Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne

Transcript

Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Il
romanzo d'amore di Sibilla Aleramo e Dino Campana
in un Viaggio Chiamato Amore. Lettere 1916-1918.
Fabiana Cecchini
Riassunto: Nello
scambio epistolare
realmente avvenuto
tra
Aleramo
tra Sibilla
1916-1918
il
e
Dino Campana
e edito nella raccolta
chiamato amore dalla studiosa Bruna Conti,
da innamorati che danno origine ad una storia d'amore
realtà e creazione letteraria, di cui Sibilla
sta.
alla colta e raffinata
dono
la lettera
ma
il
carteggio
di lettere
idillio realizza la
Aleramo-Campana
d'amore
non
confine tra
tra
nel
ribelli e la
suscitare delle vere e proprie
avviso è questo
il
fascino che
il
ren-
sentimento di due
la
sua identità di
come
fusione tra vita e arte, trasfor-
romanzo
del loro amore.
esistiti
genera sem-
protagonisti
i
hanno una
presenta ricca d'incanti
si
immagini che
il
plasma
personaggi realmente
vicenda narrata
Dino Campana,
corrispondenza, quindi,
pre nei suoi lettori una certa curiosità, specie se
reputazione da
solo
lo spazio in cui Sibilla
dramma amoroso. La
unica testimone del loro
mando
in cui proiettare
anche
amante-attrice di un
mio
al
rivela essere abile artefice e regi-
complicità intellettuale di
un luogo
amanti lontani,
A
viaggio
L'intento dell'Aleramo di fare della propria esistenza un'opera d'arte
unito
Lo scambio
si
Un
riscontrano ricercate pose
si
lettore
si
tali
da
presta a ricomporre.
le lettere di Sibilla
Aleramo
e
Dino
Campana possiedono se lette nella nuova edizione curata da Bruna Conti
con il titolo Un Viaggio chiamato Amore Infatti, come afferma Marina
1
.
Zancan, studiosa
rosi epistolari editi
stolario più
Fondo Sibilla Aleramo, tra numedell'Aleramo, quello con Dino Campana è forse l'epi-
e recente curatrice del
"denso di suggestioni", grazie
assumere una voce narrativa per cui
d'amore" 2
.
i
capacità della scrittrice di
alla
"la scrittura
All'interno delle lettere, infatti,
si
dà forma all'immaginario
riscontrano innumerevoli
pose da innamorati che danno origine ad una storia d'amore
al
confine tra
Aleramo e Campana Un viaggio chiamato amore. È questa l'edizione di riferimento per il carteggio Aleramo-Campana da cui cito: tutte le citazioni sono nel
mio testo con l'indicazione di pagina per la lettera, contrassegnata anche dal
numero.
Zancan, "Introduzione. «Un cumulo polveroso che vorrebbe sfidare l'avvenire»"
in L'Archivio Sibilla Aleramo, 6.
Gramsci
di
Roma
ne sono consultabili
è a
Il
Fondo
Sibilla
Aleramo
per volontà dell'autrice. L'archivio e
al sito
è conservato all'Istituto
guida
alla
consultazio-
www.fondazionegramsci.org. L'ultima catalogazione
cura di Marina Zancan e Cristiana Pipitone,
Quaderni
la
d'italianistica,
Volume XXX, No.
ma
1,
va precisato che
2009, 109-130
la
prima
Fabiana Cecchini
realtà e creazione letteraria, di cui Sibilla
modo, insieme
In questo
sta.
l'immaginario del lettore,
alla
vicenda che
attuerà a poco a
si
costruzione di un'identità di donna, in cui
testo
si
fondono
in
modo
rivela essere abile artefice e regi-
si
ha resi protagonisti, nelpoco anche il processo di
li
biografico e
l'io
narrativo del
l'io
che diventa un'operazione ardua distinguere
tale
tra la verità fattuale e la fiction
messa
in scena dall'autrice.
za, vorrei proporre un'interpretazione della corrispondenza
Di conseguennon solo a livel-
poiché unica testimonianza della vicenda sentimentale in
anche come fiction, cioè un evento narrativo in cui la finzione ha
lo biografico,
ma
fieri,
condizionato
la
(con
la
punto da
far assimilare
il
carteggio
genere del
al
epistolare. L'obbiettivo di questo studio, quindi, è quello di inda-
romanzo
gare
la realtà a tal
struttura di quella scrittura che plasma l'intreccio di cui l'Aleramo
complicità di
Campana)
portavoce nel restituire
fa
si
dinamica
la
della loro relazione.
Nel suo studio Extravagant Narratives: Closure and Dynamics
Epistolary Form,
pone
teoretico che
romanzi
le
corrispondenze
poiché
epistolari,
"both
se
mediated constructions, authentic
non-literary,
stabilisce
reali sullo stesso
and
'real'
real
and
il
saggio
Aleramo" 4
e
dei carteggi di Sibilla
parere, più che
Barbara Zaczek
ne della sua corrispondenza con
l'ipotesi della lettura
epistolare s
Tuttavia, a
.
tecnico, ciò che convalida l'interpretazioi
vari
amanti come un romanzo epistola-
volontà esplicita della scrittrice di fare della sua vita un'opera d'ar-
re,
è la
te,
dichiarando nel suo testamento di rendere disponibile tutto
le
archiviato all'Istituto
[sua]
opera e sulla [sua]
operazione d'archivio
nel
suo
Gramsci per chiunque voglia
vita"'
1
risale agli
Storiti dì Sibilla
che ha
.
Numerosi,
anni
il
70
a
poi,
il
materia-
far "ricerche sulla
sono nel suo diario
cura di Rita Guerricchio di cui
i
riferi-
si
legge
prima biografia
della scrit-
Bruna Conti che
nel saggio
merito di essere la
trice.
Nel 1974,
"Due
Bauli. Le carte di Sibilla Aleramo", racconta la sua avventura di cataloga-
fondazione incarica
la
zione del materiale;
•
Rita
studiose
della corrispondenza
nell'analisi
Aleramo come un romanzo
un discorso
le
epistolare o l'epistolario romantico
romanzo
"Il
as
fictional letters begins to
Giovanni Papini-Aleramo, che avanzano per prime
mio
piano letterario dei
'fictional' letters are at least
Nel caso specifico dell'Aleramo sono
.
Guerricchio con
in the
presupposto
il
cannot necessarily be rejected
letters
and the distinction between
break down" 3
di Sibilla
McArthur
studiosa Elisabeth
la
McArthur
in
in Sibiliti
la
studiosa
Aleramo. Coscienza e scrittura, 13-26.
Extravagant Narratives,! 18.
In Sveltimento, 46-59.
5
Zaczek. "Plotting
letters", 55, 57.
Il
carteggio Papini
Aleramo
è
pubblicato a
cura di Annagiulia Dello Vicario. Lettere Papini-Aleramo ed altri inediti.
L'Archivio Sibiliti Aletimo, 21.
— 110 —
romanzo d'amore
Il
menti all'intenzione
di Sibilla
e
Dino Campana
un capolavoro":
"di fare della [sua] vita
1941] se mi volgo indietro a guardare
[9 Aprile
tragico, splendente
nella vita tutto
un capolavoro: ho
in
la
mia
sognato di creare in poesia
fatto della
genio che un
il
mia
vita
sottoforma di diario,
to arte-vita, in
tersecano in
lettera,
un processo per
modo
avrebbe
7
[...]
.
produzione che
poesia o semplice appunto
cui
uomo
il
mas-
alla
capolavoro che avevo
il
Inevitabile, quindi, per lo studioso, ricercare nella sua
sia
storia, e forse
donna
di tale storia consiste nel fatto ch'io,
sima potenza ho messo
messo
Aleramo
"il
il
collegamen-
piano del pubblico e del privato
tanto aggrovigliato [che] tutto
si
s'in-
travasa nelle carte e
dalle carte nei libri" 8 liricamente. Per quello che riguarda l'epistolario
con
Campana, a mio avviso è importante mettere in evidenza il fatto che lei
stessa ammetta di non essere mai riuscita a ricomporre in nessuno dei generi letterari da lei utilizzati la sua storia con il poeta: "Perché non ho mai
scritto quella
che
lettere inviate a
è stata la storia
Campana,
a
più allucinante della mia vita?" 9 Così
.
maggior ragione
si
solo le uniche testimoni della loro storia d'amore,
momento
di creazione letteraria
vicenda. In questo
modo,
le
d'informazioni biografiche e
toci di
passa
un
da parte della
lettere
fattuali,
ma
scrittrice,
anche l'unico
riguardo
and the writer and
confidence', in
alla loro
cessano di essere entità depositarie
ma
diventano dinamiche, orchestra-
intreccio amoroso, o per usare le definizioni di Janet
dalla " 'lettre
which the
Altman,
the action progresses through the letters themselves,
tions or functions as agents in the plot"
la
Aleramo aveva creato per
10
.
A questa
which
which provoke
funzione
reac-
della lettera,
dimensione del personaggio-diva che
se stessa nel
si
merely reports events
letter
receiver play a passive role" alla "'lettre-drame', in
vada poi aggiunta anche
le
possono considerare non
Sibilla
del Novecento,
primo decennio
proiettando sullo spazio scrittorio l'elaborazione della sua figura di seduttrice, in
mio
ti,
questo caso interprete di un
dramma
d'amore, che Campana, a
avviso da letterato colto e abile, coglie, asseconda e alimenta.
nella sua riluttanza a
concedere all'amico Nicolò Gallo
Ed
infat-
permesso dida-
Un amore insolito, 147. E ancora in data 18 marzo sera 1942: "Ho fatto
mia vita, come amante indomita, il capolavoro che non ho avuto così modo
7 Faccio,
della
il
di creare in poesia".
° Conti,
"Due
Bauli.
^ Aleramo, Diario di
10 Altman,
Aleramo. Dal mio Dario (1940-1944).
Le carte
di Sibilla
Aleramo", 21
una donna, 361.
Epistolarity, 8.
— Ili —
Fabiana Cecchini
re alle
stampe
l'epistolario,
si
può
intuire la consapevolezza di Sibilla di aver
creato all'interno delle sue missive
un personaggio, tanto da
sono molto perplessa per quel che mi concerne. Le mie
più numerose e lunghe di quelle di Dino.
bizionismo,
sia
anche
be suscitato in
"Ma
son molto
potrà sembrare, che so,
esi-
pure a distanza esatta di quarant'anni?" (19 giugno 1957) n
Nel sospettare
s'intuisce
Non
affermare:
lettere
il
il
rimprovero di "esibizionismo" da parte dei suoi
timore di Sibilla delle controversie che
particolare negli amici che avevano
.
lettori,
raccolta avreb-
la
assistito alla loro rela-
un amico tra l'altro l'aveva accusata di aver alimentato la pazCampana, che già instabile mentalmente di suo, non poteva far altro
zione. Più di
zia di
che peggiorare sotto
sua seduzione. Basti citare
maggio 1917
in data 16
moglie Matilde,
Campana
la
il
1
i
l'incisore futurista Filippo
dopo
quali
maggio
alla
aver ricevuto
che
la lettera
una
le scrissero
Marfori Savini e sua
inaspettata di
visita
disperata ricerca di Sibilla che
immagina
sia fug-
gita a Sorrento, scrivono:
Cara
Sibilla,
Apprendo da Campana
ch'Ella continua a
ziante passione che egli
non
ma
se lei ora
che lontana
solo puntiglio di scoprire
pericoloso, dato
il
tipo,
eccita
il
ma
mandarle
sa mettere d'accordo
il
Campana che
delle lettere di stra-
con
la
sua fuga.
[...]
già lo è abbastanza dal
suo rifugio, francamente è un gioco non solo
francamente non da immischiarci
gli
amici 12
.
Dino ha 31 anni quando conosce Sibilla e lei ne ha 40. Secondo
non pensa di provare un vero interesse per Sibilla
Sebastiano Vassalli "Dino
e
meno
che mai pensa di potersene innamorare. Del
resto,
che cosa signi-
non è mai stato «innamorato»).
13
..."
come quella su cui la scrittrice pieRoba da letteratura femminile
montese andava costruendo la sua fama e il suo personaggio di donna
fica
«innamorarsi»? (Lui, a trentun anni,
,
poeta. Nel luglio 1916,
anno
del loro
Aleramo, Diario di una donna,
Aleramo
e
Campana, Un
426.
primo scambio
Rimando
viaggio chiamato amore,
al
(32-38), per
in vita, e anch'io
in data
Sibilla
Si
all'idea
d'una
tale
vedano
pubblicazione mentre io sono ancora
continuo ad essere dubbiosa. Vedremo." (401); oppure
25 febbraio 1955: "Sono
tuttavia incerta se dare
pubblicazione." (406).
*•*
una discussione
lettere.
pagine del Diario di una donna in data 10 dicembre 1955: "Emilio
le
Cecchi non è favorevole
mento
Bruna
contributo della Conti in
più approfondita delle polemiche sulle varie edizioni delle
anche
di lettere,
Aleramo
Vassalli,
La
e il suo tempo, 148.
notte della cometa, 199.
— 112 —
il
il
com-
consenso
alla
Il
Conti
di Sibilla
Dino Campana
e
soprannominato Campana dai suoi amici),
(così era
ribande in Argentina, dei suoi
Così come Dino poco sapeva di
aveva mai letto
le
una pace
l'Italia alla ricerca di
la
chiacchiere sulle sue ripetute storie d'amore" 14
,
soprannominata dall'amico Emilio Cecchi "puttana
Mentre
s'impegnava a
Sibilla
Giuseppe de Robertis che
tore dei Canti Orfica 6
1915), definiva
non
che
sai di
in questo
modo ha
no
che se
fatta,
fuggono,
e
pazzi,
si
ti ci
Campana,
Non
c'è,
Sibilla
e
tuo consueto andare,
tramuta
e lo fa
che
[...]
Ma
questo
Canti
Orfici, la poetessa
viaggio chiamato amore, 9
la
Dopo
varie vicissitudini, la raccolta viene
Tipografìa Ravagli di Firenze. La leggenda,
Campana consegna
Accidentalmente
la
prima stesura del manoscritto
due smarriscono
i
Dino Campana decide
i
so
fantasmi lampeggia-
scioltezza.
alla lettura dei
più lungo giorno a Giovanni Papini ed Ardengo
precisare che
sei a
Non
poesia è dei pazzi più
la
[...]
con
i
[...]
e il suo tempo, 142.
pubblicata nel 1914, per
pa.
da
allucinata":
e le accavalli; [...]
sei si
" Turchetta. Biografìa di un poeta, 143.
racconta che
donna
dio vuole, un pazzo sul serio. 17
stupirsi
Campana, Un
Aleramo
tipo di
chiudi entri in un'atmosfera d'ansia,
immagini
dunque pazza
[...], è, se
dunque, da
Aleramo
-*
le
luogo ove
il
fìnge
nuovo
il
.
recensito su "La Voce" l'au-
campaniana "una poesia
divori
si
tanto da essere
intellettuale" 15
è elevato allo stadio di "poeta vero"
balzi via trascinato di là dai confini del
che febbre
come
conosceva inve-
Giovanni Boine su "La Riviera Ligure" (agosto
.
la lirica
conoscere
farsi
Campana
dell'epoca moderna,
interiore.
"non sapeva che Campana non
Sibilla, lei
suo capolavoro [Una Donna, 1906] e
il
delle sue scor-
suoi ricoveri in manicomio, dei
arresti, dei
suoi viaggi in giro per l'Europa e
ce per
Aleramo
notare che Sibilla poco sapeva delle vicissitudini del "mat" di
fa
Marradi
romanzo d'amore
Canti
di riscrivere
orfici
ed
II più
il
la
Soffici per considerarne la
copia e nasce
libro a
infatti,
intitolato II
la
stam-
leggenda secondo cui
memoria. E doveroso
in questa sede
lungo giorno sono due opere ben distinte e
la
memoria del manoscritto è parte di quel mito che circonda il poeta
marradese. Gabriel Cacho Millet precisa: "Perso da Soffici in un trasloco da una
riscrittura a
stanza all'altra dei suoi
di
Poggio a Caiano,
lungo giorno (2 Voli.
il
libri nel
1913, e ritrovato nel giugno del 1971 nella casa
manoscritto fu pubblicato con
1.
Riproduzione anastatica
2.
il
titolo originale II
più
Testo critico) a cura di
Domenico de Robertis e prefazione di Enrico Falqui, Archivi di Arte e Cultura
moderna - Vallecchi, Roma-Firenze 1973". Millet in Campana, Le mie
dell'età
lettere
sono fatte per
essere bruciate,
Stefano Giovannuzzi.
'
Il più
40. Si veda anche
la
recente edizione a cura di
lungo giorno. Firenze: Le Cariti Editore, 2004.
Turchetta, Biografia di un poeta, 173-174.
— 113 —
Fabiana Cecchini
Sibilla
Aleramo rimanesse "abbacinata
vere
poeta "alcune parole di ammirazione" ricevendo dal poeta solo "una
al
bizzarra cartolina" 18
Egregia
da
e incantata insieme", tanto
scri-
:
Sibilla,
[22 luglio 1916]
Vorrei scrivervi
un
ma non
posso.
Sono orribilmente annoiato.
un
tipo di voi. Bisognerebbe che avessi
vostro ritratto.
qualche acquirente per
se potete di trovarmi
mio
il
Studierò
[...]
[...]
Vi prego,
Lo
libro.
invierò
immediatamente.
Vi bacio
mano
la
Dino Campana.
{Lettera
I)
Eccolo qui, parte del contenuto della "bizzarra cartolina" che
Campana
ma
in
una missiva ad Emilio Cecchi considera una
che nella mente di
tivo, la
molla che
Sibilla
si
pone come
fa scattare in lei
l'inizio di
risposta evasiva 19
,
un rapimento emo-
quel sogno d'amore che progetta nella
sua fantasia, che cerca di attuare nella sua esistenza:
[24 luglio 1916]
Ho
avuto
mando
mando
la
vostra cartolina
qualche mio articolo
[dei
che già possiedo) e una
[...]
Orfici] a
la terrò, se ci
Scrivetemi.
Orfici, tanto
che
il
sono da subito
Campana, Le mie
lettere
^ "[Rifredo del Mugello,
evasivamente. Sa che
ra finita."
il
nome
ed
prima. Così
Aleramo
i
il
mio.
ritratti
(Lettera II)
essere bruciate,
lasciai l'università a
il
alla lettura dei
lettere
la
fa
l'immagine di
sé
92.
scrisse:
cosa vuole? Risposi
causa delle studentesse, e non è anco-
sono fatte per
10 giugno
mi
si
da quella epistola-
ella definisce
luglio 1916] Sibilla
precisa in proposito che la
Mugello. Colà riceve
accende proprio
luogo in cui
da Franco Metacotta (1916-1978):
Campana, Un
vostro
alla
diretta è preceduta
sono fatte per
26
Campana, Le mie
Bruna Conti
citata
il
[...]
l'altra
desiderio di conoscere questo "poeta vero",
sempre più pressante. La conoscenza
8
Sibilla
si
.
1
metterete
Vi
invece io vi
che Sibilla scrive a Dino sappiamo che viene inviata in
lettera
re e le lettere
vicini, forse. [...]
ritratto, e
me, ne regalerò una (con
non somiglia
lettera
data 10 giugno 20 La passione, dunque,
Canti
mio
il
Le fotografie non mi somigliano.
Canti
Vedete che questa mia
non mi somigliano mai.
La prima
Volevate
[...].
delle parole stampate!
Mandatene due copie
Adesso siamo più
[...]
prima
"
essere bruciate,
lettera è
andata persa,
'Eccolo mettere
prima
viaggio chiamato amore, AA-A5.
— 114 —
51
lettera della
la
ma
è stata
tenda a Rifredo di
donna". Aleramo
e
Il
romanzo d'amore
attraverso la parola, stabilendo
richiesta di
Campana
una
ruoli dei
i
foto, lei invia "parole
accanto
nella sua fantasia,
suo
al
il
Aleramo
di Sibilla
due
protagonisti.
sulla copia dei
Canti Orfici che
assume
di conoscerlo e dall'idillio sentimentale che ne
Con
le
che
la
pone
a caso, alla
la
può
il
nome
di
dovrà inviare:
ma due per-
rapporto lega non solo due identità umane,
morata che rimane affascinata dal genio del poeta,
ritratto verbale
Non
stampate" e desidera avere
sonalità letterarie. Sin dall'inizio, Sibilla
un
Dino Campana
e
posa teatrale dell'inna-
intrigata dalla possibilità
scaturire e risponde
con
sullo stesso livello del corrispondente.
cuore fraterno a Sibilla Aleramo
Dino Campana
IlBarco, 5 Agosto, 1916 21
Questa
è la dedica sulla copia dei
un sentimento
basta per esprimerle solo
Rina", di rimando
risponde
le
maginario amoroso da plasmare attraverso
lare
diventa uno strumento che veicola
more
rata.
e
che permette
Come ben
de amorose,
sé,
fa
la
accorto quanto
"Tienimi con
la
la scrittura, la
definisce
impegnata
'rapimento',
.
lettere
quando
comincia
Aleramo
Sibilla
si
costruisce
i
,
26
Rina Faccio, posa
'follia
•*
9^
il
il
luogo immaginario dove
le
sue emozioni e
"veicolo attraverso
il
per poter premeditare attraverso
sono fatte per essere bruciate, 54.
lettere
sono fatte per essere bruciate, 54.
il
Melandri,
"Un pudore
selvaggio,
una selvaggia nudità", 41.
Melandri,
"Un pudore
selvaggio,
una selvaggia nudità", 44.
nasce
"Un pudore
il
sogno d'amore, 68.
selvaggio,
una
selvaggia nudità", 44.
— 115 —
pensiero
sogno d'amore
la scrittura la
lettere
Come
il
prepara a ricever-
si
quale
Campana, Le mie
Melandri,
Meandri
.
"la lettera è
Campana, Le mie
^ Melandri,
la
amorosa', 'lucidità' quando, finito
avventura amorosa e di converso tradurla in scrittura. Anche
99
l'espe-
artistica e
lavoro di analisi e di riflessione" 24 Per cui, per Sibilla
diventando
"
e
della scrittura epistolare dell'Aleramo: "è
suoi percorsi, predispone
dall'altro" 25
stacca dal privato
1
sue vicen-
un'immagine ideale di
confondono creando quella che
costruisce la
il
Aleramo-Rina Faccio
9
In quell'im-
.
fasi di tutte le
"nella costruzione di
un "andamento duplice"
l'incanto,
-
relazione episto-
condotta con un rigore ed una linearità quasi geometrica, con
persona reale nelle
te
progettazione di un sogno d'a-
notare Lea Melandri, nelle varie
Sibilla è
ma
continua rigenerazione del personaggio d'innamo-
rienza reale dell'autrice" 23
ne
di Sibilla,
"fraterno":
tramite cartolina postale 22
lei
Campana
Canti Orfici da un Dino
amorosa
forse ignaro della premeditazione
la
sì
propria
corrispon-
Fabiana Cecchini
Campana non
denza con Dino
da
si
sottrae a questa funzione che Sibilla affi-
rinforzando
alla scrittura epistolare,
capacità della lettera di trasfor-
la
marsi da "lettre confìdance" a "lettre-drame". Di conseguenza,
to
emotivo
ca,
mossa
trasforma subito in poesia:
si
emozioni provocatele dal
dalle
Chiudo
snodo
il
rapimen-
luglio 1916, gli invia
una
liri-
libro del poeta di Marradi:
tuo libro,
il
le
25
il
mie
treccie,
o cuor selvaggio,
musico
con
cuore...
tua vita intera
la
sei nei
tuoi canti
come un addio
a
Smarrivamo
occhi negli
gli
me.
meravigliati e violenti
liberi
con
stessi cieli,
singhiozzando, senza mai vederci,
ne mai saperci, con notturni occhi
Aleramo
Sibilla
L'immagine del
libro
mata "come un addio"
nome
congiunta in
saperci,
lei:
gli
{Lettera III)
chiude,
si
con
Sibilla
della poesia a
"Smarrivamo
sciuto:
a
[...]
lunghi capelli
i
potere della sua immaginazione
all'orizzonte della lirica
Campana ancor prima
occhi negli
con notturni occhi".
il
A
stessi cieli",
Nora
alla
in
tempi di Una Donna:
ibseniana, in Trasfigurazione (1922)
moglie di Giovanni Papini
grado di ispirare
la vita e
testi
infatti, se nel
come
si
campaniana,
di averlo
si
è
cono-
"senza mai vederci,
questo punto,
personaggio-diva che aveva creato nei suoi
l'arte dai
lasciati liberi al
riversa la "vita intera" nei canti dedicati all'a-
musa che appare
è già diventata la
mai
che
un "musico cuore" che
vento,
andavamo,
stesso ritmo
/
ne
prefigura anche quel
attraverso la letteratura e
romanzo aveva dato
vita alla
presenta in contrapposizione
figura dell'amante intellettuale, unica
l'opera del suo amato, anch'egli poeta. Nella
Campana ha la possibilità di rinascere con lo stesso
volta come sola presenza femminile, diva incontrastata di
corrispondenza con
ruolo,
ma
questa
una relazione che
Un
appresta a liricizzare.
si
imbarazzato Campana, non comprendendo a fondo l'animo della
scrittrice
risponde in francese, quasi creando una distanza tra sé e quel
"musico cuore" che
des amis
si
vous
le
lei
aveva idealizzato: "Je vois que nous pourrons être
non più che un'amicizia e
Campana" tradotto dal francese.
voulez", offrendole
"Votre Cloche", ovvero "Vostro
IV). Incurante della diffidenza del "Cloche", Sibilla
il
suo "rapimento":
"Ho
sentito
molto
il
si
firma
{Lettera
continua imperterrita
vostro spirito qui attorno in que-
— 116 —
Il
romanzo d'amore
mi
per diffidenza postale che
cede definendo
Il
Dino Campana
e
Vogliamo intanto vederci per un giorno
giorni. [...]
sti
Aleramo
di Sibilla
dettagli dell'incontro che avverrà
i
a
Marradi?
il
[...]
E
avete scritto in francese?" {Lettera V)
è
pro-
3 agosto 1916 a Barco.
distacco diventa intanto confidenza, scambio reciproco, affinità intellet-
tuale,
una comunione
anima: "siamo poeti notturni,
di spirito e
propizieranno l'avvenire" {Lettera
firmano "caro Cloche" e "Vostra
e Sibilla
Aleramo
scherzo s'insinua
la
si
possi-
un sentimento, sempre grazie alla regia di Sibilla:
Campana. Ho un tono scherzoso, ma voi sentite quanto in
profonda la mia tenerezza" {Lettera VII).
caro
realtà sia
I
Dino Campana
Sibilla" e nello
un'intimità e di
bilità di
"Mio
VII).
le stelle si
due s'incontreranno
domenica 6 Agosto. Ed
il
3 agosto a Barco e resteranno insieme fino a
dopo
è
l'incontro che inizia la "follia amorosa" di
Sibilla:
[Villa
La Topaia, Borgo San Lorenzo,
domenica-lunedì, 6-7 agosto, 1916]
Perché non ho baciato
le
di
memorie
l'acqua,
il
affannose,
tue ginocchia?
Non
del ritratto a dieci anni.
[...]
Come
[...]
una bambina, questa
quella che t'ha portato tanto peso di storie
e
non vedesse
lo spazio intorno, le querele,
regno mitico del vento e dell'anima.
Tu che
tacevi
o soltanto
dicevi la tua gioia. Sentivi che la visione di grandezza e di forza
be creata in
me
non appena
io fossi partita?
vero che mi aspetti? Rivedere la luce d'oro che
1
me, tanto,
stesi
Dino! Ti amo.
Ed
il
loro
sole d'autunno.
al
[...]
Scrivimi
primo incontro
è subito
!
Ho
si
Nella tua luce d'oro
ti
sareb[...}
E
ride sul volto. Tacere insie-
paura di morire prima. Dino,
(Lettera X, corsivo mio)
sublimato da
Sibilla in poesia:
Baciarti...
Aspettando
la
posta, ecco cosa t'ho fatto...:
Fauno
Lontane dal mondo,
querele,
rade nel sole d'agosto,
acque fra
sassi,
lontane dal tempo,
e tu
dorato
ridi,
tu alla bianca
mia
spalla
tu alla verginea sua musica
gioia dagli occhi
La
ridi.
[Lettera
XIV,
corsivo mio)
lettera diventa subito materiale lirico
— 117 —
da inviare all'amato,
arte
che
Fabiana Cecchini
si
musa
fa atto vitale: Sibilla è rinata nelle vesti di
non può
compagno. La trepidazione per
quella del suo
che nessun cenno di vita
sfugga
al
ispiratrice e poetessa e
che generarsi e rigenerarsi attraverso
far altro
da Marradi,
arrivi
le
mette
sua scrittura e
la
l'attesa della
posta e
Come
[...]
dubbio che tutto
il
m'hai parlato del "nostro" lavoro, quell'ultimo
mattino! Della cosa bella creata sotto
amore.
Senti
miei silenzi?
i
—
"
il
cielo dal fatto solo del nostro
{Lettera XII).
Grazie a questa sovradeterminazione della lontananza anche
Ad
diventa assenza e presenza allo stesso tempo.
di tenere vivo
loro amore,
il
meravigliose ore passate insieme:
fisico,
paura
suo controllo di amante passionale e devota: "Tremo aspettando
che tu mi scriva
compito
la
ma anche visivo,
carteggio è
non possono
lei
ne
con consapevolezza sempre più
vivere, infatti, senza la poesia
scono ("Senti
i
E non
esistere in silenzio,
miei silenzi?") e
m'hai scritto
...
[...]
parola, te l'ho detto.
non viene che una
la
E
è solo
fa di lui, e viceversa.
chiara.
il
ricordo di quelle
il
dunque, non
ritrovarsi,
attraverso la lettura che
non possono
una
loro passione,
un
vera realizzazione dell'ideale di letteratura incarnata in
la
a cui Sibilla tende
dell'altro e
la
bisogno di
il
la scrittura
essa la scrittrice affida
Il
atto
"poeti notturni"
I
che l'uno genera dal sentimento
poiché anche
i
silenzi
si
percepi-
parola è forma privilegiata di unione:
Ti supplico, Dino, tranquillizzami, mi basta
ora devo aspettare fino a domattina,
volta...
[...].
Mi ami
la
posta
sempre? Dolcezza, passione,
smarrimento, sentimi. Tua {Lettera XII)
Da questa
lettera
sofferente che spesso
il
si
si
ardo così nel pensiero di
la
posa teatrale dell'amante in attesa e
non può
far altro
7-8 agosto 1916): "Notte
lui {Lettera XIII,
la
la
accosta a quella "notturna", di colei che insonne per
pensiero del compagno,
dopo
anche
ricava
te e
non
nottata insonne l'unico
che
—
trovo più
modo
il
scrivergli e
comunicare con
Possa tu riposare, mentre io
sonno,
e
sono
felice [...]".
E
per ritrovarsi, stare vicini, è di nuovo
parola, ovvero la lettura delle pagine del libro di
Campana
{Lettera
XV8
agosto 1916):
pomeriggio
— Ripensavo
a
un punto
aveva avvicinata forse più d'ogni altra
del tuo libro, a
la
cato nel volume, è proprio dove tu mettesti per
Dolce mi
dolce nel
una
prima volta che
me
frase
ti lessi:
la foglia
Non può
si
e
ho
d'edera:
ti
cer"...
mio destino fuggitivo... così conosco una musica
mio ricordo... so che si chiama la partenza o il ritorno...".
è
sembrato
il
Andando
che
che mi
e stando.
passare inosservata la sottigliezza intellettuale della scrittrice
confonde
Orfici, Sibilla fa
e s'identifica
con l'amante:
corrispondere
il
verso
alla citazione tratta dai
"Andando
— 118 —
e stando",
Canti
un ritmo che
romanzo d'amore
Il
scandisce
capitolo
il
di Sibilla
ra", la
lo stesso
Dino Campana
e
peccato" de II Passaggio ch'ella va
"Il
quegli anni; "la musica dolce
pagina che
Aleramo
[...]
Campana
rendono consapevole
che
si
componendo
chiama partenza o
aveva segnato per
lei
con una
in
ritorno", la
il
"foglia d'ede-
della distanza fìsica che c'è tra loro e del carat-
tere di questa lirica vitale-testuale così calata nella mobilità, nell'instabilità,
nella precarietà.
Nulla di questa
un "andando
come
e stando",
uniscono nella
Rina
scrittura,
teratura e vita che
si
fondono
amorosa"
"follia
tramuta in un'alternanza di partenze e
ritorni,
è stabile, fìsso e tutto
come
lo definisce Sibilla.
che
e Sibilla
nei rispettivi
si
I
insonne e non
scrittura, la lettera
to che è
modo
c'è altro
ha detto Dino, o
due innamorati che
confondono
Da
libri.
sione temporale marcata all'inizio della Lettera XV: è
la notte
le
che
"Non
è Sibilla
una breve
parole che
accennare
alla loro
lo reggerò ..." [Lettera
m'hai scritto ancora, non so nulla, son tutta
Aleramo, Dino,
cartolina e
dopo un
"caro Cloche"
il
E
Leggo
il
dotto.
Benché
fondo
Rubayat
ai
vi
di
consiglio di lettura
Ornar Kaimar. Questo
abbia appena stretto
pensieri e in
fondo
nella febbre del crepuscolo tra
"Una donna con un
tale Aristide
è
Gabelli
si
libro in
una donna che
si
al
i
si
limita ad
la
libro è eccellente e
mano
.
bella dubitosa vi
ben
tra-
vedo qua
paesaggio. Pura bellezza oro dell'occa-
Ornar Kaimar
e dice bene,
grandi boschi.
mano" sosteneva il pedagogo risorgimennon pochi, non è più una donna, o
lascia di fare quello
non dovrebbe" 27
che dovrebbe, per attendere
cioè dedicarsi all'amore che
rispecchia nella scrittura, quella stessa di cui
"servono per fare all'amore,
scrittura" 28
per quel
trova altre
Gabelli "nella fantasia di
invece a quello che
fantasia e
non
avventura di qualche giorno prima con un semplice
so qualche cosa che conta nella solitudine dice
almeno
la
7 agosto 1916):
(Lettera XI,
in
scan-
che riempie un vuoto, calma un'ansia per un sentimen-
soltanto col ricordo, e brucio." (Lettera XVII, 9 agosto 1916).
in piena
la
pomeriggio che segue
che colmare l'assenza attraverso
"un qualcosa di tanto forte che non so come
XVL, 9 agosto 1916):
fiume
si
nelle lettere, let-
notare è anche
il
si
in
Una
con l'intenzione
come
se
non
le
si
nutre di
donne secondo
vi fossero
amori senza
rivoluzione culturale, quindi, quella a cui sottende Sibilla
di plasmare
il
suo personaggio-diva di donna intellettuale
amante, capace di un sentimento amoroso incensurato ed in totale con-
e
'
Aristide Gabelli "L'Italia e l'istruzione femminile", così
Romani "Scenes from Nineteeth-Century
Aristide Gabelli "L'Italia e l'istruzione femminile", così
Romani "Women Writing
come
citato in Gabriella
come
citato in Gabriella
Italy", 9.
Letters", 35, 36.
— 119 —
Fabiana Cecchini
trapposizione con
il
per sé
musa
ruoli di
i
ispiratrice, di poetessa
suo uomo, d'innamorata notturna insonne ed in
ha confuso sogno
Con
e realtà,
posa
che
l'aiuto della suggestione letteraria, Sibilla
un'assenza che diventa per
manipola
il
Aleramo
reale, Sibilla
ormai diventato
è
per
che ormai
attesa, di colei
persona
artistica e
in quel palcoscenico teatrale
Rina Faccio,
E
tipo femminile creato dalla letteratura ottocentesca.
Sibilla, infatti, a stabilire
il
suo
e
testo.
protrarsi di
il
oggetto di quello che Roland Barthes ha defi-
lei
come affaccendamento10 il "mercoledì sera del 9 Agosto 1916" ella
scrive a Campana fingendo una riserva che si rovescia subito in nuovo
nito
':
appello, in nuovi incanti lirico-sentimentali:
Riapro
la lettera
messo un po'
E
[...]
— perché non
di requie,
non mi
ora perché
Da
lettera, e
un'immagine
scata
notare di nuovo
l'ora del
giorno in cui
i
lo so;
perché t'avevo pro-
anche prima
è
l'epistolografìa...
un lamento... E que-
di vederti,
quando
scrissi la
già creata nella tua mente... {Lettera XVIII)
scansione temporale che indica
la
ti
pensavo ch'eran brutte, che potevan aver offu-
me
di
non
Dino? Oh, non
scrivi,
sto terrore assurdo... L'avevo
seconda e terza
l'ho spedita
perché m'hai detto che non ami
pensieri rivolti a
Dino
s'affollano,
la sera
come
richiedono atten-
zione e devono essere trasformati in scrittura, in una sorta di dialogo tra
l'immaginario ed
il
to per Papini in
Sibilla ora
rivolge
si
magine che
Sibilla
può
lui
con l'amato,
reale
nell'effetto scenico (già
non
alla
aver di
paura di
lei,
a quelle pose che intenzionalmente Rina-
ha assunto all'interno delle sue missive, affidando a loro
tazione di se stessa all'uomo che aveva scelto per
geniali
da "poeta
"Rifredo
— Dino"
to
che
i
stesso
folle" e
(Lettera XX).
e passino
Da una
spasimo
^ "l'assenza
sformare
si
la
ritmo, aprire
e
si
rivedano
la
presen-
suoi versi
Dino non
fa altro
protrae e bisogna ch'io
tempo
scena del linguaggio
il
telegramma "Ti aspet-
13 agosto forse a Borgo San
il
qualche giorno insieme
distorsione del
la
i
ricostruzione di amici e conoscenti, pare
amorosa" di Rina-Sibilla
la "follia
per
lettera,
che non vuole deludere.
agosto 1916, ore 10.50" è datato
1 1
due "poeti notturni"
Lorenzo
nuovo
sperimenta-
non spedita. Il 'terrore' di
perderlo, di non sentirlo, ma all'im-
Trasfigurazione) della lettera
e poi di
si
nuovo
la
ripete allo stesso
E
di
modo, con
lo
partenza.
che rispondere telegraficamente, dub-
la
in
sopporti. Io devo perciò manipolarla: tra-
un movimento
[...]
affaccendamento (che m'impedisce di fare
di va e vieni,
L'assenza diventa
altro);
ha luogo
una
la
produrre
pratica attiva,
un
creazione d'una fin-
zione con ruoli multipli (dubbi, rinfacciamenti, desideri, malinconie)"; Guidieri,
Frammenti di un
discorso amoroso, 35.
— 120 —
Il
romanzo d'amore
biosamente.
25-26 Settembre
Il
scrittrice
si
Aleramo
ad
assistere
ma
comincia ad
incrinarsi,
Dino Campana
la
è in quest'occasione
che
Campana.
pazzia di
crisi di
sua malattia, così vicina a quella
suicidio e chiede aiuto all'amico Cecchi
al
{Lettera XXXII), cerca per lui
importanti,
mare ed
al
ad una delle prime
spaventa, inizia a capire
che ha portato sua madre
e
rincontrano e partono per Marina di
si
qualche giorno insieme
Pisa, per passare
Sibilla è costretta
La
di Sibilla
miglior medico tra
il
le
sue conoscenze
suo sogno d'amore tanto accarezzato
è spaventata e quel
minaccia di perdere l'equilibrio
tra arte e realtà e di
sfuggire alla sua regia. Epigrafiche e quasi assenti sono
periodo autunnale di fine settembre
e ottobre.
le lettere
di questo
Ora è Campana a supplicaun segno di affetto e di
"Rinetta" di perdonarlo, di scrivergli, di dargli
re
vita (Lettera
XL, prima metà
di ottobre 1916):
Rina adorata,
perdonami, perdonami o abbandonami così
scrivo
ti
non
aspetto e so che
Aleramo Rina che amo
potrò morire.
[...]
verrai [...]
Sibilla
mia
è
troppo cara cara, non so
Ecco dunque. Rina Rina
sì ridi
ti
Sibilla
cara, ridi così io sarò felice e
Rinetta Rinetta aspetta
tuo amore che soffre addio.
il
{corsivo mio)
E
inventa per
Sibilla
lei
ha paura della
riesce a tornare
che sono
da
un
ritornello 30 , la coccola
follia distruttrice di
lui,
quasi
riusciti a creare
la
con
bello" (1916),
ma
"Mia
probabilmente
ma
"Dinuccio" {Lettera LXXIX) e non
sua pazzia rischi di distruggere quella poesia
loro amore.
il
rinvigorito dalla sua malattia e
chiamandola "Rinetta",
le
Campana,
dedica poesie
contrario sembra
al
"I piloni
fanno
il
fiume più
casa Sibilla, vivi gioconda e tranquilla" (di data incerta,
scritta nel
1916), "Vi amai nella città dove per sole"
(1916) che nell'edizione del 2000 vengono inserite nella corrispondenza e
considerate
modo
come
delle vere e proprie lettere 31
Si riconferma, in
.
fusione tra poesia e vita, guidata dalla regia dell'Aleramo,
la
praticata
anche da Campana. Dal carteggio emerge
così
questo
ma
ora
l'immagine di
™ Secondo Franca Angelini, questo ritornello venne inventato dal Campana per
fare
eco a quello che
persi e
lo
ti
chiamai
il
Cena aveva creato nella poesia Homo (1909) "io ti scoCampana, infatti, nella lettera del 22 Settembre 1916,
Sibilla".
menziona secondo
l'Angelini,
con
"Figurati che avevo per ritornello io
l'intento di giocare
ti
scopersi e
telegrafartelo senz'altro questo ritornello
vitale del nostro
Rimando
Conti
delle
alle
chiamai
note
alle
"Un nome
poesie per
composizioni come
il
nome
Sibilla.
di Sibilla:
Volevo anzi
protesta brutale della sanità
amore, unica ambigua e chiara risposta
{Lettera XXIX). Angelini.
31
ti
come una
con
alle
tue possibili ansie"
e una donna", 66.
la
discussione sull'interpretazione di
lettere in
Aleramo
mato amore, 75-76.
— 121 —
e
Campana, Un
Bruna
viaggio chia-
Fabiana Cecchini
amorosa
un'intesa
due "poeti notturni", per cui
tra
zione poetica formano un unico racconto,
"Rinetta"
mico Cecchi
si
deve ancora riprendere
XLV)
{Lettera
lamenta del "silenzio" che
si
non
e
un unico
sentimento e
il
"affanno"
dall'
ma
sa cosa fare,
il
come
confida
suo amore
gli
loro {Lettera XLVI): "tutte
s'è fatto tra
ginazioni per seguirti oggi sono state vane
[...]
nostro amore?" Si chiede un'esausta Sibilla e
si
l'ispira-
viaggio.
Che
all'a-
manca e
le imma-
cosa vuole da noi
firma per
la
il
prima volta "tua
Rinetta". Nella lettera successiva "piena d'angoscia" per la risposta di
Dino
che non arriverà prima di domani,
bam-
tuo amore" {Lettera XLVII). La
bina,
il
ciare,
questa volta iniziata da
regole,
dichiara "La tua amica,
gli si
i
Mia
E Campana
ruoli.
Campana, ma
ma
recepisce,
li
"follia
tua
amorosa" sembra ricomin-
sempre
è
la
Sibilla a dettarne le
fugge {Lettera XLLX):
cara amica
sono troppo stanco e troppo ammalato per cercar di comprendere.
Prendo
il
partito dei più deboli,
mio
il
Regalo a chi
solito partito: parto.
ne ha bisogno quel poco di poesia che può
essere sorta in te
dal nostro amore.
Non
posso dirti altro dopo questo. Mia cara sono realmente ammalato
non ho potuto sopportare l'attesa e le tue lettere. [...] Io ti amo tanto e
rimpiango
il
la poesia solo
perché
voglio essere più poeta neppure per
ti
Per
la
saprebbe baciare
essa
prima volta Campana
che non vuole più essere poeta
e
te.
[...]
L'ultimo bacio dal tuo
Dino che
si
dona un ruolo
nemmeno
ma
per
la
all'interno di questa storia
"stanco", "malato",
un poeta
sua musa. L'amore, già subli-
dai versi di entrambi, è ora dichiaratamente elevato allo stato di poesia
non può morire
di
tuo corpo di psiche e
adora, {corsivo mio)
che non è più quello di solo amante: è poeta,
mato
il
tuo viso roseo e nero colla bocca sfiorita di faunessa. Perdonami se non
novembre,
ora:
i
ma dopo
due
si
violenti
ti
scrivo
litigi si
separeranno di nuovo.
Campana
dicembre, dopo brevi scambi,
Cara Amica,
rivedranno a Villa Linda a Settignano
piangendo
E
i
i
primi
primi di
scrive {Lettera LVIII):
ti
supplico per l'amore che hai per
me
mio amore. Questa primavera
anderò in guerra. Ti ho incontrato e che la mia vita sia bastata per un po'
di luce per te mia Rina. Inutili le mie parole come la mia vita, lo so. Non
di tornare
da C.[ena]
voglio che tu
mi
da bambina
Addio.
mandala
e
ricordi.
La negazione dell'amore
i
ruoli che Sibilla gli
vuole che
lei gli
di poesia, però
Non mi
là.
si
non
esisto
scrivere.
Lavora e
Ti amo. Prendi
sii felice.
esprime attraverso
Lasciami
il
il
"non mi
il
tuo ritratto
tuo dolore.
scrivere" e tra
Campana sceglie quello dell'amica e non
suo amore, nemmeno per lettera. Un amore fatto
ha proposto,
dedichi
non
Io
[...]
si
il
arresta ed è a questo
— 122 —
punto che
si
avvicendano
le liri-
romanzo d'amore
Il
di Sibilla
Aleramo
Dino Campana
e
che Rose Calpestava (8 dicembre 1916) e In un Momento (1917). Attraverso
Rose Calpestava, una Sibilla ormai esausta dai vari moti della malattia
Sorrento per sfuggire
tale di lui e costretta a riparare a
alla
men-
sua violenta gelo-
sia, scrive:
Rose calpestava nel suo
E
delirio
corpo bianco che amava.
il
Ad
ogni lividura più mi prostravo,
oh singhiozzo, invano, oh
creatura!
Rose calpestava, s'abbatteva
Feroce
il
fuggita, ch'io
Questa poesia che a detta
poeti.
il
"poeta
Aleramo ha cercato
il
loro
folle", in
di far
amore non
canto poetico fonde
Il
Mario Luzi, "è da
di
,
sentimentale per
Sibilla
il mio martirio.
muoia del suo male.
abbia mai scritto" 33 evoca
[Sibilla]
sentando
pugno,
suo male più di tutto
Ma, or che son
che
il
che adorava.
e folle lo sputo su la fronte
porsi tra
passione e
la
come
i
versi più vivi
sofferenza fìsica e
donna poeta che
sue lettere a Campana, pre-
quell'immagine
emergere dalle
solo
i
la
LX) i2
{Lettera
di
ma
di
di spiriti
da
un'incontro d'innamorati,
loro animi in
una comunione
non può nascere altro che un amore lirico, esaltato nei versi
mente dedicati e vissuto come un'unione alla pari: "siamo due
cui
turni" {Lettera VII), aveva scritto a
Campana
le farà dire:
amarsi di più,
"Dino,
io e te ci
come nessuno
che raffigura
si
il
XV non
era possibile
potrà amare di più" {Lettera LXXVII, 28
La figura
fatto sentimentale, dell'affinità di coppia.
lettera
alla fine del loro
come non
siamo amati
Febbraio 1917), sottolineando una complicità che va
proposta dalla
poeti not-
alcuni giorni prima del loro
incontro (3 agosto 1916), consacrando quell'intesa che
amore
reciproca-
si
limita,
dunque, ad
del semplice
al di là
delle rose calpestate
essere solo la metafora
corpo livido della donna su cui "s'abbatteva
il
proietta sull'intero corpo scrittorio di poesie, di lettere che
pugno",
ma
ha contribui-
un sogno d'amore lirico, interamente femminile. Ciò che
sentimenti dei due
viene calpestato e rinnegato non sono unicamente
to a costruire
i
*2 Leonetta Cecchi
Pieraccini,
amica dell'Aleramo,
annota nelle sue Vecchie Agendine,
fra lei e
che
lei
Campana.
perché
le
Li
abbiamo
scenate che
tiene nascosta...". Sibilla
3~>
Aleramo
e
fazione alla
visti di
Campana, Un
dicembre 1916
Le cose vanno malissimo
frequente in questi ultimi tempi più
hanno luogo
Aleramo
in data 5
"...visita di Sibilla.
tra
i
due finiscono
in
lui
busse e Sibilla
si
e il suo tempo, 145.
viaggio chiamato amore, 89.
Mario Luzi
scrisse la pre-
prima edizione del carteggio, curata da Nicolò Gallo nel 1958
[Lettere. Firenze: Vallecchi,
1958].
— 123 —
Fabiana Cecchini
compagni,
ma
che
la lirica
da
è scaturita
essi e
che sempre con essa
si
è
come un'opera
supporre come
Non
parrà
strano
capolavoro.
proprio
d'arte, come il vero
ha fatto Bruna Conti, che un poeta colto e brillante come Dino Campana
intrecciata, posto l'intento dell'Aleramo di vivere la vita
intuisca questo
In
modo
evochi dedicandole
lirico di vivere di Sibilla e lo
la
in risposta a Rose calpestava 34
Momento,
poesia In un
un momento
Sono
sfiorite le rose
petali caduti
I
Perché io non potevo dimenticare
rose
le
Le cercavamo insieme
Abbiamo
Erano
le
trovato delle rose
sue rose erano
mie
le
rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue
Che
brillavano
Le abbiamo
P.S.
E
sfiorite sotto
non erano
rose che
Le
Le mie
e colle nostre lagrime
un momento
le
al
sole del
sole tra
il
facevamo
le
rose
mattino
rovi
i
nostre rose
rose le sue rose
così
dimenticammo
le rose.
{Lettera LXVIII)
Alla bruttura delle "rose calpestate" che apre
racchiude
il
simbolo
sfiorisce, priva di petali,
di
la lirica della scrittrice e
Campana,
terrore per la brutalità di
accosta
si
una rosa che
sentimento ormai logoro,
un
ma non
violento, capace ancora di raccontarsi attraverso versi poetici più dolci, in
tono di modesta rassegnazione ad una separazione imminente, in cui sentimenti e versi fusi nell'immagine delle rose
non erano
rose che
sangue
le
e colle nostre
nostre rose
Le mie rose
/
lagrime facevamo
^ 4 Nel curare l'edizione delle lettere
ricevuto da Sibilla
sare ad
Un
una
dopo
la
riflessione su
la
1917
•^ In una
"Sono
Le mie
il
lettere
ci
Dicembre.
35 .
Il
Ed
è questa lirica di
strappiamo di
sono fatte per
confer-
Bruna Conti
confortato da alcu-
Campana
tono della
Campana
aveva
lirica fa
e
pen-
Campana,
che suggerisce a
corrispondenza.
mano
essere bruciate,
"Le
"Col nostro
Campana
del 2000,
ma
unirsi:
un amore ormai senza speranza". Aleramo
17 dicembre 1917, Dino
mesi che
sue rose"
afferma
è congetturale,
di
titolo della raccolta della
lettera del
tre
le
risposta alla poesia sulle rose che
prima decade
viaggio chiamato amore, 97.
Bruna Conti
le rose",
Campana-Aleramo
precisa: "L'inserimento all'inizio del
ne considerazioni: forse è
non possono più
Campana
i
63.
— 124 —
resti del
confida ad Emilio Cecchi:
nostro amore".
Campana,
romanzo d'amore
Il
mando
la stretta
connessione
scia di Sibilla vita e arte
A
e
sua donna, innalzato ora a
la
come
scene",
comunica
livello di
Romeo"
dei veri "Giulietta e
dolore e condensante sulla
rosa.
frammento "Giulietta
il
suppone Dino
si
vere e proprie lettere d'amore in cui
perso
il
Dino Campana
e
paesaggio ed
illustre
componimenti che
brevi
ed
tra la poesia
nell'immagine della
queste seguono Sul più
Romeo",
Aleramo
di Sibilla
il
invìi a Sibilla
come
suo tormento per aver
"dramma
in 14 quadri e sette
LXIV forse
{Lettera
la
metà
di
dicembre):
dove
vedono mostruosi
si
lotta della passione
il
scene di terrore e orrore e infine della
fatti e
trionfo dell'innocenza. Scena finale:
Mia
cara Rina
Sono cinque minuti che aspettando Rina Faccio
mia amica amante
e amabilissima
Rina
ossia
una donna
(Sibilla
La passione
Campana
tra
Il
visionario
due "poeti notturni" assume
i
proporzioni
come
teatrali e
Campana
che
sa
la
duce su un palcoscenico, sotto
Sibilla
che
il
titolo del
Sfiorata
la
il
donna pseudonima
il
quale c'è
le
il
ha dato
poeta intuisce
il
conduce
lo
Le mie
tragedia
35 In una
"Sono
Le mie
lettere
lettera del
tre
arriva
prima
la
lo
la
fama
e
lettere
sono
ci
si
con-
che
sia
l'ha resa per-
valore liberatorio e oppressi-
lettera
"fiume" di
sfogo tormentato di
fatte solo
strappiamo di
Campana
un uomo
"Non
le
ti
cui
scri-
per essere bruciate" {Lettera LXIJ).
17 dicembre 1917, Dino
mesi che
e
vuoto: "una donna" è
parole "giravano nel soffitto del [suo] cervello [...]" e confessa
verò.
di
letteratura. [...]. 37
4 gennaio del 1917:
il
fantasia
nella
ben nota Franca Angelini:
romanzo che
sonaggio. In altre parole,
vo insieme della
all'Aleramo,
sul baratro
Aleramo) 36
mano
Campana
i
resti del
A
confida ad Emilio Cecchi:
nostro amore".
Campana,
sono fatte per essere bruciate, 63.
3" Bruna Conti
giustifica
la
datazione
del
frammento sostenendo che
"Nell'edizione Gallo venne datata erroneamente 1918 o più tardi. Potrebbe trattarsi
invece di
uno
dei 'biglietti cinici' di cui parla Sibilla nella lettera del 17
dicembre, inviata a Leonetta Cecchi". Aleramo e Campana,
to
•*'
amore, 90.
Angelini.
"Un nome
e
una donna", 66.
— 125 —
Un
viaggio chiama-
Fabiana Cecchini
questo punto
le
noi.
Dino
Dino peggiorano
condizioni di
possibile portare avanti
il
e Sibilla, anzi,
Dinuccio
proco e
il
momento
si
punto che non
vedranno
è più
più: "Poveri
che non potranno amare mai
e Rinetta
più" {Lettera LXXIX, del marzo 1917). La
alla "lucidità", al
a tal
proprio amore e non
"follia
amorosa"
lascia
il
posto
di analisi e di riflessione per cui l'affetto reci-
non generano più poesia, ma solo un tangibile segno
(Lettera LXXXV, del 12 marzo 1917):
storia
una
silenzio
della fine di
vengo mio povero amore. Perché non posso e perché non voglio.
non posso neppure scriverti. Soffro. Sento che nulla è mutato. [...]
come non è possibile di più in terra. Io e te.
So come ci siamo amati
Non
Ma
—
La presa
Campana
di coscienza della malattia di
e
l'impotenza provata
di fronte ad essa rievoca in Rina la pazzia della madre, lo stesso tipo d'ina-
deguatezza che ha sentito di fronte all'incapacità di amarla e a sua volta di
essere
amata da
lei,
Una Donna. La stessa sensazione risorge ora
non può più essere la parte mancannotturni". Dimesse le vesti della musa ispi-
descritto in
nei confronti del suo compagno, che
te del
binomio
dei
due "poeti
ratrice, di poetessa,
dell'innamorata notturna insonne ed in attesa, dell'a-
mica, della bambina, unico amore del "poeta
che rassegnarsi
altro
ra.
al
folle", Sibilla
suo destino che non obbedisce più
Quell'amore che era iniziato sotto
il
non può
alla
far
sua scrittu-
buon auspicio delle stelle, ora
LXXXIX, 25 aprile 1917):
è
stato congedato, è senza più vitalità {Lettera
Ma, mentre sono ancora così tua, ti dico a mia volta addio. [...] è morta
mia madre, l'ho saputo troppo tardi per rivederla. [...] Addio, Dino, che
e ricordati qualche volta
tu possa ritrovare la poesia nella tua anima
—
dell'anima mia.
Firmato "Sib.", un
nome
La madre
muore
dove
di Sibilla
troncato
il
1
come
aprile
la
1917
loro storia,
nel
il
loro idillio.
manicomio
di Macerata,
dopo il tentativo di suicidio che Sibilla
forse una coincidenza supporre come René
è stata ricoverata dal 1893,
descrive in
Una Donna. Non
è
de Ceccatty, che Sibilla abbia deciso di terminare
Campana
alla
scomparsa
della
madre
e
che
i
Certo è che un amore idealizzato a poesia, a
della parola, dell'immaginazione poetica
3° de Ceccatty. Nuits en pays
Maccari.
étranger, 235.
Sibilla. Vita artistica e
il
suo rapporto con
due eventi scorrano
dramma
teatrale,
non può sopportare
La traduzione
paralleli 38
che
la
si
.
nutre
pesantezza
italiana è a cura di
A.M.
amorosa di Sibilla Aleramo. Milano: Mondadori,
1992.
— 126 —
romanzo d'amore
Il
un
di
Rassegnatasi
al
una
di
silenzio,
di Sibilla
Aleramo
che
"lucidità"
"Dinuccio" psicolabile,
anche
vesti di "Rinetta" e così
amore non può più
che
e di ricordi confusi
la
ragiona,
Sibilla
riflette,
razionalizza.
non può più
esistere nelle
poesia che scaturisce dai
un momento
essere
Dino Campana
e
lirico,
ma
resti del
un cumulo
solo
loro
di frasi
susseguono:
si
[Firenze [17 febbraio 1917]
C'è un ramo
in fiore
di legna che arde.
che atrocemente risero
-
per
-
e guizzi in stanza
visi
che profuma di miele
-
Ricordi inattesi
-
-
a sera
-
Tè
la
di paesi
pace del fuoco
volevo mandare un mese
fa!
-
e ci
-
son
-
felici,
e s'allontanarono.
-
— Desdemona —
tutte le foreste lungi.
-
-
-
-
e
luci rosse e nere
Intensa fragranza
-
eco di luce
-
gemiti improvvisi
-
la
pigna in brace
salce dov'è?
il
Vedi come è brutta, strappala! {Lettera
LXIX)
"Dinuccio
Gennaio
Campana
rerà in
e Rinetta"
1918
del
e
si
continueranno a
d'amore fino
scriversi lettere
al
rivedranno dopo nove mesi: I'll settembre 1917
viene arrestato a Novara perché senza documenti e Sibilla accor-
suo aiuto per un'ultima volta. Così scrive all'amico Emilio Cecchi
{Lettera CLX, 17 settembre 1917):
L'ho riveduto così,
Non
dopo nove mesi, attraverso una doppia grata a maglia.
una prigione. È stato un colloquio di mezz'ora,
ero mai entrata in
carcerieri
do me
avevan quasi
i
sentendo
lui
singhiozzare e veden-
manicomio
di
San
l'aria di patire
irrigidita.
Dino Campana
verrà internato nel
Salvi
il
12 gen-
naio 1918 e trasferito in seguito in quello di Castel Pulci, dove morirà nel
1932. Rina Faccio, in arte Sibilla Aleramo non
anni e continuerà
tutti nelle
In
*9 Oltre
sua "ridda di amori" più o
sue opere 39 Morirà
.
Un
ai
la
il
si
farà
meno
mai viva
felici e
li
in quegli
decanterà
13 gennaio 1960.
viaggio chiamato amore, la complicità letteraria e creativa di
già citati,
Amo
dunque sono (1927) ed
esempio: Endimione (Roma:
Stock, 1923),
presentazione della sua storia
con
gicamente 2 anni dopo
l'atleta
II frustino
(1932),
si
portano ad
poema drammatico che vede
la
olimpionico Tullio Bozza che morì
l'inizio della loro relazione.
Il
raptra-
dramma venne messo
in
scena a Parigi nel 1923 ed ebbe un discreto successo; l'anno dopo venne proposto al Teatro
le liriche
il
1933 e
Carignano
di
Torino e fischiato dal pubblico. Si
dedicate allo scrittore e giornalista Enrico Emanuelli,
il
1934.
E
per ultimo
di sofferenze, di guerra e di
Dal mio
Diario.
— 127 —
amore
vissuto tra
1940- 1944 (1945) "quattro anni
amore per Franco" Matacotta,
more.
alla Terra. (1935),
l'ultima illusione d'a-
Fabiana Cecchini
Dino Campana, rende
la lettera
timento di due amanti lontani,
attrice di
un dramma amoroso
non può
sfuggire
al
un luogo
ma
in cui proiettare
anche
benché entrambi
no usato la letteratura come mezzo per
due ha mai raccontato nelle loro opere pubblicate
liricizzare la
che
li
ha
legati per quasi
due
biografìe dei
due anni, che
letterati e
recentemente grazie
storia è ritornata alla ribalta 40
.
Un
La
al
innamorati abbia-
gli
tormentato rapporto
il
frammenti
cinema
nelle varie
e al teatro la loro
con
reale
romanzo
del loro amore. Concluderei qui, a
assolutamente vera,
sta storia
rie,
nel
che
ma
speranza di restituire
la
la
legato
due
mia
del
Aleramo-
loro idillio ha reso possibile la trasformazione del carteggio
Campana
rende
particolare, però,
come unica testimone
quindi,
lettera,
si
sen-
il
loro storia, nessuno dei
ritrova in
si
solo
lo spazio in cui Sibilla
dal carattere letterario.
lettore attento:
non
volta,
que-
dalle atmosfere indiscutibilmente lettera-
al lettore delle lettere,
"poeti notturni",
ma
non
solo la vicenda
anche l'autobiografìa interiore
due innamorati.
di
Rice University
Opere citate
Aleramo,
Sibilla.
Dal mio Dario (1940-1944). Roma:
Aleramo,
Sibilla.
Diario di una donna. Inediti 1945-1960, a cura di Alba Morino.
Milano:
Aleramo,
Feltrinelli,
Sibilla e
a cura di
Press,
1978.
Dino Campana. Un
Bruna Conti. Milano:
Altman, Janet.
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Feltrinelli,
Approaches
Epistolarity.
to
1916-1918,
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Conti, Bruna.
una
Marina Zancan. Milano:
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Le carte
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Cacho
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di
Sibilla
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Coscienza e scrittura, a cura di Franco Contorbia, Lea Melandri e Alba Morino.
U
Si
veda
il
film di Michele Placido.
Rai-Cinema, 2002]
Un
Viaggio
Chiamato Amore
e l'opera teatrale "Sibilla d'amore" di
[Italia:
Cattleya,
Osvaldo Guerrieri
[L'ultimo nastro di Beckett e altri travestimenti. Reggio Emilia: Alberti Editore,
2004: 65-100]. L'opera teatrale è stata rappresentata
Patroni Griffi di
Roma,
dal 14 Febbraio al
informazioni dell'opera teatrale sono disponibili
al sito
seo.it/eliseo/stagione_piccoloeliseo_sibilla_d_amore.asp
— 128 —
al
Teatro Piccolo Eliseo
4 Marzo 2007. La locandina
.
e le
http: //www. teatroeli-
Il
Milano:
romanzo d'amore
Un amore
étranger. Paris
insolito.
Dino Campana
:
Juillard,
1990.
1940-1944, a cura di Alba Morino. Milano:
1979.
Feltrinelli,
Guerricchio, Rita. Storia di
"Il
e
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Feltrinelli,
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romanzo
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Svelamento. Sibilla Aleramo: una biografia intellettuale, a cura di Annarita
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ed
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Gabriella. "Scenes
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Stories by
Gabriella
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Romani Toronto:
"Women
Women
Delightful Stories in
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Short
Antonia Arslan and
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Writing Letters:
Epistolary
Practices
Nineteenth-Century
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Newspapers, Manuals and Fictions." In Across Genres, Generations and Borders.
Italian
Women
Writing Lives, a cura di Susanna Scarparo and Rita Wilson.
Newark: University of Delaware
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Franco Contorbia, Lea Melandri,
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e il suo tempo. Storia raccontata e illustrata, a cura di
Alba Morino. Milano:
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Buttafuoco e Marina Zancan. Milano:
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Turchetta, Gianni. Biografìa di un poeta. Milano: Feltrinelli, 2003.
Vassalli, Sebastiano.
La
notte della cometa. Il
romanzo di Dino Campana. Torino:
Einaudi, 1984.
Zaczek, Barbara. "Plotting Letters: Narrative Dynamics in the Correspondece of
Giovanni Papini
e Sibilla
Aleramo and
54-69.
129
in Frasfigurazione"
.
Italical2:\ (1995):