli
esami.
10.
In caso di assemblea sindacale il personale ATA è tenuto a garantire i servizi
essenziali da non confondere con i servizi minimi da garantire in caso di sciopero.
11.
Il DS dopo aver interpellato il personale sulla propria intenzione di partecipare
espressa in forma scritta del personale in servizio nell’ora di assemblea sindacale
stabilisce d’intesa con la RSU i nominativi del personale che dovrà garantire i servizi
essenziali. Per evitare spiacevoli problemi e che i nominativi del personale siano
decisi coattivamente da chi di competenza è data facoltà e si consiglia al personale
di mettersi d’accordo nel proprio interno.
12.
Per garantire una significativa partecipazione di personale all’assemblea è facoltà
del DS e del DSGA effettuare spostamenti di personale da una sede all’altra. Si
rammenta che sono ritenuti servizi essenziali per i quali è necessaria la presenza di
110
un collaboratore scolastico nella sede centrale nonché di un assistente
amministrativo in segreteria:
Vigilanza degli ingressi alla scuola
Il servizio di centralino
Apertura e chiusura edificio scolastico.
Tutte le attività indifferibili coincidenti con l’assemblea sindacale.
Nessuna imposizione potrà avvenire nei confronti del personale senza l’intesa con la RSU
d’istituto.
DIRITTO DI SCIOPERO
a) In occasione di ogni proclamazione di sciopero, il capo d’istituto inviterà in forma scritta il
personale a rendere comunicazione volontaria circa l’adesione allo sciopero entro il
decimo giorno dalla comunicazione della proclamazione dello sciopero oppure entro il
quinto, qualora lo sciopero sia proclamato per più comparti.
b) Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili, il DS valuterà l’entità della
riduzione del servizio scolastico e, almeno cinque giorni prima dell’effettuazione dello
sciopero, comunicherà le modalità di funzionamento (eventuale riduzione dell’orario delle
lezioni, attività pomeridiane, etc.), o la sospensione del servizio alle famiglie. Agli
insegnanti che non scioperano, si potrà chiedere di essere in servizio, nel caso in cui non
si possano garantire lezioni regolari, alla prima ora di lezione, per un monte ore totale alle
ore di servizio di quel giorno.
c)
Il DS nel giorno dello sciopero non può organizzare forme sostitutive di erogazione del
servizio.
d) Contingente di personale in caso di sciopero: il contingentamento riguarda solo il
personale ATA ed è esclusivamente finalizzato ad assicurare le prestazioni indispensabili
o servizi minimi previste dall’art. 2 comma 1 dell’accordo sull’attuazione della legge
146/90.
DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI ACCESSO AGLI ATTI
a) Sarà consegnata per richiesta alla RSU copia di tutti gli atti della scuola che devono
essere affissi all’albo ( in particolare organico, graduatorie, delibere del Consiglio
d’Istituto).
b) I componenti delle RSU, singolarmente o congiuntamente, hanno diritto di accesso a tutti
gli atti dell’istituzione Scolastica riguardanti tutte le materie oggetto di contrattazione
integrativa e di informazione preventiva e successiva.
c) La richiesta di accesso agli atti può essere fatta verbalmente. Assume forma scritta in
seguito ad espressa richiesta de DS.
d) Il rilascio di tali atti avviene, di norma, al momento della richiesta e comunque entro 3
giorni.
e) I componenti della RSU previa richiesta, possono usufruire, senza per questo impedire lo
svolgimento delle attività scolastiche, di telefoni, fax, fotocopiatrici, accesso ad internet.
111
CONTRATTO DI ISTITUTO RELATIVO AL POF
SCHEDA 1
Comprende le seguenti materie:
-progetti Pof approvati dal Collegio Docenti, progetti PAS in corso, progetto Area a Rischio,
poli formativi IFTS, progetti PON, progetti Regionali Scuola Aperta;
-modalità di utilizzazione del personale in rapporto al POF;
-ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall’intensificazione delle
attività;
-prestazioni legate alla definizione dell’unita’ didattica;
-ritorni pomeridiani.
-ripartizione delle funzioni nel rispetto dell’art. 7 e dell’art. 47 del CCNL.
Art. 1 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL POF
Le attività deliberate nel POF per il corrente anno scolastico sono assegnate al personale
docente e ATA in base ai seguenti criteri:
-dichiarata disponibilità;
-competenze e titoli in relazione alle attività da svolgere;
-in presenza della richiesta di più docenti e personale ATA per la stessa attività, sarà il
Dirigente Scolastico, insieme alle RSU, a stabilire ulteriori criteri di assegnazione,
salvaguardando, comunque, il principio di un’equa ripartizione dei compiti.
Art. 2 ISTITUZIONE DI FUNZIONI
Sono istituite le seguenti funzioni
-n. 2 collaboratori del dirigente, di cui uno con esonero totale;
-n. 6 collaboratori 2 per ciascuno dei plessi;
-n .4 coordinatori di dipartimento;
-n. 15 coordinatori per materie;
-n. 6 funzioni strumentali;
-n. 51 coordinatori di classe;
-n. 20 Commissioni di lavoro così individuate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto:
1) Commissione viaggi d’istruzione- attività extra scolastiche;
2) Commissione I.D.E.I.
3) Commissione organizzazione elezioni;
4) Commissione biblioteca;
5) Commissione formazione classi;
6) Commissione ed. Stradale;
7) Commissione ed. Salute;
8) Commissione legalità;
9) Commissione orientamento;
10) Commissione catering;
11) Commissione informatica;
12) Commissione orario lezioni;
112
13) Commissione graduatorie d’istituto 1°, 2°, 3° fascia;
14) Commissione collaudi e acquisti;
15) Commissione gruppo H;
16) Commissione dispersione;
17) Commissione stage.
18) Commissione Web scuola
19) Responsabile dei laboratori
Art. 3 INCARICHI SPECIFICI A.T.A.
Ai sensi del CCNL vigente entra in vigore l’art. 7, che prevede il compenso di compiti più
complessi svolti dal personale ATA (compresa la sostituzione del DSGA) con un aumento dello
stipendio tabellare. Gli incarichi specifici (art. 47) potranno essere attribuiti solo a chi non
beneficia dell’art. 7. Laddove si dovrebbero produrre eventuali disparità di trattamento
economico tra i destinatari dell’art. 7 e quelli dell’art. 47, si provvederà, con i fondi degli
incarichi specifici (art. 47), ad integrare i compensi.
ART. 3bis UFFICIO TECNICO
E’ addetto alla istruzione dei capitolati per gare d’appalto, forniture e servizi
all’ istituzione scolastica, ne cura i collaudi con l’ausilio della Commissione collaudi e acquisti.
Cura i rapporti con gli enti locali (Comune, Provincia e Regione ) ed enti esterni per tutto ciò
che riguarda gli aspetti tecnici relativi alla manutenzione e ai problemi strutturali della scuola. A
tale funzione è attribuito un compenso di 130 ore annue.
Art. 4 SITO WEB
Sul sito web dell’Istituto sono pubblicate in tempo utile tutte le attività didattiche interne ed
esterne alla scuola, le gare d’appalto, le manifestazioni interne ed esterne, i bandi pubblici e le
varie funzioni attivate dalla scuola.
Art. 5 BIBLIOTECA
A partire dall’anno scolastico 2006/07 è stata istituita la biblioteca presso la sede di
Comiziano, l’uso della stessa sarà disciplinato da un regolamento appositamente predisposto.
Art. 6 ORARIO DELLE LEZIONI
Nella formulazione dell’orario delle lezioni si tiene conto prioritariamente della esigenza di garantire
il migliore servizio all’utenza. Compatibilmente con tale principio, si terrà conto della desiderata dei
docenti, dando la precedenza a quelli in servizio su più scuole, per i quali si pone l’esigenza di
concordare gli orari, e in subordine a quelli che documenteranno comprovate esigenze di salute e di
famiglia, dando precedenza al personale con prole in età fino a 11 anni. L’orario rimane comunque
flessibile e può essere modificato in itinere per esigenze didattiche.
113
Art. 7 ORARIO DELLE RIUNIONI
Le ore che eccedono le 40 annue per riunioni di collegio e informazioni alle famiglie sui risultati
degli scrutini sono retribuite. I docenti (ad esempio, di educazione fisica, religione) che in base
alle riunioni dei consigli di classe previste hanno un impegno superiore a 40 ore, possono
esonerati dal dirigente scolastico a partecipare ad alcune riunioni in modo da non superare il
tetto delle 40 ore.
Il docente a disposizione per l’ora di ricevimento non può essere utilizzato in quella ora per
altra attività.
Art. 8. CASI PARTICOLARI DI UTILIZZAZIONE
I docenti a disposizione per tutto o parte del loro orario giornaliero sono utilizzati in attività
connesse alla funzione docente e programmate dal collegio docente; in via residuale possono
essere utilizzati per le supplenze brevi.
Le parti si danno atto che nei periodi di assenza di impegni di docenza frontale l’orario di lavoro
si assolve con la sola partecipazione ad attività funzionali all’insegnamento programmate dal
collegio nel piano di attività; i docenti non hanno l’obbligo di firma, né possono essere trattenuti
in servizio nei giorni in cui non si svolge attività didattica e non sono state previste attività
programmate dal collegio. Rimane comunque l’obbligo della reperibilità e della messa a
disposizione durante lo svolgimento degli esami.
.
Art. 9 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Il dirigente scolastico assegna le attività deliberate dal Collegio con lettera di incarico in cui sono
indicate la durata, l’impegno orario, il compenso. In caso di rinuncia di un docente ad assolvere
l’incarico ricevuto, il dirigente scolastico assegna le medesime attività ai docenti disponibili, dandone
successivo avviso al Collegio.
Art. 10 PERMESI ORARI
In attuazione dell’art. 16 del CCLN 2006/2009 sui permessi brevi, il dirigente scolastico può
concedere permessi orari anche per le ore di attività funzionali di insegnamento. Le ore di
permesso sono recuperate secondo le seguenti modalità:
-sostituzione dei colleghi assenti,
-svolgimento di ore di lezione equivalenti per interventi didattici integrativi.
Il docente che chiede il permesso orario ne documenta i motivi con autocertificazione.
Art. 11 FLESSIBILITA’ ORARIA INDIVIDUALE
Sono consentite forme di flessibilità opportunamente concordate nell’ambito del modulo classe,
fermo restando il rispetto del monte orario individuale anche su base plurisettimanale, al fine di
garantire all’utenza un servizio regolare e qualitativamente alto.
Art. 12 FERIE
Il docente che intende usufruire delle ferie previste dall’art. 13 del CCNL 2006/2009, nei limiti
previsti dal comma 8, presenta la richiesta al dirigente scolastico almeno tre giorni prima del
periodo chiesto.
114
Il dirigente scolastico entro 24 ore comunica se concede o i motivi del diniego.
Alla presenza di più richieste per lo stesso periodo il dirigente scolastico dà priorità:
a) Al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare un proprio
congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione urgente e indifferibile di problemi
di salute;
b) Al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare un proprio
congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione urgente e indifferibile di questioni
burocratiche legali.
Art. 13 SOSTITUZIONE DI COLLEGHI ASSENTI
I criteri che il dirigente scolastico adotta per la sostituzione dei docenti assenti sono oggetto di
informazione preventiva. Al termine di ogni anno scolastico detti criteri sono oggetto di
informazione successiva relativamente alla durata delle assenze dei docenti e alle supplenze
assegnate.
Art. 14 BANCA DELLE ORE
Ogni docente che lo chiede può essere titolare di un conto in ore di lavoro che può essere
alimentato da crediti, costituiti da ore aggiuntive di insegnamento nelle proprie classi per
supplenza o altro, di cui il lavoratore non chiede il compenso. Il credito può essere utilizzato, a
richiesta del lavoratore, per permessi brevi, per recuperare eventuali ritardi, per ferie.
Art. 15 ASSEGNAZIONI CLASSI
Il dirigente scolastico in base all’organico di diritto forma le cattedre ed assegna i docenti alle
classi secondo i seguenti criteri:
-il docente mantiene le classi dell’anno precedente se l’orario corrispondente è pari ad almeno
metà della cattedra.
-il docente di sostegno è assegnato alle classi in cui sono inseriti gli alunni seguiti nell’anno
precedente.
-il docente a par time è assegnato preferibilmente a classi di corsi non completi.
Il dirigente scolastico assegna le classi/attività tenendo conto delle specifiche competenze
professionali dei docenti e delle aree disciplinari alle quali gli stessi sono stati assegnati negli
anni precedenti, secondo l’ordine in cui sono collocati nella graduatoria interna d’istituto
compilata per singole materie di insegnamento.
Il docente che intende cambiare classi fa domanda entro il 30 giugno indicando le proprie
preferenze.
E’ fatta salva comunque la prerogativa del dirigente, sancita dalla vigente normativa, di
assegnazione dei docenti alle classi.
Il piano complessivo di assegnazione dei docenti alle classi è reso pubblico non più tardi del 5
settembre.
Art. 16 COMPLETAMENTO ORARIO
I docenti con cattedra inferiore a 18 ore completano l’orario obbligatorio in queste attività di
insegnamento in ordine di priorità:
-spezzoni di orario pari o inferiori alle ore mancanti alle 18 ore.
-attività integrative individuate dal collegio.
-supplenze brevi.
115
Art. 17 SPEZZONI
Nei casi consentiti dalla vigente normativa, il dirigente scolastico opera il completamento
d’orario dei docenti con cattedra inferiore a 18 ore prioritariamente con l’assegnazione di uno
spezzone a chi è disponibile. Per realizzare il completamento è preferibile non frazionare
l’orario di una cattedra, né frazionare le ore d’insegnamento in una determinata classe. Il
completamento è assegnato con lettera di incarico in cui è indicata la classe assegnata e la
decorrenza.
Art. 18 ATTIVITA’ INTEGRATIVE
I docenti che non hanno completato, in tutto o in parte, l’orario con le modalità di cui ai punti
precedenti sono utilizzati dal dirigente scolastico per le supplenze brevi (assenze di altri
docenti per periodi non superiori a dieci giorni) secondo un piano di utilizzo annuale che tiene
conto dell’esigenza di assicurare il regolare servizio, con particolare riguardo alle prime ed
ultime ore. In subordine si terrà conto delle preferenze espresse.
Il dirigente scolastico, o un suo incaricato, assegna la supplenza breve con incarico scritto,
seguendo, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, questo ordine:
- docente di qualunque materia che deve completare il proprio orario di servizio.
-docente di qualunque materia che deve recuperare un permesso orario o un ritardo, dando la
precedenza al docente della stessa classe;
-docenti disponibili a prestare ore eccedenti di insegnamento, individuati con il seguente
criterio in ordine prioritario:
-docente della stessa classe in cui si è verificata l’assenza.
-docente della stessa materia ma di altra classe.
-docente di qualunque materia.
Non sono utilizzati per supplenze brevi i docenti impegnati nella stessa ora in compresenze o
altre attività di completamento deliberate dal collegio, salvo che in casi eccezionali, al fine di
garantire preliminarmente la dovuta vigilanza delle classi.
Il docente rimasto a disposizione nelle ore previste non utilizzato in supplenze ha comunque
assolto ai suoi obblighi orari e non è tenuto ad alcun recupero.
Art. 19 RIDUZIONE DELLA DURATA ORARIA DELLE LEZIONI
La riduzione dell’unità didattica, deliberata dal Collegio e ratificata dal C.di I. per motivo di
pendolarismo, trasporti, ecc. non comporta l’obbligo da parte dei docenti del recupero dei
minuti non prestati in quanto la riduzione dipende da cause esterne in base all’art. 26 comma
2-8 del CCNL.
Se la riduzione avviene su una scelta programmata dal Collegio, per motivi didattici, ciò
comporta una programmazione, definita dallo stesso collegio, delle modalità di recupero delle
unità didattiche ridotte.
Art. 20 CORSI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO
Le attività di recupero, sono attivati dalla scuola di norma in due periodi dell’anno scolastico:
1) febbraio- aprile dopo gli scrutini del primo quadrimestre;
2)giugno-agosto dopo gli scrutini finali del secondo quadrimestre.
Le attività di sostegno finalizzate al recupero di insufficienze non gravi o di potenziamento delle
eccellenze potranno avvenire nel corso di tutto l’anno scolastico mediante l’attuazione della flessibilità
116
didattica o la partecipazione ai Pon scuola o progetti inerenti alle discipline interessate. I corsi sono
disciplinati nel modo seguente:
 La durata di ogni corso è di durata minima di 15 ore;
 Al massimo non potranno essere effettuate per ogni intervento più di due ore e mezza
giornaliere, nel periodo giugno-agosto ogni intervento può avere la durata massima di tre ore
giornaliere;
 I gruppi di alunni anche per classi parallele devono essere non meno di otto e massimi
quindici;
 Al massimo un corso di recupero per disciplina per ogni classe;
 Si potrà derogare da questi criteri solo se le risorse certificate per tali attività non sono
sufficienti a garantire tutto il servizio. Il tutto va sempre concordato in via preventiva con la
R.S.U d’istituto.
I docenti saranno scelti in base ai seguenti criteri:
 disponibilità;
 Sarà preferito il docente della disciplina appartenente al consiglio di classe se al modulo
appartengono tutti gli alunni di tale classe;
 Sarà preferito il docente della disciplina che ha il maggiore numero dei propri alunni nel
modulo formato per classi parallele;
 In caso di uguale numero di alunni presenti nel modulo per classi parallele o di rinuncia del
docente cui spetta il corso, il docente destinatario sarà scelto fra i docenti aventi titolo ad
insegnare tale disciplina dalla graduatoria interna d’istituto;
 In ultima analisi nel caso in cui non sarà possibile reperire il docente all’interno dell’istituzione
scolastica il D.S. attingerà dalle graduatorie d’istituto di 1 ° 2° e 3° fascia;
 Ogni docente al massimo effettuerà 4 corsi di recupero nel periodo febbraio-aprile e 2 nel
periodo giugno-agosto.
Art. 21 ATTIVITA’ DI STAGE
Si istituisce una commissione stage nominata dal D.S.
a) La composizione della commissione è formata da n. 6 docenti dal D.S.G.A. e n. 1 A.A.
b) Il D.S. accertata la disponibilità del personale individuato, conferisce il relativo incarico con
nomina ufficiale in cui sono indicati la durata ed il compenso.
c) Il compito dei docenti assegnati alla commissione per le attività di stage, sono di, di
monitoraggio delle presenze degli alunni, nonché del monitoraggio dell’andamento didattico di
ogni singolo modulo.
Si istituisce la figura di tutor per ogni classe, i cui compiti sono:
a) Curare i rapporti, tra l’ente di formazione e le singole classi;
b) Curare i rapporti tra i docenti esperti impegnati nei corsi terza area e i docenti dei consigli di
classe;
c) Curare, quotidianamente che i registri siano tenuti in ordine e perfettamente compilati in ogni
loro singola parte;
d) Svolgere attività di sorveglianza durante lo svolgimento delle lezioni;
e) Assicurarsi che a fine corso i docenti consegnino all’istituto tutto il materiale richiesto dal
contratto ( programmi, schede valutazioni etc.)
f) Ascoltare le problematiche degli allievi, ed in collaborazione con il docente funzione
strumentale area 4 e 3 con la commissione di accompagnamento allo stage, porre in essere
tutti gli atti necessari alla risoluzione delle problematiche evidenziate.
117
La funzione del DSGA e dell’assistente amministrativo sono di coordinamento e rapporto con le
istituzioni e gli enti esterni (Regione Campania, alberghi, ristoranti ecc.)
Art. 22 FLESSIBILITÀ E COMPENSI
Al personale docente e A.T.A.che attua la flessibilità organizzativa (coloro che operano su più
plessi) e didattica si attribuisce un compenso annuo forfetario definito in sede di contrattazione
del fondo d’istituto.
Art. 24
Il personale che fruisce di leggi e norme sui congedi parentali, sul diritto allo studio, sulla
collaborazione con l’università o che abbia problemi di salute o difficoltà familiari, può
comunicare al dirigente le proprie esigenze in merito alle materie disciplinate dal presente
contratto entro e non oltre il 15-09 dell’inizio di ogni anno scolastico o comunque entro 15
giorni dalla presa di servizio.
SCHEDA N.2
CRITERI RIGUARDANTI LE ASSEGNAZIONI DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA ALLE
SEZIONI STACCATE E AI PLESSI.
Art. 1
Il personale docente è assegnato alle sezioni staccate e ai plessi secondo i seguenti criteri:
a) Disponibilità;
b) Continuità.
c) Anzianità di servizio;
d) Rotazione;
Il Docente che intende cambiare plesso o classi deve farne richiesta al D.S entro e non oltre il
30/06 dell’anno scolastico precedente.
Per il personale ATA si fa riferimento all’art. 2 della Scheda n. 4.
SCHEDA N. 3
CRITERI E MODALITA’ RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE
DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE, NEL RISPETTO DI QUANTO PERVISTO DALLA
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA NAZIONALE.
Art. 1
L’organizzazione del lavoro e l’articolazione dell’orario del personale docente sono regolamentati come
segue:
-ore 8,00-15.10 per le attività didattiche nelle classi 1°-2°3°;
-ore 13.30-15.30 per le attività di stage;
-ore 8.00-15.00 per i corsi PAS;
-ore 15.30-18.30 per le attività di Scuola Aperta.
118
In particolare:
Le attività pomeridiane e serali relative ai vari progetti (PON-POF ecc.) si svolgeranno nei giorni e negli
orari compatibili con le esigenze della scuola.
I colloqui individuali con le famiglie si svolgono con le seguenti modalità:
Almeno due volte l’anno e presso i rispettivi plessi, la prima entro il 15 dicembre e la seconda entro il
30 aprile.
SCHEDA N. 4
UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE A.T.A.
Art. 1 PIANO DELLE ATTIVITA’
1. Il piano delle attività del Personale A.T.A. è predisposto dal Direttore dei servizi generali
ed amministrativi a norma dell’art. 52 comma 10 del C.C.N.L. 31.8.1999.
2. Per predisporre il piano delle attività è opportuno che il Direttore dei servizi generali e
amministrativi svolga apposite riunioni di servizio con il personale interessato al fine di
acquisire pareri, proposte e disponibilità per l’articolazione degli orari, della ripartizione dei
carichi di lavoro.
3. Il piano è formulato nel rispetto delle finalità e degli obiettivi della scuola contenuti nel POF
(Piano dell’Offerta Formativa) deliberato dal Consiglio di Istituto e contiene la ripartizione delle
mansioni fra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e degli orari e le necessità di
ore eccedenti.
4. Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi individua il personale cui assegnare le
mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nella presente intesa e disporrà
l’organizzazione del lavoro con lettere di incarico individuali protocollate, contenenti gli impegni
da svolgere per tutto l’anno scolastico.
5. Dal corrente anno scolastico vi sarà la presenza di un A.A. anche su i plessi di Comiziano,
Cicciano (sede Gescal) e Camposano per la ricezione del pubblico e per migliorare la
funzionalità del servizio amministrativo.
6. Le disposizioni giornaliere di lavoro del personale A.T.A. sono effettuate dal Direttore dei
servizi generali e amministrativi.
7. All’albo della scuola sarà esposto un prospetto generale analitico con l’indicazione di mansioni,
turni e orari assegnati a ciascuna unità di personale; copia del prospetto sarà consegnato ai
rappresentanti sindacali che sottoscrivono la presente intesa.
Art. 2 RIPARTIZIONE DELLE MANSIONI E ASSEGNAZIONE ALLE SEDI
1. La ripartizione delle mansioni è effettuata in modo equo fra il numero del personale risultante in
organico.
2. Al personale dichiarato parzialmente inidoneo o esente dallo svolgere le mansioni ordinarie e cui
non saranno assegnati i lavori indicati nel verbale del collegio medico, non potranno accedere ai
compensi accessori; gli stessi lavori sono assegnati ad altro personale disponibile dietro compenso
a carico del fondo di istituto. Nel caso in cui non vi sarà personale disponibile, i lavori saranno
ripartiti in modo equo fra tutto il personale con esclusione di coloro che si trovano in particolari
situazioni previste dalla legge 8/3/2000 n. 53 e dalla Legge n. 104/92; al personale coinvolto nella
ripartizione sarà attribuito il compenso a carico del fondo di istituto.
3. Nell’assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della rotazione sulla base
della disponibilità e delle attitudini del personale, la continuità nell’espletamento dei compiti dei
settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del
personale coinvolto nella rotazione.
119
4. L’assegnazione alle sedi è effettuata tenendo conto di:
-Anzianità di servizio;
-Continuità nel plesso;
-Disponibilità ad effettuare le funzioni aggiuntive;
-Rotazione.
Il personale che intende cambiare plesso o reparto ne deve fare richiesta al D.S e al D.S.G.A. entro e
non oltre il 30/06 dell’anno scolastico precedente.
Art. 3 TURNI E ORARI DI LAVORO ORDINARI
1. L’orario di lavoro giornaliero del personale A.T.A. si articola in 36 ore settimanali su 6 giorni e per 6
ore continuative;
2. Per garantire il miglioramento dell’efficienza e la produttività dei servizi e tenuto conto anche delle
esigenze del dipendente, è possibile articolare il monte ore settimanale sulla base dei seguenti
criteri:
a) Orario distribuito in 5 giorni;
b) Flessibilità di orario;
c) Turnazione
3. Tali istituti possono anche coesistere nell’ambito della concreta gestione flessibile
dell’organizzazione dei servizi.
4. L’orario di lavoro non deve essere normalmente inferiore alle 4 ore giornaliere né mai può essere
superiore alle 9;
5. Nell’ambito dell’organizzazione flessibile dell’orario di lavoro distribuito in 5 giorni, gli assistenti
amministrativi saranno tenuti ad effettuare due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno;
6. I collaboratori scolastici osserveranno turni antimeridiani e pomeridiani, secondo le esigenze
dettate dal Pof d’Istituto, come stabilisce l’art. 52 del CCNL vigente;
PAUSA
Qualora la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 6 ore continuative il personale deve usufruire, a
richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti per il recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale
consumazione del pasto.
Tale pausa deve essere prevista qualora l’orario continuativo di lavoro giornaliero sia superiore alle 7
ore.
8. MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Nell’organizzazione dei turni e degli orari si tengono in considerazione le eventuali richieste dei
lavoratori motivate con effettive esigenze personali o familiari; le richieste sono accolte se non
determinano disfunzioni di servizio e aggravi personali o familiari per gli altri lavoratori.
In base al funzionamento dell’intero servizio scolastico sono previsti i seguenti turni di lavoro e unità di
personale per ognuno di loro:
a. Il personale assistente amministrativo, per svolgere correttamente le funzioni istituzionali,
consentire la puntuale realizzazione del POF e garantire le necessarie relazioni con l’utenza,
l’orario di lavoro dovrebbe prevedere le seguenti prestazioni: l’orario di lavoro è di sei ore
continuative antimeridiane e per cinque giorni, con due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno.
b. L’apertura al pubblico in orario antimeridiano, è dalle ore 10.00 alle ore 12.30 per i giorni di
LUNEDI’-MERCOLEDI’-SABATO, l’apertura in orario pomeridiano, nei giorni di MARTEDI’GIOVEDI’ è dalle ore 14.30-17,30. Un AA.AA. a turno svolgerà il seguente orario: 8,00-14 dal
lunedì al venerdì e 14.30-17.30 martedì e giovedì con riposo infrasettimanale.
c. Nei vari turni sarà assegnato prioritariamente il personale in base alla disponibilità individuale e alla
professionalità necessaria durante il turno in considerazione.
d. Per richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali o familiari, è possibile lo
scambio giornaliero del turno di lavoro.
e. In occasione dello svolgimento degli scrutini quadrimestrali è necessaria la presenza di un assistente
amministrativo.
120
9. RITARDI
Il ritardo sull’orario di ingresso ( ore 8.00-tolleranza massima 15 minuti) non potrà avere carattere
abitudinario quotidiano.
Se il ritardo è superiore a 15 minuti sarà recuperato entro penultimo o l’ultimo lunedì del mese
successivo.
10. PERMESSI ORARI E RECUPERI
I permessi possono essere concessi anche al personale con contratto a tempo determinato.
I permessi sono autorizzati dal Dirigente Scolastico sentito il parere del Direttore dei servizi generali ed
amministrativi.
Non occorre motivare e documentare la domanda.
L’eventuale rifiuto o riduzione della concessione deve essere comunicato per iscritto, specificando i
motivi in modo preciso e non generico e può avvenire solo per gravi e non rinviabili esigenze di
servizio.
Eventuali imprevisti prolungamenti della durata del permesso concesso devono essere calcolati nel
monte ore complessivo.
Il recupero delle ore di permesso sarà effettuato entro i due mesi lavorativi successivi a quello della
fruizione del permesso stesso.
11. BANCA DELLE ORE
Ogni lavoratore è titolare di un conto in ore di lavoro che può essere alimentato da
crediti costituiti:
a) dal lavoro straordinario effettivamente prestato ed autorizzato di cui il lavoratore non chiede il
compenso;
b) dalle ore di formazione aggiuntive all’orario di lavoro.
Il credito può essere utilizzato a richiesta del lavoratore per riposi compensativi, per recuperare
eventuali ritardi o i giorni di chiusura pre-festiva.
d)Il direttore amministrativo fornirà ad ogni lavoratore un quadro riepilogativo ogni
trimestre.
e)Il conto può essere verificato dal lavoratore presso il direttore amministrativo.
12. RILEVAZIONE E ACCERTAMENTO ORARIO DI LAVORO
La presenza di tutto il personale A.T.A. è rilevata con fogli firma, e strumenti elettronici in uso,
registrando l’orario dell’inizio e del termine della prestazione lavorativa.
Gli atti dell’orario di presenza sono tenuti dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
L’accertamento delle presenze è effettuato mediante controlli obiettivi e con carattere di generalità.
13. INFORMAZIONE
Il riepilogo dei crediti o debiti orari di ogni dipendente risultante dagli orari ordinari, dai permessi orari e
relativi recuperi e dalle ore eccedenti da recuperare sarà fornito a ciascun interessato entro 10 giorni
dal termine di ogni trimestre (10 dicembre; 10 marzo; 10 giugno; 10 settembre).
Entro gli stessi termini sarà fornito il riepilogo delle ore eccedenti da retribuire con il fondo di istituto.
Art. 4 ORE ECCEDENTI
1. La necessità di eventuali ore eccedenti per lo svolgimento delle mansioni ordinarie (con esclusione
delle attività aggiuntive) e la disponibilità del personale ad effettuarle, deve essere prevista
nell’ambito del piano delle attività.
2. Le eventuali ore eccedenti saranno effettuate prioritariamente dal personale resosi disponibile
all’inizio dell’anno scolastico. L’interessato dichiarerà anche la propria preferenza per la
121
retribuzione con compenso a carico del fondo di istituto, compatibilmente con le disponibilità
finanziarie, o per il recupero con riposi compensativi. La necessità di eventuali ulteriori ore
eccedenti non previste nel piano delle attività che si presenteranno occasionalmente durante l’anno
scolastico, saranno assegnate prioritariamente secondo il criterio della disponibilità e saranno
recuperate con riposi compensativi.
3. Le ore eccedenti o di intensificazione per le attività o manifestazioni interne ed esterne, non dovute
ad alcuna attività didattica, secondo la seguente tabella:
Valutazione ore
ore
prestate
interno
Nell’orario
di servizio
l’orario
di
notturno
Festivo
servizio
Notturno
Nell’orario
Festivo
di servizio
1,15
l’orario
di
notturno
festivo
2,00
2
servizio
Notturno
Per
Festivo
manifestazione
2,30
3 tot.
diurno
diurno
0,30
propria
Esterno
Oltre
Oltre
1
Auto
2
2
2.30
0,30
1.30
I docenti responsabili dei laboratori dovranno comunicare al D.S.G.A. il numero di personale A.T.A. da
utilizzare per le manifestazioni sia interne che esterne indicando anche le eventuali ore di lavoro da
effettuare; sarà compito del D.S.G.A. predisporre le relative comandate.
4. Per le attività interne, per lavori non ordinari, sarà il DSGA a concordare con il dipendente l’orario
straordinario da attribuire.
5. Coloro che danno la disponibilità per tutte le attività straordinarie e accessorie, saranno assegnati a
turno al servizio dal DSGA, con un calendario a cadenza settimanale.
6. Il recupero delle ore eccedenti saranno usufruite dagli interessati durante la sospensione delle
attività didattiche, sempre compatibilmente con le esigenze di servizio.
7. Nel caso in cui nessun dipendente sia disponibile ad effettuare ore eccedenti, le stesse saranno
ripartite in modo omogeneo fra tutto il personale con il criterio della rotazione in ordine alfabetico
con esclusione di coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalla Legge 8/3/2000 n. 53
e dalla Legge 104/92.
Art. 5 CHIUSURA PREFESTIVI
1. Nei periodi di interruzione delle attività didattiche e nel rispetto delle attività programmate dagli
Organi collegiali è possibile la chiusura dell’unità scolastica nelle giornate prefestive. Della chiusura
dell’unità scolastica deve essere dato pubblico avviso.
2. Tale chiusura è disposta dal Dirigente Scolastico, quando lo richiede più del 50% del personale
A.T.A. in organico per giornate comprese fra l’inizio dell’anno scolastico e il 30 giugno, e dal 75%
per quelle ricadenti nei mesi di luglio e agosto.
3. Il relativo provvedimento di chiusura deve essere pubblicato all’albo della scuola e comunicato al
CSA.
4. La programmazione delle attività di recupero, da concordare con il personale interessato, deve
essere contestuale alla delibera di chiusura ed esposta all’albo.
5. L’amministrazione deve promuovere, in relazione alle esigenze della scuola, tutte quelle iniziative
che consentono al personale di recuperare le ore non prestate.
6. Il personale che non intende recuperare le ore d’obbligo non prestate con rientri pomeridiani, può
chiedere di conteggiare a compensazione:
1. Giorni di ferie o festività soppresse;
2. Ore di lavoro straordinario non retribuite;
3. Ore per la partecipazione a corsi di aggiornamento fuori del proprio orario di servizio.
4. Solo nel periodo estivo si chiede l’organizzazione dell’orario di lavoro su 5 gg.(7 12’ x 5 gg).
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Art. 6 FERIE E FESTIVITA’ SOPPRESSE
1. Le richieste di ferie e festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente Scolastico sentito il parere
del Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
2. Le richieste per il periodo estivo devono essere presentate entro il termine stabilito dalla relativa
O.M. e comunque non oltre il 30 aprile; subito dopo sarà predisposto il piano delle ferie e festività
soppresse tenendo in considerazione quanto segue:
a) Dal termine delle attività didattiche, compreso il termine della conferma delle iscrizioni e degli
esami di stato, al 20 agosto il funzionamento della scuola sarà garantito con la presenza di
un’unità di personale per ogni settore del personale amministrativo salvo diverse e comprovate
esigenze di servizio legate al maggior carico di lavoro.
b) Nel caso in cui tutto il personale di una qualifica richiederà lo stesso periodo, sarà modificata la
richiesta del dipendente (oppure dei dipendenti) disponibile; in mancanza di personale
disponibile sarà adottato il criterio della rotazione annuale, tenendo in considerazione eventuali
situazioni di vincolo oggettivo (chiusura aziendale) al fine di consentire almeno 15 giorni di ferie
coincidenti con il coniuge o le Conviventi more-uxorio, anche dello stesso sesso.
3. Le richieste saranno autorizzate entro il 30 maggio.
Art. 7 NOMINA SUPPLENTI
1. Per i posti vacanti si provvede subito alla nomina di personale supplente nella attesa dell’arrivo
dell’avente diritto.
2. Per la sostituzione del personale assente si provvede applicando le disposizioni in vigore al
verificarsi delle condizioni previste e si provvederà con urgenza alla nomina di personale
supplente.
Art. 8 RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A 35 ORE SETTIMANALI
1. Al personale adibito a regimi di orario articolati su più turni o coinvolto in sistemi d’orario
comportanti significative oscillazioni degli orari individuali, rispetto all’orario ordinario, finalizzati
all’ampliamento dei servizi all’utenza e/o comprendenti particolari giorni a settimana), può, per
richiesta motivata, essere applicata una riduzione d’orario a 35 ore settimanali con il recupero di
un’ora da inserire nel monte ore di recupero annuale.
Art. 9 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Sono considerate attività aggiuntive tutte quelle che comportano un’intensificazione della
prestazione di lavoro.
I criteri per l’assegnazione del personale alle attività aggiuntive sono:
-la disponibilità;
-il possesso delle competenze necessarie per svolgerle;
-l’assegnazione del personale alle sedi in cui tali attività si svolgono.
L’intensificazione della prestazione dà diritto ad un compenso forfetario annuo.
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Art. 10 RICEVIMENTO PUBBLICO
1. Gli orari di apertura al pubblico e al personale interno degli sportelli degli uffici di segreteria sono gli
stessi stabiliti nella Carta dei Servizi. Il personale docente che in relazione al proprio orario delle
lezioni è impedito a rivolgersi agli sportelli nei suddetti orari e che ha necessità personali o di lavori
urgenti non rinviabili, può accedere agli sportelli al termine del proprio orario di lezione.
2. Ai delegati sindacali, per attività di patrocinio e accesso agli atti personali degli interessati e
per accesso agli atti della scuola su tutte le materie oggetto di relazioni sindacali, è consentito
rivolgersi agli sportelli con 15 minuti di anticipo rispetto all’inizio degli orari di ricevimento.
SCHEDA N 5
” ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI
LAVORO”.
Art. 1 L.S.M.
La RSU designa come rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il prof. Giacomo Vitale
Art. 2 IL RAPPRESENTANTE PER LA SICUREZZA
Fruisce di 40 ore annue di permesso retribuito per lo svolgimento delle attività di sua
competenza fruisce dei diritti stabiliti all’art. 58 del CCNL; è consultato dal dirigente e formula
proposta nei casi previsti dalle norme in vigore.
Art. 3
Nel corso del corrente anno scolastico in base al Dlgs 81/2008 T.U.,(ex 626/94) testo unico
sulla sicurezza, entro il 31/12/2008 sarà elaborato un Documento per la Valutazione Rischi
predisposto dal responsabile della sicurezza (RSPP) dal responsabile per la sicurezza dei
lavoratori (RLS) e dal Dirigente Scolastico.
Saranno attuate attività di formazione: corsi per le norme antincendio e per il primo soccorso.
Personale che partecipa: personale docente, Ata ed alunni di nuova provenienza nell’anno
scolastico di riferimento.
Saranno attivate attività di aggiornamento per le norme antincendio e per il primo soccorso.
Personale che partecipa: personale docente, Ata ed alunni.
Art. 4
Le esercitazioni previste nel piano per la sicurezza, sono attuate nel corrente anno scolastico
secondo il seguente calendario: almeno una entro il 20 dicembre dell’anno scolastico di
riferimento e l’altra entro e non oltre il 30 marzo dell’anno scolastico di riferimento.
SCHEDA N .6
“CRITERI E MODALITÀ DELLE SPESE EFFETTUATE DAI DOCENTI PER
L’AUTOAGGIORNAMENTO”
Art. 1
Sono riconosciute le seguenti tipologie di autoaggiornamento:
a) aggiornamento relativo alla disciplina che si insegna;
b)aggiornamento relativo alla funzione che si ricopre;
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Art. 2
La documentazione per il rimborso spese deve contenere:
a) l’ente o istituzione che l’ha proposta con il calendario dei lavori;
b) la nomina da parte del dirigente;
c) l’attestato di partecipazione;
d) il biglietto del mezzo di cui ci si è serviti.
Art. 3
Le domande e la relativa documentazione vanno presentate entro e non oltre 5 giorni dal
termine del corso.
Art. 4
La quota totale messa a disposizione per l’autoaggiornamento è stabilita in euro 500.00
SCHEDA N. 7
CRITERI DI RIPARTO DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO PER LA REALIZZAZIONE DEL
P.O.F. PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI
Le parti concordano quanto segue:
Art. 1 Le risorse assegnate indistintamente a tutto il personale docente e Ata saranno ripartite nella
misura forfetaria del 65% ai docenti e 35% al personale Ata.
1) Ai docenti individuati dal Collegio quali Funzioni strumentali per l’attuazione del P.O.F.
Ex funzioni obiettivo) sarà corrisposto il compenso lordo di euro 1.549.00;
2) Le funzioni strumentali (ex funzioni aggiuntive art. 47) , assegnate al personale assistente
amministrativo saranno ripartite nel seguente modo:
a) Una funzione sarà attribuita alla unità di personale Ata con funzione vicaria del DSGA;
b) Una funzione al responsabile dell’ufficio didattico;
c) Una funzione al responsabile dell’ufficio protocollo;
d) Una funzione al responsabile dell’ufficio personale;
e) Le rimanenti funzioni saranno distribuite proporzionalmente tra il personale con incarico a tempo
indeterminato e determinato in servizio dal mese di settembre 2008 e fino al 31/08/09 (ad esclusione
del personale che usufruisce dell’art. 7 del CCNL) con compito di sostituzione nei ruoli di responsabilità
di cui sopra dei colleghi assenti .
3) Le funzioni strumentali per il personale Collaboratori scolastici (ex funzioni aggiuntive art. 47)
saranno assegnate a tutto il personale con incarico a tempo indeterminato e determinato in servizio dal
mese di settembre 2008 ( ad eccezione di coloro che sono fruitori dell’art. 7 del CCNL) resosi
disponibile a svolgere i seguenti incarichi):
a) Servizio esterno e raccordo dei vari plessi con il plesso centrale;
b) Disponibilità ad assumere incarico di piccola manutenzione;
c) Assistenza agli alunni diversamente abili;
d) Addetto al primo soccorso ed al servizio antincendio;
e) Responsabilità apertura e chiusura plesso.
.
4) Al personale Assistente tecnico le funzioni strumentali (ex funzioni aggiuntive art. 47) una funzione
intera sarà attribuita ad un assistente tecnico che avrà la funzione di coordinatore, e curerà l’assistenza
tecnica per tutti i sistemi informatici presenti nell’istituto; le altre funzioni saranno distribuite tra il
personale con incarico a tempo indeterminato e determinato con incarico dal mese di settembre 2008
(ad eccezione del personale che usufruisce dell’art. 7 del CCNL e per coloro che hanno chiesto il partime) e avranno i seguenti compiti:
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a) Responsabilità del settore di appartenenza e della custodia del materiale assegnato
con apposito verbale;
b) Effettuare verifiche trimestrali del materiale in possesso e comunicazione tempestiva
del materiale mancante, con individuazione delle eventuali responsabilità.
c) Addetto al primo soccorso ed al servizio antincendio.
I progetti POF approvati dal Consiglio d’istituto per l’a.s. 2008/09 per un importo massimo di €
10.000/00 sono:
a)- PROGETTO TEATRO –da finanziare col Fondo d’Istituto;
b)-EDUCAZIONE STRADALE- da finanziare col Fondo d’Istituto;
c) -SCUOLA AZIENDA- costo zero o da finanziare con i fondi dell’area a rischio art. 9;
Progetti approvati e finanziati per l’a.s. 2008/09 con altri fondi sono:
Dalla REGIONE CAMPANIA con fondi FSE
a) Scuola Aperta “Educa” per un importo di € 50.000/00;
b)P.a.s. (Percorsi Alternativi Sperimentali) 1^ annualià 2008/09– Cicciano (Pizzaiolo), finanziato
con i fondi della Regione Campania, per un importo di € 60.000/00.
c) Poli formativi I.F.T.S. in cui l’istituto è uno dei soggetti proponenti:
1. Polo formativo “Enogastrnomico”;
2. Polo formativo “ Le economie del mare ”.
Con fondi Miur -FSE -FERS
a) AREA A RISCHIO ART.9 per un importo € 65.000;
b) In fase di approvazione i progetti Pon scuola 2007/2013 per l’a.s. 2008/09 con fondi FSE
per il per un importo di € 85000/00;
c) In fase di preparazione i progetti Pon scuola 2007/2013 per l’a.s. 2008/09 con fondi FERS
per un importo di € 80000/00;
Art. 2 COMPETENZE ACCESSORIE DEL PERSONALE ATA
1) Per tutto il personale ATA sarà preventivato un budget massimo 30-40 ore di lavoro
incentivante, retribuito dal fondo di istituto, così distribuiti:
a) sostituzione dei colleghi assenti;
b) flessibilità dell’orario di servizio;
c) maggiori carichi di lavoro.
2) Le ore effettivamente prestate previa comandata del DSGA eccedenti il budget preventivato
sanno recuperate con permessi o ferie, o in via residuale retribuite con le risorse non
assegnate al personale che a consuntivo non avrà in tutto o parzialmente prestato servizio di
straordinario per il monte ore preventivato.
3) Le ore di attività di lavoro prestate a seguito di collaborazione, vigilanza o di gestione
amministrativa nell’ambito dei progetti PON, OFI e POF, ed in genere finanziati da enti esterni,
nei limiti delle risorse assegnate, saranno ripartite secondo il criterio dell’equità e del maggior
impegno o carico di responsabilità e necessaria competenza, fermo restando il fine primario di
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assicurare l’efficienza ed efficacia del servizio e la regolarità degli atti amministrativi.
4) Sia predisposto per ogni attività extra scolastica (PON, IFTS, ecc.ecc.) l’unità di personale A.T.A.
ove previsto, per tutta la sua durata anche se risultasse in servizio personale A.T.A. per
l’attività curriculare;


Art. 3
Tutte le competenze accessorie del personale ATA, suddivise in 4/12 e 8/12 saranno erogate
in misura delle ore stabilite, diviso i giorni effettivi lavorativi, moltiplicato per i giorni di effettivo
lavoro del dipendente , applicando l’arrotondamento per eccesso o per difetto.
Le risorse che residueranno da tali decurtazioni saranno ripartite in misura proporzionale alle
presenze con lo stesso criterio del punto precedente.
Tali risorse saranno suddivise tra il personale che è stato in servizio nell’ufficio o nel reparto o nel
plesso ai quali dipendenti è stata praticata la decurtazione.
Fanno parte integrante del presente contratto i prospetti di ripartizione del fondo d’istituto (PD e PA)
allegati, relazione finanziaria DSGA.
Il presente contratto , per tutto quanto non riportato, fa salve le norme del vigente CCNL:
Cicciano lì 28/10/2008
Il presente contratto è sottoscritto
Per la parte pubblica
Dal Dirigente scolastico
____________________________
Dai componenti della RSU
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