scarica la documentazione completa dell`evento

Transcript

scarica la documentazione completa dell`evento
La storia dello sviluppo tecnologico delle comunicazioni
da un lato è affascinante,
dall’altro permette di sbirciare
sul futuro scenario del settore
Le comunicazioni,
dalla infomobilità alla futura realtà virtuale,
rivoluzionano e rivoluzioneranno
ancor più il nostro assetto sociale
La domanda che naturalmente si pone è:
i vantaggi che si prospettano
hanno un prezzo a livello di tutta la comunità sociale?
Se c’è un prezzo da pagare, come contenerlo?
Gli articoli degli incontri si trovano all’indirizzo
www.comeallacorte.unina.it
ENSEMBLE FEDERICO II JAZZ ORCHESTRA
CARMEN VITIELLO
ALESSANDRO VITIELLO
STEFANO IRACE
voce
chitarra
responsabile Federico II Jazz Orchestra
Giorgio Franceschetti
Giorgio Franceschetti è nato ed è stato educato in
Italia, con successivi periodi di studio in Germania
e
negli
Stati
Uniti.
E’
diventato
professore
ordinario nell’Università Italiana all’età di 30 anni;
attualmente
è
Elettromagnetici
professore
presso
di
l’Università
Campi
di
Napoli
“Federico II” in Italia, Adjunct Professor presso
l’Università di California a Los Angeles (UCLA),
Distinguished
Visiting
Scientist
presso
il
Jet
Propulsion Laboratory della NASA e Lettore presso
un Master della Università di Delft.
Sul piano dell’insegnamento ha anche coperto la
posizione di Visiting Professor presso l’Università
dell’Illinois a Chicago, il California Institute of
Technology
(CALTECH)
a
Pasadena,
USA,
l’Università di Santiago de Compostela, Spagna e
l’Università Nazionale Somala, gestita dal Ministero degli Affari Esteri Italiano.
Sul piano scientifico, egli ha pubblicato più di 160 lavori su riviste scientifiche internazionali di
primo piano, 9 libri in italiano di cui 5 libri in inglese con case editrici internazionali. Gli
argomenti spaziano dalla propagazione elettromagnetica alle antenne, dall’elaborazione dei
segnali da satellite a una visione integrata del cellulare.
Sul piano organizzativo il prof. Franceschetti è stato per più di 10 anni Direttore
dell’Istituto di Ricerca per l’Elettromagnetismo e i Componenti Elettronici (IRECE) del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR). E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’ASI; del
Comitato Scientifico dello CSELT, e dell’Istituto Internazionale delle Telecomunicazioni.
Giorgio Franceschetti ha ricevuto un largo numero di premi e riconoscimenti, nazionali e
internazionali. Tra i più recenti e prestigiosi, l’elezione a “Life Fellow da parte dell’IEEE Istituto (internazionale) degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici - nell’anno 2000, e nel 2001, il
Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito il Diploma e Medaglia d’Oro per i
Benemeriti della Cultura e della Scienza e lo ha insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica.
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
SOMMERSI DALLE ONDE
(ELETTROMAGNETICHE)
SIAMO VIZIATI, O SIAMO INQUINATI ?
inoltre, il piacere perché gli spostamenti si
svolgeranno in un contesto di molto minore
affollamento.
Giorgio Franceschetti
Qual è il costo di questa rivoluzione? A
Professore di Campi Elettromagnetici
Università degli Studi di Napoli Federico II
tutt’oggi, viene avanzato il pericolo di una
eccessiva
esposizione
della
popolazione
al
campo elettromagnetico: i media discettano su
Si vive oggi in un mondo dove la
quello
che
impropriamente
vien
detto
elettromagnetico.
La
comunicazione dell’ informazione ha un ruolo
“inquinamento”
centrale nell’organizzazione sociale, al punto da
presentazione cerca di precisare a livello di
modellare le abitudini e il comportamento di noi
solida informazione, e non di approssimazione o
tutti.
emozione,
Nella
presentazione
viene
molto
storia di
questo
giusta strada da seguire sia quella della ricerca
sistematizzazioni
scientifica, della mirata applicazione tecnica e
scientifiche alle prime applicazioni pratiche, dal
della diffusione della corretta informazione alla
matrimonio tra teoria dell’elettromagnetismo e
popolazione tutta.
sinteticamente
fenomeno,
illustrata la
dalle
iniziali
il
problema,
teoria delle comunicazioni, dall’uso del satellite
alla nascita dell’infomobilità. E si presenta lo
scenario di un futuro certamente visionario, ma
non impossibile: la realtà virtuale, che consiste
nel trasmettere non solo voce e immagine, ma
addirittura
ricostruire
olograficamente
tutto
l’ambiente di interazione tra i partecipanti alla
connessione informatica.
Quanto detto è certamente esaltante, e
giustifica la totale dipendenza del futuro assetto
sociale
sullo
sviluppo
tumultuoso
delle
comunicazioni. L’organizzazione del lavoro andrà
totalmente rivisitata; lo spostamento fisico delle
persone andrà in larga misura sostituito da
quello informatico, che spazierà dalla scelta degli
acquisti al controllo della salute. Con locuzione
abusata, ma che ben esprime il concetto, il
mondo si trasformerà in un villaggio globale. Il
che non significa la cancellazione del contatto
personale, ma solo la selezione di questo ai casi
nel quale esso è desiderabile, aumentandone,
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
mostrando
come
la
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
dell’elettromagnetismo del XX secolo – e alla sua
IL NEO-ANIMISMO DELL’IMMAGINARIO
ELETTROMAGNETICO
mitizzazione nell’ambito della cultura hacker
contemporanea.
Gianfranco Pecchinenda
Sappiamo dagli storici della scienza che
Professore di Sociologia dei processi culturali e
comunicativi
Università degli Studi di Napoli Federico II
quando vennero diffusi i risultati dei primi
esperimenti relativi alle onde elettromagnetiche
lo scompiglio fu tale da provocare, a livello
collettivo, una serie di radicali trasformazioni nel
Molte espressioni del linguaggio corrente
rivelano
chiaramente
diffusione
che
elettromagnetico
nell’ambito
l’ampia
un
è
della
e
consolidata
certo
giunto
immaginario
ad
stesso
questioni
di
alcune
cosmologiche.
tra
le
In
più
antiche
fondo,
non
conoscendo la vera natura di quelle oscure entità
magnetiche,
nulla
impediva
agli
uomini
quotidianità:
dell’epoca di credere che si potesse trattare delle
“personalità
stesse forze che stavano alla fonte della vita,
magnetiche”, avvertiamo “vibrazioni negative”,
della luce o della coscienza: insomma, che si
percepiamo una “certa sintonia” con un nostro
trattasse del divino motore di tutto ciò che
amico oppure ci sentiamo “scarichi” ed allora
esiste. E ancora oggi, tutto sommato, il fatto che
proviamo a ricaricare le “batterie”. È forte la
gli scienziati affermino di conoscere le leggi che
tentazione di leggere tali manifestazioni in una
ci consentono di utilizzare campi magnetici per
chiave “neo-animistica”: così come il pensiero
cuocere
medioevale,
prodezze di Cannavaro via etere, non rende più
riconosciamo
nostra
assumere
senso
l’esistenza
di
animisticamente,
intendeva
lo
i
cannelloni
o
per
trasmettere
le
spazio e i corpi come pervasi di spiriti e di
banali
energie
riguardanti le origini di queste affascinanti forze
soprannaturali,
il
pensiero
contemporaneo intende lo spazio e i corpi come
o
inutili
quegli
antichi
interrogativi
occulte.
pregni di onde e di energie elettromagnetiche.
Al di là delle risposte più o meno
Forse nessuna tecnologia può essere più
esaurienti che il pensiero scientifico ha fornito a
utile ad evidenziare le ambiguità in cui si imbatte
tale genere di questioni, è indubbio che per tutto
il pensiero scientifico quando prova a scrollarsi di
il
dosso
di
l’aspetto mitologico dell’elettricità abbia finito
derivazione mitica. L’unica mitologia innocente –
per catalizzare su di sé quegli stessi impetuosi
come affermava Michel Serres – può essere
entusiasmi che attualmente vengono suscitati
infatti solo quella di una scienza priva di miti. E
dall’informatica. Un mutamento determinante, in
se c’è un mito che ha irrorato di sé le radici
tal senso, è quello che verso la metà del
stesse dell’universo simbolico della modernità,
diciannovesimo secolo si è verificato quando la
questo
l’immaginario
celebre intuizione di Samuel Morse ha dato vita
esempio
ad
il
suo
è
inestricabile
senza
elettromagnetico.
Si
dubbio
pensi
ad
retroterra
alla
riscoperta di Nikola Tesla – genio dimenticato
diciottesimo
una
delle
e
il
più
diciannovesimo
significative
secolo
alterazioni
dell’immaginario contemporaneo. A partire da
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
allora, infatti, i corpi e gli spazi verranno
che si presenta invece come una protesi che
percepiti non più come pregni di energia ma di
estende i contenuti ed i processi del sistema
informazione, spianando la strada al passaggio
nervoso centrale ampliando, oltre alle capacità
da una concezione analogica dell’elettricità, che
comunicative, anche le dimensioni stesse dei
si presenta come una protesi che imita funzioni
nostri sensi.
muscolari del corpo, ad una dimensione digitale,
Nikola Tesla
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
LA RIVOLUZIONE DELLE COMUNICAZIONI
ELETTRONICHE: QUALE RUOLO PER LO
STATO ?
permettono l’offerta di tre tipologie di servizi: a)
La connessione fisso-mobile utilizzando lo stesso
terminale. b) I servizi televisivi in tempo reale o
Alfredo Del Monte
differito (IPTV)
Professore di Economia Industriale
Università degli Studi di Napoli Federico II
e di tipo interattivo (VOD). c)
Soluzioni informatiche
pubblica
per le aziende e la
amministrazione
offerte
in
rete.
Inoltre, grazie alle nuove tecnologie via radio,
Le tecnologie dell’informazione e della
sarà anche possibile
collegare la rete in fibre
a
ottiche all’ utenza senza dover stendere nuovi
partire dalla fine del XX secolo, una sostanziale
cavi per l’ultimo miglio o passare per la rete
riduzione
pubblica commutata.
comunicazione
(ICT)
del
costo
microelettronica)
e
hanno
di
determinato,
calcolo
del
(rivoluzione
costo
della
comunicazione (rivoluzione digitale), cambiando
notevolmente l’organizzazione della vita delle
famiglie e del mondo degli affari.
Il
settore
elettroniche
è
fra
In
questo
scenario
il
settore
sta
crescendo a tassi estremamente elevati ed il
ruolo dello Stato è cruciale non tanto come
proprietario
o
controllore
di
un’impresa
delle
comunicazioni
telefonica monopolista come in passato, quanto
quelli
maggiormente
come attore che determina le regole alle quali le
interessati da questa rivoluzione. Esso
si è
imprese
operanti
nei
vari
mercati
devono
tempo
sottostare. L’obiettivo dello Stato è quello di
caratterizzandosi per l’offerta di una gamma di
incoraggiare la diffusione delle nuove tecnologie
prodotti sempre più ampia. Fino agli anni ‘80,
anche
escludendo le trasmissioni televisive e quelle via
concorrenza
radio, l’unico prodotto del settore era il servizio
piattaforma
tecnologica
voce su rete fissa, distinto in base alla distanza,
piattaforme.
Lo
locale, nazionale, internazionale. Tra la fine degli
concorrenza
anni ‘80 e i primi anni ‘90 vennero introdotti altri
permettano l’utilizzo della rete dell’operatore
prodotti quali il servizio voce su rete mobile (fine
principale ai nuovi entranti sia facilitando e
anni ‘80) e la trasmissione dati utilizzando la
incentivando la concorrenza fra reti. D’altronde
tecnologia IP (Internet Protocol). Con l’ulteriore
le
evoluzione del progresso tecnico e la possibilità
investimenti e questo pone allo Stato il dilemma
che una stessa infrastruttura sia utilizzata per il
se obbligare il proprietario della nuova rete a far
trasporto della voce, del video, e dei dati anche
accedere alla stessa i concorrenti a prezzi
utilizzando l’IP, il mondo delle comunicazioni
regolamentati, così come avviene per la rete
elettroniche
pubblica commutata, o lasciare ogni decisione al
profondamente
modificato
nel
sta evolvendo verso una ulteriore
attraverso
nuove
sia
promozione
all’interno
Stato
sia
può
stabilendo
tecnologie
stessa
fra
diverse
introdurre
regole
richiedono
Networks), che adottano la tecnologia internet,
primo
che
ingenti
favorisce la concorrenza, ma si disincentivano gli
Generation
nel
la
nuova
(Next
che
della
mercato.
NGN
chiaro
che
della
fase di sviluppo di servizi. In particolare le reti di
generazione
E’
la
investimenti nelle nuove tecnologie .
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
caso
si
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
Un ulteriore importante intervento dello
di come allocare le frequenze; se attraverso
Stato per favorire la diffusione dei nuovi servizi
meccanismi
è quello relativo alla allocazione
amministrativi. Altrettanto importante
dello spettro
d’asta
o
attraverso
interventi
sarà la
delle frequenze. Le nuove tecnologie infatti
capacità dello Stato di destinare frequenze resesi
richiedono
libere
in
modo
sempre
più
massiccio
grazie alla tecnologia digitale, oggi
l’utilizzo delle onde radio. Se è vero che la
utilizzate per usi pubblici
tecnologia digitale
nuove imprese e servizi.
permette una più efficiente
utilizzazione dello spettro è anche vero che lo
La
rivoluzione
o per usi privati, a
delle
comunicazioni
sviluppo di nuove tecnologie wireless moltiplica
elettroniche è un importante fattore di crescita
le possibilità di nuovi prodotti e servizi e, quindi,
delle moderne economie e quanto più lo Stato
ripropone
delle
sarà capace di facilitare la diffusione dei nuovi
frequenze. Anche in tal caso lo Stato influisce
servizi tanto maggiori saranno gli effetti sul
profondamente sui mercati attraverso la scelta
tasso di sviluppo del paese .
il
problema
della
scarsità
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
LE ONDE SONO IMPORTANTI NELLA
NOSTRA ESISTENZA?
delle onde del mare sugli scogli ammette una
simile spiegazione.
Antonio Romano
Professore di Fisica Matematica
Università degli Studi di Napoli Federico II
Uno
stimato
collega
mi
ha
chiesto
telefonicamente di scrivere un breve articolo
divulgativo sulle onde. Dopo la telefonata, ho
iniziato a riflettere sullo schema dell’articolo e,
per migliorare la concentrazione, ho inserito
Ancora, quando un aereo vola a velocità
nell’impianto HiFi un cd con il concerto n.3, K216
per violino e orchestra di Mozart. Fin dalle prime
minore
note sono stato rapito dalla musica dimenticando
prodotto nell’aria dalla fusoliera in moto genera
l’articolo finché non mi è accaduto di riflettere
un’onda che si propaga alla velocità del suono
sulla circostanza che quel frutto del genio di
abbandonando l’aereo. Se l’aereo raggiunge la
Mozart poteva essere ascoltato da me e da
velocità del suono (Mach 1), le onde prodotte
chiunque altro grazie alle onde meccaniche.
non
Il solista di violino, infatti, produce con il
suo archetto sapienti deformazioni nelle corde
del suo strumento che, propagandosi lungo le
corde stesse, modificano lo stato di pressione e
densità dell’aria circostante producendo onde
sonore che, amplificate dalla cassa armonica
dello strumento, giungono al nostro orecchio
producendo delle deformazioni del timpano. Il
fisiologo spiega poi come queste ultime vengono
convertite in segnali elettrochimici che, giunti al
Se lanciamo un sasso in uno stagno
nella
regione
colpita
suono,
riescono
ad
il
disturbo
di
abbandonare
pressione
la
fusoliera
dell’aereo sicché si accumulano su di essa
producendo il cosiddetto muro del suono, che è
un’onda anomala denominata onda d’urto. Molti
piloti sono morti nel tentativo di raggiungere la
velocità
del
suono
perché
l’esistenza
di
quest’onda e delle sue caratteristiche non erano
note ai piloti e ai costruttori che per primi
tentarono
di
raggiungere
questo
limite
di
velocità.
In definitiva, un’onda meccanica in un
mezzo materiale consiste nella propagazione con
cervello, vengono da questo interpretati.
provochiamo
del
una
perturbazione la quale viene successivamente
trasmessa alla parti adiacenti della superficie
originando un’onda sul pelo libero dello stagno.
Anche il romantico spettacolo dell’infrangersi
velocità finita di una perturbazione di densità,
deformazione, ecc., prodotta in una regione ad
altre regioni del mezzo, senza trasporto di
materia. La superficie che separa la regione già
raggiunta
dalla
perturbazione
da
quella
imperturbata prende il nome di fronte d’onda.
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
Quando
l’onda
ha
caratteristiche
oscillatorie
del
mezzo
in
cui
l’onda
si
propaga.
Di
periodiche si parla di frequenza, di periodo e di
conseguenza, data l’alta velocità delle onde
lunghezza d’onda. Va subito detto che le onde
elettromagnetiche, l’etere, e quindi anche lo
meccaniche,
nel
spazio interstellare, dovrebbe avere una densità
nostro universo, rappresentano soltanto una
migliaia di volte superiore a quella dell’acciaio.
parte delle onde da cui siamo circondati.
Inoltre, in un mezzo di alta densità, sono
pur
essendo
molto
diffuse
Nella metà dell’ottocento vennero alla
luce
le
equazioni
di
Maxwell
le
quali,
completando studi di Faraday, Oersted, Ampère,
ecc.,
prevedevano
non
soltanto
che
una
variazione di campo magnetico produce un
campo elettrico ma anche che una variazione di
quest’ultimo genera un campo magnetico. In tal
modo, una perturbazione in un punto di uno di
questi
campi
poteva
produrre
un’onda
elettromagnetica, ossia una perturbazione dei
campi elettrici e magnetici che si propaga nello
spazio. Queste onde includono anche le onde
luminose (spettro visibile) e si propagano nel
vuoto alla velocità di 300.000 Km/sec. Soltanto
trenta
anni
dopo
la
formulazione
data
possibili onde meccaniche sia longitudinali, cioè
onde in cui la perturbazione è diretta nella
stessa direzione di propagazione, che onde
trasversali, nelle quali la perturbazione è diretta
ortogonalmente alla direzione di propagazione.
Al contrario, le onde elettromagnetiche sono
soltanto trasversali, ossia le variazioni di campo
elettrico e magnetico che le accompagnano sono
sempre dirette ortogonalmente alla direzione di
propagazione. In conclusione, l’esistenza delle
onde
elettromagnetiche
ha
mostrato
che
possono esistere onde non meccaniche, cioè
onde che non hanno bisogno di un supporto
materiale per propagarsi.
Va
da
altresì
detto
che
le
onde
Maxwell ai fenomeni eletromagnetici, Hertz fornì
elettromagnetiche nel vuoto si propagano nel
la prova sperimentale della loro esistenza. Da
vuoto con la stessa velocità, qualunque sia lo
allora,
stato
come
è
noto
a
tutti,
le
onde
di
moto
della
loro
sorgente
o
elettromagnetiche hanno caratterizzato la nostra
dell’osservatore. Questa circostanza, in netto
società essendo alla base di radio, televisione,
contrasto con la nostra esperienza quotidiana,
telefonia, ecc..
ha trovato la sua spiegazione nella teoria della
Va
subito
detto
che
queste
onde
relatività ristretta di Einstein.
generarono problemi fin dal loro affacciarsi in
quanto sono in profondo conflitto con il modello
delle
onde
pensare
meccaniche.
che
propagano
in
le
un
onde
Se
continuiamo
a
elettromagnetiche
si
supporto
materiale
(detto
etere), ci troviamo a dover supporre l’esistenza
di un mezzo con caratteristiche assurde. Infatti,
è
possibile
provare
che
la
velocità
di
propagazione di un’onda cresce con la densità
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
COMUNICARE E CONOSCERE. QUALCHE
PASSO INDIETRO
segretario della Royal Society, migliaia quelle di
Maurizio Torrini
Telescopio, macchie solari, microscopio, anelli di
Boyle e Malpighi, 20.000 quelle di Leibniz.
Saturno,
Professore di Storia della Scienza
Università degli Studi di Napoli Federico II
pressione
dell’aria,
proprietà
della
cicloide, il calcolo, ma anche singoli teoremi o
fenomeni, ogni ritrovato, ogni passo della nuova
scienza è contrassegnato da discussioni, talora
È persino banale osservare che ogni
attività di ricerca è oggi legata al mondo della
comunicazione, alla possibilità di attingere subito
a quello che nell’Ottocento era definito lo stato
della questione, dalla filologia alla chimica, dalla
biologia
all’archeologia.
Allora
ciò
era
reso
possibile, non senza qualche difficoltà, dalle
grandi
biblioteche
specialistiche
degli
nazionali
istituti
o
da
quelle
accademici,
dallo
spoglio delle riviste e di atti, o infine dai rapporti
personali di un mondo di addetti ai lavori, che
sembrava a quel tempo già vasto e che ora ci
appare infinitamente ristretto. Dal secolo XIX a
ieri, solo il telefono, lo sviluppo dei mezzi di
riproduzione
fotografica,
la
facilità
degli
spostamenti personali aveva modificato lo stato
delle
cose,
facilitandone
modificandone
la
l’accesso,
struttura.
Di
ma
quel
non
che
è
avvenuto negli ultimi vent’anni è inutile dire:
una rivoluzione. Al punto da rendere quasi
incredibile
come
sia
stato
possibile
ieri
anche aspre, in via epistolare. L’urgenza di una
rapida informazione per non esser tagliati fuori
non solo dalle novità, ma dal cammino stesso
del sapere moltiplicò il numero dei carteggi,
travalicò lingue e paesi, offrendo proprio quando
si andavano affermando stili, Stati, lingue e
perfino
religioni
nazionali,
l’esempio
di
una
repubblica delle lettere. È la scoperta di un
nuovo mondo – più vasto di quello scoperto un
secolo
prima
da
Colombo
–
del
quale
si
disegnano giorno dopo giorno i contorni, si
indagano strutture, si scoprono forme di vita
ignote, si legano effetti e fenomeni le cui ragioni
erano
rimaste
inspiegabili.
Lo
scambio,
l’informazione, la rapidità di essere a giorno con
quanto altri facevano e scoprivano nel medesimo
campo divenne, per la prima volta, un valore
pari a quello della correttezza dei metodi e dei
risultati, dando vita non solo alla moltiplicazione
dei carteggi, ma creando figure nuove il cui
compito principale consisteva nel far sapere ad
altri ciò che altri stavano facendo. Veri e propri,
raggiungere risultati validi ancor oggi.
si direbbe, primitivi e viventi motori di ricerca.
In realtà la scienza moderna inizia il suo
cammino, all’alba del Seicento, da un’improvvisa
e diffusa esigenza di comunicazione, da una
frenesia di dialogare che non ha raffronti:
Interi comparti, come quello sul vuoto e la
pressione
alimentano
dell’aria,
prendono
esclusivamente
avvio
e
attraverso
si
la
comunicazione epistolare.
14.000 le lettere di Galileo e i suoi discepoli,
1.200 quelle di Keplero, 2.000 quelle di Newton,
2.500 le lettere di Mersenne, 3.000 quelle di
Christian
Huygens
e
di
Oldenburg,
primo
Di lì a poco accademie, i loro atti,
giornali e periodici via via più specializzati,
crearono quella rete giunta fino a noi l’altro ieri.
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
E
tuttavia
alla
abbiamo gli occhi maggiori del ventre, e più di
permane
curiosità, che non abbiamo di capacità. Noi
l’ammonizione di Montaigne, posta alla soglia di
abbracciamo tutto, ma non stringiamo se non
quella
del vento”.
facilitazione
di
fronte
della
rivoluzione,
alla
crescita,
comunicazione,
il
timore
cioè
e
“che
noi
Michel Eyquem de Montaigne
ritratto giovanile
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
LEUCEMIE, LINFOMI ED ONDE
ELETTROMAGNETICHE
sostanze tossiche o fenomeni fisici di provocare
Bruno Rotoli
molto
mutazioni tumorali, ma vengono usate dosi
alte
dell’agente
naturalmente
Professore di Ematologia
Università degli Studi di Napoli Federico II
chimico
l’oggetto
dello
o
fisico,
e
non
è
studio
l’uomo, ma qualche coltura cellulare o qualche
piccolo animale, ed è poi molto difficile trasferire
i risultati in campo umano.
Confesso
subito
la
mia
profonda
ignoranza nel campo dell’elettromagnetismo, per
cui seguirò con estremo interesse la conferenza
L’epidemiologia
potrebbe
darci
di
qualche
queste
malattie
informazione
più
concreta.
del Prof. Franceschetti. Conosco molto meglio i
Ci sono focolai endemici o epidemici di
tanti pazienti affetti da malattie tumorali del
linfomi o leucemie nelle zone agricole dove si
sangue, come le leucemie ed i linfomi, e mi
usano pesticidi? O nelle vicinanze di centrali
occupo di tanto in tanto di epidemiologia di
nucleari che funzionano bene? O nelle aree
queste malattie. Non c’è dubbio che molte di
urbane
queste condizioni morbose si diagnosticano con
elettromagnetiche? Chi porta in tasca tre o
maggiore frequenza da diversi decenni a questa
quattro telefoni cellulari ha maggiori probabilità
parte, e questo vale soprattutto per i linfomi
di ammalarsi di leucemia? Mi attirerò le ire di
maligni cosiddetti non Hodgkin. Fra i motivi di
tutti gli ecologisti, ma non c’è uno straccio di
questa aumentata frequenza ci sono le migliori
prova
capacità diagnostiche attuali, l’aumento della
identificare
durata della vita, l’aumento degli anziani nella
malattie.
nostra popolazione; inoltre, la buona risposta al
trattamento
anticorpi
con
citostatici,
monoclonali,
con
radiazioni
elevati
tassi
ed
di
guarigione, ingrossa le fila degli ex malati, con
possibilità per alcuni di loro di recidiva della
forma morbosa. Ma c’è sempre il dubbio che ci
siano altri fattori che ci sfuggono.
Ogni tanto
viene fuori il sospetto che
dove
che
Per
si
siamo
le
addensano
sulla
cause
ogni
strada
ambientali
studio
le
onde
buona
di
per
queste
ampiamente
pubblicizzato di lieve eccesso di incidenza di
queste patologie in determinate aree considerate
a rischio, ce ne sono altrettanti e forse più che
non hanno confermato i dati (e che non vengono
pubblicizzati). E’ chiaro che quanto affermo non
ha nulla a che fare con i disastri ambientali
volontariamente
(Hiroshima,
Nagasaki)
queste malattie siano un prodotto della nostra
involontariamente
civiltà: pesticidi, radiazioni cosmiche amplificate
dall’uomo. E non significa che non dobbiamo
dal buco nell’ozono, impianti nucleari, onde
porre la massima attenzione nell’identificare e
elettromagnetiche. Cosa c’è di vero? Quali sono
studiare tutti gli eventi avversi causati dalle
le prove? Spesso in laboratorio si effettuano
nuove tecnologie. Ma noi abbiamo detto no alle
esperimenti volti a documentare la capacità di
centrali nucleari, e leucemie e linfomi continuano
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
(Chernobyl)
o
provocati
COME ALLA CORTE DI FEDERICO II
Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati?
ad affliggerci come e più di prima, con frequenza
di
non dissimile da quella di altri Paesi (Francia,
proteggerci
Gran Bretagna) che non hanno rinunciato al
incommensurabile stupidità della TV di oggi, non
nucleare. Se proprio volete, concordo sulla utilità
per evitare di ammalarci di linfoma.
spegnere
i
ripetitori
dagli
Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa
Università degli Studi di Napoli Federico II
televisivi,
effetti
nocivi
ma
per
della