isola delle coppie (l

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isola delle coppie (l
RASSEGNA STAMPA CINEMATOGRAFICA
ISOLA DELLE COPPIE (L')
Editore S.A.S. Via Bonomelli, 13 - 24122 BERGAMO
Tel. 035/320.828 - Fax 035/320.843 - Email: [email protected]
COUPLES RETREAT
1
Regia: Peter Billingsley
Interpreti: Vince Vaughn (Dave), Jason Bateman (Jason), Faizon Love (Shane), Jon Favreau (Joey), Malin Akerman (Ronnie), Kristen Bell
(Cynthia), Kristin Davis (Lucy), Kali Hawk (Trudy), Tasha Smith (Jennifer), Carlos Ponce (Salvadore), Peter Serafinowicz (Stanley), Jean Reno
(Marcel), Temuera Morrison (Briggs), Jonna Walsh (Lacey), Gattlin Griffith (Robert), Vernon Vaughn (Nonno Jim Jim), Colin Baiocchi (Kevin)
Genere: Commedia - Origine: Stati Uniti d'America - Anno: 2009 - Sceneggiatura: Jon Favreau, Vince Vaughn, Dana Fox - Fotografia: Eric
Alan Edwards - Musica: A.R. Rahman - Montaggio: Dan Lebental - Durata: 113' - Produzione: Vince Vaughn, Scott Stuber, John Isbell Per
Stuber Productions, Wild West Picture Show Productions, Relativity Media - Distribuzione: Universal (2009)
Stupidissima, davvero al di là di ogni
immaginazione, commedia americana,
diretta da un avventato produttore passato alla regia. Due coniugi americani
in crisi, decidono di concedersi una vacanza a Bora Bora, coinvolgendo nell'impresa tre coppie di amici. Sarà un
soggiorno zeppo di penosi imprevisti.
Soprattutto per lo spettatore, sballottato
tra bikini, acque blu e dialoghi deprimenti, scritti da due dei goliardici protagonisti, Vince Vaughn e Jon Favreau.
Agli otto deficienti che intasano lo
schermo, va aggiunto l'intruso Jean Reno, nel peggiore ruolo della carriera.
Il Giornale - 04/12/09
Massimo Bertarelli
Una coppia in crisi ne trascina altre tre
in un paradisiaco atollo dove un guru
francese dividendo coniugati da single,
promette di ritrovare l'armonia familiare middle class. Il film è meglio del
trailer: promette un humour da Woody
Allen che non mantiene, sprofondando
in volgarità da film natalizio (i massaggi), in una super noia fino a quattro
happy end (troppi). Peccato per Vince
Vaughn (a dieta subito!) che ha scritto
il film con Favreau autore di "Iron
man", dimenticandosi in fretta di un
certo cinismo.
Il Corriere della Sera - 04/12/09
Maurizio Porro
figlio hanno scelto la vacanza per lasciarsi; Jon Favreau e Kristin Davis,
ripetutamente fedifraghi; il ciccione
Faizon Love che per consolarsi del divorzio voluto dalla moglie si è portato
dietro la giovane Kali Hawk. Tutti ignorando che verranno sottoposti alla
terapia dell' 'esperto matrimoniale', tra
il logorroico e l'hippie datato, Jean Reno.
Scritto da Vaughn (pure co-produttore)
e Favreau, e diretto dall'esordiente Peter Billingsley, "L'isola delle coppie"
ambisce ad essere una commedia sulla
crisi affettiva del giorno d'oggi con improbabile happy end multiplo e la morale: se si è scelto un coniuge è perche
c'era qualcosa di più, sicché per quanto
uno o l'altra 'girovaghino', la scelta fatta
a suo tempo è quella giusta. Peccato
però che il tutto, sole a parte, si risolva
in un grigiore piatto che impedisce al
brillante di emergere, attori e troupe
che si saranno assai divertiti in Polinesia, ma non divertono lo spettatore,
qualche gag sguaiata e qualche situazione assurda. Siamo nel tempo perduto. Dal pubblico, non quello di Proust.
P.S: Il fatto che la giovane amante
chiami Faizon Love 'Papi' sta nello
script originale o nella malizia del doppiaggio italiano?
Il Giornale di Brescia - 06/12/09
Marco Bertoldi
Sono coppie 'scoppiate' (o sul punto di
esserlo) le quattro di amici che approfittano di un'offerta di gruppo a prezzi
ultrascontati per un soggiorno in un
lussuoso resort di un'isola polinesiana:
Vince Vaughn e Malin Akerman, due
figli lasciati a casa e un legame ormai
stanco; Jason Bateman e Kristen Bell,
che dopo 8 anni di tentativi di avere un
Quattro coppie sui 40, con problematiche assortite, si concedono una settimana nell'Eden Resort, specializzato in
terapie matrimoniali e strategicamente
collocato nella paradisiaca isola di Bora-Bora. L'idea è quella di affidare Jason (Bateman) e Cynthia (Kristen Bell),
sull'orlo del divorzio, alle cure dei terapeuti, mentre gli altri si rilassano tra
splendide spiagge e acque trasparenti.
Tuttavia sull'isola i trattamenti sono
obbligatori quanto sui generis, e tra esercizi spirituali (con il guru Reno), un
massaggio e qualche sessione di yoga
molesto, anche le coppie senza problemi scoprono di non essere poi così perfette. Salvo poi risolvere ogni cosa con
le care, vecchie maniere: una sbronza,
un po' di sana gelosia, il brivido dell'improvvisazione.
Mattatore assoluto è Vince Vaughn finalmente accreditato come sceneggiatore - che in questo film ricopre l'inconsueto ruolo di marito e padre amorevole, supportato dall'ottima Malin Akerman. Il ritmo è da sit-com, qua e là
strappa qualche risata - il duello a colpi
di "Guitar Hero" funziona - ma il contesto è volgarotto, quasi da commedia
natalizia all'italiana. C'è davvero bisogno di andare oltreoceano per sorbirci
erezioni inconsulte e strusciatine ammiccanti?
Rivista del Cinematografo - 2009-12-67
Manuela Pinetti
Vince Vaughn è un talento curioso. E
Jon Favreau lo è anche di più. Quindi
prima di sparare a zero, ci si riflette un
po'. Il problema di fondo è che i due
hanno deciso letteralmente a tavolino di
realizzare un film per famiglie. Penetrare in un nuovo mercato e vedere come
funziona. Nella storia di una coppia in
crisi che decide di coinvolgere i propri
amici per recarsi in un esclusivo ritiro
dove provare a evitare il divorzio, ci
sono non solo tutti i timori di quanti
alle soglie degli anta non vogliono finire come i propri genitori ma, soprattutto, le aspirazioni di quanti tentano di
capire come iniettare nel matrimonio
quelle tensioni trasgressive che sem-
brano invece riservate alla vita da scapoli. Buone intenzioni, quindi, in un
film che purtroppo strappa solo qualche
sorriso stentato, nonostante riesca a
mettere in campo con notevole precisione psicologica frustrazioni femminili
e infantilismi maschili. Dato il presupposto commerciile, il lieto fine è d'obbligo. Cì si resta male perché anche in
un semplice film per famiglie cose come la verve e l'intelligenza non dovrebbero essere dosate con il contagocce.
Ma se a essere così avari sono talenti
come Vaughn e Favreau ci si resta ancora più male.
Film TV - 2009-48-9
Giona Antonio Nazzarro
La storia - Quattro coppie si concedono una vacanza su una paradisiaca
isola esotica famosa per i suoi corsi
volti alla riconciliazione delle relazioni
in crisi, non sapendo che la bizzarra
terapia non è un optional.
Il nucleo familiare attorno al quale ruota l'intero impianto narrativo di questa
commedia è la coppia formata da Dave
(Vaughn, che ha anche scritto e prodotto il film) e Ronnie, i quali ci restituiscono una perfetta immagine stereotipata della famiglia americana, fondata
sui valori del lavoro e dell'amicizia. E
sarà proprio in nome dell'amicizia che
il gruppo si unirà a Jason e Cynthia, la
coppia che più delle altre necessita di
trovare risposte alla sua ormai infeconda relazione coniugale. Molteplici sono
le motivazioni che inducono ognuno ad
accettare la proposta del 'pacchetto pelican', la vantaggiosa offerta economica
che l'Eden resort riserva alle comitive
di amici. L'arrivo sull'isola, la laguna
turchese, i bungalow sull'acqua, la bellezza intrinseca del paesaggio inducono
a immaginare una vacanza dedicata al
divertimento e al relax. Ben presto però
ci si dovrà ricredere, perché la partecipazione alle sedute psicologiche e alle
lezioni tenute dal famoso maestro monsieur Marcel non sono a discrezione
degli ospiti, ma tappe fondamentali alle
quali nessuno può sottrarsi.
Ciò che ne consegue è una serie di gag,
non sempre riuscite e imprevedibili. Si
inciampa spesso sui luoghi comuni, in
situazioni ridondanti e artificiali, decisamente poco credibili. Se la messinscena ammicca almeno dalle premesse
dell'incipit a creare con lo spettatore
una sorta di identificazione con uno dei
soggetti protagonisti, a partire dall'approdo sull'isola il patto viene a mancare
e l'happy end ne è la conferma.
Di fatto, delle non poche perplessità
che la pellicola di Billingsley suscita,
una in particolare incalza: che il solo e
autentico sguardo comico sul mondo
che "L'isola delle coppie" ci mostra sia
la salvezza a ogni costo e a qualsiasi
sacrificio della famiglia e di tutto ciò
che essa rappresenta?
Duellanti - 2009-57-27
Elena Canavese
A inizio inverno abbiamo tutti voglia di
trasferirci, almeno al cinema, in un villaggio superlusso situato nel mare azzurro di un'isola esotica. Ma anche un
film che soddisfa questo desidero visivo un minimo di storia poi la deve raccontare. E dunque la trama de "L'isola
delle coppie", che vede tre paia di amici
recarsi nel suddetto villaggio di sogno
per aiutare una quarta coppia in crisi,
dovrebbe offrire spunti e sviluppi divertenti. Invece lo svolgimento è prevedibile e noioso, con l'isola di sogno
che si rivela un enorme lettino da psicanalista con tanto di guru alternativo
(Jean Reno) in grado di mandare in tilt
anche le coppie che si credevano stabili. Aggiungete volgarità gratuite e le
interpretazioni modeste di un cast che
in altre occasioni è stato foriero di notevoli sorprese (Vaughn era eccezionale
in "Into the wild", Bateman è sempre
lodevole, e Jon Favreau, che insieme a
Vaughn è coautore del progetto, è il
regista di "Iron Man") e direte in coro:
'aridatece' i Vanzina!!
Europa - 05/12/09
Paola Casella
Per evitare il divorzio, una pedante
coppia in crisi ne convince altre tre ad
accompagnarla su una splendida isola
esotica dove si praticano terapie coniugali. Quello che i malcapitati non sanno
è che psico/sedute e levatacce al suono
del gong toccano a tutti, sono proibiti
telefonini e tv e che l'inaccessibile isola
a fianco è un paradiso per single dove
ogni svago è concesso, sessualmente
parlando. Risultato: le 'cure' risvegliano
insoddisfazioni più o meno inconsce
mettendo a rischio unioni collaudate,
frutto della tipica evoluzione a stelle e
strisce: lei cheerleader, lui quarterback,
ballo della scuola, subito incinta, figli e
piastrelle da mantenere, sesso presto
estinto. L'idea non era male. Il film è
una noia micidiale. L'hanno scritto
Vince Vaughn e Jon Favreau (buon regista di "Iron Man"). Il primo è il classico capofamiglia bamboccione yankee,
l'altro l'amico allupato sposato alla maliziosa Kristin Davis (Charlotte in 'Sex
and the City'). Non si ride mai. La
commedia langue a mollo tra cene e
fondali, con Jean Reno guru da burletta
e morale scontata e senza coraggio. Ma
non ci risparmia l'erezione per colpa di
una bella massaggiatrice e le pose yoga/sessuali. Roba che nei Vanzina almeno è grossolana senza tirarsela. Si
esce affamati di Boldi e cinepanettoni.
Detto tutto.
City - 09/12/09
Alessio Guzzano