Testo scheda-10 - Scuola integra culture
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Testo scheda-10 - Scuola integra culture
La scuola integra culture Climi e ambienti naturali Il calore del sole e le fasce climatiche della terra In base al più importante elemento climatico, la temperatura, possiamo suddividere la Terra in tre fasce climatiche: • Le fasce polari (calotte polari), oltre i circoli polari. • Le fasce temperate, alle latitudini intermedie di ogni emisfero, fra i tropici e i circoli polari; • La fascia tropicale, fra un tropico e l’altro; I raggi solari non arrivano in maniera uniforme sulla superficie della Terra e non si distribuiscono con la stessa intensità in tutti i punti del pianeta. All’Equatore i raggi arrivano perpendicolari al terreno; la loro intensità è massima e le temperature sono elevatissime. Ai Poli, invece, i raggi solari arrivano alla massima inclinazione, e sono quindi meno concentrati, perché si distribuiscono su una superficie maggiore. Qui si registrano, di conseguenza, i valori di temperatura più bassi. Tra Equatore e Poli troviamo una vastissima gamma di situazioni climatiche intermedie, in cui la Latitudine di una località, e quindi il grado di inclinazione con cui vi giungono i raggi solari, determina la quantità di calore che arriva dal sole. Bisogna comunque tenere presente che questa è una semplificazione. Infatti, molti altri fattori, oltre alla latitudine, influenzano il clima di una regione: l’altitudine, la maggiore o minore vicinanza del mare e degli oceani, i venti ( a loro volta influenzati dalla presenza di correnti marine calde o fredde e di catene montuose). Perciò la distribuzione delle temperature sulla terra non sempre segue la linea dei paralleli. Inoltre non possiamo dimenticare che la temperatura non è il solo elemento che indica il clima di una regione. Sono molto importanti anche l’umidità e le precipitazioni. Le zone della fascia tropicale Queste zone si estendono nella fascia compresa tra i Tropici, e comprendono anche la linea dell’Equatore. Vi distinguiamo tre regioni climatiche, cui corrispondono altrettanti ambienti naturali tipici: http://scuolaintegraculture.prato.it 1 La scuola integra culture • 1.La regione equatoriale ( foresta equatoriale o pluviale) • 2.La regione subtropicale (la savana) • 3.La regione arida (i deserti caldi) 1.La regione equatoriale o della fascia pluviale La regione equatoriale si trova, come dice il nome, attorno all’equatore. Comprende l’Amazzonia in America latina, la regione del bacino del fiume Congo e del golfo della Nuova Guinea in Africa, alcune zone dell’Asia meridionale e certe zone del Pacifico. Ci sono temperature molto elevate, ma la caratteristica più evidente del clima equatoriale è che non ci sono le stagioni: umidità e temperatura sono costanti in tutto il corso dell’anno. Questo clima, caldo e umido per tutto l’anno, favorisce lo sviluppo di una vegetazione rigogliosa, la foresta pluviale (dal latino pluvia pioggia). Poiché non esistono stagioni gli alberi sono quasi tutti latifoglie come i Ficus. La foresta equatoriale è fitta, con alberi alti anche 60 m. comprende vari strati, formati da alberi di altezze diverse, che si contendono la luce del sole. Lo strato più rigoglioso è quello che si trova in cima, dove arriva più luce. Sugli alberi si trovano numerose liane e piante rampicanti. Alcuni alberi hanno un legno molto pregiato: mogano, ebano palissandro. Dall’albero della gomma si estrae la gomma naturale. Lo strato di suolo è sottile e molto povero, perché la sostanza organica viene utilizzata subito dalle piante. Le foreste pluviali sono abitati da numerose specie di insetti, anfibi, serpenti, uccelli (pappagalli, tucani, colibrì) e mammiferi (il giaguaro sudamericano). A causa della vegetazione impenetrabile, sono invece pochi i grandi erbivori che si nutrono a terra. Nella foresta pluviale dell’Amazzonia vivono anche il Formichiere, l’armadillo, il tapiro e nei fiumi il piraÑa e il delfino dell’Orinoco. Allontanandosi dall’Equatore, la foresta diventa più bassa e meno densa. 2. La regione subtropicale o della savana Questa regione comprende le zone della terra che si trovano vicino ai tropici, allontanandosi in direzione nord e sud dall’equatore: l’Africa centrale, parte del Brasile e del Venezuela (a nord e a sud dell’amazzonia) dell’India centro meridionale, dell’Indocina e dell’Australia. http://scuolaintegraculture.prato.it 2 La scuola integra culture Spostandosi dalla regione equatoriale, quella condizione climatica di grande caldo e umido va attenuandosi. Il clima sub tropicale è caratterizzato, infatti, dalla presenza di due stagioni distinte: una secca e una umida. Le temperature sono sempre elevate In queste zone, situate tra la foresta equatoriale e il deserto, l’aridità estiva non consente lo sviluppo di una foresta. Si trova una vegetazione a prateria con radi alberi e arbusti chiamati savana. Le erbe della savana sono in genere perenni e crescono rigogliose, fino a tre metri di altezze, nella stagione delle piogge, per poi seccarsi nella stagione secca. Gli alberi sono baobab e Acacie, gli arbusti sono spesso spinosi. La savana è molto ricca di animali che vivono in branchi e migrano secondo le stagioni. Sono diffusi gli animali di grandi taglia in grado di correre velocemente: tra gli uccelli, lo struzzo in africa, il Nandù in Sudamerica,l’Emù in Australia. Tra i mammiferi: in Africa vivono carnivori come il leone, i ghepardi e le iene ed erbivori come elefanti, rinoceronti, giraffe, zebre e antilopi. Sono numerosi gli insetti tra cui cavallette e termiti. 3. La regione arida (deserti caldi) Allontanandoci ancora dall’equatore, superata la fascia delle foreste tropicali e quella della savana, troviamo i deserti. Molte regioni aride si concentrano in due fasce del globo terrestre: una nell’emisfero meridionale attorno al tropico del Capricorno e una nell’emisfero settentrionale attorno al tropico del Cancro. Queste due fasce comprendono i maggiori deserti del mondo: nell’Africa del nord il Sahara, il più vasto della terra, grande quasi come tutto il continente europeo; nell’Africa del sud il Kalahari. Ci sono deserti nel Medio Oriente, in Arabia, Siria, Iran; in America Settentrionale in California e Arizona; in America Centrale nel Messico e in America Meridionale in Cile. La parola deserto deriva dal latino desérere, che significa “abbandonare”. Deserto significa quindi luogo abbandonato. In queste regioni il cielo è quasi sempre sereno e l’aria priva di umidità. Possono passare degli anni senza che piova. A causa del fatto che non piove mai e dell’azione erosiva del vento, i paesaggi desertici sono caratterizzati da estrema scarsità di vegetazione, suolo sabbioso o sassoso, colline di sabbia o dune. Sono presenti, a seconda dei continenti, piante grasse come i cactus, le euforbie e il saguaro, capaci di trattenere l’acqua nei fusti http://scuolaintegraculture.prato.it 3 La scuola integra culture e nelle foglie. In alcune zone ci sono bassi cespugli con radici molto lunghe capaci di trovare l’acqua presente nel terreno. Anche gli animali del deserto, come le piante, devono resistere all’aridità e alla grande escursione termica. I mammiferi (volpi, piccoli roditori e serpenti sono spesso notturni; di giorno si nascondono sotto terra. Numerosi sono gli scorpioni, gli insetti e i rettili. Nel deserto vi sono le oasi. Anche nei deserti il sottosuolo è ricco di falde acquifere che emergono in superficie creando le oasi. Qui grazie all’acqua è possibile coltivare le palme da datteri e gli uomini possono costruire i loro insediamenti. Le oasi sono inoltre preziose per fare tappa e rifornirsi di acqua per le popolazioni nomadi del deserto. Gli abitanti del deserto, pochi gruppi di Aborigeni nel Gran Deserto Australiano, di Boscimani, nel Kalahari, praticano la raccolta di cereali e la caccia e hanno modi di vita primitivi. I Mongoli del deserto dei Gobi e i Tuareg del Sahara praticano il nomadismo pastorale e allevano ovini, cammelli o dromedari. In molte parti del deserto c’è lo sfruttamento degli idrocarburi e di altre risorse minerarie là dove il sottosuolo ne è ricco. La savana è abitata da una scarsa popolazione che si dedica alla caccia, all’allevamento e all’agricoltura. http://scuolaintegraculture.prato.it 4