La morte fa morire, l`amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci
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La morte fa morire, l`amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci
Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari Anno XIII – Numero 13 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 18 aprile 2015 Redazione e-mail: [email protected] Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it Commerciale e-mail: [email protected] INFO PUBBLICITA 346.2245173 «La morte fa morire, l’amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci E’ scomparso il Maestro Luigi Le Voci, un pezzo pregiato della storia e della cultura castrovillarese foto Nicola Caracciolo www.cercacasa.it Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA Appartamento 2° piano 100 mq. circa: due camere da letto, cucina, soggiorno e bagno. Annessa soffitta. Riscaldamento autonomo e terrazzo. euro 42.000 ria. Riscaldamento autonomo, cantina Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA e posto auto. euro 88.000 Appartamento 1° piano 60 mq. 3 locali più ampio terrazzo. Annesso locale Castrovillari (Via delle Robinie) deposito al piano terra. 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Risc. autonomo. euro 57.000 tre camere da letto, bagno e lavande- Ottimamente tenuto. euro 380/mese Nicola Filidoro:«Rinnovare la Politica» IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3 VERSO LE AMMINISTRATIVE La crisi che attanaglia la politica e i partiti si va facendo ogni giorno più preoccupante. La questione morale che in maniera dirompente si è abbattuta sul sistema politico – istituzionale, l’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni, lo stato fallimentare della finanza pubblica e una economia traballante sono tutti sintomi di una crisi che investe non solo il sistema dei partiti o le istituzioni, ma la società politica e civile nel suo complesso. La democrazia italiana viene posta seriamente a rischio, in quanto, ai grandi e difficili problemi sopra citati, si è nuovamente aggiunta la forte delegittimazione dei partiti per effetto della nuova questione morale. Attualmente diventa necessario avviare un forte processo di moralizzazione della politica, che passi attraverso i partiti, ma che investa anche altri settori della società civile, i quali, come dimostrano le inchieste della magistratura, sono responsabili di collusione con il potere politico. Lo scioglimento anticipato del consiglio Comunale della nostra Città, la scarsa partecipazione dei Castrovillaresi alle ultime elezioni Europee, le polemiche nate dopo le recenti votazioni per le primarie del PD locale, la guerra fra le diverse anime del centro-destra cittadino per la scelta del candidato a sindaco, evidenziano come anche a livello locale è necessario proporre un nuovo modello di vita istituzionale e politica, in cui l’attuale sistema dei partiti venga superato. C’è bisogno di riformare in profondità la vita delle istituzioni e dei partiti garantendo trasparenzsa nei rapporti tra politica e società civile. E’ indispensabile lavorare per ricondurre la “POLITICA” nel suo alveo naturale: quello nel quale chi esprime impegno politico lo esprime per costruire le condizioni più valide per la difesa e la tutela della collettività . La nostra società presenta attualmente una nuova mappa delle classi sociali, con tutti i problemi di ordine socio-politico ed economico che ciò comporta. Compito della politica è quello di attivare una forte iniziativa per farsi carico delle esigenze e dei problemi di una società in profonda trasfor- mazione. Bisogna dare risposte concrete e risolvere le forti contraddizioni che da questo nuovo assetto sociale scaturiscono. La politica non può restare immobile ; bisogna dare risposte edeguate a problemi di grande rilevanza e portata, quali il lavoro, la forte disoccupazione giovanile, la difesa dell’ambiente e la tutela del territorio, la sanità pubblica, la scuola e la cultura. E’ necessario garantire una più giusta distribuzione della ricchezza e salvagurdare i ceti più deboli, eliminando l’utilizzo dell’assistenzialismo fine a se stesso o come merce di scambio per il consenso politico-elettorale. Seppure in questa diversa prospettiva, i partiti risultano insostituibili, ma necessitano di un radicale cambiamento del loro modo di essere ; essi devono abbandonare i vecchi metodi e le perverse logiche che ancora li caratterizzano, dovendo ritornare ai compiti e alle funzioni per loro fissati dalla Costituzione. Certamente non è una operazione semplice, ma è sicuramente necessaria e non più procrastinabile , serve un impegno serio e responsabile dei Nessuno deve rimanere indietro! Stop Barriere!!! partiti e dei loro gruppi dirigenti . Il rinnovamento dei partiti e della politica passa attraverso una maggiore partecipazione , attraverso la capacità di penetrare nella società, di capirla e di instaurare con essa un confronto che dia il senso della presenza . Rifondare la politica significa prendere posizioni in maniera non equivoca, attraverso denunce, considerazioni, teorie, programmi, proposte, idee su tutti i problemi che interessano la gente. La politica e i partiti devono porre l’attenzione non sui fatti esclusivamente nominalistici o formali , ma su questioni di contenuto e sulla sostanza, cioè sui problemi e sugli obiettivi. Per riempire il vuoto lasciato dalla caduta degli ideali e dall’assenza di etica politica, è necessaria un’etica pubblica e laica che racchiuda i valori fondamentali a cui l’uomo aspira, cioè la ricerca di una giustizia giusta, il progresso in un ambiente sano, un mercato controllato, la libertà, la democrazia, l’eguaglianza. L’etica di cui c’e bisogno è quella dei doveri, delle scelte serie , delle assunzioni di responsabilità, delle riforme e del modo di intendere la politica. Per fare questo è necessario uno sforzo collettivo serio, serve un rinnovamento credibile e necessita di individuare percorsi e strumenti di attuazione per avviare iniziative non più differibili . Dr. Nicola Filidoro Castrovillari avrà la sua squadra a 5 stelle! «Il gruppo locale intende sottolineare il diritto dei cittadini tutti, di agire in autonomia mettendo da parte le solite politiche assistenziali che ledono, talvolta, la dignità dell’individuo, volendole cosi sostituire con un approccio strutturale tale da mettere in condizione gli individui di agire autonomamente e liberi di spostarsi in città usufruendo dei servizi necessari all’espletamento di tutte le azioni che per chi non soffre del disagio specifico, da per scontate in quanto, alcune barriere, vengono viste solo da chi porta il fardello di vivere in una città in cui alcuni diritti hanno bisogno di essere pretesi attraverso iniziative come queste. Il ciclo di eventi che coinvolgono la manifestazione di denuncia, sensibilizzazione e proposta del Meetup Castrovillari a 5 Stelle inizieranno giorno 26 aprile: Agorà con i ragazzi del Meetup i quali illustreranno, attraverso la riproduzione d i video già pubblicati sul Canale Youtube Ca- strovillari a 5 Stelle e sulla pagina Facebook del gruppo, le disattenzioni strutturali e civili della città. Nell’occasione saranno raccolte segnalazioni e proposte. Domenica 17 maggio invece, si darà spazio alla “Passeggiata Cittadina” in cui si percorreranno alcune delle vie della città per evidenziare l’evidente disagio delle persone con difficoltà motorie, ma anche di mamme con passeggini e strumenti per la mobilità dolce. Gli Attivisti invitano tutti i cittadini, soprattutto coinvolti e interessati direttamente dal disagio delle barriere architettoniche (a volte anche inaspettate come vedremo), a partecipare alla passeggiata per testimoniare l’impossibilità di agire in autonomia di alcuni cittadini. La chiusura (si fa per dire) di questo ciclo di eventi si avrà il 24 maggio. In questa occasione ci sarà modo di discutere del percorso fatto assieme: le proposte dei cittadini, le segnalazioni e la testimonianza della manifestazione verranno raccolte in un documento che verrà portato all’attenzione della futura amministrazione. Compatibilmente con gli impegni istituzionali, potranno partecipare i portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento. Il Meetup auspica che l’evento coinvolga cittadini di ogni ideologia e bandiera politica poiché al di là del’interesse del singolo, le barriere, sono segno di inciviltà e di arretratezza culturale». P.s. il gruppo locale afferma con decisione la lotta a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche che proseguirà anche nel futuro consiglio comunale: Castrovillari avrà la sua squadra a 5 stelle! Meetup Castrovillari a 5 Stelle Aronne si autosospende da Forza Italia Il presidente del Club Forza Silvio "Azione Sociale" e vice coordinatore provinciale dei Giovani di Forza Italia Nicola Aronnne si autosospende dal partito. «Questa scelta è stata maturata dopo aver riunito i componenti del mio Club, informato gli ex amministratori comunali vicini a me ed i Giovani di FIG Castrovillari poiché oggi nel partito già commissariato e coordinato dell'onorevole Morrone, non vi è una chiara linea programmatica e di idee da seguire ma solo sterili personalismi di singoli individui che ad ogni costo e ad ogni modo fremono dalla voglia di candidarsi in qualsiasi lista pur avendo in tasca la tessera di Forza Italia. Tutto alquanto strano dato che nei mesi scorsi più volte avevo incontrato gli altri componenti e iscritti dei vari Club e chiesto di stilare il programma elettorale e valutare i nomi da mettere in lista non ricevendo rispo- sta alcuna. È stato messo in atto un vero e proprio complotto per evitare che si presentasse il partito di Forza Italia, impedire a tanti giovani e volti nuovi di potersi misurare e distruggere il dialogo nel centro destra che poteva essere forte competitivo e vincente, per favorire altre situazioni dove di sicuro i singoli individui si saranno barattati piatti di torsoli e noccioli basandosi su logiche della vecchia politica da cui provengono. Nei mesi scorsi non si è parlato di programmi per la città e se Forza Italia è uscita sulla stampa muovendo alcune problematiche, ciò è accaduto solo grazie al sottoscritto e la rassegna stampa ne è la prova evidente per chi ha memoria storica, nonché la proposta del mio Club di altri nominativi di ottime personalità da candidare a sindaco e che puntualmente venivano bocciati. Gli altri amavano andare solo in radio a denigrare il centro destra o apparire sulla stampa come papabili candidati sindaci sponsorizzati da questo o quel consigliere Regionale di riferimento, oppure ancora sponsorizzare cognati e compari o peggio ancora asservirsi a posizioni di singoli individui provenienti da NCD. Castrovillari deve avere il grande senso di responsabilità di stare fuori dai giochetti di palazzo e dai baratti. Per questo ed altri motivi molte personalità che contano in città non si sono avvicinate al Partito, non hanno dato la disponibilità ad eventuali candidature in lista, data questa pessima gestione che ha spinto i vertici regionali a commissariarlo! Vo- glio rimarcare la differenza di dialogo e gestione del partito che c'è tra il movimento giovanile Regionale dove i giovani dirigenti dialogano costantemente e decidono e discutono insieme e le forti spaccature tra il partito dei Senior a cui la coordinatrice Jole Santelli ha avuto il difficilissimo compito di mediare ed ha tutta la mia comprensione, anche se nelle scelte ci voleva il pugno duro per isolare i singoli piagnistei e le autocandidature. Resto a disposizione di una maggiore chiarezza da parte del partito sulla scelta ufficiale di sostegno a qualche candidato Sindaco e per conoscere quali eccellenti manovre metterà in campo a soli 18 giorni dalla presentazione delle liste, prima di giungere a conclusioni affrettate da qui la ferma volontà temporanea della autosospensione». Nicola Aronne Act Castrovillari, il Brand Eco-Sostenibile È un brand ma anche una carta di valori. Un codice etico che presenta la volontà di muoversi su tre direttrici specifiche: ambiente, cultura, turismo. Act Castrovillari è stato presentato nel Maggio 2014 ed è proprio dal Brand EcoSostenibile che riprende il percorso virtuoso che aveva mosso i primi passi con l’amministrazione Lo Polito. Castrovillari vuole essere così la prima Città a dotarsi di una carta dei valori e di un codice etico nella gestione di Ambiente, Cultura e Turismo, con la volontà di dare vita ad una "smart city" che indirizzi l'azione di sostenibilità ed innovazione come strumenti del cambiamento e che punti a realizzare concretamente un nuovo modo di fare economia, cultura e benessere diffuso. Un’idea di Città che verrà illustrata, durante un incontro con i cittadini, Venerdì 17 Aprile 2015, presso la Sala Varcasia – Chiesa di San Francesco – alle ore 18.30: introdurrà e modererà il dibattito Lenin Montesanto, Fiduciario della Condotta Slow Food Pollino-Sibaritide-Arberia. Interverranno: Sergio Gimigliano, ideatore del progetto ACT Castrovillari; Giovanni Gagliardi, ideatore e responsabile del progetto vinocalabrese.it ed esperto del settore enogastronomico; Gianluca Colaci, presidente del Consorzio turistico Borghi del Pollino. Concluderà il candidato a Sindaco del centrosinistra Mimmo Lo Polito. L'idea è promuovere un Brand che individui e valorizzi la messa in rete di eccellenze esistenti sul territorio (artistiche, professionali, enogastronomiche ed artigianali) che sostengano il km0 artistico produttivo e sposino la filosofia dell’impatto zero per gli eventi in programma. Ufficio di Coordinamento Candidato Sindaco Mimmo Lo Polito Battaglia: «Il centrodestra è in frantumi, ma la destra c’è» IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3 VERSO LE AMMINISTRATIVE Conferenza stampa del candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, Francesco Battaglia. I manifesti che lo accompagnano recitano “andiamo avanti senza paura”. E’ il fratello Leo ad aprire la conferenza stampa, il candidato più votato a Castrovillari alle scorse elezioni regionali, proprio sotto il simbolo della Meloni. «A Castrovillari c’è molto fermento nel centrodestra per individuare il candidato a sindaco - E ' nata “L’alternativa democratica" che riconosce in Eugenio Salerno, l'uomo che vuole provare a mettere insieme le anime che hanno a cuore le sorti di questa nostra città. «Il progetto - afferma Salerno - nasce con la consapevolezza del momento difficile che sta attraversando la politica, non solo cittadina, ma anche con il grande desiderio di contribuire e partecipare al cambiamento necessario per una ripresa culturale economica e sociale della nostra castrovillari. Siamo certi che da soli non si riesce in questo arduo compito, ed è per questo che necessita il contributo di tutti , perché si possa scrivere insieme, una nuova pagina della politica cittadina. Mai più un uomo solo al comando affinché la democra- dichiara Leo Battaglia - soprattutto dopo il passo indietro di Blaiotta. Noi abbiamo sostenuto fin dal principio e senza condizioni la candidatura di Franco Blaiotta, il cui improvviso passo indietro fa mutare lo scenario e ci mette nelle condizioni di dover rivalutare la nostra posizione». «Il tempo delle attese è finito - afferma Leo Battaglia - e se il centrodestra a Castrovillari non c’è più di sicuro c’è la destra». Parole che non lasciano margini di incertezze su possibili accordi elettorali con altri candidati, tantomeno con Anna De Gaio, indicata da Forza Italia a guidare la coalizione di centrodestra. Dello stesso avviso il segretario cittadino del partito, Vincenzo Ventura, capolista in questa competizione elettorale con Fratelli D’Italia, unica lista a sostegno di Francesco Battaglia. Ventura, dopo aver caldeggiato a lungo la candidatura di Franco Blaiotta, denuncia un clima di imbarbarimento e di illecite intromissioni nel centrodestra, che hanno impedito la candidatura dell’ex sindaco. «Ora non c’è più tempo afferma Ventura - e le altre forze di centrodestra, compreso quelle che si richiamano all’ex presidente del consiglio comunale di Castrovillari, Eugenio Salerno, se lo vorranno, potranno confluire su Battaglia». Ma al di là delle sigle, puntualizza il candidato a sindaco Francesco Battaglia, a non non ci interessa nè la De Gaio nè Salerno ma la gente di "destra e centrodestra" che vuole sposare un progetto che si basi su "un candidato al servizio della città e con un progetto". Un progetto che vede prota- goniste "le fasce più deboli", e capace di reperire risorse anche dai fitti passivi che questo Comune eroga, nonostante gli immobili di proprietà. Aiutare le classi più deboli significa farlo subito con un gesto. Quello di Battaglia è simbolico, ed è il primo messaggio lanciato ai suoi avversari. «Rinuncerò allo stipendio da Sindaco, se eletto - afferma Francesco Battaglia - affinché queste risorse siano destinate ad aiutare i più deboli. Dovrebbero farlo tutti i candidati a Sindaco, anzi mi auguro che seguano quanto da me proposto». Sarà solo una lista quella in sostegno di Battaglia, ma "una lista forte" in cui convergeranno le energie tutti i sostenitori di Fratelli d’Italia. Vecchi e nuovi. Antonio Gatto, Giovanni Martino, Giuseppe Bonifati, Nicola Aronne, Vittorio Sessa, Roberto Inglese, Daniela Conte e tanti altri tutti pronti a sostenere il progetto di Battaglia che spera «che i castrovillaresi, almeno per una volta dicano no ai cosiddetti “portoni” che per anni hanno contaminato la vita politica cittadina». Quello di Battaglia è un programma che nasce dalla capacità di individuare i bisogni della quotidianità, in- Eugenio Salerno è il candidato a sindaco di “L’alternativa democratica” zia, figlia del confronto e della partecipazione, non venga più messa a rischio, abbattendo le disuguaglianze e ripristinando la dignità delle persone. Vogliamo offrire una seria e reale alternativa a tutti coloro che credono nei valori sanciti daĺla nostra Costituzione, proporremo un programma snello senza fare false promesse e garandendo un governo di "salute pubblica". Chiederemo il contributo di tutti per ottimizzare la quotidianità e Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il Consigliere Regionale, nonché commissario di Forza Italia a Castrovillari on. Ennio Morrone e la prof .ssa Anna De Gaio. Al centro della discussione, la questione della candidatura a Sindaco per il partito di Forza Italia a Castrovillari. Forza Italia, tramite il suo locale commissario On, Morrone, ha individuato nell’ex vicesindaco della citta del Pollino, il candidato a Sindaco che rappresenterà il partito e possa fare da sintesi e catalizzatore, vista la grande esperienza e capacità politico-amministrativa, sia nel partito stesso che nell’intero centro destra. La prof. De Gaio ha dichiarato: «sono lusingata della designazione dell’on. Morrone e dal Partito di Forza Italia e mi sento ancora una volta disposta a mettermi in gioco al servizio della città. Quanto accade e sta accadendo in Forza Italia e più ampiamente nel centro destra locale, non può non pesare ai fini della mia adesione definitiva, che sarà tale, soltanto se tutti gli esponenti politici e militanti, che si richiamano o si sono richiamati a Forza Italia e al centro destra, intendano costruire insieme una forte e coesa squadra politico amministrativa. Castrovillari è una città in cui il centro destra ha avuto una grande storia e grandi risultati, che possono continuare ad essere tali soltanto se scelte sicuramente dettate da alcuni momenti di disorientamento politico vengano riconsiderate. Per governare bene una collettività complessa come quella castrovillarese in un momento socialmente difficile come quello attuale serve unione, partecipazione , discussione, nonché volontà e capacità di convogliare le forze verso un unico obbiettivo. Per tali motivi si partirà dal centro destra per andare oltre lo stesso, in quanto la politica e la buona amministrazione, non si possono chiudere in steccati politici, ma richiedono che tutte le forze sociali possano partecipare alla creazione del loro futuro. ascolteremo le proposte di quanti, operando ogni giorno nella nostra città e nel nostro territorio, conoscono le problematiche e sanno dare anche soluzioni. L'umiltà, la capacità di mediazione ma nel contempo la determinazione, sono prerogative indispen sabili per chi si candida a sindaco. Ed è per questo che in tanti, ritengono il sottoscritto, colui che incarna perfettamente queste aaratteristiche. Il saper stare tra la gente e con la gente, terpretato attraverso un contatto di 365 giorni all’anno con la gente. E’ il suo modo di fare politica per capire, conoscere e mettersi "al servizio della città". «Ritengo inoltre - conclude Battaglia - che il partito guidato da Giorgia Meloni, sia quello che oggi incarni al meglio lo spirito di cambiamento e di rinnovamento richiesto a gran voce dai cittadini. Oggi più che mai è necessario voltare pagina e riconsegnare alla politica il ruolo che gli compete, mettendosi al servizio del territorio per dar voce alle istanze della gente e lavorando per il bene comune. Presente alla conferenza stampa anche Nicola Aronne, uno tra i delusi da Forza Italia che ha deciso di dare il suo pieno sostegno alla "destra” di Battaglia". “La mia adesione a Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale è la naturale prosecuzione di un percorso politico iniziato con la candidatura alla scorse elezioni regionali. Ritengo inoltre che il partito guidato da Giorgia Meloni, sia quello che oggi incarni al meglio lo spirito di cambiamento e di rinnovamento richiesto a gran voce dai cittadini. Pochi giorni alla chiusura delle liste e Battaglia va avanti, senza paura. fare le battaglie per consentire il ripristino dei diritti e della dignita delle persone. Non piu personalismi ma superamento del perimetro del proprio orticello in favore del bene comune. Da qui bisogna ripartire per credere in una rinascita della Città, da un progetto come quello che ci auguriamo, possa essere condiviso da tanti. Ci si può riuscire. “l' alternativa democratica” sta con Castrovillari». Il centrodestra in attesa di Anna De Gaio Il commissario di Forza Italia On. Morrone la indica come candidato a Sindaco Pignataro interviene sulla crisi del centrodestra «Sembra di essere al mercato, si insultano, si accusano, si dividono. Ogni tanto si fa un nome dettato da fuori,da qualche cosentino che vorrebbe dimostrare di raccogliere le anime perse di una destra alla deriva. Ancora una volta le voci di politici cosentini cercano di dettare leggi in questa nostra città,che si è vista negli anni penalizzata da politiche del vuoto e da indifferenza verso questo territorio. Non ci sono riusciti con un bravo coordinatore dei circoli, hanno dovuto ricorrere ad un vecchio volpone cosentino il quale spera di unire quello che nel tempo hanno diviso. Non si sopportano a vicenda e si fanno lo sgambetto come bambini capricciosi. Si assiste a un raggruppamento litigioso e molto diviso,un teatro di lotte di apparati. Dopo essersi espulsi, sfiduciati, dimessi, i candidati a sindaco e company ora si trovano di nuovo assieme a chiedere agli elettori quella fiducia che avevano avuto e che questi hanno negato alla comunità andando da qualche “NOTAIO” di Trebisacce” per far cadere un’amministrazione che l’elettorato castrovillarese aveva designato a governare per 5 anni. Loro hanno preferito ad un sindaco un commissario ed oggi hanno l’ardire di aver fatto bene!! Sarà la gente a dare il giudizio, quella gente che Voi avete ancora una volta penalizzato dando a questa città non una figura politica, ma un’uomo di legge». Peppino Pignatario ex consigliere comunale IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 4 XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta a Monte Sant’Angelo XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta a Monte Sant’Angelo: quest’anno l’evento, pur conservando la passione e la devozione, si è dato un tono di eleganza e gioventù. E’ entrato a pieno titolo nella globalizzazione, grazie all’interattività di Android e Streaming e soprattutto è stato un “Melting pot “ per la presenza curiosa e poi interessata di giovani africani del Gambia, Ghana, Costa D’Avorio, Nigeria, ospiti a S. Basile. La tradizionale passeggiata alla Chiesetta rupestre della Madonna del Riposo, ebbe inizio nel 1836, anno in cui, il benefattore Andrea Bellusci, fa costruire l’opera. Da allora, il sentiero per raggiungere la bianca chiesetta a forma ottagonale, incastonata su Monte Sant’Angelo è stato percorso da una infinità di pellegrini devoti a testimonianza dell’affetto per la Madonna con il Bambino lì deposta, in atteggiamento di riposo. Le presenze assidue, nei dintorni della chiesa di Monte Sant’Angelo, a pasquetta, vanno man mano scemando e dal 1960 il luogo cade nel dimenticatoio. Saranno in pochi poi a risalire verso quest’eremo, a pulire ed accendere il cero della speranza e devozione che, un tempo i nostri nonni alimentavano, per testimoniare l’appartenenza al luogo. Il Club alpino italiano di Castrovillari, interessato da sempre a tutelare e valorizzare gli ambienti tematici, si è dedicato a Su invito del Sindaco di Celle Ligure (SV), Giovedi 2 aprile alle ore 21.00, davanti ad un pubblico interessato e partecipe, Pietro Armentano ha presentato il suo libro " Andrea Croccia il comunista che sognava l'anarchia" Ed. Promoidea Pollino. Il Sindaco di Celle, Renato Zunino, ha ospitato l’iniziativa presso la sala consiliare e ha presieduto l'evento ricordando il ruolo politico amministrativo che Andrea ha svolto in quella città, nonché alcuni simpatici episodi personali tra lui e Andrea. Tra gli altri intervenuti il prof.Giovanni Cimbalo dell'Università di Bologna che conobbe molto bene Croccia a Firenze quando lui era studente universitario, il prof. Giuseppe Milazzo storico dell'antifascismo savonese il quale ha collegato l'attività antifascista di Andrea Croccia con quella di altri antifascisti liguri ed in particolare con Ireos Cava che giocò nella squadra di calcio del Cosenza nel 1929/30 dove si era trasferito per allontanarsi da Savona divenuta per lui pericolosa. Andrea Croccia conosceva molto bene la Liguria fin dagli anni trenta e in particolare nel 1936 quando insieme all’anarchico Nino Malara organizzavano gli espatri clandestini di antifascisti calabresi che si recavano a combattere in Spagna a fianco dell’esercito repubblicano nelle brigate internazionali, passando per Genova e poi per Ventimiglia. Qui il contatto era “Emilio” nome di battaglia di Giovanni Torello primo sindaco comunista di Genova, che prendeva in consegna gli antifascisti accompagnati da Andrea e li faceva imbarcare con “Capitan Galea”. Teneva i contatti anche con le sorelle Lizzari Wanda e Fatima altre due antifasciste anarchiche conosciute a Firenze nel 1924 insieme ad Enrico Malatesta. Sempre a Genova conobbe nel 1930 l’anarchico Luigi Galeani. Infine Nino De Andreis di Savona uno dei carbonai di contrada Monaca di Alessandria del Carretto dove si era rifugiato perché disertore col quale insieme ad Alfredo Malara (Tommaso lo scemo) stampavano la stampa clandestina “La Scintilla”. Alla manifestazione erano presenti anche i ni- riprendere questa tradizione castrovillarese in sintonia con i tempi attuali, in cui è forte la ricerca delle proprie identità insieme alla richiesta di attività motoria. Ecco, i nostri nonni senza volerlo, sono stati precursori delle nostre aspirazioni. Si spiega da solo il fatto, perché oggi, come di consueto, in ottava di S. Pasqua, alla tradizionale passeggiata, inserita nel programma attività del CAI Castrovillari, hanno partecipato 120 escursionisti, entusiasti e felici di inondarsi di sole, sulla collina sovrastante la propria città. La collina, 794m è un contrafforte roccioso carsico, calcareo a forma tronco conica verdeggiante che, dà bella mostra di sé, per avere incastonata a mezza costa, l’invitante bianca chiesetta, meta di curiosi ed escursionisti pellegrini. Dalla bianca icona, si dominano con un solo colpo d’occhio le cittadine del comprensorio di Castrovillari: Frascineto, Morano, Saracena S.Basile, Spezzano A. fino al mar Jonio. E’un punto panoramico al centro dall’emiciclo formato dai monti del Parco nazionale del Pollino su cui svetta la catena del Dolcedorme 2267m, ancora oggi, innevata. Prima di noi, è salito qui S. Francesco da Paola per salutare e benedire la Calabria, in viaggio per la Francia al capezzale di re Luigi XI ammalato. L’escursione della pasquetta è ormai un evento atteso. Quante volte dentro di noi affiora il desiderio di voler fare una bella passeggiata, in tutta libertà, nella natura, al sole, senza allontanarci troppo da casa, per misurarci con le nostre forze, sedere su un masso, riflettere; giusto quanto basta, per poi tornare alla realtà quotidiana, più caricati e consapevoli delle proprie possibilità fisiche ed anche integrati nel territorio circostante! Il Club alpino italiano di Castrovillari, promotore, in queste undici edizioni, è stato tenace nel mantenere viva questa tradizione e, la partecipazione numerosa, ha premiato tutti perché la missione del sodalizio è promuovere-tutelare-valorizzare quanto di buono c’è sul territorio, che altrimenti andrebbe perduto per sempre. Un grazie doveroso va ai giovani volontari della protezione civile “Pegaso” di Castrovillari che hanno seguito l’evento e riordinato la decenza nella Cappella, dove è stato possibile accendere il lumino votivo. Mimmo Filomia Presentato a Celle Ligure il volume Nati per leggere, di Armentano su Andrea Croccia un ricco calendario di letture Da marzo fino a giugno sono quasi cinquanta gli appuntamenti con la lettura e le storie che i volontari del sodalizio castrovillarese moltiplicano in ogni spazio dove ci sia una persona disponibile a far entrare il diritto alla lettura. Un lavorio intenso e degno di nota che Alessandra Stabile, coordinatrice cittadina, sta intessendo con la sua rete di volontari. poti di Andrea Croccia che abitano in quel comune, Lina e Rocco Mitidieri. Ha partecipato anche l’ex sindaco di Frascineto Agostino Pirrone che, saputo della iniziativa, da Torino ha raggiunto Celle Ligure. Nel suo intervento ha sottolineato la determinazione di Andrea per la costruzione della Casa del Popolo di Frascineto e il suo impegno nella formazione politica dei giovani. E' stata una bella e coinvolgente manifestazione che Pietro Armentano ha ritenuto doveroso realizzare anche in quella bellissima cittadina della riviera ligure dove Andrea Croccia visse per circa metà della sua vita essendosi li trasferito con la moglie Maria Bruzzo di Genova. Il Presidente della Repubblica d’Albania alle vallje di Civita IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 5 Nonostante Giove Pluvio si è svolta con successo la giornata dedicata alle vallje 2015. Ricco il programma delle manifestazioni sacre e profane,che hanno avuto inizio il mercoledì giorno in cui,nella tradizione popolare è ancora viva l’usanza di portare in chiesa il grano germogliato durante il periodo quaresimale,che servirà ad abbellire il sepolcro di Cristo,in realtà la struttura maestosa in origine era un monumento all’eucaristia,ma la coscienza popolare lo ha rivissuto e lo percepisce tuttora come la tomba di Cristo che simboleggia la sua sepoltura e Resurrezione (il grano al buio che germoglia).Un senso di gioia si può osservare tra la popolazione la domenica mattina alle ore 5.00,quando tutti i fedeli si riuniscono sul sagrato della chiesa,e con i ceri accesi e con mesta solennità seguono il sacerdote che inizia il canto, e avvicinandosi al portone centrale batte per tre volte la croce sulla porta, ripetendo la formula liturgica del rito bizantino “Aprite le porte”. All’interno della chiesa il demonio “djalli” chiede: “chi è questo Re della Gloria?” alla risposta “il Signore degli eserciti è il Re della Gloria” le porte si spalancano il demonio scompare e i fedeli entrano in chiesa al canto del Cristòs Anesti -Cristo Risorto, (Kristòs anesti ek nekron thànato thàanaton patisas kie tis en tis mnimasi zain charisàmenos) ripetuto infinite volte nella mattina di Pasqua. Nella tradizione durante la settimana santa vengono cantate le Kalimere dal greco Kalimera “buongiorno” composizioni poetiche tramandate da secoli che hanno un intrinseco valore poetico nella nostra letteratura popolare. Molti di questi canti sono anonimi altri sono dovuti a noti poeti della letteratura albanese come Giulio Variboba. Nella kalimera il popolo è protagonista, attore,creatore del racconto nel quale con molta facilità inserisce credenze,situazioni,immagini della vita quotidiana. Un’atmosfera gioiosa ed armoniosa ha segnato l’intero pomeriggio del martedì nel nostro paese,dove il senso di appartenenza all’etnia diventa sempre più vivo. Lo storico civitese Serafino Basta ne: “Il Regnodelle Due Sicilie descritto e illustrato di Lorenzo Giustiniani” a proposito delle vallje nel 1855 così scriveva: “Nel dopo pranzo di domenica,lunedì,martedì hanno costume di riunirsi varie compagnie di giovani, i quali vestiti alla foggia orientale, con turbanti in testa,con spade levate in alto e con bandiere, vanno cantando i fatti guerreschi e le vittorie dell’eroe di Croia”. Le donne nelle ridde cantano, ancora esse canzoni nazionali ed accrescono il diletto ai curiosi dei paesi vicini che accorrono a divertirsi. E’ tradizione essere state stabilite queste feste per avere nel decorso degli anni, una memoria del natio paese, che imperiose circostanze costrinsero ad abbandonare,ci duole non poter riportare quei canti che il tempo vorace ha ridotto in frazioni sconnesse e siamo dolenti di veder cadere in disuso le patrie costumanze. Le vallje di Civita quest’anno molto numerose hanno aperto la sfilata dei gruppi di San Marzano di San Giuseppe (Ta), Santa Sofia d’Epiro (Cs),Acquaformosa (Cs),San Martino di Finita (Cs), Cerzeto. In serata l’arrivo del Presidente della Repubblica d’Albania Bujar Nishani è stato ricevuto dal Sindaco Alessandro Tocci per l’incontro istituzionale presso la Sala Consiliare. All’incontro era presente anche il Presidente del Parco del Pollino On. Domenico Pappaterra. Il Presidente ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta e ha dichiarato: «l’Albania è fiera di voi, in questi cinque secoli di permanenza in suolo italiano avete sempre portato alto il nome dell’Albania,che dal canto suo non vi ha mai dimenticato. I nostri rapporti devono essere più intensi e frequenti». La sua visita nella comunità di Civita si è conclusa alla Chiesa dell’Assunta per l’incontro con il Parroco. Soddisfatto il Primo Cittadino, Alessandro Tocci il quale ha dichiarato che nonostante il freddo e la pioggia la tradizione delle Vallje è stata rispettata anche quest’anno, felici e soddisfatti soprattutto con la presenza del Presidente della Repubblica d’Albania». Flavia D’Agostino Associazione Famiglie Disabili/Voi con Noi per andare oltre Foto Iazzolino PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE “Voi con Noi per andare oltre” è il titolo del progetto di Servizio Civile che l’ Associazione Famiglie Disabili di Castrovillari porterà avanti per un anno, condividendo con i volontari un cammino, la cui meta è nella consapevolezza che prendersi cura della persona con disabilità significa rispondere al suo diritto al benessere, riconoscere le emozioni, suscitare attese e dare la possibilità di realizzare i desideri. La disabilità non è solo malattia ma condizione esistenziale, e Il messaggio di questo progetto è che la persona, al di là delle diagnosi, è capace di sentire e di sognare ed è sempre desiderosa di ricevere nuovi stimoli. L’obiettivo è principalmente lo stare insieme, aprirsi gli uni con gli altri per entrare nella vita di tutti i giorni dei ragazzi disabili. Un triste diaframma divide la realtà in parti diverse e le carenze di sistema inducono a considerare la disabilità come un insieme di situazioni difficili da comprendere, dove la rassegnazione del “tutto impossibile” conduce all’emarginazione. In una fase in cui i finanziamenti legati al servizio alla persona sono così scarsi, è cosa straordinaria trovare una realtà importante come quella dell’A.F.D. che, gestita e portata avanti con le semplici forze del volontariato, rappresenta un patrimonio indispensabile soprattutto in questo momento storico. I giovani volontari del SCN ci aiuteranno ad abbattere etichette e stigma diffusi soprattutto verso chi ha disabilità intellettiva, più vulnerabile in quanto le barriere della comunicazione portano a discriminazioni e a pregiudizi. La condizione attuale, purtroppo, in tutti i suoi aspetti riflette il disagio della nostra civiltà dove il mondo della disabilità è ancora a sé stante. Esso è fatto anche dalle famiglie che portano il carico reso più pesante dai silenzi delle istituzioni, le quali, con larvati provvedimenti di aiuti, ca- muffano l’indifferenza e il non senso dell’agire politico. L’organizzazione sociale non offre pari opportunità e alle forze del volontariato tocca scrivere una nuova pagina che consiste nel porsi intenzionalmente sul cammino reale delle situazioni di vita, riscoprendo la dimensione dei sentimenti buoni, nel significato etico – filosofico di dedicare se stessi ad un più alto ”ordine sovra personale”, secondo principi che oltretutto sono storicamente incarnati nella Costituzione. I giovani volontari del servizio civile entreranno nelle scuole, nel centro di appoggio dell’ASL, nelle attività della nostra Associazione e sicuramente impareranno a riconoscere le fatiche, gli ostacoli e i limiti della disabilità con più realismo ma anche con lo sguardo volto alla operatività, attenti a non assistere passivamente a ciò che accade ma desiderosi di promuovere il senso del vivere nei nuovi “amici” più deboli. “NOI con Voi per andare oltre” vuole significare che è vietato calpestare i sogni, intesi come desideri e volontà di esserci, ma vuole anche dire che riuscire a realizzarli è un bene straordinario perché ci abbiamo creduto insieme! Un benvenuto a tutti coloro che vogliono rendere prezioso un anno della loro vita avvicinandosi alla nostra Associazione che li accoglierà per orientarli, informarli e renderli consapevoli dell’importanza di concretizzare il riconoscimento del diritto di tutti non solo ad esistere ma anche a crescere, ad imparare a sviluppare le proprie potenzialità all’interno della comunità di appartenenza, perché nessuna persona è definibile per sottrazione, anche se è nella situazione di handicap. Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 23 aprile 2015, ore 14,00. e per maggiori dettagli visitare il sito www.afdcastrovillari.it o telefonare a 0981/26003; 3201480512. Tina Uva Grisolia Responsabile del Progetto I briganti di Maradei IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 6 Rileggendo in questi giorni il dramma di Giuseppe Maradei “La voce de lu vientu”, rappresentato nei teatri più volte in questi ultimi anni, si ha la possibilità di assaporare l’amarezza di una vicenda fatta di soprusi, violenze e sopraffazioni, seguite all’unità d’Italia. Soprusi e violenze patite dai contadini del Sud, illusi che il passaggio da uno Stato all’altro avrebbe portato liberazione e diritti. Invece la fortissima caratterizzazione dei personaggi del dramma ci fa rivivere quello che tanti storici da alcuni decenni stanno riscoprendo. Non a caso la prefazione di simi anni fu uno dei pochi, se non il solo, a invocare una sorta di giustizia storiografica sul brigantaggio, una pubblicistica senza complessi psicologici ha via via preso ad analizzare le basi retoriche di una celebrazione continua, estenuante, unilaterale, che poneva i vinti tra i reprobi ed i vincitori tra i santi. Mancava, in questo quadro di rivalutazione di un fenomeno demonizzato, l’attacco poetico, creativo. Lo ha fatto Maradei con il suo dramma, scritto nella lingua delle nostre popolazioni, con le espressioni idiomatiche proprie del popolo meridionale, con la messa in scena di personaggi veri, vivi, lottanti, dotati di anima e di sogni, frustrati dalle menzogne e capaci di morire pur di non abdicare alla grandiosa dignità dei poveri. Luigi Troccoli Pino Aprile apre le pagine di un testo teatrale che molto più di una ricostruzione storica riesce a dare spessore ai drammi umani, alle violenze subite, al potere nuovo che si sovrappone ad un modo di vita che aveva trovato i suoi equilibri. Il nuovo regime sconvolse assetti politici, ma non sociali: chi comandava, cambiando casacca, continuava a comandare, coartando le coscienze, finanziando i tradimenti, gettando le basi di quel marasma morale che stette alla base del gattopardismo delle classi dirigenti. Dopo la voce isolata di Carlo Alianello, che per moltis- Il Liceo “Enrico Mattei” si misura con la cultura d’impresa Ottimo piazzamento nel Business Gamepromosso dall’azienda Nivea Il 10 Aprile, a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari a Milano, si è svolto Il business game 2015 organizzato da NIVEA nell’ambito del Progetto “Young Business Talents”, giunto ormai alla sua conclusione. La gara si è disputata dopo sette mesi, nei quali 2.321 studenti di scuole superiori italiane (ovvero il 35% in più rispetto all’edizione dello scorso anno) suddivisi in 643 squadre (+27%) si sono sfidati virtualmente nel redigere piani annuali di gestione aziendale, per ottenere maggiori profitti per la propria azienda virtuale. Per conquistare il podio, durante la giornata, le 75 squadre finaliste hanno usato per l’ultima volta il simulatore di business. Il Liceo Scientifico “E. Mattei” ha partecipato alla gara schierando in campo studenti delle classi VA, VB, VD, IV E che hanno formato 7 squadre, per un totale 26 studenti. Questi gli alunni selezionati nelle classi suddette: VB- 2 squadre- con Antonio Lanza, Luca Cataldi, Carolina Salvo, Lorena Barletta; Necromastery: Mauro Pulice , Simone Rossi, Luigi Pingitore; VC “PUNISHERS” con Francesco Serrago , Pietro De Paola , Maria Frascino e Mario Rizzo; VC “BLITZKRIEG” con Simone Mazzuca, Salvatore Elia, Luca Guaragna, Antonio Baratta; Squadra mista “Aperturescience” con Castrovillari al centro di un grande incontro culturale, nei giorni scorsi, in occasione della IV Edizione del festival del “Dialetto e le Lingue minoritarie di Calabria”, evento ideato ed organizzato dal Centro Cultura e Arte 26 con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali (Progetto Etnie e Letterature), la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Comune di Castrovillari ed il Parco Nazionale del Pollino. Un incontro che non si limita a consegnare alle cronache e agli archivi il resoconto di una riflessione sulla centralità dei dialetti (per definizione: sistemi linguistici popolari, di ambito locale o territoriale) nel XXI secolo, ma dà continuità ad un progetto di più ampio respiro che punta, da una parte, a riunire Castrovillari ed il suo comprensorio alle aree geograficamente e culturalmente vicine (della Calabria e della Basilicata) e, dall’altra, a recuperare pezzi importanti della sua identità storica più autentica. Senza per questo cadere nell’errore di chiudersi alla contemporaneità, come provano l’attenzione e lo spazio verso le produzioni letterarie in Lingua di queste prime edizioni, in linea con la vocazione del festival d’essere una sorta di spazio aperto, un crocevia di racconti scambiati. Attraverso l’incessante opera di promozione culturale svolta da Maria Zanoni – studiosa di antropologia, esperta di tradizioni alimentari mediterranee, saggista, poetessa, pittrice, fotografa, promotrice di mostre di scultura e grafica, o semplicemente cuore pulsante del Centro Cultura e Arte 26, che ha fondato nel 1978, anche per la sua capacità di coinvolgimento e di sintesi di tante esperienze – il festival del “Dialetto e le Lingue minoritarie di Calabria” è quindi cresciuto nel tempo, ha potuto presentare il lavoro di molti poeti e scrittori calabresi (ma il termine è in questo caso riduttivo, perché non dice dei legami stabiliti con tradizioni e culture di ogni parte d’Italia, anche attraverso alcuni di questi letterati), ha saputo legarsi ad altre realtà simili e interagire con associazioni attive sui territori. Così si spiega la presenza di poeti e autori di considerevoli qualità e fama come (solo per stare a quest’anno) Carmelo Morena, Enzo Cordasco e Ciccio De Rose; la scelta di ospitare la premiazione per il Concorso internazionale letterario e fotografico legato alla mostra “Memorie della Grande Guerra 1914-1918”; i legami e le affinità con “Mystica Calabria” e “I pirrupajini”, due associazioni culturali molto attive (l’una partico- Domenico Laurito , Salvatore Ferraro , Carmine Oliveto; VD “ CIMA” con Carmen Motta, Arianna Tafuri, Martina Chiarella, Ilaria Giorno; IV E con“Lociceroproduction”. La finale, disputata dalle 11:00 del mattino e protrattasi fino alle 18:30, ha visto le 75 squadre di studenti provenienti da varie regioni italiane, divise in gironi da cinque, selezionate tra tutte le scuole del Paese, fronteggiarsi nella cultura d’impresa con genuino spirito di sana competizione. Il Liceo Scientifico “E. Mattei” , posizionatosi nella classi- fica generale tra i primi quaranta migliori programmatori d’Italia, grazie alla buona preparazione dei suoi studenti, supportati costantemente dal team dei docenti accompagnatori, si è anche piazzato al I posto con una delle sue squadre, risultata nella rosa delle quindici migliori squadre finaliste, aggiudicandosi un premio in denaro di 400 euro, cui si è aggiunto un bonus per la Scuola. Agli studenti partecipanti, in occasione della Cerimonia di premiazione, sono stati consegnati attestati di Pensieri di rabbia e di dolore, di speranza e d’amore Etnie e letteratura nella IV Edizione del Festival su “Dialetto e le lingue minoritarie di Calabria” larmente dal punto di vista storico e l’altra da quello teatrale, entrambe sotto il profilo linguistico) nel recupero e nella ricerca in ambito identitario e tradizioni popolari. Nel corso del festival, arricchito da un reading di poesie e farse dialettali con intermezzi di musica etno-popolare, affidati a Luca Oliveto e Pasquale Aiello, anche le premiazioni dei poeti ospiti. Con motivazioni impegnative la cui lettura rende bene l’idea fondante di questa manifestazione. A Carmelo Morena (autore, tra l’altro, de “I me’ pinzeri. Vulìssi éssiri suli”), è andato il riconoscimento critico per la poesia “’A brigata Catanzàru”, composta in dialetto reggino, in cui “l’autore, attraverso puntuali riferimenti storici della gloriosa Brigata Catanzàru, riesce a trasformare in forti emozioni i momenti più significativi del dramma della I guerra mondiale”. Altrettanto forte la motivazione al premio assegnato al cosentino Ciccio De Rose (“Ditti e maliditti”, “Cantu ntuossicatu”, “Purtativi ‘a seggia”) per la poesia “Me nonnu assassinu”, là dove “il dramma della guerra si fa dolore e nello stesso amore sofferto e duraturo per un nemico strappato, sine culpa, alla vita, il cui ritratto diventa compagno indelebile, simbolo di catarsi e di ammonimento”. Terza motivazione esemplare, quella che è valsa il premio speciale del MiBACT (sezione Progetto Lingue e Letterature) alla poesia “Pi’ nu guagliun’ dispers’ ‘nta prima guerr’” di Enzo Cordasco, e che attribuisce al suo “linguaggio scavato alle radici del dialetto”, quello di Francavilla Marittima, la capacità di cogliere “un'espressione etnica nella traduzione di una civiltà che diventa identità popolare”. A consegnare i riconoscimenti, fra gli altri, Francesco Pirrera e Luigi Troccoli, da sempre attenti alle tradizioni e alla storia di questo territorio. Proprio a Cordasco, autore dell’evocativo “Di roccia e di vento” (ah, le donne ardenti della Yourcenar…), si collega la più recente iniziativa della signora Zanoni, con la cura e la pubblicazione per la Collana Percorsi Mediterranei di Arte26Editor del saggio "Nella tua nuda e solitaria stanza - Dialogo immaginario con Vincenzo Padula", presentato il 12 aprile scorso proprio a Francavilla Marittima quale emblema di una ri- partecipazione e di merito dal Direttore Risorse Umane, Management Unit Sud Europa, dott.ssa Luisa Bianchi, alla presenza del Direttore Generale Marketing Sud Europa della Nivea. Viva soddisfazione ha espresso il D.S. del Liceo “E. Mattei”, prof. Bruno Barreca, che ha ricordato in una nota, gli obiettivi espressi dal Collegio Docenti, in merito al Progetto: migliorare le propria discipline dando loro un valore aggiunto; massimizzare il rendimento degli alunni, facendoli divertire, giocare (le cose apprese giocando non si dimenticano), applicando la teoria; preparare meglio gli alunni al clima degli esami; orientare gli alunni: vivendo la gestione aziendale, sapranno a priori che cosa fanno le imprese e vedranno se è una scelta adeguata per i loro studi futuri e/o la loro futura attività professionale; potenziare lo spirito imprenditoriale avvicinandoli alle sfide e alle questioni che stimolano le virtù dell’iniziativa; dotare l’ istituto scolastico di uno strumento d’insegnamento pratico e gratuito, avendo la versione junior di un simulatore imprenditoriale di Praxis MMT, utilizzato nelle migliori università, business school e imprese. La Referente Comunicazioni Esterne Prof.ssa Filomena Bloise cerca linguistica e perfino sonora, liquida sul Padula più intriso delle acque amiche del Mare Nostrum. Un tema, il mare e i suoi simbolismi, che si ritrova un po’ dovunque nel cammino di Cordasco e così bene espresso in quei versi italiani che fanno “Canto la luce del giorno che se va /… / lascio il posto al disvelamento / e alla verità che viene dal mare…”. Ritornano nei versi di questi autori le emozioni forti di sempre. Il rimpianto e la malinconia, la pena e l’illusione, il sogno e la passione. Emozioni universali, quand’anche scritti in un qualche dialetto calabro. Perché la poesia non conosce barriere, non distingue l’alto dal basso, il popolare dall’élitario. È poesia e basta. “Tenanu raggia, cuntanu duluri” dice dei suoi versi Ciccio De Rose in “Ppi ‘ncignari” (Per iniziare). Ma è solo una parte della verità. Perché quegli stessi versi parlano pure di luce e di felicità. “Tenanu raggia, cuntanu duluri / ma puru spiranza e ‘nu tantu d’amùri”. Antonello Fazio Convegno sul volontariato Venerdì24 Aprile 2015, nella Sala 14 del Protoconvento Francescano, alle ore 16, si svolgerà un convegno, organizzato dall’Associazione “ Amici del Cuore “, sui valori e la funzione del volontariato nella società. Il centro del Convegno è la “Lectio Magistralis” di Mons. Vallèjo Bald , che affronterà appunto la complessa relazione tra il volontariato e i suoi valori, a confronto con i bisogni sociali degli ultimi e con le funzioni delle istituzioni e dello Stato, dall’alto della sua straordinaria esperienza umana, religiosa e sociale. Seguirà l’intervento del dr.Bisignani, Direttore Scientifico dell’Associazione, nonché Direttore dell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Castrovillari, e Direttore Scientifico della rete di Conacuore Calabria, assai impegnato da anni sia sul fronte medico-scientifico, sia su quello del volontariato sociale, con particolare attenzione verso i pazienti cardiopatici. Altre partecipazioni sul tema saranno quelle del Presidente dell’ Associazione “ Amici del Cuore” , prof.ssa Donatella Laudadio, del Presidente della rete di volontariato regionale di Conacuore, Antonello Rossi, e di don Carmine, assistente spirituale dell’Associazione. Ma soprattutto saranno presenti i volontari dell’Associazione “ Amici del Cuore “, che sono di supporto logistico-pratico-relazionale presso l’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Castrovillari. Essi sono i veri protagonisti dell’azione solidale dell’Associazione suddetta, non solo per le prestazioni di tipo pratico e per il supporto psicologico nei confronti dei pazienti e dei loro familiari, ma anche per le funzioni di’accompagnamento e di guida amorevole alle prestazioni di tipo medico-sanitario, attraverso una regolamentazione di supporto ai bisogni ed alla dignità della persona dei singoli pazienti. Alla loro azione solidale si deve l’esistenza stessa dell’Associazione, ed a loro va il plauso ed il ringraziamento di tutti i cittadini che varcano la soglia del nostro nosocomio. Il Presidente dell’Associazione “Amici del Cuore” Prof.ssa Donatella Laudadio Elezioni Candidature e speranza Per le prossime elezioni amministrative della città, numerosi sono i partiti, movimenti, associazioni ed altro, che sono in fibrillazione per proporre e proporsi al governo futuro di Castrovillari. Abbiamo bisogno di portatori di speranza nel più vero senso della parola. Per molti il futuro è diventato un enigma. In città incontriamo una spaventosa indifferenza, una paralizzante rassegnazione. Tuttavia, tutti sappiamo che, per sopravvivere, abbiamo bisogno di speranza, non una speranza che venga dal regno delle utopie e delle illusioni. Abbiamo bisogno di persone delle quali ci si possa fidare. Persone con visioni, prospettive e obiettivi esistenziali, che vanno al di là del proprio giro domestico, familiare, di clan, e guardano al senso della comunità e non al proprio particolare. Candidati ai quali si possa dare fiducia, che non sbagliano le parole quando promettono qualcosa. Solo la vera speranza dà coraggio per il domani. “ Il futuro appartiene a coloro che trasmettono alla prossima generazione motivi per sperare “ (P. Teilhard de Chardin) . Auguri alla città. Gino Perfetti Sta nascendo la Prima Compagnia di assicurazioni del Sud Italia! Una novità assoluta per il comparto assicurativo. Nel 2013 la raccolta dei premi assicurativi nelle regioni meridionali, dove non esistono sedi legali o operative di compagnie di assicurazioni è stata pari a 24 miliardi di euro. Un fiume di denaro raccolto sul nostro territorio è trasferito quotidianamente al Nord o all’estero. La Cds (Compagnia del Sud) sarà la prima compagnia di assicurazioni con sede operativa nel Mezzogiorno e una delle poche imprese assicuratrici in forma cooperativa del nostro Paese. La nostra sfida consiste nel dimostrare che esiste un Sud operoso e solidale che sa creare autonomamente sviluppo ed occupazione attraverso una imprenditoria sana, etica e mutualistica. Vogliamo condividere il nostro sogno con tanti meridionali che possano aderire al proggetto e costruire un azionariato diffuso e democratico per la Compagnia. Abbiamo al nostro interno esperienza e capacità maturate in tanti anni di lavoro nel comparto assicurativo. Abbiamo il sostegno di due Banche e di centinaia di Soci che hanno già aderito alla Società, ma è necessaria la tua partecipazione, competenza, passione ed il tuo entusiasmo per essere protagonisti di un grande Progetto di sviluppo del nostro territorio. Oggi, insieme, abbiamo finalmente la possibilità: - di ridurre i costi assicurativi con un piccolissimo e unico investimento; - di ottenere le giuste tariffe per le famiglie e per le imprese residenti nel Sud Italia che oggi sono mediamente più alte del 30% -50% rispetto a quelle applicate nel resto d’Italia; - di creare nuovi posti di lavoro per i giovani del Sud; - di pagare i premi delle nostre innumerevoli polizze assicurative alla prima ed unica Compagnia del Sud; - di lasciare la ricchezza economica sul territorio meridionale. Partecipa per saperne di più alla presentazione ufficiale del progetto che si terrà a Castrovillari domenica 19 aprile alle ore 17,00 presso la Sala Convegni del Jolly Hotel Corso Luigi Saraceni a Castrovillari. Ingresso libero. Informazioni: www.cdsscpa.it – www.noisiamolanostraforza.it– www.compagniadelsud.it Il GAL Alto Jonio vola in Spagna per presentare la ricetta dell'Alto Jonio Il Gal Alto Jonio "Federico II" vola in Spagna per la Fiera del Turismo Internazionale della Catalogna, "B-Travel", che ospiterà buyers, visitatori e agenzie turistiche da tutto il Mondo. Una fiera aperta al nuovo modo di intendere oggi il turismo: non viaggi fine a sé stessi ma legati ad esperienze dirette sul territorio. Il Gruppo di Azione Locale con sede ad Amendolara sarà presente in terra spagnola, dal 17 al 19 aprile. L'operazione di marketing territoriale, rientra nel progetto di Cooperazione Transnazionale che comprende Italia, Grecia, Cipro e Portogallo e si concentra sulla valorizzazione di itinerari del gusto, sull'educazione per un turismo sostenibile, sulla promozione delle tradizioni locali. All'interno di questo spazio allestito con la cucina, dove i vari Gal si alterneranno per la preprazione delle proprie ricette, saranno ospitati gli opinion leader del gusto che valuterrano le varie pietanze con l'Alto Jonio che si candida ad un sicuro apprezzamento. Vincenzo La Camera, ufficio stampa BREVI & CRONACA IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG.7 Le illeggibili bollette Equitalia Stanno arrivando in questi giorni nelle case dei Castrovillaresi le bollette per il pagamento del consumo dell’acqua. Ben pochi sono riusciti a capire di che si trattasse, tant’è che di buon’ora l’ufficio idrico comunale di Palazzo Gallo è assediato da una folla di utenti che chiede spiegazioni. Si tratta di una bolletta riferita ai consumi del 2013, per i quali era stata inviata una precedente bolletta. E’ stato spiegato che l’importo richiesto era da considerarsi il saldo di quanto dovuto nel 2013. Possibile che ogni volta che arriva una lettera di Equitalia bisogna rivolgersi a un tecnico per capire di che si tratta? Perché non scrivono chiaramente, senza abbreviazioni e senza sigle ed a caratteri grandi qual è il tributo, se è un acconto o un saldo? Anche per la decifrazione delle bollette relative ai rifiuti ci sono delle scritte microscopiche con numeri, percentuali e calcoli che dovrebbero spiegare come si è giunti ad attribuire l’importo ai contribuenti. Un po’ di carta in più l’Equitalia la potrebbe spendere per spiegare ai cittadini che cosa essi debbono per i servizi comunali, considerando che i contribuenti in minima parte sono ragionieri o ingegneri e per la massima parte sono, invece, popolo di media cultura. Il Ministro Del Rio per il viadotto Italia C’è forse una buona notizia per quanto riguarda la riapertura del viadotto Italia, sull’autostrada A3, chiuso, com’è noto, ormai, da più di un mese, a causa del crollo di una parte della campata, che ha provocato la morte di un giovane operaio rumeno. Nei giorni scorsi, infatti, il deputato del Partito Democratico, Ernesto Magorno, ha avuto un colloquio con il neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il quale gli ha fatto sapere di essersi attivato per il ripristino, nei tempi più brevi consentiti, del Viadotto Italia il cui crollo –dice Magorno- «è causa della chiusura di un tratto della Salerno- Reggio Calabria, con gravi ed evidenti disagi per i collegamenti con la nostra regione». «Il ministro Delrio mi ha rassicurato – prosegue l’esponente del Pd- riguardo al suo costante interfacciarsi con l’Anas per seguire, passo per passo, le attività necessarie affinché si pervenga a una soluzione della vicenda che, al momento, di fatto isola la Calabria e la Sicilia dalla principale via di collegamento autostradale». «L’impegno di Delrio, confortato dalla sua rinomata concretezza e dalla sensibilità che ha sempre dimostrato per la nostra regione, è un segnale importante –conclude Magorno- non solo per la risoluzione di una vicenda cruciale, come quella del Viadotto Italia, ma anche per una decisa inversione di tendenza nell’attenzione per tutto il sistema delle infrastrutture calabresi, elemento decisivo per un compiuto sviluppo della nostra regione». Domenico Fortunato L’uovo della ricerca Grande successo ha avuto la manifestazione “L’uovo della ricerca, in occasione della Pasqua. Una bella iniziativa che ha coinvolto tutte le classi del plesso “G. Fortunato” di Via Roma e le classi prime della scuola “E. De Nicola” di Via Coscile, scuola secondaria di I° grado di Castrovillari. L’uovo di circa tre chilogrammi è stato assegnato martedì 31 marzo tramite un sorteggio a fronte di un contributo di due euro. Aiutare la ricerca sul cancro con il gusto e la dolcezza del cioccolato ha avvicinato i ragazzi al problema e li ha resi sensibili e partecipi, nonostante la loro giovane età. Nasce l’Ecomuseo del Pollino Nasce l’Ecomuseo del Pollino. La struttura, che racconta il Parco in tutti i suoi aspetti, è ospitata nel Complesso monumentale di Santa Maria della Consolazione, in Rotonda, dove è già ubicata la sede dell’Ente Parco. L’inaugurazione avverrà lunedì 20 aprile alle ore 9,30 alla presenza oltre che del presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra, dei presidenti delle Regioni Basilicata, Marcello Pittella e Calabria, Gerardo Mario Olivero, del vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Francesco Nolè e dell’amministratore diocesano di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Di Chiara. L’ecomuseo del Pollino sarà intitolato al compianto presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone. «La struttura - spiega il presidente del Parco, Pappaterra - non è altro che il fulcro della rete dei musei, dei parchi letterari, delle Chiese, delle bellezze naturalistiche, dei borghi, che raccontano della vita degli uomini e delle donne che abitano il Pollino». Ultimora Strangola il padre e poi tenta il suicidio Apprendiamo, qualche minuto prima di andare in stampa di un tragico fatto di sangue avvenuto a Castrovillari, in via Gioffrè, nella notte di mercoledì 15 aprile. Un cinquantenne, F.S. di Castrovillari avrebbe strangolato il padre e poi tentato il suicidio. Il corpo è stato rinvenuto nella mattinata di giovedì e sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, il magistrato e il medico legale dott. Silvio Trotta. Il cinquantenne, con seri problemi psicologici, qualche anno fa aveva già tentato il suicidio buttandosi da un balcone ma si era miracolosamente salvato. Maestra condannata per maltrattamenti La Corte d’appello di Catanzaro, presieduta dal dott. Fabrizio Cosentino, ha confermato la sentenza di condanna di I grado, inflitta dal tribunale di Castrovillari alla maestra M.M. Questa era accusata di maltrattamenti in danno di bambini di una scuola materna privata di Castrovillari. I fatti accaddero nel 2009. Il Tribunale di Castrovillari aveva condannato la maestra a due mesi di reclusione ed al pagamento delle spese processuali. La Corte di appello di Catanzaro, all’esito del dibattimento, ha confermato la sentenza di condanna della M.M., come richiesto dalla parte civile, sostenuta dall’avv. Andrea Bonifati, ed ha aggiunto l’obbligo del pagamento delle nuove spese di processo. Il nuovo e book di Michele Messina “Il nipote di Rivera” Nuova fatica letteraria per lo scrittore-insegnante castrovillarese, Michele Messina. Da poco, infatti, è uscito il suo e-book, dal titolo: “Il nipote di Rivera”. Si tratta di una sorta di diario di bordo, nel quale vengono raccontati gli avvenimenti, dall’autunno del 1997 al giugno del 1998. Il protagonista del libro non ha un nome e si alterna tra la panchina e il campo, in una squadra, il cui presidente è il Macedone. Tifa Juventus in modo sfegatato e segue le partite del Castrovillari, con apparente distacco, inseguendo una figura femminile, Marlene, con la stessa grinta di uno stopper. È un anno particolare, nel quale sta nascendo la televisione a pagamento, e che è segnato dal famoso episodio del rigore non dato all’Inter (per un presunto placcaggio di Mark Iuliano su Ronaldo), da parte dell’arbitro Ceccarini, durante la partita tra la Juventus ed i nerazzurri del 28 aprile 1998. Fatto, questo, che provocò un’indignata protesta della società meneghina, culminata anche in varie interrogazioni parlamentari. Nel racconto di Messina, comunque, gli avvenimenti cittadini si confondono con la cronaca delle vicissitudini italiane, tra serate in birreria, al cinema o semplicemente appoggiati ad un palo, nell’attesa di vedere l’oggetto del desiderio, sempre cercato e mai raggiunto. Domenico Fortunato Aumenta il biglietto e diminuiscono i servizi... Aumenta il biglietto e diminuiscono i servizi … una nuova manovra politica? No, è quello che sta succedendo con i servizi di trasporto pubblico delle ferrovie della Calabria. Mi capita spesso di prendere l’autobus delle ferrovie della Calabria. Da quasi un anno non se ne può più: sedili rotti o addirittura mancanti, in condizioni igienico-sanitarie pessime, autobus che si rompono per strada, facendo fare ritardo a tutti i passeggeri, e tutto questo capita a giorni alterni … perché?! Eppure è lo stesso autobus! Un giorno è perfetto e l'altro non ci si può neanche salire. Parlando con gli autisti (che in qualche modo si imbarazzano senza colpa delle condizioni degli autobus) ho scoperto che non succede solo a Castrovillari, ma in tutte le sedi delle Ferrovie della Calabria, che, appunto, da quasi un anno, ha ridotto i servizi del 50%. Quindi un giorno aggiustano e puliscono gli autobus e il giorno seguente no! Io però come tutti, il biglietto lo pago tutti i giorni e pure per intero, senza lo sconto del 50%! Mi chiedo: come può la regione Calabria fare dei tagli così drastici sull’efficienza e la pulizia di mezzi, invece di potenziare questi servizi essenziali, per attirare più viaggiatori possibili e far rinascere una società di pubblico trasporto?! Almeno che non ricadano su di noi passeggeri questi danni tagli! Anonimo viaggiatore Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemien IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 8 Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemien C’è grande tristezza in questi giorni a Castrovillari, un suo figlio illustre non c’è più. Non si sentiranno più risuonare le note del suo mandolino nelle afose sere d’estate né lo si vedrà incedere elegante, nelle sere d’inverno, col lungo cappotto nero e il cappello a grandi falde, preceduto dal fischiettio di un’aria classica. La triste notizia della morte del grande artista Luigi Le Voci, pittore, musicista e scrittore ci arriva da Torino. Il Maestro se n’è andato a 77 anni, vinto dal male che da circa un anno lo accompagnava, con una carriera lunghissima alle spalle che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo e una vita che in un romanzo solo non ci sta. Partito da Castrovillari, Luigi Le Voci si tramutò rapidamente in amante passionale delle grandi città europee. Già nella seconda metà degli anni ’70 si faceva un gran parlare di quest’artista, e non solo per l’eccellenza e l’originalità dei suoi dipinti, ma anche e soprattutto per il suo spirito testimoniato da una serie di scelte indubbiamente coraggiose, quali quella di trasferirsi a lavorare a Parigi - il sogno di ogni artista. A scoprirlo e seguirlo fu Bernardi – storico critico del quotidiano Nel ricordo di Luigi Le Voci Gitano porta nel sangue la linfa, i colori, i profumi della sua terra d’origine. A Castrovillari ritorna in tutte le occasioni per gustare i frutti di stagione, e intervenire al rito popolare della Madonna del Pollino. Annuncia la sua presenza con scritti illustrati sui muri: motti, denunce. Gioca con Dio come un bambino; gioioso, ironico, mordace, usa con destrezza il pennello d’artista per comunicare con la gente. Musico, cantore, si lascia rapire da Mozart Bach, Chopin, e dai suoni rumorosi della banda di ragazzi che conduce per il paese. Attratto dai canti delle pacchiane, volteggia col suo mantello magico nelle danze popolari. I suoi angeli chagalliani ora volano per il cielo con violini e cartigli in suo ricordo per una ballata d’amore, l’ ultima, la più bella. Adriana De Gaudio La Stampa – che lo sostenne negli anni passati a Torino, prima come studente della facoltà d’architettura e poi ribelle e idealista promotore di se stesso con l’apertura, nel 1976, dello Spazio Le Voci, in cui esponeva le sue opere per venderle direttamente al pubblico, saltando a piè pari il mondo delle gallerie d’arte. “Un romantico nel senso Ottocentesco della parola”, così lo definiva il grande critico torinese, “candidamente emotivo […], d’una assoluta sincerità di sentimenti, che osa dipingere dei violinisti in estasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco, e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso […] “Luigi Le Voci è un antico della Magna Grecia che s’è reincarnato nelle più rischiose esperienze di un’arte audacemente moderna”. Per i critici d’arte Le Voci ha un linguaggio individuale che s’inserisce nella tradizione dei pittori di strada e che fa di lui l’ultimo grande bohemien; originale proprio per il suo legame alla figura in un periodo storico di costante fuga informale. Un linguaggio pieno di forza e di tensione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniaca di un universo romantico. In quaranta anni di carriera tantissime le tappe importanti di questo grande artista calabrese, fra le quali ricordiamo gli anni ’80 con le esposizioni ai conservatori Giuseppe Verdi di Milano – dove disegna le locandine per i concerti della Scala e Torino, il tema è: “I disegni dei concerti”. Segue un lungo periodo passato a dipingere tra Parigi, Milano, Torino e Roma. Nel 1984 espone al Ren- dano di Cosenza e nel 1986 al Centro Culturale francese a Milano. Nel 1998 realizza una mostra nella città di Alessandria e l’anno dopo dedica una mostra a Parigi e la realizza nella galleria Ponterosso a Milano. Scrive Silvio Vigliaturo: “Gli angoli di Parigi, gli scorci di Roma, i paesaggi calabresi, il massiccio del Pollino, sono tutti ritratti dal vivo, con gesti rapidi e vibranti. I musicisti ritratti sui libretti dei teatri d’opera trasudano vitalità perché Le Voci li ha dipinti mentre li guardava, ne sentiva e ne viveva le note”. Artista poliedrico e geniale e un uomo “libero”, nella più alta accezione di questo termine, questo era Luigi Le Voci. I colori e la musica erano la sua vita accanto all’amore smisurato per la sua Castrovillari e per la sua gente. Aveva girato il mondo conoscendo arti e culture diverse e facendo conoscere la sua di arte, ma ritornava nella sua cittadina sempre con grande desiderio. Nella quiete della casetta, che fu dei nonni, tramutata in un posto quasi incantato, piena di dipinti, violini e maschere, il Maestro amava trascorrere le giornate, a dipingere, leggere, comporre versi e suonare il violino. Aveva trasformato la sua via in una via di fiori piena di colori e profumi, che al visitatore pareva di essere in una rue parigina. Aveva colorato le mura della città con splendidi disegni e ogni anno rendeva omaggio alla Madonna del Pollino con una festa gioiosa e dal sapore antico. Per scelta non possedeva un televisore né tantomeno un computer, la sua vita era in mezzo alla gente. Un eterno Peter Pan per i più piccoli, spesso nelle vesti di “Grillo Parlante” per gli adulti, mentre gli anziani e le persone più deboli trovavano in lui la voglia di vivere e l’affetto che spesso gli viene negato. Oggi, questo grande artista non c’è più, la sua scomparsa getta un’ombra sul mondo della cultura e lascia Castrovillari con un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo rimarrà indelebile in tutti coloro che ebbero modo di conoscerlo come Artista e come Uomo. Domenico Donato Foto Nicola Caracciolo Anni 70 -Inaugurazione Galleria d’arte “la Bilancia” L’esordio di le Voci a Torino Il pittore Luigi Le Voci, un giovanissimo castrovillarese residente da anni a Torino, ha esposto insieme con Eugenio Comencini un gruppo di disegni al Castello del Valentino, in un salone della facoltà di architettura del Politecnico. Non è la prima volta che il Le Voci si presenta al pubblico piemontese con la sua produzione, la quale comprende varie specie: dipinto, acquarello, tempera, schizzo. Infatti egli ha già tenuto mostre personali alla “Conchiglia” e alla “Bodda” oltre che allo stesso Castello del Valentino. Anche ora, come rileviamo sui giornali non vi è mancato il pieno successo. Di lui si è occupata diffusamente la critica più autorevole. Il critico ufficiale del quotidiano torinese “La Stampa” ha scritto, fra l’altro: “... Abbiamo sott’occhio, ci sembra, due temperamenti diversi: più “architetto” il Comencini, più “pittore” il Le Voci, del quale in altre occasioni già notammo le singolari qualità appunto pittoriche; ma in entrambi un segno nettamente “figurativo” e mai tendente ad una generica astrazione, di straordinaria spontaneità, vivezza acume interpretativo, e sempre guidato da una volontà di precisa definizione. Svariatissimi, sia per Comencini che per Le Voci, i motivi prescelti, che evadono talvolta nel campo di una vera e propria ritrattistica estemporanea; ma più numerosi quelli che riguardano i complessi urbanistici, le strutture ambientali, i monumenti architettonici di Torino. E in questo caso veramente, nello spirito dei due giovani, la città dei loro studi, rivive e parla con voce inconfondibile, attraverso linee modulate con estrema freschezza poetica che fissano l’impressione visiva e il senso storico della realtà urbanistica in immagini di rigorosa verità...”. In catalogo il Prof. Enrico Pellegrini, del Politecnico, osserva. “... I disegni di Luigi Le Voci, che potrebbero essere creduti di architettura, sono invece dei grafici fatti per trasmettere una tiepida commozione. I segni, esaminati uno per uno, sono nulli, ma nella loro globalità diventano frementi di significato; si possono paragonare a diagrammi emotivi, che, contrariamente a quanto accade per consimili grafici di origine scientifica, diventano anche portatori di emozione, verso l’interlocutore... Queste considerazioni consentano a Le Voci... di operare nel campo di una visibilità legata tanto alle immagini, espresse su carta, quanto in pensieri di architettura, che sono spazi, espressi anche loro graficamente... La nostra è dunque significativa e pertinente...”. Luigi Le Voci, il nostro Gino che ricordiamo certamente dai tempi e giochi d’infanzia, è laureato in architettura e dedica molto tempo anche alla musica e alla poesia. “La Vedetta” è davvero lieta di segnalarlo ai lettori, giacché egli onora con le sue affermazioni non solo Castrovillari, ma anche la Calabria nella lontana terra di Piemonte. (La Vedetta – 31 Gennaio 1969) IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 9 Un Maestro versatile pittore, musicista, scrittore «Un personaggio che da anni caratterizza la vita piuttosto opaca, piuttosto sibarita, piuttosto menefreghista della Castrovillari attuale e che cerca in ogni modo di sollecitarla (il che a me pare voglia dir libertà d’essere: esistere e comportarsi), è il maestro Le Voci, che da non molto ha licenziato per la stampa «Senza peli sulla lingua», un libro per tanti versi provocatorio, antiletterario, blasfemo, come lo furon al tempo loro gli scritti dell’Angiolieri e dell’Aretino, sino al Boudelaire dei ’Fiori del Male”. Le Voci - con stivali, frustino, cappello con piuma quando non in pantaloncini - è come un moderno don Chisciotte, di cui richiama certo sano coraggio rinascimentale, paladino che ha gesti formalmente teatrali, ma il cui scopo resta quello d’incentivare “il sociale”, bacchettando il latente (ma non troppo) e il sistema clientelare. Diceva Orazio: ridendo castigat mores. Se non che, il riso di Le Voci (che ha per oggetto la vita reale e mira a considerazioni sui vizi umani: fine didascalico sì, ma pure esplicitamente personale, polemico) nasconde una capacità psicologica che solo in apparenza e nelle persone facili può suscitare ilarità o disprezzo. Si legga: ’ A putija ’i mastu Pierinu. Da un’iniziale descrizione d’ambiente attraverso i soli utensili, si passa di botto - la mano del pittore-psicologo si vede, e come! - al volto dei clienti seduti, fantasmi immobili, stretti come un pugno serrato, e mansueti, che aspettano il turno per radersi e pare che veglino un morto! A tale quadro impressionistico e insieme realistico concorre l’opacità della luce, che rende l’ambiente simile a un obitorio. - Che fare - si chiede Le Voci - per mettere un tocco d’allegria? Forse, il suono d’un violino potrebbe... Un lampo, ed eccolo lì a suonare. Risultato? Di fronte alla generale indifferenza, il suonatore vien colto dallo sgomento: Pierino, il barbiere reale, si tramuta nel defunto maestro Cavolino, così da suscitare ’na pagura che fa sudar freddo il caritatevole suonatore. Finale di una tragicità pirandelliana: «Cavulinu mi guardavi e rirì, cumu rìrinu i vivi quannu su’ murti!» (Angelo Filomia, Castrovillari, Cent’anni della nostra storia) 1985... e via Oriolo diventa Oriolo Street Per il mese di agosto, in via Oriolo festoni e “sciscioli” pendevano dai fili tesi delle case dei vicoli. Sembrava uno spettacolo inusitato fuori dalla norma. In testa a tutti ed artefice della riscoperta del valore gratificante del vicinato, in pantaloncini bianchi e maglietta bianca, scaarpe e calzini bianchi, capelli in parte già bianchi Luigi Le Voci , pittore. Età 45 anni, animo di fanciullo anche il suo. Non è mancata qualche lezioni di inglese data sui gradini delle case da un Castrovillarese di New York, Fedele Battipede. (Angelo Filomia, Castrovillari, Cent’anni della nostra storia) P.s. Alla stampa, ancora non è giunta nessuna nota di cordoglio da parte del Comune di Castrovillari. E’ vero che non c’è il sindaco, ma il Commissario Prefetttizio in questa fase è la massima autorità istituzionale e quando alla città che si governa, seppur nelle vesti di burocrate, viene a mancare un pezzo pregiato della sua storia e della sua cultura, ci sono alcuni adempimenti doverosi. Lei magari non ha mai neppure visto un quadro di Le Voci eppure per tutta la comunità castrovillarese, Le Voci è stato il testimone più autentico e popolare... Caro Commissario, se il Maestro fosse ancora qui, le avrebbe scritto su cartone “migghiu u peggiu sinnecu, ca u’ migghiu commissariu!!!!! I concorso "Apprendere con la tecnologia” IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 10 I concorso "Apprendere con la tecnologia". Anche gli alunni delle classi V A e V B a.s. 2013/2014 del Primo Circolo Didattico di Castrovillari del plesso di Via Roma hanno partecipato all'iniziativa: Repository multimediale, concorso: Apprendere con la tecnologia, riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. Due gli e-book prodotti dalle classi, il primo denominato: Il Mito di Orfeo e Euridice, il secondo dal titolo: "Un Viaggio nella Mitologia Greca" nell’ambito del Progetto Extracurriculare “Il Laboratorio delle Idee e delle discipline. Pra- tica…Mente ebook”. E' possibile votare i lavori prodotti dagli alunni fino al al 30/04/2015 a questo link: http://www.repositorymultimediale.com/concorso-apprendere-con-la-tecnologia/scuola-primaria-i-lavori/scuola-primaria-i-lavori/ con il titolo " Il Mito di Orfeo ed Euridice " - " Un Viaggio nella Mitologia Greca " Primo Circolo Didattico - Castrovillari (CS), facendo clic sulle stelline sottostanti. Il progetto èstato ideato, attivato e realizzato con la supervisione della docente-referente Ippolita Gallo e dai docenti-tutors Carmelina Zuccarelli, Assunta Furgiuele, Barbara Andreassi e Angela Manfredi. Tutto il progetto è visionabile al seguente link http://www.ippolita.it/laboratorio-delle-idee-ediscipline/ La comunità Docenti Virtuali propone, la prima edizione del concorso “Apprendere con la tecnologia” con l’obiettivo di far emergere le esperienze di didattica digitale più significative e innovative sviluppate dalle scuole di tutto il territorio nazionale, promuovendone la messa in rete e favorendo la diffusione dell’innovazione tecnologica. Il concorso è rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Parco nazionale del Pollino Scoperto ma ancora sepolto “Noi meridionali da secoli serviamo da materiale di cava” Agostino Miglio, nel 1958, scriveva: “Noi meridionali da secoli serviamo da materiale di cava”. Materiale di cava i nostri monti – utilizzati per alimentare i cementifici – il nostro suolo - per le pale eoliche, per gli “specchi” e per l’abusivismo edilizio , le acque cristalline - inquinate da pesticidi, dai veleni versati in scarichi abusivi. “Serve da materiale di cava finanche il nostro sangue!”. Per non essere più solo materiale di cava, Miglio indica quale volano di sviluppo ecosostenibile la montagna, il Pollino, l’agricoltura nella Piana, il turismo con le “vestigia classiche, finalmente scoperte, ma ancora sepolte”. Castrovillari, invece, non ha mai davvero creduto, preso in considerazione o investito su questi tre assi. Mentre l’uso del legno (che l’Enel vorrebbe utilizzare per l’alimentazione nella Centrale) avrebbe potuto – e potrebbe ancora, diremo noi – sperimentare e trainare nuove industrie: quelle dei mobilifici, ad esempio, della carpenteria civile e navale, della falegnameria, ecc. Pascoli d’altura controllati, con un indotto importante, quale caseifici, pellamifici, macellazione di carni pregiate, salumifici, ecc. Non tralasciando le coltivazioni di prodotti agricoli di montagna, i funghi e i frutti del sottobosco, le rinomate e uniche erbe aromatiche e officinali, per lo studio e la ricerca e l’utilizzo delle stesse nella medicina e profumeria, come fece la DEAM - Distillazione delle Erbe Aromatiche e Medicinali – (azienda fondata dal dott. Muzio Gramazio, a Castrovillari, in San Giovanni Vecchio, coadiuvato, come ci informa “la Vedetta”, dal tecnico di laboratorio con esperienze parigine, Ernesto Picardi. La DEAM produceva olio di lavanda, olio di timo, di rosmarino, di salvia, di sideritis, ecc.). Agostino puntava, però, molto sul turismo, negato finanche dal T.C.I., che ignorava, nelle sue guide, del tutto gli itinerari del Pollino. Grazie alle sue conoscenze, Miglio riesce a contattare il professore e ingegnere Vittorio Zignoli di Torino, progettista della funivia del Monte Bianco, che, prendendo a cuore l’idea di Miglio, quella di unire la città con la montagna con una funivia, e stila gratuitamente il progetto (giace ancora nell’archivio locale). Il prof. Zignoli,prevedeva due tronchi: il primo con partenza da Valle Piana ed arrivo sul Pollino, quota 1975; il secondo, sul versante opposto di Castrovillari, da Pollino a Piano di Pollino. Agostino Miglio, che ha rivelato alla comunità internazionale l’esistenza, nella grotta del Romito di Papasidero, del “Boves Primigenius”, volge lo sguardo anche al meraviglioso Cozzo Pellegrino, Novacco, Caramolo, l’incomparabile paesaggio “svizzero” della montagna lungrese, senza tralasciare la valorizzazione dei pittoreschi paesi arberesh e quelli appollaiati sulle falde del Pollino, “che acquistano visioni fiabesche”. Un intellettuale a tutto tondo Agostino, personaggio poliedrico che si rivolge sempre alla zona, mai al campanile, che ci urla che il Pollino è stato abbandonato, dimenticato, quando, invece, resta molto da fare, dove vive ancora tanta povera e abbandonata gente! Ci penserà l’istituzione, la dirigenza del Parco Nazionale del Pollino più grande d’Italia? La Calabria non rientra nell’agenda del governo. Rimane aperta una pagina bianca, macchiata dell’inettitudine della deputazione calabrese che non ha saputo neanche impedire il blocco dei progetti dell’Alta Velocità, del Corridoio d’Europa 1, i collegamenti ferroviari col Nord, l’A3, disseminati di morti, tangenti e mafia. E…il Pollino sta a guardare!!! Giuseppe Bellizzi IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –328.1046251 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte. Scriveteci a: [email protected] L’Alberghiero di Castrovillari alla mostra cosentina su San Francesco di Paola Si è svolto venerdì 27 marzo scorso, nello splendido chiostro del complesso monumentale Santa Chiara – Biblioteca Provinciale di Cosenza, la serata inaugurale della mostra itinerante di pittura sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola del maestro Giacomo Vercillo. L’evento patrocinato dalla Provincia di Cosenza dal titolo “Iubilaeum Figurarum” ha voluto onorare la figura di San Francesco nel giorno del suo compleanno, attraverso la pittura, ma anche la musica, la poesia e la cucina. Gli ospiti, tra cui il presidente della Provincia Mario Occhiuto, dopo aver ammirato i 104 dipinti del maestro Vercillo, sono stati allietati dalle poesie di Cesare Reda e affascinati dalle splendide melodie, eseguite con arpa e viola di Anna Stella e Rosalba Cirigliano. A fare da cornice all’intera serata un ricco e scenografico buffet tematico “La cucina povera calabrese ai tempi di San Francesco di Paola”, un vero e proprio percorso storico-culturale, ispirato dall’omonimo testo di Michele Capalbo e organizzato dall’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Castrovillari, insieme agli Istituti “Todaro” di Rende, “Mancini” di Cosenza e “San Francesco” di Paola e in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Cosenza nella persona del dott. Daniele Vallone. Gli ospiti, infatti, hanno potuto ammirare e degustare una serie di pietanze, tratte dal volume di Capalbo, preparate dai ragazzi delle varie scuole e immergersi in un’atmosfera d’altri tempi all’insegna della semplicità. Sul buffet, tra gli altri piatti, presentati per la degustazione, erano presenti la focaccia di farina, la zuppa di cavolo, la minestra di scarola e fagioli, la zuppa di ceci, le alici ripiene, il pancotto, la frittata di cipolle e farina, nonché dolci come le ciambelline di castagne e miele, la cuccìa e ‘u scavuniscu, un antico dolce contadino a base di farina, mandorle e mosto cotto, così denominato per il caratteristico colore scuro. Gli studenti dell’Alberghiero di Castrovillari, inoltre, hanno corredato i vari piatti con una serie di notizie di carattere alimentare e storico-antropologico per contestualizzare le varie ricette e, soprattutto, per richiamare l’attenzione sugli aspetti culturali di tante preparazioni, in cui si rispecchia la storia e la tradizione della nostra regione. Una cucina da sempre caratterizzata da sapori semplici e da ingredienti poveri, che spesso rappresentavano il pasto completo di operai e contadini, e che in alcuni casi hanno risentito dell'influenza gastronomica delle regioni limitrofe (Campania, Puglia e Sicilia), pur non perdendo mai di originalità per l'uso esaltante di ortaggi e legumi che da sempre si è fatto in Calabria. Piatti semplici, genuini, economici, strettamente legati alle stagioni e ai prodotti della terra, dove ogni alimento, anche quello più umile e povero veniva sfruttato completamente con fantasia. Semplicità e rigore erano, dunque, gli elementi principali di queste preparazioni, assaggiate, probabilmente, dallo stesso San Francesco che aveva fatto della semplicità e delle privazioni anche alimentari, gli elementi basilari del suo stile di vita. San Francesco, infatti, in fedeltà alle regole del suo ordine, raccomandava ai frati di astenersi da certi cibi, in particolare dalla carne, che all’epoca rappresentava il cibo mondano per eccellenza: «Tutti i frati di questo Ordine si asterranno completamente dai cibi di carne e nel regime quaresimale faranno frutti degni di penitenza sì da evitare del tutto le carni e quanto da esse proviene. Pertanto a tutti e a ciascuno di essi è assolutamente e incontestabilmente proibito di cibarsi, dentro e fuori convento, di carni, di grasso, di uova, di burro, di formaggio e di qualsiasi specie di latticini e di tutti i loro composti e derivati». Tutti gli ospiti, alla fine della serata, hanno espresso il loro plauso per la buona riuscita dell’iniziativa, congratulandosi con le scuole per la professionalità e la diligenza dei loro allievi. I futuri operatori del settore ristorativo, oltre ad essere persone molto competenti e capaci, devono essere operatori carichi di entusiasmo e di creatività non dimenticando mai la matrice culturale di tante preparazioni, in cui si riflette la storia, il paesaggio e la tradizione locale. Luigi Blotta Gianni Donato:«Inopportuni i festeggiamenti civili» IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 11 MADONNA DEL CASTELLO « Come Associazione, ci eravamo già espressi, sin dal primo momento, sin da quando la frana si era portata giù mezza collina, sull'inopportunità dello svolgimento dei festeggiamenti civili in onore della Madonna del Castello, per dare un forte segnale alle Istituzioni, alla Città, al Territorio affinchè il problema fosse, con immediatezza, affrontato e risolto: purtroppo, dopo tre anni, siamo ancora quì a discuterne, mentre lo scempio aumenta e la collina perde, giorno dopo giorno, pezzi importanti che l'assottigliano ancor di più, non lasciando ben sperare per il futuro! Nonostante tutto, negli anni passati, la festa civile si è svolta, con grandissima partecipazione popolare ed ancora, quest'anno, il Commissario Prefettizio ha predisposto lodevolmente ogni cosa per renderla più bella, attraente e partecipata. Nulla da eccepire, considerando il punto di vista dell'Amministrazione comunale. Tuttavia, visti l'attuale situazione del sito del Santuario e gli anni trascorsi senza ottenere risultato alcuno, sentiamo il dovere, ancora una volta, di ribadire il nostro deciso e fermo "no" allo svolgimento dei festeggiamenti civili che, secondo noi, rappresenterebbero un vero e proprio "oltraggio" di fronte ad una situazione che rischia di mandare a monte, pardòn a valle, centinaia di anni di Storia religiosa e civile della nostra Città ! Chi, come noi, frequenta quasi quotidianamente il Santuario, si accorge che l'afflusso popolare è diminuito di circa l'80% rispetto al passato: un indicatore molto preoccupante sulla reale volontà dei Castrovillaresi di risolvere il gravissimo problema del dissesto idrogeologico. Però, durante i festeggiamenti, migliaia di nostri Concittadini si riversano nelle strade per godere, giustamente, dei benefici della festa. Se, almeno, una parte di questa folla si recasse presso il Santuario, non solo per pregare ma per esprimere indignazione e proteste circa il degrado dei luoghi circostanti, forse il problema sarebbe già avviato, da tempo, a soluzione. Ecco perchè, secondo noi, la sospensione temporanea dei festeggiamenti civili potrebbe essere un fortissimo segnale indirizzato alle Istituzioni, con il coinvolgimento di miglia di persone che, finora, non c'è stato: la protesta di un'intera Città di fronte al pericolo di veder cancellata gran parte della Sua Storia! Settant’anni da quel 25 Aprile Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao! Migliaia di fascisti, responsabili di crimini di guerra, vennero scarcerati con l’amnistia, promulgata il 22 giugno 1946 da Togliatti, Ministro di Grazia e Giustizia. La “pacificazione” del dopoguerra fu un atto politico saggio o un’ imperdonabile ingiustizia che compromise irrimediabilmente l’anima stessa della giovane Repubblica? Di certo, sappiamo che molti furono i cittadini che si sono spesi per la libertà per un’Italia repubblicana, nata dalla Resistenza. Anche la nostra zona annovera avanguardie di spessore. La vicina Spezzano ha contribuito alla causa con Francesco Nociti e Giovanni Rinaldi, Commissario prefettizio e responsabile del CLN cittadino, che con la sua squadra fornì agli slavi, internati nel campo di Ferramonti, i mezzi necessari per portarsi in Jugoslavia, unendosi con i partigiani del Maresciallo Tito. Nel 1942 Ferramonti “ospitava” 370 slavi, internati perché partigiani o fiancheggiatori: furono trattati con molta severità dalla Direzione e dagli agenti del campo, in quanto politicizzati rispetto agli altri internati. Infatti, la Direzione ha fatto di tutto per liberarsene e già nel ’43 il gruppo slavo contava meno di cento presenze. La combattiva e orgogliosa Lungro annovera, tra gli altri, il minatore Leccadito, avanguardia operaia in miniera e l’intellettuale Angelo Straticò. Il contributo di San Basile è rappresentato da Raffaele Pugliese, Commissario prefettizio, e dal confinato politico Tommaso Sirgiovanni da Oriolo. La Resistenza al fascismo da Saracena è quella di Vincenzo Russo e Filippo Di Benedetto. L’acculturata Morano dispiega, invece, Nicola De Cardona con Diego Ferrari. A Mormanno troviamo Domenico Fittipaldi, mentre Carlo Alò di San Lucido, sarto a Parigi fa la spola con Cosenza per consegnare l’”Unità” e documenti provenienti dal Centro del PCI parigino. Anche Marco De Simone di Rossano, inviato in Toscana e membro del CLN, fu segretario del PCI di Ravenna. Il dirigente comunista Andrea Croccia da Frascineto, confinato politico con sorveglianza speciale in contrada Bianchini- Palombari di Castrovillari, coordinò la rete partigiana della zona. Andrea, oltre a coltivare la terra, “coltivò” molti giovani della Contrada, impartendo lezioni scolastiche, ma anche politiche. Croccia fu attivo con il Soccorso Rosso, ma molto si spese per l’informazione e propaganda antifascista. Queste responsabilità furono condivise con Domenico Arcuri, dirigente dell’organizzazione clandestina del PCI castrovillarese e responsabile della zona del Pollino. Micuzzo aveva allacciato rapporti politici con gli antifascisti Antonio Bozzano di Savona, Marcont D’Alitala di Trieste, Mario Strangiotti, Andrea Parisi, Furio Corti, ecc., confinati politici a Castrovillari, luogo “di pena” che venne individuato dal Regime. Arcuri era impegnato a curare i rapporti politici con i tanti studenti fuori sede che frequentavano il Liceo classico, tra cui ricordiamo Giorgio Berardi, Basile, Giacinto Luzzi, tutti di Oriolo. Da questi nostri dirigenti, da questa scuola politica, nacquero i partigiani Carmelo Gugliotta, impegnato sul fronte ligure, Francesco Covello - che prima di unirsi ai partigiani umbri, vestito da frate francescano, alla stazione ferroviaria di Paola, riuscì a salire sul 1931- Andrea Croccia al confino obbligato in contrada Bianchino a Castrovillari. Da notare il fiocco nero all’anarchica al posto della cravatta Foto tratta dal volume di Pietro Armentano Andrea Croccia, il comunista che sognava l’anarchia” treno con i tedeschi: un vagone prese fuoco, le fiamme da lì a poco raggiunsero le munizioni… la linea rimase bloccata per 48 ore. Il GAP (Gruppi Armati Proletari) agirono anche sulla linea jonica, con vari attentati a Sibari, Trebisacce, ecc. I tedeschi rimasero bloccati anche sulla direttrice Castrovillari – Mormanno, bombe a mano colpirono alcuni panzer, danneggiando la carreggiata. Il convoglio rimase bloccato per circa mezza giornata. In Piemonte, combatté il partigiano Francesco Castriota, fucilato dai repubblichini a Cherasco, vicino Cuneo. Un cippo marmoreo ricorda il nostro concittadino. Dante Castellucci, di Sant’Agata d’Esaro, per la Resistenza Comandante Facio, fu fucilato a Parma dai repubblichini o da un gruppo di partigiani deviato? Questione ancora controversa e non risolta. Il Commissario prefettizio Attilio Schettini, sindaco di Castrovillari, non fece mancare il pane ai suoi concittadini. Invitò le ditte cittadine alla Inoltre tale situazione spingerebbe le Associazioni Commerciali di categoria, direttamente "toccate" da un'eventualità del genere, ad essere coinvolte in questa indignazione generale che, senz'altro, produrrebbe effetti positivi circa la risoluzione del problema. La " mutilazione " della festa patronale più importante della Città di Castrovillari rappresenterebbe, soprattutto, un grido di dolore per le Autorità competenti che non potrebbero rimanere insensibili di fronte alla protesta ed alle richieste di una intera Popolazione; mentre il lasciare le cose come stanno potrebbe indurre a pensare che, tutto sommato, il famoso aforisma " panem et circenses" si addice, anche, alla nostra Città !» Prof. Gianni Donato cooperazione con l’Ente. Galizia e Sanzo consegnarono le derrate alimentari, sfamando così la popolazione. Bari ospitò il primo congresso dei partiti antifascisti. La Camera del Lavoro di Castrovillari organizzò il primo maggio: sul palco salirono Francesco Barletta, Mario Schettini, Attilio Schettini per il Comitato provinciale antifascista e Andrea Croccia per la Federazione provinciale del PCI. Nino Woditzka scriveva: “Per far trionfare gli ideali di giustizia e libertà, le masse operaie e contadine sapranno insorgere contro chiunque attentasse all’ unità sindacale”. Abbiamo visto com’è finita! Andrea Croccia venne nominato delegato dell’Alto Commissariato per l’Epurazione fascista a Cosenza. Molte sono le schede compilate che denunciavano i crimini e le angherie dei fascisti, ma poco si mosse. Forse, unico caso fu l’allontanamento dalla direzione della Scuola Tecnica Professionale di Castrovillari, dell’ing. Nino Bixio, sospeso dal 13 maggio ’44 al 26 ottobre ‘45. Forte la delusione del Comitato provinciale, esternata da una corrispondenza con Pietro Nenni, Alto Commissario nazionale in Roma. Croccia, deluso dal silenzio e dall’inerzia, si rivolse, speranzoso, al comunista Palmiro Togliatti, Ministro di Grazia e Giustizia… aveva già deciso l’amnistia! Volutamente, oggi ricordiamo solo alcuni dei protagonisti dell’antifascismo militante che hanno, in alcuni casi, sacrificato la loro vita per la libertà, ma cosa ancor più sorprendente è che la lotta armata l’hanno esportata nelle regioni del centro- nord d’Italia. L’immigrazione ci fu anche nella lotta partigiana: oggi, ancora per studio, lavoro, ricerca, salute, ecc. Grazie a Domenico, Andrea, Bozzano, Gazaneo, Parisi… di averci consegnato un’Italia repubblicana, con la “CARTA” più bella del mondo, che oggi dei cialtroni hanno ferito… BELLA CIAO, Bella ciao… Giuseppe Bellizzi Un impegno contro l’illegalità e la corruzione Lettera aperta ai candidati sindaco Aldilà delle appartenenze e delle posizioni politiche ed ideali credo sia inderogabile chiedere a tutti i candidati a sindaco calabresi di mettere al primo punto dei programmi di governo dei Comuni le buone pratiche amministrative e la lotta alla corruzione. Le cronache stanno tracciando un quadro sconcertante della situazione e di recente sia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sia Papa Francesco hanno indicato la corruzione come la piaga della nostra società. Il Pontefice non solo ha rivolto un duro monito nei confronti di chi è corrotto ma ha additato il fenomeno come una "piaga putrefatta della società", un "accanimento nel peccato". Ed ha avvertito: "Se non la si combatte apertamente, presto o tardi rende complici e distrugge l’esistenza". Ma non intendo certo fare prediche. Se, del resto, lo stesso pontefice sottolinea che per debellare la corruzione “dalla vita personale e sociale sono necessarie prudenza, vigilanza, lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia”, credo che il contesto imponga una riflessione per verificare quali antidoti impiegare, anche a livello amministrativo, per impedire o comunque ostacolare l'avanzata silente dell'azione della corruzione e dell’illegalità, solo in parte individuata dal contrasto giudiziario. Come nell’esempio classico dell’iceberg, le analisi più pregnanti segnalano, infatti, che finora è emersa solo una piccola parte del fenomeno. L’allarme, quindi, è più che giustificato. E’ compito doveroso della Politica, allora, riuscire a tirar fuori uno scatto di dignità e di rigore. Non è possibile delegare esclusivamente all’attività repressiva della magistratura e degli organi inquirenti il compito di vigilare. Quello per l’affermazione piena della legalità lo considero un impegno faticoso e difficile che prescinde dalle appartenenze ed esula dalle visioni politiche e deve essere necessariamente collettivo e trasversale. E se non è possibile minimamente sottovalutare i rischi, sempre incombenti, di infiltrazioni mafiose nelle parti politiche impegnate nella competizione e di inquinamento delle liste e poi dello stesso esercizio del voto, meno che mai in Calabria la politica può dribblare un preciso dovere, quello di promuovere concretamente misure e metodi mirati contro prati- che illegali e corruzione. Chiedo, perciò, che i programmi dei candidati a sindaco abbiano al primo punto dei loro impegni programmatici terapie d’urto. Penso a misure concrete, quali la velocizzazione degli iter burocratici introducendo una tracciabilità trasparente del procedimento amministrativo. Ma anche l’incentivazione del rispetto dei tempi d’esecuzione delle opere pubbliche. A livello amministrativo i sindaci e gli amministratori pubblici possono far molto per velocizzare e responsabilizzare la burocrazia adottando la “tracciabilità” del procedimento amministrativo con una trasparenza totale, sul modello adottato da Poste italiane per intenderci, al fine di consentire una verifica passo per passo dell’iter di ogni atto. E un altro punto programmatico qualificante deve essere la costituzione di parte civile obbligatoria da parte delle amministrazioni comunali non solo in tutti i processi di mafia e corruzione ma anche in quelli avviati contro la malapolitica, mirando ad ottenere per le casse pubbliche un risarcimento-danni materiali e di immagine. Salvatore Magarò presidente Associazione Più di Cento IL DIARIO anno XIII n.13 PAG. 12 ASSOCIAZIONE S. CULTURALE C.E.A. CENTRO ESPRESSIONI ARTISTICHE di Tilde Nocera dal 1993 NOVITA': CORSI DI DANZE CARAIBICHE PER ADULTI E BAMBINI Corsi Professionali e Amatoriali di: • • • • • • • AVVIAMENTO ALLA DANZA PER BAMBINI DANZA CLASSICA ACCADEMICA REPERTORIO E PASSO A DUE DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA FLAMENCO BAMBINI E ADULTI HIP HOP CORSI MATTUTINI E SERALI DI ARMONIA CORPOREA (ADULTI) Sede di DanzaMovimentoTerapia Metodo Espressivo-Relazionale DMT-ER Accreditato ADIP Roma (N° REG. 295/2010) con professionista certificato FAC (ai sensi legge 4/2013) Via Schiavello, 24 -Castrovillari Info: Cea Progetto Danza [email protected] Cell. 342.9422222 - 380.3333856 www. tildenocera.it Giornata Mondiale della Salute Orale al Policlinico Gemelli Di Roma PREVENZIONE E SOLIDARIETA’ Intervenuto anche il castrovillarese dott. Pier Carmine Passarelli, “Sorridi alla vita” , tema scelto dalla Fédération Dentaire Internationale per la campagna di eventi del World Oral Health Day 2015 , è anche il messaggio che è stato mandato dall’ Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria Roma Cattolica ai pazienti ricoverati nei tanti reparti del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il 20 marzo per la celebrazione della Giornata mondiale della salute orale gli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’ Università Cattolica, con l’ aiuto del personale della Clinica Odontoiatrica diretta dal Prof. Antonio D’ Addona, e degli specializzandi della Scuola di Ortognatodonzia del Prof. Roberto Deli, hanno riempito i reparti del Policlinico iniziando da quello di ostetricia, dove la vita sorride, e continuando con i reparti di pediatria e quelli in cui sono ricoverate persone in età adulta-senile. I pazienti hanno ricevuto istruzioni sulle manovre di igiene orale attraverso la dimostrazione, su modelli di bocche in plastica, delle corrette tecniche di spazzolamento e di utilizzo del filo interdentale necessarie per un’ ottimale rimozione della placca e per evitare di traumatizzare i tessuti gengivali causando problemi di natura esteticofunzionale. Oltre alle nozioni pratiche è stata svolta un’ ampia opera di sensibilizzazione sull’ importanza della prevenzione, fondamentale per combattere le patologie di interesse odontoiatrico che colpiscono più del 90% della popolazione mondiale, facendo leva sul notevole risparmio sia in termini di costi biologici che monetari. Grazie anche allo stand allestito davanti l’ ingresso del Policlinico con l’aiuto del Presidente dell’ Associazione Italiana Odontoiatri Roma Dott. Giovanni Migliano, questi messaggi hanno raggiunto circa duemila persone nell’ arco della giornata. Si è parlato anche dei rapporti tra stato di salute orale e condizioni sistemiche durante la presentazione del WOHD che si è tenuta il 18 marzo al concerto “ Giovani artisti per l’ ospedale” nella hall del Gemelli, dove sono intervenuti Pier Carmine Passarelli, Local Prophylaxis Officer AISO Roma Cattolica, e il Prof. Francesco Somma, professore di endodonzia e presidente del Corso di Laurea in Igiene Dentale. Sempre nell’ ambito della celebrazione del WOHD, l’ AISO Roma Cattolica ha organizzato il concorso “ Win for brush ” mettendo in palio otto spazzolini elettrici e il cui ricavato è stato devoluto all’ associazione onlus “ Sorridendo! “ che si impegna nell’ offrire aiuti ai bambini malati o con difficoltà economiche e di integrazione. Prevenzione e solidarietà, dunque, sono state le parole d’ ordine di questa serie di eventi che hanno avuto ampia risonanza fra i media e il web, fidelizzando un gran pubblico che, a causa di malsane campagne pubblicitarie delle tante catene low cost , si sentiva smarrito e dubbioso sul giusto valore che riveste l’ odontoiatria. Valore che è emerso con tutta la sua importanza grazie a queste manifestazioni che, ci auguriamo, possano essere sempre più numerose. Continua la mostra su Blacaman Inaugurata sabato 27 marzo alla presenza di un folto pubblico entusiasta della mostra grafico-documentaria sul fachiro castrovillarese Pietro Aversa, alias Blacaman, continua il calendario delle visite, durante il sabato e la domenica. Insolito fuori programma, durante la giornata di sabato 11 aprile quando grazie alla cortesia e disponibilità di “Animal store” pitoni veri hanno reso ancora più attrattiva la mostra del nostro incantatore ed ipnotizzare di serpenti. Tra le chicche della mostra anche la riproduzione dei costumi tradizionali di scena del fachiro, riprodotti fedelmente da Mena Filpo e da Caterina Furiato. Per chi ancora non ha avuto il piacere di visitare la mostra, un consiglio, prenotate una visita guidata telefonando al n. 346.2245173. IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 13 Al Sybaris lo scoppiettante “Quartetto Euphoria” con il concerto musi-comico “Euphoria Show!” XVI STAGIONE TEATRALE COMUNALE DI CASTROVILLARI abato 18 appuntamento da non perdere al Teatro Sybaris. Protagonista della serata sarà il Quartetto Euphoria, formato da quattro brillanti artiste che daranno vita ad un coinvolgente concerto musicomico dal titolo “Euphoria Show!”. Lo spettacolo con inizio previsto alle 21,00 è inserito nel ricco cartellone della XVI Stagione Teatrale di Castrovillari, organizzata grazie alla volontà del commissario straordinario, Massimo Mariani, e all’impegno del segretario generale dell’ente, Maurizio Ceccherini, in sinergia con le associazioni culturali Khoreia 2000 ed Aprustum. E allora ci viene da chiedere “Cosa ci si può aspettare da un quartetto d’archi? L’esecuzione appassionata di un programma classico? O magari il confronto con il grande repertorio, tra evoluzioni narrative e virtuosismi?” Di solito è questo ciò che accade. Di solito. Qui è la fantasia a regnare sovrana e in libertà, grande ed inaspettata, va a braccetto con il rigore. Lo scatenato Quartetto Euphoria, composto da Marna Fumarola e Suvi Valjus (violini), Hildegard Kuen (viola) e Michela Munari (violoncello), si esibisce in una cornice che solo inizialmente è quella seriosa dei concerti classici. Nulla, degli inizi misurati, lascia presagire il caos sonoro che scuoterà musiciste e partiture. Bastano pochi minuti e la confusione si sostituisce alla logica. Massimo stupore, quindi, se il quartetto si trasforma sotto i vostri occhi: gli archetti diventano oggetti di scena e gli strumenti rivelano possibilità di utilizzo impensate. E allora, a questo punto, si può ancora dire di assistere ad un concerto? Le musiciste sono reali? E’ burla? O verità? Noi preferiamo semplicemente pensare che la musica abbia bisogno di essere, oltre che ascoltata, vista e gustata. Tutto qui! “Euphoria Show!”, in definitiva, è uno spettacolo unico nel suo genere, assolutamente da godere in versione live. Marna Fumarola, Suvi Valjus, Hildegard Kuen e Michela Munari hanno fondato il Quartetto Euphoria nel 1999, contagiate dal virus fantastico della Banda Osiris che, nel 2000, accompagnano nella fortunata tournée di Roll Over Beethoven. Il Quartetto Euphoria, spesso ospite di trasmissioni televisive Rai, all’impegno teatrale e alle sue esilaranti performance affianca un’intensa attività concertistica e l’appro- fondimento del repertorio classico. Collabora con artisti di fama internazionale tra cui Stefano Bollani, Skin, il duo Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Ron, l’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha preso parte a numerosi festival nazionali ed internazionali riscuotendo ampi successi di critica e di pubblico. Tra il 2000 e il 2004 ha realizzato le colonne sonore dei seguenti film di Matteo Garrone: “Estate romana”, “L’imbalsamatore” e “Primo amore”. Nel 2005 realizza “Guarda che Musica!”, concerto musicomico per la regia della Banda Osiris, partecipa al talk-show “Parla con me” su Rai3 e si esibisce al Teatro Ariston di San Remo, in occasione della 30° edizione del Premio Tenco. L’anno seguente si esibisce alle Olimpiadi di Torino. Nel 2007 è la volta di “Radio Euphoria”, esilarante spettacolo di teatro musicale per la regia di Enzo Toma con testi di Francesco Niccolini. Nel 2008 si esibisce insieme a Skin alle trasmissioni televisive “Che tempo che fa” su Rai3, “Quelli che il calcio” e “Scalo 76” su Rai2. Domenico Donato V edizione della gara automobilistica in salita Morano/Campotenese IL DIARIO anno XIII n.13 PAG. 14 Fervono i preparativi per la V edizione della gara automobilistica di velocità in salita Morano/Campotenese. Tante le novità quest’anno. Anzitutto la data: dal 22 al 24 maggio, periodo climatico ideale. Poi la spiccata verve dell’associazione Morano MotorSport, organizzatrice dell’evento, e gli obiettivi da raggiungere. Affatto limitati al risultato sportivo. Che pure sarà importante, lo testimonia il successo degli anni precedenti. Ma non esclusivo. Il progetto a cui lavora il responsabile Marketing e Comunicazione del sodalizio promotore, Luciano Mastrascusa trascende, infatti, il puro agonismo per collocarsi in una visione più estesa e complessa. Fatta di rilancio del territorio e delle sue composite e numerose eccellenze; di vere e proprie strategie pubblicistiche a servizio di un tessuto economico che richiede attenzione e visibilità. In cantiere una serie di proposte che conferiscono alla manifestazione marcate nuance sportive, ma anche reclamistiche. La logistica, in primis, minuziosamente rivista e ottimizzata, prevede una serie d’interconnessioni con punti di accoglienza, centri informazioni, assistenza alla mobilità, navette interne, zona sosta, paddock, segreteria tecnica, maxischermi per seguire minuto per minuto i momenti salienti della sfida. E poi, una vasta area miniexpo da allestire nel campo sportivo. Ed è forse questo l’elemento più innovativo dell’edizione 2015 della Morano/Campotenese: la volontà, cioè, di accostare alla competizione automobilistica un articolato battage reclamistico pensato, da un lato per veicolare l’immagine della Calabria e, in maniera superlativa, il territorio con le sue tipicità, gli endemismi, le nicchie produttive; dall’altro aumentare il prestigio stesso della corsa. Gli ingredienti vi sono tutti. Vi è l’affidabilità dei sodali coinvolti, la bellezza di un percorso - sette chilometri per un dislivello di circa 400 m. - giudicato tra i più tecnici d’Italia, con tornanti mozzafiato, rettilinei brucianti e un record da battere, stabilito nel 2013 da D. Cubeda; vi sono le prerogative culturali della nobile Morano, le diverse emergenze gastronomiche e artigianali, un ambiente accogliente, una natura genuina e rigogliosa. «Stiamo lavorando alacremente per offrire agli appassionati uno spettacolo di prima qualità – afferma Luciano Mastrascusa: Vogliamo che il pubblico possa divertirsi e godersi un weekend di relax. Parcheggiata l’auto, gratuitamente, si potrà arrivare sul percorso fruendo del servizio navetta ininterrotto: chi invece volesse seguire la gara restando comodamente seduto, potrà farlo dal settore miniexpo, ove, peraltro, si potranno incontrare i piloti, assistere alle esibizioni che quivi si terranno, misurarsi con i simulatori e condividere la passione per i motori». All’organizzazione giungono i compli- menti e l’appoggio del sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo. Il quale nell’elogiare i contenuti dell’iniziativa pone l’accento sulla straordinaria possibilità che la tregiorni offre al territorio: «Siamo favorevolmente impressionati – afferma il primo cittadino - dal lavoro propedeutico dei ragazzi della Morano MotorSport. Siamo al loro fianco, pur nel rigore di un bilancio che costringe a grandi sacrifici e non consente elevati margini d’investimento. La gara apprezzata in ambito nazionale, siamo certi non mancherà di soddisfare le nostre aspettative e quelle dell’associazione titolare del marchio. L’intero comprensorio non potrà che trarne beneficio. Occorre però che, come noi, anche le istituzioni sovracomunali credano tangibilmente nella manifestazione: unendo le forze possiamo trasformare un evento sportivo in un meccanismo di sviluppo con riverberi positivi sui flussi turistici e sull’economia». Pino Rimolo Frascineto : Ciak si recita... Concluso Morano C./Il Consiglio il laboratorio teatrale in lingua arbëreshe approva il Regolamento per la Il 4 aprile presso l’Auditorium “A.Croccia”dell’Istituto Omnicomprensivo di Frascineto la nuova associazione culturale e turistica “Vorea” il cui scopo è quello di contribuire alla tutela, salvaguardia , valorizzazione e divulgazione della cultura minoritaria attraverso laboratori e attività teatrali in lingua, ha presentato la “I Rassegna di teatro ragazzi in lingua arbëreshe “Çikarele për një teatër arbëresh Cosucce per un teatro arbëresh” per la drammaturgia di Vincenzo Bruno,consulenza linguistica Flavia D’Agostino ,costumi Natalia Kotsinka,aiuto regia Lucia Martino,regia Imma Guarasci. Dieci piccoli attori in erba hanno portato in scena due brevi commedie “Orecchie che non sentono insieme ad occhi che non vedono Vesh çë nëng gjëgjëjin bashkë me sy çë nëng shohjin” interpretata da Giusy Gae Brunetti,Francesca Braile,Vincenzo Miranda e “Il Cane Tecnologico Qeni Teknollogjikus” interpretata da:Maria Rosaria Braile ,Maria Teresa Braile, Pietro Brunetti, Vincenzo Caputo,Giuseppe De Napoli ,Angelica Gaetani, Rebecca Randelli. Uno spettacolo che ha emozionato il numeroso pubblico presente,oltre ad aver messo in evidenza le doti straordinarie dei ragazzi nel campo della recitazione. Quest’anno come ci ha detto la Presidente dell’Associazione “Vorea” la Prof.ssa Lucia Martino, è nato un vero e proprio progetto teatrale linguistico un corso di teatro in lingua arbëreshe che vede impegnate oltre la stessa presidente le esperte per la lingua arbëreshe Flavia D’Agostino e per la recitazione e la regia Imma Guarasci,e il cui scopo è quello di veicolare la lingua e la cultura con la recitazione in modo da introdurre i giovani al mondo e al vissuto della realtà arbëreshe.La comunità,con la sua tradizionale attitudine al plurilinguismo ed alla convivenza proficua con le contigue comunità italofone,è portatrice di valori antichi e nel contempo moderni, la particolarità etnolinguistica e storica degli arbëreshë è riconosciuta dallo Stato,con interventi di normativa per la tutela della minoranza,è stata quindi elaborata e sviluppata l’idea progettuale: un’idea imperniata attorno alla specificità linguistica,non facendone l’unico argomento di approfondimento e di studio ,ma considerandola come il filo conduttore,il canovaccio,attorno a cui fare snodare il percorso di conoscenza complessiva del territorio. Uno degli elementi che caratterizzano la conservazione della lingua e della cultura di una minoranza linguistica è la sua trasmissione attraverso la parlata e l’acquisizione di riti,costumi e modalità di comportamenti alle nuove generazioni,così come una madre istruisce un figlio alla vita con raccomandazioni,con istruzioni,così una minoranza linguistica attua delle strategie affinché i vissuti della propria gente diventino acquisizione e patrimonio condiviso dei giovani e dei ragazzi per poi essere ritrasmesso nuovamente. In considerazione che la nostra lingua rischia l’estinzione e la cultura millenaria sta per subire un forte ridimensionamento per tanti fattori,culturali,sociali,linguistici che stanno trasformando irrimediabilmente i contesti di vita e di cultura dei giovani,noi come associazione abbiamo ipotizzato una metodologia di acquisizione dei valori e della cultura arbëreshe attraverso la nascita di laboratori teatrali e perché no anche una scuola di teatro ,nei quali il coinvolgimento dei ragazzi diventa più facile e immediato ma soprattutto per offrire la possibilità di fare un’esperienza di gruppo che permetta loro di mettersi alla prova,di esprimersi di vincere le proprie paure ,divertendosi. Lo spettacolo è il riassunto dei loro sforzi,la gratificazione per il cammino fatto in gruppo che diventa quindi un mezzo e non il fine ultimo. Ogni spettacolo è bello in quanto unico,in quanto porta con se l’esperienza di chi lo realizza,un progetto questo realizzato con pochissime risorse e molto impegno di cui andiamo fieri per tante ragioni. I ragazzi sono stati all’altezza del compito loro assegnato e soprattutto contenti di questa esperienza che ha coinvolto anche le famiglie che hanno partecipato attivamente all’esperienze e a cui va un ringraziamento particolare,ma un grazie va ai ragazzi per l’impegno che hanno dimostrato . Flavia D’Agostino Volere è un po’ come volare. Mondi colorati a colori Due spettacoli teatrali chiudono il corso di Lesci SARACENA – “Volere è un pò come Volare” e “Mondi colorati a colori”. Sono questi i titoli delle due rappresentazioni teatrali che chiuderanno il corso per aspiranti teatranti tenuto dall’attore Vincenzo Lesci. Le due manifestazioni sono patrocinate dall’Amministrazione Comunale che, attraverso l’ufficio di promozione turistica, ha aderito sin da subito al complessivo progetto culturale finalizzato alla rivitalizzazione del centro storico. Ad ospitare, infatti, le lezioni e le prove è stato l’Auditorium degli Orti Mastromarchi nel cuore della kasbah. È stata un’esperienza formativa importante. Lesci, che ha curato realizzazione e messa in scena, ha saputo coinvolgere adulti e bambini. Il primo appuntamento,si è svolto presso la scuola media cittadinain Contrada San Filippo. “Volere è un pò come volare” è stato realizzato in collaborazione con il Centro Socio-Psico-Pedagogico di Saracena e l’assistente sociale Veronica Viola. I quadri che accompagneranno le scene sono stati realizzati da Angelo Ferraro, Mariantonietta Gioia, Romeo Carlomagno, Rosellina Pesce, Tommaso Genovese e Veronica Russo. Sono 13 i giovani attori protagonisti: Andrea Brasca, Priscilla Diana, Francesco Barletta, Marika Viola, Fabiana Sénatore, Gloria Bellizzi, Carlo La Polla, Marco Regina, Mariantonietta Celia, Francesca Sancineto, Chiara Padula, Leo Caldarella e Valeria Oliveto. concessione d’uso dei pascoli Approvati ad unanimità tutti i punti Il Consiglio comunale ha approvato ad unanimità, e non accadeva da tempo, tutti i punti portati dal sindaco Nicolò De Bartolo all’attenzione dell’assemblea. Succintamente la cronaca. I lavori, avviati dal vicesindaco Pasquale Maradei, che ha svolto le funzioni di presidente sino all’arrivo del sindaco - impedito nel rispetto dell’orario fissato a causa di una imprevista convocazione in Prefettura – hanno riguardato in primis la consueta ratifica dei verbali relativi alla precedente seduta. Per poi passare alla discussione del secondo argomento in scaletta: la modifica dell’accordo consortile tra i Comuni di Morano, Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello per la costituzione della Centrale Unica di Committenza. Essenzialmente un adempimento, come illustrato da Maradei, resosi necessario a seguito delle modifiche normative introdotte dall’art. 33 comma 3 bis, sulle modalità di acquisto di servizi e forniture da parte dei Comuni con popolazione al di sotto di 5000 abitanti dal 01.01.2015 e dal 01.07.2015 per l’acquisizione dei lavori, circa le funzionalità e nuovi compiti delle Centrali di Committenza (CUC) di cui, peraltro, Morano risulta capofila. Dopo un breve, civile confronto, il Consiglio ha licenziato senza alcuna spigolosità. Giunto in aula il primo cittadino, si è soffermato su alcune comunicazioni. Tra cui quella attinente all’imminente viaggio che De Bartolo compirà a Porto Alegre (Bra) -partenza fissata per venerdì 10 aprile c.m. - invitato in occasione dei festeggiamenti per il 25° anniversario della fondazione del Centro Calabrese do Rio Grande do Sul. Il capo dell’esecutivo ha ringraziato i concittadini d’oltreoceano e sottolineato come sia stato autorizzato dal presidente della Regione, Mario Oliverio a rappresentare l’intera Calabria durante le manifestazioni ufficiali cui parteciperà. Un’articolata relazione dell’assessore Sonia Forte ha preceduto la discussione del terzo punto in agenda: approvazione Regolamento per l’Organizzazione del Servizio Refezione scolastica e Funzionamento della Commissione Mensa. La Forte ha fatto notare come, rispetto al vecchio Regolamento, siano rimasti invariati i primi cinque articoli, emendati quelli dal sesto al dodicesimo, aggiunti ex novo dal tredicesimo al diciottesimo. Anche in questo caso l’alzata di mano è stata unanime. Più tempo ha richiesto il dibattito sul Regolamento per la Concessione d’Uso dei Pascoli Comunali. La relazione affidata all’assessore al ramo, Biagio Angelo Severino, ha tratteggiato le novità dello strumento, evidenziando come «si sia invertita la filosofia del Piano, non riferendosi più alla fida pascoli ma ai contratti agrari con canone annuale, trasformando in risorsa tangibile il patrimonio agroforestale, spendibile anche e soprattutto dai giovani e da imprese da loro costituite. Interveniamo – ha detto Severino – sul tipo di gestione e sulle pratiche di allevamento. Il tutto a fronte di tariffe giuste ed equilibrate, calcolate sulla base dei dati forniti dall’INEA per i fitti dei terreni compresi nella provincia di Cosenza. Proponiamo indirizzi di conduzione per la tutela dei pascoli, individuando e rimuovendo i motivi di degrado, suggerendo tecniche alternative, utili per il miglioramento della qualità e della produttività. Al contempo, importantissimo, il costo è stabilito per ettaro e non più per UBA (unità bovino adulto), la qual cosa consente, appunto, la stipula di contratti agrari in deroga e l’accesso, per gli operatori, alle provvidenze che la Comunità Europea largisce tramite la Regione». Il Piano, illustrato dal tecnico incaricato di redigerlo, Peppino Anselmi, consta di 25 articoli più gli allegati. Trentuno i lotti da bandire, per un totale di circa 1245 ettari. Nessun rilievo dalla minoranza, che ha condiviso lo spirito e la sostanza del Piano. Unanime il consenso dell’emiciclo. Da segnalare la soddisfazione di De Bartolo. Il quale, a margine, nel ringraziare gli assessori per l’impegno profuso, ha fatto rilevare come, a suo dire, «l’esecutivo, più in generale la compagine Insieme per Morano, dimostri nei fatti l’apertura al dialogo e trasformi tangibilmente in azioni e iniziative le parole e gli annunci» Plau out: ancora novanta minuti per i lupi del Pollino IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 15 CASTROVILLARI – Si dovrà attendere ancora novanta minuti per decidere chi dovrà disputare i play out. Nonostante la vittoria di domenica scorsa contro il Brancaleone, la formazione del tecnico Mazza dovrà attendere l’ultima giornata di campionato per conoscere il proprio destino. Non è facile evitarli, ma rimane ancora una speranza dettata dalla classifica. Difficilmente ci saranno particolari sorprese. Per adesso Sambiase, Bocale (33 punti in classifica), Brancaleone (32 punti in classifica), Taurianovese ed il Castrovillari (31 punti in classifica) sono le formazioni a rischio spareggio. Il Sambiase ospiterà il Guardavalle e il Castrovillari andrà a Corigliano. Due partite dall’esito scontato. Ecco quindi che i riflettori saranno puntanti su Brancaleone-Gallico e Taurianovese-Bocale. La prima gara la sfida tra il Brancaleone e il Gallico, ormai fuori dal discorso play off visto la distanza in classifica dalla seconda posizione della Vibonese, dovrebbe avere poche insidie per la formazione di casa. Ecco quindi che tutto dipenderà dalla sfida tra Taurianovese e Bocale. Chi perderà andrà a sfidare quasi certamente (Corigliano permettendo) il Castrovillari al “Mimmo Rende” nello spareggio salvezza. Entrambe le formazioni quindi si giocheranno la permanenza in “Eccellenza”. E’ questa la sfida che vedrà collegati i tifosi rossoneri, il cui risul- Tennis Tavolo Atleti del Castrovillari premiati al Gran Galà del Coni tato diventa fondamentale. Perché in caso di segno “x”, e con la vittoria di Castrovillari e Brancaleone saranno queste due formazioni a giocarsi i playout. Tutto quindi è ancora incerto. L’unica certezza è quella che il Castrovillari in caso dovesse giocarsi i playout avrà dalla sua il “terreno amico”. Lo sa bene il capitano e allenatore rossonero, Mario La Canna, il quale soddisfatto della prestazione realizzata dalla sua rosa domenica scorsa al “Mimmo Rende” contro la compagine del Brancaleone (2-1 firmato Lombardi –La Canna) , si dice preoccupato ma allo stesso tempo pronto eventualmente per i play-out. “Domenica abbiamo portato a casa tre punti fondamentali. Adesso però il pensiero va a domenica prossima dove noi – afferma La Canna - giocheremo a Corigliano, e ci auguriamo di uscire vincitori. E’ chiaro però che guardiamo con grande attenzione ciò che accadrà a Taurianova, dove spero in un segno x tra le due formazioni. Questo vorrebbe dire salvezza acquisita senza dover disputare lo spareggio play-out”. Ma il Castrovillari è pronto e consapevole che dovrà fino all’ultimo conquistarsi questa salvezza dopo un girone di ritorno molto deludente. Ma ormai ciò che è stato è stato. Lo sa bene il capitano che crede nella salvezza e vuole conquistarla a tutti i costi. “Noi tutti proveremo a raggiungere l’obiettivo di quest’anno: la salvezza. Ringrazio –– tutti i tifosi, i quali sono stati, e continuano ad essere, sempre vicini a me e alla squadra, facendoci sentire sempre il loro supporto ed il loro affetto”. www.abmreport.it Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo CALCIO UISP Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo. E il verdetto ci pare giusto. I tirrenici hanno avuto la meglio sui Medici FC, che pure hanno onorato l’impegno al meglio delle loro forze (avevano anche raggiunto il pareggio su calcio di rigore) e possono avviare la musica ad alto volume per festeggiare la vittoria della ventesima edizione della manifestazione amatoriale. Secondo noi ha vinto la squadra migliore per due motivi: primo perché ha avuto miglior attacco e miglior difesa (con +11 in media inglese) e in genere chi ha questi due primati vince e poi perché ha saputo mettere in fila avversari rispettabilissimi nella parte finale del campionato aggiudicandosi gli scontri diretti con Terranova e Roggiano. Quando su quattro match-clou ne perdi solo uno (a Roggiano, rimasta unica sconfitta del campionato), ne pareggi uno fuori casa (a Terranova) e vinci gli altri due nessuno può tacciarti di aver rubato il successo. Un merito particolare va al mister Giovanni Carnevale che ha saputo amalgamare bene giocatori tecnicamente forti e comunque si è presentato agli appuntamenti sempre con un buon numero di alternative che alla fine hanno contribuito a fare la differenza. Il momento topico è stato certamente rappresentato dalla doppia vittoria interna contro Roggiano e Terranova e, perché no, anche dal venticinquesimo minuto della ripresa quando si è sbloccata la penultima gara, quella col Malvito, improvvisamente diven- tata difficile da risolvere. E’ chiaro che i meriti della formazione tirrenica si mischiano con le mancanze delle concorrenti che, un po’ a turno, hanno fatto a gara per non mantenere la prima posizione di volta in volta conquistata. Prima il Roggiano, poi il Terranova: tutti arrivati in cima ma caduti nel finale, ovvero nel momento meno opportuno, quando non ci sono i margini per rialzarsi. Ma non sarebbe giusto nascondere il successo del Fu- scaldo dietro i demeriti altrui: anche perché chi rimane a ragionare con i se e i ma può solo rodersi il fegato, ma non cambiare l’esito finale delle partite. Tornando alla formazione neo campione, i Costanza, i Cardillo, gli Zicarelli, ma anche gli uomini della difesa, meno appariscenti ma ugualmente sostanziosi hanno dato contributi non esagerati ma pesanti che, sommati tra di loro, hanno permesso di raggiungere la vetta della classifica. Al secondo posto rimane il Terranova, che ha francamente chiuso male rimediando una cinquina dal Castrovillari e dando dunque l’impressione di aver gettato la spugna prima dell’ultima gara. La rinuncia a partecipare alla Mediolanum Cup getta un’ombra sulla stagione della squadra di Smiriglia da cui ci saremmo aspettati il giusto impegno anche nella seconda parte della stagione, a prescindere da motivazioni e obiettivi da raggiungere. Da sottolineare anche il campionato del Roggiano, per molto tempo in vetta alla classifica e scivolato in gare che sulla carta non sembravano proibitive, per di più tra le mura amiche. Singolare il destino della squadra di Miraglia: Il Bayern Monaco riprende a correre CALCIO AMATORIALE Riprende il campionato dopo le festività pasquali e riprende il cammino verso la vittoria finale il Ba- Lunedì 13 aprile alle ore 17.00, presso il cinema-teatro “A. Tieri” di Cosenza si è svolta la cerimonia annuale di premiazione “Gran Galà dello Sport – Il CONI premia i suoi campioni”. Il tradizionale appuntamento, durante il quale la Delegazione provinciale assegna premi e riconoscimenti a chi si è particolarmente distinto in ambito sportivo a livello regionale, nazionale e internazionale, rappresenta un momento di giusta attenzione ad atleti e operatori del settore - istruttori, dirigenti, tecnici ed educatori che con impegno e passione si dedicano allo sviluppo e alla promozione dello sport sul territorio provinciale. Circa 350 gli atleti, segnalati da federazioni e associazioni sportive, hanno ricevuto un attestato per i risultati conseguiti nel 2014. Dopo il saluto iniziale del Presidente del Coni provinciale di Cosenza Giuseppe Abate, è iniziata la premiazione Per il tennistavolo Castrovillari sono stati premiati Luca Lombardi, Antonio Corrado e Roberto Aita. Complimenti dalla redazione del Diario. yern Monaco che con una doppietta di Capasso e una rete di Aita liquida il Napule per 3 a 0. Ma la di- anche quest’anno ha inflitto l’unica sconfitta ai vincitori ma non è riuscito a lottare fino alla fine per il primato. Lo scorso anno il Castrovillari, ora il Fuscaldo. Resta un campionato da sette pieno, impreziosito dalla coppa disciplina conquistata a testimoniare una sostanziale correttezza mostrata nell’arco delle ventidue gare disputate. Detto della pessima figura rimediata dal Saracena (come si fa a rinunciare al piacere del gioco?), la palla passa ora alla Mediolanum Cup, manifestazione che assegna un trofeo itinerante di anno in anno nelle mani dei rispettivi vincitori. Per chi vuole, c’è ancora il tempo di divertirsi. Gaetano Pugliese retta inseguitrice Dinamo Pollino non molla e con un rocambolesco 4 a 2 batte gli All Blacks. Le reti dei ragazzi di Abenante sono di Gatto, Giulio Martino, Bellizzi e autorete di Carlucci. mentre per i neri del Valerio vanno in gol Pagni e D'Ambra.I Falchi, freschi vincitori della supercoppa 2014 ai danni del Napule, scalano ancora la classifica raggiumgendo l'Olympiakos al terzo posto battuto per 2 a 0 con le reti di Cardillo e Sancineto, nello scontro diretto.La doppietta di Antonello Abenante e un autorete di Gazineo permette la Red Bull di superare il San Vito per 3 a 0 (foto Franco Oliveto).Nonostante i primi caldi non sono mancate le reti nella sfida tra Borussia CV, in gol con Marzano, Tricoci e Palmieri e I Fornai, in gol con Musmanno, De Leo e doppietta di Iannibelli.Il Bayer Leverkusen ha la meglio contro i Bestioni per 3 a 2. I tedeschi a segno con Pellegrini, Martino e Pontevolpe. Per i ragazzi di Cesarini vanno a segno Maggio e Magnelli.Il Brescia Club viene sconfittol dalla Bianchino per 5 a 0. I gol sono di Marco Triggianese, doppietta di De Sanzo, Lo Scialpo e Vetere . Michele Martinisi