Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
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Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Il romanzo d'amore di Sibilla Aleramo e Dino Campana in un Viaggio Chiamato Amore. Lettere 1916-1918. Fabiana Cecchini Riassunto: Nello scambio epistolare realmente avvenuto tra Aleramo tra Sibilla 1916-1918 il e Dino Campana e edito nella raccolta chiamato amore dalla studiosa Bruna Conti, da innamorati che danno origine ad una storia d'amore realtà e creazione letteraria, di cui Sibilla sta. alla colta e raffinata dono la lettera ma il carteggio di lettere idillio realizza la Aleramo-Campana d'amore non confine tra tra nel ribelli e la suscitare delle vere e proprie avviso è questo il fascino che il ren- sentimento di due la sua identità di come fusione tra vita e arte, trasfor- romanzo del loro amore. esistiti genera sem- protagonisti i hanno una presenta ricca d'incanti si immagini che il plasma personaggi realmente vicenda narrata Dino Campana, corrispondenza, quindi, pre nei suoi lettori una certa curiosità, specie se reputazione da solo lo spazio in cui Sibilla dramma amoroso. La unica testimone del loro mando in cui proiettare anche amante-attrice di un mio al rivela essere abile artefice e regi- complicità intellettuale di un luogo amanti lontani, A viaggio L'intento dell'Aleramo di fare della propria esistenza un'opera d'arte unito Lo scambio si Un riscontrano ricercate pose si lettore si tali da presta a ricomporre. le lettere di Sibilla Aleramo e Dino Campana possiedono se lette nella nuova edizione curata da Bruna Conti con il titolo Un Viaggio chiamato Amore Infatti, come afferma Marina 1 . Zancan, studiosa rosi epistolari editi stolario più Fondo Sibilla Aleramo, tra numedell'Aleramo, quello con Dino Campana è forse l'epi- e recente curatrice del "denso di suggestioni", grazie assumere una voce narrativa per cui d'amore" 2 . i capacità della scrittrice di alla "la scrittura All'interno delle lettere, infatti, si dà forma all'immaginario riscontrano innumerevoli pose da innamorati che danno origine ad una storia d'amore al confine tra Aleramo e Campana Un viaggio chiamato amore. È questa l'edizione di riferimento per il carteggio Aleramo-Campana da cui cito: tutte le citazioni sono nel mio testo con l'indicazione di pagina per la lettera, contrassegnata anche dal numero. Zancan, "Introduzione. «Un cumulo polveroso che vorrebbe sfidare l'avvenire»" in L'Archivio Sibilla Aleramo, 6. Gramsci di Roma ne sono consultabili è a Il Fondo Sibilla Aleramo per volontà dell'autrice. L'archivio e al sito è conservato all'Istituto guida alla consultazio- www.fondazionegramsci.org. L'ultima catalogazione cura di Marina Zancan e Cristiana Pipitone, Quaderni la d'italianistica, Volume XXX, No. ma 1, va precisato che 2009, 109-130 la prima Fabiana Cecchini realtà e creazione letteraria, di cui Sibilla modo, insieme In questo sta. l'immaginario del lettore, alla vicenda che attuerà a poco a si costruzione di un'identità di donna, in cui testo si fondono in modo rivela essere abile artefice e regi- si ha resi protagonisti, nelpoco anche il processo di li biografico e l'io narrativo del l'io che diventa un'operazione ardua distinguere tale tra la verità fattuale e la fiction messa in scena dall'autrice. za, vorrei proporre un'interpretazione della corrispondenza Di conseguennon solo a livel- poiché unica testimonianza della vicenda sentimentale in anche come fiction, cioè un evento narrativo in cui la finzione ha lo biografico, ma fieri, condizionato la (con la punto da far assimilare il carteggio genere del al epistolare. L'obbiettivo di questo studio, quindi, è quello di inda- romanzo gare la realtà a tal struttura di quella scrittura che plasma l'intreccio di cui l'Aleramo complicità di Campana) portavoce nel restituire fa si dinamica la della loro relazione. Nel suo studio Extravagant Narratives: Closure and Dynamics Epistolary Form, pone teoretico che romanzi le corrispondenze poiché epistolari, "both se mediated constructions, authentic non-literary, stabilisce reali sullo stesso and 'real' real and il saggio Aleramo" 4 e dei carteggi di Sibilla parere, più che Barbara Zaczek ne della sua corrispondenza con l'ipotesi della lettura epistolare s Tuttavia, a . tecnico, ciò che convalida l'interpretazioi vari amanti come un romanzo epistola- volontà esplicita della scrittrice di fare della sua vita un'opera d'ar- re, è la te, dichiarando nel suo testamento di rendere disponibile tutto le archiviato all'Istituto [sua] opera e sulla [sua] operazione d'archivio nel suo Gramsci per chiunque voglia vita"' 1 risale agli Storiti dì Sibilla che ha . Numerosi, anni il 70 a poi, il materia- far "ricerche sulla sono nel suo diario cura di Rita Guerricchio di cui i riferi- si legge prima biografia della scrit- Bruna Conti che nel saggio merito di essere la trice. Nel 1974, "Due Bauli. Le carte di Sibilla Aleramo", racconta la sua avventura di cataloga- fondazione incarica la zione del materiale; • Rita studiose della corrispondenza nell'analisi Aleramo come un romanzo un discorso le epistolare o l'epistolario romantico romanzo "Il as fictional letters begins to Giovanni Papini-Aleramo, che avanzano per prime mio piano letterario dei 'fictional' letters are at least Nel caso specifico dell'Aleramo sono . Guerricchio con in the presupposto il cannot necessarily be rejected letters and the distinction between break down" 3 di Sibilla McArthur studiosa Elisabeth la McArthur in in Sibiliti la studiosa Aleramo. Coscienza e scrittura, 13-26. Extravagant Narratives,! 18. In Sveltimento, 46-59. 5 Zaczek. "Plotting letters", 55, 57. Il carteggio Papini Aleramo è pubblicato a cura di Annagiulia Dello Vicario. Lettere Papini-Aleramo ed altri inediti. L'Archivio Sibiliti Aletimo, 21. — 110 — romanzo d'amore Il menti all'intenzione di Sibilla e Dino Campana un capolavoro": "di fare della [sua] vita 1941] se mi volgo indietro a guardare [9 Aprile tragico, splendente nella vita tutto un capolavoro: ho in la mia sognato di creare in poesia fatto della genio che un il mia vita sottoforma di diario, to arte-vita, in tersecano in lettera, un processo per modo avrebbe 7 [...] . produzione che poesia o semplice appunto cui uomo il mas- alla capolavoro che avevo il Inevitabile, quindi, per lo studioso, ricercare nella sua sia storia, e forse donna di tale storia consiste nel fatto ch'io, sima potenza ho messo messo Aleramo "il il collegamen- piano del pubblico e del privato tanto aggrovigliato [che] tutto si s'in- travasa nelle carte e dalle carte nei libri" 8 liricamente. Per quello che riguarda l'epistolario con Campana, a mio avviso è importante mettere in evidenza il fatto che lei stessa ammetta di non essere mai riuscita a ricomporre in nessuno dei generi letterari da lei utilizzati la sua storia con il poeta: "Perché non ho mai scritto quella che lettere inviate a è stata la storia Campana, a più allucinante della mia vita?" 9 Così . maggior ragione si solo le uniche testimoni della loro storia d'amore, momento di creazione letteraria vicenda. In questo modo, le d'informazioni biografiche e toci di passa un da parte della lettere fattuali, ma scrittrice, anche l'unico riguardo and the writer and confidence', in alla loro cessano di essere entità depositarie ma diventano dinamiche, orchestra- intreccio amoroso, o per usare le definizioni di Janet dalla " 'lettre which the Altman, the action progresses through the letters themselves, tions or functions as agents in the plot" la Aleramo aveva creato per 10 . A questa which which provoke funzione reac- della lettera, dimensione del personaggio-diva che se stessa nel si merely reports events letter receiver play a passive role" alla "'lettre-drame', in vada poi aggiunta anche le possono considerare non Sibilla del Novecento, primo decennio proiettando sullo spazio scrittorio l'elaborazione della sua figura di seduttrice, in mio ti, questo caso interprete di un dramma d'amore, che Campana, a avviso da letterato colto e abile, coglie, asseconda e alimenta. nella sua riluttanza a concedere all'amico Nicolò Gallo Ed infat- permesso dida- Un amore insolito, 147. E ancora in data 18 marzo sera 1942: "Ho fatto mia vita, come amante indomita, il capolavoro che non ho avuto così modo 7 Faccio, della il di creare in poesia". ° Conti, "Due Bauli. ^ Aleramo, Diario di 10 Altman, Aleramo. Dal mio Dario (1940-1944). Le carte di Sibilla Aleramo", 21 una donna, 361. Epistolarity, 8. — Ili — Fabiana Cecchini re alle stampe l'epistolario, si può intuire la consapevolezza di Sibilla di aver creato all'interno delle sue missive un personaggio, tanto da sono molto perplessa per quel che mi concerne. Le mie più numerose e lunghe di quelle di Dino. bizionismo, sia anche be suscitato in "Ma son molto potrà sembrare, che so, esi- pure a distanza esatta di quarant'anni?" (19 giugno 1957) n Nel sospettare s'intuisce Non affermare: lettere il il rimprovero di "esibizionismo" da parte dei suoi timore di Sibilla delle controversie che particolare negli amici che avevano . lettori, raccolta avreb- la assistito alla loro rela- un amico tra l'altro l'aveva accusata di aver alimentato la pazCampana, che già instabile mentalmente di suo, non poteva far altro zione. Più di zia di che peggiorare sotto sua seduzione. Basti citare maggio 1917 in data 16 moglie Matilde, Campana la il 1 i l'incisore futurista Filippo dopo quali maggio alla aver ricevuto che la lettera una le scrissero Marfori Savini e sua inaspettata di visita disperata ricerca di Sibilla che immagina sia fug- gita a Sorrento, scrivono: Cara Sibilla, Apprendo da Campana ch'Ella continua a ziante passione che egli non ma se lei ora che lontana solo puntiglio di scoprire pericoloso, dato il tipo, eccita il ma mandarle sa mettere d'accordo il Campana che delle lettere di stra- con la sua fuga. [...] già lo è abbastanza dal suo rifugio, francamente è un gioco non solo francamente non da immischiarci gli amici 12 . Dino ha 31 anni quando conosce Sibilla e lei ne ha 40. Secondo non pensa di provare un vero interesse per Sibilla Sebastiano Vassalli "Dino e meno che mai pensa di potersene innamorare. Del resto, che cosa signi- non è mai stato «innamorato»). 13 ..." come quella su cui la scrittrice pieRoba da letteratura femminile montese andava costruendo la sua fama e il suo personaggio di donna fica «innamorarsi»? (Lui, a trentun anni, , poeta. Nel luglio 1916, anno del loro Aleramo, Diario di una donna, Aleramo e Campana, Un 426. primo scambio Rimando viaggio chiamato amore, al (32-38), per in vita, e anch'io in data Sibilla Si all'idea d'una tale vedano pubblicazione mentre io sono ancora continuo ad essere dubbiosa. Vedremo." (401); oppure 25 febbraio 1955: "Sono tuttavia incerta se dare pubblicazione." (406). *•* una discussione lettere. pagine del Diario di una donna in data 10 dicembre 1955: "Emilio le Cecchi non è favorevole mento Bruna contributo della Conti in più approfondita delle polemiche sulle varie edizioni delle anche di lettere, Aleramo Vassalli, La e il suo tempo, 148. notte della cometa, 199. — 112 — il il com- consenso alla Il Conti di Sibilla Dino Campana e soprannominato Campana dai suoi amici), (così era ribande in Argentina, dei suoi Così come Dino poco sapeva di aveva mai letto le una pace l'Italia alla ricerca di la chiacchiere sulle sue ripetute storie d'amore" 14 , soprannominata dall'amico Emilio Cecchi "puttana Mentre s'impegnava a Sibilla Giuseppe de Robertis che tore dei Canti Orfica 6 1915), definiva non che sai di in questo modo ha no che se fatta, fuggono, e pazzi, si ti ci Campana, Non c'è, Sibilla e tuo consueto andare, tramuta e lo fa che [...] Ma questo Canti Orfici, la poetessa viaggio chiamato amore, 9 la Dopo varie vicissitudini, la raccolta viene Tipografìa Ravagli di Firenze. La leggenda, Campana consegna Accidentalmente la prima stesura del manoscritto due smarriscono i Dino Campana decide i so fantasmi lampeggia- scioltezza. alla lettura dei più lungo giorno a Giovanni Papini ed Ardengo precisare che sei a Non poesia è dei pazzi più la [...] con i [...] e il suo tempo, 142. pubblicata nel 1914, per pa. da allucinata": e le accavalli; [...] sei si " Turchetta. Biografìa di un poeta, 143. racconta che donna dio vuole, un pazzo sul serio. 17 stupirsi Campana, Un Aleramo tipo di chiudi entri in un'atmosfera d'ansia, immagini dunque pazza [...], è, se dunque, da Aleramo -* le luogo ove il fìnge nuovo il . recensito su "La Voce" l'au- campaniana "una poesia divori si tanto da essere intellettuale" 15 è elevato allo stadio di "poeta vero" balzi via trascinato di là dai confini del che febbre come conosceva inve- Giovanni Boine su "La Riviera Ligure" (agosto . la lirica conoscere farsi Campana dell'epoca moderna, interiore. "non sapeva che Campana non Sibilla, lei suo capolavoro [Una Donna, 1906] e il delle sue scor- suoi ricoveri in manicomio, dei arresti, dei suoi viaggi in giro per l'Europa e ce per Aleramo notare che Sibilla poco sapeva delle vicissitudini del "mat" di fa Marradi romanzo d'amore Canti di riscrivere orfici ed II più il la Soffici per considerarne la copia e nasce libro a infatti, intitolato II la stam- leggenda secondo cui memoria. E doveroso in questa sede lungo giorno sono due opere ben distinte e la memoria del manoscritto è parte di quel mito che circonda il poeta marradese. Gabriel Cacho Millet precisa: "Perso da Soffici in un trasloco da una riscrittura a stanza all'altra dei suoi di Poggio a Caiano, lungo giorno (2 Voli. il libri nel 1913, e ritrovato nel giugno del 1971 nella casa manoscritto fu pubblicato con 1. Riproduzione anastatica 2. il titolo originale II più Testo critico) a cura di Domenico de Robertis e prefazione di Enrico Falqui, Archivi di Arte e Cultura moderna - Vallecchi, Roma-Firenze 1973". Millet in Campana, Le mie dell'età lettere sono fatte per essere bruciate, Stefano Giovannuzzi. ' Il più 40. Si veda anche la recente edizione a cura di lungo giorno. Firenze: Le Cariti Editore, 2004. Turchetta, Biografia di un poeta, 173-174. — 113 — Fabiana Cecchini Sibilla Aleramo rimanesse "abbacinata vere poeta "alcune parole di ammirazione" ricevendo dal poeta solo "una al bizzarra cartolina" 18 Egregia da e incantata insieme", tanto scri- : Sibilla, [22 luglio 1916] Vorrei scrivervi un ma non posso. Sono orribilmente annoiato. un tipo di voi. Bisognerebbe che avessi vostro ritratto. qualche acquirente per se potete di trovarmi mio il Studierò [...] [...] Vi prego, Lo libro. invierò immediatamente. Vi bacio mano la Dino Campana. {Lettera I) Eccolo qui, parte del contenuto della "bizzarra cartolina" che Campana ma in una missiva ad Emilio Cecchi considera una che nella mente di tivo, la molla che Sibilla si pone come fa scattare in lei l'inizio di risposta evasiva 19 , un rapimento emo- quel sogno d'amore che progetta nella sua fantasia, che cerca di attuare nella sua esistenza: [24 luglio 1916] Ho avuto mando mando la vostra cartolina qualche mio articolo [dei che già possiedo) e una [...] Orfici] a la terrò, se ci Scrivetemi. Orfici, tanto che il sono da subito Campana, Le mie lettere ^ "[Rifredo del Mugello, evasivamente. Sa che ra finita." il nome ed prima. Così Aleramo i il mio. ritratti (Lettera II) essere bruciate, lasciai l'università a il alla lettura dei lettere la fa l'immagine di sé 92. scrisse: cosa vuole? Risposi causa delle studentesse, e non è anco- sono fatte per 10 giugno mi si da quella epistola- ella definisce luglio 1916] Sibilla precisa in proposito che la Mugello. Colà riceve accende proprio luogo in cui da Franco Metacotta (1916-1978): Campana, Un vostro alla diretta è preceduta sono fatte per 26 Campana, Le mie Bruna Conti citata il [...] l'altra desiderio di conoscere questo "poeta vero", sempre più pressante. La conoscenza 8 Sibilla si . 1 metterete Vi invece io vi che Sibilla scrive a Dino sappiamo che viene inviata in lettera re e le lettere vicini, forse. [...] ritratto, e me, ne regalerò una (con non somiglia lettera data 10 giugno 20 La passione, dunque, Canti mio il Le fotografie non mi somigliano. Canti Vedete che questa mia non mi somigliano mai. La prima Volevate [...]. delle parole stampate! Mandatene due copie Adesso siamo più [...] prima " essere bruciate, lettera è andata persa, 'Eccolo mettere prima viaggio chiamato amore, AA-A5. — 114 — 51 lettera della la ma è stata tenda a Rifredo di donna". Aleramo e Il romanzo d'amore attraverso la parola, stabilendo richiesta di Campana una ruoli dei i foto, lei invia "parole accanto nella sua fantasia, suo al il Aleramo di Sibilla due protagonisti. sulla copia dei Canti Orfici che assume di conoscerlo e dall'idillio sentimentale che ne Con le che la pone a caso, alla la può il nome di dovrà inviare: ma due per- rapporto lega non solo due identità umane, morata che rimane affascinata dal genio del poeta, ritratto verbale Non stampate" e desidera avere sonalità letterarie. Sin dall'inizio, Sibilla un Dino Campana e posa teatrale dell'inna- intrigata dalla possibilità scaturire e risponde con sullo stesso livello del corrispondente. cuore fraterno a Sibilla Aleramo Dino Campana IlBarco, 5 Agosto, 1916 21 Questa è la dedica sulla copia dei un sentimento basta per esprimerle solo Rina", di rimando risponde le maginario amoroso da plasmare attraverso lare diventa uno strumento che veicola more rata. e che permette Come ben de amorose, sé, fa la accorto quanto "Tienimi con la la scrittura, la definisce impegnata 'rapimento', . lettere quando comincia Aleramo Sibilla si costruisce i , 26 Rina Faccio, posa 'follia •* 9^ il il luogo immaginario dove le sue emozioni e "veicolo attraverso il per poter premeditare attraverso sono fatte per essere bruciate, 54. lettere sono fatte per essere bruciate, 54. il Melandri, "Un pudore selvaggio, una selvaggia nudità", 41. Melandri, "Un pudore selvaggio, una selvaggia nudità", 44. nasce "Un pudore il sogno d'amore, 68. selvaggio, una selvaggia nudità", 44. — 115 — pensiero sogno d'amore la scrittura la lettere Come il prepara a ricever- si quale Campana, Le mie Melandri, Meandri . "la lettera è Campana, Le mie ^ Melandri, la amorosa', 'lucidità' quando, finito avventura amorosa e di converso tradurla in scrittura. Anche 99 l'espe- artistica e lavoro di analisi e di riflessione" 24 Per cui, per Sibilla diventando " e della scrittura epistolare dell'Aleramo: "è suoi percorsi, predispone dall'altro" 25 stacca dal privato 1 sue vicen- un'immagine ideale di confondono creando quella che costruisce la il Aleramo-Rina Faccio 9 In quell'im- . fasi di tutte le "nella costruzione di un "andamento duplice" l'incanto, - relazione episto- condotta con un rigore ed una linearità quasi geometrica, con persona reale nelle te progettazione di un sogno d'a- notare Lea Melandri, nelle varie Sibilla è ma continua rigenerazione del personaggio d'innamo- rienza reale dell'autrice" 23 ne di Sibilla, "fraterno": tramite cartolina postale 22 lei Campana Canti Orfici da un Dino amorosa forse ignaro della premeditazione la sì propria corrispon- Fabiana Cecchini Campana non denza con Dino da si sottrae a questa funzione che Sibilla affi- rinforzando alla scrittura epistolare, capacità della lettera di trasfor- la marsi da "lettre confìdance" a "lettre-drame". Di conseguenza, to emotivo ca, mossa trasforma subito in poesia: si emozioni provocatele dal dalle Chiudo snodo il rapimen- luglio 1916, gli invia una liri- libro del poeta di Marradi: tuo libro, il le 25 il mie treccie, o cuor selvaggio, musico con cuore... tua vita intera la sei nei tuoi canti come un addio a Smarrivamo occhi negli gli me. meravigliati e violenti liberi con stessi cieli, singhiozzando, senza mai vederci, ne mai saperci, con notturni occhi Aleramo Sibilla L'immagine del libro mata "come un addio" nome congiunta in saperci, lei: gli {Lettera III) chiude, si con Sibilla della poesia a "Smarrivamo sciuto: a [...] lunghi capelli i potere della sua immaginazione all'orizzonte della lirica Campana ancor prima occhi negli con notturni occhi". il A stessi cieli", Nora alla in tempi di Una Donna: ibseniana, in Trasfigurazione (1922) moglie di Giovanni Papini grado di ispirare la vita e testi infatti, se nel come si campaniana, di averlo si è cono- "senza mai vederci, questo punto, personaggio-diva che aveva creato nei suoi l'arte dai lasciati liberi al riversa la "vita intera" nei canti dedicati all'a- musa che appare è già diventata la mai che un "musico cuore" che vento, andavamo, stesso ritmo / ne prefigura anche quel attraverso la letteratura e romanzo aveva dato vita alla presenta in contrapposizione figura dell'amante intellettuale, unica l'opera del suo amato, anch'egli poeta. Nella Campana ha la possibilità di rinascere con lo stesso volta come sola presenza femminile, diva incontrastata di corrispondenza con ruolo, ma questa una relazione che Un appresta a liricizzare. si imbarazzato Campana, non comprendendo a fondo l'animo della scrittrice risponde in francese, quasi creando una distanza tra sé e quel "musico cuore" che des amis si vous le lei aveva idealizzato: "Je vois que nous pourrons être non più che un'amicizia e Campana" tradotto dal francese. voulez", offrendole "Votre Cloche", ovvero "Vostro IV). Incurante della diffidenza del "Cloche", Sibilla il suo "rapimento": "Ho sentito molto il si firma {Lettera continua imperterrita vostro spirito qui attorno in que- — 116 — Il romanzo d'amore mi per diffidenza postale che cede definendo Il Dino Campana e Vogliamo intanto vederci per un giorno giorni. [...] sti Aleramo di Sibilla dettagli dell'incontro che avverrà i a Marradi? il [...] E avete scritto in francese?" {Lettera V) è pro- 3 agosto 1916 a Barco. distacco diventa intanto confidenza, scambio reciproco, affinità intellet- tuale, una comunione anima: "siamo poeti notturni, di spirito e propizieranno l'avvenire" {Lettera firmano "caro Cloche" e "Vostra e Sibilla Aleramo scherzo s'insinua la si possi- un sentimento, sempre grazie alla regia di Sibilla: Campana. Ho un tono scherzoso, ma voi sentite quanto in profonda la mia tenerezza" {Lettera VII). caro realtà sia I Dino Campana Sibilla" e nello un'intimità e di bilità di "Mio VII). le stelle si due s'incontreranno domenica 6 Agosto. Ed il 3 agosto a Barco e resteranno insieme fino a dopo è l'incontro che inizia la "follia amorosa" di Sibilla: [Villa La Topaia, Borgo San Lorenzo, domenica-lunedì, 6-7 agosto, 1916] Perché non ho baciato le di memorie l'acqua, il affannose, tue ginocchia? Non del ritratto a dieci anni. [...] Come [...] una bambina, questa quella che t'ha portato tanto peso di storie e non vedesse lo spazio intorno, le querele, regno mitico del vento e dell'anima. Tu che tacevi o soltanto dicevi la tua gioia. Sentivi che la visione di grandezza e di forza be creata in me non appena io fossi partita? vero che mi aspetti? Rivedere la luce d'oro che 1 me, tanto, stesi Dino! Ti amo. Ed il loro sole d'autunno. al [...] Scrivimi primo incontro è subito ! Ho si Nella tua luce d'oro ti sareb[...} E ride sul volto. Tacere insie- paura di morire prima. Dino, (Lettera X, corsivo mio) sublimato da Sibilla in poesia: Baciarti... Aspettando la posta, ecco cosa t'ho fatto...: Fauno Lontane dal mondo, querele, rade nel sole d'agosto, acque fra sassi, lontane dal tempo, e tu dorato ridi, tu alla bianca mia spalla tu alla verginea sua musica gioia dagli occhi La ridi. [Lettera XIV, corsivo mio) lettera diventa subito materiale lirico — 117 — da inviare all'amato, arte che Fabiana Cecchini si musa fa atto vitale: Sibilla è rinata nelle vesti di non può compagno. La trepidazione per quella del suo che nessun cenno di vita sfugga al ispiratrice e poetessa e che generarsi e rigenerarsi attraverso far altro da Marradi, arrivi le mette sua scrittura e la l'attesa della posta e Come [...] dubbio che tutto il m'hai parlato del "nostro" lavoro, quell'ultimo mattino! Della cosa bella creata sotto amore. Senti miei silenzi? i — " il cielo dal fatto solo del nostro {Lettera XII). Grazie a questa sovradeterminazione della lontananza anche Ad diventa assenza e presenza allo stesso tempo. di tenere vivo loro amore, il meravigliose ore passate insieme: fisico, paura suo controllo di amante passionale e devota: "Tremo aspettando che tu mi scriva compito la ma anche visivo, carteggio è non possono lei ne con consapevolezza sempre più vivere, infatti, senza la poesia scono ("Senti i E non esistere in silenzio, miei silenzi?") e m'hai scritto ... [...] parola, te l'ho detto. non viene che una la E è solo fa di lui, e viceversa. chiara. il ricordo di quelle il dunque, non ritrovarsi, attraverso la lettura che non possono una loro passione, un vera realizzazione dell'ideale di letteratura incarnata in la a cui Sibilla tende dell'altro e la bisogno di il la scrittura essa la scrittrice affida Il atto "poeti notturni" I che l'uno genera dal sentimento poiché anche i silenzi si percepi- parola è forma privilegiata di unione: Ti supplico, Dino, tranquillizzami, mi basta ora devo aspettare fino a domattina, volta... [...]. Mi ami la posta sempre? Dolcezza, passione, smarrimento, sentimi. Tua {Lettera XII) Da questa lettera sofferente che spesso il si si ardo così nel pensiero di la posa teatrale dell'amante in attesa e non può far altro 7-8 agosto 1916): "Notte lui {Lettera XIII, la la accosta a quella "notturna", di colei che insonne per pensiero del compagno, dopo anche ricava te e non nottata insonne l'unico che — trovo più modo il scrivergli e comunicare con Possa tu riposare, mentre io sonno, e sono felice [...]". E per ritrovarsi, stare vicini, è di nuovo parola, ovvero la lettura delle pagine del libro di Campana {Lettera XV8 agosto 1916): pomeriggio — Ripensavo a un punto aveva avvicinata forse più d'ogni altra del tuo libro, a la cato nel volume, è proprio dove tu mettesti per Dolce mi dolce nel una prima volta che me frase ti lessi: la foglia Non può si e ho d'edera: ti cer"... mio destino fuggitivo... così conosco una musica mio ricordo... so che si chiama la partenza o il ritorno...". è sembrato il Andando che che mi e stando. passare inosservata la sottigliezza intellettuale della scrittrice confonde Orfici, Sibilla fa e s'identifica con l'amante: corrispondere il verso alla citazione tratta dai "Andando — 118 — e stando", Canti un ritmo che romanzo d'amore Il scandisce capitolo il di Sibilla ra", la lo stesso Dino Campana e peccato" de II Passaggio ch'ella va "Il quegli anni; "la musica dolce pagina che Aleramo [...] Campana rendono consapevole che si componendo chiama partenza o aveva segnato per lei con una in ritorno", la il "foglia d'ede- della distanza fìsica che c'è tra loro e del carat- tere di questa lirica vitale-testuale così calata nella mobilità, nell'instabilità, nella precarietà. Nulla di questa un "andando come e stando", uniscono nella Rina scrittura, teratura e vita che si fondono amorosa" "follia tramuta in un'alternanza di partenze e ritorni, è stabile, fìsso e tutto come lo definisce Sibilla. che e Sibilla nei rispettivi si I insonne e non scrittura, la lettera to che è modo c'è altro ha detto Dino, o due innamorati che confondono Da libri. sione temporale marcata all'inizio della Lettera XV: è la notte le che "Non è Sibilla una breve parole che accennare alla loro lo reggerò ..." [Lettera m'hai scritto ancora, non so nulla, son tutta Aleramo, Dino, cartolina e dopo un "caro Cloche" il E Leggo il dotto. Benché fondo Rubayat ai vi di consiglio di lettura Ornar Kaimar. Questo abbia appena stretto pensieri e in fondo nella febbre del crepuscolo tra "Una donna con un tale Aristide è Gabelli si libro in una donna che si al i si limita ad la libro è eccellente e mano . bella dubitosa vi ben tra- vedo qua paesaggio. Pura bellezza oro dell'occa- Ornar Kaimar e dice bene, grandi boschi. mano" sosteneva il pedagogo risorgimennon pochi, non è più una donna, o lascia di fare quello non dovrebbe" 27 che dovrebbe, per attendere cioè dedicarsi all'amore che rispecchia nella scrittura, quella stessa di cui "servono per fare all'amore, scrittura" 28 per quel trova altre Gabelli "nella fantasia di invece a quello che fantasia e non avventura di qualche giorno prima con un semplice so qualche cosa che conta nella solitudine dice almeno la 7 agosto 1916): (Lettera XI, in scan- che riempie un vuoto, calma un'ansia per un sentimen- soltanto col ricordo, e brucio." (Lettera XVII, 9 agosto 1916). in piena la pomeriggio che segue che colmare l'assenza attraverso "un qualcosa di tanto forte che non so come XVL, 9 agosto 1916): fiume si nelle lettere, let- notare è anche il si in Una con l'intenzione come se non le si nutre di donne secondo vi fossero amori senza rivoluzione culturale, quindi, quella a cui sottende Sibilla di plasmare il suo personaggio-diva di donna intellettuale amante, capace di un sentimento amoroso incensurato ed in totale con- e ' Aristide Gabelli "L'Italia e l'istruzione femminile", così Romani "Scenes from Nineteeth-Century Aristide Gabelli "L'Italia e l'istruzione femminile", così Romani "Women Writing come citato in Gabriella come citato in Gabriella Italy", 9. Letters", 35, 36. — 119 — Fabiana Cecchini trapposizione con il per sé musa ruoli di i ispiratrice, di poetessa suo uomo, d'innamorata notturna insonne ed in ha confuso sogno Con e realtà, posa che l'aiuto della suggestione letteraria, Sibilla un'assenza che diventa per manipola il Aleramo reale, Sibilla ormai diventato è per che ormai attesa, di colei persona artistica e in quel palcoscenico teatrale Rina Faccio, E tipo femminile creato dalla letteratura ottocentesca. Sibilla, infatti, a stabilire il suo e testo. protrarsi di il oggetto di quello che Roland Barthes ha defi- lei come affaccendamento10 il "mercoledì sera del 9 Agosto 1916" ella scrive a Campana fingendo una riserva che si rovescia subito in nuovo nito ': appello, in nuovi incanti lirico-sentimentali: Riapro la lettera messo un po' E [...] — perché non di requie, non mi ora perché Da lettera, e un'immagine scata notare di nuovo l'ora del giorno in cui i lo so; perché t'avevo pro- anche prima è l'epistolografìa... un lamento... E que- di vederti, quando scrissi la già creata nella tua mente... {Lettera XVIII) scansione temporale che indica la ti pensavo ch'eran brutte, che potevan aver offu- me di non Dino? Oh, non scrivi, sto terrore assurdo... L'avevo seconda e terza l'ho spedita perché m'hai detto che non ami pensieri rivolti a Dino s'affollano, la sera come richiedono atten- zione e devono essere trasformati in scrittura, in una sorta di dialogo tra l'immaginario ed il to per Papini in Sibilla ora rivolge si magine che Sibilla può lui con l'amato, reale nell'effetto scenico (già non alla aver di paura di lei, a quelle pose che intenzionalmente Rina- ha assunto all'interno delle sue missive, affidando a loro tazione di se stessa all'uomo che aveva scelto per geniali da "poeta "Rifredo — Dino" to che i stesso folle" e (Lettera XX). e passino Da una spasimo ^ "l'assenza sformare si la ritmo, aprire e si rivedano la presen- suoi versi Dino non fa altro protrae e bisogna ch'io tempo scena del linguaggio il telegramma "Ti aspet- 13 agosto forse a Borgo San il qualche giorno insieme distorsione del la i ricostruzione di amici e conoscenti, pare amorosa" di Rina-Sibilla la "follia per lettera, che non vuole deludere. agosto 1916, ore 10.50" è datato 1 1 due "poeti notturni" Lorenzo nuovo sperimenta- non spedita. Il 'terrore' di perderlo, di non sentirlo, ma all'im- Trasfigurazione) della lettera e poi di si nuovo la ripete allo stesso E di modo, con lo partenza. che rispondere telegraficamente, dub- la in sopporti. Io devo perciò manipolarla: tra- un movimento [...] affaccendamento (che m'impedisce di fare di va e vieni, L'assenza diventa altro); ha luogo una la produrre pratica attiva, un creazione d'una fin- zione con ruoli multipli (dubbi, rinfacciamenti, desideri, malinconie)"; Guidieri, Frammenti di un discorso amoroso, 35. — 120 — Il romanzo d'amore biosamente. 25-26 Settembre Il scrittrice si Aleramo ad assistere ma comincia ad incrinarsi, Dino Campana la è in quest'occasione che Campana. pazzia di crisi di sua malattia, così vicina a quella suicidio e chiede aiuto all'amico Cecchi al {Lettera XXXII), cerca per lui importanti, mare ed al ad una delle prime spaventa, inizia a capire che ha portato sua madre e rincontrano e partono per Marina di si qualche giorno insieme Pisa, per passare Sibilla è costretta La di Sibilla miglior medico tra il le sue conoscenze suo sogno d'amore tanto accarezzato è spaventata e quel minaccia di perdere l'equilibrio tra arte e realtà e di sfuggire alla sua regia. Epigrafiche e quasi assenti sono periodo autunnale di fine settembre e ottobre. le lettere di questo Ora è Campana a supplicaun segno di affetto e di "Rinetta" di perdonarlo, di scrivergli, di dargli re vita (Lettera XL, prima metà di ottobre 1916): Rina adorata, perdonami, perdonami o abbandonami così scrivo ti non aspetto e so che Aleramo Rina che amo potrò morire. [...] verrai [...] Sibilla mia è troppo cara cara, non so Ecco dunque. Rina Rina sì ridi ti Sibilla cara, ridi così io sarò felice e Rinetta Rinetta aspetta tuo amore che soffre addio. il {corsivo mio) E inventa per Sibilla lei ha paura della riesce a tornare che sono da un ritornello 30 , la coccola follia distruttrice di lui, quasi riusciti a creare la con bello" (1916), ma "Mia probabilmente ma "Dinuccio" {Lettera LXXIX) e non sua pazzia rischi di distruggere quella poesia loro amore. il rinvigorito dalla sua malattia e chiamandola "Rinetta", le Campana, dedica poesie contrario sembra al "I piloni fanno il fiume più casa Sibilla, vivi gioconda e tranquilla" (di data incerta, scritta nel 1916), "Vi amai nella città dove per sole" (1916) che nell'edizione del 2000 vengono inserite nella corrispondenza e considerate modo come delle vere e proprie lettere 31 Si riconferma, in . fusione tra poesia e vita, guidata dalla regia dell'Aleramo, la praticata anche da Campana. Dal carteggio emerge così questo ma ora l'immagine di ™ Secondo Franca Angelini, questo ritornello venne inventato dal Campana per fare eco a quello che persi e lo ti chiamai il Cena aveva creato nella poesia Homo (1909) "io ti scoCampana, infatti, nella lettera del 22 Settembre 1916, Sibilla". menziona secondo l'Angelini, con "Figurati che avevo per ritornello io l'intento di giocare ti scopersi e telegrafartelo senz'altro questo ritornello vitale del nostro Rimando Conti delle alle chiamai note alle "Un nome poesie per composizioni come il nome Sibilla. di Sibilla: Volevo anzi protesta brutale della sanità amore, unica ambigua e chiara risposta {Lettera XXIX). Angelini. 31 ti come una con alle tue possibili ansie" e una donna", 66. la discussione sull'interpretazione di lettere in Aleramo mato amore, 75-76. — 121 — e Campana, Un Bruna viaggio chia- Fabiana Cecchini amorosa un'intesa due "poeti notturni", per cui tra zione poetica formano un unico racconto, "Rinetta" mico Cecchi si deve ancora riprendere XLV) {Lettera lamenta del "silenzio" che si non e un unico sentimento e il "affanno" dall' ma sa cosa fare, il come confida suo amore gli loro {Lettera XLVI): "tutte s'è fatto tra ginazioni per seguirti oggi sono state vane [...] nostro amore?" Si chiede un'esausta Sibilla e si l'ispira- viaggio. Che all'a- manca e le imma- cosa vuole da noi firma per la il prima volta "tua Rinetta". Nella lettera successiva "piena d'angoscia" per la risposta di Dino che non arriverà prima di domani, bam- tuo amore" {Lettera XLVII). La bina, il ciare, questa volta iniziata da regole, dichiara "La tua amica, gli si i Mia E Campana ruoli. Campana, ma ma recepisce, li "follia tua amorosa" sembra ricomin- sempre è la Sibilla a dettarne le fugge {Lettera XLLX): cara amica sono troppo stanco e troppo ammalato per cercar di comprendere. Prendo il partito dei più deboli, mio il Regalo a chi solito partito: parto. ne ha bisogno quel poco di poesia che può essere sorta in te dal nostro amore. Non posso dirti altro dopo questo. Mia cara sono realmente ammalato non ho potuto sopportare l'attesa e le tue lettere. [...] Io ti amo tanto e rimpiango il la poesia solo perché voglio essere più poeta neppure per ti Per la saprebbe baciare essa prima volta Campana che non vuole più essere poeta e te. [...] L'ultimo bacio dal tuo Dino che si dona un ruolo nemmeno ma per la all'interno di questa storia "stanco", "malato", un poeta sua musa. L'amore, già subli- dai versi di entrambi, è ora dichiaratamente elevato allo stato di poesia non può morire di tuo corpo di psiche e adora, {corsivo mio) che non è più quello di solo amante: è poeta, mato il tuo viso roseo e nero colla bocca sfiorita di faunessa. Perdonami se non novembre, ora: i ma dopo due si violenti ti scrivo litigi si separeranno di nuovo. Campana dicembre, dopo brevi scambi, Cara Amica, rivedranno a Villa Linda a Settignano piangendo E i i primi primi di scrive {Lettera LVIII): ti supplico per l'amore che hai per me mio amore. Questa primavera anderò in guerra. Ti ho incontrato e che la mia vita sia bastata per un po' di luce per te mia Rina. Inutili le mie parole come la mia vita, lo so. Non di tornare da C.[ena] voglio che tu mi da bambina Addio. mandala e ricordi. La negazione dell'amore i ruoli che Sibilla gli vuole che lei gli di poesia, però Non mi là. si non esisto scrivere. Lavora e Ti amo. Prendi sii felice. esprime attraverso Lasciami il il "non mi il tuo ritratto tuo dolore. scrivere" e tra Campana sceglie quello dell'amica e non suo amore, nemmeno per lettera. Un amore fatto ha proposto, dedichi non Io [...] si il arresta ed è a questo — 122 — punto che si avvicendano le liri- romanzo d'amore Il di Sibilla Aleramo Dino Campana e che Rose Calpestava (8 dicembre 1916) e In un Momento (1917). Attraverso Rose Calpestava, una Sibilla ormai esausta dai vari moti della malattia Sorrento per sfuggire tale di lui e costretta a riparare a alla men- sua violenta gelo- sia, scrive: Rose calpestava nel suo E delirio corpo bianco che amava. il Ad ogni lividura più mi prostravo, oh singhiozzo, invano, oh creatura! Rose calpestava, s'abbatteva Feroce il fuggita, ch'io Questa poesia che a detta poeti. il "poeta Aleramo ha cercato il loro folle", in di far amore non canto poetico fonde Il Mario Luzi, "è da di , sentimentale per Sibilla il mio martirio. muoia del suo male. abbia mai scritto" 33 evoca [Sibilla] sentando pugno, suo male più di tutto Ma, or che son che il che adorava. e folle lo sputo su la fronte porsi tra passione e la come i versi più vivi sofferenza fìsica e donna poeta che sue lettere a Campana, pre- quell'immagine emergere dalle solo i la LX) i2 {Lettera di ma di di spiriti da un'incontro d'innamorati, loro animi in una comunione non può nascere altro che un amore lirico, esaltato nei versi mente dedicati e vissuto come un'unione alla pari: "siamo due cui turni" {Lettera VII), aveva scritto a Campana le farà dire: amarsi di più, "Dino, io e te ci come nessuno che raffigura si il XV non era possibile potrà amare di più" {Lettera LXXVII, 28 La figura fatto sentimentale, dell'affinità di coppia. lettera alla fine del loro come non siamo amati Febbraio 1917), sottolineando una complicità che va proposta dalla poeti not- alcuni giorni prima del loro incontro (3 agosto 1916), consacrando quell'intesa che amore reciproca- si limita, dunque, ad del semplice al di là delle rose calpestate essere solo la metafora corpo livido della donna su cui "s'abbatteva il proietta sull'intero corpo scrittorio di poesie, di lettere che pugno", ma ha contribui- un sogno d'amore lirico, interamente femminile. Ciò che sentimenti dei due viene calpestato e rinnegato non sono unicamente to a costruire i *2 Leonetta Cecchi Pieraccini, amica dell'Aleramo, annota nelle sue Vecchie Agendine, fra lei e che lei Campana. perché le Li abbiamo scenate che tiene nascosta...". Sibilla 3~> Aleramo e fazione alla visti di Campana, Un dicembre 1916 Le cose vanno malissimo frequente in questi ultimi tempi più hanno luogo Aleramo in data 5 "...visita di Sibilla. tra i due finiscono in lui busse e Sibilla si e il suo tempo, 145. viaggio chiamato amore, 89. Mario Luzi scrisse la pre- prima edizione del carteggio, curata da Nicolò Gallo nel 1958 [Lettere. Firenze: Vallecchi, 1958]. — 123 — Fabiana Cecchini compagni, ma che la lirica da è scaturita essi e che sempre con essa si è come un'opera supporre come Non parrà strano capolavoro. proprio d'arte, come il vero ha fatto Bruna Conti, che un poeta colto e brillante come Dino Campana intrecciata, posto l'intento dell'Aleramo di vivere la vita intuisca questo In modo evochi dedicandole lirico di vivere di Sibilla e lo la in risposta a Rose calpestava 34 Momento, poesia In un un momento Sono sfiorite le rose petali caduti I Perché io non potevo dimenticare rose le Le cercavamo insieme Abbiamo Erano le trovato delle rose sue rose erano mie le rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue Che brillavano Le abbiamo P.S. E sfiorite sotto non erano rose che Le Le mie e colle nostre lagrime un momento le al sole del sole tra il facevamo le rose mattino rovi i nostre rose rose le sue rose così dimenticammo le rose. {Lettera LXVIII) Alla bruttura delle "rose calpestate" che apre racchiude il simbolo sfiorisce, priva di petali, di la lirica della scrittrice e Campana, terrore per la brutalità di accosta si una rosa che sentimento ormai logoro, un ma non violento, capace ancora di raccontarsi attraverso versi poetici più dolci, in tono di modesta rassegnazione ad una separazione imminente, in cui sentimenti e versi fusi nell'immagine delle rose non erano rose che sangue le e colle nostre nostre rose Le mie rose / lagrime facevamo ^ 4 Nel curare l'edizione delle lettere ricevuto da Sibilla sare ad Un una dopo la riflessione su la 1917 •^ In una "Sono Le mie il lettere ci Dicembre. 35 . Il Ed è questa lirica di strappiamo di sono fatte per confer- Bruna Conti confortato da alcu- Campana tono della Campana aveva lirica fa e pen- Campana, che suggerisce a corrispondenza. mano essere bruciate, "Le "Col nostro Campana del 2000, ma unirsi: un amore ormai senza speranza". Aleramo 17 dicembre 1917, Dino mesi che sue rose" afferma è congetturale, di titolo della raccolta della lettera del tre le risposta alla poesia sulle rose che prima decade viaggio chiamato amore, 97. Bruna Conti le rose", Campana-Aleramo precisa: "L'inserimento all'inizio del ne considerazioni: forse è non possono più Campana i 63. — 124 — resti del confida ad Emilio Cecchi: nostro amore". Campana, romanzo d'amore Il mando la stretta connessione scia di Sibilla vita e arte A e sua donna, innalzato ora a la come scene", comunica livello di Romeo" dei veri "Giulietta e dolore e condensante sulla rosa. frammento "Giulietta il suppone Dino si vere e proprie lettere d'amore in cui perso il Dino Campana e paesaggio ed illustre componimenti che brevi ed tra la poesia nell'immagine della queste seguono Sul più Romeo", Aleramo di Sibilla il invìi a Sibilla come suo tormento per aver "dramma in 14 quadri e sette LXIV forse {Lettera la metà di dicembre): dove vedono mostruosi si lotta della passione il scene di terrore e orrore e infine della fatti e trionfo dell'innocenza. Scena finale: Mia cara Rina Sono cinque minuti che aspettando Rina Faccio mia amica amante e amabilissima Rina ossia una donna (Sibilla La passione Campana tra Il visionario due "poeti notturni" assume i proporzioni come teatrali e Campana che sa la duce su un palcoscenico, sotto Sibilla che il titolo del Sfiorata la il donna pseudonima il quale c'è le il ha dato poeta intuisce il conduce lo Le mie tragedia 35 In una "Sono Le mie lettere lettera del tre arriva prima la lo la fama e lettere sono ci si con- che sia l'ha resa per- valore liberatorio e oppressi- lettera "fiume" di sfogo tormentato di fatte solo strappiamo di Campana un uomo "Non le ti cui scri- per essere bruciate" {Lettera LXIJ). 17 dicembre 1917, Dino mesi che e vuoto: "una donna" è parole "giravano nel soffitto del [suo] cervello [...]" e confessa verò. di letteratura. [...]. 37 4 gennaio del 1917: il fantasia nella ben nota Franca Angelini: romanzo che sonaggio. In altre parole, vo insieme della all'Aleramo, sul baratro Aleramo) 36 mano Campana i resti del A confida ad Emilio Cecchi: nostro amore". Campana, sono fatte per essere bruciate, 63. 3" Bruna Conti giustifica la datazione del frammento sostenendo che "Nell'edizione Gallo venne datata erroneamente 1918 o più tardi. Potrebbe trattarsi invece di uno dei 'biglietti cinici' di cui parla Sibilla nella lettera del 17 dicembre, inviata a Leonetta Cecchi". Aleramo e Campana, to •*' amore, 90. Angelini. "Un nome e una donna", 66. — 125 — Un viaggio chiama- Fabiana Cecchini questo punto le noi. Dino Dino peggiorano condizioni di possibile portare avanti il e Sibilla, anzi, Dinuccio proco e il momento si punto che non vedranno è più più: "Poveri che non potranno amare mai e Rinetta più" {Lettera LXXIX, del marzo 1917). La alla "lucidità", al a tal proprio amore e non "follia amorosa" lascia il posto di analisi e di riflessione per cui l'affetto reci- non generano più poesia, ma solo un tangibile segno (Lettera LXXXV, del 12 marzo 1917): storia una silenzio della fine di vengo mio povero amore. Perché non posso e perché non voglio. non posso neppure scriverti. Soffro. Sento che nulla è mutato. [...] come non è possibile di più in terra. Io e te. So come ci siamo amati Non Ma — La presa Campana di coscienza della malattia di e l'impotenza provata di fronte ad essa rievoca in Rina la pazzia della madre, lo stesso tipo d'ina- deguatezza che ha sentito di fronte all'incapacità di amarla e a sua volta di essere amata da lei, Una Donna. La stessa sensazione risorge ora non può più essere la parte mancannotturni". Dimesse le vesti della musa ispi- descritto in nei confronti del suo compagno, che te del binomio dei due "poeti ratrice, di poetessa, dell'innamorata notturna insonne ed in attesa, dell'a- mica, della bambina, unico amore del "poeta che rassegnarsi altro ra. al folle", Sibilla suo destino che non obbedisce più Quell'amore che era iniziato sotto il non può alla far sua scrittu- buon auspicio delle stelle, ora LXXXIX, 25 aprile 1917): è stato congedato, è senza più vitalità {Lettera Ma, mentre sono ancora così tua, ti dico a mia volta addio. [...] è morta mia madre, l'ho saputo troppo tardi per rivederla. [...] Addio, Dino, che e ricordati qualche volta tu possa ritrovare la poesia nella tua anima — dell'anima mia. Firmato "Sib.", un nome La madre muore dove di Sibilla troncato il 1 come aprile la 1917 loro storia, nel il loro idillio. manicomio di Macerata, dopo il tentativo di suicidio che Sibilla forse una coincidenza supporre come René è stata ricoverata dal 1893, descrive in Una Donna. Non è de Ceccatty, che Sibilla abbia deciso di terminare Campana alla scomparsa della madre e che i Certo è che un amore idealizzato a poesia, a della parola, dell'immaginazione poetica 3° de Ceccatty. Nuits en pays Maccari. étranger, 235. Sibilla. Vita artistica e il suo rapporto con due eventi scorrano dramma teatrale, non può sopportare La traduzione paralleli 38 che la si . nutre pesantezza italiana è a cura di A.M. amorosa di Sibilla Aleramo. Milano: Mondadori, 1992. — 126 — romanzo d'amore Il un di Rassegnatasi al una di silenzio, di Sibilla Aleramo che "lucidità" "Dinuccio" psicolabile, anche vesti di "Rinetta" e così amore non può più che e di ricordi confusi la ragiona, Sibilla riflette, razionalizza. non può più esistere nelle poesia che scaturisce dai un momento essere Dino Campana e lirico, ma resti del un cumulo solo loro di frasi susseguono: si [Firenze [17 febbraio 1917] C'è un ramo in fiore di legna che arde. che atrocemente risero - per - e guizzi in stanza visi che profuma di miele - Ricordi inattesi - - a sera - Tè la di paesi pace del fuoco volevo mandare un mese fa! - e ci - son - felici, e s'allontanarono. - — Desdemona — tutte le foreste lungi. - - - - e luci rosse e nere Intensa fragranza - eco di luce - gemiti improvvisi - la pigna in brace salce dov'è? il Vedi come è brutta, strappala! {Lettera LXIX) "Dinuccio Gennaio Campana rerà in e Rinetta" 1918 del e si continueranno a d'amore fino scriversi lettere al rivedranno dopo nove mesi: I'll settembre 1917 viene arrestato a Novara perché senza documenti e Sibilla accor- suo aiuto per un'ultima volta. Così scrive all'amico Emilio Cecchi {Lettera CLX, 17 settembre 1917): L'ho riveduto così, Non dopo nove mesi, attraverso una doppia grata a maglia. una prigione. È stato un colloquio di mezz'ora, ero mai entrata in carcerieri do me avevan quasi i sentendo lui singhiozzare e veden- manicomio di San l'aria di patire irrigidita. Dino Campana verrà internato nel Salvi il 12 gen- naio 1918 e trasferito in seguito in quello di Castel Pulci, dove morirà nel 1932. Rina Faccio, in arte Sibilla Aleramo non anni e continuerà tutti nelle In *9 Oltre sua "ridda di amori" più o sue opere 39 Morirà . Un ai la il si farà meno mai viva felici e li in quegli decanterà 13 gennaio 1960. viaggio chiamato amore, la complicità letteraria e creativa di già citati, Amo dunque sono (1927) ed esempio: Endimione (Roma: Stock, 1923), presentazione della sua storia con gicamente 2 anni dopo l'atleta II frustino (1932), si portano ad poema drammatico che vede la olimpionico Tullio Bozza che morì l'inizio della loro relazione. Il raptra- dramma venne messo in scena a Parigi nel 1923 ed ebbe un discreto successo; l'anno dopo venne proposto al Teatro le liriche il 1933 e Carignano di Torino e fischiato dal pubblico. Si dedicate allo scrittore e giornalista Enrico Emanuelli, il 1934. E per ultimo di sofferenze, di guerra e di Dal mio Diario. — 127 — amore vissuto tra 1940- 1944 (1945) "quattro anni amore per Franco" Matacotta, more. alla Terra. (1935), l'ultima illusione d'a- Fabiana Cecchini Dino Campana, rende la lettera timento di due amanti lontani, attrice di un dramma amoroso non può sfuggire al un luogo ma in cui proiettare anche benché entrambi no usato la letteratura come mezzo per due ha mai raccontato nelle loro opere pubblicate liricizzare la che li ha legati per quasi due biografìe dei due anni, che letterati e recentemente grazie storia è ritornata alla ribalta 40 . Un La al innamorati abbia- gli tormentato rapporto il frammenti cinema nelle varie e al teatro la loro con reale romanzo del loro amore. Concluderei qui, a assolutamente vera, sta storia rie, nel che ma speranza di restituire la la legato due mia del Aleramo- loro idillio ha reso possibile la trasformazione del carteggio Campana rende particolare, però, come unica testimone quindi, lettera, si sen- il loro storia, nessuno dei ritrova in si solo lo spazio in cui Sibilla dal carattere letterario. lettore attento: non volta, que- dalle atmosfere indiscutibilmente lettera- al lettore delle lettere, "poeti notturni", ma non solo la vicenda anche l'autobiografìa interiore due innamorati. di Rice University Opere citate Aleramo, Sibilla. Dal mio Dario (1940-1944). Roma: Aleramo, Sibilla. Diario di una donna. Inediti 1945-1960, a cura di Alba Morino. Milano: Aleramo, Feltrinelli, Sibilla e a cura di Press, 1978. Dino Campana. Un Bruna Conti. Milano: Altman, Janet. Luminelli, 1945. viaggio chiamato amore. Lettere Feltrinelli, Approaches Epistolarity. to 1916-1918, 2000. a Form. Columbus: Ohio University 1982. Angelini, Franca. 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