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La storia dello sviluppo tecnologico delle comunicazioni da un lato è affascinante, dall’altro permette di sbirciare sul futuro scenario del settore Le comunicazioni, dalla infomobilità alla futura realtà virtuale, rivoluzionano e rivoluzioneranno ancor più il nostro assetto sociale La domanda che naturalmente si pone è: i vantaggi che si prospettano hanno un prezzo a livello di tutta la comunità sociale? Se c’è un prezzo da pagare, come contenerlo? Gli articoli degli incontri si trovano all’indirizzo www.comeallacorte.unina.it ENSEMBLE FEDERICO II JAZZ ORCHESTRA CARMEN VITIELLO ALESSANDRO VITIELLO STEFANO IRACE voce chitarra responsabile Federico II Jazz Orchestra Giorgio Franceschetti Giorgio Franceschetti è nato ed è stato educato in Italia, con successivi periodi di studio in Germania e negli Stati Uniti. E’ diventato professore ordinario nell’Università Italiana all’età di 30 anni; attualmente è Elettromagnetici professore presso di l’Università Campi di Napoli “Federico II” in Italia, Adjunct Professor presso l’Università di California a Los Angeles (UCLA), Distinguished Visiting Scientist presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA e Lettore presso un Master della Università di Delft. Sul piano dell’insegnamento ha anche coperto la posizione di Visiting Professor presso l’Università dell’Illinois a Chicago, il California Institute of Technology (CALTECH) a Pasadena, USA, l’Università di Santiago de Compostela, Spagna e l’Università Nazionale Somala, gestita dal Ministero degli Affari Esteri Italiano. Sul piano scientifico, egli ha pubblicato più di 160 lavori su riviste scientifiche internazionali di primo piano, 9 libri in italiano di cui 5 libri in inglese con case editrici internazionali. Gli argomenti spaziano dalla propagazione elettromagnetica alle antenne, dall’elaborazione dei segnali da satellite a una visione integrata del cellulare. Sul piano organizzativo il prof. Franceschetti è stato per più di 10 anni Direttore dell’Istituto di Ricerca per l’Elettromagnetismo e i Componenti Elettronici (IRECE) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’ASI; del Comitato Scientifico dello CSELT, e dell’Istituto Internazionale delle Telecomunicazioni. Giorgio Franceschetti ha ricevuto un largo numero di premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali. Tra i più recenti e prestigiosi, l’elezione a “Life Fellow da parte dell’IEEE Istituto (internazionale) degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici - nell’anno 2000, e nel 2001, il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito il Diploma e Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Cultura e della Scienza e lo ha insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica. COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? SOMMERSI DALLE ONDE (ELETTROMAGNETICHE) SIAMO VIZIATI, O SIAMO INQUINATI ? inoltre, il piacere perché gli spostamenti si svolgeranno in un contesto di molto minore affollamento. Giorgio Franceschetti Qual è il costo di questa rivoluzione? A Professore di Campi Elettromagnetici Università degli Studi di Napoli Federico II tutt’oggi, viene avanzato il pericolo di una eccessiva esposizione della popolazione al campo elettromagnetico: i media discettano su Si vive oggi in un mondo dove la quello che impropriamente vien detto elettromagnetico. La comunicazione dell’ informazione ha un ruolo “inquinamento” centrale nell’organizzazione sociale, al punto da presentazione cerca di precisare a livello di modellare le abitudini e il comportamento di noi solida informazione, e non di approssimazione o tutti. emozione, Nella presentazione viene molto storia di questo giusta strada da seguire sia quella della ricerca sistematizzazioni scientifica, della mirata applicazione tecnica e scientifiche alle prime applicazioni pratiche, dal della diffusione della corretta informazione alla matrimonio tra teoria dell’elettromagnetismo e popolazione tutta. sinteticamente fenomeno, illustrata la dalle iniziali il problema, teoria delle comunicazioni, dall’uso del satellite alla nascita dell’infomobilità. E si presenta lo scenario di un futuro certamente visionario, ma non impossibile: la realtà virtuale, che consiste nel trasmettere non solo voce e immagine, ma addirittura ricostruire olograficamente tutto l’ambiente di interazione tra i partecipanti alla connessione informatica. Quanto detto è certamente esaltante, e giustifica la totale dipendenza del futuro assetto sociale sullo sviluppo tumultuoso delle comunicazioni. L’organizzazione del lavoro andrà totalmente rivisitata; lo spostamento fisico delle persone andrà in larga misura sostituito da quello informatico, che spazierà dalla scelta degli acquisti al controllo della salute. Con locuzione abusata, ma che ben esprime il concetto, il mondo si trasformerà in un villaggio globale. Il che non significa la cancellazione del contatto personale, ma solo la selezione di questo ai casi nel quale esso è desiderabile, aumentandone, Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II mostrando come la COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? dell’elettromagnetismo del XX secolo – e alla sua IL NEO-ANIMISMO DELL’IMMAGINARIO ELETTROMAGNETICO mitizzazione nell’ambito della cultura hacker contemporanea. Gianfranco Pecchinenda Sappiamo dagli storici della scienza che Professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università degli Studi di Napoli Federico II quando vennero diffusi i risultati dei primi esperimenti relativi alle onde elettromagnetiche lo scompiglio fu tale da provocare, a livello collettivo, una serie di radicali trasformazioni nel Molte espressioni del linguaggio corrente rivelano chiaramente diffusione che elettromagnetico nell’ambito l’ampia un è della e consolidata certo giunto immaginario ad stesso questioni di alcune cosmologiche. tra le In più antiche fondo, non conoscendo la vera natura di quelle oscure entità magnetiche, nulla impediva agli uomini quotidianità: dell’epoca di credere che si potesse trattare delle “personalità stesse forze che stavano alla fonte della vita, magnetiche”, avvertiamo “vibrazioni negative”, della luce o della coscienza: insomma, che si percepiamo una “certa sintonia” con un nostro trattasse del divino motore di tutto ciò che amico oppure ci sentiamo “scarichi” ed allora esiste. E ancora oggi, tutto sommato, il fatto che proviamo a ricaricare le “batterie”. È forte la gli scienziati affermino di conoscere le leggi che tentazione di leggere tali manifestazioni in una ci consentono di utilizzare campi magnetici per chiave “neo-animistica”: così come il pensiero cuocere medioevale, prodezze di Cannavaro via etere, non rende più riconosciamo nostra assumere senso l’esistenza di animisticamente, intendeva lo i cannelloni o per trasmettere le spazio e i corpi come pervasi di spiriti e di banali energie riguardanti le origini di queste affascinanti forze soprannaturali, il pensiero contemporaneo intende lo spazio e i corpi come o inutili quegli antichi interrogativi occulte. pregni di onde e di energie elettromagnetiche. Al di là delle risposte più o meno Forse nessuna tecnologia può essere più esaurienti che il pensiero scientifico ha fornito a utile ad evidenziare le ambiguità in cui si imbatte tale genere di questioni, è indubbio che per tutto il pensiero scientifico quando prova a scrollarsi di il dosso di l’aspetto mitologico dell’elettricità abbia finito derivazione mitica. L’unica mitologia innocente – per catalizzare su di sé quegli stessi impetuosi come affermava Michel Serres – può essere entusiasmi che attualmente vengono suscitati infatti solo quella di una scienza priva di miti. E dall’informatica. Un mutamento determinante, in se c’è un mito che ha irrorato di sé le radici tal senso, è quello che verso la metà del stesse dell’universo simbolico della modernità, diciannovesimo secolo si è verificato quando la questo l’immaginario celebre intuizione di Samuel Morse ha dato vita esempio ad il suo è inestricabile senza elettromagnetico. Si dubbio pensi ad retroterra alla riscoperta di Nikola Tesla – genio dimenticato diciottesimo una delle e il più diciannovesimo significative secolo alterazioni dell’immaginario contemporaneo. A partire da Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? allora, infatti, i corpi e gli spazi verranno che si presenta invece come una protesi che percepiti non più come pregni di energia ma di estende i contenuti ed i processi del sistema informazione, spianando la strada al passaggio nervoso centrale ampliando, oltre alle capacità da una concezione analogica dell’elettricità, che comunicative, anche le dimensioni stesse dei si presenta come una protesi che imita funzioni nostri sensi. muscolari del corpo, ad una dimensione digitale, Nikola Tesla Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? LA RIVOLUZIONE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE: QUALE RUOLO PER LO STATO ? permettono l’offerta di tre tipologie di servizi: a) La connessione fisso-mobile utilizzando lo stesso terminale. b) I servizi televisivi in tempo reale o Alfredo Del Monte differito (IPTV) Professore di Economia Industriale Università degli Studi di Napoli Federico II e di tipo interattivo (VOD). c) Soluzioni informatiche pubblica per le aziende e la amministrazione offerte in rete. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie via radio, Le tecnologie dell’informazione e della sarà anche possibile collegare la rete in fibre a ottiche all’ utenza senza dover stendere nuovi partire dalla fine del XX secolo, una sostanziale cavi per l’ultimo miglio o passare per la rete riduzione pubblica commutata. comunicazione (ICT) del costo microelettronica) e hanno di determinato, calcolo del (rivoluzione costo della comunicazione (rivoluzione digitale), cambiando notevolmente l’organizzazione della vita delle famiglie e del mondo degli affari. Il settore elettroniche è fra In questo scenario il settore sta crescendo a tassi estremamente elevati ed il ruolo dello Stato è cruciale non tanto come proprietario o controllore di un’impresa delle comunicazioni telefonica monopolista come in passato, quanto quelli maggiormente come attore che determina le regole alle quali le interessati da questa rivoluzione. Esso si è imprese operanti nei vari mercati devono tempo sottostare. L’obiettivo dello Stato è quello di caratterizzandosi per l’offerta di una gamma di incoraggiare la diffusione delle nuove tecnologie prodotti sempre più ampia. Fino agli anni ‘80, anche escludendo le trasmissioni televisive e quelle via concorrenza radio, l’unico prodotto del settore era il servizio piattaforma tecnologica voce su rete fissa, distinto in base alla distanza, piattaforme. Lo locale, nazionale, internazionale. Tra la fine degli concorrenza anni ‘80 e i primi anni ‘90 vennero introdotti altri permettano l’utilizzo della rete dell’operatore prodotti quali il servizio voce su rete mobile (fine principale ai nuovi entranti sia facilitando e anni ‘80) e la trasmissione dati utilizzando la incentivando la concorrenza fra reti. D’altronde tecnologia IP (Internet Protocol). Con l’ulteriore le evoluzione del progresso tecnico e la possibilità investimenti e questo pone allo Stato il dilemma che una stessa infrastruttura sia utilizzata per il se obbligare il proprietario della nuova rete a far trasporto della voce, del video, e dei dati anche accedere alla stessa i concorrenti a prezzi utilizzando l’IP, il mondo delle comunicazioni regolamentati, così come avviene per la rete elettroniche pubblica commutata, o lasciare ogni decisione al profondamente modificato nel sta evolvendo verso una ulteriore attraverso nuove sia promozione all’interno Stato sia può stabilendo tecnologie stessa fra diverse introdurre regole richiedono Networks), che adottano la tecnologia internet, primo che ingenti favorisce la concorrenza, ma si disincentivano gli Generation nel la nuova (Next che della mercato. NGN chiaro che della fase di sviluppo di servizi. In particolare le reti di generazione E’ la investimenti nelle nuove tecnologie . Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II caso si COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? Un ulteriore importante intervento dello di come allocare le frequenze; se attraverso Stato per favorire la diffusione dei nuovi servizi meccanismi è quello relativo alla allocazione amministrativi. Altrettanto importante dello spettro d’asta o attraverso interventi sarà la delle frequenze. Le nuove tecnologie infatti capacità dello Stato di destinare frequenze resesi richiedono libere in modo sempre più massiccio grazie alla tecnologia digitale, oggi l’utilizzo delle onde radio. Se è vero che la utilizzate per usi pubblici tecnologia digitale nuove imprese e servizi. permette una più efficiente utilizzazione dello spettro è anche vero che lo La rivoluzione o per usi privati, a delle comunicazioni sviluppo di nuove tecnologie wireless moltiplica elettroniche è un importante fattore di crescita le possibilità di nuovi prodotti e servizi e, quindi, delle moderne economie e quanto più lo Stato ripropone delle sarà capace di facilitare la diffusione dei nuovi frequenze. Anche in tal caso lo Stato influisce servizi tanto maggiori saranno gli effetti sul profondamente sui mercati attraverso la scelta tasso di sviluppo del paese . il problema della scarsità Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? LE ONDE SONO IMPORTANTI NELLA NOSTRA ESISTENZA? delle onde del mare sugli scogli ammette una simile spiegazione. Antonio Romano Professore di Fisica Matematica Università degli Studi di Napoli Federico II Uno stimato collega mi ha chiesto telefonicamente di scrivere un breve articolo divulgativo sulle onde. Dopo la telefonata, ho iniziato a riflettere sullo schema dell’articolo e, per migliorare la concentrazione, ho inserito Ancora, quando un aereo vola a velocità nell’impianto HiFi un cd con il concerto n.3, K216 per violino e orchestra di Mozart. Fin dalle prime minore note sono stato rapito dalla musica dimenticando prodotto nell’aria dalla fusoliera in moto genera l’articolo finché non mi è accaduto di riflettere un’onda che si propaga alla velocità del suono sulla circostanza che quel frutto del genio di abbandonando l’aereo. Se l’aereo raggiunge la Mozart poteva essere ascoltato da me e da velocità del suono (Mach 1), le onde prodotte chiunque altro grazie alle onde meccaniche. non Il solista di violino, infatti, produce con il suo archetto sapienti deformazioni nelle corde del suo strumento che, propagandosi lungo le corde stesse, modificano lo stato di pressione e densità dell’aria circostante producendo onde sonore che, amplificate dalla cassa armonica dello strumento, giungono al nostro orecchio producendo delle deformazioni del timpano. Il fisiologo spiega poi come queste ultime vengono convertite in segnali elettrochimici che, giunti al Se lanciamo un sasso in uno stagno nella regione colpita suono, riescono ad il disturbo di abbandonare pressione la fusoliera dell’aereo sicché si accumulano su di essa producendo il cosiddetto muro del suono, che è un’onda anomala denominata onda d’urto. Molti piloti sono morti nel tentativo di raggiungere la velocità del suono perché l’esistenza di quest’onda e delle sue caratteristiche non erano note ai piloti e ai costruttori che per primi tentarono di raggiungere questo limite di velocità. In definitiva, un’onda meccanica in un mezzo materiale consiste nella propagazione con cervello, vengono da questo interpretati. provochiamo del una perturbazione la quale viene successivamente trasmessa alla parti adiacenti della superficie originando un’onda sul pelo libero dello stagno. Anche il romantico spettacolo dell’infrangersi velocità finita di una perturbazione di densità, deformazione, ecc., prodotta in una regione ad altre regioni del mezzo, senza trasporto di materia. La superficie che separa la regione già raggiunta dalla perturbazione da quella imperturbata prende il nome di fronte d’onda. Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? Quando l’onda ha caratteristiche oscillatorie del mezzo in cui l’onda si propaga. Di periodiche si parla di frequenza, di periodo e di conseguenza, data l’alta velocità delle onde lunghezza d’onda. Va subito detto che le onde elettromagnetiche, l’etere, e quindi anche lo meccaniche, nel spazio interstellare, dovrebbe avere una densità nostro universo, rappresentano soltanto una migliaia di volte superiore a quella dell’acciaio. parte delle onde da cui siamo circondati. Inoltre, in un mezzo di alta densità, sono pur essendo molto diffuse Nella metà dell’ottocento vennero alla luce le equazioni di Maxwell le quali, completando studi di Faraday, Oersted, Ampère, ecc., prevedevano non soltanto che una variazione di campo magnetico produce un campo elettrico ma anche che una variazione di quest’ultimo genera un campo magnetico. In tal modo, una perturbazione in un punto di uno di questi campi poteva produrre un’onda elettromagnetica, ossia una perturbazione dei campi elettrici e magnetici che si propaga nello spazio. Queste onde includono anche le onde luminose (spettro visibile) e si propagano nel vuoto alla velocità di 300.000 Km/sec. Soltanto trenta anni dopo la formulazione data possibili onde meccaniche sia longitudinali, cioè onde in cui la perturbazione è diretta nella stessa direzione di propagazione, che onde trasversali, nelle quali la perturbazione è diretta ortogonalmente alla direzione di propagazione. Al contrario, le onde elettromagnetiche sono soltanto trasversali, ossia le variazioni di campo elettrico e magnetico che le accompagnano sono sempre dirette ortogonalmente alla direzione di propagazione. In conclusione, l’esistenza delle onde elettromagnetiche ha mostrato che possono esistere onde non meccaniche, cioè onde che non hanno bisogno di un supporto materiale per propagarsi. Va da altresì detto che le onde Maxwell ai fenomeni eletromagnetici, Hertz fornì elettromagnetiche nel vuoto si propagano nel la prova sperimentale della loro esistenza. Da vuoto con la stessa velocità, qualunque sia lo allora, stato come è noto a tutti, le onde di moto della loro sorgente o elettromagnetiche hanno caratterizzato la nostra dell’osservatore. Questa circostanza, in netto società essendo alla base di radio, televisione, contrasto con la nostra esperienza quotidiana, telefonia, ecc.. ha trovato la sua spiegazione nella teoria della Va subito detto che queste onde relatività ristretta di Einstein. generarono problemi fin dal loro affacciarsi in quanto sono in profondo conflitto con il modello delle onde pensare meccaniche. che propagano in le un onde Se continuiamo a elettromagnetiche si supporto materiale (detto etere), ci troviamo a dover supporre l’esistenza di un mezzo con caratteristiche assurde. Infatti, è possibile provare che la velocità di propagazione di un’onda cresce con la densità Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? COMUNICARE E CONOSCERE. QUALCHE PASSO INDIETRO segretario della Royal Society, migliaia quelle di Maurizio Torrini Telescopio, macchie solari, microscopio, anelli di Boyle e Malpighi, 20.000 quelle di Leibniz. Saturno, Professore di Storia della Scienza Università degli Studi di Napoli Federico II pressione dell’aria, proprietà della cicloide, il calcolo, ma anche singoli teoremi o fenomeni, ogni ritrovato, ogni passo della nuova scienza è contrassegnato da discussioni, talora È persino banale osservare che ogni attività di ricerca è oggi legata al mondo della comunicazione, alla possibilità di attingere subito a quello che nell’Ottocento era definito lo stato della questione, dalla filologia alla chimica, dalla biologia all’archeologia. Allora ciò era reso possibile, non senza qualche difficoltà, dalle grandi biblioteche specialistiche degli nazionali istituti o da quelle accademici, dallo spoglio delle riviste e di atti, o infine dai rapporti personali di un mondo di addetti ai lavori, che sembrava a quel tempo già vasto e che ora ci appare infinitamente ristretto. Dal secolo XIX a ieri, solo il telefono, lo sviluppo dei mezzi di riproduzione fotografica, la facilità degli spostamenti personali aveva modificato lo stato delle cose, facilitandone modificandone la l’accesso, struttura. Di ma quel non che è avvenuto negli ultimi vent’anni è inutile dire: una rivoluzione. Al punto da rendere quasi incredibile come sia stato possibile ieri anche aspre, in via epistolare. L’urgenza di una rapida informazione per non esser tagliati fuori non solo dalle novità, ma dal cammino stesso del sapere moltiplicò il numero dei carteggi, travalicò lingue e paesi, offrendo proprio quando si andavano affermando stili, Stati, lingue e perfino religioni nazionali, l’esempio di una repubblica delle lettere. È la scoperta di un nuovo mondo – più vasto di quello scoperto un secolo prima da Colombo – del quale si disegnano giorno dopo giorno i contorni, si indagano strutture, si scoprono forme di vita ignote, si legano effetti e fenomeni le cui ragioni erano rimaste inspiegabili. Lo scambio, l’informazione, la rapidità di essere a giorno con quanto altri facevano e scoprivano nel medesimo campo divenne, per la prima volta, un valore pari a quello della correttezza dei metodi e dei risultati, dando vita non solo alla moltiplicazione dei carteggi, ma creando figure nuove il cui compito principale consisteva nel far sapere ad altri ciò che altri stavano facendo. Veri e propri, raggiungere risultati validi ancor oggi. si direbbe, primitivi e viventi motori di ricerca. In realtà la scienza moderna inizia il suo cammino, all’alba del Seicento, da un’improvvisa e diffusa esigenza di comunicazione, da una frenesia di dialogare che non ha raffronti: Interi comparti, come quello sul vuoto e la pressione alimentano dell’aria, prendono esclusivamente avvio e attraverso si la comunicazione epistolare. 14.000 le lettere di Galileo e i suoi discepoli, 1.200 quelle di Keplero, 2.000 quelle di Newton, 2.500 le lettere di Mersenne, 3.000 quelle di Christian Huygens e di Oldenburg, primo Di lì a poco accademie, i loro atti, giornali e periodici via via più specializzati, crearono quella rete giunta fino a noi l’altro ieri. Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? E tuttavia alla abbiamo gli occhi maggiori del ventre, e più di permane curiosità, che non abbiamo di capacità. Noi l’ammonizione di Montaigne, posta alla soglia di abbracciamo tutto, ma non stringiamo se non quella del vento”. facilitazione di fronte della rivoluzione, alla crescita, comunicazione, il timore cioè e “che noi Michel Eyquem de Montaigne ritratto giovanile Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? LEUCEMIE, LINFOMI ED ONDE ELETTROMAGNETICHE sostanze tossiche o fenomeni fisici di provocare Bruno Rotoli molto mutazioni tumorali, ma vengono usate dosi alte dell’agente naturalmente Professore di Ematologia Università degli Studi di Napoli Federico II chimico l’oggetto dello o fisico, e non è studio l’uomo, ma qualche coltura cellulare o qualche piccolo animale, ed è poi molto difficile trasferire i risultati in campo umano. Confesso subito la mia profonda ignoranza nel campo dell’elettromagnetismo, per cui seguirò con estremo interesse la conferenza L’epidemiologia potrebbe darci di qualche queste malattie informazione più concreta. del Prof. Franceschetti. Conosco molto meglio i Ci sono focolai endemici o epidemici di tanti pazienti affetti da malattie tumorali del linfomi o leucemie nelle zone agricole dove si sangue, come le leucemie ed i linfomi, e mi usano pesticidi? O nelle vicinanze di centrali occupo di tanto in tanto di epidemiologia di nucleari che funzionano bene? O nelle aree queste malattie. Non c’è dubbio che molte di urbane queste condizioni morbose si diagnosticano con elettromagnetiche? Chi porta in tasca tre o maggiore frequenza da diversi decenni a questa quattro telefoni cellulari ha maggiori probabilità parte, e questo vale soprattutto per i linfomi di ammalarsi di leucemia? Mi attirerò le ire di maligni cosiddetti non Hodgkin. Fra i motivi di tutti gli ecologisti, ma non c’è uno straccio di questa aumentata frequenza ci sono le migliori prova capacità diagnostiche attuali, l’aumento della identificare durata della vita, l’aumento degli anziani nella malattie. nostra popolazione; inoltre, la buona risposta al trattamento anticorpi con citostatici, monoclonali, con radiazioni elevati tassi ed di guarigione, ingrossa le fila degli ex malati, con possibilità per alcuni di loro di recidiva della forma morbosa. Ma c’è sempre il dubbio che ci siano altri fattori che ci sfuggono. Ogni tanto viene fuori il sospetto che dove che Per si siamo le addensano sulla cause ogni strada ambientali studio le onde buona di per queste ampiamente pubblicizzato di lieve eccesso di incidenza di queste patologie in determinate aree considerate a rischio, ce ne sono altrettanti e forse più che non hanno confermato i dati (e che non vengono pubblicizzati). E’ chiaro che quanto affermo non ha nulla a che fare con i disastri ambientali volontariamente (Hiroshima, Nagasaki) queste malattie siano un prodotto della nostra involontariamente civiltà: pesticidi, radiazioni cosmiche amplificate dall’uomo. E non significa che non dobbiamo dal buco nell’ozono, impianti nucleari, onde porre la massima attenzione nell’identificare e elettromagnetiche. Cosa c’è di vero? Quali sono studiare tutti gli eventi avversi causati dalle le prove? Spesso in laboratorio si effettuano nuove tecnologie. Ma noi abbiamo detto no alle esperimenti volti a documentare la capacità di centrali nucleari, e leucemie e linfomi continuano Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II (Chernobyl) o provocati COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Immersi nelle onde… elettromagnetiche! Siamo viziati o siamo inquinati? ad affliggerci come e più di prima, con frequenza di non dissimile da quella di altri Paesi (Francia, proteggerci Gran Bretagna) che non hanno rinunciato al incommensurabile stupidità della TV di oggi, non nucleare. Se proprio volete, concordo sulla utilità per evitare di ammalarci di linfoma. spegnere i ripetitori dagli Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II televisivi, effetti nocivi ma per della