La morte fa morire, l`amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci

Transcript

La morte fa morire, l`amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci
Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari
Anno XIII – Numero 13 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 18 aprile 2015
Redazione e-mail: [email protected]
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it
Commerciale e-mail: [email protected]
INFO PUBBLICITA
346.2245173
«La morte fa morire, l’amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci
E’ scomparso il Maestro Luigi Le Voci, un pezzo pregiato della storia e della cultura castrovillarese
foto Nicola Caracciolo
www.cercacasa.it
Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA
Appartamento 2° piano 100 mq. circa:
due camere da letto, cucina, soggiorno e bagno. Annessa soffitta. Riscaldamento autonomo e terrazzo.
euro 42.000
ria. Riscaldamento autonomo, cantina Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA
e posto auto.
euro 88.000 Appartamento 1° piano 60 mq. 3 locali
più ampio terrazzo. Annesso locale
Castrovillari (Via delle Robinie) deposito al piano terra. Da ristrutturaVENDITA
re.
euro 25.000
Grazioso appartamento mansardato
85 mq: cucina, soggiorno, due camere Castrovillari (Viale del Lavoro)
Castrovillari
(Contrada
Feliceto) da letto e bagno. Riscaldamento VENDITA
VENDITA
autonomo e caminetto. Completamen- Nuovi appartamenti varie metrature.
Terreno
agricolo
variamente te arredato.
euro 35.000 a partire da euro 60.000
piantumato 4000 mq. circa con
entrostante fabbricato rurale 100 mq. Castrovillari (Via T. Campanella) Castrovillari (Corso Luigi Saraceni)
circa.
euro 36.000 AFFITTO
VENDITA
Appartamento secondo piano 190 mq. Appartamento 2° e 3° piano 180 mq.
Castrovillari (Via America) VENDITA
circa: soggiorno, cucina abitabile, 3 circa: 9,5 vani catastali. Da ristrutturaAppartamento 1° piano 125 mq.: camere da letto, studio, doppio re. Annesso garage.
ingresso/soggiorno, cucina abitabile, servizio e ripostiglio. Risc. autonomo.
euro 57.000
tre camere da letto, bagno e lavande- Ottimamente tenuto. euro 380/mese
Nicola Filidoro:«Rinnovare la Politica»
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3
VERSO LE AMMINISTRATIVE
La crisi che attanaglia la politica e i partiti si va
facendo ogni giorno più preoccupante.
La questione morale che in maniera dirompente
si è abbattuta sul sistema politico – istituzionale,
l’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni, lo
stato fallimentare della finanza pubblica e una
economia traballante sono tutti sintomi di una
crisi che investe non solo il sistema dei partiti o
le istituzioni, ma la società politica e civile nel
suo complesso.
La democrazia italiana viene posta seriamente
a rischio, in quanto, ai grandi e difficili problemi
sopra citati, si è nuovamente aggiunta la forte
delegittimazione dei partiti per effetto della
nuova questione morale.
Attualmente diventa necessario avviare un forte
processo di moralizzazione della politica, che
passi attraverso i partiti, ma che investa anche
altri settori della società civile, i quali, come dimostrano le inchieste della magistratura, sono
responsabili di collusione con il potere politico.
Lo scioglimento anticipato del consiglio Comunale della nostra Città, la scarsa partecipazione
dei Castrovillaresi alle ultime elezioni Europee,
le polemiche nate dopo le recenti votazioni per
le primarie del PD locale, la guerra fra le diverse
anime del centro-destra cittadino per la scelta
del candidato a sindaco, evidenziano come
anche a livello locale è necessario proporre un
nuovo modello di vita istituzionale e politica, in
cui l’attuale sistema dei partiti venga superato.
C’è bisogno di riformare in profondità la vita
delle istituzioni e dei partiti garantendo trasparenzsa nei rapporti tra politica e società civile.
E’ indispensabile lavorare per ricondurre la “POLITICA” nel suo alveo naturale: quello nel quale
chi esprime impegno politico lo esprime per costruire le condizioni più valide per la difesa e la
tutela della collettività .
La nostra società presenta attualmente una
nuova mappa delle classi sociali, con tutti i problemi di ordine socio-politico ed economico che
ciò comporta.
Compito della politica è quello di attivare una
forte iniziativa per farsi carico delle esigenze e
dei problemi di una società in profonda trasfor-
mazione. Bisogna dare risposte concrete e risolvere le forti contraddizioni che da questo nuovo
assetto sociale scaturiscono.
La politica non può restare immobile ; bisogna
dare risposte edeguate a problemi di grande rilevanza e portata, quali il lavoro, la forte disoccupazione giovanile, la difesa dell’ambiente e la
tutela del territorio, la sanità pubblica, la scuola
e la cultura. E’ necessario garantire una più giusta distribuzione della ricchezza e salvagurdare
i ceti più deboli, eliminando l’utilizzo dell’assistenzialismo fine a se stesso o come merce di
scambio per il consenso politico-elettorale.
Seppure in questa diversa prospettiva, i partiti
risultano insostituibili, ma necessitano di un radicale cambiamento del loro modo di essere ;
essi devono abbandonare i vecchi metodi e le
perverse logiche che ancora li caratterizzano,
dovendo ritornare ai compiti e alle funzioni per
loro fissati dalla Costituzione.
Certamente non è una operazione semplice, ma
è sicuramente necessaria e non più procrastinabile , serve un impegno serio e responsabile dei
Nessuno deve rimanere indietro! Stop Barriere!!!
partiti e dei loro gruppi dirigenti .
Il rinnovamento dei partiti e della politica passa
attraverso una maggiore partecipazione , attraverso la capacità di penetrare nella società, di
capirla e di instaurare con essa un confronto che
dia il senso della presenza .
Rifondare la politica significa prendere posizioni
in maniera non equivoca, attraverso denunce,
considerazioni, teorie, programmi, proposte,
idee su tutti i problemi che interessano la gente.
La politica e i partiti devono porre l’attenzione
non sui fatti esclusivamente nominalistici o formali , ma su questioni di contenuto e sulla sostanza, cioè sui problemi e sugli obiettivi.
Per riempire il vuoto lasciato dalla caduta degli
ideali e dall’assenza di etica politica, è necessaria un’etica pubblica e laica che racchiuda i valori
fondamentali a cui l’uomo aspira, cioè la ricerca
di una giustizia giusta, il progresso in un ambiente sano, un mercato controllato, la libertà,
la democrazia, l’eguaglianza.
L’etica di cui c’e bisogno è quella dei doveri,
delle scelte serie , delle assunzioni di responsabilità, delle riforme e del modo di intendere la
politica. Per fare questo è necessario uno sforzo
collettivo serio, serve un rinnovamento credibile
e necessita di individuare percorsi e strumenti
di attuazione per avviare iniziative non più differibili .
Dr. Nicola Filidoro
Castrovillari avrà la sua squadra a 5 stelle!
«Il gruppo locale intende sottolineare il diritto
dei cittadini tutti, di agire in autonomia mettendo da parte le solite politiche assistenziali
che ledono, talvolta, la dignità dell’individuo, volendole cosi sostituire con un approccio strutturale tale da mettere in condizione gli individui
di agire autonomamente e liberi di spostarsi in
città usufruendo dei servizi necessari all’espletamento di tutte le azioni che per chi non soffre
del disagio specifico, da per scontate in quanto,
alcune barriere, vengono viste solo da chi porta
il fardello di vivere in una città in cui alcuni diritti hanno bisogno di essere pretesi attraverso
iniziative come queste.
Il ciclo di eventi che coinvolgono la manifestazione di denuncia, sensibilizzazione e proposta
del Meetup Castrovillari a 5 Stelle inizieranno
giorno 26 aprile: Agorà con i ragazzi del Meetup
i quali illustreranno, attraverso la riproduzione d
i video già pubblicati sul Canale Youtube Ca-
strovillari a 5 Stelle e sulla pagina Facebook del
gruppo, le disattenzioni strutturali e civili della
città.
Nell’occasione saranno raccolte segnalazioni e
proposte.
Domenica 17 maggio invece, si darà spazio alla
“Passeggiata Cittadina” in cui si percorreranno
alcune delle vie della città per evidenziare l’evidente disagio delle persone con difficoltà motorie, ma anche di mamme con passeggini e
strumenti per la mobilità dolce.
Gli Attivisti invitano tutti i cittadini, soprattutto
coinvolti e interessati direttamente dal disagio
delle barriere architettoniche (a volte anche inaspettate come vedremo), a partecipare alla passeggiata per testimoniare l’impossibilità di agire
in autonomia di alcuni cittadini.
La chiusura (si fa per dire) di questo ciclo di
eventi si avrà il 24 maggio.
In questa occasione ci sarà modo di discutere
del percorso fatto assieme: le proposte dei cittadini, le segnalazioni e la testimonianza della
manifestazione verranno raccolte in un documento che verrà portato all’attenzione della futura amministrazione. Compatibilmente con gli
impegni istituzionali, potranno partecipare i
portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento.
Il Meetup auspica che l’evento coinvolga cittadini di ogni ideologia e bandiera politica poiché
al di là del’interesse del singolo, le barriere, sono
segno di inciviltà e di arretratezza culturale».
P.s. il gruppo locale afferma con decisione la lotta
a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche che proseguirà anche nel futuro consiglio
comunale: Castrovillari avrà la sua squadra a 5
stelle!
Meetup Castrovillari a 5 Stelle
Aronne si autosospende da Forza Italia
Il presidente del Club Forza Silvio "Azione Sociale" e vice coordinatore provinciale dei Giovani di Forza Italia Nicola Aronnne si
autosospende dal partito.
«Questa scelta è stata maturata dopo aver riunito i componenti del mio Club, informato gli
ex amministratori comunali vicini a me ed i Giovani di FIG Castrovillari poiché oggi nel partito
già commissariato e coordinato dell'onorevole
Morrone, non vi è una chiara linea programmatica e di idee da seguire ma solo sterili personalismi di singoli individui che ad ogni costo e ad
ogni modo fremono dalla voglia di candidarsi
in qualsiasi lista pur avendo in tasca la tessera
di Forza Italia. Tutto alquanto strano dato che
nei mesi scorsi più volte avevo incontrato gli
altri componenti e iscritti dei vari Club e chiesto di stilare il programma elettorale e valutare
i nomi da mettere in lista non ricevendo rispo-
sta alcuna. È stato messo in atto un vero e proprio complotto per evitare che si presentasse il
partito di Forza Italia, impedire a tanti giovani e
volti nuovi di potersi misurare e distruggere il
dialogo nel centro destra che poteva essere
forte competitivo e vincente, per favorire altre
situazioni dove di sicuro i singoli individui si saranno barattati piatti di torsoli e noccioli basandosi su logiche della vecchia politica da cui
provengono. Nei mesi scorsi non si è parlato di
programmi per la città e se Forza Italia è uscita
sulla stampa muovendo alcune problematiche,
ciò è accaduto solo grazie al sottoscritto e la rassegna stampa ne è la prova evidente per chi ha
memoria storica, nonché la proposta del mio
Club di altri nominativi di ottime personalità da
candidare a sindaco e che puntualmente venivano bocciati. Gli altri amavano andare solo in
radio a denigrare il centro destra o apparire
sulla stampa come papabili candidati sindaci
sponsorizzati da questo o quel consigliere Regionale di riferimento, oppure ancora sponsorizzare cognati e compari o peggio ancora
asservirsi a posizioni di singoli individui provenienti da NCD. Castrovillari deve avere il grande
senso di responsabilità di stare fuori dai giochetti di palazzo e dai baratti. Per questo ed altri
motivi molte personalità che contano in città
non si sono avvicinate al Partito, non hanno
dato la disponibilità ad eventuali candidature
in lista, data questa pessima gestione che ha
spinto i vertici regionali a commissariarlo! Vo-
glio rimarcare la differenza di dialogo e gestione del partito che c'è tra il movimento giovanile Regionale dove i giovani dirigenti
dialogano costantemente e decidono e discutono insieme e le forti spaccature tra il partito
dei Senior a cui la coordinatrice Jole Santelli ha
avuto il difficilissimo compito di mediare ed ha
tutta la mia comprensione, anche se nelle
scelte ci voleva il pugno duro per isolare i singoli piagnistei e le autocandidature.
Resto a disposizione di una maggiore chiarezza
da parte del partito sulla scelta ufficiale di sostegno a qualche candidato Sindaco e per conoscere quali eccellenti manovre metterà in
campo a soli 18 giorni dalla presentazione delle
liste, prima di giungere a conclusioni affrettate
da qui la ferma volontà temporanea della autosospensione».
Nicola Aronne
Act Castrovillari, il Brand Eco-Sostenibile
È un brand ma anche una carta di
valori. Un codice etico che presenta la volontà di muoversi su
tre direttrici specifiche: ambiente,
cultura, turismo. Act Castrovillari
è stato presentato nel Maggio
2014 ed è proprio dal Brand EcoSostenibile che riprende il percorso virtuoso che aveva mosso i
primi passi con l’amministrazione
Lo Polito.
Castrovillari vuole essere così la
prima Città a dotarsi di una carta
dei valori e di un codice etico
nella gestione di Ambiente, Cultura e Turismo, con la volontà di
dare vita ad una "smart city" che
indirizzi l'azione di sostenibilità
ed innovazione come strumenti
del cambiamento e che punti a
realizzare concretamente un
nuovo modo di fare economia,
cultura e benessere diffuso.
Un’idea di Città che verrà illustrata, durante un incontro con i
cittadini, Venerdì 17 Aprile 2015,
presso la Sala Varcasia – Chiesa di
San Francesco – alle ore 18.30: introdurrà e modererà il dibattito
Lenin Montesanto, Fiduciario
della Condotta Slow Food Pollino-Sibaritide-Arberia. Interverranno:
Sergio
Gimigliano,
ideatore del progetto ACT Castrovillari; Giovanni Gagliardi,
ideatore e responsabile del progetto vinocalabrese.it ed esperto
del settore enogastronomico;
Gianluca Colaci, presidente del
Consorzio turistico Borghi del Pollino. Concluderà il candidato a
Sindaco
del
centrosinistra
Mimmo Lo Polito.
L'idea è promuovere un Brand
che individui e valorizzi la messa
in rete di eccellenze esistenti sul
territorio (artistiche, professionali,
enogastronomiche ed artigianali)
che sostengano il km0 artistico
produttivo e sposino la filosofia
dell’impatto zero per gli eventi in
programma.
Ufficio di Coordinamento
Candidato Sindaco
Mimmo Lo Polito
Battaglia: «Il centrodestra è in frantumi, ma la destra c’è»
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Conferenza stampa del candidato a
sindaco di Fratelli d’Italia, Francesco
Battaglia. I manifesti che lo accompagnano recitano “andiamo avanti
senza paura”. E’ il fratello Leo ad aprire
la conferenza stampa, il candidato più
votato a Castrovillari alle scorse elezioni regionali, proprio sotto il simbolo della Meloni. «A Castrovillari c’è
molto fermento nel centrodestra per
individuare il candidato a sindaco -
E ' nata “L’alternativa democratica" che
riconosce in Eugenio Salerno, l'uomo
che vuole provare a mettere insieme
le anime che hanno a cuore le sorti di
questa nostra città.
«Il progetto - afferma Salerno - nasce
con la consapevolezza del momento
difficile che sta attraversando la politica, non solo cittadina, ma anche con
il grande desiderio di contribuire e
partecipare al cambiamento necessario per una ripresa culturale economica e sociale della nostra
castrovillari. Siamo certi che da soli
non si riesce in questo arduo compito,
ed è per questo che necessita il contributo di tutti , perché si possa scrivere insieme, una nuova pagina della
politica cittadina. Mai più un uomo
solo al comando affinché la democra-
dichiara Leo Battaglia - soprattutto
dopo il passo indietro di Blaiotta. Noi
abbiamo sostenuto fin dal principio e
senza condizioni la candidatura di
Franco Blaiotta, il cui improvviso
passo indietro fa mutare lo scenario e
ci mette nelle condizioni di dover rivalutare la nostra posizione».
«Il tempo delle attese è finito - afferma Leo Battaglia - e se il centrodestra a Castrovillari non c’è più di sicuro
c’è la destra».
Parole che non lasciano margini di incertezze su possibili accordi elettorali
con altri candidati, tantomeno con
Anna De Gaio, indicata da Forza Italia
a guidare la coalizione di centrodestra. Dello stesso avviso il segretario
cittadino del partito, Vincenzo Ventura, capolista in questa competizione elettorale con Fratelli D’Italia,
unica lista a sostegno di Francesco
Battaglia. Ventura, dopo aver caldeggiato a lungo la candidatura di Franco
Blaiotta, denuncia un clima di imbarbarimento e di illecite intromissioni
nel centrodestra, che hanno impedito
la candidatura dell’ex sindaco. «Ora
non c’è più tempo afferma Ventura - e
le altre forze di centrodestra, compreso quelle che si richiamano all’ex
presidente del consiglio comunale di
Castrovillari, Eugenio Salerno, se lo
vorranno, potranno confluire su Battaglia».
Ma al di là delle sigle, puntualizza il
candidato a sindaco Francesco Battaglia, a non non ci interessa nè la De
Gaio nè Salerno ma la gente di "destra
e centrodestra" che vuole sposare un
progetto che si basi su "un candidato
al servizio della città e con un progetto". Un progetto che vede prota-
goniste "le fasce più deboli", e capace
di reperire risorse anche dai fitti passivi che questo Comune eroga, nonostante gli immobili di proprietà.
Aiutare le classi più deboli significa
farlo subito con un gesto. Quello di
Battaglia è simbolico, ed è il primo
messaggio lanciato ai suoi avversari.
«Rinuncerò allo stipendio da Sindaco,
se eletto - afferma Francesco Battaglia
- affinché queste risorse siano destinate ad aiutare i più deboli. Dovrebbero farlo tutti i candidati a Sindaco,
anzi mi auguro che seguano quanto
da me proposto».
Sarà solo una lista quella in sostegno
di Battaglia, ma "una lista forte" in cui
convergeranno le energie tutti i sostenitori di Fratelli d’Italia. Vecchi e
nuovi. Antonio Gatto, Giovanni Martino, Giuseppe Bonifati, Nicola
Aronne, Vittorio Sessa, Roberto Inglese, Daniela Conte e tanti altri tutti
pronti a sostenere il progetto di Battaglia che spera «che i castrovillaresi,
almeno per una volta dicano no ai cosiddetti “portoni” che per anni hanno
contaminato la vita politica cittadina».
Quello di Battaglia è un programma
che nasce dalla capacità di individuare i bisogni della quotidianità, in-
Eugenio Salerno è il candidato
a sindaco di “L’alternativa democratica”
zia, figlia del confronto e della partecipazione, non venga più messa a rischio, abbattendo le disuguaglianze e
ripristinando la dignità delle persone.
Vogliamo offrire una seria e reale alternativa a tutti coloro che credono
nei valori sanciti daĺla nostra Costituzione, proporremo un programma
snello senza fare false promesse e garandendo un governo di "salute pubblica". Chiederemo il contributo di
tutti per ottimizzare la quotidianità e
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il
Consigliere Regionale, nonché commissario di
Forza Italia a Castrovillari on. Ennio Morrone e la
prof .ssa Anna De Gaio. Al centro della discussione, la questione della candidatura a Sindaco
per il partito di Forza Italia a Castrovillari. Forza
Italia, tramite il suo locale commissario On, Morrone, ha individuato nell’ex vicesindaco della
citta del Pollino, il candidato a Sindaco che rappresenterà il partito e possa fare da sintesi e catalizzatore, vista la grande esperienza e capacità
politico-amministrativa, sia nel partito stesso che
nell’intero centro destra. La prof. De Gaio ha dichiarato: «sono lusingata della designazione dell’on. Morrone e dal Partito di Forza Italia e mi
sento ancora una volta disposta a mettermi in
gioco al servizio della città. Quanto accade e sta
accadendo in Forza Italia e più ampiamente nel
centro destra locale, non può non pesare ai fini
della mia adesione definitiva, che sarà tale, soltanto se tutti gli esponenti politici e militanti,
che si richiamano o si sono richiamati a Forza Italia e al centro destra, intendano costruire insieme una forte e coesa squadra politico
amministrativa. Castrovillari è una città in cui il
centro destra ha avuto una grande storia e
grandi risultati, che possono continuare ad essere tali soltanto se scelte sicuramente dettate
da alcuni momenti di disorientamento politico
vengano riconsiderate. Per governare bene una
collettività complessa come quella castrovillarese in un momento socialmente difficile come
quello attuale serve unione, partecipazione , discussione, nonché volontà e capacità di convogliare le forze verso un unico obbiettivo. Per tali
motivi si partirà dal centro destra per andare
oltre lo stesso, in quanto la politica e la buona
amministrazione, non si possono chiudere in
steccati politici, ma richiedono che tutte le forze
sociali possano partecipare alla creazione del
loro futuro”.
ascolteremo le proposte di quanti,
operando ogni giorno nella nostra
città e nel nostro territorio, conoscono
le problematiche e sanno dare anche
soluzioni. L'umiltà, la capacità di mediazione ma nel contempo la determinazione, sono prerogative indispen
sabili per chi si candida a sindaco. Ed
è per questo che in tanti, ritengono il
sottoscritto, colui che incarna perfettamente queste aaratteristiche. Il
saper stare tra la gente e con la gente,
terpretato attraverso un contatto di
365 giorni all’anno con la gente. E’ il
suo modo di fare politica per capire,
conoscere e mettersi "al servizio della
città". «Ritengo inoltre - conclude
Battaglia - che il partito guidato da
Giorgia Meloni, sia quello che oggi incarni al meglio lo spirito di cambiamento e di rinnovamento richiesto a
gran voce dai cittadini. Oggi più che
mai è necessario voltare pagina e riconsegnare alla politica il ruolo che
gli compete, mettendosi al servizio
del territorio per dar voce alle istanze
della gente e lavorando per il bene
comune.
Presente alla conferenza stampa
anche Nicola Aronne, uno tra i delusi
da Forza Italia che ha deciso di dare il
suo pieno sostegno alla "destra” di
Battaglia".
“La mia adesione a Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale è la naturale prosecuzione di un percorso politico
iniziato con la candidatura alla scorse
elezioni regionali. Ritengo inoltre che
il partito guidato da Giorgia Meloni,
sia quello che oggi incarni al meglio
lo spirito di cambiamento e di rinnovamento richiesto a gran voce dai cittadini. Pochi giorni alla chiusura delle
liste e Battaglia va avanti, senza paura.
fare le battaglie per consentire il ripristino dei diritti e della dignita delle
persone. Non piu personalismi ma superamento del perimetro del proprio
orticello in favore del bene comune.
Da qui bisogna ripartire per credere in
una rinascita della Città, da un progetto come quello che ci auguriamo,
possa essere condiviso da tanti. Ci si
può riuscire. “l' alternativa democratica” sta con Castrovillari».
Il centrodestra in attesa
di Anna De Gaio
Il commissario di Forza Italia On. Morrone
la indica come candidato a Sindaco
Pignataro interviene sulla
crisi del centrodestra
«Sembra di essere al mercato, si insultano, si
accusano, si dividono. Ogni tanto si fa un
nome dettato da fuori,da qualche cosentino
che vorrebbe dimostrare di raccogliere le
anime perse di una destra alla deriva. Ancora
una volta le voci di politici cosentini cercano
di dettare leggi in questa nostra città,che si
è vista negli anni penalizzata da politiche del
vuoto e da indifferenza verso questo territorio. Non ci sono riusciti con un bravo coordinatore dei circoli, hanno dovuto ricorrere ad
un vecchio volpone cosentino il quale spera
di unire quello che nel tempo hanno diviso.
Non si sopportano a vicenda e si fanno lo
sgambetto come bambini capricciosi. Si assiste a un raggruppamento litigioso e molto
diviso,un teatro di lotte di apparati. Dopo essersi espulsi, sfiduciati, dimessi, i candidati a
sindaco e company ora si trovano di nuovo
assieme a chiedere agli elettori quella fiducia che avevano avuto e che questi hanno
negato alla comunità andando da qualche
“NOTAIO” di Trebisacce” per far cadere
un’amministrazione che l’elettorato castrovillarese aveva designato a governare per 5
anni. Loro hanno preferito ad un sindaco un
commissario ed oggi hanno l’ardire di aver
fatto bene!! Sarà la gente a dare il giudizio,
quella gente che Voi avete ancora una volta
penalizzato dando a questa città non una figura politica, ma un’uomo di legge».
Peppino Pignatario
ex consigliere comunale
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 4
XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta a Monte Sant’Angelo
XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta a
Monte Sant’Angelo: quest’anno l’evento, pur
conservando la passione e la devozione, si è
dato un tono di eleganza e gioventù. E’ entrato a
pieno titolo nella globalizzazione, grazie all’interattività di Android e Streaming e soprattutto
è stato un “Melting pot “ per la presenza curiosa
e poi interessata di giovani africani del Gambia,
Ghana, Costa D’Avorio, Nigeria, ospiti a S. Basile.
La tradizionale passeggiata alla Chiesetta rupestre della Madonna del Riposo, ebbe inizio nel
1836, anno in cui, il benefattore Andrea Bellusci, fa costruire l’opera. Da allora, il sentiero per
raggiungere la bianca chiesetta a forma ottagonale, incastonata su Monte Sant’Angelo è
stato percorso da una infinità di pellegrini devoti
a testimonianza dell’affetto per la Madonna con
il Bambino lì deposta, in atteggiamento di riposo. Le presenze assidue, nei dintorni della
chiesa di Monte Sant’Angelo, a pasquetta, vanno
man mano scemando e dal 1960 il luogo cade
nel dimenticatoio. Saranno in pochi poi a risalire
verso quest’eremo, a pulire ed accendere il cero
della speranza e devozione che, un tempo i nostri nonni alimentavano, per testimoniare l’appartenenza al luogo. Il Club alpino italiano di
Castrovillari, interessato da sempre a tutelare e
valorizzare gli ambienti tematici, si è dedicato a
Su invito del Sindaco di Celle Ligure (SV), Giovedi 2 aprile alle ore 21.00, davanti ad un pubblico interessato e partecipe, Pietro Armentano
ha presentato il suo libro " Andrea Croccia il comunista che sognava l'anarchia" Ed. Promoidea
Pollino. Il Sindaco di Celle, Renato Zunino, ha
ospitato l’iniziativa presso la sala consiliare e ha
presieduto l'evento ricordando il ruolo politico
amministrativo che Andrea ha svolto in quella
città, nonché alcuni simpatici episodi personali
tra lui e Andrea. Tra gli altri intervenuti il
prof.Giovanni Cimbalo dell'Università di Bologna che conobbe molto bene Croccia a Firenze
quando lui era studente universitario, il prof.
Giuseppe Milazzo storico dell'antifascismo savonese il quale ha collegato l'attività antifascista di Andrea Croccia con quella di altri
antifascisti liguri ed in particolare con Ireos Cava
che giocò nella squadra di calcio del Cosenza
nel 1929/30 dove si era trasferito per allontanarsi da Savona divenuta per lui pericolosa. Andrea Croccia conosceva molto bene la Liguria fin
dagli anni trenta e in particolare nel 1936
quando insieme all’anarchico Nino Malara organizzavano gli espatri clandestini di antifascisti
calabresi che si recavano a combattere in Spagna a fianco dell’esercito repubblicano nelle brigate internazionali, passando per Genova e poi
per Ventimiglia. Qui il contatto era “Emilio” nome
di battaglia di Giovanni Torello primo sindaco
comunista di Genova, che prendeva in consegna gli antifascisti accompagnati da Andrea e
li faceva imbarcare con “Capitan Galea”. Teneva i
contatti anche con le sorelle Lizzari Wanda e Fatima altre due antifasciste anarchiche conosciute a Firenze nel 1924 insieme ad Enrico
Malatesta. Sempre a Genova conobbe nel 1930
l’anarchico Luigi Galeani. Infine Nino De Andreis
di Savona uno dei carbonai di contrada Monaca
di Alessandria del Carretto dove si era rifugiato
perché disertore col quale insieme ad Alfredo
Malara (Tommaso lo scemo) stampavano la
stampa clandestina “La Scintilla”.
Alla manifestazione erano presenti anche i ni-
riprendere questa tradizione castrovillarese in
sintonia con i tempi attuali, in cui è forte la ricerca delle proprie identità insieme alla richiesta di attività motoria. Ecco, i nostri nonni senza
volerlo, sono stati precursori delle nostre aspirazioni. Si spiega da solo il fatto, perché oggi, come
di consueto, in ottava di S. Pasqua, alla tradizionale passeggiata, inserita nel programma attività del CAI Castrovillari, hanno partecipato 120
escursionisti, entusiasti e felici di inondarsi di
sole, sulla collina sovrastante la propria città. La
collina, 794m è un contrafforte roccioso carsico,
calcareo a forma tronco conica verdeggiante
che, dà bella mostra di sé, per avere incastonata
a mezza costa, l’invitante bianca chiesetta, meta
di curiosi ed escursionisti pellegrini. Dalla bianca
icona, si dominano con un solo colpo d’occhio
le cittadine del comprensorio di Castrovillari:
Frascineto, Morano, Saracena S.Basile, Spezzano
A. fino al mar Jonio. E’un punto panoramico al
centro dall’emiciclo formato dai monti del Parco
nazionale del Pollino su cui svetta la catena del
Dolcedorme 2267m, ancora oggi, innevata.
Prima di noi, è salito qui S. Francesco da Paola
per salutare e benedire la Calabria, in viaggio per
la Francia al capezzale di re Luigi XI ammalato.
L’escursione della pasquetta è ormai un evento
atteso. Quante volte dentro di noi affiora il desiderio di voler fare una bella passeggiata, in tutta
libertà, nella natura, al sole, senza allontanarci
troppo da casa, per misurarci con le nostre forze,
sedere su un masso, riflettere; giusto quanto
basta, per poi tornare alla realtà quotidiana, più
caricati e consapevoli delle proprie possibilità fisiche ed anche integrati nel territorio circostante! Il Club alpino italiano di Castrovillari,
promotore, in queste undici edizioni, è stato tenace nel mantenere viva questa tradizione e, la
partecipazione numerosa, ha premiato tutti perché la missione del sodalizio è promuovere-tutelare-valorizzare quanto di buono c’è sul
territorio, che altrimenti andrebbe perduto per
sempre. Un grazie doveroso va ai giovani volontari della protezione civile “Pegaso” di Castrovillari che hanno seguito l’evento e riordinato la
decenza nella Cappella, dove è stato possibile
accendere il lumino votivo.
Mimmo Filomia
Presentato a Celle Ligure il volume Nati per leggere,
di Armentano su Andrea Croccia un ricco calendario
di letture
Da marzo fino a giugno sono quasi cinquanta
gli appuntamenti con la lettura e le storie che
i volontari del sodalizio castrovillarese moltiplicano in ogni spazio dove ci sia una persona disponibile a far entrare il diritto alla
lettura. Un lavorio intenso e degno di nota
che Alessandra Stabile, coordinatrice cittadina, sta intessendo con la sua rete di volontari.
poti di Andrea Croccia che abitano in quel comune, Lina e Rocco Mitidieri. Ha partecipato
anche l’ex sindaco di Frascineto Agostino Pirrone che, saputo della iniziativa, da Torino ha
raggiunto Celle Ligure. Nel suo intervento ha
sottolineato la determinazione di Andrea per la
costruzione della Casa del Popolo di Frascineto
e il suo impegno nella formazione politica dei
giovani. E' stata una bella e coinvolgente manifestazione che Pietro Armentano ha ritenuto
doveroso realizzare anche in quella bellissima
cittadina della riviera ligure dove Andrea Croccia
visse per circa metà della sua vita essendosi li
trasferito con la moglie Maria Bruzzo di Genova.
Il Presidente della Repubblica d’Albania alle vallje di Civita
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 5
Nonostante Giove Pluvio si è svolta con successo la giornata dedicata alle vallje 2015. Ricco
il programma delle manifestazioni sacre e profane,che hanno avuto inizio il mercoledì giorno
in cui,nella tradizione popolare è ancora viva
l’usanza di portare in chiesa il grano germogliato durante il periodo quaresimale,che servirà ad abbellire il sepolcro di Cristo,in realtà la
struttura maestosa in origine era un monumento all’eucaristia,ma la coscienza popolare lo
ha rivissuto e lo percepisce tuttora come la
tomba di Cristo che simboleggia la sua sepoltura e Resurrezione (il grano al buio che germoglia).Un senso di gioia si può osservare tra la
popolazione la domenica mattina alle ore
5.00,quando tutti i fedeli si riuniscono sul sagrato della chiesa,e con i ceri accesi e con mesta
solennità seguono il sacerdote che inizia il
canto, e avvicinandosi al portone centrale batte
per tre volte la croce sulla porta, ripetendo la
formula liturgica del rito bizantino “Aprite le
porte”. All’interno della chiesa il demonio “djalli”
chiede: “chi è questo Re della Gloria?” alla risposta “il Signore degli eserciti è il Re della Gloria” le
porte si spalancano il demonio scompare e i fedeli entrano in chiesa al canto del Cristòs Anesti
-Cristo Risorto, (Kristòs anesti ek nekron thànato
thàanaton patisas kie tis en tis mnimasi zain
charisàmenos) ripetuto infinite volte nella mattina di Pasqua. Nella tradizione durante la settimana santa vengono cantate le Kalimere dal
greco Kalimera “buongiorno” composizioni
poetiche tramandate da secoli che hanno un intrinseco valore poetico nella nostra letteratura
popolare. Molti di questi canti sono anonimi
altri sono dovuti a noti poeti della letteratura albanese come Giulio Variboba. Nella kalimera il
popolo è protagonista, attore,creatore del racconto nel quale con molta facilità inserisce credenze,situazioni,immagini della vita quotidiana.
Un’atmosfera gioiosa ed armoniosa ha segnato
l’intero pomeriggio del martedì nel nostro
paese,dove il senso di appartenenza all’etnia diventa sempre più vivo. Lo storico civitese Serafino Basta ne: “Il Regnodelle Due Sicilie descritto
e illustrato di Lorenzo Giustiniani” a proposito
delle vallje nel 1855 così scriveva: “Nel dopo
pranzo di domenica,lunedì,martedì hanno costume di riunirsi varie compagnie di giovani, i
quali vestiti alla foggia orientale, con turbanti in
testa,con spade levate in alto e con bandiere,
vanno cantando i fatti guerreschi e le vittorie
dell’eroe di Croia”. Le donne nelle ridde cantano,
ancora esse canzoni nazionali ed accrescono il
diletto ai curiosi dei paesi vicini che accorrono
a divertirsi. E’ tradizione essere state stabilite
queste feste per avere nel decorso degli anni,
una memoria del natio paese, che imperiose circostanze costrinsero ad abbandonare,ci duole
non poter riportare quei canti che il tempo vorace ha ridotto in frazioni sconnesse e siamo dolenti di veder cadere in disuso le patrie
costumanze.
Le vallje di Civita quest’anno molto numerose
hanno aperto la sfilata dei gruppi di San Marzano di San Giuseppe (Ta), Santa Sofia d’Epiro
(Cs),Acquaformosa (Cs),San Martino di Finita
(Cs), Cerzeto. In serata l’arrivo del Presidente
della Repubblica d’Albania Bujar Nishani è stato
ricevuto dal Sindaco Alessandro Tocci per l’incontro istituzionale presso la Sala Consiliare. All’incontro era presente anche il Presidente del
Parco del Pollino On. Domenico Pappaterra. Il
Presidente ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta e ha dichiarato: «l’Albania è fiera
di voi, in questi cinque secoli di permanenza in
suolo italiano avete sempre portato alto il nome
dell’Albania,che dal canto suo non vi ha mai dimenticato. I nostri rapporti devono essere più
intensi e frequenti». La sua visita nella comunità
di Civita si è conclusa alla Chiesa dell’Assunta
per l’incontro con il Parroco. Soddisfatto il Primo
Cittadino, Alessandro Tocci il quale ha dichiarato
che nonostante il freddo e la pioggia la tradizione delle Vallje è stata rispettata anche quest’anno, felici e soddisfatti soprattutto con la
presenza del Presidente della Repubblica d’Albania».
Flavia D’Agostino
Associazione Famiglie Disabili/Voi con Noi per andare oltre
Foto Iazzolino
PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE
“Voi con Noi per andare oltre” è il titolo del progetto di Servizio Civile che l’ Associazione Famiglie Disabili di Castrovillari porterà avanti per un
anno, condividendo con i volontari un cammino, la cui meta è nella consapevolezza che
prendersi cura della persona con disabilità significa rispondere al suo diritto al benessere, riconoscere le emozioni, suscitare attese e dare
la possibilità di realizzare i desideri.
La disabilità non è solo malattia ma condizione
esistenziale, e Il messaggio di questo progetto è
che la persona, al di là delle diagnosi, è capace
di sentire e di sognare ed è sempre desiderosa
di ricevere nuovi stimoli. L’obiettivo è principalmente lo stare insieme, aprirsi gli uni con gli
altri per entrare nella vita di tutti i giorni dei ragazzi disabili.
Un triste diaframma divide la realtà in parti diverse e le carenze di sistema inducono a considerare la disabilità come un insieme di
situazioni difficili da comprendere, dove la rassegnazione del “tutto impossibile” conduce all’emarginazione. In una fase in cui i
finanziamenti legati al servizio alla persona
sono così scarsi, è cosa straordinaria trovare
una realtà importante come quella dell’A.F.D.
che, gestita e portata avanti con le semplici
forze del volontariato, rappresenta un patrimonio indispensabile soprattutto in questo momento storico.
I giovani volontari del SCN ci aiuteranno ad abbattere etichette e stigma diffusi soprattutto
verso chi ha disabilità intellettiva, più vulnerabile in quanto le barriere della comunicazione
portano a discriminazioni e a pregiudizi. La condizione attuale, purtroppo, in tutti i suoi aspetti
riflette il disagio della nostra civiltà dove il
mondo della disabilità è ancora a sé stante. Esso
è fatto anche dalle famiglie che portano il carico reso più pesante dai silenzi delle istituzioni,
le quali, con larvati provvedimenti di aiuti, ca-
muffano l’indifferenza e il non senso dell’agire
politico. L’organizzazione sociale non offre pari
opportunità e alle forze del volontariato tocca
scrivere una nuova pagina che consiste nel
porsi intenzionalmente sul cammino reale delle
situazioni di vita, riscoprendo la dimensione dei
sentimenti buoni, nel significato etico – filosofico di dedicare se stessi ad un più alto ”ordine
sovra personale”, secondo principi che oltretutto sono storicamente incarnati nella Costituzione. I giovani volontari del servizio civile
entreranno nelle scuole, nel centro di appoggio
dell’ASL, nelle attività della nostra Associazione
e sicuramente impareranno a riconoscere le fatiche, gli ostacoli e i limiti della disabilità con più
realismo ma anche con lo sguardo volto alla
operatività, attenti a non assistere passivamente a ciò che accade ma desiderosi di promuovere il senso del vivere nei nuovi “amici”
più deboli. “NOI con Voi per andare oltre” vuole
significare che è vietato calpestare i sogni, intesi come desideri e volontà di esserci, ma vuole
anche dire che riuscire a realizzarli è un bene
straordinario perché ci abbiamo creduto insieme! Un benvenuto a tutti coloro che vogliono rendere prezioso un anno della loro vita
avvicinandosi alla nostra Associazione che li accoglierà per orientarli, informarli e renderli consapevoli dell’importanza di concretizzare il
riconoscimento del diritto di tutti non solo ad
esistere ma anche a crescere, ad imparare a sviluppare le proprie potenzialità all’interno della
comunità di appartenenza, perché nessuna persona è definibile per sottrazione, anche se è
nella situazione di handicap. Le domande di
partecipazione devono pervenire entro il 23
aprile 2015, ore 14,00. e per maggiori dettagli
visitare il sito www.afdcastrovillari.it o telefonare a 0981/26003; 3201480512.
Tina Uva Grisolia Responsabile del Progetto
I briganti di Maradei
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 6
Rileggendo in questi giorni il dramma di Giuseppe Maradei “La voce de lu vientu”, rappresentato nei teatri più volte in questi ultimi anni,
si ha la possibilità di assaporare l’amarezza di
una vicenda fatta di soprusi, violenze e sopraffazioni, seguite all’unità d’Italia. Soprusi e violenze patite dai contadini del Sud, illusi che il
passaggio da uno Stato all’altro avrebbe portato
liberazione e diritti. Invece la fortissima caratterizzazione dei personaggi del dramma ci fa rivivere quello che tanti storici da alcuni decenni
stanno riscoprendo. Non a caso la prefazione di
simi anni fu uno dei pochi, se non il solo, a invocare una sorta di giustizia storiografica sul brigantaggio, una pubblicistica senza complessi
psicologici ha via via preso ad analizzare le basi
retoriche di una celebrazione continua, estenuante, unilaterale, che poneva i vinti tra i reprobi ed i vincitori tra i santi. Mancava, in questo
quadro di rivalutazione di un fenomeno demonizzato, l’attacco poetico, creativo. Lo ha fatto
Maradei con il suo dramma, scritto nella lingua
delle nostre popolazioni, con le espressioni idiomatiche proprie del popolo meridionale, con la
messa in scena di personaggi veri, vivi, lottanti,
dotati di anima e di sogni, frustrati dalle menzogne e capaci di morire pur di non abdicare
alla grandiosa dignità dei poveri.
Luigi Troccoli
Pino Aprile apre le pagine di un testo teatrale
che molto più di una ricostruzione storica riesce
a dare spessore ai drammi umani, alle violenze
subite, al potere nuovo che si sovrappone ad un
modo di vita che aveva trovato i suoi equilibri. Il
nuovo regime sconvolse assetti politici, ma non
sociali: chi comandava, cambiando casacca,
continuava a comandare, coartando le coscienze, finanziando i tradimenti, gettando le
basi di quel marasma morale che stette alla base
del gattopardismo delle classi dirigenti. Dopo la
voce isolata di Carlo Alianello, che per moltis-
Il Liceo “Enrico Mattei” si misura con la cultura d’impresa
Ottimo piazzamento nel Business Gamepromosso dall’azienda Nivea
Il 10 Aprile, a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari a Milano, si è svolto Il business game 2015
organizzato da NIVEA nell’ambito del Progetto
“Young Business Talents”, giunto ormai alla sua
conclusione. La gara si è disputata dopo sette
mesi, nei quali 2.321 studenti di scuole superiori
italiane (ovvero il 35% in più rispetto all’edizione
dello scorso anno) suddivisi in 643 squadre
(+27%) si sono sfidati virtualmente nel redigere
piani annuali di gestione aziendale, per ottenere
maggiori profitti per la propria azienda virtuale.
Per conquistare il podio, durante la giornata, le
75 squadre finaliste hanno usato per l’ultima
volta il simulatore di business. Il Liceo Scientifico “E. Mattei” ha partecipato alla gara schierando in campo studenti delle classi VA, VB, VD,
IV E che hanno formato 7 squadre, per un totale
26 studenti. Questi gli alunni selezionati nelle
classi suddette: VB- 2 squadre- con Antonio
Lanza, Luca Cataldi, Carolina Salvo, Lorena Barletta; Necromastery: Mauro Pulice , Simone
Rossi, Luigi Pingitore; VC “PUNISHERS” con Francesco Serrago , Pietro De Paola , Maria Frascino
e Mario Rizzo; VC “BLITZKRIEG” con Simone Mazzuca, Salvatore Elia, Luca Guaragna, Antonio Baratta; Squadra mista “Aperturescience” con
Castrovillari al centro di un grande incontro culturale, nei giorni scorsi, in occasione della IV Edizione del festival del “Dialetto e le Lingue
minoritarie di Calabria”, evento ideato ed organizzato dal Centro Cultura e Arte 26 con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali
(Progetto Etnie e Letterature), la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Comune di Castrovillari ed il Parco Nazionale del Pollino.
Un incontro che non si limita a consegnare alle
cronache e agli archivi il resoconto di una riflessione sulla centralità dei dialetti (per definizione:
sistemi linguistici popolari, di ambito locale o
territoriale) nel XXI secolo, ma dà continuità ad
un progetto di più ampio respiro che punta, da
una parte, a riunire Castrovillari ed il suo comprensorio alle aree geograficamente e culturalmente vicine (della Calabria e della Basilicata) e,
dall’altra, a recuperare pezzi importanti della sua
identità storica più autentica. Senza per questo
cadere nell’errore di chiudersi alla contemporaneità, come provano l’attenzione e lo spazio
verso le produzioni letterarie in Lingua di queste prime edizioni, in linea con la vocazione del
festival d’essere una sorta di spazio aperto, un
crocevia di racconti scambiati.
Attraverso l’incessante opera di promozione culturale svolta da Maria Zanoni – studiosa di antropologia, esperta di tradizioni alimentari
mediterranee, saggista, poetessa, pittrice, fotografa, promotrice di mostre di scultura e grafica,
o semplicemente cuore pulsante del Centro Cultura e Arte 26, che ha fondato nel 1978, anche
per la sua capacità di coinvolgimento e di sintesi
di tante esperienze – il festival del “Dialetto e le
Lingue minoritarie di Calabria” è quindi cresciuto
nel tempo, ha potuto presentare il lavoro di
molti poeti e scrittori calabresi (ma il termine è in
questo caso riduttivo, perché non dice dei legami stabiliti con tradizioni e culture di ogni
parte d’Italia, anche attraverso alcuni di questi
letterati), ha saputo legarsi ad altre realtà simili e
interagire con associazioni attive sui territori.
Così si spiega la presenza di poeti e autori di
considerevoli qualità e fama come (solo per
stare a quest’anno) Carmelo Morena, Enzo Cordasco e Ciccio De Rose; la scelta di ospitare la
premiazione per il Concorso internazionale letterario e fotografico legato alla mostra “Memorie
della Grande Guerra 1914-1918”; i legami e le affinità con “Mystica Calabria” e “I pirrupajini”, due
associazioni culturali molto attive (l’una partico-
Domenico Laurito , Salvatore Ferraro , Carmine
Oliveto; VD “ CIMA” con Carmen Motta, Arianna
Tafuri, Martina Chiarella, Ilaria Giorno; IV E
con“Lociceroproduction”. La finale, disputata
dalle 11:00 del mattino e protrattasi fino alle
18:30, ha visto le 75 squadre di studenti provenienti da varie regioni italiane, divise in gironi
da cinque, selezionate tra tutte le scuole del
Paese, fronteggiarsi nella cultura d’impresa con
genuino spirito di sana competizione. Il Liceo
Scientifico “E. Mattei” , posizionatosi nella classi-
fica generale tra i primi quaranta migliori programmatori d’Italia, grazie alla buona preparazione dei suoi studenti, supportati
costantemente dal team dei docenti accompagnatori, si è anche piazzato al I posto con una
delle sue squadre, risultata nella rosa delle quindici migliori squadre finaliste, aggiudicandosi
un premio in denaro di 400 euro, cui si è aggiunto un bonus per la Scuola. Agli studenti partecipanti, in occasione della Cerimonia di
premiazione, sono stati consegnati attestati di
Pensieri di rabbia e di dolore,
di speranza e d’amore
Etnie e letteratura nella IV Edizione del Festival
su “Dialetto e le lingue minoritarie di Calabria”
larmente dal punto di vista storico e l’altra da
quello teatrale, entrambe sotto il profilo linguistico) nel recupero e nella ricerca in ambito identitario e tradizioni popolari.
Nel corso del festival, arricchito da un reading di
poesie e farse dialettali con intermezzi di musica
etno-popolare, affidati a Luca Oliveto e Pasquale
Aiello, anche le premiazioni dei poeti ospiti. Con
motivazioni impegnative la cui lettura rende
bene l’idea fondante di questa manifestazione.
A Carmelo Morena (autore, tra l’altro, de “I me’
pinzeri. Vulìssi éssiri suli”), è andato il riconoscimento critico per la poesia “’A brigata Catanzàru”, composta in dialetto reggino, in cui
“l’autore, attraverso puntuali riferimenti storici
della gloriosa Brigata Catanzàru, riesce a trasformare in forti emozioni i momenti più significativi del dramma della I guerra mondiale”.
Altrettanto forte la motivazione al premio assegnato al cosentino Ciccio De Rose (“Ditti e maliditti”, “Cantu ntuossicatu”, “Purtativi ‘a seggia”)
per la poesia “Me nonnu assassinu”, là dove “il
dramma della guerra si fa dolore e nello stesso
amore sofferto e duraturo per un nemico strappato, sine culpa, alla vita, il cui ritratto diventa
compagno indelebile, simbolo di catarsi e di
ammonimento”. Terza motivazione esemplare,
quella che è valsa il premio speciale del MiBACT
(sezione Progetto Lingue e Letterature) alla poesia “Pi’ nu guagliun’ dispers’ ‘nta prima guerr’” di
Enzo Cordasco, e che attribuisce al suo “linguaggio scavato alle radici del dialetto”, quello
di Francavilla Marittima, la capacità di cogliere
“un'espressione etnica nella traduzione di una
civiltà che diventa identità popolare”. A consegnare i riconoscimenti, fra gli altri, Francesco Pirrera e Luigi Troccoli, da sempre attenti alle
tradizioni e alla storia di questo territorio.
Proprio a Cordasco, autore dell’evocativo “Di
roccia e di vento” (ah, le donne ardenti della
Yourcenar…), si collega la più recente iniziativa
della signora Zanoni, con la cura e la pubblicazione per la Collana Percorsi Mediterranei di
Arte26Editor del saggio "Nella tua nuda e solitaria stanza - Dialogo immaginario con Vincenzo
Padula", presentato il 12 aprile scorso proprio a
Francavilla Marittima quale emblema di una ri-
partecipazione e di merito dal Direttore Risorse
Umane, Management Unit Sud Europa, dott.ssa
Luisa Bianchi, alla presenza del Direttore Generale Marketing Sud Europa della Nivea. Viva soddisfazione ha espresso il D.S. del Liceo “E. Mattei”,
prof. Bruno Barreca, che ha ricordato in una
nota, gli obiettivi espressi dal Collegio Docenti,
in merito al Progetto: migliorare le propria discipline dando loro un valore aggiunto; massimizzare il rendimento degli alunni, facendoli
divertire, giocare (le cose apprese giocando non
si dimenticano), applicando la teoria; preparare
meglio gli alunni al clima degli esami; orientare
gli alunni: vivendo la gestione aziendale, sapranno a priori che cosa fanno le imprese e vedranno se è una scelta adeguata per i loro studi
futuri e/o la loro futura attività professionale;
potenziare lo spirito imprenditoriale avvicinandoli alle sfide e alle questioni che stimolano le
virtù dell’iniziativa; dotare l’ istituto scolastico
di uno strumento d’insegnamento pratico e gratuito, avendo la versione junior di un simulatore
imprenditoriale di Praxis MMT, utilizzato nelle
migliori università, business school e imprese.
La Referente Comunicazioni Esterne
Prof.ssa Filomena Bloise
cerca linguistica e perfino sonora, liquida sul Padula più intriso delle acque amiche del Mare Nostrum. Un tema, il mare e i suoi simbolismi, che
si ritrova un po’ dovunque nel cammino di Cordasco e così bene espresso in quei versi italiani
che fanno “Canto la luce del giorno che se va /…
/ lascio il posto al disvelamento / e alla verità che
viene dal mare…”.
Ritornano nei versi di questi autori le emozioni
forti di sempre. Il rimpianto e la malinconia, la
pena e l’illusione, il sogno e la passione. Emozioni universali, quand’anche scritti in un qualche dialetto calabro. Perché la poesia non
conosce barriere, non distingue l’alto dal basso,
il popolare dall’élitario. È poesia e basta.
“Tenanu raggia, cuntanu duluri” dice dei suoi
versi Ciccio De Rose in “Ppi ‘ncignari” (Per iniziare). Ma è solo una parte della verità. Perché
quegli stessi versi parlano pure di luce e di felicità. “Tenanu raggia, cuntanu duluri / ma puru
spiranza e ‘nu tantu d’amùri”.
Antonello Fazio
Convegno sul volontariato
Venerdì24 Aprile 2015, nella Sala 14 del Protoconvento Francescano, alle ore 16, si svolgerà
un convegno, organizzato dall’Associazione “ Amici del Cuore “, sui valori e la funzione del
volontariato nella società. Il centro del Convegno è la “Lectio Magistralis” di Mons. Vallèjo
Bald , che affronterà appunto la complessa relazione tra il volontariato e i suoi valori, a confronto con i bisogni sociali degli ultimi e con le funzioni delle istituzioni e dello Stato, dall’alto
della sua straordinaria esperienza umana, religiosa e sociale. Seguirà l’intervento del dr.Bisignani, Direttore Scientifico dell’Associazione, nonché Direttore dell’Unità di Cardiologia
dell’Ospedale di Castrovillari, e Direttore Scientifico della rete di Conacuore Calabria, assai impegnato da anni sia sul fronte medico-scientifico, sia su quello del volontariato sociale, con
particolare attenzione verso i pazienti cardiopatici. Altre partecipazioni sul tema saranno
quelle del Presidente dell’ Associazione “ Amici del Cuore” , prof.ssa Donatella Laudadio, del
Presidente della rete di volontariato regionale di Conacuore, Antonello Rossi, e di don Carmine, assistente spirituale dell’Associazione. Ma soprattutto saranno presenti i volontari dell’Associazione “ Amici del Cuore “, che sono di supporto logistico-pratico-relazionale presso
l’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Castrovillari. Essi sono i veri protagonisti dell’azione
solidale dell’Associazione suddetta, non solo per le prestazioni di tipo pratico e per il supporto psicologico nei confronti dei pazienti e dei loro familiari, ma anche per le funzioni di’accompagnamento e di guida amorevole alle prestazioni di tipo medico-sanitario, attraverso
una regolamentazione di supporto ai bisogni ed alla dignità della persona dei singoli pazienti. Alla loro azione solidale si deve l’esistenza stessa dell’Associazione, ed a loro va il
plauso ed il ringraziamento di tutti i cittadini che varcano la soglia del nostro nosocomio.
Il Presidente dell’Associazione “Amici del Cuore”
Prof.ssa Donatella Laudadio
Elezioni
Candidature e speranza
Per le prossime elezioni amministrative della città, numerosi sono i partiti, movimenti, associazioni ed altro,
che sono in fibrillazione per proporre e proporsi al governo futuro di Castrovillari. Abbiamo bisogno di portatori di speranza nel più vero senso della parola. Per molti
il futuro è diventato un enigma. In città incontriamo una
spaventosa indifferenza, una paralizzante rassegnazione.
Tuttavia, tutti sappiamo che, per sopravvivere, abbiamo
bisogno di speranza, non una speranza che venga dal
regno delle utopie e delle illusioni. Abbiamo bisogno di
persone delle quali ci si possa fidare. Persone con visioni,
prospettive e obiettivi esistenziali, che vanno al di là del
proprio giro domestico, familiare, di clan, e guardano al
senso della comunità e non al proprio particolare. Candidati ai quali si possa dare fiducia, che non sbagliano le
parole quando promettono qualcosa. Solo la vera speranza dà coraggio per il domani. “ Il futuro appartiene a
coloro che trasmettono alla prossima generazione motivi per sperare “ (P. Teilhard de Chardin) . Auguri alla città.
Gino Perfetti
Sta nascendo la Prima
Compagnia di assicurazioni
del Sud Italia!
Una novità assoluta per il comparto assicurativo.
Nel 2013 la raccolta dei premi assicurativi nelle regioni
meridionali, dove non esistono sedi legali o operative di
compagnie di assicurazioni è stata pari a 24 miliardi di
euro. Un fiume di denaro raccolto sul nostro territorio è
trasferito quotidianamente al Nord o all’estero.
La Cds (Compagnia del Sud) sarà la prima compagnia di
assicurazioni con sede operativa nel Mezzogiorno e una
delle poche imprese assicuratrici in forma cooperativa del
nostro Paese. La nostra sfida consiste nel dimostrare che
esiste un Sud operoso e solidale che sa creare autonomamente sviluppo ed occupazione attraverso una imprenditoria sana, etica e mutualistica.
Vogliamo condividere il nostro sogno con tanti meridionali che possano aderire al proggetto e costruire un azionariato diffuso e democratico per la Compagnia.
Abbiamo al nostro interno esperienza e capacità maturate in tanti anni di lavoro nel comparto assicurativo.
Abbiamo il sostegno di due Banche e di centinaia di Soci
che hanno già aderito alla Società, ma è necessaria la tua
partecipazione, competenza, passione ed il tuo entusiasmo per essere protagonisti di un grande Progetto di sviluppo del nostro territorio.
Oggi, insieme, abbiamo finalmente la possibilità:
- di ridurre i costi assicurativi con un piccolissimo e unico
investimento;
- di ottenere le giuste tariffe per le famiglie e per le imprese residenti nel Sud Italia che oggi sono mediamente
più alte del 30% -50% rispetto a quelle applicate nel resto
d’Italia;
- di creare nuovi posti di lavoro per i giovani del Sud;
- di pagare i premi delle nostre innumerevoli polizze assicurative alla prima ed unica Compagnia del Sud;
- di lasciare la ricchezza economica sul territorio meridionale.
Partecipa per saperne di più alla presentazione ufficiale
del progetto che si terrà a Castrovillari domenica 19 aprile
alle ore 17,00 presso la Sala Convegni del Jolly Hotel
Corso Luigi Saraceni a Castrovillari. Ingresso libero.
Informazioni: www.cdsscpa.it – www.noisiamolanostraforza.it– www.compagniadelsud.it
Il GAL Alto Jonio vola
in Spagna per presentare
la ricetta dell'Alto Jonio
Il Gal Alto Jonio "Federico II" vola in Spagna per la Fiera
del Turismo Internazionale della Catalogna, "B-Travel", che
ospiterà buyers, visitatori e agenzie turistiche da tutto il
Mondo. Una fiera aperta al nuovo modo di intendere
oggi il turismo: non viaggi fine a sé stessi ma legati ad
esperienze dirette sul territorio. Il Gruppo di Azione Locale con sede ad Amendolara sarà presente in terra spagnola, dal 17 al 19 aprile. L'operazione di marketing
territoriale, rientra nel progetto di Cooperazione Transnazionale che comprende Italia, Grecia, Cipro e Portogallo e si concentra sulla valorizzazione di itinerari del
gusto, sull'educazione per un turismo sostenibile, sulla
promozione delle tradizioni locali. All'interno di questo
spazio allestito con la cucina, dove i vari Gal si alterneranno per la preprazione delle proprie ricette, saranno
ospitati gli opinion leader del gusto che valuterrano le
varie pietanze con l'Alto Jonio che si candida ad un sicuro
apprezzamento.
Vincenzo La Camera, ufficio stampa
BREVI & CRONACA
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG.7
Le illeggibili bollette Equitalia
Stanno arrivando in questi giorni nelle case dei Castrovillaresi le bollette per il pagamento del consumo dell’acqua. Ben pochi sono riusciti a capire di che si trattasse,
tant’è che di buon’ora l’ufficio idrico comunale di Palazzo
Gallo è assediato da una folla di utenti che chiede spiegazioni. Si tratta di una bolletta riferita ai consumi del
2013, per i quali era stata inviata una precedente bolletta.
E’ stato spiegato che l’importo richiesto era da considerarsi il saldo di quanto dovuto nel 2013.
Possibile che ogni volta che arriva una lettera di Equitalia
bisogna rivolgersi a un tecnico per capire di che si tratta?
Perché non scrivono chiaramente, senza abbreviazioni e
senza sigle ed a caratteri grandi qual è il tributo, se è un
acconto o un saldo? Anche per la decifrazione delle bollette relative ai rifiuti ci sono delle scritte microscopiche
con numeri, percentuali e calcoli che dovrebbero spiegare come si è giunti ad attribuire l’importo ai contribuenti. Un po’ di carta in più l’Equitalia la potrebbe
spendere per spiegare ai cittadini che cosa essi debbono
per i servizi comunali, considerando che i contribuenti in
minima parte sono ragionieri o ingegneri e per la massima parte sono, invece, popolo di media cultura.
Il Ministro Del Rio
per il viadotto Italia
C’è forse una buona notizia per quanto riguarda la riapertura del viadotto Italia, sull’autostrada A3, chiuso,
com’è noto, ormai, da più di un mese, a causa del crollo
di una parte della campata, che ha provocato la morte di
un giovane operaio rumeno. Nei giorni scorsi, infatti, il deputato del Partito Democratico, Ernesto Magorno, ha
avuto un colloquio con il neo ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti Graziano Delrio, il quale gli ha fatto sapere
di essersi attivato per il ripristino, nei tempi più brevi consentiti, del Viadotto Italia il cui crollo –dice Magorno- «è
causa della chiusura di un tratto della Salerno- Reggio Calabria, con gravi ed evidenti disagi per i collegamenti con
la nostra regione». «Il ministro Delrio mi ha rassicurato –
prosegue l’esponente del Pd- riguardo al suo costante interfacciarsi con l’Anas per seguire, passo per passo, le
attività necessarie affinché si pervenga a una soluzione
della vicenda che, al momento, di fatto isola la Calabria e
la Sicilia dalla principale via di collegamento autostradale». «L’impegno di Delrio, confortato dalla sua rinomata
concretezza e dalla sensibilità che ha sempre dimostrato
per la nostra regione, è un segnale importante –conclude
Magorno- non solo per la risoluzione di una vicenda cruciale, come quella del Viadotto Italia, ma anche per una
decisa inversione di tendenza nell’attenzione per tutto il
sistema delle infrastrutture calabresi, elemento decisivo
per un compiuto sviluppo della nostra regione».
Domenico Fortunato
L’uovo della ricerca
Grande successo ha avuto la manifestazione “L’uovo della
ricerca, in occasione della Pasqua. Una bella iniziativa che
ha coinvolto tutte le classi del plesso “G. Fortunato” di Via
Roma e le classi prime della scuola “E. De Nicola” di Via Coscile, scuola secondaria di I° grado di Castrovillari. L’uovo
di circa tre chilogrammi è stato assegnato martedì 31
marzo tramite un sorteggio a fronte di un contributo di
due euro. Aiutare la ricerca sul cancro con il gusto e la dolcezza del cioccolato ha avvicinato i ragazzi al problema e
li ha resi sensibili e partecipi, nonostante la loro giovane
età.
Nasce l’Ecomuseo del Pollino
Nasce l’Ecomuseo del Pollino. La struttura, che racconta il
Parco in tutti i suoi aspetti, è ospitata nel Complesso monumentale di Santa Maria della Consolazione, in Rotonda,
dove è già ubicata la sede dell’Ente Parco. L’inaugurazione
avverrà lunedì 20 aprile alle ore 9,30 alla presenza oltre
che del presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra,
dei presidenti delle Regioni Basilicata, Marcello Pittella e
Calabria, Gerardo Mario Olivero, del vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Francesco Nolè e dell’amministratore diocesano di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Di Chiara.
L’ecomuseo del Pollino sarà intitolato al compianto presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone. «La
struttura - spiega il presidente del Parco, Pappaterra - non
è altro che il fulcro della rete dei musei, dei parchi letterari,
delle Chiese, delle bellezze naturalistiche, dei borghi, che
raccontano della vita degli uomini e delle donne che abitano il Pollino».
Ultimora
Strangola il padre
e poi tenta il suicidio
Apprendiamo, qualche minuto prima di andare in stampa di
un tragico fatto di sangue avvenuto a Castrovillari, in via Gioffrè, nella notte di mercoledì 15 aprile. Un cinquantenne, F.S. di
Castrovillari avrebbe strangolato il padre e poi tentato il suicidio. Il corpo è stato rinvenuto nella mattinata di giovedì e
sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, il magistrato e
il medico legale dott. Silvio Trotta. Il cinquantenne, con seri
problemi psicologici, qualche anno fa aveva già tentato il suicidio buttandosi da un balcone ma si era miracolosamente
salvato.
Maestra condannata
per maltrattamenti
La Corte d’appello di Catanzaro, presieduta dal dott. Fabrizio
Cosentino, ha confermato la sentenza di condanna di I grado,
inflitta dal tribunale di Castrovillari alla maestra M.M. Questa
era accusata di maltrattamenti in danno di bambini di una
scuola materna privata di Castrovillari. I fatti accaddero nel
2009. Il Tribunale di Castrovillari aveva condannato la maestra
a due mesi di reclusione ed al pagamento delle spese processuali.
La Corte di appello di Catanzaro, all’esito del dibattimento, ha
confermato la sentenza di condanna della M.M., come richiesto dalla parte civile, sostenuta dall’avv. Andrea Bonifati, ed
ha aggiunto l’obbligo del pagamento delle nuove spese di
processo.
Il nuovo e book di Michele Messina
“Il nipote di Rivera”
Nuova fatica letteraria per lo scrittore-insegnante castrovillarese, Michele Messina. Da poco, infatti, è uscito il suo e-book,
dal titolo: “Il nipote di Rivera”. Si tratta di una sorta di diario di
bordo, nel quale vengono raccontati gli avvenimenti, dall’autunno del 1997 al giugno del 1998. Il protagonista del libro
non ha un nome e si alterna tra la panchina e il campo, in una
squadra, il cui presidente è il Macedone. Tifa Juventus in modo
sfegatato e segue le partite del Castrovillari, con apparente distacco, inseguendo una figura femminile, Marlene, con la
stessa grinta di uno stopper. È un anno particolare, nel quale
sta nascendo la televisione a pagamento, e che è segnato dal
famoso episodio del rigore non dato all’Inter (per un presunto
placcaggio di Mark Iuliano su Ronaldo), da parte dell’arbitro
Ceccarini, durante la partita tra la Juventus ed i nerazzurri del
28 aprile 1998. Fatto, questo, che provocò un’indignata protesta della società meneghina, culminata anche in varie interrogazioni parlamentari. Nel racconto di Messina,
comunque, gli avvenimenti cittadini si confondono con la cronaca delle vicissitudini italiane, tra serate in birreria, al cinema
o semplicemente appoggiati ad un palo, nell’attesa di vedere
l’oggetto del desiderio, sempre cercato e mai raggiunto.
Domenico Fortunato
Aumenta il biglietto
e diminuiscono i servizi...
Aumenta il biglietto e diminuiscono i servizi … una nuova manovra politica? No, è quello che sta succedendo con i servizi
di trasporto pubblico delle ferrovie della Calabria. Mi capita
spesso di prendere l’autobus delle ferrovie della Calabria. Da
quasi un anno non se ne può più: sedili rotti o addirittura mancanti, in condizioni igienico-sanitarie pessime, autobus che si
rompono per strada, facendo fare ritardo a tutti i passeggeri,
e tutto questo capita a giorni alterni … perché?! Eppure è lo
stesso autobus! Un giorno è perfetto e l'altro non ci si può neanche salire. Parlando con gli autisti (che in qualche modo si
imbarazzano senza colpa delle condizioni degli autobus) ho
scoperto che non succede solo a Castrovillari, ma in tutte le
sedi delle Ferrovie della Calabria, che, appunto, da quasi un
anno, ha ridotto i servizi del 50%. Quindi un giorno aggiustano e puliscono gli autobus e il giorno seguente no! Io però
come tutti, il biglietto lo pago tutti i giorni e pure per intero,
senza lo sconto del 50%! Mi chiedo: come può la regione Calabria fare dei tagli così drastici sull’efficienza e la pulizia di
mezzi, invece di potenziare questi servizi essenziali, per attirare più viaggiatori possibili e far rinascere una società di pubblico trasporto?! Almeno che non ricadano su di noi
passeggeri questi danni tagli!
Anonimo viaggiatore
Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemien
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 8
Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemien
C’è grande tristezza in questi giorni a Castrovillari, un suo figlio illustre non c’è più. Non si sentiranno più risuonare le note del suo mandolino
nelle afose sere d’estate né lo si vedrà incedere
elegante, nelle sere d’inverno, col lungo cappotto nero e il cappello a grandi falde, preceduto dal fischiettio di un’aria classica. La triste
notizia della morte del grande artista Luigi Le
Voci, pittore, musicista e scrittore ci arriva da Torino. Il Maestro se n’è andato a 77 anni, vinto dal
male che da circa un anno lo accompagnava,
con una carriera lunghissima alle spalle che lo
ha fatto conoscere in tutto il mondo e una vita
che in un romanzo solo non ci sta. Partito da Castrovillari, Luigi Le Voci si tramutò rapidamente
in amante passionale delle grandi città europee.
Già nella seconda metà degli anni ’70 si faceva
un gran parlare di quest’artista, e non solo per
l’eccellenza e l’originalità dei suoi dipinti, ma
anche e soprattutto per il suo spirito testimoniato da una serie di scelte indubbiamente coraggiose, quali quella di trasferirsi a lavorare a
Parigi - il sogno di ogni artista. A scoprirlo e seguirlo fu Bernardi – storico critico del quotidiano
Nel ricordo di Luigi Le Voci
Gitano porta nel sangue
la linfa, i colori, i profumi
della sua terra d’origine.
A Castrovillari
ritorna in tutte le occasioni
per gustare i frutti di stagione,
e intervenire al rito popolare
della Madonna del Pollino.
Annuncia la sua presenza
con scritti illustrati sui muri:
motti, denunce.
Gioca con Dio
come un bambino;
gioioso, ironico, mordace,
usa con destrezza il pennello d’artista
per comunicare con la gente.
Musico, cantore,
si lascia rapire da Mozart
Bach, Chopin,
e dai suoni rumorosi della banda
di ragazzi che conduce
per il paese.
Attratto dai canti delle pacchiane,
volteggia col suo mantello magico
nelle danze popolari.
I suoi angeli chagalliani
ora volano per il cielo con violini e cartigli
in suo ricordo
per una ballata d’amore,
l’ ultima, la più bella.
Adriana De Gaudio
La Stampa – che lo sostenne negli anni passati a
Torino, prima come studente della facoltà d’architettura e poi ribelle e idealista promotore di
se stesso con l’apertura, nel 1976, dello Spazio
Le Voci, in cui esponeva le sue opere per venderle direttamente al pubblico, saltando a piè
pari il mondo delle gallerie d’arte. “Un romantico nel senso Ottocentesco della parola”, così lo
definiva il grande critico torinese, “candidamente emotivo […], d’una assoluta sincerità di
sentimenti, che osa dipingere dei violinisti in
estasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco,
e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso […]
“Luigi Le Voci è un antico della Magna Grecia
che s’è reincarnato nelle più rischiose esperienze di un’arte audacemente moderna”. Per i
critici d’arte Le Voci ha un linguaggio individuale che s’inserisce nella tradizione dei pittori
di strada e che fa di lui l’ultimo grande bohemien; originale proprio per il suo legame alla figura in un periodo storico di costante fuga
informale. Un linguaggio pieno di forza e di tensione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniaca
di un universo romantico. In quaranta anni di
carriera tantissime le tappe importanti di questo grande artista calabrese, fra le quali ricordiamo gli anni ’80 con le esposizioni ai
conservatori Giuseppe Verdi di Milano – dove
disegna le locandine per i concerti della Scala e Torino, il tema è: “I disegni dei concerti”. Segue
un lungo periodo passato a dipingere tra Parigi,
Milano, Torino e Roma. Nel 1984 espone al Ren-
dano di Cosenza e nel 1986 al Centro Culturale
francese a Milano. Nel 1998 realizza una mostra
nella città di Alessandria e l’anno dopo dedica
una mostra a Parigi e la realizza nella galleria
Ponterosso a Milano. Scrive Silvio Vigliaturo: “Gli
angoli di Parigi, gli scorci di Roma, i paesaggi calabresi, il massiccio del Pollino, sono tutti ritratti
dal vivo, con gesti rapidi e vibranti. I musicisti ritratti sui libretti dei teatri d’opera trasudano vitalità perché Le Voci li ha dipinti mentre li
guardava, ne sentiva e ne viveva le note”. Artista
poliedrico e geniale e un uomo “libero”, nella più
alta accezione di questo termine, questo era
Luigi Le Voci. I colori e la musica erano la sua vita
accanto all’amore smisurato per la sua Castrovillari e per la sua gente. Aveva girato il mondo
conoscendo arti e culture diverse e facendo conoscere la sua di arte, ma ritornava nella sua cittadina sempre con grande desiderio. Nella
quiete della casetta, che fu dei nonni, tramutata
in un posto quasi incantato, piena di dipinti, violini e maschere, il Maestro amava trascorrere le
giornate, a dipingere, leggere, comporre versi e
suonare il violino. Aveva trasformato la sua via
in una via di fiori piena di colori e profumi, che
al visitatore pareva di essere in una rue parigina.
Aveva colorato le mura della città con splendidi
disegni e ogni anno rendeva omaggio alla Madonna del Pollino con una festa gioiosa e dal sapore antico. Per scelta non possedeva un
televisore né tantomeno un computer, la sua
vita era in mezzo alla gente. Un eterno Peter Pan
per i più piccoli, spesso nelle vesti di “Grillo Parlante” per gli adulti, mentre gli anziani e le persone più deboli trovavano in lui la voglia di
vivere e l’affetto che spesso gli viene negato.
Oggi, questo grande artista non c’è più, la sua
scomparsa getta un’ombra sul mondo della cultura e lascia Castrovillari con un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo rimarrà indelebile in tutti
coloro che ebbero modo di conoscerlo come
Artista e come Uomo.
Domenico Donato
Foto Nicola Caracciolo
Anni 70 -Inaugurazione Galleria d’arte “la Bilancia”
L’esordio di le Voci a Torino
Il pittore Luigi Le Voci, un giovanissimo
castrovillarese residente da anni a Torino, ha esposto insieme con Eugenio
Comencini un gruppo di disegni al Castello del Valentino, in un salone della facoltà di architettura del Politecnico. Non
è la prima volta che il Le Voci si presenta
al pubblico piemontese con la sua produzione, la quale comprende varie specie: dipinto, acquarello, tempera,
schizzo. Infatti egli ha già tenuto mostre
personali alla “Conchiglia” e alla “Bodda”
oltre che allo stesso Castello del Valentino.
Anche ora, come rileviamo sui giornali
non vi è mancato il pieno successo. Di
lui si è occupata diffusamente la critica
più autorevole. Il critico ufficiale del
quotidiano torinese “La Stampa” ha
scritto, fra l’altro: “... Abbiamo sott’occhio,
ci sembra, due temperamenti diversi:
più “architetto” il Comencini, più “pittore”
il Le Voci, del quale in altre occasioni già
notammo le singolari qualità appunto
pittoriche; ma in entrambi un segno nettamente “figurativo” e mai tendente ad
una generica astrazione, di straordinaria
spontaneità, vivezza acume interpretativo, e sempre guidato da una volontà di
precisa definizione. Svariatissimi, sia per
Comencini che per Le Voci, i motivi prescelti, che evadono talvolta nel campo
di una vera e propria ritrattistica estemporanea; ma più numerosi quelli che riguardano i complessi urbanistici, le
strutture ambientali, i monumenti architettonici di Torino. E in questo caso
veramente, nello spirito dei due giovani,
la città dei loro studi, rivive e parla con
voce inconfondibile, attraverso linee
modulate con estrema freschezza poetica che fissano l’impressione visiva e il
senso storico della realtà urbanistica in
immagini di rigorosa verità...”.
In catalogo il Prof. Enrico Pellegrini, del
Politecnico, osserva. “... I disegni di Luigi
Le Voci, che potrebbero essere creduti di
architettura, sono invece dei grafici fatti
per trasmettere una tiepida commozione.
I segni, esaminati uno per uno, sono
nulli, ma nella loro globalità diventano
frementi di significato; si possono paragonare a diagrammi emotivi, che, contrariamente a quanto accade per
consimili grafici di origine scientifica, diventano anche portatori di emozione,
verso l’interlocutore...
Queste considerazioni consentano a Le
Voci... di operare nel campo di una visibilità legata tanto alle immagini,
espresse su carta, quanto in pensieri di
architettura, che sono spazi, espressi
anche loro graficamente... La nostra è
dunque significativa e pertinente...”.
Luigi Le Voci, il nostro Gino che ricordiamo certamente dai tempi e giochi
d’infanzia, è laureato in architettura e
dedica molto tempo anche alla musica
e alla poesia. “La Vedetta” è davvero lieta
di segnalarlo ai lettori, giacché egli
onora con le sue affermazioni non solo
Castrovillari, ma anche la Calabria nella
lontana terra di Piemonte.
(La Vedetta – 31 Gennaio 1969)
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 9
Un Maestro versatile
pittore, musicista, scrittore
«Un personaggio che da anni caratterizza la vita piuttosto opaca,
piuttosto sibarita, piuttosto menefreghista della Castrovillari attuale e che cerca in ogni modo di sollecitarla (il che a me pare voglia dir libertà d’essere: esistere e comportarsi), è il maestro Le
Voci, che da non molto ha licenziato per la stampa «Senza peli
sulla lingua», un libro per tanti versi provocatorio, antiletterario,
blasfemo, come lo furon al tempo loro gli scritti dell’Angiolieri e
dell’Aretino, sino al Boudelaire dei ’Fiori del Male”.
Le Voci - con stivali, frustino, cappello con piuma quando non in
pantaloncini - è come un moderno don Chisciotte, di cui richiama
certo sano coraggio rinascimentale, paladino che ha gesti formalmente teatrali, ma il cui scopo resta quello d’incentivare “il sociale”, bacchettando il latente (ma non troppo) e il sistema
clientelare.
Diceva Orazio: ridendo castigat mores. Se non che, il riso di Le Voci
(che ha per oggetto la vita reale e mira a considerazioni sui vizi
umani: fine didascalico sì, ma pure esplicitamente personale, polemico) nasconde una capacità psicologica che solo in apparenza
e nelle persone facili può suscitare ilarità o disprezzo.
Si legga: ’ A putija ’i mastu Pierinu.
Da un’iniziale descrizione d’ambiente attraverso i soli utensili, si
passa di botto - la mano del pittore-psicologo si vede, e come! - al
volto dei clienti seduti, fantasmi immobili, stretti come un pugno
serrato, e mansueti, che aspettano il turno per radersi e pare che
veglino un morto! A tale quadro impressionistico e insieme realistico concorre l’opacità della luce, che rende l’ambiente simile a un
obitorio.
- Che fare - si chiede Le Voci - per mettere un tocco d’allegria?
Forse, il suono d’un violino potrebbe... Un lampo, ed eccolo lì a
suonare. Risultato? Di fronte alla generale indifferenza, il suonatore vien colto dallo sgomento: Pierino, il barbiere reale, si tramuta
nel defunto maestro Cavolino, così da suscitare ’na pagura che fa
sudar freddo il caritatevole suonatore.
Finale di una tragicità pirandelliana: «Cavulinu mi guardavi e rirì,
cumu rìrinu i vivi quannu su’ murti!»
(Angelo Filomia, Castrovillari, Cent’anni della nostra storia)
1985... e via Oriolo
diventa
Oriolo Street
Per il mese di agosto, in via Oriolo festoni e “sciscioli” pendevano dai fili
tesi delle case dei vicoli. Sembrava
uno spettacolo inusitato fuori dalla
norma. In testa a tutti ed artefice della
riscoperta del valore gratificante del
vicinato, in pantaloncini bianchi e
maglietta bianca, scaarpe e calzini
bianchi, capelli in parte già bianchi
Luigi Le Voci , pittore. Età 45 anni,
animo di fanciullo anche il suo. Non è
mancata qualche lezioni di inglese
data sui gradini delle case da un Castrovillarese di New York, Fedele Battipede.
(Angelo Filomia, Castrovillari,
Cent’anni della nostra storia)
P.s. Alla stampa, ancora non è giunta
nessuna nota di cordoglio da parte del
Comune di Castrovillari. E’ vero che non
c’è il sindaco, ma il Commissario Prefetttizio in questa fase è la massima autorità istituzionale e quando alla città
che si governa, seppur nelle vesti di burocrate, viene a mancare un pezzo pregiato della sua storia e della sua cultura,
ci sono alcuni adempimenti doverosi.
Lei magari non ha mai neppure visto un
quadro di Le Voci eppure per tutta la comunità castrovillarese, Le Voci è stato il
testimone più autentico e popolare...
Caro Commissario, se il Maestro fosse
ancora qui, le avrebbe scritto su cartone
“migghiu u peggiu sinnecu, ca u’ migghiu commissariu!!!!!
I concorso "Apprendere con la tecnologia”
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 10
I concorso "Apprendere con la tecnologia".
Anche gli alunni delle classi V A e V B a.s.
2013/2014 del Primo Circolo Didattico di Castrovillari del plesso di Via Roma hanno partecipato all'iniziativa: Repository multimediale,
concorso: Apprendere con la tecnologia, riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e
grado.
Due gli e-book prodotti dalle classi, il primo denominato: Il Mito di Orfeo e Euridice, il secondo
dal titolo: "Un Viaggio nella Mitologia Greca"
nell’ambito del Progetto Extracurriculare “Il Laboratorio delle Idee e delle discipline. Pra-
tica…Mente ebook”.
E' possibile votare i lavori prodotti dagli alunni
fino al al 30/04/2015 a questo link:
http://www.repositorymultimediale.com/concorso-apprendere-con-la-tecnologia/scuola-primaria-i-lavori/scuola-primaria-i-lavori/ con il
titolo " Il Mito di Orfeo ed Euridice " - " Un Viaggio nella Mitologia Greca " Primo Circolo Didattico - Castrovillari (CS), facendo clic sulle stelline
sottostanti. Il progetto èstato ideato, attivato e
realizzato con la supervisione della docente-referente Ippolita Gallo e dai docenti-tutors Carmelina Zuccarelli, Assunta Furgiuele, Barbara
Andreassi e Angela Manfredi.
Tutto il progetto è visionabile al seguente link
http://www.ippolita.it/laboratorio-delle-idee-ediscipline/ La comunità Docenti Virtuali propone, la prima edizione del concorso
“Apprendere con la tecnologia” con l’obiettivo
di far emergere le esperienze di didattica digitale più significative e innovative sviluppate
dalle scuole di tutto il territorio nazionale, promuovendone la messa in rete e favorendo la diffusione dell’innovazione tecnologica. Il
concorso è rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado.
Parco nazionale del Pollino
Scoperto ma ancora sepolto
“Noi meridionali da secoli serviamo da materiale di cava”
Agostino Miglio, nel 1958, scriveva:
“Noi meridionali da secoli serviamo da materiale di cava”.
Materiale di cava i nostri monti –
utilizzati per alimentare i cementifici – il nostro suolo - per le pale
eoliche, per gli “specchi” e per
l’abusivismo edilizio , le acque cristalline - inquinate da pesticidi, dai
veleni versati in scarichi abusivi.
“Serve da materiale di cava finanche il nostro sangue!”.
Per non essere più solo materiale
di cava, Miglio indica quale volano
di sviluppo ecosostenibile la montagna, il Pollino, l’agricoltura nella
Piana, il turismo con le “vestigia
classiche, finalmente scoperte, ma
ancora sepolte”.
Castrovillari, invece, non ha mai
davvero creduto, preso in considerazione o investito su questi tre
assi.
Mentre l’uso del legno (che l’Enel
vorrebbe utilizzare per l’alimentazione nella Centrale) avrebbe potuto – e potrebbe ancora, diremo
noi – sperimentare e trainare
nuove industrie: quelle dei mobilifici, ad esempio, della carpenteria
civile e navale, della falegnameria,
ecc. Pascoli d’altura controllati, con
un indotto importante, quale caseifici, pellamifici, macellazione di
carni pregiate, salumifici, ecc.
Non tralasciando le coltivazioni di
prodotti agricoli di montagna, i
funghi e i frutti del sottobosco, le
rinomate e uniche erbe aromatiche e officinali, per lo studio e la ricerca e l’utilizzo delle stesse nella
medicina e profumeria, come fece
la DEAM - Distillazione delle Erbe
Aromatiche e Medicinali –
(azienda fondata dal dott. Muzio
Gramazio, a Castrovillari, in San
Giovanni Vecchio, coadiuvato,
come ci informa “la Vedetta”, dal
tecnico di laboratorio con esperienze parigine, Ernesto Picardi. La
DEAM produceva olio di lavanda,
olio di timo, di rosmarino, di salvia,
di sideritis, ecc.).
Agostino puntava, però, molto sul
turismo, negato finanche dal T.C.I.,
che ignorava, nelle sue guide, del
tutto gli itinerari del Pollino.
Grazie alle sue conoscenze, Miglio
riesce a contattare il professore e
ingegnere Vittorio Zignoli di Torino, progettista della funivia del
Monte Bianco, che, prendendo a
cuore l’idea di Miglio, quella di
unire la città con la montagna con
una funivia, e stila gratuitamente il
progetto (giace ancora nell’archivio locale). Il prof. Zignoli,prevedeva due tronchi: il primo con
partenza da Valle Piana ed arrivo
sul Pollino, quota 1975; il secondo,
sul versante opposto di Castrovillari, da Pollino a Piano di Pollino.
Agostino Miglio, che ha rivelato
alla comunità internazionale l’esistenza, nella grotta del Romito di
Papasidero, del “Boves Primigenius”, volge lo sguardo anche al
meraviglioso Cozzo Pellegrino, Novacco, Caramolo, l’incomparabile
paesaggio “svizzero” della montagna lungrese, senza tralasciare la
valorizzazione dei pittoreschi paesi
arberesh e quelli appollaiati sulle
falde del Pollino, “che acquistano
visioni fiabesche”.
Un intellettuale a tutto tondo Agostino, personaggio poliedrico che
si rivolge sempre alla zona, mai al
campanile, che ci urla che il Pollino
è stato abbandonato, dimenticato,
quando, invece, resta molto da
fare, dove vive ancora tanta povera
e abbandonata gente!
Ci penserà l’istituzione, la dirigenza
del Parco Nazionale del Pollino più
grande d’Italia?
La Calabria non rientra nell’agenda
del governo. Rimane aperta una
pagina bianca, macchiata dell’inettitudine della deputazione calabrese che non ha saputo
neanche impedire il blocco dei
progetti dell’Alta Velocità, del Corridoio d’Europa 1, i collegamenti
ferroviari col Nord, l’A3, disseminati
di morti, tangenti e mafia.
E…il Pollino sta a guardare!!!
Giuseppe Bellizzi
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005
Iscrizione R.O.C. n. 13126
Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino
Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari
Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001
Tiratura: 5.000 copie
Distribuzione gratuita il sabato e la domenica
a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro,
San Basile, Saracena, Mormanno
Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251
Direttore responsabile - Luigi Troccoli
Pubblicità –328.1046251
La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare
nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita
“Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con
la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non
costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun
rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli
articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per
posta elettronica all’indirizzo: [email protected]
Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito.
E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte.
Scriveteci a: [email protected]
L’Alberghiero di Castrovillari
alla mostra cosentina
su San Francesco di Paola
Si è svolto venerdì 27 marzo scorso, nello splendido chiostro del complesso monumentale Santa Chiara – Biblioteca Provinciale di Cosenza, la serata inaugurale della
mostra itinerante di pittura sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola del maestro Giacomo Vercillo. L’evento patrocinato dalla Provincia di Cosenza dal titolo “Iubilaeum Figurarum” ha voluto onorare la figura di San Francesco nel giorno del suo
compleanno, attraverso la pittura, ma anche la musica, la poesia e la cucina. Gli
ospiti, tra cui il presidente della Provincia Mario Occhiuto, dopo aver ammirato i 104
dipinti del maestro Vercillo, sono stati allietati dalle poesie di Cesare Reda e affascinati dalle splendide melodie, eseguite con arpa e viola di Anna Stella e Rosalba Cirigliano. A fare da cornice all’intera serata un ricco e scenografico buffet tematico “La
cucina povera calabrese ai tempi di San Francesco di Paola”, un vero e proprio percorso storico-culturale, ispirato dall’omonimo testo di Michele Capalbo e organizzato dall’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Castrovillari, insieme agli Istituti
“Todaro” di Rende, “Mancini” di Cosenza e “San Francesco” di Paola e in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Cosenza nella persona del dott. Daniele Vallone. Gli ospiti, infatti, hanno potuto ammirare e degustare una serie di pietanze,
tratte dal volume di Capalbo, preparate dai ragazzi delle varie scuole e immergersi
in un’atmosfera d’altri tempi all’insegna della semplicità. Sul buffet, tra gli altri piatti,
presentati per la degustazione, erano presenti la focaccia di farina, la zuppa di cavolo, la minestra di scarola e fagioli, la zuppa di ceci, le alici ripiene, il pancotto, la frittata di cipolle e farina, nonché dolci come le ciambelline di castagne e miele, la
cuccìa e ‘u scavuniscu, un antico dolce contadino a base di farina, mandorle e mosto
cotto, così denominato per il caratteristico colore scuro. Gli studenti dell’Alberghiero
di Castrovillari, inoltre, hanno corredato i vari piatti con una serie di notizie di carattere alimentare e storico-antropologico per contestualizzare le varie ricette e, soprattutto, per richiamare l’attenzione sugli aspetti culturali di tante preparazioni, in
cui si rispecchia la storia e la tradizione della nostra regione. Una cucina da sempre
caratterizzata da sapori semplici e da ingredienti poveri, che spesso rappresentavano il pasto completo di operai e contadini, e che in alcuni casi hanno risentito
dell'influenza gastronomica delle regioni limitrofe (Campania, Puglia e Sicilia), pur
non perdendo mai di originalità per l'uso esaltante di ortaggi e legumi che da sempre si è fatto in Calabria. Piatti semplici, genuini, economici, strettamente legati alle
stagioni e ai prodotti della terra, dove ogni alimento, anche quello più umile e povero veniva sfruttato completamente con fantasia. Semplicità e rigore erano, dunque, gli elementi principali di queste preparazioni, assaggiate, probabilmente, dallo
stesso San Francesco che aveva fatto della semplicità e delle privazioni anche alimentari, gli elementi basilari del suo stile di vita. San Francesco, infatti, in fedeltà
alle regole del suo ordine, raccomandava ai frati di astenersi da certi cibi, in particolare dalla carne, che all’epoca rappresentava il cibo mondano per eccellenza:
«Tutti i frati di questo Ordine si asterranno completamente dai cibi di carne e nel regime quaresimale faranno frutti degni di penitenza sì da evitare del tutto le carni e
quanto da esse proviene. Pertanto a tutti e a ciascuno di essi è assolutamente e incontestabilmente proibito di cibarsi, dentro e fuori convento, di carni, di grasso, di
uova, di burro, di formaggio e di qualsiasi specie di latticini e di tutti i loro composti e derivati». Tutti gli ospiti, alla fine della serata, hanno espresso il loro plauso per
la buona riuscita dell’iniziativa, congratulandosi con le scuole per la professionalità
e la diligenza dei loro allievi. I futuri operatori del settore ristorativo, oltre ad essere
persone molto competenti e capaci, devono essere operatori carichi di entusiasmo
e di creatività non dimenticando mai la matrice culturale di tante preparazioni, in cui
si riflette la storia, il paesaggio e la tradizione locale.
Luigi Blotta
Gianni Donato:«Inopportuni i festeggiamenti civili»
IL DIARIO anno XIII n. 13
PAG. 11
MADONNA DEL CASTELLO
« Come Associazione, ci eravamo già espressi,
sin dal primo momento, sin da quando la frana
si era portata giù mezza collina, sull'inopportunità dello svolgimento dei festeggiamenti civili
in onore della Madonna del Castello, per dare
un forte segnale alle Istituzioni, alla Città, al Territorio affinchè il problema fosse, con immediatezza, affrontato e risolto: purtroppo, dopo tre
anni, siamo ancora quì a discuterne, mentre lo
scempio aumenta e la collina perde, giorno
dopo giorno, pezzi importanti che l'assottigliano ancor di più, non lasciando ben sperare
per il futuro!
Nonostante tutto, negli anni passati, la festa civile si è svolta, con grandissima partecipazione
popolare ed ancora, quest'anno, il Commissario
Prefettizio ha predisposto lodevolmente ogni
cosa per renderla più bella, attraente e partecipata. Nulla da eccepire, considerando il punto
di vista dell'Amministrazione comunale.
Tuttavia, visti l'attuale situazione del sito del
Santuario e gli anni trascorsi senza ottenere risultato alcuno, sentiamo il dovere, ancora una
volta, di ribadire il nostro deciso e fermo "no"
allo svolgimento dei festeggiamenti civili che,
secondo noi, rappresenterebbero un vero e proprio "oltraggio" di fronte ad una situazione che
rischia di mandare a monte, pardòn a valle, centinaia di anni di Storia religiosa e civile della nostra Città !
Chi, come noi, frequenta quasi quotidianamente il Santuario, si accorge che l'afflusso popolare è diminuito di circa l'80% rispetto al
passato: un indicatore molto preoccupante sulla
reale volontà dei Castrovillaresi di risolvere il
gravissimo problema del dissesto idrogeologico. Però, durante i festeggiamenti, migliaia di
nostri Concittadini si riversano nelle strade per
godere, giustamente, dei benefici della festa.
Se, almeno, una parte di questa folla si recasse
presso il Santuario, non solo per pregare ma per
esprimere indignazione e proteste circa il degrado dei luoghi circostanti, forse il problema
sarebbe già avviato, da tempo, a soluzione.
Ecco perchè, secondo noi, la sospensione temporanea dei festeggiamenti civili potrebbe essere un fortissimo segnale indirizzato alle
Istituzioni, con il coinvolgimento di miglia di
persone che, finora, non c'è stato: la protesta di
un'intera Città di fronte al pericolo di veder cancellata gran parte della Sua Storia!
Settant’anni da quel 25 Aprile
Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao!
Migliaia di fascisti, responsabili di crimini di
guerra, vennero scarcerati con l’amnistia, promulgata il 22 giugno 1946 da Togliatti, Ministro
di Grazia e Giustizia. La “pacificazione” del dopoguerra fu un atto politico saggio o un’ imperdonabile
ingiustizia
che
compromise
irrimediabilmente l’anima stessa della giovane
Repubblica? Di certo, sappiamo che molti furono i cittadini che si sono spesi per la libertà
per un’Italia repubblicana, nata dalla Resistenza.
Anche la nostra zona annovera avanguardie di
spessore. La vicina Spezzano ha contribuito alla
causa con Francesco Nociti e Giovanni Rinaldi,
Commissario prefettizio e responsabile del CLN
cittadino, che con la sua squadra fornì agli slavi,
internati nel campo di Ferramonti, i mezzi necessari per portarsi in Jugoslavia, unendosi con
i partigiani del Maresciallo Tito.
Nel 1942 Ferramonti “ospitava” 370 slavi, internati perché partigiani o fiancheggiatori: furono
trattati con molta severità dalla Direzione e dagli
agenti del campo, in quanto politicizzati rispetto
agli altri internati. Infatti, la Direzione ha fatto di
tutto per liberarsene e già nel ’43 il gruppo slavo
contava meno di cento presenze.
La combattiva e orgogliosa Lungro annovera,
tra gli altri, il minatore Leccadito, avanguardia
operaia in miniera e l’intellettuale Angelo Straticò. Il contributo di San Basile è rappresentato
da Raffaele Pugliese, Commissario prefettizio, e
dal confinato politico Tommaso Sirgiovanni da
Oriolo. La Resistenza al fascismo da Saracena è
quella di Vincenzo Russo e Filippo Di Benedetto.
L’acculturata Morano dispiega, invece, Nicola De
Cardona con Diego Ferrari. A Mormanno troviamo Domenico Fittipaldi, mentre Carlo Alò di
San Lucido, sarto a Parigi fa la spola con Cosenza
per consegnare l’”Unità” e documenti provenienti dal Centro del PCI parigino. Anche Marco
De Simone di Rossano, inviato in Toscana e
membro del CLN, fu segretario del PCI di Ravenna. Il dirigente comunista Andrea Croccia da
Frascineto, confinato politico con sorveglianza
speciale in contrada Bianchini- Palombari di Castrovillari, coordinò la rete partigiana della zona.
Andrea, oltre a coltivare la terra, “coltivò” molti
giovani della Contrada, impartendo lezioni scolastiche, ma anche politiche. Croccia fu attivo
con il Soccorso Rosso, ma molto si spese per l’informazione e propaganda antifascista. Queste
responsabilità furono condivise con Domenico
Arcuri, dirigente dell’organizzazione clandestina
del PCI castrovillarese e responsabile della zona
del Pollino. Micuzzo aveva allacciato rapporti
politici con gli antifascisti Antonio Bozzano di
Savona, Marcont D’Alitala di Trieste, Mario Strangiotti, Andrea Parisi, Furio Corti, ecc., confinati
politici a Castrovillari, luogo “di pena” che venne
individuato dal Regime. Arcuri era impegnato a
curare i rapporti politici con i tanti studenti fuori
sede che frequentavano il Liceo classico, tra cui
ricordiamo Giorgio Berardi, Basile, Giacinto
Luzzi, tutti di Oriolo. Da questi nostri dirigenti,
da questa scuola politica, nacquero i partigiani
Carmelo Gugliotta, impegnato sul fronte ligure,
Francesco Covello - che prima di unirsi ai partigiani umbri, vestito da frate francescano, alla
stazione ferroviaria di Paola, riuscì a salire sul
1931- Andrea Croccia al confino obbligato in contrada Bianchino a Castrovillari.
Da notare il fiocco nero all’anarchica al posto della cravatta
Foto tratta dal volume di Pietro Armentano Andrea Croccia, il comunista che sognava l’anarchia”
treno con i tedeschi: un vagone prese fuoco, le
fiamme da lì a poco raggiunsero le munizioni…
la linea rimase bloccata per 48 ore.
Il GAP (Gruppi Armati Proletari) agirono anche
sulla linea jonica, con vari attentati a Sibari, Trebisacce, ecc. I tedeschi rimasero bloccati anche
sulla direttrice Castrovillari – Mormanno, bombe
a mano colpirono alcuni panzer, danneggiando
la carreggiata. Il convoglio rimase bloccato per
circa mezza giornata.
In Piemonte, combatté il partigiano Francesco
Castriota, fucilato dai repubblichini a Cherasco,
vicino Cuneo. Un cippo marmoreo ricorda il nostro concittadino.
Dante Castellucci, di Sant’Agata d’Esaro, per la
Resistenza Comandante Facio, fu fucilato a
Parma dai repubblichini o da un gruppo di partigiani deviato? Questione ancora controversa e
non risolta.
Il Commissario prefettizio Attilio Schettini, sindaco di Castrovillari, non fece mancare il pane
ai suoi concittadini. Invitò le ditte cittadine alla
Inoltre tale situazione spingerebbe le Associazioni Commerciali di categoria, direttamente
"toccate" da un'eventualità del genere, ad essere coinvolte in questa indignazione generale
che, senz'altro, produrrebbe effetti positivi circa
la risoluzione del problema. La " mutilazione "
della festa patronale più importante della Città
di Castrovillari rappresenterebbe, soprattutto,
un grido di dolore per le Autorità competenti
che non potrebbero rimanere insensibili di
fronte alla protesta ed alle richieste di una intera
Popolazione; mentre il lasciare le cose come
stanno potrebbe indurre a pensare che, tutto
sommato, il famoso aforisma " panem et circenses" si addice, anche, alla nostra Città !»
Prof. Gianni Donato
cooperazione con l’Ente. Galizia e Sanzo consegnarono le derrate alimentari, sfamando così la
popolazione. Bari ospitò il primo congresso dei
partiti antifascisti. La Camera del Lavoro di Castrovillari organizzò il primo maggio: sul palco
salirono Francesco Barletta, Mario Schettini, Attilio Schettini per il Comitato provinciale antifascista e Andrea Croccia per la Federazione
provinciale del PCI.
Nino Woditzka scriveva: “Per far trionfare gli
ideali di giustizia e libertà, le masse operaie e
contadine sapranno insorgere contro chiunque
attentasse all’ unità sindacale”. Abbiamo visto
com’è finita!
Andrea Croccia venne nominato delegato dell’Alto Commissariato per l’Epurazione fascista a
Cosenza. Molte sono le schede compilate che
denunciavano i crimini e le angherie dei fascisti,
ma poco si mosse. Forse, unico caso fu l’allontanamento dalla direzione della Scuola Tecnica
Professionale di Castrovillari, dell’ing. Nino Bixio,
sospeso dal 13 maggio ’44 al 26 ottobre ‘45.
Forte la delusione del Comitato provinciale,
esternata da una corrispondenza con Pietro
Nenni, Alto Commissario nazionale in Roma.
Croccia, deluso dal silenzio e dall’inerzia, si rivolse, speranzoso, al comunista Palmiro Togliatti, Ministro di Grazia e Giustizia… aveva già
deciso l’amnistia!
Volutamente, oggi ricordiamo solo alcuni dei
protagonisti dell’antifascismo militante che
hanno, in alcuni casi, sacrificato la loro vita per la
libertà, ma cosa ancor più sorprendente è che
la lotta armata l’hanno esportata nelle regioni
del centro- nord d’Italia. L’immigrazione ci fu
anche nella lotta partigiana: oggi, ancora per
studio, lavoro, ricerca, salute, ecc.
Grazie a Domenico, Andrea, Bozzano, Gazaneo,
Parisi… di averci consegnato un’Italia repubblicana, con la “CARTA” più bella del mondo, che
oggi dei cialtroni hanno ferito… BELLA CIAO,
Bella ciao…
Giuseppe Bellizzi
Un impegno contro l’illegalità e la corruzione
Lettera aperta ai candidati sindaco
Aldilà delle appartenenze e delle posizioni politiche ed ideali credo sia inderogabile chiedere a tutti i candidati a sindaco calabresi di
mettere al primo punto dei programmi di governo dei Comuni le buone pratiche amministrative e la lotta alla corruzione. Le cronache
stanno tracciando un quadro sconcertante
della situazione e di recente sia il presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella sia Papa
Francesco hanno indicato la corruzione come
la piaga della nostra società.
Il Pontefice non solo ha rivolto un duro monito
nei confronti di chi è corrotto ma ha additato
il fenomeno come una "piaga putrefatta della
società", un "accanimento nel peccato". Ed ha
avvertito: "Se non la si combatte apertamente,
presto o tardi rende complici e distrugge l’esistenza".
Ma non intendo certo fare prediche. Se, del
resto, lo stesso pontefice sottolinea che per
debellare la corruzione “dalla vita personale e
sociale sono necessarie prudenza, vigilanza,
lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia”, credo che il contesto imponga una riflessione per verificare quali antidoti
impiegare, anche a livello amministrativo, per
impedire o comunque ostacolare l'avanzata silente dell'azione della corruzione e dell’illegalità, solo in parte individuata dal contrasto
giudiziario. Come nell’esempio classico dell’iceberg, le analisi più pregnanti segnalano, infatti, che finora è emersa solo una piccola
parte del fenomeno. L’allarme, quindi, è più
che giustificato.
E’ compito doveroso della Politica, allora, riuscire a tirar fuori uno scatto di dignità e di rigore. Non è possibile delegare esclusivamente
all’attività repressiva della magistratura e degli
organi inquirenti il compito di vigilare.
Quello per l’affermazione piena della legalità
lo considero un impegno faticoso e difficile
che prescinde dalle appartenenze ed esula
dalle visioni politiche e deve essere necessariamente collettivo e trasversale.
E se non è possibile minimamente sottovalutare i rischi, sempre incombenti, di infiltrazioni
mafiose nelle parti politiche impegnate nella
competizione e di inquinamento delle liste e
poi dello stesso esercizio del voto, meno che
mai in Calabria la politica può dribblare un
preciso dovere, quello di promuovere concretamente misure e metodi mirati contro prati-
che illegali e corruzione. Chiedo, perciò, che i
programmi dei candidati a sindaco abbiano al
primo punto dei loro impegni programmatici
terapie d’urto. Penso a misure concrete, quali
la velocizzazione degli iter burocratici introducendo una tracciabilità trasparente del procedimento amministrativo. Ma anche
l’incentivazione del rispetto dei tempi d’esecuzione delle opere pubbliche.
A livello amministrativo i sindaci e gli amministratori pubblici possono far molto per velocizzare e responsabilizzare la burocrazia
adottando la “tracciabilità” del procedimento
amministrativo con una trasparenza totale, sul
modello adottato da Poste italiane per intenderci, al fine di consentire una verifica passo
per passo dell’iter di ogni atto. E un altro punto
programmatico qualificante deve essere la costituzione di parte civile obbligatoria da parte
delle amministrazioni comunali non solo in
tutti i processi di mafia e corruzione ma anche
in quelli avviati contro la malapolitica, mirando ad ottenere per le casse pubbliche un
risarcimento-danni materiali e di immagine.
Salvatore Magarò
presidente Associazione Più di Cento
IL DIARIO anno XIII n.13 PAG. 12
ASSOCIAZIONE S. CULTURALE C.E.A.
CENTRO ESPRESSIONI ARTISTICHE
di Tilde Nocera dal 1993
NOVITA': CORSI DI DANZE CARAIBICHE PER ADULTI E BAMBINI
Corsi Professionali e Amatoriali di:
•
•
•
•
•
•
•
AVVIAMENTO ALLA DANZA PER BAMBINI
DANZA CLASSICA ACCADEMICA
REPERTORIO E PASSO A DUE
DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
FLAMENCO BAMBINI E ADULTI
HIP HOP
CORSI MATTUTINI E SERALI DI
ARMONIA CORPOREA (ADULTI)
Sede di DanzaMovimentoTerapia
Metodo Espressivo-Relazionale
DMT-ER Accreditato ADIP Roma (N° REG. 295/2010)
con professionista certificato FAC (ai sensi legge 4/2013)
Via Schiavello, 24 -Castrovillari
Info:
Cea Progetto Danza
[email protected]
Cell. 342.9422222 - 380.3333856
www. tildenocera.it
Giornata Mondiale della Salute Orale
al Policlinico Gemelli Di Roma
PREVENZIONE E SOLIDARIETA’
Intervenuto anche il castrovillarese dott. Pier Carmine Passarelli,
“Sorridi alla vita” , tema scelto dalla Fédération Dentaire Internationale per la campagna di eventi del World Oral Health Day
2015 , è anche il messaggio che è stato mandato dall’ Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria Roma Cattolica ai pazienti ricoverati nei tanti reparti del Policlinico Agostino Gemelli
di Roma. Il 20 marzo per la celebrazione della Giornata mondiale della salute orale gli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’ Università Cattolica, con l’ aiuto
del personale della Clinica Odontoiatrica diretta dal Prof. Antonio D’ Addona, e degli specializzandi della Scuola di Ortognatodonzia del Prof. Roberto Deli, hanno riempito i reparti del
Policlinico iniziando da quello di ostetricia, dove la vita sorride,
e continuando con i reparti di pediatria e quelli in cui sono ricoverate persone in età adulta-senile. I pazienti hanno ricevuto
istruzioni sulle manovre di igiene orale attraverso la dimostrazione, su modelli di bocche in plastica, delle corrette tecniche
di spazzolamento e di utilizzo del filo interdentale necessarie
per un’ ottimale rimozione della placca e per evitare di traumatizzare i tessuti gengivali causando problemi di natura esteticofunzionale. Oltre alle nozioni pratiche è stata svolta un’ ampia
opera di sensibilizzazione sull’ importanza della prevenzione,
fondamentale per combattere le patologie di interesse odontoiatrico che colpiscono più del 90% della popolazione mondiale, facendo leva sul notevole risparmio sia in termini di costi
biologici che monetari. Grazie anche allo stand allestito davanti
l’ ingresso del Policlinico con l’aiuto del Presidente dell’ Associazione Italiana Odontoiatri Roma Dott. Giovanni Migliano,
questi messaggi hanno raggiunto circa duemila persone nell’
arco della giornata. Si è parlato anche dei rapporti tra stato di
salute orale e condizioni sistemiche durante la presentazione
del WOHD che si è tenuta il 18 marzo al concerto “ Giovani artisti per l’ ospedale” nella hall del Gemelli, dove sono intervenuti
Pier Carmine Passarelli, Local Prophylaxis Officer AISO Roma
Cattolica, e il Prof. Francesco Somma, professore di endodonzia e presidente del Corso di Laurea in Igiene Dentale. Sempre
nell’ ambito della celebrazione del WOHD, l’ AISO Roma Cattolica ha organizzato il concorso “ Win for brush ” mettendo in
palio otto spazzolini elettrici e il cui ricavato è stato devoluto
all’ associazione onlus “ Sorridendo! “ che si impegna nell’ offrire
aiuti ai bambini malati o con difficoltà economiche e di integrazione. Prevenzione e solidarietà, dunque, sono state le parole d’ ordine di questa serie di eventi che hanno avuto ampia
risonanza fra i media e il web, fidelizzando un gran pubblico
che, a causa di malsane campagne pubblicitarie delle tante catene low cost , si sentiva smarrito e dubbioso sul giusto valore
che riveste l’ odontoiatria. Valore che è emerso con tutta la sua
importanza grazie a queste manifestazioni che, ci auguriamo,
possano essere sempre più numerose.
Continua la mostra
su Blacaman
Inaugurata sabato 27 marzo alla presenza di un folto pubblico entusiasta della mostra grafico-documentaria sul fachiro castrovillarese Pietro Aversa, alias Blacaman, continua il calendario delle
visite, durante il sabato e la domenica. Insolito fuori programma,
durante la giornata di sabato 11 aprile quando grazie alla cortesia e disponibilità di “Animal store” pitoni veri hanno reso ancora
più attrattiva la mostra del nostro incantatore ed ipnotizzare di
serpenti. Tra le chicche della mostra anche la riproduzione dei
costumi tradizionali di scena del fachiro, riprodotti fedelmente da
Mena Filpo e da Caterina Furiato. Per chi ancora non ha avuto il
piacere di visitare la mostra, un consiglio, prenotate una visita guidata telefonando al n. 346.2245173.
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 13
Al Sybaris lo scoppiettante “Quartetto Euphoria”
con il concerto musi-comico “Euphoria Show!”
XVI STAGIONE TEATRALE COMUNALE DI CASTROVILLARI
abato 18 appuntamento da non perdere
al Teatro Sybaris. Protagonista della serata sarà il Quartetto Euphoria, formato
da quattro brillanti artiste che daranno
vita ad un coinvolgente concerto musicomico dal titolo “Euphoria Show!”. Lo
spettacolo con inizio previsto alle 21,00 è
inserito nel ricco cartellone della XVI Stagione Teatrale di Castrovillari, organizzata
grazie alla volontà del commissario straordinario, Massimo Mariani, e all’impegno del segretario generale dell’ente,
Maurizio Ceccherini, in sinergia con le associazioni culturali Khoreia 2000 ed Aprustum. E allora ci viene da chiedere “Cosa
ci si può aspettare da un quartetto d’archi? L’esecuzione appassionata di un programma classico? O magari il confronto
con il grande repertorio, tra evoluzioni
narrative e virtuosismi?” Di solito è questo ciò che accade. Di solito. Qui è la fantasia a regnare sovrana e in libertà,
grande ed inaspettata, va a braccetto con
il rigore. Lo scatenato Quartetto Euphoria, composto da Marna Fumarola e Suvi
Valjus (violini), Hildegard Kuen (viola) e
Michela Munari (violoncello), si esibisce
in una cornice che solo inizialmente è
quella seriosa dei concerti classici. Nulla,
degli inizi misurati, lascia presagire il caos
sonoro che scuoterà musiciste e partiture. Bastano pochi minuti e la confusione si sostituisce alla logica. Massimo
stupore, quindi, se il quartetto si trasforma sotto i vostri occhi: gli archetti diventano oggetti di scena e gli strumenti
rivelano possibilità di utilizzo impensate.
E allora, a questo punto, si può ancora
dire di assistere ad un concerto? Le musiciste sono reali? E’ burla? O verità?
Noi preferiamo semplicemente pensare
che la musica abbia bisogno di essere,
oltre che ascoltata, vista e gustata. Tutto
qui! “Euphoria Show!”, in definitiva, è uno
spettacolo unico nel suo genere, assolutamente da godere in versione live.
Marna Fumarola, Suvi Valjus, Hildegard
Kuen e Michela Munari hanno fondato il
Quartetto Euphoria nel 1999, contagiate
dal virus fantastico della Banda Osiris che,
nel 2000, accompagnano nella fortunata
tournée di Roll Over Beethoven. Il Quartetto Euphoria, spesso ospite di trasmissioni televisive Rai, all’impegno teatrale e
alle sue esilaranti performance affianca
un’intensa attività concertistica e l’appro-
fondimento del repertorio classico. Collabora con artisti di fama internazionale
tra cui Stefano Bollani, Skin, il duo Petra
Magoni e Ferruccio Spinetti, Ron, l’Orchestra di Piazza Vittorio. Ha preso parte
a numerosi festival nazionali ed internazionali riscuotendo ampi successi di critica e di pubblico. Tra il 2000 e il 2004 ha
realizzato le colonne sonore dei seguenti
film di Matteo Garrone: “Estate romana”,
“L’imbalsamatore” e “Primo amore”. Nel
2005 realizza “Guarda che Musica!”, concerto musicomico per la regia della
Banda Osiris, partecipa al talk-show “Parla
con me” su Rai3 e si esibisce al Teatro Ariston di San Remo, in occasione della 30°
edizione del Premio Tenco. L’anno seguente si esibisce alle Olimpiadi di Torino.
Nel 2007 è la volta di “Radio Euphoria”,
esilarante spettacolo di teatro musicale
per la regia di Enzo Toma con testi di
Francesco Niccolini. Nel 2008 si esibisce
insieme a Skin alle trasmissioni televisive
“Che tempo che fa” su Rai3, “Quelli che il
calcio” e “Scalo 76” su Rai2.
Domenico Donato
V edizione della gara automobilistica in salita Morano/Campotenese
IL DIARIO anno XIII n.13 PAG. 14
Fervono i preparativi per la V edizione
della gara automobilistica di velocità
in salita Morano/Campotenese. Tante
le novità quest’anno. Anzitutto la data:
dal 22 al 24 maggio, periodo climatico
ideale. Poi la spiccata verve dell’associazione Morano MotorSport, organizzatrice dell’evento, e gli obiettivi da
raggiungere. Affatto limitati al risultato
sportivo. Che pure sarà importante, lo
testimonia il successo degli anni precedenti. Ma non esclusivo. Il progetto a
cui lavora il responsabile Marketing e
Comunicazione del sodalizio promotore, Luciano Mastrascusa trascende,
infatti, il puro agonismo per collocarsi
in una visione più estesa e complessa.
Fatta di rilancio del territorio e delle
sue composite e numerose eccellenze;
di vere e proprie strategie pubblicistiche a servizio di un tessuto economico
che richiede attenzione e visibilità.
In cantiere una serie di proposte che
conferiscono alla manifestazione marcate nuance sportive, ma anche reclamistiche. La logistica, in primis,
minuziosamente rivista e ottimizzata,
prevede una serie d’interconnessioni
con punti di accoglienza, centri informazioni, assistenza alla mobilità, navette interne, zona sosta, paddock,
segreteria tecnica, maxischermi per seguire minuto per minuto i momenti
salienti della sfida. E poi, una vasta area
miniexpo da allestire nel campo sportivo. Ed è forse questo l’elemento più
innovativo dell’edizione 2015 della
Morano/Campotenese: la volontà,
cioè, di accostare alla competizione
automobilistica un articolato battage
reclamistico pensato, da un lato per
veicolare l’immagine della Calabria e,
in maniera superlativa, il territorio con
le sue tipicità, gli endemismi, le nicchie
produttive; dall’altro aumentare il prestigio stesso della corsa. Gli ingredienti
vi sono tutti. Vi è l’affidabilità dei sodali
coinvolti, la bellezza di un percorso -
sette chilometri per un dislivello di
circa 400 m. - giudicato tra i più tecnici
d’Italia, con tornanti mozzafiato, rettilinei brucianti e un record da battere,
stabilito nel 2013 da D. Cubeda; vi
sono le prerogative culturali della nobile Morano, le diverse emergenze gastronomiche e artigianali, un ambiente
accogliente, una natura genuina e rigogliosa.
«Stiamo lavorando alacremente per
offrire agli appassionati uno spettacolo di prima qualità – afferma Luciano
Mastrascusa: Vogliamo che il pubblico
possa divertirsi e godersi un weekend
di relax. Parcheggiata l’auto, gratuitamente, si potrà arrivare sul percorso
fruendo del servizio navetta ininterrotto: chi invece volesse seguire la gara
restando comodamente seduto, potrà
farlo dal settore miniexpo, ove, peraltro, si potranno incontrare i piloti, assistere alle esibizioni che quivi si
terranno, misurarsi con i simulatori e
condividere la passione per i motori».
All’organizzazione giungono i compli-
menti e l’appoggio del sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo. Il quale nell’elogiare i contenuti dell’iniziativa
pone l’accento sulla straordinaria possibilità che la tregiorni offre al territorio:
«Siamo
favorevolmente
impressionati – afferma il primo cittadino - dal lavoro propedeutico dei ragazzi della Morano MotorSport. Siamo
al loro fianco, pur nel rigore di un bilancio che costringe a grandi sacrifici e
non consente elevati margini d’investimento. La gara apprezzata in ambito
nazionale, siamo certi non mancherà
di soddisfare le nostre aspettative e
quelle dell’associazione titolare del
marchio. L’intero comprensorio non
potrà che trarne beneficio. Occorre
però che, come noi, anche le istituzioni
sovracomunali credano tangibilmente
nella manifestazione: unendo le forze
possiamo trasformare un evento sportivo in un meccanismo di sviluppo con
riverberi positivi sui flussi turistici e sull’economia».
Pino Rimolo
Frascineto : Ciak si recita... Concluso
Morano C./Il Consiglio
il laboratorio teatrale in lingua arbëreshe approva il Regolamento per la
Il 4 aprile presso l’Auditorium “A.Croccia”dell’Istituto Omnicomprensivo di Frascineto la nuova associazione culturale e turistica “Vorea” il cui scopo è quello di
contribuire alla tutela, salvaguardia , valorizzazione e divulgazione della cultura minoritaria attraverso laboratori
e attività teatrali in lingua, ha presentato la “I Rassegna di
teatro ragazzi in lingua arbëreshe “Çikarele për një teatër
arbëresh Cosucce per un teatro arbëresh” per la drammaturgia di Vincenzo Bruno,consulenza linguistica Flavia
D’Agostino ,costumi Natalia Kotsinka,aiuto regia Lucia
Martino,regia Imma Guarasci. Dieci piccoli attori in erba
hanno portato in scena due brevi commedie “Orecchie
che non sentono insieme ad occhi che non vedono Vesh
çë nëng gjëgjëjin bashkë me sy çë nëng shohjin” interpretata da Giusy Gae Brunetti,Francesca Braile,Vincenzo
Miranda e “Il Cane Tecnologico Qeni Teknollogjikus” interpretata da:Maria Rosaria Braile ,Maria Teresa Braile, Pietro Brunetti, Vincenzo Caputo,Giuseppe De Napoli
,Angelica Gaetani, Rebecca Randelli. Uno spettacolo che
ha emozionato il numeroso pubblico presente,oltre ad
aver messo in evidenza le doti straordinarie dei ragazzi
nel campo della recitazione. Quest’anno come ci ha detto
la Presidente dell’Associazione “Vorea” la Prof.ssa Lucia
Martino, è nato un vero e proprio progetto teatrale linguistico un corso di teatro in lingua arbëreshe che vede
impegnate oltre la stessa presidente le esperte per la lingua arbëreshe Flavia D’Agostino e per la recitazione e la
regia Imma Guarasci,e il cui scopo è quello di veicolare la
lingua e la cultura con la recitazione in modo da introdurre i giovani al mondo e al vissuto della realtà arbëreshe.La comunità,con la sua tradizionale attitudine al
plurilinguismo ed alla convivenza proficua con le contigue comunità italofone,è portatrice di valori antichi e nel
contempo moderni, la particolarità etnolinguistica e storica degli arbëreshë è riconosciuta dallo Stato,con interventi di normativa per la tutela della minoranza,è stata
quindi elaborata e sviluppata l’idea progettuale: un’idea
imperniata attorno alla specificità linguistica,non facendone l’unico argomento di approfondimento e di studio
,ma considerandola come il filo conduttore,il canovaccio,attorno a cui fare snodare il percorso di conoscenza
complessiva del territorio. Uno degli elementi che caratterizzano la conservazione della lingua e della cultura di
una minoranza linguistica è la sua trasmissione attraverso
la parlata e l’acquisizione di riti,costumi e modalità di
comportamenti alle nuove generazioni,così come una
madre
istruisce
un
figlio
alla
vita
con
raccomandazioni,con istruzioni,così una minoranza linguistica attua delle strategie affinché i vissuti della propria gente diventino acquisizione e patrimonio condiviso
dei giovani e dei ragazzi per poi essere ritrasmesso nuovamente. In considerazione che la nostra lingua rischia
l’estinzione e la cultura millenaria sta per subire un forte
ridimensionamento per tanti fattori,culturali,sociali,linguistici che stanno trasformando irrimediabilmente i contesti di vita e di cultura dei giovani,noi come associazione
abbiamo ipotizzato una metodologia di acquisizione dei
valori e della cultura arbëreshe attraverso la nascita di laboratori teatrali e perché no anche una scuola di teatro
,nei quali il coinvolgimento dei ragazzi diventa più facile
e immediato ma soprattutto per offrire la possibilità di
fare un’esperienza di gruppo che permetta loro di mettersi alla prova,di esprimersi di vincere le proprie paure
,divertendosi. Lo spettacolo è il riassunto dei loro sforzi,la
gratificazione per il cammino fatto in gruppo che diventa
quindi un mezzo e non il fine ultimo. Ogni spettacolo è
bello in quanto unico,in quanto porta con se l’esperienza
di chi lo realizza,un progetto questo realizzato con pochissime risorse e molto impegno di cui andiamo fieri per
tante ragioni. I ragazzi sono stati all’altezza del compito
loro assegnato e soprattutto contenti di questa esperienza che ha coinvolto anche le famiglie che hanno partecipato attivamente all’esperienze e a cui va un
ringraziamento particolare,ma un grazie va ai ragazzi per
l’impegno che hanno dimostrato .
Flavia D’Agostino
Volere è un po’
come volare.
Mondi colorati
a colori
Due spettacoli teatrali
chiudono il corso di Lesci
SARACENA – “Volere è un pò come Volare” e “Mondi
colorati a colori”. Sono questi i titoli delle due rappresentazioni teatrali che chiuderanno il corso per
aspiranti teatranti tenuto dall’attore Vincenzo Lesci.
Le due manifestazioni sono patrocinate dall’Amministrazione Comunale che, attraverso l’ufficio di promozione turistica, ha aderito sin da subito al
complessivo progetto culturale finalizzato alla rivitalizzazione del centro storico. Ad ospitare, infatti, le lezioni e le prove è stato l’Auditorium degli Orti
Mastromarchi nel cuore della kasbah. È stata un’esperienza formativa importante. Lesci, che ha curato realizzazione e messa in scena, ha saputo coinvolgere
adulti e bambini.
Il primo appuntamento,si è svolto presso la scuola
media cittadinain Contrada San Filippo. “Volere è un
pò come volare” è stato realizzato in collaborazione
con il Centro Socio-Psico-Pedagogico di Saracena e
l’assistente sociale Veronica Viola. I quadri che accompagneranno le scene sono stati realizzati da Angelo Ferraro, Mariantonietta Gioia, Romeo
Carlomagno, Rosellina Pesce, Tommaso Genovese e
Veronica Russo. Sono 13 i giovani attori protagonisti:
Andrea Brasca, Priscilla Diana, Francesco Barletta, Marika Viola, Fabiana Sénatore, Gloria Bellizzi, Carlo La
Polla, Marco Regina, Mariantonietta Celia, Francesca
Sancineto, Chiara Padula, Leo Caldarella e Valeria Oliveto.
concessione d’uso dei pascoli
Approvati ad unanimità tutti i punti
Il Consiglio comunale ha approvato
ad unanimità, e non accadeva da
tempo, tutti i punti portati dal sindaco Nicolò De Bartolo all’attenzione dell’assemblea.
Succintamente la cronaca. I lavori,
avviati dal vicesindaco Pasquale Maradei, che ha svolto le funzioni di
presidente sino all’arrivo del sindaco
- impedito nel rispetto dell’orario fissato a causa di una imprevista convocazione in Prefettura – hanno
riguardato in primis la consueta ratifica dei verbali relativi alla precedente seduta. Per poi passare alla
discussione del secondo argomento
in scaletta: la modifica dell’accordo
consortile tra i Comuni di Morano,
Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello per la costituzione della Centrale Unica di Committenza.
Essenzialmente un adempimento,
come illustrato da Maradei, resosi
necessario a seguito delle modifiche
normative introdotte dall’art. 33
comma 3 bis, sulle modalità di acquisto di servizi e forniture da parte
dei Comuni con popolazione al di
sotto di 5000 abitanti dal 01.01.2015
e dal 01.07.2015 per l’acquisizione
dei lavori, circa le funzionalità e
nuovi compiti delle Centrali di Committenza (CUC) di cui, peraltro, Morano risulta capofila. Dopo un breve,
civile confronto, il Consiglio ha licenziato senza alcuna spigolosità.
Giunto in aula il primo cittadino, si è
soffermato su alcune comunicazioni.
Tra cui quella attinente all’imminente viaggio che De Bartolo compirà a Porto Alegre (Bra) -partenza
fissata per venerdì 10 aprile c.m. - invitato in occasione dei festeggiamenti per il 25° anniversario della
fondazione del Centro Calabrese do
Rio Grande do Sul. Il capo dell’esecutivo ha ringraziato i concittadini
d’oltreoceano e sottolineato come
sia stato autorizzato dal presidente
della Regione, Mario Oliverio a rappresentare l’intera Calabria durante
le manifestazioni ufficiali cui parteciperà. Un’articolata relazione dell’assessore Sonia Forte ha preceduto
la discussione del terzo punto in
agenda: approvazione Regolamento
per l’Organizzazione del Servizio Refezione scolastica e Funzionamento
della Commissione Mensa. La Forte
ha fatto notare come, rispetto al vecchio Regolamento, siano rimasti invariati i primi cinque articoli,
emendati quelli dal sesto al dodicesimo, aggiunti ex novo dal tredicesimo al diciottesimo. Anche in
questo caso l’alzata di mano è stata
unanime. Più tempo ha richiesto il
dibattito sul Regolamento per la
Concessione d’Uso dei Pascoli Comunali. La relazione affidata all’assessore al ramo, Biagio Angelo
Severino, ha tratteggiato le novità
dello strumento, evidenziando
come «si sia invertita la filosofia del
Piano, non riferendosi più alla fida
pascoli ma ai contratti agrari con canone annuale, trasformando in risorsa tangibile il patrimonio
agroforestale, spendibile anche e soprattutto dai giovani e da imprese
da loro costituite. Interveniamo – ha
detto Severino – sul tipo di gestione
e sulle pratiche di allevamento. Il
tutto a fronte di tariffe giuste ed
equilibrate, calcolate sulla base dei
dati forniti dall’INEA per i fitti dei terreni compresi nella provincia di Cosenza. Proponiamo indirizzi di
conduzione per la tutela dei pascoli,
individuando e rimuovendo i motivi
di degrado, suggerendo tecniche alternative, utili per il miglioramento
della qualità e della produttività. Al
contempo, importantissimo, il costo
è stabilito per ettaro e non più per
UBA (unità bovino adulto), la qual
cosa consente, appunto, la stipula di
contratti agrari in deroga e l’accesso,
per gli operatori, alle provvidenze
che la Comunità Europea largisce
tramite la Regione». Il Piano, illustrato dal tecnico incaricato di redigerlo, Peppino Anselmi, consta di 25
articoli più gli allegati. Trentuno i
lotti da bandire, per un totale di circa
1245 ettari. Nessun rilievo dalla minoranza, che ha condiviso lo spirito
e la sostanza del Piano. Unanime il
consenso dell’emiciclo. Da segnalare
la soddisfazione di De Bartolo. Il
quale, a margine, nel ringraziare gli
assessori per l’impegno profuso, ha
fatto rilevare come, a suo dire, «l’esecutivo, più in generale la compagine
Insieme per Morano, dimostri nei
fatti l’apertura al dialogo e trasformi
tangibilmente in azioni e iniziative le
parole e gli annunci»
Plau out: ancora novanta minuti per i lupi del Pollino
IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 15
CASTROVILLARI – Si dovrà attendere ancora
novanta minuti per decidere chi dovrà disputare i play out. Nonostante la vittoria di
domenica scorsa contro il Brancaleone, la
formazione del tecnico Mazza dovrà attendere l’ultima giornata di campionato per conoscere il proprio destino. Non è facile
evitarli, ma rimane ancora una speranza dettata dalla classifica. Difficilmente ci saranno
particolari sorprese. Per adesso Sambiase,
Bocale (33 punti in classifica), Brancaleone
(32 punti in classifica), Taurianovese ed il Castrovillari (31 punti in classifica) sono le formazioni a rischio spareggio. Il Sambiase
ospiterà il Guardavalle e il Castrovillari andrà
a Corigliano. Due partite dall’esito scontato.
Ecco quindi che i riflettori saranno puntanti
su Brancaleone-Gallico e Taurianovese-Bocale. La prima gara la sfida tra il Brancaleone
e il Gallico, ormai fuori dal discorso play off
visto la distanza in classifica dalla seconda
posizione della Vibonese, dovrebbe avere
poche insidie per la formazione di casa. Ecco
quindi che tutto dipenderà dalla sfida tra
Taurianovese e Bocale. Chi perderà andrà a
sfidare quasi certamente (Corigliano permettendo) il Castrovillari al “Mimmo Rende”
nello spareggio salvezza. Entrambe le formazioni quindi si giocheranno la permanenza in “Eccellenza”. E’ questa la sfida che
vedrà collegati i tifosi rossoneri, il cui risul-
Tennis Tavolo
Atleti del Castrovillari
premiati
al Gran Galà del Coni
tato diventa fondamentale. Perché in caso di
segno “x”, e con la vittoria di Castrovillari e
Brancaleone saranno queste due formazioni
a giocarsi i playout. Tutto quindi è ancora incerto. L’unica certezza è quella che il Castrovillari in caso dovesse giocarsi i playout avrà
dalla sua il “terreno amico”. Lo sa bene il capitano e allenatore rossonero, Mario La
Canna, il quale soddisfatto della prestazione
realizzata dalla sua rosa domenica scorsa al
“Mimmo Rende” contro la compagine del
Brancaleone (2-1 firmato Lombardi –La
Canna) , si dice preoccupato ma allo stesso
tempo pronto eventualmente per i play-out.
“Domenica abbiamo portato a casa tre punti
fondamentali. Adesso però il pensiero va a
domenica prossima dove noi – afferma La
Canna - giocheremo a Corigliano, e ci auguriamo di uscire vincitori. E’ chiaro però che
guardiamo con grande attenzione ciò che
accadrà a Taurianova, dove spero in un
segno x tra le due formazioni. Questo vorrebbe dire salvezza acquisita senza dover disputare lo spareggio play-out”. Ma il
Castrovillari è pronto e consapevole che
dovrà fino all’ultimo conquistarsi questa salvezza dopo un girone di ritorno molto deludente. Ma ormai ciò che è stato è stato. Lo sa
bene il capitano che crede nella salvezza e
vuole conquistarla a tutti i costi. “Noi tutti
proveremo a raggiungere l’obiettivo di quest’anno: la salvezza. Ringrazio –– tutti i tifosi,
i quali sono stati, e continuano ad essere,
sempre vicini a me e alla squadra, facendoci
sentire sempre il loro supporto ed il loro affetto”.
www.abmreport.it
Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo
CALCIO UISP
Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo. E il
verdetto ci pare giusto. I tirrenici
hanno avuto la meglio sui Medici FC,
che pure hanno onorato l’impegno al
meglio delle loro forze (avevano
anche raggiunto il pareggio su calcio
di rigore) e possono avviare la musica
ad alto volume per festeggiare la vittoria della ventesima edizione della
manifestazione amatoriale. Secondo
noi ha vinto la squadra migliore per
due motivi: primo perché ha avuto
miglior attacco e miglior difesa (con
+11 in media inglese) e in genere chi
ha questi due primati vince e poi perché ha saputo mettere in fila avversari
rispettabilissimi nella parte finale del
campionato aggiudicandosi gli scontri diretti con Terranova e Roggiano.
Quando su quattro match-clou ne
perdi solo uno (a Roggiano, rimasta
unica sconfitta del campionato), ne
pareggi uno fuori casa (a Terranova) e
vinci gli altri due nessuno può tacciarti di aver rubato il successo. Un
merito particolare va al mister Giovanni Carnevale che ha saputo amalgamare bene giocatori tecnicamente
forti e comunque si è presentato agli
appuntamenti sempre con un buon
numero di alternative che alla fine
hanno contribuito a fare la differenza.
Il momento topico è stato certamente
rappresentato dalla doppia vittoria interna contro Roggiano e Terranova e,
perché no, anche dal venticinquesimo minuto della ripresa quando si è
sbloccata la penultima gara, quella
col Malvito, improvvisamente diven-
tata difficile da risolvere. E’ chiaro che
i meriti della formazione tirrenica si
mischiano con le mancanze delle
concorrenti che, un po’ a turno, hanno
fatto a gara per non mantenere la
prima posizione di volta in volta conquistata. Prima il Roggiano, poi il Terranova: tutti arrivati in cima ma caduti
nel finale, ovvero nel momento meno
opportuno, quando non ci sono i
margini per rialzarsi. Ma non sarebbe
giusto nascondere il successo del Fu-
scaldo dietro i demeriti altrui: anche
perché chi rimane a ragionare con i se
e i ma può solo rodersi il fegato, ma
non cambiare l’esito finale delle partite. Tornando alla formazione neo
campione, i Costanza, i Cardillo, gli Zicarelli, ma anche gli uomini della difesa, meno appariscenti ma
ugualmente sostanziosi hanno dato
contributi non esagerati ma pesanti
che, sommati tra di loro, hanno permesso di raggiungere la vetta della
classifica. Al secondo posto rimane il
Terranova, che ha francamente chiuso
male rimediando una cinquina dal
Castrovillari e dando dunque l’impressione di aver gettato la spugna
prima dell’ultima gara. La rinuncia a
partecipare alla Mediolanum Cup
getta un’ombra sulla stagione della
squadra di Smiriglia da cui ci saremmo aspettati il giusto impegno
anche nella seconda parte della stagione, a prescindere da motivazioni e
obiettivi da raggiungere. Da sottolineare anche il campionato del Roggiano, per molto tempo in vetta alla
classifica e scivolato in gare che sulla
carta non sembravano proibitive, per
di più tra le mura amiche. Singolare il
destino della squadra di Miraglia:
Il Bayern Monaco riprende a correre
CALCIO AMATORIALE
Riprende il campionato dopo le festività pasquali
e riprende il cammino verso la vittoria finale il Ba-
Lunedì 13 aprile alle ore 17.00, presso il cinema-teatro “A. Tieri” di Cosenza si è svolta la cerimonia annuale di premiazione “Gran Galà dello Sport – Il CONI
premia i suoi campioni”. Il tradizionale appuntamento, durante il quale la Delegazione provinciale
assegna premi e riconoscimenti a chi si è particolarmente distinto in ambito sportivo a livello regionale,
nazionale e internazionale, rappresenta un momento di giusta attenzione ad atleti e operatori del
settore - istruttori, dirigenti, tecnici ed educatori che con impegno e passione si dedicano allo sviluppo e alla promozione dello sport sul territorio
provinciale. Circa 350 gli atleti, segnalati da federazioni e associazioni sportive, hanno ricevuto un attestato per i risultati conseguiti nel 2014. Dopo il
saluto iniziale del Presidente del Coni provinciale di
Cosenza Giuseppe Abate, è iniziata la premiazione
Per il tennistavolo Castrovillari sono stati premiati
Luca Lombardi, Antonio Corrado e Roberto Aita.
Complimenti dalla redazione del Diario.
yern Monaco che con una doppietta di Capasso e
una rete di Aita liquida il Napule per 3 a 0. Ma la di-
anche quest’anno ha inflitto l’unica
sconfitta ai vincitori ma non è riuscito
a lottare fino alla fine per il primato.
Lo scorso anno il Castrovillari, ora il
Fuscaldo. Resta un campionato da
sette pieno, impreziosito dalla coppa
disciplina conquistata a testimoniare
una sostanziale correttezza mostrata
nell’arco delle ventidue gare disputate. Detto della pessima figura rimediata dal Saracena (come si fa a
rinunciare al piacere del gioco?), la
palla passa ora alla Mediolanum Cup,
manifestazione che assegna un trofeo
itinerante di anno in anno nelle mani
dei rispettivi vincitori. Per chi vuole,
c’è ancora il tempo di divertirsi.
Gaetano Pugliese
retta inseguitrice Dinamo Pollino non molla e con
un rocambolesco 4 a 2 batte gli All Blacks. Le reti
dei ragazzi di Abenante sono di Gatto, Giulio Martino, Bellizzi e autorete di Carlucci. mentre per i
neri del Valerio vanno in gol Pagni e D'Ambra.I Falchi, freschi vincitori della supercoppa 2014 ai
danni del Napule, scalano ancora la classifica raggiumgendo l'Olympiakos al terzo posto battuto
per 2 a 0 con le reti di Cardillo e Sancineto, nello
scontro diretto.La doppietta di Antonello Abenante e un autorete di Gazineo permette la Red
Bull di superare il San Vito per 3 a 0 (foto Franco
Oliveto).Nonostante i primi caldi non sono mancate le reti nella sfida tra Borussia CV, in gol con
Marzano, Tricoci e Palmieri e I Fornai, in gol con
Musmanno, De Leo e doppietta di Iannibelli.Il
Bayer Leverkusen ha la meglio contro i Bestioni
per 3 a 2. I tedeschi a segno con Pellegrini, Martino e Pontevolpe. Per i ragazzi di Cesarini vanno
a segno Maggio e Magnelli.Il Brescia Club viene
sconfittol dalla Bianchino per 5 a 0. I gol sono di
Marco Triggianese, doppietta di De Sanzo, Lo
Scialpo e Vetere .
Michele Martinisi