Nawal Soufi, una giovane donna con una grande visione di solidarietà

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Nawal Soufi, una giovane donna con una grande visione di solidarietà
Nawal Soufi, una giovane donna con una grande visione di solidarietà
Gli studenti del Liceo Scientifico e del Liceo Classico incontrano Daniele Biella, autore del
libro «Nawal, l’angelo dei profughi”.
“… E mentre l’Europa discute e dibatte sul fenomeno dell’immigrazione… Nawal salva da un
destino già segnato i profughi siriani in fuga dalla guerra e dalla devastazione…”. Parafrasando
una celebre e storica locuzione di Tito Livio, come commento al comportamento del senato romano
all’indomani della richiesta di aiuto avanzata dagli ambasciatori di Sagunto, città spagnola, alleata di
Roma e assediata dall’esercito di Annibale, è ciò che avviene ai nostri giorni ogni volta che la
cronaca quotidiana mette le nostre coscienze di fronte all’ennesimo sbarco di profughi che
intraprendono i viaggi della speranza e che fuggono dalla distruzione e dalla guerra.
È
la
storia
dai
paradossali contrasti che
connotano
la
questione
dell’immigrazione, in un
contesto storico in cui la
globalizzazione,
l’abbattimento
delle
frontiere e il considerarsi
cittadini del mondo, trova,
di contro, una parte di quel
mondo che conta, l’occidente ricco e opulento – avrebbe detto don Tonino Bello – impreparato e
impegnato solo a discutere su muri e steccati da erigere o da abbattere, su quote di immigrazione da
accogliere e distribuire, mentre quotidianamente si consuma la tragedia di donne, bambini e giovani
che, nell’intento di allontanarsi dalla guerra, vanno verso l’ignoto e un destino di morte.
È la storia, poco conosciuta, di Nawal Soufi, anch’essa profuga marocchina, sbarcata
bambina sulle coste siciliane con la sua famiglia, ormai ben integrata nella società occidentale,
residente a Catania, che da qualche anno ha deciso di impegnarsi in una straordinaria opera di aiuto
ai profughi che hanno il numero del suo cellulare e che le lanciano l’S.O.S., quando per diversi
motivi sono in difficoltà nel bel mezzo del Mar Mediterraneo. Nawal si fa dare le coordinate, le
comunica alla Guardia Costiera che interviene, traendo in salvo gli sventurati. È la storia di una
giovane donna, dalla forza d’animo non comune e dalla ferrea determinazione a fare qualcosa per
coloro che lei considera suoi familiari, una vicenda di solidarietà che nasce da una profonda
compassione da parte di chi, come lei, ha vissuto, da protagonista, lo squallore dell’immigrazione e
ha deciso di agire, senza troppi commenti o dibattiti sterili.
Dalla viva voce di Daniele Biella autore del libro “Nawal, l’angelo dei poveri”, gli studenti
del Liceo Scientifico “A. Einstein” e del Liceo Classico “L. da Vinci”, nell’ambito dei progetti
“Incontri con gli autori” e “Solidarietà”, nella mattinata di mercoledì, 17 febbraio u. s., hanno
conosciuto le vicende di questa eroina dei nostri tempi e si sono avvicinati al problema
dell’immigrazione che rischia di diventare una questione come tutte le altre, di fronte alla quale la
coscienza cauteriata ed ermetica dell’Europa non è più in grado di reagire ed indignarsi per la
perdita di vite umane, tra le cui cause sicuramente possiamo trovare anche la nostra indifferenza.
«Nawal ha deciso di entrare in questa storia. Ha deciso di farlo con le capacità che si ritrova. Sa di
non essere né un politico né la responsabile di una organizzazione non governativa. È una cittadina
che ha deciso di stare dalla parte dell’uomo…». Gli studenti si sono lasciati coinvolgere dai
racconti e dalle vicende di Daniele Biella, giornalista ed educatore, che ha saputo mantenere desta
l’attenzione dei giovani uditori che hanno colto l’importanza del confronto e l’occasione di dibattito
rivolgendo interrogativi sentiti ed esprimendo riflessioni profonde, concorrendo a formarsi una
visione critica e non omologata e mediata del problema dell’immigrazione.
Si ringrazia, per l’occasione, l’ex alunno Gabriele Vilardi, dell’associazione locale di
volontariato “Comitando”, per il valido contributo dato all’organizzazione dell’evento.
Prof. Pappagallo Angelo Michele
(docente del Liceo Scientifico “A. Einstein”)