SpecialelCarnevali veneti

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SpecialelCarnevali veneti
2014.
Speciale l Carnevali veneti
di Roberto Serassio
Sfilata in maschera a Ceggia
106
Tutti in
maschera
Il Veneto possiede più culture ed etnie e questa sua
varietà si nota anche nelle manifestazioni carnevalesche.
A cominciare da quelle di Venezia, considerate a
ragione tra le più belle del mondo
E
ccoci nuovamente a dissertare sulle manifestazioni carnevalesche. Questa volta abbiamo scelto quelle del Veneto dove
ha luogo uno dei più importanti
Carnevali d’Italia: quello di Venezia.
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Tuttavia la regione è in grado di
offrire altri eventi legati al periodo,
magari meno conosciuti ma altrettanto significativi. Pertanto vogliamo spendere alcune parole per far
conoscere al grande pubblico gli
Speciale l Carnevali veneti
sforzi che i comitati carnevaleschi
fanno per portare avanti la tradizione, con l’augurio che i nostri lettori
vi dedichino qualche ora in modo
da incoraggiare sempre di più
coloro che trascorrono il loro tempo
libero a mantenere viva la fiamma
del Carnevale e del suo significato
storico. L’ordine con cui si snoda
questo percorso festoso non è legato in alcun modo all’importanza e
alla grandezza della manifestazione,
ma segue una logica “stradale”: si
è cercato cioè di creare un tragitto
facilmente percorribile.
PARTIAMO DAGLI
GNOCCHI DI VERONA
Il Carnevale di Verona, detto anche
“Bacanal del Gnoco”, ha origini nel tardo Medioevo quando
Tomaso Vico, medico del XVI
secolo, dispose nel suo testamento di distribuire annualmente alla
popolazione del quartiere di San
Zeno viveri e alimenti per contrastare la carestia che colpì la città in
seguito alle inondazioni devastanti
dell’Adige, avvenute tra il 1520 e il
1531, e alle incursioni dei Lanzichenecchi. Come tutti i Carnevali,
anche quello di Verona ha le sue
maschere che rappresentano tutti i
rioni della città. La più importante
Verona, la Madonna
Verona, il Re Goloso
è forse quella denominata “Papà
del Gnoco” simbolo del quartiere
di San Zeno. È considerato il Re
del Bacanal e impersonare questa
maschera non è semplice come si
potrebbe pensare, infatti la scelta
avviene tramite una consultazione elettorale che non ha niente
da invidiare a quelle politiche.
Ogni candidato deve formare una
squadra, con tanto di presidente,
segretario, economo e una cerchia ristretta di fidati galoppini.
La candidatura viene presentata
al notaro della contrada entro
una data prestabilita. Sarà poi il
Senato, composto da ex Papà del
Gnoco, a vagliare le candidature
e decidere quali potranno andare
al ballottaggio elettorale. Questo
Verona, il Papa
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è un sunto di ciò che avviene: in
realtà tutto è più complesso e le
strategie usate per farsi eleggere
sono molto articolate e soprattutto ingannevoli. L’abbigliamento
indossato dal prescelto è molto
complesso e la vestizione, effettuata con l’ausilio di un cerimoniere, richiede una buona mezz’ora.
Il costume è di broccato nocciola
con mantello rosso, le scarpe
sono bianche di pelle, arricchite
con due pon pon di lana rossa,
mentre il cappello è una sorta di
tuba rossa a cui sono appesi dei
sonagli. Il personaggio porta una
fluente barba bianca fatta con lana
di bufala e regge uno scettro chiamato Piron del Gnoco, una lunga
forchetta con uno gnocco infilato
nei rebbi. Si muove a cavallo di
una mula per significare che gli
gnocchi vengono tradizionalmente
mangiati conditi con la Pastissada,
uno stracotto di carne di cavallo.
Altre maschere tradizionali sono il
Re della Pignata in rappresentanza
del quartiere di Santo Stefano, el
Principe Reboano della Concordia
del quartiere Filippini, il Barone
Senzatetto del quartiere Veronetta, il Re Sole del Borgo Milano, il
Re della Stanga del quartiere della
Croce Bianca e infine la Donzelletta in rappresentanza del Borgo
Nuovo. Le manifestazioni si snodano su di un periodo di tre mesi con
feste, eventi, spettacoli e intrattenimenti dedicati sia ai bambini che
agli adulti. Per maggiori informazioni sulla città, vedete anche
l’articolo dedicato a pag 164.
www.carnevaleveronese.org
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Monteforte d'Alpone, i cartoni ani... matti !!! (© G. Brighente)
UNA FESTA SCAMPATA
AL FASCISMO
Il Carnevalon de l’Alpon, che si tiene
a Monteforte d’Alpone (VR), terra del
vino Soave Classico, è una delle feste
più importanti del paese. È nato ufficialmente nel 1949 anche se, secondo le testimonianze degli anziani del
borgo, si trovavano già notizie a fine
Ottocento. É rimasta nella storia l’edizione del 1924, nel bel mezzo dell’era fascista: prendendo ispirazione
dalla morte di Lenin, avvenuta il 22
gennaio di quell’anno, un vero carro
funebre sfilò per le vie del paese con
tanto di banda che intonava languide
nenie. Questo fu l’ultimo Carnevale
che si celebrò durante il Fascismo,
poiché il regime ritenne che la carica
satirica delle celebrazioni avrebbe
potuto minarne la stabilità. La ripresa
dei festeggiamenti avvenne molto
timidamente nel 1947 con l’allestimento di due carri ma fu solamente
nel 1949, come abbiamo già precisato, che il Carnevale di Monteforte
assurse ufficialmente alla notorietà.
Nel corso degli anni le edizioni divennero sempre più sfarzose, tanto che
alcuni carri parteciparono anche ad
altri importanti carnevali del Veneto,
con la vittoria nel 1954 del primo
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Monteforte d'Alpone, Arlecchino a Monteforte
(© Sandro Brandiele)
premio del Carnevale di Bassano
del Grappa. Oggi, nonostante i suoi
quasi 70 anni, conserva ancora tutto il
brio e l’esuberanza di un giovincello
e il calendario delle manifestazioni
prevede serate musicali e di cabaret,
balli e scherzi e ovviamente la sfilata
dei carri allegorici del martedì grasso.
Quasi una settimana di festeggiamenti a cui faranno da anfitrioni Re del
Torbolin, Principe del Gnoco e il Sior
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Speciale l Carnevali veneti
del Carnevalon, le storiche maschere di Monteforte. L’evento più
tradizionale è senza dubbio la gara
di gnocchi tra le contrade, dove i
concorrenti che le rappresentano
si abbuffano di questo prelibato
piatto. La vittoria va a colui che ne
mangia un chilo nel minor tempo.
Il programma per l’edizione del
2017 prevede i seguenti eventi: venerdì gara di gnocchi tra le
contrade; sabato sfilata notturna
di carri allegorici e gruppi mascherati lungo il centro storico con
suggestivi giochi di luce; domenica pomeriggio Carnevale dei
bambini, con sfilata di mascherine
e carri allegorici lungo le frazioni
di Brognoligo e Costalunga; lunedì
Luni Pignatàro al PalaFlaminio,
serata di cabaret aperta a comici,
barzellettieri, musicisti e cantanti;
martedì sfilata di carri allegorici e
gruppi mascherati lungo le vie del
centro storico.
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TRA LUCI E BOLLE
DI SAPONE
Sebbene il Carnevale di Salzano
(VE) non abbia una lunga tradizione
alle spalle (è nato infatti nel 1990),
ha acquisito con il trascorrere degli
anni una collocazione ben definita
che richiama annualmente circa
ventimila persone. Dal 2007 la
manifestazione viene dedicata alla
memoria di Monica, che era collaboratrice della Pro Loco locale.
La sfilata carnevalesca è aperta da
due suoi congiunti che indossano
vestiti ideati proprio da lei. Seguono una ventina di carri allegorici e
gruppi a piedi, perlopiù organizzati
dai genitori i cui figli frequentano
le scuole dell’infanzia delle province di Treviso, Padova, Venezia
e del Friuli Venezia Giulia in generale. Con il trascorrere degli anni
i carri sono diventati sempre più
imponenti, sia per quanto riguarda
la struttura, sia per quanto riguarda
l’impiantistica che si evolve secon-
do lo svilupparsi della tecnologia.
Luci colorate lampeggianti e macchine per la produzione di fumo e
bolle di sapone sono solamente alcuni dei dispositivi di cui i creatori
dei carri si servono. Tutto ciò viene
poi animato da decine di figuranti
che eseguono simpatiche coreografie e stuzzicano il pubblico con
i loro scherzi. La sfilata, che inizia
nel primo pomeriggio, si conclude con la premiazione del miglior
gruppo di figuranti che ricevono
in dono una maschera originale
veneziana. Anche i visitatori che
partecipano alla tradizionale lotteria di Carnevale possono vincere
i numerosi premi messi in palio,
primo fra tutti un viaggio in una
località europea a scelta.
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Il celeberrimo Carnevale di Venezia
possiede un Carnevale molto importante e storico. Quella del 2017 sarà la
sessantaquattresima edizione. Fin dalla
sua nascita, tutti i rioni del paese si
sfidano nella costruzione dei carri allegorici che ogni anno diventano sempre più complessi e grandi. Se non
molto conosciuta a livello nazionale,
la manifestazione ha molti estimatori
nel Veneto e nel vicino Friuli. Sono
ben trentamila i visitatori che ogni
anno affollano le vie comunali per assistere alla grandiosa sfilata, durante
la quale si contendono il premio per il
miglior carro le creazioni di Rivacanzana, dei Ventenni Revolution, di Fantasilandia, degli Amici del Carnevale e
delle Simpatiche Canaglie, il tutto accompagnato da giochi di luce e colori
oramai entrati a far parte della tradizione carnevalesca di Ceggia, tant’è
vero che ha ricevuto il patrocinio della
regione Veneto. La manifestazione
non si esaurisce però con la sfilata,
spettacoli pirotecnici, di acqua e luci,
serate danzanti in maschera, concorso
delle maschere più belle e serate con
gruppi musicali accompagneranno
degnamente l’evolversi del Carnevale.
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IL RE INDISCUSSO
DEI CARNEVALI
Del Carnevale di Venezia abbiamo già
avuto occasione di parlare in passato.
Tuttavia non possiamo esimerci dal
citarlo in questa sede, essendo uno dei
più affascinanti e articolati d’Europa
o addirittura del mondo. La serie di
eventi che lo caratterizzano inizia sabato 11 febbraio con il Grande Opening
costituito dalla prima parte della Festa
Veneziana sull’Acqua, uno spettacolo
di son et lumière sul Rio di Cannaregio
che si completa il giorno successivo
con il corteo acqueo delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta. Il
18 di febbraio è invece costellato di
numerosi eventi tra cui il concorso
della maschera più bella, aperto a tutti
coloro che vi vogliono partecipare.
La giuria sarà composta dal pubblico
che dovrà scegliere il vincitore tra tutti
coloro che sfileranno mascherati su
di una passerella posta in piazza San
Marco. Le sfilate continuano anche nei
giorni successivi, sino a giungere alla finale di domenica 26 febbraio. Il corteo
della festa delle Marie è un momento
estremamente scenografico durante il
quale le dodici Marie, accompagnate
da una folla in costume, sfilano per
via Garibaldi e Riva degli Schiavoni
sino a giungere in piazza San Marco,
dove vengono presentate al pubblico.
Nell’attesa dell’arrivo del corteo, la
piazza si trasforma in un palcoscenico
in cui musica e intrattenimenti vari allietano il pubblico presente. Il momento
culminante di questa laboriosa giornata è la tradizionale “Festa delle Marie”
che ricorda l’omaggio che il Doge
faceva annualmente a dodici bellissime e umili fanciulle veneziane le quali
ricevevano una dote matrimoniale fatta
di gioielli dogali. Il 19 febbraio la ker-
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Speciale l Carnevali veneti
messe carnevalesca inizia in piazza
San Marco, dove gruppi di figuranti,
vestiti con preziosi e raffinati costumi, sfilano sul palco in attesa che
appaia il tradizionale Angelo del
Carnevale che apre ufficialmente i
festeggiamenti. Questo è certamente il momento più scenografico ed
emozionante di tutto il periodo del
Carnevale e viene celebrato sia dai
network nazionali che internazionali.
Proseguendo nel programma, il 25
febbraio è prevista la sfilata dei carri
allegorici e dei gruppi a Marghera e
il Carnevale dei ragazzi di Zelarino,
giunto oramai alla cinquantesima
edizione. Il 26 sarà di nuovo una
giornata emozionante perché vi sarà
il gran finale del concorso della maschera più bella, il volo dell’acquila,
una spettacolare discesa dal campanile di San Marco e il volo dell’asino
a Marghera che per il 2017 presenta
un nuovo format con alcune sorprese
ancora top secret. Il 28, al termine
del corteo acqueo in partenza da
In questa pagina il Carnevale di Sedico (©Flavio Casoni)
San Giacomo dell’Orio, vi sarà in
piazza San Marco l’incoronazione, da
parte del Doge, della damigella più
dolce e aggraziata scelta tra le dodici
Marie. Subito dopo ci sarà Lo Svolo
del Leon, un drappo sul quale è
stato dipinto un leone alato, simbolo
della città di Venezia e che chiuderà
definitivamente l’edizione del 2017
del carnevale veneziano. Chiunque
parteciperà agli eventi dovrà aspettarsi un bagno di folla, d’altra parte
questo Carnevale costituisce un forte
richiamo per le persone. Quest’aspetto non deve scoraggiare nessuno perché, anche stando alla periferia, si possono ammirare costumi e
maschere che da sole costituiscono
già un godimento per gli occhi. In
fondo il bello non è essere in prima
fila, il bello è essere a Venezia. Una
città già splendida di per sé, resa ancora più affascinante dall'atmosfera
tipica del periodo carnevalesco.
www.carnevale.venezia.it
TRA DIVERTIMENTO
E SOLIDARIETÀ
©Flavio Casoni
112
Il comune di Sedico è considerato
“la Capitale bellunese del Carnevale” poiché alle sfilate, che per il 2017
sono previste il 5 e il 19 febbraio,
partecipano sempre carri e gruppi
mascherati provenienti da tutto il
Triveneto. È quindi giocoforza, visti
i presupposti, che ci sian sempre
durante tutto il periodo carnevalesco
numerosissimi visitatori. Tuttavia le
manifestazioni di Sedico non sono
limitate alle maschere e ai carri
allegorici, ma comprendono anche
l’elezione di Miss Carnevale, serate
teatrali a tema e spettacoli vari che
si alternano durante tutto il mese
di febbraio. La ciliegina sulla torta
è poi data dalla mostra di pittura, il
cui scopo è di raccogliere fondi per
SAREMO PRESENTI
Speciale l Carnevali veneti
le persone bisognose del territorio
comunale, che si svolge per tutto il
periodo delle manifestazioni carnevalesche. Anche i bambini avranno il
loro momento di gloria in virtù della
sfilata del 12 febbraio, interamente dedicata ai piccoli ospiti e a cui
partecipano le scuole della provincia.
Insomma, una kermesse variegata
che soddisfa persone di ogni età.
www.prolocosedico.it
L’ALLEGORICA
VAL DI ZOLDO
Il Carnevale di Forno di Zoldo (BL)
è conosciuto anche come la Gnaga,
una maschera che rappresenta una
donna anziana, curva sotto il peso
della gerla che in dialetto si chiama
“zarlin” e su cui siede il simulacro
di un uomo di giovane età. È un’allegoria che vuole significare che il
Tre scatti delle celebrazioni di Forno di Zoldo
passato appena trascorso porta sulle
spalle il peso del futuro. È quindi
un monito, rappresentato in modo
satirico, sull’importanza di quello che
viene lasciato ai posteri. Nel corteo che sfila ogni anno nella prima
domenica di Carnevale nel piccolo
borgo montano di Fornesighe, il
114
paese che “mai bruciò” conservando pertanto tutta l’autenticità e le
sue tradizioni. La Gnaga nacque nel
1897 su iniziativa di Valentino Toldo
che prese l’idea da antiche tradizioni
svizzere. Tra i tanti protagonisti della
sfilata, oltre alla Gnaga, partecipano anche diverse figure paurose,
com’è logico aspettarsi dall’immaginario collettivo montano. La più
impressionante è senza dubbio l’Om
Salvàrech, l’uomo del bosco, dal
corpo ricoperto da pelli di pecora
e dotato di zanne e artigli affilati. A
guidare il corteo è invece il Matazin,
una sorta di Arlecchino, vestito con
colori sgargianti e caratterizzato da
sonagli alle mani e ai piedi. Durante
il periodo carnevalesco, l’associazione Al Piodech Zoldan organizza
altresì un concorso intitolato “Rassegna dei volti lignei dei Carnevali di
Montagna”. Lo scopo è di rivalutare
la tradizione dolomitica della maschera lignea. Ogni concorso è carat-
Vuole vivere in
libertà e godersi il
comfort come a casa?
Mascherine a Cortina d'Ampezzo (© Dino Colli)
terizzato da un tema a cui i concorrenti devono ispirarsi
nella realizzazione delle proprie opere. I lavori vengono
valutati da una giuria di esperti composta da personalità
eminenti nei campi dell’arte, del giornalismo, della cultura, delle tradizioni e del folclore montano.
www.valdizoldo.net
LA REGINA
DELLE DOLOMITI
Non si hanno notizie certe sulle origini del Carnevale
di Cortina d’Ampezzo, ma si sa con certezza che nel
corso degli anni ha avuto un notevole sviluppo, anche
grazie alla verve mondana della cittadina del bellunese. Tuttavia Cortina non presenta delle maschere proprie, ma le prende in prestito dalle località circostanti,
come il Matèl di Canale d’Agordo, figura tipica di
molti Carnevali dolomitici che si presenta con il volto
dipinto di bianco e incorniciato da un fazzoletto rosso.
Essendo una località di montagna e cadendo il Carnevale nel periodo invernale, ha il suo evento più importante con la Corsa dei Sestieri, un Palio apprezzato sia
dai residenti che dai turisti. Nel corso dell’evento, che
si terrà il 26 febbraio, le sei contrade si sfidano in una
staffetta di sci di fondo nel Parco Naturale delle Dolomiti Ampezzane. Sempre il 26 febbraio e il martedì
grasso ci sarà l’altrettanto seguita sfilata, lungo corso
Italia, dei carri allegorici dei Sestieri che proporranno gag e sketch che prendono spunto dalla storia e
dai personaggi locali e non solo. A far da corollario a
questi due eventi, vi saranno altri momenti di aggregazione e di festa adatti sia agli adulti che ai bambini
e non mancheranno certamente quelli dedicati alla
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Speciale l Carnevali veneti
POCO SOPRA
IL FIUME PIAVE
Tra le tante tradizioni che gli abitanti di Sappada (BL) hanno saputo
conservare, una delle più importanti
è il Carnevale, il cosiddetto Plonar Vosenocht, secondo la lingua
germanofona del luogo. Le manifestazioni si svolgono su di un periodo
abbastanza ampio marcato da alcuni appuntamenti strategici: Domenica dei Poveri (Pettlar Sunntach, 12
febbraio), Domenica dei Contadini
(Paum Sunntach, 19 febbraio) e Domenica dei Signori (Heam Sunntach,
26 febbraio). Durante tutto questo
periodo, Sappada è percorsa da
allegre combriccole, rigorosamente mascherate, che improvvisano
scherzi e scenette. È regola comune
che nessuno scopra il volto durante la farsa e anche la parlata deve
essere modificata (normalmente si
usa il “farsetto”), affinché nessuno
identifichi la persona mascherata
prima del tempo. Il Giovedì Grasso
(Vaastign Pfinztòk, 23 febbraio) e il
Lunedì Grasso (Vress Montach, 27
febbraio) vedono come protagonista il Rollate, la maschera guida del
Carnevale. Si tratta di un personaggio piuttosto imponente vestito con
Il Rollate di Sappada (© M. Crivellari)
Tipica maschera in legno di Sappada
(© Piller Roner Paola)
Maschere tipiche di Sappada (© Plini Paolo)
un pelliccioto che ricorda il manto
dell’orso e indossa pantaloni a righe
orizzontali, ricavati dalla Hile, la tela
che serviva a coprire il bestiame
durante l’inverno. Il volto è coperto
da una maschera dai tratti severi e
brandisce una scopa, simbolo magico nell’antichità. Il nome Rollate
deriva dalle Rolln, pesanti sfere di
ferro che porta legate al giro vita. Le
manifestazioni carnevalesche sappadine si concludono il Martedì Grasso (Spaib Ertach, 28 febbraio) con il
No club, una gara di sci in maschera
che si svolge sin dal 1934. Durante
116
le domeniche del Carnevale avrà
luogo lo Schintzar Bette, ovvero la
ventesima edizione del concorso di
intaglio maschere.
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Si ringraziano Silvia della Val di Zoldo
Turismo, Tobia e Nicole della Pro Loco
di Sappada, Marco Bolla del Carnevale
di Monteforte d’Alpone,
Ivan Orlando del Carnevale
di Ceggia, Gioia de Bigontina di
Cortina Marketing, Silvia Marchetto
di Provincia Verona Turismo,
Cinzia della Pro Loco di Sedico
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tel. 333/1606041, [email protected], GPS: N 45° 33’ 9.9’’ E 12° 4’ 7.643’’. Area attrezzata comunale nel parcheggio asfaltato
adiacente al Bar, può ospitare fino a 20 mezzi, situata a 300 metri dal centro storico e a 500 metri dalla stazione ferroviaria per Venezia, apertura annuale.
Ceggia: AA via Don Giovanni Bosco 28, Jesolo, tel. 0421/363679 – 333/3109114 – 338/2231462, [email protected], www.areacamperdonbosco.it, GPS: N 45° 31’ 19.15’’ E 12° 41’ 22.837’’. L’area attrezzata dispone di 200 piazzole, su fondo in erba e ghiaia. Situata a
120 metri dal mare e a pochi passi dal centro pedonale di Jesolo, è servita dai mezzi di trasporto pubblico che la collegano con Venezia.
L’apertura è annuale. Convenzionata con il club di CamperLife. PS via Oriente, Jesolo, GPS: N 45° 31’ 3.907’’ E 12° 40’ 57.244’’. Parcheggio asfaltato in Piazza Torino, posti camper non riservati. Camper service disponibile presso l’area attrezzata Don Bosco.
Venezia: Parcheggio San Giuliano, via San Giuliano 1, tel. 0415/322106, [email protected], www.caravanparksangiuliano.com, GPS: N 45° 28’ 30.59’’ E 12° 16’ 5.829’’, collegato al centro di Venezia con una motonave, sito nel Parco di san Giuliano.
Area videosorvegliata e con servizi. Apertura annuale. Venice Utility Park, via Fabio Mutinelli 6, Mestre, tel. Mauro 335/260602 - Cristina 338/4116439, [email protected], www.veniceutilitypark.com, GPS: N 45° 29’ 30.08’’ E 12° 16’ 40.328’’. La zona camper,
che può ospitare sino a 100 mezzi, è accessibile a prenotazione e negli orari compresi tra le 04.30 e le 24.00. È servita da navetta
a richiesta per gli imbarchi per Venezia. Apertura annuale (per arrivare dalla barriera autostradale continuare per la tangenziale di
Mestre, uscita Mestre/via del Terraglio; alla rotonda di innesto sulla statale seguire indicazioni per Venezia: proseguire dritti e al
secondo semaforo girare a sinistra in via Porto di Cavergnago per circa 100 metri e poi svoltare a sinistra in via Mutinelli). Venice Camper Parking, via Sorgo 13, Mestre, tel. 392/3483451, [email protected], venicecamperparking.it, GPS: N 45° 29’ 47.9’’ E
12° 16’ 33.736’’. Area camper recintata e videosorvegliata, sorveglianza notturna. Servizio navetta e trasporti pubblici per Venezia.
Apertura annuale, si richiede prenotazione. Convenzionata con il club di CamperLife. Parcheggio Triestina, via Triestina 80, Venezia,
tel. 041/632559 – 366/643380, [email protected], www.parcheggiotriestina.it, GPS: N 45° 30' 12.719' 'E 12° 17' 43.576'',
parcheggio custodito per auto e camper, posti camper solo scoperti. Apertura annuale. Parcheggio MarcoPolo, via Triestina 214, Ca’
Noghera, Venezia, tel. 041/5415373, [email protected], www.parcheggiomarcopolo.com, GPS: N 45° 30’ 45.91’’ E 12°
20’ 56.613’’, situato vicino all’aeroporto. Sempre aperto. Avvisare del proprio arrivo di notte.
Sedico: Ligont, Località Roncoi, San Gregorio nelle Alpi, tel. 0437/801562 – 348/9245004, GPS: N 46° 6’ 54.806’’ E 12° 1’ 51.304’’.
Area attrezzata con 5 posti camper su fondo in asfalto. Sosta massima 72 ore. Apertura annuale. Agriturismo Sponga Giancarlo, loc.
Sagrogna, via Meassa, tel 0437/927380, [email protected], GPS: N 46° 9’ 24.203’’ E 12° 15’ 40.924’’. Agriturismo con ristorante, laghi
sportivi e area camper attrezzata. Apertura annuale. Convenzionato con il club di CamperLife. AA viale dei Dendrofori, Belluno, tel.
0437/950750, GPS: N 46° 8’ 14.557’’E 12° 12’ 50.169’’. Area attrezzata con circa 15 posti camper, nel parcheggio asfaltato nelle
vicinanze della scala mobile per il centro. Apertura annuale.
Forno di Zoldo: Via Palma, Zoldo Alto, GPS N 46° 22' 59.11'' E 12° 6’ 54.208’’, parcheggio idoneo alla sosta camper all’interno del
piazzale dello ski-lift e del ristorante La Palma. Divieto di campeggio, no servizi.
Cortina d’Ampezzo: Passo di Falzarego, Cortina d’Ampezzo: GPS: N 46° 31’ 7.554’’ E 12° 0’ 29.93’’, ampio parcheggio idoneo alla
sosta camper, presso la funivia. Altro parcheggio si trova a 200 metri dal passo, verso Canazei – Alleghe.
Sappada: AA in Borgata Palù, Sappada, tel. 0435/466064, GPS: N 46° 33’ 44.111’’ E 12° 40’ 47.29’’, area attrezzata comunale con
posti camper su fondo in terra battuta. Dista poco meno di 200 metri circa dal centro del borgo alpino e dagli impianti di risalita e
dalle piste di sci. È molto ampia e può ospitare circa una sessantina di autocaravan. Apertura annuale.
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