20161104_universalmovies.it-Audrey Ferra

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20161104_universalmovies.it-Audrey Ferra
[View Conference 2016] L’intervista a Audrey Ferrara,
environments supervisor de Il libro della giungla
universalmovies.it/view-conference-2016-lintervista-a-audrey-ferrara-environments-supervisor-de-il-libro-della-giungla/
Marco Nuzzo
4/11/2016
L’ultima intervista, ma non in termini di importanza, nell’ambito della 17esima edizione della View Conference, è
dedicata a Audrey Ferrara, giovane artista che, per Il libro della giungla, ha curato la verosimiglianza
dell’ambiente naturale ricreato digitalmente.
Audrey lavora nel mondo del digitale da molti anni, ha cominciato con il film Big city – Dove i bambini fanno la
legge, nel 2007 ed è arrivata ad oggi dove si occupa delle produzioni live-action della Disney. Infatti ha anche
collaborato per Maleficent e Thor.
Ecco cosa ha detto ai nostri microfoni:
Universal Movies: “Lei ha iniziato con due film importanti, Big city e Dante 01. Cosa ricorda di quelle
esperienze?”
Audrey Ferrara: “Quei due film, è divertente cercare di ricordare qualcosa perchè parliamo di ormai 10 anni
fa, mi hanno introdotta nel grande cinema. In quel tempo lavoravo per la Buff Company a Parigi ed è stata
un’esperienza pazzesca, perchè sono entrata in questo settore ed ero molto entusiasta, volevo imparare il
più possibile nel mio lavoro e trovare la mia strada. Dei due film quello che ricordo meglio è stato il secondo,
Dante 01…”
UM: “… che aveva un look fantastico!”
AF: “Si, penso che sia stato unico poichè il regista Marc Caro, che ha diretto qualche film con Jean-Pierre
Jeunet, avesse uno stile molto diverso dagli altri registi, più artistico rispetto, per esempio, a Big city, che era
principalmente un western per bambini, molto divertente. Ho imparato molto da quel film, lavorando con i
supervisori e iniziando a capire come funzionassero le riprese.”
UM: “Nel passato, lei ha lavorato con molti registi francesi. E’ qualcosa che voleva proprio fare o è
semplicemente successo?”
AF: “E’ semplicemente successo. Nella compagnia, se c’era un film in cui tu volevi veramente lavorare, ti
mettevano proprio in quel team. In passato, per esempio, sempre mentre ero in Buff Company, volevo
lavorare in Speed racer dei fratelli Wachowski…”
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UM: “Ti volevo proprio chiedere di Speed racer, non uno dei migliori film dei Wachoski, ma il look e gli effetti
del film erano favolosi!”
AF: “E’ stato un film speciale. E’ vero che è stato quasi un flop, non è stato per niente un successo, ma per
quel periodo, gli effetti speciali erano all’avanguardia, pieno di CGI, i colori erano super brillanti, per colpire il
gusto del pubblico, ma è stato molto divertente lavorarci.”
UM: “Un altro film, che non è stato propriamente un successo, ma che si ricorda per gli effetti speciali è stato
Segnali dal futuro, con Nicholas Cage. L’aereo che si schianta è qualcosa che difficilmente si dimentica.”
AF: “Questo è stato un film pazzesco in cui ho lavorato. Noi, per la Buff Company, non abbiamo curato la
scena dell’incidente aereo, ma ci siamo occupati dell’ultima scena del film, con le tempeste, la grande onda,
le scene girate a Times Square. Mi ricordo che dovevamo creare queste fantastiche scene ma avevamo
poco tempo per farlo, a livello tecnico una grande sfida. Personalmente, c’era questa fantastica ripresa
dell’elicottero che arrivava a Manhattan e io ho dovuto letteralmente ricreare tutti gli edifici, una grossa sfida,
veramente!”
UM: “Lei ha fatto un lavoro incredibile con Il libro della giungla. Non trova strano che un film che è un vero
inno alla natura e alla sua bellezza, di naturale abbia praticamente nulla?”
AF: “Si, è un grande paradosso! E’ vero, non ci avevo mai pensato in questi termini. Penso che l’unica cosa
che volesse il regista Jon Favreau fosse avere la libertà di organizzare l’ambiente per controllare
pienamente la storia, e penso anche che volesse fare una celebrazione de Il libro della giungla originale, quei
bellissimi ambienti che Disney aveva dipinto, i colori e cose così. Penso che volesse ricreare fedelmente
l’ambiente e avere il controllo totale dell’ambiente in cui filmava.”
UM: “Avete girato tutto in studio? Quindi è stato più facile gestire le luci e tutto il resto…”
AF: “Assolutamente si, questo è stato il proposito principale. Abbiamo preparato tutti gli elementi prima e gli
abbiamo combinati tra loro con il CGI.”
UM: “Ultima domanda. Puoi dirci qualcosa sul tuo prossimo film: Passengers?”
AF: “Amo molto questo film! Di nuovo, ho imparato molto da questo film, continuo a imparare molto da ogni
singolo film in cui lavoro. Dopo un anno e mezzo in cui ho lavorato con rocce e alberi è stato bello cambiare
ambiente e dedicarmi alle astronavi e allo spazio. Questo è veramente un grande film, una storia molto
originale…”
UM: “Lei ha visto il film intero?”
AF: “Si, ho partecipato a una proiezione speciale…”
UM: “E come l’ha trovato?”
AF: “Grande! Naturalmente non posso dire nulla, ma il regista è fantastico come anche tutto il team tecnico.”
UM: “Altri progetti futuri?”
AF: “Sto lavorando a Alien: Covenant, ma non posso dirvi niente.”
Grazie Audrey Ferrara, è stata gentile e disponibile e una grandissima professionista.
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